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This article was downloaded by: [171.67.34.69] On: 11 May 2013, At: 18:26 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954 Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK Webbia: Journal of Plant Taxonomy and Geography Publication details, including instructions for authors and subscription information: http://www.tandfonline.com/loi/tweb20 I siti archeologici nella conservazione della biodiversità in ambito urbano: la flora vascolare spontanea delle Terme di Caracalla a Roma Laura Celesti Grapow a & Carlo Blasi a a Dipartimento di Biologia Vegetale, Università “La Sapienza”, P.le Aldo Moro, 5, I-00185, Roma E-mail: Published online: 14 Apr 2013. To cite this article: Laura Celesti Grapow & Carlo Blasi (2003): I siti archeologici nella conservazione della biodiversità in ambito urbano: la flora vascolare spontanea delle Terme di Caracalla a Roma, Webbia: Journal of Plant Taxonomy and Geography, 58:1, 77-102 To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/00837792.2003.10670745 PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Full terms and conditions of use: http://www.tandfonline.com/page/terms- and-conditions This article may be used for research, teaching, and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, redistribution, reselling, loan, sub-licensing, systematic supply, or distribution in any form to anyone is expressly forbidden.

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I siti archeologici nellaconservazione dellabiodiversità in ambito urbano:la flora vascolare spontaneadelle Terme di Caracalla aRomaLaura Celesti Grapow a & Carlo Blasi aa Dipartimento di Biologia Vegetale, Università “LaSapienza”, P.le Aldo Moro, 5, I-00185, Roma E-mail:Published online: 14 Apr 2013.

To cite this article: Laura Celesti Grapow & Carlo Blasi (2003): I siti archeologici nellaconservazione della biodiversità in ambito urbano: la flora vascolare spontanea delleTerme di Caracalla a Roma, Webbia: Journal of Plant Taxonomy and Geography, 58:1,77-102

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I siti archeologici nella conservazione della biodiversit8 in ambito ur­bano: Ia flora vascolare spontanea delle T erme di Caracalla a Roma 1 LAURA CELESTI GRAPOW e CARLo BLASI

Dipartimento di Biologia Vegetale, Universita "La Sapienza" P.le Aldo Moro, 5, 1-00185, Roma 1 e-mail: [email protected]

Ricevuto il 4 Ottobre 2002 Accettato il6 Febbraio 2003

Archaeological sites as areas /or biodiversity conservation in cities: the spontane­ous vascular flora of the Caracalla Baths in Rome - The flora of the archaeological area of the Caracalla Baths is analysed in the context of the flora of the whole city. The list counts 334 entries, a rdativdy high number for the limited surface of the area. The prevdence of annual species (47 ,6%) is both due to human impact and to the aridity of the Mediterranean climate, enhanced by the urban heat island. De­spite efforts to clear the ruins of woody vegetation, 34 species of trees and shrubs were found, mainly growing in areas not open to the public. Amongst the life forms, several chamaephytes, well adapted to the environment of ancient walls and usually rare in the city, such as Erysimum cheiri (L.) Crantz and Ruta chalepensis L., are lo­cally abundant. Chorological analysis confirms the major role played by the climate, in the dominance of Mediterranean species, and by human impact, in the preva­lence of widdy-distributed species (cosmopolite, sub-cosmopolite). Native species, mainly coming from rocky habitats and from dry Mediterranean meadows, are dominant throughout. Aliens make up only 10% of the flora (in Rome 19%), a rather low percentage for an area located right in the city centre. Amongst the natu­ralized species Setaria parviflora (Poir.) Kerguelen has recently been expanding its range within the urban area. In conclusion, the Baths of Caracalla show one of the highest values of species richness recorded in Rome. Besides, due to the limited hu­man impact in the areas not open to the public, it acts as a shdter for many native species from natural communities. In the Roman urban ecosystem the area is thus a source of species diversity and an important site for the conservation of native flora and natural vegetation.

Key words: archaeological sites, biodiversity, Rome, urban flora.

A causa della ricca copertura vegetale, i numerosi resti archeologici diffusi nel territorio di Roma, dalle aree piu vaste del centro storico e dell'Appia An­rica ai piu modesti ruderi sparsi in tutta la citta, sono stati oggetto di notevole interesse botanico. n primo inventario floristico a noi pervenuto, redatto utiliz­zando la nomenclatura prelinneana (DINELU et al. 1994), risale al1643 e ri­guarda il Colosseo (Panaroli). Ricerche sulla flora dello stesso Anfiteatro sono state in seguito effettuate da SEBASTIAN! (1815), DEAKIN (1855), FIORINI-MAz­

ZANTI (1875-78) e CELESTI GRAPOW et al. (2001a). Nel1951 Anzalone dedico uno studio al popolamento vegetale dei muri cittadini. Lavori piu recenti sui si­ti archeologici romani riguardano le orchidacee (Rossi, 1989), l'inquadramen-

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to della vegetazione (CANEVA et al., 1992, 1995) e il Colle Palatino (CESCHIN & CANEVA, 2001).

La relativa stabilita ambientale delle aree archeologiche, soggette quasi uni­camente allo sfalcio periodico, rispetto ad altre tipologie di habitat urbani, sot­toposti a disturbo intenso e irregolare, ha permesso inoltre di utilizzarle per ri­levamenti fenologici (CELESTI GRAPow & LoRENTZ, 1994) e per studi diacro­nici; peril Colosseo, ad esempio, e stata effettuata un' analisi di confronto tra le liste floristiche pubblicate dal XVII secolo ad oggi (CANEVA et al., 2003).

Nel corso del rilevamento della distribuzione della flora di Roma effettuato a partire dagli anni '80 (MENICHETTI et al., 1987; CELESTI GRAPOW, 1995), 1' area delle T erme di Caracalla e apparsa subito tra le pili rilevanti e di recente e emersa come uno degli "hot spots" di ricchezza floristica della citta (RicoTTA et al., 2001). Nonostante l'elevato interesse, a questa sito non sono stati finora de­dicati lavori botanici specifici; scopo del presente studio e pertanto il censi­mento della flora di un' area cosi peculiare e la sua analisi nel contesto dell' eco­sistema urbano di Roma.

Area di studio

Le Terme furono inaugurate nel216 d.C. sotto il regno di Marco Aurelio Antonino Bassiano, detto Caracalla, e vissero tre secoli di grande splendore, vi­sitate da circa 6.000-8.000 frequentatori al giorno (PrRANOMONTE, 1998). L'ap­provvigionamento idrico era assicurato dall' acquedotto (Acqua nova Antoni­niana) fatto costruire da Caracalla come derivazione dell' Acqua Marcia, che confluiva in 18 cisterne in parte an cora conservate. Dopo 1' assedio di Roma nel 537 d.C. da parte dei Goti, che recisero gli acquedotti per prendere la citta per sete, le Terme furono abbandonate e subirono vicende alterne, fungendo ad esempio da ricovero per i pellegrini in viaggio a Roma, come sede di abitazioni, vigne ed orti. A partire dal XII secolo, similmente ad altri monumenti, le T er­me furono utilizzate come cava di materiali per la decorazione di chiese e pa­lazzi, in particolar modo nel XVI secolo ad opera di papa Paolo III Farnese. Nel1824 iniziarono gli scavi sistematici, che continuarono nel1870 quando il monumento divento proprieta del governo italiano. L' area era ancora occupata da una fitta vegetazione e da abitazioni abusive quando negli anni Ottanta fu­rono effettuati i lavori di restauro pili importanti. Dal1938 al1993 parte del monumento fu utilizzata dal Teatro dell'Opera per la stagione lirica estiva.

Attualmente il complesso occupa una superficie rettangolare di 337 x 328 metri orientata NE-SW e in alcuni tratti i muri superano trenta metri di altezza. Esso e costituito da un corpo centrale, che conteneva il vero e proprio edificio

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termale, da un grande giardino peril passeggio e da un recinto estemo, circon­dato da portici, nel quale erano collocate le cisteme, le biblioteche e due grandi esedre racchiudenti ambienti di ritrovo (PIRANOMONTE, 1998). AI momenta, il blocco centrale e mantenuto libero dalla vegetazione al suolo per preservare i pavimenti a mosaico e le piante si sviluppano quasi esclusivamente sui muri. ll recinto perimetrale, al contrario, rimane per lo piu escluso al pubblico e sui ru­deri al suo intemo si sviluppa una folta vegetazione a tratti arbustiva. Una co­pertura vegetale erbacea quasi continua caratterizza le aree della gradinata e della scalone di accesso dal Colle Aventino sullato sud-ovest. La presenza di un ricco sistema di gallerie sotterranee fomisce inoltre aile piante numerosi supporti di crescita in siti ombrosi, quali le aree di accesso ai sotterranei, gli sbocchi delle gallerie di servizio e dei lucemai al di sotto dellivello del suolo.

L' analisi floristics

Un prima censimento delle specie presenti all'intemo dell' area archeologi­ca e stato effettuato nel 1990 nel corso di uno studio fenologico ( CELESTI & LoRENTZ, 1994). Successivamente I' area e stata visitata da settembre a novem­bre 1994 per analizzare in dettaglio gli elementi a fenologia autunnale ed infine nel 2000 per completare 1' analisi floristica.

Sono state censite tutte le entita presenti spontaneamente, comprendendo sia le specie autoctone che quelle alloctone. In quest'ultimo caso sono state considerate sia le specie naturalizzate che quelle occasionali, ossia le entita sfuggite alia coltura che non formano popolamenti stabili. Per ogni specie rile­vata e stato annotato 1' ambiente o gli ambienti di crescita ed e stata valutata la frequenza nell' area in esame. I dati raccolti sono stati in seguito confrontati con la flora dell'intera citta di Roma (CELESTI GRAPOW, 1995, CELESTI GRAPOW et al., 2001b).

La flora

La nomenclatura e 1' ordine sistematico adottati nell' elenco floristico seguo­no ANZALONE (1994, 1996), tranne dove specificato altrimenti. A ciascuna spe­cie alloctona e stata aggiunta la notazione occ. = occasionale o nat. = naturaliz­zata secondo lo schema proposto di PYsEK (1995) e ampliato da RicHARDSON et al. (2000). Aile specie di antica introduzione e stata inoltre assegnata la sigla "arch." (= archeofite) seguendo il sistema di ScHROEDER (1969), ampiamente utilizzato negli studi di Ecologia Urbana (TREPL, 1990, PYSEK et al,. 2002) che

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distingue le archeofite, piante introdotte prima dd 1500, ossia dell'inizio della colonizzazione Europea nd Nuovo Mondo, dalle neofite, immigrate successi­vamente. Seguendo ANZALONE (1994, 1996) e stata infine aggiunta la sigla "Spont'' alle specie sfuggite a coltivazione e "a" alle avventizie esotiche intro­dotte accidentalmente (limitatamente alle specie cosi contrassegnate dall' Auto­re). Lo status delle specie esotiche e stato desunto da TuTIN et al. (1968-1976; 1993), VmGI et al. (1974, 1990), VmGI & CELA RENZONI (1981), P:rGNA'ITI (1982), GREUTER et al. (1984-98) e VIEGI (1992-93).

Per ciascuna entita, oltre al binomio Iatino e al patronimico, e riportata un'indicazione riguardante la frequenza nell' area in esame secondo lo schema seguente:

rr- rinvenuto una sola volta (un solo popolamento/individuo) r - raro, rinvenuto poche volte pc - poco comune c- comune cc - molto comune

Per ogni specie e stato inoltre indicato 1' ambiente preferenziale o la fisio­nomia di vegetazione in cui si presenta piu di frequente secondo il seguente schema:

a) Ambienti tipici dei siti archeologici

Si tratta di vari stadi di colonizzazione dei ruderi da parte della vegetazione, che vanno dalle superfici su cui si insediano singole terofite pioniere a quelle ricoperte da veri e propri cespuglieti:

Muri. Seguendo ANZALONE (1951) abbiamo distinto i consorzi di parete da quelli di sommita. Un caso a parte e costituito dai muri ombrosi e stillicidiosi, che comprendono le aree situate in ombra e quelle che si trovano al di sotto dd livello dd suolo in comunicazione con il sistema di gallerie.

Ruderi parzialmente colonizzati dalla vegetazione in modo discontinuo. Come evidenziato da Lxscx & PACINI (1993) questo ambiente, costituito da frammenti di manufatti con accumulo di su­bstrato, e caratteristico delle rovine di monumenti romani e ospita in un'area limitata un numero molto devato di specie.

Incolti. Comprendono la vegetazione erbacea che si sviluppa tra i manufatti o sopra di essi, con copertura pressoche continua. Se non specificato altrimenti si tratta in genere di ambienti ari­di. All'intemo di questo gruppo vengono ulteriormente distinti i pratelli aridi effimeri.

Cespuglieti. Si sviluppano solitamente su ruderi siti in aree non accessibili ai visitatori e da lungo tempo non sottoposti a interventi di diserbo.

b) Ambienti umidi

Poco diffusi, limitati ad alcune aree in corrispondenza degli sbocchi delle gallerie sotterranee.

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c) Ambienti sinantropici

Comprendono vari habitat in cui l'impatto dell'uomo e particolarmente intenso, soprattutto sotto forma di disturbo (rimozione di biomassa) e sommovimento del terreno, ad esempio un orto e alcuni cumuli di macerie in prossimita di un cantiere di restauro e di strutture in allestimento.

Ambienti calpestati. Sono superfici soggette a calpestio lungo i percorsi pedonali o nelle fes­sure del piano stradale. Alle T erme manca la pavimentazione a blocchi di basal to (sampietrini o lastroni) tipica delle aree archeologiche romane.

Giardini e aiuole. Si tratta di prati falciati soggetti a modesto calpestio.

Siepi. Coltivate lungo le aiuole e i percorsi pedonali, forniscono un habitat ombroso e mode­ratamente nitrofilo, riparato dal calpestio.

Elenco floristico

PTERIDOPHYTA

PoLYPODIACEAE

Polypodium cambricum L. subsp. serrulatum (Schinz ex Arcang.) Pic. Serm. - muro - rr

AniANTACEAE

Adiantum capillus-veneris L. - muri ombrosi - r

HEMIONITIDACEAE

Anogramma leptophylla (L.) Link - muri ombrosi - r

HYPOLEPIDACEAE

Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum - tra i ruderi - rr

AsPLENIACEAE

Asplenium trichomanes L. subsp. quadrivalens D. E. Meyer- muro- rr

Ceterach officinarum Willd. subsp. bivalens D. E. Meyer - muro - rr

Phyllitis scolopendrium (L.) Newm. subsp. scolopendrium- muro ombroso e umido- rr

I'INOPHYTA

PlNACEAE

Pinus pines L.- occ. (arch.?)- Spont- alcune plantule sfuggite a coltura- r

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CUPRESSACEAE

Cupressus sempervirens L. - occ. arch. - Spont - plantula su un rudere - r~

MAGNOLIOPHYTA

ANGIOSPERMAE

DICOTYLEDONES

ULMACEAE

Ulmus minor Mill. - cespuglieti, siepi - pc

Celtis australis L. - cespuglieti, siepi - pc

MoRACEAE

Broussonetia papyrifera (L.) Vent.- nat.- Spont- siepi- r

Ficus caries L. - muri e ruderi - c

URTICACEAE

Urtica dioica L. - incolti ombrosi e umidi, ambienti sinantropici- pc

Urtica membranacea Poir. - ambienti sinantropici, muri, aiuole - c

Parietaria judaica L. - muri, ruderi, aree ombrose ai margini di siepi e costruzioni - cc

SANTALACEAE

Osyris alba L. - cespuglieto - rr

PoLYGONACEAE

Polygonum aviculare L. - ambienti calpestati, aiuole - c

Polygonum arenastrum Boreau - ambienti calpestati - c

Rumex crispus L. - incolti - pc

Rumex pulcher L. subsp. pulcher- incolti, aiuole, ambienti sinantropici- c

CHENOPODIACEAE

Chenopodium ambrosioides L. - nat. - a - rudereto - rr

Chenopodium album L. - ambienti sinantropici, aiuole, ambienti calpestati - c

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME DI CARACALLA

AMARANTHACEAE

Amaranthus hybridus L. - nat. - a - ambienti sinantropici - rr

Amaranthus retroflexus L. - nat. - a - ambienti calpestati, giardini - cc

PliYTOLACCACEAE

Phytolacca americana L. - nat. - a - ambienti sinantropici, incolti - pc

PoRTULACACEAE

Portulaca oleracea L. subsp. oleracea- (arch.?)- ambienti calpestati- cc

CARYOPHYLLACEAE

Arenaria leptoclados (Reichenb.) Guss. - muri, ruderi, pratelli aridi - cc

Minuartia hybrida (Vill.) Siskin - muri, ruderi- r

Stellaria media (L.) Vill. subsp. media- incolti, presso le siepi, lungo i percorsi pedonali- c

Stellaria neglecta Weihe- incolti- r

Cerastium glomeratum Thuill. - incolti - c

Cerastium semidecandrum L. - muri e ruderi - pc

Sagina apetala Ard. subsp. apetala - ambienti calpestati- pc

Hemiaria hirsuta L. - ambienti calpestati - r

Polycarpon tetraphyUum L. subsp. tetraphyUum- ambienti calpestati- cc

Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. vulgaris - incolti- cc

Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp.angustifolia (Mill.) Hayek- incolti- c

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Silene latifolia Poir. subsp. alba (Mill.) Greuter et Burdet- incolti, ambienti sinantropici, aiuole­cc

Silene gallica L. - incolti - pc

Petrorhagia saxifraga (L.) Link subsp. saxifaga - ruderi, sommita dei muri, pratelli aridi- c

Petrorhagia prolifera (L.) P.W. Ball. et Heywood- su un rudere- rr

RANUNCULACEAE

Anemone hortensis L. - giardino - r

Oematis vitalba L. - siepi, cespuglieti - c

Ranunculus bulbosus L. subsp. aleae (Willk.) Rouy et Fouc. - incolti- pc

GUTI'IFERAE

Hypericum perforatum L. - incolti, ruderi, pratelli aridi - c

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84 L. C. GRAPOW, C. BLASI

LAURACEAE

Laurus nobilis L. - plantule sfuggite a coltura - pc

PAPAVERACEAE

Papaver rhoeas L.- (arch.?)- incolti, ambienti sinantropici- pc

Chelidonium majus L. - incolti ombrosi, presso le siepi, ruderi - pc

Fumaria capreolata L. - incolti, siepi- pc

Fumaria officinalis L. subsp. officinalis - incolti- r

CAPPARIDACEAE

Capparis spinosa L. - muri - c

CRUCIFERAE

Sisymbrium officinale (L.) Scop. - incolto - rr

Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande - incolti umidi e presso le siepi - r

Arabidopsis thaliana (L.) Heynh. - muri - r

Erysimum cheiri (L.) Crantz- muri- r

Barbarea vulgaris R. Br. - incolti umidi- rr

Rorippa sylvestris (L.) Besser - incolti umidi- rr

Cardamine hirsuta L. - ambienti calpestati, ruderi, muri - c

Erophila vema (L.) Chevall. subsp. vema - muri - r

Capsella rubella Reuter- ambienti calpestati, incolti, aiuole, ambienti sinantropici- cc

Lepidium graminifolium L. - ambienti sinantropici, aiuole - pc

Diplotaxis erucoides (L.) DC. - incolti- r

Diplotaxis tenuifolia (L.) DC. - incolti- cc

Sinapis alba L. subsp. alba- incolti- pc

Raphanus raphanistrum L. subsp. landra (DC.) Bonnier et Layens - incolti - c

REsEDACEAE

Reseda alba L. - muri e ruderi- c

Reseda phyteuma L. subsp. phyteuma - incolti- r

CRASSULACEAE

Umbilicus rupestris (Salish.) Dandy- muri ombrosi- pc

Sedum sediforme Q"acq.) Pau- muri e ruderi- pc

Sedum hispanicum L. - muri e ruderi - r

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME DI CARACALLA

SAXIFRAGACEAE

Saxifraga tridactylites L. - muri - pc

RosAcEAE

Rubus ulmifolius Schott - siepi e cespuglieti - pc

Agrimonia eupatoria L. subsp. eupatoria - incolto ombroso e umido- rr

Sanguisorba minor Scop. subsp. muricata Briq. - incolti, prati- c

Potentilla reptans L. - presso le siepi, aiuole - c

Aphanes arvensis L. - ruderi - r

Pyracantha coccinea Roem. - cespuglieto - rr

Crataegus monogyna}acq. subsp. monogyna- cespuglieto- rr

LEGUMINOSAE

Cercis siliquastrum L. - plantule sfuggite a coltura - r

Spartium junceum L. - cespuglieti - r

Robinia pseudacacia L. - nat. - Spont - ambienti sinantropici- r

Colutea arborescens L. - un solo individuo in un pratello arido - rr

Astragalus hamosus L. - incolti e pratelli aridi - r

Vicia villosa Roth subsp. varia (Host) Corb. - incolti- c

Vicia sativa L. subsp. sativa - incolti- pc

Vicia hybrida L. - incolti - pc

Lathyrus annuus L. - incolti - r

Lathyrus clymenum L. - incolti - pc

Lathyrus ochrus (L.) DC. - incolti- r

Melilotus albus Medicus - incolti, ambienti sinantropici- pc

Melilotus indicus (L.) All.- incolti, ruderi- c

Medicus sulcatus Des£. - incolti - c

Trigonella balansae Boiss. et Reuter- incolti, ruderi- c

Medicago lupulina L. - ambienti calpestati, incolti - c

Medicago falcata L. - incolti - r

Medicago orbicularis (L.) Bartal. - incolti, prati- pc

Medicago rigidula (L.) All. - incolti, ruderi- pc

Medicago arabica (L.) Huds.- incolti, prati- pc

Medicago polymorpha L. - incolti, lungo i percorsi pedonali, prati - cc

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86 L. C. GRAPOW, C. BLASI

Medicago minima (L.) L. -in un pratello arido- rr

Trifolium repens L. subsp. repens- prati, incolti, ambienti sinantropici, lungo i percorsi pedonali -cc

Trifolium nigrescens Viv. subsp. nigrescens- incolti- pc

Trifolium resupinatum L.- incolti, lungo i percorsi pedonali- c

Trifolium campestre Schreber- incolti, ruderi, pratelli- cc

Trifolium scabrum L. - sommita dei muri, pratelli aridi - c

Trifolium pratense L. subsp. pratense- prati, incolti, lungo i percorsi pedonali- cc

Trifolium echinatum Bieb. - incolti- r

Trifolium subterraneum L. - incolti- rr

Lotus omithopodioides L. - incolti - pc

Securigera securidaca (L.) Lassen - incolti e cespuglieti- c

Securigera cretica (L.) Lassen - incolto arido - rr

Coronilla scorpioides (L.) Koch - incolti e cespuglieti- r

Hippocrepis emerus (L.) Lassen subsp. emerus - cespuglieti - c

Scorpiurus muricatus L. - incolti - r

OxALIDACEAE

Oxalis corniculata L. - muri, lungo i percorsi pedonali - c

Oxalis dilleniiJacq.- nat.- a -lungo i percorsi pedonali- cc

Oxalis articulata Savigny - nat. - Spont - aiuole - rr

GERANIACEAE

Geranium rotundifolium L. - prati, lungo i percorsi pedonali, presso le siepi - c

Geranium moUe L. subsp. moUe- prati e incolti - cc

Geranium dissectum L. - incolti - r

Geranium robertianum L. subsp. purpureum (Vill.) Nyman - ruderi, incolti- pc

Erodium malacoides (L.) L'Her. -lungo i percorsi pedonali- pc

Erodium moschatum (L.) L'Her. -lungo i percorsi pedonali, ruderi, incolti- c

Erodium cicutarium (L.) L'Her.- ruderi- c

ZYGOPHYLLACEAE

Tribulus terrestris L.- ambienti calpestati- c

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME DI CARACALLA

LINACEAE

Linum bienne Mill. - incolti, ruderi - c

EUPHORBIACEAE

Mercurialis annua L. - ruderi, incolti, ambienti sinantropici - c

Euphorbia maculata L. - nat. - ambienti calpestati - c

Euphorbia helioscopia L. - incolti, ruderi - c

Euphorbia peplus L. - ruderi, incolti, ambienti calpestati - cc

RUTACEAE

Ruta chalepensis L. - su un rudere - rr

SIMAROUBACEAE

Ailanthus altissima (Mill.) Swingle - nat. - Spont - ruderi - c

ANACARDIACEAE

Pistacia terebinthus L. subsp. terebinthus - un solo individuo su un muro - rr

AcERACEAE

Acer campestre L. - cespuglieto - rr

Acer negundo L. - nat. - Spont - rudereto - rr

CELASTRACEAE

Euonymus europaeus L. - cespuglieti - r

RHAMNACEAE

Rhamnus alatemus L. - cespuglieti e muri - pc

VITACEAE

87

Parthenocissus quinquefolia (L.) Planchon- nat. - Spont - ambienti sinantropici, muri - pc

MALVACEAE

Malva sylvestris L. - prati, incolti, ambienti sinantropici, lungo i percorsi - cc

Lavatera cretica L. - ruderi - r

VroLAcEAE

Viola odorata L. - aiuole e siepi - r

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88 L. C. GRAPOW, C. BLASI

CucuRBITACEAE

Ecballium elaterium (L.) A. Richard - ambienti sinantropici - r

Bryonia dioicaJacq.- siepi e cespuglieti- c

ONAGRACEAE

Epilobium hirsutum L. - ruderi ombrosi e umidi - r

ARAllACEAE

Hedera helix L. subsp. helix- siepi, cespuglieti, ruderi e muri ombrosi - c

UMBELLIFERAE

Chaerophyllum temulentum L. - ambienti sinantropici - rr

Anthriscus sylvestris (L.) Hoffm. - ambienti sinantropici- rr

Smyrnium olusatrum L. - ambienti sinantropici, incolti - pc

Pimpinella peregrina L. - cespuglieti, siepi - r

Foeniculum vulgare Mill. subsp. piperitum (Ucria) Cutinho - incolti, ruderi- cc

Conium maculatum L. - incolti e ambienti sinantropici - r

Ferula communis L. - incolti, ruderi - pc

Opopanax chironium (L.) Koch- incolto- rr

Pastinaca sativa L. subsp. urens (Req.) Cdak- incolti e ambienti sinantropici- r

T ordylium apulum L. - incolti - c

Torilis arvensis (Huds.) Link subsp. arvensis- incolti- pc

Daucus carota L. subsp. carota - incolti - c

PluMULACEAE

Anagallis arvensis L. subsp. arvensis - incolti, prati- c

PLUMBAGINACEAE

Plumbago europaea L. - presso un rudere - rr

0LEACEAE

Fraxinus omus L. - cespuglieto - rr

Ligustrum lucidum Aiton fil. - nat. - Spont - giardino, siepi- r

GENTIANACEAE

Blackstonia perfoliata (L.) Huds. subsp. perfoliata- incolti- pc

Centaurium erythraea Rafn. subsp. erythraea - incolti - r

Centaurium pulchellum (Swartz) Druce - incolti, ruderi - r

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME Dl CARACALLA

RUBIACEAE

Sherardia arvensis L. - incolti - c

Galium aparine L. - siepi e cespuglieti - cc

Galium murale (L.) All. - sommita di un rudere- rr

V alantia muralis L. - muri e ruderi - c

Rubia peregrina L. - siepi e cespuglieti - r

CONVOLVULACEAE

Cuscuta scandens Brot. subsp. cesatiana (Bertol.) Greuter et Burdet- nat. - a - incolti - r

Calystegia sylvatica (Kit.) Griseb - siepi e cespuglieti- pc

Convolvulus cantabrica L. - incolti - pc

Convolvulus arvensis L. - incolti, siepi e cespuglieti - c

BoRAGINACEAE

Heliotropium europaeum L. - ambienti sinantropici - pc

Echium plantagineum L. - incolti - pc

Anchusa hybrida Ten.- incolti- pc

Myosotis ramosissima Roche! subsp. ramosissima - incolti - pc

VERBENACEAE

Verbena officinalis L. - incolti, prati - cc

LABIATAE

Teucrium flavum L. subsp. flavum- sommita di ruderi e muri- c

Sideritis romana L. - pratelli aridi - r

Lamium purpureum L. - prati, ruderi - r

Lamium amplexicaule L. presso una siepe - rr

Ballota nigra L. subsp. foetida (Vis.) Hayek- incolti ombrosi - pc

Satureja graeca L. subsp. graeca- muri, ruderi- cc

Satureja calamintha (L.) Scheele- incolti, giardino - c

Salvia verbenaca L. - incolti, prati - cc

SoLANACEAE

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Solanum nigrum L. subsp. nigrum - ambienti sinantropici, ambienti calpestati, aree ombrose ai margini di siepi e costruzioni - c

Lycopersicon esculentum Mill. - occ. - Spont - ambienti sinantropici- r

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90 L. C. GRAPOW, C. BLASI

ScROPHULARIACEAE

Verbascum sinuatum L. - incolti - cc

Verbascum blattaria L. - incolti - r

Antirrhinum majus L. subsp. majus- nat.- Spont arch.- muri- r

Antirrhinum majus L. subsp. tortuosum (Bose) Rouy- muri- c

Linaria vulgaris Mill. - incolti e ambienti sinantropici - pc

Cymbalaria muralis P. Gaertn., B. Meyer et Schreb. subsp. muralis- muri e ruderi ombrosi- cc

Veronica arvensis L. incolti, ruderi - r

Veronica persica Poir.- nat.- incolti- c

Veronica cymbalaria Bodard - su un rudere ombroso - rr

0ROBANCHACEAE

Orobanche minor Sm. - incolto - rr

Orobanche hederae Duby - presso le siepi - r

AcANTHACEAE

Acanthus mollis L. subsp. mollis- (arch.?)- aree ombrose, ruderi- pc

PLANTAGINACEAE

Plantago major L. subsp. major - ambienti calpestati umidi - r

Plantago lanceolata L. - incolti, ambienti calpestati - cc

Plantago lagopus L. - su un rudere - rr

CAPRIFOUACEAE

Sambucus ebulus L. - ambienti sinantropici - r

Sambucus nigra L. - presso i ruderi, incolti, ambienti sinantropici - c

Viburnum tinus L. subsp. tinus - siepi e cespuglieti- pc

Lonicera japonica Thunb. -nat. - Spont- siepi- pc

Lonicera implexa Aiton - su un rudere - rr

V ALERIANACEAE

V alerianella microcarpa Loisel - incolti - r

Centranthus ruber (L.) DC. subsp. ruber- muri- r

DIPSACACEAE

Knautia integrifolia (L.) Bertol. subsp. integrifolia- incolto- rr

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME DI CARACALLA 91

Sixalix atropurpurea (L.) Greuter et Burdet subsp. maritima (L.) Greuter et Burdet- incolti, pra­ti, ruderi - cc

CAMPANULACEAE

Campanula rapunculus L. - incolti e ruderi - c

Campanula erinus L. - muri e ruderi - pc

COMPOSITAE

Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum- ruderi, incolti ombrosi e umidi- r

Aster squamatus (Sprengel) Hieron. - a- nat. - ambienti calpestati e ambienti sinantropici- c

Conyza albida Willd. - nat. - a- ambienti calpestati, muri - cc

Conyza canadensis (L.) Cronq. - nat. - a- incolto - rr

Erigeron karvinskianus DC. - nat. - Spont- muri - r

Bellis perennis L. - prati - cc

Bellis sylvestris Cyr. - prati - pc

Inula conyza DC. - incolti - r

Inula graveolens (L.) Desf. - ambienti sinantropici - rr

Inula viscosa (L.) Aiton- incolti- pc

Pulicaria dysenteries (L.) Bemh.- incolti- pc

Pallenis spinosa (L.) Cass. subsp. spinosa - incolti- pc

Xanthium strumarium L. subsp. italicum (Moretti) D. Love -nat.- ambienti sinantropici- r

Galinsoga quadriradiata Ruiz et Pav.- nat.- a- presso l'orto- rr

Anthemis arvensis L. subsp. arvensis - incolti- pc

Anthemis cotula L. - incolti - r

Anthemis tinctoria L. subsp. tinctoria - incolti- pc

Chamaemelum mixtum (L.) All. - in prossimita di un rudere in area ombrosa e umida - r

Anacyclus radiatus Loisel. - incolti - pc

Matricaria chamomilla L.- (arch.?)- incolti- pc

Chrysanthemum segetum L. - incolti - r

Coleostephus myconis (L.) Reichenb. fil. - incolti- pc

Tanacetum parthenium (L.) Schultz Bip.- nat. arch.- incolti e ruderi- pc

Artemisia vulgaris L. - ambienti sinantropici- rr

Artemisia verlotiorum Lamotte - nat. - a - incolti umidi - pc

Tussilago farfara L.- incolti ombrosi- pc

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92 L. C. GRAPOW, C. BLASI

Senec:io vulgaris L. - ambienti calpestati, ambienti sinantropici- pc

Calendula arvensis L. subsp. arvensis - incolti- c

Arctium minus Bernh. - ambienti sinantropici - pc

Carduus nutans L. subsp. nutans - incolti - rr

Carduus pycnocephalus L. subsp. pycnocephalus - incolti - pc

Cirsium arvense (L.) Scop. - incolti - r

Silybum marianum (L.) Gaertner- ambienti sinantropici, incolti- r

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - incolti - rr

Galactites tomentosa Moench - incolti, sommita di ruderi - c

Centaurea gr. pannonica (Heuffel) Simonkai- incolti, lungo i percorsi pedonali - r

Centaurea calcitrapa L. - incolto arido - rr

Cichorium intybus L. - incolti - c

Lapsana communis L. - incolti ombrosi - rr

Hypochoeris radicata L. - ambienti calpestati - c

Hypochoeris achyrophorus L. - incolti, ruderi, muri, pratelli aridi- cc

Urospermum dalechampii (L.) Scop. ex F.W. Schmidt- incolti- c

Picris hieracioides L. subsp. hieracioides - incolti, ruderi, ambienti sinantropici - cc

Picris echioides L. - incolti, lungo i percorsi pedonali, ambienti sinantropici - c

Andryala integrifolia L. - incolti, ruderi, sommita dei muri - pc

Chondrilla juncea L. - lungo i percorsi pedonali - r

Taraxacum officinale Weber - ambienti calpestati, aiuole - cc

Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper- incolti- r

Sonchus oleraceus L. - ambienti sinantropici, incolti, lungo i percorsi - cc

Sonchus tenerrimus L. - muri, ruderi, lungo i percorsi - cc

Lactuca serriola L. - ambienti sinantropici - r

Reichardia picroides (L.) Roth - incolti, ruderi- cc

Crepis sancta (L.) Babcock- nat.- incolti- r

Crepis vesicaria L. subsp. vesicaria - incolti, prati - pc

Crepis setosa Haller fil. - incolti, ruderi, sommita dei muri - c

Crepis bursifolia L. - ambienti calpestati, ambienti sinantropici, incolti - cc

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME DI CARACALLA

~ONOCOTYLEDONES

LILIACEAE

Bellevalia romans (L.) Reichenb. - incolto - rr

Muscari neglectum Guss. - incolti - r

Leopoldia comosa (L.) Pari. - incolti- r

Allium ampeloprasum L. - incolti - r

Allium neapolitanum Cyr. - incolti, presso i ruderi- c

Allium subhirsutum L. - presso un rudere - rr

Asparagus acutifolius L. - siepi e cespuglieti - r

Smilax aspers L. - cespuglieto - rr

DmscoREACEAE

T amus communis L. - siepi e cespuglieti - r

lRIDACEAE

Iris florentina L. - occ. arch. - Spont - su un rudere - rr

Gladiolus italicus Mill. - incolto - rr

GRAMINEAE

Briza maxima L. - incolti, ruderi - r

Dactylis glomerata L. subsp. glomerata- incolti, ruderi, giardino- c

Poa annua L. - ambienti calpestati - cc

Poa trivialis L. subsp. trivialis- incolti, giardino - c

Vulpia ligustica (All.) Link- incolti e ruderi - r

Vulpia ciliata (Danthoine) Link- incolti - pc

Vulpia myuros (L.) C. C. Gmelin- incolti- r

Festuca arundinacea Schreber subsp. arundinacea - incolti- r

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Catapodium rigidum (L.) C. E. Hubb.- sommita di muri e ruderi, pratelli aridi, ambienti calpe­stati- cc

Melica arrecta G. Kunze- muri- r

Melica minuta L. - muro - rr

Lolium perenne L. -luoghi calpestati, prati - cc

Bromus sterilis L. - incolti e cespuglieti - r

Bromus madritensis L. - ruderi, sommita dei muri - cc

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94 L. C. GRAPOW, C. BLASI

Bromus rigidus Roth - incolti, ruderi - c

Bromus diandrus Roth - incolti - r

Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus - incolti, ruderi - pc

Brachypodium sylvaticum (Huds.) P. Beauv. subsp. sylvaticum- cespuglieti- r

Brachypodium distachyon (L.) P. Beauv.- sommita di muri e ruderi, pratelli aridi- cc

Hordeum bulbosum L. - incolti umidi - pc

Hordeum murinum L. subsp.leporinum (Link) Arcangeli- prati, lungo i percorsi pedonali, pres­so 1' orto - cc

Elytrigia repens (L.) Nevski - incolti - r

Dasypyrum villosum (L.) P. Candargy- incolti- r

Aegilops geniculata Roth - pratelli aridi, ruderi - r

Avena barbata Pott ex Link in Schrader subsp. barbata - incolti, ruderi- cc

Gaudinia fragilis (L.) P. Beauv.- pratelli aridi, ruderi, sommita dei muri- c

Holcus lanatus L. - incolti - pc

Rostraria cristata (L.) Tzvelev- pratelli aridi, ruderi, sommita dei muri - pc

Trisetaria panicea (Lam.) Maire- ambienti calpestati, pratelli aridi, ruderi, incolti- c

Lagurus ovatus L. - incolti, ruderi - r

Aira caryophyllea L. subsp. caryophyllea - su un rudere - rr

Aira elegantissima Schur - incolto - rr

Arundo donax L. - Spont? - nat. arch. - ambienti sinantropici - pc

Arundo plinii Turra- incolti- pc

Alopecurus myosuroides Huds. - incolto - r

Piptatherum miliaceum (L.) Cosson subsp. miliaceum- ruderi, incolti, ambienti calpestati- cc

Eragrostis minor Host - incolti, pratelli aridi, ruderi - pc

Cynodon dactylon (L.) Pers. - ambienti calpestati - cc

Digitaria sanguinalis (L.) Scop. subsp. sanguinalis - ambienti calpestati- pc

Paspalum distichum L. - nat. - a - incolto - rr

Setaria verticillata (L.) P. Beauv. var. ambigua (Guss.) Pari. -lungo i percorsi pedonali, ambienti sinantropici - c

Per questa entita e la successiva sono stati seguiti WISSKIRCHEN & HAEUPLER (1998).

Setaria verticillata (L.) P. Beauv. var. verticillata- ambienti sinantropici- rr

Setaria parviflora (Poir.) Kerguelen- nat.- a -lungo i percorsi pedonali- rr

Sorghum halepense (1.) Pers. - nat. - lungo i percorsi- rr

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME DI CARACALLA

ARAcEAE

Arum italicum Mill. subsp. italicum - incolti ombrosi, presso le siepi - c

CYPERACEAE

Cyperus rotundus L. - ambienti calpestati - c

Carex distachya Desf. - cespuglieto - r

Carex divulsa Stockes in With. subsp. divulsa -cespuglieti, incolti- r

Orchis papilionacea L. - incolto - rr

Orchis coriophora L. - incolto - rr

0RCHIDACEAE

Ophrys sphegodes Mill. subsp. sphegodes - prati - r

Ophrys bombyliflora Link - su un rudere - rr

Analisi dei dati

95

Le entita in elenco ammontano a 334, ripartite in 140 generi e 72 famiglie. Analogamente a quanto rilevato nella flora della citta di Roma, le famiglie piu ricche di specie sono le Compositae (56 entita), le Gramineae (44 entita) e le Le­guminosae (36 entita). Seguono Caryophyllaceae (15 entita), Crucz/erae (14 en­tita), Umbelli/erae (12 entita), Scrophulariaceae (9 entita), Labiatae e Liliaceae (8 entita), Geraniaceae e Rosaceae (7 entita), Rubiaceae e Caprifoliaceae (5 enti­ta}. Le rimanenti famiglie contano meno di 5 entita ciascuna.

Le specie presenti aile T erme rna moho rare a Roma sono: Aphanes arvensis L., Coronilla scorpioides (L.) Koch, Ceterach o/ficinarum Willd. subsp. bivalens D. E. Meyer, Colutea arborescens L., Melica minuta L., Polypodium cambricum L. subsp. serrulatum (Sch. ex Arcang.), Rorippa sylvestris (L.) Besser e Tyrim­nus leucographus (L.) Cass. Si tratta di un gruppo dal significato ecologico va­rio, costituito in prevalenza da specie che crescono sui muri (ad es. Melica mi­nuta) rna anche da dementi legati agli ambienti umidi nei pressi dei sotterranei (ad es. Rorippa sylvestris) e ai pratelli aridi fra i ruderi (ad es. Tyrimnus leuco­graphus).

Fra le entita rilevate, 300 sono autoctone (89,8%) e 34 alloctone (fig. 1), di cui 4 occasionali (1,2%) e 30 naturalizzate (9%). Tra queste ultime particolare interesse assume Setaria parvi/lora (Poir.) Kerguelen, una specie che si sta espandendo moho rapidamente nella citta e che negli ultimi venti anni dal cen­tro storico si e diffusa verso 1' estemo, in particolare sulla pavimentazione e sui muraglioni lungo le rive del fiume Tevere. Considerando il periodo di immigra-

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Fig. 1 - Percentuale di specie indigene, esotiche occasionali ed esotiche naturalizzate nella flora vascolare delle T erme di Caracalla.

zione, le entita esotiche della flora di Caracalla sono state distinte in 6 archeo­fite (1,8%) e 28 neofite (8,4%).

Nel complesso, le specie esotiche costituiscono quindi appena il10% della flora delle T erme. Si tratta di una percentuale piuttosto bassa se si considera che aRoma esse rappresentano il19% e che il sito analizzato si trova in pieno centro cittadino ed e soggetto ad una discreta intensita di disturbo (falciatura, calpestio). Le specie esotiche infatti sono generalmente ben rappresentate nelle aree urbane (PYsEK, 1998) e la loro presenza percentuale tende ad aumentare sia verso il centro cittadino che lungo un gradiente di crescente disturbo antro­pico (KowARIK, 1990; CELESTI GRAPow et al., 2001b).

In fig. 2 le specie sono state raggruppate a seconda dell' ambiente preferen­ziale all'intemo delle Terme. L' ambiente piu rappresentato sono gli incolti, dif­fusi tra i ruderi e sopra di essi. Seguono gli habitat sinantropici, in particolare le aree calpestate lungo gli stradelli percorsi dai visitatori e le zone ruderali che si trovano nei pressi dei cantieri. Si puo osservare che essi ospitano la maggior percentuale di specie esotiche. Al contrario, la flora che cresce in modo prefe­renziale sui muri e relativamente poco numerosa e quasi esclusivamente com­pasta da elementi autoctoni, generalmente specie casmofile e litofile (LISCI, 1997).

Forme biologiche

Dall' analisi delle forme biologiche in fig. 3 si nota la netta prevalenza delle terofite, che costituiscono quasi la meta della flora delle Terme (47 ,6%) e a Ro-

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FLORA VASCOLARE SPONTANEA DELLE TERME Dl CARACALLA 97

Fig. 2 - Numero di specie rilevate in modo preferenziale nei principali ambienti presenti aile Terme di Caracalla: U = umidi; M = muri; C = cespuglieti; I = incolti; S = sinantropici.

rna rappresentano il41 %. Gli alti valori rilevati sono dovuti sia a fattori biocli­matici che al disturbo antropico. All' aridita am bien tale che caratterizza gli am­bienti piu' diffusi a Caracalla, ossia gli incolti, la sommita dei ruderi e dei muri, i pratelli e le pareti piu esposte, si somma infatti 1' effetto di isola urbana di ca­lore, determinando una prevalenza di piante annuali, ed in generale di elementi termofili e xerofili. L' elevata presenza di terofite e inoltre legata alloro adatta­mento al disturbo, che fa si che esse siano in genere ben rappresentate nelle aree urbane (SUKOPP & WERNER, 1983).

Fig. 3 - Spettro biologico della flora vascolare delle Terme di Caracalla.

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98 L. C. GRAPOW, C. BLASI

Nonostante gli interventi rivolti ad evitare lo sviluppo di alberi ed arbusti, la presenza nell' area analizzata di ben 34 specie di fanerofite (10,2%) mette in ri­salto la grande vitalita della componente legnosa nella flora di Roma. Nel terri­torio cittadino il contingente arboreo ed arbustivo costituisce il15% della flora e comprende prevalentemente dementi dei boschi residui inclusi nel tessuto urbano, delle boscaglie ripariali lungo le rive del T evere e dei suoi affluenti ed entita esotiche. Tra le ultime ali'interno delle Terme sono presenti le principali specie legnose invasive della flora romana, Ailanthus altissima (Miller) Swingle e Robinia pseudacacia L., e quattro specie naturalizzate piuttosto frequenti nella citta: Acer negundo L., Ligustrum lucidum Aiton fil., Lonicera japonica Thunb. e Parthenocissus quinque/alia (L.) Planchon. Per quanto riguarda le fa­nerofite autoctone, alcune di esse sono sfuggite alie opere di diserbo perche si­te sulla sommita dei muri ad altezze piuttosto elevate (ad es. Pistacia terebin­thus L., Rhamnus alaternus L.). In generale si tratta tuttavia di dementi che co­prono i ruderi nelle aree non accessibili al pubblico, sia lianosi (ad es. Clematis vitalba L., Hedera helix L., Lonicera implexa Aiton e Rubia peregrina L.), che cespitosi (ad es. Crataegus monogyna Jacq., Euonymus europaeus L., Spartium junceum L. e Viburnum tinus L.), che persino a portamento scaposo (ad es. Acer campestre L., Cercis siliquastrum L. e Fraxinus ornus L.).

Tra le nanofanerofite va citato il cappero (Capparis spinosa L.), elemento ca­ratteristico delle pareti piu esposte di vecchi muri e ruderi, la cui distribuzione a Roma e strettamente associata alia presenza di tali habitat nel centro storico e lungo la via Appia Antica. Tra le specie muricole particolarmente significative sono le camefite, generalmente rare o poco comuni nella citta, rna che ali' inter­no delle T erme trovano una notevole estensione degli ambienti favorevoli alia loro crescita e si sviluppano molto abbondanti. Fra le camefite rare nella flora romana si rinvengono Erysimum cheiri (L.) Crantz e Ruta chalepensis L., e tra le specie poco comuni Anti"hinum majus L. subsp. tortuosum (Bose) Rouy, Cen­tranthus ruber (L.) DC., Sedum sedi/orme (Jacq.) Pau e Teucrium/lavum L.

Tipi corologici

Anche lo spettro corologico ( da PIGNA TTI, 1982) mette in risalto 1' elevata mediterraneita della flora delle Terme, con il prevalere del contingente medi­terraneo e la ridotta incidenza delle specie Eurasiatiche (fig 4). Gli dementi Eurimediterranei, che aRoma rappresentano il22,3 %, nell' area analizzata rag­giungono il27 ,8%, mentre le Stenomediterranee costituiscono il15,9% (a Ro­ma il18%). ll contingente Eurasiatico e pari al15 %, una percentuale inferiore

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Fig. 4- Spettro corologico della flora vascolare delle Terme di Caracalla.

rispetto alia flora di Roma (19,1 %) nella quale esso include numerose specie nemorali legate ai frammenti di vegetazione forestale.

L'elevata percentuale di elementi ad ampia distribuzione e da ricondurre al­l'impatto antropico nell' area piu frequentata dai visitatori (viali, stradelli pedo­nali, giardino), che seleziona le specie cosmopolite, subcosmopolite e avventi­zie. Esse costituiscono quasi un terzo della flora di Caracalia (32,3 %), una per­centuale leggermente superiore a quella misurata per la flora di Roma (28%).

Conclusioni

In rapporto alia limitata estensione, il numero di specie rinvenute ali'inter­no delle T erme di Caracalia risulta moho elevato. Con i 3 34 taxa rilevati, 1' area as pita infatti circa un quarto delle specie vegetali note per la flora di Roma, che sulla superficie di 300 kmq indusa ali'intemo del Grande Raccordo Anulare conta 1301 entita. Cio e dovuto innanzitutto alia notevole eterogeneita di habi­tat, che offrono condizioni ecologiche moho differenti tra lora, in particolar modo per quanta riguarda l'intensita dell'irradiazione solare, la temperatura e l'umidita. Un'ulteriore diversificazione ambientale e determinata dali'impatto antropico, che si presenta con diverse modalita, intensita e frequenza. L' elevata ricchezza di specie va ricondotta inohre al fatto che le zone piu remote, protet­te dali'impatto dei visitatori e poco interessate dalie opere di diserbo, assumo-

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no un ruolo di siti di rifugio per numerosi dementi della vegetazione naturale, prevalentemente legati agli habitat rupestri e ai cespuglieti.

Se si considerano infine la particolare localizzazione nel centro di una gran­de citta, in un sito interessato da migliaia di anni da un impatto antropico in­tenso, e la limitata presenza della componente alloctona (10%), risulta eviden­te che nel contesto dell' ecosistema urbana di Roma le T erme di Caracalla co­stituiscono un centro di elevata diversita ed un importante nucleo di conserva­zione della flora autoctona e della vegetazione naturale.

fuNGRAZIAMENTI

Gli A.A. ringraziano la Soprintendenza Archeologica di Roma (in particolare la Dr.ssa Pira­nomonte e la Dr.ssa Capodiferro), la Dr.ssa Lorentz per la collaborazione durante i rilevamenti sul campo, il Dr. Banfi dd Museo Civico di Storia Naturale di Milano per la revisione della lista delle Gramineae e la Dott.ssa Di Marzio per il prezioso contributo in varie fasi dd lavoro.

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Riassunto

La flora dell'area archeologica delle Terme di Caracalla viene analizzata nd contesto della flo­ra della citta di Roma. Sono stati censiti 334 taxa, un numero rdativamente devato in rapporto alia limitata estensione dell' area. La prevalenza delle terofite (47,6%) tra le forme biologiche e da ricondurre sia all' aridita ambientale che al disturbo antropico. Nonostante gli interventi rivolti ad evitare lo sviluppo della vegetazione legnosa e presente un numeroso contingente di fanerofite (34 specie, 10,2%). Particolarmente significativa e l'abbondanza di alcune camefite, rare o poco co­muni nella citta, fra cui Erysimum cheiri (L.) Crantz e Ruta chalepensis L. Anche lo spettro coro­logico mette in risalto l'devata mediterraneita della flora, con il prevalere dd contingente medi­terraneo, e l'impatto antropico, con l'devata percentuale di dementi ad ampia distribuzione. Le specie alloctone costituiscono illO% della flora censita, una percentuale piuttosto bassa se si con­sidera Ia localizzazione delle Terme nel centro cittadino. Tra le specie naturalizzate e rilevante Ia presenza di Setaria paroi/lora (Poir.) Kerguelen, attualmente in fase di rap ida espansione nell' area urbana di Roma.

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Nel complesso l' area stueliata si conferma come uno dei siti eli maggior ricchezza floristics della citta; inoltre, con la presenza eli zone protette dall'impatto dei visitatori e poco interessate dalle opere eli eliserbo, essa assume il ruolo eli rifugio per numerosi elementi della vegetazione na­turale. Nel contesto dell'ecosistema urbano eli Roma, le Terme eli Caracalla costituiscono quineli un centro eli elevata eliversita e un importante nucleo eli conservazione della flora autoctona e del­la vegetazione naturale.

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