I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano...

23
147 Antonio Ventura I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale di Antonio Ventura 1. Introduzione Terrae incognitae era una delle espressioni letterarie ricorrenti nelle prime mappe per indicare quelle regioni sconosciute, di cui i cartografi avevano sentito favoleggiare meraviglie da viaggiatori e mercanti, senza tuttavia possedere informa- zioni precise. Alla pari di esse i Fondi Speciali, custoditi ed incrementati da generazioni di bibliotecari ma non del tutto esplorati, hanno rappresentato all’interno della Bi- blioteca Provinciale e, in parte, tuttora rappresentano, 1 per restare in metafora, una sorta di terrae incognitae, dalle quali emergono in continuazione rarità documenta- rie e preziosi cimeli bibliografici e tipografici. Le raccolte conservate tra i loro scaffali provengono, infatti, dalla vecchia Biblioteca Comunale, dalle soppressioni francese e piemontese dei monasteri di Capitanata 2 e da illustri protagonisti della cultura nazionale e locale: 3 tutte, comun- que, nonostante la diversità della provenienza sono riconducibili ai due settori fon- damentali in cui si articolano i Fondi Speciali: il Locale e l’Antico, che per molti aspetti sono collegati tra loro. 1 È ancora in corso la catalogazione dei fondi moderni e di quello antico. 2 Anna CLEMENTE - Giuseppe CLEMENTE, La soppressione degli ordini monastici in Capitanata nel decennio francese (1806-1815), Bari, Tipografica, 1993. 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola Zingarelli (Cerignola 1860-Milano 1935) professore universitario, dantista, filologo e Accademico della Crusca; Angelo Fraccacreta (San Severo 1882-Napoli 1950), meridionalista, rettore dell’Università di Bari nel 1943- 1944; Alfredo Petrucci (S. Nicandro Garganico 1888-Roma 1969), direttore del Gabinetto delle stampe di Roma, ma anche raffinato incisore e scrittore; Luigi Tamburrano (San Giovanni Rotondo 1894-Foggia 1964), vice presidente dell’Amministrazione Provinciale di Capitanata presieduta dal senatore Allegato, e senatore nel primo Parlamento Repubblicano per il Collegio di Foggia; Michele Vocino (Peschici 1881-Roma 1965), giornalista e storico locale; Mario Domenico Simone (Caserta 1901-Manfredonia 1975), esponente del Partito d’Azione, editore, fondatore della Società Dauna di Cultura; Lorenzo Agnelli (Sant’Agata di Puglia 1830- 1904), storico; Ignazio Bellucci (Troia 1804-Manfredonia 1887), vicario capitolare dell’Archidiocesi di Manfredonia, e Michele Bellucci (Manfredonia 1849-Roma 1944), musicologo e notaio; Ester Loiodice (Foggia 1893-Roma 1985), studiosa di tradizioni popolari; i bibliofili Luigi Rosario Saponaro (Foggia 1913-Foggia 1970); Giuseppe D’Urso (Solofra 1875-Rocchetta Sant’Antonio 1935), medico e meridionalista; Domenico Faiella (sec. XIX-XX), Antonio Nardini (sec. XIX-XX) e Raffaele Pagliara (sec. XIX-XX).

Transcript of I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano...

Page 1: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

147

Antonio Ventura

I Fondi Speciali: le terrae incognitaedella Biblioteca Provinciale

di Antonio Ventura

1. Introduzione

Terrae incognitae era una delle espressioni letterarie ricorrenti nelle primemappe per indicare quelle regioni sconosciute, di cui i cartografi avevano sentitofavoleggiare meraviglie da viaggiatori e mercanti, senza tuttavia possedere informa-zioni precise.

Alla pari di esse i Fondi Speciali, custoditi ed incrementati da generazioni dibibliotecari ma non del tutto esplorati, hanno rappresentato all’interno della Bi-blioteca Provinciale e, in parte, tuttora rappresentano,1 per restare in metafora, unasorta di terrae incognitae, dalle quali emergono in continuazione rarità documenta-rie e preziosi cimeli bibliografici e tipografici.

Le raccolte conservate tra i loro scaffali provengono, infatti, dalla vecchiaBiblioteca Comunale, dalle soppressioni francese e piemontese dei monasteri diCapitanata2 e da illustri protagonisti della cultura nazionale e locale:3 tutte, comun-que, nonostante la diversità della provenienza sono riconducibili ai due settori fon-damentali in cui si articolano i Fondi Speciali: il Locale e l’Antico, che per moltiaspetti sono collegati tra loro.

1 È ancora in corso la catalogazione dei fondi moderni e di quello antico.2 Anna CLEMENTE - Giuseppe CLEMENTE, La soppressione degli ordini monastici in Capitanata nel decennio

francese (1806-1815), Bari, Tipografica, 1993.3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola

Zingarelli (Cerignola 1860-Milano 1935) professore universitario, dantista, filologo e Accademico della Crusca;Angelo Fraccacreta (San Severo 1882-Napoli 1950), meridionalista, rettore dell’Università di Bari nel 1943-1944; Alfredo Petrucci (S. Nicandro Garganico 1888-Roma 1969), direttore del Gabinetto delle stampe diRoma, ma anche raffinato incisore e scrittore; Luigi Tamburrano (San Giovanni Rotondo 1894-Foggia 1964),vice presidente dell’Amministrazione Provinciale di Capitanata presieduta dal senatore Allegato, e senatorenel primo Parlamento Repubblicano per il Collegio di Foggia; Michele Vocino (Peschici 1881-Roma 1965),giornalista e storico locale; Mario Domenico Simone (Caserta 1901-Manfredonia 1975), esponente del Partitod’Azione, editore, fondatore della Società Dauna di Cultura; Lorenzo Agnelli (Sant’Agata di Puglia 1830-1904), storico; Ignazio Bellucci (Troia 1804-Manfredonia 1887), vicario capitolare dell’Archidiocesi diManfredonia, e Michele Bellucci (Manfredonia 1849-Roma 1944), musicologo e notaio; Ester Loiodice (Foggia1893-Roma 1985), studiosa di tradizioni popolari; i bibliofili Luigi Rosario Saponaro (Foggia 1913-Foggia1970); Giuseppe D’Urso (Solofra 1875-Rocchetta Sant’Antonio 1935), medico e meridionalista; DomenicoFaiella (sec. XIX-XX), Antonio Nardini (sec. XIX-XX) e Raffaele Pagliara (sec. XIX-XX).

Page 2: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

148

2. La nuova Sezione Locale

Di recente, questa sezione è andata assumendo, a Foggia come altrove, sem-pre più le caratteristiche di un centro di documentazione, per adeguarsi alla rinno-vata importanza assunta dagli studi locali: la ricerca che sino alla prima metà delNovecento era in mano agli eruditi del luogo, quasi sempre professionisti o sacer-doti, dal dopoguerra, o meglio dagli anni Sessanta, è andata acquistando diversafisionomia e nuovo impulso, mentre si facevano strada moderne concezioni storio-grafiche, si rinnovavano le strutture delle vecchie Deputazioni di Storia Patria ecresceva l’interesse didattico delle Università per questo genere di indagini. Dallestorie di tipo memorialistico su una località, condotte senza approfondita cono-scenza e valutazione delle fonti, si è, così, passati a ricerche settoriali, nelle variebranche delle discipline storiche, per archi cronologici limitati e, di conseguenza,anche gli studiosi locali hanno acquisito un abito mentale differente rispetto al pas-sato. Sono usciti dall’isolamento scientifico ed hanno appreso, con la partecipazio-ne ad equipes coordinate da accademici, l’utilizzazione dei modelli metodologici eculturali riscontrabili nelle grandi imprese editoriali prodotte nel settore dell’inda-gine storico-sociale: la Storia d’Italia, con i volumi degli Annali e delle Regionidall’Unità ad oggi, edita, a partire dal 1972, da Einaudi; la Storia d’Italia diretta daGiuseppe Galasso (in tre sezioni, L’Italia medievale, Gli Stati italiani nell’età mo-derna, L’Italia contemporanea), pubblicata dalla UTET dal 1976; La Storia del Mez-zogiorno, stampata in quindici volumi nel 1991.

Alle antiche riviste nazionali, quali l’ «Archivio Storico Italiano», fondatodal Viesseux nel 1842, la «Rivista Storica Italiana» (dal 1888), la «Nuova RivistaStorica» (dal 1917), alle rassegne annuali delle Società di Storia Patria, come, adesempio, l’ «Archivio Storico Pugliese» e l’ «Archivio Storico per le Province Na-poletane», si è andato affiancando un cospicuo numero di pubblicazioni periodi-che, dove ampio spazio è stato riservato alle nuove metodologie ed ai saggi di inte-resse locale: si possono citare «Studi Storici» (dal 1960), trimestrale dell’IstitutoGramsci (Roma, Editori Riuniti); «Quaderni Storici» (dal 1966), quadrimestralemonografico (Bologna, il Mulino); «Storia della città» (dal 1976), rivista internazio-nale di storia urbana e territoriale (Milano, Electa); «Società e Storia» (dal 1978),trimestrale di storia sociale ed economica (Milano, Angeli); «Quaderni Medievali»(dal 1976), semestrale (Bari, Dedalo); «Studi Storici Meridionali» (dal 1984, ora ces-sati), quadrimestrale (Lecce, Capone); «Lingua e Storia in Puglia» (dal 1975, oracessata), semestrale (Siponto, Centro Residenziale di Studi Pugliesi).

Il panorama degli studi locali, nei periodici, si è, dunque, assai dilatato; ma,sulla medesima linea si sono mossi anche gli editori, riservando a tale genere dipubblicazioni nuove collane: Einaudi, “Microstorie”; Guida, “Fonti e documentiper la storia del Mezzogiorno”; Edipuglia, “Mediterranea”; Editori Riuniti, “Bi-blioteca di Storia”; Capone, “Storie municipali” e “Scritture e Città”; Lacaita, “Mez-zogiorno e Cultura Moderna”; Milella, “Biblioteca di Storia della Società Contem-poranea”; Congedo, “Biblioteca di Cultura Pugliese”, imitati dagli Enti Pubblici,

Page 3: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

149

Antonio Ventura

patrocinatori di mostre e pubblicazioni varie, e dagli Istituti di Credito, finanziatoridi libri strenna di elevato livello scientifico nel campo della storiografia locale.

I motivi di una ripresa tanto rilevante sono stati individuati da Cinzio Vio-lante, presidente della Società Storica Pisana soprattutto nelle seguenti quattro cau-se: l’influsso del lavoro delle Annales, il rinnovarsi della cultura, l’allargamento delconcetto di fonte storica, l’ausilio di altre discipline di vari settori delle scienze umanee sociali.4

Pertanto, si assiste ad una continua crescita della quantità e della qualità deglistudi locali, che, ormai, rispondono non solo ad un programma storiografico diver-so da quello del passato, ma anche ad un bisogno della collettività: essi, infatti, nonobbediscono più all’esigenza di soddisfare le necessità campanilistiche ed agiografichedell’élite colta del luogo, ma sono richiesti da larghi strati del mondo della scuola,desideroso di verificare, sulle vicende comunali e provinciali, i fatti presentati sullibro di testo e di acquisire maggiori conoscenze, per meglio conservare l’ambienteed il territorio.5

Va, quindi, scomparendo la storia globale ed universale, mentre il terreno delricercatore appare suddiviso non soltanto dal punto di vista delle discipline e degliambiti spaziali e temporali, ma addirittura nelle sue componenti sociologiche, an-tropologiche ed etnologiche; inoltre, le diverse realtà esaminate nelle loro relazioni,consentono la ricomposizione di un panorama unitario, dove lo storico locale, “ar-chitetto di un solo mattone”, fornisce la materia prima necessaria alla costruzionedell’edificio. Per questa storia ‘nuova’, creata, spesso, attraverso la revisione degliscritti precedenti ed assumendo come criteri di fondo i due principi dell’organicitàe della comparazione, è fondamentale la collaborazione tra lo storico professionistae quello locale: il primo fornirà il quadro interpretativo, la metodologia, gli stru-menti di indagine; il secondo, la conoscenza delle fonti riguardanti il territorio edell’ambiente socio-culturale.

Alla luce di tali orientamenti che rivalutano la funzione ed il livello deglistudi su realtà territoriali circoscritte, un centro importante di riferimento è dive-nuta la Biblioteca e, in particolare, la sua Sezione Locale, destinata a fornire stru-menti per lavori nei vari settori della storia (istituzionale, sociale, religiosa, artistica,economica) e della cultura (dialetto, letteratura popolare, folklore, civiltà contadinaed operaia, cultura materiale): secondo il dettato delle leggi regionali, infatti, rientranelle funzioni della Biblioteca Pubblica, ai vari livelli - comunale, provinciale,comprensoriale - il compito di raccogliere documentazione di ogni genere relativa-mente al territorio ed all’ambiente nel cui ambito essa opera.

4 Cinzio VIOLANTE (a cura di), La storia locale in Italia. Temi, fonti e metodi della ricerca, Bologna, ilMulino, 1982, pp. 15-31.

5 Alfredo PAPALE, Storia locale e ricerca scolastica. Un ruolo e una prospettiva per la biblioteca pubblica, in«Biblioteche oggi», II (1984), 1, pp. 49-64.

Page 4: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

150

3. La Sezione Locale: centro di documentazione del territorio

Le fonti bibliografiche della Sezione Locale sono quelle generali, a tutti note,e, accanto ad esse, le altre prodotte nel territorio, le quali sono assai meno cono-sciute e talvolta non compaiono nei circuiti della distribuzione editoriale nazionale,soprattutto se date alla luce in tiratura ridotta da piccoli stampatori e limitate, quin-di, ad una diffusione soltanto provinciale, se non addirittura cittadina, oppure sepromosse da iniziative culturali di Enti Pubblici, sempre difficilmente raggiungibilida parte dell’utenza interessata, a causa della mancanza di cataloghi o di altre formepubblicitarie. È, però, opportuno segnalare, per quanto riguarda la Puglia, che, nel1992 e nel 1999, la Regione ha provveduto a redigere due parziali elenchi delle pro-prie pubblicazioni negli inventari ragionati curati da Nicola Pergola,6 mentre, nel1993, la Comunità Montana del Gargano ha affidato analogo incarico a TommasoNardella, Giuseppe Soccio e Mario Villani;7 la Provincia di Foggia, invece, com-missiona all’editore Claudio Grenzi la stampa delle proprie collane.

Anche questi contributi, talvolta introvabili, dedicati alla storia ed alla socie-tà regionale sono, comunque, reperibili nella Sezione Locale, perché, come si leggenei bollettini dell’Associazione Italiana Biblioteche, ad essa compete, insieme conl’Archivio, la funzione di custodire, tutelare e rendere fruibili i documenti del terri-torio: opinione pure condivisa, per le loro realtà, dai corrispondenti organi profes-sionali inglese e francese - il Librarian’s glossary e Le Métier de bibliothècaire - chela definiscono “fondo di documenti relativi ad una specifica località o regione, uti-lizzabile da un pubblico di studiosi, studenti e cittadini, i quali vi trovano libri,collezioni di periodici, manifesti, e qualche volta pure dischi, diapositive, film e cd-rom”.8

Costituisce, pertanto, un centro di documentazione e di informazioni, pres-so il quale ogni ricercatore avrà la possibilità di consultare raccolte aggiornate edordinate dei materiali più importanti per accedere alla conoscenza dell’ambiente:

- Fonti documentarie inedite: memorie, cronache, diari, statuti, biografie edepistolari, libri catastali e demografici. È a disposizione dell’utenza un autonomoindice descrittivo dei manoscritti,9 integrato da inventari a stampa o elettronici deiprincipali fondi archivistici laici ed ecclesiastici, pubblici e privati, relativi alle loca-lità, nel cui ambito opera la Biblioteca.

6 Nicola PERGOLA, Editoria pubblica pugliese. Dieci anni di intervento dei Centri Regionali di ServiziEducativi e Culturali, Cerignola, C.R.S.E.C., 1992; e Nicola PERGOLA, Libri di Puglia. La produzione editorialedei Centri Regionali di Servizi Educativi e Culturali degli Assessorati alla Cultura e alla P.I. della RegionePuglia, Troia-Cerignola, C.R.S.E.C., 1999.

7 Tommaso NARDELLA et al., Per la storia del Gargano. Repertori bibliografici. Biblioteca di TommasoNardella-Biblioteca del Convento di San Matteo San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo, Comunità Montanadel Gargano, 1993.

8 Rino PENSATO - Valerio MONTANARI, Le fonti locali in biblioteca, Milano, Bibliografica, 1984, pp. 31-33;Rino PENSATO , La raccolta locale, Milano, Bibliografica, 2000, pp. 27-33.

9 Pasquale DI CICCO, I Manoscritti della Biblioteca Provinciale di Foggia, Foggia, AmministrazioneProvinciale di Capitanata, 1977.

Page 5: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

151

Antonio Ventura

- Fonti a stampa: opere locali e scritti di carattere generale, per i quali esisteun interesse specifico; costituiscono l’ossatura della Sezione e la presenza più co-stante rispetto a quella rara dei documenti autografi ed all’altra, in crescente au-mento, dei materiali elettronici. Nella maggior parte dei casi trattano argomentistorici, araldici, genealogici e biografici, geografici e toponomastici, politici, ammi-nistrativi, sociali, urbanistici, economici e finanziari, religiosi, giuridici, statistici,naturalistici, folklorici, linguistici e dialettologici. Appartengono a questa categoriaanche gli opuscoli, pubblicazioni monografiche o estratti di riviste, che hanno laforma esterna e l’organizzazione tipografica del libro, senza raggiungerne la consi-stenza, e il materiale minore a stampa, definito pure non book materials, perchécomprende tutto quanto non si acquista in libreria, ma è costituito da letteraturagrigia, volantini, ciclostilati, manifesti, giornali, dischi, microfilm.10

- Fonti iconografiche: stampe di genere documentario (avvenimenti storici,ritratti, luoghi e monumenti, usi e costumi), cartoline, lastre e negative, diapositive,libri illustrati, litografie ed altri tipi di incisioni, disegni e dipinti.11

- Fonti fotografiche: per la sua capacità di fissare e registrare la componentedinamica e quella statica della realtà, gli eventi e le situazioni, l’attività degli uominie gli assetti della natura, la fotografia si può configurare, non tanto come supple-mento alle fonti scritte, quanto come documento visivo indispensabile per la rico-struzione del passato e del presente di una regione. Nelle tre grandi classi deglieventi, degli oggetti e delle situazioni ambientali, la foto riproduce ogni aspetto efenomeno della storia, della vita e della realtà territoriale: dall’insediamento delleautorità amministrative alla visita di personalità politiche e religiose alle manifesta-zioni politiche e sindacali a quelle sportive; dall’architettura agli oggetti d’uso; dalpaesaggio alle tradizioni religiose; dalla vita quotidiana al marketing; dalle fiere aitrasporti. L’uso di questo documento ai fini della ricostruzione storica e socio-eco-nomica è stato bene illustrato nella Storia d’Italia. Annali 2. L’immagine fotografi-ca 1845- 1945 (Torino, Einaudi, 1979).12

- Fonti geografiche: raccontano il territorio, in maniera altrimenti difficileda ricostruire, negli atlanti regionali, nelle mappe catastali, oppure nelle serie car-tografiche riferite a precise località, come quelle curate dell’Istituto GeograficoMilitare; spesso, invece, fanno, da supporto a memorie, diari, lavori tecnici, pro-

10 Utili, per conoscere almeno in parte la letteratura d’interesse locale, alcuni repertori d’ambito regionale:Saverio RUSSO - Rita CAFORIO, Fonti a stampa per la storia delle campagne pugliesi fra XVIII e XX secolo,Bari, Edipuglia, 1990; Guido LUISI, Saggio di bibliografia geografica della Puglia, Bari, Grandolfo, 1979; AntonioVENTURA, La Puglia nei libri. Catalogo ragionato 1978-1988, Foggia, Edizioni del Rosone, 1990; PasqualeCARATÙ - Pasquale PIEMONTESE, Saggio di bibliografia linguistica per la Puglia, Siponto, s.n., 1980.

11 Molti reperibili nell’archivio iconografico di carattere musicale della famiglia “Bellucci” e in quellofotografico di natura artistico-monumentale di “Alfredo Petrucci”. Ambedue sono in corso di inventariazione

12 A livello locale, cfr.: Antonio GUERRIERI, La città spezzata. Foggia, quei giorni del ’42, Bari, Edipuglia,1996; Maria Teresa ALTIERI, Il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese di Foggia, Foggia, Grenzi, 2002; VincenzaMORIZIO, I Cirillo Farrusi a Cerignola fra Belgio e Capitanata, Foggia, Grenzi, 2003; l’archivio d’interessefolclorico di “Ester Loiodice” e l’altro storico-politico di “Mario Simone”, in corso di inventariazione.

Page 6: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

152

getti urbanistici, indagini territoriali, censimenti di beni culturali, studi economi-ci.13

- Fonti orali: memorie e interviste, conservate in audiocassette o in trascri-zioni, su fatti storici e sociali rilevanti, come guerre, catastrofi, sommosse, scioperi,visite di personaggi illustri, fiere annuali; oppure su tradizioni popolari e vita mate-riale: il vivere quotidiano, gli attrezzi, i mestieri, l’alimentazione, le credenze medi-che, le case, le strade, i divertimenti.14

- Fonti Audiovisive: immagini di cerimonie pubbliche e tradizionali, diavvenimenti sportivi, oppure di tragici eventi bellici o naturali della storia re-gionale recente conservati su diapositive, videocassette, film, prodottimultimediali:15 supporti differenti, che richiedono, per poter essere consultati,tecnologie particolari, in modo da consentire anche la lettura dei recenti pro-dotti editoriali, come le enciclopedie elettroniche, gli ipertesti, i libri virtuali edi cataloghi automatizzati.

La maggior parte di questo materiale è stato recuperato dalla Sezione Localegrazie alla collaborazione delle più rappresentative organizzazioni pubbliche e pri-vate operanti sul territorio:

- Enti Locali: Regioni, Province, Comuni e rispettivi dipartimenti. Fonda-mentale quanto prodotto nell’espletamento delle loro funzioni dai Consigli e dalleGiunte: i verbali delle loro sedute offrono un panorama ricchissimo di spunti sullavita delle popolazioni amministrate. Ma interessanti sono anche i dati provenientidalle Commissioni all’urbanistica e alla toponomastica, dagli Assessorati alla Cul-tura, ai Servizi Sociali, all’Agricoltura, ai Lavori Pubblici, dagli Uffici dell’Anagra-fe, di Statistica e dell’Annona, dalle Aziende Municipalizzate, dalle Unità SanitarieLocali.16

- Istituzioni culturali e scolastiche pubbliche: Università, Accademie, Scuoleproduttrici di lavori riguardanti il proprio funzionamento, come gli Annuari e gliStatuti, oppure l’attività scientifica, didattica e di ricerca, riscontrabile nelle indagi-ni interdisciplinari condotte da docenti e studenti, nelle tesi e nei repertori delle

13 Cfr., ad esempio, il Piano Albertini, stampato dal Comune di Foggia, nel 1931, in Cinque anni diamministrazione fascista, oppure l’Atlante delle condizioni insediative industriali nelle province di Foggia eBari, pubblicato, nel 1975, dalla Federazione Regionale degli Industriali della Puglia. Per la cartografia storica,cfr., invece, le pubblicazioni dell’editore Capone di Lecce, tra cui, l’Atlante storico della Puglia; le Immaginidel Sud e le Immagini di Puglia.

14 Esempi sono forniti da Giovanni RINALDI - Paola SOBRERO (a cura di), La memoria che resta. Vissutoquotidiano, mito e storia dei braccianti del Basso Tavoliere, Foggia, Amministrazione Provinciale di Capitanata,1981; Giuseppe GIARRIZZO - Fosco MARIANI, Civiltà contadina. Immagini dal Mezzogiorno degli anniCinquanta, a cura di Enzo Persichella, Bari, De Donato, 1980; Nicola PERGOLA, Cerignola. Quarant’anni diimmagini, Cerignola, Centro di servizio e programmazione culturale regionale, 1986.

15 Cfr. il cd-rom Storia, tradizioni e percorsi della Capitanata, prodotto da Multimedia, per conto dellaProvincia di Foggia.

16 Per l’utilizzazione di questi materiali, cfr.: PROVINCIA DI FOGGIA, La Provincia a cinquant’anni dallaprima elezione a suffragio universale, mostra documentaria a cura di Franco Mercurio, Foggia, Grenzi, 2002.

Page 7: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

153

Antonio Ventura

pubblicazioni e delle attività seminariali stampati periodicamente dagli Atenei ba-rese, foggiano e leccese.

- Corpi politici e sociali: partiti e sindacati, interessati a diffondere, attraver-so le relazioni dei congressi ed i programmi elettorali, le testimonianze dirette dellapropria attività, e, mediante i libri bianchi, gli atti di convegni, le tavole rotonde, lericerche tematiche, i risultati delle indagini da loro condotte o commissionate sullasocietà locale.

- Aziende industriali, Banche, Camere di Commercio, Agenzie turistiche:oltre a stampare periodici, bollettini e statistiche attinenti all’attività svolta, finan-ziano, spesso, inchieste originali sul territorio, come, ad esempio, quelli portati atermine dai Centri Studi delle Associazioni Provinciali degli Industriali17 e di alcuniIstituti Finanziari.18

- Uffici giudiziari: utili per conoscere il fenomeno della “devianza” attraver-so le loro statistiche, il cui uso metodologico è stato ben illustrato in alcune recentiindagini sul disagio sociale in Capitanata e Puglia.19

- Chiese e gruppi religiosi: tradizionali e fecondi produttori di ricca e varialetteratura d’interesse locale,20 da quella di devozione, alla amministrativa-archivi-stica, alla liturgica, alla pedagogica (scuole e collegi), alla sociale-assistenziale (isti-tuzioni di carità, ricoveri, ospedali).

- Società Storiche: rilievo tutto particolare hanno queste istituzioni, protago-niste quasi esclusive, per lungo tempo, della ricerca locale e della edizione dei rela-tivi strumenti di informazione. Importante a riguardo il catalogo dei lavori stampa-ti dalla Società di Storia Patria per la Puglia e gli Indici dell’ “Archivio Storico Pugliese(1947-1987)”.

- Istituzioni, associazioni e gruppi culturali, artistici, teatrali e musicali, ri-creativi e sportivi, pubblici e privati: impegnati a promuovere e finanziare inchieste

17 Cfr., tra gli altri, i volumi editi a cura dell’ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DEGLI INDUSTRIALI DI CAPITANATA,Dossier su: Università e Mezzogiorno. Il caso di Foggia, Foggia, 1978; Il settore alimentare in provincia diFoggia, Foggia, 1979; Sviluppo economico e sistema del trasporto merci in Capitanata, Foggia, 1982; Foggia nelMezzogiorno che cambia, Foggia, 1993.

18 La Banca Popolare Dauna ha stampato il volume: Maria Raffaella CAROSELLI, La Capitanata nelle luci enelle ombre della sua storia economica e sociale, San Paolo di Civitate, 1982.

19 Maurizio FIASCO, Puglia. Il crimine scenari e strategie, Roma, Sapere, 1992; Nichi VENDOLA, La mafialevantina. Rapporto sulla criminalità organizzata in Puglia, Bari, Edipuglia, 1996; Michele GALANTE,Criminalità ed illegalità in Capitanata, Bari, Edizioni dal Sud, 1992.

20 Oltre alle pubblicazioni storiche e documentarie di Don Michele Di Gioia, particolare importanzaassumono gli inventari archivistici; cfr., ad esempio: Michele DI GIOIA (a cura di), Archivio Storico del Capitolodi Foggia, Foggia, Amministrazione Provinciale di Capitanata, 1981; Francesco CONTE (a cura di), ArchivioStorico Diocesano di Foggia, Foggia, Arcidiocesi di Foggia, 2002 e Francesco CONTE (a cura di), Canonici eMansionari ieri... ed oggi. Miscellanea, Foggia, Arcidiocesi di Foggia, 2002; ed i censimenti di monumentisacri, cfr.: Storia e Arte nella Daunia Medioevale, Atti della Settimana sui Beni Storico-Artistici della Chiesain Italia (Foggia 26-31 ottobre 1981), Foggia, Leone Editrice Apulia, 1985; e Maria Stella CALÒ MARIANI (acura di), Insediamenti Benedettini in Puglia. Per una storia dell’arte dall’XI al XVIII secolo., Galatina, Congedo,1981, 3 voll.: vol. II.

Page 8: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

154

e indagini di grande interesse locale, ma destinate a divenire subito introvabili per laloro limitata tiratura.21

- Tipografie e case editrici a livello provinciale e regionale: la loro attivitàcostituisce una fonte primaria di conoscenza delle iniziative industriali, artigianali,artistiche e culturali esistenti nel circondario in cui operano, mentre la letteraturada loro stampata e pubblicata ne consente l’approfondimento delle caratteristichestoriche, sociali, culturali.

- Organi locali di informazione: giornali a diffusione cittadina, provinciale eregionale, e in particolare «Gazzetta del Mezzogiorno», «Corriere della Sera» e «laRepubblica» con i loro inserti locali; ma, soprattutto, le emittenti televisive pubbli-che, come il Tg 3 Puglia, e private, quali Telenorba, Telepuglia, Teledue, AntennaSud, per limitarsi a quelle dotate di un segnale più potente. I programmi d’interesselocale ed i telegiornali, la cui importanza ai fini delle ricerche sul territorio è statabene illustrata dai lavori di Antonio Rossano22 e di Enrico Maria Brescia,23 sonoreperibili presso la Mediateca Regionale, annessa all’Assessorato alla Cultura. Leemittenti, tuttavia, sono raggiungibili attraverso il Comitato Regionale ServiziRadiotelevisivi operante presso la Presidenza della Regione.

Una fonte, infine, che merita particolare attenzione è costituita dalle operedegli scrittori locali, talvolta oggetto di un diffuso pregiudizio: è, invece, quantomai errato sottovalutarne le benemerenze, perché, specialmente nei centri minori,per l’intera prima metà del Novecento, hanno rappresentato l’unica tradizione dicultura, contribuendo a conservare quella identità del luogo, che senza di loro sa-rebbe andata perduta.

Non a caso i maggiori repertori retrospettivi della produzione bibliograficanazionale24 segnalano, tra le fonti per lo studio della storia pugliese durante gli anniVenti e Trenta del Novecento, i documenti ufficiali editi dagli organi centrali digoverno, ma anche poco note storie paesane. Informazioni sociali ed economichedi fondamentale importanza ricorrono, infatti, nelle pubblicazioni sul Mezzogior-

21 Cfr. i censimenti sui beni artistici territoriali promossi dal Centro Studi “Territorio e Ambiente” di AscoliSatriano: di Giuseppe D’ARCANGELO, Le chiese rurali nel territorio storico di Ascoli. Passato e presente, AscoliSatriano, Centro Studi “Territorio e Ambiente”, 1987; e Il territorio e gli insediamenti rurali: alcune grandimasserie, Ascoli Satriano, Centro Studi “Territorio e Ambiente”, 1988; Viviano IAZZETTI, Il territorio di Ascoli ela Dogana delle Pecore di Foggia, Ascoli Satriano, Centro Studi “Territorio e Ambiente”, 1990. Oppure, perCerignola, cfr. ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI DAUNIA SUD (a cura di), Cerignola Antica. I convegni 1977/1981,Cerignola, Centro di servizio e programmazione culturale regionale, 1985; CENTRO STUDI TORRE ALEMMANNA

(a cura di), Processi lavorativi e vita sociale nel Basso Tavoliere. Introduzione al Museo Etnografico Cerignolano,Cerignola, Centro regionale di servizi educativi e regionali, 1989; CENACOLO CULTURALE CONTARDO FERRINI (acura di), La guerra dal convento. La tragica estate del 1943 nelle cronistorie della Parrocchia e del Convento deiCappuccini di Sant’Anna di Foggia, Foggia, Cenacolo Culturale Contardo Ferrini, 1993.

22 Antonio ROSSANO, La Gazzetta del Mezzogiorno. Da piazza Roma alla sala times, Bari, Edlico, 1980.23 Enrico Maria BRESCIA, Dentro “l’onda selvaggia”. Comunicazione audiovisiva e Tv private in Puglia,

Bari, Edizioni dal Sud, 1981.24 Attilio PAGLIAINI, Catalogo generale della libreria italiana, Bologna, Forni, 1964-1967; e CUBI, Catalogo

cumulativo 1886-1957 del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto stampa dalla BibliotecaNazionale Centrale di Firenze, Nendeln, Kraus Reprint, 1968-1969.

Page 9: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

155

Antonio Ventura

no curate dal Parlamento e dai Ministeri di Agricoltura, Industria e Commercio eda quello del Lavoro del Regno,25 ma non inferiore valore documentario hanno icoevi contributi storiografici locali, dove gli anonimi dati numerici delle indaginigovernative diventano luoghi, persone e fatti concreti, come è possibile, ad esem-pio, riscontrare, per la Capitanata, in Carlo Gaetano Nicastro, Pasquale Rosario,Lorenzo Agnelli, Giovanni Battista Gifuni, Michele Papa, Carlo Villani; per la Ter-ra di Bari, in Armando Perotti, Raffaele De Cesare, Gennaro Maria Monti, Anto-nio Lucarelli, Michele Gervasio, Giuseppe Gabrieli; per il Salento in Pietro Palumbo,Pietro Marti, Luigi De Simone. Tutti autori impegnati in ricerche di impegno civilee scientifico, il cui originale percorso è pure rintracciabile nelle maggiori rivisteregionali della prima metà del secolo: la «Rassegna Pugliese di Scienze», «Lettereed Arti» (Trani 1884-1913) e «Iapigia» (Bari, 1930-1946), i cui indici sono stati pub-blicati, di recente, dagli editori baresi Lacaita e Cacucci,26 ed «Apulia. Rivista difilologia, storia, arte e scienze economico - sociali» (Martina Franca 1910-1916).

A proposito, invece, delle più recenti vicende del Fascismo, del secondo con-flitto e della ripresa democratica, anche gli autorevoli Annuario dell’Istituto Stori-co Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea (dal 1947) e Bollettino bibliograficoper la storia del Mezzogiorno d’Italia (1961-1995), stampato dalla Società Napole-tana di Storia Patria, non omettono di segnalare i lavori di numerosi autori locali,quali, Saverio La Sorsa, Antonio Matrella, Attilio Tibollo, Michele Magno, MichelePistillo, Giuseppe Gramegna, Aldo Pedretti, Antonio Guerrieri, accanto a quellidegli storici professionisti Giuliano Procacci, Manlio Rossi Doria, Piero Bevilacqua,Simona Colarizi, Francesco Barbagallo, Luigi Masella, Vito Antonio Leuzzi ed alladocumentazione fornita dai Comuni, dalle Province, dall’Opera Nazionale Com-battenti, dai Consorzi di Bonifica, dall’Acquedotto Pugliese per proprie pubblica-zioni tecnico-amministrative,27 oppure per opere celebrative del Regime, come, adesempio, il numero speciale della rivista «Ospitalità Italiana» del 1931 finanziato, ascopo propagandistico, dall’Amministrazione Podestarile Foggiana, e Puglia in li-nea (Bari 1939). Contributi differenti tra loro per il contenuto, ma la cui importan-

25 Si possono ricordare le relazioni di Giuseppe Andrea Angeloni e di Errico Presutti nelle Inchieste sullecondizioni dei contadini del 1884 e del 1909; i Materiali per lo studio delle condizioni dei lavoratori della terra,Roma, Tip. Nazionale di G. Bertero e C., 1909; l’Annuario Statistico Italiano (1911-1939); le Notizie periodichedi statistica agraria (1911-1925); i Rapporti della Commissione Parlamentare sulla Disoccupazione, Roma,Camera dei Deputati, 1953, ed ancora i resoconti presentati dalle Commissioni Interministeriali, tra il 1905ed il 1925, sugli scioperi in Italia, sul lavoro femminile e minorile nell’industria e nell’agricoltura, sui salari deibraccianti e degli operai, sulla migrazione interna…

26 Antonio IURILLI - Maria Teresa COLOTTI (a cura di), Rassegna Pugliese di Scienze, Lettere ed Arti. Indici(1884-1913), introduzione di Michele Dell’Aquila, Manduria, Lacaita, 1985; Michele DELL’AQUILA et. al. (acura di), Iapigia (1930-1946). Indici e schede di spoglio, Bari, Cacucci, 1982.

27 PROVINCIA DI FOGGIA, La provincia di Foggia nel primo decennale del Regime Fascista (1923-1933), Foggia,Tipografia editrice Fiammata, 1933; Roberto CURATO (a cura di), Piano generale per la bonifica del Tavoliere,Roma, C. Colombo, 1933; e CONSORZIO GENERALE DI BONIFICA E TRASFORMAZIONE FONDIARIA DELLA CAPITANATA,Progetto esecutivo del centro rurale di Incoronata in agro di Foggia, Bari, Società editrice tipografica, 1932.

Page 10: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

156

za, come fonte storiografica, è stata sottolineata negli studi di Raffaele Colapietra,di Leandra D’Antone e di Franco Mercurio.28

Si è già accennato al fatto che la Sezione Locale può mettere a disposizionemateriale non solo librario, ma anche di altra natura: presso quella foggiana, fontiimportanti per ricerche sul territorio in età contemporanea sono i già menzionatiarchivi privati di Mario Simone, Pietro Celentani Ungaro, Ester Loiodice e LuigiRosario Saponaro: personaggi pubblici, i primi tre, che hanno raccolto e conserva-to i documenti prodotti e ricevuti nello svolgimento delle loro funzioni; semplicecronista di fatti, il quarto, che si è limitato a registrare gli avvenimenti ed a conser-varne le testimonianze più significative.

Le carte di Mario Simone, militante del Partito Repubblicano, avvocato, espo-nente del Partito d’Azione, editore e fondatore della Società Dauna di Cultura,forniscono indicazioni di prima mano sugli eventi politici e culturali della regionedal 1920 sino al 1970. Materiali bibliografici e documentari si intrecciano e comple-tano a formare un mosaico storico di grande interesse: lettere di esponenti dellapolitica e della cultura locale; testimonianze pugliesi della spedizione dannunzianaa Fiume del 1919; memorie legali in giudizi dibattuti dinanzi ai tribunali alleati deldopoguerra; minute di discorsi; giornali e ritagli di articoli; immagini di personalitàlocali e nazionali del Regno, del Fascismo e della Repubblica; cartoline illustrate dicittà pugliesi; foto di luoghi, di monumenti e di avvenimenti; diari sui bombarda-menti anglo-americani; relazioni dei governatori militari alleati del 1943-1945; ri-sultati dei processi delle commissioni di epurazione; bollettini della Prefettura perle elezioni nei Comuni e nelle Province dal 1948 al 1970; dibattiti tra le forze poli-tiche locali nel corso delle varie campagne elettorali amministrative e politiche; vo-lantini di propaganda; progetti di biblioteche popolari e di centri culturali; espostipresentati alle Sovrintendenze Bibliografiche ed Archivistiche; bozze di pubblica-zioni; iniziative promosse d’intesa con l’Università di Bari e con la Società di StoriaPatria della Puglia; menabò di riviste mai uscite, locandine di rappresentazioni tea-trali, di conferenze e di convegni.29

Di natura diversa il fondo di Ester Loiodice, docente di Istituti Secondari,fiduciaria del P.N.F. per la Scuola, studiosa di folklore pugliese, fondatrice dellaSezione demologica del Museo Civico di Foggia. Dalla documentazione, consi-stente in lettere di notabili del mondo accademico e scientifico italiano, in minute direlazioni al Ministero della Cultura Popolare ed al podestà del Comune di Foggia,in schede di lavoro sulle tradizioni civili e religiose e sui mestieri più diffusi nelterritorio provinciale, vengono fuori i rapporti tra gli organi centrali e periferici del

28 Raffaele COLAPIETRA, La Capitanata nel periodo fascista (1926-1943), Foggia, Amministrazione Provincialedi Capitanata, 1978; Leandra D’ANTONE, Scienze e governo del territorio, Milano, Franco Angeli, 1990; FrancoMERCURIO (a cura di), Le metafore dello sviluppo, Foggia, Amministrazione Provinciale di Capitanata, 1993 eFranco MERCURIO, Le frontiere del Tavoliere, Foggia, Amministrazione Provinciale di Capitanata, 1990.

29 Michele FERRI, Mario Simone nel centenario della nascita, Manfredonia, Edizioni del golfo, 2002; MicheleFERRI, Mario Simone nel centenario della nascita. Atti del Convegno. Bibliografia di Mario Simone,Manfredonia, Edizioni del golfo, 2002.

Page 11: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

157

Antonio Ventura

regime ed il coinvolgimento degli intellettuali per l’organizzazione del consensopopolare, ma anche le numerose iniziative culturali, spesso di grande spessore scien-tifico, intraprese a livello regionale negli anni Venti e Trenta ed il tentativo di costi-tuire in Capitanata, presso il Museo Civico, un centro di documentazione storicalocale ante litteram.

L’archivio di Pietro Celentani Ungaro, ingegnere dell’Acquedotto Pugliesenegli anni della sua costruzione, è assai specifico, perché i resoconti dei sopralluoghi,i progetti e la cartografia tecnica forniscono soprattutto testimonianze, in terminitecnologici e finanziari, dell’impresa. Tuttavia, le opinioni da lui espresse nelle mi-nute di risposta alle lettere di colleghi e collaboratori oppure alle circolari ministerialiforniscono spunti storici interessanti, per conoscere l’ambiente socio-economicodelle province pugliesi ed i contrasti politici esistenti all’interno della locale diri-genza fascista nei confronti dei progetti avviati da Gabriele Canelli e da GaetanoPostiglione per trasformare e modernizzare il Tavoliere.

Bibliografica, ma non per questo meno interessante, è la raccolta di LuigiRosario Saponaro, commercialista, docente negli Istituti Tecnici, ma soprattuttoacuto commentatore della realtà meridionale sulle pagine dei quotidiani e periodiciche, come giornalista, diresse o ai quali collaborò dal 1935 al 1965: il «Giornale delMezzogiorno», «Il Meridionale», «Sud», il «Popolo di Foggia», la «Voce di Fog-gia», il «Corriere di Foggia». Nel corso di tale attività raccolse tutto quanto venivapubblicato su Capitanata e Puglia: libri, opuscoli, dattiloscritti, ciclostilati, stampaperiodica, volantini, cataloghi di mostre, atti di convegni promossi da associazionied enti operanti sul territorio. In queste fonti, tra cui circa novantaquattro testategiornalistiche soprattutto regionali, si trovano alcuni argomenti fondamentali sullastoria della provincia in età contemporanea: la ricostruzione postbellica, gli aiutistatunitensi U.N.R.R.A. e del Piano Marshall, l’ascesa della classe dirigente demo-cristiana, l’intervento della Cassa per il Mezzogiorno, la Riforma Agraria, il rinno-vamento dell’agricoltura e della zootecnia, le vicende del metano in Capitanata, iproblemi dell’industrializzazione, il rilancio delle attività turistiche.

Fonti preziose da integrare, comunque, con quegli autentici contenitori diinformazioni storiche, politiche, economiche, di vita sociale e di storia del costumeche sono i periodici locali, un primo censimento dei quali, curato dalla BibliotecaComunale di San Severo,30 fornisce, per ciascuno di essi, dettagliate schedebibliografiche, a partire dal liberale «Il Foglietto» (1897); ai primi organi politicidelle leghe rosse: «Bandiera Socialista» (1903), «Azione Democratica» (1912), «IlRandello» (1906); ai periodici fascisti: «Fiammata» (1921) e «Il Popolo Nuovo»(1932); sino ai giornali dell’immediato dopoguerra: «Civiltà Proletaria» (P.C.I.),«Tre Frecce» (P.S.I.), «Civiltà Nostra» (D.C.); «Azione Democratica» (P.L I.).

Accanto ad essi, ai quotidiani regionali ed agli inserti provinciali dei giornalia diffusione nazionale un contributo fondamentale all’indagine storica contempo-

30 Pietro VOCALE et al., Stampa periodica di San Severo e di Capitanata, San Severo, Dotoli, 1981.

Page 12: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

158

ranea viene pure fornito dagli opuscoli d’interesse locale, brevi saggi a caratteremonografico d’argomento storico, narrativo, bibliografico, scientifico, tecnico..., edal materiale minore a stampa prodotto nel luogo, un tipo particolare di documen-tazione, assai deperibile ma essenziale per una visione dettagliata della società, espres-sa da organismi di vita associativa (partiti, sindacati, associazioni ricreative, sporti-ve, religiose, assistenziali, organismi industriali, commerciali, finanziari), destinataad un ambito circoscritto (persone o territorio), in uno spazio temporale limitato.Si tratta, in genere, di numeri unici per celebrare anniversari di istituzioni, pieghe-voli di propaganda elettorale, manifesti di controversie politiche e sindacali, statutidelle più diverse associazioni, listini di prezzi, cataloghi e bibliografie, programmidi manifestazioni culturali e sportive: nella maggior parte dei casi sono prodottitipograficamente poveri o addirittura stampati col ciclostile e non soggetti al dirittostampa, con il risultato che, a distanza di poche ore dalla produzione e distribuzio-ne, non resta alcuna traccia di questi autentici lembi di storia del territorio.

Per accedere alle fonti della Sezione Locale è messo a disposizione degli utentiil catalogo cartaceo per autore e, soprattutto, l’altro per argomento, estremamenteanalitico, integrato da spogli di riviste e periodici; bibliografie di istituzioni, di per-sonaggi, monumenti ed eventi storici cittadini, provinciali e regionali; indici di ma-noscritti e di carte geografiche e topografiche. Si va, tuttavia, affermando l’altroelettronico dell’OPAC della Biblioteca Provinciale, che consente di creare delleguide di ricerca, basate sul collegamento tra le opere tradizionali di manualistica esaggistica specifica e quelle della nuova pubblicistica informatica.

Ma la moderna tecnologia sta già predisponendo altri strumenti per la ricercastorica,31 che pure nella Sezione Locale di Foggia consentiranno, in tempi brevi, diaffiancare ai mezzi bibliografici tradizionali, gli altri dell’ipertesto o del libro vir-tuale, messi in circolazione dalla odierna editoria,32 sempre più orientata ad integra-re l’informazione su supporto cartaceo con quella su supporto elettronico.

Si va, dunque, offuscando l’immagine dello studioso impegnato a passare orein mezzo alla polvere per cercare qualche documento interessante: quello di oggi,anche se animato dalle medesime motivazioni, sempre meno tempo dovrà impiega-

31 Il Ministero per i Beni Culturali sta trasferendo su cd-rom il patrimonio documentario della FototecaNazionale relativo a centri urbani, eventi bellici, terremoti, consistente in 350.000 foto in bianco e nero,13.000 a colori, 600 radiografie di centri storici e di singoli monumenti con la relativa documentazione dicorredo, costituita da 3.750.000 schede bibliografiche; La Biblioteca Vaticana sta traducendo in formatoelettronico il suo patrimonio documentario e librario consistente in 150.000 manoscritti, un milione e mezzodi libri, migliaia di carte geografiche; La Editrice Bibliografica mette a disposizione i cd Alice dei libri incommercio, con 460.000 titoli, i cd della Bibliografia Nazionale Italiana, con oltre 500.000 pubblicazioni, ed icd Pico, con 650.000 riferimenti a 32 quotidiani e 102 periodici, italiani e stranieri, apparsi dal 1989 ad oggi.

32 Francesco SICILIA, Editoria elettronica e biblioteche, in «Biblioteche oggi», 1996, 4, pp. 52-63; FaustoCOLOMBO, Media e industria culturale, Milano, Vita e pensiero, 1994; Marco CUPELLARO, La biblioteca senzapareti, in «Biblioteche oggi», 1990, 2, pp. 235-239; Biblioteche e prospettiva multimediale in «Bibliotecheoggi», 1997, 5, pp. 54-59; Raffaele DE MAGISTRIS, Il libro e la lettura nella società multimediale, in «Bibliotecheoggi», 1990, pp. 553-571; Giovanni GALLI, Iperloc. Una guida ipermediale alla documentazione locale, in«Biblioteche oggi», 1996, 2, pp. 54-59.

Page 13: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

159

Antonio Ventura

re presso i cataloghi, nella faticosa ricerca di libri e documenti, perché gli sarà suffi-ciente premere un tasto, per avere a disposizione intere bibliografie.

4. Il Fondo Antico: memoria culturale della città e della provincia

Strettamente collegato con la Sezione Locale è il Fondo Antico, che, formatoin origine dalle spontanee donazioni dei maggiorenti cittadini e incrementato dallesuccessive requisizioni statali a danno delle istituzioni religiose,33 costituisce la te-stimonianza della produzione editoriale circolante a Foggia in età moderna e con-serva, quindi, nella Biblioteca Provinciale i segni tangibili dell’evoluzione culturale,politica e sociale vissuta, in passato, dal capoluogo e dalla sua rappresentanza poli-tica, imprenditoriale e religiosa, come ebbero già modo di sottolineare, nel 1834,l’intendente Gaetano Lotti, durante la cerimonia di inaugurazione della Biblioteca,e Raffaele Liberatore, sulle pagine degli «Annali Civili».34

In effetti, come si apprende proprio da alcuni libri del Fondo Antico, la città,centro della vita economica e politica provinciale, era stata interessata, nel corso deisecoli XVII e XVIII, da un ininterrotto dinamismo demografico ed economico:35

“Foggia cresce di giorno in giorno di abitatori forestieri”,36 scriveva un cronistacontemporaneo e faceva notare come costoro vi si trasferissero, abbandonando lecircostanti terre baronali, perché attratti dalle sue libertà mercantili, dalle miglioriopportunità di lavoro, dalla crescente richiesta di servizi, dal rimaneggiamento ur-banistico imposto dal terremoto del 1731.

33 Giuseppe CLEMENTE, Libri e frati. Le biblioteche dei conventi della Capitanata soppressi nel decenniofrancese (1806-1815) in «la Capitanata», XXXIV (1997), 5, pp. 249-268.

34 In un passaggio del suo discorso così si espresse l’intendente Gaetano Lotti: «[...] Cittadini, a cui la gloriadel proprio paese è cara, si affrettarono a donar quei libri che formavano la delizia delle loro famiglie. Giovani,a’ quali l’amor del sapere è vita, mi circondarono co’ loro desideri, mi animarono co’ loro talenti; e finalmentel’amministrazione comunale di questa città e colui che la dirige e che non conosce ostacoli quando si tratta dibene pubblico, mi coadiuvarono con tale efficace energia, che ormai posso annunziarvi, che in pochi mesi labiblioteca di Foggia, quantunque non ancora ricca di molti libri, è tale però da poter alimentare le discretericerche nelle varie ramificazioni delle umane conoscenze». Cfr.: Biblioteca pubblica a Foggia, in «Poligrafodella Capitanata», 1834, II, p. 14. Raffaele Liberatore, invece, a proposito della tradizionale vivacità culturaledella città e della provincia, elencava alcuni dei suoi maggiori autori presenti negli scaffali: «MarcantonioCoda che nel secolo XVI scriveva di economia; Giambattista Vitale che prese a difendere il Tasso contro laCrusca; Monsignor Celestino Galiani e Giuseppe Rosati, uomini di chiarissima rinomanza; Salvatore Grana,altro insigne economista; i due Cimaglia, il poeta estemporaneo Massari, il matematico Del Muscio chiericoregolare delle Scuole Pie, il primo che nel pubblico insegnamento di Napoli introdusse le lezioni del calcoloinfinitesimale; l’altro Reale Accademico Fraticelli, e il poliglotta Padroni, e ‘l medico Sorge, e Niccolò Tortorelli,traduttore di Silio Italico, ed altri egregi che bene della patria loro e delle lettere meritarono [...]». Cfr.: RaffaeleLIBERATORE, Pubblica biblioteca in Foggia in «Annali Civili del Regno delle Due Sicilie», 1834, p. 125.

35 Dalle «collettive di stati delle anime» si rileva che i residenti, malgrado le ricorrenti carestie ed epidemie,passarono dalle 4.500 unità del 1595, alle 8.000 del 1688, alle 13.560 del 1768, alle oltre 18.000 del 1794. Cfr.:Giovanna DA MOLIN, Lo sviluppo demografico di Foggia dal XVI al XIX secolo, in Saverio RUSSO (a cura di),Storia di Foggia in età moderna, Bari, Edipuglia, 1992, pp. 142-145.

36 Gerolamo CALVANESE, Memorie per la città di Foggia. Manoscritto esistente nella Biblioteca Comunale diFoggia illustrato da Benedetto Biagi, Foggia, Tipografia editrice Fiammata, 1931, pp. 84-85.

Page 14: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

160

Il capoluogo, già sede della Dogana delle Pecore e del suo Tribunale,37 con-centrava anche la quasi totalità delle attività secondarie e terziarie provinciali e, inparticolare, provvedeva ad erogare beni e servizi sul territorio: “Foggia è una gran-de piazza di commercio”, scriveva nel ‘700 il Galanti, constatando come il mercatolocale non registrasse le interruzioni stagionali riscontrabili altrove.38 E aggiungevail Longano: “[...] è l’emporio di una industria che non ha pari del Regno [...]. Ondein essa calano e dagli Apruzzi, e dal Contado di Molise, dal Principato e dallaBasilicata stessa migliaia di persone a renderla la più florida, la più popolata, e la piùricca del Regno.”39

La singolare condizione di floridezza economica trovava riscontro anche nelfiorente artigianato e nell’intenso commercio di beni di lusso, segnalati dal Calvanese:“[...] si vedono in Foggia molte botteghe di mercanti che vendono panni, sete edrappi d’oro; quattro o cinque mercanti di cera e droghe; cinque o sei speziali dimedicina, altrettanti orefici, calzolai infiniti, mercanti di fettuccie e tele di Persia, etaltri d’infinite mercanzie, tutti benestanti e ricchi.”40

La vera fonte di ricchezza era, tuttavia, rappresentata dal commercio agrario:i grandi quantitativi di cereali conservati nelle numerose fosse granarie cittadinealimentavano un mercato incessante, “in ogni giorno - scriveva, ancora, il Calvanese- nel Piano della Croce si vedono mercanti che comprano e padroni che ricevonodanaro de’ grani venduti”;41 d’altro canto, non meno fiorente risultava il commer-cio della lana immagazzinata negli innumerevoli fondaci di proprietà della RegiaCorte, dell’Università, delle famiglie benestanti.42

Diffuso benessere confermato dai dati relativi alla condizione socio-finan-ziaria dei suoi abitanti, forniti dall’imposta personale istituita dai Francesi con de-creto 29 settembre 1809,43 ma rilevabile, anche, dal grande numero di chiese e mo-

37 Pasquale DI CICCO, Una giurisdizione speciale nel Regno di Napoli: il tribunale delle pecore di Puglia (sec.XV-XIX), in «la Capitanata», XXIV (1987), 1-6, I, pp. 37-88.

38 Giuseppe Maria GALANTI, Della descrizione geografica e politica delle Sicilie, a cura di Franca Assante eDomenico Demarco, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1969, 2 voll.: vol. II, p. 520.

39 Francesco LONGANO, Viaggio per la Capitanata, a cura di Renato Lalli, Campobasso, Editoriale Rufus,1981, p. 63.

40 G. Calvanese, Memorie per la città di Foggia..., cit., pp. 84 -85.41 Ibid.42 John A. MARINO, La fiera di Foggia e la crisi del XVII secolo, in S. RUSSO (a cura di), Storia di Foggia in età

moderna..., cit., pp. 57-78; Maria Carolina NARDELLA, Attività creditizie e commerciali a Foggia nella primametà del XVII secolo, in Angelo MASSAFRA (a cura di), Produzione, mercato e classi sociali nella Capitanatamoderna e contemporanea, Foggia, Amministrazione Provinciale di Capitanata, 1984.

43 Sottoponeva a tassazione progressiva, nel Comune di residenza, i capifamiglia e tutti i titolari di censisuperiori ai 120 ducati, ripartendoli in otto classi di reddito. Cfr.: Elio CERRITO, Strutture economiche edistribuzione del reddito in Capitanata nel decennio francese in ibid., pp. 137-140; ma cfr. anche: GiuseppeCEVA GRIMALDI, Itinerario da Napoli a Lecce e nella provincia di Terra d’Otranto nell’anno 1818, Napoli,Tipografia Porcelli, 1821, p. 16.

Page 15: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

161

Antonio Ventura

nasteri, tutti titolari di grandi risorse finanziarie ed estesi patrimoni immobiliari.44

L’importanza della piazza commerciale di Foggia determinò, come si evincedalla lettura del Libro Rosso,45 violenti contrasti politici all’interno dell’Università(Comune), per il controllo delle ingenti ricchezze riversate sul mercato locale daiproventi dell’agricoltura, della pastorizia e della Fiera.

Nella seconda metà del ‘600, dopo la ribellione di Sabato Pastore,46 il Consi-glio cittadino, controllato dalla maggioranza oligarchica latifondista, fu costrettoad accogliere alcuni rappresentanti riformatori della nuova classe mercantile citta-dina: Alessandro Sacchetti, Giuseppe Saggese, Onofrio Sica, Giuseppe Cimaglia, iquali, alleandosi con il sempre più forte ceto dei massari e soprattutto con intellet-tuali come Francesco Onofri, autore di un famoso libello antioligarchico,47 si impe-gnarono per realizzare una svolta democratica,48 ottenendo, dopo varie vicissitudi-ni, l’ingresso nel massimo consesso cittadino di Michele Gargani, Pietro della Po-sta, Francesco e Gaetano Cuoci, autorevoli esponenti dell’aristocrazia liberale, iquali, nel 1725, collaborarono con il doganiere Rullan alla riforma del Consiglio.49

Dopo la pausa imposta dal terremoto e dall’opera di ricostruzione, riprese loscontro tra i conservatori ed i progressisti, rappresentati, questa volta, da illustriesponenti dell’intellighenzia cittadina, come Saverio Celentano, Luca Brencola,Niccolò Tortorelli, Francescantonio Ricciardi, i quali basarono la propria offensivapolitica su tutta una serie di iniziative educativo-culturali a favore della società lo-cale: sollecitarono i numerosi maestri residenti in Foggia a creare delle scuole, come

44 “È la città adornata di più conventi religiosi, come sono li Padri Predicatori, eremiti di S. Agostino,Chierici regolari -volgarmente Teatini - Minori Osservanti, Minori Conventuali, Padri Cappuccini, Padri diS. Pietro Alcantara, Padri dell’Ospedale di S. Giovanni di Dio, l’Ospizio de’ Padri Scalzi Agostiniani, l’Ospiziode’ Padri Scalzi Teresiani, l’Ospizio de’ Padri Camaldolesi, l’Ospizio dei Padri della Compagnia di Gesù delCollegio Romano, li quali tutti tengono case e chiese cospicue, et abitazioni copiose e molto nobili [...]”. Cfr.:CALVANESE, op. cit., pp. 88-89; ma cfr. anche: Mario SPEDICATO, Chiesa collegiata e istituzioni ecclesiastiche inetà moderna, in RUSSO, op. cit., pp. 130-136.

45 Oltre alla copia dei “Capitoli e Statuti della città di Foggia” proveniente dalla Comunale e descritta inPasquale DI CICCO, I manoscritti della Biblioteca Provinciale di Foggia, Foggia, Ammistrazione Provincialedi Capitanata, 1977, pp. 50-51, ne esiste un’altra redatta nel 1738 in maniera più completa e fedele all’originale,distrutto dall’incendio appiccato all’archivio comunale nel 1898, che è stata recentemente acquistata dallaBiblioteca Provinciale, dopo essere stata ritrovata per caso sul mercato dell’antiquariato. Per informazionisulle sue caratteristiche, cfr.: Pasquale DI CICCO, Il libro rosso della città di Foggia, Foggia, AmministrazioneProvinciale di Capitanata, 1965, pp. 9-10.

46 La Biblioteca possiede il manoscritto di Fra Gabriele da Cerignola sulla sommossa, cfr.: P. DI CICCO, Imanoscritti della Biblioteca Provinciale..., cit., p. 76; ma cfr. anche: Raffaele PETROSILLO, La ribellione di SabatoPastore in Foggia nell’anno 1648, Foggia, Tip. E. Ferreri, 1897; Oronzo MARANGELLI, Relazione della ribellionedetta di Sabato Pastore in Foggia nell’anno 1648 del padre Fra Gabriele da Cerignola, Foggia, Tip. editriceFiammata, 1932.

47 Francesco ONOFRI, Nota per li cittadini ed Università di Foggia, Napoli, s.n., 1710. Cfr.: RaffaeleCOLAPIETRA, Élite amministrativa e ceti dirigenti fra Seicento e Settecento, in RUSSO, op. cit., p. 111; VittoriaPILONE, Storia di Foggia dalla venuta di Carlo di Borbone al 1806, Foggia, Adriatica, 1971, pp. 59-76.

48 R. COLAPIETRA, Élite amministrativa..., cit., pp. 107-109.49 P. DI CICCO, Il libro rosso..., cit., pp. 35-41.

Page 16: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

162

quelle di Andrea Gaudiani50 e Giuseppe Rosati;51 proposero, nel 1742, ottenen-dola nel 1751, l’istituzione delle cattedre di Legge, Filosofia e Retorica e fondaro-no, accanto a quelle già esistenti,52 una nuova Accademia, la cui protezione venneofferta, con esito negativo, a Celestino Galiani. Mobilitarono, così, le migliorienergie a realizzare un intenso programma di riscatto sociale, finalizzato a colpireil potere oligarchico proprio attraverso la formazione, nelle classi cittadine, e so-prattutto nelle imprenditoriali e professioniste, di quella coscienza civile, che leavrebbe, poi, indotte a riappropriarsi del diritto di scegliersi i propri amministra-tori.

Dalle biblioteche private di questi personaggi53 derivano buona parte delleedizioni del XV e del XVI secolo54 e del rimanente Fondo Antico che, nell’attualesistemazione biblioteconomica, tuttora in corso, si è provveduto a ricostruire nellasua struttura primitiva, attraverso l’identificazione, là dove è stato possibile, dellaprovenienza di ciascun volume, sulla base delle note autografe, dei timbri e deisigilli apposti dagli originari proprietari sui frontespizi delle singole edizioni.

Ripercorrendo velocemente i nomi degli autori ed i titoli delle pubblicazionisi riscontra subito l’attenzione prestata dagli ambienti culturali foggiani di fine ‘600e ‘700 agli argomenti dibattuti dagli intellettuali napoletani all’interno delle loroAccademie. Lo confermano la presenza di autori illustri come Nicola PartenioGiannettasio, Francesco Verde e Alessio Simmaco Mazzocchi,55 accanto agli scritti

50 Andrea GAUDIANI, Notizie per il buon governo della Regia Dogana della Mena delle Pecore di Puglia, acura di Pasquale di Cicco, Foggia, Ed. Apulia, 1981, p. 9.

51 Alfredo PANERAI, Una eminente figura del Settecento pugliese: Giuseppe Rosati agronomo ed economistaagrario, Foggia, Studio editoriale dauno, 1967.

52 Pasquale SORRENTI, Le accademie in Puglia dal XV al XVIII secolo, Bari, Laterza e Polo, 1965, pp. 45-46.53 Per informazioni su alcune di queste famiglie, cfr. il volume coevo: Difesa per la città di Foggia e per le

famiglie nobili della medesima, Napoli, s. n., 1728.54 Gli stampatori ricorrenti sono tra i più importanti del Cinquecento: Aldo Manuzio (Venezia); Niccolò

Bevilacqua (Trento); Gabriele Giolito Ferrari (Trino); Giovanni Antonio Nicolini da Sabbio (Venezia); GiovanniBattista di Sessa (Milano); Sebastiano Griffo (Lione). Per le caratteristiche delle edizioni, cfr.: Maria ALTOBELLA

GALASSO -Antonio VENTURA, Le cinquecentine della Biblioteca Provinciale di Foggia, Foggia, AmministrazioneProvinciale di Capitanata, 1988; e Giuseppe Maria PUGNO, Trattato di cultura generale nel campo della stampa.Torino, Società editrice internazionale, 1967, 5 voll.: vol. III, pp. 117-216. Un’eccezione è rappresentata dalleedizioni antiche pervenute alla Provinciale dal fondo bibliografico di Nicola Zingarelli, per il quale si rinvia a:Maria ALTOBELLA GALASSO, Catalogo del fondo dantesco-petrarchesco. Biblioteca “Nicola Zingarelli”, Foggia,Amministrazione Provinciale di Capitanata, 1977.

55 Tra i protagonisti dei dibattiti all’interno delle principali Accademie napoletane, quali Colonia Sebezia,degli Investiganti, degli Oscuri, degli Oziosi e degli Uniti, sono reperibili nel fondo antico autori importanticome, Nicola Partenio GIANNETTASIO, Universalis cosmographiae elementa in Collegio Neapolitano S. Iesu aviris nobilibus demonstrata, Napoli, ex officina typ. Jacobi Raillard, 1688; Francesco VERDE, Institutionumcanonicarum libri quattuor, Napoli, Forastieri, 1735; e il più dotto ecclesiastico presente a Napoli agli inizi del‘700, Alessio SIMMACO MAZZOCCHI, Ad amplissimum virum Bernardinum Tanuccium regis nostri a secretisepistola..., Neapoli, Excudit G. Musca, 1739. Per i caratteri della cultura napoletana del periodo, cfr.: RomeoDE MAIO, Società e vita religiosa a Napoli nell’età moderna (1656-1799), Napoli, Edizioni scientifiche italiane,1971, pp. 74-100.

Page 17: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

163

Antonio Ventura

di respiro europeo di Voltaire, De Mably e Rousseau56 ed a quelli di buona partedella letteratura laicista e giurisdizionalista che, influenzata dalle idee del ceto civilee forense, ispirava la polemica antigesuita di Gianvincenzo Gravina57 e tutta lapubblicistica di contestazione contro i ‘diritti divini’ della Santa Sede all’investituradel Regno di Napoli, a cominciare dagli scritti di Niccolò Caravita58 e CostantinoGrimaldi,59 le cui opere finirono all’Indice, sino alla produzione di Pietro Giannonee di Giambattista Vico e degli scrittori regalisti, come Niccolò Capasso, PlacidoTroyli, Francesco Peccheneda, Vincenzio Russo, Francescantonio Grimaldi,Domenico Forges Davanzati, Francesco Lo Monaco.60

Non meno significativa, accanto alle opere di costoro, la presenza delle prin-cipali edizioni influenzate, a partire dagli anni ’50 del 1700, dal nuovo corso cultu-rale promosso, nel Regno di Napoli, dall’insegnamento di Antonio Genovesi, ilquale non esitò a spezzare ogni legame con la tradizione, imperante nell’Universitàe nelle Accademie, del Giurisdizionalismo, del Platonismo e del Cartesianesimo,per accogliere le sollecitazioni riformistiche delle nuove dottrine economiche fiori-te in Inghilterra, Francia ed Olanda, ma anche a Venezia ed in Toscana. La cono-scenza di queste moderne correnti europee di pensiero si trasfusero, quando otten-ne, nel 1754, la cattedra di Economia Politica nelle Lezioni di commercio, pubblica-te tra il 1765 ed il 1767 e destinate a suscitare l’interesse e l’entusiasmo dei piùevoluti ambienti culturali dell’epoca.61

Il Genovesi si servì, infatti, della docenza universitaria, modernamente intesacome strumento di educazione pubblica, per indicare i problemi da affrontare erisolvere62 ai governanti ed a quanti desideravano realizzare nel Mezzogiorno ita-liano lo sviluppo socio-economico già raggiunto da altri stati europei: la sua Scuoladiffusasi, ben presto, per ogni città e provincia del Regno di Napoli, pose le basi diquel Movimento Illuministico, destinato a realizzare la secolarizzazione della so-cietà meridionale, la soppressione del Santo Officio e delle immunità locali, l’espul-sione della Compagnia di Gesù dal Mezzogiorno ed il riscatto degli orientamenticulturali e politici napoletani dalla tradizionale influenza ecclesiastica.

56 Si possono citare per il primo, l’Essai sur les moeurs et l’esprit des nations (1770); per il secondo, Le droitpublic de l’Europe (1768); e per il terzo, Il deismo confutato da sé medesimo (1769).

57 Gian Vincenzo GRAVINA, Originum juris civilis..., Neapoli, ex typographia Felicis Mosca, 1722.58 Niccolò CARAVITA, Nullum jus Pontificis Maximi in Regno Neapolitano dissertatio historico-juridica,

Alithopoli [Napoli], s.n., 1707.59 Costantino GRIMALDI, Discussioni istoriche, teologiche e filosofiche, Lucca, s. n., 1725.60 Cfr. R. DE MAIO, Società e vita religiosa..., cit., pp. 320-332.61 Franco VENTURI, Napoli capitale nel pensiero dei riformatori illuministi, in Storia di Napoli, Napoli,

Società editrice Storia di Napoli, 1971, pp. 1-74; Raffaele SIRRI, La cultura a Napoli nel Settecento in ibid., pp.165-310.

62 Maurizio TORRINI, Dagli Investiganti all’Illuminismo. Scienza e Società a Napoli nell’età moderna, inGiuseppe GALASSO-Rosario ROMEO (a cura di), Storia del Mezzogiorno, Napoli, Edizioni del sole, 1991, 15voll.: vol. IX, Aspetti e problemi del Medioevo e dell’Età Moderna, tomo II, pp. 615-630; Eugenio GARIN,Antonio Genovesi storico della scienza, in «Physis», XI (1969), pp. 211-222; Eugenio D’ACUNTI, L’anno diGenovesi. La vita e il pensiero, in «la Capitanata», VIII (1969), 1-2, pp. 1-18.

Page 18: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

164

L’intellettualità meridionale del secondo ‘700, sollecitata dai suoi scritti Lalogica per gli giovanetti e il Discorso sopra il vero fine delle Lettere e delle Scienze,accettò il gravoso impegno di misurarsi con i temi dell’istruzione pubblica, del-l’economia, della meccanica, dell’agricoltura, del commercio, dell’industria, ed ap-parvero, così, i primi contributi di analisi storico-ambientale del Mezzogiorno.

Quasi tutti figurano nel Fondo Antico, tra i più significativi: il Saggio di eco-nomia campestre per la Calabria Ultra (Napoli, 1780) ed il Piano di riforma per lapubblica economia delle province del Regno di Napoli e per l’agricoltura delle DueSicilie (Napoli, 1780) elaborati da Domenico Grimaldi dei marchesi di Messimeri,artefice di trasformazioni colturali nei propri possedimenti; il Viaggio per la Capi-tanata (Napoli, 1790) pubblicato da Francesco Longano ed incentrato sulle condi-zioni dell’agricoltura, dell’allevamento e del commercio; la Descrizione geograficae politica delle Sicilie (Napoli, 1794) realizzata da Giuseppe Maria Galanti sullabase dei medesimi interessi; le Riflessioni sulla pubblica felicità relativamente alRegno di Napoli (Napoli, 1788), nelle quali il marchese Giuseppe Palmieri, espo-nente della classe dei grandi proprietari di inclinazione capitalistica, trasferì la lungaesperienza maturata all’interno dei propri latifondi pugliesi; l’Annona, o sia pianoeconomico di pubblica sussistenza (Palermo, 1783) scritta da Domenico Di Genna-ro; le Riflessioni intorno al commercio antico e moderno del Regno di Napoli (Na-poli, 1760) di Nicola Fortunato, e il trattato Della moneta (Napoli, 1780),63 nelquale Ferdinando Galiani mise sotto accusa l’arcaico ed antieconomico regime pa-storale del Tavoliere, riassumendo in un passo ormai famoso le linee riformatricidell’Illuminismo meridionale.64

Accanto a questa letteratura di stampo politico-economico, risulta assai con-sistente anche quella più spiccatamente erudita,65 come si può rilevare dalla presen-za di diverse edizioni di una medesima opera: evidentemente all’ambiente culturalefoggiano, vivacizzato, come si è già detto, da scuole e accademie, non era scono-sciuta la pubblicistica italiana in genere e, in particolare, l’attività di alcuni corag-giosi ed illuminati editori napoletani, come Giovanni Gravier, Vincenzo Orsini,Giovanni di Simone, Vincenzo Flauto, e, in particolare, Antonio Bulifon,66 i quali,nel loro impegno a favore del rinnovamento politico ma anche della rinascita lette-

63 R. SIRRI, La cultura a Napoli..., cit., pp. 194-244; Augusto PLACANICA, Cultura e pensiero politico nel Mezzogiornosettecentesco in G. GALASSO-R. ROMEO, Storia del Mezzogiorno..., cit., vol. IX, tomo III, pp. 200-256.

64 Ferdinando GALIANI, Della moneta libri cinque di Ferdinando Galiani, seconda edizione, Napoli, StamperiaSimoniana, 1780, p. 414. Nel Fondo Locale è altresì reperibile buona parte della letteratura seicentesca esettecentesca sulla Dogana delle Pecore di Foggia, dalle raccolte di prammatiche e di leggi del Giustiniani, delGrimaldi e del De Sariis, ai trattati coevi del Coda, del Grana, del De Dominicis e del Di Stefano, all’interodibattito illuministico contro la secolare istituzione pastorale, che vide protagonisti autori come Filangieri,Vivenzio, Cimaglia, Patini, Silla, Targioni, Rosati.

65 Nino CORTESE, Cultura e politica a Napoli dal Cinquecento al Settecento, Napoli, Edizioni scientificheitaliane, 1965, pp. 221-274.

66 Ibid., pp. 185-220.

Page 19: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

165

Antonio Ventura

raria e filosofica del Regno, seguivano con attenzione la polemica tra giurisdizionalistied antigiurisdizionalisti e sul Tribunale del Sant’Officio, ma, nel contempo, nontrascuravano l’opera di quegli studiosi che, attraverso la paziente ricerca di edizionirare, di documenti biografici e di curiosità storiche, tentavano di ricostruire il com-plesso mosaico storico e letterario delle province meridionali.

Si giunse, così, al tentativo fatto dal Signorelli67 di sintetizzare in più volumila storia della cultura e del teatro napoletani; all’altro del Giustiniani68 di redigereuna Biblioteca storica69 del Regno; o, ancora, alle indagini dello stesso sugli scrittorilegali,70 affiancate da quelle sui magistrati del Grimaldi,71 sino ai vari Dizionari ge-ografici72 ed alle ristampe di cronache, prima fra tutte quella del Gravier, che nellasua splendida Raccolta 73 pubblicò tutto ciò che di meglio era stato scritto sul Mez-zogiorno d’Italia.

Lo scenario editoriale sin qui analizzato cambia radicalmente, quando si pas-sa a prendere in esame la parte ‘ecclesiastica’ del Fondo Antico: diventa, infatti,preponderante la presenza di volumi provenienti dalle biblioteche dei conventi edegli ‘studi’, soprattutto cappuccini, sparsi per la Capitanata, come si rileva dalleannotazioni manoscritte riportate sui frontespizi, cosicché risulta agevole conosce-re quale genere di idee circolava al loro interno.74

Le edizioni del Cinquecento75 commentano, per lo più, gli argomenti filoso-fici e teologici ricorrenti nelle opere di Aristotele, Tommaso d’Aquino e Duns Scoto:ne sono un esempio gli studi di Agostino Nifo, ...In librum Averrois de substantiaorbis... ; l’Aristotelis liber de mundo di Guillaume Budè; le edizioni curate da Joachim

67 Pietro NAPOLI SIGNORELLI, Vicende della coltura nelle Due Sicilie dalla venuta delle colonie straniere sinoa’ giorni nostri, Napoli, Vincenzo Orsini, 1810-1811; e Pietro NAPOLI SIGNORELLI, Storia critica de’ teatriantichi e moderni divisa in dieci tomi, Napoli, Vincenzo Orsini, 1813.

68 Su di lui, cfr. N. CORTESE, Cultura e politica a Napoli..., cit., pp. 246-263.69 Lorenzo GIUSTINIANI, La Biblioteca storica e topografica del Regno di Napoli, Napoli, Vincenzo Orsini,

1793.70 Lorenzo GIUSTINIANI, La Biblioteca storica e topografica del Regno di Napoli, Napoli, Stamperia Simoniana,

1787-1788.71 Gregorio GRIMALDI, Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli, Napoli, Stamperia di Giovanni di

Simone, 1749-1752.72 Lorenzo GIUSTINIANI, Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli, Napoli, Manfredi, 1797-

1805 e ibid., parte seconda, De’ fiumi, laghi, fonti, golfi, monti, promontorj, vulcanj, e boschi, Napoli, DeBonis, 1797-1805; Francesco SACCO, Dizionario geografico-istorico-fisico del Regno di Napoli, Napoli, VincenzoFlauto, 1795-1796; Elia D’AMATO, Pantopologia calabra in qua celebriorum ejusdem provinciae locorum,virorumque, armis, pietate... monimenta expanduntur, Napoli, ex thypographia Felicis Mosca 1725.

73 Giovanni GRAVIER, Raccolta di tutti i più rinomati scrittori dell’istoria generale del Regno di Napoliprincipiando dal tempo che queste Provincie hanno preso forma di Regno, Napoli, Gravier, 1769-1770.

74 Una tesi di laurea in Biblioteconomia, assegnata dalla prof.ssa Tavoni dell’Università di Bologna, un’altraper dottorato di ricerca presso l’Università di Napoli, condotta dal prof. Stefano Capone e la catalogazionedella dott.ssa Marianna Iafelice hanno consentito di individuare un significativo nucleo di opere provenientidai conventi cappuccini locali.

75 M. ALTOBELLA GALASSO-A. VENTURA, Le cinquecentine..., cit.

Page 20: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

166

Perion di varie opere aristoteliche, come il De anima, il De caelo e il De natura; e leExpositiones quaestionum doctoris subtilis... di Duns Scoto.

Si tratta, nella maggior parte dei casi, di pubblicazioni che rivedono il dibat-tito sviluppatosi, durante i secoli XIII e XIV, nell’ambito della Filosofia Scolastica,impegnata a superare le diffidenze manifestatesi, presso gli ambienti culturali edecclesiastici, nei confronti dell’Aristotelismo e del Neoplatonismo diffusi dalle fontiarabe e greche, ed a cercare, suddividendosi nelle tre correnti dell’Agostinismo,dell’Averroismo e del Tomismo, un punto d’incontro con la Filosofia Cristiana, suidelicati problemi dell’origine del mondo, della Provvidenza, della forma sostanzia-le e dell’immortalità dell’anima.

Le opere del secolo XVII registrano, invece, una consistente presenza di scritticurati dai Gesuiti e da loro stessi diffusi nel Regno di Napoli, dove, all’indomanidel Concilio di Trento, si impegnarono in una intensa strategia missionaria, crean-do, lungo i versanti tirrenico ed adriatico, una serie di collegi nelle città di Nola,Castellammare, Massalubrense, Salerno, Benevento, Cosenza, Lecce, Bari, Barletta,Chieti, Atri, L’Aquila, Bovino. Da tali basi operative si muovevano per raggiungerequegli strati rurali della provincia meridionale, che condizioni di isolamento, dimiseria e di disgregazione parrocchiale condannavano ad un pressoché totale ab-bandono da parte della Chiesa e delle sue istituzioni.

In Puglia importanti erano le case di Lecce, Bari e Barletta, destinate a soste-nere l’intervento della Compagnia nel cuore e nella parte meridionale della regione,mentre l’altra di Bovino, finanziata dalla munificenza del feudatario locale, il ducaInico di Guevara, rappresentava, dalle propaggini del Subappennino Dauno, l’estre-mità nord-occidentale della cerniera, indispensabile supporto agli interventi nellaCapitanata e, di qui, sino al Beneventano.

In questo modo, i Gesuiti, nel pieno della Controriforma, modellarono for-me di pietà e di devozione destinate ad improntare, per lungo tempo, le labili realtàurbane e le estese strutture rurali della civiltà regnicola, ma anche a lasciare un’im-pronta significativa nell’editoria dell’epoca, rintracciabile in opere di carattere sto-rico-teologico, tra cui: l’Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi76 e la Doctrinacatholica, ex Sacro Concilio Tridentino, et Catechismo Romano... di GiovanniBellarino.77

Per quanto riguarda, invece, la loro opera di evangelizzazione in Oriente e,in particolare, la politica di tolleranza religiosa nei confronti dei riti malabarici,argomento che, tra la fine del ‘600 ed i primi decenni del ‘700, era venuto ad occu-pare un posto di tutto rilievo nelle discussioni filosofiche, politiche e religiose degliambienti laici ed ecclesiastici partenopei78, particolare importanza rivestono alcune

76 Paolo SARPI, Historia del Concilio Tridentino di Pietro Soave polano, Ginevra, Aubert, 1629.77 Giovanni BELLARINO, Doctrina cattolica, ex Sacro Concilio Tridentino, et Catechismo Romano..., Venezia,

apud Joannem de Albertis et Georgium Valentinum, 1628.78 Sergio ZOLI, Europa libertina tra Controriforma e Illuminismo. L’“Oriente” dei libertini e le origini

dell’Illuminismo. Studi e ricerche, Bologna, Cappelli, 1989, pp. 206-224.

Page 21: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

167

Antonio Ventura

pubblicazioni, già all’epoca non facilmente reperibili e la cui presenza negli studimonastici foggiani ne conferma il prestigioso passato. Si tratta degli scritti di autoricome i gesuiti Giovanni Antonio Gavazzi,79 Alvaro Semedo80 e Jean Baptiste GabrielGrosier,81 e soprattutto del domenicano Alexandre Noel,82 che avevano sostenutocon fermezza il carattere civile e non idolatrico delle consuetudini funerarie cinesi.

Consistente, quindi, anche la presenza di testi destinati ad aiutare i sacerdotinell’esercizio del loro ministero: dal sacramento della confessione, esaminato nelleResolutionum moralium..., di Antonino Diana83 e, soprattutto, nel Manuale de’ con-fessori, di Martino di Navarra84 e nel Missionario istruito di Filippo De Mura,85 chepresentava, esposti in ordine alfabetico, argomenti fondamentali come la simonia,l’usura, l’autorità del Papa; al conforto dei moribondi, trattato nella Practica visitandiinfirmos...;86 sino ai consigli per i religiosi, elencati con dovizia di particolari, nelTractatio de monialibus..., di Francesco Pellizzari.87

Non meno interessanti le edizioni del secolo XVIII, e in particolare quellesuccessive al Concordato del 1741 tra la Corte Borbonica e la Santa Sede, che rap-presentò una conquista memorabile per il mondo laico, ma anche per quello reli-gioso, in quanto segnò l’inizio di una primavera di riforme, riguardanti, in partico-lare, i modi della collaborazione pastorale e l’aggiornamento del catechismo bellar-miniano. Esse, però, solo in minima parte furono, poi, realizzate, nonostante l’im-pegno del cardinale Giuseppe Spinelli, coadiuvato da Sant’Alfonso de’ Liguori e daSan Gennaro Sarnelli, le cui opere figurano nel Fondo Antico.

Le ripercussioni delle polemiche ideologiche di quel lungo confronto dottri-nario affiorano, comunque, in diverse opere, come: Della origine del dominio edella sovranità de’ papi..., di Giuseppe Agostino Orsi, autore, pure, Della istoriaecclesiastica... in 21 tomi,88 mentre continua a registrarsi la solita nutrita presenza di

79 Giovanni Antonio GAVAZZI, Istorica descrittione de’ tre regni Congo, Matamba et Angola situati nell’Etiopiainferiore occidentale, Milano, nelle stampe dell’Agnelli, 1690.

80 Alvaro SEMEDO, Historica relatione del gran regno della Cina divisa in due parti, Roma, Mascardi, 1653.81 Jean Baptiste Gabriel GROSIER, Storia generale della Cina ovvero grandi annali cinesi tradotti dal Tong-

Kien-Kang-Mon dal padre Giuseppe Anna Maria de Moyriac de Mailla, Siena, Bindi, 1777-1781.82 Alexandre NOEL, Apologia de’ padri Domenicani missionari della China, o pure risposta al libro del padre

Le Tellier gesuita, intitolato difesa de nuovi cristiani, e dilucidazione di P. Le Gobien della stessa Compagnia,sopra gli honori che li Chinesi portano à Confucio ed a i morti, Colonia, appresso gli heredi di Corneliod’Hegmond, 1699.

83 Antonino DIANA, Resolutionum moralium pars sexta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide,et ut plurimum benigne explicabuntur, Venezia, Francesco Baba, 1743.

84 Martino DI NAVARRA, Manuale de’ confessori..., Roma, s. n., 1647.85 Filippo DE MURA, Il missionario istruito in tutte le regole, e precetti di comporre ogni esercizio di vangelica

apostolica predicazione, che nelle sante missioni si fa, Napoli, Guerra, 1790.86 Giacomo MANCINI, Practica visitandi infirmos..., Napoli, expensis Jo. Baptistae de Juorio, 1637.87 Francesco PELLIZZARI, Tractatio de monialibus, Roma, ex typographia Generosi Salomoni, 1755.88 Giuseppe Agostino ORSI, Della origine del dominio e della sovranità de’ papi, Roma, Gioacchino Puccinelli,

1788; Giuseppe Agostino ORSI, Della istoria ecclesiastica descritta da fr. Giuseppe Agostino Orsi, Roma,Paglierini, 1751-1756.

Page 22: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca Provinciale

168

scritti a carattere divulgativo, che la pubblicistica sacra persiste a produrre per tuttoil 1700: in particolare si diffondono i quaresimali, tra i quali sono da segnalare quel-li, assai efficaci per gli esempi tratti dal Vangelo, di Alessandro Calamato, FulvioFontana, Vincenzo Giliberti e Paolo Segneri, ed i testi di letteratura devozionale.

Accanto a queste opere di carattere religioso non mancavano testi di conte-nuto umanistico, scientifico, storico, geografico, giuridico che, utilizzati per l’ag-giornamento culturale dei sacerdoti e la formazione dei novizi, erano, nella mag-gior parte dei casi, gli stessi che circolavano presso i professionisti e le istituzionilaiche di Foggia.

La cultura classica è rappresentata soprattutto dagli autori latini, nettamenteprevalenti sui greci: solo qualche opera, tuttavia, è pregiata, come le Commedie diTerenzio Afro, stampate a Venezia dagli eredi di Nicola Pezzana nel 1782, con ilcommento del gesuita Joseph Juvency e le Lettere familiari di Marco Tullio Cicero-ne, pubblicate a Napoli da Felice Mosca, nel 1735. Le altre non presentano partico-lari caratteri di rarità, con qualche eccezione per alcune prime edizioni ottocentesche:le Commedie di Plauto (1822), in cinque tomi; le Lettere di Plinio il Vecchio (1828),in due; ed i Libri ab Urbe condita di Tito Livio (1825) in quattordici.

Per la storia letteraria italiana, soltanto il compendio di Girolamo Tiraboschirientra tra i libri anteriori al 1830, perché messo in distribuzione a Napoli, da Gio-vanni Muccis, in dieci tomi, tra il 1777 ed il 1786, mentre le vicende artistiche nazio-nali sono descritte in prime edizione ottocentesche di grande pregio per l’autorevo-lezza degli autori e la raffinatezza dell’apparato iconografico, come si può rilevaredalle Opere di Johan Joachim Winckelmann e di Luigi Lanzi.89

Tra i libri di storia, a parte alcuni trattati generali poco comuni, come i ventivolumi della Storia romana... del giansenista Charles Rollin,90 le edizioni di mag-giore pregio provengono dalla produzione tipografica napoletana dei secoli XVII eXVIII e prendono in esame, attraverso il Summonte, il Troyli ed il Martuscelli, levicende plurisecolari del Reame.91

Pure per la geografia, la rappresentazione dei piccoli spazi si alterna a quelladegli estesi, così, accanto alle ricerche storico-geografiche seicentesche, ancora in-fluenzate dagli studi umanistici di Leandro Alberti o di Flavio Biondo e, quindi,solo descrittive e non corredate da tavole cartografiche, come quelle di Enrico Baccoe di Ottavio Beltrano,92 si incontrano le opere monumentali ed enciclopediche di

89 Luigi LANZI, Storia pittorica dell’Italia dal risorgimento delle belle arti fin presso al fine del 18° secolo,Milano, Società tipografica de’ classici italiani, 1824-1825.

90 Charles ROLLIN, Storia romana sino alla battaglia di Azio, o sia sino al termine della Repubblica di CarloRollin tradotta dal francese., Roma, Poggioli, 1806.

91 Giovanni Antonio SUMMONTE, Historia della città e Regno di Napoli, Napoli, Stamperia DomenicoVivenzio, 1748; Placido TROYLI, Istoria generale del Regno di Napoli, Napoli, s. n., 1747-1754; DomenicoMARTUSCELLI, Biografia degli uomini illustri del Regno di Napoli, Napoli, Nicola Gervasi, 1814-1822.

92 Enrico BACCO, Il Regno di Napoli diviso in dodici province, Napoli, Stamperia Scorriggio, 1615; OttavioBELTRANO, Breve descrizione del Regno di Napoli, Napoli, per Ottavio Beltrano, 1648.

Page 23: I Fondi Speciali: le terrae incognitae della Biblioteca ... · 3 Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) professore universitario, storico medievalista; Nicola ... da parte

169

Antonio Ventura

Claude Buffier,93 e di Attilio Zuccagni Orlandini,94 la cui caratteristica principale,determinata dalle novità scientifiche di fine ‘700 e primo ‘800, è la costante presenzadi un vasto ed accurato apparato cartografico, reso possibile dall’evoluzione dellatecnica tipografica di riproduzione delle incisioni.

Un breve cenno, infine, alle opere scientifiche, che, a parte gli Elementa... diNicola Fergola,95 la Storia naturale e particolare di George Louis Buffon, conte diLeclerc96 e il Delle cose rustiche... di Nicola Onorati, detto Columella97 sono quasitutte di primo Ottocento e senza edizioni di rilievo, ma rivelano, nei numerosititoli riguardanti la Geometria, la Storia Naturale, la Trigonometria, la Chimica, laMatematica, la Botanica, la Fisica, l’Astronomia..., l’attenzione prestata in ugualmodo da laici e religiosi verso questo aspetto della cultura.

In conclusione, quindi, la Sezione Locale ed il Fondo Antico, pur costituen-do due elementi biblioteconomici distinti per le caratteristiche bibliografiche,concettualmente si fondono e completano, perché testimoniano aspetti e momentidifferenti della comunità locale, urbana e provinciale: rappresentano un patrimoniodi documenti, libri, testimonianze, idee, sentimenti, passioni che è sopravvissuto aidanni dei ‘tempi’ ed ai guasti delle ‘mode’ e che così si ha il dovere di tutelare,ordinare e consegnare a chi, in futuro, ha il diritto di trovarci i segni della propriatradizione civile e culturale.

93 Claudio BUFFIER, Geografia universale, Napoli, Migliaccio, 1796.94 Attilio ZUCCAGNI ORLANDINI, Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia, Firenze, presso gli Editori,

1835-1845.95 Nicola FERGOLA, Elementa phisicae experimentalis usui tironum, Napoli, Joseph de Hyppolito, 1791.96 Gorge Louis BUFFON, Storia naturale e particolare per servire di seguito alla storia degli animali quadrupedi,

Napoli, Raimondi, 1772.97 Niccola ONORATI, Delle cose rustiche, Napoli, Giuseppe Maria Porcelli, 1791-1799.