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● I prodotti
● Varianti culturali: il mercato ispanico
● Caratteristiche e particolarità del prodotto
● La marca
● Il packaging
● L’influenza del paese d’origine
Le componenti del prodotto sono:
► PRODOTTO DI BASE (CORE PRODUCT): l’entità fisica;
► PRODOTTO TANGIBILE: packaging, nome di marca,
qualità, caratteristiche e styling;
► PRODOTTO AMPLIATO: installazione, consegna e servizi
post- vendita.
CARATTERISTICHE FISICO-PSICOLOGICHE
RELATIVE AL PRODOTTO
Il prodotto può andare incontro a problemi di
adattamento ad una determinata cultura:
• Le Pop-Tarts della Kellogg’s
• Cibi surgelati della Lever Brothers
Oriente
• Sfondo: pareti bianche
• Visione dell’auto: frontale e
attenzione ai dettagli
• Aspetto: i consumatori non
apprezzano gli interni in
pelle, il loro odore e le
caratteristiche animalesche
dell’auto
Occidente
• Naturale
• Laterale e attenzione al
complesso
• I consumatori apprezzano
l’odore degli interni in pelle
e l’aspetto atletico dell’auto
• Visione olistica del prodotto
• Keihokutanshoka: gli oggetti meno costosi sono i più utili e i più
piccoli sono i migliori (principio buddhista)
• Richiesta di alta qualità e di elevata prestazione dei prodotti
• Nel caso di mancato successo nel lancio di un nuovo prodotto, questo
viene abbandonato
• Danno grande importanza alla confezione del prodotto (packaging)
• Atteggiamento etnocentrico, scartano i prodotti stranieri in favore
degli equivalenti locali
• Il caso Tang: ‘hugo de china’ (Porto Rico) vs ‘hugo de naranja’
• Il caso Bud Light: spot ‘Caraibi’ (musica e ambientazione tropicale)
spot ‘Messicano’ (uomini con cappello da cowboy
in un bar)
Per le casalinghe messicane il momento dei pasti,
rigorosamente fatti in casa, è simbolo di armonia ed unione
familiare. Di conseguenza, i cibi pronti contrastano con
l’immagine di una madre che assolve con zelo ai propri doveri.
PESI E MISURE
Sistema di pesi e misure dei paesi
anglosassoni in contrapposizione con il
sistema metrico decimale del resto del
mondo
DESIGN
Le diverse caratteristiche fisiche dei
consumatori influenzano il design del prodotto
PREFERENZE ALIMENTARI
Modifica parziale o totale dei prodotti
per ottenere successo nel mercato di
destinazione. L’introduzione di gusti
nuovi nei mercati presuppone da parte
del produttore un impegno ad educare il
consumatore
ABITUDINI
Le differenti abitudini tra le culture intervengono
sulla modifica e l’adattamento del prodotto in un
determinato mercato
Marche standardizzate che talvolta possono avere nomi diversi a livello locale.
Italia Spagna Francia G. Bretagna
Italia e Svizzera G. Bretagna Francia
Algida: Italia, Serbia, Grecia,
Kosovo e Rep. Ceca
Frigo: Spagna
Good Humor: Stati Uniti
Tío Rico: Venezuela
Streets: Australia e Nuova Zelanda
Hb: Irlanda
Miko: Egitto, Francia, Marocco
Gb glace: Finlandia e Svezia
Frisko: Danimarca
Olá: Portogallo
Wall’s: G. Bretagna, Cina, India
Lusso: Svizzera
Langnese: Germania
Kwality walls: India
Eskimo: Croazia, Lussemburgo,
Austria e Slovenia
Kibon: Brasile
Brand Posizione al
2003
Brand value
$ milion
Posizione al
2012
Brand value
$ milion
Coca- cola
1
70.45
8
31.08
Intel
5
31.11
20
21.90
Mc Donald’s
8
24.70
18
22.23
Bmw
19
15.11
22
21.26
Ikea
43
6.92
52
15.21
Apple
50
5.55
1
70.60
‘Diet’ Coke
Coke Lite, Francia
Coke Light, Giappone
non ha avuto successo nel mercato finlandese
‘Loka’ = fango o sporcizia
Chevrolet ‘Nova’ non ha avuto successo nel
mercato spagnolo perché tradotto con
‘non va’
Rivista svedese ‘Fart’ non ha avuto successo
nel mercato inglese perché tradotto con
‘peto’
Audi rs6 ‘white power’ in America è stato
percepito come uno slogan razzista causando
molte polemiche
Il cellulare giapponese ‘PPPhone’, dove le
due P indicavano due caratteristiche del
telefono nel 2007 è stato introdotto nel
mercato internazionale e si è scoperto che la
lettura ‘PìPì’ aveva un altro significato
La prima traduzione della Coca-cola in
cinese era ‘keke kenla’ (cavallo femmina
riempito di cera o mordi il girino di cera);
successivamente venne tradotto ‘kekou
kele’(gusto in bocca)
La ‘Parker pen’ ha tradotto lo
slogan in Messico con ‘No te
embarasará chorreándose en tu
bolsillo’ (non gocciolerà nella tua
tasca mettendoti incinta)
• La fedeltà varia in base alle diverse culture, all’età, al sesso e al ceto
sociale del consumatore
• I giapponesi, dopo aver sperimentato prodotti di una determinata marca,
tendono a riacquistarne altri mostrando così un’assoluta fedeltà al brand
• Se per gli anziani la fedeltà alla marca è una questione di formazione
(vissuti in un periodo in cui i beni erano scarsi), per i giovani è
solamente una questione di moda
• I consumatori cinesi sono soliti acquistare marche consigliate da altri
(word of mouth)
• Gli ispanici tendono ad acquistare in negozi conosciuti e sono quasi
sempre informati su prezzi e offerte speciali
Dalla combinazione di queste 5 dimensioni si possono ottenere importanti
indicazioni sui diversi modi di agire e interagire all’interno di una cultura.
Da ciò scaturisce la capacità di costruire relazioni e mettere in atto strategie
di comportamento adeguate alle diversità culturali, facilitando così i processi
connessi al business e al management.
• POWER DISTANCE: indice di distribuzione del potere tra i membri di una
società. Le società dell’est sono caratterizzate da un’elevata distanza che
permette l’esistenza di autoritarismo e gerarchia
• INDIVIDUALISM VS COLLECTIVISM: rapporto fra individuo e
collettività. Le culture individualiste pongono al centro l’individuo e il suo
nucleo familiare; quelle collettiviste, al contrario, considerano l’individuo
come parte della collettività
• MASCULINITY VS FEMMININITY: le società maschili hanno come
obiettivo il denaro, la carriera e il successo; le società femminili puntano sulla
qualità della vita, sulle relazioni e sulla solidarietà
• UNCERTAINTY AVOIDANCE: alcuni paesi considerano negative le
situazioni di incertezza e ambiguità; altri appaiono più aperti alle innovazioni e
incuriositi davanti alle diversità
• LONG–TERM ORIENTATION: paesi orientati al futuro e al cambiamento
con obiettivi a lungo termine, in contrapposizione con paesi che non
apprezzano tutto ciò che crea una trasformazione nella società
Il packaging è considerato come parte integrante del prodotto, sul quale ha una forte influenza anche la legislazione nazionale…
• Negli USA sono tassati alcuni prodotti chimici
• In Danimarca vengono usate solo bottiglie riciclabili
• In Germania non più del 28% dei contenitori di birra possono essere usa-e-getta
• In Australia sui pacchetti di sigarette davanti deve esserci
il numero delle sigarette contenute nel pacchetto
• In Venezuela sulle etichetta va scritto il prezzo
• In Cile, al contrario, è vietato indicare il prezzo
sulla confezione
…cambiano i colori, i simboli e la tipografia, che riflettono il paese
nel quale vengono lanciati; le modifiche sono legate anche alle
tradizioni e alla cultura.
In Messico puntano molto sull’impatto visivo, i colori
utilizzati sono accesi e vivaci. Le esigenze dei
consumatori sono di ricchezza, sapore e contenuto
In Inghilterra e Francia il packaging sta diventando sempre
più minimale perché si da maggiore rilievo alla freschezza,
alla purezza e al valore collegati al prodotto
Nei paesi del nord Europa si fa molta più attenzione
all’eco-sostenibilità e al riutilizzo dei materiali utilizzati
per le confezioni
In Italia i consumatori hanno una determinata cultura legata al
cibo, sono consumatori molto tradizionalisti, si cerca di
trasmettere genuinità e semplicità
In Asia, in particolare in Giappone, la concezione
del packaging è completamente differente
da quella occidentale, sugli scaffali troviamo
moltissime faccine sorridenti e piccoli animali,
hanno uno stile minimalista ma elegante
• Il packaging può determinare il fallimento o il successo di un
determinato prodotto:
Il secchiello della Lego è stato introdotto dopo il fallimento
( in Giappone) del contenitore a forma di coniglio
(Bunny set)
Il ketchup Amora ha sorpassato la Heinz producendo bottiglie di plastica a forma di
razzo, poi riprese anche dalla Heinz
• Nei paesi in via di sviluppo il packaging può essere del tutto
assente
• Molte aziende utilizzano simboli al posto del nome sulle proprie
confezioni, anche se talvolta
attraverso i simboli stessi
possono sorgere problemi
di traduzione
Può capitare che esistano prodotti della stessa marca ma con contenuti diversi; per rendere queste differenziazioni vengono attuate diverse strategie:
● Differenza nella grafica (es. succhi di frutta)
● Differenza nel significato
● Differenza di forma
● Tiratura limitata
● Progetto personale
Il marchio può andare incontro ad un’evoluzione nel tempo, può dipendere
da vari fattori tra cui la strategia di marketing e quindi aumentarne le
vendite.
● Un esempio sono i cambiamenti costanti nei marchi
● Oltre alla grafica, il restyling può interessare l’intero
prodotto
● Un altro esempio può essere quello della Mc Donald’s
che per eliminare le polemiche su come venivano
fatti i prodotti ha deciso di enfatizzare la freschezza
e la genuinità, inserendo i prodotti ai lati delle confezioni
Un altro elemento importante per il packaging è l’etichetta, dove
generalmente vengono inserite informazioni riguardo al
prodotto; le più comuni sono …
• Nome o ‘denominazione di vendita’
• Elenco ingredienti
• Additivi
• Quantitativo
• Termini di scadenza
• Produttore
• Lotto di appartenenza del prodotto
• Modalità di conservazione e di utilizzo, se necessarie
… sempre più raramente le etichette sono semplici ‘pezzi di
carta’ da attaccare ai prodotti
Etichetta di carta stampata che avvolge la bottiglia, ottenendo
così un prodotto a basso costo e che attira l’attenzione del
cliente
Grafica e dati applicati su bottiglia mediante serigrafia
(tecnica che permette di riprodurre immagini e grafica su
qualsiasi tipo di supporto attraverso l’utilizzo di uno stencil)
Shrink sleeve: etichetta
stampata su plastica
che viene fatta aderire
alla bottiglia tramite
calore
Il paese d’origine del prodotto esercita sempre una certa influenza sulla
percezione dello stesso. La qualità è solitamente associata ai paesi
industrializzati.
QUALITA’ (GIAPPONE) PERFEZIONE (OCCIDENTE)
Per far fronte al crescente interesse della popolazione cinese ai beni di
consumo americani ed europei, il governo cinese, attraverso una campagna
pubblicitaria e il mantenimento delle barriere protezionistiche, ha
incoraggiato i consumatori ad acquistare prodotti di origine locale
COCA-COLA + TIANYUDI JOINT VENTURE
I consumatori collegano ad ogni Paese e ad ogni prodotto un
determinato stereotipo:
SCOZIA WHISKY
FRANCIA PROFUMI, VINI E FORMAGGI
AMERICA SIGARETTE
ITALIA PASTA
Nel mercato cinese ha grande considerazione il made in Italy (moda,
enogastronomia). I prodotti italiani godono di un vantaggio competitivo di
fronte alla domanda cinese sempre più sofisticata.
Made in Italy e Italian way of life esercitano un grande fascino sul
consumatore cinese, che è disposto a pagare prezzi sempre più elevati per
prodotti di alto livello e qualità.
Il mercato italiano affascina gli imprenditori cinesi per la tradizione
industriale, per i brand di prestigio e per il mercato.
Brand italiani acquistati dai cinesi:
• Benelli
• Ferretti yacht
• Sergio Tacchini
A seguito di un periodo di crisi, nel 2005 la Benelli entra a
far parte del gruppo Q.J. (Quian Jiang). Quasi il 20%
della produzione è stato portato oltre i confini italiani.
L’azienda Q.J. si focalizza principalmente sulla qualità dei
prodotti.
Nel 2007 l’azienda fortemente
indebitata e a rischio fallimento, è stata
acquistata dal gruppo Hembly
International Holding Limited (Hong
Kong).
Nel 2012 il gruppo cinese Shig-Weichai
ha rilevato il 75% dell’azienda, di cui
l’altro 25 rimane in mano a creditori
stranieri. Al gruppo è stato concesso di
operare in autonomia; direzione, sede e
cantieri verranno mantenuti in Italia.
• Evitare che il nome del prodotto o della marca siano offensivi
• Osservare le leggi in vigore per packaging, etichettatura e standard
del prodotto
• Considerare globalmente i fattori che caratterizzano un prodotto
• I prodotti devono essere adattati ai vari mercati, alle varie
tradizioni e alle varie culture
• L’immagine del paese d’origine e gli stereotipi ad esso collegati
influenzano gli acquisti