I luoghi del tempo libero: IL TEATRO

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Si ringrazia per il sostegno

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Materiale didattico per l’a.s. 2013/14 - Percorso didattico e Concorso nazionale “Guarda dove FAI”

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INDICE E LEGENDAINDICE E LEGENDA

INDICE

•Il teatro nell’antica Grecia•Il teatro romano•Nel Medioevo•Tra ‘400 e ‘500•Il teatro all’italiana•Il teatro nel suo massimo splendore•Il teatro nel Novecento•Il teatro più piccolo del mondo!•Video

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IL TEATRO NELLIL TEATRO NELL’’ANTICA GRECIAANTICA GRECIA

Il teatro, una delle prime manifestazioni culturali dell’uomo, ha origini antichissime; ma fu con i Greci che ebbe il suo massimo sviluppo e acquistò una struttura definita.

Per i Greci il teatro non era considerato una semplice occasione di divertimento, ma piuttosto un evento di massa dalla forte valenza religiosa e

educativa , un rito collettivo in cui la polis (la città) si riuniva per celebrare le

storie dei miti, patrimonio culturale comune della popolazione.

La struttura era a cielo aperto, dapprima un semplice spiazzo

trapezoidale o circolare attorno al quale si radunava la collettività; nel V-

IV secolo a.C. diventa una costruzione in pietra o marmo.

Teatro di Delfi (Grecia), costruito nel IV secolo a.C.

STRUTTURALo spazio si distribuiva intorno all’area riservata al coro, l’orchestra, di forma circolare; questa era circondata da un lato dalla cavea , che ospitava le gradinate per gli spettatori, inizialmente ricavate dai pendii di una collina e successivamente costruite in legno, pietra o marmo; dall'altro lato c’era la scena (skené), costruzione allungata situata a un livello più alto dell'orchestra, davanti alla quale agivano gli attori su un palco.

Il teatro greco, composto di questi tre elementi principali, fu perfezionato e trasformato fino a raggiungere l’aspetto imponente degli esemplari di Atene, Delfi e Epidauro in Grecia, Efeso e Prienein Asia Minore, Taormina e Siracusa nella Magna Grecia siciliana.

IL TEATRO NELLIL TEATRO NELL’’ANTICA GRECIAANTICA GRECIA

IL TEATRO NELLIL TEATRO NELL’’ANTICA GRECIAANTICA GRECIA

Il teatro di Siracusa in Sicilia.

Il teatro greco di SiracusaIl maggiore esempio dell’architettura teatrale dell’occidente greco, il teatro di Siracusa, posto sulle pendici del colle Temenite, ha la particolarità di essere quasi interamente

scavato nella roccia.

Costruito nel V sec. a.C. e rifatto nel III secolo a.C., fu poi trasformato in epoca romana. Rimasto in stato di abbandono per lunghi secoli, ha subito una serie di spoliazioni nella prima metà del ‘500. Tra il ‘700 e l'800 iniziarono importanti campagne di scavo per riportare alla luce la sua struttura.

Oggi il teatro è uno dei monumenti del Parco Archeologico di Siracusa e accoglie rappresentazioni di opere della classicità greca.

Nella Roma antica i ‘ludi’furono le prime forme di spettacolo teatrale, allestiti inizialmente nel Circo Massimo in onore di Giove, Giunone e Minerva.

Solo in tarda etàrepubblicana si costruirono edifici destinati esclusivamente alle rappresentazioni teatrali.

IL TEATRO ROMANOIL TEATRO ROMANO

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

Il primo teatro in pietra di Roma fu quello edificato da Pompeo (55 a.C.), oggi purtroppo andato

distrutto.

IL TEATRO ROMANOIL TEATRO ROMANO

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

.

I resti del teatro romano di Aosta.

Come nel teatro greco, la struttura del teatro romano si organizzava attorno all’orchestra (platea), ridotta a semicerchio. Ma a differenza dei modelli ellenistici, la cavea era appoggiata su costruzioni in muratura, articolate in gallerie e suddivise in settori, con una facciata esterna a più piani.

IL TEATRO ROMANOIL TEATRO ROMANO

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

Resti di teatri romani

Sia i teatri greci che quelli romani cessarono di svolgere la loro funzione quando, a partire dal V secolo d.C., furono abbandonati o trasformati a causa della disapprovazione cristiana per ogni sorta di rappresentazione pagana; spesso, al pari degli anfiteatri e dei circhi romani, costituirono cave da cui asportare materiali da costruzione.

IL TEATRO ROMANOIL TEATRO ROMANO

Quel che rimane della facciata del Teatro di Marcello a Roma.

Il Teatro di Marcello

Iniziato da Cesare, fu completato da Augusto, che lo inaugurò nel 13 a.C. dedicandolo al nipote Marcello, da lui designato come successore a capo dell'impero, ma morto prematuramente.

Aveva una cavea alta più di 30 metri, costituita da due ordini architettonici: dorico al primo piano e ionico al secondo; l’attico, che concludeva la struttura, era invece scandito da lesene corinzie; l'esterno era in travertino con 41 arcate inquadrate da pilastri. Poteva ospitare fino a 20.000 persone.

Oggi possiamo ammirare solo una parte dell’originaria facciata esterna; in epoca medievale, infatti, il teatro fu incluso in una fortezza e nel ‘500 venne trasformato in palazzo residenziale.

NEL MEDIOEVONEL MEDIOEVO

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

Nel Medioevo si assiste alla sparizione dell’organizzazione stabile e strutturata del teatro, com'era in età ellenistica e romana, ma non per questo scompaiono gli spettacoli scenici. Le rappresentazioni didattico-edificanti, rilanciate sulle basi della dottrina cristiana, vengono messe in scena in sedi “improprie”, per esempio nelle chiese nel caso delle sacre rappresentazioni o in spazi all’aperto di volta in volta attrezzati per l’occasione.

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Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

La scena era provvisoria, delimitata da ampi tendaggi che venivano aperti e chiusi durante l'entrata e l'uscita degli attori.

Solo dalla metà del XV secolo si afferma la volontà di definire una struttura architettonica adatta alla rappresentazione teatrale, messa in scena dai primi attori professionisti.

Ancora all’inizio del Rinascimento gli spettacoli teatrali continuano a svolgersi in luoghi ‘impropri’: nelle grandi sale adibite a ricevimenti e feste o nei cortili dei palazzi signorili.

Grazie anche alla suggestione degli esempi e dei testi - in particolare il De architectura di Vitruvio - dell’età classica, nasce il cosiddetto teatro da sala : un ambiente caratterizzato dalla cavea semicircolare di ispirazione classica, col palcoscenico sopraelevato e la scena davanti alla quale si svolge la rappresentazione.

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Teatro Olimpico di Vicenza, progettato da Andrea Palladio nel 1580-84.

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Verso la metà del Cinquecento, la scena viene incorniciata da un prospetto scenico in legno decorato, concepito per suggerire la sensazione di una parete divisoria tra il luogo della scena e quello occupato dal pubblico.

La scena prospettica

L’immagine prevalente della scenografia teatrale italiana del primo Cinquecento era la piazza urbana, porzione emblematica dell’universo cittadino dell’epoca, riprodotta partendo da uno specifico punto della sala teatrale, luogo dello spettatore ideale. Tale punto determinava la posizione della linea dell’orizzonte e del punto di fuga verso cui convergevano tutte le linee della scenografia. Fissati tali parametri, la scena veniva realizzata dipingendo prospetticamente l’immagine della piazza cittadina sulle quinte (pannelli dipinti con gli edifici degradanti quanto più vicini al punto di fuga) dislocate in coppie simmetriche ai lati del palcoscenico e convergenti verso il fondale (pannello più grande posto in fondo, al centro del palcoscenico) che completava il quadro scenico.

La scena prospettica

L’immagine prevalente della scenografia teatrale italiana del primo Cinquecento era la piazza urbana, porzione emblematica dell’universo cittadino dell’epoca, riprodotta partendo da uno specifico punto della sala teatrale, luogo dello spettatore ideale. Tale punto determinava la posizione della linea dell’orizzonte e del punto di fuga verso cui convergevano tutte le linee della scenografia. Fissati tali parametri, la scena veniva realizzata dipingendo prospetticamente l’immagine della piazza cittadina sulle quinte (pannelli dipinti con gli edifici degradanti quanto più vicini al punto di fuga) dislocate in coppie simmetriche ai lati del palcoscenico e convergenti verso il fondale (pannello più grande posto in fondo, al centro del palcoscenico) che completava il quadro scenico.

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Esempi notevoli di questo tipo di teatro stabile sono il Teatro Olimpico di Vicenza , opera del Andrea Palladio (1580-84) e il Teatro Olimpico di Sabbioneta di Vincenzo Scamozzi (1588), costruito per Vespasiano Gonzaga.

Teatro Olimpico di Sabbioneta: visione dall’alto, la galleria o pergula e la scena.

IL TEATRO ALLIL TEATRO ALL’’ITALIANAITALIANA

Interno del Teatro Regio di Torino, 1752. Giovanni Michele Graneri.

Una nuova evoluzione del teatro e della sua struttura si ebbe in etàbarocca, quando si impone il teatrodetto “all’italiana ”, che risponde alla necessità di ospitare un numero sempre maggiore di spettatori.

La diffusione del melodramma porta inoltre al bisogno di aggiungere uno spazio che accolga i suonatori, ricavato ai piedi del proscenio, la parte del palcoscenico protesa verso la platea.

Le strutture semplici e lineari che caratterizzavano il palco cinquecentesco vennero trasformate in grandiosi prospetti scenici, riccamente decorati, con vistosi effetti di apparizione e sparizione degli attori.

IL TEATRO ALLIL TEATRO ALL’’ITALIANAITALIANA

Il Teatro La Scala di Milano.

Verso la metà del ‘600 la sala venne caratterizzata da ordini di palchetti “ad alveare” , completamente autonomi e sovrapposti, con accessi e servizi indipendenti dal palcoscenico. Questo permise il massimo sfruttamento dello spazio per il pubblico, suddiviso tra le diverse classi sociali: la platea per la borghesia, i palchi riservati alle famiglie aristocratiche e il loggione, galleria nel sottotetto per i meno abbienti.

Il Teatro Filarmonico di Verona.

IL TEATRO ALLIL TEATRO ALL’’ITALIANAITALIANA

Il Teatro San Carlo di Napoli, il più antico teatro d'opera europeo, fra quelli oggi esistenti.

Il palco reale

Il palco reale era un particolare tipo di palco, destinato ad accogliere il monarca e i componenti della sua famiglia.

Presente ancora in alcuni dei maggiori teatri all’italiana, era di ampiezza e altezza maggiori rispetto ai normali palchetti ed era posto frontalmente al palcoscenico, generalmente sopra il primo ordine di palchi. Oggigiorno è per lo più riservato alle alte cariche dello Stato.

IL TEATRO NEL SUO MASSIMO SPLENDOREIL TEATRO NEL SUO MASSIMO SPLENDORE

Foyer Teatro la Fenice a Venezia.

La complessa tipologia del teatro all’italiana conosce il suo massimo splendore nel Settecento. Il neoclassicismo porta alla costruzione di edifici che rispondono ai principi della solidità e della comodità e cancella le impronte decorative di origine barocca o rococò. Si strutturano gli ambienti di ritrovo per il pubblico (come il foyer), la facciata assume forme monumentali e compare spesso un portico centrale per accogliere le carrozze degli spettatori.

La facciata neoclassico del Teatro La Scala di Milano.

IL TEATRO NEL SUO MASSIMO SPLENDOREIL TEATRO NEL SUO MASSIMO SPLENDORE

Opéra di Parigi, costruito su modello del teatro all’italiana.

Molto diffuse sono le soluzioni dei palchi disposti a ferro di cavallo, come nel caso del Teatro Argentina a Roma, La Scala a Milano o la Fenice a Venezia; il Teatro San Carlo a Napoli propone invece una soluzione a campana. L’architetto Filippo Juvarraper il Teatro Regio di Torino preferì utilizzare la forma di un’ellisse, tagliata all’estremità da un arco di proscenio.

Per oltre due secoli il teatro “all’italiana” costituì il modello dominante in tutta Europa: si moltiplicano gli esempi pubblici e privati, che privilegiano la pianta a ferro di cavallo.

IL TEATRO NEL NOVECENTOIL TEATRO NEL NOVECENTO

Nel Novecento si assiste alla revisione della struttura del teatro “all’italiana” nel tentativo di riformulare il rapporto tra spettatori e attori; quello che viene rifiutato è l’effetto della “quarta parete”, cioè quella sorta di “muro” immaginario attraverso il quale il pubblico osserva l’azione che si svolge sul palcoscenico.

In molti teatri del Novecento si ha l’abolizione dell’arco scenico, che separava lo spazio tra attore e spettatore, e si tende a rifiutare la suddivisione rigida del pubblico per classi sociali, come avveniva nella sala all’italiana attraverso l’uso dei palchi e dei diversi ordini di gallerie.

Il National Theatre di Londra .

IL TEATRO NEL NOVECENTOIL TEATRO NEL NOVECENTO

Il movimento delle Avanguardie Storiche , dei primi del ‘900, attraverso il suo radicale sperimentalismo e spirito provocatorio, propose l’esportazione degli spettacoli teatrali in ambienti diversi da quelli tradizionali, il cosiddetto “teatro fuori dai teatri”: le rappresentazioni avvenivano nelle strade, nei cabaret o nei caffè.

Il Futurismo trasformò lo spazio scenico con l’obiettivo di suscitare emozioni dirette e violente sullo spettatore. La nuova scenografia futurista viene quindi pensata come sintesi di "dinamismo, simultaneità e unità d'azione tra uomo e ambiente"che si esprime in un trionfo di colori, forme geometriche e un ampio utilizzo della luce elettrica come elemento scenografico.

IL TEATRO NEL NOVECENTOIL TEATRO NEL NOVECENTO

Opera House di Sydney.

La seconda metà del Novecento vede la progettazione di teatri polifunzionali: oltre ad ospitare rappresentazioni teatrali, concerti e spettacoli musicali di vario tipo, accolgono al loro interno sale cinematografiche, biblioteche, sale conferenze e ristoranti.

È questo il caso dell’Opera House di Sydney (Australia), della Casa della Cultura di Grenoble (Francia) o del Barbican Arts Centre di Londra. Londra.

IL TEATRO PIUIL TEATRO PIU’’ PICCOLO DEL MONDO!PICCOLO DEL MONDO!

Incluso nel “Guinnesdei primati” 1997 come il più piccolo teatro storico pubblico del mondo, il Teatrino di Vetriano, in provincia di Lucca, misura solo 71 metri quadrati, ma ècompleto di tutto quanto si richieda a una sala teatrale in piena regola. Costruito nel 1890, ècaratterizzato da una pianta trapezoidale e due ordini di balconate.

Negli anni Ottanta minacciosi dissesti alle strutture portanti ne hanno imposto la chiusura. Grazie alla Delegazione FAI di Lucca, il bene è stato acquisito nel 1997 dal FAI che si è impegnato a restaurare il teatrino e a renderlo nuovamente agibile, per ospitare opere di prosa e arte varia.

Teatrino di Vetriano . Vetriano di Pescaglia, Lucca.

VIDEOVIDEO

Piccola storia del teatro a palchi detto all'italia na – P. DaverioYouTube: http://youtu.be/DSCoLHBzNKQ

Il Teatro alla Scala di Milano (chiedere all’Accademia!)

Real Teatro Borbonico di San Carlo, NapoliYouTube: http://www.youtube.com/watch?v=P27YJCNzu8Q

Teatro La Fenice, VeneziaYouTube: http://www.youtube.com/watch?v=zdpCXHMUV8k