I REDDITI DI CAPITALE - My LIUC

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

Fondamentonormativo

- artt. 44-48 TUIR

- artt. 26-27-ter D.P.R. n. 600/73

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

Regole generali

a) tassazione al lordo (no deduzioni costi di produzione) (art. 45, co. 1)

b) principio di cassa (art. 45, co. 2)

c) attrazione al reddito d’impresa dei proventi percepiti nell’ambito di attivitàcommerciali o da società di capitali o enti commerciali (art. 48, co. 1)

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FONTE

� interessie altri proventi derivanti da finanziamenti (lett. a) e b)

� utili da partecipazione(lett. e)

Impiego del capitale

L’art. 44 Tuir fornisce una elencazione casistica di tali redditi. Si tratta principalmente di:

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Esclusione Guadagni incerti e aleatori

I guadagni aleatori e incerti sono proventi derivanti da “…rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi o negativi in dipendenza di un evento incerto” (art. 44, co. 1, lett. h), cioè proventi correlati al mero decorso del tempo durante il quale il capitale èimpiegato, ad eccezione di quelli che derivano da rapporti aleatori.

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Ipotesi

- proventi da obbligazioni;

- interessi da depositi, c/c, e, in generale, da altri rapporti di finanziamento;

- proventi da partecipazioni in fondi comuni di investimento

- utili da partecipazioni in società di capitali ed altri soggetti passivi IRES

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

Proventi da obbligazioni

• Interessi ed altri frutti derivanti da titoli obbligazionari o similari (art. 44, co. 1, lett. b), nonché le rendite perpetue di cui all’art. 44, co. 2, lett. c), Tuir)

• Se emessi da soggetti diversi da società quotate vi èobbligo di ritenuta (art. 26, co. 1, D.p.r. n. 600/1973):- del 27% se di durata < a 18 mesi;- del 12,5% se di durata ≥ a 18 mesiAi sensi dell’art. 2, co. 24, D.L. n. 138/2011, a decorrere dal 1° gennaio 2012 la ritenuta è del 20%.

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

Interessi e altri proventi da rapporti di finanziamento(continua)

• Sugli interessi e altri proventi derivanti da obbligazioni (e titoli similari) emessi da società quotate, banchee anti risultanti da trasformazioni di enti pubblici, percepiti da persone fisiche, s.s., enti non commericiali e soggetti esenti da IRES si applica un’imposta sostitutiva del 20% (D.Lgs. n. 239/1996)

L’imposta è del 12,5% per i titoli di Stato (D.L. n.138/2011)

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Interessi e altri proventi da rapporti di finanziamento(segue)

• Interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e c/c (ritenuta a titolo d’imposta del 20% ex art. 26, co. 2, D.P.R. n. 600/73)

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Proventi da fondi comuni di investimento

I proventi “…derivanti dalla gestione, nell’interesse collettivo di più soggetti, di masse patrimoniali”(art. 44, co. 1, lett. g), Tuir) percepiti dai partecipanti al fondo d’investimento scontano una ritenuta a titolo d’imposta del 20%, sull’incremento di valore della propria quota risultante dai prospetti periodici.

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

Proventi da partecipazioni in società(continua)

• Sono redditi di capitale – ai sensi dell’art. 44, co. 1, lett. e) - gli utili da partecipazioni al capitale o al patrimonio di società di capitali ed enti soggetti ad IRES derivanti da azioni o titoli similari alle azioni exart. 47, co. 2, lett. a)

• Non è considerato reddito la restituzione dei conferimenti versati dai soci

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• Non costituiscono utili i proventi percepiti a seguito di:- ripartizione delle riserve formate da apporti dei soci (art. 47, co. 5)- recesso, riduzione del capitale, liquidazione della società (la partecipazione è annullata)(art. 47, co. 7)

• Non costituiscono utili le azioni ricevute in caso di aumento gratuito del capitale

(art. 44, co. 6)

Proventi da partecipazioni in società(segue)

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Proventi da partecipazioni in società(segue)

• A decorrere dal 1° gennaio 2004, abbandonato il regime del credito d’imposta (inteso a eliminare il fenomeno della doppia imposizione sui dividendi), la tassazione degli utili da partecipazione dipende dalla misura della partecipazione posseduta:

- partecipazioni qualificate: concorrono a formare il reddito imponibile limitatamente al 49,72%;

- partecipazioni non qualificate: soggette a ritenuta a titolo di imposta del 20%

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

Proventi da partecipazioni in società(segue)

Partecipazioni qualificate

(art. 67, co. 1, lett. c) e art. 27, co. 1, D.P.R. n. 600/73)

le partecipazioni che rappresentano una percentuale dei diritti di voto superiore al 2% o una partecipazione al capitale o patrimonio superiore al 5%

Societàquotata

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

Societànon quotata

partecipazioni che rappresentano una percentuale dei diritti di voto superiore al 20% o una partecipazione al capitale o patrimonio superiore al 25%

Proventi da partecipazioni in società(segue)

Partecipazioni non qualificate (art. 67, co. 1, lett. c) e art. 27, co. 1, D.P.R. n. 600/73)

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UTILI DA PARTECIPAZIONE UTILI DA PARTECIPAZIONE

Socio percettore:imprenditore

Imposta sostitutiva 20%

Partecipazione non qualificata

Socio percettore: non imprenditore

Partecipazione qualificata

distribuisce 100 a B p.f. residente

Società A

Esente il 50,28%(solo 49,72 è tassato)

Esente il 50,28%(solo 49,72 è tassato)

(reddito d’impresa)

(reddito di capitale)

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE__________________________________________________________________________

• il regime del risparmio gestito

• il regime del risparmio amministrato

Per i redditi di capitale, oltre al regime ordinario, altri regimi fiscali possibili sono:

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE___________Risparmio gestito______________________Risparmio gestito___________

• Consiste nell’affidamento di una “massa patrimoniale” (somme di denaro o beni non relativi all’impresa) in gestione a un intermediario finanziario abilitato (banche, SIM, società fiduciarie e altri soggetti abilitati ai sensi del D.Lgs. n. 415/96).

• Fino al 30 giugno 2011 i redditi di capitale e diversi venivano tassati mediante applicazione di un’imposta sostitutiva del 12,5% relativa al risultato netto della gestione maturato nel periodo di imposta.

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE___________Risparmio gestito_______________________Risparmio gestito____________

Fondi comuni di investimento:

• Il regime del risparmio gestito è applicabile su opzione del contribuente.

• I proventi da partecipazione a questi fondi non sono soggetti alle imposte sui redditi

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE___________Risparmio gestito_______________________Risparmio gestito____________

(segue) Fondi comuni di investimento:

Dal 1° luglio 2011 la tassazione dei redditi del fondo non avviene più secondo il principio di maturazione, bensì al momento della percezione dei proventi da parte dei partecipanti e del disinvestimento delle quote o azioni possedute.

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE_________Risparmio amministrato_________________Risparmio amministrato________

• Anche il regime del risparmio amministrato è un regime applicabile su opzione del contribuente, a condizione che i titoli siano in custodia o in amministrazione presso determinati soggetti abilitati.

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE_________Risparmio amministrato_________________Risparmio amministrato________

• I soggetti abilitati a tenere i titoli in amministrazione o custodia, per conto del contribuente, sono banche, SIM, societàfiduciarie di cui alla L. n. 39/1966, società di gestione del risparmio, Poste Italiane e gli agenti di cambio iscritti nel ruolo unico nazionale.

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REDDITI DI CAPITALEREDDITI DI CAPITALE_________Risparmio amministrato_________________Risparmio amministrato________

• Il regime consiste nell’applicazione dell’imposta sostitutiva con aliquota del 12,5% (ora 20%) su ciascuna plusvalenza realizzata.

• L’imposta è liquidata dai soggetti abilitati, pertanto il contribuente mantiene l’anonimato non essendo tenuto a indicare tali operazioni in dichiarazione dei redditi.

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LL’’ IMPOSIZIONE DEGLI UTILIIMPOSIZIONE DEGLI UTILIDA PARTECIPAZIONEDA PARTECIPAZIONE

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

UTILI

(artt. 56, 59, 89 TUIR)(reddito d’impresa - utili da partecipazioni in società)

a) Partecipazioni in società di persone residenti

b) Partecipazioni in società di capitali residenti e non

c) Partecipazioni in società di capitali e persone residenti in paradisi fiscali

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

A) Principio di trasparenza (art. 5)

B) Dal regime di imputazione al regime di esenzione(artt. 5 - 73)

C) Disposizioni in materia di imprese estere

controllate e collegate(artt. 167 – 168)

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

A) Principio di trasparenza

(art. 5, co. 1, TUIR)

I redditi delle società di persone residenti nel territorio dello stato sono imputati a ciascun socio, indipendentemente dal fatto che siano o meno percepiti e proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

A) Principio di trasparenza (segue)

(art. 5, co. 2, TUIR)

Le quote di partecipazione agli utili delle societàdi persone si presumono proporzionali al valore dei conferimenti, salvo diverso accordo risultante da atto formale.

Se il valore dei conferimento non risulta determinato, le quote si presumono uguali.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

B) Dal regime di imputazione al regime di esenzione(artt. 5-73)

Quali sono le ragioni della svolta, in materia di tassazione del reddito d’impresa prodotto dalle società di capitali residentinel territorio dello Stato?

Sia la relazione governativa al disegno di legge, poi divenuta legge-delega n. 80/2003, sia la relazione di accompagnamento allo schema di decreto legislativo poi divenuto D.Lgs. n. 344/2003 sottolineano 3 ragioni di fondo.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

a) Armonizzazione del sistema fiscale italiano con quelli europei più efficienti che già da tempo adottano il metodo dell’esenzione.

b) Omogeneizzazione della tassazione dei dividendi nazionali con quelli comunitari.

c) Anacronismo del metodo dell'imputazione in un’economia globalizzata, in cui i gruppi di imprese si articolano a livello internazionale.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dall’ imputation system al regime di esenzione.

Il D. Lgs. n. 344/2003 scardina il preesistente sistema di coordinamento tra fiscalità della società e fiscalitàdei soci, conducendo ad una “oggettivazione” della tassazione societaria. Esso segna il passaggio dall’imputation system, ossia dalla tassazione societaria (intesa come tassazione in “acconto” rispetto alla tassazione finale della ricchezza prodotta dall’impresa da prelevare in capo ai soci) al c.d. exemption system, che implica la tassazione definitiva del reddito in capo alla società che lo produce, con la conseguente detassazione, parziale o totale, degli utili distribuiti.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Il regime impositivo per gli utili da partecipazione in società o enti soggetti ad IRES (art. 44):

• Percipiente soggetto IRES(art. 73, co. 1, lett. a) e b)):

Esenzione (inizialmente del 100% ora solo per il 95% dell’ammontare), ferma restando la concorrenza integrale dei dividendi distribuiti da CFC (art. 89)

• Percipiente impresa individuale e società di persone

Concorrenza alla formazione del reddito imponibile per il 49,72% degli utili distribuiti (art. 59 e D.M. 2 aprile 2008)

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

La PEX (Partecipation Exemption) è stata introdotta per sostituire il credito d’imposta sui dividendi (con lo scopo comune di evitare un fenomeno di doppia imposizione). Se applicato fra imprese, il credito d’imposta creava infatti discriminazioni per i non residenti, non compatibilmente col quadro dell’U.E. La PEX non presenta, invece, controindicazioni di sorta visto che dà luogo alla pura e semplice esenzione del dividendo, se ricevuto da imprese, indipendentemente da altre caratteristiche del socio.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Si considerano residenti le società e gli enti che, per la maggiore parte del periodo d’imposta, hanno nel territorio dello Stato (artt. 5, co. 3, lett. d) ed e); art. 73, co. 3):• la sede legale• oppure la sede dell’amministrazione• oppure l’oggetto principale

Criterio di individuazione della residenza delle società e degli enti:

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Il sistema della participation exemption, in tema di plusvalenze, originariamente tipico dei paesi del Benelux, si è progressivamente esteso. Questo sistema si ricollega alla disciplina comunitaria dei dividendi transfrontalieri (Direttiva "madre-figlia"), che dal 1990 ha previsto, accanto al metodo del credito d'imposta, il regime di esenzione, divenuto prevalente tra gli Stati membri. Nel tempo la disciplina "madre-figlia" si è intrecciata con i regimi nazionali di participation exemption, estesi anche ai dividendi interni.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

In ragione delle facoltà rimesse dalla Direttiva alle legislazioni nazionali, si è alimentata una corsa competitiva tra ordinamenti che si è espressa in un affievolimento delle condizioni applicative della disciplina (soglia partecipativa, periodo minimo di detenzione).

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

1. DIVIDENDI “IN USCITA”:DA un soggetto residente in Italia (Stato fonte) AD un soggetto non residente (Stato del percettore)

2. DIVIDENDI “IN ENTRATA”:DA un soggetto non residente (Stato fonte) AD un soggetto residente in Italia (Stato del percettore)

3. DIVIDENDI “COMUNITARI”:(Dir. n. 90/435/CEE): DA società “FIGLIA” residente UE AD società “MADRE” residente UE (con partecipazione ≥

25%)

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

TRE LIVELLI DI NORME: 1) Norme interne • Stato della fonte • Stato della residenza2) Norme convenzionali• (art. 10 Convenzione Mod. OCSE)3) Norme comunitarie• Recepite nello Stato della fonte • Recepite nello Stato della residenza

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

DISCIPLINA APPLICABILE:

Dividendi “Madre-figlia”:

Direttiva (o regime convenzionale più favorevole (art. 27-bis, D.P.R. n. 600/73) + Norme interne

Dividendi “in entrata” e “ in uscita”:

Convenzione + Norme interne

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

PRINCIPIO DI TASSAZIONE:Art. 10 Modello OCSE (Potestà impositiva concorrente) :

Tassazione nello Stato di residenza

+Facoltà di ritenuta nello Stato della Fonte

(con clausola “effettivo beneficiario”)

La ritenuta convenzionale è di norma più favorevole di quella interna, in quanto varia tra il 5% e il 15%

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

NOZIONE SOVRANAZIONALE DI DIVIDENDO[Convenzione (art. 10) + rinvio a norma nazionale (art. 44, co. 1, lett. e) ed f) TUIR)]

“Redditi derivanti da azioni o diritti di godimento, da quote minerarie, da quote di fondatore o da altre quote di partecipazione agli utili e i redditi da altre quote sociali assoggettati allo stesso regime fiscale dei redditi delle azionisecondo la legge dello Stato della fonte”.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

1. DIVIDENDI “IN USCITA”:

(normativa interna)

A norma dell’art. 27, co. 3, D.P.R. n. 600/73 ai dividendi corrisposti a soggetti non residenti si applica la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta del 27% (20% a partire dal 1°gennaio 2012). In tali ipotesi soggetto passivo è il sostituto.

� Rimborso max. 4/9 (ora ¼) ai non residenti che dimostrino di aver pagato l’imposta all’estero in via definitiva.

� Se il beneficiario è residente in un Paese UE o SEE (che consente un adeguato scambio di informazioni) la ritenuta èdell’1,375% (art. 27, co. 3-ter) (ma a tali soggetti non spetta il diritto al rimborso della ritenuta)

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

(segue) DIVIDENDI “IN USCITA” :(norma convenzionale)

Art. 10.2-4, Convenzione OCSE.Tassazione anche nello Stato della fonte:- art. 27, D.P.R. n. 600/73- art. 27-bis, D.P.R. n. 600/73 (Dividendi “Madre-figlia”)La ritenuta “in uscita” non si applica se il socio non residente ha una S.O. nello Stato della fonte.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. DIVIDENDI “IN ENTRATA”:

(artt. 47, 59 e 89 TUIR; art. 27, D.P.R. n. 600/1973)

I dividendi di fonte estera distribuiti a soggetti residenti:

- concorrono a formare il reddito complessivo per il 49,72% del loro ammontare (se relativi a partecipazioni qualificate);

- sono soggetti a ritenuta alla fonte del 20% (se relativi a partecipazioni non qualificate).

� Possibile regime pexnell’ipotesi exart. 89, co. 3

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3. DIVIDENDI “MADRE-FIGLIA”:

In presenza di particolari requisiti soggettivi ed oggettivi (previsti dall’art. 27-bis, co. 1, D.P.R. n. 600/73) l’applicazione di questa disciplina permette di eliminare le ritenute in uscita (o di chiedere il rimborso di quella eventualmente operata dalla Società che effettua la distribuzione) ed escludere la tassazione nello Stato di residenza del socio.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Condizioni soggettive:

a) Residenza di “Madre” e Figlia” in Stato membro UE (secondo il diritto interno)b) Appartenenza ai tipi societari previsti dalla Direttiva:

Condizioni oggettive:

a) % di partecipazione diretta: ≥ 25% dal 1° gennaio 2005≥ 15% dal 1° gennaio 2007≥ 10% dal 1° gennaio 2009

b) holding period: possesso ininterrotto di almeno un anno.c) Soggezione della società beneficiaria, nello Stato di residenza, a tassazione ordinaria del reddito

(segue) DIVIDENDI “MADRE-FIGLIA”:

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

C) Disposizioni in materia di imprese estere controllate e collegate

(artt. 167 – 168 TUIR)

- Nozione di “Paradiso Fiscale”

- Paesi in “White List”

- Paesi in “Black list”

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Nozione di “Paradiso Fiscale”*

“Stato o territorio avente un regime fiscale privilegiato, ossia nel quale il livello di tassazione è inferiore dialmeno il 30% del livello di tassazione medio applicatoin Italia”.

*Ministero dell’Economia e delle Finanze , D.M. 21 novembre 2001

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Paesi in “Black list” e tassazione per trasparenza

Gli artt. 167 e 168 TUIR prevedono che se un soggetto residente in Italia detiene, direttamente o indirettamente, anche tramite società fiduciarie o per interposta persona, il controllo o è collegato ad un'impresa, una società o altro ente, residente o localizzato in Stati o territori con regime fiscale privilegiato, i redditi conseguiti dal soggetto estero partecipato sono imputati, indipendentemente dalla percezione,ai soggetti residenti (in Italia), in proporzione alle partecipazioni da essi detenute.

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UTILI DA PARTECIPAZIONEUTILI DA PARTECIPAZIONE________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Paesi in “White list”

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha provveduto all’approvazione di un altro decreto, contenente la lista dei Paesi dove la tassazione non è ritenuta privilegiata e che garantiscono un adeguato scambio di informazioni con la nostra Amministrazione Finanziaria. Per tali territori non si applica la tassazione per trasparenza.

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REDDITI DIVERSIREDDITI DIVERSI

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REDDITI DIVERSIREDDITI DIVERSI__________________________________________________________________________

Fondamentonormativo

• art. 67 TUIR

• principio di “tipicità”

• categoria residuale

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REDDITI DIVERSIREDDITI DIVERSI__________________________________________________________________________

FONTE

plusvalenze

altre ipotesi

- premi e vincite;- proventi occasionali;-redditi non determinati catastalmente e redditi di immobili siti all’estero- redditi derivanti dall’assunzione di di “obblighi di fare, non fare e permettere”(art. 67, co. 1, lett. h)

immobiliari

da cessione di partecipazioni

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REDDITI DIVERSIREDDITI DIVERSI__________________________________________________________________________

Plusvalenze immobiliari

Sono tassabili (art. 67, co. 1, lett. a), Tuir) le plusvalenze conseguite mediante lottizzazione di terreni e di terreni edificabili.

Non sono tassabili le plusvalenze realizzate mediante la cessione a titolo oneroso di immobili adibiti ad abitazione principale del cedente (o di un suo familiare), detenuti da più di 5 anni

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REDDITI DIVERSIREDDITI DIVERSI__________________________________________________________________________

qualificate

non qualificate

Plusvalenze su partecipazioni

Entrano in B.I. per il 49,72%

Imposta sostitutiva del 20%

(art. 5, L. 461/97 e art. 2 D.L. 138/11)

Risparmio amministrato

Gestione individuale di portafoglio (con ritenuta del 20% sul risultato di

portafoglio)

Custodia e amministrazione

attraverso intermediario autorizzato

Risparmio

gestito

Plusvalenze da cessione di partecipazioni

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REDDITI DIVERSIREDDITI DIVERSI__________________________________________________________________________

La disciplina in tema di tassazione delle plusvalenze su partecipazioni è caratterizzata, dunque, dal parallelismo con quella relativa all’imposizione sugli utili.

Qui, però, rilevano i costi di produzione e le perdite derivanti da operazioni su beni plusvalenti (i.e.: le minusvalenze realizzate sono deducibili dalle plusvalenze realizzate)