I reati urbanistici nel Testo Unico dell’edilizia · 2007-05-03 · Le innovazioni principali...

15
Vito Poli I reati urbanistici nel Testo Unico dell’edilizia Analiticamente illustrati con l’ausilio della giurisprudenza della Cassazione penale

Transcript of I reati urbanistici nel Testo Unico dell’edilizia · 2007-05-03 · Le innovazioni principali...

1

Vito Poli

I reati urbanistici nel Testo Unico

dell’edilizia

Analiticamente illustrati con l’ausilio della giurisprudenza della Cassazione penale

5

INDICE GENERALE

INDICE GENERALE

CAPITOLO 1 I REATI URBANISTICI 13

1 I reati urbanistici nel sistema penale ....................13

1.1 Il quadro normativo previgente................................. 13

1.2 Le attività edilizie soggette al regime concessorio ................................................. 14

1.3 Le novità del T.U. ..................................................... 18

1.4 L’area del penalmente rilevante................................. 20

1.4.1 Estraneità delle sanzioni penali agli interventi effettuati in violazione degli obblighi di d.i.a ............20

1.4.1.1 Manufatti precari. Depositi. Verande. Tettoie......................................... 25

1.4.2 Attività non soggetta a titoli edilizi ..........................26

1.4.3 Permesso di costruire imposto da norme regionali.Mutamento di destinazione d’uso .............................27

1.4.4 Pertinenze .................................................................30

1.4.5 Attività edilizia delle pubbliche amministrazioni .....31

I REATI URBANISTICI NEL TESTO UNICO DELL’EDILIZIA

6

1.4.6 La c.d. legge obbiettivo (legge n. 443/2001) .............. 32

1.4.7 L’installazione di infrastrutture per telecomunicazioni ............................................... 44

1.5 La successione di norme incriminatrici e il differimento dell’entrata in vigore del T.U. ........ 46

1.6 Aspetti di costituzionalità......................................... 49

1.7 Autonomia dei reati urbanistici rispetto a quelli in materia ambientale, paesaggistica, culturale, e nel settore delle norme tecniche di edilizia..................................................... 52

1.8 Gli interessi penalmente protetti ............................. 55

2 Aspetti generali del nuovo sistema penale urbanistico .................................................... 56

2.1 Rapporti con altri reati: falso, abuso d’ufficio e truffa ..................................... 56

2.2 Soggetti responsabili ................................................. 61

2.3 Permanenza del reato di costruzione abusiva. Inconfigurabilità del tentativo .................................. 65

2.4 Elemento psicologico del reato, esimenti, cause di giustificazione e non punibilità................... 67

2.5 Varianti in corso d’opera .......................................... 71

2.6 Pertinenze ................................................................. 72

2.7 Inizio lavori ............................................................... 75

3 I singoli reati ............................................................. 76

3.1 Rapporti fra le quattro ipotesi di reato previste dall’art. 44 .................................................. 76

3.2 L’art. 44 lett. a) ......................................................... 77

7

INDICE GENERALE

3.2.1 Responsabilità dei funzionari ....................................78

3.2.2 Casistica ....................................................................78

3.3 L’art. 44 lett. b) ......................................................... 80

3.3.1 Necessità del permesso formale di costruzione ...............................................84

3.3.1.1 Decisione finalein sede di conferenza di servizi.................................. 85

3.3.2 Buona fede del funzionario per la promessa di rilascio del permesso ..............................................86

3.3.3 Efficacia del titolo edilizio .........................................86

3.3.4 Costruzioni difformi dal permesso di costruire ...........................................89

3.3.5 Il mutamento di destinazione d’uso ..........................91

3.3.6 I poteri del giudice penale in ordine all’accertamento della esistenza e validità del permesso di costruire ............................................92

3.4 L’art. 44 lett. c).......................................................... 95

3.4.1 La lottizzazione materiale .........................................97

3.4.2 La lottizzazione negoziale .......................................101

3.4.3 La confisca dei terreni e la sanatoria della lottizzazione abusiva .......................................104

3.4.4 Permanenza del reato di lottizzazione abusiva ..........................................108

3.4.5 Soggetti responsabili: notai, parti contraenti, tecnici, eredi .......................110

3.5 Lavori abusivi in zone vincolate.............................. 114

4 Recidiva e prescrizione del reato di costruzione abusiva ...........................117

5 Profili processuali penali ...................................... 121

I REATI URBANISTICI NEL TESTO UNICO DELL’EDILIZIA

8

5.1 Sequestro penale...................................................... 121

5.2 Costituzione di parte civile, risarcimento del danno e intervento delle associazioni ambientaliste nel giudizio penale .................................................. 125

5.3 Ordine di demolizione irrogato dal giudice: natura giuridica e presupposti legali ...................... 131

5.3.1 Conseguenze sul piano della disciplina processuale ..................................... 134

5.3.1.1 Revoca ..................................................................... 134

5.3.1.2 Irrogabilità in Cassazione ...................................... 136

5.3.1.3 Rettificazione .......................................................... 136

5.3.1.4 Prova della avvenuta demolizione .......................... 137

5.3.1.5 Rapporti con il sequestro e la confisca .................... 137

5.3.1.6 Non impugnabilità dell’ordine davanti al giudice amministrativo ....................................... 139

5.3.1.7 Notificazione al difensore ........................................ 139

5.3.1.8 Questioni di costituzionalità .................................. 139

5.3.2 Ordine di demolizione e sentenza c.d di patteggiamento .............................................. 140

5.3.3 Ordine di demolizione e sospensione condizionale della pena ........................................... 141

5.3.4 Esecuzione dell’ordine di demolizione .................... 145

5.3.4.1 Organo competente e contenuto dell’ordine demolitorio ........................................... 145

5.3.4.2 Cause ostative all’esecuzione dell’ordine demolitorio.Sospensione della esecuzione .................................. 149

5.3.5 Ordine di demolizione e affidamento in prova al servizio sociale ....................................... 154

9

INDICE GENERALE

CAPITOLO 2 L’ACCERTAMENTO DI CONFORMITÀ 155

1 Premessa ...................................................................155

2 La sospensione dell’azione penale ...................... 156

2.1 Doverosità ............................................................... 156

2.2 Durata della sospensione. Inconfigurabilità di una pregiudiziale amministrativa ........................................................ 157

2.3 Ambito oggettivo..................................................... 159

2.4 Fissazione dell'udienza amministrativa.................. 160

3 Il permesso di costruire in sanatoria................... 161

3.1 Finalità e natura giuridica ...................................... 161

3.2 Effetti oggettivi........................................................ 163

3.3 Effetti soggettivi ...................................................... 164

3.4 Condizioni d'efficacia .............................................. 165

3.5 Controllo del giudice penale .................................... 165

CAPITOLO 3 LEGGE REGIONALE E REATI URBANISTICI 167

1 Riflessi penalistici del potere legislativo delle regioni .........................................167

I REATI URBANISTICI NEL TESTO UNICO DELL’EDILIZIA

10

2 La potestà legislativa regionale in materia di reati urbanistici nel sistema previgente ........ 169

3 La riforma del titolo V della Costituzione......... 172

CAPITOLO 4 LA RESPONSABILITÀ PENALE DEI PROFESSIONISTI IN MATERIA DI ASSEVERAZIONI 177

1 Premessa ................................................................... 177

2 L’art. 29, comma 3, T.U. edilizia........................... 177

3 La denuncia del professionista all’ordine ......... 179

4 La responsabilità penale del professionista per false asseverazioni .......................................... 182

4.1 Nozione e contenuto dell'asseverazione nell'ambito della d.i.a.............................................. 182

4.2 Le fattispecie ulteriori di asseverazionee la loro rilevanza nel T.U....................................... 183

4.3 Le fattispecie estranee.............................................. 186

4.4 L'incidenza del testo unico in materia di semplificazione amministrativa .......................... 188

4.5 Falsità ideologica in certificati commessa dal professionista esercente un servizio di pubblica necessità (art. 481 c.p.)......................... 190

11

INDICE GENERALE

4.6 Applicabilità dell'art. 481 c.p.alle ulteriori ipotesi di asseverazione........................191

4.7 L'errore del professionista ....................................... 193

5 Cenni sulla responsabilità penale del privato per false rappresentazioni e dichiarazioni......................................................... 199

APPENDICE NORMATIVA

D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A)Art. 1-51 ................................................................................203

I REATI URBANISTICI NEL SISTEMA PENALE

13

1 I reati urbanistici

1. I reati urbanistici nel sistema penale

1.1 Il quadro normativo previgente

Le innovazioni principali apportate al diritto penale urbanistico dallalegge 28 febbraio 1985, n. 47 - norme in materia di controllo dell’attività ur-banistico - edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie - han-no riguardato principalmente1:

- la previsione di tre categorie di reato, invece delle precedenti due (art.20, lett. a), b) e c);

- l’aggravamento delle pene;- l’attribuzione di nuovi poteri, in materia di sanzioni, di demolizione e di

confisca, conferiti al giudice penale (artt. 7 e 9);- una più accurata definizione della nozione di opere in totale difformità,

distinguendola da quella di opere in parziale difformità, con l’utilizzo diconcetti più chiari e unitari, sia ai fini delle sanzioni amministrative chedi quelle penali (artt. 7 e 12);

- l’estinzione dell’azione penale nel caso di ottenimento della sanatoriaamministrativa per le opere prive di concessione (art. 22) senza per que-sto configurare una vera pregiudiziale amministrativa;

1. Fra i più recenti contributi di dottrina in tema di reati urbanistici, nel sistema precedenteil T.U., si segnalano, ex plurimis: CENTOFANTI, L’abusivismo urbanistico ed edilizio, Milano,2002; BRESCIANO - PADALINO MORICHINI, I reati urbanistici, Milano, 2000; POLI, voceSanzioni penali, in FALCONE e MELE (a cura di), Urbanistica e appalti nella giurisprudenza, To-rino, 2000, 882; PERULLI, Prime considerazioni su leggi e regole urbanistiche, in Riv. amm., 2000,263; ANTOLISEI, Manuale di diritto penale, Leggi complementari, II, Milano, 1998, 485; MENGO-LI, Manuale di diritto urbanistico, Milano, 1997, 1095; GROSSO, La repressione dell'illecito urbani-stico; sanzioni penali e sanzioni amministrative, in Cass. pen., 1983, 449; GUERRINI, Gli illecitipenali nell'urbanistica, Rimini, 1982.

I REATI URBANISTICI NEL TESTO UNICO DELL’EDILIZIA

14

- una diversa articolazione delle posizioni soggettive con introduzione dipresunzioni legali di colpa dei vari soggetti che prendono parte alla re-alizzazione delle opere subordinate a concessione.

I reati previsti dall’art. 20 della legge n. 47/1985, che sostituiva l’art. 17della legge 28 gennaio 1977, n. 10 - norme per la edificabilità dei suoli, c.d.legge Bucalossi - erano i seguenti:

- alla lett. a) era prevista l’ammenda fino a lire 20.000.000 per l’inosservan-za delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dalla legge n.47/1985, dalla legge 17 agosto 1942, n. 1150 - c.d. legge urbanistica - esuccessive modificazioni e integrazioni, in quanto applicabili, nonchédai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dalla concessione;

- alla lett. b) erano previsti l’arresto fino a due anni e l’ammenda da lire 30a lire 100 milioni nei casi di esecuzioni dei lavori in totale difformità oassenza della concessione o di prosecuzione degli stessi nonostante l’or-dine di sospensione;

- alla lett. c) erano previsti l’arresto fino a due anni e l’ammenda da lire 30a lire 100 milioni nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edi-lizio, come previsto dal comma 1 dell’art. 18. La stessa pena si applicaanche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo stori-co, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenzia-le, in totale difformità o in assenza della concessione.

1.2 Le attività edilizie soggette al regime concessorio

A) Rilevanza della concessione edilizia nella materia urbanisticaL’art. 1, legge 28 gennaio 1977, n. 10 sulla edificabilità dei suoli, che ha

posto la regola della soggezione a concessione di ogni attività comportantetrasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, non comprende le soleattività di edificazione, ma tutte quelle consistenti in una modificazionedello stato materiale e della conformazione del suolo per adattarlo ad unimpiego diverso da quello che gli è proprio in relazione alla sua condizionenaturale ed alla sua qualificazione giuridica2.

2. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 24 ottobre 1997, Mirabile, in Riv. giur. ed., 1999, I, 191, fattispeciein cui è stato ravvisato il reato di costruzione abusiva relativamente alla costruzione di unmuro lungo mt. 7, largo mt. 2 ed alto mt. 4, indipendentemente dalla circostanza che fosse sta-to o meno realizzato in cemento armato ed in parte interrato per appoggiarvi un frantoio perla lavorazione della sabbia.

15

I REATI URBANISTICI NEL SISTEMA PENALE

Qualsiasi impianto costituito da strutture fisse, saldamente ancorate al suo-lo, la cui installazione comporta una indubbia modifica dell’assetto del terri-torio, integra il concetto di nuova costruzione, cui è collegata la necessità dirilascio di concessione edilizia, a nulla rilevando che tale impianto sia integra-to o prevalentemente costituito da un macchinario semovente3. In quest’otti-ca si è affermato che la realizzazione di un massetto in calcestruzzo persuperare il dislivello tra la sede stradale ed il marciapiede, al fine di consenti-re la comunicazione con la proprietà privata, non è riconducibile al regimedella concessione edilizia perché non comporta trasformazione urbanistica oedilizia del territorio comunale4. Parimenti si è ritenuto che l’eliminazione diuna copertura in tegole e la realizzazione di un terrazzo praticabile avvenutein assenza di concessione integrano la violazione dell’art. 20, legge n. 47/1985, in quanto sono assoggettati al regime concessorio tutti gli interventi cheincidono sull’assetto del territorio, rientrando fra questi la modifica della sa-goma che si riferisce alla conformazione planovolumetrica della costruzioneed al suo perimetro inteso sia in senso verticale che orizzontale5.

Il concetto di urbanistica va tenuto nettamente distinto da quello di edilizianon solo in termini culturali, ma giuridici sulla base della nozione dell’art. 80D.P.R. n. 616/1977, vi rientrano tutti gli aspetti conoscitivi, normativi e ge-stionali di salvaguardia e trasformazione del suolo, nonché la protezionedell’ambiente; pertanto, mentre per le trasformazioni di tipo fondiario non ènormalmente richiesta la concessione, il controllo preventivo del comunetramite concessione è necessario allorché la morfologia del territorio vengaalterata in conseguenza di scavi di notevoli dimensioni non finalizzati allanormale attività agricola (come usi sportivi o turistici), e per altre opere dinotevole impatto, come sbancamenti, livellamenti, canali e laghetti6.

B) Demolizione e ricostruzione

Nell’ipotesi in cui uno stabile venga interamente demolito e ricostruito -pur con le stesse forme di quello pregresso - l’opera edificata è una nuovacostruzione e richiede, per essere realizzata, il rilascio di una concessione

3. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 22 agosto 2000, Migliorini, in Cons. Stato, 2001, II, 204.4. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 29 settembre 2000, Marinelli, in Cons. Stato, 2000, II, 420.5. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 7 marzo 2001, Ossini, in Cons. Stato, 2001, II, 1285.6. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 13 novembre 2002, Raciti, in Cons. Stato, 2003, II, 785; Sez. III, 20novembre 1998, n. 12002, Frassineti, in Dir. giur. agr. amb., 2000, 202, nella specie la Corte haritenuto necessaria la concessione urbanistica per la realizzazione di laghetti per un campo digolf.

I REATI URBANISTICI NEL TESTO UNICO DELL’EDILIZIA

16

edilizia, non essendo sufficienti altri provvedimenti di altra natura; a taleattività rimane estraneo il concetto di manutenzione o ristrutturazione, chepresuppongono la permanenza delle strutture e caratteristiche fondamen-tali dell’edificio originario7.

La giurisprudenza penale infatti, a differenza di quella amministrativa,è concorde nel ritenere che la concessione rilasciata per la sola ristruttura-zione riguarda il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutividell’edificio, ma non la integrale demolizione e ricostruzione dell’immobi-le8.

C) Movimenti terra

Allorché spianamento, livellamento e disboscamento interessino, per laloro rilevanza, la conformazione del territorio che ne è oggetto, non è suf-ficiente addurre la loro futura destinazione agricola dell’area, ma occorreun preventivo controllo dell’autorità comunale, nelle forme della conces-sione urbanistica, concetto distinto da quello tradizionale di concessione, eciò perché nel concetto di urbanistica di cui all’art. 80, D.P.R. 24 luglio 1977,n. 616 rientrano l’assetto del territorio e l’utilizzazione del suolo, e non sol-tanto l’edilizia in senso stretto9.

D) Opere statali

A norma dell’art. 9, lett. f), legge n. 10/1977 cit., solo le opere pubblichedello Stato sono sottratte alla necessità della concessione edilizia comuna-le, in quanto esclusivamente per le opere eseguite dalle amministrazionistatali è prevista una deroga all’ordinaria disciplina in tema di vigilanzasull’attività urbanistica10.

E) Opere interne

Le opere interne hanno proprie peculiari caratteristiche rispetto agli in-terventi di trasformazione del patrimonio edilizio esistente come indivi-duati dall’art. 3, legge n. 457/1978 (manutenzione ordinaria, straordinaria,restauro, risanamento, ristrutturazione), e devono pertanto essere conside-rate nel loro complesso, onde stabilirne il regime urbanistico applicabile,con la conseguenza che occorre la concessione allorché esse determinino

7. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 12 maggio 1998, n. 5535, Mannelli, in Ced Cass., n. 210858 (m); Sez.III, 2 settembre 1997, n. 8426, Patruno, in Ced Cass., n. 209104 (m).8. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 16 gennaio 2002, Basara, in Urbanistica e Appalti, 2002, 367.9. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 10 ottobre 1998, Ferdinandi, in Ced Cass., n. 212043 [m].10. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 10 febbraio 1999, Vazzana, in Ced Cass., 2000.

17

I REATI URBANISTICI NEL SISTEMA PENALE

un mutamento della destinazione d’uso o diano origine ad un organismoin tutto o in parte diverso11.

Per effetto dell’art. 2, comma 60, legge 23 dicembre 1996, n. 662, che hamodificato l’art. 4, legge 4 dicembre 1993, n. 493, le opere interne alle sin-gole unità immobiliari che non comportino modifiche della sagoma e deiprospetti e non rechino pregiudizio alla statica dell’immobile, anche se au-mentano la superficie utile o il numero delle unità immobiliari, sono sog-gette soltanto all’obbligo di denuncia di inizio di attività; peraltro,l’applicabilità del regime semplificato è subordinata all’assenza di vincolipaesaggistici, storici, ambientali, urbanistici, nonché all’assenza di contra-sto con strumenti di pianificazione o programmazione urbanistica imme-diatamente operativi12.

La disciplina introdotta per le opere interne dal richiamato art. 2, comma60, non ha comportato l’abrogazione dell’art. 26, legge n. 47/1985, sia perla mancanza di una disposizione abrogatrice, sia per la differenza esistentefra le due disposizioni, relative la prima alle singole unità immobiliari inbase alla legge n. 662/1996, la seconda afferente alle “costruzioni” di cuiall’art. 2613.

F) Manutenzione straordinaria

La nozione di manutenzione straordinaria si riferisce al recupero del pa-trimonio edilizio preesistente, presupponendo cioè un edificio su cui su cuieseguire opere di manutenzione14. Sotto tale angolazione si è affermato: a)che la costruzione di un appartamento in sopraelevazione di un edificiopreesistente non può essere qualificato come intervento di straordinariamanutenzione perché realizza sulla medesima superficie impegnata, volu-mi nuovi che ne determinano un ampliamento in ragione del quale esatta-mente si ravvisa nell’opera un unità costruttiva nuova, che apporta,peraltro, una corrispondente modificazione della destinazione d’uso, esor-bitante dalla manutenzione straordinaria e perciò incompatibile con essa;da qui l’insufficienza della d.i.a., la necessità della concessione e la confi-gurabilità del reato in difetto di quest’ultima15; b) che esula dal regime edi-lizio proprio della manutenzione straordinaria la realizzazione di ex novo

11. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 20 maggio 2002, Catalano, in Sett. Giur., 2002, III, 125.12. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 29 maggio 2000, Celauro, in Cons. Stato, 2001, II, 34; Sez. III, 6 mar-zo 1998, n. 4202, in Giust. pen., 1999, II, 352.13. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 20 maggio 2002, Catalano, cit.14. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 5 agosto 2003, Franchin, in Urbanistica e Appalti, 2003, 1359.15. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 22 giugno 2000, Isaia, in Cons. Stato, 2001, II, 36.

I REATI URBANISTICI NEL TESTO UNICO DELL’EDILIZIA

18

di una platea in calcestruzzo di circa 550 mq all’interno di un piazzale me-diante mescolamento di bitume, sassi e terra16.

G) Ristrutturazione

La nozione di ristrutturazione edilizia desumibile dall’art. 31, legge n.457/1978, postula la preesistenza di un fabbricato da ristrutturare, cioè diun organismo dotato di murature perimetrali, strutture orizzontali e co-pertura; pertanto l’attività di ricostruzione su ruderi costituisce una nuovacostruzione che deve essere assentita da formale concessione edilizia17.

Tale nozione contempla però anche il ripristino o sostituzione degli ele-menti costitutivi dell’edificio preesistente - anche se non residenziale - que-sto perché sia la disposizione sancita dall’art. 31 che quella riprodottadall’art. 3 T.U. hanno una portata generale per ogni tipo di attività edili-zia18.

1.3 Le novità del T.U.

Dalla lettura atomistica dell’art. 44 T.U., non emergono rilevanti novitàrispetto al testo del precedente art. 20, legge n. 47/198519.

Ben più interessanti, sul piano sostanziale, appaiono le conseguenze pe-

16. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 5 agosto 2003, Franchin cit.17. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 6 aprile 2001, Perfetti, in Cons. Stato, 2001, II, 1286.18. Cfr. Cass. pen., Sez. III, 9 ottobre 2003, De Marco, in Urbanistica e Appalti, 2004, 118, fatti-specie relativa alla sostituzione di elementi strutturali di uno stabilimento balneare con operedi cemento armato.19. In dottrina sul nuovo sistema penale urbanistico V. POLI, in Testo unico dell’edilizia (a curadi M.A. SANDULLI), Milano, 2004, 488 ss.; GREGORI, Osservazioni in tema di sanzioni penali inmateria edilizia, in Riv. amm., 2003, 483; BISORI, Riflessi penali delle modifiche al Testo Unico edili-zia, in Urbanistica e Appalti, 2003, 377; dello stesso autore La tutela penale del territorio dopo la leg-ge obbiettivo, in Urbanistica e Appalti, 2002, 504; DE NICTOLIS - POLI, I Titoli edilizi nel testounico e nella legge obiettivo, Milano, 2003, 238 ss.Sul Testo Unico in commento si veda l’accurata analisi sviluppata dal Cons. Stato, Ad. gen.,29 marzo 2001, n. 52, in Cons. Stato, 2001, I, 2554, in sede di parere reso sullo schema del me-desimo, ex art. 7, comma 4, legge 8 marzo 1999, n. 50. Di grande ausilio per la comprensionedell’esatta portata delle innovazioni introdotte dal T.U. è la lettura della relazione governativaredatta dal nucleo per la semplificazione delle norme e delle procedure, insediato presso laPresidenza del Consiglio dei Ministri, in Rass giur. ed., 2001, III, 41.Per un primo commento al T.U., V. MURRA, Il testo unico sull'edilizia: commento a prima lettura,in Cons. Stato, 2001, II, 519; STEVANATO, Procedimenti e regimi in urbanistica ed edilizia, Pa-dova, 2002; PALLOTTINO, La tutela del privato nel T.U. sull'edilizia, in Riv. amm., 2002, 903; DEVITA, La vigilanza urbanistica ed edilizia, integrata ed aggiornata con la legge denuncia di inizio at-tività e con il T.U. sull’edilizia, Milano, 2002.

19

I REATI URBANISTICI NEL SISTEMA PENALE

nali discendenti indirettamente dalla modificazione del regime dei titoliedilizi e dell’attività costruttiva ad essi correlata (infra par. 1.4.).

I) Sul piano strettamente lessicale, alla concessione edilizia è stato sosti-tuito il permesso di costruire.

Questa scelta non comporta soluzioni esegetiche diverse da quelle rasse-gnate dalla prevalente giurisprudenza di legittimità. Dal punto di vistaconcettuale, infatti, la tesi della natura realmente concessoria del titolo edi-lizio divisato dall’art. 1, legge n. 10/1977 cit., era stata da tempo abbando-nata (sulla genesi ed i riflessi di questa impostazione infra par. 2.1. lett. A).

II) Per realizzare il coordinamento formale di tutte le norme in materia diedilizia - come richiesto dalla norma delegante - si è provveduto ad espun-gere dal corpo dell’articolo in commento i richiami alle fonti normativeabrogate dal testo unico (ex artt. 136 e 137).

In tal modo il riferimento contenuto nella precedente versione della lett.a) - art. 20 - alle norme e prescrizioni della legge urbanistica n. 1150/1942,è stato superato con il richiamo alle norme e prescrizioni del titolo I delT.U.

Analogamente si è operato sul testo della lett. c), sostituendosi il rinvioall’art. 18 della legge n. 47/1985, con quello all’art. 30 del T.U.

III) Per sterilizzare qualsivoglia effetto penale comunque discendente dainterventi lassisti delle Regioni in tema di super d.i.a. (o d.i.a. pesante), èstato inserito, dal D.Lgs. 27 dicembre 2002, n. 301, un terzo comma del se-guente testuale tenore: “Le disposizioni del presente articolo si applicanoanche agli interventi edilizi suscettibili di realizzazione mediante denunciadi inizio attività ai sensi dell’articolo 22, comma 3, eseguiti in assenza o intotale difformità dalla stessa” (infra par. 1.4.6., anche in ordine alle conse-guenze dell’omessa previsione dei lavori compiuti in difformità parzialedal titolo).

IV) Preme evidenziare, da ultimo, che il testo unico ha confermato, nonpotendo operare diversamente per gli stringenti limiti imposti dalla dele-ga, il carattere cumulativo e non alternativo del preesistente sistema san-zionatorio amministrativo, civile e penale.

Sicché alla commissione del reato si accompagna oltre che l’irrogazionedella pena detentiva e/o pecuniaria, la comminatoria delle sanzioni ammi-nistrative e civili previste nel capo II del titolo III della parte prima del testounico.