I fantastici 15: apre a Verona la prima redazione ...

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I fantastici 15": apre a Verona la prima redazione giornalistica di adolescenti con autismo Progetto pilota del Centro autismo di Marzana. Gli obiettivi? Nei ragazzi si sviluppa "una relazione tra pari e con il mondo esterno". E per tutti si apre un punto di vista inconsueto. Si punta alla distribuzione nazionale in abbonamento. Il 10 maggio presentazione alla stampa Un punto di vista non consueto, per "far conoscere e far capire". E' quello proposto da "I fantastici 15", un giornale "atipico", che "non rispetta le regole redazionali, ma è lasciato alla libera scelta dei redattori" che saranno tutti ragazzi con autismo. L'idea è della Ulss 200 di Verona, in particolare del Centro autismo di Marzana ( Neuropsichiatria infantile di Verona) diretto dal professor Maurizio Brighenti con la dottoressa Anna Franco. "La comunicazione si conferma essere una funzione fondamentale nella vita di ogni essere umano e si può esprimere attraverso un "giornale" cartaceo, attraverso l'abilità di scrittura e quella iconografica", si legge nel progetto, esperimento apripista nel suo genere in Italia avviato da qualche mese. I redattori coinvolti nell'iniziativa sono innanzitutto preadolescenti (anni 11-14) e adolescenti (15-18) con autismo. Saranno liberi di esprimersi attraverso un loro linguaggio e di scegliere i contenuti a loro più cari e congeniali" viene spiegato. "Sarà previsto un affiancamento di figure professionali per facilitare il compimento di tali obiettivi". Così, "accanto alla redazione, composta esclusivamente da ragazzi con disturbi dello spettro autistico, sarà costituito un comitato editoriale composto da operatori e professionisti con il compito di coadiuvare la redazione assicurandole la massima autonomia e autorevolezza nella stesura del giornale e di farsi garante che, dal punto di vista economico-finanziario, tutte le risorse siano esclusivamente destinate alle finalità previste dal progetto". Comunicare agli altri i propri pensieri ottiene alcuni importanti risultati nei soggetti con autismo, viene spiegato dal Centro autismo veronese: primo fra tutti, quello di "sviluppare una auto-consapevolezza dei processi comunicativi in una relazione tra i pari e con il mondo esterno". La redazione si incontrerà tutte le settimane il lunedì dalle 17.45 alle 19.00 presso il Centro di ricerca, diagnosi, cura per l'autismo di Verona. Spiega Toti Naspri, giornalista professionista e direttore responsabile della nuova testata: "Il progetto ha l'ambizione, trovando le risorse necessarie, di diventare un magazine con distribuzione nazionale in abbonamento". Intanto il 10 maggio il progetto dei "Fantastici 15" sarà presentato alla stampa con una conferenza che si terrà presso il Centro autismo di Verona. E tra qualche giorno sarà visitabile il pdf del giornale dal sito http://www.doctorhome.eu/. fonte: superabile.it – 6 maggio 2013

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I fantastici 15": apre a Verona la prima redazione giornalistica di adolescenti con autismo

Progetto pilota del Centro autismo di Marzana. Gli obiettivi? Nei ragazzi si sviluppa "una relazione tra pari e con il mondo esterno". E per tutti si apre un punto di vista inconsueto. Si punta alla distribuzione nazionale in abbonamento. Il 10 maggio presentazione alla stampa

Un punto di vista non consueto, per "far conoscere e far capire". E' quello proposto da "I fantastici 15", un giornale "atipico", che "non rispetta le regole redazionali, ma è lasciato alla libera scelta dei redattori" che saranno tutti ragazzi con autismo. L'idea è della Ulss 200 di Verona, in particolare del Centro autismo di Marzana ( Neuropsichiatria infantile di Verona) diretto dal professor Maurizio Brighenti con la dottoressa Anna Franco. "La comunicazione si conferma essere una funzione fondamentale nella vita di ogni essere umano e si può esprimere attraverso un "giornale" cartaceo, attraverso l'abilità di scrittura e quella iconografica", si legge nel progetto, esperimento apripista nel suo genere in Italia avviato da qualche mese. I redattori coinvolti nell'iniziativa sono innanzitutto preadolescenti (anni 11-14) e adolescenti (15-18) con autismo. Saranno liberi di esprimersi attraverso un loro linguaggio e di scegliere i contenuti a loro più cari e congeniali" viene spiegato. "Sarà previsto un affiancamento di figure professionali per facilitare il compimento di tali obiettivi".

Così, "accanto alla redazione, composta esclusivamente da ragazzi con disturbi dello spettro autistico, sarà costituito un comitato editoriale composto da operatori e professionisti con il compito di coadiuvare la redazione assicurandole la massima autonomia e autorevolezza nella stesura del giornale e di farsi garante che, dal punto di vista economico-finanziario, tutte le risorse siano esclusivamente destinate alle finalità previste dal progetto". Comunicare agli altri i propri pensieri ottiene alcuni importanti risultati nei soggetti con autismo, viene spiegato dal Centro autismo veronese: primo fra tutti, quello di "sviluppare una auto-consapevolezza dei processi comunicativi in una relazione tra i pari e con il mondo esterno". La redazione si incontrerà tutte le settimane il lunedì dalle 17.45 alle 19.00 presso il Centro di ricerca, diagnosi, cura per l'autismo di Verona. Spiega Toti Naspri, giornalista professionista e direttore responsabile della nuova testata: "Il progetto ha l'ambizione, trovando le risorse necessarie, di diventare un magazine con distribuzione nazionale in abbonamento". Intanto il 10 maggio il progetto dei "Fantastici 15" sarà presentato alla stampa con una conferenza che si terrà presso il Centro autismo di Verona. E tra qualche giorno sarà visitabile il pdf del giornale dal sito http://www.doctorhome.eu/.

fonte: superabile.it – 6 maggio 2013

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Libri e disabilita' al Salone Internazionale del Libro di Torino 2013

Appuntamento da non perdere al Salone Internazionale del Libro di Torino che si svolge da giovedì 16 a lunedì 20 maggio 2013, nel celebre stabilimento Fiat, il Lingotto. Il tema di questa edizione è la creatività: la fantasia, l’ingegno e le idee che ci spingono lontano, accrescono il pensiero creativo e quello critico, e fanno avanzare la scienza, la ricerca e l’innovazione.

Il Salone di Torino è un prestigioso festival culturale e la più grande libreria d'Italia, che raccoglie piccoli, medi e grandi editori che espongono i loro libri in tutte le forme, dai volumi introvabili alle ultime novità, e-book, audiolibri e fumetti, ma è anche un’occasione di confronto con convegni, dibattiti e spettacoli.

Al Bookstock Village, lo spazio dedicato ai ragazzi, in particolare a bambini e giovani da 0 a 20 anni, saranno esposte tre mostre per raccontare l'universo della disabilità, proponendo anche attività interattive per bambini e ragazzi con necessità speciali.

Vietato Non Sfogliare è una mostra itinerante che presenta libri per l'infanzia dedicati al tema dell'handicap e libri per bambini con disabilità. Sono libri accessibili da “leggere” con tutti e cinque i sensi quelli esposti grazie al progetto curato da Area onlus, Associazione che dal 1982 a Torino costituisce un punto di riferimento per bambini e ragazzi con disabilità e per le loro famiglie, con l’intento di valorizzare i linguaggi artistici come strumenti di scambio e inclusione. Si trovano libri tattili con illustrazioni da toccare, libri tradotti nella lingua dei segni, libri ad alta leggibilità, libri in simboli e audiolibri, per dare la possibilità a tutti i bambini di scoprire mondi nuovi.

Accanto alla mostra viene allestito il Laboratorio Creatività senza limiti nel quale Area onlus e il Salone propongono ai giovani visite guidate e interattive alla mostra, incontri con autori come Beatrice Masini, Sabina Colloredo e Arianna Papini, letture di libri pluripremiati e finalisti del prestigioso Premio Andersen 2013 come Peter Nimblee i suoi fantastici occhi eRico, Oscar e il Ladro Ombra.

A spasso con le dita è una mostra di 12 tavole tattili d'artista ispirate alle parole della solidarietà, ma anche un laboratorio e atelier didattico con esperienze di lettura e rappresentazioni multisensoriali. A spasso con le dita nasce nel 2010 grazie alla collaborazione fra la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e Enel Cuore (la Onlus di Enel dedicata al sociale) al fine di promuovere le potenzialità culturali dell'editoria tattile per l'infanzia.

Tra gli appuntamenti c’è anche l’esposizione delle tavole del libro Mia sorella è un quadrifoglio pubblicato da Carthusia Edizioni, un libro che racconta la disabilità attraverso la voce di una sorella che vede la sua sorellina diversa dagli altri bambini, ma speciale come un quadrifoglio.

fonte: disabili.com – 6 maggio 2013

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Per provare le nuove carrozzine open day di disabili abili

Disabili Abili, distributore di ausili per la mobilità, ha organizzato una giornata per presentare prodotti di qualità, in particolare per far provare le nuove carrozzine pensate per le esigenze delle persone con disabilità.

L’OPEN DAY 2013 si svolgerà il 28 giugno 2013 a Calenzano (FI). I prodotti che verranno presentati sono: la carrozzina Off Road Extreme X8, pensata per chi ama l’avventura, robusta e compatta, con quattro ruote motrici e quattro motori; la carrozzina elettronica Blazer che fa parte della nuova generazione di carrozzine elettroniche, è tra le più compatte e maneggevoli; la M400 è una carrozzina elettrica con trazione centrale e telaio automatizzante, adatta anche per terreni sconnessi; la Ergotraveller è una carrozzina elettronica smontabile che si ripiega completamente, è compatta e sicura, adatta sia per l’interno che per l’esterno.

Per partecipare è indispensabile dare conferma di partecipazione entro il 07 giugno 2013. Per coloro che arrivano in treno entro le ore 10:15 ci sarà servizio trasporto gratuito alla stazione di Firenze SMN. Per conferma e altre informazioni contattare Anna: [email protected]

fonte: disabili.com – 6 maggio 2013

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Alla Digital Week di Ca’ Foscari si parla di tecnologie e disabilità

Promossa da Università Ca’ Foscari, nei giorni dell’8, 9 e 10 maggio si terrà a Venezia la Digital Week. Saranno tre giorni dedicati al digitale e al suo impatto, in senso migliorativo, nella vita di tutti i giorni.

Nel corso della manifestazione si darà anche spazio alla tecnologia di supporto alle persone con particolari esigenze: segnaliamo a questo proposito la sessione di mercoledì 8 maggio, quando dalle 14 alle 18 si parlerà di “Digitale a supporto delle disabilità e delle esigenze speciali“.

VEASYT, Henable, Spreadthesign – World, MovieReading, Lettura Agevolata Associazione Onlus, Asphi, IWA, ArchitetturaInMovimento e CulturAbile – Audiodescrizione e Sottotitolazione proporranno le loro esperienze nell’ambito dell’accessibilità e dell’inclusività. Durante il pomeriggio sarà inoltre garantito il servizio di interpretazione in italianano – LIS.

fonte: sordionline.com – 8 maggio 2013

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Musica da vedere con il “Chromoconcerto” a favore del trapianto di organi

In occasione della Giornata nazionale della donazione e trapianto di organi e tessuti, prima esecuzione assoluta per un concerto di pianoforte che traduce in colori la partitura. Si aprono prospettive didattiche e possibilità di “ascolto” per non udenti

Il 26 maggio si celebra la Giornata nazionale della donazione e del trapianto di organi e tessuti. Per l’occasione a Milano si terrà la prima esecuzione in assoluto di “Chromoconcerto” in favore di Aned onlus, Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto. Si tratta di un’esecuzione particolare: “Il maestro Alessandro Marangoni toccherà i tasti della solidarietà: respireremo, ascolteremo, vedremo la musica dei grandi autori! Un inno alla vita, quella che da più di 40 anni Aned tutela e difende”. E davvero la musica si potrà vedere, grazie a un sistema che converte in colori la partitura. Cos’è “Chromoconcerto” lo spiega l’ideatore Pierpaolo Venier che insieme a Matteo Pennese e Metavisioni presenta l’iniziativa milanese: “Si tratta di una esecuzione pubblica di musica per pianoforte durante la quale attorno all’esecutore pianista/concertista si spalanca uno schermo di circa 5 metri ed una altezza di quasi 3 metri. Su questo schermo vengono video proiettate, in sincrono con l’esecuzione musicale, le singole note che sono suonate sulla tastiera. In corrispondenza ad ogni singola nota suonata appare un segno luminoso che assume una forma simile alla accensione di una stella verticale a canna che si apre simmetricamente nelle due direzioni – alto e basso – lungo l’orizzonte dello schermo”. E il fondo dello schermo cambia colore in base al cambiamento di tonalità.

Insomma, “tutta la musica è stata fin qui ritenuta un linguaggio strettamente ed esclusivamente sonoro, mentre così non è: la musica è arte totale, e massimamente visiva oltre che sonora. Pensiamo che sia venuto il momento di prenderne coscienza”. Per Venier “nulla di estraneo e forzato nell’ambito del linguaggio musicale, ma solo l’estrazione e la resa visibile di qualcosa di estremamente proprio a tale linguaggio”. Prova ne è il fatto che in passato artisti e musicisti hanno già indagato la relazione suono-colore. L’idea alla base di “Chromoconcerto” può avere anche una valenza didattica, e far capire i passaggi del discorso musicale. E può anche essere un modo per far “ascoltare” (e chissà se anche comporre) la musica a persone non udenti.

L’iniziativa si svolgerà domenica 26 maggio 2013 alle ore 17.00 presso l’Auditorium di Milano, in largo Gustav Mahler. Alessandro Marangoni interpreterà al pianoforte musiche di Bach, Clementi, Rossini, Chopin, Debussy e Scriabin. Il “Chromoconcerto” è eseguito su un pianoforte equipaggiato con sensori digitali.

fonte: sordionline.com – 8 maggio 2013

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"Non infortunArti": in mostra la sicurezza sul lavoro

Saranno esposte le opere del concorso omonimo promosso dalla sezione ligure dell'Inail. La mostra si potrà visitare dal 7 al 24 maggio, presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova: a loro il compito di raccontare la realtà lavorativa italiana e il suo rapporto con la sicurezza, negli aspetti problematici ma anche in termini di saperi ed esperienze positive che il nostro paese è capace di esprimere

"Non InfortunArti. Nuove prospettive d'arte sulla sicurezza sul lavoro": è questo il titolo della mostra inaugurata oggi a Genova, presso l'Accademia Ligustica di Belle arti di Genova (Largo Pertini, 4) e aperta fino al 24 maggio. L'esposizione raccoglie le opere dell'omonimo concorso promosso dall'Inail (Direzione regionale Liguria): 46 le opere pervenute, 22 quelle selezionate, 10 quelle ammesse alla seconda selezione che ha decretato quelle vincitrici. "Lavorare uccide", "Contaminazione", e "Pausa operaia incinta con mascherina" sono i titoli delle prime tre opere classificate. Diversi i materiali utilizzati dagli artisti che hanno partecipato al concorso: tele, ceramica, pannelli plexiglas, carta, lamiere arrugginite, senza trascurare l'utilizzo delle nuove tecnologie come la grafica digitale.

Pensata come iniziativa di prevenzione basata sulla promozione di valori e comportamenti con modalità non convenzionali, "Non infortunArti", realizza "l'ideale punto di incontro tra i codici dell'arte e la sicurezza sul lavoro - spiegano gli organizzatori - Alle 22 opere esposte il compito di raccontare la realtà lavorativa italiana e il suo rapporto con la sicurezza, negli aspetti problematici ma anche in termini di saperi ed esperienze positive che il nostro paese è capace di esprimere".

Nell'ambito della manifestazione, si svolgerà, presso la stessa sede, il 15 maggio 2013 alle ore 9.00, la presentazione della monografia dal titolo: "Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell'artigianato e dell'agricoltura". Edita nell'ottobre 2012, la pubblicazione è frutto della collaborazione tra i professionisti della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione regionale (Contarp) Liguria, Marche e Toscana. Il 16 maggio, invece, alle ore 15.00, avrà luogo, presso il contesto espositivo della Mostra, un incontro a più voci sul tema della sicurezza sul lavoro in ottica di genere. La mostra, con ingresso libero, rimane aperta dal 7 al 24 maggio dalle ore 14.30 alle ore 18.30 (esclusi sabato, domenica e lunedì). Le visite guidate (per gruppi di almeno 10 persone) possono essere prenotate al numero 393.4521315.

fonte: superabile.it – 8 maggio 2013

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Vogliamo lavorare per vivere, non per pagare i buoni taxi!

Con queste parole d’ordine, numerose associazioni di persone con disabilità di Torino scenderanno in piazza il 13 maggio, di fronte al Palazzo Comunale del capoluogo piemontese, per protestare una volta ancora contro quel provvedimento con cui, lo scorso anno, l’Amministrazione Municipale ha deciso di legare al reddito la possibilità di usufruire del trasporto pubblico

Continua ormai da molti mesi la battaglia dei cittadini torinesi con disabilità e delle associazioni che li rappresentano, nei confronti di quella Deliberazione di Giunta Comunale n. 01582/119, approvata il 7 maggio 2012, contenente il nuovo Regolamento del servizio di trasporto destinato a persone assolutamente impedite all’accesso e alla salita sui mezzi pubblici di trasporto ed ai ciechi assoluti. Un provvedimento che oltre ad alcune manifestazioni di protesta, aveva portato anche a un ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Piemonte, per ottenerne l’annullamento.

Come avevamo a suo tempo riferito, quel provvedimento della Giunta Comunale torinese aveva appunto modificato il Regolamento del servizio per il trasporto pubblico – ovvero la normativa riguardante i buoni taxi per le persone con difficoltà motorie o i ciechi assoluti – rendendolo in sostanza un’ulteriore fonte di discriminazione sociale, a causa dei criteri reddituali con i quali viene determinata la possibilità di usufruire del trasporto pubblico. Ancora una volta, dunque, la FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà) e altre organizzazioni – come l’AIPS (Associazione Italiana Paralisi Spastica), l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), l’APISB (Associazione Piemontese Spina Bifida e Idrocefalo), l’APISTOM (Associazione Piemontese Incontinenti e Stomizzati), l’APRI (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti), l’Associazione Claudia Bottigelli, l’ATE (Associazione Traumi Encefalici), la CEPIM (Centro Persone Down), il CP (Coordinamento Paratetraplegici), l’HS (Handicap e Sviluppo), l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), alcune delle quali pure aderenti alla FISH – hanno deciso di scendere in piazza lunedì 13 maggio, di fronte al Palazzo Comunale (Piazza Palazzo di Città, 1, ore 15.30), all’insegna di una precisa parola d’ordine: «Vogliamo lavorare per vivere, non per pagare i buoni taxi!».

«Scenderemo in piazza – si legge in una nota congiunta delle associazioni promotrici – per rivendicare il diritto a usufruire dei mezzi pubblici. Oggi si arrivano a pagare circa 600 euro per il trasporto, a fronte di stipendi non superiori agli 800-1.000 euro, mentre in altri casi si è costretti a scegliere tra il parcheggio personalizzato (lo stallo) e i buoni taxi. La manifestazione del 13 maggio, dunque, sarà un modo per far sentire la nostra voce attraverso le testimonianze di chi questa situazione la vive giornalmente. Lo scopo è far sì che chiunque possa accedere a dei servizi pubblici che, in quanto tali, gli spetterebbero di diritto».

«Tutti insieme partecipiamo alla protesta – è la conclusione della nota – affinché il principio

fonte: superando.it – 8 maggio 2013

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L'Associazione sordomuti in rete

Un bambino su mille nasce sordo o lo diventa nei primi anni di vita. Il sito dell'Associazione italiana sordomuti www.ens.it è uno strumento utile per aiutare chi non sente ad abbattere le barriere della comunicazione. Particolarmente interessante, in homepage, la sezione "Servizi e agevolazioni": cliccando su "ComunicaEns" si può accedere alla "Video-chat" e comunicare in tempo reale con l'interlocutore, attraverso la mediazione di un operatore.

Strumenti - Nella sezione "La sordità" si trovano informazioni sui corsi di formazione per la Lis, la lingua italiana dei segni, organizzati dall'Associazione. Sempre in homepage, nell'area "Concorsi - Legge 68/99" si possono consultare le offerte di lavoro riservate a persone con disabilità. Il link al sito dell'Inps rimanda al servizio "Chiedi a LISa": un’assistente virtuale risponde, con la lingua dei segni, ai quesiti sull'accertamento dell'invalidità civile e spiega le novità introdotte dalle recenti norme. In home page, poi, sono disponibili le principali notizie sui servizi che l'Associazione promuove sul territorio per favorire l'integrazione sociale, scolastica, culturale.

fonte: corriere.it – 9 maggio 2013

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SienAusili, mostra mercato di ausili per disabili a PortaSiena

.Sabato 11 maggio, presso i locali della Galleria Commerciale PortaSiena (Siena, Piazza Rosselli, davanti alla Stazione Ferroviaria), avrà luogo “SienAusili”, la prima mostra mercato di ausili per disabili organizzata nel territorio della provincia di Siena. Nel corso dell’intera giornata alcune fra le principali aziende del settore esporranno gli ultimi ritrovati tecnologici, in grado di migliorare in maniera sensibile la qualità della vita di chi soffre di disabilità, visiva ma anche motoria.

“Quello degli ausili per disabili è un settore in continuo fermento, soprattutto sotto il profilo dell’innovazione, e poter accedere all’utilizzo degli ultimi ritrovati può migliorare molto la vita del disabile, in alcuni casi fino a renderlo completamente autosufficiente”. Questo è quanto dichiarato dal Presidente della Sezione di Siena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti Massimo Vita – organizzatore dell’evento – che ha aggiunto: “Siamo grati alla Galleria Commerciale PortaSiena per averci offerto nuovamente la possibilità di dialogare con le persone affette da disabilità e non solo.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini, disabili e non, sulle opportunità che la tecnologia offre per affrontare una realtà che spesso può creare paura, soprattutto a quelle persone che divengono disabili in età adulta e hanno difficoltà a convivere con la loro nuova condizione, spesso rifiutando di accettare l’aiuto, sia umano che tecnologico. Vogliamo riuscire, anche attraverso iniziative come questa, che speriamo possa diventare un appuntamento biennale, a far conoscere le nostre attività, come per esempio il servizio di consegna a domicilio dei farmaci, o il circuito Cartaiuta, che offre una serie di sconti, perfino sulla benzina o sul consumo del telefono cellulare”.

Il Direttore della Galleria, Emilio Mauceri, si è detto orgoglioso di poter ospitare nuovamente l’attività dell’Unione Italiana Ciechi: “Siamo felici di poter supportare le organizzazioni che, a vario titolo, svolgono funzioni socialmente utili all’interno della comunità. Conosciamo bene l’Unione Italiana Ciechi e il suo impegno, possibile grazie al volontariato, nell’aiutare le persone ad affrontare la loro disabilità, e speriamo, con la nostra collaborazione, di riuscire ad aiutare oltre all’Unione tutte le associazioni o enti che operano nel sociale”.

La Galleria PortaSiena, inserita all’interno di un complesso polifunzionale pensato per collegare la stazione ferroviaria al centro storico della città, propone un mix equilibrato di negozi e servizi in un gradevole contesto architettonico. La galleria è gestita da Cogest Italia – società leader nella gestione di centri commerciali – e ospita 30 negozi, 6 attività di ristorazione, e medie superfici specializzate.

Per maggiori informazioni Galleria PortaSiena - PortaSiena Scarl Piazza C. Rosselli, 25 int. 2 www.galleriaportasiena.com Tel. 0577.226872 Fax. 0577.224110

fonte: sienafree.it – 9 maggio 2013

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“Capitan Uncino” per l’integrazione delle persone con disabilità

"Prosegue in maniera ottimale il laboratorio 'Capitan Uncino: in mare aperto per le diverse abilità' e i nostri ragazzi , sono entusiasti di partecipare a questa iniziativa che li vede impegnati, insieme all'A.S.D. Pescatori Sportivi Santa Marinella, all'Ass. la Bilancella di Civitavecchia, all'Ass. Amici della Darsena Romana di Civitavecchia e al gruppo Boy Scouts of Italy "Stella Maris" di Civitavecchia nell'ideazione e nella costruzione della vela che sarà utilizzata per l'imbarcazione oggetto del laboratorio" riferisce la dott.ssa Angela Chiara Ricci della Cooperativa Casa Comune 2000, coordinatrice del progetto distrettuale 'Strada per l'Autonomia', Centro diurno distrettuale ASL RMF2.

Il progetto nazionale 'Capitan Uncino', promosso dalla UISP Sport per tutti e coordinato dalla dott.ssa Stefania Di Iorio, prevede l'integrazione di ragazzi drop-out, studenti che abbandonano prematuramente la scuola, delle superiori del territorio e ragazzi diversamente abili nell'ambito di laboratori sperimentali di co-progettazione per la costruzione e l'utilizzo di una barca a vela.

Per i ragazzi del Centro diurno, che una volta a settimana si spostano da Ladispoli al porto di Santa Marinella per la ideazione e la realizzazione della "Perla" (questo il nome che tutti insieme hanno scelto per la loro imbarcazione), la partecipazione a queste attività è stata una scommessa vinta, visti gli importanti risultati d'integrazione e di crescita manuale-cognitiva che sono stati raggiunti.

I ragazzi di 'Strada per l'Autonomia', al termine di questo stimolante percorso formativo ad alta valenza sociale e didattica, parteciperanno con gli altri gruppi di lavoro alla cerimonia del varo dei natanti, che si svolgerà presso il porticciolo di Santa Marinella il 18 maggio dalle ore 15, in una festa-raduno che vedrà coinvolte tutte le altre imbarcazioni nate dai gruppi delle altre otto città italiane aderenti al progetto.

fonte: trcgiornale.it – 9 maggio 2013

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Trasporto disabili: manifestazione per il diritto alla mobilita’

Lunedì 13 maggio 2013 si scende in piazza a Torino per rivendicare il diritto alla mobilità con i trasporti pubblici dei cittadini con disabilità, per una città in cui il principio delle pari opportunità sia una realtà concreta e non uno slogan privo di significato.

La protesta, che coinvolge tutti i cittadini torinesi con disabilità e non, guidati dalla CPD - Consulta per le persone in difficoltà Onlus - nasce in seguito alla delibera C.C. n. 2012 01582/119 del 7 maggio 2012, con la quale è stato modificato il Regolamento del servizio per il trasporto pubblico (Buoni Taxi) delle persone con difficoltà motorie o ciechi assoluti.(ciechi assoluti e disabili con grave impedimento motorio)

Il servizio trasporti mediante Buoni Taxi, gestito dal Comune di Torino in collaborazione con la GTT, è nato al fine di attuare la piena inclusione sociale delle persone che non possono accedere ai mezzi pubblici, per consentire loro il pieno svolgimento della vita di relazione, raggiungere il posto di lavoro o l’edificio scolastico.

Ora, con la delibera dello scorso anno, il servizio è diventato un’ulteriore fonte di discriminazione sociale. I criteri reddituali con i quali si individua chi può usufruire del trasporto pubblico fanno sì che una persona con uno stipendio non superiore agli 800/1000 € paghi circa 600 € per il trasporto; in altri casi invece si è costretti a scegliere tra il parcheggio personalizzato (lo stallo) e i Buoni Taxi.

“Vogliamo lavorare per vivere, non per pagare i buoni taxi” è questo lo slogan scelto per la manifestazione. L'appuntamento per ascoltare le testimonianze della situazione in cui vivono i cittadini torinesi con disabilità è dunque a Torino per il giorno 13 maggio 2013, a partire dalle 15.30 presso la Piazza Palazzo di Città.

fonte: disabili.com – 9 maggio 2013

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Salute mentale: una proposta di legge popolare "per superare la 180"

Una proposta di legge di iniziativa popolare per valorizzare la partecipazione attiva di utenti, familiari, operatori e cittadini nei servizi di salute mentale e per garantire buone cure in tutta Italia. E' la "legge 181" presentata ufficialmente oggi a Roma. A scrivere il testo è stata l'associazione "Le parole ritrovate", che è pronta a raccogliere le 50.000 firme necessarie in tutta Italia con il motto "Tutti pazzi per la 181".

Perché sarebbe necessaria, oggi, una legge 181 lo spiega Renzo De Stefani, referente nazionale dell'associazione e direttore Dipartimento di salute mentale di Trento: "A 35 anni di distanza dalla legge 180 si può dire che in alcune zone d'Italia molto è stato fatto per garantire cure dignitose a chi soffre di malattie mentali -. Questo, però, non è avvenuto dappertutto, proprio per l'assenza di direttive precise a livello nazionale. La 180 ha portato alla grande conquista della chiusura dei manicomi, ma è rimasta incompiuta proprio perché non era nata per indicare le cose da fare nel quotidiano della salute mentale e non è stata seguita da atti che andassero in questa direzione. Ecco perché oggi arriva questa proposta di legge 181, con l'obiettivo di dare gambe alla 180 e, quindi, andare verso una buona salute mentale in tutta Italia".

Il testo della legge è "originale e fuori dagli schemi". Un concentrato di "buone pratiche ed esperienze concrete virtuose - prosegue De Stefani - che vengono messe a disposizione della salute mentale italiana affinché da Bolzano a Palermo tutti i pazienti dei Servizi possano avere cure uguali e dignitose".

I pilastri sono "parole-chiave come fiducia e speranza", ma "soprattutto si sottolinea la necessità di rendere i servizi di salute mentale luoghi "accoglienti e colorati". E basterebbe poco per renderli tali: poltroncine colorate, quadri alle pareti, foto e disegni. Queste cose li renderebbero posti migliori nei quali tutti possano sentirsi meglio" dice De Stefani. "Un aspetto innovativo introdotto dalla legge sono gli Ufe, ovvero Utenti familiari esperti. Si parte dal presupposto che, oltre al sapere degli operatori, sia indispensabile il sapere esperienziale di utenti e familiari, che possono mettere al servizio degli altri le loro esperienze vissute in prima persona. Insomma, si parla di luoghi accoglienti e caldi, utenti e familiari al centro, apertura alla cittadinanza, reinserimento nella società attraverso il lavoro, indipendenza nell'abitare. Concetti che possono sembrare astratti ed utopici, ma che in diverse zone d'Italia sono diventati realtà grazie alla perseveranza e alla concretezza di operatori, familiari e semplici cittadini. Un vero e proprio modello che si traduce in una parola: fareassieme".

fonte: superabile.it – 14 maggio 2013

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800 Km non fermano due disabili

Il disordine dei sensi. Questo il nome del documentario sull’esperienza di due disabili che hanno intrapreso il Cammino di Santiago. Il primo, Antonio, 13 anni, soffre di paralisi cerebrale che gli impedisce di camminare e parlare. Il secondo, Gerardo, 34 anni, è sordo e cieco dalla nascita.

Nonostante il loro handicap, però, non si sono lasciati intimorire e scoraggiare dai tanti ostacoli incontrati durante gli 800 km di sentiero che hanno percorso insieme. Diviso in cinque capitoli, con riferimento a ciascuno dei sensi, la produzione audiovisiva racconta come i due protagonisti percepiscono l’ambiente che attraversano nel lungo tragitto che li conduce in Galizia. “Una celebrazione della vita”, ha detto il regista Alejandro G. Salgado, nella gioia e nella fatica che quotidianamente si sperimentano.

fonte: west-info.eu – 15 maggio 2013

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SIENA - Al Santa Maria della Scala, apertura della mostra ''In books - Libri per tutti''

Una mostra che espone la migliore produzione editoriale per ragazzi con disabilità cognitive, linguistiche e visive, introdotta da una conferenza sul tema della comunicazione aumentativa.

Lunedì prossimo, 20 maggio, alle 16.30, al Santa Maria della Scala è in programma l’inaugurazione di “In books - Libri per tutti”, un’iniziativa realizzata dal Comune di Siena in collaborazione con il Centro di documentazione IBBY Italia (International Board on Books for Young people) sulla disabilità di Bologna, il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa (CSCA) di Milano e l’associazione “Sesto Senso”, e inserita nel programma regionale “Amico Museo”, che nell’edizione di quest’anno dedica particolare attenzione alla promozione di proposte culturali dirette al pubblico diversamente abile.

L’apertura sarà accompagnata dall’approfondimento sul tema “Introduzione alla Comunicazione aumentativa e In-books”, a cura di Antonella Costantino, direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e del CSCA - Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Il percorso espositivo della mostra si articola in tre sezioni. La prima raccoglie una selezione di 60 volumi, provenienti da tutto il mondo, selezionati da IBBY Italia, realizzati con tecniche di facilitazione per bambini, come le immagini tattili, tessili e i testi in braille; libri per adolescenti con disabilità linguistiche, di percezione visiva e difficoltà nella comprensione delle immagini; racconti che hanno, come protagonisti, ragazzi con bisogni speciali.

La seconda sezione, curata dal CSCA di Milano, comprende, invece, libri con il testo tradotto in simboli, che rappresentano uno degli elementi fondamentali su cui si fonda la comunicazione aumentativa. Proprio gli in book, infatti, si sono dimostrati particolarmente efficaci nel sostenere la comprensione linguistica dei bambini con disturbi comunicativi più complessi.

Nella terza, infine, sono esposti una decina di libri per piccoli lettori disabili, realizzati da alcune famiglie senesi nell’ambito del corso formativo sulla comunicazione aumentativa organizzato dall’associazione “Sesto Senso”. A questi volumi, sono stati integrati libri in braille di proprietà del Museo d’arte per bambini e le matrici originali di Letizia Masi: dieci illustrazioni realizzate per la versione in braille de “La Gabbianella e il Gatto” di Luis Sepúlveda.

Il Comune di Siena ha offerto un ulteriore contributo, con l’esposizione delle riproduzioni in rilievo dei drappelloni del Palio per non vedenti; importante anche il ruolo del Comitato dei Sostenitori di Siena Capitale della Cultura 2019, che ha curato la traduzione in simboli della brochure informativa sul percorso di candidatura, realizzata per le scuole inferiori, in una logica di valorizzazione delle azioni volte a garantire l’accessibilità universale della cultura.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, a ingresso libero, in orario 10.30/17.30.

L’iniziativa è sostenuta da Banca MPS e Regione Toscana. Per informazioni: 0577 534501 - [email protected].

fonte: sienafree.it – 15 maggio 2013

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Gloria Baresi “quando la speranza si accende di fronte al buio” Il ciclo di tre serate con il quale il Comune di Bagnolo Mella (attraverso lo specifico impegno degli assessorati alla cultura e ai servizi sociali) vuole riservare alla sacralità della vita e ad una significativa riflessione sul suo valore proseguirà questa sera, sempre alle ore 20.30 nella Sala Monsignor Piozzi.

L’incontro dedicato a Gloria Baresi, insegnante trentaduenne all’asilo nido che ha raccontato nel suo secondo libro, “Il buio in un secondo” (edito da Marco Serra Tarantola), la sua storia personale di mamma che scopre la malattia rara che affligge il figlio. Dopo il successo della prima opera, la Baresi ha saputo raccontare in modo diretto e naturale le sensazioni, le emozioni e le sfide che affollano il cuore di una mamma quando si rende conto di una simile situazione che cambierà inesorabilmente la sua vita e quella dei suoi figli.

Di fronte all’impatto con una malattia rara in un solo istante sogni, desideri e progetti si fanno da parte e arriva il buio, quel buio che sembra lasciare spazio solo alle paure e alle delusioni che, però, non hanno assolutamente l’ultima parola. Infatti il messaggio della Baresi (vincitrice del premio nazionale “Fulvio Aglieri”, classificata ai primi posti del concorso “I pensieri della buonanotte” e tra i finalisti del “Premio Ibiskos” e del premio nazionale “Giovane Holden”) non è un semplice grido di dolore, ma, al contrario, è un indomabile invito alla speranza, a non mollare mai e a proseguire nel proprio cammino, magari con la forza speciale trasmessa dal sorriso del proprio bambino altrettanto speciale. Perché se è vero che per un istante tutto diventa buio, è altrettanto innegabile che dietro questa siepe che oscura tutto c’è il sole.

Ed è proprio questo il valore che emerge leggendo il racconto, sentito e coinvolgente, scritto con tratto scorrevole e piacevole, di Gloria Baresi, che prende spunto dalla malattia del proprio figlio per cercare di combattere il sistema e questo stesso mondo che ha paura della disabilità, la emargina in un angolino come a volerla dimenticare e sfuggire. La disabilità, invece, non rappresenta un mondo a parte, è più semplicemente una parte del mondo. Un’osservazione che dev’essere presa come punto di riferimento di un impegno costante e senza esitazioni per fare in modo che un bambino malato venga considerato speciale per quello che è e riesce a dare e non “speciale” solo perché diverso da tanti altri.

La storia che la Baresi, residente con la propria famiglia a Ghedi, racconta vuole essere un inno alla vita (anche contro la malattia e a tutela delle persone che devono fare i conti con la malattia) e un incitamento alla speranza per tutte le famiglie che hanno “figli speciali”, bambini che devono crescere secondo i loro sogni e i loro desideri, senza venire bloccati ed emarginati da un sistema che vorrebbe perfino scordarsi della loro esistenza. In una società dove troppo spesso si esalta il culto dell’abilità, la disabilità può e deve diventare una ricchezza preziosa per raggiungere traguardi di grande valore, che possono venire oscurati dalla “normalità”. E’ questo uno splendido inno alla vita nel suo valore più alto, una serata coinvolgente e ricca di significato.

fonte: ecodellevalli.tv – 15 maggio 2013

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"Desanitarizzare l'handicap": ecco le proposte emerse al Fand Day 2013

"Nel documento che abbiamo presentato ai parlamentari come associazioni della Fand, ho rinunciato a parlare dei problemi dei ciechi, preferendo presentare un ordine del giorno sulla riforma dell'Isee": così Tommaso Daniele, presidente dell'Uici, ha portato sul tavolo uan delle questioni spinose che riguardano i possibili "tagli alla disabilità". Intervenendo alla terza edizione del Fand Day, che si è svolta stamattina presso la sede Inail di Roma, Daniele ha ricordato che "abbiamo ottenuto che le indennità non fossero assoggettate al reddito, ma non abbiamo ottenuto che queste facessero parte del reddito. Ora chiediamo al governo che il decreto che contiene la riforma dell'Isee, attualmente fermo presso la Conferenza delle regioni, sia ripensato: e in particolare che le indennità siano escluse dal calcolo del reddito e che siano aumentate le franchigie. Combatteremo - ha concluso - questi tentativi di esclusione delle persone disabili dalla società".

Una ricollocazione della disabilità all'interno della discussione e dell'agenda politica è stata proposta da Ileana Argentin, deputato del Pd: "L'handicap deve essere desanitarizzato - ha detto - perché la disabilità è uno status di vita, un tema di pari opportunità, e non di sanità. Così, quando si parla di pensioni, sarebbe giusto parlare anche di pensioni d'invalidità, che oggi ammontano a 9 euro al giorno. Dobbiamo iniziare a parlare con il governo, passando per i diversi ministeri. Propongo quindi che su questo ci incontriamo, una volta al mese, per fare il punto sullo stato dei lavori politici in materia di disabilità".

Un appello forte "all'unità e alla coesione" è arrivato dal presidente dell'Ens Giuseppe Petrucci, come pure dal presidente dell'Unms (Unione nazionale mutilati per servizio) Alessandro Bucci. Tra le richieste concrete delle diverse associazioni, c'è quella dell'Anglat, che con il presidente Roberto Romeo propone "l'equiparazione dei tempi e delle modalità di rinnovo delle patenti B/Speciale per le patologie stabilizzate ai tempi delle altre patenti", come pure l'istituzione di "una banca dati nazionale per il Contrassegno unico europeo".

L'Arpa (Associazione per la ricerca sulle psicosi e l'autismo) chiede, con la presidente Sabina Savagnone, "che il fondo per la non autosufficienza sia finalizzato ai disabili gravissimi, nella forma di strutture residenziali e sostegno economico alle famiglie". Infine l'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), con il presidente Franco Bettoni, chiede "la riforma del sistema di indennizzo del danno biologico, innanzitutto attraverso l'abbassamento del grado di menomazione indennizzabile in rendita, dall'attuale 16% all'11%", nonché un impegno forte per "l'inserimento lavorativo delle persone disabili, a partire da una riflessione sull'efficacia dell'attuale sistema di collocamento obbligatorio". Dal punto di vista economico, l'Anmil chiede la "conferma legislativa dell'estraneità della rendita infortunistica dal calcolo dei requisiti reddituali per il diritto a prestazioni sociali".

fonte: superabile.it - 15 maggio 2013

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Genova, "Dialogo nel buio" aperto tutto l'anno: inaugurazione il 16 maggio

A Genova "Dialogo nel buio" diventa permanente: dal 16 maggio, il percorso multisensoriale, che finora è stato allestito in città solo in alcuni mesi dell'anno, ora potrà essere visitata sempre, sulla chiatta (ex Urban Lab) ormeggiata in darsena, davanti al Galata Museo del mare. La novità è resa possibile dall'impegno dell'Istituto Chiossone, oltre che dal sostegno del gruppo Erg e la collaborazione di Costa Edutainment S.p.A e della Cooperativa Solidarietà e Lavoro.

Come nella precedente edizione (ottobre 2011 - giugno 2012), visitata da oltre 22.000 persone, anche nel nuovo percorso di Dialogo nel Buio i visitatori affronteranno, in piccoli gruppi accompagnati da una guida non vedente, un viaggio di 45 minuti nella totale oscurità, per sperimentare un nuovo modo di "vedere" la realtà, affidandosi esclusivamente ai sensi del tatto, dell'udito, dell'olfatto, del gusto. L'area, complessivamente di 200 mq, sarà strutturata in numerose ambientazioni, con nuove suggestioni tematiche. La visita sarà proposta al pubblico anche in abbinamento al Sommergibile Nazario Sauro. E' confermato il coinvolgimento della Cooperativa Solidarietà e Lavoro (cooperativa sociale di tipo B), che metterà a disposizione le guide non vedenti. In occasione del 25° anniversario del progetto internazionale, Genova si inserisce così nel circuito delle 21 città nel mondo che ospitano la manifestazione: Milano, Vienna, Monaco, Francoforte, Amburgo, Mosca, Holon (Israele), Kuala Lumpur, Hyderabad (India), Singapore, Bangkok, Hong Kong, Shanghai, Taipei (Cina), Tokyo, Seoul, Osaka, Chengdu (Cina), Mannheim (Germania), Atene.

"Il grandissimo successo della prima edizione di Dialogo nel Buio ci ha spinti a lavorare per riproporre l'esperienza, rendendola permanente nel cuore turistico e culturale della città, sempre affiancati dal Gruppo ERG - spiega M. Claudio Cassinelli, presidente dell'Istituto David Chiossone - Possiamo quindi ripartire oggi, grazie a Fincantieri, che ci ha messo a disposizione questa location così particolare, grazie al comune di Genova, che ha dimostrato grande apprezzamento per il progetto, supportandoci fin dall'inizio, e con la collaborazione della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, che gestisce le guide non vedenti, risorsa fondamentale per il successo del percorso. Infine, grazie alla lungimiranza di Beppe Costa, presidente di Costa Edutainment, Dialogo nel Buio entrerà a pieno titolo nel mondo AcquarioVillage, inserendosi nei percorsi di visita offerti ai genovesi e ai turisti. Siamo certi che con queste premesse Dialogo nel Buio possa confermare il suo successo, caratterizzando sempre di più Genova come una città emozionante e solidale".

fonte: superabile.it – 15 maggio 2013

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Sfilata di moda ‘Diversamente fashion’

Turbigo Domenica 19, dalle 18, l’Associazione Volare Insieme in collaborazione con l’associazione ‘Sorelle Brioschi – Gruppo amici’, con il sostegno del Comune di Turbigo, della Pro Loco e con il supporto della rete del progetto ‘Festival e Dintorni’ – Occasioni di incontro tra persone con diverse abilità (Associazione Lule, Associazione Tangram, Associazione APDA, Associazione Croce Azzurra Ticinia Onlus, ASD Ticino Cuggiono, Cooperativa ‘Il Girasole’, Pro Loco di Castano Primo, Istituto Torno), propone in piazza Bonomi a Turbigo un evento unico: una sfilata di moda ‘Diversamente fashion’.

Grazie alla collaborazione della ditta Mec Service di Vanzaghello, specializzata nella creazione di capi sportivi e tecnici per persone disabili, vedrà sfilare “in passarella” ragazzi, con disabilità e non, delle associazioni stesse. Il pubblico, potrà ammirare la collezione primavera-estate 2013 della linea sportiva Free Shore (pensati per rendere più facile ed agevole la vestibilità) e, soprattutto, i ragazzi con disabilità saranno coinvolti in prima persona, come veri protagonisti dell’evento di moda e “modelli” da ammirare e applaudire.

Il tema dell’abbigliamento accessibile è un tema molto importante per tutte queste persone che non hanno spesso l’opportunità di scegliere un vestiario confortevole, facilmente indossabile e fashion. Non mancherà della buona musica grazie all’intervento del gruppo Anthony Everynight.

La sfilata di moda di domenica rientra perfettamente nell’idea di rompere schemi e pregiudizi e nella convinzione di dialogare con canali non convenzionali e preclusi fino ad oggi a persone con disabilità. L’ingresso è libero.

In caso di pioggia la manifestazione si terrà nel salone Abba dell’Oratorio di Turbigo.

fonte: cittaoggiweb.it – 15 maggio 2013

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A breve la Conferenza nazionale sulla disabilità: dovrà validare il Piano d'azione

La viceministra al Lavoro e alle Politiche Sociali, Cecilia Guerra, partecipa al Fand Day 2013 e si impegna a continuare il confronto con le associazioni avviato nella scorsa legislatura, ipotizzando di organizzare a breve la Conferenza nazionale prevista dalla Convenzione Onu. Pagano (Fand): "Le associazioni partecipino ai tavoli di lavoro"

ROMA - Associazioni e istituzioni devono lavorare insieme nell'interesse delle persone con disabilità: un primo appuntamento potrebbe essere la Conferenza nazionale sulla disabilità che la viceministra al Welfare Guerra si è impegnata a organizzarla al più presto. "Nell'esperienza condotta insieme finora - ha detto parlando alle associazioni della Fand nel corso del Fand Day 2013, tradizionale appuntamento nell'auditorium dell'Inail - ho maturato la convinzione che si possa fare un passo avanti solo con il confronto con le associazioni e le federazioni: un confronto a volte aspro, ma sempre all'insegna del rispetto e della condivisione di valori. Il mondo della disabilità è il primo mondo di cui la politica si dimentica: per questo credo che dobbiamo innanzitutto portare avanti il Piano d'azione avviato nella scorsa legislatura, che contiene una ricognizione dei diritti già riconosciuti: salute, lavoro, scuola, mobilità ecc.

Uno dei miei primi impegni - ha assicurato - sarà quello di organizzare al più presto la Conferenza nazionale sulla disabilità, prevista dalla Convenzione Onu, che doveva svolgersi a febbraio ma che è stata rimandata a causa della crisi di governo. Avremo così la validazione del Piano e potremo procedere alla approvazione da parte del Consiglio dei ministri. Abbiamo difeso cose importanti - ha concluso Guerra - ma spero che ora possiamo andare oltre la difesa e il presidio: non sarà facile, a causa degli stretti vincoli familiari, ma personalmente sarò molto presente perché questo possa realizzarsi".

"La presenza di tutti i presidenti - aveva in precedenza affermato il presidente dell'Anmic e della stessa Fand, Giovanni Pagano - è segno di unità di intenti e condivisione di obiettivi, al di là delle differenze che distinguono le nostre sette associazioni". "Politiche per i disabili al bivio" è stato il tema scelto per l'incontro di quest'anno: e proprio la partecipazione attiva alla politica del Paese è una delle richieste emerse dai diversi interventi, insieme a un maggiore impegno economico nei confronti delle famiglie con disabilità.

"Chiediamo che le risorse finanziarie destinate alla disabilità siano finalizzate e spese bene - ha detto Pagano - L'Anmic ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare alcuni anni fa: oggi chiediamo di essere auditi in commissione, per portare la nostra esperienza e la nostra conoscenza. Chiediamo quindi che le associazioni siedano al tavolo delle istituzioni, per portare avanti le istanze delle famiglie che rappresentano".

fonte: superabile.it – 16 maggio 2013

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Camelot Circus, una settimana di giochi "diversamente spettacolari"

Già da questo weekend via alle prime iniziative della settimana dei "Giochi di Camelot", giunti alla terza edizione e quest'anno animati anche da clown e artisti di strada disabili

Il Camelot per una settimana diventa teatro di giochi ed esibizioni: dal 20 al 26 maggio l'Azienda di Servizi Socio Sanitari di Gallarate sarà teatro, o sarebbe meglio dire sarà "tendone", della terza edizione dei Giochi di Camelot, che quest'anno sono ispirati al circo e all'arte di strada. Il sottotitolo è indicativo: gli spettacoli, i giochi e le esibizioni circensi saranno "diversamente spettacolari", senza barriere di età e di capacità fisiche, saranno per tutti. Si esibiranno in diverse occasioni durante i Giochi artisti comunemente detti disabili, ma che dimostreranno con il loro talento, con la loro grande anima artistica, come molto spesso la disabilità, la differenza, è solo negli occhi di chi guarda. Oltre alle esibizioni circensi, agli spettacoli canori e ai laboratori intergenerazionali sull'arte di strada, durante la settimana si svolgerà una competizione suddivisa in diverse discipline (dalla palla in buca, al "bowling volante", dalla briscola al quizzone) che vedrà impegnati gli ospiti del Camelot per la conquista del trofeo dei Giochi. Gli appuntamenti partiranno già in questo weekend, con una sorta di "aspettando i giochi": sabato 18 nel pomeriggio ci sarà la Terza Edizione del torneo di Scacchi "Giochi di Camelot". Domenica 19, invece, pomeriggio di festa con i giocolieri delle 7 note allievi della scuola "Musicolandia" di Gallarate.

Lunedì, poi il vero avvio dei giochi, con la grande Parata Inaugurale (dalle 16.30) nelle strade intorno a Camelot, nel quartiere Ronchi (via Padre Lega, via Delle Rose e via Sottocorno) a cura di Marco Raparoli e gli allievi della scuola di giocoleria. Raparoli è un artista di teatro di strada e di circo, giocoliere, equilibrista e acrobata, mescola le tecniche e i virtuosismi alla comicità di un clown moderno con tanta voglia di divertire e condividere emozioni. Si è diplomato nel 2005 come artista di circo contemporaneo alla scuola di Cirko Vertigo di Grugliasco. «Ci saremo tutti, ci sarò anche io con il naso rosso» scherza Gianni Girardi, presidente di 3SG. Il messaggio è chiaro: i Giochi di Camelot puntano davvero a coinvolgere tutti i livelli della struttura di via Sottocorno e punta ad aprirsi anche al mondo circostante, in particolare con un approccio intergenerazionale. In particolare è previsto in settimana anche un laboratorio creativo di clowneria per i bambini delle vicine scuole elementari.

Ma il clou dei Giochi sarà poi nel weekend 25-26 maggio, con un ricchissimo programma con tante attrazioni diverse un ospite d'eccezione: Tarek Ibrahim Fouad, «il clown a rotelle», il primo clown disabile italiano (ha 28 anni, abita a Villongo vicino a Bergamo e a causa della diplegia spastica neonatale è costretto a muoversi per mezzo di una sedia a rotelle).

L'insieme dei Giochi di Camelot è stato ideato dagli animatori della 3SG Marusca Bianco, Gianmaria Messina, Antonio Alfano, Sara Macchi e Fabio Castano.

fonte: varesenews.it – 16 maggio 2013

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Disabilità, una sfida per tutti

Per un giorno tantissimi studenti hanno provato a mettersi nei panni dei circa 500 ragazzi disabili che l’ateneo ospita nei suoi campus: un modo empirico per capire le difficoltà che vivono e per stimolare la solidarietà

Sono circa 500 gli studenti con disabilità motoria, visiva o uditiva iscritti all'Università Cattolica, ragazzi che spesso non si vedono o che i loro compagni qualche volta stentano a vedere. Proprio per questo ha preso spazio tra i chiostri per il terzo anno consecutivo l'evento "Mettiti nei miei panni", una giornata di sensibilizzazione che mira a far conoscere e spiegare agli studenti un mondo di cui si sa poco e che spesso si tende a ignorare. L'evento, organizzato dal Servizio integrazione studenti con disabilità, che ha come referente scientifico delegato dal rettore il professor Luigi D'Alonzo, anche quest'anno ha ottenuto un notevole successo: «In questi tre anni la partecipazione degli studenti ha avuto un incremento notevole - spiega il docente di Pedagogia speciale -. Un segno che l'attività del Servizio sta diventando davvero importante».

Un ruolo fondamentale per la riuscita dell'organizzazione dell'evento lo giocano soprattutto gli studenti volontari, che anche durante l'anno aiutano i loro colleghi con disabilità a muoversi all'interno dell'Università: «I volontari sono fondamentali per la riuscita del nostro piano di integrazione - continua D'Alonzo -, perché sono sempre disponibili a dare una mano a chiunque ne abbia bisogno. L'aspetto più bello sono i legami che si creano: molti ragazzi presenti oggi alla manifestazione non studiano più in Cattolica, eppure sono qui a dare una mano». Proprio grazie ai volontari, è stato possibile prendere parte all'attività di "Role taking", che dava l'opportunità di provare a muoversi in carrozzina o da bendati, così da simulare la disabilità motoria o visiva, per capire in prima persona quali siano le difficoltà che ogni giorno i ragazzi disabili devono affrontare: «È chiaro che è un'esperienza un po' falsata - racconta Antonella, una studentessa volontaria dell'Università -, perché dopo aver fatto il percorso in carrozzina o bendato si ritorna alla vita di sempre. Nello stesso tempo, però, è un'esperienza molto importante perché aiuta a capire le difficoltà e le strategie che adottano i ragazzi con disabilità per poter vivere al meglio l'ateneo».

E le difficoltà sono sempre dietro l'angolo, come un gradino che non consente il passaggio della carrozzina, o un corrimano che finisce improvvisamente rendendo difficoltoso per un non vedente lo scendere o il salire le scale. Nonostante ciò, però, il livello di barriere architettoniche in Cattolica può essere considerato molto al di sotto della media delle Università italiane: «Devo ammettere che ci sono pochi luoghi qui all'Università dove non puoi andare da sola. In ogni caso, quando ne ho bisogno, c'è sempre qualche volontario pronto ad aiutarmi - spiega Giuseppina, studentessa con disabilità motoria, neo laureata in Giurisprudenza -. Non vorrei sembrare di parte ma all'impegno profuso dalla Cattolica per aiutarci a vivere l'Università al meglio, su una scala da uno a dieci, darei un bell'otto». Proprio l'abbattimento delle barriere architettoniche è uno dei punti cardine della politica di integrazione promossa dall'ateneo, consapevole che il limite della disabilità non sta nella persona ma nell'incontro tra la persona e l'ambiente. Così, se l'ambiente è adattato su misura, la differenza sparisce: «Un ragazzo con disabilità è prima di tutto una persona - conclude Luigi D'Alonzo -. Una persona che ha delle necessità particolari ci pone nella condizione di soddisfarle. Questo è il nostro compito, perché aiutare gli altri fa parte soprattutto del nostro credo».

fonte: cattolicanews.it – 20 maggio 2013

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Amico museo, la Toscana accessibile si mette in ...mostra!

Fino al 2 giugno, iniziative per scoprire e conoscere il patrimonio museale toscano, con visite e attività dedicate anche alle persone disabili

Già il nome, di per sé, dice tutto, e dice bene. Si tratta di "Amico museo", l'iniziativa che la Regione Toscana promuove fino al 2 giugno 2013, per avvicinare il maggior numero di persone ai propri tesori museali e artistici. Un'occasione da non perdere, quindi, per conoscere la ricchissima offerta museale e culturale della regione. In programma quest'anno visite guidate, presentazioni di opere, esposizioni straordinarie, laboratori e animazioni, attenzione anche ai visitatori con disabilità.

Oltre alla importante indicazione relativa alla accessibilità ai disabili (non solo in fatto di percorribilità degli spazi, ma anche di fruizione della visita) inserita nella scheda di ciascuno degli oltre 350 eventi, alcune iniziative saranno specificamente dedicate alle persone non vedenti, ipovedenti, sorde, malate di Alzheimer o anziane.

Tra questi, due interessanti visite guidate in Lis in programma da calendario. La prima, quella in programma domenica 26 maggio, dalle 17 alle 19, al Museo dell'Antica Grancia e dell'Olio di Serre di Rapolano (Siena). Si tratta di una visita che sarà segnata in Lis, a cura della Mason Perkins Deafness Fund al fianco della Fondazione Musei Senesi. Sarà l'occasione per conoscere la storia delle antiche fattorie fortificate (le grance) che appartenevano fin dal XIV secolo all'Ospedale di Santa Maria della Scala: un patrimonio importantissimo, che rappresentava il centro di produzione agraria locale, assicurando all'antico ospedale senese beni alimentari come grano, vino e olio. Al termine della visita guidata, è prevista una performance gestuale a cura della compagnia teatrale "La Ribalta" di Rapolano Terme, che interpreterà le tradizioni contadine.

Il secondo appuntamento sarà invece a giugno, il primo, in provincia di Firenze, a Sesto Fiorentino. Qui gli appassionati di ceramiche avranno la possibilità di visitare le collezioni della celebre casa Ginori, e ammirare le pregiate collezioni della storica manifattura di porcellane toscana, al Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia. La visita guidata in Lis - sempre a cura di Mason Perkins Deafness Fund - con inizio alle ore 16 e termine dalle 18, chiuderà con un laboratorio pratico di decorazione.

L'ingresso a entrambe queste iniziative è gratuito, per prenotarsi è necessario inviare una mail a [email protected].

Per tutti gli altri eventi del programma Amico Museo 2013, vi invitiamo a visitare il sito della Regione Toscana, a questa pagina http://www.regione.toscana.it/amicomuseo.

fonte: disabili.com – 20 maggio 2013

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Anche alla Spezia la Festa Nazionale Ens

Nei giorni scorsi la Spezia ha ospitato - ed in contemporanea in altre sei città d’Italia : Agrigento, Arezzo, Bergamo, Cagliari, Foggia e Teramo - , la Festa Nazionale ENS: un evento molto significativo e sentito dai Sordi che festeggiano il 71^ Anniversario dal riconoscimento giuridico dell’Ente Nazionale Sordi come ente morale. Infatti il 12 maggio 1942 è stata approvata la legge istitutiva n. 889/1942 che riconosce l’ENS come unica associazione che tutela e segue i sordi sul territorio nazionale. Da allora attraverso varie trasformazioni (da ente pubblico a ente privato fino a giungere all’associazione di promozione sociale onlus di oggi) l’ENS è presente su tutto il territorio nazionale grazie alle Sezioni Provinciali ed ai Consigli Regionali che con il loro operato seguono i sordi nell’integrazione sociale, scolastica e lavorativa.

Alla Spezia il Consiglio Provinciale è guidato dal Presidente Emanuele Arzà che insieme alla Vice Presidente Maria Angela Canese, al Consigliere Alberto Romeo e ai collaboratori Fabrizio, Marianna, Gabriele, Francesco, Andrea e Francesca si occupano quotidianamente ed instancabilmente di progetti di accessibilità e di sensibilizzazione: quest’anno, solo per citare alcuni esempi hanno attivato uno sportello d’ascolto per le famiglie, un’attività di doposcuola, una sessione di incontri logopedici, un progetto di formazione con l’Istituto Einaudi Chiodo per la creazione di un polo di eccellenza per gli studenti sordi alle scuole superiori, un protocollo d’intesa ormai alla firma con la Questura della Spezia perché si renda accessibile il numero 113 alle persone sorde.

Già alle 8,30 i sordi si sono presentati presso la statua a Garibaldi ai Giardini Pubblici per dar vita al corteo per le vie cittadine del centro storico e ritrovarsi davanti alla Chiesa di Santa Maria in Piazza Beverini dove hanno partecipato alla Santa Messa per la commemorazione dei pionieri ENS.

La Santa Messa è stata officiata dal Vescovo Emerito, Mons. Bassano Staffieri, persona molto vicina alla comunità sorda spezzina che ha ricordato l’impegno e l’abnegazione dell’ENS per tutelare le persone sorde. Al termine della celebrazione, il Consigliere Direttivo Nazionale Cav. Franco Pedrali ha ricordato i pioneri ENS e le lotte che i sordi hanno fatto nel corso degli anni per la conquista dei loro diritti. Per la prima volta nella storia dell’associazione, la Messa è stata trasmessa in diretta su Teleliguria Sud con un riquadro dedicato all’interprete LIS per renderla accessibile ai telespettatori sordi.

Oltre 60 sordi si sono ritrovati quindi al Circolo Sottufficiali della Marina Militare dove hanno dato il via al pranzo sociale al termine del quale si sono radunati nel salone delle feste per vedere la proiezione di “Una Vita per un Ideale”, film che ha rievocato la vita di Antonio Magarotto (1891 – 1966), papà dei sordi e fondatore dell’ENS.

La giornata di festa si è conclusa presso i locali del Circolo dell’ENS in Piazza Unità d’Italia dove i sordi sono stati insieme a chiacchierare fino a sera.

Il presidente Provinciale ENS Arzà dichiara: “È stata una bella festa, un occasione per ricordare i pioneri ENS e i dirigenti del passato per lavorare portando avanti gli impegni dei padri fondatori e per proiettarci nel futuro. È stata anche un’occasione per riflettere come sia ancora presente un problema culturale sull’accettazione della diversità in generale ma soprattutto sulla capacità di accogliere un punto di vista diverso. Nel nostro caso infatti ci troviamo ancora a dover lottare contro i pregiudizi dovuti alla mancanza di informazioni sul mondo della sordità.

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Una battaglia che stiamo conducendo a livello nazionale ma che è anche molto sentita alla Spezia è il riconoscimento della LIS (Lingua dei Segni Italiana) come status di una lingua a tutti gli effetti, uno strumento di comunicazione visiva efficace per i sordi. Ricerche scientifiche a carattere nazionale ed internazionale hanno confermato la valenza linguistica di tale forma comunicativa e le potenzialità nell'educazione e comunicazione delle persone sorde e non solo (così come evidenziano ricerche sul bilinguismo LS e lingua vocale o più LS). Così come le altre lingue vocali, la lingua dei segni attiva i percorsi neuronali classici impegnati nell’emisfero sinistro e inoltre utilizza ulteriori percorsi neuronali attivando facoltà visivo-spaziali afferenti all’emisfero destro (Neville, Bellugi, 1978).

Spesso purtroppo la LIS viene considerata, per ignoranza, un linguaggio che oltre ad “uccidere la parola”, porta alla ghettizzazione e all’isolamento delle persone Sorde. Siamo contrari a queste prese di posizione contro la LIS ma siamo anche contrari a presentazioni della LIS come una “cosa facile e bella da imparare”: anche se mossi da buoni propositi questo significa passare messaggi errati, svalutare la lingua, non rispettarla ed allo stesso tempo non rispettare la comunità sorda che da anni si batte oltre che per i propri diritti per il suo riconoscimento. Proprio per questo stiamo instancabilmente organizzando corsi di sensibilizzazione e corsi di Lingua dei Segni.”

La Sezione Provinciale ENS La Spezia coglie l’occasione per ringraziare pubblicamente Sua Eccellenza Monsignor Luigi Ernesto Palletti, Sua Eccellenza Monsignor Bassano Staffieri, Don Maurizio Comparoni, Monsignor Ilvo Corniglia, il Direttore d Teleliguria Sud Italo Lunghi, il Presidente Primo Maresciallo Cesare Balzi e il Direttore di Mensa Capo di Prima Classe Vincenzo D’Angelo del Circolo Sottufficiali della Marina Militare, l’Assessore del Comune della Spezia Dott. Andrea Stretti, il Vice Prefetto Vicario Dott. Giuseppe La Rosa, il Comando dei Vigili Urbani della Spezia, il Consigliere Direttivo ENS Cav. Franco Pedrali, il Presidente Regionale ENS Cav. Ezio Lubrano e tutti i partecipanti che hanno permesso di rendere questa giornata speciale.

fonte: cittadellaspezia.com – 21 maggio 2013

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Anche io sono capace

Si è appena conclusa a Verona e nei comuni della provincia, un'iniziativa volta a far sì che i negozi siano senza barriere, né architettoniche, né culturali. Il cameriere ci accoglie sulla porta del bar con un sorriso aperto e ci invita ad accomodarci al tavolino in modo garbato ed accattivante. Camicia bianca, pantaloni neri, scarpe di vernice, grembiule amaranto: la divisa è quella più confacente a chi lavora in un bar di prestigio in Piazza Brà, a Verona, davanti all'arena, luogo di storia e meta turistica di prim'ordine.

Si chiama Antonio e lavora qui solo per un paio di giorni, ma i suoi modi gentili ed il suo sorriso colpiscono immancabilmente i turisti. Antonio è un ragazzo down, uno dei 250 ragazzi con disabilità protagonisti della campagna “Anche io sono capace!”, promossa anche quest'anno dal Centro Sportivo Italiano e dal Comune di Verona, che vede questi ragazzi presenti ed attivi in bar, ristoranti, negozi e bancarelle. Anima del progetto è Roberto Nicolis, un inarrestabile ed entusiasta operatore sociale che da anni lancia “La Grande Sfida”, un evento internazionale di cultura, sport, arte, che promuove il dialogo ed il confronto con le persone con disabilità, giunto alla diciottesima edizione. «Siamo mossi – ci spiega - dall'intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali all’interno delle città: esse non sono rappresentate solo dalla difficoltà di accesso a molti esercizi commerciali da parte di persone con disabilità, ma riguardano soprattutto la difficoltà a rapportarsi con persone affette da disabilità».

Il progetto intende infatti dare l’opportunità a persone con disabilità di vivere un’esperienza di inserimento socio-lavorativo, di poter dimostrare di “essere capace”, pur senza creare legittime aspettative di assunzione o di continuità. Intenzione del progetto non è quella di sostituirsi ad altre agenzie che operano su territorio e che svolgono un'importantissima funzione di inserimento lavorativo, ma principalmente di affiancarsi a queste preziose iniziative nel testimoniare la possibilità di sviluppare percorsi inclusivi, promuovendo un cambiamento culturale condiviso. In un contesto più ampio di sensibilizzazione della cittadinanza al tema del lavoro e alla presenza attiva delle persone con disabilità, il progetto contribuisce a promuovere un nuovo pensiero culturale intorno alle persone con disabilità, che per molti costituiscono centri di costo a fronte di una incapacità produttiva. I primi ad esserne convinti e ad apprezzare l'iniziativa sono i commercianti stessi che con grande stupore hanno sperimentato l'allegria, la creatività, la passione di questi ragazzi e l'impatto estremamente positivo sui clienti. «È evidente la necessità – spiega ancora Nicolis - di condividere con chi non appartiene a “circuiti dedicati” il valore della presenza e della generatività delle persone con disabilità all’interno della società, di cercare e creare collegamenti con i “mondi vitali” al di fuori dei centri di assistenza».

Al terzo anno di promozione, le due settimane d'azione della campagna vedono coinvolte non solo la città di Verona, ma un numero sempre maggiore di paesi della Provincia e tutti i centri diurni ed i centri di formazione professionale delle 3 ULSS veronesi. Di particolare impatto l'esperienza di Lazise sul Garda, tradizionale meta dei turisti tedeschi che hanno mostrato di gradire oltremodo l'iniziativa. «Se il Governo auspica una maggiore apertura dei negozi, se così deve essere, - conclude Nicolis - non limitiamoci all’orario, ma rendiamo i negozi accessibili a tutti! Vorremmo che la campagna, ormai divenuta un appuntamento annuale fisso, capace di innescare un processo di coinvolgimento virtuoso di commercianti e mondo della disabilità, si potesse estendere ad altre città, divenendo, un giorno, un evento nazionale».

fonte: cittanuova.it – 21 maggio 2013

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Un sms al 45509 per aiutare le bambine affette dalla Sindrome di Rett

È una malattia poco conosciuta all’opinione pubblica, eppure è la seconda causa di ritardo mentale nelle bambine, con un’incidenza stimata di circa 1 su 10.000 bimbe. Si tratta della Sindrome di Rett: una patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente le bambine durante i primi anni di vita e dopo un periodo di apparente normalità. Le pazienti, infatti, mostrano uno sviluppo prenatale e perinatale normale, ma dopo 6, 18 o addirittura 24 mesi, si manifesta un arresto dello sviluppo seguito da una regressione.

AIRETT è l’Associazione Italiana Sindrome di Rett, costituita da genitori di bambine e ragazze affette da tale patologia, nata più di vent’anni fa con l’obiettivo di promuovere e finanziare la ricerca genetica e la ricerca clinico-riabilitativa per far fronte a questa terribile quanto poco conosciuta malattia. In particolare, AIRETT sta sostenendo un importante progetto di ricerca clinica, che si propone di finanziare con la campagna SMS on air dal 20 maggio, e che ha alcune precise finalità, riguardanti la terapia riabilitativa nella RTT:

1. avvalersi di ricercatori clinici specializzati, che lavorino in stretto contatto con i ricercatori di base e che si occupino di studiare i meccanismi motori nelle bimbe affette da RTT; 2. ritardare, rendere meno grave o, se fosse possibile, arrestare la perdita delle abilità motorie nelle piccole malate; 3. creare un centro che funga da punto di riferimento a livello nazionale per le famiglie delle bambine affette dalla sindrome e che metta in atto tutte le strategie riabilitative per contrastare le disabilità derivanti dalla malattia

Per finanziare questo importante progetto, AIRETT lancia una campagna di raccolta fondi tramite SMS solidale. Dal 20 maggio al 23 giugno sarà possibile donare 2 € con un SMS al 45509 da tutti i cellulari personali TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o con una chiamata allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e TWT.

Testimonial della campagna di AIRETT è Nicola Savino, conduttore radio e tv, da anni vicino all’Associazione che ha prestato gratuitamente la sua immagine e la sua voce per la campagna di comunicazione. Quest’anno ha inoltre pensato di supportare la campagna di raccolta fondi di AIRETT con un contributo personale e assolutamente originale: “Lacrime di fragola” è il libro per l’infanzia scritto da Savino, edito da ADD Editore e disponibile in libreria a partire dal 23 maggio, il cui ricavato sarà devoluto ad AIRETT.

Una favola moderna che -ci auguriamo- aiuterà a dare presto un “lieto fine” alla sofferenza delle bambine affette da sindrome di Rett. Per saperne di più, clic su www.airett.it

fonte: informazione.it – 21 maggio 2013

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Abbott e Diabete Italia insieme per la campagna “Diabete Insieme”,

Abbott presenta la campagna informativa “Diabete Insieme”, un nuovo modo di affrontare e condividere una malattia che interessa oltre 3 milioni di italiani e che costa ogni anno circa 9 miliardi di euro, in gran parte a causa delle complicanze. Una fitta rete di farmacie in tutta Italia ospiterà le giornate Diabete Insieme, fatte per moltiplicare le occasioni d’incontro e dialogo tra persone con diabete che fanno uso di insulina ed esperti della nutrizione, per ricevere nuovi suggerimenti e consigli utili e per rispondere a domande sui comportamenti da attuare per minimizzare i disagi quotidiani. Perché a una migliore informazione e un’autogestione consapevole corrisponde una netta riduzione delle principali complicanze della malattia e un miglioramento della qualità di vita.

Diabete Insieme nasce con il contributo delle persone con diabete e di Diabete Italia, l’organizzazione che raccoglie medici, operatori sanitari professionisti e associazioni di persone con diabete. Molti diabetici che fanno uso di insulina avvertono l’esigenza di condividere la propria esperienza con gli altri, oltre che con il proprio medico, per scambiarsi esperienze e consigli. Il confronto con uno specialista della nutrizione può offrire un supporto prezioso in più, in grado di fare la differenza sia dal punto di vista personale che medico. Ad oggi hanno aderito alla campagna Diabete Insieme circa 500 farmacie distribuite sull’intero territorio nazionale, ed entro la fine dell’anno si prevede di coinvolgerne almeno un migliaio.

“Il diabete è una vera e propria epidemia in costante crescita in tutto il mondo ed è destinato a diventare la principale causa di disabilità e di mortalità nei prossimi venti anni. – dichiara il Dott. Salvatore Caputo, Dirigente Medico dell’Unità di Diabetologia del Policlinico A. Gemelli di Roma e prossimo Presidente di Diabete Italia - Un buon controllo glicemico potrebbe ridurre in maniera sostanziale il numero delle complicanze, limitare i costi della malattia e migliorare la qualità della vita. Diabete Insieme è un programma che contribuisce ad aumentare le informazioni sui comportamenti da attuare per minimizzare i disagi quotidiani nelle persone con diabete in trattamento insulinico. Ha il vantaggio di moltiplicare i punti di incontro con operatori qualificati nel campo della nutrizione per soddisfare i piccoli dubbi o curiosità di chi deve convivere ogni giorno con questa malattia e con la terapia insulinica.”

Sul sito www.abbottdiabetescare.it è possibile trovare la farmacia più vicina che aderisce alla campagna e scaricare l’invito per partecipare alla giornata programmata. Durante la giornata Diabete Insieme si potrà condividere con uno specialista della nutrizione la propria esperienza con il diabete e apprendere suggerimenti utili alla vita di tutti i giorni, per ridurre al minimo i disagi e vivere più serenamente. A cominciare, ad esempio, dalla soddisfazione di un pasto gustoso, in cui il rispetto delle esigenze nutrizionali si coniuga al piacere di mangiare bene. E in quest’ottica, le farmacie sono uno dei punti di riferimento per la persona con diabete e possono svolgere un ruolo potenzialmente attivo nell’educazione, informazione e assistenza personalizzata al diabetico.

Presso le farmacie coinvolte nell’iniziativa Diabete Insieme, oltre alla possibilità di incontrare un operatore qualificato, sarà distribuito nel corso dell’anno materiale informativo sul diabete e sulla nutrizione realizzato da Diabete Italia in collaborazione con le persone con diabete. Inoltre, è stata realizzata una sezione del sito internet www.abbottdiabetescare.it, per trovare la farmacia Diabete Insieme più vicina e informazioni utili sulla campagna.

fonte: salutedomani.com – 22 maggio 2013

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Norberto, il football americano, l’handbike. Prima la Route 66, ora la traversata della Tanzania. Passando dal Giro d’Italia

Norberto era abituato a correre, palla ovale in mano. Il suo numero era il 99. Lo sport uno dei più duri e atletici, il football americano. Ruolo: linebaker. Prima a Parma, poi con i Seamen di Milano. In mezzo c’era la Nazionale e il titolo di campione d’Europa nel 1987. Un campione. Che un giorno fa una scelta. Radicale. “Andare in Africa e fare del volontariato”. Una decisione di quelle che cambiano la vita. E’ stato proprio così per Norberto De Angelis. E in questa storia entra un grande campione, una organizzazione di quelle che fanno del bene senza farlo sapere troppo e un progetto dove entrano lo sport e la disabilità. Sarà lui a anticipare i ciclisti all’arrivo della tappa di Vicenza del Giro d’Italia 2012. Lo farà con la sua handbike. Perché, adesso, Norberto usa quella.

“Dopo un mese e mezzo che ero in Africa ho avuto un incidente. Mi sono svegliato in Italia”. Un letto di ospedale. Due mesi in coma. Le parole di un medico: “Non camminerai più”. Era il 1991. “Non volevo cedere. Mi sono rimesso in gioco”. Anche attraverso lo sport, lui che è nella Hall of Fame della Federazione Italiana di Football Americano. Diventa campione italiano di sollevamento pesi paralimpico. Poi trova la sua strada. “Scelsi l’handbike. Mi sono illuminato quando ho visto il film Forrest Gump. C’è una scena dove rompe le stampelle e i tutori e inizia a correre. Non si ferma più”. E’ la filosofia che muove Norberto: mai fermarsi.

Nasce così la prima grande sfida: attraversare gli Stati Uniti con la sua handbike utilizzando la Route 66, la strada del mito, 3798 km da Chicago a Los Angeles in 80 giorni. Pensando a Forrest Gump. Meglio di Forrest Gump. Era il 2009 e quell’impresa è nella memoria di chi l’ha conosciuta.

Ora la nuova avventura, quando sta per chiudere i suoi primi 40 anni: tornare in Africa, nei luoghi dove ha avuto l’incidente, e per la traversata della Tanzania. Da ovest a est, con la sua handbike, percorrendo 750 km, con partenza il 10 ottobre. Con tanti amici. Perché qui entriamo nel secondo protagonista della storia, il Cefa. E’ una Ong che da più di 40 anni opera nell’Africa più difficile e povera, quella sub-sahariana. Con il Cefa Norberto era partito volontario all’inizio degli anni ’90. L’dea è quella di passare su quelle su quelle “strade difficili e impervie per lanciare come una eco, dall’Africa all’Europa, il messaggio che un disabile può essere protagonista della propria vita e solidale nei confronti di quella degli altri.

Ripartire da dove “la sua prima vita” è finita e la sua “seconda vita” è ricominciata, così come lui stesso le definisce: dal luogo dove ebbe l’incidente, Matembwe, Tanzania, dove era volontario, lì per un progetto che ha introdotto l’allevamento del pollame per risolvere il problema della malnutrizione. Una sfida per lui e per le persone con disabilità tanzaniane, perché nell’Africa a sud del Sahara la vita dei disabili è sofferenza più che altrove, considerati una disgrazia e un peso per la famiglia e la comunità.

Il progetto è il terzo protagonista di questa storia. Lo spiegano bene gli amici dell’organizzazione che lo ha proposto a Norberto, quando gli hanno chiesto di tornare con loro sui luoghi dove aveva vissuto: “In Italia, non senza difficoltà, abbiamo imparato a capire che l’ostacolo primo che i disabili si trovano a dover affrontare è il pregiudizio, rischiando di rimanerne vittima loro malgrado e Cefa, grazie al progetto ‘Less is more’ a Dar Es Salaam, lavora da anni per diffondere lo stesso messaggio in Tanzania: grazie a un impegno profuso negli anni, lavora e realizza la lotta contro il pregiudizio attraverso la

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sensibilizzazione e formazione prima di tutto dei disabili stessi, spesso ignari e incoscienti della possibilità di vivere la propria vita in prima persona, senza dipendere dagli altri, che il più delle volte, comunque, non ci sono”.

Il nome del progetto e prende spunto dall’acronimo Labour, Empowerment, and Social Services, sposando perfettamente il concetto secondo il quale una mancanza non si esaurisce in una privazione ma restituisce la coscienza di una lotta più dura e un grido più forte per far arrivare la propria voce.

Sempre da Cefa: “Solo per citare alcuni dei modi in cui questo impegno si è realizzato, possiamo oggi dire che 110 persone hanno ricevuto assistenza fisioterapica; 65 hanno ricevuto visite mediche domiciliari; 45 persone non vedenti hanno frequentato training di orientamento; 100 bambini hanno frequentato lezioni in classi di supporto e partecipato ad attività ricreative e didattiche mentre gli adulti hanno potuto incrementare le loro opportunità di reddito ricevendo corsi di formazione professionale e tirocinio e oltre 100 persone hanno trovato un impiego. L’inserimento nel mondo del lavoro non soltanto è una risorsa che crea reddito ma rappresenta la dimostrazione concreta del successo che il disabile ottiene nei confronti di se stesso e nei confronti dei pregiudizi altrui”.

Una bella avventura, che Paralimpici. Chi vorrà scriverla o raccontarla attraverso video non ha che da farsi avanti. Ma c’è anche spazio per dare una mano nel progetto (basta poco: un torneo sportivo, una vendita di torte, una tombola, insomma c’è spazio per la fantasia). Non sarà solo faticoso. Sarà bello. Di più: anche divertente. E mostrerà alla tante persone che Norberto incontrerà in Tanzania che non ci si deve fermare. Mai

fonte: gazzetta.it – 22 maggio 2013

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Si premiano i vincitori del concorso di Carpi

Si tratta del concorso nazionale per racconti e poesie, abbinato, nei mesi scorsi, alla quarta edizione della manifestazione “Nati per vincere? La disabilità fa cultura”, rassegna conclusasi in aprile a Carpi (Modena), e articolatasi su numerosi eventi, voluti per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla disabilità. Le premiazioni sono in programma per il 25 maggio

Abbiamo seguito passo dopo passo, nei mesi scorsi, la quarta edizione di Nati per Vincere? La disabilità fa cultura, la rassegna di Carpi (Modena), conclusasi il 21 aprile, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della diversità, partendo dallo specifico àmbito della disabilità, con una serie di eventi voluti dalle associazioni locali Il Tesoro Nascosto (Associazione Genitori Figli con Disabilità) e ANMIC di Modena (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), con la collaborazione del Comune di Carpi, delle Istituzioni scolastiche, del CIP Emilia Romagna (Comitato Italiano Paralimpico) e della Polisportiva San Marinese. Abbinato alla manifestazione vi era anche un concorso nazionale di racconti brevi e poesie, rivolto agli adulti e agli studenti delle scuole, sul tema Disabilità, affettività, emozioni.

Arriva ora il momento conclusivo anche per quest’ultima iniziativa, i cui risultati sono stati quanto meno lusinghieri: oltre 200, infatti, sono state le opere pervenute, da 163 autori, dei quali 119 adulti e 44 ragazzi. Principale protagonista – com’era prevedibile – è stata certamente la Provincia di Modena, con 39 opere, ma va anche notato che gli elaborati sono arrivati in modo abbastanza uniforme da tutte le zone del Paese (21, ad esempio, dalla provincia di Palermo).

Sabato 25 maggio, quindi, presso le Scuole Medie Fassi di Carpi (Via Melvin Jones, ore 10), verranno pubblicamente comunicati i vincitori delle quattro sezioni in concorso (Racconto ragazzi; Poesia ragazzi; Racconto adulti; Poesia adulti), scelti dalla giuria, presieduta dal professor Pietro Marmiroli. Alla cerimonia, presentata da Attilio Desiderio, dirigente dell’Istituto Scolastico ospitante, parteciperanno anche Nelson Bova, presidente dell’Associazione Il Tesoro Nascosto, oltre ad alcuni altri rappresentanti degli enti e delle scuole che hanno attivamente partecipato all’organizzazione dei vari eventi promossi nell’àmbito della manifestazione carpigiana

fonte: superando.it – 22 maggio 2013

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Access City Award: il premio per un'Europa senza frontiere

Sono aperte le iscrizioni per partecipare all'Access City Award 2014, la competizione indetta dalla Commissione europea e destinata alle città più accessibili dell'Ue. Giunto alla quarta edizione, il premio rende merito alle città che si preoccupano di garantire accessibilità a tutti, con particolare riguardo per disabili e anziani. Possono partecipare alla competizione, iscrivendosi entro il 10 settembre 2013, i centri abitati con più di 50mila abitanti.

La competizione premia le città per l'impegno che dimostrano nel rimuovere le barriere negli aspetti chiave della vita di tutti i giorni. In questo senso, vengono riconosciute le iniziative che, con maggior successo, riescono a garantire alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita sociale e di godere dei loro diritti fondamentali, in condizioni di parità con gli altri. Nello specifico, l'Access City Award individua e giudica quattro aree primarie dell'accessibilità:

• paesaggio urbano e spazi pubblici, • trasporti e relative infrastrutture, • informazione e comunicazione, incluse le nuove tecnologie (ICT), • strutture e servizi pubblici.

Nella scorsa edizione dell'Access City Award, hanno partecipato alla competizione 99 città provenienti da 20 Paesi dell'Ue. A vincere è stata la città di Berlino, premiata a Bruxelles il 3 dicembre 2012, in occasione della Giornata europea delle persone con disabilità.

fonte: fasi.biz – 23 maggio 2013

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Un concorso per cortometraggi sulla disabilità e il lavoro

La disabilità e il lavoro, ovvero una riflessione sul tema dell’inclusione socio lavorativa delle persone con disabilità, per contribuire a scardinare una serie di stereotipi ancora sin troppo diffusi: è questo il tema del concorso denominato filmAbile, lanciato da Eurolavoro-AFOL (Agenzia Formazione Orientamento Lavoro) Ovest Milano e aperto a tutti i maggiorenni che intendano partecipare – entro il 30 giugno – con un video non più lungo di cinque minuti.

L’iniziativa rientra nel Progetto Idee in Corto della Provincia di Milano, finanziato tramite il Fondo per l’Occupazione dei Disabili – Emergo 2012, nell’àmbito delle attività a favore della diffusione di buone prassi, ricerca e sensibilizzazione.

Per le opere presentate – che potranno appartenere a qualsiasi genere (fiction, documentario, animazione, spot, videoclip), purché rispondenti al tema – sono previsti due distinti riconoscimenti, quello al Video più popolare (tramite giudizi espressi sul canale YouTube) e quello al Video di migliore realizzazione, assegnato da una giuria di qualità, composta da professionisti del linguaggio cinematografico e del sociale. La premiazione è prevista per il mese di ottobre prossimo.

Nel sito di AFOL Ovest Milano, sono disponibili il regolamento e il modulo d’iscrizione al concorso. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: [email protected] .

fonte: superando.it – 24 maggio 2013

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Giochi fai-da-te per bambini disabili, il "catalogo" dei genitori creativi

On line i consigli e i dubbi delle tante famiglie che hanno modificato o costruito i giochi per i propri bambini, pensandoli capaci di divertire, riabilitare e valorizzare le competenze; l'associazione "Gioco anch'io" promuove il gioco per tutti e una grande festa in occasione della Giornata del gioco, prevista per il 28 maggio

L'altalena di Francesca ha un sostegno che le sorregge schiena e testa: l'ha costruita suo nonno modificando un normale seggiolino per adattarlo alla sua crescita. Il deambulatore di Leonardo è una Ferrari dal design innovativo, mentre la moto senza pedali, che i genitori hanno realizzato per Alberto, è superaccessoriata con sirene, clacson, fanali e chiavi.

Sono tante le famiglie che hanno modificato o immaginato e poi costruito i giochi per i propri bambini, correggendoli in base al tipo di disabilità oltre che a esigenze individuali in continuo cambiamento. Pensandoli anche capaci di allenare, riabilitare e valorizzare le competenze. Per loro c'è ora la possibilità di condividere successi e difficoltà grazie all'associazione ''Gioco anch'io'', che ha sede a Villafranca di Verona e che ha messo in rete un "catalogo" di giochi fai-da-te.

Una possibilità di condivisione importante per genitori, ma anche per terapisti, che offre stimoli e suggerimenti pratici. "Il gioco - spiega la presidente Fosca Franzosi, fisioterapista neurologica da 33 anni - è uno strumento di terapia ed è l'unica via d'accesso al mondo del bambino".

Da questa convinzione è nato nel 2004 un gruppo di studio, formato da fisioterapisti, operatori di assistenza scolastica, psicopedagogisti, fisiatri e insegnanti, che nell'anno successivo si è trasformato nell'associazione "Gioco anch'io", per promuovere il gioco per tutti, con particolare attenzione ai bambini disabili. Ma vengono anche organizzati incontri, eventi formativi e una grande festa annuale in occasione della Giornata del gioco, che cade il 28 maggio.

Molti giocattoli in commercio sono già accessibili e adatti a problematiche che interessano i cinque sensi. Negli anni sta anche crescendo la sensibilità dei progettisti e dei costruttori. Ma per alcuni genitori questo non basta. La mamma e il papà di Alberto, come raccontano on line, hanno ideato e costruito una moto perché non riuscivano a reperire in commercio un articolo simile ai tradizionali trenino (senza pedali) o coccinella che potesse sostenere il peso del loro bambino, di misure tali da rendergli agevole il movimento e insieme rinforzargli la muscolatura del polpaccio.

Così hanno progettato un veicolo speciale utilizzando materiale facilmente reperibile: le ruote, per esempio, sono pezzi di carrelli usati nell'industria meccanica. Anche l'altalena di Francesca è nata per rispondere alle esigenze più specifiche della bambina e al suo sviluppo.

" All'inizio - spiegano i genitori sul sito dell'associazione - era un seggiolino che si trovava in commercio poiché Francy riusciva a sostenere il busto e il capo. Poi crescendo ha avuto bisogno di un sostegno per la schiena e la testa". Il nonno ha costruito la parte metallica e il tappezziere ha fatto il resto, rivestendo il seggiolino con l'imbottitura. "A volte bastano poche modifiche: un puzzle con pomelli ingranditi è accessibile anche a bambini con una difficile motricità - sottolinea Fosca Franzosi -.

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Nella disabilità motoria le modifiche sono più rapide. Fino a un anno fa i tricicli senza pedali non erano adatti, ma ora ce ne sono in commercio alcuni con un anello protettivo che si può rimuovere per renderli accessibili e una seduta più larga". E l'associazione veronese collabora con alcune aziende per provare a determinare un cambiamento culturale già nella fase di produzione.

A volte sono gli stessi genitori a rivolgersi ai produttori. È il caso, per esempio, del papà e della mamma di Francesca, che hanno commissionato a una ditta che costruisce biciclette classiche una bici con una distanza maggiore tra le due ruote.

Con questa modifica, il peso della persona sul seggiolino è distribuito in modo più bilanciato e offre maggiore libertà di movimento a chi pedala; inoltre il seggiolino è grande e dotato di molti punti di sostegno e contenimento. Chiunque progetta e apporta modifiche ha la possibilità di condividerle nello spazio on line gestito dall'associazione.

Un'esperienza che si somma a quella dei laboratori promossi negli anni, della formazione e del contatto diretto nelle scuole con i bambini. Da qui sono nate proposte e sfide per il futuro. Con una profonda convinzione, che in ambito ludico vale una regola aurea: "Giochi semplici e non strutturati perché innescano la creatività e il far da sé". Come la carta o il legno. E gli esperti lo sanno bene.

fonte: superabile.it – 24 maggio 2013

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La sfida alla sclerosi multipla e’ globale!

Parte domani la settimana dedicata alla Sclerosi Multipla, una patologia che colpisce soprattutto le donne, nella fascia giovane. Tante le iniziative in programma

E’ una malattia subdola, che si presenta con sintomi che possono essere anche differenti, e che preferisce le donne, in età giovane solitamente, per fare la sua comparsa. Si tratta della sclerosi multipla, patologia cronica e invalidante che interessa il sistema nervoso centrale, che nel nostro paese colpisce 68mila persone: una diagnosi ogni 4 ore.

Subdola, dicevamo. Perché compare prevalentemente nel periodo più produttivo della vita: la giovinezza. La fascia di esordio è, infatti, tra i venti e i trent’anni, quando cioè una persona è nel pieno della sua realizzazione. I sintomi della malattia possono limitare - in maniera che varia da caso a caso - le attività lavorative e sociali di chi ne è colpito.

La settimana della sclerosi mutipla - Ma con la sclerosi multipla si può convivere. Le terapie attualmente applicate non sono in grado di sconfiggerla, ma tentano nell’arginarne la progressione e i sintomi. Ma cosa ne sa il mondo di questa patologia che colpisce seicentomila persone in Europa e quasi 3 milioni nel mondo? Poco, ancora. E’ quindi con l’obiettivo di far conoscere la SM e le condizioni di vita di chi ne è colpito, che da domani al 2 giugno si svolgerà la settimana internazionale dedicata alla sclerosi multipla, che avrà il suo culmine nella giornata di mercoledì 29 maggio, il World MS Day. Durante la settimana si parlerà anche di ricerca in 40 convegni in tutta Italia dove si potranno incontrare i ricercatori e 'toccare con mano' i progressi nella lotta alla malattia, ma non solo.

Un videogame per una lotta mondiale - Nell’occasione della settimana per la Sclerosi Multipla, tante le iniziative per saperne di più sulla malattia ma anche e soprattutto su chi ne è colpito. Per provare a comprendere le problematiche, le difficoltà, ma anche le strategie messe in campo dalle persone affette da SM, si potrà ad esempio visitare la mostra Under Pressure, che con le sue 30 gigantografie arriverà a Roma, dopo la tappa milanese. Fotografie, dicevamo, ma non solo. Per celebrare la Giornata mondiale della sclerosi multipla, l’Associazione Sclerosi Multipla Spagna (EME) e Genzyme hanno lanciato un gioco per cellulare Ios (scaricabile qui) o Android (scaricabile qui) chiamato EM Fighter (“soldato Sclerosi Multipla”). I giocatori devono aiutare Neuri il Neurone a combattere la SM e raccogliere oggetti per guadagnare punti. La sfida è quella di portare il maggior numero di persone a scaricare l’applicazione e giocare, per raggiungere i 2.500.000 punti (simbolicamente il numero di persone nel mondo affette da sclerosi multipla) entro il 29 maggio.

Un motto per sconfiggere la sm - Cosa significa essere giovani e avere una malattia degenerativa? Significa anche trovare le proprie motivazioni, ciascuno le proprie, per non lasciarla vincere. E’ anche per capire e far capire cosa voglia dire essere un giovane con la SM, che la Federazione internazionale SM (MSIF) ha lanciato la campagna “What is your motto?”, alla quale tutti possono partecipare fino al 29 maggio. L’invito è quello a scrivere il proprio motto, quello che usiamo per affrontare i momenti anche più difficili, al sito www.worldmsday.org, cliccare su "Add your motto", nei campi che seguono scrivere il proprio motto, indicare l'ambito a cui attiene "Identity" (identità), "Relationship" (Relazioni), "Future" (Futuro), inserire i propri dati e inviare. Condividi le parole che ti danno forza, e sii ispirazione per il mondo!

fonte: disabili.com – 24 maggio 2013

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Anche i sordi all’Università di Bari con la Lingua dei Segni (LIS)

Si è svolto recentemente, con successo, presso la Facoltà di Lingue dell’Università di Bari il corso relativo alla “Lingua dei segni”, organizzato dalla lista “Studenti indipendenti” e tenuto da Michele Bitetto il quale ha avuto varie esperienze di insegnamento in varie associazioni.

La Lingua Italiana dei Segni (LIS) rappresenta oggi il ponte che favorisce la cultura dei sordi. La sordità profonda si vince soprattutto con la cultura. La civilissima Svezia ha sancito già dal 1968 la legalità della lingua segnica, riconoscendo la figura professionale dell’interprete ed istituendo l’insegnamento della lingua dei segni presso le Università, favorendo così la crescita dei sordi. In Italia la LIS non è ancora riconosciuta.

Uno dei problemi che si riscontrano in Italia è che ciascuna Regione ha dei segni propri che non sempre corrispondono a quelli di altre Regioni. Da alcuni anni si sta tentando di estendere lo stesso linguaggio su tutto il territorio nazionale, ma si prevede che il progetto, piuttosto lungo, possa essere ultimato tra 30-40 anni, dal momento che per le persone anziane riesce quasi impossibile modificare i segni imparati da piccoli.

I sordi (o non udenti) hanno diritto di poter seguire la politica ed altro in tv, nelle conferenze, nei convegni, ecc., e in loro aiuto, oltre al classico metodo labio-acustico, va diffondendosi la Lingua Italiana dei Segni, che come molti avranno potuto notare in qualche trasmissione TV, sta incontrando notevole interesse da parte di questi soggetti e dei loro parenti.

L’editore Zanichelli, nel 1991 ha pubblicato il “Dizionario dei segni” di Orazio Romeo, ristampato diverse volte, nel quale sono presenti ben 1400 immagini della lingua italiana, catturate nel loro movimento e accompagnate dalla parola equivalente. Il dizionario è indirizzato ai genitori udenti con figli sordi, per meglio comunicare con il proprio congiunto, agli operatori sociali vicini ai problemi ed alla realtà dei sordi, agli udenti che vogliono imparare il linguaggio per meglio comunicare con un amico o un parente sordo, ed alle persone sorde che intendono servirsi della “neolingua”. Il vocabolario di utile a chiunque, sia udente che sordo, interessato a sviluppare il proprio lessico, migliorando la comunicazione con gli altri.

Oggi è disponibile anche il “Dizionario bilingue elementare della Lingua dei Segni Italiana LIS” (libro + DVD) delle Edizioni Kappa, unico nel suo genere, realizzato dopo più di 10 anni di ricerche. Il DVD allegato contiene i filmati di tutti i segni presenti nel Dizionario, favorendo la visione della corretta esecuzione di ogni segno ed un migliore apprendimento del lessico in LIS.

Oggi le iniziative volte alla diffusione della lingua segnica sono sempre più numerose. Suor Veronica, francescana delle Alcantarine, da qualche anno puntualmente ogni Domenica, affianca il sacerdote, traducendo la Santa Messa per i sordi. Figlia di sordi, Suor Veronica, abruzzese di origine, ci sente benissimo ma ha imparato fin da piccola a essere bilingue per poi diventare una «traduttrice» LIS di professione.

fonte: sordionline.com – 24 maggio 2013

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Al via "Il piccolo principe", campo solare per disabili visivi

L'unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS per il sesto anno consecutivo organizza "Il piccolo Principe", una settimana di campo solare, in programma a Monastero (loc. Costafabbri- Siena) dal 10 al 15 giugno, aperta ai disabili visivi di ogni età e a tutti i disabili che vogliano partecipare.

Al campo possono comunque prendere parte tutti coloro che lo desiderano, sia portatori di una disabilità sia persone senza disabilità. Sono ben accetti soprattutto i volontari. L'iniziativa è realizzata senza contributi pubblici ma con il sostegno di amici e con il contributo della fondazione Linaldo, del Consorzio Agrario di Siena e della Fondazione Monastero.

fonte: oksiena.it – 27 maggio 2013

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Col vento in poppa, il mare accessibile si puo'!

Tornano i Sailing Campus, i corsi di vela per il mare accessibile a portata di tutti: persone con disabilità e non

Sono dieci anni di traguardi e ottimi risultati, quelli che l’Associazione Onlus Lo Spirito di Stella ha festeggiato quest’anno, in occasione di Gitando.all, la manifestazione dedicata allo sport e al turismo accessibile. Ed è il caso di dire, dieci anni col vento in poppa, per questa associazione impegnata nella promozione dell’attività velica per le persone disabili, ma anche di una serie di attività per la promozione della cultura della disabilità in diversi ambiti.

Il punto forte dell’associazione sono i Sailing Campus: quattro giorni di scuola vela con lezioni teoriche e pratiche in acqua, per consentire a ragazzi e adulti, con e senza disabilità, di cimentarsi, individualmente e in squadra, nel condurre le imbarcazioni della gamma Access. Una vera e propria full immersion nel mondo della vela per tutti. Si tratta di una esperienza unica per provare l’ebbrezza di condurre queste imbarcazioni particolari, dalle caratteristiche uniche, che possono essere guidate anche da chi ha diversi tipi di disabilità, grazie a servocomando e joystick, mentre la stabilità è garantita dalla forma concava della carena e disposizione dell’equipaggio con baricentro in posizione centrale bassa e derive zavorrate che scongiurano il pericolo di rovesciamento dell’imbarcazione.

Provare il senso di libertà che solo il mare può dare, sentire il vento tra i capelli e condividere tutto questo con gli altri. Sono questi gli ingredienti dei Sailing Campus-Il Gioco del Lotto in programma anche per l’estate 2013, da fine maggio a settembre. Cinque le località italiane coinvolte, per i Campus che anche quest’anno beneficiano del sostegno di Lottomatica e del Gioco del Lotto. La partenza, tra meno di una settimana, da Lovere (BS), dove si svolgerà il Campus dal 30 maggio al 2 giugno, con la collaborazione dell’associazione locale Disvela. A seguire, dal 13 al 16 giugno a Trieste con Easy Action, dall’11 al 14 luglio a Caldonazzo con la Cooperativa Arché, dal 12 al 15 settembre a La Spezia con La Nave di Carta, dal 19 al 22 settembre a Savona con la sezione di Savona della Lega Navale Italiana. Il progetto gode dell’appoggio della Lega Navale Italiana, della Marina Militare Italiana e della Federazione Italiana Vela. Con quest’ultima sta partendo un’importante collaborazione: i “Sailing Campus 2013 – Il Gioco del Lotto” saranno utilizzati anche come corsi per “formare i formatori” FIV.

I Sailing Campus-Il Gioco del Lotto de Lo Spirito di Stella sono ormai una tradizione consolidata, molti i volti noti dello sport, dello spettacolo e dell’imprenditoria che hanno dimostrato apprezzamento. Tra questi, il presidente di Enit Matteo Marzotto, lo scalatore ipovedente Simone Salvagnin e gli atleti paralimpici Fabrizio Olmi e Beatrice Vio (Bebe) e l’attrice, giornalista e madrina nazionale AISM Antonella Ferrari, con la quale abbiamo visitato lo stand de Lo Spirito di Stella a Gitando.all, e che per noi ha realizzato questa intervista ad Andrea Stella, presidente dell’associazione, che ha costruito il primo catamarano totalmente accessibile, per poter praticare il suo sport del cuore pur essendo in carrozzina.

fonte: disabili.com – 27 maggio 2013

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E' la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla

E’partita il 25 maggio al 2 giugno, ma vedrà il suo culmine il 29 maggio con la Giornata Mondiale. Ecco le iniziative

E’ partita sabato e continuerà fino al 2 giugno la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, che includerà la Giornata Mondiale dedicata a questa malattia, fissata per il prossimo 29 maggio. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), ha lo scopo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a una patologia che solo in Italia colpisce 68 mila persone, con una nuova diagnosi ogni 4 ore.

La malattia colpisce soprattutto i giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni (in particolar modo donne), è uno dei disturbi neurologici più diffusi e una delle principali cause di disabilità fra i giovani adulti. Purtroppo non esiste una cura che offra speranza di guarigione a chi ne soffre; non solo, è difficile predire il decorso della malattia. Alcune persone si mantengono in salute per molti anni dopo la diagnosi, mentre per altre i peggioramenti sono molto gravi. In alcuni casi è possibile che la malattia ricompaia ciclicamente, mentre in altri l’aggravamento è progressivo. Fra i sintomi, anch’essi molto variabili, sono inclusi annebbiamenti della vista, debolezza agli arti, formicolii, fatica e instabilità.

Le iniziative promosse nel corso della settimana aiuteranno anche a comprendere cosa significa vivere con questi problemi: dal 27 maggio, a Roma, è in scena la mostra fotografica Under Pressure, in cui saranno esposti 30 scatti di 5 grandi artisti, scattate in 12 diversi paesi europei. Sul sito dedicato alla Giornata Mondiale, invece, è possibile leggere ogni giorno le frasi lasciate da 6 giovani di diverse parti del mondo che convivono con la sclerosi multipla. Il 29 maggio sarà possibile leggere le storie che stanno dietro ad ogni loro frasi.

Nella stessa giornata si terrà anche un convegno scientifico internazionale in cui si riuniranno 200 esperti che faranno il punto sulla ricerca sulla sclerosi multipla. Potete seguire gli avvenimenti della settimana attraverso lo speciale online al sito www.aism.it.

fonte: benessereblog.it – 27 maggio 2013

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A Loreto fino al 2 giugno "Arte al Centro", mostra di manufatti dei disabili

A Loreto si svolge Arte al Centro, la mostra di manufatti artistici realizzati dagli ospiti con disabilità dei Centri diurni, residenziali e Istituti di riabilitazione della Regione Marche allestita nei suggestivi locali del Bastione Sangallo e che si potrà visitare fino al 2 giugno. Arte al Centro è un’ importante iniziativa, promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dal Liceo Artistico “Edgardo Mannucci” di Ancona in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali di Loreto, che si inserisce nell'ambito della Biennale ArteInsieme e che mira a sottolineare il potere terapeutico e rigeneratore dell'arte e a favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate attraverso la valorizzazione dell’arte e dell’espressione artistica. Dal pesarese all'ascolano, i diversi centri invitati all'evento, hanno avuto la possibilità di presentare tre lavori realizzati dalle persone con disabilità nei diversi laboratori artistici attivati e le opere sono state esposte nella sala mostre della città mariana insieme ai bellissimi oggetti in ceramica realizzati dai ragazzi del Centro diurno “Alice” di Loreto in collaborazione con i ragazzi delle scuole medie che hanno partecipato al laboratorio di ceramica promosso dalla Fondazione Opere Laiche e Casa Hermes di Loreto. L’attività ha previsto anche la realizzazione di un punto informativo per non vedenti inerente un monumento architettonico della città. La classe 2° D dell’istituto Comprensivo “G. Solari” di Loreto ha così realizzato, con la consulenza degli esperti del Museo Omero, un bellissimo totem sensoriale relativo alla Basilica della Santa Casa, che è stato posizionato in un apposito spazio all’interno dei locali dell’Associazione Pro-Loco Felix Civitas Lauretana. Per questa prima edizione la mostra ospita anche il progetto del Centro Socio Educativo e Riabilitativo Pegaso dell'Asur Zona 1 di Pesaro, quale documento ed esempio di ampia collaborazione territoriale, finalizzata all'integrazione sociale (per info sul progetto www.azobe.it). La mostra rimarrà aperta dal 15 maggio al 2 giugno, dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: 10 - 12.30 e 17 - 19.30. fonte: anconatoday.it – 28 maggio 2013

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A giugno a Cagliari il Festival del cinema sull'autismo

Sabato primo giugno a Monte Claro l'Associazione Diversamente Onlus presenta la prima edizione del festival "AutisMovie - Festival internazionale di cortometraggi sull'autismo".

Sabato primo Giugno e Domenica due Giugno l'Associazione Diversamente Onlus presenta la prima edizione del festival "AutisMovie - Festival internazionale di cortometraggi sull'autismo". La location scelta per l'occasione sarà la sala polifunzionale del Parco di Monte Claro. Il festival ha come obiettivo dare visibilità alle tematiche inerenti l'autismo e i disturbi dello spettro autistico, avvalendosi di un mezzo comunicativo immediato ed emotivamente coinvolgente come il video, al fine di rendere i disturbi dello spettro autistico meno “invisibili”. L'associazione ha organizzato l'evento con il contributo e il patrocinio della Provincia di Cagliari e in collaborazione con l'Associazione di Promozione Sociale inMediAzione.

Programma. Si parte sabato primo giugno alle 10 e 30, ma il clou del festival sarà alle 17, con la presentazione dei candidati del festival. Sono previste proiezioni sul tema dell'autismo come "Il silenzio di Camillo", "Rumore", "Pollicino", "Il viaggio di Maria". Interverrano poi due esperti in materia: il dottor Marco Pontis, pedagogista clinico e formatore del 'Centri di Riabilitazione Globale CTR' e il professore Antioco Floris, docente di Storia del Cinema dell'Università degli Studi di Cagliari. Saranno presenti anche il Presidente della Provincia Angela Quaquero e il consigliere regionale Marco Espa.

fonte: sardegnaoggi.it – 28 maggio 2013

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In 5 città arriva il Sailing Campus 2013 della onlus "Lo spirito di stella". Si parte il 30 maggio

Lottomatica sponsorizza i "Sailing Campus 2013 - Il Gioco del Lotto", una scuola di vela itinerante di quattro giorni, per persone disabili e non, insieme a bordo delle imbarcazioni australiane della gamma Access

ROMA - L'Associazione Onlus vicentina Lo Spirito di Stella, che ha recentemente festeggiato a Gitando All, la manifestazione dedicata allo sport e al turismo accessibile che ha luogo alla Fiera di Vicenza, i suoi primi dieci anni di attività, beneficia anche quest'anno del sostegno di Lottomatica e del Gioco del Lotto. La collaborazione è iniziata qualche anno fa per la realizzazione di Spirito Libero, il tour velico gratuito per persone con disabilità a bordo del primo catamarano al mondo senza barriere Lo Spirito di Stella. Lottomatica sponsorizza i "Sailing Campus 2013 - Il Gioco del Lotto", una scuola vela itinerante della durata di quattro giorni per persone abili e disabili insieme a bordo delle imbarcazioni australiane della gamma Access.

L'iniziativa, in partenza a fine maggio, avrà luogo in 5 località italiane: dal 30 maggio al 2 giugno a Lovere (BS) con la collaborazione dell'associazione locale Disvela, dal 13 al 16 giugno a Trieste con Easy Action, dall'11 al 14 luglio a Caldonazzo con la Cooperativa Arché, dal 12 al 15 settembre a La Spezia con La Nave di Carta, dal 19 al 22 settembre a Savona con la sezione di Savona della Lega navale italiana. Il progetto gode dell'appoggio della Lega navale italiana, della Marina militare italiana e della Federazione italiana vela. Con quest'ultima sta partendo un'importante collaborazione: i "Sailing Campus 2013 - Il Gioco del Lotto" saranno utilizzati anche come corsi per "formare i formatori" Fiv.

Molti i volti noti dello sport, dello spettacolo e dell'imprenditoria che hanno dimostrato apprezzamento per i "Sailing Campus - Il Gioco del Lotto". Tra questi l'attrice, giornalista e madrina nazionale Aism Antonella Ferrari, il presidente di Enit Matteo Marzotto, lo scalatore ipovedente Simone Salvagnin e gli atleti paralimpici Fabrizio Olmi e Beatrice Vio (Bebe) che hanno visitato lo stand dedicato ai "Sailing Campus 2013 - Il Gioco del Lotto" in occasione di Gitando All.

fonte: superabile.it – 28 maggio 2013

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"Parole nel buio, uno sguardo attraverso gli occhi della mente", partite le iscrizioni

Partite le iscrizioni per partecipare alla seconda edizione di: “Parole nel buio, uno sguardo attraverso gli occhi della mente”. Questo il titolo dell’evento, giunto alla seconda edizione, che propone l’esperienza sensoriale di un reading letterario durante il quale il pubblico, bendato, potrà sperimentare un approccio alternativo al testo, per stimolare una riflessione sulla condizione del non vedente.

L’evento si terrà sabato 8 giugno alle 19.30 nella Sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni ed è organizzato dell’Associazione di Promozione Sociale “E20 Sociali – laboratori sensoriali” di Sulmona , con il patrocinio del Comune di Montesilvano, realizzato con la collaborazione dell’Assessorato alla Disabilità guidato da Enea D’Alonzo, del consigliere Fabio Vaccaro, dell’ Ufficio Disabili, della Nuova Scuola Comunale di Musica del Comune e con il contributo dell’Associazione culturale “Backstage ONLUS” di Avezzano. La partecipazione (sono aperte ufficialmente le iscrizioni) all’esperienza sensoriale è aperta a tutti ed è gratuita ma per motivi organizzativi è preferibile la prenotazione - sono già pervenute moltissime richieste - ed è raccomandata la puntualità.

Per iscriversi rivolgersi all’ufficio Disabili del Comune di Montesilvano: telefono 085 448136; fax 085 4481374; email: info@ufficiodisabili. In caso di richiesta avanzata via email o a mezzo fax è necessario indicare un recapito telefonico per essere ricontattati.Tutti i particolari dell’evento, che quest’anno ha elementi di novità, verranno illustrati in una successiva conferenza stampa nella sala del Comune di Montesilvano.

fonte: giornaledimontesilvano.com – 28 maggio 2013

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Autismo, sino al 1 giugno la campagna nazionale per la ricerca Sino al 1 giugno è possibile donare 2 euro inviando un sms al 45502 per sostenere le ricerche dell'Universita? Campus Bio-Medico di Roma, volti a individuare nuovi metodi diagnostici e nuove terapie contro l'autismo. Il Centro di Ricerca dell'ateneo romano è l' unico ente del Sud-Europa coinvolto nel grande progetto EU-AIMS. "La ricerca verso una cura -- spiega il Professor Antonio Persico, responsabile del gruppo di ricerca di Neuropsichiatra Infantile dell'Universita’ Campus Bio-Medico di Roma -- si sta indirizzando verso terapie molecolari personalizzate, gia’ in fase avanzata di studio per alcuni sottogruppi di pazienti". L'Italia e’ in prima linea. Maggiore capacita’ diagnostica e innalzamento dell'eta’ dei genitori al momento del concepimento tra i principali fattori all'origine del boom dei casi diagnosticati: uno su cento nascite. fonte: osservatoriomalattierare.it – 30 maggio 201 3

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Catania, alla scoperta degli abissi con i sub non v edenti e in carrozzina .Una passione profonda e intensa come gli abissi. E’ quella che lega i diversamente abili dell’associazione onlus ‘Life’ alla voglia di imparare, superare le difficoltà, nuotare e immergersi nel mare di Catania. Nell’acronimo inglese ‘Life’ è racchiuso il segreto di quello che i portatori di handicap mettono in pratica: life improvement for every disable person (miglioria della vita del disabile attraverso lo sport). Abbattere le barriere fisiche e mentali legate al mondo della disabilità. E così accade che paraplegici, persone non vedenti, sordi si immergono armati di muta e boccaglio per scoprire l’affascinante mondo degli abissi. Artefice di questa sfida è Carmelo La Rocca, 52 anni, catanese interprete del Governo americano, dal 1995 professionista di immersioni. Carmelo, a 18 anni, ha avuto un incidente in moto e da quel momento ha iniziato e vinto la lotta per una vita normale, dopo la riabilitazione. Lo sport, anche quello più estremo, come le immersioni, diventa un momento di affermazione. “Riappropriarsi della propria vita - ha spiegato Carmelo Rocca - dopo un evento invalidante è un momento importantissimo. E’ la voglia di scommettersi su sé stessi e la passione per il mare la forza della nostra associazione. Quotidianamente abbiamo a che fare con le disabilità dei ragazzi e con loro creiamo tecniche per scendere sott’acqua in sicurezza. Abbiamo brevettato tantissimi disabili che si sono avvicinati alla nostra associazione Life per migliorare e rendere normale la vita attraverso lo sport”. L’associazione ‘Life’ ha aderito al progetto ‘DiveActive’ che permetterà a 15 diversamente abili di avviare un percorso di formazione lavoro nel campo della promozione turistica e del diving e che conseguiranno la qualifica di operatore turistico e guida subacquea. Le persone diversamente abili da assistite diventano assistenti. L’assenza di peso in acqua e l’utilizzo delle attrezzature per le immersioni svolgono un’importante funzione riabilitativa per il corpo e per la mente. “Grazie ad un finanziamento regionale – ha aggiunto La Rocca – abbiamo aderito al progetto ‘DiveActive’ rivolto a quelle persone che hanno disabilità compatibili con l’attività subacquea. Il disabile da assistito diventa assistente dopo un percorso di formazione riuscendo ad acquisire quelle competenze per diventare delle guide subacquee e trovare un posto di lavoro, non solo in Italia, ma anche all’estero”. I ragazzi dell’associazione ‘Life’ hanno già conseguito importanti risultati con due record del mondo. Martino Florio con le sue immersioni ad aria ha raggiunto i 51 metri di profondità nell’area protetta del Plemmirio, nelle acque di Siracusa. Martino è un paraplegico, costretto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente stradale. C’è poi il record di Benedetta Spampinato, ragazza ipovedente, affetta dalla nascita da amaurosi di Leber. Ha battuto il record mondiale di immersione ad aria raggiungendo i 41 metri di profondità. Benedetta, con il supporto degli istruttori di diving, ha realizzato anche un percorso subacqueo di biologia marina e di archeologia, il primo in Italia, per non vedenti e ha perfettamente illustrato agli ospiti a terra i tesori degli abissi attraverso la cartellonistica in braille. L’esperienza (non) visiva di Benedetta è diventata un percorso tattile nell’area marina protetta dei Ciclopi. Dal 2010 l’associazione ‘Life’ collabora anche con l’Unità spinale dell’ospedale Cannizzaro di Catania per la riabilitazione dei diversamente abili. fonte: blogsicilia.it – 29 maggio 2013

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È al lavoro una vera “Accademia Europea dei Pazient i”

Infatti, il progetto europeo “EUPATI”, nato nel 2012 e di durata quinquennale, con il coinvolgimento di dodici Paesi, consentirà ai pazienti e ai loro familiari di prepararsi ad avere un ruolo attivo nei processi di ricerca, sviluppo e approvazione di nuove terapie. A organizzare la prima conferenza di “EUPATI”, in aprile a Roma, è stata la “task force” italiana, nella quale Filippo Buccella è il rappresentante delle associazioni di pazienti

Si chiama EUPATI (European Patients’ Academy on Therapeutic Innovation) ed è il primo progetto guidato dalle associazioni di pazienti di tutta Europa – rappresentate a livello continentale dall’EPF (European Patients’ Forum) – iniziativa avviata lo scorso anno, per favorire l’accesso a una formazione di alta qualità (certificata dall’European Patients’ Academy) e centrata sull’acquisizione della conoscenza dei complessi meccanismi che guidano la ricerca e lo sviluppo di innovazione in campo terapeutico.

«L’obiettivo – spiega Filippo Buccella, presidente dell’Associazione Parent Project – è quello di consentire ai pazienti e ai caregiver [assistenti di cura, N.d.R.] di rivestire un ruolo chiave nell’implementazione di strategie di ricerca, nei processi di approvazione, nell’accesso ai trattamenti e nella loro ottimizzazione. In tal senso, tra i temi oggetto della formazione ci saranno la medicina personalizzata e quella predittiva, il disegno e la conduzione degli studi clinici, la tollerabilità dei farmaci, la valutazione rischio/beneficio, la farmaco-economia e il coinvolgimento dei pazienti nello sviluppo farmaceutico».

Ed è proprio Buccella a rappresentare le associazioni dei pazienti nell’NLT italiano (National Liaison Team, ovvero “Squadra di Alleanza Nazionale”), gruppo che – come per quelli degli altri Paesi coinvolti – si propone di individuare iniziative qualificanti da condurre appunto a livello nazionale e locale. Insieme a lui, Lucia Morandi dell’Istituto Besta di Milano, rappresentante del mondo accademico e un esponente dell’industria farmaceutica.

Nell’aprile scorso, a Roma, EUPATI ha vissuto la sua prima Conferenza, ove è stato sostanzialmente delineato il probabile scenario futuro nella partnership tra pazienti, mondo accademico, istituzioni e industria farmaceutica.

Di durata quinquennale, il progetto, come detto, è stato avviato nel 2012 – grazie al finanziamento della Comunità Europea e dell’EFPIA (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations) – per iniziativa della partnership pubblico-privata IMI (Innovative Medicines Initiative), allo scopo di fornire ai pazienti informazioni scientificamente valide, oggettive ed esaustive, in materia di Ricerca e Sviluppo (R&D) di nuove terapie. Le trenta organizzazioni non profit che ne fanno parte operano per coinvolgere attivamente le comunità di pazienti, l’opinione pubblica, il mondo accademico e le stesse industrie farmaceutiche rappresentate a livello europeo dall’EFPIA.

Nei primi dodici mesi di attività, sono stati definiti la governance del progetto e individuati i temi centrali su cui intervenire in ciascuno dei dodici Paesi europei che hanno aderito.

fonte: superando.it – 30 maggio 2013

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Sabato Itinerario per disabili psichici sulla Murgi a Materna Prove generali di accessibilità nel Parco della Murgia Materana. Sabato 1 Giugno ore 17, nell’ambito del 1° weekend del progetto Naturarte, l’Ente Parco della Murgia Materana, in collaborazione con l’associazione culturale SassieMurgia e la cooperativa Progetto Popolare, consentirà alle persone con disabilità di visitare una delle aree del parco più caratteristiche, con i suoi paesaggi aspri e affascinanti, alla scoperta di un mondo lontano anni luce, fatto di pastori e contadini, che hanno popolato per secoli queste contrade per trarvi quel poco di cui avevano bisogno per vivere. In compagnia di Luca Petruzzellis, guida del Parco della Murgia Materana e presidente dell’associazione SassieMurgia, e degli operatori della coop. Progetto Popolare, i partecipanti potranno verificare con le proprie mani la consistenza della roccia calcarea, annusare il profumo del timo e della santoreggia e scoprirne usi pastorali e vecchie e nuove proprietà terapeutiche; scopriranno ingegnosi sistema di canalizzazione delle acque piovane e le tradizioni artistiche e religiose locali, ben evidenti nelle chiese rupestri dell’area. La partecipazione all’ itinerario è gratuita, ma, essendo concepito per rispondere a bisogni ed esigenze speciali, è indispensabile la prenotazione al numero 338/5226362. fonte: basilicatanet.it – 30 maggio 2013

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#iosegno, la Lis in videoclip

E’ stato girato a Roma, nell’area industriale di Via di Portonaccio, il videoclip #iosegno, un progetto musicale a sostegno della campagna nazionale per il riconoscimento della Lingua italiana dei segni. All’interno dello spazio offerto dalla Scuola di Musica TotemTanz i ragazzi di Radio Kaos ItaLis, MeddleTv, web tv indipendente e Stanza 101, agenzia di comunicazione, hanno realizzato il videoclip musicale della canzone scritta da Adriano Bono ed eseguita insieme allaTorpedo Sound Machine feat. Kutso.

I protagonisti sono proprio i ragazzi di Radio Kaos ItaLis, la prima radio creata e diretta da sordi e udenti in Italia, che si alternano nel segnare la canzone insieme al cantautore Adriano Bono, alla Torpedo Sound Machine e ai Kutso. Nel video - scritto e diretto da Chiara Aliberti e Giovanni Lupi, videomaker di Stanza 101 e MeddleTv - le barriere del suono sono completamente abbattute dalla lingua italiana dei segni, eseguita a ritmo di musica dai ragazzi sordi e dai cantanti.

fonte: sordionline.com – 31 maggio 2013

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Isole Tremiti, corso di formazione sub per 4 non ve denti Monte Sant’Angelo – IL Parco Nazionale del Gargano e le “diverse abilità”: le buone pratiche. “La consegna di brevetti agli amici non vedenti è la seconda fase che avevamo promesso di realizzare quando, l’anno scorso, avevamo formato gli istruttori dei diving di Tremiti per accompagnare i diversamente abili. Questo nuovo corso è la ciliegina sulla torta del 18° compleanno dell’Ente Parco (istituito con D.P.R. del 5 giugno 1995) che festeggeremo con una settimana di eventi proprio a Tremiti – dichiara il Presidente Stefano Pecorella-. Nessuno deve rimanere indietro ed escluso, perché le Diomedee, così come tutto il Gargano e la sua Area Protetta, sono un paradiso che tutti devono poter godere. Quando si parla di sostenibilità dello sviluppo, io intendo anche la prerogativa di includere e mettere tutti sullo stesso piano. Con nostra grande soddisfazione – conclude il Presidente- Tremiti sta diventando un laboratorio di successo a cui molti guardano con grande interesse. Possiamo dire di aver vinto la nostra prima scommessa, ridato smalto alle Diomedee, nonché pari diritti e dignità a cittadini ed ospiti”. “Noi – fa eco Angela Pinto Costantino, Presidente dell’Associazione Albatros- combattiamo la battaglia contro l’ovvio, contro il luogo comune, contro l’ignoranza intesa come ‘non conoscenza’: non è affatto ‘ovvio’ portare un cieco sott’acqua. Il pensare comune che il cieco, in quanto tale, non ha niente da fare sott’acqua perché sott’acqua si ‘vede’ e quindi…. Sottolineiamo che uno dei cardini della nostra didattica subacquea per non vedenti è l’osservazione: tutti vedono, alcuni guardano, pochissimi osservano. Ma – prosegue – è proprio con l’osservazione che si impara a conoscere, che si scoprono analogie e differenze, e solo con la conoscenza si abbatte la paura, la diffidenza, il pregiudizio nei confronti dell’ignoto e del ‘diverso’. Saranno Daniela Pierri di Bologna , Roberto Polsinelli di Roma ; Carmine Cesario di Bari, Giampiero Sacco di Frosinone i prossimi quattro corsisti che vivranno le emozioni che il mare regala”. La stagione turistica delle Isole Tremiti ricomincia in bellezza, esattamente come era finita quella del 2012, ovvero all’insegna dell’abbattimento delle barriere umane ed ideologiche. Dopo il successo riscosso anche alla Bit di Milano, torna ‘Fondali Aperti’, il progetto che l’Ente Parco Nazionale del Gargano e l’Area Marina Protetta di Tremiti hanno avviato in collaborazione con l’Associazione ‘Albatros- Progetto Paolo Pinto’, per formare 4 istruttori subacquei per accompagnare i non vedenti sui fondali delle isole diomedee. Dal 3 al 9 giugno, come da indicazioni del Presidente Stefano Pecorella, l’esperienza si ripete, ma, stavolta, il corso subacqueo (che sarà gratuito poiché finanziato dall’Area Marina Protetta) è incentrato sulla preparazione di quattro non vedenti alle immersioni sui fondali delle L’ Ente Parco, particolarmente attento nei confronti della “diversa abilità”, già nell’estate del 2012 aveva promosso un corso per la formazione di istruttori e/o guide per l’accompagnamento in mare di subacquei non vedenti, attraverso delle specifiche tecniche didattiche, un operatore qualificato, per ogni diving locale. Tale metodica didattica ha una impostazione che cambia l’approccio statico e ghettizzante della realizzazione di un sentiero, esclusivamente riservato ai disabili, in uno diretto che fa sentire il non vedente, non più solo trasportato passivamente sott’acqua, ma protagonista assoluto della sua immersione.

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In sintesi il sub non vedente può immergersi insieme agli altri sub ed eseguire le stesse identiche immersioni che fanno gli altri in qualsiasi luogo senza doversi limitare ai soli sentieri subacquei attrezzati, esplorando e “osservando” con le mani e attraverso un riconoscitore subacqueo in Braille gli habitat sommersi e le specie senza sentirsi diverso. Le Isole Tremiti sono una delle più rinomate mete per i turisti subacquei. L’ambiente marino rappresenta, infatti, uno dei gioielli più preziosi di tutto il Mediterraneo, un vero e proprio paradiso subacqueo, per questo il corso si svolgerà dal 3 al 9 giugno 2013 proprio alle Isole Tremiti all’interno della rinomata Area Marina Protetta. L’Ente Parco mette a disposizione della iniziativa risorse finanziarie idonee a garantire la gratuità del corso completo comprensivo di ore di docenza teoria, piscina, pratica, immersioni, istruttore con rapporto 1/1, Kit allievo comprensivo di (brevetto internazionale, diploma, algario, libretto in braille di immersione, cd del corso, maglia, muta subacquea su misura). Dopo i sei giorni di corso, gran finale sabato 8 giugno alle ore 22,00 con la cerimonia di consegna dei brevetti che avverrà nella Piazzetta di San Domino, alla quale farà da cornice una serata di valorizzazione e sensibilizzazione delle tematiche legate alla diversabilità. fonte: statoquotidiano.it – 31 maggio 2013

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Palermo - “Notre Dame di Paris in LIS” al Teatro Za ppalà Sabato 1° giugno alle 21.00 presso il Teatro Franco Zappalà di Palermo in via Autonomia Siciliana, si terrà per la prima volta in Sicilia il “Notre Dame de Paris in LIS” una versione del musical prodotto da David Zard, completamente accessibile sia ad un pubblico di sordi che di udenti. Ideatrice dell’evento e regista è Laura Santarelli del TG UNO RAI LIS, direttrice della Scuola Interpreti LIS dell’Accademia Europea Sordi e Presidente della stessa Accademia, figlia di sordi, già reduce da esperienze teatrali musicali per sordi nelle edizioni di Sostieni le Mie Mani 1 e 2 a ciascuna delle quali è stata conferita la Medaglia al merito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Anche il “Notre Dame de Paris in LIS”, proprio per i suoi obiettivi, ha ottenuto la Medaglia al merito del Presidente della Repubblica. Il “Notre Dame de Paris in LIS” nasce proprio con l’intento di consentire ad un pubblico sordo di accedere a questo tipo di spettacoli. L’evento è infatti totalmente accessibile grazie all’integrale traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS) effettuata dagli stessi interpreti/attori che recitano sul palco in LIS e grazie alla sopratitolazione in tempo reale di tutto l’evento in lingua italiana. Sullo sfondo verrà inoltre proiettata la versione originale dello spettacolo nel suo allestimento dell’Arena di Verona. Tale iniziativa si pone quindi come obiettivo quello dell’abbattimento delle barriere della comunicazione consentendo ai sordi di seguire l’opera insieme agli udenti al fine di garantire in termini di accessibilità l’applicazione di un diritto sancito dalla Convenzione ONU per le persone in condizioni di disabilità. Gli attori/interpreti sul palco sono tutti allievi ed ex allievi della Scuola Interpreti LIS dell’Accademia Europea Sordi Onlus nelle due sedi di Roma e Palermo. Proprio per il valore dell’iniziativa lo spettacolo ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Palermo. fonte: ilmoderatore.it – 31 maggio 2013

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Alla Cittadella dei Giovani la prima rassegna di ar te e disabilità in Valle d'Aosta AOSTA. Sarà inaugurata sabato 8 giugno, alle ore 15, alla Cittadella dei Giovani di Aosta, la prima rassegna di arte e disabilità "L'arte dell'espressione - Io ci sono". Il progetto, realizzato con il contributo dell'assessorato regionale delle politiche sociali, consiste in una serie di laboratori teatrali, spettacoli e rassegne in cui il teatro incontra il turismo, il sociale e la cultura. L'evento, che si svolgerà sabato 8 e domenica 9 giugno, dalle ore 15 alle 21, è gratuito e aperto a tutti i cittadini. "La rassegna - si legge nella nota di presentazione - è stata pensata come un'occasione d'incontro e di scambio tra le varie realtà che operano nel campo della disabilità attraverso l'espressione artistica, con l'obiettivo comune di favorire l'integrazione delle persone con disabilità, valorizzando l'importanza dell'unione nelle differenze. Una mostra di arti visive con proiezioni, concerti, laboratori e spettacoli teatrali, esibizioni di musica e danza, che vogliono essere anche un momento di festa, confronto e conoscenza con i cittadini e il territorio valdostano". fonte: aostaoggi.it – 31 maggio 2013