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I test del modello di Heckscher-Ohlin Test su dati statunitensi
Paradosso di Leontief Leontief scoprì che gli Stati Uniti esportavano beni a
minore intensità di capitale di quelli che importavano, nonostante gli Stati Uniti siano tuttora il paese al mondo con la maggiore abbondanza di capitale
Test su dati mondiali Uno studio di Bowen, Leamer e Sveikauskas
ha testato il modello di Heckscher-Ohlin impiegando dati relativi a numerosi paesi
Lo studio conferma il paradosso di Leontief su più vasta scala
Il modello di Heckscher-Ohlin: Realty check.Il Paradosso di Leontief
Nel 1947, gli USA erano riconosciuti come il Paese più dotato di capitale
Leontief non aveva dati sul contenuto di lavoro impiegato nelle importazioni quindi utilizzò il rapporto capitale lavoro dei sostituti delle importazioni prodotti all’interno.
Egli considerò solo due fattori esplicitamente .
Inputs to reduce exports or increase import substitution.
Exports Import-substitutes
Capital ($000 at 1947 prices) 2551 3091
Labor (man years) 182 170
Capital-labor ratio 13.99 18.18 (13.99/18.18 = 0.77)
Heckscher-Ohlin Model: Realty check.
1947 anno particolare (subito dopo la guerra), Leontief rifece lo studio anni dopo con risultati analoghi.
Il lavoro non è un fattore omogeneo; il lavoro incorpora capitale umano (lavoro specializzato e lavoro non specializzato).
Test empirici sul modello di Heckscher-Ohlin
Il commercio internazionale ha effettivamente prodotto il pareggiamento tra paesi delle remunerazioni dei fattori omogenei?
Anche uno sguardo superficiale alla realtà indica chiaramente che ciò non è avvenuto
Esempio: i livelli salariali di dottori, ingegnieri, meccanici ed operai sono molto maggiori negli Stati Uniti, in Germania o Italia che non in Corea, Messico o India
In tale contesto, è molto più realistico dire che il commercio internazionale ha ridotto, piuttosto che completamente eliminato, le differenze internazionali nella remunerazione dei fattori omogenei
Alcune assunzioni cruciali per la previsione di pareggiamento del prezzo dei fattori sono in realtà false:
i due paesi producono entrambi i beni: questo non è necessariamente vero,
i due paesi dispongono delle stesse tecnologie: se un paese dispone di tecnologie superiori a un altro può pagare remunerazioni più elevate ai fattori
il commercio internazionale rende effettivamente uguali i prezzi dei beni nei due paesi: l’esistenza di barriere naturali (costi di trasporto) o artificaili (restrizioni commerciali) impedisce la piena uguaglianza
Non tutti I beni sono soggetti a scambi internazionali
I modelli tradizionali del commercio internazionale
Risultati
Il commercio internazionale segue i VC (Ricardo e neoclassico)
I VC sono determinati dalle dotazioni fattoriali (HO)
L’integrazione commerciale è vantaggiosa per entrambi i Paesi
Cose NON spiegateL’ipotesi di concorrenza perfetta non realistica
Commercio inter-industriale e intra-industriale
Non tutto il commercio è spiegato
Vi sono effetti redistributivi interni a ciascun Paese (FS e HO)
Vi sono rendimenti di scala