I tipi di testo -...

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sezione 2 Guida alla scrittura I tipi di testo © 2011 RCS Libri S.p.A., Milano/La Nuova Italia – M. Sambugar, G. Salà - Letteratura+ 1 I tipi di testo Lo scopo per cui scriviamo ha conseguenze importanti sulla tipologia e struttura dell’ela- borato. A seconda dello scopo che ci proponiamo, ne produciamo cinque tipi diversi che analizze- remo in dettaglio: narrativo, descrittivo, espositivo, espressivo, argomentativo. Si tratta tuttavia di testi che, molto spesso, contengono parti non strettamente riconducibili alla loro tipologia (per esempio, in un testo narrativo ci possono essere sequenze descrittive, in un testo argomentativo anche passaggi narrativi o espositivi) senza che comunque venga meno la loro specificità. Il testo narrativo Narrare significa raccontare una vicenda che si svolge in un tempo e in uno o più luo- ghi e che coinvolge uno o più personaggi. Il testo narrativo è quindi il racconto di un fatto o di una storia, attraverso le vicende di uno o più personaggi. La vicenda raccontata può essere: vera e realmente vissuta dall’autore; vera ma non vissuta dall’autore, che la presenta sulla base di informazioni raccolte per- sonalmente o da un testimone oculare; inventata. Mentre nei primi due casi lo scopo della narrazione è quello di informare il lettore, nel terzo è quello di coinvolgerlo in un gioco di invenzione. I testi narrativi sono vari e ben diversi per struttura, contenuti, lunghezza. I più comuni sono: la cronaca, il diario, la fiaba, il racconto, il romanzo. Produrre testi diversi Raccontare una vicenda Inventata Vera ma non vissuta dall’autore Vera e vissuta dall’autore VICENDA NARRATA

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© 2011 RCS Libri S.p.A., Milano/La Nuova Italia – M. Sambugar, G. Salà - Letteratura+ 1

I tipi di testo

Lo scopo per cui scriviamo ha conseguenze importanti sulla tipologia e struttura dell’ela-borato.A seconda dello scopo che ci proponiamo, ne produciamo cinque tipi diversi che analizze-remo in dettaglio: narrativo, descrittivo, espositivo, espressivo, argomentativo.Si tratta tuttavia di testi che, molto spesso, contengono parti non strettamente riconducibili alla loro tipologia (per esempio, in un testo narrativo ci possono essere sequenze descrittive, in un testo argomentativo anche passaggi narrativi o espositivi) senza che comunque venga meno la loro specificità.

Il testo narrativoNarrare significa raccontare una vicenda che si svolge in un tempo e in uno o più luo-ghi e che coinvolge uno o più personaggi.Il testo narrativo è quindi il racconto di un fatto o di una storia, attraverso le vicende di uno o più personaggi.

La vicenda raccontata può essere:

• vera e realmente vissuta dall’autore;

• vera ma non vissuta dall’autore, che la presenta sulla base di informazioni raccolte per-sonalmente o da un testimone oculare;

• inventata.

Mentre nei primi due casi lo scopo della narrazione è quello di informare il lettore, nel terzo è quello di coinvolgerlo in un gioco di invenzione.

I testi narrativi sono vari e ben diversi per struttura, contenuti, lunghezza. I più comuni sono: la cronaca, il diario, la fiaba, il racconto, il romanzo.

Produrre testi diversi

Raccontare una vicenda

Inventata

Vera ma non vissuta dall’autore

Vera e vissuta dall’autore

VICENDA NARRATA

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Scegliere la vicenda

Stabilire luogo, tempo e personaggi

Raccontare in prima o in terza persona

Presentare la vicenda in modo oggettivo o soggettivo

Stabilire l’ordine dei fatti

Organizzare la scaletta

SCRIVERE UN TESTO NARRATIVO

Come scrivere un testo narrativo Per narrare una storia è necessario:

• scegliere la vicenda da raccontare;

• stabilire: – il luogo o i luoghi in cui la vicenda è ambientata; – il tempo, cioè l’epoca in cui si svolge la vicenda, e la durata degli avvenimenti; – i personaggi (protagonisti e personaggi secondari);

• decidere se raccontare la vicenda in prima persona (narratore interno) o in terza (nar-ratore esterno);

• scegliere se presentare la vicenda in modo oggettivo o soggettivo;

• decidere l’ordine con cui raccontare i diversi momenti della vicenda, cioè l’ordine crono-logico (fabula) o un ordine diverso (intreccio);

• organizzare la scaletta del racconto, considerando che di solito la vicenda è articolata in momenti distinti: esordio, peripezie, Spannung, scioglimento (vedi 3.1, Schede per l’analisi del testo, scheda 31).

SUGGERIMENTI

Quando scrivi un testo narrativo:• usa in prevalenza tempi verbali al passato: il passato remoto per rappresentare le azioni nel

momento in cui avvennero e l’imperfetto indicativo per esprimerne la durata nel passato;• impiega avverbi e locuzioni avverbiali di tempo (dopo, prima, contemporaneamente, da allora…)

per articolare le fasi della narrazione;• utilizza una sintassi semplice e lineare.

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SUGGERIMENTI

Quando scrivi un testo descrittivo:• usa l’indicativo presente (l’indicativo imperfetto per le descrizioni nel passato);• scegli avverbi e locuzioni avverbiali (sopra, a fianco...) per localizzare nello spazio l’oggetto della

descrizione, specialmente se oggettiva;• impiega aggettivi per arricchire la descrizione; nel caso di descrizioni soggettive utilizza soprat-

tutto quelli che esprimono stati d’animo, sensazioni e sentimenti.

Osservare e raccogliere informazioni

Decrivere in modo oggettivo o soggettivo

Scegliere la modalità di descrizione

Individuare gli elementi da descrivere

Organizzare la scaletta

SCRIVERE UN TESTO DESCRITTIVO

Come scrivere un testo descrittivo Per descrivere adeguatamente qualcosa o qualcuno è necessario: • osservare con attenzione l’oggetto della descrizione e raccogliere tutte le informazioni

possibili utilizzando i cinque sensi; • decidere se presentarlo in modo oggettivo o soggettivo; • scegliere la modalità di descrizione: spaziale (dall’alto, dal basso…), temporale (descri-

zione dello stesso oggetto o persona in momenti diversi), logica (dal generale al partico-lare o viceversa);

• individuare, in base allo scopo e al destinatario del testo, quali elementi inserire nella descrizione perché risulti chiara ed efficace;

• organizzare in una scaletta gli elementi scelti.

Diversi tipi di descrizione

Il testo descrittivoDescrivere significa ritrarre l’aspetto e le caratteristiche di qualcosa o di qualcuno.

Una descrizione può essere: • oggettiva, se l’autore descrive in modo impersonale, senza esprimere cioè il proprio pa-

rere. Questo tipo di descrizione ha uno scopo prevalentemente informativo; • soggettiva, se l’autore esprime il proprio punto di vista, esponendo quindi impressioni e

giudizi personali, e ricorrendo ai propri sensi, memoria e sentimenti.

Tra le più frequenti tipologie di descrizione ricordiamo: • le descrizioni a carattere scientifico e tecnico (descrizione di esperimenti, macchina-

ri…); • le descrizioni di tipo persuasivo, come i testi pubblicitari, che hanno lo scopo di convin-

cere il destinatario della validità di un prodotto; • le descrizioni letterarie presenti per lo più in testi narrativi e poetici, volte a ritrarre am-

bienti, personaggi, situazioni e a suscitare emozioni.

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Scegliere le fonti

Selezionare le informazioni e decidere come trasmetterle

Scegliere l’ordine di presentazione delle informazioni

Utilizzare elementi grafici

Esporre in modo oggettivo

SCRIVERE UN TESTO ESPOSITIVO

Il testo espositivoEsporre significa trasmettere informazioni e conoscenze relative a un argomento, un fenomeno, un concetto.Lo scopo di un testo espositivo è, infatti, quello di informare e spiegare.Sono testi espositivi i manuali scolastici, le enciclopedie, i saggi.

Come scrivere un testo espositivoPer scrivere un testo espositivo è necessario:

• scegliere accuratamente le proprie fonti autorevoli (pubblicazioni specialistiche, studi scientifici, manuali scolastici…);

• selezionare le informazioni che il destinatario deve conoscere;

• decidere come trasmettere ogni informazione, con quali esempi, dati, definizioni…;

• scegliere l’ordine in cui disporre le informazioni, che deve essere chiaro e logico;

• ricorrere, se lo si ritiene opportuno, anche a elementi grafici (schemi, tabelle, illustrazio-ni, areogrammi…) per rendere più chiara l’esposizione;

• esporre in modo oggettivo, senza esprimere impressioni o giudizi personali.

SUGGERIMENTI

Quando scrivi un testo espositivo:• usa le congiunzioni per sottolineare i rapporti di causa-effetto (poiché, quindi…), i parallelismi

(sia… sia; non solo… ma anche), le opposizioni (ma; da un lato… dall’altro);• ripeti le parole chiave per dare rilievo alle informazioni più importanti;• impiega un lessico specialistico, cioè termini specifici della disciplina a cui appartiene l’argo-

mento di cui stai parlando.

Informare e spiegare

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SUGGERIMENTI

Quando scrivi un testo espressivo: • utilizza pronomi e aggettivi di prima persona singolare per esprimere le tue sensazioni, emozioni

e stati d’animo;• indica la data nei diari e nelle lettere.

Il testo argomentativoArgomentare significa sostenere con argomenti, cioè con prove convincenti, la propria opinione (o tesi) su un determinato argomento o problema. Nel testo argomentativo chi scrive illustra la propria opinione attraverso argomenta-zioni allo scopo di convincere il destinatario.

Gli elementi che lo caratterizzano sono: • l’enunciazione della tesi, cioè dell’opinione di chi scrive;

• la presentazione degli argomenti, ossia delle prove a sostegno della propria tesi (fatti, ragionamenti, pareri di esperti, esempi, dati, grafici, tabelle…);

Il testo espressivoEsprimere il proprio “io” significa comunicare emozioni, sentimenti, vissuti personali; l’elemento caratteristico del testo espressivo è quindi la soggettività.Sono testi espressivi non solo le lettere personali, i diari, le memorie, ma anche molte poesie, in particolare quelle che appartengono alla poesia lirica.

Come scrivere un testo espressivoProprio perché manifestazione di soggettività, la scrittura di un testo espressivo appare es-senzialmente libera, difficilmente riconducibile a schemi e a forme codificate.

Per scrivere un testo espressivo di solito si deve:• esprimere le proprie impressioni, emozioni, stati d’animo, facendo ricorso anche a

giudizi personali;• utilizzare un tono intimo;• ricorrere a un registro adeguato al destinatario;• inserire, se necessario, espressioni e immagini originali, ricorrendo anche a figure reto-

riche.

Esprimere impressioni, emozioni, stati d’animo e giudizi personali

Utilizzare un tono intimo e un registro adeguato al destinatario

Inserire espressioni e immagini originali

SCRIVERE UN TESTO ESPRESSIVO

Sostenere la propria opinione

Manifestare il proprio “io”

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• l’enunciazione dell’antitesi, cioè della tesi contraria e degli argo-menti su cui si fonda;

• la confutazione dell’antitesi, attraverso la dimostrazione dell’in-consistenza degli argomenti che la sostengono;

• la conclusione, cioè la ripresa e la conferma della tesi.

Questa struttura può essere modificata o semplificata, tralascian-do, per esempio, l’antitesi e la sua confutazione (argomentazione affermativa o assertiva), oppure omettendo gli argomenti a soste-gno della propria tesi (argomentazione confutatoria).

Sono testi argomentativi: i saggi (scientifici, filosofici, storici…), gli articoli di opinione e culturali dei giornali, i testi pubblicitari, il tema scolastico.

Come scrivere un testo argomentativoPer scrivere un testo argomentativo è necessario:

• stabilire il destinatario dell’argomentazione;

• analizzare con attenzione l’argomento o il problema da trattare;

• decidere quale tesi sostenere;

• scegliere gli argomenti con cui sostenere la propria tesi (fatti concreti, ragionamenti, opi-nioni di esperti in materia, sondaggi, dati…);

Si può anche prevedere l’antitesi e preparare gli argomenti per confutarla, considerando, tuttavia, che questo elemento dell’argomentazione non è indispensabile.

Per le fasi della scrittura, vedi il capitolo 2.1.

SUGGERIMENTI

Quando scrivi un testo argomentativo:• ricorri a connettivi per scandire l’argomentazione e sottolinearne i passaggi cruciali (ma, tutta-

via, dunque, quindi, perciò, inoltre, infine…);• impiega espressioni utili a coinvolgere l’interlocutore;• usa l’indicativo presente e impiega il passato prossimo per creare un collegamento tra presente

e passato.

Stabilire il destinatario

Analizzare l’argomento o il problema

Decidere la tesi e gli argomenti per sostenerla

Prevedere l’antitesi e gli argomenti per confutarla (opzionale)

SCRIVERE UN TESTO ARGOMENTATIVO

Enunciazione della tesi e degli argomenti a sostegno

Enunciazione dell’antitesi e sua confutazione

Conclusione (ripresa e conferma della tesi)

ELEMENTI DEL TESTO ARGOMENTATIVO

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VERIFICHE

TIPI DI TESTO E LORO FUNZIONI

1. Leggi i testi seguenti e per ciascuno individua la funzione prevalente (narrativa, descrittiva, espositiva, espressiva, argomen-tativa) e le eventuali funzioni secondarie.

I. Una giornata a Barcellona non sembra completa senza aver passeggiato anche solo su un tratto di quella che Lorca defininì «l’unica strada al mondo che vorrei non finisse mai». Affollata di caffè, negozi, ristoranti ed edicole, è il cuore pulsante della vita e l’immagine stessa di Barcellona, punto focale sia per la gente del posto sia per i turisti. Lungo le Ramblas si affacciano anche importanti edifici e monumenti, la visita ai quali può fare da filo conduttore per una passeggiata da un’estremità all’altra dei viali. Nonostante tutto, però, è la vita stessa della strada a costituirne la maggiore attrattiva e il motivo per tornarci continuamente.

(Barcellona, The Rough Guide, Milano, Vallardi Editore, 2002)

• Funzione prevalente: ....................................................................................................................................................................................................................................................................

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• Funzioni secondarie: ....................................................................................................................................................................................................................................................................

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II. Gli adulti parlano poco di amicizia. Si perdono in lunghi discorsi sull’amore o sul sesso, ma sull’amicizia no. Ho visto persone piangere per la rottura di una storia d’amore, ma mai per la rottura di una amicizia. Forse perché si pensa che degli amici si possa fare a meno? O che quelli che si chiamano amici non sono altro che conoscenze transitorie destinate comunque a perdersi? Non l’ho mai capito.

[…] Mi torna sempre in mente quella canzone di Riccardo Cocciante che uscì quando ero ragazzina, “Per un amico in più”. Mi è sempre piaciuta la parte in cui diceva che per un amico sarebbe andato “a piedi certamente a Bologna”, mi faceva ridere questa cosa di voler andare a Bologna per forza camminando, quando c’erano molti altri modi per arrivarci più rapidamente.

Al di là del mio buon senso di bambina però, sono arrivata alla conclusione che gli adulti sono intimoriti dall’amicizia perché è vero che le amicizie più grandi e perfette si possono vivere solo negli anni dell’infanzia e della prima giovinezza. Sono quelle che rimangono per sempre, che resistono all’usura del tempo perché vivono nel nostro immaginario.

(http://www.diariosemistupido.it/)

• Funzione prevalente: ....................................................................................................................................................................................................................................................................

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• Funzioni secondarie: ....................................................................................................................................................................................................................................................................

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III. In un lontano paesino, viveva un vecchio mago egoista che aveva rubato il venticello di primavera per averlo solo per sé. In un giorno di pioggia, il mago uscì a prendere il giornale e portò con sé la sua borsa magica con dentro tutti i suoi segreti e le sue armi incantate. Dentro alla borsa aveva anche la scatola dove aveva rinchiuso la brezza profumata di fiori che soffia solo all’inizio della primavera. Mentre stava camminando, inciampò in un cagnolino che stava attraversando la strada. La borsa si aprì e tutto si sparse sul marciapiede. Cadde anche la scatola con il vento, che si aprì e fece scappare quello che c’era dentro. Purtroppo era il mese di ottobre e la brezza primaverile non sapeva dove andare. Non poteva soffiare, perché tutti gli animali che erano appena andati in letargo per affrontare l’inverno si sarebbero svegliati all’improvviso e avrebbero avuto uno choc, sentendo già caldo. Anche le piante, che si stavano preparando alla stagione fredda, avrebbero sofferto. Quindi per alcuni giorni il vento primaverile rimase in alto, vicino alle nuvole, per non dare fastidio a nessuno. Tutti i bambini, che si erano accorti che qualcosa non andava, cominciarono a pensare a come risolvere il problema. Sapete chi li aiutò? Un vento tropicale, che passava da lì per caso: vide la giovane brezza primaverile e la portò con sé. «Trascorrerai l’inverno con me in un paese caldo. In primavera tornerai qui» disse il vento caldo. E così animali e piante rimasero tranquilli in attesa del freddo e della neve.

(www.unmondodifiabe.esmartkid.com)

• Funzione prevalente: ...............................................................................................................................................................................................................................................................................

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• Funzioni secondarie: ...............................................................................................................................................................................................................................................................................

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VERIFICHE

IV. Alcuni animali, come la marmotta, il riccio, il pipistrello, il ghiro, si nutrono di insetti, semi, frutti; quando viene l’inverno essi non riescono più a trovare il loro cibo e la loro specie non è in grado di emigrare lontano come fanno ad esempio le rondini per trovare luoghi più caldi. Questi animali però hanno un loro sistema per sopravvivere durante l’inverno: prima che faccia troppo freddo mangiano molto e accumulano riserve di grasso, poi cercano un rifugio protetto: una tana, un buco nel muro, un cumulo di foglie secche, e si addormentano. O per meglio dire cadono in letargo: il loro cuore batte più piano e la temperatura del corpo di abbassa; per nutrirsi utilizzano a poco a poco le riserve di grasso accumulate e aspettano il risveglio della primavera.

(www.ciaomaestra.it)

• Funzione prevalente: ...............................................................................................................................................................................................................................................................................

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• Funzioni secondarie: ...............................................................................................................................................................................................................................................................................

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IL TESTO NARRATIVO

2. Leggi i due testi narrativi seguenti e analizzane le caratteristiche con l’aiuto delle domande.

a) Dove e quando si svolge la storia?b) Quali sono i personaggi?c) La vicenda è raccontata da un narratore interno o esterno?d) La vicenda è presentata in modo oggettivo o in modo soggettivo?e) Gli eventi sono presentati secondo un ordine cronologico o in un ordine diverso?

I. C’era una volta un paese dove dappertutto crescevano palme da cocco. Gli abitanti non avevano mai fame, perché in ogni momento potevano salire su un albero o scuoterlo e mangiare una noce di cocco. Il re di quella terra naturalmente aveva più cocco di tutti gli altri abitanti del paese. Aveva anche sette mogli, ma nessuna di loro era mai stata in grado di dargli un figlio o una figlia. Il re era molto triste perché non aveva mai provato la grande emozione di stringere tra le braccia un figlio suo. Inoltre non aveva discendenti. «Chi governerà il mio popolo quando io non ci sarò più?», si chiedeva spesso il re. Ci fu un anno in cui il raccolto di noci di cocco fu particolarmente ricco e abbondante. Un giorno i domestici del re stavano lavorando il cocco per ottenere il prezioso olio. Il re, che era passato a controllare, non aveva mai visto la cisterna così piena. Ma diventò subito triste, perché pensare ai raccolti precedenti gli aveva fatto venire in mente che stava invecchiando. Con gli occhi bassi e le mani appoggiate alla cisterna, il re pregò di avere finalmente un erede. All’improvviso, una voce dolce mormorò dall’interno dalla cisterna: «Padre, fammi uscire da qui. Sono tua figlia». Il re vide una giovane e bellissima fanciulla, elegante e solare. Il sovrano la chiamò Bella e chiamò le ancelle affinché si occupassero di lei. Le fece costruire una casa senza camino, perché lei era nata dall’olio e il re aveva paura che il calore le facesse male. Bella era amata e rispettata da tutti e ognuno pensava che il regno sarebbe stato in buone mani. Arrivò l’inverno e tutti accesero i camini. Solo Bella non poteva mai stare al caldo. Un giorno, mentre nessuno la stava guardando, andò in cucina e si avvicinò al caminetto. Il re e i domestici non fecero in tempo ad aiutarla: il fuoco la lambì in un attimo e Bella scomparve per sempre.

(da www.unmondodifiabe.esmartkid.com)

• Tempo e luogo: .............................................................................................................................................................................................................................................................................................

• Personaggi: ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................

• Narratore: ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

• Tipo di narrazione (oggettiva, soggettiva): ........................................................................................................................................................................................................................

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• Trattamento del tempo (ordine cronologico o ordine diverso): ....................................................................................................................................................................

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VERIFICHE

II. Ero stata una ragazza da cui ci si aspettavano alcune cose, nessuna delle quali era poi male: una carriera come infermiera per esempio; il senso del dovere verso i genitori; l’obbedienza alla legge e il culto delle convenzioni. Ma era bastato un anno lontana da casa e quella ragazza aveva cessato di esistere.

Non conoscevo bene la persona che ero diventata. Oh, da fuori ogni cosa era ancora familiare. […] Ma le cose di me che non si vedevano, le cose che non avrei potuto toccare con le mani, queste cose erano cambiate, e io non le conoscevo ancora bene. […] Ero nata in un’isola, un’isola molto piccola, lunga venti chilometri e larga tredici; eppure quando la lasciai a diciannove anni non avevo ancora messo piede sui tre quarti della sua estensione. Avevo incontrato recentemente una persona che era nata dall’altra parte del mondo, ma aveva visitato l’isola in cui la mia famiglia viveva da generazioni; questa persona, una donna, mi aveva detto: «Che posto meraviglioso», e nominò un paese sul mare descrivendomi un panorama che mi era sconosciuto. In quel momento mi vergognai tanto che non riuscii a risponderle, poiché credevo che una persona con la mia posizione nel mondo doveva conoscere tutto sul luogo da cui proveniva.

(da J. Kincaid, Lucy, Parma, Guanda, 1992)

• Tempo e luogo: .............................................................................................................................................................................................................................................................................................

• Personaggi: ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................

• Narratore: ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

• Tipo di narrazione (oggettiva, soggettiva): ........................................................................................................................................................................................................................

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• Trattamento del tempo (ordine cronologico o ordine diverso): ....................................................................................................................................................................

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3. Cerca su due quotidiani la stessa notizia: metti a confronto i due articoli di cronaca, verificando se ci sono informazioni diverse, se un giornale la riporta con più ricchezza di particolari, se compaiono opinioni personali, se lo stile è diverso.

IL TESTO DESCRITTIVO

4. Definisci se le seguenti descrizioni sono oggettive oppure soggettive, poi riscrivile trasformando le descrizioni oggettive in soggettive e viceversa.

a) È un cane di grossa taglia, giovane e magro. Ha il pelo nero e lungo. Intorno al collo ha un collare rosso.

• Tipo di descrizione: .......................................................................................................................................................................................................................................................................

• Riscrittura: .............................................................................................................................................................................................................................................................................................

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b) La casa nella quale vivevamo quando eravamo negli Stati Uniti era bellissima. A vederla da fuori sembrava uscita da una fiaba: bianca come la neve, le finestre grandi come due occhi spalancati sul giardinetto ben curato e sempre puntellato di fiori profumati.

• Tipo di descrizione: .......................................................................................................................................................................................................................................................................

• Riscrittura: .............................................................................................................................................................................................................................................................................................

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c) Luigi è un uomo di mezza età. Ha i capelli grigi e gli occhi verdi. È sempre vestito di scuro e porta spesso la cravatta.

• Tipo di descrizione: .......................................................................................................................................................................................................................................................................

• Riscrittura: .............................................................................................................................................................................................................................................................................................

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VERIFICHE

d) Laura è rassicurante come l’abbraccio di una mamma; ogni sua parola, ogni suo gesto emana calore. Il suo viso è luminoso come il cielo di primavera.

• Tipo di descrizione: .......................................................................................................................................................................................................................................................................

• Riscrittura: .............................................................................................................................................................................................................................................................................................

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e) È un mobile vecchio, che sa di stantio. La polvere ha reso più grigio il suo colore e l’odore che emana è lo stesso che sento quando entro nella soffitta di mia nonna.

• Tipo di descrizione: .......................................................................................................................................................................................................................................................................

• Riscrittura: .............................................................................................................................................................................................................................................................................................

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5. Nel seguente brano individua gli elementi visivi, uditivi, olfattivi, gustativi e tattili che contribuiscono a rendere viva la descrizione dell’autunno e inseriscili nella tabella. Prendendo spunto da questo brano, prova poi tu a descrivere sul tuo quaderno una delle quattro stagioni (max 20 righe).

L’autunno è una stagione intermedia tra estate e inverno, tra caldo e freddo, tra i sapori forti dell’estate e quelli rotondi, dolci, familiari delle cose che si ritrovano a casa tornando a sera – le caldarroste, le zucche, le patate americane al forno: sapori che sanno di buono e di casa, dopo la dispersione dell’estate.

Le foglie diventano di mille colori: alcune sono gialle, altre rosse, marroni, beige, ocra, e anche i tronchi degli alberi si fanno più scuri, quasi neri, si coprono di un muschio verde scuro, morbido e compatto.

In autunno spesso piove per giorni e giorni: la pioggia ha l’odore di freddo, di umidità, e fa un rumore piccolo piccolo, un grattare tranquillo delle gocce contro i vetri della finestra; i vetri si appannano e puoi disegnare, sulla superficie fredda e bagnata, un cuore con il nome delle persone che ami… per poi cancellarlo in fretta con il palmo della mano, per paura che qualcuno in casa venga a saperlo!

Anche se non piove è comunque nuvoloso, e l’aria diventa grigia, tutto assume lo stesso colore smorto, anche se viene interrotto qua e là dall’arancio di una zucca messa a seccare fuori dalla finestra o dal rosso dei melograni e dal giallo dei cachi che in questa stagione pendono dagli alberi senza foglie e sembrano palle di Natale…

(P. Balboni, Grammallegra, Firenze, La Nuova Italia, 2006)

ELEMENTI VISIVI ELEMENTI UDITIVI ELEMENTI GUSTATIVI ELEMENTI OLFATTIVI ELEMENTI TATTILI

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VERIFICHE

IL TESTO ESPOSITIVO

6. Leggi il seguente testo espositivo e analizzane le caratteristiche con l’aiuto delle domande.

a) Sono citate eventuali fonti informative? Se sì, individuale sul testo.b) Quali sono le informazioni principali trasmesse al lettore? Riportale in un elenco.c) In che modo sono trasmesse le informazioni? Ci sono esempi, dati, definizioni…?d) In quale ordine sono presentate le informazioni (cronologico, in successione causale, sotto forma di elenco…)?e) È rispettato il criterio dell’oggettività dell’esposizione? (È usata la terza persona? Sono evitati giudizi personali?)

I dinosauri I Dinosauri […] sono un gruppo di rettili di varie dimensioni, appartenenti alla sottoclasse degli arcosauri, che dominarono

l’ecosistema terrestre per oltre 160 milioni di anni e apparvero tra la fine del Triassico medio e l’inizio del Triassico superiore, cioè circa 240 milioni di anni fa. Si estinsero completamente circa 65 milioni di anni fa, alla fine del periodo Cretaceo, e ci sono noti solo attraverso resti fossili studiati e scavati dai paleontologi, e da collezionisti ed amatori del genere.

Sin da quando il primo dinosauro fu riconosciuto nel XIX secolo, i loro scheletri assemblati divennero una delle maggiori attrazioni dei musei di storia naturale di tutto il mondo. I dinosauri divennero parte della cultura mondiale e rimasero costantemente popolari, specialmente tra il pubblico più giovane. Sono protagonisti di libri e film di grande successo come Jurassic Park, e ogni nuova scoperta che li riguarda viene riportata regolarmente in evidenza nelle pagine di giornali e riviste. […] Un nuovo motivo d’interesse per i dinosauri fu la scoperta, negli anni Settanta, da parte di John Ostrom, del Deinonychus: predatore attivo e feroce, in forte contrasto con la prevalente immagine che si aveva dei dinosauri come rettili pigri. Inoltre, la paleontologia dei vertebrati si è allargata, con nuove importanti scoperte in regioni precedentemente poco esplorate, tra cui Sud America, Madagascar, Antartide e con la scoperta ancor più significativa in Cina di dinosauri pennuti sorprendentemente ben conservati, che hanno ulteriormente rafforzato l’ipotesi del legame evolutivo tra i dinosauri e gli uccelli, indicati come i loro discendenti viventi, con oltre 9000 specie moderne.

(Adattato da http://it.wikipedia.org/wiki/Dinosauria)

IL TESTO ESPRESSIVO

7. Leggi il seguente testo espressivo e analizzalo con l’aiuto delle domande.a) Il brano è tratto da una pagina di diario: quali stati d’animo sono espressi?b) L’autore utilizza un tono oggettivo o soggettivo? Quali elementi ti aiutano a individuarlo?c) Come definiresti il linguaggio? Ci sono espressioni colloquiali o tipiche del gergo giovanile?

25 agosto

Cinque giorni fa ho incominciato la scuola media, ma conosco già da prima la maggior parte dei compagni di classe. Anche se non sono molto alto, in classe c’è un ragazzo che è più basso di me di un centimetro.

I nuovi insegnanti mi danno l’impressione di essere piuttosto severi. Quest’anno ho deciso di impegnarmi un po’ di più, perché la mia ultima pagella delle elementari era un vero disastro. […]

Adesso la mia stanza è tutta arredata a nuovo, e la premessa per tutta l’operazione è stata che io mi impegni di più a scuola. È una specie di patto con Bodil1, ed è la ragione per cui mi trovo a scrivere queste righe sistemato comodamente tra i nuovi mobili. Divano-letto imbottito, scrivania e libreria. Un’atmosfera da signori! Se e quando voglio so essere bravo in qualsiasi cosa. Sono forte e duro e non ho paura di niente, anzi sono piuttosto temerario. Ho il coraggio di fare tante cose che gli altri non osano. Anche se sono più piccolo di molti miei compagni, riesco a picchiare la maggior parte di quelli della mia età.

(G. Tuft, Il mestiere di figlio, Trieste, El Editore, 1995)

1. Bodil: è la madre del ragazzino.

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VERIFICHE

IL TESTO ARGOMENTATIVO

8. Ti presentiamo tre tesi; trova per ognuna 6 argomenti a sostegno e 6 argomenti contrari.

Tesi 1: L’aborto è un diritto della donna.

Argomenti a sostegno

1) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

5) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Argomenti contrari

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2) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

5) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Tesi 2: Il linguaggio stringato degli sms influenza negativamente la capacità espressiva delle persone.

Argomenti a sostegno

1) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

5) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Argomenti contrari

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2) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

5) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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VERIFICHE

Tesi 3: La pace va difesa a ogni costo.

Argomenti a sostegno

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2) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

5) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Argomenti contrari

1) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

5) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6) ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

9. Leggi il seguente testo argomentativo e individua la tesi e gli argomenti a sostegno della tesi, l’antitesi e la confutazione (se presenti), la conclusione.

La foresta più grande al mondo dopo l’Amazzonia è una difesa fondamentale contro il cambiamento climatico. E le multinazionali del legno la stanno abbattendo. L’eliminazione della foresta pluviale della Repubblica Democratica del Congo rilascerà fino a 34, 4 miliardi di tonnellate di CO

2 (anidride carbonica) entro il 2050, pari a circa 60 volte le emissioni che

l’Italia produce annualmente. Le multinazionali del legno continuano a spartirsi e a distruggere una delle principali difese contro il cambiamento climatico.

Mentre gli amministratori della Banca Mondiale si riuniscono a Washington, il rapporto di Greenpeace rivela come quest’istituzione non riesca a controllare l’industria del legno. L’aiuto della Banca Mondiale non basta. Già in Camerun è stato commesso uno scempio. Le foreste del Congo hanno le ore contate. Numerose specie, tra cui lo scimpanzé e il bonobo, rischiano l’estinzione.

In violazione di una moratoria nazionale sui diritti di taglio in vigore dal 2002, sono stati stipulati 100 contratti di taglio per 15 milioni di ettari di foresta pluviale. Greenpeace ha ottenuto copie di diversi contratti imposti ai locali: sacchi di sale e bottiglie di birra in cambio di diritti di taglio stimabili in migliaia di dollari.

Si tratta di uno sfruttamento di stampo coloniale. Quasi mai le promesse di costruire scuole e ospedali vengono mantenute. Tattiche intimidatorie vengono utilizzate nei confronti di chi tenta di protestare. Secondo la stessa Banca Mondiale negli ultimi tre anni nessuna delle tasse pagate dalle multinazionali del legno ha raggiunto le comunità locali. La vita di 40 milioni di persone dipende dalla foresta pluviale della Repubblica Democratica del Congo. Pochi traggono beneficio dalla sua distruzione. Greenpeace chiede la cancellazione di tutti i contratti di taglio stipulati nel maggio 2002 finché il governo del Congo non sarà in grado di controllare e pianificare l’uso delle sue foreste, includendo la partecipazione delle comunità locali.

(SOS Congo, da www.greenpeace.it)

• Tesi: ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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• Argomenti a sostegno della tesi: .................................................................................................................................................................................................................................................

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VERIFICHE

• Antitesi: ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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• Confutazione: .................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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• Conclusione: ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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10. Leggi dalla pagina culturale di un quotidiano un articolo di tipo argomentativo. Cerca di cogliere: la tesi e gli argomenti a supporto; l’antitesi e la confutazione, (se presenti), la conclusione.