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I Lunedì dell'AMCI
“In tempo di crisi…
Sanità tra territorio e
ospedale”
lunedì 14 gennaio 2013
1 Aldo Mozzone
“In tempo di crisi…
Sanità tra territorio e ospedale”
Siamo nel 5° anno di crisi economico-finanziaria
(fallimento Lehman Brothers 15 09 2008) che pesa
sui sistemi socio-sanitari e sui livelli di salute
Necessità di fronteggiare la scarsità di risorse
Trend della diseguaglianza in salute in aumento
Cultura dell’appropriatezza: Larga offerta di servizi
non indirizzata al target prioritario. Revisione
dell’importanza (o utilità) marginale di ciascun
intervento, per aumentarne l’efficacia. Conflitto di
interesse.
Ruolo del territorio in tempo di crisi
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2
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E’ SOLO UN PROBLEMA DI RISORSE?
Perseguire il buon utilizzo delle risorse può rappresentare una opportunità.
- tendenza all’appropriatezza
PERICOLO! Quando scarseggiano le risorse c’è il rischio di una gestione economicistica: (tagli lineari, regole di altri settori, perdita obiettivo)
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Rendimenti marginali decrescenti
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STABILIRE LE PRIORITA’
Tra sanità e altri settori
Tra interventi collettivi e sul singolo
(igiene ambientale, alimenti, cure primarie)
Tra fasce di popolazione (età, censo, salute)
Tra accertamenti, processi di cura, trattamenti innovativi
GERARCHIA DI INTERVENTI 6
4
Per concessione del Dott. Guido Giustetto
Ricoveri per Sindrome Coronarica Acuta a Torino 2009
Procedure di rivascolarizzazione
Per concessione del Dott. Guido Giustetto
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SSN UNIVERSALISTICO E SOLIDARISTICO
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CARTA EUROPEA DI ETICA MEDICA 2011:
cure sobrie, essenziali, appropriate
European Charter of Medical Ethics
Preamble
The expansion and developments of the European Community
provides the opportunity for physicians to extend their
influence, not only on a joint ethical basis but also relative to
the principles of behaviour to be respected in the practice of
their profession.
Ethical principles
Principle 3
The physician gives the patient the most essential and
appropriate care, without any discrimination.
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LOW IS BETTER?
Per concessione del Dott. Guido Giustetto
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Per concessione del Dott. Guido Giustetto
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Per concessione del Dott. Guido Giustetto
Probabilità di ottenere falsi risultati
con gli esami di laboratorio
1 5
2 10
4 19
6 26
10 40
20 64
50 92
90 99
NUMERO
DI
TEST
PROBABILITà
PERCENTUALE
DI FALSI
POSITIVI
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8
EFFETTI COLLATERALI DEGLI ESAMI INUTILI
IATROGENESI (per falsi positivi)
RASSICURAZIONE INGIUSTIFICATA (falsi
negativi)
COSTI DELLA NON QUALITA’
LISTE DI ATTESA
DISUGUAGLIANZA NELL’ACCESSO ALLE
PRESTAZIONI
DISOMOGENEITA’ NELLE PROPOSTE DEI
MEDICI
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“Prima di prescrivere un test
APPROPRIATEZZA
NELLA RICHIESTA DI
ESAMI RADIOLOGICI
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CONFLITTO DI INTERESSE
RICERCA
LETTERATURA SCIENTIFICA
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
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CONFLITTO DI INTERESSE
Si verifica quando ci si trova in una condizione
nella quale il giudizio professionale, riguardante
un interesse primario (la salute di un pazienteo, la
veridicità dei risultati di una ricerca ……) tende ad
essere indebitamente influenzato da un interesse
secondario (guadagno economico, vantaggio
personale) (D.F. Thompson NEJM – 1993 n.329))
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CODICE DEONTOLOGICO
ART. 30:
Il medico deve evitare ogni condizione nella quale il giudizio professionale riguardante l’interesse primario, quale è la salute del cittadino, possa essere indebitamente influenzato da un interesse secondario.
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CODICE DEONTOLOGICO
ART. 30:
Il medico deve:
Essere consapevole del possibile verificarsi di un conflitto di interesse e valutarne l’importanza e gli eventuali rischi
Prevenire ogni situazione che possa essere evitata
Dichiarare in maniera esplicita il rapporto che potrebbe influenzare le sue scelte, consentendo al destinatario di queste una valutazione critica consapevole
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MARKETING
Essere consapevoli delle strategie del marketing dovrebbe essere il primo passo per difenderci dal consumismo sanitario
( Gianna Milano: L’informazione tra sensazionalismo e marketing –
Và pensiero n°468 – 23.02.2011
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BIG PHARMA Investment in Marketing and in R & D (2004)
Pfizer
Glaxo Smith Kline
Johnson & Johnson
Merck
Novartis
Astra Zeneca
Roche
Bristol M. Squibb
Wyeth
Abbot Labs
MARKETING R & D
COSTS (Billions US $) COMPANY
16,9
12,93
15,86
7,35
8,87
7,84
7,24
6,43
5,80
4,92
7,68
5,20
5,20
4,01
4,21
3,80
4,01
2,50
2,46
1,70
Source: Center for Public Integrity 2005 modif. da G.Domenighetti – BOCCONI 2008
INNOVAZIONE FARMACEUTICA
Diversi 2005-2006.ppt
Secondo la rivista indipendente “Prescrire” su 3335 nuovi medicamenti messi sul mercato dal 1981 al 2005:
7 (0,21%) progresso terapeutico maggiore
78 (2,34%) progresso terapeutico importante (con alcuni limiti)
227 (6,81%) apporto presente ma limitato (non sconvolge la terapia)
2789 (83,63%) ESSENZIALMENTE COPIE (“ME - TOO”)
106 (3,18) nessun vantaggio bensì inconvenienti possibili o
dimostrati
128 (3,84%) valutazione clinica insufficiente per dare un giudizio
Gli organi di controllo si sono trasformati in agenzie ausiliarie dell’industria Fonte: Prescrire febbraio 2006
03.10.05durabilitasistemisanitari.ppt da G.Domenighetti – BOCCONI 2008 - modif. 24
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Ragionare sui risultati di RCT in modo esclusivo non
consente sempre di garantire EFFECTIVENESS (effettiva efficacia tenendo conto di rischi e benefici) e tanto meno di COST EFFECTIVENESS (sostenibilità economica dell’intervento in rapporto alle risorse impiegate)
RICERCA
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RICERCA
RCT:
Popolazione super selezionata
Compliance elevata
No comorbidità
Patologia definita con criteri rigidi
(Jarvinen T. et al. The true cost of pharmacological disease prevention.
BMJ 2011;342)
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END POINTS SURROGATI/VERI
Esempi di veri: Guarigione di una malattia Prolungamento della sopravvivenza Miglioramento della qualità della vita Ridurre incidenza di ICTUS – IMA – FRATTURE – DIALISI
Esempi di surrogati: Riduzione P.A. Riduzione colesterolemia Riduzione creatininemia Riduzione placca arteriosclerotica Aumento densità ossea
(BIF VII n. 3, 2000)
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END POINTS SURROGATI/VERI Gli end points surrogati sono importanti nelle
prime fasi di sperimentazione, ma prima di introdurre un farmaco in commercio è necessario valutare gli end points veri.
Esempio:
ROSIGLITAZONE (AVANDIA – AVANDAMET)
Riduzione valori di emoglobina glicata ma aumento del rischio CV
15
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Medical Journals Are an
Extension of the Marketing
Arm of Pharmaceutical
Companies
29
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I risultati completi, compresi quelli sugli effetti
indesiderati, non sono pubblicati
PROBLEMI CONNESSI ALL’ATTUALE SISTEMA DI PUBBLICAZIONE DELLE RICERCHE
SULLE RIVISTE DI MEDICINA
Fonte: R. Smith, I. Roberts. Plos clinical trials (2006)
I risultati delle ricerche pubblicate sono di regola favorevoli allo sponsor
Non è chiaro chi siano effettivamente gli autori delle ricerche (Guest autorship – Ghost writing)
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MEDICALIZZAZIONE DELLA SOCIETA’ ESEMPIO MACROSCOPICO DI CONFLITTO
DI INTERESSE CHE GENERA INAPPROPRIATEZZA
Asimmetria informativa
Campagne di prevenzione
Messaggi giornalistici
Piano quantitativo (abbassamento delle soglie)
Piano temporale (diagnosi precoce)
Piano qualitativo (nuove malattie)
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“THERE`S A LOT OF
MONEY TO
BE MADE FROM
TELLING HEALTHY
PEOPLE THEY ARE
SICK”
•
R. Moynihan et al. BMJ 2002
BMJ 13,April 2002
Too Much
Medicine?
da G.Domenighetti – BOCCONI 2008 - modif. 33
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CALENDARIO
OTTOBRE 2005 1-31 Mese della prevenzione del cancro al
seno 1-31 Rett syndrome awareness month 1-31 World blindness awareness month 6 Giornata europea della depressione 8 Giornata mondiale delle cure palliative 9 Giornata mondiale della celiachia 10 Giornata mondiale dell’obesità
SANTI MORBIDITA
2005 435 giorni “occupati”
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18
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10 Giornata mondiale della salute mentale 12 Giornata mondiale delle malattie
reumatiche 13-19 Settimana della diagnosi e della
terapia della costipazione 13 Giornata mondiale della vista 16 World Food Day 17-22 Settimana europea contro il dolore 18 Giornata della menopausa 20 Giornata mondiale dell’osteoporosi 22 International stuttering awareness day 23-29 Hearing aids awareness week 26 Giornata della salute del polmone 29 Giornata mondiale della psoriasi 31-6 nov. International herpes week
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TOP 20 DEI “NON DISEASE” : 1. Età
2. Lavoro
3. Noia
4. Borse sotto gli occhi
5. Ingnoranza
6. Calvizia
7. Lentiggini
8. Orecchie grandi
9. Capelli grigi o bianchi
10.Bruttezza
11.Nascita
12.Allergia al 21° Secolo
13.Cambio di fuso orario
14.Infelicità
15.Cellulite
16.Postumi di sbornia
17.Ansia per le misure del pene
ed invidia per il pene
18.Gravidanza
19.Stress da traffico
20.Solitudine In search of “nondisease”. BMJ
2002;324:883-5. 36
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Tratto dal “Washington Post” del 14 luglio 2000
“Vostro figlio va male a scuola?
Potrebbe essere colpa dell’ostetrico che vi ha
assistito durante il parto.
Per saperne di più, telefonate allo studio degli
avvocati Baker & Smithson, al vostro servizio dal
lunedì al Venerdì dalle ore 9 alle ore 17.
Ogni costo sarà a carico della Compagnia di
Assicurazione del personale medico e paramedico
(Amedeo Bianco – Convegno LARC su appropriatezza – 28.1.2006)
CURE PRIMARIE: PROBLEMI IN CAMPO
Dare risposta sul territorio ai bisogni di salute dei cittadini
Ridurre le diseguaglianze
Utilizzare in modo appropriato le risorse disponibili
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CURE PRIMARIE: PROBLEMI IN CAMPO
Non bisogna pensare alla MG come punto di risposta all’urgenza o a situazioni di acuzie critiche
Contenere la crescita della spesa
Gestire la marea montante di cronicità
Gestire a domicilio i malati terminali
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21
3 GIORNI DI
OSSERVAZIONE
1529 ACCESSI REGISTRATI
86.4% IN STUDIO
9.9% DOMICILIARI
57.4 ETA’ MEDIA
da 2 a 96 RANGE ETA’
11 ACCESSI PER PROCURA
Attività lavorativa dei Medici di Medicina
Generale (MMG) nella Regione Piemonte
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Ed Wagner Per concessione del Dott. Andrea Pizzini Per concessione del Dott. Andrea Pizzini
6. Sistema Informativo Computerizzato per: 1. attenersi al Percorso di Cura 2. mostrare le performance nei confronti degl’indicatori 3. creare i Registri di patologia (che sono alla base del sistema «popolation-based»)
I 6 ELEMENTI DEL CHRONIC CARE MODEL
1. Le risorse della Comunità: gruppi di volontariato, associazioni Pazienti, ecc…
2. Le Organizzazioni Sanitarie: Malattie Croniche come priorità per i SSN.
3. Supporto all’autogestione: paziente diventa il protagonista attivo.
5. Organizzazione del Team: multidisciplinare e con chiara condivisione del lavoro. 4. Supporto alle decisioni: percorsi di cura con Standard basati sulle evidenze e Formazione.
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1. Il passaggio da un’assistenza “reattiva” a un’assistenza “proattiva”.
2. Un’assistenza basata sulla popolazione, sulla stratificazione del rischio e su differenti livelli di intensità assistenziale.
3. Il riconoscimento che le cure primarie devono essere il punto centrale (Hub) dei processi assistenziali con forti collegamenti con il resto del sistema (Spoke).
4. L’erogazione di un’assistenza focalizzata sui bisogni individuali della persona, nel suo specifico contesto sociale.
5. La presenza di sistemi informativi evoluti.
6. Poter far leva sulla partecipazione comunitaria.
7. Investire sull’auto-gestione dei pazienti e dei caregivers.
8. Disporre di linee guida in grado di tener conto della co-morbilità.
9. Basarsi su team multiprofessionali che puntano al miglioramento continuo (Gestione Integrata).
QUESTI MODELLI ASSISTENZIALI HANNO IN COMUNE MOLTI ELEMENTI:
QUESTI ELEMENTI SONO IL CARDINE SU CUI CROSTUIRE L’APPROCCIO ALLE MALATTIE CRONICHE
45 Per concessione del Dott. Andrea Pizzini
QUALI RISPOSTE?
24 H mediante associazionismo + personale di studio
AFT – UCCP
Medicina di iniziativa - GID
Condivisione percorsi di cura appropriati
Domiciliarità - RSA – Ospedali di Comunità
Responsabilizzazione dei prescrittori
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24
REGIONE PIEMONTE n° Pazienti
in GI n° Medici
n° Medici
Aderenti
TOTALE 68.670 3167 2193
GID: I NUMERI al 30 Settembre 2011
(70%)
Per concessione del Dott. Andrea Pizzini
DATI ESTRATTI DAL PORTALE
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DATI ESTRATTI DAL PORTALE
0
50
100
150
200
250
300
92100
65
92
186
82
62
108
190
266
85
179
80 74
6171 76 78
46
85
149
241
69
136
2008
2009
TASSO DI RICOVERO PER DIABETE
-21,3%
Ricoveri
-7,9%
Spesa
Per concessione del Dott. Andrea Pizzini
26
51 51
Compiti di ogni
professionista della
salute sono tra gli altri:
• La lotta alla
diseguaglianza
• La ricerca
dell’appropriatezza
• Conoscere e tenere
conto che il conflitto di
interesse esiste e
condiziona
profondamente
ogni atto sanitario.