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Impresa Agricola MENSILE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANAAGRICOLTORI DELLA LOMBARDIA Anno XXV n. 5 - maggio 2004 Poste italiane spedizione in a.p. - art. 2 comma 20c legge 662/96 - Brescia T utto rinviato a dopo le elezioni: la decisione italiana sull’applica- zione della riforma della Pac è stata rinviata perchè non sembra ancora raggiunta un intesa tra tutti i soggetti inte- ressati. La discussione è ormai entrata nel vivo con la prese- tazione da parte del Ministero delle politiche agricole e forestali del docu- mento sulla “Posizione governativa sull’attuazione della riforma della Politica agricola comune in Italia” (una sintesi a pagina 4). Documento che è stato pre- sentato lo scorso 26 maggio al tavolo agroalimentare con tutti i soggetti interessati. Disaccoppiamento per tutti i premi e partenza al 2005: questa è in estrema sintesi la proposta del governo per l’applicazione della nuova Pac nel nostro Paese. Questa scelta drastica troverebbe motivazione dalla preoccu- pazione che la formula del- l’accoppiamento parziale prevista per le più importanti Ocm, dai seminativi alla zootecnica, porti con sé il rischio di un utilizzo incom- pleto delle risorse comunita- rie. Nel dettaglio, la posizione espressa dal Mipaf prevede , oltre all’avvio del regime unico dei pagamenti al 1 gennaio,il disaccoppiamento totale per i seminativi, per tutto il settore delle carni bovine e ovicaprine. Rimarrebbero invece accop- piati totalmente i premi per le sementi “E’ indispensabile una riflessione più ampia e atten- ta su aspetti fondamentali che caratterizzano l’impianto della riforma della Pac, come Nuova Pac: il governo propone il disaccopiamento totale Presentato dal Mipaf il documento con le indicazioni per l’applicazione della riforma la scelta di indirizzo generale sullo sviluppo rurale e sulla ecocondizionabilità. In tal senso è essenziale aprire al più presto una sede di con- fronto e di concertazione fra Governo, Regioni e organiz- zazioni agricole”. Lo ha sot- tolineato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Massimo Pacetti al Tavolo agroalimentare che si è svolto a Palazzo Chigi e durante il quale è stata affrontata, appunto, la que- stione relativa all’attuazione della riforma della Politica agricola comune. Nel riaffermare l’impor- tanza di far partire dal 2005 la nuova Pac, il presidente della Cia ha sostenuto “l’esi- genza di attuare la riforma in modo equilibrato per scon- giurare i rischi e i problemi che il disaccoppiamento totale potrebbe provocare nei vari settori agricoli. Un dis- accoppiamento totale che non può essere applicato in modo indiscriminato per tutte le produzioni”. Una posizione, questa, che la Cia ha sostenuto con fermezza durante tutta l’intera trattati- va di Lussemburgo che ha portato alla riforma della Pac. “Occorre -ha aggiunto Pacetti- utilizzare al meglio tutto il plafond finanziario e la semplificazione ammini- strativa, implementando la politica agricola europea con scelte e con politiche nazio- nali e regionali che consenta- no di sviluppare l’attività d’impresa, salvaguardare e valorizzare le produzioni, potenziare le filiere produtti- ve”. Il presidente della Cia ha anche evidenziato che tali azioni debbono essere mirate all’incentivazione della qua- lità, che resta uno dei presup- posti nevralgici per rendere veramente competitiva la nostra agricoltura sui merca- ti internazionali. A l Tavolo agroalimen- tare del 26 maggio scorso è stato pre- sentato dal ministro Ale- manno lo Schema di decreto legge recante misure urgenti in materia di agricoltura, pesca ed etichettatura e pre- sentazione dei prodotti agroalimentari. In base all'articolo 1, rela- tivo alle denominazioni di vendita nazionali, si dice testualmente che le denomi- nazioni di vendita "latte fre- sco pastorizzato" e "latte fre- sco pastorizzato di alta quali- tà", da riportare nell'etichet- tatura del latte vaccino desti- nato al consumo umano sono riservate esclusivamente al latte prodotto conformemen- te all'articolo 4, commi 1 e 2, della legge 169 del 3 maggio 1989 . La denominazione di ven- dita del latte ottenuto con i trattamenti autorizzati ai sensi dell'articolo 2, comma 2 della citata legge 169/89, in relazione all'evoluzione tecnologica, è quella di "latte alimentare" con l'aggiunta della indicazione del tratta- mento autorizzato. In base allo schema di decreto la dizione di latte "fresco" scomparirà dal latte microfiltrato e sarà riservato solo a quello di alta qualità e al latte pastorizzato. Nello schema di decreto viene anche precisato che la denominazione di vendita "passata di pomodoro", da riportare nella etichettatura del prodotto derivante dalla trasformazione del pomodo- ro, è riservata al prodotto ottenuto in via esclusiva dalla spremitura diretta del pomodoro fresco. Si aprono migliori prospet- tive per il mercato, per gli allevatori e per i consumato- ri. Il decreto annunciato dal governo sull’etichettatura del latte fresco rappresenta un buon risultato e premia il nostro impegno caratterizza- Latte fresco, pronto il decreto Soddisfazione della Cia to da oltre due anni di inizia- tive in difesa del latte fresco italiano”. E’ quanto sostenu- to dal presidente della Cia- Confederazione italiana agri- coltori Massimo Pacetti in merito al provvedimento illustrato dal ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno durante il Tavolo agroalimentare tenutosi a Palazzo Chigi. “Finalmente -rileva il pre- sidente della Cia - si è giunti ad un decreto che distingue il latte fresco da quello micro- filtrato. Latte fresco può essere definito solo il latte pastorizzato con sei giorni più uno di scadenza; mentre la formulazione per il micro- filtrato è di latte alimentare e non può più essere usata, nell’etichetta, la parola fre- sco”. “Il decreto -aggiunge Pacetti- corrisponde così alle linee d’azione che la Cia ha sempre sostenuto attraverso una tenace battaglia in difesa degli interessi dei produttori e dei consumatori italiani. Adesso, però, è importante - conclude- rilanciare con determinazione l’iniziativa per la salvaguardia e la valo- rizzazione del latte fresco italiano. Iniziativa tesa a ridare certezze sia ai produt- tori sia all’intera filiera lat- tiero-casearia del nostro Paese, che attraversa un momento di difficoltà”. Associazione giovani imprenditori agricoli Assemblea regionale Martedì 13 luglio ‘04 - ore 19 Cascina Arcobaleno Via SS Trinità, 14 Capergnanica (Cr) Partecipano Gianluca Cristoni - presidente nazionale Agia Matteo Ansanelli - segretario nazionale Agia Mario Lanzi - presidente Cia Lombardia Segreteria: Cia Lombardia tel. 02 6705544

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Impresa AgricolaMENSILE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DELLA LOMBARDIA

Anno XXV n. 5 - maggio 2004 Poste italiane spedizione in a.p. - art. 2 comma 20c legge 662/96 - Brescia

Tutto rinviato a dopo leelezioni: la decisioneitaliana sull’applica-

zione della riforma della Pacè stata rinviata perchè nonsembra ancora raggiunta unintesa tra tutti i soggetti inte-ressati.

La discussione è ormaientrata nel vivo con la prese-tazione da parte delMinistero delle politicheagricole e forestali del docu-mento sulla “Posizionegovernativa sull’attuazionedella riforma della Politicaagricola comune in Italia”(una sintesi a pagina 4).Documento che è stato pre-sentato lo scorso 26 maggioal tavolo agroalimentare contutti i soggetti interessati.

Disaccoppiamento per tuttii premi e partenza al 2005:questa è in estrema sintesi laproposta del governo perl’applicazione della nuovaPac nel nostro Paese. Questascelta drastica troverebbemotivazione dalla preoccu-pazione che la formula del-l’accoppiamento parzialeprevista per le più importantiOcm, dai seminativi allazootecnica, porti con sé ilrischio di un utilizzo incom-pleto delle risorse comunita-rie.

Nel dettaglio, la posizioneespressa dal Mipaf prevede ,oltre all’avvio del regimeunico dei pagamenti al 1gennaio,il disaccoppiamentototale per i seminativi, pertutto il settore delle carnibovine e ovicaprine.Rimarrebbero invece accop-piati totalmente i premi perle sementi

“E’ indispensabile unariflessione più ampia e atten-ta su aspetti fondamentaliche caratterizzano l’impiantodella riforma della Pac, come

Nuova Pac: il governo proponeil disaccopiamento totale

Presentato dal Mipaf il documento con le indicazioni per l’applicazione della riforma

la scelta di indirizzo generalesullo sviluppo rurale e sullaecocondizionabilità. In talsenso è essenziale aprire alpiù presto una sede di con-fronto e di concertazione fraGoverno, Regioni e organiz-zazioni agricole”. Lo ha sot-tolineato il presidente dellaCia-Confederazione italianaagricoltori Massimo Pacettial Tavolo agroalimentare chesi è svolto a Palazzo Chigi edurante il quale è stataaffrontata, appunto, la que-stione relativa all’attuazionedella riforma della Politicaagricola comune.

Nel riaffermare l’impor-tanza di far partire dal 2005

la nuova Pac, il presidentedella Cia ha sostenuto “l’esi-genza di attuare la riforma inmodo equilibrato per scon-giurare i rischi e i problemiche il disaccoppiamentototale potrebbe provocare neivari settori agricoli. Un dis-accoppiamento totale chenon può essere applicato inmodo indiscriminato pertutte le produzioni”. Unaposizione, questa, che la Ciaha sostenuto con fermezzadurante tutta l’intera trattati-va di Lussemburgo che haportato alla riforma dellaPac.

“Occorre -ha aggiuntoPacetti- utilizzare al meglio

tutto il plafond finanziario ela semplificazione ammini-strativa, implementando lapolitica agricola europea conscelte e con politiche nazio-nali e regionali che consenta-no di sviluppare l’attivitàd’impresa, salvaguardare evalorizzare le produzioni,potenziare le filiere produtti-ve”.

Il presidente della Cia haanche evidenziato che taliazioni debbono essere mirateall’incentivazione della qua-lità, che resta uno dei presup-posti nevralgici per rendereveramente competitiva lanostra agricoltura sui merca-ti internazionali.

Al Tavolo agroalimen-tare del 26 maggioscorso è stato pre-

sentato dal ministro Ale-manno lo Schema di decretolegge recante misure urgentiin materia di agricoltura,pesca ed etichettatura e pre-sentazione dei prodottiagroalimentari.

In base all'articolo 1, rela-tivo alle denominazioni divendita nazionali, si dicetestualmente che le denomi-nazioni di vendita "latte fre-sco pastorizzato" e "latte fre-sco pastorizzato di alta quali-tà", da riportare nell'etichet-tatura del latte vaccino desti-nato al consumo umano sonoriservate esclusivamente allatte prodotto conformemen-te all'articolo 4, commi 1 e 2,della legge 169 del 3 maggio1989 .

La denominazione di ven-dita del latte ottenuto con itrattamenti autorizzati aisensi dell'articolo 2, comma2 della citata legge 169/89,in relazione all'evoluzionetecnologica, è quella di "lattealimentare" con l'aggiuntadella indicazione del tratta-mento autorizzato.

In base allo schema didecreto la dizione di latte"fresco" scomparirà dal lattemicrofiltrato e sarà riservatosolo a quello di alta qualità eal latte pastorizzato.

Nello schema di decretoviene anche precisato che ladenominazione di vendita"passata di pomodoro", dariportare nella etichettaturadel prodotto derivante dallatrasformazione del pomodo-ro, è riservata al prodottoottenuto in via esclusivadalla spremitura diretta delpomodoro fresco.

Si aprono migliori prospet-tive per il mercato, per gliallevatori e per i consumato-ri. Il decreto annunciato dalgoverno sull’etichettaturadel latte fresco rappresentaun buon risultato e premia ilnostro impegno caratterizza-

Latte fresco,pronto il decreto

Soddisfazione della Cia

to da oltre due anni di inizia-tive in difesa del latte frescoitaliano”. E’ quanto sostenu-to dal presidente della Cia-Confederazione italiana agri-coltori Massimo Pacetti inmerito al provvedimentoillustrato dal ministro dellePolitiche agricole GianniAlemanno durante il Tavoloagroalimentare tenutosi aPalazzo Chigi.

“Finalmente -rileva il pre-sidente della Cia - si è giuntiad un decreto che distingue illatte fresco da quello micro-filtrato. Latte fresco puòessere definito solo il lattepastorizzato con sei giornipiù uno di scadenza; mentrela formulazione per il micro-filtrato è di latte alimentare enon può più essere usata,nell’etichetta, la parola fre-sco”.

“Il decreto -aggiungePacetti- corrisponde così allelinee d’azione che la Cia hasempre sostenuto attraversouna tenace battaglia in difesadegli interessi dei produttorie dei consumatori italiani.Adesso, però, è importante -conclude- rilanciare condeterminazione l’iniziativaper la salvaguardia e la valo-rizzazione del latte frescoitaliano. Iniziativa tesa aridare certezze sia ai produt-tori sia all’intera filiera lat-tiero-casearia del nostroPaese, che attraversa unmomento di difficoltà”.

Associazione giovani imprenditori agricoli

A s s e m b l e a r e g i o n a l e

Martedì 13 luglio ‘04 - ore 19Cascina Arcobaleno

Via SS Trinità, 14Capergnanica (Cr)

PartecipanoGianluca Cristoni - presidente nazionale AgiaMatteo Ansanelli - segretario nazionale AgiaMario Lanzi - presidente Cia Lombardia

Segreteria: Cia Lombardia tel. 02 6705544

Impresa Agricolamaggio 2004 2

Impresa AgricolaMensile della

Confederazione ItalianaAgricoltori Lombardia

Reg. Trib. di Milano n. 103 del 12.03.1979

EditoreCia Lombardia

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Piano di Sviluppo Rurale 2000 - 2006 I dati raccolti nella mailing-list diImpresa Agricola sono utilizzati per l’in-vio della pubblicazione. Ai sensi dell’art.13 della legge 675/96, i dati potrannoessere distrutti su richiesta da inviare allaredazione di Impresa Agricola - PiazzaCaiazzo, 3 Milano.

Periodico associato Uspi

Cresce del 4,8% il valore aggiunto in agricoltura

Pil: cresce il valore aggiunto inagricoltura ma rimangono difficoltà

La crescita del 4,8 percento del valoreaggiunto in agricoltu-

ra, registrato dall’Istat nelprimo trimestre del 2004, èsenza dubbio un risultatoimportante che conferma laforza del settore e il suoapporto al sistema economi-co nazionale. Tuttavia, que-sto dato, pur significativo,non può assolutamentenascondere i problemi, anco-ra complessi, che gli impren-ditori agricoli italiani sonocostretti ad affrontare. Losottolinea la Cia-Confedera-zione italiana agricoltori perla quale il settore primario,nonostante questa perfor-mance, vive una fase di diffi-coltà e soprattutto di grandeincertezza.

Il problema relativo allascarsa competitività è, d’al-tra parte, uno dei fattori -rile-va la Cia- che più destanopreoccupazione. Le imprese,infatti, si trovano ad operarein un contesto precario,senza una reale spinta e spe-cialmente con investimentiinsufficienti. Per questomotivo è quanto mai indi-spensabile un nuovo proget-to per l’agricoltura. Oggi ilsettore riflette le difficoltàdell’intera economia: la pol-verizzazione dimensionaledelle imprese, la scarsa spesa

Panorama Agricoltura

Diminuire i prezzi?Adesso non è facile

Dati Istat sui prezzi: l’analisi della Cia

E’ difficile che oggi,dopo mesi di rincarianche ingiustificati, si

possa pensare di ridurre iprezzi. Bisognava interveni-re prima e soprattutto quandoc’è stato l’ingresso dell’euro.Invece i controlli non ci sonostati e la situazione, in dueanni, è peggiorata a dannodei consumatori. E’ comun-que importante che ilGoverno abbia compreso lagravità del problema. Comeagricoltori abbiamo sempreagito per un contenimento.Sta di fatto che i prodottiagricoli, negli ultimi dodicimesi, sono rimasti pressoc-chè stabili all’origine”. E’quanto ha sottolineato il pre-sidente della Cia-Confederazione italiana agri-coltori Massimo Pacetti inmerito all’invito del presi-dente del Consiglio SilvioBerlusconi ad abbassare iprezzi.

“La nostra confederazione-ha aggiunto Pacetti- avevadenunciato con forza, più diun anno fa, la pericolosa

escalation dei prezzi che,specie per i prodotti ortofrut-ticoli, aveva raggiunto vetteassurde, spinta da puremanovre speculative, ancheperché non vi erano le condi-zioni effettive per rincaricosì vertiginosi. E’ vero checi trovavamo in presenza di

in innovazione di prodotto edi processo, la scarsa pro-pensione all’export cheperde quote di mercato, ladifficoltà nel difendere inostri marchi.

Ecco, quindi, la necessitàdi politiche mirate a sostene-re la qualità, la competitivitàdelle imprese ed a valorizza-re le produzioni del made inItaly sui mercati esteri. Serve-afferma la Cia- una svoltache apra nuove prospettive.Insomma, un nuova politicaper l’agricoltura nazionaleche è alle prese con sfide dif-ficili, a cominciare dalla Pac,dal negoziato Wto, dai futuriaccordi euromediterranei edalle nuove relazioni che si

calamità atmosferiche ecce-zionali (gelate, inondazioni,siccità persistente), ma èaltrettanto vero che i possibi-li incrementi fisiologici sisono tradotti, al consumo, invere e proprie stangate perconsumatori”.

“L’agricoltura -ha sottoli-neato il presidente della Cia-in questi ultimi anni -lo con-fermano gli stessi datidell’Istat e della Bancad’Italia- ha operato per uncontenimento dei prezzi eper una loro stabilizzazione.Purtroppo, la spirale diaumento è stata innescata inaltri settori della filiera e,quello che più rammarica, èche non ci sono stati inter-venti governativi per blocca-re questa corsa al rialzo”.

“Abbassare i prezzi appareadesso un’operazione assaicomplessa, per non direimpossibile. Crediamo che,invece, sarebbe importante -ha concluso Pacetti- comin-ciare ad attivare veramente icontrolli e fare in modo chesi avvii un concreto dialogocon tutta la filiera per poterarrivare una completa traspa-renza e garantire i consuma-tori, che troppe volte si tro-vano frastornati sia dagliaumenti che da una informa-zione confusa e parziale”.

impongono all’Europa eall’Italia con l’Asia, con ilcontinente americano e conla Russia, ormai confinantedell’Ue allargata.

I dati sul valore aggiunto,dunque, non possono celareuno scenario costellato datroppe ombre e pochissimeluci. Sarebbe importante -conclude la Cia- che siavviasse, in tempi rapidi, lapreparazione di unaConferenza nazionale sull’a-gricoltura, attraverso la qualedelineare le proposte e lestrategie necessarie allanuova agricoltura progettatadalla riforma Pac. Non si puòcontinuare ad andare avanticon misure parziali.

Assemblea “Donne inCampo”Il 19 maggio, l'assembleadell'associazione “Donne inCampo Lombardia”, tenutasipresso una azienda agrituri-stica di Montaldo Pavese haapprovato il rendiconto con-suntivo del 2003, chiusosipositivamente, e il preventi-vo del 2004, insieme albilancio è stato illustrata alleassociate anche la relazioneannuale sull'attività dell'as-sociazione che nel 2003 èstata particolarmente attivain iniziative, spesso organiz-zate e promosse insieme adamministrazioni pubblicheper la promozione e la valo-rizzazione dei prodotti agri-coli di qualità.La presidente, Anna Caz-zaniga ha inoltre illustratoalcune proposte di lavoro peri prossimi mesi ricordando,tra l'altro, la V^ edizione de“La fattoria nel castello “, lamostra mercato promossaunitariamente dalle associa-zioni femminili agricole aSan Colombano al Lambroprevista per il 3 di ottobre.Particolare attenzione saràrivolta anche quest'anno atutte le iniziative volte allapromozione delle produzionidelle aziende agricole einsieme a questo si continue-rà a dedicare una particolareattenzione al mondo dellascuola ed in parti colare allescuole elementari, considera-to il successo del concorso didisegni “La campagnasecondo noi…”:La formazione professionaleper le imprenditrici agricole,inoltre, insieme a progetti dicollaborazione con le altreassociazioni femminili, vici-ne e lontane come AlmaTerra l'associazione di donneboliviane con le quali si èavviato un interessante colla-borazione rimarranno al cen-tro dell'attività dell'associa-zione che, anche con l' orga-nizzazione della prima sezio-ne soci strutturata, quella diMantova, si sta sempre piùradicando e organizzando nelterritorio.

In “Gazzetta Ufficiale” ilpiano per tutelare glianziani dall’emergenzacaldo: un commento dellaAnp-CiaE’stata pubblicata l’ordinan-za del ministero della Salutesull’emergenza caldo. cheordina ai comuni di predi-sporre elenchi delle personeanziane ultrasessantacin-quenni, e di trasmetterle alleAsl, che, a loro volta dovran-no, in collaborazione con laProtezione Civile, preveniree monitorare danni gravi eirreversibili causati dall’ec-cessivo caldo.Che dire di questo provvedi-mento? L’Associazionenazionale pensionati dellaCia rileva che tale provvedi-mento segue di qualche gior-no la bizzarra proposta di tra-sportare gli anziani, neiperiodi eccessivamente caldiin luoghi dotati di condizio-natori, e dove se non neisupermercati?Ben vengano i monitoraggi egli elenchi degli ultrasessan-tacinquenni. Con una battu-ta, possiamo definirli –sotto-linea l’Anp-Cia- “pannicellicaldi”.L’estate è già entrata e nullaè stato fatto dalla precedentestagione estiva, che ricordia-molo -continua l’Anp-Cia-causò migliaia di morti, inparticolare di anziani.L’associazione dei comuniitaliani ha definito l’iniziati-va del Ministero, “Estem-poranea e tardiva”.E’necessario riqualificare laspesa sociale nel nostroPaese, superando le differen-ziazioni esistenti tra leregioni ed addirittura all’in-terno delle stesse regioni ocomuni. Va inoltre posto unfreno alle spese per i ticket eper l’assistenza, difendendoil potere d’acquisto dellepensioni.

Impresa Agricolamaggio 2004 Panorama Agricoltura 3

Attesa per i nuovi meccanismi di restituzione del prelievo supplementare che sostituscono la vecchia compensazione

Latte: stimati 151 milioni di euro di “multe”

Secondo i primi dati laproduzione di latte ita-liana supera di

424mila tonnellate la quotaassegnata al nostro Paese.Per il periodo 2003/04 i datiprovvisori parlano infatti diuna produzione nazionaleper le consegne di10.724.259 chilogrammi, afronte di una quota nazionaleche supera di poco i 10,3milioni di tonnellate, con iconseguente esubero da sot-toporre al pagamento delprelievo supplementare.

Ora, per completare il qua-dro dei dati ancora comun-que da ufficializzare, manca icalcolo della restituzione delprelievo supplementare ver-sato in eccesso, un meccab-nismo simile alla compensa-zione prevista sino all’annoscorso, anche se con notevo-li novità.

Potenzialmente le cosidet-te “multe” potrebberoammontare ad oltre 151milioni di euro, inferiori ai232 milioni di euro dellperiodo 2002/03, ma sempreuna cifra di rilievo che da ilsegno di quanto sia ancorasquilibrato il rapportoquote/produzione.

Sulla questione “multe”emerge un altro dato che dail segno dell’incompiutezzadella riforma segnata dallan-trata in vigore della legge119/2003: i versamenti men-sili del prelievo supplemen-tare in corso di periodo sifermano a una percentualeche supero di poco il 5%. Il

Premio al latte: 96% deiproduttori di latte hapresentato la domandadi contributoLa Lombardia è stata laprima regione italiana a ren-dere operativo il contributo,che per la prima voltal’Unione Europea ha messo adisposizione per sostenere leaziende agricole dedicateall’allevamento di bovini dalatte.Hanno presentato la doman-da 8.244 produttori di latte,vale a dire il 96% del totaledegli allevatori che hannodiritto al premio.E’ un aiuto aggiuntivo al red-dito aziendale, nato per com-pensare la diminuzione delsostegno comunitario aiprezzi del latte e l’aumentodei costi di produzione. Il contributo è destinato agliallevatori titolari di quotelatte al 31 marzo 2004. e saràè pari a11 euro a tonnellata diquota latte posseduta a que-sta data.Il merito del successo dell’i-niziativa va ai Centri diAssistenza Agricola (Caa)attivi in Lombardia chehanno raccolto le domandedando assistenza agli agri-coltori per la presentazionedelle adesioni.

Rapporto Eurostat sui prezzi nell’Unione europea

Il Rapporto Eurostat suiprezzi agricoli nel 2003recentemente pubblicato

offre interessanti spunti divalutazione sulle politicheagro-alimentari, caratterizza-te dall’aumento dei costi alconsumo a dispetto invece diun calo dei prezzi alla produ-zione.

Nel 2003 i prezzi alla pro-duzione nell'Unione europeaa 15 per le colture arabilisono cresciuti del 3,9% intermini reali rispetto al 2002,ma nello stesso periodo sonodiminuiti dell'1,8% quelli perla produzione di animalivivi. Ne risulta un dato com-plessivo di crescita dell'1,1%su base annua. Sono i datiresi noti questa settimanadall'Eurostat attraverso lapubblicazione del rapportodefinitivo sull'andamento deiprezzi agricoli nel 2003, checostituiscono un aggiorna-mento definitivo delle previ-sioni pubblicate in gennaio.

La crescita più significati-va nella dinamica dei prezziè quella registrata per leuova, settore nel quale l'in-cremento è dovuto probabil-mente all'offerta relativa-

mente limitata nella secondaparte dell'anno a causa del-l'influenza aviare diffusasi inOlanda. Anche per l'ortofrut-ta fresca la crescita registratanel 2003 è stata notevole,con un +7,4%. Le rape inparticolare con una crescitadel 7,6% hanno recuperatogran parte della perdita diprezzo dell'anno precedente.Viceversa, gli unici settoriimportanti che hanno cono-sciuto una sensibile diminu-zione dei prezzi alla produ-zione sono stati quello dellecarni suine, con un -6,9%rispetto al 2002, e dei pro-dotti lattiero-caseari, chehanno scontato una riduzio-ne del 3,7%, andamenti checonfermano il trend di dimi-nuzione, sebbene menoaccentuato, già sperimentatoda ambedue i comparti nel2002.

Il rapporto dell'Eurostatinoltre mostra le variazionidei prezzi dei fattori produt-tivi agricoli, dove la varia-zione più significativa,rispetto agli andamenti regi-strati nel 2002, è la diminu-zione del 2,6% degli alimen-ti per animali. Dato su cuiincide, più degli altri, lacaduta dei prezzi (-3,8%)avvenuta in Danimarca.

Regione produttori Numero produttori Quantitativo consegnato

Piemonte 3.544 885.178

Valle d'Aosta 1.073 36.989

Lombardia 6.946 4.069.691

Prov. Aut. Bolzano 6.315 379.000

Prov. Aut. Trento 1.090 132.612

Veneto 6.824 1.193.849

Friuli Venezia Giulia 1.651 263.635

Liguria 250 6.797

Emilia Romagna 5.993 1.752.175

Toscana 460 83.105

Umbria 266 60.987

Marche 212 47.012

Lazio 3.039 471.882

Abruzzo 1.166 88.490

Molise 2.062 83.125

Campania 5.883 266.607

Puglia 2.851 334.313

Basilicata 1.394 108.452

Calabria 450 57.251

Sicilia 1.540 173.640

Sardegna 555 229.460

Totale Nazionale 53.564 10.724.250

I prezzi agricoli nel 2003

meccanismo dissuasorio delversamento mensile delpre-lievo, introdotto per la primavolta dalla legge 119/2003lo scorso dicembre, stando aquesti dati è sostanzialmentefallito. Sopratutto se si consi-dera che la gran parte dell’e-subero nazionale è concen-trato in un numero limitato diproduttori, non più di unmigliaio, in stragrande mag-gioranza in Emila e inLombardia. Secondo i datipubblicati sul settimanaleAgrisole, la Lombardia con-tinua ad esssere di gran lungala regione con la maggioreproduzione di latte con i suoi40,69 milioni di tonnellate di

latte prodotti da quasi 7milaallevamenti. Anche inLombardia, stando ai datisino a febbraio, il versamen-to del prelievo supplementa-re effettuato è solamente del3,63%. Nella casse di Agea

sarebbero finiti solo 1,46milioni di euro contro i 40,4milioni che i primi acquiren-ti avrebbero dovuto versare.A livello nazionale, comeprima ricordato, il dato noncambia di molto: 5,2% diversamento effettuato (6,3milioni di euro contro i 112attesi). Questa situazione tut-tavia potrebbe premiare chiha versato regolamento attra-verso il meccanismo del pre-lievo mensile. Infatti, lalegge 119/03 prevede che icalcoli del prelievo da resti-tuire siano fatti su quantoversato. Quindi questo mec-canismo, potrebbe portaredall’esclusione dal calcolo iproduttori per i quali ilprimo acquirente non haprovveduto al versamento.

Le consegne di latte in Italia nel periodo 2003/04

elaborazioni Impresa Agricola

Impresa Agricolamaggio 2004 4Disaccoppiamento totale e partenza dal 2005:

la sintesi del documento Mipaf sulla Pac

Il Governo italiano hareso pubbliche le suescelte in merito all'appli-

cazione della riforma dellaPac in Italia, basate sullepriorità nazionali espressenei documenti di program-mazione del Mipaf e su quel-le individuate dal Comitatopermanente Stato/Regioni.Di seguito si riportano ipunti principali del docu-mento in una sintesi curatada Agrieuropanews, serviziodi informazione sulle politi-che agricole della Ue dispo-nibile sul sito della RegioneLombardia (Dg Agricoltura).

Data di avvio del regimedi pagamento unico: è statofissato al 1° gennaio 2005,per vari motivi:

- consentire alle aziendeagricole di programmaretempestivamente la loro atti-vità in funzione del mercato

- assicurare competitività eparità di condizioni ai pro-duttori italiani rispetto aquelli degli altri paesi, chehanno scelto la stessa data(ad eccezione della Francia)

- garantire l'immediata epiena utilizzazione del finan-ziamento massimale nazio-nale previsto dalla riforma

- evitare fenomeni specu-lativi relativi al valore fon-diario delle aziende.

Pagamenti per i semina-tivi: dal 1° gennaio 2005 ipagamenti per i seminativisaranno totalmente disac-coppiati dalla produzione,per consentire un'allocazionepiù efficiente delle risorseper le aziende, e ottimizzarele scelte degli agricoltoririspetto al mercato, congaranzia di mantenimentodell'attuale livello di reddito.

Esiste il rischio di unariduzione delle produzioniattuali con riconversioneverso altre colture nelle areea minor produttività, ma undisaccoppiamento parzialerappresenterebbe comunqueun incentivo insufficienterispetto ad altri strumentispecifici per il rafforzamentodelle produzioni di qualità.

Inoltre, il disaccoppiamen-to totale garantisce il redditodell'agricoltore nei confrontidi eventi e calamità indipen-denti dalla sua volontà.

Potrebbe determinarsi unariduzione degli investimentiproduttivi, soprattutto per ilgrano duro, ma questo peri-colo, insieme a quello diabbandono della produzione,esisterebbe anche in caso didisaccoppiamento solo par-ziale. Si può prevedere unadiminuzione della produzio-ne di grano duro con ricon-

versione verso frumentotenero e colture foraggiere,nella misura del 30% dellasuperficie, ma il mantenereun accoppiamento indiffe-renziato comporterebbe ladiffusione del grano duroverso zone non vocate e undisincentivo per il migliora-mento della qualità. Un dis-accoppiamento parziale por-terebbe al non utilizzo com-pleto della superficie massi-ma garantita di 1.646.000ettari, soprattutto nelle zonesvantaggiate.

Quindi, per evitare questiinconvenienti e rafforzare lafiliera del grano duro, ver-ranno messe in atto misurespecifiche finanziate con lepossibilità offerte dall'artico-lo 69 del regolamento (utiliz-zo del 10% del plafondnazionale per tipi speciali diagricoltura e qualità).

Esclusione dei pagamentiper le sementi dal premiounico: i pagamenti per lesementi certificate rimarran-no accoppiati per i seguentimotivi:

- garantire l'approvvigio-namento nazionale ed evitarela totale dipendenza dalleimportazioni

- assicurare la qualità dellesementi

- garantire la sicurezzadalle contaminazioni daOgm.

Per l'ottenimento di produ-

zioni tipiche e di alta qualità,è indispensabile che lesementi siano qualitativa-mente garantite, e per questomotivo il governo italianonei negoziati sulla riforma haottenuto un regime specialedi mantenimento del sistemaattuale per le sementi.

Disaccoppiamento totaledei premi per le carni bovi-ne: in caso di mantenimentodei premi accoppiati, il cari-co amministrativo e gli oneridi gestione e controllo conti-nuerebbero a causare perditefinanziarie notevoli per i pro-duttori, e indurrebberosoprattutto i più piccoli aneppure presentare ledomande. I risultati dellesimulazioni effettuate hannodimostrato che non si regi-strano differenze significati-ve tra un disaccoppiamentototale e le possibilità diaccoppiamento con variepercentuali per i premi per levacche nutrici, la macella-zione, ecc.

Vi sono differenze notevo-li tra gli stanziamenti previstidall'UE per questo compartoed i fondi effettivamente ero-gati all'Italia, a causa soprat-tutto dei ritardi nella realiz-zazione dell'anagrafe bovina.Questo comporterebbe, nelcaso di pagamenti accoppia-ti, una riduzione dell'importounitario degli aiuti con con-seguente riduzione del reddi-

to dei produttori storici, conmaggiore incidenza nellazootecnia estensiva dellearee alpine ed appenniniche.

La riconversione versocolture foraggiere di areeattualmente investite a cerea-li dovrebbe portare ad unariduzione dei costi di alimen-tazione, anche se non per gliallevamenti specializzati daingrasso che utilizzano insi-lato di mais.

Le possibilità offerte dalgià citato articolo 69 sarannosfruttate per migliorare lacompetitività e la qualitàdella zootecnia italiana, emantenere l'allevamento dirazze specializzate nelle areesvantaggiate e montane.

Disaccoppiamento totaledei pagamenti per carniovine e caprine: lo scopoprincipale è quello di sempli-ficare gli adempimenti buro-cratici e gli oneri ammini-strativi a carico dei produtto-ri in caso di mantenimento diun accoppiamento parziale al50%. Esisterebbe il rischio diuna perdita dei fondi destina-ti al settore per la riduzionedel numero delle domande,mentre il disaccoppiamentototale non dovrebbe influiresignificativamente sul possi-bile abbandono dell'alleva-mento.

Anticipo del disaccoppia-mento dei premi e deipagamenti supplementariper i prodotti lattiero-caseari: dal 2005 sarannoinclusi nel regime di paga-mento unico anche i premiper questo settore, per realiz-zare una riduzione del costodella quota latte, in quanto iltitolare sarà indotto a cederlapur mantenendo il diritto alpagamento, e l'acquirente,interessato a non splafonare,la riceverà a minor prezzo inquanto non collegata a talediritto.

Applicazione dell'artico-lo 69 del regolamento1782/2003 (trattenuta del10% del massimale nazio-nale per i singoli compar-ti): questa dotazione verràutilizzata come segue:

- seminativi, pergrano duro, per garantirne laqualità con l'uso di sementicertificate, e per la soia e ilgirasole, per assicurare l'ap-provvigionamento proteico el'introduzione nelle rotazionidi colture proteoleaginose; latrattenuta sarà pari solo al7%, invece del 10, con unimporto previsto di 80 milio-ni di euro per il pagamentosupplementare al grano duro,e di 44 per gli altri prodotti

- carni bovine, perl'allevamento della vaccanutrice di razza pregiata, inzone a rischio, e dei bovinimaschi allevati con discipli-nari di qualità e mantenuti inazienda per più di 6 mesi;l'importo è di 44,906 milionidi euro, di cui 18,9 per levacche nutrici e 26 per ibovini maschi.

E' da notare che la norma-tiva comunitaria fa divieto dicumulo tra le misure a soste-gno della qualità, dell'am-biente e della commercializ-zazione di cui al citato arti-colo 69 e le analoghe misurepreviste nel quadro dello svi-luppo rurale. Le regioniquindi, in caso di rinunciaall'articolo 69, dovrannotener conto degli indirizzisuddetti nel quadro della loroprogrammazione per lo svi-luppo rurale.

Esclusione dei pagamentia livello regionale: il regola-mento di base (articoli 58 e59) prevede la possibilità diapplicazione di un regime dipagamento unico su baseregionale invece di quellobasato sui pagamenti storici.Questo presuppone la suddi-visione del massimale nazio-nale in tanti massimali regio-nali corrispondenti a zoneomogenee verificate in base

a criteri obiettivi. Sono stateeffettuate varie ipotesi, matutte hanno portato alla con-clusione che la regionalizza-zione comporterebbe unaridistribuzione delle risorsenon finalizzata ad una politi-ca equa del territorio. Ineffetti:

- l'inclusione nelmassimale regionale dei pla-fond settoriali zootecniciavrebbe un impatto redistri-butivo estremamente elevatoa causa delle caratteristicheintensive degli allevamentiitaliani

- per i seminativi, sidovrebbero escludere lesuperfici coltivate ad orto-frutticoli ed effettuare paga-menti differenziati per le col-ture erbacee (modello ibri-do), con effetti disomogeneisul territorio nazionale enelle stesse zone omogeneeidentificate, a causa delladiversa struttura e tipologiadelle aziende;

- quanto alle procedureamministrative, una regiona-lizzazione di tipo ibrido per iseminativi comporterebbegravi difficoltà legate aldiverso riferimento tempora-le del premio forfetarioregionalizzato (anno 2004 o2005) e del premio unico subase storica (anni 2000-2002). Al riguardo bisognatener conto anche dei nume-rosi cambiamenti di titolaritàdelle aziende o dei contrattidi affitto intervenuti nel frat-tempo.

Per questi vari motivi si èpreferito non far ricorso allaregionalizzazione, anche informa ibrida, di cui all'artico-lo 41 del regolamento1782/2003.

Riserva nazionale: saràattuata a livello centrale e ladeterminazione della percen-tuale di trattenuta sarà effet-tuata solo dopo la verificadegli importi di riferimentorispetto al massimale nazio-nale e all'eventuale riduzionepercentuale lineare di taliimporti in caso di supera-mento del massimale.

Impresa Agricolamaggio 2004 Agricoltura biologica 5

N a t u r a l m e n t eMantova: 3, 5, 6 giu-gnoAl via il 3 giugno l'edizio-ne 2004 di NaturalmenteMantova, manifestazioneculturale, fiera del merca-to del benessere naturale erassegna fieristica dei pro-dotti biologici. Promossada Arci provinciale in col-laborazione con ilComune, la Provincia, laConfederazione italianaagricoltori, Be Coop,Coop Consumatori Nord-est e Bam, la manifesta-zione per far conoscere aiconsumatori prodotti eabitudini di coloro chevivono in armonia con lanatura, si svolgerà aMantova dal 3 al 6 giugnonelle piazze della città.Alle ore 21.00 del 3 giu-gno, nella Sala delle Lunee dei Nodi della Cameradi Commercio, convegnosugli "Alimenti genetica-mente modificati" conElisabetta Poloni, presi-dente della Cia diMantova, Maurizio Zuc-chi, responsabile UfficioQualità di Coop Italia, eMelinda Monti, di CiaLombardia.Nei giorni seguenti, rasse-gna fieristica dei prodottibiologici in piazzaMantegna e in piazzaConcordia, giochi per ibambini organizzati dalConsorzio agrituristicomantovano, spettacoli,esibizioni di artisti di stra-da, e incontri.Per informazioni e cono-scere il programma dellamanifestazione, ricco diappuntamenti: 0376364636, e www.papac-qua.it.

Notte Bianca e Nottedei Sapori a Milano il19 giugnoIl 19 giugno si svolgerà aMilano la Notte Bianca.Nell'ambito di tale evento,la Camera di Commerciodi Milano promuove l'ini-ziativa Notte dei Sapori:le aziende agroalimentariavranno la possibilità diesporre e fare gustare iloro prodotti presso ilPalazzo Affari ai Giure-consulti in via Mercanti,che viene messo a dispo-sizione degli operatori pertutta la notte, in modo gra-tuito.Per eventuali adesioni emodalità di partecipazio-ne è possibile rivolgersialle sedi provinciali dellaConfederazione italianaagricoltori.

Tutto sull’agricoltura bio-logica sul sito www.cia-lombardia.org/agricoltu-rabiologica/

a cura di Melinda Monti

La Commissione europea impegnata nello sviluppo dell’agricoltura biologica

Un piano d’azione europeoper l’agricoltura biologica

La Commissione euro-pea ha pubblicato i ilpiano d'azione euro-

peo per l'agricoltura biologi-ca e gli alimenti biologici,finalizzato a promuovere losviluppo dell'agricoltura bio-logica nell'Unione europea.

Secondo tale piano d'azio-ne, l'agricoltura biologica,che conta per il 2% nel mer-cato dell'Ue a 15 Stati mem-bri, necessita di tre azioniprincipali al fine di aumenta-re questa percentuale:

- maggiore promozione ecampagne di informazione;

-promozione del sostegnopubblico attraverso misure disviluppo rurale,

- miglioramento deglistandard e delle ispezioni perl'agricoltura biologica.

Secondo il rapporto di 9pagine (accompagnato da undocumento di lavoro internoalla Commissione di 41 pagi-ne) occorre adottare unapproccio pragmatico persviluppare una strategia perlo sviluppo dell'agricolturabiologica nell'Ue. LaCommissione ha presentatouna lista di 21 azioni concre-te da realizzare a livello diComitato di gestione, oppureregionale, nazionale e/o alivello Ue.

La relazione afferma che,non solo l'agricoltura biolo-gica dovrebbe essere finan-ziata dai consumatori e rego-lata dalle disposizioni delmercato, poiché risponde aduna specifica domanda daparte del consumatore, madovrebbe anche essere soste-nuta dalla società, attraversoun numero di misure finan-ziarie, legislative e di promo-zione a causa dei beneficiche tali coltivazioni apporta-no allo sviluppo rurale eall'ambiente in generale.

I Ministri dell'agricolturadiscuteranno di questo rap-porto della Commissione inun dibattito pubblico, duran-te il Consigli agricoltura chesi terrà a Lussemburgo il 21giugno 2004, sulla base delquale la Commissione deci-derà in merito ad un'eventua-le proposta legislativa.

Una delle azioni del pianoè quella della realizzazionedi campagne di informazionea livello comunitario cofi-nanziate dall'Unione euro-pea, al fine di aumentare leconoscenze e la consapevo-lezza dei consumatori suiprodotti dell'agricoltura bio-logica. L'azione pone l'ac-cento anche su una maggiorepromozione del logo bioeuropeo.

Il piano mira anche ad

incitare gli Stati membri adutlizzare pienamente gli stru-menti disponibili nel quadrodei rispettivi piani di svilup-po rurale per sostenere l'agri-coltura biologica

Un'altra azione previstariguarda l'adeguamento ed ilmiglioramento della raccoltadi dati statistici sull'agricol-tura biologica. LaCommissione incita gli Statimembri a predisporre pianidi azione regionali o nazio-nali che dovrebbero include-re misure quali la promozio-ne di prodotti di qualità,provvedere ad incentivi per ilpassaggio all'agricoltura bio-logica, aumentare il sostegnoagli investimenti, la forma-zione e il training per il set-tore ed incoraggiare l'agri-coltura biologica in areeambientali sensibili.

E' inoltre prevista un'azio-ne per aumentare e migliora-re gli standard ed i controlli,al fine di accrescere la fidu-cia del consumatore eaumentare la qualità dellaproduzione biologica. Perquesta ragione la metà delleazioni previste si concentra-no sul miglioramento delleispezioni e degli standarddell'agricoltura biologica. Iservizi di controllo e di ispe-zione potrebbero esseremigliorati introducendo unapproccio basato sul rischio,usando il sistema di identifi-cazione delle parcelle messoin atto dalla riforma dellaPac per controllare l'agricol-tura biologica e rafforzare lacooperazione tra gli ispettoridei vari Stati membri.

Il piano d'azione proponedi creare un sistema specifi-co riconosciuto per gli orga-

nismi di ispezione a livelloeuropeo, e la Commissionepresenterà su base annua irapporti degli Stati membrisui servizi di ispezione esupervisione.

Per quanto riguarda gliOgm, il piano d'azione pre-vede la creazione di alcunedisposizioni Ue volte a proi-bire ai prodotti contenentiOgm di essere etichettaticome biologici, mentre leregole per l'etichettaturariguardo ai limiti massimiper la presenza fortuita diOgm in prodotti biologicidovrebbero essere le stessein vigore per gli altri compo-nenti di tali prodotti.

Infine, nel rapporto si fa

riferimento alla fissazione dicriteri equivalenti per l'agri-coltura biologica dei paesiterzi, e la Commissione pro-pone una lista di autorità diispezione riconosciute persostituire le liste nazionali.Secondo il piano d'azione, aiprodotti biologici importatidovrebbe essere consentitodi portare il logo Ue.

Il testo integrale del pianod'azione e il documento dilavoro dei servizi dellaCommissione sono disponi-bili sulla pagina web dellaCommissione europea dedi-cata all'agricoltura biologica:http://europa.eu.int/comm/agriculture/qual/organic/plan/index_it.htm

Apartire dal 1998 laRegione Lombardiaha sostenuto attività

di ricerca e sperimentazionenel settore biologico.

L'attività ha interessato ilcomparto dei cereali (campidimostrativi di cereali verni-ni, controllo biologico delleinfestanti del mais, costitu-zione di una rete interregio-nale di confronto varietaleper il frumento tenero, con-fronto varietale per alcunicereali minori, prove di veri-fica dell'efficacia su frumen-to tenero di prodotti per laconcia del seme), l'orticoltu-ra (contenuto di nitrati nellelattughe, verifica delle cari-che batteriche nei prodotti diquarta gamma, prodotti perla concia delle sementi, pac-ciamature nella produzionedelle verdure), le foraggereproteiche (prove sulla conso-ciazione pisello-triticale episello-frumento, confrontovarietale per il pisello e per illupino d'inverno). Nel 2002 èstato inoltre ultimata un'indagine conoscitiva perverificare le possibilità e ilimiti applicativi del regola-mento comunitario 1804/99sulla zootecnia biologica edelle norme nazionali diattuazione nelle aziendelombarde.

Il confronto tra RegioneLombardia e OrganizzazioniProfessionali Agricole eAssociazioni Produttori cheha accompagnato la defini-zione del Programma di

La ricerca lombardaper il settore bio

Molte linee di ricerca regionale per l’agricoltura biologica

interventi per lo sviluppodell'agricoltura biologica inLombardia, ha indicato qualipriorità per la ricerca da atti-vare in agricoltura biologicaquella riguardante le semen-ti, le razze animali più ido-nee al metodo biologico, lostudio di modelli produttivizootecnici, il settore dellepreparazioni alimentari perl'individuazione di tecnolo-gie idonee alla trasformazio-ne e conservazione dei pro-dotti biologici, nonché inda-gini per la gestione dell'e-ventuale coesistenza tra col-tivazioni biologiche, conven-

zionali o Ogm. Tali ricerche potranno tro-

vare posto ed essere sostenu-te nell'ambito delProgramma regionale diricerca in campo agricolo2004-2006 (approvato dallaGiunta Regionale il 13 otto-bre 2003 con delibera n.14531), che prevede un invi-to permanente a presentareproposte di ricerca, apertoper il triennio di validità delprogramma, nonché bandimirati (si veda in proposito ilsito della Direzione GeneraleAgricoltura www.agricoltu-ra.regione.lombardia.it )

Agenzia

Impresa Agricolamaggio 2004 Notiziario 6

Emanate le prime disposizioni

I trattamenti perla Flavescenza dorata

In attuazione dellaDeliberazione dellaGiunta regionale del 3

agosto 200 n. 7/904, di rece-pimento da parte dellaRegione Lombardia delDecreto ministeriale 31 mag-gio 2000 inerente “Misureper la lotta obbligatoria con-tro la Flavescenza doratadella vite”, su tutto il territo-rio vitato regionale è obbli-gatorio effettuare trattamentiinsetticidi contro lo Scapho-ideus titanus, vettore dellaFlavescenza dorata dellavite, utilizzando esclusiva-mente prodotti fitosanitariautorizzati per la lotta allecicaline della vite. I tratta-menti dovranno riguardaretutte le piante di vite, Vitis L.,situate in vigneti o presentiin vivai o coltivazioni fami-liari, ivi comprese le piantecollocate all’interno di colle-zioni e orti botanici.

Il numero dei trattamentivaria in funzione della pre-senza dell’insetto e precisa-mente come segue:

OBBLIGO DI 2 TRATTA-MENTI- nell’intero territorio delleprovince di Bergamo, Como,Cremona, Lecco, Lodi,Mantova, Milano, Varese- nei seguenti comuni dellaprovincia di Sondrio:Albosaggia, Andalo Valtel-lino, Ardenno, Berbenno diValtellina, Buglio in Monte,Caiolo, Castione Andeven-no, Cercino, Cino, Civo,Colorina, Cosio Valtellino,Dazio, Delebio, Dubino,Mantello, Mello, Morbegno,Piantedo, Postalesio, Ro-golo, Sondrio, Talamona,Traona.

EFFETTUARE IL PRIMOINTERVENTO DAL 10AL 25 GIUGNO 2004.

Il trattamento è rivolto alleforme giovani dell’insettoche si trovano nella partebassa della vegetazione; siconsiglia di adottare adegua-ti volumi d’acqua per con-sentire la completa bagnatu-ra di tutte le piante, pollonicompresi.

Le aziende aderenti allamisura f Reg CE 1257/99(compreso impegno supple-mentare 1.1) possono utiliz-zare esclusivamente iseguenti principi attivi:Flufenoxuron, Buprofezin,Indoxacarb, Clorpirifos-etile, Etofenprox, Fenitro-tion.

Le aziende aderenti al Reg.Cee 2092/91 (agricolturabiologica) dovranno utilizza-re esclusivamente i prodottifitosanitari ammessi dalregolamento. Si consiglia di

intervenire con prodotti abase di piretro eventualmen-te miscelato con olio, di trat-tare nelle prime ore dellagiornata o in tarda serata e dicontrollare il ph dell’acquache dovrebbe essere preferi-bilmente subacido, non uti-lizzare acque torbide. E’consigliabile far seguire altriinterventi a distanza di 7-10giorni in funzione della scar-sa persistenza del principioattivo e della scalarità dellaschiusura delle uova di sca-foideo.

OBBLIGO DI 1 TRATTA-MENTO- nell’intero territorio delleprovince di Pavia e diBrescia nei restanti comuni dellaprovincia di Sondrio.

Per salvaguardare i pronu-bi si raccomanda di rispetta-re il divieto di applicazionedegli insetticidi nel periododella fioritura. E’ inoltre vie-tato trattare anche qualorasia in fioritura la vegetazionesottostante, salvo che quest’ultima venga preventiva-mente sfalciata.

Per informazioni: tel. 02-67658006/07, 0382-304460,335-5814387 oppure pressole sedi territoriali delServizio fitosanitario dellaRegione Lombardia

LombardiaMario Lanzi è il nuovo presi-dente del Comitato regionaleUnipol della LombardiaMario Lanzi, presidente regionale dellaConfederazione italiana agricoltori, è ilnuovo presidente del Consiglio regiona-le Unipol della Lombardia.Nella riunione di insediamento del pre-sidente è stato riconfermato l'impegnodel Consiglio regionale di verificare,insieme all'Associazione Agenti Unipole alle Organizzazioni socie (Cgil, Cisl,Uil, Cna, Confesercenti, Cia e LegaCoop) della Lombardia, il livello didecentramento da attivare. I Consigli territoriali dovranno essereuno strumento di dialogo e di collabora-zione per la diffusione delle convenzio-ni assicurative di Unipol Assicurazionicon le singole Organizzazioni socie.Le “convenzioni” -a giudizio delConsiglio regionale- sono e possonorisultare sempre più un utile strumentodi prevenzione e risposta sulle comples-se attività di sicurezza oggi presentinella società in generale, ed in particola-re nel mondo del lavoro. Nel programma di lavoro il Consiglio hadeciso di promuovere iniziative sulletematiche legate alla sicurezza e allalegalità. Da settembre, in collaborazionecon l'Associazione agenti Unipol eSicurstrada verrà avviato un programmadi educazione stradale e di prevenzionerivolto alle scuole della regione.Attenzione verrà posta anche alle que-stioni del welfare sociale, integrativo enon sostitutivo a quello pubblico.Ringraziamenti sono stati infine rivoltial presidente uscente, Renato Losio, perl'attività e la fattiva ed intelligente colla-borazione.

Finanziamento trattamenticontro lo Scafoideo, vettoredella Flavescenza dorata dellavite Misura u: sono riaperti i termini per lapresentazione delle domande solo per laprovincia di Sondrio. Inoltre sono statemodificate le disposizioni attuative dellamisura. Nell’anno 2004 sono stati individuatiper la prima volta focolai di Flavescenzadorata della vite nella Provincia diSondrio. Le nuove disposizioni attuative dellaMisura U del Psr 2000-2006 sono stateapprovate dal decreto n. 9615 del 7 giu-gno 2004, che sarà pubblicato sul Burldel 14 giugno 2004.Ecco i punti salienti:-i vigneti devono rientrare nelle aree

viticole della Provincia di Sondrio, per-tanto le domande sono aperte solo inprovincia di Sondrio;- la domanda di aiuto deve essere pre-sentata prima dell’effettuazione del trat-tamento obbligatorio, pena la decadenzadella stessa,- deve essere effettuato almeno un trat-tamento obbligatorio;Le domande informatizzate devonoessere presentate tramite il Siarl dal 8giugno al giorno precedente la data fis-sata per l’esecuzione dell’ultimo tratta-mento obbligatorio (orientativamentenella seconda decade di luglio, è meglioattendere comunque il secondo comuni-

cato del Servizio Fitosanitario);Il contributo minimo per beneficiario èpari a 100 euro, mentre per le aziendesuperiori a are 66 il contributo sarà paria 150 euro ad ettaro,Il Servizio fitosanitario Regionale, conil comunicato del 4 giugno 2004, forni-sce le regole per il trattamento obbliga-torio contro lo Scaphoideus titanus, vet-tore della flavescenza dorata della vite,in particolare l'obbligo di effettuare ilprimo intervento dal 10 al 25 giugno2004.

Aggiornate le norme tecnicheper la produzione integrata(misura f)Il 6 aprile scorso il Comitato tecnicoscientifico nazionale ha rilasciato nuoveautorizzazioni per: melo, pero, pesco,susino, ciliegio, albicocco, cipolla, lattu-ga, cicoria e radicchio, rucola, valeria-nella, melanzana, melone, peperonepomodoro, zucchino, riso, tabacco, soia bietola.

Misura f: deroga per il diserboin fasce tampone boscate E’ stata approvata lo scorso 25 maggiouna deroga per il diserbo di fasce tam-pone boscate nelle superfici aderentialle misure agroambientali del Piano diSviluppo Rurale. Per il diserbo delle fasce tamponeboscate è consentito, solo per il primoanno d'impegno, l'utilizzo di glifosate eglufosinate ammonio, lungo i filari, conuna larghezza massima della fascia trat-tata di un metro.

ItaliaContributi agricoli: un provve-dimento tardivo e parzialeDopo oltre cinque mesi, dallaFinanziaria 2004 che prevedeva agevo-lazioni per il pagamento dei contributiagricoli pregressi, finalmente è statopubblicato in Gazzetta Ufficiale il prov-vedimento ministeriale che da attuazio-ne a quelle disposizioni. Si tratta di un provvedimento, oltre chetardivo, di parziale risposta alle richiesteavanzate dalla Cia-Confederazione ita-liana agricoltori, sia perché attua inmodo limitato le disposizioni previste inFinanziaria, non contemplando, cioè, lamisura relativa alla sospensione fino a

dodici mesi della riscossione dei contri-buti agricoli in caso di eventi ecceziona-li, sia perché lascia immutato il pregres-so, che è la ragione principale dellapreoccupazione e delle difficoltà espres-se ripetutamente dalle aziende agricolecoinvolte dal processo di cartolarizza-zione. Ad ogni modo, sottolinea la Cia, è oraassolutamente necessario ed urgente cheal provvedimento ministeriale, seguanole disposizioni operative dell’Inps, cosìda consentire alle aziende agricole dirichiedere immediatamente la riduzionedelle sanzioni civili e la rateizzazioneagevolata dei pagamenti dei contributipregressi.

Pesticidi: la frutta italiana èsicura. I nostri agricoltoriimpegnati per la qualitàIl rapporto 2004 di Legambiente suipesticidi evidenzia che la frutta italianarisulta ancora una volta migliore rispet-to a quella proveniente dall’estero. E ciòconferma l’impegno costante dei nostriagricoltori a ridurre l’uso dei fitofarma-ci. Lo sostiene la Cia-Confederazioneitaliana agricoltori per la quale l’agricol-tura del nostro Paese da tempo puntacon sempre maggiore decisione sullaqualità e sulla sicurezza alimentare.La Cia evidenzia che oggi la frutta“made in Italy” è la più sicura e che,invece, occorre rendere più efficace icontrolli su quei prodotti che provengo-no dai mercati esteri.L’attenzione e la vigilanza - sottolinea laCia- devono essere concentrate sulleimportazioni di prodotti ortofrutticoliche provengono da paesi dove i parame-tri della sicurezza sono alquanto discuti-bili.Secondo recenti dati, è infatti dimostra-to che gli agricoltori italiani negli ultimianni hanno ridotto di oltre il 18 percento l’utilizzo dei prodotti fitosanitari.Gli stessi controlli del ministero dellaSanità e delle Arpa -conclude la Cia-hanno confermato questo trend decre-scente. Il problema, quindi, non è neinostri prodotti e i consumatori possonostare tranquilli in quanto comprando“italiano” sono certi della qualità e dellasicurezza.

Impresa Agricolamaggio 2004 Notiziario 7

Molti i provvedimenti regionali

gestione, assistenza tecnica,sperimentazione e formazio-ne - Pianificazione del territorio - Sostegno alle impreseboschiveLa novità più grossa dellemisure forestali e delle siste-mazioni idrauliche e foresta-li è però il coinvolgimentodelle aziende agricole nellamanutenzione del territoriomontano.Vengono così aperti nuovispazi di lavoro per chi nonvuole abbandonare la monta-gna e viene riconosciuto evalorizzato il ruolo ambien-tale delle aziende agricole.E’ nato un albo professionaledelle imprese agricole chepossono svolgere opere dimanutenzione forestale perconto di Enti, prime fra tuttile Comunità Montane. E’una sorta di ‘albo-fornitori’di cui l’amministrazionepubblica può avvalersi.La Direzione agricolturadella Regione Lombardia hapromosso questa opportunitàinviando una lettera a 20.000aziende agricole per invitarei titolari delle imprese lom-barde ad iscriversi all’Albo,mettendosi a disposizionedella Comunità montana inalcuni periodi dell’anno persvolgere uno o al massimodue degli interventi seguenti:- lavori agricoli a servizio delpascolo - lavori selvicolturali - lavori idrico-forestali manutenzione della viabilitàQuesta èun’opportunità inpiù per gli agricoltori/alleva-tori di montagna, che ricono-sce il ruolo multifunzionaledelle aziende agricole , inparticolre modo in aree cosìambientalmente sensibilicome quelli montani.

Con la legge regionalenumero 7 del 2000, inparticolare gli articoli

23, 24 e 25, la Direzionegenerale agricoltura si èimpegnata da un lato a soste-nere economicamente le ini-ziative nei settori agricolo eforestale sul territorio dimontagna e dall’altro adallargare le competenze delleaziende agricole in ambitoforestale e delle sistemazioniidraulico-forestali, ricono-scendo che gli agricoltorihanno una parte importantis-sima nel mantenimento del-l’equilibrio del territorio.

CONTRIBUTI PER ILSETTORE AGRICOLOI contributi per il settoreagricolo di montagna pre-miano le attività intrapresedagli operatori agricoli per:migliorare le condizioni dilavoro e di vita nelle aziendeagricole, quindi anche laqualità della produzionemigliorare la produttività e lafunzionalità degli alpeggiadeguare e migliorare ilparco macchine dell’azienda riqualificare e ammodernarei processi di trasformazione,conservazione e commercia-lizzazione della produzione,in particolare nel settore lat-tiero-caseario - realizzare, sistemare e ade-guare acquedotti rurali, elet-trodotti e strade al serviziodelle attività agro-silvo-pastorali - promuovere e valorizzare iprodotti - sviluppare attività agrituri-stiche - manutenere le aree a boscocon piccoli interventi prestare servizi di interessecollettivo.

CONTRIBUTI PER ILSETTORE FORESTALE Le misure forestali compren-dono una serie di interventi,tra cui:- Promozione dell’utilizza-zione boschiva - Interventi silvicoli permigliorare l’ambiente e ilpaesaggio - Razionalizzazione della

Gli interventiper la montagna

Europa - MondoSerra-Caracciolo al congresso Fipa:operare per negoziati multilateraliche garantiscano un effettivo equili-brio“La Cia ha sempre sostenuto il valore prima-rio dei negoziati multilaterali che garantisco-no una condivisione più equa dei vantaggitra le diverse agricolture dei vari paesi esoprattutto di quelli in via di sviluppo. Ogniulteriore accordo bilaterale, quindi, in parti-colare quello con il Mercosur, non dovrà esse-re sottoscritto dall’Ue prima del termine delciclo di Doha”. E’ quanto sostenuto daFrancesco Serra-Caracciolo, vicepresidentedella Cia e neoeletto del Comitato esecutivodella federazione internazionale dei produtto-ri agricoli (Fipa), nel corso del 36° Congressomondiale degli agricoltori che si è svolto aWashington, dove è intervenuto in merito alnuovo quadro negoziale derivante dagliaccordi di Doha Per quanto concerne il problema delle restitu-zioni sovvenzionate, Serra Caracciolo sottoli-neando come, da sempre, sia questo il tema dimaggior conflittualità fra Ue, paesi esportato-ri netti e paesi in via di sviluppo, ha convenu-to sulla necessità “di riduzioni sostanzialidelle restituzioni contestuali, peraltro, allariduzione di ogni analoga azione, in valore efinalità: dai crediti all’export all’uso abusivoe distorsivo degli aiuti alimentari, alle attivitàperseguite dalla imprese commerciali diStato.Secondo il vicepresidente della Cia, “occorre,pur con l’obiettivo di un loro totale supera-

mento, una gradualità della loro eliminazionecorrelata alla eliminazione di qualsivogliaaltra forma di sostegno che possa falsare laconcorrenza”. “L’accesso al mercato e il sostegno interno -ha aggiunto Serra-Caracciolo- dovrebberotenere conto, rispettivamente, a parere dellaCia, degli aspetti non commerciali: regoleambientali, rispetto delle normative socialidell’Oit, benessere animale e, nell’ottica diprivilegiare lo sviluppo rurale, sostenere sem-pre più la ‘scatola verde’ e sempre meno la‘gialla’ e la ‘blue’”.Infine, per quanto concerne le indicazionigeografiche, Serra Caracciolo ha ripreso, con-dividendole, le rivendicazioni del Copa-Cogeca che perseguono una protezione raf-forzata delle indicazioni di origini nel quadrodel Wto. “Ciò -ha aggiunto- richiede un siste-ma di notifica e di registrazione adeguato cheprotegga le indicazioni geografiche in genera-le sia sul mercato interno sia su quelli di tuttigli altri paesi membri del Wto”.Per il vicepresidente della Cia, è necessario,pertanto, andare oltre l’accordo di Doha checoncerne un registro per i vini e le bevandealcoliche, estendendo rapidamente questoregistro alla lista degli altri prodotti agricolipresentati dall’Ue (di cui 14 italiani!).“Fin quando non verrà introdotto questo siste-ma -ha concluso Serra Caracciolo- va ricer-cata una soluzione rapida al problema, indivi-duando un elenco di indicazioni geograficheper le quali si registrano attualmente atti dipirateria alimentare e assicurando una ade-guata protezione multilaterale”.

Fipa: Paola Ortensi eletta vicepresi-dente del Comitato permanentedelle agricoltriciPaola Ortensi, presidente dell’Associazione“Donne in Campo” della Cia, è stata eletta,nel corso del congresso della Fipa(Federazione internazionale dei produttoriagricoli) che si è aperto il 2 giugno aWashington e che si concluderà domani 4 giu-gno, vice presidente del Comitato permanen-te delle agricoltrici.Il Comitato, andato al rinnovo delle cariche,insieme alla nuova presidente Karren Serres(Francia), ha eletto 4 vice presidenti in rap-presentanza delle diverse “regioni” delmondo e 4 membri dello stesso in qualità diadvaisor. Ad affiancare la Serres sono statechiamate appunto: Cristina Manzano(Argentina), Kra Cisse (Costa d’Avorio),Sarala Gopalan (India) e Paola Ortensi (Italia)e con loro una rappresentante degli StatiUniti, altre due latinomaericane e VictoriaKakoko. già presidente del comitato e rappre-sentante dell’Uganda come consiglieri.La crescita della rappresentanza femminile,avvenuta nella Fipa, dall’istituzione delComitato nel ’92 è apparsa visibile e percepi-bile in questo congresso, dove forse per laprima volta anche nella plenaria molti autore-voli interventi hanno sottolineato l’importan-za delle donne nel mondo agricolo. Una cre-scita, dunque, quella femminile che permetted’immaginare una crescente influenza delletematiche femminili nell’elaborazione dellaFipa.Il Comitato, nella sua riunione, ha anche sta-bilito il tema della prossima giornata mondia-le della donna rurale: “La biodiversità per lasicurezza alimentare: le agricoltrici sonopronte!”. Il tema potrà essere modellato sullabase delle esperienze di ogni paese.Dopo l’elaborazione del nuovo esecutivo,Paola Ortensi che al Comitato aveva, nelcorso dei lavori, presentata l’esperienza di“Donne in Campo”, ha voluto consegnare latessera ad honorem dell’Associazione a tuttele componenti dell’esecutivo.

Abbandono della pro-duzione lattiera ericonversione: le do-mande entro il 26 luglioCome è noto la legge119/2003 all'art. 10 comma20 prevede l'attuazione diun programma di abbando-no totale e definitivo dellaproduzione di latte vaccino.I criteri attuativi del pro-gramma di abbandono daparte delle aziende sonostabiliti con DecretoMinisteriale del 26/02/04: iproduttori che intendanoaderire al programma diabbandono devono presen-tare domanda all'Ammini-strazione Provinciale entroil 26 luglio 2004, nonchéessere in regola con i versa-menti dei prelievi supple-mentari pregressi o averaderito alla rateizzazione.L'indennizzo previsto è fis-sato in:euro 0,15 per ogni kg. diquota per le aziende dimontagna; euro 0,25 per ogni kg. diquota per le aziende in zonasvantaggiata;euro per ogni kg. di quotaper le aziende di pianura.Le aziende che aderisconoal piano di abbandonopotranno anche beneficiaredei contributi previsti per lariconversione da aziende daallevamento di bovine dalatte a allevamento di spe-cie: bufalina, bovina dacarne, ovina (latte e carne),caprina (latte e carne),equina (carne). L'aiuto èpari ad un massimo del30% della spesa ammessa ecomunque non superioreall'importo erogato con ilprogramma di abbandono.Le linee guida per la ricon-versione sono state appro-vate con Delibera n.17603del 21 maggio 2004. Ladomanda di riconversionedeve essere presentata, uti-lizzato il modulo allegato alDecreto della DirezioneAgricoltura n. 8528 del 24maggio 04, entro e nonoltre il 26 luglio 2004. Almodulo va allegato il pianodi riconversione aziendale,che deve essere conformealle linee guida dellaRegione Lombardia, non-ché la documentazionerichiesta.

Impresa Agricolamaggio 2004 Attualità 8

Oiga: giovani imprese per il vecchio continente

Intervento sulla qualità della Cia Lombardia al Forum agroalimentare Sabato 22 maggio 2004,si è svolto a L’Aquilail II Convegno nazio-

nale, organizzato dall’Oiga,dal titolo “Giovani impreseper il vecchio continente: l’a-gricoltura dei giovani comerisposta alle sfide della glo-balizzazione”.

Nella prima parte, al matti-no, dopo l’intervento delPresidente dell’Oiga Bucci,sono stati preziosi contributidel Presidente dell’Inea,Simone Vieri, del direttoredell’Eurispes, Prof. ItaloSaverio Trento, di RaffaeleBorriello, responsabile Ser-vizi Assicurativi e Finanziaridell’Ismea, e della Prof.ssaFlaminia Ventura, Caposegreteria tecnica Mipaf.

Molte le questioni solleva-te sia sul fronte dello scena-rio dell’impresa giovane inItalia, sia sul fronte deglistrumenti messi recentemen-te in campo (Dlgs 99/2004,nuovi strumenti finanziari).

Sono quindi seguiti gliinterventi dei rappresentantidelle organizzazioni giovani-le agricole e sono emersemolte riflessioni:

- perplessità sulle conse-guenze dell’applicazione inItalia della riforma della

Politica Agricola Comune(scelta della nazionalizzazio-ne, scelta del disaccoppia-mento totale, scarsa attenzio-ne ai giovani, poca conside-razione per le imprese giova-ni nell’organizzazione delleriserva nazionale);

- la fallimentare esperienzadi Sviluppo Italia per l’appli-cazione degli strumenti afavore dell’imprenditoriagiovanile;

- le problematiche inerentil’accesso al credito;

- la gestione della qualità edella tipicità all’interno delmercato globale.

Nel suo intervento (si vedail numero di aprile diImpresa Agricola), il presi-dente del-l’Agia, GianlucaCristoni, oltre ad aver sotto-lineato le criticità dello sce-nario agricolo col quale lagiovane impresa deve con-frontarsi, ha sottolineatoanche alcuni aspetti impor-tanti e nuovi che la recentenormativa, per esempio il

Dlgs 99/2004 , ha introdotto.Lo stesso Cristoni ha, però,sottolineato che “molto sidice e si scrive a favore deigiovani, ma è giunto il tempodi realizzare senza esitazioniquanto programmato”.

Molti giovani sono inter-venuti prima del Ministro emolte sono state le questionisottoposte all’attenzione deipresenti. Tra i giovani sonointervenuti anche giovanidell’Agia: Roberto Scalacci,Maurizio Pagliarani, SandraFattorel.

Intervenendo il Ministroha fatto un’ampia panorami-ca su molte questioni chedovranno essere affrontate eper le quali l’imprenditoriagiovanile assumerà un ruolochiave. Relativamente alfinanziamento alle giovaniimprese, sono stati tre glielementi sui quali il Ministroha posto l’accento:

- gli strumenti messi incampo dalle Regioni devonoessere più attivi ed il ricam-bio generazionale deve assu-mere un ruolo centrale nellepolitiche territoriali;- la nascita della societàSviluppo Agroalimentari,che vede Ismea e SviluppoItalia nella compagine socie-taria, dovrà realizzare lanascita di una sorta di spor-tello unico col quale “faruscire dal sepolcro la185/2000”;- aumentare la conoscenzadegli strumenti messi incampo: in questo sensol’Oiga, da semplice osserva-torio, dovrebbe assumere unruolo nuovo e verificare laconoscenza e l’impiego deglistrumenti messi in campoanche attraverso il coinvolgi-mento in un comitato per lagestione di SviluppoAgroalimentare.

Il Ministro ha anche assun-to numerosi impegni nei con-fronti dei giovani per i qualiha previsto un coinvolgi-mento a 360° affinché diven-

gano priorità per:- la riforma dell’interprofes-sione;- l’applicazione della riformadella Pac;- l’introduzione della traccia-bilità;- l’applicazione dei nuovistrumenti finanziari.

Concludendo, il Ministroha posto l’accento sull’op-portunità di far emergere ifabbisogni dei giovani attra-verso l’esperienza diretta,che veda un maggior prota-gonismo delle organizzazio-ni giovanili agricole.

Alla ripresa dei lavori,sono state presentate alcuneesperienze di giovani agri-coltori fra i quali, per l’Agia,quelle di Giacomo Grassi edi Gianfranca Pirisi. Sono,infine, intervenuti gliAssessori Regionali al-l’Agricoltura della Toscana edell’Abruzzo, Barbini eSciarretta.

Molte le novità apprese,

Un portale europeo peri giovaniIl 26 maggio 2004, VivianeReding, Commissariaall’Istruzione, la Gioventùe la Cultura, ha lanciatoufficialmente il nuovoPortale europeo per i giova-ni. Dopo una conferenzastampa, i giovani e tutticoloro che sono impegnatinel settore giovanile sonostati invitati a parteciparead una chat interattiva conla Commissaria. Il Portale europeo per i gio-vani è stato creato in segui-to alle indicazioni del LibroBianco 2001 della Com-missione Europea “Unnuovo impulso alla Gio-ventù Europea”. Il lanciooffrirà anche l’opportunitàalla Commissaria di valuta-re i progressi delle azioniintraprese in seguito allapubblicazione del LibroBianco. La chat su Internet, si èsvolta in tutte e venti le lin-gue ufficiali dellaCommissione ed è stataincentrata sulle opportunitàper i giovani di muoversiliberamente e far sentire lapropria voce nell’Europache cambia. Per inviare ledomande in anticipo edavere ulteriori informazioniè possibile consultare lapagina “Chat informa-t i o n ” a l l ’ i n d i r i z z ohttp://euro-pa.eu.int/youth.

Osservatorio perl'ImprenditorialitàGiovanile inAgricoltura (Oiga).La legge 441/98 'Normeper la diffusione e la valo-rizzazione dell'imprendito-ria giovanile in agricoltura',all'art.8 prevede l'istituzio-ne presso il Ministero per lePolitiche Agricole eForestali dell'Osservatorioper l'ImprenditorialitàGiovanile in Agricoltura(Oiga).E' stata così creata la primasede istituzionale di con-certazione, di confronto, diverifica e di proposta relati-vamente a tutte le proble-matiche che incontrano igiovani che vogliono ini-ziare un'attività agricola oche già sono imprenditoriagricoli.L'Osservatorio si è insedia-to l'11 ottobre 1999.

molti gli impegni futuri pertutti i soggetti coinvolti,molta l’attività sindacale cheattende tutti i giovaniimprenditori agricoli italiani.

Matteo Ansanelli