I rimedi difensivi nel procedimento sanzionatorio - UniBG · Il ricorso al Comitato Regionale per i...
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Carmine Santoro Carmine Santoro
Funzionario della Direzione Interregionale del Lavoro di Milano
ADAPT Professionale fellow
(le considerazioni contenute nel presente scritto sono frutto esclusivo del pensiero
dell’autore e non hanno carattere impegnativo per
l’Amministrazione di appartenenza)
I rimedi difensivi nel procedimento sanzionatorio
Scritti difensiviart. 18 della legge 689/81
Il trasgressore e l’obbligato solidale,
destinatari del verbale unico, possono
presentare scritti difensivi sui fatti
accertati dagli ispettori
Consistono in uno strumento di difesa
in senso lato e di partecipazione al
procedimento
Richiesta di audizione
Il trasgressore e l’obbligato
solidale, destinatari del verbale unico,
possono anche chiedere di essere sentiti in
merito alle violazioni accertate, in aggiunta o
in alternativa agli scritti difensivi
La legge non pone limiti al contenuto degli
scritti difensivi e dell’audizione
Scritti difensivi e audizione
La DTL deve esaminare gli scritti difensivi
e consentire l’audizione degli interessati,
ma non è vincolata ai motivi in essi
formulati.
Secondo la giurisprudenza più recente,
l’omessa valutazione degli scritti difensivi
o la mancata concessione dell’audizione
non costituiscono vizi del procedimento e
della successiva ordinanza-ingiunzione
I ricorsi amministrativi
Natura: ricorsi gerarchici impropri,
espressione della potestà giustiziale (o di
autodichìa) della P.A., di risoluzione delle
controversie insorte con i privati
Funzione: assicurare un ulteriore
strumento difensivo al cittadino, e
deflazionare il contenzioso giurisdizionale
Facoltatività: non precludono il ricorso
giurisdizionale
I ricorsi amministrativi
Principio di corrispondenza tra chiesto e
pronunciatoAnalogamente al ricorso giurisdizionale, anche i ricorsi
amministrativi devono osservare il principio consacrato
nell’art. 112 c.p.c., e quindi la decisione :
• deve riguardare tutti i motivi di ricorso, in quanto di
competenza dell’organo decisorio
• non può riguardare profili non prospettati nei motivi di
ricorso (c.d. ultrapetita)
La decisione
• Dispositivo: è la parte che impone il comando cui dovranno uniformarsi i destinatari pubblici e privati con i conseguenti effetti giuridici, ad es. il ricorso èaccolto, e per l’effetto l’atto è annullato
• Motivazione: è la parte che illustra il percorso logico-giuridico della decisione, e deve correlarsi ai motivi di ricorso
La decisione
Decisione sul rito:
• Irricevibilità: il ricorso èpresentato oltre il termine previsto
• Inammissibilità:
- il ricorso è privo di motivi,
- i motivi non sono specifici o comprensibili,
- i motivi non attengono alla competenza dell’organo decidente (ad es. non attengono alla sussistenza o qualificazione dei rapporti di lavoro innanzi al Comitato)
La decisione
Decisione nel meritoPuò essere di tre tipi:
1. eliminatoria: l’organo decisorio ritiene fondato il ricorso e, conseguentemente, annulla l’atto impugnato;
2. confermativa: l’organo decisorio ritiene infondato il ricorso, e di conseguenza lo rigetta, convalidando l’efficacia dell’atto impugnato;
3. innovativa: la decisione modifica l’atto, o ridetermina l’importo sanzionatorio
I ricorsi amministrativi
Il ricorso alla Direzione (inter)regionale del lavoro
avverso l’ordinanza ingiunzione
(Art. 16 del D.lgs. 124/04)
Il ricorso alla Direzione regionale del lavoro avverso l’ordinanza ingiunzione
Può essere proposto per motivi riguardanti sia gli atti del procedimento, sia l’atto ingiunto (vizi di notifica dei verbali ispettivi, mancata adozione di un atto, errata individuazione del responsabile, calcolo della sanzione, insufficiente motivazione, eccetera).
Non può contenere contestazioni riguardanti la sussistenza o la qualificazione del rapporto di lavoro, che possono essere dedotti solo innanzi al Comitato per i rapporti di lavoro.
Il ricorso alla Direzione (inter)regionale del lavoro avverso l’ordinanza ingiunzione
La presentazione del ricorso non sospende l’esecutività dell’ordinanza ingiunzione, salvo che la D.I.L., su esplicita richiesta del ricorrente, disponga la sospensione.
Termine di proposizione del ricorso: 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza
Oggetto: può essere proposto esclusivamente nei confronti dell’ordinanza ingiunzione emessa dalla Direzione territoriale del lavoro.
Il ricorso alla Direzione (inter)regionale del lavoro avverso l’ordinanza ingiunzione
Termine per la decisione:
60 giorni dalla ricezione del ricorso, decorsi i quali lo stesso si intende respinto (silenzio rigetto). Tuttavia, per giurisprudenza consolidata, la DIL non perde il potere di decidere anche dopo la formazione del silenzio rigetto, e quindi è ammissibile anche una decisione tardiva.
Il ricorso alla Direzione (inter)regionale del lavoro avverso l’ordinanza ingiunzione
La decisione viene adottata sulla base della documentazione prodotta dal ricorrente e di quella in possesso dell’amministrazione.
Non è prevista l’audizione degli interessati.
Il termine per la proposizione dell’eventuale ricorso davanti all’Autorità Giudiziaria (30 giorni) decorre dalla notifica della decisione o dal formarsi del silenzio rigetto.
Il nuovo ricorso al Direttore DTL
• Il D.lgs. 149/2015 ha riformato i ricorsi
amministrativi.
• Il nuovo art. 16 del D.lgs. 124/2004
prevede un ricorso al Direttore DTL
avverso gli atti accertativi degli organi di
p.g. diversi dagli ispettori dell’Ispettorato
nazionale del lavoro
• I nuovi ricorsi non sono ancora operativi,
in attesa dei d.p.c.m. di attuazione
I ricorsi amministrativi
Il ricorso al Comitato (Inter)regionale per i rapporti
di lavoro
Il ricorso al Comitato
(inter)regionale per i rapporti di
lavoroart. 17 d.lgs. 124/2004
Composizione del Comitato1) Direttore della DIL
(presidente)2) Direttore regionale
INPS3) Direttore regionale
INAIL
Il Comitato è costituito e opera presso la DIL.
Il ricorso al Comitato (inter)regionale per i rapporti di lavoro
Termine di proposizione del ricorso:
30 giorni dalla notifica degli atti. Tale termine non è peraltro previsto dalla legge, ma si desume dall’art. 2 DPR 1199/71 norma generale vigente per i ricorsi gerarchici (Circ. 24/04).
La sussistenza o la qualificazione dei rapporti di lavoro
Il ricorso può essere presentato solo per motivi che attengono alla sussistenza o la qualificazione dei rapporti di lavoro
Con tali locuzioni si intendono i motivi fondati :
• sull’asserita inesistenza – o esistenza - del rapporto di lavoro, accertato come esistente – o inesistente- in sede ispettiva (sussistenza)
• su una qualificazione del rapporto diversa da quella accertata in sede ispettiva (qualificazione)
La sussistenza o la qualificazione dei rapporti di lavoro
• Se il ricorrente prospetta motivi di ricorso afferenti la sussistenza o la qualificazione dei rapporti, ma anche norme procedimentali, il Comitato deve deliberare su entrambi (Circ. 10/06);
• Viceversa, se i motivi procedimentali sono formulati senza connessione con quelli di competenza del Comitato, il ricorso èinammissibile per incompetenza
Il ricorso al Comitato Regionale per i rapporti di lavoro
Atti impugnabili (Circ. nn. 24/2004, 10/2006, Nota 2/3/2009):
1) Verbali di accertamento degli istituti previdenziali con i quali sono accertate omissioni o evasioni contributive
2) Verbali di illecito amministrativo, adottati ai sensi dell’art. 14 e 16 della legge 689/81 (Verbali unici)
3) Ordinanze ingiunzione della DTL (non piùcon la riforma del D.lgs. 149/15)
Atti impugnabili
• Non sono impugnabili i verbali degli Istituti
previdenziali che addebitino omissioni
contributive non derivanti da accertamenti
ispettivi. Tali atti sono ricorribili innanzi agli
organi degli Istituti
• Non è impugnabile la diffida ex art. 13 del
D.lgs. 124/04
Sospensione dei termini
Il ricorso sospende i termini per:
•la notificazione del verbale di illecito amministrativo (90 gg. dalla definizione dell’accertamento);
•la presentazione di scritti difensivi e la richiesta di essere sentiti dall’Autoritàcompetente ad irrogare la sanzione (30 gg. dalla notifica del verbale);
Interruzione del termine
Il ricorso interrompe il termine per:
•La proposizione del ricorso davanti all’A.G. (30 gg. dalla notifica dell’ordinanza ingiunzione)
•Sentenza Corte Costituzionale 119/2013
La decisione
Termine per la decisione:
90 giorni dalla ricezione del ricorso, decorsi i quali il ricorso si intende respinto (silenzio rigetto). Tuttavia, il Comitato non perde il potere di decidere anche dopo la formazione del silenzio rigetto, e quindi èammissibile anche una decisione tardiva
La decisioneLa decisione viene adottata sulla base della documentazione prodotta dal ricorrente ed in possesso dell’amministrazione.Non è prevista l’audizione degli interessati.
Il ricorso non sospende l’esecutività degli atti impugnati, salva espressa disposizione in tal senso su richiesta del ricorrente.
La decisione non è impugnabile in sede giurisdizionale (Circ. 16/2010)
27/06/2016 27
L’OPPOSIZIONE GIURISDIZIONALE
ALL’ORDINANZA INGIUNZIONE
27/06/2016 28
L’opposizione all’ordinanza ingiunzione art. 6 d.lgs. 150/2011
Contro l’ordinanza ingiunzione, gli interessati possono proporre opposizione dinnanzi al Giudice del luogo in cui è stata commessa la violazione.
Forma dell’opposizione: Ricorso
Termini per la presentazione del ricorso: 30 giorni dalla notificazione del provvedimento
L’opposizione non sospende l’esecuzione del provvedimento, salvo che il Giudice, in contraddittorio tra le parti, la disponga.
Si applica il rito del lavoro
Deposito degli atti e costituzione
in giudizio della DTL
• La DTL ha l’obbligo di depositare gli atti
relativi all’accertamento espletato ed ha
l’onere della costituzione in giudizio
• La DTL può stare in giudizio in primo
grado (con la riforma del D.lgs. 149 anche
in appello) con un proprio Funzionario
• L’opponente può stare in giudizio
personalmente
27/06/2016 30
L’opposizione all’ordinanza ingiunzione
Dal punto di vista sostanziale, il giudizio di opposizione ha ad oggetto non solo (e non tanto) il provvedimento di impugnato (la sua legittimità), ma soprattutto la pretesa sanzionatoria della P.A. e, quindi, la correttezza dell’esercizio della potestàpunitiva amministrativa.
Non è ammissibile il ricorso giurisdizionale avverso i verbali ispettivi
Ruolo delle parti
• L’amministrazione opposta (che ha emesso l’ordinanza) assume la veste sostanziale di attore, in quanto grava sulla stessa l’onere della prova della fondatezza dell’accertamento
• Il giudice accoglie l’opposizione quando
riscontra che non vi siano prove sufficienti
della responsabilità dell’opponente
Esercitazione
• Un datore di lavoro intende impugnare un
verbale unico per la violazione del termine
di 90 gg.
• Che rimedio deve esperire?
Esercitazione
• Un datore di lavoro intende impugnare
innanzi al Comitato per i rapporti di lavoro
un verbale unico per errata identificazione
del trasgressore
• Quid iuris?
Esercitazione
• Un datore di lavoro intende impugnare
innanzi al Comitato per i rapporti di lavoro
un’ordinanza-ingiunzione
• Che motivi può proporre?
Ed ora spazio alle vostre domande……….