i Vangeli dell'Infanzia - Parte 1

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    I VANGELI DELLINFANZIA

    PRIMA PARTE Matteo cap. 1 2

    Con il termine I Vangeli dellinfanzia si indicano i primi due capitoli del Vangelo di Matteo e i

    primi due capitoli del Vangelo di Luca. Per molti, Vangeli dellinfanzia, quasi sinonimo di Vangeli infantili, Vangeli per bambini: nulla di tutto questo. Gli Evangelisti non intendevano fare la storia di Ges, ma ci presentano una lettura teologica dei fatti e dei detti di Ges, anche in questi capitoli. Matteo e Luca, pur cogliendo elementi storici, che indubbiamente ci sono, li usa secondo il loro piano teologico e in questi Vangeli dellinfanzia, troviamo il riassunto ed il concentrato di tutto il messaggio e lopera di Ges. Il cap. 1 di Matteo unanimemente ritenuto il pi difficile ed il pi complesso di tutta lopera: questo Evangelista lunico che inizia la sua opera con la genealogia, cio con la lista degli antenati di Ges.

    Anche Luca ha una sua genealogia, che colloca allinizio del cap. 3. Matteo inizia il suo Vangelo con la genealogia di Ges, una genealogia che non anagrafica, ma teologica. LEvangelista non andato allufficio anagrafe a vedere come si chiamavano gli antenati di Ges. Se provate a confrontare la genealogia di Matteo con quella di Luca, vedrete che non concordano neanche sul nonno di Ges. Nel Vangelo di Matteo troveremo che il padre di Giuseppe e quindi il nonno di Ges si chiamava Giacobbe, mentre nel Vangelo di Luca si chiamava Eli. E una pagina che pu apparire noiosa perch, salvo 4 o 5 nomi, Abramo, Isacco, Giacobbe e qualcun altro, la maggior parte di questi nomi a noi, digiuni come siamo di conoscenze bibliche, non dice assolutamente niente. Non per per i lettori di Matteo, perch Matteo scrive per una

    comunit

    di

    giudei

    credenti:

    giudei

    che

    hanno

    accolto

    Ges,

    ma

    senza

    rinunziare

    al

    loro

    attaccamento a Mos e alla tradizione del popolo ebraico. LEvangelista inizia il suo vangelo con il termine: Libro della genesi e questo ci richiama subito al cap. 5 del libro del Genesi dove si narra la creazione dellumanit che inizia con queste parole: Questo il libro della genesi di Adamo. Sono le stesse parole che lEvangelista usa per iniziare la sua opera. Gi una prima indicazione, con un termine tecnico che si chiama chiave di lettura, abbiamo una traccia messa dallEvangelista per far meglio comprendere il testo al lettore. E una prima indicazione: in Ges e lo si vedr in tutta lopera dellEvangelista, in Ges si realizza in pienezza la creazione delluomo. La creazione delluomo non si manifestata pienamente nel primo uomo, ma la creazione delluomo si realizza in pienezza, secondo il disegno del Creatore, nella figura di Ges di Nazareth. Ges di Nazareth stato il primo uomo che ha colto lazione creatrice di Dio in una maniera nuova, originale e lha formulata in una maniera inedita che mai si era avuta prima e che cambier completamente il rapporto con Dio e di conseguenza il rapporto con gli uomini. Quindi tutto il progetto della creazione, di un Dio che continuamente allopera, finalmente in Ges vede la sua realizzazione. Ecco perch allora lEvangelista parla di Libro della genesi. Libro della genesi di Ges Cristo. LEvangelista mette questo termine, Cristo = Messia, senza farlo precedere dallarticolo. Ci sono nel Vangelo dei dettagli, delle finezze, che possono sembrare pignolerie ma sono tecniche dellEvangelista. Nei Vangeli e questo sar causa di conflitto tra Ges e i suoi stessi discepoli, c distinzione tra il termine Messia senza articolo ed il Messia con larticolo.

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    Quando lEvangelista scrive il Messia significa quello atteso dalla tradizione, ma Ges non il Messia atteso dalla tradizione. Ges il Messia, cio linviato di Dio venuto a inaugurare un era nuova, non quello che si aspettavano. Al cap. 16 di Matteo, ma anche in altri brani, quando finalmente capiscono che Ges il Messia, Ges proibisce di dirlo. E perch non hanno detto il vero: Ges non il Messia, cio colui che trionfando e con la violenza inaugurer il regni di Israele. Ges Messia, ma non con la violenza, non togliendo la vita agli altri, ma donando la propria, inaugurer non il regno di Israele, ma il regno di Dio. Ges perci Messia, cio linviato da Dio, per far conoscere la sua volont. Figlio di Davide, figlio di Abramo: anche qui importante lassenza dellarticolo, prima di figlio di Davide. Quando Ges entrer in polemica con i farisei, dichiarer che lui non il figlio di Davide perch il figlio nel linguaggio ebraico, non significa soltanto colui che nasce da qualcuno, ma anche colui che gli assomiglia nel comportamento. Il Messia era il figlio di Davide, cio colui che si sarebbe comportato come Davide. Perch Davide? Davide stato il primo re di Israele che ha unificato le 12 trib portando il regno di Israele a una grandezza, a una dimensione, che in seguito non sar pi raggiunta. Lo stesso Salomone, suo figlio, alla sua morte lascer un regno molto pi piccolo. Allora nellattesa, in Israele, dopo il fallimento della monarchia, si diceva: come sar il Messia? Sar il figlio di Davide, cio colui che si comporter come Davide: mediante la violenza ed il potere conquister il regno. Ges figlio di Davide in quanto discendente, ma non il figlio di Davide, nel senso della rassomiglianza. e figlio di Abramo e poi inizia, dal vers. 2, da Abramo inizia la genealogia di Ges: Abramo gener Isacco, Isacco gener Giacobbe, Giacobbe gener Giuda e i suoi fratelli. Per ben 40 volte 40 la cifra che indica una generazione per ben 40 volte si trova il verbo generare. Per comprendere occorre ricordare che nel mondo ebraico non esiste la parola genitori, ma c solo un padre che colui che genera ed una donna, la moglie, la madre che colei che partorisce. I ruoli delluomo e della donna non sono identici: per le conoscenze mediche, biologiche di quel tempo la donna non metteva niente di proprio nella generazione del figlio. Era

    una specie di incubatrice che accoglieva il seme del marito e poi partoriva. E il padre che trasmette la vita e la generazione avveniva di padre in figlio. Per questo nelle genealogie le donne non sono mai presenti. E il padre colui che comunica vita, il padre colui che genera. Tuttavia lEvangelista inserisce quattro donne in questa genealogia e quattro donne che sono accomunate tra loro, tutte quante, dalla scabrosit delle loro vicende e dalla loro situazione matrimoniale irregolare. LEvangelista cerca di preparare il lettore allepisodio drammatico di Maria e Giuseppe che non era facile da far comprendere. La prima donna: Giuda gener Fares e Zara, da Tamar. Tamar, nome che significa palma, la sua storia viene narrata nel cap. 38 del Genesi. Chi Tamar? Anzitutto una Cananea e quindi non una giudea, che Giuda prende per moglie di suo figlio

    ma, scrive lautore, costui si rese odioso a Javh e Javh lo fece morire. Ora quando ad una donna sposata moriva il marito senza che avessero figli, il fratello del marito aveva lobbligo di prenderla per dare un discendente al fratello. Ma, dice il libro del Genesi, Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua, per non dare una prosperit al fratello ma ci che faceva non era gradito a Javh che fece morire anche lui. E un problema di interesse: io non voglio che questa donna abbia un figlio perch dopo la propriet dovrei dividerla con lei. Questa donna incomincia ad essere un po pericolosa: due uomini e tutti e due morti! Allora il suocero la spedisce via perch gli era rimasto soltanto lultimogenito che si chiamava Sela e non voleva che anche questultimo facesse la fine degli altri due. Muore la moglie di Giuda e Tamar

    con uno

    strattagemma,

    riesce

    ad

    aver

    un

    figlio

    da

    lui

    Ecco, questa la prima delle bisnonne di Ges. La seconda era conosciutissima, si chiamava Racab.

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    Aveva la casa attaccato alle mura di Gerico ed era stata risparmiata dal massacro di Gerico, al momento della conquista da parte dei giudei. Dicevamo prima che non sono indicazioni storiche, ma teologiche. Racab gener Booz ma questo Booz vissuto 200 anni dopo questa donna. Vedete, allEvangelista non interessa la verosimiglianza storica, ma interessa il messaggio teologico. Booz il padre di Iesse e quindi il nonno di Davide e incominciamo ad avvicinarci a Ges. Qui, lEvangelista scrive Iesse gener Davide, Davide gener Salomone e qui neanche la nomina e usa un termine che in greco molto spregiativo: Davide gener Salomone da quella di Uria. C quindi qui una donna che non deve essere stata tanto simpatica allEvangelista perch neanche la nomina. Ha nominato Tamar, ha nominato Racab, questa invece quella di Uria. Chi quella di Uria? E Betsabea, donna ambiziosa e intrigante. Davide fa tornare il marito dal fronte, lo fa chiamare ma non riuscir nel suo intento lo fa uccidere. Il bambino che nasce sar Salomone. Laltra donna Ruth! appartenente ad un popolo nato da un incesto. Ruth era vedova e leggete il libro di Ruth, vedrete che simpaticissimo. Continuiamo la lettura di queste generazioni e arriviamo allultima, al vers. 16 ..e Giacobbe gener Giuseppe e siamo al 39 gener, il verbo generare, lo ricordo, semplicemente un azione delluomo, lunico che pu generare. Il verbo generare stato cadenzato per ben 39 volte. Giacobbe gener Giuseppe e ci aspetteremo Giuseppe gener Ges, invece qui succede qualcosa di strano. Giacobbe gener Giuseppe, il marito di Maria ed ecco la sorpresa dalla quale fu generato Ges, detto Cristo. C qualcosa di clamoroso: quella tradizione di Israele che era cominciata dal capostipite di quel popolo, Abramo, che aveva raggiunto il suo apice nella gloria di Davide e che ha conosciuto poi loscurit della deportazione a Babilonia, si interrompe con Giuseppe. Da Giuseppe in poi c qualcosa di nuovo: che cosa successo? Per lEvangelista Ges non il frutto di Giuseppe perch il padre, oltre la vita, trasmetteva anche la tradizione, i valori del popolo. Ebbene, tutta la tradizione di Israele si tronca in Giuseppe: Ges

    da Giuseppe non riceve niente. In Ges la tradizione ed i valori non verranno dal padre, da Giuseppe, ma dal Padre nei cieli: Dio. Ecco perch Ges sar capace di rapportarsi con Dio in una maniera completamente inedita, completamente nuova. Vediamo di nuovo il testo dalla quale fu generato. LEvangelista esclude categoricamente un intervento di Giuseppe nella generazione del figlio, ma Ges viene generato da Maria. Maria assunta al livello degli uomini: non sono soltanto gli uomini che generano, ma Maria che genera. Ges non il figlio di Giuseppe, non il figlio di Davide: Ges il figlio di Dio e lui che rassomiglia al Padre assume lazione creatrice del Padre e la formula in una maniera completamente inedita e nuova facendoci conoscere una maniera nuova di rapportarci con Dio.

    Perch nuova? Perch esula dalla religione! Ges dimostra che la religione non solo non favorisce la comunione con Dio ma ci che limpedisce. Lui lo ha potuto fare perch non stato generato da Giuseppe, non ha i cromosomi di Davide e di Abramo nel suo sangue, ma in Lui c una creazione completamente nuova. Ma come stato generato Ges? LEvangelista si sente obbligato a dirlo, siamo al versetto 18: Questa lorigine di Cristo. Sua madre Maria essendo sposata a Giuseppe, prima che andassero insieme si trov incinta di Spirito Santo. Nella lingua italiana non abbiamo termini adatti per tradurre la terminologia del matrimonio ebraico. E necessario per fare un tentativo perch, se non comprendiamo come avveniva un matrimonio, non comprendiamo quello che qui c scritto.

    Il

    matrimonio

    ebraico

    avviene

    in

    due

    tappe

    ben

    distinte

    e

    separate

    da

    un

    anno

    dintervallo.

    Quando la ragazza ha compiuti 12 anni ed un giorno ed il ragazzo 18, il ragazzo poteva temporeggiare fino a 22 23 anni, non di pi, avveniva la prima parte del matrimonio.

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    La prima parte molto semplice: si tratta di valutare la ragazza e di pagare la dote, consultazioni che impiegavano alle volte anche diversi giorni. Al termine di queste consultazioni lo sposo, pone il suo manto per la preghiera sopra la testa della ragazza e dice: tu sei mia moglie e lei, tu sei mio marito. Dopo un anno di intervallo avveniva la seconda parte, quella delle nozze. Quindi lEvangelista sta dicendo che Maria, essendo sposata a Giuseppe, siamo nella prima parte e prima che andassero insieme si trov incinta di Spirito Santo. I Vangeli non sono un trattato di biologia ma qualcosa di pi profondo e di pi serio. LEvangelista intende dare una narrazione teologica: lEvangelista vuole affermare che colui che generato da Maria opera dello Spirito Santo. Perch? Quando ancora cera il caos nella creazione, lo Spirito di Dio aleggiava sulla creazione e tutto fu fatto attraverso lo Spirito. Quindi in Ges si manifesta una nuova creazione. Mentre nella prima creazione sembrava un delitto per luomo aspirare alla condizione divina, nella seconda, quella che si manifesta in Ges, avere la condizione divina fa parte del progetto di Dio. Ges luomo che ha raggiunto la pienezza dellumanit che coincide con la condizione divina. Matteo esclude categoricamente qualunque intervento da parte di Giuseppe: Giuseppe entra in crisi e scrive lEvangelista, al versetto 19: Giuseppe, suo marito, era un giusto. Con il termine giusto non sintende una persona retta, una persona di buona moralit: i giusti erano una specie, diciamo cos di confraternita, di persone laiche, molto devote, che simpegnavano ad osservare nella loro vita quotidiana tutti quei 613 precetti che i farisei avevano ricavato dalla legge di Mos. Cerano 365 proibizioni e 248 comandi per un totale di 613 precetti da osservare. Perch questi numeri? 365 sono i giorni dellanno e 248 erano, secondo la cultura ebraica, i componenti che costituivano il corpo umano. Luomo, tutto lanno, doveva quindi osservare queste leggi. Giuseppe quindi una persona che osserva scrupolosamente la legge ed entra in crisi. Giuseppe era un giusto e sapeva che la legge gli comandava di denunciare la donna e la pene sarebbe stata di morte per lapidazione . Giuseppe entra in crisi. Giuseppe era giusto, ma non voleva esporla al pubblico disprezzo e decise di rimandarla di nascosto.

    La legge, e lui un fedele osservante della legge, gli chiede: denuncia questa donna! Lui, per amore, per misericordia, non se la sente, non se la sente di farla disprezzare pubblicamente e decide quindi di ripudiarla di nascosto. Il ripudio, a quellepoca, era uno strumento unilaterale, in mano soltanto agli uomini e non alle donne: era soltanto luomo che poteva ripudiare la donna e non la donna il proprio marito. Bastava un semplice foglio di carta dove luomo scriveva o pi frequentemente faceva scrivere: tu non sei pi mia moglie. Lo dava alla moglie e questa veniva cacciata via di casa. La preoccupazione di Matteo di mostrare un Giuseppe che non vuole diffamare Maria, dimostra che dovevano essere, allepoca, molte le maldicenze su Ges. Questa nascita quindi stata qualcosa di strano, qualcosa di anormale e lEvangelista la presenta

    come un intervento diretto dello Spirito Santo. E lazione creatrice di Dio, lo Spirito Santo significa questo, la forza della creazione che in Maria fa nascere questo uomo nuovo. Giuseppe, mentre stava pensando a queste cose ...ecco, un angelo del Signore: la prima delle tre volte che nel Vangelo di Matteo comparir questo angelo del Signore. Quando nellAntico e nel Nuovo Testamento troviamo questa espressione angelo del Signore non significa un angelo inviato dal Signore ma Dio stesso, che entra in contatto con lumanit. Nella Bibbia ci tenevano molto alla distanza tra Dio e gli uomini ed evitavano di far vedere interventi diretti del Signore con gli uomini. Un angelo del Signore gli si manifest in sogno dicendo: Giuseppe, figlio di Davide, non esitare a prendere Maria, tua moglie, perch quello che

    generato in

    lei

    viene

    dallo

    Spirito.

    Essa

    partorir

    un

    figlio

    e

    tu

    gli

    porrai

    nome

    Ges,

    egli

    infatti

    salver il suo popolo dai suoi peccati.

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    Questa salvezza dei peccati delluomo importante per Matteo perch lunico Evangelista che nellultima cena pone, tra le parole di Ges, anche il perdono dei peccati. Quindi la salvezza del popolo dai peccati avverr per Ges attraverso la comunicazione, il dono della propria esistenza. Tutto questo avvenne perch si adempisse ci che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: ecco la vergine e partorir un figlio al quale sar posto il nome di Emmanuele che significa Diocon noi. E la prima delle cinque citazioni dellAntico Testamento che caratterizzano i primi due capitoli di Matteo. LEvangelista adopera questa citazione del profeta Isaia non tanto per indicare la vergine che partorisce ma per il termine Emmanuele che significa Diocon noi. Questo il filo conduttore di tutto il Vangelo di Matteo: il Diocon noi. E un cambio radicale di mentalit. Questa espressione talmente importante che la ritroveremo alla fine del Vangelo, nelle ultime parole che Ges dir ai suoi: io sar con voi tutti i giorni e circa a met del Vangelo, al cap. 18 troveremo: .. quando due o pi si riuniscono nel mio nome io sono in mezzo a loro. Dio, con Ges, non sta pi nellalto dei cieli, non pi lontano, ma un Dio che presente tra il popolo, in mezzo a noi, e, la grande novit di questo Dio, lo dir ufficialmente pi avanti, al cap. 20, che non vorr essere servito dagli uomini, ma Lui che metter la sua vita al servizio di tutti gli uomini. Questo cambia radicalmente il rapporto con Dio: Dio non pi da cercare secondo la spiritualit ebraica. Con Ges Dio non pi da cercare, ma da accogliere e con lui e come Lui andare verso gli uomini. Quindi Dio non pi lontano e da cercare perch ha messo la sua dimora tra di noi: lEmmanuele, il Diocon noi, in mezzo agli uomini. Questa espressione che pu sembrare abbastanza innocua un terremoto, perch se Dio con noi crolla tutto il castello costruito dalla religione. La religione, qualunque religione, si fonda su una verit assoluta che quella di un Dio lontano da noi. La religione vive e sopravvive solo se c un Dio lontano dalla gente. Ges invece il Diocon noi e quindi il Dio che si pu incontrare, toccare con mano e accogliere. Se Dio lontano e quindi inaccessibile, c bisogno di mediatori cio di persone che facciano da tramite tra questo Dio lontano e gli uomini. Al tempo di Ges, nella religione giudaica, le persone non potevano rivolgersi direttamente al

    Signore, ma avevano bisogno di passare attraverso la mediazione dei sacerdoti. Questi sacerdoti creavano questo rapporto con Dio, la loro mediazione, in riti particolari. Cera bisogno quindi di un culto, un culto da rendere a Dio: preghiere, offerte, sacrifici e tutto quello che veniva fatto per Dio. Non si poteva per fare questo in un luogo qualunque: bisognava che fosse un luogo particolare, un luogo sacro, uno spazio che non fosse confondibile con lo spazio normale. E per giustificare tutto questo si asserisce che questa la volont di Dio e la volont di Dio stata affermata in una maniera definitiva ed immutabile nella legge. Questi sono i pilastri della religione. Per religione si intende tutto ci che luomo deve fare per Dio, tutto ci che Dio richiede alluomo. Quindi per lindividuo, la religione il modo per avvicinarsi a Dio attraverso la mediazione dei sacerdoti, attraverso la pratica obbligatoria del culto, in un luogo

    particolare e, soprattutto, nella obbedienza assoluta alla legge di Dio. Questa la religione. Levangelista, per, senza dargli tanta importanza, ci ha dato questa indicazione esplosiva: Ges il Diocon noi. Allora se Dio con noi non vi pi bisogno di sacerdoti sacerdote da non confondere con il prete, purtroppo nel linguaggio popolare i preti vengono definiti sacerdoti, ma non cos. Prete deriva dalla parola greca (presbitero), che significa lanziano, non per et ma per maturit, a servizio di una comunit sacerdotale. Con Ges quindi non c pi bisogno di sacerdoti perch il rapporto con Dio immediato e profondo da parte di ogni creatura. Ges dice: quando volete pregare rivolgetevi al Padre.

    Tutti quanti

    possono

    rapportarsi

    direttamente

    con

    Dio,

    come

    con

    un

    Padre.

    C

    una

    espressione

    che il Concilio ha rivalutato ed vera: si parla del popolo cristiano come popolo sacerdotale.

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    Che cosa significa il fatto che siamo tutti sacerdoti? Se i sacerdoti erano coloro che potevano rivolersi a Dio, questa la possibilit data a tutti. Siamo tutti sacerdoti, non c il sacerdozio di una casta particolare di persone. Ges, richiamando un testo del profeta Osea contrariato dalla religione dice: .. imparate cosa significa: misericordia voglio e non sacrifici. Ges dichiarer che lui, manifestazione visibile di Dio, non venuto per essere servito, ma per servire. La religione si fonda su questa verit assoluta: gli uomini sono stati creati per servire Dio. Ges dice: falso! Gli uomini non devono servire Dio perch Dio che si mette a loro servizio. Il culto che Dio soprattutto richiede laccoglienza del suo amore ed il prolungamento di questo amore agli altri. Con Ges il credente colui che assomiglia al Padre praticando un amore simile al suo. Voi capite che un individuo cos pericoloso e bisogna cercare di eliminarlo subito, appena nasce ed ci che adesso vedremo, nel drammatico cap. 2. Ma nato Ges a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Erode, dagli storici dellepoca ed in parte anche dal Vangelo, sembra la caricatura di qualunque uomo di potere. Erode non poteva diventare re dei giudei, perch in lui non scorreva sangue ebraico: era un idumeo, la madre era unaraba e i nonni forse degli schiavi e non si capisce, gli storici non sanno ancora in quale maniera, certamente poco chiara, giunto al potere. Uomo abile, astuto, cap subito che il popolo andava tenuto calmo con quella che da sempre una droga da parte dei potenti: lo sport. Finanzi quelle che erano le olimpiadi della sua epoca e promise diecimila posti di lavoro per la costruzione del tempio: fu infatti quello che ricostru il tempio. Uomo amante del lusso, aveva cinque castelli sfarzosi. LEvangelista dice: Nato Ges a Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ma ecco che. Quando lEvangelista adopera questa espressione, (ecco), vuole richiamare lattenzione: attenti, c una sorpresa. ..ma ecco che giunsero.. e qui abbiamo dei personaggi che hanno talmente scandalizzato le prime comunit cristiane che sono stati completamente snaturati nel loro significato. Infatti giunsero a Gerusalemme i magi. Magi plurale di mago ma il plurale di mago Maghi!

    Questi sono dei personaggi talmente scabrosi, talmente scandalosi che la tradizione cristiana ne ha snaturato il nome: li aveva fatti diventare degli innocui magi, affinch non si sapesse bene cosa significava. Poi, la tradizione ne ha anche stabilito il numero: Tre, e ha dato loro anche un titolo nobiliare: erano dei re. Tre re magi ed, in clima di par condicio, uno era bianco, uno era nero e laltro orientale o meticcio. Le figurine del presepio erano pronte! Questo per significa svilire, svuotare, il contenuto che lEvangelista intendeva dare. Ripeto, questa una pagina che ha tremendamente scandalizzato le prime comunit cristiane. Perch? Rifacciamoci dunque alla linea teologica di Matteo. Matteo presenta un Ges che si presenta al di fuori della religione. Ges dimostrer che tutto il castello che si chiama religione e che veniva fatto credere alla gente, come volont di Dio, non solo non la volont di Dio, ma gli

    era contraria ed era falsa. Pi si immersi nella religione e pi sar difficile incontrare e riconoscere il Signore. I luoghi pi pericolosi per Ges, nel Vangelo, saranno i luoghi sacri, le sinagoghe ed il tempio, dove cercheranno di ammazzarlo. Le persone pi pericolose per Ges saranno le persone molto religiose: pi una persona era religiosa e pi sentiva un odio mortale nei confronti di Ges. Questo perch la persona religiosa sentiva che Ges gli distruggeva tutto il suo mondo e la reazione era lodio mortale. Ges si trovato bene con i peccatori, i miscredenti, la gentaccia, ma si sempre trovato in pericolo con le persone pie, le persone devote. Mentre nella religione c ostilit nei confronti di Ges, quelli che vivono al di fuori della religione

    e questa

    sar

    una

    costante

    nei

    Vangeli,

    sono

    i primi

    a riconoscerlo,

    ad

    accettarlo

    ed

    ad

    accoglierlo.

    In questo Vangelo, lunico che riconoscer che Ges il figlio di Dio sar un centurione romano, un pagano. Gli unici che Ges loder per la loro fede saranno dei pagani. Giunsero alcuni e qui non

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    c indicato il numero ma il termine alcuni. Allinizio del cristianesimo si andava da un numero di due, a dodici ed addirittura a quaranta, perch le raffigurazioni nelle catacombe sono decine. Chi sono questi maghi? Nella lingua greca del tempo con il termine maghi si indicavano s gli indovini, gli astronomi, i sacerdoti, ma, al tempo in cui lEvangelista scrive, con questa parola si indicavano anche gli imbroglioni, gli ingannatori, i corruttori. Potremo quindi dire che i maghi erano i ciarlatani dellepoca. Allora lEvangelista presenta la sorpresa: ed ecco alcuni maghi. Nella Bibbia era proibito avere rapporti con questa categoria di persone e, nel primo catechismo della Chiesa, il divieto di esercitare lesercizio di mago era racchiuso tra quello di rubare e quello di abortire: erano peccati quindi considerati terribilmente gravi condannati dalla Bibbia: era prevista la pena di morte per chi osava accettare linsegnamento di questi maghi e, soprattutto, scrive lEvangelista, vengono dalloriente, cio sono pagani. LEvangelista ha scelto come primi personaggi che riconoscono Ges la categoria che la religione ritiene la pi lontana in assoluto da Dio. Per i pagani non c speranza di resurrezione, non c speranza di salvezza. LEvangelista sceglie dei pagani, ma non gli basta: sceglie dei pagani che esercitano unattivit maledetta dalla Bibbia, unattivit riprovevole. Sono questi che vanno a Gerusalemme dicendo: Dov e incominciano qui le paure il neonato re dei Giudei?. Erode stato definito re dei Giudei, questi dicono: c un nuovo re dei Giudei. C un neonato re dei Giudei perch noi abbiamo visto la sua stella sorgere e veniamo a rendergli omaggio. Quando farete il presepio, continuate pure a mettere la stella cometa: qui non si tratta di una stella cometa, perch le indicazioni non sono storiche ma teologiche. Si credeva in quellepoca che in occasione della nascita dei grandi personaggi sorgeva una stella che poi sarebbe scomparsa alla sua morte. LEvangelista per si rif, lui che un grande teologo, ad una profezia dellAntico Testamento dove, indicando il futuro capo del popolo, si diceva: Io lo vedo, ma non ora; io lo contemplo, ma non in vicinanza; una stella sorge in Giacobbe, uno scettro si leva in Israele. Quel segno che era dato per Israele, Israele non laveva compreso, ma lavevano compreso delle persone pagane.

    La lezione dellEvangelista importante: sono i pagani quelli che faranno conoscere le profonde verit di Dio ai credenti e questo messaggio presente in tutto il Vangelo. Laccoglienza dei pagani, laccoglienza degli stranieri, degli extracomunitari serve a scoprire quel volto di Dio che le pratiche religiose hanno offuscato. Saranno sempre i pagani, in questo Vangelo, quelli che catechizzeranno gli israeliti. .. e siamo venuti a rendergli omaggio. Il termine rendere omaggio che caratteristico di Matteo, significa prostrarsi in segno di venerazione. Udito questo, si spavent Erode. Che Erode si spaventi lo capiamo benissimo, lui il re dei giudei e gli viene detto dov il nuovo re dei giudei. Erode era ossessionato dal potere che aveva conquistato in una maniera oscura e

    illecita, era sospettoso persino dei propri familiari, ne assassin una dozzina e mise a morte anche i propri figli, uno addirittura cinque giorni prima di morire (Aristobulo), tant vero che cera un proverbio che giocando sulla somiglianza di parole tra porco e figlio diceva: E meglio essere un porco che un figlio di Erode! Perch Erode in quanto ebreo non mangiava la carne di maiale. Erode quindi si spavent: sente che nato il nuovo re dei giudei e allora sospettoso comera, si spaventa ma, quello che grave con lui tutta Gerusalemme. Che si spaventi Erode, lo possiamo ben capire ma perch lEvangelista scrive anche tutta Gerusalemme?. Dicevano gli ebrei che Israele era il centro del mondo, al centro di Israele cera Gerusalemme ed al centro di Gerusalemme cera il tempio del Signore. Quindi Gerusalemme non era una citt come le altre, era la citt santa, la citt sacra che Dio aveva scelto come sua dimora:

    nel tempio

    cera

    la

    gloria

    di

    Dio,

    una

    presenza

    di

    Dio.

    Quindi

    in

    questo

    Vangelo

    Gerusalemme

    rappresenta listituzione giudaica. Gerusalemme, il tempio dove venivano svolte liturgie straordinarie, era una delle meraviglie del mondo, lo spazio sacro pi grande dellumanit, al suo

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    cospetto il foro di Roma era misera cosa ed era di uno splendore incredibile. Cerimonie, culti: l si credeva ci fosse la presenza di Dio. Gerusalemme era la citt abitata dei sommi sacerdoti, da tutte le persone pie e devote. Perch la paura allannunzio di quello che era nato, visto che erano secoli che attendevano il loro re visto che oramai da sessantanni era dominata dai romani e si aspettava con ansia il liberatore, colui che avrebbe fatto piazza pulita dei dominatori, dei sacerdoti corrotti ed avrebbe inaugurato il regno di Israele? Perch tutta Gerusalemme si spavent? Perch Gerusalemme la citt di morte, la citt che viene presentata fin dallinizio sotto una luce sinistra. Allannunzio che nato Ges, si spaventa, si sconvolge: la stella dei maghi non briller mai sopra Gerusalemme, Gerusalemme sotto una cappa mortale e, in questo Vangelo, Ges resuscitato non vi apparir mai apparir invece fuori Gerusalemme, in Galilea. Gerusalemme era la citt assassina e maledetta che uccide i profeti e uccide in nome di Dio. Perch Gerusalemme cos? Perch tutta Gerusalemme deve tutto il suo potere, il suo prestigio allesistenza del tempio e sulla religione, su quella che i sacerdoti spacciano essere il vero rapporto con Dio. Se con Ges tutto questo viene a crollare, allora ben capite il panico; lEvangelista non sta facendo altro che anticipare quello che sar il contenuto di tutto il Vangelo. Gerusalemme anzich accogliere il suo re, allidea che sia nato si spaventa, perch Ges, tra le tante cose che far, ci sar anche quella della eliminazione del tempio e del culto. Riuniti tutti i sommi sacerdoti; due volte nel Vangelo di Matteo c questa espressione ed sempre in una situazione rischiosa per Ges. Qui Erode riunisce tutti i sommi sacerdoti per conoscere il luogo dove nato Ges, per poi eliminarlo. Questa espressione tutti i sommi sacerdoti la ritroviamo al capitolo 27,1, quando si riuniscono per decidere di eliminare Ges, per crocifiggerlo. .. e gli scribi del popolo e si informava da loro dove doveva nascere il Messia. Il Messia era colui che, come Davide, avrebbe dovuto inaugurare il nuovo regno. Erode preoccupato, crede che Ges sia il nuovo re che con la violenza avrebbe preso il potere. ..e gli dissero: in Betlemme di Giudea, perch cos scritto per mezzo del profeta. Pu sembrare

    strano: qui ci sono i teologi, gli scribi, i sommi sacerdoti, i sapienti, i conoscitori della scrittura, ma questa non incide nella loro esistenza. La conoscenza della Scrittura non garanzia della conoscenza del Signore. Si pu conoscere, si pu stare tutto il giorno con il naso attaccato alla Bibbia, ma se non c il bene delluomo come valore massimo della propria esistenza la Bibbia non si capisce. Questo tutti gli Evangelisti lo Diranno. Matteo in particolare presenta queste persone che sanno dove nato Ges, ma non muoveranno un dito per andare ad accogliere il loro re. E tu Betlemme, in terra di Giuda, non sei la minima tra le citt di Giuda, da te nascer un capo

    che pascer il mio popolo, Israele. Nella risposta dei teologi ufficiali, cio degli scribi, Matteo mette insieme due testi, secondo la tecnica dellepoca. Una la profezia di Michea, al cap. 5 di

    Michea si leggeva: E tu Betlemme di Efrata, cos piccola per essere tra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscir colui che deve essere il dominatore di Israele. LEvangelista cambia le due ultime parole sostituendole con un testo tratto dal secondo libro di Samuele, cap. 5 che dice: .. il Signore ti ha detto, tu pascerai Israele, mio popolo. E significativo il cambio: perch Ges non sar il dominatore. Pascer: questo termine adoperato dallEvangelista significa non solo colui che sar pastore, ma colui che dar vita, alimento alle persone. E questo, lo spavento che prende sia Erode, sia i sommi sacerdoti. Erode spaventato perch nasce il Messia, i sommi sacerdoti sono spaventati perch colui che nato sar il pastore di Israele. Cera una profezia tremenda di Ezechiele che diceva, voi siete i pastori del popolo, ma voi anzich

    curarvi del

    gregge

    lo

    tosate

    e lo

    sacrificate

    per

    il vostro

    interesse

    e,

    era

    il Signore

    che

    parlava,

    io

    vi

    eliminer e far sorgere un pastore vero che pascer il mio popolo.

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    A quel tempo i sommi sacerdoti erano considerati i pastori di Israele, ma Ges, vedendo le folle, dir: .. sono come pecore senza pastore. Avevano tanti pastori, ma non facevano altro che dominarli, imporre pesi su di loro: allora quando sanno che nasce il Pastore, i sommi sacerdoti capiscono che per loro finita. I sommi sacerdoti sono i falsi pastori che il pastore eliminer. Allora Erode, chiamati di nascosto i maghi, si fece dire esattamente da loro il tempo in cui era apparsa la stella. La figura di Erode tratteggiata dallevangelista non corrisponde allErode della storia. Erode, non per niente detto il grande, era una persona di grande astuzia, di grande furbizia, mentre qui lEvangelista gli sta facendo fare la figura di uno sprovveduto. LEvangelista non vuole qui tanto riportare un fatto storico, una cronaca di una storia, ma dare un messaggio teologico: Erode chiama di nascosto i maghi e li Invi a Betlemme dicendo: andate e prendete informazioni precise sul bambino e quando lavrete trovato fatemelo sapere perch anchio venga a rendergli omaggio. Questo dal punto di vista storico non regge! Con tutti gli informatori, gli sbirri, le spie che Erode aveva, sapendo che Betlemme era un borgo di poche case, distante 8 Km. da Gerusalemme e quindi neanche tanto lontana, possibile che avesse bisogno di questi pagani, di questi stranieri? Come poi poteva fidarsi di persone che non conosceva? Dal punto di vista strettamente storico non regge. Erode stata una persona di grande furbizia e di grande astuzia e non per niente riuscito a governare per cinquantanni. Essi dunque udito il re partirono e .., ricordate, quando leggete il Vangelo, lo potete tenere presente, ogni volta che lEvangelista usa lespressione ecco, significa che c una sorpresa, ed ecco la stella . Dovera finita la stella? I maghi avevano seguito la stella, ma sopra Gerusalemme la stella non aveva brillato. Gerusalemme avvolta da una cappa sinistra, una cappa mortale: la sede dellistituzione religiosa e quindi l che i segni di Dio non potranno mai essere visibili. .. ed ecco la stella che avevano visto sorgere andava avanti a loro finch giunse e si ferm sopra il luogo dove era il bambino . Qui la stella si comporta come il Dio dellAntico Testamento che guidava il suo popolo. Al vedere la stella si rallegrarono di grandissima gioia. Guardate le due

    reazioni contrapposte: i giudei a Gerusalemme allannunzio della nascita del re si spaventano, sono terrorizzati; i pagani, i miscredenti, quelli ritenuti i maledetti da Dio vedendo i segni di Dio provano una grandissima gioia. Sono quindi i pagani, esclusi dalla religione, quelli che provano un sentimento di pienezza come quello di una immensa allegria. Entrati nella casa Ges nasce e dimora in una casa, lo vedremo meglionel Vangelo di Luca,

    naturalmente la casa palestinese di allora, che non assomiglia certo alle nostre case. entrati nella casa videro il bambino con Maria : il padre, Giuseppe, gi stato eliminato

    dellEvangelista. LEvangelista ci tiene a sottolineare che Ges nato per un intervento straordinario da parte di Dio, per opera dello Spirito Santo, ma soprattutto perch nella tradizione

    biblica il re veniva sempre presentato con la regina madre. Allora leliminazione della figura di Giuseppe presenta Ges e la madre come il re e la regina madre e non nel tempio, ma in una casa risiede il Diocon noi, Diocon noi che non avr pi bisogno di un tempio, ma di ambienti familiari. Si prostrarono, gli resero omaggio e aperti i loro tesori, gli offrirono ... Questo verbo un verbo

    tecnico. Cosa significa verbo tecnico? A quel tempo cerano delle precise regole di scrittura, avevano determinati verbi, determinati nomi che si adoperavano soltanto per alcune categorie o per esprimere alcune verit. Per i pagani, non si usa mai il verbo offrire, perch il verbo offrire un verbo esclusivo del popolo giudaico. Mai si dice che i pagani offrono: i pagani danno, i pagani presentano: invece qui lEvangelista adopera il verbo offrire anche per questi maghi, per questi pagani.

    Questa la

    prima

    indicazione.

    ..

    gli

    offrirono

    doni,

    oro,

    incenso

    e mirra.

    Loro simbolo di regalit ed, offerto a Ges che insieme alla madre stato presentato come il re e sta a significare che Ges non solo re dei giudei ma anche dei pagani. Era una prerogativa

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    esclusiva del popolo di Israele, quella di essere il regno di Dio ora si estende, con lofferta delloro da parte dei pagani a Ges, anche a tutta lumanit. Lofferta delloro significa regalit, significa il regno di Dio. E importante questo regno, sar tutta la tensione presente in questo Vangelo: Ges, il Diocon noi, venuto ad inaugurare il regno di Dio. Che cosa significa il regno di Dio? Un regno illimitato che non conosce confini e si rivolge a tutta lumanit; tutta lumanit raggiunta indipendentemente dalla sua religione, dalla sua cultura, dalla sua condizione, dallamore di Dio. Ci sar conflitto tra Ges ed il suo popolo e tra Ges ed i suoi discepoli, perch mentre Ges venuto ad annunziare il regno di Dio, loro pensano invece al regno di Israele. Regno dIsraele significa il regno di una nazione, di una religione che deve dominare tutti gli altri regni. Ges non daccordo: non il regno dIsraele ma il regno di Dio, non il dominio ma il servizio a tutta lumanit. Laltra offerta quella dellincenso. Lincenso era lelemento specifico del servizio sacerdotale: era uno degli elementi adoperati nel rituale del tempio, per i sacrifici di ringraziamento, per le richieste di protezione ed era di uso esclusivo dei sacerdoti. Qui si realizza quello che gi abbiamo detto: il privilegio di essere il popolo sacerdotale non viene pi limitato ad una singola nazione ma viene esteso anche a tutta lumanit. Qui per la cosa clamorosa perch si tratta di pagani, di persone che venerano altre divinit, di persone che vivono al di fuori della legge. Ricordo che sacerdote significa avere la possibilit di comunicare direttamente con Dio, ora questa possibilit viene estesa anche al mondo pagano. LEvangelista non fa altro che anticipare quella che poi sar la predicazione di Ges e delle prime comunit cristiane. Infine la mirra: Perch proprio la mirra e non un altro tipo di profumo? NellAntico Testamento e specialmente nel Cantico dei Cantici la mirra il profumo con il quale la sposa si profuma per il suo re. E il profumo della sposa, che lei sparge sul suo corpo e sul suo letto, per il suo sposo. Il rapporto tra Dio ed il suo popolo, specie nelle parole dei profeti, Osea tra questi stato tra i primi, era immaginato come quello tra uno sposo e la sua sposa. Dio era lo sposo ed il popolo di Israele era la sposa. Ebbene anche questa prerogativa esclusiva del popolo di Israele estesa ai pagani:

    non c pi un popolo sposa di Dio ma sposa tutta lumanit. Quindi le tre caratteristiche che erano ritenute esclusive di Israele, quelle di avere Dio per re, quella di essere un popolo sacerdotale e sposa di Dio vengono estese pure ai pagani. Vedete perci che questo episodio dei maghi, al di l della aneddotica e delle figurine del presepio, si presenta con un grande valore, un grande significato teologico e anticipa quello che sar il motivo conduttore dellazione di Ges, il Diocon noi. Lamore di Dio si estende ad ogni creatura: questo importante perch da sempre la religione invece discrimina. E la religione che divide le persone tra credenti e non, tra santi e peccatori, tra giusti e malvagi, tra meritevoli dellamore di Dio e i non meritevoli. Ecco allora la grande novit perch si tratta di pagani che non meritano niente.

    La grande novit nel passaggio definitivo tra la religione alla fede. Abbiamo visto prima il lato negativo della religione: nella religione luomo deve meritare lamore di Dio e quindi luomo compie degli atteggiamenti, compie delle azioni per attirare la benevolenza di Dio. Con Ges, il Diocon noi, lamore di Dio non va pi meritato per gli sforzi delluomo, ma va accolto come regalo gratuito da parte di Dio. E lenorme differenza tra la religione e la fede! Nella religione luomo d a Dio per meritare il suo amore, nella fede luomo non deve far altro che accogliere questo amore. Lamore di Dio non va meritato per gli sforzi degli uomini, ma va accolto come regalo gratuito. Ecco perch lamore di Dio si stende su tutti quello che lo vogliono.

    Poi, avvertiti

    in

    sogno

    di

    non

    ripassare

    da

    Erode,

    per

    unaltra

    strada...

    Lautore del Vangelo, pi avanti si smascherer e parler di se stesso come di uno scriba. Chi sono gli scribi? Gli scribi erano persone che dedicavano tutta la loro esistenza alla conoscenza della

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    Sacra Scrittura. Lui scrive per persone che sono di questo ambiente culturale ed adopera anche delle sfumature che l per l legge non sembrano tanto importanti. In realt e potete credermi, non c una virgola nei Vangeli che sia stata messa a caso. Ogni parola, ogni elemento messo dallEvangelista ha un richiamo nella storia, nella cultura, nella tradizione del popolo di Israele. Guardate ad esempio questespressione: .. per unaltra strada fecero ritorno al loro paese. Uno legge e non che questa espressione, per unaltra strada, possa dire qualcosa, ma per chi conosce la storia di Israele si accende una luce. Per unaltra strada: che cosa significa? Il termine bet in ebraico significa casa, Bet lemme significa casa del pane. Uno dei nomi di Dio in ebraico El ed il primo santuario che stato costruito in Israele stato chiamato Bet El che perci significa la casa di Dio. Vi furono poi delle deviazioni ed allinterno di questo primo santuario e avendo posto il vitello doro al posto di Dio, avevano trasformato il nome di questo santuario da Bet El in Bet Aven che significa peccato o casa funesta. Allora nei libri dei profeti questa espressione per unaltra strada che rarissima nellAntico Testamento, viene usata per indicare labbandono del santuario di Bet El che invece di casa di Dio, diventata casa del peccato. E una denuncia che lEvangelista fa nei confronti di Gerusalemme: Gerusalemme non pi la casa del Signore, ma la casa del peccato, la casa funesta perch invece di accogliere il dono di Dio per lumanit si spaventata e cercher in tutte le maniere di ucciderlo. Essi erano appena partiti ed ecco un angelo del Signore, cio Dio, appare sempre nei momenti riguardanti la vita di Ges, per annunziarla, per difenderla dalle trame omicide di Erode e per annunziarne la resurrezione. Essi erano appena partiti ed ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: alzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto. E tremenda la denuncia che fa lEvangelista. Voi conoscete la storia del popolo di Israele: gli ebrei erano schiavi in Egitto e da l sono fuggiti verso la terra promessa. Ora la terra promessa diventata una terra di schiavit, una terra di morte dalla quale bisogna fuggire per andare in Egitto. .. e resta l fino a che io non te lo dica, perch Erode sta per cercare il bambino per farlo morire. LEvangelista qui anticipa quello che faranno i sommi sacerdoti: il tentativo di ammazzare Ges che Erode ha cercato di fare, verr realizzato dai sommi sacerdoti e dagli scribi. Egli dunque

    si alz, prese, finora si parlato di sogno, ma mai era stato detto che era notte, un altro elemento prezioso: .. prese di notte.. . Perch questa indicazione? Quand che avvenuto lesodo, la liberazione dalla schiavit egiziana? Di notte, il popolo uscito dallEgitto. Qui lEvangelista anticipa la Pasqua, la liberazione del popolo. .. prese di notte il bambino e sua madre e si ritir in Egitto. Quella che prima era una terra di schiavit ora diventata una terra di accoglienza. .. e l rimase fino alla morte di Erode affinch si adempisse quello che fu detto dal Signore per

    mezzo del profeta: dallEgitto ho chiamato mio figlio. E una citazione del profeta Osea, 11,1. Allora Erode, vedendosi beffato dai maghi si adir moltissimo e mand ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme. Erode stato un grande

    assassino, aveva ammazzato i propri figli, era una persona senza scrupoli ma, storicamente, lunico crimine che non gli si pu imputare proprio questo della strage dei bambini di Betlemme. Gli scrittori contemporanei di Erode hanno elencato tutte le sue malefatte, ma di questa strage dei bambini a Betlemme nessuno ne parla. Perch questo? Perch qui lEvangelista sta mettendo in parallelo quello che successo nella storia di Israele. Che cosa ha fatto il faraone? Il faraone decide di ammazzare tutti i bambini maschi di Israele. Allora la storia si ripete: c un nuovo faraone, Erode, che decide i ammazzare tutti i bambini. Queste indicazioni non sono storiche, ma sono teologiche. Che cosa significa teologiche? Significa che servono ad indicare una verit anche se non un fatto storico. Vediamo di capire bene questo concetto. Nella mentalit orientale ci che vero, non necessariamente deve essere storico. Nella mentalit

    occidentale invece

    ci

    che

    vero

    deve

    corrispondere

    ad

    un

    fatto

    storico.

    Perci

    un

    conto

    la

    storia, un conto la verit. Nel mondo orientale quello che importa trasmettere una verit, indipendentemente dalle sue connotazioni storiche.

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    Faccio un esempio della tecnica nostra occidentale, che per anche la tecnica degli evangelisti, che non vogliono trasmettere delle storie, ma delle verit, che contengono anche degli elementi storici. A Washington, c un quadro celebre con Abramo Lincoln, il primo presidente degli Stati Uniti, raffigurato mentre spezza le catene di uno schiavo nero. Il pittore cosa sta rappresentando, un fatto storico o una verit? Una verit naturalmente perch mai Abramo Lincoln ha preso le catene di uno schiavo e le ha spezzate, ma per esprimere ci che questo presidente ha fatto, che ha spezzato i legami della schiavit, ecco che il pittore, pur sapendo che storicamente non mai successo, lo esprime in una maniera visiva in modo che la verit sia pi incisiva, perch un conto rappresentare in un quadro Abramo Lincoln che firma il documento che abolisce la schiavit, un altro vedere Abramo Lincoln che spezza le catene dello schiavo, questo si che colpisce. Allora la storia trasmessa: labolizione della schiavit; la maniera con la quale trasmessa non esattamente storica, ma la verit che viene trasmessa molto pi incisiva del puro fatto storico. I Vangeli sono scritti in questa maniera. I Vangeli non intendono trasmettere delle storie, pur contenendo elementi storici, ma delle verit e come lo fanno? Lo fanno in questa maniera visiva, comprensibile a tutti. Allora lEvangelista dice: mand ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio, dallet di due anni in gi, secondo il tempo del quale era esattamente informato dai maghi, tutto questo presente soltanto nel Vangelo di Matteo: perch? Matteo scrive per dei giudei che hanno riconosciuto in Ges il Salvatore ed il Messia ma a condizione che si comporti secondo la legge di Mos. Matteo, abile teologo, abile scriba, ha di fronte questa difficolt: la sua comunit resiste ad accogliere in pienezza Ges perch c sempre lombra di Mos. Ges perci deve essere come Mos, seguire le sue linee. Mos deve la salvezza ad un intervento di Dio che lo salv dallo sterminio di tutti i bambini degli ebrei voluto dal faraone. Ges, come Mos, stato salvato per un intervento di Dio dalla strage dei bambini ebrei voluta dal nuovo faraone, Erode. Allora si ademp quello che era stato detto dal profeta

    Geremia e qui Geremia cita unantica tradizione che poneva la tomba di Rachele vicino a Betlemme e Rachele che piange il suo popolo perch deportato. Appena Erode mor, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: alzati prendi il bambino e sua madre e v nella terra di Israele perch sono morti quelli che cercavano la vita del bambino. Non ha detto quello, il re Erode, ma quelli che cercavano la vita del bambino. Ges in pericolo non soltanto a causa del re Erode, ma in pericolo anche, e qui lEvangelista anticipa quanto dir pi avanti, anche a causa dei sommi sacerdoti. Egli si alz, prese il bambino e sua madre ma avendo per udito che Archelao, il figlio di Erode, regnava nella Giudea al posto di suo padre, ebbe paura di andare l. Avvertito poi in sogno si ritir dalle parti della Galilea. And ad abitare in una citt chiamata Nazareth affinch si adempisse ci che era

    stato detto dai profeti: egli sar chiamato nazoreo. Che cosa significa questo termine nazoreo? Non certo abitante di Nazareth, che si dovrebbe dire nazaretano o nazareno. Qui invece lEvangelista adopera il termine nazoreo perch lEvangelista vede in Ges il compimento di una profezia del profeta Isaia (Is 11,1) che dice: ..un germoglio spunter dal tronco di Iesse, Iesse era il padre di Davide, un virgulto germoglier dalle sue radici, su di lui si poser lo spirito del Signore. Il termine ebraico virgulto si dice nezer ed ecco allora lorigine del termine nazoreo. LEvangelista vuole affermare che in Ges si compie la profezia di Isaia, sar il virgulto sul quale si poser lo Spirito del Signore. Ecco perch nelle scene successive del Vangelo verr descritto il battesimo di Ges nel Giordano con lo Spirito di Dio che lo investe. Ricordate: il capitolo primo terminava con le parole: ..sar

    chiamato

    Emmanuele

    che

    significa

    Diocon

    noi,

    il

    capitolo

    secondo

    si

    conclude

    con

    sar

    chiamato Nazoreo cio luomo sul quale scender lo Spirito di Dio.