I fatti e le cifre Spendere in città · 2018. 2. 23. · da 21.452 a 18.181, i feriti da 28.209 a...
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numero 2 anno 2010
Gli incidenti stradali nel comune di Roma. Nel corso del 2008 gli incidenti stradali rilevati sono stati 18.181; hanno provocato il decesso di 190 persone ed il ferimento di 24.062; si consolida una tendenza di pro-gressiva diminuzione del numero delle vittime, dei feriti e degli incidenti rispetto agli anni passati. Dal paragone con l’anno precedente, il 2007, la diminu-zione degli incidenti è stata piuttosto significativa e pari all’8,9%, superiore alla variazione nazionale del 3,7%; di importanza analoga è stata la diminuzione dei feriti (-8,5%), quasi doppia rispetto a quella italiana, mentre il calo dei morti, seppur importante, è stato di minore inten-sità (-5,5%) ed inferiore rispetto all’andamento nazionale che ha fatto registrare un calo del 7,8%. Nel triennio e-saminato, 2006-2008, il numero degli incidenti è passato da 21.452 a 18.181, i feriti da 28.209 a 24.062 ed i morti da 231 a 190. Nonostante il trend positivo ancora non è stato centrato l’obiettivo europeo indicato nel Libro Bianco del settembre 2001, di ridurre il numero delle vittime della strada entro il 2010, rispetto il 2000, del 50%. La fascia oraria in cui si rileva il maggior numero di incidenti stradali è quella che va dalle 14 alle 17 dove si concentrano ben oltre il 24% degli eventi, seguiti dalla fascia oraria che va dalle 10 alle 13. Gli incidenti che avvengono durante la notte sono quantitativamente inferiori rispetto a quelli che si verificano nelle corso della giornata ma sicuramente più gravi e non sono solo strettamente legati al fine settima-na. I maggiormente colpiti negli incidenti stradali sono i conducenti, che rappresentano nel 2008 il 63,7% dei de-ceduti, contro il 57,6% del 2006 e appartengono alle clas-si di età 18-29 e 30-54. Per quanto riguarda i passeggeri, nel triennio preso in considerazione, il trend è positivo: si è passati da una quota del 17,7% nel 2006 ad una dell’8,1% nel 2008. In controtendenza il fenomeno sull’utenza debole, in particolare i pedoni. Nel corso dell’ultimo triennio la quota dei pedoni deceduti a causa di incidente stradale è aumentata fino ad arrivare al 27,4% delle morti per incidente nel 2008. Dal punto di vista dell’età notiamo che sono maggiormente colpite le classi di età più anziane: nel 2008 il 61,5% dei pedoni deceduti aveva un’età superiore ai 65 anni. Da uno studio ACI, su un campione di almeno dieci attraversamenti pedonali in 31 città europee del 2009, nell’ambito del Programma EPCA, Roma è stata classificata penultima per il secondo anno consecutivo. Tra le peggiori carenze riscontrate si annoverano: assenza di isole pedonali, cicli semaforici non ben dimensionati in termini di rossi pedonali, manu-tenzione della segnaletica orizzontale e verticale e della pavimentazione carenti, presenza di auto che ostacolano la visibilità, rampe di accesso per disabili con pendenze elevate ed infine assenza di percorsi tattili per non veden-ti. Nel periodo esaminato la principale causa di incidente è da imputare al mancato rispetto dei segnali stradali se-guono in ordine di importanza il mancato rispetto della distanza di sicurezza e la velocità. Le alterazioni dello stato psico-fisico del conducente dovute ad alcool e dro-ghe pesano per l’1,4% sugli incidenti totali, ma diventano il 5,9% degli incidenti mortali. E’ plausibile ritenere che questo fenomeno sia ancora sottostimato.
I fatti e le cifre
Spendere in città L’inflazione a Roma : ad agosto ancora in lieve aumento +0,2% Ad agosto l’inflazione romana ha registrato una varia-zione del +0,2% rispetto al mese precedente e una variazione del +1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno 2009. Spingono l’inflazione al rialzo rispetto al mese di luglio il capitolo Comunicazioni che sale dell’ 1,2% e i Trasporti che va al +0,8%. In diminuzione invece i Servizi ricettivi e di ristorazione che scendono dello 0,5%. Quanto ai gruppi di voci che segnalano la variazione mensile positiva più rilevante, il primo posto è occupato da trasporti aerei (+26,6%) il secondo da pacchetti vacanze tutto compreso (+13,3%) seguito da trasporti marittimi e per vie d’acqua interne (+7,0%) e apparecchiature e materiale telefonico (+6,5%). Scen-dono invece i prezzi degli alberghi e altri servizi di al-loggio (-4,5%), supporti per registrazione suoni e im-magini (-4,0%), giornali e periodici (-2,5%), giochi e giocattoli (-1,0%) e carburanti e lubrificanti (-0,9%). Rispetto ad agosto 2009 gli aumenti più consistenti hanno riguardato: trasporti marittimi e per vie d’acqua interne (+41,1%), combustibili liquidi (+12,1%), orefice-ria ed orologeria (+10,1%), trasporti ferroviari (+9,4%) e carburanti e lubrificanti (+7,9%). In diminuzione inve-ce: energia elettrica (-6,9%) e supporti per registrazio-ne suoni e immagini (-6,7%). Sul tasso di inflazione su 12 mesi hanno inciso in particolare i rincari di: carbu-ranti e lubrificanti ( 25 centesimi di punto), ristoranti bar e simili (20 centesimi di punto) e alberghi e altri servizi di alloggio (15 centesimi di punto). Di contro ha contri-buito al rallentamento dei prezzi: energia elettrica (10 centesimi di punto).
C O N T R I B U T I La mobilità intraurbana a Roma La mobilità a breve raggio è un fenomeno molto co-mune a Roma: dal 2002 al 2008 oltre la metà dei tra-slochi in entrata o in uscita dalla Capitale sono stati interni al territorio comunale. Nel periodo esaminato si sono registrati 859.223 cambi di domicilio interni alla città, il 52% dei quali effettuati da donne. In termini as-soluti i municipi più “caldi”, ossia quelli con maggiore “attrattiva” per la popolazione che decide di spostare il proprio domicilio risultano essere il 13 e l’8; questi so-no tra i municipi più giovani della Capitale e con forte presenza straniera. Il Municipio 1 registra invece il saldo più negativo, cioè una minore attrattiva. Nel complesso si può affermare che a Roma negli ultimi anni vi è una chiara tendenza a spostamenti verso la periferia. La componente straniera, 11,5% del totale dei flussi osservati, mostra un trend di spostamenti crescente nel tempo. La comunità filippina è una delle più mobili mentre le comunità polacca e ucraina sono le più stanziali. L’applicazione del modello gravitazio-nale ai dati sui cambi di domicilio ha permesso di os-servare come nel complesso negli spostamenti abbia un maggior effetto la massa di popolazione residente presso i municipi di destinazione e che tale effetto è lo stesso per la popolazione italiana mentre per quella straniera prevale maggiormente un effetto distanza tra municipi.
Statistica e Censimento
Marketing territoriale
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento – Marketing Territoriale n° 2 – aprile/giugno 2010
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I N D I C E
SPENDERE IN CITTA’ Pag 3 L’inflazione a Roma: ad agosto ancora in lieve aumento: + 0,2%
CONTRIBUTO “ 9
La mobilità intraurbana a Roma alla luce dell’applicazione del modello gravitazionale
FOCUS
Gli incidenti stradali nel comune di Roma “ 29
Redazione: Novella Cecconi Caterina Coviello Romina Polverini Clementina Villani Stefania Iuliano Hanno collaborato a questo numero:
Stefano Cappuccia
Ufficio di Statistica del Comune di Roma Via della Greca, 5
00186 ROMA
http://www.romastatistica.it [email protected]
SPENDERE IN CITTA’
Roma Capitale
Statistica e Censimento - Marketing Territoriale
I numeri di Roma
n° 2 - aprile/giugno 2010
Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago
Prod. alimentari e bevande analc. 132,3 132,5 132,7 132,7 132,8 133,0 133,2 133,1 133,0 133,2 133,2 133,3 133,5
Bevande alcoliche e tabacchi 157,4 157,4 157,5 157,5 160,4 160,5 160,5 160,5 160,6 160,6 160,7 160,8 161,2
Abbigliamento e calzature 123,2 123,5 123,6 123,6 123,7 123,8 123,9 124,0 123,8 124,0 124,1 124,1 124,1
Abit., acqua, en. elet. e combust. 138,0 138,1 138,6 139,0 139,0 137,2 137,7 138,0 138,4 138,6 138,5 139,2 139,2
Mobili, art. e servizi per la casa 121,9 122,1 122,1 122,3 122,5 122,7 122,9 123,0 123,1 123,1 123,1 123,1 123,2
Servizi sanitari e spese salute 106,0 106,3 106,3 106,3 106,3 107,0 107,2 106,8 106,9 106,4 106,3 106,2 106,2
Trasporti 133,8 131,9 131,4 132,0 132,6 133,1 133,0 134,1 135,6 135,7 135,6 136,8 137,9
Comunicazioni 68,8 69,3 69,2 69,0 68,8 68,2 68,7 68,6 68,6 68,3 68,2 68,1 68,9
Ricreazione, spettacolo,cultura 115,6 114,7 114,9 114,9 115,7 115,1 115,5 115,6 115,9 114,9 115,2 115,7 116,1
Istruzione 125,3 126,8 128,1 128,1 128,1 127,7 127,7 127,7 128,0 128,0 128,0 128,0 128,0
Servizi ricettivi e di ristorazione 146,1 149,7 150,8 147,6 147,7 146,9 146,5 147,6 152,2 153,2 153,1 150,9 150,2
Altri beni e servizi 134,8 135,2 135,0 135,6 135,9 136,4 136,6 136,7 136,8 137,5 137,7 137,8 137,9
NIC 126,8 127,0 127,1 126,9 127,2 127,1 127,2 127,6 128,4 128,5 128,5 128,5 128,7
NIC (senza tabacchi) 126,0 126,2 126,4 126,2 126,4 126,3 126,4 126,7 127,6 127,7 127,7 127,7 127,9
Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago
Prod. alimentari e bevande analc. -0,4 0,2 0,2 0,0 0,1 0,2 0,2 -0,1 -0,1 0,2 - 0,1 0,2
Bevande alcoliche e tabacchi 0,0 0,0 0,1 0,0 1,8 0,1 - - 0,1 - 0,1 0,1 0,2
Abbigliamento e calzature -0,2 0,2 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 -0,2 0,2 0,1 - -
Abit., acqua, en. elet. e combust. 0,0 0,1 0,4 0,3 0,0 -1,3 0,4 0,2 0,3 0,1 -0,1 0,5 -
Mobili, art. e servizi per la casa 0,0 0,2 0,0 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 - - - 0,1
Servizi sanitari e spese salute -0,1 0,3 0,0 0,0 0,0 0,7 0,2 -0,4 0,1 -0,5 -0,1 -0,1 -
Trasporti 1,4 -1,4 -0,4 0,5 0,5 0,4 -0,1 0,8 1,1 0,1 -0,1 0,9 0,8
Comunicazioni -0,3 0,7 -0,1 -0,3 -0,3 -0,9 0,7 -0,1 - -0,4 -0,1 -0,1 1,2
Ricreazione, spettacolo,cultura 0,5 -0,8 0,2 0,0 0,7 -0,5 0,3 0,1 0,3 -0,9 0,3 0,4 0,3
Istruzione 0,0 1,2 1,0 0,0 0,0 -0,3 - - 0,2 - - - -
Servizi ricettivi e di ristorazione -0,7 2,5 0,7 -2,1 0,1 -0,5 -0,3 0,8 3,1 0,7 -0,1 -1,4 -0,5
Altri beni e servizi 0,0 0,3 -0,1 0,4 0,2 0,4 0,1 0,1 0,1 0,5 0,1 0,1 0,1
NIC 0,2 0,16 0,1 -0,2 0,2 -0,1 0,1 0,3 0,6 0,1 - - 0,2
NIC (senza tabacchi) 0,1 0,16 0,2 -0,2 0,2 -0,1 0,1 0,2 0,7 0,1 - - 0,2
Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago
Prod. alimentari e bevande analc. 0,8 0,6 0,6 0,5 0,4 0,4 0,3 0,1 -0,2 -0,2 -0,1 0,4 0,9
Bevande alcoliche e tabacchi 2,8 2,7 2,6 2,5 4,4 4,5 3,3 2,2 2,2 2,1 2,2 2,2 2,4
Abbigliamento e calzature -0,6 -0,5 -0,7 -0,8 -0,7 -0,6 -0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,6 0,7
Abit., acqua, en. elet. e combust. 1,1 1,4 0,9 1,4 0,6 -1,4 -1,0 -0,7 -0,4 0,8 0,6 0,9 0,9
Mobili, art. e servizi per la casa 1,3 1,2 1,2 1,2 1,3 1,4 1,1 1,1 1,2 1,2 1,1 1,0 1,1
Servizi sanitari e spese salute 0,7 0,5 0,6 0,2 0,2 0,8 0,7 0,4 0,4 -0,4 0,2 0,1 0,2
Trasporti -2,6 -2,9 -2,4 -0,1 1,5 2,5 2,5 3,8 4,1 3,9 3,1 3,7 3,1
Comunicazioni 0,7 1,9 1,8 1,3 0,7 0,4 0,1 -0,3 -0,6 -1,7 -1,0 -1,3 0,1
Ricreazione, spettacolo,cultura 0,1 0,5 0,4 0,5 0,8 0,5 0,1 0,3 1,1 0,7 0,5 0,6 0,4
Istruzione 2,5 2,3 2,7 2,7 2,7 2,4 2,4 2,4 2,6 2,6 2,6 2,2 2,2
Servizi ricettivi e di ristorazione -0,5 -1,4 -0,7 -0,5 0,7 1,3 0,9 0,8 2,4 1,5 2,4 2,5 2,8
Altri beni e servizi 2,6 2,6 2,1 2,1 2,3 2,6 2,5 2,2 1,6 1,9 2,5 2,2 2,3
NIC 0,2 -0,1 0,0 0,5 0,9 1,0 0,9 1,1 1,3 1,2 1,3 1,5 1,5
NIC (senza tabacchi) 0,1 -0,2 0,0 0,5 0,8 1,0 0,9 1,0 1,4 1,2 1,3 1,4 1,5
2009
(1) variazione congiunturale: variazione percentuale dell’indice relativo al mese di rilevazione rispetto al mese precedente.
(2) variazione tendenziale: variazione percentuale dell'indice relativo al mese di rilevazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente
2010Capitoli
Tav. 3 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - ROMA Anni 2009-2010 Base
dic. 1998=100 - Variazioni tendenziali2
Tav. 2 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - ROMA Anni 2009-2010 Base
dic. 1998=100 - Variazioni congiunturali1
Tav. 1 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - ROMA Anni 2009-2010 Base
dic. 1998=100
2010
2010
Capitoli
Capitoli
2009
2009
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Roma Capitale
Statistica e Censimento - Marketing Territoriale
I numeri di Roma
n° 2 - aprile/giugno 2010
Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago
Prod. alimentari e bevande analc. 137,0 137 137,1 137,1 137,2 137,2 137,2 137,2 137,2 137,2 137,3 137,2 137,2
Bevande alcoliche e tabacchi 181,5 181,6 181,7 181,8 185 185,1 185,2 185,2 185,3 185,3 185,3 185,4 185,9
Abbigliamento e calzature 136,6 136,9 137,3 137,4 137,5 137,5 137,5 137,6 137,7 137,9 138,0 138,0 137,9
Abit., acqua, en. elet. e combust. 155,9 155,8 155,7 155,7 155,4 155,8 156,2 156,8 157,6 158,2 158,3 159,6 159,6
Mobili, art. e servizi per la casa 134,2 134,3 134,4 134,5 134,6 134,8 135,0 135,2 135,3 135,4 135,5 135,6 135,6
Servizi sanitari e spese salute 122,1 122,2 122,3 122,3 122,4 123 123,1 122,7 122,8 122,7 122,5 122,5 122,5
Trasporti 145,1 142,9 142,4 143,1 143,8 144,5 144,3 145,9 147,8 147,9 147,5 149,1 150,6
Comunicazioni 68,4 69 68,8 68,6 68,3 67,8 68,3 68,2 68,2 67,9 67,8 67,7 68,5
Ricreazione, spettacolo,cultura 124,5 122,9 123,2 123,1 124 123,5 123,9 124,0 124,2 123,4 123,7 124,2 124,5
Istruzione 142,0 143,6 145,3 145,3 145,3 145,4 145,4 145,4 145,5 145,5 145,5 145,5 145,5
Servizi ricettivi e di ristorazione 152,3 152,4 152,6 151,9 151,8 151,9 151,9 152,4 153,9 154,1 154,2 155,0 155,0
Altri beni e servizi 148,5 148,9 149,1 149,8 150,2 150,8 151,1 151,4 151,7 152,3 152,9 153,3 153,4
NIC 138,2 137,9 138,0 138,0 138,3 138,5 138,6 139,0 139,5 139,6 139,6 140,1 140,4
NIC (senza tabacchi) 137,6 137,2 137,3 137,4 137,6 137,8 137,9 138,2 138,8 138,8 138,9 139,4 139,7
Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago
Prod. alimentari e bevande analc. -0,2 - 0,1 - 0,1 - - - - - 0,1 -0,1 -
Bevande alcoliche e tabacchi 0,1 0,1 0,1 0,1 1,8 0,1 0,1 - 0,1 - - 0,1 0,3
Abbigliamento e calzature -0,1 0,2 0,3 0,1 0,1 - - 0,1 0,1 0,1 0,1 - -0,1
Abit., acqua, en. elet. e combust. -0,1 -0,1 -0,1 - -0,2 0,3 0,3 0,4 0,5 0,4 0,1 0,8 -
Mobili, art. e servizi per la casa 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 -
Servizi sanitari e spese salute - 0,1 0,1 0,0 0,1 0,5 0,1 -0,3 0,1 -0,1 -0,2 - -
Trasporti 1,8 -1,5 -0,3 0,5 0,5 0,5 -0,1 1,1 1,3 0,1 -0,3 1,1 1,0
Comunicazioni -0,3 0,9 -0,3 -0,3 -0,4 -0,7 0,7 -0,1 - -0,4 -0,1 -0,1 1,2
Ricreazione, spettacolo,cultura 0,6 -1,3 0,2 -0,1 0,7 -0,4 0,3 0,1 0,2 -0,6 0,2 0,4 0,2
Istruzione - 1,1 1,2 - - 0,1 - - 0,1 - - - -
Servizi ricettivi e di ristorazione 0,1 0,1 0,1 -0,5 -0,1 0,1 - 0,3 1,0 0,1 0,1 0,5 -
Altri beni e servizi 0,1 0,3 0,1 0,5 0,3 0,4 0,2 0,2 0,2 0,4 0,4 0,3 0,1
NIC 0,3 -0,2 0,1 0,0 0,2 0,1 0,1 0,3 0,4 0,1 - 0,4 0,2
NIC (senza tabacchi) 0,3 -0,3 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,4 - 0,1 0,4 0,2
Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago
Prod. alimentari e bevande analc. 1,0 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,1 - -0,2 -0,4 -0,3 -0,1 0,1
Bevande alcoliche e tabacchi 2,8 2,7 2,7 2,7 4,4 4,5 3,3 2,3 2,3 2,2 2,2 2,2 2,4
Abbigliamento e calzature 1,3 1,1 1,1 1,0 1,0 1,0 1,0 0,9 0,9 1,0 1,0 1,0 1,0
Abit., acqua, en. elet. e combust. -2,1 -1,8 -2,6 -2,1 -2,3 -1,6 -1,4 -0,9 0,5 0,8 0,8 2,2 2,4
Mobili, art. e servizi per la casa 1,7 1,7 1,5 1,4 1,4 1,4 1,2 1,3 1,3 1,1 1,1 1,1 1,0
Servizi sanitari e spese salute 0,3 0,2 0,4 0,2 0,2 0,6 0,3 - 0,0 -0,2 0,2 0,3 0,3
Trasporti -3,1 -2,9 -2,2 0,6 2,2 3,7 3,5 5,1 5,5 5,0 3,7 4,6 3,8
Comunicazioni 0,4 1,9 1,6 1,0 0,3 0,3 - -0,3 -0,7 -2,0 -1,0 -1,3 0,1
Ricreazione, spettacolo,cultura 0,6 0,7 0,8 0,7 1,0 0,7 0,5 0,8 1,1 0,7 0,4 0,4 -
Istruzione 2,2 2,1 2,5 2,5 2,4 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5
Servizi ricettivi e di ristorazione 0,5 0,7 1,0 0,9 1,1 1,3 1,1 1,3 1,6 1,4 1,5 1,9 1,8
Altri beni e servizi 2,6 2,6897 2,5 2,8 3,0 3,2 3,0 2,9 2,8 3,0 3,3 3,4 3,3
NIC 0,1 0,218 0,3 0,7 1,0 1,3 1,2 1,4 1,5 1,4 1,3 1,7 1,6
NIC (senza tabacchi) 0,1 0,146 0,2 0,7 1,0 1,2 1,1 1,3 1,5 1,3 1,2 1,6 1,5
Tav. 4 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - ITALIA Anni 2009-2010 Base
1995=100
Tav. 5 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - ITALIA Anni 2009-2010 Base
1995=100 - Variazioni congiunturali1
Tav. 6 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - ITALIA Anni 2009-2010 Base
1995=100 - Variazioni tendenziali2
(1) variazione congiunturale: variazione percentuale dell’indice relativo al mese di rilevazione rispetto al mese precedente.
2010
2010
Capitoli
Capitoli2009
2009
Capitoli2009
(2) variazione tendenziale: variazione percentuale dell'indice relativo al mese di rilevazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente
2010
6
Roma Capitale
Statistica e Censimento - Marketing Territoriale
I numeri di Roma
n° 2 - aprile/giugno 2010
-2
-1
0
1
2
3
4
5
gen-06 gen-07 gen-08 gen-09 gen-10
Differenza (Roma-ITALIA) Roma ITALIA
Grafico 1 - Tasso di inflazione dal 2006 al 2010
variazioni % su 12 mesi dell'indice dei Prezzi al Consumo
per l'Intera Collettività Nazionale (NIC)
7
CONTRIBUTI
La mobilità intraurbana a Roma alla luce dell’applicazione del modello gravitazionale
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
11
LA MOBILITÀ INTRAURBANA A ROMA ALLA LUCE DELL’APPLICAZIONE DEL MODELLO
GRAVITAZIONALE
Introduzione
Dalle informazioni sui cambi di domicilio, i cosiddetti traslochi, la storia della città può trarne
informazioni utili a valutare meglio i mutamenti complessivi nella struttura urbanistica e
demografica, sulla quale peraltro incidono in misura notevole anche le immigrazioni dall’esterno e il
movimento naturale. La storia sociale ha per parte sua mostrato negli ultimi decenni un forte
interesse per i percorsi degli individui attraverso le città, espressione di una più o meno riuscita
integrazione sociale nell’ambito urbano e particolarmente utili per affinare un’interpretazione della
mobilità sociale che spesso resta legata a classificazioni parziali, come quelle professionali.
Il fenomeno della mobilità residenziale all’interno delle città in età contemporanea pone agli
storici due ordini di problemi: da una parte c’è un’oggettiva difficoltà nel reperimento e nell’uso
delle fonti, scarse dal punto di vista statistico (specie in Italia), e difficilmente accessibili o
utilizzabili solo con grosso lavoro di spoglio a livello anagrafico; dall’altra parte permangono forti
incertezze a livello di elaborazione e interpretazione dei dati disponibili.
Dopo circa 35 anni si sono resi disponibili dati sui cambiamenti di domicilio all’interno del
comune di Roma. In precedenza l’informazione era disponibile e correntemente riportata all’interno
dell’Annuario Statistico del comune di Roma, pubblicazione che ha ripreso la sua attività soltanto
dal 1997. Questo è il motivo per cui si dedicherà inizialmente spazio all’analisi dei flussi di per sé,
cioè senza considerare i denominatori delle popolazioni che a questi flussi danno vita.
Successivamente la descrizione prevede l’analisi delle misure riferite alle popolazioni, seguendo
l’approccio classico dell’analisi demografica per la quale un primo consistente effetto nella
manifestazione dei fenomeni è chiaramente da attribuire ai contingenti di individui sottoposti al
rischio di produrre gli eventi allo studio.
Dinamica nel corso degli anni 2002-2008
La mobilità a breve raggio è un fenomeno molto comune a Roma. Basti pensare che
nell’arco di tempo esaminato oltre la metà (54,5%) dei traslochi in entrata o in uscita dalla Capitale
sono stati interni al Comune.
Dalla rappresentazione grafica sottostante si nota un’inversione di tendenza nel 2008,
unico anno in cui i flussi interni risultano essere numericamente inferiori ai flussi da altri Comuni o
dall’estero. Ciò è dovuto all’enorme crescita di questi ultimi (37.000 in più rispetto al 2007, secondo
i dati Istat), ed è probabile che per le immigrazioni abbia influito la recente entrata di alcuni paesi
come la Romania nell’Unione Europea.
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
12
Figura 1 – Cambi di domicilio a Roma per tipo di flusso. Anni 2002-2008.
124,597
114,433
119,916
124,293 123,697 125,287127,000
88,167
97,828
103,178105,239
97,813
93,649
131,438
80,000
90,000
100,000
110,000
120,000
130,000
140,000
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Flussi interni Altri flussi
Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma e dell’Istat
Prima di analizzare la mobilità a breve raggio, cerchiamo di dare un’interpretazione al forte
incremento degli altri flussi nel 2008. Nella tabella 1 sono riportati i dati dell’Ufficio di Statistica del
Comune di Roma1, da cui si evince che nel 2008 vi è stato un enorme incremento delle uscite
(62%) in confronto all’anno precedente, più che doppio rispetto alle entrate (25,3%). Quindi la
spiegazione dell’entrata di nuovi paesi nell’Unione Europea può essere valida solo in minima parte.
I dati delle uscite dalla Capitale mostrano un quasi uguale incremento di emigrazioni sia di italiani
che di stranieri (circa il 62%), con la provincia che riveste una particolare attrazione.
Tabella 1a – Immigrazioni a Roma per cittadinanza e luogo di origine. Anni 2007 e 2008.
2007 Italiani Stranieri Totale 2008 Italiani Stranieri Totale
Provincia 9.898 977 10.875 Provincia 11.235 1.204 12.439
Resto Italia 18.432 1.567 19.999 Resto Italia 21.002 2.014 23.016
Estero 1.711 22.493 24.204 Estero 1.930 31.616 33.546
Totale flussi 30.041 25.037 55.078 Totale flussi 34.167 34.834 69.001 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Tabella 1b – Emigrazioni da Roma per cittadinanza e luogo di destinazione. Anni 2007 e 2008.
2007 Italiani Stranieri Totale 2008 Italiani Stranieri Totale
Provincia 15.222 1.849 17.071 Provincia 26.185 3.292 29.477
Resto Italia 14.468 2.871 17.339 Resto Italia 24.348 4.685 29.033
Estero 3.410 554 3.964 Estero 3.090 551 3.641
Totale flussi 33.100 5.274 38.374 Totale flussi 53.623 8.528 62.151 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
1 Il totale dei flussi tra Roma e l’area esterna illustrati nella tabella 1 non coincide esattamente con il dato evidenziato
nella figura 1 poiché la fonte è diversa.
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
13
Tabella 1c – Incremento assoluto e percentuale dal 2007 al 2008 dei flussi migratori da e per Roma.
IMMIGRAZIONI Italiani Stranieri Totale EMIGRAZIONI Italiani Stranieri Totale
Provincia 1.337 227 1.564 Provincia 10.963 1.443 12.406
Resto Italia 2.570 447 3.017 Resto Italia 9.880 1.814 11.694
Estero 219 9.123 9.342 Estero -320 -3 -323
Totale flussi 4.126 9.797 13.923 Totale flussi 20.523 3.254 23.777
IMMIGR. % Italiani Stranieri Totale EMIGR. % Italiani Stranieri Totale
Provincia 13,5 23,2 14,4 Provincia 72,0 78,0 72,7
Resto Italia 13,9 28,5 15,1 Resto Italia 68,3 63,2 67,4
Estero 12,8 40,6 38,6 Estero -9,4 -0,5 -8,1
Totale flussi 13,7 39,1 25,3 Totale flussi 62,0 61,7 62,0 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Ora diamo uno sguardo a quali sono le principali collettività straniere che nel 2008 si sono
insediate a Roma e quali hanno lasciato la Capitale.
Gli stranieri rappresentano il 50,5% delle entrate, e di questi la metà è di cittadinanza
rumena, un dato molto significativo se consideriamo che gli ucraini, al secondo posto, sono il
4,12%. Per quanto riguarda le uscite, gli stranieri sono naturalmente una minoranza (quasi il 14%),
ed anche in questo caso spiccano i rumeni, che costituiscono oltre un quarto degli stranieri che
hanno abbandonato nel 2008 la Capitale. In entrambi i casi osserviamo che i gruppi di stranieri più
numerosi che entrano o escono dal Comune di Roma sono gli stessi, ma pur registrando tutti un
saldo positivo possiamo notare nella tabella 1d che gli ucraini (saldo +1184) sono al 2°posto per le
entrate e all’8°posto per le uscite, mentre i peruviani (+195) sono al 3°posto per le uscite e al
9°posto per le entrate.
Tabella 1d – Immigrazioni ed emigrazioni straniere per Roma nell’anno 2008.
Cittadinanza N°entrate % Cittadinanza N°uscite %
RUMENA 17.280 49,61 RUMENA 2.285 26,79
UCRAINA 1.435 4,12 FILIPPINA 531 6,23
FILIPPINA 1.243 3,57 PERUVIANA 428 5,02
POLACCA 1.096 3,15 POLACCA 377 4,42
CINESE 1.001 2,87 CINESE 329 3,86
BANGLADESE 979 2,81 BANGLADESE 290 3,40
MOLDOVA 771 2,21 MOLDOVA 264 3,10
AFGHANA 743 2,13 UCRAINA 251 2,94
PERUVIANA 623 1,79 ERITREA 241 2,83
altre 9.663 27,74 altre 3.532 41,42
TOTALE 34.834 100 TOTALE 8.528 100 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Passiamo ad esaminare ora la mobilità a breve raggio. Nel periodo esaminato, all’interno del
territorio comunale si sono registrati 859.223 cambi di domicilio, in maggioranza effettuati da
donne (51,7%). In termini assoluti, i municipi più “caldi” sia in entrata che in uscita risultano essere
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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il 13 e l’8. Ciò non è sorprendente, in quanto sia Ostia che il municipio delle Torri sono quelli più
giovani, con forte presenza di stranieri ed in forte espansione urbanistica.
Tabella 2a – Cambi di domicilio interni al Comune di Roma per municipio di origine. Anni 2002-2008.
Municipio 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale
1 5.643 4.928 4.877 5.588 5.519 5.400 5.565 37.520
2 5.743 5.596 5.681 5.561 5.568 5.346 5.899 39.394
3 2.227 2.220 2.358 2.527 2.279 2.297 2.376 16.284
4 8.304 7.763 8.751 8.140 7.776 7.470 8.163 56.367
5 7.499 6.664 7.481 7.485 6.796 6.810 6.768 49.503
6 5.552 4.977 4.861 4.956 5.004 4.974 4.921 35.245
7 5.599 5.180 5.408 5.905 5.498 5.415 5.594 38.599
8 9.234 8.492 9.398 9.682 9.705 11.040 11.436 68.987
9 5.428 5.355 5.236 5.430 5.469 5.411 5.768 38.097
10 7.564 7.047 7.683 8.151 7.731 7.802 7.516 53.494
11 6.035 5.216 5.432 5.609 5.818 5.752 5.196 39.058
12 7.110 6.400 6.939 6.912 7.244 7.121 6.897 48.623
13 10.427 9.561 9.928 10.877 11.548 11.429 11.577 75.347
15 6.531 6.222 7.261 6.875 6.640 6.818 6.355 46.702
16 6.694 6.035 5.916 6.175 6.489 6.718 6.638 44.665
17 3.533 3.179 3.363 3.290 3.193 3.145 3.351 23.054
18 5.856 5.468 5.286 5.769 5.959 5.948 5.844 40.130
19 8.089 7.331 7.528 8.451 8.212 9.093 9.246 57.950
20 6.711 6.323 6.135 6.580 6.968 7.006 7.161 46.884
non localizzati 818 476 394 330 281 292 729 3.320
Totale 124.597 114.433 119.916 124.293 123.697 125.287 127.000 859.223 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Tabella 2b – Cambi di domicilio interni al Comune di Roma per municipio di destinazione. Anni 2002-2008.
Municipio 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale
1 5.095 3.867 3.680 4.466 4.280 3.792 3.680 28.860
2 5.666 5.309 5.574 5.297 5.269 5.112 5.361 37.588
3 2.114 2.230 1.919 1.985 2.072 1.820 1.986 14.126
4 8.759 7.970 9.361 8.466 8.089 7.990 8.717 59.352
5 6.709 6.034 6.582 6.829 6.151 6.117 6.076 44.498
6 5.119 4.305 4.164 3.808 4.046 4.129 4.172 29.743
7 5.038 4.619 4.883 5.172 4.865 4.536 5.783 34.896
8 10.540 10.264 11.349 11.700 11.642 13.732 13.964 83.191
9 4.978 4.874 4.683 4.742 4.705 4.965 5.207 34.154
10 7.916 7.142 8.144 9.129 8.752 8.410 7.935 57.428
11 5.686 4.814 5.049 5.175 5.356 5.379 4.600 36.059
12 8.360 7.348 7.685 7.613 7.579 7.058 7.327 52.970
13 12.158 11.336 12.088 12.775 13.939 13.263 13.348 88.907
15 5.992 5.733 6.829 6.880 6.300 6.850 6.331 44.915
16 6.290 5.738 5.650 5.826 6.258 7.018 6.399 43.179
17 3.220 2.810 2.881 2.759 2.715 2.707 2.940 20.032
18 6.037 5.381 5.034 5.818 6.155 5.424 5.549 39.398
19 8.252 7.751 7.817 8.930 7.847 9.336 9.612 59.545
20 6.498 6.659 6.281 6.692 7.452 7.418 7.458 48.458
non localizzati 170 249 263 231 225 231 555 1.924
Totale 124.597 114.433 119.916 124.293 123.697 125.287 127.000 859.223 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
15
Come si può osservare nella tabella 3, questi due municipi sono anche quelli che registrano
il saldo maggiormente attivo dei flussi interni. Il Centro Storico (municipio 1) possiede il saldo più
negativo; in generale si può affermare che a Roma negli ultimi anni vi è una chiara tendenza di
spostamenti verso la periferia del Comune. I motivi di questo fenomeno sono molteplici: si può
ipotizzare come causa principale il prezzo esorbitante delle abitazioni nelle zone centrali, ma
anche lo smog ed il traffico che paralizza molto spesso il Centro Storico.
Tabella 3 – Saldo dei flussi interni per municipio (2002-2008).
Municipio SALDO Municipio SALDO Municipio SALDO
8 14.204 18 -732 17 -3.022
13 13.560 16 -1.486 7 -3.703
12 4.347 15 -1.787 9 -3.943
10 3.934 2 -1.806 5 -5.005
4 2.985 3 -2.158 6 -5.502
19 1.595 11 -2.999 1 -8.660
20 1.574 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Le figure sottostanti indicano gli spostamenti a breve raggio per anno, fissati pari a 100 nel
2002 per ogni singolo municipio. Alla fine del periodo osservato, il municipio 8 fa registrare il più
consistente flusso sia in entrata che in uscita rispetto al 2002. Al contrario, il municipio 6 si
caratterizza per una minor numero di traslochi a breve raggio sia in entrata che in uscita rispetto
all’inizio del periodo esaminato. Anche il Centro storico (municipio 1) risulta essere meno attraente
negli ultimi anni per chi già risiede a Roma.
Figura 2 – Cambi di domicilio interni nel 2008 per municipio di origine (2002=100).
98.6102.7
106.798.3
90.388.6
99.9123.8
106.399.4
86.197.0
111.097.3
99.294.8
99.8114.3
106.7
70.0 100.0 130.0
123456789
10111213151617181920
Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Figura 3 – Cambi di domicilio interni nel 2008 per municipio di destinazione (2002=100).
72.294.6
93.999.5
90.681.5
114.8132.5
104.6100.2
80.987.6
109.8105.7
101.791.391.9
116.5114.8
70.0 100.0 130.0
123456789
10111213151617181920
Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Interessante è l’analisi dei flussi per cittadinanza: gli stranieri sono l’11,5 % di coloro che
hanno traslocato all’interno di Roma nei sette anni osservati ed essi mostrano una trend crescente
nel tempo, soprattutto negli ultimi anni. In particolare nel 2008 si sono registrati 3.000 cambi di
domicilio in più da parte di stranieri.
Gli italiani invece mostrano un forte calo, pari a 10.000 unità, tra il 2002 ed il 2003, per poi
stabilizzarsi attorno un numero di traslochi interni compreso tra 107.000 e 109.000 circa nei 5 anni
successivi.
Estrapolando la componente straniera mobile è possibile osservare le comunità che hanno
registrato più cambi; naturalmente questo dato è strettamente legato alla consistenza di ogni
gruppo di stranieri presenti nella Capitale2.
2 Tabella 4 - Cittadini Stranieri a Roma. Popolazione residente per sesso e cittadinanza al 31 Dicembre 2008.
Principali paesi Maschi Femmine Totale Principali paesi Maschi Femmine Totale
Romania 25.288 30.786 56.074 Ucraina 1.449 6.860 8.309
Filippine 9.860 15.463 25.323 Ecuador 2.404 4.263 6.667
Polonia 4.022 7.976 11.998 Egitto 4.272 2.164 6.436
Bangladesh 7.482 2.928 10.410 Albania 2.831 2.473 5.304
Perù 3.594 6.051 9.645 altri paesi 43.361 50.465 93.826
Cina Rep. Popolare 4.567 4.166 8.733 TOTALE ZONA 109.130 133.595 242.725 Fonte: Demo Istat
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Tabella 5 – Cambi di domicilio interni al Comune di Roma per cittadinanza. Anni 2002-2008.
anno cittadinanza
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale %
ITALIANA 113.857 104.170 109.359 109.862 106.974 108.726 107.432 760.380 88,50
straniera 10.740 10.263 10.557 14.431 16.723 16.561 19.568 98.843 11,50
Totale 124.597 114.433 119.916 124.293 123.697 125.287 127.000 859.223 100
anno cittadinanza 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Totale %
FILIPPINA 2.240 2.353 2.107 2.888 3.075 2.644 2.963 18.270 18,48
RUMENA 944 958 1.299 2.101 2.591 3.367 4.540 15.800 15,98
PERUVIANA 806 882 804 1.048 1.176 1.078 1.156 6.950 7,03
BANGLADESE 623 584 682 960 1.068 890 1.137 5.944 6,01
CINESE 733 574 538 592 763 733 750 4.683 4,74
POLACCA 462 402 490 608 729 739 673 4.103 4,15
ECUADOREGNA 188 184 302 613 852 824 888 3.851 3,90
EGIZIANA 563 462 482 542 625 587 576 3.837 3,88
SRILANKESE 550 472 406 535 556 492 570 3.581 3,62
UCRAINA 68 98 186 399 641 565 894 2.851 2,88
ALBANESE 280 304 292 399 441 448 517 2.681 2,71
INDIANA 262 239 268 350 384 340 367 2.210 2,24
MAROCCHINA 272 235 200 256 315 314 399 1.991 2,01
MOLDOVA 39 63 145 291 378 370 367 1.653 1,67
altri stranieri 2.710 2.453 2.356 2.849 3.129 3.170 3.771 20.438 20,68
Totale 10.740 10.263 10.557 14.431 16.723 16.561 19.568 98.843 100 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
I dati della tabella 5 mettono in risalto che la comunità filippina è più “mobile” rispetto a
quella rumena, pur essendo numericamente inferiore come contingente (circa la metà); ciò
probabilmente può essere dovuto alle tipologie di lavoro (domestico principalmente) che li portano
a spostarsi a vivere presso le famiglie in cui lavorano. Inoltre si osserva come la comunità polacca
e quella ucraina, pur essendo numericamente rilevanti (rispettivamente 3° e 7° posto tra le prime
cittadinanze nel 2008) non si muovono molto, anzi sono tra le più stanziali.
Gli immigrati provenienti dall’Ecuador e da alcuni paesi dell’Europa Orientale (Romania,
Moldavia, Ucraina) fanno registrare negli anni più recenti un numero di traslochi largamente
superiore a quelli iniziali: ciò è dovuto al loro enorme afflusso negli ultimi anni, specialmente nel
caso dei rumeni, entrati a far parte dell’Unione Europea nel 2007.
In generale, il peso degli stranieri nei traslochi all’interno della Capitale è – come dimostra
la figura 4 – aumentato in modo considerevole, passando dall’8,6% del 2002 all’11,6% del 2005 e
poi al 15,4% del 2008.
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Figura 4 – Percentuale di stranieri nei cambi di domicilio interni a Roma. Anni 2002-2008.
8.69.0 8.8
11.6
13.513.2
15.4
6.0
7.0
8.0
9.0
10.0
11.0
12.0
13.0
14.0
15.0
16.0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Ma quali sono i municipi che attraggono più stranieri? Esistono differenze tra le varie
comunità che già vivono a Roma nella scelta del luogo di nuova residenza? A queste domande si
può provare a rispondere osservando i dati riportati nella tabella 6.
Tabella 6a – Cambi di domicilio interni della popolazione filippina per municipio d’origine e di destinazione. Roma 2002-2008.
Destinazione Origine
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 15 16 17 18 19 20 TOT.
1 265 134 27 84 26 55 42 33 61 18 63 47 24 54 77 42 53 86 63 1254
2 139 689 54 192 62 61 43 31 83 26 54 33 9 52 72 88 85 116 200 2089
3 23 72 88 40 30 25 6 14 29 4 8 11 1 30 12 6 16 15 32 462
4 39 114 24 572 32 22 23 17 22 6 27 15 9 15 26 22 24 24 61 1094
5 10 37 23 39 113 5 16 9 14 8 5 5 3 17 12 7 14 16 24 377
6 16 27 17 39 13 149 52 13 53 7 23 16 7 18 29 25 16 25 42 587
7 18 25 2 5 4 16 87 20 10 10 4 9 0 8 7 8 4 5 12 254
8 15 15 3 15 13 7 11 114 8 2 7 8 0 8 5 7 2 7 9 256
9 48 40 9 39 10 61 19 20 287 35 43 14 6 33 38 14 40 38 30 824
10 14 25 9 8 3 26 4 6 13 92 12 8 0 15 5 7 12 7 10 276
11 37 64 17 20 20 23 23 11 23 14 212 98 36 66 47 14 28 35 43 831
12 46 40 12 20 2 19 15 17 27 11 85 318 49 65 26 16 24 16 34 842
13 13 9 6 9 1 3 1 2 9 3 23 38 287 12 22 7 5 7 14 471
15 30 44 18 49 8 21 9 14 39 20 62 66 21 654 168 20 59 69 50 1421
16 42 72 11 29 11 23 8 15 44 14 31 37 12 166 469 22 43 61 54 1164
17 44 73 15 28 7 22 6 2 26 4 21 23 4 14 28 156 52 93 56 674
18 37 69 10 41 10 22 0 12 20 7 27 20 8 73 76 43 610 226 71 1382
19 67 101 9 47 19 17 14 21 45 4 37 21 8 37 60 61 184 753 148 1653
20 83 254 33 130 22 26 12 20 46 19 37 30 8 50 58 66 81 164 1114 2253
Totale 986 1904 387 1406 406 603 391 391 859 304 781 817 492 1387 1237 631 1352 1763 2067 18164 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
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Tabella 6b – Cambi di domicilio interni della popolazione rumena per municipio d’origine e di destinazione. Roma 2002-2008.
Destinazione Origine
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 15 16 17 18 19 20 TOT.
1 70 16 9 14 27 16 17 35 16 13 13 29 13 19 16 8 20 20 17 388
2 13 76 6 29 15 8 12 27 9 5 7 7 12 9 11 9 11 12 25 303
3 1 4 17 2 10 0 13 19 9 6 1 2 4 5 1 5 3 7 4 113
4 7 16 3 329 45 3 16 48 7 14 6 9 11 9 10 5 6 12 25 581
5 10 9 9 29 266 16 34 83 6 9 5 17 14 4 5 2 2 14 13 547
6 8 2 3 12 21 206 63 128 21 26 7 5 10 1 7 1 5 9 4 539
7 2 6 2 12 48 40 402 203 14 26 3 11 10 5 1 0 11 11 7 814
8 6 9 4 19 83 46 132 2944 21 65 7 21 30 26 16 2 10 15 17 3473
9 6 11 5 9 15 35 19 43 111 47 11 8 12 11 3 5 6 8 11 376
10 2 7 3 11 7 19 26 119 25 423 6 19 7 6 4 2 4 5 5 700
11 10 3 4 6 28 5 18 25 18 24 117 69 31 30 10 0 10 7 6 421
12 2 9 2 3 9 9 13 54 10 5 31 413 59 32 6 2 3 15 8 685
13 10 3 2 9 5 9 3 29 5 22 7 37 1391 28 13 3 8 9 9 1602
15 6 5 6 11 10 13 10 37 4 5 22 35 62 717 77 6 24 27 12 1089
16 5 6 0 8 7 7 8 17 6 7 12 21 13 74 257 6 49 30 11 544
17 6 7 3 5 1 2 2 16 4 2 4 3 2 8 9 49 15 16 6 160
18 5 7 1 8 5 5 4 32 4 6 8 8 23 19 60 6 452 92 29 774
19 9 5 3 7 14 5 12 45 9 7 12 18 20 25 33 15 133 590 92 1054
20 7 20 2 38 11 4 14 37 13 9 6 9 7 10 6 12 22 98 1191 1516
Totale 185 221 84 561 627 448 818 3941 312 721 285 741 1731 1038 545 138 794 997 1492 15679 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Tabella 6c – Cambi di domicilio interni della popolazione peruviana per municipio d’origine e di destinazione. Roma 2002-2008.
Destinazione Origine
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 15 16 17 18 19 20 TOT.
1 62 32 5 9 7 31 25 36 26 26 12 9 8 16 19 6 12 31 13 385
2 19 132 23 52 28 21 22 21 29 36 27 7 1 9 7 20 19 27 47 547
3 9 8 29 8 25 15 6 9 11 4 8 0 1 3 4 3 13 8 8 172
4 7 20 3 140 8 14 6 19 3 7 9 5 3 2 2 6 6 9 17 286
5 8 11 7 18 149 11 19 35 19 12 10 9 4 4 10 4 11 14 3 358
6 2 15 4 5 17 105 47 56 26 17 7 6 5 3 2 9 8 6 8 348
7 5 14 12 5 9 10 110 52 7 11 9 2 0 3 5 0 12 4 4 274
8 8 11 0 4 8 22 12 156 9 9 13 1 0 0 5 3 7 2 4 274
9 27 26 9 5 19 42 24 70 161 31 11 10 1 9 5 3 17 24 10 504
10 17 14 4 5 18 9 14 40 23 196 14 2 0 7 1 7 5 8 4 388
11 14 23 8 11 12 9 17 18 21 18 115 38 18 35 2 5 10 21 15 410
12 13 13 3 12 7 10 7 7 8 14 13 61 10 12 2 2 8 6 7 215
13 2 3 0 2 3 1 0 3 3 3 6 5 184 1 5 4 0 5 0 230
15 6 13 3 2 13 5 6 12 9 16 8 11 11 100 12 3 4 13 10 257
16 16 20 4 8 9 5 11 11 11 14 12 2 10 23 115 4 13 26 10 324
17 5 23 5 7 6 6 5 6 8 9 7 3 9 5 8 46 15 29 21 223
18 3 11 3 13 4 6 15 15 6 6 10 9 5 9 17 4 134 35 15 320
19 7 31 11 12 13 10 10 18 17 18 19 3 3 8 10 20 41 369 77 697
20 11 37 5 27 9 7 14 22 14 5 22 7 2 4 14 16 17 44 403 680
Totale 241 457 138 345 364 339 370 606 411 452 332 190 275 253 245 165 352 681 676 6892 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Tabella 6d – Cambi di domicilio interni della popolazione bangladese per municipio d’origine e di destinazione. Roma 2002-2008.
Destinazione Origine
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 15 16 17 18 19 20 TOT.
1 244 13 13 24 66 231 56 74 93 52 49 14 10 49 25 7 10 17 5 1052
2 1 27 2 11 6 9 4 1 4 1 1 1 0 1 1 1 0 1 2 74
3 1 0 12 1 8 18 9 1 3 0 1 0 0 0 0 0 0 4 1 59
4 2 2 0 117 14 8 8 7 4 4 2 1 0 0 0 0 0 1 1 171
5 5 1 1 10 131 41 24 17 1 7 0 2 6 0 0 0 1 0 1 248
6 27 18 1 13 15 574 151 119 42 55 16 6 4 13 7 4 4 1 10 1080
7 6 1 2 0 11 60 194 54 11 18 4 1 3 2 3 0 4 2 0 376
8 15 2 2 18 23 85 85 144 19 31 20 4 1 6 1 2 2 3 1 464
9 29 1 0 4 11 83 20 65 169 31 9 0 1 8 1 1 5 5 0 443
10 9 1 1 5 5 69 44 27 21 220 6 4 0 5 2 1 0 5 0 425
11 21 1 0 3 0 44 15 23 17 11 245 49 5 34 3 5 2 0 1 479
12 1 0 0 0 0 9 6 1 0 0 17 55 10 6 0 1 0 1 1 108
13 2 0 0 2 3 4 3 1 1 1 2 3 91 1 5 0 1 0 0 120
15 10 0 0 5 0 10 8 13 7 9 9 3 0 189 36 1 5 7 0 312
16 6 0 0 0 1 8 3 1 2 0 4 0 1 24 42 0 9 2 0 103
17 2 2 0 2 3 4 10 1 5 5 0 0 1 0 0 60 12 2 0 109
18 1 1 0 2 0 6 6 1 0 2 0 2 1 3 6 0 52 16 0 99
19 8 0 0 4 0 5 7 6 1 1 0 0 0 2 4 2 12 60 0 112
20 1 5 0 1 1 3 1 0 2 4 0 0 0 1 0 3 0 5 39 66
Totale 391 75 34 222 298 1271 654 556 402 452 385 145 134 344 136 88 119 132 62 5900 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Tabella 6e – Cambi di domicilio interni della popolazione cinese per municipio d’origine e di destinazione. Roma 2002-2008.
Destinazione Origine
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 15 16 17 18 19 20 TOT.
1 265 6 3 9 19 102 47 27 36 69 13 8 1 13 5 1 8 5 2 639
2 4 52 0 35 9 32 4 0 0 5 10 0 0 5 0 0 4 1 1 162
3 4 4 9 0 4 5 1 8 4 2 4 3 0 0 0 1 0 0 0 49
4 7 6 2 62 18 15 5 6 4 8 8 5 0 5 0 0 1 3 0 155
5 7 2 0 0 75 40 5 12 3 9 2 1 0 8 1 1 0 7 2 175
6 46 7 6 2 21 345 71 130 26 31 8 6 0 6 1 13 1 4 0 724
7 8 1 0 2 12 84 79 59 8 8 8 4 0 0 1 0 0 6 0 280
8 19 2 0 1 8 53 21 442 16 13 5 0 3 1 2 6 0 1 1 594
9 33 8 6 11 13 86 35 33 104 51 15 6 5 1 6 1 2 2 0 418
10 13 7 0 7 6 43 9 25 18 154 1 0 4 1 3 0 0 0 0 291
11 9 1 0 3 8 34 10 20 19 16 101 11 12 32 3 0 0 0 0 279
12 1 0 0 1 5 1 3 5 8 3 2 23 0 3 3 0 0 0 0 58
13 4 2 0 5 0 4 8 4 4 3 2 4 44 0 1 1 0 0 0 86
15 14 1 0 2 2 11 6 13 5 4 8 5 0 120 8 4 11 9 0 223
16 0 0 0 1 4 10 0 4 6 0 1 0 3 23 32 0 3 8 1 96
17 5 0 3 0 2 3 8 16 0 6 13 1 0 6 4 26 4 4 1 102
18 11 0 1 17 2 15 0 21 0 11 9 0 3 6 1 0 42 11 0 150
19 1 0 0 1 3 19 1 1 9 2 7 6 3 1 1 6 16 47 1 125
20 3 2 0 0 8 1 0 0 0 0 0 3 1 0 0 2 0 0 33 53
Totale 454 101 30 159 219 903 313 826 270 395 217 86 79 231 72 62 92 108 42 4659 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Tabella 6f – Saldi intramunicipali dei cambi di domicilio interni per le principali collettività straniere. Roma 2002-2008. MUNICIPIO Filippine Romania Perù Bangladesh Cina
1 -268 -203 -144 -661 -185
2 -185 -82 -90 1 -61
3 -75 -29 -34 -25 -19
4 312 -20 59 51 4
5 29 80 6 50 44
6 16 -91 -9 191 179
7 137 4 96 278 33
8 135 468 332 92 232
9 35 -64 -93 -41 -148
10 28 21 64 27 104
11 -50 -136 -78 -94 -62
12 -25 56 -25 37 28
13 21 129 45 14 -7
15 -34 -51 -4 32 8
16 73 1 -79 33 -24
17 -43 -22 -58 -21 -40
18 -30 20 32 20 -58
19 110 -57 -16 20 -17
20 -186 -24 -4 -4 -11 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Le collettività più mobili in termini assoluti sono filippini, rumeni, peruviani, bangladesi e
cinesi (tabella 4). Sono proprio queste 5 comunità che abbiamo voluto mettere in luce e a tal
proposito risulta evidente un dato interessante: il municipio I registra per ogni gruppo il saldo più
negativo. Quindi, molti stranieri che già risiedevano nel Centro Storico hanno deciso negli anni più
recenti di andare a vivere in un’altra zona della Capitale.
Tuttavia la scelta della nuova residenza non è la stessa per tutte le collettività: i filippini
sono maggiormente insediati nella zona nord di Roma, come dimostrano i numerosi flussi per i
municipi 2,19, 20 e un saldo fortemente attivo per il municipio 4.
I rumeni hanno nell’8 il municipio più “caldo”, caratterizzato anche dal saldo in maggior
misura positivo. Osservando che altri flussi, minori ma non trascurabili, contraddistinguono i
municipi 13 e 20, si può concludere che essi si sono maggiormente insediati in aree periferiche,
ma non vicine tra loro.
Per i peruviani invece la periferia a nord-ovest (municipi 19 e 20) è la zona più popolosa,
unitamente ad una recente immigrazione verso il municipio VIII, zona “calda” per le entrate come
dimostra il saldo positivo nella tabella 5f.
I bangladesi sono la comunità che risulta discostarsi più dalle caratteristiche delle altre, in
quanto sembra particolarmente attirata dal municipio 6, uno dei meno estesi. Un forte flusso di
immigrati bangladesi già presenti a Roma proviene dal Centro Storico, zona particolarmente
“repellente” per essi negli anni recenti, nei quali il municipio 7 è quello con il migliore saldo e che
quindi esercita una forte attrazione.
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Infine i cinesi, una delle comunità più storiche immigrate nella Capitale, caldeggiano
maggiormente i municipi 6 e 8, per i quali si notano anche i flussi in uscita più numerosi, oltre a
quelli del municipio 1, la maggior parte dei quali si dirige verso il municipio 6.
Le macrozone
Per analizzare meglio la mobilità a breve raggio occorre basarsi su aree territoriali meno
estese dei municipi, poiché questi al loro interno potrebbero essere un po’ troppo eterogenei. I dati
sono disponibili anche per zona urbanistica, ma a causa della loro numerosità (oltre 150)
diventerebbe troppo complesso analizzare i flussi tramite il modello gravitazionale.
Così si è scelto di lavorare per macrozone, le quali sono state composte nel 1996 da Oliviero
Casacchia e da Massimiliano Crisci per l’area interna3 al Raccordo, rispettando i seguenti criteri:
- contiguità di zone urbanistiche
- popolazione media di 50.000 unità, non superiore a 40.000 e non inferiore a 60.000
Per effettuare un’analisi completa è stato necessario costruire macrozone per l’area esterna al
Raccordo, seguendo gli stessi criteri ma allargando la forbice (30.000 < P < 70.000)4:
3 Queste macroaree sono state nominate da 1 a 44 ma in realtà all’interno del GRA sono 43, poiché la macrozona 42,
che inizialmente comprendeva una sezione del 19° municipio (Medaglie d’Oro e Primavalle), è stata accorpata in parte alla 38, in parte alla 41. Quindi durante tutta la nostra analisi non considereremo la macrozona 42. 4 Prima di ciò, abbiamo comunque voluto fare una verifica per controllare quante zone infra-GRA rientravano nel criterio
dell’ampiezza della popolazione dopo oltre 10 anni dalla loro costruzione: tutte le macroaree all’interno del GRA sostengono al 1 gennaio 2008 una popolazione tra le 33.000 ed le 63.000 unità, tranne due casi in eccesso ed un caso in difetto. La media si attesta sui 48.000 individui circa per macrozona, quindi si è deciso di mantenere le macrozone originali all’interno del Raccordo, e di allargare la forbice all’esterno.
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Figura 5 – Le 56 macrozone
Elenco delle macrozone interne al raccordo
MZ DESCRIZIONE MUNICIPIO MZ DESCRIZIONE MUNICIPIO
1 Centro storico, Aventino, Testaccio, Celio I 23 Tuscolano Sud, Appia Antica IX - XI
2 Trastevere, Gianicolense I - XVI 24 Appio Latino IX
3 Esquilino, XX Settembre I 25 Don Bosco X
4 Parioli, Flaminio, Villaggio Olimpico, V.Borghese, Villa Ada II 26 Appio Claudio, Quarto Miglio X
5 Salario, Nomentano, S.Lorenzo, Università, Verano II - III 27 Ostiense, Garbatella XI
6 Trieste II 28 EUR XI - XII
7 Nomentano III 29 Tor Marancia, Tre Fontane XI - XII
8 Monte Sacro IV 30 Torrino, Laurentino XII
9 Val Melaina IV 31 Marconi XV
10 Monte Sacro, Tufello IV 32 Portuense XV
11 Serpentara IV 33 Trullo, Magliana XV
12 Tiburtina Nord, Pietralata V 34 Buon Pastore XV - XVI
13 Tiburtina Sud, Casal Bruciato V 35 Colli Portuensi, Gianicolense XVI
14 San Basilio, Casal de Pazzi V 36 Prati XVII
15 Tor Pignattara VI 37 Tor di Quinto, Farnesina XVII-XIX-XX
16 Casilino, Quadraro VI - VII - X 38 Eroi, Medaglie d'Oro XVII - XIX
17 Gordiani VI 39 Aurelio XVIII
18 Alessandrino VII 40 Val Cannuta XVIII
19 Centocelle VII 41 Primavalle XVIII - XIX
20 Tor Tre Teste, Torre Maura VII - VIII 43 Ottavia, Trionfale XIX
21 Torre Spaccata, Osteria del Curato VIII - X 44 Tomba di Nerone, Grottarossa XX
22 Tuscolana IX
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Elenco delle macrozone esterne al raccordo
45 Settebagni, Bufalotta, Settecamini, Prima Porta, Labaro IV - V - XX
46 Acqua Vergine, Lunghezza, San Vittorino VIII
47 Borghesiana VIII
48 Torre Angela VIII
49 Tor Vergata, Romanina, Barcaccia, Morena VIII - X
50 Ciampino, Castel di Leva, Decima, C.Romano, P.ta Medaglia X - XI - XII
51 Mezzocamino, Spinaceto, Malafede XII - XIII
52 Palocco, Acilia Sud XIII
53 Ostia Sud, Castel Fusano, Infernetto, Castel Porziano XIII
54 Ostia Nord, Ostia Antica XIII
55 Acilia Nord, Ponte Galeria, Massimina, Pantano di Grano XIII-XV-XVI
56 Casalotti, Boccea, Castelluccia, Galeria XVIII - XIX
57 Giustiniana, La Storta, Santa Cornelia, Casano, Martignano XX
Applicazione del modello gravitazionale
Il modello gravitazionale cerca di spiegare i flussi migratori M che si originano in i e vanno
alla destinazione j. Ravenstein e Pareto si accorsero che il flusso migratorio dipende dalla
popolazione che lo origina Pi e dalla popolazione del luogo di destinazione Pj: più esse sono
consistenti, più numeroso dovrebbe essere il flusso migratorio. Ravenstein inoltre affermò che il
flusso Mij è inversamente proporzionale alla distanza che separa i da j. Per stimare questo modello
in genere si opera una trasformazione logaritmica che dà luogo al modello log-normale5.
La prevalenza del valore di uno dei tre parametri sta ad indicare un maggiore effetto
esercitato da esso nei cambio di domicilio osservati, naturalmente nell’ipotesi – irrealistica - che i
traslochi dipendano esclusivamente dai 3 fattori descritti in precedenza.
Tabella 7 – Risultati del modello gravitazionale per municipi. Anni 2002-2008.
Flussi Coefficienti delle variabili esplicative
Matrice Popolazione
Indice di determinazione K b c a
Casacchia 0,10 Totale 0,76 -20,9 0,82 1,30 -0,80
Casacchia Totale 0,50 -30,2 1,20 1,68 -1,26
Mudu Totale 0,64 -29,5 1,21 1,69 -1,46
Mudu Italiani 0,61 -29,9 1,24 1,69 -1,50
Mudu Stranieri 0,59 -11,9 0,87 0,89 -1,06 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
5 Il modello log-normale è rappresentato nella seguente forma: lnMij = ln(k) + b*ln(Pi) + c*ln(Pj) + a*ln(Dij), in cui Mij
rappresenta il numero di individui che si spostano dal luogo i al luogo j, Pi l’ammontare della popolazione del luogo i, Pj quello della popolazione del luogo j, Dij la distanza tra i e j. Infine k, b, c e a sono parametri da valutare, con questi ultimi tre che rappresentano l’effetto, rispettivamente, della popolazione di origine, della popolazione di destinazione e della distanza.
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Figura 6 – Valore dei coefficienti delle variabili esplicative per cittadinanza.
1.24
0.87
1.69
0.89
1.50
1.06
0.00
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40
1.60
1.80
Italiani Stranieri
Origine Destinazione Distanza
Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Per tutti e 3 i modelli6 si può notare un valore più elevato per il parametro c, che
rappresenta l’entità della popolazione presente nel municipio di destinazione. L’effetto distanza è,
come ci si aspettava, negativo e prevale in valore assoluto rispetto alla massa che popola il
municipio di origine, tranne nel modello con la matrice Casacchia 0,10 in cui l’effetto della distanza
è in parte attenuato dal valore arbitrario.
Analizzando i flussi per cittadinanza tramite il modello con la matrice Mudu, l’indice di
determinazione si abbassa: per gli italiani (R2=0,61) prevale l’effetto destinazione, mentre per gli
stranieri (R2=0,59) osserviamo un maggiore effetto della distanza.
Tabella 8 – Risultati del modello gravitazionale per macrozone. Anni 2002-2008.
Flussi Coefficienti delle variabili esplicative
Macrozone Popolazione
Indice di determinazione K b c a
Totali Totale 0,54 -16,3 1,03 0,81 -1,17
Totali Maschi 0,54 -18,4 1,10 0,98 -1,19
Totali Femmine 0,53 -13,3 0,98 0,66 -1,17
Infra-Gra Totale 0,75 -22,1 1,16 1,18 -1,60 Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
6 All’interno del modello per municipi sono state applicate matrici di due tipi: quella costruita da Oliviero Casacchia è
stata ricavata utilizzando il calcolo della distanza geodetica tra due punti della superficie terrestre, nell’ipotesi che la Terra sia una sfera perfetta. Per ovviare al problema dei valori nulli sulla diagonale principale – infatti anche per i cambi intermunicipali occorre considerare una distanza - in primo luogo si è pensato di inserire un valore arbitrario pari a 0,10 km, ottenendo risultati soddisfacenti (R
2=0,76). In secondo luogo si è considerata l’area di ogni municipio come se
avesse una forma a cerchio, e che il raggio rappresenti la distanza media tra un municipio e se stesso. Ma in questo caso l’indice di determinazione risulta essere molto più basso (R
2=0,50).
La matrice costruita da Pierpaolo Mudu è stata realizzata in base ai criteri della distanza euclidea (teorema di Pitagora), inserendo sulla diagonale principale il valore del raggio per ogni municipio: in questo caso l’indice di determinazione risulta migliore (R
2=0,64).
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Figura 7 – Valore dei coefficienti delle variabili esplicative per il totale dei flussi e per solo quelli
interni al Grande Raccordo Anulare.
1.031.16
0.81
1.181.17
1.60
0.00
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40
1.60
1.80
Flussi Totali Flussi Infra-Gra
Origine Destinazione Distanza
Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Figura 8 – Valore dei coefficienti delle variabili esplicative per sesso.
1.10
0.980.98
0.66
1.19 1.17
0.00
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40
Maschi Femmine
Origine Destinazione Distanza
Fonte: elaborazioni su dati dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma
Per costruire la matrice delle distanze tra macrozone si è considerato il baricentro
geografico7 ed il problema della diagonale principale è stato risolto col metodo del raggio descritto
in precedenza.
Applicando il modello gravitazionale alle 56 macrozone il valore dell’indice di determinazione è più
basso (R2=0,54), quindi si evidenzia un adattamento ai dati meno soddisfacente rispetto al caso
7 Il baricentro geografico la media ponderata di tutte le coordinate delle zone urbanistiche che compongono la singola
macroarea, con pesi pari all’ampiezza della popolazione di ciascuna zona urbanistica.
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dei municipi con la matrice Mudu o Casacchia 0,10. Tuttavia, se consideriamo solo i flussi delle
macrozone interne al Grande Raccordo Anulare il valore dell’indice R2 sale a 0,75.
L’osservazione principale che si può effettuare sui risultati del modello è la prevalenza
dell’effetto distanza su quello popolazione, per la quale ha più importanza l’ampiezza della
popolazione nel luogo di origine, altro risultato in contrasto con quanto visto per i municipi se
consideriamo i flussi nell’intero comune. Le differenze tra i 3 parametri emergono con più
chiarezza nelle donne che negli uomini.
Il fatto che il modello funzioni meno bene che per i Municipi è assolutamente in linea con
quanto è espresso nella letteratura, in cui si afferma che inasprendo il dettaglio territoriale la
correlazione si indebolisce. Tuttavia è probabile che nei risultati influisca anche l’effetto
"troncamento" in periferia, per il quale una zona all'orlo del comune non può comunicare che verso
il centro, ed in questo senso si spiega anche l’elevato valore di R2 per quanto riguarda i flussi
interni al Raccordo. Da qui potrebbe nascere l’esigenza di dover ampliare l’analisi confrontando gli
spostamenti che intercorrono tra l’area metropolitana ed il resto del territorio.
Stefano Cappuccia
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BIBLIOGRAFIA
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FOCUS
Gli incidenti stradali nel comune di Roma Anni 2006-2008
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GLI INCIDENTI STRADALI NEL COMUNE DI ROMA – ANNI 2006-2008
Introduzione
I dati elaborati derivano dalla rilevazione totale ISTAT degli incidenti stradali verificatisi
sull’intero territorio nazionale verbalizzati da un’autorità di polizia1. E’ d’obbligo ricordare che
l’incidente stradale è definito come “quell’ evento in cui è coinvolto un veicolo in circolazione sulla
rete stradale2 e che comporti lesioni alle persone (morti3 e/o feriti4)”, così come previsto da norme
internazionali (Eurostat, OCSE, etc) alle quali il nostro Paese deve attenersi; sono pertanto
esclusi dal campo di osservazione gli incidenti che arrecano solo danni materiali.
L’unità di rilevazione è il singolo incidente mentre il periodo di riferimento è l’anno solare e
l’imputazione avviene in base alla data di accadimento dell’incidente.
A questa rilevazione, sul territorio comunale, partecipa l’Ufficio di Statistica del Comune di
Roma, che si occupa di coordinare la ricezione dei dati raccolti dalle forze dell’ordine5, che
intervengono al momento dell’incidente redigendo un verbale, e l’ATAC.
In particolare, per il Comune di Roma, i Vigili Urbani, che operano sul territorio comunale,
forniscono gran parte dei dati su supporto informatico, mentre la parte residuale è fornita dalle
altre forze dell’ordine che inviano direttamente i modelli cartacei.
Il modello di rilevazione è particolarmente articolato ed è suddiviso in diverse sezioni:
1. Data e località dell’incidente, organo di rilevazione, organo coordinatore
2. Localizzazione dell’incidente
3. Luogo dell’incidente
4. Natura dell’incidente
5. Tipo di veicoli coinvolti
6. Circostanze dell’incidente
7. Veicoli coinvolti
8. Conseguenze dell’incidente alle persone
9. Conseguenze dell’incidente ai veicoli
10. Nominativo dei morti, dei feriti e Istituto di ricovero
1 ISTAT – nota metodologica
2 Sono quindi esclusi quelli che si sono verificati in aree come cortili, stazioni di servizio, deposito di mezzi, strade
ferrate riservate esclusivamente al trasporto tranviario e ferroviario etc. 3
Persone decedute sul colpo (entro 24 ore) o decedute dal secondo al trentesimo giorno, a partire da quello dell’incidente compreso.
4 Persone che hanno subito lesioni, di qualsiasi gravità, al proprio corpo a seguito dell’incidente.
5 Carabinieri, Polizia, Polizia provinciale, Vigili Urbani
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Trend complessivo
Nel territorio del Comune di Roma si verificano ogni giorno, mediamente, 50 incidenti
stradali con 66 feriti e mediamente quasi quattro morti a settimana.
Nel corso del 2008 gli incidenti stradali rilevati sono stati 18.181 che hanno provocato il
decesso di 190 persone e 24.062 feriti; si consolida una tendenza di progressiva diminuzione del
numero delle vittime, dei feriti e degli incidenti rispetto agli anni passati.
Dal paragone con l’anno precedente, il 2007, la diminuzione degli incidenti è stata
piuttosto significativa e pari all’8,9%, superiore alla variazione nazionale del 3,7%; di importanza
analoga è stata la diminuzione dei feriti (-8,5%), quasi doppia rispetto a quella italiana, mentre il
calo dei morti, seppur importante, è stato di minore intensità (-5,5%) ed inferiore rispetto
all’andamento nazionale che ha fatto registrare un calo del 7,8%.
Incidenti, morti, feriti, indicatori e variazioni % - Comune di Roma 2006-2008
2006 2007 2008 Media
giornaliera 2006
Media giornaliera
2007
Media giornaliera
2008
var% 2006/2007
var% 2007/2008
Incidenti 21.452 19.960 18.181 58,8 54,7 49,8 - 7,0 - 8,9
Morti 231 201 190 0,6 0,6 0,5 - 13,0 - 5,5
Feriti 28.209 26.299 24.062 77,3 72,1 65,9 - 6,8 - 8,5
Indice di mortalità6 x 1000 1,08 1,01 1,05 - 6,5 3,8
Indice gravità7 0,81 0,76 0,78
Fonte: ISTAT-ACI
Nel Libro Bianco del settembre 2001 è indicato l’obiettivo UE di ridurre il numero delle
vittime della strada nel decennio 2000-2010 del 50%8. L’Italia è arrivata a ridurre la mortalità su
strada del 33%. A Roma il calo dal 2000 è stato del 16,2%, per quanto riguarda le vittime queste
erano 296, quindi con una diminuzione del 35,8% ancora lontano dall’obiettivo europeo.
6 L’indice di mortalità stradale è dato dal rapporto tra il numero dei decessi, causati dagli incidenti, ed il numero dei
sinistri. Questo indice, che per il caso di Roma è stato moltiplicato per 1000, indica il numero di decessi medio ogni 100 incidenti. 7 L’indice di gravità è legato al concetto di pericolosità media del sinistro. E’ determinato dal rapporto tra i morti e le
persone infortunate (cioè morti + feriti). E’ una misura più raffinata dell’indice di mortalità perché a parità di soggetti coinvolti in incidenti, cresce al crescere del numero dei decessi. 8 “La sicurezza: una responsabilità condivisa” – Ing. Francesco Mazzone ACI 2009
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Nel triennio esaminato, 2006-2008, il numero degli incidenti è passato da 21.452 a 18.181,
i feriti da 28.209 a 24.062 ed i morti da 231 a 190. In termini di variazioni percentuali il calo sul
numero degli incidenti è stato pari al 15,2%, quello relativo ai feriti è stato del 14,7% ed infine il
numero dei morti è diminuito del 17,7% .
Nello stesso triennio si è registrato inizialmente una diminuzione della gravità degli
incidenti: infatti l’indice di mortalità era pari a 1,08 nel 2006 per arrivare a 1,01 nel 2007 e l’indice
di gravità passava dallo 0,81 del 2006 allo 0,76 del 2007. Questo andamento positivo registra un
leggero peggioramento passando dal 2007 al 2008 difatti, sia l’indice di mortalità che quello di
gravità, rimontano leggermente passando da 1,01 nel 2007 a 1,05 nel 2008 e dallo 0,76 allo 0,78
rispettivamente. In ogni caso questi indici nel periodo considerato si sono mantenuti sempre a
livelli decisamente più bassi rispetto al dato nazionale. Ciò è dovuto al fatto che si tratta di
incidentalità urbana, quindi un contesto dove la congestione dovuta al traffico è maggiore e
conseguentemente le velocità più ridotte.
Tasso di mortalità e di gravità nel triennio 2006-2008
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
2006 2007 2008
Tasso mortalità x 100 Indice gravità x 100
Fonte: ISTAT-ACI – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
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34
Confronto con i Comuni con popolazione superiore ai 250.000 abitanti
In questo paragrafo si vuole confrontare la situazione dell’incidentalità di Roma con quella
degli altri Comuni italiani con popolazione superiore ai 250.000 abitanti.
Giova ricordare qualche dato generale del Comune di Roma per far capire le dimensioni di
cui stiamo parlando:
• Popolazione nel 2008: oltre 2,7 milioni di abitanti
• Estensione: 128.530, 60 ettari
• Parco veicolare: 2.544.216 di cui autovetture 1.923.397.
Parco veicolare di Roma nel 2008
Tipologia veicoli N. %
AUTOVETTURE 1.923.397 75,5
MOTOCICLI 391.057 15,4
AUTOCARRI TRASPORTO MERCI 155.508 6,1
AUTOVEICOLI SPECIALI / SPECIFICI 29.819 1,2
RIMORCHI E SEMIRIMORCHI SPECIALI / SPECIFICI
24.438 1,0
AUTOBUS 7.125 0,3
RIMORCHI E SEMIRIMORCHI TRASPORTO MERCI
6.121 0,2
TRATTORI STRADALI O MOTRICI 2.959 0,1
MOTOCARRI E QUADRICICLI TRASPORTO MERCI
2.149 0,1
MOTOVEICOLI E QUADRICICLI SPECIALI / SPECIFICI
1.639 0,1
ALTRI VEICOLI 4 0,0
TOTALE 2.544.216 100,0
Fonte: ACI
Considerate queste dimensioni per il Comune di Roma, sia in termini di popolazione che di
estensione, non sarebbe adatto un confronto sui valori assoluti, sui quali Roma ha sicuramente il
primato9, bensì si procederà a fare dei paragoni relativizzando il dato sugli incidenti stradali e
sulla loro gravità con la popolazione residente, che seppur con i suoi limiti, può rappresentare una
utile base di riferimento.
Gli incidenti che avvengono in questi Comuni rappresentano, nel periodo esaminato, circa
un terzo degli incidenti che avvengono a livello nazionale, una quota che ha fatto registrare un
peso decrescente: pari al 28,7% nel 2006 e al 27,5 nel 2008, quelli che avvengono a Milano10 e
Roma insieme coprono oltre il 50% di tutti gli incidenti che avvengono nei Grandi Comuni.
9 Nel 2008 il 30% degli incidenti avveniva nel Comune di Roma, Milano ne conta il 22,5% con una popolazione che è
meno della metà di quella romana. 10
Il parco autovetture del Comune di Milano al 31/12/2008 è pari a 723.932, meno del 40% di quello di Roma
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In generale, per quasi tutti i comuni esaminati, il trend dell’incidentalità nel triennio 2006-
2008 è virtuoso, soprattutto nell’ultimo biennio: quasi ovunque si assiste ad una decrescita del
numero di incidenti, in controtendenza nell’ultimo biennio solo Bari e Messina che hanno avuto un
piccolo incremento nel numero degli incidenti tra il 2007 ed il 2008; il decremento più significativo
lo ha avuto Firenze subito seguita da Catania e Milano.
Firenze e Milano sono i comuni-capoluogo dove si sono registrati, nel triennio esaminato,
più incidenti rispetto alla popolazione residente: nel 2008 a Firenze si sono avuti 9,2 incidenti ogni
1000 abitanti mentre a Milano 10,4 e a Roma 7,1. L’indicatore di Milano è nel 2008 il peggiore dei
Grandi Comuni esaminati.
Milano
Genova
Firenze
Catania
BolognaBari
Napoli
TriesteTorino
Roma
Messina
Venezia
Verona
Palermo
0
2
4
6
8
10
12
14
2006 2007 2008
Fonte: ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e censimento
Roma e Milano sono i Comuni con la “maglia nera” per quanto riguarda la mortalità,
sommando i valori assoluti dei decessi per incidente stradale in questi due territori si ottiene una
quota che si avvicina al 50% di tutti i morti dei grandi Comuni, segue Torino.
Al fine di rendere confrontabili i dati sulla mortalità su strada nei diversi comuni si sono
messi a confronto i rapporti tra il numero dei decessi rispetto a 100.000 residenti. Rispetto alla
mortalità dovuta ai sinistri il trend del 2006 al 2008 è mediamente positivo. Ci sono stati solo due
casi in controtendenza: quello di Catania dove il numero di decessi per 100.000 abitanti è passato
da 9,6 a 12,3 e quello di Genova che era prossimo allo 0 nel 2007 ed è aumentato a 2,9; i margini
di miglioramento rispetto a quelli relativi al dato sull’incidentalità sono stati, in alcuni casi
particolarmente apprezzabili come ad esempio Bologna e Firenze. Per quanto riguarda Roma il
calo della mortalità è stato più contenuto rispetto gli altri Comuni soprattutto tra il 2007-2008.
Incidenti ogni 1000 abitanti nei Comuni con oltre 250.000 abitanti – Anni 2006-2008
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
36
Messina
Venezia
Verona
Palermo
Trieste
Roma
TorinoFirenze
Milano
Napoli
Genova
Bari
Bologna
Catania
0
2
4
6
8
10
12
14
2006 2007 2008
Fonte: ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Analogamente a quanto osservato fino a questo momento, anche il numero dei feriti, in
valore assoluto, ha subito una contrazione nel periodo considerato in quasi tutti i Comuni con oltre
250.000 abitanti. Le cose cambiano se rapportiamo il numero dei feriti alla popolazione residente:
diversi sono i Comuni che hanno visto peggiorare nell’ultimo biennio la situazione, i casi più
eclatanti sono Genova, Milano, Firenze e Bari. Catania, Messina e Napoli sono tra quelli più
virtuosi. Per quanto riguarda Roma si è passati da 7,4 feriti ogni 1000 abitanti del 2007 a 8,9 nel
2008.
M ila no
Palermo
Ve ro na
Ve ne zia
M e s s ina
B a ri
B o lo gna C a ta nia
F ire nze
Ge no va
Na po li
R o m a
To rino
Trie s te
0
2
4
6
8
10
12
14
16
2006 2007 2008
Fonte: ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Morti ogni 100.000 abitanti nei Comuni con oltre 250.000 abitanti – Anni 2006-2008
Feriti ogni 1000 abitanti nei Comuni con oltre 250.000 abitanti – Anni 2006-2008
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
37
Dove avvengono gli incidenti
Le tipologie di strade dove il tasso di mortalità è più importante sono quelle provinciali,
regionali o statali fuori dall’abitato, qui il tasso di mortalità nel 2008 è circa 2 volte e mezzo quello
medio della città mentre in autostrada tasso di mortalità è quasi doppio rispetto a quello medio
comunale.
Le strade extraurbane nel 2008, rispetto al 2007, hanno fatto registrare delle diminuzioni
dei tassi di mortalità, particolarmente importanti nel caso delle strade provinciali, regionali o statali
fuori dall’abitato.
In controtendenza sono invece le strade urbane che dal 2007 al 2008 hanno fatto
registrare un incremento dell’indice di mortalità, che è passato da 0,76 a 0,87; analogamente
nelle altre strade entro l’abitato dove il peggioramento è stato ancora più significativo da 1,20 a
1,81.
Tasso di mortalità rispetto al tipo di strada - Anni 2006-2008
Tasso mortalità TIPO DI STRADA
2006 2007 2008
Strada urbana 0,9 0,8 0,9
Altra strada entro l'abitato 1,2 1,2 1,8
Provinciale, regionale o statale fuori dall'abitato 3,7 4,0 2,5
Autostrada 1,3 2,1 1,9
Altra strada fuori dall'abitato 2,9 3,1 1,3
Totale 1,1 1,0 1,0
Fonte: ISTAT-ACI – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Analoga situazione la ritroviamo per l’indice di gravità: cali, anche importanti, per le strade
fuori dall’abitato (da 2,69 a 1,70 e per l’autostrada (da 1,41 a 1,26). Si registrano invece degli
aumenti nelle strade urbane (da 0,58 a 0,67) e nelle altre strade entro l’abitato (da 0,88 a 1,30).
Indice di gravità rispetto al tipo di strada – Anni 2006-2008
Indice gravità TIPO DI STRADA
2006 2007 2008
Strada urbana 0,7 0,6 0,7
Altra strada entro l'abitato 0,9 0,9 1,3
Provinciale, regionale o statale fuori dall'abitato 2,4 2,7 1,7
Autostrada 0,9 1,4 1,3
Altra strada fuori dall'abitato 2,0 2,1 0,9
Totale 0,8 0,8 0,8
Fonte: ISTAT-ACI - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Quando avvengono gli incidenti - Mese
Le analisi sugli incidenti rispetto al mese in cui avvengono ha messo in luce delle
regolarità: infatti nel triennio esaminato è agosto il mese con il minor numero di incidenti.
Nel 2008 il mese che ha fatto registrare il maggior numero di incidenti è ottobre pari a
1.751 (9,5% del totale incidenti) immediatamente preceduto da luglio con 1.701 sinistri (9,4%);
nel 2006 e nel 2007 sono stati maggio (9,9% e 9,8% rispettivamente) e giugno (9,3% e 9,6%).
Anche a livello nazionale il mese con più incidenti è luglio, quindi Roma ha un andamento
analogo a quello italiano medio.
Numero di incidenti secondo il mese di accadimento – Anni 2006-2008
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000
2.200
Gen
naio
Febbr
aio
Mar
zo
Aprile
Mag
gio
Giugn
o
Lugl
io
Agosto
Sette
mbr
e
Otto
bre
Nov
embr
e
Dicem
bre
2006 2007 2008
Fonte: ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Gennaio, giugno e luglio sono i mesi che, nel 2008, hanno fatto registrare, in valore
assoluto, il maggior numero di decessi; se valutiamo l’indice di mortalità si osserva che agosto e
dicembre sono, invece, tra quelli dove questo indice è più alto se raffrontato con quello degli altri
mesi dell’anno (1,4 e 1,3 rispettivamente).
Nel 2007 sono stati luglio e marzo e nel 2006 febbraio e ottobre a far registrare un
maggior numero di morti.
Passando dai valori assoluti agli indici di mortalità si nota che nel 2007 sono i mesi di
luglio ed agosto ad avere i valori più alti (1,7 e 1,4 rispettivamente). Ad agosto ci sono meno
incidenti ma più gravi, dove si paga un prezzo in termini di vite umane decisamente alto.
Il mese nel 2008 in cui la mortalità è stata più bassa è ottobre dove l’indice vale 0,5.
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
39
Indice di mortalità secondo il mese – Anni 2006-2008
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
Gen
naio
Febbr
aio
Mar
zo
Aprile
Mag
gio
Giu
gno
Luglio
Agosto
Sette
mbr
e
Otto
bre
Nov
embr
e
Dicem
bre
2006 2007 2008
Fonte:ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
- Giorno della settimana
Nel 2008 i giorni della settimana in cui si sono registrati il maggior numero di incidenti sono
stati il martedì ed il mercoledì (2.913 e 2.912 rispettivamente pari al 16%) seguiti dal venerdì con
(2.804 incidenti pari al 15,4%) giornata che preannuncia spesso le partenze del fine settimana.
Domenica è la giornata in cui ne avvengono notoriamente di meno (9,8%) ma questo dato è
influenzato da un minor flusso di traffico.
Distribuzione degli incidenti secondo il giorno della settimana (%) – Anni 2006-2008
LuMa Mer
GioVen
Sab
Dom
6
8
10
12
14
16
18
2006 2007 2008
Fonte:ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Analizzando la mortalità rispetto al giorno della settimana in cui avviene l’incidente si nota
una diversa distribuzione nel corso dell’ultimo biennio: nel 2008 aumenta la quota di decessi,
rispetto all’anno precedente, del sabato e della domenica; nel 2007 il 10,4% dei morti per
incidente stradale avveniva di sabato e parimenti la domenica, mentre nel 2008 ben il 18,4% dei
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
40
decessi avviene il sabato ed il 13,7% la domenica, quindi nel we si concentrano circa un terzo
delle morti su strada.
Altro giorno nero è il martedì sebbene si registri un miglioramento rispetto all’anno
precedente.
Morti per giorno della settimana - Anni 2006-2008
GIORNO DELLA SETTIMANA 2006 2006% 2007 2007 % 2008 2008
Lunedì 47 20,3 34 16,9 21 11,1
Martedì 30 13,0 38 18,9 29 15,3
Mercoledì 28 12,1 25 12,4 25 13,2
Giovedì 25 10,8 34 16,9 26 13,7
Venerdì 41 17,7 28 13,9 28 14,7
Sabato 32 13,9 21 10,4 35 18,4
Domenica 28 12,1 21 10,4 26 13,7
Totale 231 100,0 201 100,0 190 100,0
Fonte: ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
DomSab
VenGio
Mer
MaLu
0
5
10
15
20
25
2006 2007 2008
L’andamento del numero dei feriti rispetto ai giorni della settimana in cui accadono gli
incidenti stradali segue la tendenza degli incidenti: si nota infatti che l’indice di lesività11 nel 2008
aumenta maggiormente nei giorni di martedì, mercoledì e sabato.
Distribuzione dei feriti secondo il giorno della settimana (%) – Anni 2006-2008
Dom
Sab
VenGio
MerMaLu
6
8
10
12
14
16
18
2006 2007 2008
Fonte: ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
11
Pari al rapporto tra il numero dei feriti ed il numero degli incidenti moltiplicato 100.
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
41
- Orario Nel triennio esaminato, la fascia oraria in cui si rileva il maggior numero di incidenti stradali
è quella che va dalle 14 alle 17 dove si concentrano ben oltre il 24% degli eventi, seguiti dalla
fascia oraria che va dalle 10 alle 13. Scendendo nel dettaglio le ore 9, quasi certamente dovuti
agli spostamenti casa-lavoro, e le ore 18 quando c’è il maggior flusso di rientro verso casa
cumulato ad un maggiore affaticamento.
Nei tre anni esaminati le ore in cui avvengono più incidenti nel corso della giornata, sono
in sintonia con quanto si registra a livello nazionale.
Distribuzione degli incidenti secondo l’orario di accadimento (%) – Anni 2006-2008
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
2006% %2007 %2008
Fonte: ACI-ISTAT – Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Nel 2008 gli indici di mortalità più importanti si riscontrano a mezzanotte (3,9), alle ore 4,
ben cinque volte e mezzo l’indice medio (5,5) e alle 6 del mattino (5,2), in sintonia con quanto si
registra anche a livello nazionale.
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Numero di deceduti ed indice di mortalità secondo l’ora dell’incidente
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Morti Indice di mortalità
Fonte: ACI-ISTAT - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
- La notte
Gli incidenti che avvengono durante la notte sono sicuramente più gravi degli incidenti che
avvengono durante il giorno, infatti la mortalità in questa fascia oraria è pari, nel 2008, al 36,8% di
quella totale. Tale quota percentuale è ben superiore alla stessa riferita agli anni precedenti: la
mortalità per incidente stradale è diminuita, infatti, ma non durante la notte.
Rispetto alla fascia di età sono i giovani ad essere quelle maggiormente colpiti.
Morti di notte per classe di età - Anni 2006-2008
CLASSE DI ETA' 2006 %2006 2007 %2007 2008 %2008
Fino a 13 anni 0 0,0 1 2,0 0 0,0
14 - 17 1 1,6 3 6,1 3 4,3
18 - 29 23 35,9 25 51,0 27 38,6
30 - 54 24 37,5 16 32,7 30 42,9
55 - 64 4 6,3 3 6,1 3 4,3
65 ed oltre 0 0,0 0 0,0 7 10,0
Imprecisata 12 18,8 1 2,0 0 0,0
Totale 64 100,0 49 100,0 70 100,0 Fonte: ACI-ISTAT - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
0
5
10
15
20
25
30
35
Fino a 13
anni
14 - 17 18 - 29 30 - 54 55 - 64 65 ed oltre Imprecisata
2006
2007
2008
Fonte: ACI-ISTAT - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
43
Il giovedì ed il venerdì sono i giorni in cui avvengono la maggior parte degli incidenti
mortali notturni il (44% circa). Questa situazione ha subito dei cambiamenti nel corso degli ultimi 3
anni: infatti nel 2006 gli incidenti notturni con esito mortale avvenivano essenzialmente il lunedì
(31,3%) ed il sabato (21,9%), mentre nel 2007 venerdì e domenica mantenevano il primato,
entrambi con il 18,4%.
Rispetto ai feriti degli incidenti che avvengono di notte si sta registrando una leggera
crescita, nel 2006 la quota di questi sul totale dei feriti era dell’1,7%, per salire all’1,8% nel 2007
e arrivare al 2,1% nel 2008. E’ probabile che ciò sia dovuto al tasso di occupazione dei veicoli: la
sera si esce per divertirsi, generalmente in compagnia e quindi nelle auto ci sono più persone
rispetto alla situazione diurna.
Analogamente a quello che si è registrato per gli incidenti mortali, le classi di età
maggiormente colpite sono quelle 18-29 seguite da quelle nella classe 30-54 che insieme
contano, nel 2008, l’88% dei feriti in fascia notturna, una percentuale in sintonia con gli anni
precedenti, ma in leggera ripresa rispetto al 2006.
Distribuzione della mortalità negli incidenti notturni secondo la classe di età – Anni 2006-2008
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
Fino a 13
anni
14 - 17 18 - 29 30 - 54 55 - 64 65 ed o ltre Imprec isata
2006
2007
2008
Fonte: ACI-ISTAT - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Analizzando il dato dei feriti negli incidenti notturni rispetto al giorno della settimana in cui
avvengono, si nota che in tutto il triennio esaminato, i giorni dove maggiormente si concentrano
questi eventi sono il venerdì ed il sabato, dove nel 2008 confluiscono il 47% dei feriti, in leggera
crescita sia rispetto al 2007 che al 2006.
Feriti per giorno della settimana di notte - Anno 2006-2008
giorni della settimana 2006 2006% 2007 2007% 2008 2008%
Lunedì 492 11,2 355 8,4 310 8,5
Martedì 479 10,9 459 10,9 387 10,7 Mercoledì 507 11,5 512 12,2 382 10,5
Giovedì 515 11,7 549 13,1 465 12,8
Venerdì 845 19,2 733 17,4 785 21,6 Sabato 1.119 25,4 1.112 26,4 923 25,4
Domenica 445 10,1 486 11,6 376 10,4 Totale 4.402 100,0 4.206 100,0 3.628 100,0 Fonte: ACI-ISTAT - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
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Caratteristiche degli infortunati
I maggiormente colpiti negli incidenti stradali sono i conducenti, che rappresentano nel
2008 il 63,7% dei deceduti, contro il 57,6% del 2006.
Per quanto riguarda i passeggeri, nel triennio preso in considerazione, il trend è positivo: si
è passati da una quota del 17,7% nel 2006 ad una dell’8,1% nel 2008, probabilmente questo
dato è influenzato anche da un più consapevole uso delle cinture di sicurezza anche per i
passeggeri che sono seduti posteriormente.
In controtendenza il fenomeno sull’utenza debole12, in particolare i pedoni. Nel corso
dell’ultimo triennio la quota dei pedoni deceduti a causa di incidente stradale è aumentata fino ad
arrivare al 27,4% delle morti per incidente nel 2008, quindi quasi un terzo della mortalità riguarda
una persona che non era in un mezzo di trasporto. Questo fenomeno è stato riscontrato anche a
livello nazionale: nel 2008 in Italia ben 648 pedoni sono deceduti in incidente stradale13, di questi
circa un quarto stava attraversando un passaggio pedonale14 questo è dovuto da un lato ad una
carenza infrastrutturale degli attraversamenti stessi e dall’altro ad una probabile minore
attenzione dei pedoni che pensano istintivamente di essere al sicuro sulle strisce. Dal punto di
vista dell’età notiamo che sono maggiormente colpite le classi di età più anziane: nel 2008 il
61,5% dei pedoni deceduti aveva un’età superiore ai 65 anni, quota che nel 2006 era pari al
56,1%. Anche questo aspetto lo si riscontra anche a livello nazionale. Il tema della sicurezza dei
pedoni, alla luce di questi dati, diventa assolutamente prioritario.
Da uno studio ACI, su un campione di dieci attraversamenti pedonali15 in 31 città europee
del 2009, nell’ambito del Programma EPCA16, Roma è stata classificata penultima per il secondo
12 artt. 16 e 120 della Costituzione 13 “Test degli attraversamenti pedonali 2009” – EPCA European Pedestrian Crossino Assessment, ACI 2009. 14 Secondo il Nuovo Codice della Strada (D. Lgs 30 aprile 1992, n. 285) l’attraversamento pedonale è la parte della carreggiata, opportunamente segnalata ed organizzata, sulla quale i pedoni in transito dall’uno all’altro lato della strada godono della precedenza rispetto ai veicoli. 15 I test di Roma sono stati effettuati nell’area Ottaviano-San Pietro, zona centrale di grande interesse turistico, nei seguenti attraversamenti pedonali:
o viale Giulio Cesare all’incrocio con via Fabio Massimo o via Fabio Massimo all’incrocio con via degli Scipioni o via Silla all’incrocio con via dei Gracchi o via Cola di Rienzo all’incrocio con via Catone o piazza del Risorgimento all’incrocio con via Ottaviano o piazza del Risorgimento all’incrocio con via di Porta Angelica o via della Conciliazione all’incrocio con piazza Pio XII o via della Conciliazione all’incrocio con via San Pio X o piazza Pia all’incrocio con via della Conciliazione o via Cola di Rienzo all’incrocio con via Fabio Massimo
16
Gli attraversamenti pedonali esaminati erano di diverse tipologie, semaforizzati e non, alle intersezioni e non, su strade a senso unico, a doppio senso di marcia etc. Le categorie di sicurezza prese in esame sono 1 – Caratteristiche generali peso 23% (lunghezza dell’attraversamento, isole pedonali salvagente, durata della fase di rosso, condizione manto stradale etc.), 2 – Visibilità diurna peso 26% (visibilità della segnaletica orizzontale e verticale per i conducenti, ampiezza degli attraversamenti etc.), 3 – Visibilità notturna peso 32% (condizioni di illuminazione, visibilità notturna della segnaletica orizzontale e verticale per i conducenti etc.), 4 – Accessibilità peso 19% (presenza di marciapiedi sagomati, presenza di percorsi tattili, di dispositivi acustici etc.). Gli attraversamenti sono stati poi classificati sulla base di un sistema a punti con le seguenti valutazioni: Ottimo, Buono, Sufficiente, Insoddisfacente e Scarso.
Roma Capitale I numeri di Roma Statistica e Censimento - Marketing Territoriale n° 2 - aprile/giugno 2010
45
anno consecutivo17. Tra le peggiori carenze riscontrate si annoverano: assenza di isole pedonali,
cicli semaforici non ben dimensionati in termini di rossi pedonali, manutenzione della segnaletica
orizzontale e verticale e della pavimentazione carenti, presenza di auto che ostacolano la
visibilità, rampe di accesso per disabili con pendenze elevate ed infine assenza di percorsi tattili
per non vedenti.
E’ da precisare che in termini assoluti i valori non sono elevati, ma deve comunque far
riflettere che tra i più colpiti ci siano proprio le persone più anziane che hanno riflessi minori,
minore capacità visive, uditive e motorie.
Pedoni deceduti negli incidenti stradali per classe di età - Anni 2006-2008
2006 2007 2008 2006% 2007% 2008% CLASSE DI ETA'
Pedoni %
Fino a 13 anni 0 0 1 0,0 0,0 1,9
14 - 17 1 0 0 1,8 0,0 0,0
18 - 29 0 5 3 0,0 11,6 5,8
30 - 54 20 10 14 35,1 23,3 26,9
55 - 64 4 1 2 7,0 2,3 3,8
65 ed oltre 32 25 32 56,1 58,1 61,5
Imprecisata 0 2 0 0,0 4,7 0,0
Totale 57 43 52 100,0 100,0 100,0
Fonte: ACI-ISTAT - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Rispetto ai feriti la situazione è analoga a quanto registrato per la mortalità: sono i
conducenti i maggiormente colpiti, sebbene con un andamento costante nel periodo esaminato.
17
c i ty : R o m e
C r o s sin g s ys te m V isib il i t y D A Y T IM E V is ib il i ty N IG H T T IM E A c ce s s ib il i tyO V E R A L L
E V A L U A T IO N
1v ia le G iu lio C e s a re in t e rs ec tion v ia
F ab io M ass im o - - - - - -
2v ia Fab io M a s s im o in t e rs ec tion v ia
de g li S cip ion i - - - o -
3 v ia S il la in t e rs e c tion v ia de i G ra c c h i o - + + o
4via C o la d i R ie n zo in t e rs e c t ion via
C a t on e - - - - o -
5p ia z za d e l R is o rg im e n to
in t e rs e c t ion via O t t avia no - - - - o -
6p ia z za d e l R iso rg im e n t o
in t e rs ec tio n v ia d i P o rt a A ng e lic a + + + + o +
7v ia d e lla C on c il ia z ion e in t e rs ec tio n
p ia zz a P io X II- o + - o
8v ia d e lla Co n cil izion e in t e rs e c t io n
via S an P io X - + + -- o
9p ia z za P ia in t e rs e c tio n v ia de lla
C o nc il ia z ion e- + + + + +
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N u m b e r a n d N a m e
P e d e s tr ia n C ro s s in g
Fonte: EPCA 2009
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Per i passeggeri feriti si registra un leggero miglioramento nel passaggio dal 2006 al 2008,
passando dal 23% al 20,7% .
I pedoni che rimangono feriti a causa di un incidente stradale sono in progressivo e
costante aumento nel corso del triennio esaminato: si passa da una quota del 7,8% nel 2006
all’8,9% nel 2008. In analogia a quanto si registra nel caso di pedoni che restano uccisi durante
un sinistro, la classe più colpita è quella oltre 65, la composizione per età rimane però più stabile
nel corso del tempo.
Circostanze dell’incidente
Nel periodo esaminato la principale causa di incidente è da imputare al mancato rispetto
dei segnali stradali: nel 2006 quasi un terzo dei sinistri, il 28,5%, era dovuta a questa
motivazione, nel 2007 il dato rimane di fatto stabile, 28,4%, e nel 2008 si osserva un leggero
miglioramento, sebbene la percentuale rimane comunque elevata. Segue in ordine di importanza
il mancato rispetto della distanza di sicurezza che nel triennio preso in considerazione è causa
mediamente del 23,6% degli incidenti.
Infine, in ordine di importanza, la terza circostanza che determina l’incidente è la velocità
che è causa di incidente per il 13,1% dei casi nel 2006, per il 14,0% nel 2007 e del 12% nel
2008.
Questa ultima circostanza è quella che maggiormente pesa negli incidenti mortali: infatti
nel 2006 oltre un terzo di questi era provocato dalla velocità (32,5%), percentuale che scende al
19,9% nel 2007 e che purtroppo risale in modo importante nel 2008 arrivando al 24,2%.
La somma di queste tre cause provoca oltre il 60% degli incidenti ed il 56,9% medio di
incidenti mortali, aggiungendo anche la guida distratta si arriva a quote che superano il 77% degli
incidenti ed il 76,3% medio degli incidenti mortali.
Per la gravità degli effetti, va ricordata l’alterazione dello stato psico-fisico del conducente
dovuto ad alcool e droghe cause che pesano per l’1,4% sugli incidenti totali, ma diventano il 5,9%
se ci si riferisce agli incidenti mortali. E’ molto probabile che l’intensità di questo fenomeno sia
sottostimata è comunque positivo che l’attenzione a questi fenomeni sia aumentata e che la
quantità di alcool ammessa dal nuovo codice della strada sia diminuita.
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Frequenza delle circostanze presunte d’incidente – Anni 2006-2008
TOTALI 2006 MORTALI
2006 TOTALI 2007
MORTALI 2007
TOTALI 2008 MORTALI
2008 CIRCOSTANZE D'INCIDENTE
N. % N. % N. % N. % N. % N. %
Velocità 2.396 13,1 55 32,5 2.416 14,0 33 19,9 1.851 12,0 37 24,2
Guida distratta 2.290 12,5 30 17,8 2.198 12,7 29 17,5 2.347 15,2 23 15,0
Contromano 798 4,3 20 11,8 801 4,6 10 6,0 707 4,6 14 9,2
Procedeva senza mantenere la distanza di sicurezza
4.330 23,6 22 13,0 4.102 23,8 24 14,5 3.608 23,4 18 11,8
Sorpasso 432 2,4 4 2,4 452 2,6 5 3,0 308 2,0 2 1,3
Non rispettava i segnali 5.225 28,5 20 11,8 4.899 28,4 41 24,7 4.293 27,9 28 18,3
Manovrava irregolarmente 1.240 6,8 5 3,0 1.228 7,1 9 5,4 1.206 7,8 9 5,9
Difetti del veicolo 13 0,1 - - 12 0,1 - - 7 - - -
Alcool e Droghe 178 1,0 1 0,6 234 1,4 4 2,4 223 1,4 9 5,9
Malessere 11 0,1 3 1,8 21 0,1 3 1,8 22 0,1 5 3,3
Sonno 5 - - - 4 - - - 10 0,1 - -
Altro 1.428 7,8 9 5,3 882 5,1 8 4,8 814 5,3 8 5,2
Totale 18.346 100,0 169 100,0 17.249 100,0 166 100,0 15.396 100,0 153 100,0
Procedeva regolarmente 16.918 - 140 - 16.127 - 129 - 14.580 - 116 -
Manovrava regolarmente 1.792 - 16 - 1.606 - 9 - 1.592 - 9 -
Circostanza imprecisata 66 - 0 - 80 - 2 - 198 - 2 -
COINVOLGIMENTO DI PEDONE:
Pedone non responsabile 876 44,5 24 42,1 850 44,2 17 44,7 845 44,1 19 38,8
Pedone corresponsabile 1.087 55,2 33 57,9 1.067 55,4 21 55,3 1.061 55,3 30 61,2
Imprecisato 7 0,4 - - 8 0,4 - - 12 0,6 - -
Totale 1.970 100,0 57 100,0 1.925 100,0 38 100,0 1.918 100,0 49 100,0
PRESENZA DI OSTACOLO SULLA CARREGGIATA:
Ostacolo urtato 2.238 55,9 23 54,8 1.884 59,8 29 54,7 1.668 58,3 27 58,7
Ostacolo evitato 1.754 43,8 19 45,2 1.258 40,0 24 45,3 1.185 41,4 19 41,3
Imprecisato 15 0,4 - - 6 0,2 - - 10 0,3 - -
Totale 4.007 100,0 42 100,0 3.148 100,0 53 100,0 2.863 100,0 46 100,0 Fonte: ACI_ISTAT - Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento
Romina Polverini – Ufficio di Statistica – Comune di Roma Si ringrazia la Dott.ssa Lucia Pennisi della Direzione Studi e Ricerche ACI
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BIBLIOGRAFIA
� Aci Consult S.p.A. – Sicurezza Stradale- Caratterizzazione delle strade in termini di pericolosità, Gennaio 2010
� Aci e Fondazione Caracciolo – “La Sicurezza dei veicoli a due ruote nel Comune di
Roma”, novembre 2009
� Aci e Fondazione Caracciolo – “Test degli attraversamenti pedonali 2009 – EPCA: European Pedestrian Crossing Assessment”
� Economist Intelligence Unit – European Green City Index, 2009
� Francesco Mazzone - La sicurezza: una responsabilità condivisa – Ing. Francesco
Mazzone ACI 2009
� Isfort – “Osservatorio sulle politiche per la mobilità urbana sostenibile” n. 12 giugno 2009
� Isfort-ASSTRA – “Il dato è tratto – Alla ricerca di un punto di svolta – 6° Rapporto sulla mobilità urbana in Italia, 7 maggio 2009
� ISTAT-ACI – Atti della Conferenza Stampa del 13 novembre 2009
� OndaVerde n. 85 – “Revisione delle tecniche organizzative delle strade”, L. Quaglia pagg.
I-VIII
� OndaVerde n. 97 – “Proposte di revisione delle norme stradali urbane previste dal DM 6792/2001”, L. Quaglia pagg. 38-44
� OndaVerde n. 115 – “Relazione sulla sicurezza stradale presentata al XVII convegno
tecnico dell’ACI”, L. Quaglia pagg. 38-41 SITOGRAFIA
� Sito dell’Istituto Nazionale di Statistica: Http://www.istat.it
� Sito dell’Automobile Club Italia: http://www.aci.it
� Sito dell’Istituto Superiore di formazione e ricerca per i trasporti: http://www.isfort.it
� Sito ANAS: http://www.stradeanas.it/
� Sito www.eurotestmobility.com
Finito di stampare il 30 settembre 2010
ISSN 2035-2794