I FARMACI ANTIEPILETTICI - Master Emergenze Pediatriche · Elger & Schmidt, Epilepsy & Behavior...
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MARIO MASTRANGELO
I FARMACI ANTIEPILETTICIIntroduzione alla farmacoterapia
delle epilessie pediatriche
MASTER DI II LIVELLO IN EMERGENZE PEDIATRICHE
L’ EPILESSIA IN ETA’ PEDIATRICA Epilessia: patologia neurologica caratterizzata dalla protratta predisposizione a
sviluppare ricorrenti crisi epilettiche e da specifiche sequele neurobiologiche,cognitive, psicologiche e sociali ;
Epidemiologia: Colpisce 10,5 milioni di bambini sotto i 15 anni in tutto il mondo(25% del totale degli epilettici). Di questi il 16% continuera‟ a presentarne lemanifestazioni in eta‟ adulta‟;
Opzioni terapeutiche:
- Terapia farmacologica;
- Terapia Chirurgica;
- Dieta chetogena;
- Stimolazione vagale;
Guerrini, Lancet 2006
APPROCCIO AL
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DELL’
EPILESSIA
1) Identificazione e classificazione clinica della forma diepilessia;
2) Scelta dell'antiepilettico maggiormente attivo per la forma diepilessia diagnosticata;
3) Controllo del quadro clinico con un dosaggio adeguato cheottimizzi il rapporto rischio-beneficio;
Iannetti et al, Ital J Pediatr 2005
FARMACI ANTIEPILETTICICOSA DEVE SAPERE IL PEDIATRA
• Spettro d‟azione dei farmaci più
usati;
•Effetti collaterali più comuni;
•Interazioni fra i principali
antiepilettici;
•Interazioni tra gli antiepilettici e gli
altri farmaci;
•Principi generali per il monitoraggio
della terapia;
L’ ANTIEPILETTICO “IDEALE”
- deve consentire di ottenere il completo controllo dellemanifestazioni critiche con mancanza di effetti tossici e sedativi;
- Non dovrebbe avere interazioni significative con altri farmaci ;
- deve avere una lunga durata d'azione;
- deve determinare, possibilmente, anche la normalizzazionedell'elettroencefalogramma ;
Elger & Schmidt, Epilepsy & Behavior 2008
ASPETTI FARMACOCINETICI
I farmaci antiepilettici sono generalmente somministratiper os (per ev, intraossea, er, o intranasale in acuto);
l‟assorbimento gastroenterico è rapido e labiodisponibilità buona;
Fattori che influenzano l‟ assorbimento degliantiepilettici:
- malattie del tratto gastroenterico;- contemporanea assunzione dei cibi;
Elger & Schmidt, Epilepsy & Behavior 2008
ASPETTI FARMACOCINETICI
Fattori che influenzano il legame alle proteine plasmatiche ed ilmetabolismo degli antiepilettici:
- età del paziente;- assunzione di altri farmaci;- condizioni patologiche associate;
E‟ importante conoscere l‟ emivita degli antiepilettici (l‟ effettoterapeutico è atteso entro i tempi corrispondenti alraggiungimento dello steady-state);
Elger & Schmidt, Epilepsy & Behavior 2008
MECCANISMI D’ AZIONE
effetti sull'azione dei neurotrasmettitori;
effetti sui meccanismi di eccitazione neuronale ripetitiva;
effetti sulle reti neurali;
effetti sul trasporto ionico;
Guerrini, Lancet 2006
ASPETTI PRATICI
INIZIO DELTRATTAMENTO:
- dopo la seconda crisi, nelle forme sintomatiche, nei casi di compromissionefunzionale causata da crisi ricorrenti;
- raggiungere gradualmente il dosaggio definitivo;
SCELTA DEL FARMACO:
- orientata sulla base del tipo di crisi e della copertura garantita dallospecifico farmaco;
- preferita inizialmente la monoterapia;
- in caso di mancata risposta si puo‟ optare per una monoterapia con altrifarmaci o per la politerapia;
Guerrini, Lancet 2006
ASPETTI PRATICI
MONITORAGGIO DELLATERAPIA:
- monitoraggio periodico dei livelli plasmatici del farmaco(antiepilettici classici);
- indagini specifiche per individuare precocemente gli effetti collateralidel farmaco;
SOSPENSIONE DELLATERAPIA:
- assenza di crisi da almeno due anni;
- EEG normalizzato;
Guerrini, Lancet 2006
PREMESSA
Non esistono antiepilettici selettivamente ed esclusivamente efficaci
per singoli tipi di epilessia;
Farmaci piu‟ attivi nelle crisi generalizzate possono agire anche nelle
crisi parziali e viceversa;
Glauser et al, Epilepsia 2006
CLASSIFICAZIONE CLINICA
DEGLI ANTIEPILETTICI
Farmaci maggiormente attivi sulle crisi generalizzate;
Farmaci maggiormente attivi sulle crisi parziali semplici, complesse ocon secondaria generalizzazione;
Farmaci maggiormente attivi nelle sindromi epilettiche;
Farmaci utilizzabili nelle crisi convulsive in atto e nello stato di maleepilettico;
FARMACI ANTIEPILETTICI ATTIVI
NELLE CRISI GENERALIZZATE
FARMACO DOSE LIVELLO
TERAPEUTICO
(tossico)
EFFETTI COLLATERALI
Fenobarbital 3-5 mg/kg/die 15-40 µg/ml
(≥ 40 µg/ml)
sedazione, disturbi comportamentali e
cognitivi, depressione respiratoria,
ipotensione, osteoporosi
Primidone 10-25mg/kg/die 5-10 µg/ml
(≥ 10 µg/ml)
come fenobarbital
Fenitoina 5-8 mg/kg/die 10-20 µg/ml
(≥ 30 µg/ml)
iperplasia gengivale, vertigini, atassia,
aritmie, anemia, diplopia, alt. calcio e
fosforo, neuropatia, S. di Steven Johnson
Acido Valproico 10-30 mg/kg/die 40 –100µg/ml
(≥ 130 µg/ml)
tremori, iperfagia, alopecia,
iperammoniemia, piastrinopenia
epatotossicità, atassia, discoagulopatie,
tireotossicità
Etosuccimide 20 -30 mg/kg/die 40-80 µg/ml vertigini, disturbi comportamentali,
reaz. cutanee
Lamotrigina 1-15 mg/kg/die 4-12 µg/ml rash cutanei, vertigini, cefalea, amaurosi,
diplopia, atassia
BARBITURICI(Luminale®, Mysoline®)
Sono costituiti da Fenobarbitale (PB) e Primidone (PR);
MECCANISMO D’AZIONE: Aumentano la durata di apertura dei
recettori ionotropi del GABA;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE: PB 50%;
INTERAZIONI: Valproato (↑), Fenitoina (↑↓);
EMIVITA:
- PB:50-200 ore (steady state in 14-21 giorni);
- PR: 15 ore (steady state dopo 5 giorni);
INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI GENERALIZZATE MOTORIE
SOPRATTUTTO NEL NEONATO E NEL LATTANTE,
(IL PRIMIDONE SOLO IN ADD-ON)
Chong, Curr Neurol
Neurosci Rep 2010
ACIDO VALPROICO(Depakin®, Depamag®)
MECCANISMO D’AZIONE: ↑trasmissione gabaergica e
conduzione del potassio calcio dipendente, ↓canali delsodio voltaggio dipendenti;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE:90%;
INTERAZIONI: (↑) Fenobarbitale, Fenitoina, Salicilati (↑)
Lamotrigina ;
EMIVITA: 8-16 ore (steady state dopo 4 giorni);
MONITORAGGIO: Funzionalità epatica, renale, ematologica,
tiroidea, emocoagulativa ;
INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI GENERALIZZATE MOTORIE E NON MOTORIE
CAUTELA NEL PRIMO ANNO DIVITASztajnkricer ,
J Toxicol 2002
FENITOINA(Dintoina®, Aurantin®)
MECCANISMO D‟AZIONE: ↓canali del sodio e del calcio voltaggio
dipendenti;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE:90%;
INTERAZIONI: Valproato (↑) , Carbamazepina (↓) , Fenobarbitale (↑↓);
Dicumarolici, isoniazide, cimetidina, sisulfiram (↑), (↓) cortisonici e
contraccettivi orali;
EMIVITA: 20-60 ore (steady state in 5-10 giorni);
MONITORAGGIO: Funzionalità epatica, renale, ematologica, emocoagulativa
, cardiologica;
INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI GENERALIZZATE MOTORIE, CONVULSIONI
NEONATALI, CRISI PARZIALI
MENO EFFICACE NELLE EPILESSIE MIOCLONICHE
De Silva et al
Lancet 1996
LAMOTRIGINA(Lamictal®)
MECCANISMO D‟AZIONE: ↓canali del sodio e trasmissione
glutammatergica;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE:55%;
INTERAZIONI: Valproato (↑), Barbiturici, fenitoina, carbamazepina (↓);
(↑) Carbamazepina;
EMIVITA: 22-37 ore (steady state in 2-16 giorni);
:INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI GENERALIZZATE MOTORIE E NON MOTORIE, S. DI
LENNOX GASTAUT, CRISI PARZIALI COMPLESSE
REAZIONI CUTANEE POTENZIALMENTE FATALI
Trevathan et al
Pediatrics 2006
ETOSUCCIMIDE(Zarontin®)
MECCANISMO D’AZIONE: ↓canali del calcio del network
talamo-corticale;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE:0%;
INTERAZIONI: non significative;
EMIVITA: 30-60 ore (steady state in 6-12 giorni);
INDICAZIONI PRINCIPALI
ASSENZE (MONOTERAPIA O ADD-ON)
Goren & Onat,
CNS Drug Rev 2007
FARMACI ANTIEPILETTICI ATTIVI
SULLE CRISI PARZIALI E CON
SECONDARIA GENERALIZZAZIONE
FARMACO DOSE LIVELLO
TERAPEUTICO
(tossico)
EFFETTI COLLATERALI
Carbamazepina 10 -20 mg/Kg/die 4-12µg/ml
(≥15 µg/ml )
leucopenia, rash, aritmie, vertigini,
iponatriemia, , discinesie, epatotossicità,
diplopia, atassia, sonnolenza
Oxcarbazepina 10-20 mg/Kg/die ND analoghi CBZ
Levetiracetam 10-50 mg/Kg/die 3-45 µg/ml psicosi, , sonnolenza, diplopia
astenia, vertigini
Topiramato 1-9 mg/Kg/die 2-25 µg/ml nefrolitiasi, anoressia, ipoidrosi,
glaucoma, dist. cognitivi , vertigini,
sonnolenza
Tiagabina 0,1 mg/Kg/die ND stupor
Vigabatrin 40-100 mg/Kg/die ND sedazione, aumento ponderale, disturbi
visivi, atassia, vomito
Felbamato 15-45 mg/Kg/die ND epatotossicità, aplasia midollare
Gabapentin 10-30 mg/Kg/die ND aumento ponderale
Rufinamide Da 200 a 2400 mg/die ND cefalea, vertigini, sonnolenza, nausea,
vomito
Zonisamide 200-400 mg/Kg/die ND rash, nefrolitiasi, vertigini, irritabilità,
atassia, anoressia,
TOPIRAMATO
(Topamax ®)
MECCANISMO D’AZIONE: ↓canali del sodio e del calcio voltaggio
dipendenti, della trasmissione glutammatergica,↑ trasmissione gabaergica;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE:13%;
INTERAZIONI: (↑) Fenitoina e aloperidolo, (↓) Digossina; Fenobarbital,
Fenitoina, Carbamazepina (↓);
EMIVITA: 12-30 ore (steady state in 3-4 giorni);
MONITORAGGIO: oculistico, nutrizionale, cognitivo ; funzionalità renale;
Sankar et al
Epilepsy Behav 2009
INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI PARZIALI, CRISI GENERALIZZATE MOTORIE , S.DI
WEST, S. DI LENNOX-GASTAUT
(MONOTERAPIA O ADD-ON)
CARBAMAZEPINA(Tegretol®)
MECCANISMO D‟AZIONE: ↓canali del sodio e del calcio voltaggio
dipendenti,↑ canali del potassio;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE: 75%;
INTERAZIONI: Fenobarbital, fenitoina e carbamazepina (↓); (↓) fenitoina;
macrolidi, isoniazide, dicumarolici, anti- H2 (↑) ;
EMIVITA: 8-16 ore (steady state in 3-6 giorni);
MONITORAGGIO: Funzionalità epatica, renale, ematologica, emocoagulativa ;
Marson et al,
Lancet 2007
INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI PARZIALI SEMPLICI E COMPLESSE, CRISI
GENERALIZZATE MOTORIE ,
( 10-CHETOANALOGO : OXCARBAZEPINA: Tolep®)
LEVETIRACETAM(Keppra®)
MECCANISMO D‟AZIONE: modula l‟esocitosi dei neurotrasmettitori
attraverso le vescicole sinaptiche (lega la proteina SV2A), ↓canali del
calcio;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE: <10%;
INTERAZIONI: non significative;
EMIVITA: 6-8 ore (steady state in 2 giorni);
Verrotti et al,
Pediatr Drugs 2010
INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI PARZIALI SEMPLICI E COMPLESSE CON O SENZA
GENERALIZZAZIONE, CRISI GENERALIZZATE MOTORIE
O NON MOTORIE
ALTERNATIVA AL VALPROATO
ZONISAMIDE(Zonegran®)
MECCANISMO D‟AZIONE: (↓) canali del sodio e del voltaggio dipendenti,
(↓) trasmissione glutammatergica, dopaminergica e serotoninergica;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE: 50%;
INTERAZIONI: fenitoina, barbiturici, carbamazepina (↓);
EMIVITA: 52-66 ore (steady state in 8 giorni);
Tan et al, Seizure 2010
INDICAZIONI PRINCIPALI
CRISI PARZIALI CON O SENZA GENERALIZZAZIONE,
CRISI GENERALIZZATE MOTORIE, ENCEFALOPATIE
EPILETTICHE
ALTRI FARMACI ANTIEPILETTICI PER OS
BENZODIAZEPINE (Rivotril ® ; Frisium ®, Valium ® , Tavor ®,
Mogadon® );
PIRIDOSSINA (Benadon ®) ;
PIRIDOSSAL-5-FOSFATO;
GABAPENTIN (Neurontin®) ;
TIAGABINA (Gabitril®) ;
ACETAZOLAMIDE (Diamox®) ;
BENZODIAZEPINE
Riss
Acta Neurol Scand 2008
FARMACI DOSAGGIO EMIVITA
(STEADY STATE)
Clonazepam
Rivotril ®
0,1-0,2 mg/Kg/die 24 -96 ORE
(4-10 GIORNI)
Clobazam
Frisium ®
0,25-1 mg/Kg/die 6-48 ORE
(2-7 GIORNI)
Diazepam
Valium ®
0,33mg/Kg/
dose ogni 8 ore
24-48 ORE
(4-8 GIORNI)
Lorazepam
Tavor ®
0,05 mh/Kg/dose 12-16 ORE
(4 GIORNI)
Nitrazepam
Mogadon®
2,5-5 mg/die 24-48 ORE
(4-8 GIORNI)
BENZODIAZEPINE
MECCANISMO D‟AZIONE
Potenziamento della trasmissione gabaergica;
INDICAZIONI
Crisi generalizzate motorie e non motorie, crisi parziali (add-on);
EFFETTI COLLATERALI
Depressione respiratoria, atassia, vertigini, sedazione, disturbi
comportamento, aumento peso;
Riss
Acta Neurol Scand 2008
PIRIDOSSINA E
PIRIDOSSAL-5-FOSFATO
Schmitt
Dev Med Child Neurol
2010
FORME GENERALIZZATE
NEONATALI
B6: 100 MG/DIE PER EV E
POI PER OS;
P5P: 30 MG/KG/DIE
ALTRI FARMACI ANTIEPILETTICI
GABAPENTIN E TIAGABINA
Stimolatori della funzione gabaergica;
ACETAZOLAMIDE
Inibitore dell'anidrasi carbonica attivo sulle crisi generalizzate
motorie e non motorie, nell„ Epilessia Mioclonica Giovanile, nelle
crisi catameniali e, in add on, nelle crisi parziali. Dosaggio: 250-
750 mg/die ;
French et al,
Epilepsia 2004
FARMACI ATTIVI NELLE ENCEFALOPATIE
EPILETTICHE
ACTH E CORTISONICI
ACTH
(Synachten®)
Dosaggio (fl 0,25mg/1 ml;
1mg=100UI ACTH): 2-3UI/Kg (I ciclo
di 10-15 gg, II ciclo di 10 gg, possibile III
ciclo di 10 gg);
Dosaggio Depot (fl 1mg/ml
1mg=100UI ACTH): 0,25-1mg/ogni 2-
3gg/7gg);
CORTISONICI
Il più usato è il prednisone;
Dosaggio Prednisone: (1-
2mg/Kg/die);
In alcuni casi cicli per ev di
metilprednisolone
Haberlandt et al, Pediatr Neurol 2010
MECCANISMO D’AZIONE: Probabile modulazione dell’ asse dello
stress e degli stimoli epilettogeni ad esso correlati
EFFETTI COLLATERALI: irritabilità, aumento di peso, ipertensione,
iperglicemia, diselettrolitemie, aumentata suscettibilità alle infezioni, brain
shrinkage (solo l’ACTH);
VIGABATRIN(Sabril®)
MECCANISMO D‟AZIONE:↓degradazione del gaba;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE: 50%;
INTERAZIONI: non significative;
EMIVITA: 60 ore (steady state in 4-5 giorni);
MONITORAGGIO: campo visivo;
Wohlrab et al,
Epilepsia 2009
INDICAZIONI PRINCIPALI
S. DIWEST (PRIMA SCELTA NELLA FORMA ASSOCIATA CON
SCLEROSI TUBEROSA),
MENO EFFICACE IN ALTRE ENCEFALOPATIE EPILETTICHE
RUFINAMIDE(Inovelon®)
MECCANISMO D’AZIONE:↓canali del sodio;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE: 35%;
INTERAZIONI: Valproato (↓); Fenitoina, fenobarbitale, primidone,
carbamazepina, vigabatrin (↑) ;
EMIVITA: 8-16 ore (steady state in 3-6 giorni);
DOSAGGI: Sotto i 30 Kg senza VPA=da 200 a 1000 mg/die;sotto i 30 Kg con
VPA=da 200 a 600 mg/die;30-50 Kg=max 1800 mg/die; 50-70Kg= max2400
mg;
EFFETTI COLLATERALI: Cefalea, vertigini, sonnolenza, affaticamento, nausea,
vomito;
Kluger et al,
Epilepsy Behav 2010
INDICAZIONI PRINCIPALI
S. DI LENNOX-GASTAUT, CRISI PARZIALI, ALTRE
ENCEFALOPATIE EPILETTICHE
FELBAMATO(Taloxa®)
MECCANISMO D‟AZIONE: (↓) reclutamento recettori NMDA, (↑)
trasmissione gabaergica;
LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHE: 30%;
INTERAZIONI: non significative;
EMIVITA: 24 h ore (steady state in 3-4 giorni);
MONITORAGGIO: ematologico;
Zupanc et al,
Pediatr Neurol 2010
INDICAZIONI PRINCIPALI
S. DI LENNOX-GASTAUT
IMMUNOGLOBULINE
MECCANISMO D‟AZIONE: modulazione networks flogistici che
possono promuovere l‟ attività convulsiva o esserne indotti ;
DOSAGGI: 400 mg/Kg/die per 5 gg, 1g/Kg/die per 3 gg o
2g/Kg/die in singola dose;
EFFETTI COLLATERALI: nausea, vomito, anafilassi;
Wiles et al,
J Neurol Neurosurg
Psychiatry 2002
INDICAZIONI PRINCIPALI
S. DI RASMUSSEN, S.DI OHTAHARA;
DIETA CHETOGENA
Dieta ad alto contenuto lipidico, adeguato contenuto protidici e bassi
livelli glucidici;
La dieta puo‟ risultare troppo restrittiva ed indurre diarrea, carenze
vitaminiche, nefrolitiasi o cardiomiopatie potenzialmente fatali;
Patel et al,
Epilepsia 2010
INDICAZIONI PRINCIPALI
TUTTE LE
ENCEFALOPATIE EPILETTICHE
FARMACORESISTENTI,
DEFICIT DI GLUT-1;
TRATTARE L’ EEG?
In alcune sindromi (es. Landau-Kleffner ed E.S.E.S)
l‟attivita‟ epilettica continua, prevalente nel sonno e
rilevabile solo con l‟EEG, e‟ alla base della degradazione
delle funzioni cognitive;
Smith & Hoeppner,
J Clin Neurophysiol 2002
L’ANTIEPILETTICO PUO’ ANCHE
AGGRAVARE ALCUNE CRISI !!!
ASSENZE Carbamazepina, vigabatrin, tiagabina, gabapentin, fenitoina;
EPILESSIA ROLANDICA Carbamazepina, fenitoina;
S.DI DRAVET Lamotrigina;
EPILESSIA MIOCLONICA GIOVANILE Carbamazepina;
Guerrini, Epilepsia 1998
ANTIEPILETTICI DI TERZA
GENERAZIONE
Brivaracetam;
Carabersato;
Carisbamato;
DP-valproato;
Eslicarbazepina;
Fluorofelbamato;
Fosfenitoina;
Fanaxolone;
Lacosamide;
• Losigamone;
• Pregabalin;
• Remacemide;
• Retigabina;
• Safinamide;
• Seletracetam;
• Soretolide;
• Stiripentolo;
•Talampanel;
•Valrocemide;
Luszczki. Pharm Rep 2009
TRATTAMENTO DELLA CRISI
CONVULSIVA IN ATTO
E DELLO STATO DI MALE EPILETTICO
CRISI CONVULSIVA IN ATTO
TRATTAMENTO PRE-OSPEDALIERO
Cercare di mantenere la pervietà delle vie aeree!! (Non esiste emergenza neurologica con precedenza su ABC !);
se possibile:
1)somministrare O2 al 100%;
2)incannulare una vena;
3)immobilizzare la colonna cervicale se trauma;
4)Se manca accesso venoso somministrare:diazepam 0,5 mg/Kg/dose E.R.
oppure
- midazolam 0,1 – 0,2 mg/Kg/dose buccale, in o im
(non superare la dose totale di 10 mg)Sofou et al,
J Child Neurol 2009
STATO DI MALE EPILETTICO
TRATTAMENTO OSPEDALIERO
Se non disponibile accesso vascolare in tempi brevi, posizionare
intraossea;
Somministrare sempre con regolarità eventuali terapie già in atto;
Piridossina 100 mg ev/im < 1 aa;
Sofou et al,
J Child Neurol 2009
0’ 5’ 10’
tempo
Lorazepam 0,1 mg/Kg ev in 1‟ - 2‟
Piridossina 100 mg ev nei Bb < 1aa
Lorazepam 0,1 mg/Kg ev in 1‟ - 2‟
STATO DI MALE EPILETTICO PROTOCOLLO TERAPEUTICO
Diazepam er: 0,5 mg/Kg max 10 mg; ripetibile dopo 5‟-10‟
Midazolam buccale: 0,5 mg/Kg ripetibile dopo 5‟
Midazolam intranasale: 0,2 mg/Kg ripetibile dopo 5‟
Midazolam im: 0,2 mg/Kg ripetibile dopo 5‟
PRIMO STEP
Treiman et al,
Neurology 1990
STATO DI MALE EPILETTICO PROTOCOLLO TERAPEUTICO
0’ 5’ 10’ 15’
tempo
Lorazepam 0,1 mg/Kg ev in 1‟
Midazolam 0,2 mg/Kg ev in 1‟
Fenobarbitale 20 mg/Kg ev in 10‟
45’
SME refrattario
Allerta anestetista ricovero in TIPLorazepam 0,1 mg/Kg ev in 1‟
35’
Fenitoina 18 mg/Kg ev in 15‟ - 20‟
( o Fosfenitoina -> 75mg=50 mg di fenitoina)
Piridossina ev nei Bb < 1aa
Valproato 15 - 25 mg/Kg vel 3 mg/Kg/min
SECONDO STEP
Neville et al,
Acta Neurol Scand 2007
Levetiracetam 20-50 mg/kg ev in 15‟
TOPIRAMATO?????
Tiopentale sodico 75-125 mg ev poi 1-5 mg/Kg/h
45’ 50’ 60’
tempo
Midazolam 1 - 20 /Kg/min
Propofol 3-5 mg/Kg in 3‟-4‟ poi 1-15 mg/Kg/h
IOT, VM, PA cruenta, catetere vescicale
STATO DI MALE EPILETTICO PROTOCOLLO TERAPEUTICO
TERZO STEP
Van Gestel et al
Neurology 2005
PROSPETTIVE PER IL FUTURO
Costruire una terapia antiepilettica su misura (“tailored”) per ogni singolopaziente;
I polimorfismi dei geni codificanti per gli enzimi del metabolismo dei farmaci,per i loro recettori postsinaptici o nucleari e per i loro trasportatori sonoresponsabili delle differenti risposte farmacologiche;
Agendo sui suddetti geni sarà possibile:
1) adattare ad ogni paziente il tipo di farmaco e le specifiche dosi;
2) individuare i soggetti a rischio per lo sviluppo di effetti collaterali attraversomarkers genetici specifici;
Iannetti et al, Ital J Pediatr 2005
GRAZIE PER
L’ ATTENZIONE