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I SABATO 5 GENNAIO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I I LA CELEBRAZIONE Il rito previsto durante la Messa delle ore 18, domani in Cattedrale Nel giorno dell’Epifania del Signore due nuovi doni per la Chiesa di Lodi techistico. Si punta dunque alla for- mazione e a coltivare la spiritualità, ad una relazione personale e quoti- diana con la Parola». Roberto Pozzi sarà istituito ac- còlito. «Al centro di questo ministe- ro c’è l’Eucarestia – dice don Elia -, nel servizio liturgico, all’altare. Ma in casi di necessità, dove non ci fos- sero sacerdoti e ministri a sufficien- za, l’accolito potrà aiutare nella di- stribuzione della Comunione, e po- trà portarla ai malati. C’è questa at- tenzione anche al mondo della ma- lattia». Ecco dunque perché il ministero del Lettorato e dell’Accolitato sono doni per tutta la comunità. Natural- mente attraverso l’“eccomi” di que- sti due giovani, che pronunceranno ciascuno la propria disponibilità da- vanti all’assemblea e al vescovo. Monsignor Malvestiti benedirà Luca e nei riti esplicativi gli conse- gnerà il Libro delle Sacre Scritture. Dirà invece a Roberto, prima di consegnargli la patena per il pane consacrato: «Tu parteciperai in mo- do particolare al ministero della Chiesa. Essa infatti ha il vertice e la fonte della sua vita nell’Eucarestia, mediante la quale si edifica e cresce come popolo di Dio. Questo ministe- ro ti impegni a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signo- re e a conformarvi sempre più il tuo essere e il tuo operare». Il passo successivo all’accolitato potrebbe essere poi il diaconato. Luca e Roberto sono due degli alunni del Seminario vescovile di Lodi, che conta dieci giovani lodigia- ni, tre cremaschi e due vigevanesi, cui si aggiungono, per la frequenza alle lezioni, i seminaristi di Pavia e Cremona. n di Raffaella Bianchi Il ministero del Lettorato e del- l’Accolitato, nuovi doni per tutta la Chiesa di Lodi. A due giovani del Se- minario vescovile di Lodi il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti con- ferirà i due ministeri durante la Messa solenne dell’Epifania, doma- ni, domenica 6 gennaio, alle 18 nella Cattedrale di Lodi. Con il vescovo concelebreranno i sacerdoti delle parrocchie da cui i giovani proven- gono e nelle quali fanno servizio pa- storale. I due alunni sono Luca Corini e Roberto Pozzi. Luca ha 24 anni, è originario di Spino d’Adda e presta servizio pastorale nella parrocchia di Sant’Alberto in Lodi. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico Gandi- ni di Lodi, è entrato in Seminario nel 2013 e mentre ha cominciato gli stu- di, è stato per il primo anno nella parrocchia di Spino, poi per tre anni a Codogno, parrocchia San Biagio; infine da due anni è a Sant’Alberto in Lodi. Roberto ha 27 anni, è originario di Mulazzano ed è diplomato all’isti- tuto Maffeo Vegio, liceo psicopeda- gogico. Oggi in servizio pastorale a Paullo, Roberto è stato in preceden- za a Lodi Vecchio, Maleo e Borghet- to. Luca Corini sarà istituito lettore. Ricorda don Elia Croce, direttore spi- rituale del Seminario: «Il Lettorato è il servizio alla Parola di Dio sia nel- la celebrazione liturgica, sia nell’at- tenzione ai testi, sia nel servizio ca- Il Vescovo conferirà il ministero del Lettorato e dell’Accolitato a due alunni del Seminario, Luca Corini e Roberto Pozzi Il vescovo Maurizio presiederà la concelebrazione di domenica sera in cattedrale nel giorno dell’Epifania « Concelebreranno i preti delle parrocchie da cui i giovani provengono e in cui fanno servizio pastorale loro occhi, appunto, la specialità di que- sto bambino, termine della loro ricerca, era proprio l’“esser nato”. Se i Magi venissero a cercare noi, se i Magi si mettessero sulle mie tracce, troverebbero uno “che è nato”? Oppure vedrebbero un uomo o una donna che, certamente, diversi decenni fa è uscito dal grembo della propria madre, per poi rintanarsi per tutta la vita in altri generi di nidi, lasciandosi avviluppare da qual- cosa di caldo, protettivo, nutriente, ma anche stretto, esclusivo, riservato unica- mente a chi lo abita e, soprattutto, fuori dal mondo? La tentazione di chi è venuto al mondo è ricostruirsi il “paradiso per- duto” dato dal grembo della madre, luogo dove eravamo gli indiscussi, indisturbati padroni, avendo tutto senza chiedere, il centro del mondo. Ognuno ha le proprie preferenze in termini di grembo. Lo si può trovare nella professione, in idee, in un affetto, in una passione (sia essa eu- forica o depressiva), in ogni nostra fissa- zione e ossessione che ci estranea dalla realtà delle cose, delle persone e della storia, proteggendoci in un limbo dove niente e nessuno ci tocca e ci scalfisce. Mica è facile “nascere”; anzi è la cosa più difficile del mondo. I Magi hanno intrapreso un viaggio lungo, sorretti dal- la speranza di trovare “Colui che è nato”, chi davvero è riuscito ad esporsi agli altri, alle cose, alla vita, e chi, divenuto adulto, dirà a Nicodemo: non entri nel Regno di Dio se non nasci! n «Dov’è colui che è nato?». Questo è il modo con cui i Magi nominano il moti- vo della loro ricerca. Non lo chiamano “re”, o “l’erede al trono di Davide”, o “Mes- sia”, ma “Colui che è nato”, come se con questo appellativo, così solenne e strano, affermassero di cercare l’unico che è riuscito a nascere, quasi che “nascere” fosse la caratteristica principale della persona che li ha fatti uscire dalla loro patria. Effettivamente i Magi avevano la- sciato tutto, come Abramo in vista della terra promessa, per trovare qualcuno di davvero speciale, il cui avvento era stato perfino annunciato da una stella. Ma ai IL VANGELO DELLA DOMENICA Se i Magi venissero a cercare noi, chi troverebbero? di don Cesare Pagazzi L'agenda del vescovo Sabato 5 gennaio A Lodi, nella Casa Vescovile, in mattinata, riceve il Parroco di Merlino e Marzano in preparazione alla Visita Pastorale. Domenica 6 gennaio, Solennità dell’Epifania del Signore A Lodi, in Cattedrale, alle ore 18.00, presiede la Santa Messa con l’Annuncio del giorno di Pasqua e il conferimento dei ministeri dell’ac- colitato e del lettorato. Lunedì 7 gennaio A Lodi, nella Casa Vescovile, alle ore 15.30, riceve il Parroco di Comazzo e Lavagna in preparazio- ne alla Visita Pastorale. A Corte Palasio, per la Visita Pastorale, alle ore 18.00, nel Muni- cipio, incontra gli Amministratori di Corte Palasio e Abbadia Cerreto e alle 21.00, i Consigli di partecipa- zione dell’unità pastorale. Martedì 8 gennaio A Cadilana e a Corte Palasio, per la Visita Pastorale, alle ore 8.45, incontra alcuni ammalati nelle loro abitazioni; a Corte Palasio, alle 11.00, gli alunni delle scuole; a Cadilana, alle 15.30, visita alcuni luoghi di lavoro; alle 21.00, all’Agri- turismo “Il Mulino”, incontra gli agricoltori. Mercoledì 9 e giovedì 10 gennaio Partecipa alla Conferenza Episco- pale Lombarda a Caravaggio. Venerdì 11 gennaio Alla Triulza di Codogno, alle ore 21.00, presiede la Santa Messa nel terzo centenario della morte della venerabile Antonia Maria Belloni. CHIESA

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I SABATO 5 GENNAIO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I I

LA CELEBRAZIONE Il rito previsto durante la Messa delle ore 18, domani in Cattedrale

Nel giorno dell’Epifania del Signoredue nuovi doni per la Chiesa di Lodi

techistico. Si punta dunque alla for-mazione e a coltivare la spiritualità,ad una relazione personale e quoti-diana con la Parola».

Roberto Pozzi sarà istituito ac-còlito. «Al centro di questo ministe-ro c’è l’Eucarestia – dice don Elia -,nel servizio liturgico, all’altare. Ma

in casi di necessità, dove non ci fos-sero sacerdoti e ministri a sufficien-za, l’accolito potrà aiutare nella di-stribuzione della Comunione, e po-trà portarla ai malati. C’è questa at-tenzione anche al mondo della ma-lattia».

Ecco dunque perché il ministerodel Lettorato e dell’Accolitato sonodoni per tutta la comunità. Natural-mente attraverso l’“eccomi” di que-sti due giovani, che pronuncerannociascuno la propria disponibilità da-vanti all’assemblea e al vescovo.

Monsignor Malvestiti benediràLuca e nei riti esplicativi gli conse-gnerà il Libro delle Sacre Scritture.

Dirà invece a Roberto, prima diconsegnargli la patena per il pane

consacrato: «Tu parteciperai in mo-do particolare al ministero della Chiesa. Essa infatti ha il vertice e lafonte della sua vita nell’Eucarestia,mediante la quale si edifica e crescecome popolo di Dio. Questo ministe-ro ti impegni a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signo-re e a conformarvi sempre più il tuoessere e il tuo operare».

Il passo successivo all’accolitatopotrebbe essere poi il diaconato.

Luca e Roberto sono due deglialunni del Seminario vescovile di Lodi, che conta dieci giovani lodigia-ni, tre cremaschi e due vigevanesi,cui si aggiungono, per la frequenzaalle lezioni, i seminaristi di Pavia eCremona. n

di Raffaella Bianchi

Il ministero del Lettorato e del-l’Accolitato, nuovi doni per tutta laChiesa di Lodi. A due giovani del Se-minario vescovile di Lodi il vescovomonsignor Maurizio Malvestiti con-ferirà i due ministeri durante la Messa solenne dell’Epifania, doma-ni, domenica 6 gennaio, alle 18 nellaCattedrale di Lodi. Con il vescovo concelebreranno i sacerdoti delle parrocchie da cui i giovani proven-gono e nelle quali fanno servizio pa-storale.

I due alunni sono Luca Corini eRoberto Pozzi. Luca ha 24 anni, è originario di Spino d’Adda e prestaservizio pastorale nella parrocchiadi Sant’Alberto in Lodi. Dopo essersidiplomato al liceo scientifico Gandi-ni di Lodi, è entrato in Seminario nel2013 e mentre ha cominciato gli stu-di, è stato per il primo anno nella parrocchia di Spino, poi per tre annia Codogno, parrocchia San Biagio;infine da due anni è a Sant’Albertoin Lodi.

Roberto ha 27 anni, è originariodi Mulazzano ed è diplomato all’isti-tuto Maffeo Vegio, liceo psicopeda-gogico. Oggi in servizio pastorale aPaullo, Roberto è stato in preceden-za a Lodi Vecchio, Maleo e Borghet-to.

Luca Corini sarà istituito lettore.Ricorda don Elia Croce, direttore spi-rituale del Seminario: «Il Lettoratoè il servizio alla Parola di Dio sia nel-la celebrazione liturgica, sia nell’at-tenzione ai testi, sia nel servizio ca-

Il Vescovo conferiràil ministero del Lettoratoe dell’Accolitato a duealunni del Seminario, Luca Corini e Roberto Pozzi

Il vescovo Maurizio presiederà la concelebrazione di domenica sera in cattedrale nel giorno dell’Epifania

«Concelebreranno i preti delle parrocchie da cui i giovani provengono e in cui fanno servizio pastorale

loro occhi, appunto, la specialità di que-sto bambino, termine della loro ricerca,era proprio l’“esser nato”.

Se i Magi venissero a cercare noi, sei Magi si mettessero sulle mie tracce,troverebbero uno “che è nato”? Oppurevedrebbero un uomo o una donna che,certamente, diversi decenni fa è uscitodal grembo della propria madre, per poirintanarsi per tutta la vita in altri generidi nidi, lasciandosi avviluppare da qual-cosa di caldo, protettivo, nutriente, maanche stretto, esclusivo, riservato unica-mente a chi lo abita e, soprattutto, fuoridal mondo? La tentazione di chi è venutoal mondo è ricostruirsi il “paradiso per-

duto” dato dal grembo della madre, luogodove eravamo gli indiscussi, indisturbatipadroni, avendo tutto senza chiedere,il centro del mondo. Ognuno ha le proprie

preferenze in termini di grembo. Lo sipuò trovare nella professione, in idee, inun affetto, in una passione (sia essa eu-forica o depressiva), in ogni nostra fissa-zione e ossessione che ci estranea dallarealtà delle cose, delle persone e dellastoria, proteggendoci in un limbo doveniente e nessuno ci tocca e ci scalfisce.

Mica è facile “nascere”; anzi è la cosapiù difficile del mondo. I Magi hannointrapreso un viaggio lungo, sorretti dal-la speranza di trovare “Colui che è nato”,chi davvero è riuscito ad esporsi aglialtri, alle cose, alla vita, e chi, divenutoadulto, dirà a Nicodemo: non entri nelRegno di Dio se non nasci! n

«Dov’è colui che è nato?». Questo èil modo con cui i Magi nominano il moti-vo della loro ricerca. Non lo chiamano“re”, o “l’erede al trono di Davide”, o “Mes-sia”, ma “Colui che è nato”, come se conquesto appellativo, così solenne e strano,affermassero di cercare l’unico che èriuscito a nascere, quasi che “nascere”fosse la caratteristica principale dellapersona che li ha fatti uscire dalla loropatria.

Effettivamente i Magi avevano la-sciato tutto, come Abramo in vista dellaterra promessa, per trovare qualcuno didavvero speciale, il cui avvento era statoperfino annunciato da una stella. Ma ai

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Se i Magi venissero a cercare noi, chi troverebbero?

di don Cesare Pagazzi

L'agendadel vescovo

Sabato 5 gennaioA Lodi, nella Casa Vescovile, in mattinata, riceve il Parroco di Merlino e Marzano in preparazione alla Visita Pastorale.

Domenica 6 gennaio, Solennità dell’Epifania del SignoreA Lodi, in Cattedrale, alle ore 18.00, presiede la Santa Messa con l’Annuncio del giorno di Pasqua e il conferimento dei ministeri dell’ac-colitato e del lettorato.

Lunedì 7 gennaioA Lodi, nella Casa Vescovile, alle ore 15.30, riceve il Parroco di Comazzo e Lavagna in preparazio-ne alla Visita Pastorale.A Corte Palasio, per la Visita Pastorale, alle ore 18.00, nel Muni-cipio, incontra gli Amministratori di Corte Palasio e Abbadia Cerreto e alle 21.00, i Consigli di partecipa-zione dell’unità pastorale.

Martedì 8 gennaioA Cadilana e a Corte Palasio, per la Visita Pastorale, alle ore 8.45, incontra alcuni ammalati nelle loro abitazioni; a Corte Palasio, alle 11.00, gli alunni delle scuole; a Cadilana, alle 15.30, visita alcuni luoghi di lavoro; alle 21.00, all’Agri-turismo “Il Mulino”, incontra gli agricoltori.

Mercoledì 9 e giovedì 10 gennaioPartecipa alla Conferenza Episco-pale Lombarda a Caravaggio.

Venerdì 11 gennaioAlla Triulza di Codogno, alle ore 21.00, presiede la Santa Messa nel terzo centenario della morte della venerabile Antonia Maria Belloni.

CHIESA

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II I CHIESA I SABATO 5 GENNAIO 2019 I IL CITTADINO DI LODI

per gli altri, e penso che il nostro scopo sia far sì che questo desiderionon cada nel vuoto. Per questo, co-me è stato fatto per gli altri appun-tamenti, vogliamo andare incontroalle necessità dei giovani, ai loro dubbi e alle loro domande, e cercaredi fornire gli strumenti adeguati».A questo percorso parteciperannoanche il vescovo Maurizio e il sinda-co di Sant’Angelo Maurizio Villa, mentre a guidare la mattinata saràRaffaele Gnocchi, pedagogista esperto in ambito sociale.

Tutti i contributi emersi sarannooggetto di discussione dei “Tavoli diPanama”, un momento di discussio-ne aperto in cui i giovani presenti al“Le Sei Città” coinvolgeranno i lorocoetanei in uno scambio di opinionie proposte da presentare agli ammi-nistratori del territorio nei Colloquidi San Bassiano, il 19 febbraio nellaCasa Vescovile. n

di Federico Gaudenzi

Il 2019 riparte dai giovani: conti-nuano gli appuntamenti del “Le SeiCittà”, il ciclo di incontri pensato dalvescovo Maurizio per coinvolgerei giovani su alcuni argomenti fonda-mentali, e favorire un dialogo e unconfronto con le pubbliche ammini-strazioni in un contesto di reciprocoarricchimento. Si è parlato di scuolae famiglia, lavoro e tempo libero, perconcludere il 12 gennaio con due incontri, a Lodi e Sant’Angelo, dedi-cati rispettivamente a “Fragilità e dipendenze” e “Solidarietà”.

A Lodi, alle ore 9 in municipio, siterrà l’incontro sul tema “Giovani,fragilità e dipendenze”, coordinatoda don Stefano Ecobi. «Partiremo dalle fragilità che possono caratte-rizzare i giovani di oggi, e dai dati sulle dipendenze nel Lodigiano – spiega don Ecobi -. Nel confronto trai giovani e la rappresentanza del-l’amministrazione comunale, ci aiu-teranno la dottoressa Concettina Varango, direttore del Servizio Di-pendenze dell’Asst di Lodi, la dotto-ressa Stefania Comandulli, educa-trice presso la Comunità Il Pellicanodi Castiraga Vidardo e Andrea Me-nin, direttore dell’Arsenale dell’Ac-coglienza di Borghetto. Saranno pre-senti una rappresentanza dei giova-ni lodigiani e il vescovo Maurizio».

L’ultimo appuntamento si terràin municipio a Sant’Angelo, alle ore11, e verterà sul tema “Giovani e Soli-darietà”. «Un tema particolarmenteampio, di cui cercheremo di affron-tare alcuni punti specifici, andandoanche sul concreto – ha commenta-to don Mario Bonfanti, che sta orga-nizzando l’incontro -. Sono convintoche tanti giovani abbiano voglia di’sporcarsi le mani’, di darsi da fare

A Lodi si discuteràdi fragilità e dipendenze,a Sant’Angelo di solidarietà,presenti il Vescovoe qualificati esperti

LE SEI CITTÀ Si conclude il 12 gennaio il ciclo di incontri proposto dalla diocesi in vista dei “Tavoli di Panama”

Giovani e società, il dialogo riparte

Lunedì 14 gennaio, alle ore 21,presso l’aula magna del liceo Verri,in via San Francesco a Lodi, ripren-dono gli incontri pubblici del Meic.La serata sarà dedicata alla testi-monianza quanto mai attuale didon Tonino Bello, vescovo e profe-ta del nostro tempo, a venticinqueanni dalla morte. Uomo e cristianoche ha saputo riconoscere Dio neipoveri, negli esclusi, negli oppressie che si è impegnato senza rispar-mio per la giustizia e la pace diquesto mondo. Ne parlerà SergioParonetto, già vicepresidente na-zionale e ora direttore del CentroStudi di Pax Christi.

Il messaggio inequivocabile

che don Tonino ancora oggi ci tra-smette è che non possiamo dircidavvero cristiani se non ci avven-turiamo nel mare agitato della Sto-ria e, uscendo dai luoghi sacri, con-sacriamo quelli più deserti, perife-rici, abbandonati. Non possiamodirci davvero cristiani se non stia-mo dalla parte dei poveri denun-ciando chi li sfrutta, li umilia, li re-spinge. Come ha scritto Papa Fran-cesco: «Una fede autentica implicasempre un profondo desiderio dicambiare il mondo». E don Toninoha detto: «Delle parole dette michiederà conto la Storia, ma delsilenzio con cui ho mancato di di-fendere i deboli dovrò rendere con-

to a Dio». Allo stesso tempo e con la stes-

sa forza ha difeso la pace. Presi-dente di Pax Christi, diceva che laparola pace ha senso e consistenzasolo se associata alla parola giusti-zia. Che solo se fondata sul ricono-scimento della dignità della perso-na è una pace vera.

Il tempo che stiamo vivendo hacome non mai bisogno ancora del-la sua voce, della sua capa

cità di leggere i segni dei tempie del suo coraggio che non lo face-va indietreggiare neppure davantialle critiche più feroci dei potentidel suo tempo. Un esempio da imi-tare e da seguire che il Meic propo-

ROMAMarcia della pace,anche mons. Merisiin piazza San Pietro

In tanti, alcune migliaia, hanno par-tecipato il primo giorno dell’anno allamarcia della pace promossa dalla Co-munità di Sant’Egidio da Castel San-t’Angelo a San Pietro in sostegno almessaggio di Papa Francesco in occa-sione delle 52a Giornata Mondiale dellaPace. Tra i presenti anche alcuni lodi-giani provenienti da svariate parrocchiedella diocesi. C’era anche il vescovoemerito monsignor Giuseppe Merisi,già presidente di Caritas Italiana. Dopol’Angelus Papa Francesco ha salutatoi partecipanti alla marcia: “I miei auguricordiali vanno specialmente a voi cheoggi siete qui in Piazza San Pietro, tan-to numerosi! Saluto i partecipanti allamanifestazione “Pace in tutte le terre”

Si chiama “Welcome Europe”:è un’iniziativa dei cittadini europeiper trasformare le politiche euro-pee sull’immigrazione, iniziativa che ha visto l‘adesione di tantissi-me associazioni sia italiane che straniere, tra cui anche Caritas Ita-liana e Acli. Tre sono i temi della campagna.

Il primo: Salvare vite non è unreato. Vogliamo decriminalizzare lasolidarietà. In ben 12 paesi del-l’Unione europea distribuire ali-menti e bevande, dare un passaggioo ospitare un migrante sono com-portamenti per cui è possibile rice-vere una multa o anche essere arre-stati. Punire questi comportamentisignifica punire l’aiuto umanitarioe riconoscere il reato di solidarietà.L’obiettivo è allora far sì che la Com-missione fermi quei governi che stanno criminalizzando i volontari.

Il secondo: Liberi di accoglierei rifugiati. Vogliamo creare passaggisicuri. Dal 1990 a oggi sono morti più di 34mila migranti nel tentativodi raggiungere via mare l’Europa.L’apertura di vie d’accesso legali esicure verso paesi disposti ad acco-gliere rappresenta spesso la sola opportunità di protezione per ri-chiedenti asilo e rifugiati. La societàcivile può offrire un contributo rile-vante nella creazione di vie sicuredi ingresso complementari e addi-zionali ai programmi nazionali; perquesto si chiede alla CommissioneEuropea di sostenere i programmisponsorizzati da privati affinché sempre più cittadini e associazionipossano essere liberi di accogliere.

Il terzo: I diritti umani sono in-violabili. Vogliamo proteggere le vit-time di abusi. Molti migranti sonovittime di sfruttamento lavorativo,abusi o violazioni dei diritti umani,in particolare alle frontiere, ma tro-vano grandi difficoltà nell’accessoalla giustizia. Eppure tutte le perso-ne devono essere tutelate. Per que-sto si chiede protezione per tutti -indipendentemente dal loro status- e garanzie di accesso alla giustizia.

Aderiamo a “Welcoming Euro-pe” perché da più di 13 anni soste-niamo un commercio equo che per-metta a piccoli produttori del Suddel Mondo di mantenersi dignitosa-mente prevenendo la necessità diabbandonare la propria terra. Ci op-poniamo ad un’economia globaleingiusta che obbliga a migrare e au-spichiamo un’accoglienza solidale.Per questo da lunedì 7 a sabato 12gennaio, anche presso le botteghedi Lodi e di Casalpusterlengo si ter-rà la raccolta di firme “per un’ Euro-pa che accoglie”. n a cura di Giovanna Bruschi Presidente della Cooperativa Nord Sud

WELCOME EUROPEUna raccoltadi firmeper una Europache accolga

Il vescovo con alcuni partecipanti all’ultimo incontro del ciclo “Le Sei Città”, tenuto in dicembre a Casalpusterlengo

ne all’attenzione di tutti coloro chesentono il desiderio di abbeverarsialle fonti della testimonianza dichi ci ha preceduti e ci ha tracciatoun sentiero non facile da percorrema che non dobbiamo smarrire. n Giuseppe Migliorini

INCONTRO Lunedì 14 gennaio al liceo Verri Sergio Paronetto ne ripercorrerà l’esperienza a 25 anni dalla morte

Il Meic riflette su don Tonino Bello,profeta di un altro mondo possibile

Don Tonino Bello

OSSAGORitorna al santuariola santa Messaper gli ammalati

Dopo le feste natalizie, mercoledì9 gennaio ritorna presso il santuariodella Mater Amabilis a Ossago Lodigia-no la santa Messa per gli ammalati chevede in questo inizio il suo quarto an-no. Alle ore 15.30 è prevista la recita delsanto Rosario e a seguire la santa Mes-sa con la benedizione eucaristica. Altermine sarà recitata la supplica allaMater Amabilis. Come sempre sarà di-sponibile il sacerdote per le confessio-ni. Adiacente al santuario e disponibileil parcheggio auto. Il santuario è aperto tutti i giorni dalleore 7 alle 12 e dalle 14 alle 18.30. L’ac-cesso al Parco Presepe è consentito dallunedì alla domenica dalle ore 15.30 alle18.30.

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CHIESA I SABATO 5 GENNAIO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I III

Con la conclusione delle festivi-tà natalizie, riprende l’intenso per-corso della Visita pastorale. Il vesco-vo Maurizio, a partire dal 7 gennaio,concluderà l’incontro con le parroc-chie di Corte Palasio, Cadilana e Ab-badia Cerreto. Lunedì, alle ore 18, sarà in municipio a Corte Palasio, dove saranno presenti i anche i rap-presentanti dell’amministrazionedi Abbadia Cerreto, mentre alle 21incontrerà i consigli di partecipazio-ne dell’unità pastorale.

Martedì 8 gennaio, il programmaprevede alle 8.45 l’incontro con al-cuni ammalati nelle loro abitazionia Cadilana e a Corte Palasio. Il vesco-vo rimarrà quindi in paese per visi-tare le scuole, alle ore 11; nel pome-

riggio, alle 15.30, a Cadilana, visiteràalcuni luoghi di lavoro e in serata alle 21 presso l’agriturismo Il Mulinodi Prada, incontrerà una rappresen-tanza degli agricoltori.

A seguire, il vescovo Mauriziovisiterà le ultime quattro parrocchiedel vicariato di Paullo, ovvero quelledi Marzano (12 gennaio, ore 17), Mer-lino (13 gennaio, ore 10.30), Comazzo(13 gennaio, ore 17) e Lavagna (20 gennaio, ore 10.30). I due vicariati diPaullo e Spino saranno così ultimatientro la festività patronale di San Bassiano, che segna un momento significativo per la diocesi, que-st’anno in particolare, per il 17esimocentenario della nascita del santo.

In primavera, il vescovo sarà im-

pegnato nella Visita pastorale al vi-cariato di Sant’Angelo Lodigiano, che conta 17 parrocchie, e che saràcompletato entro l’estate. Infine, perconcludere la Visita in tutta la dio-cesi, rimarranno le 11 parrocchie del

vicariato di Lodi città, che accoglie-ranno il vescovo in autunno. Il pro-gramma prevede di concludere laVisita pastorale nella città episco-pale entro la festività di San Bassia-no del 2020 n.

DA LUNEDÌ Ultimi incontri nel vicariato di Spino, poi toccherà alle 4 parrocchie restanti del vicariato di Paullo

Il Vescovo in cammino:riparte la Visita pastorale

La statua del patrono Bassiano collocata nella cattedrale di Lodi

tante momento di coesione della co-munità cristiana del Lodigiano, chesi raduna sotto la protezione e l’esempio di San Bassiano, tanto cheuna sua immagine (tratta da una statua custodita nella chiesa di Gra-della, dedicata appunto a San Bas-siano) è diventata il simbolo della Visita Pastorale che vede da tempoimpegnato il vescovo Maurizio.

La solennità, quindi, non si chiu-derà con la celebrazione della matti-na del 19 gennaio, ma si completeràcon la preghiera dei Vespri in catte-drale alle 16.30, per poi spostarsi, domenica 20, a Lodi Vecchio, nellaBasilica dei XII Apostoli, dove alle16 è prevista una celebrazione pre-sieduta dal vescovo Maurizio. Do-menica 20, in tutte le parrocchie del-la diocesi sarà celebrata una Messavotiva di San Bassiano.

Gli altri appuntamenti di questo17esimo centenario proseguirannol’8 febbraio con il ricordo della mor-te del santo nella celebrazione dellasanta Messa in basilica a Lodi Vec-chio alle ore 16.

A un mese dalla solennità, il 19febbraio, nella Casa vescovile si ter-ranno i “Colloqui di San Bassiano”,tradizionale incontro del Vescovocon le autorità e gli amministratoridel territorio, mentre sabato 13 apri-le è prevista la Veglia diocesana nel-la Giornata mondiale della Gioventù,con il pellegrinaggio dei giovani dal-la basilica di Lodi Vecchio a Lodi.

Il 18 maggio, a Lodi Vecchio, laCappella musicale della cattedraleeseguirà un concerto mariano, men-tre il 3 novembre del 2019 si conclu-derà l’anno con la memoria della traslazione di San Bassiano, alle 16a Lodi Vecchio. n

di Federico Gaudenzi

La solennità di San Bassiano rappresenta da sempre un momen-to di particolare devozione per tuttala diocesi, di cui il santo testimoniale antichissime radici cristiane. Maquest’anno, il 19 gennaio ha un valo-re ancora maggiore, perché proprionel 2019 si colloca un anniversarioimportante. Secondo le più autore-voli fonti storiche, infatti, la nascitadi San Bassiano (nella città di Sira-cusa) risale al 319, e pertanto que-st’anno si celebra il 17esimo cente-nario della sua nascita. Il program-ma delle celebrazioni e degli eventilegati a questa ricorrenza è iniziatogià lo scorso novembre, con la me-moria della traslazione delle reli-quie del santo, ma ovviamente cul-minerà con la festa patronale del 19gennaio.

Il venerdì precedente, 18 genna-io, si comincerà con la Veglia dioce-sana (con Celebrazione Eucaristica)delle ore 21 in cattedrale, che vedràla partecipazione delle corali par-rocchiali.

Sabato 19, per la solennità delsanto patrono della diocesi, la cittàsi ritroverà alle ore 10 nella cripta che ospita le sue reliquie: al cospet-to del Vescovo, ci sarà l’omaggio del-la municipalità, con il tradizionalediscorso del sindaco. A seguire, si salirà in cattedrale per la celebrazio-ne del solenne Pontificale, impor-

Sabato 19 il solenne Pontificale precedutoalla vigilia dalla Veglia diocesana, il 20 la Messain basilica a Lodi Vecchio

LA FESTA PATRONALE L’appuntamento del 2019 assume un significato particolare

Lodi si preparaa celebrareil 17° centenariodi San Bassiano

Gli esercizi spirituali per pre-sbiteri si terranno dal 23 al 28 apri-le prossimi in Terra Santa.

Sarà presente il vescovo Mauri-zio, che accompagnerà il camminospirituale di quei giorni insieme alpredicatore, un frate Francescanodella Custodia di Terra Santa.

Sarà questa un’occasione unicaper vivere, in una autentica frater-nità, giorni intensi di riflessione edi preghiera nei luoghi che hannovisto Gesù, il Figlio unigenito delPadre, entrare nella Storia, farsicarne per condividere la nostraumanità portandola a salvezza.

Questo il programma:

Martedì 23 aprileIn mattinata ritrovo dei Parteci-panti all’aeroporto di Milano Mal-pensa: operazioni d’imbarco e par-tenza (ore 11.00) per Tel Aviv. Al-l’arrivo partenza in pullman perGerusalemme. Arrivo e sistema-zione in Albergo.

Mercoledì 24 aprile In mattinata visita del Santo Se-polcro, della Chiesa di Sant’Annae della Flagellazione. Pranzo. Nelpomeriggio visita del Monte Sioncon il Cenacolo, la basilica dellaDormizione e la chiesa di San Pie-tro in Gallicantu. In serata è previ-sta la visita al Muro della Preghie-ra.

Giovedì 25 aprileMattinata dedicata alla visita delMonte degli Ulivi, della basilica delGetzemani, e della Valle del Ce-dron. Pranzo. Nella pomeriggio siraggiunge Betlemme: visita allabasilica della Natività e dei luoghidella nascita di Gesù.

Venerdì 26 aprile Partenza per la Galilea. Giornatadedicata alla visita dei luoghi dellavita pubblica di Gesù attorno alLago di Galilea: Monte delle Beati-tudini, Tabga e Cafarnao. Traversa-ta del Lago e pranzo in ristorante.Proseguimento per Nazareth e si-stemazione in albergo.

Sabato 27 aprile Al mattino salita al monte Tabor,monte della Trasfigurazione. Pran-zo Nel pomeriggio visita di Naza-reth: basilica dell’Annunciazione,chiesa di S.Giuseppe, museo fran-cescano, Fontana della Vergine.

Domenica 28 aprile In mattinata partenza per il MonteCarmelo (Haifa) e visita del san-tuario di Stella Maris. Prosegui-mento per Cesarea e visita dei restidella città sede del procuratore ro-mano. Pranzo e trasferimento al-l’aeroporto di Tel Aviv: operazionid’imbarco e partenza (17.10) perMilano. Arrivo a destinazione inserata.

***Informazioni, costi e iscrizioni

sono disponibili presso l’agenziaLaus (www.lausviaggi.it).

COL VESCOVO Gli esercizispiritualiper presbiteriin Terra Santa

“La Dimora” è l’appuntamento che l’Azione cattolica di Lodi dedica,ogni anno il 5 gennaio, a Gaetano Cigognini, presidente dell’Azione cattolicaspentosi nel 2005, laico impegnato in vari fronti in diocesi. Anche oggi,sabato 5 gennaio 2019, per “La Dimora” in tantissimi si ritroveranno allaCasa della Gioventù di Lodi, in viale Rimembranze. Alle 17 l’incontro si apriràcon la testimonianza di Maria Cigognini, seconda dei tre figli di Gaetano:studentessa al quinto anno di medicina, Maria ha appena vissuto seisettimane in India. «L’associazione “Project for people”– racconta la giovane- si occupa di progetti sanitari, di microcredito e sostegno alla donna. Neivillaggi abbiamo prestato servizi come vaccinazioni e medicazioni, nellescuole abbiamo tenuto lezioni di igiene e diritti umani. Ciascuno – sottolinea– può fare esperienze generative».Proprio “esperienze generative” è iltema de “La Dimora” di quest’anno. n

OGGI ALLA CASA DELLA GIOVENTÙ”La Dimora” ricorda Gaetano Cigogninicon la testimonianza della figlia Maria

Il Vescovo con i giovani e il parroco di Corte Palasio durante la visita

Page 4: I SABATO 5 GENNAIO 2019 I CHIESA - diocesi.lodi.it · al mondo è ricostruirsi il “paradiso per-duto” dato dal grembo della madre, luogo dove eravamo gli indiscussi, indisturbati

IV I CENTROMISSIONARIO I SABATO 5 GENNAIO 2019 I IL CITTADINO DI LODI

tra sistema di assistenza e minori.L’esito più preoccupante di questainadeguatezza è il cosiddetto eser-cito degli invisibili, o degli scom-parsi. In particolare i minori nonaccompagnati arrivati in Italia poidiventati irreperibili sono 4.307, diben 23 etnie diverse. Oltre quattro-mila bambini spariti, di cui non sisa più nulla, alcuni probabilmenterimpatriati, altri probabilmentefuggiti al compimento dei 18 anni.

Il servizio adozioni missionarieDal 1996 è attivo il servizio Adozio-ni Internazionali a distanza grazieall’impegno di alcuni volontari chetre giorni alla settimana (martedì,giovedì, sabato dalle 10.00 alle12.00), presso il Centro MissionarioDiocesano, donano il loro tempoper dare la possibilità, a chi lo vo-lesse, di offrire un aiuto a bambiniche vivono in condizioni di povertà.Chiunque può con un gesto concre-to, un versamento annuo di 220,00euro, permettere a bambini del-l’Africa, dell’America Latina e del-l’Asia, di vivere una vita dignitosae umana nel loro ambiente natura-le di vita. I missionari lodigiani in-viano i nominativi dei bambini difamiglie povere da aiutare e al mo-mento dell’adozione viene dato un“Certificato d’adozione” possibil-mente con la foto dell’adottato enotizie sulla sua situazione. È pos-sibile “adottare” anche una classedi scolari dato che la scolarizzazio-ne è spesso privilegio di pochi e inquesti ultimi anni i nostri missio-nari ci hanno suggerito anche que-sta forma di sostegno. Le sommeversate vengono fatte pervenire aimissionari interessati che ammini-strano direttamente gli aiuti e que-sto dà la certezza che la sommasarà usata nel migliore dei modi. n a cura del Centro Missionario Diocesano

quali bambini, costretti a lasciarele loro terre in cerca di sicurezza edi futuro. Il dossier presenta dati,testimonianze e proposte, eviden-ziando in particolare i flussi versol’Unione Europea e la situazionedei Balcani.

L’arrivo in Europa di minoristranieri non accompagnati non èun fenomeno circostanziale o tran-sitorio: il loro numero cresce neglianni. Le cifre non raccontano lestorie e la sofferenza che c’è dietroun minore che si trova solo, senzaaffetti, in un Paese straniero. Eppu-re anche le cifre servono, perchéper “i grandi” sono importanti, eaiutano a inquadrare la realtà. Lacondizione reale di molti di questiminori è infatti ancora distante daipiani e progetti messi in atto dal-l’Unione Europea e dagli Stati euro-pei: l’esclusione, la marginalizza-zione e spesso la detenzione neiPaesi di accoglienza sono una co-stante in molta parte dell’Europadell’Est. L’esito più preoccupante diquesta incapacità è il cosiddettoesercito degli invisibili. Molti sonogli “scomparsi”, cioè i ragazzi chehanno fatto perdere le loro tracce,scappati dai luoghi che li ospitava-no per andare non si sa dove. C’è chiprova a raggiungere di nascostofamiliari in altri Paesi europei, chi,si teme, finisca nelle maglie dellacriminalità organizzata, oggetto ditraffici internazionali. Giunti in Eu-ropa, per vie illegali, molti di questiminori non accompagnati non rice-vono le condizioni minime di assi-stenza necessaria, prima fra tuttela protezione da abusi e violenze.Mancano strutture di accoglienzaadeguate, operatori qualificati ingrado di assisterli, percorsi educati-vi pensati per loro che limitino ilrischio di emarginazione e sfrutta-mento, interpreti e mediatori cultu-rali in grado di facilitare le relazioni

da il destino di milioni di bambininel mondo, i quali vengono quoti-dianamente privati di un’adeguataistruzione, della salute e del lorotempo libero. Basti pensare al re-clutamento forzato dei “bambinisoldato” e più in generale allo sfrut-tamento minorile che rappresentauna vera sciagura da combatteresu più fronti, collegata alla globaliz-zazione degli scambi e dei commer-ci. Una questione di grande attuali-tà richiamata da Caritas Italianacon la pubblicazione, nell’immi-nenza del Natale, del 42° Dossiercon dati e testimonianze dal titolo“Minori migranti, maggiori rischi”,è la situazione dei minori, molti dei

Raccolta fondi: i progetti SegnoCon i fondi raccolti in questa gior-nata, si sostengono, di volta in vol-ta, diversi progetti, sia in campoeducativo che sanitario come scuo-le, orfanotrofi, centri di recupero;oppure si interviene nei momentidi emergenza. Attualmente la Pon-tificia Opera dell’Infanzia Missio-naria è presente in 150 nazioni esostiene progetti di solidarietà cheaiutano i bambini dei 5 continentifornendo loro: cibo, vestiario, medi-cine, case, scuole. In tutto il mondola POIM sta aiutando 20 milioni dibambini. In questo modo si rispon-de all’appello di Papa Francesco diandare e di uscire dalla nostra Chie-sa e di metterci in cammino e sen-tirci tutti vicini e solidali per condi-videre la fede e anche i beni mate-riali.

Lo slogan: Vivi e… #PassaparolaÈ questo lo slogan di questa Giorna-ta 2019. Due parole rivolte ai bam-bini e ai ragazzi: Vivi, cioè vivi inpienezza, sentiti vivo e ascolta i“vivi” che hai attorno e quelli delmondo di oggi, sentire la vita checi parla e con essa ascoltare le gioiee le sofferenze di tutti i bambini delmondo. A questi vivi concreti cheabbiamo di fronte siamo chiamatia Passare la Parola, cioè Gesù! Il vi-vere cristiano è comunicare aglialtri la Parola che ci unisce e ci edu-ca a fare del bene e a farlo bene.

Una riflessione: minori migrantiQuando si parla dei minori, tornanoistintivamente alla mente questio-ni scottanti come quella che riguar-

La Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria fornisce cibo, vestiario, medicine e istruzione a milioni di bambini

Nella solennità dell’Epifania sicelebra la Giornata dell’Infanzia Missionaria, che quest’anno ha co-me tema “Vivi e… #passa parola”. Sitratta di una festa che intende sen-sibilizzare bambini e adolescenti aessere protagonisti dell’annunciodel Vangelo attraverso scelte e stilidi vita propri della loro età. PadreGiulio Albanese, direttore delle rivi-ste delle Pontificie Opere Missiona-rie, ne spiega così il significato

***«Innanzitutto è importante ricorda-re che si tratta di un momento pri-vilegiato che viene offerto ai giova-ni e ai giovanissimi per fare memo-ria della missione “ad gentes”, in al-tre parole della missione fuori le mura, in terre anche geografica-mente distanti da noi, senza peròdimenticare che nel mondo-villag-gio globale c’è anche una dimensio-ne esistenziale: molte volte i lonta-ni sono quelli che vivono accantoa noi! Va ricordato che questa ini-ziativa è promossa dall’Opera del-l’Infanzia Missionaria, nata ufficial-mente a Parigi nel 1843 grazie all’in-tuizione del vescovo di Nancy, mons. Charles August de Forbin-Janson. In Italia le Pontificie OpereMissionarie sono state introdottenel 1853 e riconosciute ufficialmen-te come Pontificia Opera da Papa Pio XI nel maggio del 1922. Attual-mente, questa iniziativa a livello ecclesiale, nel contesto della Confe-renza Episcopale Italiana, si chiama“Missio Ragazzi”. Quello che è im-portante capire è che bisogna aiu-tare i giovani ad entrare in quelle che sono le dinamiche del Vangelo:anzitutto capire che essere cattolicisignifica essere, nel nome del Si-gnore, cittadini del mondo e dun-que avere una apertura davvero a360 gradi; aiutare i ragazzi a colti-vare l’educazione alla mondialitàe dunque la comprensione di valori– come la pace, la giustizia, la soli-darietà, il rispetto del Creato – chehanno davvero una valenza univer-sale».

Concretamente cosa si fa in questa Gior-nata?«Innanzitutto è un momento di pre-ghiera nel contesto della celebra-zione eucaristica domenicale: dun-que aiutare i ragazzi a comprendereche la preghiera, è la prima formadi contemplazione. C’è, però, un se-condo aspetto molto importante, che è quello della raccolta fondi: questo serve ad aiutare i ragazzi acapire che bisogna imparare a spez-

Il tema di quest’anno è “Vivi e... #passaparola”,un invito ai ragazzi perchétestimonino il Vangelocon i loro stili di vita

zare il pane, il pane che troviamo tutti i giorni sulle nostre tavole. Ladimensione della condivisione è fondamentale, la solidarietà appun-to. C’è poi un terzo aspetto, che nonva dimenticato, che è quello voca-zionale: indubbiamente in questi ultimi anni c’è stata una diminuzio-ne consistente del numero dei mis-sionari “ad gentes” italiani e questo,per certi versi, significa anche chec’è stato un certo raffreddamentodella dimensione “ad gentes” e dun-que la Giornata della santa infanziaserve per aiutare i ragazzi a capireche la nostra fede va innanzituttoe soprattutto testimoniata e che bisogna pregare il padrone della messe “perché – come dice proprioGesù – mandi operai a lavorare perla causa del Regno». n Da un’intervista a Padre Giulio Albanese

LA GIORNATA DELL’INFANZIA MISSIONARIA Si celebra nel giorno della solennità dell’Epifania

Un appelloai giovanissimiper la missione“fuori le mura”

LE INIZIATIVE

Ogni anno dall’Opera Pontificiaun aiuto a 20 milioni di bambini