I trattamenti della dislessia - unirsm.sm · La Riabilitazione è “un processo di soluzione dei...
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21 settembre 2012 11° CONVEGNO INTERNAZIONALE
"Imparare: questo è il problema“
Dislessia, mille modi per crescere
Repubblica di San Marino
I trattamenti della dislessia
Claudio Vio, ASL 10 – San Donà di Piave (Ve) Patrizio E. Tressoldi – Università degli Studi di Padova
Documenti recenti
Legge 170/10
Art. 2 … favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi. Art. 3 La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici gia' assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.
La Riabilitazione è “un processo di soluzione dei problemi e di
educazione nel corso del quale si porta una persona a raggiungere il
miglior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale ed
emozionale, con la minor restrizione possibile delle scelte operative”
(LG Riabilitazione Nazionali GU 124 30/05/98 Ministero Sanità).
La riabilitazione si pone come obiettivi:
a) la promozione dello sviluppo di una competenza non
comparsa, rallentata o atipica;
b) il recupero di una competenza funzionale che per ragioni
patologiche è andata perduta;
c) la possibilità di reperire formule facilitanti e/o alternative.
Primo documento di Consenso 2007
L’Abilitazione è l’insieme degli interventi volti a favorire
l’acquisizione ed il normale sviluppo e potenziamento
di una funzione.
Riferita ai disturbi di apprendimento (difficoltà di
lettura, scrittura e calcolo) può essere intesa sia come
un insieme di interventi di carattere clinico che
pedagogico in senso lato
Trattamento
Si definisce “Trattamento” l’insieme delle azioni dirette
ad aumentare l’efficienza di un processo alterato.
E’ gestito da un professionista sanitario, ha
caratteristiche di specificità sia per gli obiettivi a cui si
indirizza, sia per le caratteristiche metodologiche e le
modalità di erogazione.
Conferenza di Consenso ISS 2011
1. Esistono interventi in grado di modificare la storia naturale del Disturbo rivolti a soggetti in condizioni di rischio DSA?
2. Esistono prove di efficacia sugli esiti di interventi abilitativi e/o riabilitativi sui DSA?
Raccomandazione 1:
Dagli studi identificati attraverso la ricerca di letteratura condotta, emerge che
gli unici dati a disposizione sull’efficacia degli interventi su popolazioni a
rischio di DSA sono quelli sull’efficacia immediata nel modificare le
capacita di apprendimento di lettura, ortografia e calcolo.
Tali studi non forniscono alcun dato di follow-up né di breve né di lungo
termine necessario a quantificare il mantenimento nel tempo degli esiti
osservati.
Inoltre non sono disponibili studi che valutano l’efficacia degli interventi
rivolti a popolazioni a rischio in termini di riduzione del rischio stesso di
sviluppare DSA. Pertanto le evidenze fornite dagli studi individuati non sono
sufficienti a stabilire se effettivamente gli interventi rivolti a soggetti in
condizioni di rischio di DSA siano o meno efficaci nel modificare la storia
naturale del disturbo (intendendo con questa espressione una riduzione del
rischio di sviluppare DSA).
Esistono interventi in grado di modificare la
storia naturale del disturbo?
Raccomandazione 2: Gli studi a disposizione, sia revisioni sistematiche con meta-
analisi sia studi clinici randomizzati, sono concordi nel sostenere nell’immediato
un’efficacia di entità moderata di interventi mirati a migliorare l’apprendimento
della lettura e dell’ortografia.
Questi interventi sono condotti sia durante la scuola d’infanzia sia durante il primo
anno di scuola primaria e sono erogati prevalentemente da insegnanti formati allo
scopo. Le caratteristiche di questi interventi sono:
-le abilita da insegnare devono essere rese esplicite;
- devono essere intensivi: sessioni di circa 15-30 minuti l’una, possibilmente tutti i
giorni e comunque non meno di due volte alla settimana, individuali o in piccoli gruppi,
per un totale di 1-2 mesi;
-devono comprendere: attività per favorire le abilita meta-fonologiche (es.
segmentazione e fusione fonemica) e l’associazione tra grafemi e fonemi, esercizi
per lo sviluppo del lessico e la lettura di testi.
La misura degli esiti ottenuti in seguito a questi interventi (la cosidetta “Risposta
all’Intervento”, ossia Response to Intervention o Response to Treatment)
costituisce un elemento utile e importante per individuare quei soggetti che
permangono “resistenti” cioe che non manifestano miglioramenti significativi.
Questi soggetti si confermerebbero come maggiormente a rischio, presentando le
caratteristiche che raccomandano un invio ai Servizi Specialistici
Esistono interventi in grado di modificare la
storia naturale del disturbo?
Raccomandazioni per attivare un trattamento riabilitativo
1- motivazione e disponibilità da parte dell’utente e dei suoi genitori 2- quando c’è una condizione clinica che limita in modo grave l’autonomia nell’utilizza dell’abilità 3- nelle situazioni “a rischio”
Raccomandazioni per attivare un trattamento
abilitativo
Adozione dei criteri per stabilire se un trattamento consente di ottenere un cambiamento clinicamente significativo della prestazione Definizione dei criteri per interrompere il trattamento Quale frequenza e durata deve avere il trattamento Quale modello di programma si raccomanda (obiettivo, procedure, strumenti, operatore) Trattamento ambulatoriale, domiciliare, misto?
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2a el 3a el 4a el 5a el 1a med 2a med 3a med 1 sup
sill
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stima velocità attesa lettura di parole
Iozzino
Tressoldi
Stella et al.2001
Normolettori
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2a el 3a el 4a el 5a el 1a med 2a med 3a med
sill
/sec
stima velocità attesa lettura di brano
Tressoldi
Stella et al.2001
Iozzino, Campanini
Normolettori
Trattamento: prima di iniziare!
Prima di impostare un trattamento è importante:
• Considerare le “priorità”
• Favorire una corretta comprensione del problema da
parte di genitori ed insegnanti
• Condividere con il bambino/ragazzo gli scopi per
farlo sentire parte attiva
• Valutare le risorse a disposizione
Trattamento: presupposti
• si deve basare su un modello chiaro e evidenze
scientifiche
• è efficace se migliora l’evoluzione del processo più
della sua evoluzione naturale attesa
• va regolato sulla base dell’effettiva efficacia
dimostrabile
• deve essere erogato quanto più precocemente
possibile
Trattamento: scopi principali
Scopi del trattamento:
• favorire la migliore evoluzione possibile
• fornire gli strumenti per imparare ad utilizzare “strade
alternative” per poter risolvere un determinato
compito di apprendimento
• aiutarli a “gestire ” nel modo migliore la situazione di
difficoltà
• evitare che si sviluppino altre forme di disagio
INTERVENTI SULLE ABILITA’ GENERALI
Parola chiave: intervenire su abilità visuopercettive, linguistiche e psicomotorie perché se un bambino non impara è per un deficit a carico di queste.
Logica: bambini con DSA presentano deficit in abilità di base (memoria, linguaggio, percezione visiva, pensiero..) che a loro volta sono implicate negli apprendimenti scolastici.
Limiti approccio:
• stretto nesso causale deficit abilità generali DSA
• psicomotricità per riabilitazione lettura?
Interventi
INTERVENTI SULLE COMPONENTI DEL PROCESSO
Parola chiave: identificazione dell’abilità deficitaria
Metodo: esercitare la prestazione deficitaria e promuovere gli elementi che la costituiscono
Errori fonologici nella lettura
Manipolazione di suoni
Consapevolezza fonologica
Processi di conversione
G-F
Vantaggio: compiere operazioni più sottili e creare interventi mirati
Rischio: operare arbitrarie scomposizioni e semplificare eccessivamente il compito, perdendo la visione d’insieme
Interventi
Consapevolezza fonologica
Abilità visive
Consapevolezza fonologica
PROVE ESERCIZI
Ripetizione di non parole (PRCR 2)
Analisi/sintesi uditiva (CMF)
Denominazione veloce di oggetti (RAN)
Discriminazione uditiva (BVN)
Perrotta “Giocare con le parole”
Orsolini “Esercizi di consapevolezza fonologica”
Gruppo MT: “La prevenzione e il trattamento delle difficoltà di lettura e scrittura”
Pinto e Bigozzi: Laboratorio di lettura e scrittura
Abilità visive
Ricerca visiva di (PRCR 2)
Ricerca di sillaba (PRCR 2)
Moresco: “Occhio alla lettera”
Vannini ed: “Lectras”
Andrich e Miato: “Lettura di base 2”
NO
NO
Lettura fonologica
Lettura lessicale
Lettura fonologica
Lettura di parole vs non parole (Batteria dislessia e disortografia)
Moresco: “Fondiamo le letterine”
Cazzaniga e al.: “Dislessia e trattamento sublessicale”
Reading Trainer
Lettura lessicale
Valutazione lessico posseduto, accentazione parole irregolari e comprensione di omofone (Batteria dislessia e disortografia)
Vannini ed. : “Flash word”
Anastasis ed. “Battaglia Navale”, “Il gioco della rana”, “Tachistoscopio”
PROVE ESERCIZI
Rivedere la diagnosi e verificare le cause secondarie alla spiegazione delle difficoltà
NO
NO
A partire dall’anno 2000, in Italia, diversi gruppi di ricerca hanno condotto studi di efficacia di trattamenti per la dislessia e dopo circa 10 anni è possibile fare una sintesi di quanto emerso da questi contributi.
Oltre alle misure di efficacia, vale a dire dei cambiamenti delle prestazioni di lettura osservati dopo il trattamento, sono state ricavate anche misure di efficienza, ricavate dal calcolo del cambiamento osservato rispetto al numero di ore medio del trattamento ricevuto. La misura di efficienza risponde quindi alla domanda: «quante ore sono necessarie per ottenere un certo cambiamento della lettura?»
Tressoldi e Vio (2011) Studi italiani sul trattamento della dislessia evolutiva: una sintesi quantitativa. Dislessia, Vol. 8, n. 2, pp. 163-172.
Da Tressoldi, Brenbati, Donini, Iozzino e Vio, (2012) Treatment of dyslexia in a regular orthography: efficacy and efficiency (cost-effectiveness). Comparison between home vs clinic-based treatments.
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Clinic Home-1 Home-2 Treatments
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Clinic Home-1 Home-2 Treatments
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words
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EFFICACIA
EFFICENZA
Sintesi delle evidenze di efficacia ed efficienza degli studi condotti in Italia
-0,1
6E-16
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
Brano Parole Nonp
sill
/sec
Subless
Balance
Neurops
Lessicale
-0,1
6E-16
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
Brano Parole Nonp
sill
/sec
Subless
Balance
Neurops
Lessicale
Confronto efficacia (miglioramenti pre – post trattamento
Confronto efficienza (miglioramenti per ora di trattamento)
Modello Ore medie
DS
Sublessicale n.21
19,4 9,8
Lessicale n.4 23,6 14,6
Balance n.5 24,4 0,9
Neuropsicologico n.5
56,8 39,3
la maggiore efficacia dei trattamenti sublessicali e neuropsicologici, i primi perché permettono una maggiore generalizzazione di quanto appreso, i secondi perché probabilmente potenziano abilità cognitive trasversali alla lettura stessa di brani, parole e non parole. Dalle misure di efficienza si evidenzia però che questi risultati sono ottenuti con tempi più rapidi dai trattamenti sublessicali, quasi la metà rispetto a quelli neuropsicologici
Considerazioni conclusive
TRT dei Centri
1. Abilmente: due sedute settimanali ambulatoriali, durata 1 h; lavoro al computer 25 minuti (Winabc 15 minuti; tachistoscopio, tiro al bersaglio, invasori.
2. NPI – San Donà di Piave: 8-10 min per cinque giorni, trt domiciliare con wianbc ver 4
3. NPI – Savigliano, lettura con Winabc per 20-30 minuti tutti i giorni a domicilio
4. Centro Regionale Roma: trattamento domiciliare con Reader, 10 minuti ogni giorno
5. Centro Ripamonti: trattamento ambulatoriale (una volta la settimana per un periodo di 8/12 mesi), con proposte di lavoro a domicilio; il TRT comprende specifici esercizi fonologici, metafonologici, visuo-percettivi, di decodifica, lessicali e di riconoscimento rapido della parola.
Trattamento della dislessia evolutiva: un confronto multicentrico di efficacia ed efficienza, Dislessia, Vol. 4, n. 2, maggio 2007 (pp. 143-162)
Quali considerazioni?
Il TRT ambulatoriale può personalizzare l’intervento
Il TRT ambulatoriale può fornire sostegno agli aspetti emotivo motivazionali del bambino
Questo però rende difficile l’individuazione degli elementi critici che producono il cambiamento
Le variabili
Gravità quadro clinico (come definirla?)
Comorbidità e/o specificità del Disturbo
Età dei pazienti
Disponibilità computer (vs. altre procedure)
Costo economico del trattamento
Caratteristiche e dinamiche familiari (organizzazione del tempo, impegni pomeridiani, ecc.)
Caratteristiche dei genitori
Come procedere?
Liste d’attesa o tentare il trattamento domiciliare?
Definire la scansione ed i tempi di trattamento
Contratto con il paziente
Coinvolgimento dei genitori e condivisione degli obiettivi
Scelta degli strumenti di riabilitazione
… il trattamento domiciliare sortisce gli effetti desiderati…
Ma se il trattamento domiciliare non funziona?
Modalita’ di effettuazione del trattamento:
Soggetti 29 di 3^, 4^ e 5^ elementare
- Domiciliare (N= 14)
- Ambulatoriale (N=15)
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2
2,5
1 2
prima e dopo
vl
(sil
l/t)
DOM
AMB
MT lettura prima e dopo il trattamento (velocità)
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2
VL1 VL2 VL3
DOM
AMB
MT lettura prima, dopo il trattamento e dopo un anno
(velocità)
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0,2
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1
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VL1 VL2 VL3
DOM
AMB
MT lettura prima, dopo il trattamento e dopo un anno
(velocità)
MT lettura prima, dopo il trattamento e dopo un anno
(errori)
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2
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5
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8
9
err1 err2 err3
DOM
AMB
Confronto tra trattamenti ambulatoriali e domiciliari
Tressoldi, P.E., Iozzino, R., Vio, C. (2007). Psicologia Clinica dello Sviluppo,27-37.
In generale è possibile osservare che
I soggetti con TRT domiciliare ottengono migliori risultati nella velocità
I soggetti sottoposti a TRT ambulatoriale ottengono migliori risultati in accuratezza nella lettura del brano.
Dopo un anno, si verifica una diminuzione degli errori di lettura nel gruppo di bambini trattati a domicilio (anche se in misura inferiore rispetto al gruppo AMBU).
IL TRT DOMICILIARE
Si dimostra efficace indipendentemente dal livello di gravità iniziale e dall’età
in tempi relativamente brevi,
con intensità di trattamento non superiori alle 8 ore al mese
Resta sempre da approfondire le motivazione per le quali alcuni soggetti non modificano le prestazioni inziali.
Esiti dopo due e tre cicli di trattamento
(Tressoldi, Iozzino, Vio, 2007).
n. 17. Cicli di sedute di 45 min. bisettimanali per 3 mesi
Evoluzione della velocità di lettura dopo 2 cicli di
trattamento
1,04
1,42 1,42
1,72
0,881,03
1,161,31
0,680,81 0,85
0,95
0,5
1
1,5
2
2,5
Pre 1° ciclo Post 1° ciclo Pre 2° ciclo Post 2° ciclo
sil
l/sec
Brano
Parole
Nonparole
Evoluzione della lettura di 27 soggetti dislessici, dopo tre cicli di circa tre mesi l’uno intervallati da circa tre mesi
1,15
1,72 1,61 1,65
2,03 2 2
2,36 2,42
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
pre-
trattamento
ciclo 1
pre-
trattamento
ciclo 2
pre-
trattamento
ciclo 3
sill/sec
Evol. Osservata
Evol. Attesa
Sviluppi del TRT DOM
Definizione di un contratto con il paziente?
Controlli ravvicinati sul lavoro (es. una volta la mese?), con la verifica degli esercizi svolti
Il progetto RI. DI. (reading trainer, sillabe…)
Riabilitazione a Distanza
La riabilitazione a distanza dovrebbe creare sistemi che offrono vantaggi sia ai clinici che ai pazienti. Ai clinici perché consentono tanto di prendere in carico un maggior numero di pazienti senza aumentare le risorse quanto di aumentare l'efficacia della terapia, monitorando a distanza l'attività e le performance del paziente. Ai pazienti perché l'accurato monitoraggio dell'attività domestica consente di diminuire i disagi di un'alta frequenza di visite in studio.
Anastasis ha sviluppato due diversi sistemi di riabilitazione a distanza: Reading Trainer e Ri-Di & Sillabe.