Copia dell'atto attestante la nomina del gestore dell'impianto
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
DI
SAN VITO AL TAGLIAMENTOvia Stazione, 21 - 33078 PN/telefono 0434 - 80138 Fax 0434 - 80063
sito web: www.comprensivosanvito.ite-mail:[email protected]
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
anno scolastico 2013 - 2014
INDICE
PARTE PRIMAPresentazione del Piano dell’Offerta formativa
pagina 4
Modalità di elaborazione del P.O.F. pagina 4 - 5Presentazione dell’Istituto pagine 5 - 6Linee guida del P.O.F. pagine 7 - 8 Continuità dei processi educativi pagine 9 - 10Il curricolo d’Istituto da pagina 10 a 13PARTE SECONDAAnalisi del contesto territorialeRapporti tra scuola e territorioL’Associazione Comitato GenitoriFormazione e aggiornamento - attività di tirocinio
pagina 15pagina 16 pagina 17pagine 18 - 19
I PLESSI DELL’ISTITUTO:- I plessi della scuola dell’Infanzia da pagina 20 a 22Il fondamento dell’agire educativo pagina 23L’azione educativo - didattica pagina 23L’organizzazione scolastica pagina 24 - I plessi di scuola Primaria da pagina 25 a 30 Aspetti educativo - didattici e metodologia pagina 31 Orario settimanale delle attività d’insegnamento pagina 32- Il plesso di scuola Secondaria pagina 33Orario settimanale e giornaliero delle attività d’insegnamento pagina 34 Linee orientative da pagina 34 a 36Corso a Indirizzo musicale pagine 36 - 37Il Centro Territoriale PermanentePARTE TERZA
da pagina 38 a 41
Organigramma d’Istituto pagina 43Funzionigramma d’Istituto da pagina 44 a 49Commissioni e piano annuale di lavoro da pagina 50 a 52Gli organi collegiali PARTE QUARTA
pagine 53 - 54
Ampliamento dell’Offerta Formativa - le aree progettuali pagine 56 - 57Area delle competenze:- La sicurezza a scuola - progetti- Cittadinanza e territorio - progetti- Altri progetti/attività Area dell’integrazione:- Integrazione alunni stranieri - progetti/attività- Bisogni educativi speciali- L’integrazione degli alunni diversamente abili- Interventi per alunni con DSA – BES- ProgettiArea delle lingue straniere: progetti/attivitàArea della musica: progetti/attivitàArea dello sport: progetti/attivitàPARTE QUINTALa valutazione degli alunniLa valutazione degli alunni della scuola PrimariaLa valutazione degli alunni della scuola SecondariaLa valutazione degli alunni che si avvalgono dell’I.R.C.La valutazione degli alunni con PDPLa valutazione degli alunni stranieri
da pagina 58 a 65da pagina 66 a 70pagine 71 - 72
da pagina 73 a 77pagine 78 - 79da pagina 79 - 82pagine 83 - 84pagine 84 - 85pagina 86da pagina 87 a 89pagine 90 - 91
da pagina 93 a 96da pagina 97 a 99pagine 100 – 101pagina 102pagine 102 - 103da pagina 103 a 107
2
La valutazione degli alunni diversamente abiliCTP: valutazione del percorso
da pagina 107 a 109pagina 110
PARTE PRIMA
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL P.O.F.
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
LINEE GUIDA DEL P.O.F.
LA CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI
IL CURRICOLO D’ISTITUTO
3
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale che l’istituzione scolastica elabora nell’ambito
dell’autonomia didattico - educativa; in esso si esplicita la progettazione curricolare ed extracurricolare, si
descrivono le linee distintive dell’Istituto e la sua organizzazione.
Costituisce l’identità culturale e progettuale della Scuola; si ispira ai principi costituzionali di uguaglianza,
accoglienza e integrazione, obbligo scolastico, partecipazione, efficienza, trasparenza, libertà di
insegnamento e di aggiornamento dei docenti.
E’ il documento con il quale si comunica alle famiglie e al territorio la progettazione educativa e didattica e
le ragioni pedagogiche che la sostengono.
Il P.O.F. è uno strumento dinamico, in continua trasformazione; le decisioni e le scelte didattiche e
organizzative sono rese pubbliche e implica quindi un’assunzione di responsabilità da parte della Scuola.
Il Collegio dei Docenti ha individuato la Funzione Strumentale dell’area P.O.F. Progettualità d’Istituto che, in
collaborazione con il Dirigente Scolastico, i suoi Collaboratori, i docenti Funzioni Strumentali delle diverse aree, il
Personale Amministrativo, i docenti Referenti d’Area e il contributo di insegnanti rappresentanti i tre ordini di
Scuola, ha rielaborato e integrato questo documento al fine di esplicitare l’identità dell’Istituto.
MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL P.O.F.
Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato redatto considerando i seguenti riferimenti normativi:
- Legge 59 del 15 marzo 1997, Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti
locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa.
- D.P.R. 8 marzo 1999 n°275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai
sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59.
- L. 28 marzo 2003 n.53, Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.
- D.L.vo 19 febbraio 2004 n.59, Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo
di istruzione, a norma dell’art.1 della legge 28 marzo 2003, n.53.
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- Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione allegate al D.M.
31/07/2007 .
- D.M. 139/2007, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione.
- L. 169/2007, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante
disposizioni urgenti in materia di istruzione e università.
- DPR 122/2009, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni.
- DPR 81/2009, Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse
umane della scuola.
- DPR 89/2009, Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo di istruzione .
- D. lgs 150/2009, Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del
lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
- Indicazioni Nazionali sul curricolo 4 Settembre 2012.
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’ Istituto Comprensivo è costituito dai seguenti plessi:
Scuola dell’Infanzia Gianni Rodari
Scuola dell’Infanzia Don Antonio D’Andrea
Scuola Primaria Anton Lazzaro Moro
Scuola Primaria Guglielmo Marconi
Scuola Primaria Edmondo De Amicis
Scuola Primaria “La Nostra Famiglia”
Scuola Secondaria di primo grado “Amalteo - Tommaseo”
La Direzione e gli uffici di segreteria sono collocati presso dell’ex scuola media Tommaseo, in via Stazione,
21.
5
DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
ALUNNI Totale maschi Totale femmine Totale generaleSCUOLA INFANZIA
"G. RODARI"74 69 143
SCUOLA INFANZIAD’ANDREA”
36 41 77
220SCUOLA PRIMARIA
SAN VITO150 183 333
SCUOLA PRIMARIALIGUGNANA
125 135 260
SCUOLA PRIMARIAPRODOLONE
56 60 116
SCUOLA PRIMARIA"La Nostra Famiglia"
46 17 63
772SCUOLA SECONDARIA di primo grado 230 200 430
430TOTALE ALUNNI FREQUENTANTI L’ISTITUTO COMPRENSIVO: 1422
DOCENTI
SCUOLA DELL’INFANZIA 23
SCUOLA PRIMARIA 108
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 49
TOTALE DOCENTI ISTITUTO COMPRENSIVO 180
6
LINEE GUIDA DEL P.O.F.
L’Istituto pone come finalità generale dell’Offerta Formativa, l’attenzione alla persona che:
- trova nell’ambiente - scuola un luogo d’incontro di diversità, nella promozione di una convivenza umana, civile e democratica;
- sviluppa competenze attraverso un processo di apprendimento;
- viene orientata a saper scegliere, maturando consapevolezza delle proprie attitudini e capacità.
La struttura comprensiva dell'Istituto permette condizioni favorevoli per articolare un progetto formativo
unitario e continuo.
Il perseguimento delle finalità enunciate si realizza progressivamente dalla scuola dell’Infanzia alla scuola
Secondaria di primo grado.
La scuola dell’Infanzia si pone principalmente l’obiettivo di favorire la crescita di relazioni, instaurando un
clima accogliente in cui il bambino si senta riconosciuto e ascoltato. Favorisce la formazione integrale della
sua personalità, attraverso una graduale organizzazione delle componenti affettive, cognitive, etico - sociali.
La scuola Primaria mira all’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le
competenze di base. Essa si configura come ambiente di apprendimento, promuove l’alfabetizzazione
culturale attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici, l’educazione alla cittadinanza attiva.
La scuola Secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti
di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo,
svolgendo un importante ruolo di Orientamento. Essa si propone di radicare conoscenze e abilità
disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, al fine di conseguire le competenze
indicate dalle normative europee.
Ogni singolo alunno deve poter trovare nella Scuola le condizioni necessarie per un’adeguata realizzazione
delle proprie potenzialità, sia sul piano dell’arricchimento culturale e delle abilità operative, che su quello
dello sviluppo armonico della personalità in tutti i suoi aspetti, individuali e relazionali.
Le premesse a queste condizioni, si concretizzano anche:
- nella formazione delle classi, che devono essere il più possibile omogenee tra loro ed eterogenee al loro
interno, per evitare emarginazioni;
- in un orario delle lezioni che, nel rispetto dei ritmi di lavoro e di apprendimento di tutti, eviti situazioni di
sovraccarico;
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- nell’individualizzazione dell’insegnamento, che mira a far sì che ogni alunno possa sentirsi veramente se
stesso all’interno della scuola, nei rapporti umani e in quelli didattico - educativi;
- nel diritto al successo formativo.
Tra le priorità educative e didattiche, l’Istituto individua inoltre il riconoscimento dell’appartenenza al
proprio territorio, come momento fondante della costruzione del sé.
L’Offerta Formativa dell’Istituto si realizza sia attraverso interventi curricolari, che vengono conseguiti
seguendo le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, sia
extracurricolari.
Essa infatti si arricchisce elaborando attività progettuali che, a partire dalle risorse del territorio,
costituiscono occasioni di approfondimento e d’integrazione ai bisogni, agli interessi e alle attitudini
manifestati dagli alunni.
La mission che l’Istituto intende perseguire è predisporre situazioni e contesti atti a favorire:
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CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI
… “La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo
organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale della persona, la quale,
pur nei cambiamenti evolutivi e nei diversi ordini scolastici, costruisce la sua identità”.
Coerentemente con questa affermazione della C.M. 339/92, con le direttive ministeriali della Legge 28
marzo 2003 n°53 e successive norme applicative e con riferimento all’Atto di Indirizzo dell’ 8 settembre
2009, il nostro Istituto si pone l’obiettivo di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella
verticale.
Per realizzare la continuità del processo educativo, si intende promuovere forme di raccordo curricolare tra
la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.
Gli obiettivi sono quelli di:
Favorire un sereno inserimento nelle classi del nuovo ordine di scuola
Realizzare un raccordo tra i vari ordini di scuola, nella prospettiva di un curricolo verticale
Promuovere sinergie tra scuola ed extrascuola, nel contesto di un sistema formativo integrato.
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LO STAR BENE A SCUOLA
LE PRATICHE DELL’INCLUSIONE E DELL’INTEGRAZIO
NE
IL DIRITTO AL SUCCESSO
FORMATIVOUNA COMUNITÀ
EDUCATIVA IN CONTINUA
FORMAZIONE
LA TRASVERSALITÀ E L’INTERCONNESSIO
NE TRA LE AREE DISCIPLINARI
LA COSTRUZIONE DI UN’ALLEANZA
EDUCATIVA CON LE FAMIGLIE
L’INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
LA PRATICA DELL’UGUAGLIANZA
NEL RICONOSCIMENTO DELLE DIFFERENZE
PERSONALI
LO SVILUPPO ARMONICO E
INTEGRALE DELLA PERSONA
a
attraverso
INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ
La progettazione:
Il Dirigente Scolastico, nell’organizzare l’assegnazione degli insegnanti alle classi, cerca di garantire
la continuità d’insegnamento dei docenti, compatibilmente con le risorse disponibili in organico.
Gli insegnanti si adoperano per adottare strategie comuni, per favorire lo sviluppo delle abilità
trasversali.
Gli insegnanti progettano percorsi interdisciplinari, utili all’integrazione delle conoscenze in un
sapere unitario e organico.
Gli insegnanti si adoperano per promuovere la continuità orizzontale, individuando e sviluppando
occasioni di integrazione e collaborazione tra scuola, famiglia e territorio.
Gli interventi:
Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, i docenti delle classi ponte si riuniscono per la
presentazione degli alunni che passeranno da un ordine all’altro.
Le varie scuole organizzano, per i genitori che devono iscrivere i loro figli alla scuola dell’Infanzia, a
quella Primaria e a quella Secondaria di primo grado, le giornate di “scuola aperta” con lo scopo di
spiegarne l’organizzazione e il funzionamento.
Alcuni insegnanti dei tre ordini scolastici partecipano a riunioni di Commissione per individuare
linee culturali comuni su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni
proprie di ciascun ordine di scuola.
I docenti delle classi ponte progettano insieme attività di accoglienza per coinvolgere i rispettivi
alunni in momenti di lavoro comune, utili a favorire il confronto reciproco tra fasce d’età diverse e
la conoscenza dei futuri insegnanti.
Il modello di possibile traduzione operativa che si sta delineando, parte dall’individuazione preventiva di
finalità e indicatori generali (che appartengono alle programmazioni dei tre ordini dell’Istituto
Comprensivo) per poi arrivare alla successiva specificazione di tali indicatori in descrittori specifici
(corrispondenti alla peculiare strutturazione dei contenuti e delle attività delle scuole stesse).
All’interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative e di indicatori “comuni” garantisce la
dimensione della continuità e dell’organicità del percorso formativo, mentre la definizione di descrittori
specifici (in parte o completamente “diversi”) assicura la necessaria discontinuità e specificità del percorso
dei singoli ordini di scuola.
IL CURRICOLO D'ISTITUTOLA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
10
L’elaborazione del curricolo verticale permette di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del
sapere e di tracciare un percorso formativo unitario.
Il curricolo verticale non è quindi soltanto un “modello pensato”, ma uno strumento operativo che aiuta gli
insegnanti a rinnovare il modo di fare cultura.
Premesso ciò, la nuova valutazione può derivare solo da un nuovo assetto culturale e didattico nel quale si
dia grande valore allo sviluppo cognitivo e motivazionale dei ragazzi verso linguaggi tecnico - operativi ed
espressivi che fanno loro acquisire nuove competenze. Analogamente il sistema educativo dovrà risolvere
la contraddizione tra l’intelligenza intesa come capacità di collegare i diversi saperi disciplinari e una
valutazione che resta invece focalizzata sulle singole discipline.
Come in tutti i sistemi educativi dei Paesi avanzati, anche nella nostra realtà si sta cominciando a superare
l’antica identificazione tra obiettivi di apprendimento e specifici contenuti/linguaggi disciplinari, adottando
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progressivamente la nozione innovativa di “competenza”, intesa non come sapere, ma come capacità di
padroneggiarlo e utilizzarlo nei diversi contesti di vita. Ogni apprendimento, pur passando attraverso il
conseguimento del saper parlare, leggere e scrivere, dovrà essere misurato in termini di “competenza
comunicativa”, cioè di capacità di utilizzare quelle conoscenze per comunicare con i compagni,
nell’ambiente familiare, in diversi ambiti e situazioni, tenendo conto delle loro diverse specificità e
dell’opportunità di ricorrere a diversi registri comunicativi.
L’approccio didattico metacognitivo sembra presentarsi come lo sviluppo recente più interessante e utile
tra quelli originati nell’ambito della psicologia cognitiva e viene applicato attualmente con risultati positivi
sia a livello della metodologia didattica rivolta alla generalità degli alunni, sia negli interventi di recupero e
sostegno di quelli con difficoltà d’apprendimento. La novità significativa sta nel fatto che l’attenzione
dell’insegnante non è tanto rivolta all’elaborazione di materiali e metodi nuovi per “insegnare come fare a”,
quanto a formare quelle abilità mentali superiori che vanno al di la dei semplici processi cognitivi primari
(quali leggere, calcolare, ricordare, ecc..).
Questo andare al di là della cognizione significa sviluppare nel soggetto:
la consapevolezza di quello che sta facendo
del perché lo fa
di quanto è opportuno farlo
in quali condizioni
Molti studi hanno evidenziato come bambini e ragazzi in età scolare, siano in grado di operare riflessioni
circa il funzionamento della propria attività cognitiva, maturando una propria sensibilità metacognitiva.
STRUTTURA DEL CURRICOLO VERTICALESCUOLA
DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I°GRADO
Finalità Formazione integraledella personalità delbambino
Formazione dell’uomo e delcittadino
Formazione dell’uomo e delcittadino
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Obiettiviformativi
1. Maturazionedell’identità psico-fisica e relazionale2. Graduale eprogressiva conquista nel rapporto dell’autonomiapersonale nel rapporto con se stesso, con glialtri3. Valorizzazionedella diversità
1. Consapevolezza delle proprie azioni2. Gestione dellerelazioni interpersonali (saper rispettare l’altro e i tempi comuni)3. Graduale e progressiva autonomia di giudizio, di scelta, diassunzione di impegni4. Valorizzazione dellediversità
1. Maturazione dellacoscienza di sé e delproprio rapporto con ilmondo esterno2. Sviluppo della personalità in tutte le dimensioni (etiche, religiose, sociali,intellettive, affettive,operative, creative)3. Sviluppo di un progetto di vita personale fondato suuna verificata conoscenzadi sé 4. Valorizzazione delladiversità
Curricolo verticale (tratto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione - 2012)Elaborato da una commissione di insegnanti rappresentanti dei tre ordini di scuola.
Riguarda i campi di esperienza: Il sé e l’altro Il corpo in
movimento Immagini,suoni,
colori I discorsi e le
parole La conoscenza
del mondo
religione/attività alternative distribuiti nei vari campi di esperienza (appendice Indicazioni Nazionali DPR 11/2/2010)
Riguarda le discipline: italiano lingua inglese e
seconda lingua comunitaria
storia geografia matematica scienze musica arte e immagine educazione fisica tecnologia religione/att. alt.
Riguarda le discipline: italiano lingua inglese e seconda lingua
comunitaria storia geografia matematica scienze musica arte e immagine educazione fisica tecnologia religione/attività alternative
Contenuti Esperienza direttasecondo criteri checonducano il bambinoall’acquisizione diconcetti legati alpensiero concreto.
Esperienza guidata perampliare i criteri legati non alpensiero concreto ma ancheal pensiero astratto.
Esperienza fondata su processi diprogressiva formalizzazione dalpensiero concreto all’astratto.
VALORIZZAZIONE DELLA LINGUA E DELLA CULTURA FRIULANA
Riconoscendo all’identità culturale un valore fondante per la formazione della personalità dell’alunno/a in
quanto inserito nella comunità, in una prospettiva complementare all’educazione alla tolleranza e alla
multiculturalità, l’Istituto promuove iniziative per la valorizzazione della lingua e della cultura friulana, in
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ottemperanza al dettato costituzionale, confermato dalla Legge regionale n°29/2007 e dalla Legge
nazionale 482/99.
Le attività relative all’apprendimento della lingua e della cultura friulana, a seconda delle risorse presenti
nelle varie sedi e nei differenti ordini di scuole, possono avere le seguenti articolazioni:
- utilizzo della lingua friulana in diversi contesti;
- studio della lingua friulana ed arricchimento della conoscenza lessicale;
- trasmissione di contenuti disciplinari attraverso l’uso veicolare della lingua;
- comparazione con le altre lingue parlate e studiate;
- valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali e regionali.
Gli interventi vengono effettuati dai docenti formati o da esperti esterni presenti nell’elenco regionale. La scelta
dell’Istituto prevede che i docenti dell’istituto operino all’interno delle proprie classi mentre gli esperti esterni
intervengono nei confronti di gruppi misti di alunni.
In quest’anno scolastico sono dodici le classi di scuola Primaria coinvolte:
- Primaria A. L. Moro: 2^B-C (docenti interni Piussi Ivana - Violin Donatella), 3^A-C (docente esterno Trovant
Franco ), 3^B-D (docente interno Bagnarol Annamaria) 4^A-B-C (docente esterno Trovant Franco), 5^A (docente
interno Odorico Vanna);
- Primaria Marconi: 2^A (docente esterno De Clara Licio);
- Primaria De Amicis: 2^ (docente interno Chiarandini Sandra)
PARTE SECONDA
ANALISI DEL CONTESTO
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RAPPORTI SCUOLA - TERRITORIO
IL COMITATO GENITORI
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE PRIMARIE
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA
L’INDIRIZZO MUSICALE
IL CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE
San Vito è una cittadina della destra Tagliamento, situata nella bassa friulana, nella zona delle risorgive.
Comprende complessivamente circa 15.112 abitanti (01/01/2013 - dati Istat) ed è costituita, oltre che dal
centro storico diviso in sobborghi, anche dalle seguenti località storiche: Braida Bottari, Carbona, Gleris,
Ligugnana, Madonna di Rosa, Prodolone, Rosa e Savorgnano.
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Con i centri abitati che stanno intorno, mantiene una vivace pendolarità giornaliera costituita da studenti,
operai e impiegati.
Negli ultimi vent’anni, rapide trasformazioni economiche e sociali con un movimento migratorio in entrata,
hanno fatto registrare un costante aumento della popolazione. Gli stranieri residenti a San Vito al
Tagliamento, provenienti da 59 Paesi diversi, sono 1.438 (al 1° gennaio 2011) e rappresentano il 9,6% della
popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il
29,2%, seguita dall'Albania (15,1%) e dal Burkina Faso (ex Alto Volta) (5,2%).
Nel territorio sanvitese sono adeguatamente sviluppate le strutture di tipo socio - sanitario quali: ospedale,
casa di riposo, asilo nido, cooperative, un importante centro specializzato per il recupero dei portatori di
handicap, centro di igiene mentale, centro civico, biblioteche, musei e centri sportivi di vario genere.
Inoltre, numerose sono le strutture con il compito di aggregare e di educare alla socialità praticando ambiti
diversi: associazioni culturali, gruppi di volontariato, associazioni e società sportive, gruppi parrocchiali.
Vengono organizzati con discreta regolarità concerti, mostre storiche ed artistiche, proiezioni
cinematografiche ed una stagione teatrale con compagnie di livello nazionale.
Gli impianti sportivi comprendono campi da tennis, la piscina, una palestra di roccia, il polisportivo
comunale e un palazzetto dello sport. I diversi servizi gestiti dal Comune fanno da supporto strutturale
all’attività della scuola.
Le istituzioni scolastiche del territorio comprendono, oltre alle scuole dell’ Istituto Comprensivo, cinque
scuole paritarie dell’Infanzia.
La Scuola Secondaria di II grado è rappresentata dall’Istituto per l’Istruzione Superiore Le Filandiere, con le
sezioni di Liceo Scientifico, Classico, Linguistico e delle Scienze Applicate e dall’ISIS Paolo Sarpi, con una
sede per il Professionale per l’industria e l’artigianato e una per il Tecnico Commerciale,
Rilevante la presenza dell’Università della Terza Età.
San Vito si distingue, oltre che per la valorizzazione degli aspetti della tradizione e del folclore, anche per i
rapporti internazionali di amicizia tra i popoli consolidati attraverso i gemellaggi con Stadtlohn (Germania),
S.Veit an der Glan (Austria) e Nagyatad (Ungheria).
RAPPORTI TRA SCUOLA E TERRITORIO
Il territorio in cui è inserito l’Istituto Comprensivo è ricco di risorse che costituiscono un’opportunità alla
quale attingere per costruire dei progetti condivisi, volti ad arricchire l’offerta formativa e a rendere
l’intervento educativo aderente alla realtà.
Per questo, da molti anni si sono stabiliti rapporti costruttivi con diversi Enti territoriali e istituzionali,
appartenenti all’ambito culturale, sociale, associativo e sportivo:
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Enti istituzionali Comune di S. Vito - Provincia di Pordenone - Regione Friuli Venezia Giulia -
Prefettura di Pordenone - Carabinieri - Polizia Postale - Guardia di Finanza -
Vigili del Fuoco - Azienda Sanitaria n.6 - Curia Vescovile di Pordenone
Servizi culturali Biblioteca Civica - Ente Regionale Teatrale - Associazioni culturali territoriali -
Filarmonica Sanvitese - Città di San Vito - ALEA - Polifonica Friulana”
J.Tomadini” - Accademia Lirica - Musikanto
Servizi sociali Ambito territoriale di San Vito - Consultorio familiare
Settore ambientale ARPA Friuli Venezia Giulia - Ambiente Servizi
Associazioni del
volontariato
AVIS - SOMSI - Pro S. Vito - Protezione Civile - Associazioni combattentistiche -
Progetto Susan - Comitato Genitori - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
Volontari - Croce Rossa - Comunità Villaregia
Scuole Liceo scientifico “Le Filandiere” - ISIS “Sarpi” - I.C. di Casarsa, Valvasone,
Cordovado, Zoppola, Chions - Istituto Tecnico “J. F. Kennedy” - I.C. Torre,
Sacile, Prata di PN - scuola Secondaria di I grado di Pordenone Centro
Cooperative Sociali Damatrà - Vesta - Itaca – Il Granello – La Futura – Il Piccolo Principe
Associazioni sportive Polisportiva Libertas Sanvitese - Società Rugby S. Vito - Pedale Sanvitese - ASD
Basket - Handball -
L’ASSOCIAZIONE “COMITATO GENITORI”
Il Comitato Genitori è una libera Associazione, nata nel 2002 per volontà di alcuni genitori delle Scuole
dell’Infanzia e Primarie dell’ex Circolo Didattico, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e alcuni
insegnanti.
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L’Associazione si prefigge il compito di instaurare un rapporto di comunicazione, collaborazione e
integrazione tra Scuola e Famiglia al fine di sostenere le attività e i contenuti importanti per la formazione e
la crescita delle future generazioni.
Il Comitato genitori:
- collabora con la Scuola e il Territorio nella realizzazione di progetti;
- si impegna ad ascoltare i bisogni dei genitori e dà voce alle loro richieste;
- interviene con gli organi scolastici competenti per il miglioramento di alcuni servizi;
- contribuisce alla realizzazione dei pomeriggi integrativi;
- supporta e organizza progetti di grande valenza educativo/formativa rivolti sia ai bambini/ragazzi
che ai genitori.
Nell’anno scolastico in corso, in collaborazione con il Consultorio familiare Noncello Onlus di Pordenone,
collabora nell’organizzazione di un corso di educazione all’autoconoscenza e all’identità maschile e
femminile (Senti chi parla: il nostro corpo!) rivolto agli alunni di classe quinta. Gli incontri, realizzati in orario
extrascolastico, si pongono la finalità di promuovere il benessere psico-affettivo del bambino, favorendo la
conoscenza e la consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni.
In sintesi:
IL COMITATO GENITORI COLLABORA CON
PER LA CRESCITA DEI PROPRI FIGLI
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
La realizzazione del primo Bilancio Sociale della Scuola e l’analisi della rilevazione di dati significativi, hanno
permesso di evidenziare alcune aree da promuovere attraverso azioni di miglioramento.
La Scuola ha chiesto conto del proprio operato ai seguenti portatori di interesse: le famiglie dell'Istituto
Comprensivo, il personale docente, il personale ATA. 18
Dalla lettura della realtà del nuovo Istituto, sono emerse alcune priorità d’intervento e tra queste, per
l’anno scolastico in corso, si attuano attività di formazione e aggiornamento mirate a:
curare la continuità tra gli ordini scolastici come cardine del curricolo verticale 3 - 14 anni;
sviluppare l’identità dell’Istituto attorno al nucleo centrale della musica;
sviluppare una didattica normalmente inclusiva, come ambiente di apprendimento per tutte le
tipologie di alunni;
rafforzare la progettazione integrata con il territorio.
AZIONI:
- Incontro seminariale di formazione rivolto a tutti i docenti dell’Istituto tenuto dal dott. Maurizio Gentile
(consulente scientifico presso l’U.S.R. del Friuli Venezia Giulia nei confronti dello staff regionale per il
coordinamento delle azioni di supporto alle istituzioni scolastiche) finalizzato alla realizzazione di una
struttura di curricolo verticale e alla costruzione di prove di competenza.
Lo stesso esperto supporterà il gruppo di lavoro misto della Rete di cui l’Istituto Comprensivo di San Vito è
capofila, con interventi in presenza e on-line, per strutturare un curricolo verticale, secondo le linee guida
dell’U.S.R.;
- Formazione del personale docente dell’Istituto su musica e aspetti interdisciplinari a cura degli insegnanti
di Strumento della scuola Secondaria (responsabile del Progetto: prof. Stefano Marcogliese).
Il percorso prevede anche la presenza dell’esperto esterno prof. Virginio Zoccatelli.
Il Progetto La musica nell’Istituto vede la realizzazione di laboratori di formazione mirati alla creazione,
scrittura e rappresentazione di un prodotto artistico in cui coinvolgere tutti i docenti interessati alle aree
letterarie, artistiche visive e musicali.
La sua finalità mira a coinvolgere gli insegnanti per avviare laboratori di formazione orientati alla creazione,
scrittura e rappresentazione di un prodotto artistico da realizzare con la compresenza di recitazione,
scenografia, musica vocale e strumentale.
Si cercherà di individuare e rendere operative le competenze musicali in relazione agli altri ambiti
disciplinari (curricolo orizzontale), nei diversi ordini di scuola (curricolo verticale) e di formare i docenti in
ambito artistico.
- Percorsi di formazione rivolti a docenti e genitori rispetto alle tematiche dei BES, in particolare DSA e
ADHD, al fine di favorire una didattica inclusiva e collaborativa.
Gli incontri sono organizzati in collaborazione con il Comitato Libro Parlato, Associazione Polaris amici della
biblioteca e con gli interventi degli esperti dott.ssa Tiziana Zilli e insegnante Alessandra Muratori.
Progetto Rispettosa-mente
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- Istituzione di un tavolo interservizi che vede la presenza del distretto Est e dell’Amministrazione Comunale
per elaborare un “Patto educativo” nel quale far confluire una serie di interventi organizzati per fasce d’età.
- “Emozioni, relazioni e regole: come favorire la crescita serena dei bambini”: ciclo di incontri di
formazione organizzati dall’èquipe del Centro di Ascolto Territoriale rivolto agli insegnanti
dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e della classe prima della Primaria e ai rappresentanti dei
genitori. Lo scopo di tale percorso è finalizzato alla condivisione di importanti temi educativi e alla
riflessione su strategie e modalità utili per accompagnare gli alunni delle classi ponte dell’Istituto
nel loro percorso di crescita.
- Dall’infanzia all’adolescenza”: ciclo di incontri di formazione organizzati dall’Azienda per i Servizi
sanitari n°6 del Friuli Occidentale rivolto agli insegnanti delle quinte classi della scuola Primaria e
delle prime classi della scuola Secondaria di primo grado e ai rappresentanti dei genitori. Lo scopo
di tale percorso è principalmente quello di sostenere le risonanze emotive che gli adulti affrontano
rispetto alle tematiche dell’affettività e sessualità.
- “Le competenze di vita - life skills”: ciclo di incontri di formazione organizzati dal Comune di San
Vito al Tagliamento rivolto agli insegnanti delle classi seconde e terze della scuola Secondaria di
primo grado e ai rappresentanti dei genitori. Lo scopo del percorso è quello di promuovere le life
skills identificate dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), introducendo questa
metodologia di fare educazione e promozione della salute in adolescenza e preadolescenza.
- Formazione da parte dell’Ambito dei Servizi Sociali del Comune nei confronti di alcuni insegnanti della
scuola Secondaria di primo grado sull’ascolto attivo da utilizzare nello spazio dedicato allo Sportello Alunni.
- Intervento in rete da parte di un esperto esterno sull’utilizzo delle LIM sulla didattica quotidiana.
ATTIVITÀ DI TIROCINIO
- Le scuole dell’Infanzia e Primarie dell’Istituto, in attuazione della convenzione sottoscritta con la Facoltà di
Scienze della Formazione dell'Università di Udine e di Trieste, collaborano accogliendo gli studenti
tirocinanti.
- Il Liceo scientifico “Le Filandiere” di San Vito e la scuola Secondaria di secondo grado “Marco Belli” di
Portogruaro attivano, in convenzione con l’Istituto Comprensivo, proposte di tirocinio formativo per i propri
studenti.
I PLESSI DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA DELL’INFANZIA GIANNI RODARI
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Orario:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00
- accoglienza bambini al mattino dalle ore 8.00 alle ore
9.00
- uscita dopo il pranzo dalle ore 12.45 alle ore 13.15
- uscita pomeridiana dalle ore 15.30 alle ore 16.00
Via Pietro Angelo Cristofoli - Ligugnana
Tel. 0434 - 81331
Ubicazione
La Scuola dell’Infanzia “Gianni Rodari” dal 1 settembre 2010 ha sede in via Cristofoli a Ligugnana di San Vito
al Tagliamento ed è confinante con altri edifici di pubblico servizio: Asilo Nido, scuola Primaria “G.
Marconi”, scuola Secondaria di primo grado, Palazzetto dello Sport.
La struttura, a secco e in legno, risponde ai principi della Bio Architettura - edificio a basso consumo
energetico classe A + casa clima; sono ancora in corso dei lavori, sia interni che esterni, di completamento.
Spazi interni:
- ingresso costituito da un ampio spazio adibito all’accoglienza;
- sei aule con servizi igienici annessi;
- un salone multifunzionale (accoglienza - attività ludiche - attività motoria);
- uno spazio adibito a biblioteca/attività alternative all’insegnamento della religione
cattolica;
- un servizio igienico molto ampio per bambini;
- tre servizi igienici per adulti, di cui uno per adulti diversamente abili ed uno per il personale C.A.M.S.T
- un locale per il riposo pomeridiano con servizi igienici annessi;
- uno spazio adibito a sala da pranzo;
- un locale cucina per servizio mensa;
- due stanze adibite ad ufficio per insegnanti;
- una stanza deposito materiale didattico;
- una stanza magazzino per collaboratori scolastici.
Spazi esterni
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La scuola è circondata da vaste zone verdi ed ogni sezione ha uno spazio - giardino “personale” delimitato
da siepi. Attorno all’edificio sono stati ricavati ulteriori spazi quali: una piattaforma circolare, ampi
marciapiedi e spazi laterali da adibire a piccolo orto, pista ciclabile…
Si sta progressivamente provvedendo ad allestire gli spazi ludici con giochi in legno.
SCUOLA DELL’INFANZIA DON ANTONIO D’ANDREA
Ubicazione e note storiche
La scuola si trova nella frazione di Prodolone, in Piazzale Chiesa, in una zona verde, lontana dal traffico.
E’ stata costruita nel 1959 per volontà di Don Antonio D’Andrea, figura carismatica e parroco instancabile
per ben 24 anni (dal 1945 al 1969) nella Parrocchia di Prodolone… “Con tenacia e perseveranza ha voluto e
realizzato la Scuola dell’Infanzia, chiamando a raccolta le forze di tutti quelli che potevano dare una mano:
amici lontani e vicini”.
La scuola è diventata statale nel 1972.
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Orario:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00
- accoglienza bambini al mattino dalle ore 8.00 alle ore
9.00
- uscita dopo il pranzo dalle ore 12.45 alle ore 13.15
- uscita pomeridiana dalle ore 15.45 alle ore 16.00.
Via Chiesa - Prodolone
Tel. 0434 - 80737
Nel 2010 la struttura è stata ampliata e sono state costruite tre nuove aule, una palestra e un’aula riposo; la
parte preesistente, inoltre, è stata ristrutturata con migliorie relative al superamento delle barriere
architettoniche e con l’installazione di pannelli fotovoltaici.
Da segnalare che, nel 2010, il disegnatore Giovanni Meroi ha abbellito l’interno dell’edificio con disegni
illustrativi di “Pimpa e i suoi amici” di Francesco Altan (dai natali sanvitesi).
Spazi interni:
- un atrio;
- un salone per l’accoglienza e le attività ludiche;
- tre aule con bagni annessi;
- un bagno con fasciatoio;
- un’aula-biblioteca impiegata anche per attività progettuali;
- un’aula polifunzionale;
- una palestra;
- una stanza per il riposo pomeridiano;
- una sala da pranzo;
- tre servizi igienici per adulti (di cui uno per adulti diversamente abili);
- un ufficio per insegnanti;
- una stanza deposito materiale didattico;
- una stanza magazzino per collaboratori scolastici.
Spazi esterni
Il giardino dispone di una vasta zona verde ricca di alberi che ombreggiano l’area giochi.
E’ attrezzato con sabbiera, animaletti a molla, scivoli, torrette e altalene.
Un largo marciapiede è utilizzato come “pista ciclabile”.
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LA SCUOLA DELL’INFANZIAIl fondamento dell’agire educativo
La scuola dell’Infanzia promuove la formazione della personalità del bambino, offrendo opportunità
finalizzate a:
- consolidare L’IDENTITA’ (stare bene, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi
e ad essere riconosciuti, sperimentare diversi ruoli e forme di identità;
- sviluppare L’AUTONOMIA (avere fiducia in sé, fidarsi degli altri, fare da sé e saper chiedere aiuto,
esprimere sentimenti ed emozioni);
- acquisire COMPETENZE (giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere);
- vivere le prime ESPERIENZE DI CITTADINANZA (scoprire l’altro da sé, stabilire regole condivise, porre le
fondamenta di un comportamento rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura).
La scuola dell’Infanzia è un ambiente di vita, di relazione e di apprendimento.
Gli insegnanti predispongono un itinerario didattico - educativo, che si sviluppa in CINQUE CAMPI DI
ESPERIENZA: IL SÉ E L’ALTRO - IL CORPO E IL MOVIMENTO - IMMAGINI, SUONI, COLORI - I DISCORSI E LE
PAROLE - LA CONOSCENZA DEL MONDO.
“L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il
territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nel
gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo
creativo le esperienze personali e sociali.”…
…”Nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono all’ insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze
volte a promuovere la competenza, che in questa età va intesa in modo globale e unitario.” (“Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” - Settembre 2012).
L’azione educativo - didattica
L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità in relazione alla variabilità
individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, oltre che alle motivazioni ed agli interessi dei
bambini.
Fondamentale è la relazione adulto - bambino che tiene conto di:
- un bambino con una propria storia e che ha dei bisogni primari fondamentali;
- un adulto - insegnante che ha un atteggiamento positivo, rassicurante e sereno, che ponendosi in
“ascolto” valorizza il bambino in tutte le sue espressioni. L’insegnante interviene con modalità specifiche in
base ai bisogni e agli obiettivi di ogni fascia di età. Inoltre dà significato ad ogni momento della giornata sia
esso gioco - lavoro - cura di sé;
- una famiglia che rappresenta il primo contesto nel quale il bambino impara a vivere e a stare di fronte
alla realtà: la scuola dell’infanzia accoglie e condivide la corresponsabilità educativa attraverso un clima di
confronto e collaborazione.
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L’organizzazione scolastica
Il lavoro collegiale delle insegnanti consente di rendere più efficace il progetto educativo. Le competenze
professionali individuali rappresentano una risorsa della scuola ed un costante lavoro di equipe concretizza
l’azione educativo - didattica. In ogni scuola vengono individuate opportune organizzazioni in base alle reali
esigenze, e pertanto si formano sezioni omogenee od eterogenee in cui si propongono:
- attività di gruppo in sezione
- attività per gruppi di età omogenea
- attività di laboratorio
- attività di intersezione.
Una giornata alla scuola dell’Infanzia “Gianni Rodari”:
☺ dalle ore 8.00 alle ore 9.00 accoglienza;
☺ dalle ore 9.00 alle ore 9.45 pulizia personale e merenda;
☺ dalle ore 9.45 alle ore 11.00 (piccoli) - 11.30 (medi) - 11.45 (grandi) attività di sezione, di intersezione o
di piccolo gruppo;
☺ dalle ore 11.00 (piccoli) - 11.30 (medi) - 11.45 (grandi) riordino, pulizia personale e preparazione al
pranzo;
☺ dalle ore 11.30 (piccoli) - 11.45 (medi) - 12.00 (grandi) pranzo;
☺ dalle ore 12.15 (piccoli) - 12.30 (medi) - 12.45 (grandi) gioco libero in giardino/sezione/salone;
☺ dalle ore 13.15 alle ore 15.15 riposo per i piccoli;
☺ dalle ore 14.00 alle ore 15.00 attività di sezione per i medi e i grandi;
☺ dalle ore 15.00 alle ore 15.30 riordino, pulizia personale e merenda;
☺ dalle ore 15.30 alle ore 16.00 ritorno a casa.
Una giornata alla scuola dell’Infanzia “Don Antonio D’Andrea”:
dalle ore 8.0 alle ore 9.00 arrivo/accoglienza, giochi e attività in sezione;
dalle 9.00 alle 10.15 in sezione: presenze, conversazioni, canti, routines/ in sala da pranzo: merenda;
dalle 10.15 alle 11.15 - 12.00 attività di sezione o di piccolo gruppo;
dalle 11.15 alle 12.00 riordino, routines;
dalle 11.30 alle 12.00 sezione dei piccoli, dalle 12.00 alle 12.30 sezione dei medi, dalle 12.10 alle 12.50
sezione dei grandi, momento del pranzo;
dalle 12.00 alle 13.15 gioco libero in salone, in giardino, in sezione per i bambini di 3 anni;
dalle 13.15 alle 15.30 attività di routines e riposo per i bambini di 3 anni;
dalle 12.50 alle 14.00 gioco libero in giardino o in sezione per i bambini di 4/5 anni;
dalle 14.00 alle 15.15 attività di sezione e riordino per i bambini di 4/5 anni:
dalle 15.15 alle 15.45 routines e merenda;
dalle 15.45 alle 16.00 uscita.
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SCUOLA PRIMARIA “ANTON LAZZARO MORO”
Ubicazione e note storiche
La scuola è situata nel centro storico di San Vito, nella parte più antica. Prende nome dall’illustre cittadino
sanvitese Anton Lazzaro Moro, il quale portò idee innovative in campo educativo e rivoluzionarie in campo
scientifico. L’edificio, che ha una caratteristica forma ad “E” come l’iniziale della parola Elementare, è stato
costruito nel 1906. In un passo del libro di U.B. Zanin, si legge che “Con l’anno scolastico 1914-1915 le
scuole elementari del capoluogo funzionano nel nuovo edificio di piazzale Girone”. In realtà, i registri degli
insegnanti segnalano ubicazioni diverse fino al 1917 (pare che l’edificio, durante la prima guerra mondiale,
fosse stato destinato a ospedale militare). Dall’anno scolastico 1918-1919 si trova documentazione certa
della presenza di tutte le sezioni sia maschili che femminili.
Spazi interniL’edificio è strutturato su due piani, è munito di uscite e scala di sicurezza. In ogni piano si accede alle aule
attraverso un corridoio illuminato da ampie finestre.
Piano terra:
- un atrio d’ingresso;
- sette stanze adibite ad aula;
- una stanza adibita ad aula insegnanti e biblioteca;
- un'aula per il sostegno
- un'aula di musica
- un'aula di scienze con LIM
. un’aula di rotazione
- un’aula magna;
- una bidelleria;
- due locali adibiti a servizi igienici per gli alunni e uno per gli insegnanti;
- un vano ascensore.
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CLASSI A TEMPO NORMALE 28 ore settimanali
Orario:- il lunedì dalle ore 8.10 alle 16.10 - dal martedì al venerdì dalle ore 8.10 alle ore 13.05
CLASSI A TEMPO PIENO40 ore settimanali
Orario:- dal lunedì al venerdì dalle ore 8.10 alle ore 16.10
Piazzale Girone n°16 - San Vito al Tagl.toTel. 0434 - 80179
Primo piano:
- dieci stanze adibite ad aula (una con LIM);
- una stanza adibita ad aula di rotazione;
- un’aula informatica;
- un ampio locale per attività motorie;
- due locali adibiti a servizi igienici per gli alunni e uno per gli insegnanti.
Spazi esterni
Ampio cortile in gran parte erboso. Spazio cementato per attività sportive all’aperto. Tettoia con ghiere per
biciclette.
La mensa è esterna al complesso scolastico, in un edificio di proprietà del Comune, sito in Piazzale Zotti.
SCUOLA PRIMARIA “EDMONDO DE AMICIS”
Ubicazione e note storiche
La scuola si trova ubicata nella frazione di Prodolone ad appena 2,5 km dal centro di San Vito al
Tagliamento. Il paese che conta circa 1000 abitanti, è nato e cresciuto sulla base di una economia agricola e
di allevamento, ma sa offrire anche attività commerciali e di ristoro. Prodolone vanta inoltre un
considerevole patrimonio storico, artistico e ambientale: la chiesa di S. Maria, affrescata da P. Amalteo, le
mura che delineano ancora i confini medievali, un antico mulino recentemente restaurato, piccole chiese
tra i campi.
La scuola Primaria della frazione è intitolata al famoso scrittore Edmondo De Amicis.
L’edificio scolastico si trova al centro di un grande giardino alberato e ha, a fianco, una zona attrezzata per
le attività sportive e ricreative. L’entrata, con alcuni scalini, è resa accessibile anche da una rampa laterale
che consente il superamento di questa barriera architettonica.27
CLASSI A TEMPO PIENO
40 ore settimanali
Orario:
- dal lunedì al venerdì 8.15 -16.15
Via Madonna 32 - Prodolone
Tel. 0434 - 80741
Spazi interni
La scuola ha cinque aule, due al piano terra e tre al primo piano. È dotata di due uscite di sicurezza, una per
piano. Gli alunni delle classi al primo piano, in caso di evacuazione dell’edificio, accedono all’esterno
attraverso una scala di sicurezza che porta sul retro dell’edificio.
Gli spazi comuni sono:
- l'atrio per l'accoglienza degli alunni che usufruiscono del servizio di anticipo d'entrata o per attività comuni
quali prove di canto o di teatro, momenti celebrativi…
- una palestra, dotata di due uscite antipanico, di un servizio igienico per portatori di handicap e di uno
stanzino per il materiale ginnico;
- una piccola aula, al primo piano, utilizzata per le attività di sostegno o di recupero individuale;
- un’aula insegnanti, al primo piano, dove trovano posto la biblioteca per insegnanti ed alunni, gli armadi
per il materiale didattico, la fotocopiatrice e le attrezzature d’uso;
- un’aula informatica, al primo piano;
- entrambi i piani sono dotati di un servizio per gli insegnanti e di tre servizi per gli alunni (al primo piano è
stato approntato un altro servizio per portatori di handicap);
- il piano superiore viene raggiunto, oltre che tramite una scala dotata di strisce antiscivolo, anche da un
montacarichi.
Spazi esterniL’edificio scolastico è circondato per tre lati da un giardino. Il lato retrostante la scuola non è accessibile agli
alunni per motivi di sorveglianza e di sicurezza.
Il servizio mensa è garantito da una struttura esterna all’edificio, ma ubicata all’interno dello stesso cortile.
SCUOLA PRIMARIA “GUGLIELMO MARCONI”
Ubicazione
28
CLASSI A TEMPO NORMALE 28 ore settimanali
Orario:- il lunedì dalle ore 8.00 alle ore 16.00- dal martedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.55
CLASSI A TEMPO PIENO40 ore settimanali
Orario:- dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00
Via Galante Ciliti - LigugnanaTel. 0434 - 80179
Ubicazione e note storiche
La scuola, inaugurata nell’anno scolastico 1986/87, si trova a Ligugnana di San Vito al Tagliamento in via
Angelo Galante Ciliti, vicino ad altri edifici di pubblico servizio: Asilo Nido, scuola dell’Infanzia Gianni Rodari,
scuola Secondaria di primo grado, Palazzetto dello Sport.
Spazi interni:
L’edificio è in un unico piano, con dodici stanze adibite ad aula e altri spazi comuni. Alcune aule sono dotate
di un’ ulteriore uscita che porta direttamente al cortile interno.
A gennaio del corrente anno scolastico sono terminati i lavori di ampliamento che hanno previsto quattro
nuove aule la cui caratteristica è di essere a due a due comunicanti tra loro per mezzo di una parete che
all’occorrenza può essere aperta. Pertanto le aule destinate ad ospitare le classi ad oggi sono 15.
In atrio inoltre è stato ricavato lo spazio per una piccola aula da destinare a momenti di lavoro
individualizzato o per piccoli gruppi di alunni.
Gli spazi comuni sono:
- due piccole aule per il recupero individuale degli alunni o per lavori per piccoli gruppi;
- un’aula polifunzionale;
- un’aula magna che viene utilizzata per svolgere lavori di gruppo, per attività in presenza di esperti, come
videoteca e biblioteca;
- una palestra.
L’edificio è provvisto inoltre di:
- servizi igienici per alunni e insegnanti;
- un servizio igienico per alunni disabili;
- una bidelleria;
- due piccoli ripostigli per lo stoccaggio dei materiali di pulizia.
La mensa si trova all’interno dei locali della attigua scuola Secondaria di primo grado. Alla mensa si può
accedere attraverso un corridoio esterno riparato da una pensilina di recente costruzione.
Spazi esterni
La scuola è dotata di un cortile esterno, posto davanti all’edificio, non recintato.
All’interno c’è un ampio cortile erboso con alberi. Un altro cortile si trova sul lato sud della scuola e viene
utilizzato prevalentemente dalle classi seconde. Altri spazi, pavimentati, sono a disposizione delle classi che
occupano le aule nuove.
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SCUOLA PRIMARIA “LA NOSTRA FAMIGLIA”
Ubicazione
La scuola Primaria integrata statale " La Nostra Famiglia" appartiene all'Istituto Comprensivo ed è annessa
all’omonimo presidio di riabilitazione. I rapporti con l'associazione "La Nostra Famiglia" sono regolati da
una convenzione stipulata tra il Ministero della Pubblica Istruzione, nella sua articolazione periferica
l'Ufficio Scolastico Regionale e l'Associazione stessa.
Spazi interni:
- dieci aule, all’interno delle quali viene svolta l’attività didattica;
- un’aula multifunzionale;
- un laboratorio di attività espressive;
- i box per i trattamenti riabilitativi sono gestiti dal personale del presidio;
- una mensa con cucina interna.
Spazi esterni
Aree verdi attrezzate e non. Palestra e piscina utilizzate dagli alunni per attività previste all’interno del
proprio piano riabilitativo.
OFFERTA TEMPO SCUOLA
TEMPO PIENO a 40 ORARIO SETTIMANALE
- 36 ore di attività didattiche e riabilitative
- 4 ore di mensa
- dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.05
con mensa
- il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.05
UNA SCUOLA “SPECIALE” PER … - tipologia- funzionamento- interazione con il Centro di Riabilitazione
MA INTEGRATA CON L’ISTITUTO PER …- calendario scolastico- offerta formativa
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CLASSI A TEMPO PIENO40 ore settimanali
Orario:- dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.05- il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.05
Via della Bontà n°7 - San Vito al Tagl.toTel.0434 - 842711
TIPOLOGIA:
- é una scuola speciale perché accoglie solo bambini con disabilità;
- attualmente sono iscritti 63 alunni provenienti da varie realtà territoriali del Friuli e del Veneto;
- gli insegnanti sono 38, compresi quelli di Religione Cattolica;
- i gruppi classe sono seguiti da due o quattro insegnanti che si alternano con turnazione.
FUNZIONAMENTO:
- il Centro mette a disposizione i propri locali per le attività didattico - educative (aule, palestra, piscina,
salone…);
- l’apertura e la chiusura delle attività didattiche coincide con il calendario scolastico.
INTERAZIONI CON IL CENTRO DI RIABILITAZIONE:
- gli alunni svolgono il proprio piano riabilitativo durante l’orario scolastico, seguiti da personale
specializzato, in un ottica di interazione tra il presidio di riabilitazione e la scuola Primaria;
- il Centro interviene con proprio personale durante la refezione degli alunni e l’assistenza dei bisogni
primari degli stessi;
- nei periodi di chiusura della scuola, gli alunni hanno la possibilità di frequentare il presidio di riabilitazione
con personale educativo del Centro.
OFFERTA FORMATIVA:
- per tutti gli alunni iscritti a questa scuola viene redatto un Piano Educativo Individualizzato, condiviso con
l’equipe medico - psicopedagogica di riferimento;
- la scuola partecipa attivamente ai progetti di Istituto dando particolare rilevanza a quelli incentrati
sull’integrazione.
ASPETTI EDUCATIVO - DIDATTICI DELLA SCUOLA PRIMARIA
31
Gli insegnanti della scuola Primaria hanno assunto come compito fondamentale quello di aiutare i bambini
a crescere, sviluppando tutte le loro potenzialità.
Nell’ottica di offrire una scuola che ponga sempre più l’attenzione alla persona, alla sua integrazione nel
gruppo, alla cooperazione, è necessario promuovere continuamente un ambiente che favorisca il benessere
di tutti gli alunni.
Lo “star bene” veicola attraverso l’elaborazione del senso della propria esperienza scolastica e la
promozione della pratica consapevole della cittadinanza, riuscendo a gestire correttamente ed
efficacemente l’universo affettivo e le relazioni con gli altri.
Gli insegnanti predispongono molteplici percorsi educativo - didattici, frutto del lavoro e del miglioramento
avvenuto negli anni, ponendo l’attenzione soprattutto ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di
ciascuno di essi.
La scuola Primaria promuove la formazione della personalità del bambino, offrendo opportunità finalizzate a:
promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media;
acquisire gli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali; sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di
acquisire i saperi irrinunciabili; permettere di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo le premesse per lo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico; educare alla cittadinanza promuovendo esperienze significative che consentano di apprendere
il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e solidarietà.
METODOLOGIA
Gli insegnanti della scuola Primaria intendono in particolare:
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti; attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, progettando e realizzando percorsi
didattici che rispondano ai bisogni educativi, anche speciali, dei bambini; favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la ricerca di nuove conoscenze; incoraggiare l’apprendimento collaborativo per valorizzarne la dimensione sociale e permettere
agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze; promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad
apprendere”; realizzare attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività, il dialogo e la
riflessione; avvalersi di tecnologie come supporto all’attività didattica.
MONTE ORE ATTIVITÀ D’ INSEGNAMENTO
32
Le “Indicazioni per il curricolo” rimandano alle Istituzioni scolastiche il compito di definire le quote orarie
riservate alle diverse discipline, in modo autonomo e flessibile, sulla base delle reali esigenze formative
degli alunni.
Il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato:
Attività d’insegnamento Orario settimanale *
Cl. 1^ Cl. 2^ C. 3^ Cl. 4^ 5^
Italiano 8 7 7 7
Matematica 6 6 6 6
Scienze 2 2 1 1
Geografia 1 1 1 1
Storia 2 2 2 2
Arte e immagine 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2
Religione cattolica 2 2 2 2
Tecnologia e informatica 1 1 1 1
Inglese 1 2 3 3
27 27 27 27
Nella tipologia oraria del tempo pieno al monte ore si aggiungono ulteriori tre ore strutturate in modo flessibile per realizzare attività progettate da svolgersi in forma laboratoriale, di durata periodica o annuale.
* Nel rispetto del monte ore annuale, è possibile applicare il criterio di flessibilità.
LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCUOLA AMALTEO - TOMMASEO33
Ubicazione
La scuola è localizzata in via Galante, a Ligugnana. Di costruzione relativamente recente, si presenta
accogliente e funzionale. È disposta su due piani; la palestra fa parte dell'edificio ed è collegata al resto del
fabbricato mediante un unico passaggio interno. Vi sono delle aule speciali, che vengono potenziate
annualmente in relazione alle disponibilità finanziarie, per essere rese idonee ai più moderni e produttivi
metodi didattici.
Spazi interni:
- diciannove aule curricolari tutte fornite di L.I.M.
- un laboratorio per l’informatica con connessione internet;
- un’aula per le lingue straniere;
- due laboratori musicali;
- due laboratori artistici;
- un laboratorio tecnologico e scientifico;
- una palestra, quattro spogliatoi e quattro servizi con doccia;
- un auditorium;
- una sala insegnanti;
- una presidenza;
- un archivio;
- sei servizi igienici per alunni, uno per il personale della scuola e due per
alunni diversamente abili.
Spazi esterni:
- una tettoia per il riparo delle biciclette.
ORGANIZZAZIONE ORARIA SETTIMANALE
ORGANIZZAZIONE GIORNALIERA
34
Prima ora 8:00
Seconda ora 8:55
Terza ora 9:55
Quarta ora 10:50
Intervallo 11:00
Quinta ora 11:55
Sesta ora 12:50
Orario:
- 30 ore settimanali: dal lunedì al sabato,
dalle ore 8.00 alle ore 12.50
- 33 ore settimanali per l’Indirizzo Musicale
Via Galante Ciliti - Ligugnana
telefono: 0434 - 80175
35
*Le tre ore aggiuntive per il Corso a Indirizzo Musicale si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle ore 12.50 .
LINEE ORIENTATIVE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La C.M. n.43/2009 “Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita” prevede che la
scuola metta in atto dei percorsi efficaci utilizzando ogni disciplina in termini orientanti, per “imparare a
imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile,
risolvere problemi, individuare collegamenti”, al fine di fornire agli alunni, in primo luogo, competenze di
autovalutazione.
L’attività di orientamento è da intendersi quindi non solo come lavoro indirizzato ad aiutare l’alunno nella
scelta della scuola Secondaria Superiore più adatta alle sue esigenze e caratteristiche, ma come uno
strumento per farlo crescere nella sua integrità. Una particolare attenzione viene riservata a tutta l’area
emozionale, cercando un coinvolgimento anche della famiglia, così da costruire un’alleanza educativa che
favorisca la maturazione del processo di auto - orientamento da parte dello studente.
La scuola Secondaria dell’Istituto pertanto pone il ragazzo al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
aspetti, rendendolo protagonista del proprio percorso formativo.
Salvaguarda i seguenti prerequisiti al processo di apprendimento:
- raggiungere di un clima psicopedagogico che faccia “star bene a scuola”;
- favorire la rimozione delle cause e degli ostacoli che limitino il processo di apprendimento;
- comprendere i bisogni degli alunni per strutturare percorsi formativi motivanti;
- impostare un’azione didattica flessibile che sia rispondente alla realtà in evoluzione.
In un tale contesto didattico educativo viene:
- riconosciuto il diritto pedagogico all’errore, come elemento motivante al miglioramento continuo;
- ricercato il rapporto interpersonale per sviluppare l’integrazione sociale;
- valorizzata la natura personale dell’apprendimento, tramite l’acquisizione di un metodo di lavoro
autonomo.
In sintonia con le Indicazioni nazionali si sottolinea l’impegno di questo Istituto a:
- favorire la maturazione della coscienza di sé e delle regole di vita comunitaria e un atteggiamento positivo
nei confronti delle attività scolastiche;
- favorire l'acquisizione di competenze specifiche e trasversali nei diversi ambiti disciplinari in relazione a
quelle chiave europee;
- sostenere l'acquisizione dell'autonomia e del metodo di lavoro, stimolando gli alunni all’utilizzo delle
proprie qualità intellettive e affettive, sfruttando e valorizzando le proprie attitudini, anche mediante lo
studio individuale;
- sviluppare le competenze informatiche di base;
- facilitare le capacità di auto - orientamento nelle scelte personali;
- educare ai valori della collaborazione, dell'aiuto reciproco e del rispetto di ogni diversità;
- educare alla solidarietà di gruppo, all'acquisizione di valori e principi morali e alla maturazione del senso di
cittadinanza;
- offrire agli alunni l’opportunità di sviluppare pensieri e atteggiamenti che formino cittadini in grado di
partecipare in maniera consapevole e responsabile alla vita collettiva:
- superare i pregiudizi dimostrando, se necessario, autonomia di giudizio;
- riconoscere la dignità insita in ogni persona;
- distinguere il concetto di diritto rispettando le esigenze altrui;
- conoscere e rispettare le culture e i valori di religioni diverse;
Sviluppare capacità individuali, quali:
- rispettare l’organizzazione scolastica e le regole concordate con i compagni di classe e gli insegnanti;
- rispettare l’ambiente naturale e i suoi elementi;
- imparare a non sprecare i beni naturali ed energetici;
- aver consapevolezza e fiducia dei propri mezzi;
- saper gestire i successi e gli insuccessi;
- mantenere l’autocontrollo;
- attuare comportamenti coerenti con gli impegni assunti;
- operare con sincerità e trasparenza.
Il PROGETTO ORIENTAMENTO riguarda l’intero triennio e propone allo studente alcuni percorsi al fine di:
- acquisire un metodo di studio e la motivazione a imparare;
- prendere coscienza dei propri punti di forza e debolezza;
- riconoscere le proprie attitudini;
- sviluppare le abilità necessarie per risolvere problemi e affrontarli in situazioni nuove;
- capire che ogni scelta implica condizioni e conseguenze.
La scuola predispone inoltre attività finalizzate ad aiutare i ragazzi nelle scelte relative al loro futuro:
- propone momenti di presentazione delle scuole Secondarie superiori presenti sul territorio, che si articoleranno con la visita
diretta agli istituti del sanvitese e la presentazione, da parte dei dirigenti e referenti dell’ Orientamento, delle singole scuole;
- diffonde materiali informativi prodotti dalle scuole superiori.
CORSO A INDIRIZZO MUSICALE(D.M. DEL 6 agosto 1999, Nr 235 ALL. B)CLASSI COINVOLTE: SEZIONE B
Il Corso a Indirizzo Musicale dell’Istituto Comprensivo - sezione scuola Secondaria di primo grado - è l’unica istituzione statale del territorio che offre la possibilità di affiancare allo studio delle consuete discipline scolastiche la pratica di uno strumento musicale in modo qualificato e approfondito. Lo studio dello strumento musicale nella scuola Secondaria di primo grado, ha come fine di “promuovere la formazione globale dell’individuo offrendo al preadolescente, attraverso una più compiuta applicazione ed esperienza musicale, della quale è parte integrante lo studio specifico di uno strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa”….”consentendo al preadolescente, in coerenza con i suoi bisogni formativi, una consapevole appropriazione del linguaggio musicale nella sua globalità, inteso come mezzo di espressione e di comunicazione, di comprensione partecipativa dei patrimoni delle diverse civiltà, di sviluppo del gusto estetico e del giudizio critico …”. (D.M. 13/02/1996 art. 1 co. 2)L’organizzazione del Corso a Indirizzo Musicale della Scuola prevede l’insegnamento dei seguenti strumenti:• clarinetto, pianoforte, tromba e violino. Le lezioni individuali di Strumento si svolgono su uno o due rientri settimanali (individuali o per piccoli gruppi) prevedendo un’equa suddivisione tra esecuzione/esercitazione individuale e ascolto partecipativo. L’orario delle lezioni individuali viene concordato con gli insegnanti di Strumento all’inizio dell’anno scolastico.Le attività di musica d’insieme (dal duo fino all’ensemble orchestrale per un’ora alla settimana) vengono concordate in itinere, secondo le esigenze e le abilità raggiunte dagli allievi, in quanto in stretto rapporto al repertorio da affrontare.Le lezioni di teoria e lettura della musica prevedono una sesta ora collettiva (una volta alla settimana), che viene effettuata per classi di Strumento.In sede di valutazione periodica (scrutini), ogni docente di Strumento esprime una valutazione nella scheda personale dei propri allievi, come avviene per tutte le altre discipline curricolari.L’impegno iniziale nella pratica strumentale è quantificabile in non meno di 60 minuti di esercizio quotidiano. Nel corso dell’anno scolastico sono previsti anche saggi interni ed esterni, partecipazione a concerti e collaborazioni nella realizzazione di produzioni musicali ed artistiche. Non si esclude di poter valutare l’opportunità di eventuali partecipazioni di allievi e/o gruppi strumentali, particolarmente meritevoli per profitto e comportamento, a rassegne o concorsi musicali. A tal fine è essenziale la disponibilità e collaborazione delle famiglie nel sostenere la partecipazione degli alunni agli eventi sopra esposti.I docenti effettivi di Strumento Musicale dell’Istituto possiedono specifici titoli di professionalità artistica e didattica a garanzia di una qualificata proposta formativa “preaccademica” espressamente richiamata dai Decreti Ministeriali che disciplinano l’accesso a questa particolare tipologia di insegnamento: per soddisfare tale requisito essi sono anche attivi in ambito concertistico nazionale e internazionale.Alle famiglie non è richiesto alcun costo per le lezioni individuali o collettive, poiché trattasi di un percorso formativo curricolare autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione; è invece a loro carico il noleggio o l’acquisto dello strumento per l'esercizio individuale e dei libri di testo specifici.Per l'esercizio individuale al pianoforte, si fa presente che l'utilizzo di surrogati quali pianoforti digitali o tastiere elettroniche costituiscono un’alternativa non idonea a garantire il raggiungimento degli obiettivi didattici specifici richiamati dai "Programmi Ministeriali di Strumento Musicale".
Possono accedere tutti gli alunni che abbiano manifestato la volontà di frequentare il Corso a Indirizzo Musicale, previo superamento di una prova orientativo - attitudinale. L’iscrizione può essere chiesta sia da alunni privi di qualche esperienza formativa specifica, sia da coloro che hanno precedentemente intrapreso lo studio di uno strumento: ogni studente, infatti, potrà iniziare la sua formazione strumentale o continuarla attraverso un percorso didattico e formativo individualizzato.Gli aspiranti allievi saranno convocati per la prova orientativo - attitudinale. La commissione, composta dagli insegnanti di Strumento Musicale e di Musica del corso e presieduta dal Dirigente Scolastico, verificherà la consistenza di competenze elementari di base e indirizzerà i candidati nelle varie specialità strumentali in relazione alle attitudini di ognuno, tenendo conto dei posti annualmente disponibili, delle preferenze espresse (max. 3) e dei risultati della prova. Il test avrà luogo entro il mese di marzo 2013. La frequenza delle lezioni di Strumento da parte degli allievi ammessi a frequentare il C orso a Indirizzo Musicale è obbligatoria per la durata del triennio.Alla fine del triennio, in relazione alle attitudini manifestate e ai livelli raggiunti, gli insegnanti di Strumento informeranno adeguatamente studenti e famiglie sulle opportunità di prosecuzione degli studi musicali offerte dal territorio.
IL CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
PREMESSA
II Centro Territoriale Permanente di San Vito al Tagliamento promuove la propria offerta formativa nel
territorio attraverso opportunità di istruzione per gli adulti.
La maggioranza dei corsi predisposti è frequentata da allievi maggiorenni che, in quanto tali, rispondono
direttamente delle proprie responsabilità personali. La presenza di minori, quindi di soggetti ancora in fase
di maturazione e sottoposti alla responsabilità dei genitori, risulta di norma marginale.
Come si legge nelle normative riguardanti la formazione in età adulta (O.M. n. 455 del 29.07.1997,
l'Accordo stato-regioni del 2 marzo 2000 e la direttiva n. 22 del 06.02.2001, DM 25.10.2007, DPR 263 del
29.10.2012), il CTP si configura come un luogo di lettura dei bisogni, di monitoraggio, di progettazione di
percorsi significativi di istruzione e formazione in età adulta, in rapporto con le offerte formative del
territorio. Le attività di orientamento intendono in particolare coniugare il diritto all'istruzione con quello
all'orientamento, al ri-orientamento, alla formazione professionale e all’acquisizione di quei saperi minimi
importanti per collocarsi adeguatamente nella vita sociale, culturale e produttiva locale. Fondamentale
risulta monitorare l'utenza e i suoi bisogni, valorizzando la conoscenza del territorio, aperto all'integrazione
con i cittadini che provengono da altri paesi del mondo. A tal fine è stato avviata una sinergia con tutti
coloro che nel territorio si occupano di questi temi (Sportello Immigrati, Enti di formazione, Università della
Terza Età ecc.) o sono in contatto, nei loro servizi, con cittadini adulti.
Accoglienza, ascolto, orientamento sono le principali funzioni del Centro, grazie alle quali si vogliono far
emergere le risorse, gli interessi e le aspettative dell’utenza, al fine di predisporre percorsi formativi
individualizzati (patto formativo - percorso di studio), in sintonia con i bisogni di ciascun iscritto.
Assi culturali di riferimento risultano pertanto: i linguaggi e le culture, l'alfabetizzazione, la multimedialità,
la formazione relazionale come conoscenza del sistema culturale, sociale, ambientale, economico,
geografico e l'educazione civica (diritti e doveri del cittadino).
La predisposizione, la ricerca di specifici strumenti e l'acquisizione da parte dei docenti di nuove
competenze per il lavoro con gli adulti costituiscono un importante investimento delle attività didattiche e
di orientamento del CTP.
Il Centro Territoriale di S. Vito al Tagliamento individua gli uffici amministrativi presso la sede della
direzione in Via Stazione n. 21 e la maggior parte dei corsi serali si tiene presso la sede della scuola
Secondaria, in Via Galante.
Sono attivati anche alcuni corsi di lingua italiana per stranieri nelle sedi di Casarsa della Delizia - Chions -
Arzene - Valvasone - Pravisdomini - Cordovado - Morsano al Tagliamento - Sesto al Reghena - Zoppola -
Fiume Veneto.
TIPOLOGIA DELL'UTENZA
Le attività del CTP sono rivolte a:
- corsisti italiani e stranieri per conseguire la licenza media;
- corsisti italiani per acquisire competenze in lingue straniere ed in informatica;
- corsisti stranieri (provenienti soprattutto da diversi paesi dell’est europeo, Africa, Sud America), per
acquisire competenze nella lingua italiana;
- tutti i cittadini che partecipano agli incontri aperti al pubblico (vedi i seminari nel sanvitese, gli incontri con
il centro di orientamento, le visite ed i viaggi di istruzione e nel territorio).
TEAM DOCENTI E COLLABORATORI
Il team docenti del Centro è composto da insegnanti delle seguenti aree:
- area linguaggi, storico-sociale e geografica, alfabetizzazione lingua italiana
- area scientifico-matematica
- lingua inglese
- informatica
L'equipe CTP si riunisce periodicamente per analizzare le problematiche incontrate e verificare l'andamento
dei Corsi. Per quanto riguarda la licenza media, si effettuano i Consigli di Classe, presieduti dal Dirigente
Scolastico e composti da tutto il corpo docente della classe, per analizzare situazioni, condizioni, esperienze
di ogni alunno, al fine di elaborare progetti efficaci e praticabili di apprendimento.
ATTIVITÀ FORMATIVE E DIDATTICHE
Le attività formative e didattiche presenti all'interno del Centro Territoriale Permanente sono le seguenti:
- Attività di SPORTELLO: accoglienza, orientamento, iscrizione ai corsi degli utenti, pianificazione,
progettazione e organizzazione di percorsi formativi;
- Attività di RECUPERO e RINFORZO: rivolte ai corsisti iscritti alla 3a media, che per validi motivi non
possono frequentare con continuità le lezioni o intendono approfondire alcuni aspetti;
- Attività di DOCUMENTAZIONE: produzione di documentazione al fine di creare un archivio vivo di saperi
del CTP (materiali sia cartacei che di tipo audiovisivo, pubblicazioni a stampa e altro);
- Attività di FORMAZIONE del PERSONALE del CTP: formazione in servizio ed acquisizione di competenze nel
campo dell'educazione degli adulti (percorso promosso a livello provinciale tra i quattro CTP);
- SEMINARI APERTI AL PUBBLICO, su temi legati ad attività ed esigenze espresse dal territorio;
- CORSO DI INFORMATICA di base rivolto agli allievi della licenza media serale, per fornire loro gli strumenti
essenziali per poter lavorare con il computer, applicando l'informatica al campo didattico. Si affronteranno
argomenti quali: accendere e spegnere un computer, utilizzo del mouse, utilizzo del programma di
videoscrittura e di fogli di calcolo, creazione e salvataggio di documenti e cartelle, utilizzo della stampante,
Internet e posta elettronica;
- CORSO DI CITTADINANZA ATTIVA, per studenti dei corsi di alfabetizzazione A1 e A2 e licenza media.
L’obiettivo è accrescere negli allievi la consapevolezza di sé e della propria esperienza di immigrati,
diffondere la conoscenza delle risorse del territorio in cui vivono, offrire occasioni di integrazione attraverso
la conquista degli strumenti comunicativi. Non saranno trascurate le informazioni relative al territorio ed al
contesto socio-economico concernente il loro vivere quotidiano, nella prospettiva di permettere la fruizione
delle opportunità che vengono offerte dallo stesso. Argomenti previsti: cittadinanza, diritti e doveri,
educazione alla legalità, ambiente, salute, alimentazione, elementi di economia ed educazione stradale.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CTP
Il CTP predispone gli strumenti per la rilevazione delle competenze, per il riconoscimento dei crediti
formativi, dei percorsi scolastici effettuati e I'individuazione dei bisogni formativi. Tutto ciò si attua tramite:
- compilazione di una scheda preliminare di iscrizione presso la segreteria;
- accoglienza e colloquio iniziale con tutti i docenti della 3a media;
- elaborazione e sottoscrizione del Patto Formativo individuale;
- questionari, colloqui, prove in itinere sulle competenze (sui percorsi curricolari della 3a media);
- schede di valutazione del primo e secondo quadrimestre (per la 3a media);
- possibilità di iscriversi, per gli studenti stranieri, al corso 3a media durante l'anno scolastico, previo
accertamento in ingresso di competenze e crediti formativi. Ciò potrebbe consentire anche la riduzione
delle ore di frequenza o il potenziamento di aree disciplinari diverse.
CORSI PROPOSTI PER L'ANNO SCOLASTICO 2013/2014
- Corso per l'acquisizione del titolo di licenza media;
- Corsi di alfabetizzazione di lingua italiana (livelli A1 e A2);
- Corsi di lingua inglese (livelli Beginner, Elementary, Pre-Intermediate, Intermediate);
- Corsi di lingua spagnola (livello base);
- Corsi di lingua tedesca (livello base);
- Corsi di informatica: Windows, Word, Excel, Power Point, Internet.
CERTIFICAZIONI E ATTESTAZIONI RILASCIATE DAL CTP
Si predispongono le seguenti certificazioni e attestazioni:
- titolo di licenza media, dopo il superamento con esito positivo degli esami finali, accertata la frequenza ai
corsi di almeno il 75% dell’orario concordato in sede di Patto Formativo;
- attestato di credito orario e crediti formativi (competenze acquisite in base ai moduli curricolari seguiti
all'interno delle aree di insegnamento), per chi non ha conseguito la licenza media;
- attestazione delle competenze acquisite nella lingua italiana e frequenza ai corsi (livelli A1 e A2, con
possibilità di svolgere in sede il test finale attestante il raggiungimento della competenza A2 in lingua
italiana utile per il rilascio del permesso di soggiorno illimitato, secondo quanto previsto dal DM 4 giugno
2010);
- attestati per i corsisti di lingua inglese;
- attestati per i corsisti di lingua spagnola;
- attestati per i corsisti di informatica con indicazione dei programmi svolti;
- attestato valido come credito formativo ai corsisti che hanno frequentato un corso di approfondimento
e/o incontri aperti al pubblico.
LICENZA MEDIA SERALE
La licenza media è articolata in 16 ore di lezione, che si svolgono dal lunedì al venerdì, indicativamente dalle
ore 18.00 alle 22.00. Nel presente a.s. vengono attivati in via sperimentale alcuni corsi al mattino,
indicativamente dalla 9.00 alle 11.00 per venire incontro alle esigenze dell’utenza che ne ha fatto richiesta.
Sono previste 7 ore settimanali di materie letterarie, 4 ore di lingua inglese, 4 ore di scienze matematiche
ed un’ora di alfabetizzazione informatica, in compresenza con i docenti di lettere e matematica.
Dopo un colloquio di prima accoglienza, si cercherà di aiutare gli utenti a capire i propri interessi, i bisogni
di apprendimento, le capacità e le competenze possedute per cercare di definire un percorso di studio
individualizzato.
FINALITÀ
Le finalità delle ore di apprendimento sono sia la ripresa degli studi in funzione dell'iscrizione alle scuole
superiori, sia l'acquisizione di un titolo che permetta di migliorare le proprie condizioni di vita, nonché
l'integrazione degli adulti stranieri.
Si cercherà di promuovere la capacità di auto aggiornarsi, di partecipare ad attività culturali nel territorio, di
conoscere i punti di forza e di debolezza della propria formazione.
PARTE TERZA
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO
COMMISSIONI
ORGANI COLLEGIALI
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
CollegioDocenti
FunzioniStrumentali
Dirigente Scolastico
dott. Vida Elci
Consiglio d’Istituto
Presidente dott. Simon G.
Responsabili
d’area -
Commissioni
Consigli diCl. – Ic. –
Dipartimenti
Giunta esecutiva
- Simon G.- Pasut I.- ins. Bagnarol
Collaboratori del Dirigente
- ins. De Simon- ins. Guglielmelli
Insegnanti Referenti di
Plesso- Azzini - Buso - Danelon - Del Zotto- Perissinotto- Tesolin - Toneguzzo L.
ATAsegreteria
Collaboratori
FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO
Dirigente Scolastico e Collaboratori Vicari
FIGURA DI SISTEMA NOMINATIVO COMPITI E DELEGHE
DIRIGENTE SCOLASTICODott. Elci Vida - Assicura la gestione unitaria dell’Istituto.
- Promuove e coordina le attività nella scuola.- Rappresenta l'Istituto e presiede tutti gli organi collegiali a eccezione del Consiglio d'Istituto. - È legale rappresentante dell’Istituto. - È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. - È responsabile dei risultati del servizio. - È titolare delle relazioni sindacali a livello d’Istituto. - Ha autonomi poteri di direzione e coordinamento. - Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità. - Promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, l’attuazione del diritto all’apprendimento degli allievi.
ServizioP.P.
DirettoreS.G.A.
Pasquini E.
1° Collaboratore Vicario Ins. Elisabetta De Simon - Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi, con delega alla firma degli atti.- È membro dello staff di dirigenza.- Redige circolari per docenti e alunni su argomenti specifici.- Riceve docenti e genitori della scuola Primaria.- Collabora con il D.S. nell’elaborazione del Bilancio Sociale dell’Istituto.- Gestisce il Piano Annuale della Comunicazione (PAC).- Collabora e supporta il lavoro del D.S.
2° Collaboratore Vicario Ins. Emiliano Guglielmelli
- Sostituisce il D.S. e il Vicario in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi, con delega alla firma degli atti.- È membro dello staff di dirigenza.- Redige i verbali del Collegio dei Docenti e altre riunioni collegiali.- Riceve docenti e genitori della scuola Secondaria.- Collabora e supporta il lavoro del D.S.
Referenti di Plesso
Referente di PlessoScuola Primaria
- Plesso del Capoluogo- Plesso di Ligugnana- Plesso di Prodolone- Nostra Famiglia
Ins. Perissinotto Ins. Toneguzzo L.Ins. Azzini Ins. Danelon
- Vigila sul rispetto del Regolamento d’Istituto.- Gestisce la comunicazione con uffici di dirigenza e segreteria.- Stende/aggiorna il regolamento di plesso.- Supervisiona l’orario didattico e gestisce le sostituzioni del personale docente.- È membro dello staff di dirigenza.- È membro della commissione mensa.- Presiede il Consiglio di Interclasse (CdIc).
Referente di Plesso Scuola Secondaria Ins. Tesolin
- Vigila sul rispetto del Regolamento d’Istituto.- Gestisce la comunicazione con uffici di dirigenza e segreteria.- Stende/aggiorna il regolamento di plesso.- Supervisiona l’orario didattico e gestisce le sostituzioni del personale docente.- È membro dello staff di dirigenza.
Referente di Plesso Scuola dell’Infanzia
- Plesso di Ligugnana- Plesso di Prodolone
Ins. Buso Ins. Del Zotto
- Vigila sul rispetto del Regolamento d’Istituto.- Gestisce la comunicazione con uffici di dirigenza e segreteria.- Stende/aggiorna il regolamento di plesso.- Supervisiona l’orario didattico e gestisce le sostituzioni del personale docente.- È membro dello staff di dirigenza.- È membro della commissione mensa.- È referente della sicurezza di plesso, della gestione /segnalazione di emergenze.- Presiede il Consiglio di Intersezione (CdIs).
Funzioni Strumentali
Funzione StrumentaleP.O.F. e Progettualità d’Istituto
Ins. Zanin - Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina le attività con appositi gruppi di lavoro.- È responsabile della redazione/aggiornamento del P.O.F.- Definisce il documento sintetico da presentare agli utenti.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Funzione StrumentaleCurricolo verticale e Continuità
Ins. Odorico - Redige il piano di lavoro annuale.- È responsabile della redazione del curricolo d’Istituto.- Gestisce la continuità tra i diversi ordini scolastici.- Coordina i lavori della commissione continuità.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Funzione StrumentaleAlunni con B.E.S. Ins. Raffin
Ins. Collina
- Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i lavori dell’apposita commissione.- Organizza l’accoglienza degli alunni con B.E.S.- Gestisce i rapporti con i servizi socio - sanitari.- Ricerca e diffonde nuove tecnologie e didattiche.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Funzione Strumentale Qualità eAutovalutazione d’Istituto Ins. Giarduz
- Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i lavori dell’apposita commissione.- È responsabile del sistema qualità e redige la “application” su modello C.A.F.- Gestisce l’autovalutazione d’Istituto.- Valuta e restituisce dei dati agli utenti.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Funzione StrumentaleIntercultura Ins. Sabino
- Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i lavori dell’apposita commissione.- Gestisce i rapporti con gli operatori della mediazione linguistica.- Organizza l’accoglienza degli alunni stranieri.- Stende il protocollo di accoglienza.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Funzione StrumentaleCittadinanza e Territorio Ins. Violin
- Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i lavori dell’apposita commissione.- Gestisce i rapporti con l’Ente locale e il territorio.- È supervisore dei progetti e delle attività nei diversi ordini di scuola.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Funzione StrumentaleCTP Ins. Quatraro
- Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i docenti del Consiglio di Classe del CTP.- Gestisce i rapporti con gli utenti e il territorio.- Redige e raccoglie la documentazione relativa all’attività.- Gestisce i rapporti con gli altri CTP della Provincia.- Affianca il Vicario nella gestione delle varie attività facenti capo al CTP.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Funzione StrumentaleSicurezza Ins. Dolcetti S.
- Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i lavori dell’apposita commissione.- Promuove la cultura della sicurezza nella scuola.- È supervisore dei progetti e delle attività nei diversi ordini di scuola.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Incarichi Specifici - Referenti d’Area
Referente Attività Motorie e Sportive d’Istituto
Ins. Fiorido - Redige il piano di lavoro annuale.- È supervisore dei progetti e delle attività nei diversi ordini di scuola.- È membro dello staff tecnico.
Referente Musica Ins. Violin - Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina le attività dell’Istituto.- Gestisce i rapporti con esperti esterni per organizzare le attività ed eventi.- È membro dello staff tecnico.
Referente Sportello alunni Ins. Mascarin - Organizza e gestisce gli sportelli di “spazio ascolto” per gli allievi della scuola Secondaria.
Referente Sito Web dell’Istituto Ins. Garripoli - Realizza, pubblica e aggiorna il sito web ufficiale dell’Istituto.- Effettua la formazione del personale docente e non che ha accesso alla pubblicazione sul sito.
Referente Disagio minori (Infanzia) Ins. Iuston - Gestisce i rapporti con i servizi sociali dell’Ente locale e ne coordina gli interventi nella scuola dell’Infanzia.
Referente Commissione A2 Prefettura
Ins. QuatraroIns. Pacelli
- Predispone e somministra le prove di italiano Liv. A2 per stranieri.- Partecipa al coordinamento dei CTP.
Referente Orientamento Ins. Antoniali - Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i lavori dell’apposita commissione.- È supervisore dei progetti e delle attività nei diversi ordini di scuola.- Coordina le attività da svolgere nel triennio della Secondaria.- È membro dello staff tecnico.- Presenta la relazione finale al Collegio dei Docenti.
Referente Gruppo H Ins. Battiston - Redige il piano di lavoro annuale.- Coordina i lavori dell’apposita commissione.- Ricerca e diffonde nuove tecnologie per la didattica.- Organizza l’accoglienza degli alunni diversamente abili.- Gestisce i rapporti con i servizi socio-sanitari.
Responsabile Aula Informatica e formazione L.I.M.Scuola Infanzia- Plesso di Ligugnana- Plesso di ProdoloneScuola Primaria- Plesso del Capoluogo- Plesso di Ligugnana- Plesso di Prodolone- Nostra Famiglia
Scuola Secondaria
Ins. ZoccolanIns. Pilosio
Ins.MaieronIns. MarconIns. D’AngeloIns. MiorIns. Garripoli
- Esegue la manutenzione dell’aula - Predispone e supervisiona il regolamento d’aula.- Gestisce i rapporti con i tecnici informatici per la manutenzione.- Supporta i colleghi nell’uso della struttura.
Responsabile SicurezzaScuola Infanzia- Plesso di Ligugnana- Plesso di ProdoloneScuola Primaria- Plesso del Capoluogo- Plesso di Ligugnana- Plesso di Prodolone- Nostra FamigliaScuola Secondaria
Ins. NadalinIns. Dolcetti S.
Ins. AmadioIns. NadaliniIns. BassoIns. BazzanaIns. Tesolin
- Relaziona con il D.S. sulla situazione del plesso.- Partecipa agli incontri della Commissione sicurezza.
Coordinatori di Dipartimento disciplinareItalianoStoriaGeografiaMatematicaScienzeTecnologiaScienze motorieArte e immagineLingue straniereMusicaI.R.C.
Ins. ZanuttighIns. FontanesiIns. Ulliana
Ins, PiussiIns. PeressuttiIns, FioridoIns. AmadioIns. FabbroIns. SicaraIns. Ceron
- Coordina il gruppo di lavoro che predispone il curricolo verticale delle varie discipline - Redige il verbale degli incontri.
Comitato per la valutazione del servizio dei docenti (D.P.R.417 artt.58-66-102)
Ins. Antoniali (scuola Secondaria)Ins. Vit (scuola Primaria)Ins. Raffin (scuola Primaria La Nostra Famiglia)Ins. Zanuttigh (scuola Primaria)
Membri effettivi
Ins. Benvenuto (scuola Secondaria) Membri supplenti
Ins. Chivilò (scuola Primaria)
Organo di garanzia
Dott. Vida
Dott. Simon
Sign. ra Pasut
Ins. Mascarin
Dirigente Scolastico
Presidente del C. di I.
Vicepresidente del C. di I.
Insegnante Secondaria
Personale A.T.A.
INCARICHI COMPITI
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: Pasquini Ennio
- Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali e amministrativo - contabili e ne cura l’organizzazione.- Attribuisce al personale A.T.A. incarichi di natura organizzativa e prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo.- É funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili.
Ass. Bertolo Vallì
Ass. Centis Paola - Ballestro Valentina
- Gestione Ufficio Alunni scuola Secondaria.- Gestione Organi Collegiali.- Gestione Ufficio Alunni scuola Infanzia e Primaria.
Ass, Pasqualini Flavio- Gestione corrispondenza - protocollo – archivio.- Gestione Progetti didattici vari.- Gestione visite e viaggi d'istruzione scuole Infanzia e Primaria.- Attività aggiuntive.
Ass. Pillon MirellaAss. Santucci FrancescaAss. Varutti Ivano
- Gestione personale e varie scuola Secondaria.- Gestione personale e varie scuola Infanzia e Primaria.- Gestione funzioni SIDI (tramite Internet).- Gestione contabilità e stipendi.
Ass. Olante Marina - Gestione attività CTP.- Gestione visite e viaggi d'istruzione - attività varie alunni scuola Secondaria.
Collaboratori Scolastici
Nell’Istituto sono presenti n.26 collaboratori scolastici.
Rispetto al piano annuale elaborato dal D.S.G.A. i collaboratori scolastici possono svolgere, secondo il loro
profilo professionale, le seguenti mansioni:
- sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei
confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività
didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico;
- provvedono alla pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi;
- vigilano sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle
mense scolastiche;
- provvedono alla custodia e alla sorveglianza generica sui locali scolastici, collaborano con i docenti;
- assistono gli alunni in situazione di handicap al momento dell’ingresso a scuola e nell’uso dei servizi
igienici e di assistenza alla persona.
LE COMMISSIONICONTINUITÀ
Coordinatrice: Funzione Strumentale Ins. Odorico
Referentescuola Infanzia
RodariIns. Simon S.
Referentescuola Infanzia
D’AndreaIns. Rigo
Referentescuola Primaria
A. L. MoroIns. Spoladore
Referentescuola Primaria
De AmicisIns. De Giusti
Referentescuola Secondaria
Ins. OrnellaIns. Grizzo
Ins. Baldassarre
Piano di lavoro annuale - Attività di accoglienza per coinvolgere gli alunni dei diversi ordini di scuola in momenti di lavoro comune, utili a favorire il confronto reciproco tra fasce d’età diverse e la conoscenza dei futuri insegnanti;- Attività di ricerca di modalità efficaci per il passaggio delle informazioni sugli alunni frequentanti le classi ponte dei diversi ordini di scuola, al fine di consentire la formazione delle classi in modo più proficuo.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Coordinatrici: Funzioni Strumentai Ins. Raffin e Ins. Collina
Referente scuola
Infanzia Rodari
Ins. Zampella
Referente scuola
Infanzia D’Andrea
Ins. Zoratto
Referentescuola
PrimariaA. L. MoroIns. Piussi
Referente scuola
Primaria Marconi
Ins. Maieron
Referente scuola
Primaria De Amicis
Ins. Marcon
Referente scuola
PrimariaLa NostraFamiglia
Ins. Muratori
Referente scuola
Secondaria Ins. Balatti
Piano di lavoro annuale- Organizzare e strutturare la formazione dei docenti dell’Istituto Comprensivo in materia di B.E.S.;- Predisporre strumenti e metodi per l’identificazione e la rilevazione degli alunni con B.E.S.;- Predisporre il Piano Didattico Personalizzato e il Protocollo d’Accoglienza per gli studenti B.E.S.;- Elaborare un ipertesto da inserire nel sito web dell’Istituto Comprensivo che raccolga il principale materialerelativo ai B.E.S.;- Elaborare il Piano Annuale di Inclusività dell’Istituto Comprensivo.
ORIENTAMENTO Coordinatrice: Funzione Strumentale Ins. Antoniali
Referentescuola Infanzia
D’AndreaIns. Carlin
Referentescuola Primaria
MarconiIns. Santin
Referentescuola Primaria
De AmicisIns. Basso
Referentescuola Secondaria
Ins. QuartaIns.Terranova
Ins. Galati
Piano di lavoro annuale- Attività di orientamento per le classi terze in collaborazione.- Incontri con i referenti delle scuole superiori del territorio.- Visita di tutti gli alunni delle classi terze agli Istituti Superiori di San Vito e partecipazione di allievi e famiglie alle serate di presentazione degli istituti della provincia.- Predisposizione di un questionario di gradimento per le attività di orientamento della secondaria e uno successivo per monitorare l’andamento scolastico degli alunni in uscita.- Attività trasversale di orientamento per tutte le classi prime e seconde ed eventualmente Primaria e Infanzia.
AUTOVALUTAZIONE D' ISTITUTO Coordinatrice: Funzione Strumentale Ins. Giarduz
Referentescuola Infanzia
RodariIns.Geremia
Referente scuola Infanzia
D’Andrea Ins. Pilosio
Referentescuola Primaria
A. L. MoroIns. Piussi
Referentescuola Primaria
De AmicisIns. Chiarandini
Referente scuola Primaria
La Nostra FamigliaIns. Corsi
Referente scuola
Secondaria Ins. Cordenos
Piano di lavoro annuale - Predisposizione di nuovi modelli per il questionari di soddisfazione: comparazione e analisi di nuovi e precedenti modelli. - Autovalutazione d’Istituto: questionari di autovalutazione di Istituto relativi alla componente genitori. Genitori coinvolti: genitori delle classi seconde della scuola Secondaria di primo grado. - Autovalutazione d’Istituto: questionari di autovalutazione di Istituto relativi alla componente genitori. Genitori coinvolti: genitori delle classi quarte campione della scuola Primaria. - Autovalutazione d’Istituto: questionari di autovalutazione di Istituto relativi alla componente alunni. Alunni coinvolti: alunni delle classi seconde della scuola Secondaria di primo grado. - Autovalutazione d’Istituto: questionari di autovalutazione di Istituto relativi alla componente alunni. Alunni coinvolti: alunni delle classi quarte campione della scuola Primaria.Restituzione degli esiti ai genitori delle classi quarte della scuola Primaria con la comparazione dei dati relativi ai questionari degli alunni. - Restituzione ai genitori degli alunni delle classi seconde dell’Istituto Comprensivo con la comparazione dei dati relativi ai questionari degli alunni.- Procedure relative alla organizzazione per la somministrazione prove invalsi nelle classi interessate.- Restituzione e documentazione dei risultati relativi alle prove invalsi (matematica) dell’anno scolastico 2012/13: classi quinte della scuola Primaria e classi prime della scuola Secondaria di primo grado. - Coordinamento della commissione qualità e autovalutazione.
INTERCULTURACoordinatrice: Funzione Strumentale Ins. Sabino
Referentescuola
Infanzia Rodari
Ins. Zoccolan
Referentescuola
InfanziaD’Andrea
Ins. Chiandotto
Referente scuola
PrimariaA .L. Moro
Ins. Rolletta
Referente scuola
Primaria MarconiIns. Ascione
Referente scuola
Primaria De Amicis
Ins. Messina
Referente scuola
PrimariaLa NostraFamiglia
Ins. LucidoIns. Lezzi
Referente scuola
SecondariaIns. Mascarin
Ins. Pitzalis
Piano di lavoro annuale - Favorire l’accoglienza degli alunni stranieri nelle classi. - Mantenere i contatti con gli insegnanti dei vari plessi nel momento in cui se ne ravvisa la necessità.- Mantenere i contatti con le strutture presenti sul territorio (Commissione Comunale Immigrati, Servizi Sociali del Comune di San Vito al Tagliamento).- Contattare l’ente C.E.S.I. di Udine per concordare interventi di mediazione linguistica nel momento in cui si ravvisa la necessità e si hanno le disponibilità economiche.
CITTADINANZA E TERRITORIO Coordinatrice: Funzione Strumentale Ins. Violin
ReferenteScuola Infanzia
RodariIns. Trevisan
ReferenteScuola Infanzia
D’AndreaIns. Rigo
Referente Scuola Primaria
MarconiIns. Pellegrini
Referente Scuola Primaria
De AmicisIns. Paludetto
Referente Scuola Primaria
La Nostra Famiglia
Ins. Infanti
ReferenteScuola Secondaria
Ins. Boz Ins. Fontanesi
Piano di lavoro annuale- Organizzare le attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi mantenendo i rapporti con l’Amministrazione Comunale e coordinando i docenti coinvolti; partecipare a incontri di sedute di Commissione di consiglio comunale:- Gestire i rapporti con i responsabili dei progetti di solidarietà che l’Istituto sostiene e pianificare le conseguenti attività.- Gestire i rapporti con i responsabili delle varie Associazioni che collaborano con la scuola e pianificare le conseguenti attività.- Organizzare e predisporre il materiale necessario alla celebrazione di giornate significative (4 novembre, 27 gennaio, 10 febbraio, 25 aprile, 2 giugno) e organizzare gli alunni sia in sede scolastica che fuori.- Gestire i rapporti con la Biblioteca Civica di S. Vito e i vari enti territoriali per coordinarne i progetti.- Organizzare manifestazioni quali San Nicolò e “Piazza in fiore” in collaborazione con Pro loco e Progetto Giovani.
SICUREZZA Coordinatrice: Funzione Strumentale Ins. Dolcetti S.
Referentescuola Infanzia
RodariIns. Nadalin
Referente scuola Primaria
A. L. MoroIns. Amadio
Referentescuola Primaria
MarconiIns. Nadalini
Referente scuola Primaria
De AmicisIns. Basso
Referentescuola Primaria
La Nostra Famiglia
Ins. Bazzana
Referentescuola
SecondariaIns. Tesolin
Piano di lavoro annuale - Analizzare le proposte del territorio sulle tematiche della sicurezza per proporre, promuovere e organizzare attività didattico - educative atte a favorire una cultura della sicurezza tra gli alunni e contestualmente tra gli adulti. - Esaminare ed approfondire varie tematiche per sviluppare il valore della prevenzione e sensibilizzare gli alunni sui principi della sicurezza collettiva e personale. - Gestire i contatti con Enti e Associazioni del territorio per coordinare, nei vari plessi, le attività didattico - educative. - Progettare attività di continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, relative al tema della sicurezza, in sinergia con la Funzione Strumentale del curricolo/continuità, atte a favorire il passaggio da un ordine discuola all’altro.- Creare ed elaborare opuscoli informativi cartacei e digitali per gli alunni e i docenti. - Coordinare la commissione sicurezza e raccordarsi con le altre Funzioni Strumentali - Promuovere corsi di formazione per docenti e genitori. - Aggiornare la documentazione nei plessi dell’Istituto Comprensivo collaborando con il RSPP.
DISAGIO E SVANTAGGIO Coordinatrice: ins. Iuston
Referentescuola
Infanzia Rodari
Ins. Iuston
Referentescuola
InfanziaD’Andrea
Ins. Chiandotto
Referente scuola
PrimariaA. L. Moro
Ins. Montagner
Referente scuola
PrimariaMarconi
Ins. Fagotto
Referente scuola
PrimariaDe Amicis
Ins. TesolatIns. Tonizzo
Referente scuola
PrimariaLa NostraFamiglia
Ins. Savasta
Referente scuola
SecondariaIns. Benvenuto
Piano di lavoro annuale - Mappatura dei casi di alunni con disagio nei tre ordini di scuola dell’Istituto.- Predisporre incontri insegnanti /genitori/operatori nelle classi di ingresso dei tre ordini di scuola per favorire l’accoglienza.- Attivare iniziative di rete tra famiglie e servizi dell’Istituto.
GLI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche.
Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate.
CONSIGLIO DI CLASSE (scuola Secondaria)
I Consigli di Classe sono composti da tutti i professori della classe e da quattro rappresentanti dei genitori
eletti annualmente in specifiche assemblee. Sono presieduti dal Dirigente scolastico.
Negli ambiti delle diverse realtà delle classi essi sono chiamati a:
riconoscere ed analizzare situazioni, condizioni, esperienze di ogni alunno per poi elaborare
progetti efficaci e praticabili di apprendimento;
pianificare l'attività di insegnamento - apprendimento.
I Consigli di classe si riuniscono di norma una volta al mese, con il compito di formulare proposte in ordine
all'azione educativa e didattica con la presenza dei genitori, mentre le competenze relative al
coordinamento ed alla valutazione vengono espletate con la sola presenza dei docenti.
CONSIGLIO D’INTERCLASSE (scuola Primaria) D’INTERSEZIONE (scuola Infanzia)
Costituito da un genitore eletto per ciascuna classe o sezione e da tutti i docenti del plesso. Ѐ presieduto dal
Dirigente Scolastico o da un docente delegato.
Ha il compito di :
formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica, a iniziative di
sperimentazione;
agevolare ed estendere i rapporti tra docenti e genitori degli alunni;
formulare parere obbligatorio sull’adozione dei libri di testo;
verificare l’andamento complessivo dell’attività didattica.
COLLEGIO DOCENTI
Composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo, è presieduto dal Dirigente Scolastico.
Al Collegio compete:
deliberare su
programmazione educativa;
iniziative di sperimentazione relative agli aspetti didattici;
scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni;
adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse.
formulare proposte per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e l’orario
lezioni;
eleggere i docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli
insegnanti;
valutare periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica;
individuare le Funzioni Strumentali.
CONSIGLIO D’ISTITUTO
È composto da 21 membri: 3 di diritto e 18 eletti
- Il Dirigente Scolastico (membro di diritto)
- 2 rappresentanti dell’Associazione La Nostra Famiglia (membri di diritto)
- 8 rappresentanti del personale docente;
- 8 rappresentanti dei genitori;
- 2 rappresentanti ATA;
Il Consiglio d'Istituto delibera sulle finalità educative e su tutte le attività integrative/parascolastiche,
sui diversi aspetti organizzativi della Scuola (orario, regolamento d'Istituto), sull'attivazione di progetti
particolari, sentito il Collegio dei Docenti, e sulle spese relative al funzionamento dell'Istituto.
Elegge al suo interno:
il Presidente, che deve essere un genitore;
la Giunta Esecutiva.
Questa è formata da:
componenti di diritto: Dirigente Scolastico e Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;
componenti eletti: un docente, un rappresentante ATA e due genitori
Il Consiglio d'Istituto e la Giunta Esecutiva durano in carica tre anni scolastici.
Membri costituenti il Consiglio d’Istituto - triennio 2012 - 2015
Elci Vida Dirigente Scolastico membro di diritto
Isabella PasutGiorgio SimonLucia MariuzSecondo Basso
Giuliano NogarottoLucio Calanni MacchioMaria Rosa ToffolonDesiree Zucco
Componente Genitori
Fabio MuccinStefania MascarinElisabetta De SimonLaura Rigo
Antonella MorettoPatrizia MeneghiniAnnamaria BagnarolLoretta Paludetto
Componente docenti
Francesco IndrigoFlavio Pasqualini
Componenti A.T.A.
Adele LocatelliValentina Ferrario
Membri “La Nostra Famiglia”
PARTE QUARTA
• AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: LE AREE PROGETTUALI
- AREA DELLE COMPETENZE
- AREA DELL’INTEGRAZIONE
- AREA DELLE LINGUE STRANIERE
- AREA DELLA MUSICA
- AREA DELLO SPORT
• LA SICUREZZA A SCUOLA
CITTADINANZA E TERRITORIO
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per ampliamento dell’Offerta Formativa s’intende l’insieme dei progetti che completano l’attività
curricolare e sono opportunità per costruire competenze che aiutano lo sviluppo della maturazione globale
dell’alunno.
L’insieme delle proposte e delle attività presenti all’interno dei progetti rappresentano occasioni formative
che offrono agli alunni la possibilità di:
- coniugare conoscenza e azione;
- contestualizzare i saperi per stimolare lo sviluppo di capacità, il potenziamento di abilità e competenze;
- trasmettere una visione unitaria del sapere;
- potenziare l’uso di linguaggi diversi;
- stimolare la motivazione ad apprendere.
I progetti costituiscono l’elemento d’identità dell’Istituto.
La progettazione delle attività infatti, pur partendo dai bisogni degli alunni, tiene conto del contesto in cui
opera e delle proposte offerte dal territorio.
La realizzazione di progetti e/o di attività specifiche è condizionata dalle risorse umane e finanziarie.
Anche per l’anno scolastico in corso sono state individuate le seguenti aree progettuali:
PROGETTI AZIONI
5
SPORT
4MUSICA
3LINGUE
STRANIERE
2
INTEGRAZIONE
1
COMPETENZE
AREE PROGETTUALI
P. 1 COMPETENZE
Scuola Sicura Cittadinanza e Territorio Prevenzione all’Infanzia Arricchimento, potenziamento e recupero (Infanzia -
Primaria) Sportello alunni Istruzione domiciliare Recupero di matematica (Secondaria)
P. 2 INTEGRAZIONE
Educare alla pace, solidarietà, interculturalità, imparando insieme
Manos blancas - Mani che cantano, mani che suonano Il volontariato va a scuola
P. 3 LINGUE STRANIERE
CLIL in classe Recupero e potenziamento Inglese e Tedesco
P. 4 MUSICA Crescere insieme con la musica
P. 5 SPORT Lo sport come azione educativa
Il materiale cartaceo e digitale dei citati progetti è disponibile per la consultazione presso la segreteria della Scuola, previa richiesta al Dirigente Scolastico.
Strettamente legate ai progetti sono inoltre le uscite sul territorio, la partecipazione a spettacoli, concorsi e mostre, che ciascun team docente o consiglio di classe programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi e/o sezioni. RISORSE FINANZIARIE
Relativamente alla gestione finanziaria, va considerata l’evoluzione che la stessa ha subito a seguito
dell’acquisizione dell’autonomia scolastica e dell’applicazione del Regolamento di contabilità D.I. 44/2001.
L’attività gestionale è frutto di una progettualità pertinente e il Programma Annuale è il documento che
viene redatto in stretta connessione con gli obiettivi del Piano dell’ Offerta Formativa ed è, in pratica, la
traduzione amministrativo/contabile dello stesso. Per l’attuazione di ciò è indispensabile la condivisione e
la collaborazione tra personale docente, amministrativo e direttivo.
La progettazione didattica, infatti, operando scelte mirate al raggiungimento degli obiettivi strategici
dell’Istituto, non può prescindere da quella finanziaria.
I finanziamenti vengono annualmente assegnati dal MIUR, ma anche dagli Enti locali, dal Comune, dalla
Provincia, dalla Regione e, talvolta, da sponsor privati.
Le famiglie contribuiscono economicamente per lo svolgimento di particolari attività e per le visite guidate
con un contributo il cui tetto massimo è stabilito dal Consiglio d’Istituto.
P. 1 - AREA DELLE COMPETENZE
LA SICUREZZA A SCUOLA
Il progetto “Scuola Sicura”, rivolto ai bambini e ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo, ha lo scopo di
promuovere una cultura della sicurezza tra gli alunni e, contestualmente, tra gli adulti.
Affinché gli alunni siano resi consapevoli dei rischi e dei pericoli cui quotidianamente possono essere
esposti e imparino a prevenirli con comportamenti corretti, è fondamentale che i concetti di sicurezza e
prevenzione entrino a far parte del bagaglio di ogni cittadino, sin dalla tenera età.
Ognuno deve sapere come agire nella quotidianità per prevenire, individuare e affrontare in modo
adeguato le situazioni di emergenza.
Parlare di “sicurezza” nella scuola significa porre l’attenzione su due problemi che, con l’applicazione della
Legge 626/’94 e del D.lgs 81/2008 e dell’accordo Stato – Regioni del 21/12/2011…(Misure in tema di tutela
della salute e della sicurezza sul lavoro), sono emersi con sempre maggior evidenza: uno di tipo strutturale
e tecnico organizzativo, collegato alle condizioni di sicurezza degli edifici, agli adeguamenti, alla valutazione
dei rischi, alla realizzazione del piano di sicurezza, al sistema complessivo di gestione della sicurezza nella
scuola richiesto dalle leggi; l’altro di tipo educativo e formativo riguardante lo sviluppo negli alunni della
conoscenza delle problematiche della sicurezza come diritto e cultura della salute.
L’ambiente scolastico abbandona, dunque, l’opinione corrente di luogo della trasmissione del sapere,
separato dai contesti di vita del suo territorio, e recupera l’immagine di luogo di lavoro che garantisce
sicurezza a tutti gli individui che operano nel suo interno. Questo valore aggiunto dato all’ambiente
scolastico diventa un’occasione preziosa per puntare direttamente lo sguardo ai temi della vivibilità, del
benessere psico-fisico, del diritto alla sicurezza, dell’assunzione di responsabilità.
L'obiettivo principale è superare le condizioni di incertezza e d’improvvisazione che, per lungo tempo,
hanno rappresentato la precaria risposta alle varie situazioni di rischio, dedicando la massima attenzione
nei confronti di ciò che può essere fonte di pericolo con la consapevolezza di dover imparare a prevenire e
fronteggiare gli eventi con adeguate misure di sicurezza e corrette azioni comportamentali.
In questo processo di rinnovamento culturale la scuola ha un ruolo determinante in quanto ha il compito di
esaminare ed approfondire le varie tematiche per sviluppare il valore della prevenzione ed insegnare agli
studenti i principi della sicurezza personale e collettiva.
Nel corso dell'anno saranno effettuate, e verbalizzate dall'incaricato, almeno due prove di evacuazione;
l'esercitazione è finalizzata a creare degli automatismi che si riveleranno decisivi in caso di pericolo,
momento in cui il panico svolge un ruolo inibitore delle capacità razionali. Nei vari locali scolastici sono
visibili le indicazioni delle vie di fuga, la cartellonistica (percorsi di evacuazione); gli edifici sono dotati delle
suonerie, delle luci di emergenza e delle porte antipanico per accedere all’esterno.
Numerose sono le Associazioni, le Società, gli Enti Pubblici che collaborano in modo proficuo con l’Istituto
Comprensivo e promuovono varie iniziative in sintonia con i bisogni dell’utenza.
Personale esperto mette a disposizione le proprie competenze interagendo con gli insegnanti nella
progettazione di attività, al fine di accrescere le abilità e le conoscenze di ciascun alunno.
Il progetto “Scuola Sicura”, pertanto, senza la pretesa di esaustività nella trattazione, propone semplici
spunti di riflessione che ci si augura possano sollecitare la sensibilità collettiva.
Obiettivi generali
- Acquisire norme di comportamento corretto per far fronte al pericolo attraverso l’esperienza pratica
- Conoscere varie tipologie di rischi
- Conoscere e condividere il concetto di rischio e calamità
- Conoscere i rischi e le possibili emergenze del proprio territorio
- Conoscere le funzioni di alcune strutture istituzionali di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa che
interagiscono con l’ambiente, le attività svolte dai volontari e le associazioni con cui collaborano
- Riflettere sull’importanza di partecipare e essere pronti in caso di situazioni di pericolo che interessano il
territorio
- Favorire nei bambini e nei ragazzi la conoscenza e il rispetto del codice stradale
- Favorire la mobilità sicura e sostenibile
- Favorire la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale
- Analizzare le principali forme di aggressività e violenza, imparando a riconoscere alcuni indicatori
comportamentali precoci
- Riflettere e informare gli studenti sull’importanza del corretto uso di internet, i relativi rischi e le connesse
opportunità
- Formare ed educare ad un corretto uso della rete i giovani in età scolare, i genitori, gli educatori nonché
fornire strumenti di prevenzione e contrasto del fenomeno del cyberstalking
- Rispondere al bisogno di informazione e formazione da parte dei destinatari del progetto
I PROGETTI PER LA SICUREZZA
EDUCAZIONE STRADALE
Scuole coinvolte: scuole Primarie (classe 5^) - scuola Secondaria di primo grado (classe 1^)
L’educazione alla sicurezza stradale mira a sviluppare una conoscenza corretta e certa delle norme che
muovono l’ambiente stradale, facendo acquisire la consapevolezza delle possibili conseguenze delle azioni.
Essa è un impegno lungo e paziente, ma anche una sfida che ha l’obiettivo di mettere i giovani, cittadini del
futuro, al riparo dai rischi e dai pericoli.
Il corso si propone di far apprendere agli studenti i fondamenti dell’educazione stradale sia a livello teorico
sia pratico. In particolare, il progetto intende:
informare e sensibilizzare gli studenti al rispetto delle norme stradali
promuovere il piacere di muoversi a piedi e in bicicletta
sviluppare l’autonomia all’interno degli spazi urbani
favorire la partecipazione attiva nel processo formativo alla mobilità sostenibile.
Il percorso didattico prevede:
interventi di educazione stradale con esperti della Polizia Municipale e dell’Ufficio Istruzione del
Comune di San Vito al Tagliamento
un intervento di primo soccorso a cura della Croce Rossa
un incontro con i tecnici della società “Pedale Sanvitese” sulla conoscenza delle parti della bicicletta
e la sua corretta manutenzione
un esame teorico-pratico sostenuto dagli alunni per il conseguimento del patentino del “Bravo
pedone e ciclista”
Incontri di continuità verticale tra una classe 5^ della scuola “A.L.Moro” e una classe 1^ della scuola
secondaria di primo grado di Via Galante
“OPERAZIONE GOCCIA A GOCCIA”
INSIEME ALLA PROTEZIONE CIVILE
Scuole coinvolte: Istituto Comprensivo
I principali obiettivi del progetto sono far conoscere agli alunni:
le procedure di evacuazione
i comportamenti idonei da adottare in caso di pericolo
le modalità operative e di coordinamento delle unità di soccorso
i rischi e le calamità del nostro territorio
le funzioni e i compiti della Protezione Civile
Il percorso didattico prevede per le Scuole dell’Infanzia:
almeno due prove di evacuazione generali, di cui una con gli enti e le associazioni che svolgono
attività di protezione civile nel territorio (Protezione Civile e Unità Cinofile)
Il percorso didattico prevede per le Scuole Primarie:
una prova di evacuazione generale al mese
Il percorso didattico prevede per le classi IV^ della Scuola Primaria:
due incontri a scuola con esperti della Protezione Civile
una prova di evacuazione generale con enti e associazioni che svolgono attività di protezione civile
nel territorio
Giornata con la Protezione Civile (23 maggio 2014) presso la sede degli Alpini di via dello Sport
(classe 4^ e 5^ della scuola primaria di Prodolone)
Incontro con un tecnico dell’OSMER ARPA (dott. Sergio Nordio) sui rischi legati alle condizioni
atmosferiche, previsioni del tempo ecc. per le classi 4^ di San Vito “A.L.Moro” e “Marconi” di
Ligugnana
Il percorso didattico prevede per la Scuola Secondaria:
Almeno due prove di evacuazione generale
Un incontro formativo per le classi 1^ con il RSPP d’Istituto e alcuni responsabili della Protezione
Civile Regionale di Palmanova sui comportamenti idonei da adottare in caso di avvenimenti
eccezionali (incendio, terremoto, alluvione…) e le corrette modalità di evacuazione dell’edificio
scolastico
INCONTRIAMO I VIGILI DEL FUOCO
Scuole coinvolte: scuola Primaria (classe 3^)
L’iniziativa è tesa a promuovere nei bambini, fin dalla tenera età, la cultura della sicurezza, il corretto
comportamento da tenere in caso di pericolo e la consapevolezza dei rischi presenti nell’ambiente che
quotidianamente frequentano.
Il percorso prevede un incontro in classe con volontari della Croce Rossa e la visita guidata alla sede dei
Vigili del Fuoco di San Vito al Tagliamento.
Obiettivi:
Acquisire norme di comportamento corretto per far fronte al pericolo attraverso l’esperienza
pratica
Comprendere il comportamento corretto da tenere in caso di incidente, cosa fare e cosa non fare,
la sicurezza e la chiamata d’emergenza al 118
Trasferire i comportamenti appresi in contesti diversi
Conoscere varie tipologie di rischi
Conoscere persone, Associazioni, Enti, Vigili del Fuoco che interagiscono con il territorio
Comprendere, attraverso l’esperienza, i principali interventi che i Vigili del Fuoco attuano in caso di
situazione pericolosa
POMPIEROPOLI
Progetto in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Pordenone, l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
Volontari, il Comune di San Vito al Tagliamento Ufficio Istruzione e Formazione.
Destinatari
Bambini grandi delle scuole dell’Infanzia, tutti i bambini della scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo
(classe 1^ - 2^) e i bambini del Centro Riabilitativo “La Nostra Famiglia”.
Obiettivi
Maturare esperienze significative di apprendimento e di socializzazione
Potenziare la percezione e l’osservazione, i tempi di attenzione e di concentrazione
Acquisire abilità atte a favorire l’autonomia personale e sociale
Acquisire norme di comportamento corretto per far fronte al pericolo attraverso l’esperienza
pratica
Conoscere varie tipologie di rischi
Conoscere persone, Enti, Vigili del Fuoco che interagiscono con il territorio
Comprendere, attraverso il dato esperienziale, i principali interventi che tali figure attuano in
caso di situazione pericolosa.
“Pompieropoli” «è un percorso-gioco strutturato in 11 stazioni, che ricreano alcune situazioni tipiche
dell'intervento dei Vigili del Fuoco, a cominciare dalla chiamata, l'uscita tramite pertica, il salvataggio di un
gattino, alcune prove di equilibrio, il superamento di dislivelli, lo spegnimento di un piccolo incendio e il
passaggio attraverso una casa in fiamme con l'attraversamento di un piccolo ambiente invaso da fumo
atossico». Tutte le prove saranno affrontate dai bambini sotto l'occhio vigile dei Pompieri.
L’iniziativa si svolgerà in aprile/maggio 2014 nell'area del palazzetto dello sport di Ligugnana (in caso di
maltempo ci si sposterà all'interno della struttura sportiva).
Regionale Friuli Venezia Giulia
“AVIS-GIOCO”
Scuole coinvolte: scuole Primarie (classe 5^) - scuola Secondaria di primo grado (classe 2^)
L’Avis Regionale Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con le sue AVIS comunali, propone un’attività di
sensibilizzazione alla solidarietà e al dono del sangue, attraverso lo strumento del gioco.
In particolare, il progetto intende:
educare alla solidarietà, alla mediazione dei conflitti, alla cooperazione e alla donazione di
sangue come uno dei tanti gesti che si possono compiere per andare incontro all’altro, al
bisognoso, senza aver nulla in cambio.
L’attività prevede, per le classi 5^, un intervento “Gioco Avis”condotto da operatori formati con tecniche di
comunicazione e teatro, per una durata di due ore di lezione per singola classe e la presenza di almeno un
insegnante per l’intero svolgimento dell’attività.
Per le classi 2^ della scuola secondaria è previsto l’intervento di un medico trasfusionista che tratterà
l’argomento della donazione del sangue e della sua vitale importanza.
CORSO DI PRIMO SOCCORSO
Scuole coinvolte: classi 1^ e 3^ della scuola Secondaria di primo grado
Enti e Associazioni individuati alla realizzazione del progetto:
Azienda per i Servizi Sanitari n.6 Friuli Occidentale
Croce Rossa Italiana - Comitato Locale San Vito al Tagliamento - Azzano Decimo
Il corso si propone di:
- far conoscere agli studenti i principi del Primo Soccorso, insegnando loro a metterli in pratica con
simulazione di casi, ricorrendo anche all’aiuto del manichino
- renderli consapevoli dei rischi e dei benefici delle manovre errate o corrette in caso di primo soccorso
- stimolare e far crescere in loro la coscienza e la solidarietà civile, che si esprime anche nella disponibilità a
soccorrere chi sta soffrendo o è in pericolo di vita e ha bisogno di aiuto
Classi 1^: tre incontri di due ore circa con operatori volontari della Croce Rossa Italiana
Classi 3^: incontro di due ore circa per classe con medici dell’ASS 6 - Friuli Occidentale
I docenti del corso sono operatori sanitari che svolgono la loro attività nel campo dell'emergenza e hanno
quindi una grande esperienza sul campo.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo
Scuole coinvolte: scuola Secondaria di primo grado - tutte le classi - docenti e genitori
Servizio proponente: Polizia Locale
* Enti individuati alla realizzazione del progetto: IRSS (Istituto di Ricerca e Sviluppo Sicurezza)
* Polizia di Stato - Polizia Postale e delle Comunicazioni
I principali obiettivi del progetto sono :
* favorire la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale
* garantire un'efficace promozione dell'apprendimento dei valori democratici, nonché della partecipazione
democratica per tutti i partner scolastici, al fine di preparare alla cittadinanza attiva
* integrare completamente le pari opportunità negli obiettivi e nel funzionamento dell'istruzione e della
formazione
* analizzare le principali forme di aggressività e violenza, imparando a riconoscere alcuni indicatori
comportamentali precoci
* informare gli studenti sui rischi derivanti dall’uso improprio della rete
* formare ed educare ad un corretto uso della rete i giovani in età scolare, i genitori e gli educatori
* individuare strategie capaci di prevenire e contrastare il fenomeno del cyberstalking
* rispondere al bisogno di informazione e formazione da parte dei destinatari del progetto
Il percorso didattico prevede: incontri con esperti dell’ IRSS per tutte le classi (Relatori: docenti esperti in
materia di sicurezza anche appartenenti alle forze di polizia, psicologi), un incontro con la Polizia Postale
per le classi 2^, due incontri per docenti e genitori con esperti dell’IRSS.
Classi 3^* Promozione della parità di genere: stereotipi ed educazione alla relazione di genereClassi 2^* Stalking e bullismo * Lezione su “Come navigare in internet in modo sicuro e gestire le informazioni condivise online” a cura della Polizia Postale e delle ComunicazioniClassi 1^* Lezione su “Come navigare in internet in modo sicuro e gestire le informazioni condivise online” a cura dell’IRSSIncontri di formazione per docenti e genitori
Auditorium Scuola Secondaria - Via Galante
* I nostri ragazzi nativi ‘digitali’: le sfide educative delle nuove tecnologie
* Rischi legati all’utilizzo delle nuove tecnologie
AREA PROGETTUALE AZIONI PLESSI COINVOLTI N° CLASSI
COINVOLTE
P.1
Scuola Sicura
- Pompieropoli
-Visita VDF e incontro in classe
Scuola Infanzia D’AndreaScuola Infanzia RodariScuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria G. Marconi
Scuola Primaria De AmicisScuola Primaria “La Nostra Famiglia”
Sezione CSezioni C-F1^ A-B-C2^ A-B-C1^ A-B-C2^ A-B-C1^2^44 alunni
3^ A-B
con esperti CRI
- Goccia a goccia: Giornata con la Protezione Civile
- Goccia a goccia: incontro formativo esperto Osmer Arpa
- Formazione classi con esperti Protezione Civile
- Educazione stradale
- C.R.I.
- AVIS
- Primo soccorso ASS 6
- Educare alla legalità
- Polizia postale
Scuola Primaria G. MarconiScuola Primaria De Amicis
Scuola Primaria A. L. MoroScuola Primaria G. MarconiScuola Primaria De AmicisScuola Primaria De Amicis
Scuola Primaria A. L. MoroScuola Primaria G. Marconi
Scuola Secondaria
Scuola Primaria A. L. MoroScuola Primaria G. MarconiScuola Primaria De Amicis
Scuola Secondaria
Scuola Primaria A.L.MoroScuola Primaria G.MarconiScuola Primaria De AmicisScuola Secondaria
Scuola Secondaria
Scuola Secondaria
Scuola Secondaria
3^
4^ A-B-C4^ A-B4^ 4^ 5^
4^ A-B-C4^ A-B
Tutte 1^
5^ A5^ A – B5^
Tutte 1^
5^ A- B – C5^ A – B5^tutte 2^
tutte 3^
1^ 2^-3^
Tutte 2^
CITTADINANZA E TERRITORIO
CONSIGLIO COMUNALE DEI
RAGAZZI
Il progetto, condiviso con l’Amministrazione Comunale, è la
testimonianza concreta di una cultura che rispetta ed
accompagna i ragazzi e le ragazze alla scoperta di se stessi, dei
propri diritti e doveri, offrendo loro la possibilità di vivere
un’esperienza concreta di coinvolgimento attivo alla vita della
comunità cittadina, favorendo la partecipazione democratica.
Attraverso questo progetto si vuole contribuire a porre le basi
per la formazione del cittadino, facendo in modo che gli alunni
prendano coscienza di far parte di una comunità e siano capaci
di comprendere i propri e altrui bisogni, agiscano davanti ai
problemi e alle situazioni che si troveranno ad affrontare,
proponendo delle soluzioni.
I destinatari di tale progetto sono gli alunni delle classi quarte
e quinte della scuola Primaria e gli studenti della scuola
Secondaria di I grado.
Vengono eletti due Consiglieri per classe che si riuniscono
durante l’anno scolastico nella seduta di Consiglio Comunale e
nelle Commissioni di lavoro suddivise in due gruppi: uno
formato dai Consiglieri delle classi quarte e quinte della scuola
Primaria e delle classi prime della Secondaria, l’altro formato
dai Consiglieri delle classi seconde e terze della Secondaria.
I Consiglieri sono portavoce di tutti gli alunni che nelle
rispettive classi si confrontano e discutono su tematiche scelte
e condividono proposte e idee.
Tutte le attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi vengono
programmate e facilitate da un team di docenti e dagli
operatori del Servizio Politiche Giovanili in collaborazione con
alcuni esperti esterni.
GIORNATE SIGNIFICATIVE
L’attività vuole educare gli alunni a impegnarsi a tenere viva la
memoria nella comunità scolastica e civile, aiutandoli a
conoscere e a riflettere su fatti drammatici avvenuti in alcuni
periodi storici.
9 0TT0BRE - COMMEMORAZIONE 50° Anniversario tragedia
del VAJONT
Partecipazione delle classi quarte e quinte alle iniziative
promosse dall'Istituto in collaborazione con l'Amministrazione
Comunale (visione di un documentario realizzato da P.F.
Quirini - ascolto della testimonianza di un superstite).
4 NOVEMBRE - FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE
Partecipazione degli alunni delle classi quinte della Primaria di
Ligugnana e delle classi della Secondaria alla celebrazione
organizzata dall’Amministrazione Comunale e dalle
Associazioni combattentistiche presso il Monumento ai caduti
in località Braida.
27 GENNAIO - GIORNO DELLA MEMORIA
- Gli alunni delle classi quinte della scuola Primaria e i
Consiglieri della scuola Secondaria presenziano alla
celebrazione organizzata dall’Amministrazione Comunale (27
gennaio) in collaborazione con l’ANED sezione di Pordenone.
Gli alunni delle classi quinte eseguono due brani musicali
presso la lapide commemorativa, sita in via P. Sarpi.
10 FEBBRAIO - GIORNO DEL RICORDO
A tutti gli alunni della Secondaria viene dato del materiale,
diversificato per classi, su cui confrontarsi con i rispettivi
docenti di storia.
25 APRILE - FESTA DELLA LIBERAZIONE
- Gli alunni delle classi quinte della scuola Primaria del plesso
viciniore al luogo scelto dall’Amministrazione Comunale per la
celebrazione, intervengono seguendo l’iter organizzativo
previsto dall’Amministrazione stessa in collaborazione con
l’Anpi, presso il monumento ai caduti.
2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA
- Gli alunni delle classi quinte della Primaria, alla presenza del
Sindaco e del Dirigente, consegnano la Costituzione agli alunni
delle classi quarte.
SOLIDARIETÀ
E’ un’attività che intende sollecitare gli alunni, soprattutto
della Secondaria, ad essere cittadini responsabili e solidali,
capaci di attenzione verso chi vive situazioni economiche e
culturali difficili, facendo loro vivere da protagonisti alcuni
gesti concreti di solidarietà e gratuità.
Viene organizzato un mercatino e una pesca di beneficenza a
scuola; i fondi raccolti consentono di sostenere tre adozioni a
distanza in Kenya.
TRADIZIONI LOCALI
L’attività, proposta dalla Pro S. Vito, si ripropone di tener viva
la tradizione locale di S. Nicolò. Vi prendono parte gli alunni
della scuola dell’Infanzia, della Primaria e delle classi prime
della Secondaria.
Le scuole dell’Infanzia partecipano alla mostra allestita in
occasione della manifestazione “Piazza in fiore “ organizzata
dalla Pro San Vito.
AMICO LIBRO
E’ un progetto attuato in collaborazione con la Biblioteca Civica
di S. Vito al fine di promuovere il piacere della lettura,
dell’ascolto, della narrazione, della ricerca, favorendo la
cultura del libro e la frequentazione della Biblioteca.
Il progetto si articola in proposte e percorsi diversificati a
seconda delle fasce d’età:
Scuola dell’Infanzia e scuola Primaria:
La mia biblioteca: conoscenza del servizio offerto dalla Biblioteca, iscrizione e prestito librario.
Raccontastorie: incontri di lettura ad alta voce per far scoprire il piacere dell’ascoltare.
Giocalibro: attività ludiche finalizzate alla conoscenza delle regole da seguire in Biblioteca.
Crescere leggendo: laboratorio dedicato alla lettura dei classici (a cura della Cooperativa Damatrà).
Libro d’artista: laboratori per accostarsi all’arte di grandi pittori e scoprirsi artisti.
Tocco quindi vedo: visita al Museo Tattile itinerante allestito in Biblioteca in collaborazione con il Libro parlato.
Scuola Secondaria:
Crescere leggendo: laboratorio dedicato alla lettura dei classici (a cura della Cooperativa Damatrà).
Libri sulla pelle: percorsi di lettura che mettono al centro le tematiche dell’adolescenza.
Youngster - Speciale Costituzione italiana: laboratorio per ricostruire la storia che ha portato alla nostra Costituzione (a cura della Cooperativa Damatrà).
Youngster-Speciale legalità: laboratorio dedicato al racconto/ricordo di Falcone e Borsellino (a cura della Cooperativa Damatrà).
ATTIVITA’ MUSEALE
E’ una proposta che intende stimolare e sensibilizzare gli
alunni alla conoscenza e al rispetto del patrimonio locale.
- Percorso didattico, avanzato dall’Ufficio Beni e Attività
Culturali del Comune, di visita con approfondimenti tematici
legati a dei laboratori attraverso i quali avvicinare gli alunni
della scuola Primaria al mondo della ricerca archeologica; i
laboratori didattici e le visite guidate al Museo Civico “F. De
Rocco” sono a curate dallo Studio Eupolis.
- Visite guidate al Museo Provinciale della Vita Contadina di S.
Vito di alcune classi della scuola Primaria.
TEATRO
L’iniziativa si propone di avvicinare i bambini e i ragazzi al
linguaggio del teatro.
- La Biblioteca Civica di S. Vito propone quattro spettacoli
teatrali scelti tra le offerte dell’Ente Regionale Teatrale del
Friuli Venezia Giulia (progetto teatroescuola): uno per la scuola
dell’Infanzia, due per la Primaria e uno per le classi seconde
della Secondaria.
FABER
Il progetto, rivolto agli alunni della Secondaria, è offerto dal
Servizio Politiche Giovanili e attuato in collaborazione con il
Consultorio familiare e il Centro di Ascolto e Orientamento.
Viene realizzato un laboratorio di “Sessualità e affettività” in
tutte le classi terze e un laboratorio di “Assertività e
comportamenti prosociali” finalizzato alla creazione del
gruppo classe e alla soluzione dei problemi conflittuali nelle
classi prime e seconde.
USARE LE MANI
Il progetto propone attività manuali aventi come finalità la scoperta, la conoscenza e il corretto utilizzo di materiali specifici. La progettazione, progressiva e articolata, permette agli alunni di acquisire competenze che si affinano sperimentando e usando le mani e i strumenti appositi, oltre che la capacità di pianificazione e organizzazione dell’attività stessa e dell’uso di materiali in sicurezza.
AREA PROGETTUALE
AZIONI PLESSI COINVOLTI N° CLASSI COINVOLTE
P. 1
Cittadinanza e Territorio
- C. C. R.
- Amico Libro
- Museo tattile
Scuole PrimarieScuola Secondaria
Scuola Infanzia RodariScuola Infanzia D’AndreaScuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria G. Marconi
Scuola Primaria De AmicisScuola Primaria La N. Famiglia
Scuola Secondaria
Scuola Primaria A. L. Moro
4^-5^tutte
sez. A-B-C-D-E-Fsez. grandi1^A-B-C2^A-B-C3^A-B-C-D4^A-B-C5^A-B-C1^A-B-C 2^A-B-C3^A-B 4^A-B5^A-B1^-2^sez. O-P/R-S/E-FM-N/A1^-2^ tutte
4^A-B-C
- Attività museale
- Teatro
- Faber
- Usare le mani
Scuola Primaria G. Marconi
Scuola Primaria A. L. MoroScuola Primaria G. Marconi
Scuola Primaria De AmicisScuola Primaria La N. Famiglia
Scuola Infanzia RodariScuola Infanzia D’AndreaScuola Primaria A. L. MoroScuola Primaria G. MarconiScuola Primaria De AmicisScuola primaria La N. Famiglia
Scuola Secondaria
Scuola Secondaria
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria G. Marconi
Scuola Primaria La N. Famiglia
5^A-B-C4^A-B
5^A3^A- 4^A 5^A-B1^-2^-3^-4^sez. M-N
sez. A-B-C-D-E-Fsez.medi/grandituttetutte1-2^sez. O-P/M-N/R-S/E-F/B/Q-V1^A-B-C-D-E-F
tutte
1^A-B-C2^A-B-C4^A-B-C5^B-C1^A-B-C4^A-B3^4^A1^2^3^B 3^4^5^ E-F1^2^3^I 1^O-P1^2^Q-V2^3^R-S
P. 1 ALTRI PROGETTI
PREVENZIONE (INFANZIA)Il progetto, attivo da molti anni sia nelle scuole dell’Infanzia statali che in quelle paritarie del Comune, è nato dalla collaborazione tra l’ex Circolo Didattico, le scuole paritarie e il Centro di Neuro Psichiatria Infantile del distretto n.6. La finalità è di rilevare precocemente eventuali difficoltà di apprendimento e di mettere in atto strategie educative mirate.È prevista la somministrazione a tutti i bambini di 4 anni, di una batteria di prove (PPDA).
ARRICCHIMENTO, POTENZIAMENTO E RECUPERO (INFANZIA-PRIMARIA)
Il progetto nasce dall’esigenza di rispondere in maniera mirata ai bisogni di ogni singolo alunno per favorire il recupero delle abilità di base, del metodo di studio e per predisporre una individualizzazione e personalizzazione della progettazione prevista. Si attua attraverso attività individualizzate rispondenti ai bisogni, agli interessi e ai diversi ritmi di apprendimento degli alunni, in modo da favorire lo sviluppo armonico e integrale delle potenzialità.Si propone di sensibilizzare i bambini della scuola dell’Infanzia all’uso di un codice linguistico diverso
dal proprio attraverso attività ludiche trasversali rispetto ai diversi campi di esperienza.
SPORTELLO ALUNNILa finalità del progetto è creare nell’ambito scolastico, un luogo e un tempo dedicato agli alunni che desiderano essere ascoltati e supportati nei delicati momenti della loro crescita. Il contatto avviene attraverso momenti quali:- messaggio dell’alunno (imbucato in una scatola);- contatto diretto alunno - docente;- invito del docente.L’ascolto dei bisogni/richieste dell’alunno permette al docente di guidarlo nella comprensione del problema e nella scelta delle strategie risolutive.
ISTRUZIONE DOMICILIAREIl progetto intende garantire il diritto allo studio ad un alunno che non può frequentare la scuola per motivi di salute.Il servizio di istruzione domiciliare permette di favorire la continuità del rapporto insegnamento – apprendimento, consentendo all’alunno di mantenere rapporti affettivi con la scuola di appartenenza e di proseguire insieme ai compagni di classe, il normale svolgimento delle attività didattiche.
RECUPERO DI MATEMATICA(SECONDARIA)
Il progetto prevede l’attivazione di lezioni di matematica, su tematiche di rilevanza del percorso formativo. I docenti impegnati, lavorano con un gruppo ristretto di studenti e privilegiano il lavoro di gruppo. La finalità dell’azione didattica è di perseguire il recupero di abilità e strategie per affrontare situazioni problematiche, di acquisire competenze linguistiche specifiche e di valorizzare il contributo di ognuno all’interno del gruppo.
AREA PROGETTUALE
AZIONI PLESSI COINVOLTI N° CLASSI COINVOLTE
P. 1 Prevenzione Scuola dell’Infanzia
Scuola Infanzia Rodari Sez. B-E (medi)
Scuola Infanzia D'Andrea Sez. B (medi)
P. 1 Arricchimento formativo e recupero/potenziamento
(Infanzia e Primaria)
Scuole Infanzia RodariScuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria La N. Famiglia
Sez. F-C1^A-B-C2^A-B-C4^A5^A-Bsez. R-S
P.1 Istruzione domiciliare Scuola Secondaria 1 alunno
P.1 Sportello alunni Scuola Secondaria tutte le classi
P. 1 Recupero di matematica Scuola Secondaria gruppi di alunni
P. 2 - AREA DELL'INTEGRAZIONE
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
L’Istituto ritiene prioritario il compito di creare e mantenere un clima relazionale caratterizzato da apertura,
curiosità, rispetto reciproco e dialogo.
Nell’ottica di considerare la diversità un valore che arricchisce, le differenze vengono accolte come
ricchezze ed esperienze di conoscenze, di opportunità di scelte che maturano uno spirito aperto e solidale
nei confronti dell’altro.
Il Protocollo d’Accoglienza è un documento deliberato dal Collegio che predispone e organizza le
procedure che la Scuola intende mettere in atto per facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri.
Si concretizza attraverso tre attenzioni pedagogiche specifiche: l’accoglienza tanto del singolo alunno
quanto della famiglia immigrata, lo sviluppo linguistico e l’approccio interculturale.
È uno strumento di lavoro irrinunciabile e come tale deve essere rivisto ed integrato annualmente sulla
base delle esperienze realizzate, delle nuove esigenze, delle risorse disponibili e delle eventuali modifiche
della normativa nazionale e regionale.
Le differenze e alterità vengono accolte come ricchezze ed esperienze di conoscenze, di opportunità di
scelte che maturano uno spirito aperto e solidale nei confronti dell’altro.
Si tiene conto della normativa vigente e in particolare della Circolare Ministeriale n. 24 del 01/03/06
“Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”) e del documento Ministeriale “La via
italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”, redatto dall’Osservatorio
nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale ottobre 2007.
Il termine accoglienza indica sia la fase temporale, che coincide con il primo inserimento dell'alunno
straniero, sia la dimensione relazionale e comunicativa. Si compone quindi di aspetti diversi:
- affettivi e relazionali;
- burocratici;
- organizzativi;
- progettuali.
Il quadro dell'accoglienza degli alunni stranieri è definito inoltre da:
- la normativa in materia;
- le procedure e l'applicazione della normativa;
- le risorse e gli strumenti utilizzati;
- il "clima" di apertura e scambio.
Per:
> definire le procedure di accoglienza degli alunni stranieri;
> per realizzare un'accoglienza competente.
Nel nostro Istituto Comprensivo si è costituita una Commissione Intercultura composta da:
> insegnanti di ogni plesso e ordine.
Criteri generali per la definizione di percorsi personalizzati di studio per gli alunni stranieri inseriti nella
scuola Primaria.
Tenuto conto che va rispettato il criterio generale di inserire l’alunno secondo l’età anagrafica (DPR
394/1999), sono tuttavia possibili slittamenti di un anno (inferiore o superiore rispetto all’età) in relazione
a:
- il percorso di studio del paese d’origine;
- l’arrivo ad anno scolastico già inoltrato;
- la situazione di apprendimento in generale (non di tipo linguistico).
In sintesi, si possono presentare tre diverse situazioni:
A. alunno di 6/7 anni, non scolarizzato nel paese d’origine
inserimento nella classe prima della scuola Primaria;
B. alunno di età superiore, scolarizzato nel paese d’origine in maniera coerente con l’età
inserimento nella classe corrispondente all’età;
C. alunno di età superiore, scolarizzato nel paese d’origine in maniera discontinua e non coerente con l’età;
inserimento nella classe inferiore di un anno, rispetto all’età.
Uno degli obiettivi prioritari successivo alle azioni di Accoglienza è quello di promuovere la competenza
linguistica dell’italiano come L2 intesa nel suo duplice aspetto di lingua per la comunicazione (BICS, Basic
Interpersonal Comunicative Skills) e lingua per lo studio (CALP, Cognitive Academic Language Proficiency).
Il Collegio Docenti stabilisce che
- Per l’inserimento dell’alunno in classe non si può prescindere da una programmazione mirata ed un
adattamento dei programmi di insegnamento in ordine ai bisogni reali e sul monitoraggio dei progressi di
apprendimento dell’alunno (DPR 394/1999).
- Solo una volta superata questa fase, va prestata particolare attenzione all’apprendimento della lingua per
lo studio e all’apprendimento di contenuti disciplinari.
- Rappresentano ovvie eccezioni quelle discipline che, per loro natura o per accertate competenze in sede
di Accoglienza, l’alunno sia in grado di affrontare.
- Sebbene in una prospettiva di globalizzazione dove il plurilinguismo sia esigenza di tutti, compresi gli
immigrati, si rende necessario per lo studente straniero, impegnato nelle prime fasi dell’apprendimento
della lingua italiana, l’introduzione con equilibrata successione, all’apprendimento di altre lingue.
- La lingua di origine deve essere rispettata e valorizzata in quanto fondamentale risorsa per lo sviluppo
cognitivo ed affettivo del bambino.
- L’equipe pedagogica ha il compito di stabilire gli obiettivi essenziali in un percorso personalizzato.
- Il percorso di lingua italiana va stabilito tenendo conto delle risorse disponibili nel plesso (compresenze,
laboratori di L2, facilitatrice ) ed il possibile ausilio di mediatori linguistici.
- Le fasi di apprendimento linguistico dette fasi di interlingua, hanno regole proprie e vanno non solo
rispettate, ma anche interpretate come proficua evoluzione del sistema linguistico personale e
rappresentano materia fondamentale per la valutazione degli apprendimenti (vedi Diario delle attività di L2
del Circolo).
- Per l’alunno straniero va privilegiata la valutazione formativa rispetto a quella certificativa e si deve tener
conto del percorso nella sua globalità, dei passi realizzati, della motivazione, dell’impegno e soprattutto
delle potenzialità individuate.
Criteri generali tratti dal documento del “Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Dipartimento per l’Istruzione. Direzione generale per lo studente. Linee guida per l’accoglienza e
l’integrazione degli alunni stranieri”.
C.M. 24/2006
Numero di alunni stranieri iscritti nelle Scuole dell’Istituto e relative percentuali:
Scuola dell’Infanzia = 52 bambini Scuola Primaria = 135 bambini
Scuola Secondaria di primo grado = 43 ragazzi TOTALE = 230 alunni
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
23%
2%
5%
5%7%
0%
0%
7%0%5%7%2%
0%
21%
0%
2% 7% 0% 5% 2%
Albanese
Burkina
Burundiana
Rep. Ceca
Dominicana
Egizia
Ghanese
Indiana
Ivoriana
Macedone
Marocchina
Moldava
Nigeriana
Polacca
Rumena
Serbo Montenegrina
Togolese
Tunisina
Venezuelana
Russia
Portoghese
PERCENTUALE ALUNNI STRANIERI NELL'ISTITUTO COMPRENSIVO
23,7%
50,9%
25,4%
Scuola dell'Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I Grado
I PROGETTI PER L’INTEGRAZIONE
Coordinata da un insegnante con incarico di Funzione Strumentale, la Commissione intercultura, attiva
procedure d'accoglienza rivolte agli alunni e alle loro famiglie, seguendo il protocollo definito dal Circolo.
Tale azione promuove l’integrazione degli alunni stranieri attraverso la realizzazione di momenti educativo
didattici, di mediazione linguistica culturale e interventi di alfabetizzazione tesi a sviluppare la capacità
comunicativa.
In particolare nelle scuole dell’Infanzia è previsto un percorso specifico di Educazione Interculturale
intitolato “Fili di fiabe che uniscono il mondo”.
Questo progetto, attraverso l’esperienza del racconto inteso come l’espressione presente in tutte le culture,
educa il bambino alla comprensione e alla collaborazione. Inoltre, è proprio attraverso la narrazione, che
può avvenire lo scambio tra immaginari diversi, rintracciando in ogni fiaba le differenze ma soprattutto le
analogie.
Nella scuola Secondaria di I grado è previsto un percorso di Educazione Interculturale che vede coinvolti
tutti gli studenti. Vengono proposti film a contenuto interculturale a cui seguire una discussione guidata. Le
finalità sono quelle di accrescere la conoscenza del sé e delle proprie potenzialità in un confronto
costruttivo con gli altri, e acquisire e potenziare le competenze linguistico - comunicative.
Si attivano Laboratori di L2 (in tutti gli ordini di scuola) per favorire una maggior comprensione della lingua
italiana, una ricchezza lessicale e una consapevolezza di termini specifici per affrontare lo studio (scuola
Primaria e Secondaria di I grado).
Nella Scuola Secondaria di I grado si attuerà anche un percorso di Mediazione Culturale con le finalità di
aiutare gli alunni stranieri a integrarsi mediante il confronto tra le loro usanze, le loro festività e quelle
italiane.
Ove necessario si attiveranno percorsi di Mediazione Linguistica, anche facendo riferimento al C.E.S.I. ente
di Udine.
.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito
educativo e/o apprenditivo che necessita di educazione speciale individualizzata, finalizzata all’inclusione.
«Ogni alunno, in continuità o per determinati periodi di tempo, può manifestare Bisogni Educativi Speciali:
per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che
le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta». [DM 27/12/2012]
All’interno dei BES si distinguono tre grandi categorie:
Alunni diversamente abili;
Disturbi evolutivi specifici (DSA, deficit del linguaggio e delle abilità non verbali, deficit della
coordinazione motoria, disturbo dell’attenzione e dell’iperattività);
Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
Nel nostro Istituto sono presenti diversi gruppi di lavoro che si occupano, a differenti livelli, di favorire
l’inclusione e l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Commissione BES
La Commissione è composta da:
Dirigente Scolastico o suo delegato;
Insegnanti Funzione Strumentale BES;
Docenti di sostegno e curricolari, rappresentanti i tre ordini di scuola.
È costituita nel primo bimestre dell’anno scolastico su approvazione del Collegio Docenti e si riunisce con
una cadenza quasi mensile. La commissione ha il compito di:
rilevare i BES presenti nella scuola;
predisporre strumenti e strategie per l’intervento con gli alunni con BES.;
promuovere e coordinare iniziative volte a rispondere ai bisogni educativi speciali degli alunni;
potenziare la cultura dell’inclusione attraverso l’elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività.
Dipartimento dei docenti specializzati di sostegno
È composto da tutti i docenti di sostegno in servizio presso l'Istituto e da una rappresentanza dei docenti
che operano nella scuola primaria de “La Nostra Famiglia” ed è coordinato dalla Funzione Strumentale o da
un suo delegato. Il dipartimento ha il compito di:
fare proposte al Dirigente Scolastico in merito a;
l'assegnazione dei docenti di sostegno alle classi che accolgono alunni diversamente abili;
la ripartizione delle ore di sostegno fra gli alunni diversamente abili;
acquisti di materiali e di strumenti utili per l'integrazione degli alunni;
fare proposte alla Commissione relativamente ai criteri e alle modalità generali per lo sviluppo delle
attività d'integrazione e di inclusione d'Istituto;
definire criteri e modalità comuni nell'elaborazione dei documenti relativi all'integrazione scolastica
degli alunni con disabilità;
confronto e scambio relativamente a strategie e materiali didattici.
Sotto-dipartimento dei docenti specializzati di sostegno interno alla scuola primaria “La Nostra Famiglia”
Data la peculiarità della scuola primaria “La Nostra Famiglia”, che si trova ad operare in un contesto di
convenzione con il Centro di Riabilitazione omonimo, si è ravvisata la necessità di costituire un sotto-
dipartimento formato da quattro docenti, che ha il compito principale di raccordare il particolare
funzionamento della scuola Primaria con quello dell'Istituto Comprensivo in cui è inserita. Tale raccordo si
concretizza attraverso la formulazione e la stesura di appositi documenti che rispondano pienamente alle
caratteristiche della scuola primaria “La Nostra Famiglia”.
Gruppo di lavoro H operativo
Nell'Istituto comprensivo sono presenti tanti GLO quanti sono gli alunni diversamente abili. Il gruppo è
composto da:
- Dirigente Scolastico;
- docente di sostegno dell'alunno;
- docenti curricolari della classe in cui l'alunno è inserito;
- operatore socio-sanitario che segue l'alunno;
I GLO si riuniscono indicativamente due volte all'anno con il compito di proporre interventi finalizzati al
diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica, nella considerazione dei possibili livelli di
risposta degli alunni, riferiti alle relazioni in atto (PDF) e a quelle programmabili (PEI).
L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La scuola è il luogo in cui rispondere ai bisogni formativi di tutti gli alunni e si pone come finalità ultima la
realizzazione della persona nel contesto sociale. Ogni alunno è diverso dall'altro nel vissuto, nelle
potenzialità e nei limiti, nello stile cognitivo e nelle competenze acquisite. Per garantire, quindi, le pari
opportunità agli alunni normodotati e a quelli diversamente abili, l’Istituto Comprensivo provvede a
differenziare le proposte e ad individualizzare gli apprendimenti, in un'ottica di inclusione/integrazione.
Per favorire l'inserimento, l'integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell'alunno diversamente
abile nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione gli insegnanti agiscono
secondo i seguenti principi:
- COLLEGIALITÀ: tutti gli insegnanti del team docente/Consiglio di classe agiscono nella consapevolezza di
avere la responsabilità collegiale dell'alunno diversamente abile. Partecipano al percorso d'inserimento e di
integrazione, compilano la documentazione e la programmazione degli obiettivi educativo - didattici,
concorrono alla valutazione periodica e finale, in collaborazione con la famiglia e gli operatori psico-
pedagogici.
- INDIVIDUALIZZAZIONE dell'insegnamento: le attività sono progettate nel rispetto delle capacità e delle
potenzialità dell'alunno; a seconda delle necessità, ma privilegiando la dimensione comunitaria,
l'insegnamento è gestito all'interno della classe, in gruppo di classi aperte, in piccoli gruppi o in un rapporto
individualizzato.
- FLESSIBILITÀ nell'organizzazione: sono garantiti ritmi di attività adeguati, opportunità di successo e di
esperienze motivanti e gratificanti; qualora sia necessario è assicurata la partecipazione dei genitori alle
visite didattiche e alle uscite sul territorio, per agevolare e sostenere l'alunno.
- CONTINUITÀ: per facilitare l'integrazione è indispensabile curare in modo particolare l'accoglienza
dell'alunno, sia all'ingresso della scuola sia nel passaggio al grado successivo. A tal fine sono predisposti
progetti continuità fra i vari ordini di scuola dell'Istituto Comprensivo.
- COLLABORAZIONE costruttiva con:
la famiglia che è costantemente informata dell'evoluzione del percorso scolastico tramite colloqui
informali ed ufficiali ed è direttamente coinvolta in tutto il percorso del bambino, condividendo
informazioni, documenti (PDF, PEI) e alcuni incontri con gli specialisti.
i servizi sanitari: la scuola e l'équipe medico-psico-pedagogica collaborano in sinergia per lo
sviluppo delle potenzialità dell'alunno, programmando alcuni incontri nel corso dell'anno scolastico.
Il numero degli incontri e la loro scansione non è rigida ma è in funzione dei bisogni dell'alunno e
quindi modulabile sulle sue reali esigenze.
SOGGETTI COINVOLTI
Docenti di classe e di sostegno.
Il docente di sostegno è un'insegnante in possesso di formazione specifica che è assegnato alla classe in cui
è presente un alunno diversamente abile.
Per favorire il processo di integrazione dell'alunno diversamente abile, gli insegnanti curricolari e quelli di
sostegno operano in stretta collaborazione, concretizzando, a volte, un'intercambiabilità dei ruoli,
salvaguardando le competenze specifiche di ciascuno. Tutti i docenti, inoltre, si impegnano a facilitare
l'appartenenza dell'alunno disabile al contesto socio-educativo del gruppo classe.
Educatore L.R. 41
Nei casi di alunni diversamente abili con gravi compromissioni è prevista la figura dell'assistente-educatore
per fornire un sostegno al percorso di autonomia, di integrazione e di comunicazione dell'alunno.
L'educatore può attuare, oltre ad interventi connessi alla sfera relazionale e dell'autonomia, anche
interventi didattici, concordati con il docenti di sostegno.
LA DOCUMENTAZIONE
Diagnosi funzionale (DF)
È il documento che descrive in modo analitico il funzionamento complessivo di handicap, successivamente
all'acquisizione di elementi clinici e psico-sociali. Individua la gravità della patologia, le potenzialità, le
disfunzionalità ed espone le previsioni dell'evoluzione naturale dell'alunno. È realizzata secondo le
classificazioni internazionali dell'Organizzazione Mondiale della sanità (OMS). È redatta successivamente
alla visita alla Commissione 104, da un organismo collegiale, appartenente al Servizio Sanitario Nazionale
(NPI - Neuropsichiatria infantile - o NF - Nostra Famiglia -).
Profilo Dinamico Funzionale (PDF)
È il documento successivo alla DF e preliminare alla formulazione del PEI. Indica, dopo un breve periodo di
inserimento, il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno diversamente abile dimostra di possedere nei
tempi brevi (6 mesi) e medi (2 anni). Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell'alunno, le
possibilità di recupero, le capacità possedute, da sollecitare e progressivamente rafforzare. È redatto
dall'Unità Multidisciplinare di cui all'art.3 del DPR 24 feb. 1994, dai docenti curricolari e dagli insegnanti
specializzati della scuola, che riferiscono sulla base della diretta osservazione, con la collaborazione dei
familiari dell'alunno.
Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Ai sensi dell'art.5 del DPR 24 febbraio 1994, il PEI è il documento che contiene la sintesi coordinata dei
progetti didattico - educativo, riabilitativo e di socializzazione, nonché le forme di integrazione tra attività
scolastiche ed extrascolastiche. È il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed
equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di
tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione.
È predisposto dal Consiglio di Interclasse/Classe, condiviso e sottoscritto dagli operatori della NPI o della NF
e dai genitori. La stesura definitiva del documento è predisposta entro i termini previsti per la consegna e
allegata al registro delle attività di sostegno. Le aree trattate nel PEI sono le seguenti:
- presentazione dell'alunno;
- notizie relative alla classe di appartenenza;
- notizie relative all'area scolastica;
- analisi della situazione di partenza;
- finalità e obiettivi;
- ipotesi di lavoro;
- procedure operative;
- verifiche e valutazioni (in itinere e finale).
Certificazione
La certificazione di disabilità è il presupposto per attribuire all'alunno le misure di sostegno e di
integrazione.
MODALITÀ DI LAVORO
Le modalità di lavoro utilizzate dai docenti si pongono in linea con quanto descritto nell'impianto
metodologico delle Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (2009) e con quanto
predisposto nel Protocollo di Accoglienza Alunni Diversamente Abili di rete, e sono di seguito illustrate:
* l'alunno è presente in classe senza il docente di sostegno, durante i momenti di insegnamento-
apprendimento, intesi come partecipazione e relazione attiva con i compagni e l'insegnante disciplinare.
Tali momenti sono precedentemente strutturati dal team docente/Consiglio di Classe, che individuano
obiettivi, strumenti, mezzi, percorsi particolari e strategie operative, in collaborazione con i Servizi del
territorio e i genitori dell'alunno. Il docente di sostegno ha il compito di preparare i materiali e di fornire ai
docenti titolari indicazioni operative e/o bibliografiche.
- Il docente di sostegno interviene in classe, operando con gli alunni suddivisi per piccoli gruppi, attraverso
possibili scambi di ruolo con il docente disciplinare e interscambi per competenze tra i docenti di sostegno.
- Il docente di sostegno attua un intervento individualizzato fuori dalla classe, nei casi in cui il dislivello
presente tra il lavoro del gruppo classe e quello dell'alunno in difficoltà sia piuttosto ampio o quando
l'obiettivo perseguito per l'alunno disabile si concretizza nell'acquisizione di abilità necessarie a conferire
significato e praticabilità alle attività integrate.
- Il docente di sostegno attua attività di recupero all'interno del gruppo classe, in compresenza
dell'insegnante titolare.
- L'alunno diversamente abile può partecipare alle diverse attività previste per il gruppo classe di
appartenenza (educazioni, laboratori, progetti).
- L'alunno diversamente abile effettua attività di laboratorio in situazione di piccolo gruppo, per
l'apprendimento di conoscenze specifiche.
La metodologia e le strategie operative utilizzate per favorire i processi d'integrazione e d'inclusione sono i
seguenti:
- l'apprendimento cooperativo;
- il lavoro di gruppo e a coppie;
- il tutoring (individuazione del gruppo classe di compagni tutori);
- la correzione degli stili attributivi;
- l'impiego di modelli e schemi procedurali;
- l'integrazione nella realtà sociale e nel territorio di appartenenza (attività regolative);
- l'utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e di sussidi specifici.
INTERVENTI PER GLI ALUNNI CON DSA
I Disturbi specifici dell'apprendimento DSA sono disturbi di natura neurobiologica che non possono essere
risolti ma solamente ridotti con interventi precoci e specifici. I DSA comprendono:
la dislessia evolutiva, un disturbo settoriale della abilità di lettura;
la disortografia, la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in
linguaggio scritto;
la disgrafia, la difficoltà a produrre una grafia decifrabile;
la discalculia, il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo.
La compromissione più o meno grave di queste abilità, per il carattere di elevata trasversalità che ricoprono
nei processi di apprendimento, ha una forte ricaduta su ogni disciplina scolastica.
L’Istituto Comprensivo di San Vito al Tagliamento è attento alle problematiche degli alunni con Disturbi
Specifici dell’Apprendimento favorendo:
l’accoglienza e il riconoscimento delle diverse esigenze degli alunni con DSA da parte di tutti i
docenti;
l’uso di strumenti compensativi, mediatori didattici e informatici che sostituiscono o agevolano la
prestazione richiesta nell'abilità deficitaria: sintesi vocale, registratore, programmi di videoscrittura
con correttore ortografico, calcolatrice, tabelle, formulari, mappe, ecc.;
l'assunzione di misure dispensative, interventi che consentono all’alunno di non svolgere certe
attività che risultano particolarmente difficoltose a causa del disturbo;
l’adattamento della didattica e delle modalità di valutazione formativa.
Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Le azioni appena elencate vengono formalizzate con la stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP). Il
documento, redatto dagli insegnanti per ogni alunno con DSA, contiene sia la rilevazione delle difficoltà, sia
le modalità che si intendono adottare per farvi fronte. Il piano tiene conto della valutazione dello specialista
e viene condiviso con la famiglia dell'alunno, come previsto dalla Legge 170/2010 e dalle Linee Guida del
2011. Il PDP si articola in differenti paragrafi relativi a:
dati anagrafici dell'alunno e della classe di appartenenza;
situazione di partenza: caratteristiche comportamentali dell’alunno, funzionamento delle abilità di
base, caratteristiche del processo di apprendimento e strategie utilizzate dall’alunno;
eventuali obiettivi specifici, strategie metodologiche e didattiche in classe, misure dispensative e
compensative previste, modalità di verifica e valutazione dell'alunno;
patto educativo con la famiglia.
Si ritiene opportuno ricordare che i DSA, in caso di tardivo riconoscimento o non adeguato intervento
scolastico, possono avere pesanti conseguenze sulla sfera psicologica e relazionale; per questo motivo sono
state predisposte osservazioni sistematiche e prove specifiche tese ad individuare precocemente possibili
casi riconducibili a DSA.
INTERVENTI PER GLI ALUNNI CON BES NON CERTIFICATI O NON CERTIFICABILI
La Direttiva 27.12.2012 e la successiva C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 tutelano tutte le situazioni diagnosticate,
seppur non ricadenti nelle previsioni delle Leggi 104/92 e 170/2010, e le situazioni che si pongono oltre
l'ordinaria difficoltà di apprendimento, per le quali gli insegnanti stessi decidono di adottare particolari
strategie didattiche.
Qualora il team docente, nella scuola Primaria, o il Consiglio di classe, nella scuola Secondaria, ravvisi la
necessità di personalizzare il percorso di apprendimento di un alunno con difficoltà non certificate o non
certificabili, verrà redatto un PDP, nel quale saranno verbalizzate le motivazioni della decisione, gli
eventuali strumenti compensativi e/o le misure dispensative, le strategie d'intervento adottate e le
modalità di valutazione. Le decisioni in merito alle soluzioni didattiche sono ad esclusiva discrezione dei
docenti, come ribadito nella Nota ministeriale del 22 novembre 2013. Il documento viene condiviso con la
famiglia dell'alunno, che collabora attivamente assumendosi degli impegni tesi a favorire il successo del
progetto educativo. La validità del piano rimane circoscritta all'anno scolastico di riferimento.
P. 2 PROGETTI
MANOS BLANCAS - MANI CHE CANTANO, MANI CHE SUONANO
Il progetto si propone di coinvolgere i bambini diversamente abili in modo globale, considerando la musica un momento altamente comunicativo espresso anche senza verbalità. Una delle principali finalità consiste nell’arrivare alla comunicazione attraverso una modalità comunicativa diversa ossia usando “le parole dell’anima attraverso le mani che segnano, anzi che cantano”. Le attività laboratoriali sono progettate in modo da far raggiungere a ciascun bambino e ragazzo gli obiettivi posti, nel rispetto delle caratteristiche personali, dei ritmi e modalità di apprendimento, curando allo stesso tempo la crescita del singolo nel gruppo di compagni. In questo modo si cerca di creare sentimenti di appartenenza al gruppo, empatia e solidarietà fra compagni, imparando a stare insieme e a comunicare in una situazione educativa fortemente predisposta alla condivisione delle emozioni e alla piena accettazione della diversità di ognuno. Le attività proposte in questa esperienza musicale hanno lo scopo di potenziare inoltre i tempi di attenzione, concentrazione, percezione e osservazione, il rispetto delle regole e il superamento di atteggiamenti stereotipati.
EDUCARE ALLA PACE, SOLIDARIETÀ, INTERCULTURALITÀ, IMPARANDO
INSIEME
Il progetto, attraverso una rilettura dei curricoli in chiave interculturale, è finalizzato alla predisposizione di contesti di conoscenza, scambio e comunicazione affinché attraverso il confronto e il riconoscimento reciproco, vengano valorizzate le diverse esperienze di vita. Mira a favorire l’acquisizione di competenze comunicative attraverso l’uso di linguaggi diversi e della lingua italiana, nel rispetto e valorizzazione della lingua materna (lingua per la comunicazione) e a sostenere la costruzione dell’identità personale e culturale nel rispetto delle proprie origini.É finalizzato inoltre all’ampliamento delle opportunità di creare un buon clima relazionale per coltivare atteggiamenti di accoglienza, ascolto e cooperazione per la prevenzione del disagio.Si sviluppa secondo le linee guida dell’U.S.R.
individuando tre tipologie di intervento:- L2 per gli alunni stranieri;-mediazione linguistica per gli alunni nuovi immigrati;- l’educazione interculturale.
IL VOLONTARIATO VA A SCUOLA
Il progetto, rivolto ai ragazzi della scuola Secondaria, si colloca all'interno di un percorso atto a motivare gli studenti della Regione Friuli Venezia Giulia a partecipare ad azioni di volontariato, promosso dal Centro Interprovinciale Servizi Volontariato del FVG. Le finalità che l’Istituto si propone di perseguire sono: - arricchire l'offerta formativa attraverso la realizzazione di iniziative e di interventi educativi finalizzati a promuovere la cittadinanza attiva e la cultura della solidarietà; - conoscere il volontariato attraverso il contatto e l'operato di chi lo pratica e lo vive; - favorire la collaborazione tra le associazioni e i giovani.
P. 3 - AREA LINGUE STRANIERE
CLIL IN CLASSE Il progetto si propone di migliorare il livello di competenza nella L2 attraverso lo studio di contenuti disciplinari.La finalità è di preparare gli alunni allo studio e all’esposizione di contenuti in L2, come indicato nell’ultima riforma che prevede l’insegnamento di una disciplina in L2 per almeno metà dell’intero programma dell’ultimo anno della scuola secondaria superiore.Il progetto crea occasioni di uso autentico della lingua straniera in contesto, educa a un approccio multiculturale e multidisciplinare al sapere e stimola una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari attraverso l’apprendimento in L2.
RECUPERO E POTENZIAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA
(INGLESE E TEDESCO)
Il progetto nasce dall’esigenza di recuperare e potenziare le competenze linguistiche nella lingua straniera in fase attiva e passiva, di migliorare le abilità di comprensione e produzione di suoni, di accrescere la padronanza della lingua viva in contesti diversi.Le finalità che il progetto intende perseguire sono di far acquisire agli alunni competenze linguistiche al fine di avvicinarsi alle esigenze della Comunità Europea, arricchire il patrimonio lessicale e
potenziare la conoscenza della ricchezza culturale delle nazioni di lingua inglese e tedesca.
AREA PROGETTUALE
AZIONI PLESSI COINVOLTI N° CLASSI COINVOLTE
P.3 CLIL in classe Scuola Secondaria Gruppi misti di alunni di 1^-2^-
3^
P.3 Recupero e potenziamento della lingua straniera
(inglese e tedesco)
Scuola Secondaria Classi 1^.2^(recupero)Classe 3^(potenziamento)
P. 4 - AREA DELLA MUSICA
Il nostro contesto territoriale da sempre vede la presenza di Associazioni che si sono interessate e si
interessano della musica sia a livello corale che strumentale.
Pertanto, fin dalla scuola dell’Infanzia, gli insegnanti ritengono importante attivare una serie di attività di
collaborazione che vadano a integrare e approfondire il curricolo di musica.
La musica, intesa come disciplina che orienta verso la crescita globale della persona, è “un mezzo per la
formazione armonica e polivalente della personalità di ogni individuo” (Kodaly). La musica racconta la vita,
i rapporti sociali, l’impegno politico e i legami religiosi dell’uomo. Attraverso essa si esprime l’identità
culturale di un periodo, di un popolo, di una generazione.
La musica è occasione di maturazione logica, espressiva e comunicativa; la musica d’insieme, aiuta a
conoscere, usare e sviluppare le proprie capacità creative ed espressive e a superare il senso di timidezza
legato all’esibirsi da soli.
CRESCERE INSIEME CON LA MUSICAIl presente progetto prevede cinque percorsi di
lavoro con la presenza anche di esperti esterni.
Essi sono:
- Alfabetizzazione musicale:
gli alunni effettueranno giochi cantati, canti,
filastrocche, accompagnati da sonorità ottenute con
il proprio corpo, con strumenti costruiti, con lo
strumentario di piccola percussione e/o con il flauto
dolce; sono previste attività di ascolto attivo di brani
di vario genere e di diverse epoche, attività di
musica d’insieme, attività corale, orchestrazione di
brevi brani.
- Matinée formative sulla Musica Contemporanea:
il progetto coinvolge gli alunni delle classi IV del
Capoluogo. È previsto un incontro informativo tra
l’esperto e le insegnanti di educazione musicale
delle classi interessate e un successivo momento
con i bambini durante il quale verrà presentato lo
strumento organo.
- Ritmia, musica tra suoni, gesti e segni: è un nuovo
approccio ludico che si propone di avvicinare i
bambini alla musica e alla pratica motoria, in modo
spontaneo e divertente a partire dalla prima
infanzia;
- Ragazzi…all’Opera!: il progetto prevede il
coinvolgimento attivo degli alunni di sette classi di
scuola Primaria nella realizzazione di parti corali e
gesti scenici dell’opera “Il Don Pasquale" di Gaetano
Donizetti. Il progetto si concluderà con una
rappresentazione aperta al pubblico presso
l’auditorium comunale di San Vito.
- Opera Domani : coinvolge le classi 3^, 4^ e 5^
della scuola Primaria di Prodolone che nel mese di
marzo si recheranno al Teatro Verdi di Pordenone
per la rappresentazione dell’Opera insieme ad altre
scuole della Provincia che hanno aderito.
Lo scopo di entrambi i progetti è di avvicinare le
nuove generazioni al linguaggio dell’opera lirica e di
far conoscere loro le parti di un melodramma.
Le Associazioni che collaborano con l’Istituto sono:
la Filarmonica sanvitese, l’ALEA di San Vito,
l’Accademia lirica di Trieste e il teatro Verdi di
Pordenone.
MUSICAMENTE
Il Progetto è realizzato dai docenti di Musica e
Strumento; sono interessati tutti gli alunni dell’Istituto e
comprende le seguenti attività:
- Lezione concerto;
- Musica da Camera;
- Scuole aperte;
- Corsi di flauto, sassofono, percussioni, chitarra, violino,
violoncello, tastiera;
- Saggi delle classi di strumento dell’Indirizzo Musicale:
pianoforte, tromba, violino, clarinetto;
- Concerto per S. Nicolò, IV novembre.
- Concerto e spettacolo di fine anno.
AREA PROGETTUALE
AZIONI PLESSI COINVOLTI N° CLASSI COINVOLTE
P. 4 Crescere insieme con la
musica
- Alfabetizzazione musicale
- Educazione all’ascolto
- Alea
- Città di San Vito
- Polifonica
- Accademia Lirica
- Opera domani
- Ritmia
Scuola Infanzia Prodolone
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria Marconi
Scuola Infanzia D’Andrea
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria Marconi
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria Marconi
Scuola Primaria De Amicis
Scuola Primaria De Amicis
Scuola Infanzia Rodari
Sezioni medi e grandi2^A3^ A-B-C-D4^B-C5^B2^ A 3^A-B5^A-B
Sez. A-B-C
4^ A-B-C
4^ A-B-C5^ A-B-C1^ A-B-C2^ B-C1^A-B4^A-B5^A-B2^ B-C3^ B-D4^ A-B
2^
3^- 4^- 5^
Sez. C-F
- Scuole aperte
- Musica d’insieme di II livello
Scuola Secondaria
Scuola Secondaria
tutte
tutte
P. 5 - AREA DELLO SPORTPROGETTO “LO SPORT COME AZIONE EDUCATIVA”
Il progetto si propone di ampliare le proposte formative in ambito motorio mediante l’intervento nelle classi di esperti e tecnici sportivi con attività che favoriscano, nell’alunno, la consapevolezza delle proprie capacità motorie e avviino alla pratica sportiva.Il progetto ha la finalità di:- promuovere la pratica sportiva e l’adozione di stili di vita sani che favoriscano lo sviluppo armonico della persona attraverso attività che facilitino il benessere psicofisico del bambino:- valorizzare e rafforzare specifici percorsi di educazione allo sport nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, nel rispetto dell’alunno e dei suoi ritmi evolutivi;- programmare, anche nell’ottica dell’unitarietà dell’offerta formativa, iniziative ed interventi educativi nell’ambito delle tematiche dell’educazione alla salute in raccordo sia al percorso curricolare che alle diverse aree disciplinari ed educative;- formare sul campo i docenti attraverso la presenza e la collaborazione con esperti;- raccordare la scuola con il territorio e con le diverse società sportive coinvolte;- integrare, nella Scuola Primaria, il progetto ministeriale “Alfabetizzazione Motoria nella Scuola Primaria” che non copre tutte le classi.OBIETTIVI- avvicinare gli alunni ad una attività sportiva finalizzata a conoscere e potenziare lo sviluppo delle capacità motorie, la padronanza del proprio corpo e la sicurezza di sé nel rispetto delle regole;- favorire lo scambio, l'integrazione e l'inclusione di alunni diversamente abili nella realtà dell’Istituto Comprensivo;- conoscere, gestire e controllare le proprie emozioni in situazioni di confronto;- favorire l’instaurarsi di un clima aperto e collaborativo attraverso l’attività motoria e il gioco - sport.CONTENUTI- Il gioco quale forma di conoscenza e di comunicazione, di esperienza emotiva e di azione.- Le discipline sportive: primo approccio attraverso sperimentazioni ed esercitazioni collettive e/o individuali.- “Lo star bene insieme e le regole” nel rispetto dell'altro e del diverso.
ATTIVITÀPer la scuola dell’Infanzia:- Psicomotricità relazionalePer la scuola Primaria:- “Alfabetizzazione Motoria nella Scuola Primaria” (Progetto ministeriale);- “Movimento in 3 S” (progetto regionale);- “Conoscere e migliorare le proprie capacità motorie” (in collaborazione con società sportive del territorio);- “Rugby educativo in forma ludica”;- Società Sportive nella scuola;Per la scuola Secondaria:- “Rugby educativo in forma ludica”.
AREA PROGETTUALE
AZIONI PLESSI COINVOLTI N° CLASSI COINVOLTE
P. 5 Lo sport come azione
educativa
- Alfabetizzazione motoria(Progetto Nazionale per l'Educazione Fisica nella Scuola Primaria)- Movimento in 3S
- Attività motoria
- Rugby
- Basket
- Conoscere e migliorare le proprie capacità motorie
- Pallamano
- Giochi Sportivi Studenteschi
Scuola Primaria De Amicis
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria MarconiScuola Infanzia Rodari
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria Marconi
Scuola Primaria De Amicis
Scuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria Marconi
Scuola Primaria De AmicisScuola Primaria A. L. Moro
Scuola Primaria Marconi
Scuola Primaria A. L. MoroScuola Primaria Marconi
Scuola Secondaria
tutte
1^B-C 2^B-C3^B-C-D 4^B1^C- 2^ASez. A-D
2^ A 3^ A-B-D4^ A-B-C5^ A-B1^ A-B2^ A-B-C3^A4^ A-B 5^ A-Btutte le classi(1^ senza torneo)
2^ A-B-C3^ A-B-C-D4^A-B-C5^ A-B-C2^B-C 3^A-B4^ A-B 5^ A-Btutte4^A-C 5^A-B-C4^A-B 5^A-B
5^A-B-C4^A-B 5^A-B
- Scherma
- Gruppo sportivo pomeridiano
Scuola Secondaria
Scuola Secondariatutte
tutte
aperto agli iscritti
PARTE QUINTA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
- VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI
ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
- VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI
ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA
- VALUTAZIONE DELLA RELIGIONE
- VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON PDP
- VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
- VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
- CTP
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNILa valutazione nei contesti educativi (dalle linee guida regionali per la valutazione dell’apprendimento nel
primo ciclo di istruzione):
…“Valutare è un’operazione naturale ed imprescindibile dell’individuo che non può esimersi dal formulare
valutazioni esplicite ed implicite qualsiasi attività si trovi a svolgere. In ambito educativo assume tuttavia un
significato particolare in quanto non è solo un’operazione soggettiva propria della natura umana, ma è una
funzione professionale basata sulla raccolta di informazioni ed elementi oggettivi che consentano di
assumere decisioni. La valutazione è un elemento fondamentale delle programmazioni didattiche, senza di
essa non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi da raggiungere ed ai traguardi
fissati per lo sviluppo delle competenze. Tra questi vi sono: l’acquisizione di conoscenze disciplinari (il
sapere), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di
tradurre le conoscenze e le abilità in comportamenti ed azioni (il saper essere). La scuola valuta
esplicitamente anche le competenze trasversali che attengono non solo agli obiettivi cognitivi, ma anche
agli obiettivi extracognitivi, riferiti cioè al comportamento sociale e al comportamento di studio e di lavoro
dello studente. La valutazione in contesto educativo è relativa perciò ad aspetti conoscitivi, emotivi e
relazionali della personalità e ha lo scopo prioritario di fornire le informazioni necessarie per misurare la
distanza dal livello di partenza di ogni singolo alunno; ha tuttavia anche la finalità di monitorare la qualità
del servizio scolastico per consentire alla comunità educante di riflettere sui risultati ottenuti calibrando in
itinere gli interventi proposti”.
Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo si evince che la competenza e la responsabilità della valutazione e
la cura della documentazione è responsabilità degli insegnanti. La valutazione accompagna e segue i
percorsi curricolari assumendo una funzione formativa e di accompagnamento dei processi di
apprendimento.
Quando si parla di valutazione nella scuola si devono tener presenti una pluralità di aspetti, interni ed
esterni all’Istituto, che comprendono:
1 - la valutazione degli insegnanti nei confronti dei propri alunni;
2 - la valutazione degli insegnanti nei confronti della loro progettazione;
3 - la valutazione attuata dagli organi collegiali sull’efficacia dei percorsi attivati;
4 - la valutazione del sistema che il MIUR attua attraverso l’INVALSI;
5 - l’autovalutazione di Istituto come rendicontazione sociale;
1 - Gli insegnanti valutano gli alunni seguendo le norme previste dal Ministero. La valutazione ha come
oggetto gli apprendimenti, il comportamento, le competenze acquisite, i progressi. Per quanto riguarda le
competenze, verrà utilizzato il curricolo verticale Infanzia/Primaria. Il raccordo tra il curricolo della Primaria
e il curricolo relativo alla scuola Secondaria di primo grado sarà oggetto di studio ed elaborazione nel corso
del prossimo anno scolastico.
2 - La valutazione inerente gli alunni serve all’insegnante per monitorare ed adeguare il percorso
programmato con la finalità di migliorare la qualità degli esiti formativi degli studenti.
3 - Periodicamente, attraverso gli organi collegiali competenti, si attua una verifica sull’efficacia dei percorsi
attivati e sul Piano dell’Offerta Formativa, apportando gli adeguamenti necessari. Inoltre, annualmente,
attraverso un questionario rivolto ai genitori degli alunni frequentanti le classi terze (da quest’anno anche
per gli insegnanti ed i collaboratori scolastici) viene attuato un monitoraggio per valutare la qualità del
servizio offerto ed individuare azioni di miglioramento.
4 - Ogni anno, a maggio, l’Istituto Nazionale di Valutazione (INVALSI) prevede la somministrazione di prove
standard per gli alunni delle classi seconde e quinte della scuola Primaria, terze (esame) della scuola
Secondaria di primo grado, classi seconde della scuola Secondaria di secondo grado.
5 – Di norma ogni anno scolastico, il nostro Istituto somministra questionari di autovalutazione, scegliendo
le componenti (genitori, docenti, personale non docente). La promozione dell’autovalutazione nasce con la
funzione di introdurre modalità riflessive sull’ organizzazione della scuola per rendere possibile il
miglioramento continuo e il bilancio sociale dell’istituzione stessa.
All’inizio del successivo anno scolastico l’insegnante Funzione Strumentale responsabile della valutazione
porta a conoscenza di tutto il Collegio i dati restituiti dall’INVALSI, analizzando con particolare attenzione i
processi cognitivi che sostengono le performance dei diversi item che compongono le prove. I dati vengono
inoltre comparati con quelli regionali e nazionali. Allo stesso modo, provvede alla restituzione dei dati
elaborati dei questionari di autovalutazione di Istituto alle diverse componenti e alla pubblicazione degli
stessi nel sito della scuola.
CRITERI MODALITA’ E STRUMENTI
La L. 169/08, reintroduce fin dalla scuola Primaria l’attribuzione di un voto in decimi nella valutazione
intermedia e finale. Successivamente è stato emanato un apposito Regolamento (DPR 122/2009
Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni) che riassume tutte
le disposizioni relative alla valutazione. Il voto in decimi permette di raggiungere immediatamente le
famiglie perché comprensibile in termini di efficacia comunicativa. Il Collegio dei docenti, anche in
considerazione del ruolo della scuola Primaria nella formazione del bambino, intende mantenere il
carattere formativo della valutazione.
Da tale scelta ne consegue che le valutazioni finali espresse non corrispondano fedelmente alla somma (la
“media”) dei voti ottenuti dal bambino durante il corso di acquisizione degli apprendimenti, poiché i fattori
che incidono, in itinere, sono molteplici e tengono conto di motivazione, traguardi parziali, impegno,
progressi ottenuti. L’Istituto, pertanto ha scelto:
- di attribuire il voto nelle prove di verifica esclusivamente nella classe quinta, in preparazione della
frequenza alla scuola Secondaria di primo grado;
- di conservare i giudizi sintetici (bene, bravo, non completo...) nelle correzioni dei prodotti dei bambini. Le
espressioni potranno essere differenziate a seconda dell’età dei bambini. In ogni caso l’equipe docenti
dovrà concordare modalità condivise.
La registrazione degli esiti delle prove sul registro potrà essere espressa, ad esclusione della classe quinta,
con modalità differenti dal voto, utilizzando Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Non sufficiente o simboli
atti ad indicare se l’obiettivo è stato conseguito, parzialmente conseguito o non conseguito (+, -, o).
L’attribuzione dei voti in decimi avviene attraverso tabelle di corrispondenza deliberate dal Collegio dei
docenti in cui sono tracciati i livelli di padronanza.
DETERMINAZIONE DELLA NON SUFFICIENZA
L’insufficienza può essere attribuita di norma nell’ultimo biennio della scuola Primaria e solo sulla base:
della ricostruzione dell’esperienza complessiva, attraverso le PRATICHE DOCUMENTATIVE del
docente/team, delle OSSERVAZIONI, delle STRATEGIE/SITUAZIONI DIDATTICHE FAVOREVOLI
attivate per supportare l’iter di apprendimento del bambino; eventuali interventi di supporto
esterno;
delle azioni di recupero/rinforzo interne oltre le lezioni di “classe”; adesione a Progetti specifici
attivati nel territorio; rapporto/patto con la famiglia e risultati ottenuti; valutazione autoriflessiva
del docente rispetto ai percorsi predisposti e alla loro validità;
La valutazione dei fattori di comportamento (situazioni limite e richiami/sanzioni applicate, risposte
della famiglia).
NON AMMISSIONE
La decisione di non ammissione alla classe successiva può essere adottata dall’equipe pedagogica
(composta dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative/didattiche) in via
eccezionale, limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi (di
apprendimento e comportamentali), tenendo presente che la ripetenza deve essere interpretata non come
una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per raggiungere gli obiettivi che si
ritiene egli possa perseguire.
COSA SI VALUTA
1. I livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, ovvero le conoscenze e le abilità espresse nelle
diverse discipline, tenendo presente i percorsi realizzati e progettati sulla base dei quadri di competenza
adottati;
2. I progressi nell’apprendimento in termini di “sapere e saper fare” rispetto ai livelli di partenza;
3. L'impegno, la motivazione e la partecipazione alla vita scolastica;
4. L’efficacia dell’azione didattica progettata, in modo da predisporre di volta in volta gli opportuni
interventi operativi, in riferimento sempre agli obiettivi stabiliti per ogni alunno e per ogni classe.
I TEMPI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione è un atto che produce i suoi effetti lungo l’intero arco delle attività scolastiche (iniziale, in
itinere e finale). Si articola in:
* valutazione periodica (scansione quadrimestrale - 31 gennaio)
* annuale (termine delle attività)
GLI STRUMENTI
La valutazione degli apprendimenti è preceduta da opportune prove di verifica. Essa costituisce la fase di
accertamento, di rilevazione degli apprendimenti (può essere scritta e orale) e può utilizzare strumenti di
rilevazione quantitativi e qualitativi.
Sono da considerare prove quantitative le:
* prove a scelta multipla
* prova con le corrispondenze
* prove con Vero e Falso
* prove bipolari Sì/No
* prove a completamento/ Cloze
* selezioni e riordinamenti
Inoltre si utilizzano diverse produzioni degli alunni:
- scritte - riassunti, testi di diversa tipologia, sintesi, report
- orali - interrogazioni ed esposizioni
Ci si avvale, inoltre, di una pluralità di altri strumenti e tecniche utili a rilevare diversi aspetti cognitivi e
relazionali manifestati dai bambini (osservazione, interviste, mappe, protocolli, questionari...).
Un’importanza fondamentale hanno le attività di autovalutazione per sviluppare nei bambini un
atteggiamento attivo e consapevole del loro percorso di apprendimento.
I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni
adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno.
LA
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME - SECONDE
GIUDIZIO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
VOTO
IN
DECIMI
Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e
di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata, capacità
di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale.
10
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni
anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata
con spunti creativi e originali.
9
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più
complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti critici
personali anche apprezzabili.
8
Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di
semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi
errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi
parziale con alcuni spunti critici.
7
Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare di
semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni
semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata.
6
Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari, abilità strumentali di lettura e
scrittura ancora incerte, capacità di comprensione scarsa, difficoltà nell’applicazione delle
nozioni matematiche; esposizione in forma non completa.
5
CLASSI TERZE - QUARTE - QUINTE
GIUDIZIO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
VOTO
IN
DECIMI
Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di
lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione
sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione
rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione
personale creativa e originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.
10
Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, 9
capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma
delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata,
capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali.
Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione
precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più
complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con
apporti critici personali anche apprezzabili.
8
Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e
scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura
delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione
chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici.
7
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura,
capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche
senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente
ordinata seppur guidata.
6
Conoscenza parziale, frammentaria e lacunosa dei minimi contenuti disciplinari, abilità di
lettura e di scrittura ancora incerte, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o
inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori, esposizione
ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale.
5
COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento per la scuola Primaria viene espressa con giudizi (art. 2 legge n.169 del 30 ottobre 2008) fatte salve le nuove disposizioni regolamentari e ministeriali.
Giudizio
OTTIMO
1. Rispetta le regole di convivenza in modo consapevole
2. Rispetta gli altri in modo consapevole
3. Rispetta le cose e l’ambiente che lo circonda in modo consapevole
Giudizio
DISTINTO
1. Rispetta le regole di convivenza
2. Rispetta gli altri
3. Rispetta le cose e l’ambiente che lo circonda
Giudizio
BUONO
1. Rispetta le regole di convivenza in modo adeguato
2. Rispetta gli altri solo in modo adeguato
3. Rispetta le cose e l’ambiente che lo circonda in modo adeguato
Giudizio
SUFFICIENTE
1. Rispetta le regole di convivenza solo se sollecitato
2. Rispetta gli altri solo se sollecitato
3. Rispetta le cose e l’ambiente che lo circonda solo se sollecitato
Giudizio
NON SUFFICIENTE
1. Non rispetta le regole di convivenza
2. Non rispetta gli altri
3. Non rispetta le cose e l’ambiente che lo circonda
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCALA DI MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Voti CRITERI UTILIZZATI
10 L'alunno padroneggia gli argomenti e sa organizzare le conoscenze e le abilità in
modo autonomo in situazioni nuove senza commettere errori o imprecisioni. Si
esprime/opera con correttezza e scorrevolezza.
9 L'alunno padroneggia gli argomenti e sa organizzare le conoscenze e le abilità
autonomamente in situazioni nuove, pur con qualche imprecisione. Si esprime in
modo corretto e appropriato.
8 L'alunno conosce, comprende e applica con sicurezza regole e procedimenti in
situazioni note. Si esprime e opera in modo corretto e generalmente appropriato.
7 L'alunno conosce gli argomenti e applica regole e procedimenti in situazioni note. Si
esprime e opera in modo generalmente corretto e pertinente.
6 L'alunno conosce gli argomenti in modo essenziale. Commette qualche errore
nell'esecuzione delle consegne, pur svolgendole con procedure adeguate. Si esprime
usando un linguaggio semplice.
5 L'alunno conosce gli argomenti in modo superficiale. Pur guidato, è incerto
nell'esecuzione delle consegne e commette errori. Si esprime e opera con difficoltà
usando termini generici.
4 L'alunno dimostra una conoscenza parziale e frammentaria degli argomenti. Utilizza,
se guidato, semplici schemi, commettendo, tuttavia, molti errori. Si esprime ed
opera in modo scorretto evidenziando carenze nei linguaggi specifici.
SCALA DI MISURAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA RAGGIUNTI DAGLI ALUNNI DI TERZA MEDIA
Secondo il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli le Competenze indicano la comprovata capacità di applicare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. La competenza va quindi intesa come esito di un processo cognitivo complesso, che consiste in un sapere composto di teoria e pratica, di conoscenze e abilità, trasferibile anche a contesti diversi da quello scolastico.
Voto DESCRITTORI
10L'alunno individua, usa, confronta, elabora, gli elementi della disciplina in modo autonomo, consapevole, anche in situazioni nuove, giudicando serenamente il proprio operato in funzione di un personale progetto di vita.
9L'alunno individua, usa, confronta, elabora, gli elementi della disciplina in modo autonomo e responsabile, attraverso contributi personali adeguando il proprio comportamento alle situazioni di solito prevedibili tuttavia soggette a cambiamenti.
8L'alunno individua, usa, confronta, elabora, gli elementi della disciplina dimostrandosi responsabile e correttamente partecipe al vivere sociale.
7L'alunno individua, usa, confronta, elabora, gli elementi della disciplina con un certo grado di autonomia, collaborando correttamente al vivere sociale.
6L'alunno individua e usa gli elementi della disciplina in modo essenziale e in contesti strutturati, adeguandosi alle regole del contesto in cui si trova ad operare.
5L'alunno individua, ma usa in modo parziale e frammentario gli elementi della disciplina e partecipa alla vita comunitaria seguendo interessi settoriali.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO (secondo il DPR 122 del 22 giugno 2009)
II DPR prevede quale principio base: "favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla
consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella
conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano
la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare ".
Il voto in condotta viene assegnato collegialmente nel C.d.c. in base a una griglia di valutazione che
prende in esame i seguenti indicatori:
1 - Rispetto per sé, per gli altri e per il contesto scolastico
2 - Frequenza (esclusi gravi motivi di salute certificati)
3 - Partecipazione al dialogo scolastico
4 - Impegno personale
5 - Eventuali provvedimenti disciplinari
VotiLegenda dei Voti
10Presenza di tutti i parametri positivi
9Presenza di più parametri positivi
8Nessunparametronegativo
7Presenza anche di un parametro negativo
6Presenza di almeno un grave comportamento scorretto
5Grave mancanza, con ricorso a provvedimenti disciplinari (come da normativa)
PARAMETRI POSITIVIA - Segnalazioni di merito ricevute durante l'anno scolastico.B - Impegno in incarichi, mansioni, attività aggiuntive (partecipazioni a gare -concorsi - CCR - scuole aperte) purché questo non abbia influito negativamente sul profitto.C - Contributo rilevante all'interno della classe (ruolo trainante, elemento disupporto ai compagni, partecipazione propositiva).
PARAMETRI NEGATIVIF - Ricorso a provvedimenti e/o segnalazioni disciplinari durante l'anno.G - Atteggiamenti irrispettosi nei confronti del personale docente, non docente e dei compagni.H - Comportamenti irrispettosi nei confronti delle strutture e dei materiali della scuola.I - Trasandatezza nella gestione dei documenti scolastici (librettopersonale) e del proprio materiale.
D - Impegno costante e regolare.E - Rispetto degli altri (adulti e compagni) e delle principali regole di convivenza.
L - Indifferenza e disattenzione verso ogni stimolo educativo proposto.M - Scarso impegno domestico e scolastico.
SITUAZIONI SPECIFICHE
LA RELIGIONE CATTOLICA
La valutazione degli apprendimenti di Religione Cattolica, per gli alunni che se ne avvalgono, resta
disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione (d.
Lgs.vo n. 297/94), relative alle scuole di ogni ordine e grado, ed è comunque espressa senza attribuzione di
voto numerico.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON PDP
La Legge 170/2010 garantisce forme di valutazione adeguate agli alunni con DSA, assicurandone le
condizioni ottimali per consentire loro di dimostrare l’effettivo livello di apprendimento raggiunto. Nel PDP
vengono esplicitate le modalità di personalizzazione che determinano le condizioni ottimali per l'esecuzione
delle prove da valutare: la concessione di tempi più lunghi, la possibilità di usare strumenti compensativi,
dei criteri valutativi focalizzati sui contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all'abilità
deficitaria (DM 5669/2011). Il team docente o il Consiglio di classe può anche definire dei livelli minimi di
competenza per gli alunni con DSA o altri BES (non certificati o non certificabili); tuttavia non è prevista una
programmazione differenziata. L'individuazione dei livelli minimi attesi va rapportata alle prestazioni
richieste al momento dell'esame.
Al termine del ciclo di istruzione, la Commissione degli esami di Stato tiene conto delle forme di valutazione
individuate all’interno dei percorsi didattici personalizzati e assicura l'utilizzo degli strumenti idonei e di
criteri valutativi adatti, anche nel caso delle prove nazionali INVALSI. In casi di particolare gravità attestata,
è possibile ottenere la dispensa dalle prove scritte di lingua straniera, le quali saranno sostituite da prove
orali.
Per gli alunni con BES non certificati o non certificabili vengono adottate le stesse disposizioni previste per
gli studenti con DSA; tuttavia, nel caso degli esami al termine del I ciclo di istruzione, il Ministero non ha
ancora fornito precise indicazioni sullo svolgimento delle prove.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
CONSIDERAZIONI GENERALI ORIENTATIVE
- L’alunno non italofono o non ancora sufficientemente italofono non è generalmente un incompetente su
tutto ma si trova, per qualche tempo, in una situazione nella quale non ha le parole per dire, comunicare la
sua competenza scolastica, disciplinare.
- Il carattere formativo di ogni valutazione in ambito scolastico non deve essere dimenticato o trascurato,
per enfatizzare la dimensione sommativa o l’aspetto certificativo. Una valutazione formativa comporta il
prendere in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e
l’impegno… In particolare quando si deve decidere il passaggio o meno alla classe successiva occorre far
riferimento ad una pluralità di elementi e di considerazioni fra cui non può non mancare una previsione di
“sviluppo” dell’alunno in relazione all’età, alle motivazioni, agli interessi, alle richieste/attese della famiglia.
- Ogni valutazione - iniziale, itinere, finale - non può che essere strettamente collegata al percorso di
apprendimento proposto, che, per gli alunni stranieri neo-arrivati è necessariamente personalizzato e
sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana.(1)
“Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il
necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici
interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana,
utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della
pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l’attivazione di corsi intensivi di lingua
italiana sulla base di specifici progetti, anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per
l’arricchimento dell’offerta formativa”.
(Art. 45 del DPR 394 del 31 agosto 1999)
LE LINEE GUIDA MINISTERIALI IN MERITO ALL’ACCOGLIENZA E ALL’INTEGRAZIONE
DEGLI ALUNNI STRANIERI
“….. Benché la norma non accenni alla valutazione, ne consegue che il possibile adattamento dei
programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione, anche in considerazione degli
orientamenti generali su questo tema, espressi in circolari e direttive, che sottolineano fortemente
l’attenzione ai percorsi personali degli alunni. Questa norma va ora inquadrata nel nuovo assetto
ordinamentale ed educativo esplicitato dalle “ Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati” e
con le finalità del “Profilo educativo dello studente” che costituiscono il nuovo impianto pedagogico,
didattico e organizzativo della scuola italiana ….( C.M.n.24/2006)
CRITERI PER LA VALUTAZIONE I QUADRIMESTRE
1 - PER GLI ALUNNI DI RECENTE O RECENTISSIMA IMMIGRAZIONE: che entrano all’inizio o nel corso
dell’anno scolastico e non hanno nessuna competenza linguistica in italiano (meno di 60 giorni in un
quadrimestre)
Rispetto agli obiettivi trasversali:
- andranno tenuti in particolare considerazione la motivazione ad apprendere, la regolarità della frequenza,
l’interesse, la partecipazione alle diverse attività scolastiche, l’impegno, la serietà del comportamento.
Rispetto agli apprendimenti disciplinari:
- l’insegnante decide di non procedere alla valutazione con la seguente motivazione, per esempio: la
valutazione non può essere espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della
lingua italiana;
- l’insegnante preferisce esprimere comunque la valutazione. Anche in questo caso è opportuno riportare
una motivazione, per esempio: la valutazione fa riferimento ad un percorso personale di apprendimento, in
quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua italiana.
2 - ALUNNI CHE NON HANNO PARTECIPATO A UNA O A PIU’ ATTIVITÀ disciplinari perché impegnati in
attività laboratoriali per l’apprendimento della lingua italiana: NON SI ESPRIME GIUDIZIO E SI SCRIVE LA
DICITURA:
“ Non ha partecipato all’attività per la priorità data al laboratorio di alfabetizzazione linguistica”.
3 - ALUNNI STRANIERI CHE NON HANNO SEGUITO PER UN PERIODO SUPERIORE AD UN QUADRIMESTRE:
“ non verranno valutati relativamente a quelle discipline”.
4 - ALUNNI TRASFERITI ALL’ESTERO CHE NON HANNO COMPLETATO L’ANNO SCOLASTICO
Sul registro di classe si scriverà la dicitura : “non scrutinato” non va incluso né negli ammessi che nei non
ammessi.
5 - ALUNNI ISCRITTI SUL REGISTRO MA CHE NON HANNO MAI FREQUENTATO
Sul registro si scriverà la dicitura: non ha frequentato oppure ha frequentato nel paese d’origine”.
6 - ALUNNI CHE SI SONO ASSENTATI DURANTE IL QUADRIMESTRE PER UN PERIODO SUPERIORE A 40
GIORNI
Vedi il punto numero 1
7 - ALUNNI STRANIERI CHE SEGUONO LA NORMALE PROGETTAZIONE DI CLASSE
- Vanno valutate le competenze specifiche relative alle diverse discipline con giudizi sintetici, prescindendo
dalle difficoltà/carenze linguistiche dell’alunno.
- Per la lingua italiana si valutano i progressi effettuati con elementi di valorizzazione del processo
(impegno, motivazione, approccio al compito, desiderio di apprendere).
- Per la valutazione delle abilità di studio, si fa riferimento a:
- limiti dovuti alla non conoscenza della lingua italiana;
- progetto personalizzato che evidenzia gli obiettivi individuati per l’alunno;
- osservazioni sistematiche.
Note (1) Tratto dalle linee guida del MIUR e dalla relazione presentata da Gilberto Berinelli “Problemi e
metodologie per la valutazione degli alunni stranieri”
IN SINTESIVALUTAZIONE INTERMEDIA SCUOLA PRIMARIA
Piano personalizzato (con differenziazione in tutte od alcune discipline)
Ipotesi a:valutazione non espressa in alcune discipline
Ipotesi b:Valutazione espressa in riferimento agli obiettivi esplicitati nel piano
personalizzatoNel documento di valutazione va riportato: “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione”
Nel documento di valutazione va riportato:“La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”
VALUTAZIONE FINALE
Piano personalizzato Valutazione espressa in riferimento agli obiettivi esplicitati nel piano personalizzato. Nel documento di valutazione va riportato: “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”
L’alunno viene ammesso alla classe successiva se ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti nel piano personalizzato.
INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI -
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
MATERIA 1° QUADRIMESTRE 2° QUADRIMESTREITALIANO Si valuta: sul documento di
valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
Si valuta: sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
MATEMATICA Si valuta: sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
Si valuta: sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
SCIENZE Non si valuta: sul documento di valutazione si scrive “l’alunno non viene valutato perché è nella prima fase di alfabetizzazione”
Si valuta: sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
STORIA Non si valuta: sul documento di Si valuta: sul documento di
valutazione si scrive “l’alunno non viene valutato perché è nella prima fase di alfabetizzazione”
valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
GEOGRAFIANon si valuta: sul documento di valutazione si scrive “l’alunno non viene valutato perché è nella prima fase di alfabetizzazione”
Si valuta: se l’alunno segue un percorso personalizzato, sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
LINGUA INGLESE Si valuta: se l’alunno segue un percorso personalizzato sul documento di valutazione si scrive che “la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato”
Si valuta: sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
LINGUA SECONDACOMUNITARIA
Non si valuta: sul documento di valutazione si scrive “l’alunno non viene valutato perché è nella prima fase di alfabetizzazione”
Si valuta: sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce ad un percorso personalizzato"
TECNOLOGIA Si valuta, solo in relazione alla parte operativa della disciplina; pertanto sul documento di valutazione si scrive che “la valutazione si riferisce alla parte operativa della disciplina”
Si valuta, eventualmente solo in relazione alla parte operativa della disciplina; pertanto sul documento di valutazione si scrive che "la valutazione si riferisce alla parte operativa della disciplina”
ARTE E IMMAGINE Si valuta Si valuta
MUSICA Si valuta Si valuta
SCIENZE MOTORIE Si valuta Si valuta
RELIGIONE Si valuta Si valuta
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La valutazione è espressa in decimi ed è rapportata al Piano Educativo Individualizzato; è riferita alle
potenzialità dell'alunno e alla sua situazione di partenza, definita nell'individuazione dei percorsi formativi e
di apprendimento e si configura come valutazione dei processi e non solo delle performance.
Tutti gli insegnanti titolari della classe dell'alunno con disabilità sono corresponsabili nell'attuazione del PEI
e hanno, quindi, il compito di valutare i risultati dell'azione educativo - didattica.
Le prove di verifica assegnate, così come quelle previste per gli Esami di Stato, possono essere di due
tipologie, in relazione al tipo di disabilità e del PEI di riferimento:
prove semplificate: per valutare obiettivi e contenuti presenti nella programmazione della classe e
svolti in modo semplificato;
prove differenziate: per valutare gli obiettivi e i contenuti che non sono presenti nella
programmazione della classe.
In accordo con i docenti delle discipline è prevista la possibilità di utilizzare degli strumenti compensativi e
dispensativi, in supporto allo svolgimento delle prove.
Nell'Istituto Comprensivo sono presenti due documenti di valutazione specifici per gli alunni diversamente
abili; l'uno strutturato per discipline e rivolto ad alunni con disabilità lieve, l'altro strutturato per aree di
apprendimento e rivolto ad alunni con gravi compromissioni.
Le scale valutative che si utilizzano non si riferiscono ai profili standard ma a quanto predisposto nel PEI.
Risultano esserci due scale valutative, in relazione al grado di compromissione cognitiva dell'alunno, sia per
la misurazione degli apprendimenti che per quella del comportamento.
ALUNNI CON DISABILITÀ LIEVE - VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Voti Rilievo
6 Svolge attività solo se guidato, sollecitato e monitorato. Prestazioni adeguate per alcuni
obiettivi.
7 Relativa autonomia nello svolgimento di alcune attività. Prestazioni adeguate per alcuni
obiettivi.
8 È autonomo nello svolgimento di alcune attività. Prestazioni adeguate per quasi tutti gli
obiettivi.
9 o 10 È autonomo nello svolgimento delle attività. Prestazioni adeguate per tutti gli obiettivi.
Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi.
ALUNNI CON DISABILITÀ LIEVE - VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
SCUOLA PRIMARIA
Giudizio Rilievo
Sufficiente Assume comportamenti provocatori ed oppositivi, ma si dimostra sensibile al richiamo.
Rispetta, a volte, le regole, gli altri, le cose e l’ambiente solo se sollecitato.
Buono Si predispone adeguatamente alla relazione e al compito se rinforzato. Rispetta le regole, gli
altri, le cose e l’ambiente se sollecitato.
Distinto Si predispone adeguatamente alla relazione e al compito. Rispetta le regole, gli altri, le cose e
l’ambiente.
Ottimo Si predispone alla relazione e al compito in modo autonomo ed adeguato. Rispetta le regole,
gli altri, le cose e l’ambiente in modo consapevole.
ALUNNI CON DISABILITÀ LIEVE - VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Voti Rilievo
6 Assume comportamenti provocatori ed oppositivi ma si dimostra sensibile al richiamo.
Rispetta, a volte, le regole, gli altri, le cose e l’ambiente solo se sollecitato.
7 Si predispone adeguatamente alla relazione e al compito se rinforzato. Rispetta le regole, gli
altri, le cose e l’ambiente se sollecitato.
8 Si predispone adeguatamente alla relazione e al compito. Rispetta le regole, gli altri, le cose
e l’ambiente.
9 o 10 Si predispone alla relazione e al compito in modo autonomo ed adeguato. Rispetta le regole,
gli altri, le cose e l’ambiente in modo consapevole.
ALUNNI CON GRAVI COMPROMISSIONI - VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Voti Rilievo
6 Obiettivo in fase di acquisizione.
7 Obiettivo raggiunto con suggerimenti e/o aiuto.
8 Obiettivo parzialmente raggiunto in autonomia.
9 o 10 Obiettivo raggiunto.
ALUNNI CON GRAVI COMPROMISSIONI - VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOSCUOLA PRIMARIA
Giudizio Rilievo
Buono Si dimostra sensibile al richiamo.
Distinto Si predispone alla relazione e al compito se rinforzato.
Ottimo Si predispone adeguatamente alla relazione e al compito.
ALUNNI CON GRAVI COMPROMISSIONI - VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOSCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Voto Rilievo
7 Si dimostra sensibile al richiamo.
8 Si predispone alla relazione e al compito se rinforzato.
9 o 10 Si predispone adeguatamente alla relazione e al compito.
CONSEGUIMENTO ATTESTATO O DIPLOMA CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI STUDI
Il rilascio del diploma o dell’attestato è competenza del Consiglio di Classe*, che valuta i progressi realizzati dall’alunno diversamente abile rispetto ai livelli iniziali di apprendimento, sulla base del Piano Educativo Individualizzato e quindi di un percorso educativo - didattico calibrato sulle sue effettive capacità e potenzialità (art. 16, comma 1-2, della L. 104/92), sintesi prospettica di tre progetti coordinati (didattico, riabilitativo e di socializzazione). La Corte Costituzionale con la sentenza n. 215/87 ha stabilito che capacità e merito per gli alunni diversamente abili non vanno considerati secondo parametri oggettivi, ma vanno rapportati alle loro peculiari capacità.Il rilascio del solo attestato non preclude l’iscrizione alle scuole superiori, in forza dell’art. 11 comma 12 dell’O.M. n. 90/01.
La certificazione “obbligo di istruzione” - Art. 9, Regolamento n. 323 del 9/8/99 - viene rilasciata a ciascun allievo che, a conclusione dell’anno scolastico, è prosciolto dall’obbligo o vi abbia adempiuto senza iscriversi alla classe successiva. La certificazione attesta:
il proscioglimento o l’adempimento dell’obbligo di istruzione; il percorso formativo seguito dall’allievo; le valutazioni positive; le capacità, le conoscenze e le competenze maturate.
* del Consiglio di Classe, in fase istruttoria di ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo di studi, e della Sottocommissione, in fase di ratifica alla conclusione dell’esame stesso.
CTP: VALUTAZIONE DEL PERCORSO
RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
MODULO VALUTAZIONE VALUTAZIONE
I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE
ITALIANO
STORIAEDUCAZIONE ALLA CITTADINANZAGEOGRAFIAEDUCAZIONE AMBIENTALE
INGLESE
MATEMATICA: ARITMETICA(I QUADRIMESTRE)MATEMATICA: GEOMETRIA E ALGEBRA(II QUADRIMESTRE)SCIENZE CHIMICHE, FISICHE ENATURALI (II QUADRIMESTRE)INFORMATICACOMPORTAMENTO
PARAMETRI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
GRADO DI RAGGIUNGIMENTO
DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
VOTO GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DELLE
COMPETENZE NEL COMPORTAMENTO
Sicuro e pieno raggiungimento dei traguardi fissati
10 Partecipa alle attività in modo costruttivo, collabora, rispetta persone e ambienti
Completo raggiungimento dei traguardi fissati
9 Partecipa con interventi positivi, collabora e rispetta persone e ambienti
Adeguato raggiungimento dei traguardi fissati
8 Partecipa con interesse, collabora quasi sempre,rispetta persone e ambienti
Complessivo raggiungimento dei traguardi fissati
7 Partecipa alle attività con sufficiente interesse, collabora quasi sempre, rispetta persone e ambienti
Raggiungimento delle competenze basilari 6 Partecipa in modo settoriale, collabora se sollecitato, rispetta persone e ambienti
Parziale raggiungimento delle competenzebasilari
5 Partecipa in modo alterno, non sempre collabora con compagni e insegnanti, talvolta non è rispettoso
Mancato raggiungimento delle competenzebasilari
4 Partecipa con scarso interesse, non collabora con
compagni e insegnanti, spesso non è rispettoso