I reperti archeologici persiani in Iran

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I reperti archeologici persiani in Iran

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I reperti archeologici persiani in Iran

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Persepoli

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Persepoli fu una delle cinque capitali dell'Impero achemenide. È situata a circa 50 chilometri a nord della attuale città di Shiraz nella regione di Fars in Iran. La costruzione iniziò nel 520 a.C. sotto Dario I e durò quasi settant'anni. Il complesso non fu tuttavia mai terminato a causa dell'invasione dell'impero achemenide da parte di Alessandro Magno. La città non fu mai una residenza permanente: il suo scopo era quello di ospitare le celebrazioni del nuovo anno, che avvenivano a marzo, solenni processioni composte dai rappresentanti dei paesi tributari.

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I suoi palazzi si ergono su una piattaforma alta più di 12 metri e vasta 133.000 m². L’odierno sito comprende una zona residenziale, un villaggio, una struttura a torre e un gruppo di tombe. Secondo fonti greche ai piedi della piattaforma, separati da un fossato e all'interno di una doppia cinta muraria, si trovavano le residenze degli aristocratici, dei funzionari di corte, gli alloggi della servitù e dei soldati, praticamente la città stessa. Dall'accesso principale alla piattaforma, “La Porta delle Nazioni”, un'antica strada tuttora visibile conduceva a nord e poi a est attorno al monte della Misericordia. Il complesso sorgeva alle pendici dei monti nel Fars meridionale, Iran.

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Tombe dei sovraniachemenidi

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Quattro sarebbero le tombe di re achemenidi, scavate nella roccia. Sono tutte a notevole altezza dal suolo. Le tombe sono conosciute come le "quattro croci persiane", per la forma della loro facciata. Il sito è noto come Ṣalib , forse una traduzione dalla parola persiana chalīpā (= "croce"). L'ingresso di ogni tomba è al centro di una croce, che si apre su di una piccola camera, dove il re giaceva in un sarcofago. La trave orizzontale di ciascuna delle facciate della tomba si crede fosse l'esatta replica dell'entrata del palazzo di Persepolis.

Una delle tombe è stata identificata da un'iscrizione che la accompagna e si tratterebbe della tomba di Dario I (522-486 a.C.). Le altre tre tombe si ritiene siano quelle di Serse I (486-465 a.C), Artaserse I (465-424 a.C.), e Dario II (423-404 a.C.). Una quinta incompiuta, potrebbe appartenere ad Artaserse III, che regnò solo due anni, ma è più probabile che si tratti di quella di Dario III (336-330 a.C.), ultimo della dinastia achemenide.Le tombe furono, infine, saccheggiate in seguito alla conquista dell'impero achemenide da parte di Alessandro Magno.