I medici e l’assicurazione rc professionale obbligatoria

I Medici e l’Assicurazione RC

Professionale Obbligatoria

Diapo Eventi e Congressi - Segreteria Organizzativa e Provider ECM n. 1057

Il 15 agosto 2014 è ufficialmente entrato in vigore

l'obbligo per i medici di dotarsi di una polizza RC professionale.

Il problema dello scudo assicurativo, pericolo incombente su tutti i camici bianchi sta agitando la categoria.


L’obbligo in realtà doveva scattare già due anni fa, poi è slittato al 2013 e ancora al 2014.

Rinvio dovuto ai diversi nodi da sciogliere, come la difficoltà di reperire sul mercato una polizza con una copertura adeguata e a prezzi sostenibili.


Un cittadino ha 10 anni di tempo dal momento in cui si accorge del danno per richiedere un risarcimento.

Questo è un periodo di tempo estremamente lungo che porta ad emergere situazioni risarcitorie anche a grande distanza dall’evento.


Ciò rende difficile per i medici e per le assicurazioni stabilire una difesa adeguata, ed una tutela adeguata non solo del professionista, ma del cittadino.


Al momento in Italia solo 4 -5 compagnie assicuratrici competono nelle polizze per la «malpractice» medica, le altre, vuoi per condizioni, vuoi per tariffa, sono fuori mercato, e, in assenza di un contesto concorrenziale, i costi sono ancora troppo alti.


La protezione assicurativa in un parto, costa a un ginecologo circa 9 mila euro l'anno, con un massimale di 500 mila euro. Tariffa simile per l'autore di un intervento che, ad esempio, dovesse difendersi dall'accusa di non aver operato tempestivamente un paziente con un tumore raro.


Secondo un'inchiesta tra i broker svolta dall'Ordine dei medici di Roma, per l'attività privata si arriva a una media di 14mila euro circa l'anno, massimali 1 milione e mezzo di euro. Più fortunati medici e pediatri di famiglia, che appartengono all'area delle convenzioni, quindi non dipendenti pubblici: da 750 a 2 mila euro all'anno.


È un provvedimento che riguarda soprattutto i medici privati, che pagherebbero 12-13 mila euro l’anno e il doppio per alcune categorie più a rischio.

Costi completamente diversi per quelli dell’ASL che hanno già un’assicurazione da 500-600€ l’anno che li protegge da colpe gravi.

È una spesa notevole in particolare per chi è agli inizi della carriera.


Solo chi è regolarmente iscritto all'albo può sottoscrivere l'RC professionale, e questo può aiutare a distinguere i professionisti dagli abusivi.


È un'ulteriore garanzia insomma, dell'impegno del medico ad effettuare prestazioni di qualità e ad ottenere il miglior risultato possibile:

come per le RC Auto, infatti, i premi crescono in caso di elevato numero di richieste di risarcimento danno.


Se un medico è sicuro del proprio lavoro, non ha motivo di non

assicurarsi.

In quest'ottica, una RC professionale può essere considerata un parametro di qualità del lavoro dello specialista, traducendosi in una maggior tranquillità per il paziente.


Sembrerebbe nei contenziosi per presunta “malpratice” le compagnie assicuratrici richiedano al medico di dimostrare la propria regolarità di aggiornamento professionale atta a scagionarlo dall’accusa, attraverso il programma di formazione continua in medicina (ECM), regolamentata dall’agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas) e certificata dal proprio ordine di appartenenza.


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