I CONTROLLI DI POLIZIA COMMERCIALE -

IL COMMERCIO SU AREA PRIVATA

Riccardo Perini 21 SETTEMBRE 2016

LEGISLAZIONE COMMERCIALE

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO (COMUNITARIA, STATALE, REGIONALE, COMUNALE)

I PROFILI TUTELATI: TUTELA DEL CONSUMATORE, TUTELA DELLA CONCORRENZA, TUTELA DEI RESIDENTI, TUTELA IGIENICO-SANITARIA, PUBBLICA SICUREZZA

LE MACRO-TIPOLOGIE DI ATTIVITA’ COMMERCIALI I SETTORI MERCEOLOGICI I REQUISITI SOGGETTIVI ED OGGETTIVI CONTROLLI E SANZIONI: IL RUOLO DELLA POLIZIA

LOCALE

PRINCIPALI MACRO-TIPOLOGIE

Commercio al dettaglio su area privata è svolto da chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende direttamente su aree o spazi di proprietà privata al consumatore finale (art. 4 D. lgs. 114/98).

Commercio all’ingrosso: vendita rivolta ad altri commercianti, o ad utilizzatori professionali o ad altri utilizzatori in grande si parla invece di commercio all’ingrosso (art. 4 D. lgs. 114/98).

Commercio al dettaglio su area pubblica: attività di vendita di merci al dettaglio e somministrazione di alimenti e bevande effettuate su aree pubbliche, comprese le aree private delle quali il Comune abbia la disponibilità, attrezzate o meno, coperte o scoperte (art. 27 D. Lgs. 114/98).

Somministrazione al pubblico di alimenti e bevande: vendita per il consumo sul posto, compresi i casi in cui gli acquirenti consumano i prodotti nei locali dell'esercizio o in una area aperta al pubblico, a tal fine attrezzati (art. 64 L.R. 6/10)

COMMERCIO SU AREA PRIVATA –PRINCIPALI NORME APPLICATE IN LOMBARDIA

IL TESTO UNICO REGIONALE DEL COMMERCIO (LEGGE REGIONALE 6 DEL 2010)

IL DECRETO LEGISLATIVO 114 DEL 1998 IL DECRETO LEGISLATIVO 59 DEL 2010 LE LEGGI SPECIFICHE IN MATERIA DI PESI,

IGIENE, ETICHETTATURA DI PRODOTTI IL CODICE DEL CONSUMO (DECRETO

LEGISLATIVO 206 DEL 2005)

INTRODUZIONE ALLA LEGISLAZIONE COMMERCIALE. LE NOVITA’ NORMATIVE DI QUESTI ULTIMI ANNI / 1

IL DECRETO LEGISLATIVO 59/10 (POI MODIFICATO DAL D. LGS 147/12) DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA BOLKESTEIN MODIFICA I REQUISITI DI ACCESSO ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI E DI SOMMINISTRAZIONE, NELL’OTTICA DELLA LIBERALIZZAZIONE L’INTRODUZIONE DELLA SCIA (SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA’) AD EFFICACIA IMMEDIATA CON LEGGE 122/10 (CONVERS. DL 78/10) LA LIBERALIZZAZIONE DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E DEI PUBBLICI ESERCIZI (DL 201/11)

INTRODUZIONE ALLA LEGISLAZIONE COMMERCIALE. LE NOVITA’ NORMATIVE DI QUESTI ULTIMI ANNI / 2

IL DL 5/12 E LE LINEE GUIDA DELLA CONFERENZA UNIFICATA DEL 24 GENNAIO 2013 IN TEMA DEI CONTROLLI NELLE IMPRESE SECONDO CRITERI PROGRAMMATORILA RIDEFINIZIONE DELLE REGOLE PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI DI POSTEGGIO DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA, A SEGUITO DELL’INTESA IN CONFERENZA UNIFICATA DEL 5 LUGLIO 2012 E DELLE MODIFICHE ALLA L.R. 6/10ALCUNI INTERVENTI LEGISLATIVI REGIONALI IN MATERIA DI LOTTA ALLE LUDOPATIE, CONSUMO SUL POSTO DI ALIMENTI, CENTRI MASSAGGIPROSSIME NOVITA’ DA DECRETI LEGISLATIVI IN MATERIA DI SCIA E CONFERENZA DI SERVIZI

SCIA - Ambito Applicativo NEL COMMERCIO SU AREA PRIVATA

• APERTURA E TRASFERIMENTO DI SEDE DI UN ESERCIZIO DI VICINATO

• AMPLIAMENTO DELLA SUPERFICIE DI UN ESERCIZIO DI VICINATO FINO AL LIMITE DI LEGGE

• SPACCI INTERNI• APPARECCHI AUTOMATICI (SOLO ALL’INIZIO POI

SOLO PER ALIMENTI COMUNICAZIONE SEMESTRALE ALL’ASL)

• PER CORRISPONDENZA O TRAMITE TELEVISIONE O ALTRI SISTEMI DI COMUNICAZIONE

• VENDITA PRESSO IL DOMICILIO DEI CONSUMATORI

NOTIFICA SANITARIA

LA SCIA FUNGE ANCHE DA NOTIFICA SANITARIA (REG. CE 852/04) PER LA VENDITA DI ALIMENTI IN ESERCIZI DI VICINATO

LA SCIA FUNGE SOLO DA NOTIFICA SANITARIA PER LA VENDITA DI ALIMENTI IN MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA

SCIA / QUANDO PRESENTARLA

TELEMATICAMENTE AL SUAP, CONTESTUALMENTE ALL’ATTIVAZIONE DELL'UNITÀ LOCALE (COMMERCIALE O PRODUTTIVA) A CUI SI RIFERISCE

ALLA DATA DI PRESENTAZIONE L’OPERATORE DEVE AVERE TUTTI I REQUISITI MORALI E PROFESSIONALI NONCHE’ QUELLI STRUTTURALI

SE LA SCIA FUNGE ANCHE DA NOTIFICA “SANITARIA“, ESSA COSTITUISCE TITOLO SUFFICIENTE DAL PUNTO AMMINISTRATIVO ALL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITÀ ( NEGOZI DI VICINATO, FORME SPECIALI DI VENDITA, ECCETERA);

SE LA SCIA FUNGE SOLO DA NOTIFICA “SANITARIA“, DEVE ESSERE PRESENTATA DOPO L'OTTENIMENTO DEL TITOLO AUTORIZZATIVO ED ALL’ATTO DELL'INIZIO ATTIVITÀ, NEI CASI IN CUI L'ATTIVITÀ RICHIEDA PREVENTIVAMENTE UN'AUTORIZZAZIONE AMMINISTRATIVA (MEDIE O GRANDI STRUTTURE)

MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA

PER APRIRE, AMPLIARE O TRASFERIRE UNA MEDIA/GRANDE STRUTTURA DI VENDITA OCCORRE PRESENTARE DOMANDA , CORREDATA DEI NECESSARI DOCUMENTI .

LE DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE PER LE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA SI INTENDONO ACCOLTE QUALORA, ENTRO NOVANTA GIORNI DALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA, NON SIA STATO COMUNICATO DAL COMUNE UN PROVVEDIMENTO DI DINIEGO.

PER LE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA IL PROCEDIMENTO DIAUTORIZZAZIONE COMMERCIALE È CONTESTUALE A QUELLO ABILITATIVO DI CARATTERE URBANISTICO EDILIZIO.

PER LE GRANDI STRUTTURE DI VENDITA L'APERTURA, IL TRASFERIMENTO E L'AMPLIAMENTO SONO SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE RILASCIATA DAL COMUNE COMPETENTE PER TERRITORIO, A SEGUITO DELLA CONFERENZA DI SERVIZI CHE SI TIENE IN REGIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 9, COMMA 3, DEL D.LGS N. 114/1998.

REQUISITI MORALI (PER TUTTI) ART. 71 D. LGS. 59/10

ASSENZA DI DETERMINATI PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI IL DIVIETO DI ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ PERMANE DI NORMA

PER LA DURATA DI CINQUE ANNI A DECORRERE DAL GIORNO IN CUI LA PENA È STATA SCONTATA.

NON SUSSISTE DIVIETO PER COLORO CHE HANNO RIPORTATO SENTENZA DI FALLIMENTO

IL DIVIETO DI ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ NON SI APPLICA IN CASO DI SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA

IN CASO DI SOCIETÀ I REQUISITI MORALI DEVONO ESSERE POSSEDUTI DAL LEGALE RAPPRESENTANTE, DA ALTRA PERSONA PREPOSTA ALL’ATTIVITÀ COMMERCIALE E DA TUTTI I SOGGETTI CHE RIVESTONO QUALIFICA DI AMMINISTRATORE.

IN CASO DI DITTE INDIVIDUALI I REQUISITI MORALI DEVONO ESSERE POSSEDUTI DAL TITOLARE ED EVENTUALE PREPOSTO

REQUISITI PROFESSIONALI

ATTUALMENTE SONO PREVISTI REQUISITI ALTERNATIVI PROFESSIONALI PIÙ AMPI, RISPETTO ALLE NORME VIGENTI SINO 2012 SONO IDENTICI QUELLI RICHIESTI PER IL COMMERCIO DI ALIMENTI SU AREA PRIVATA, SU AREA PUBBLICA E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDECHI HA MATURATO REQUISITI PER COMMERCIO ALIMENTI PUO’ EFFETTUARE SOMMINISTRAZIONE E VICEVERSA

D. LGS. 59/10 – REQUISITI PROFESSIONALI PER VENDITA E SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI POST MODIFICHE D. LGS. 147/12

REQUISITI PROFESSIONALI NON RICHIESTI SE LE ATTIVITA’ SONO EFFETTUATE NEI CONFRONTI DI UNA CERCHIA DETERMINATA DI PERSONE (CIRCOLARE MISE 3656/12).

REQUISITI PROFESSIONALI NON RICHIESTI PER COMMERCIO ALIMENTARE ALL’INGROSSO

VALIDA ANCHE PRATICA PROFESSIONALE IN PROPRIO ED ISCRIZIONE AL REC OTTENUTA PRIMA DEL LUGLIO 2006

DISCIPLINA DEI CORSI REGIONALI CONTENUTA NELLA DGR 887 DEL 2010

VALIDO ANCHE DIPLOMA DI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE O DI LAUREA, ANCHE TRIENNALE, PURCHÈ NEL CORSO DI STUDI SIANO PREVISTE MATERIE ATTINENTI AL COMMERCIO, ALLA PREPARAZIONE O ALLA SOMMINISTRAZIONE DEGLI ALIMENTI.

TITOLARE DITTA INDIVIDUALE PUO’ NOMINARE PREPOSTO IN POSSESSO TALI REQUISITI

GLI ASPETTI DA CONTROLLARE ALL’INTERNO DI UN ESERCIZIO

COMUNICAZIONE ALL’UTENZA ORARI PRATICATI E EVENTUALI GIORNI CHIUSURA

PUBBLICITA’ PREZZI VENDITE STRAORDINARIE USO DELLE BILANCE PER VENDITA DI

ALIMENTI ASPETTI IGIENICO-SANITARI ETICHETTATURA PRODOTTI ALIMENTARI

E NON ALIMENTARI

LA LIBERALIZZAZIONE DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI

DAL 1 GENNAIO 2012 Le Regioni e gli enti locali hanno dovuto adeguare le

proprie disposizioni legislative e regolamentari rispetto al venir meno dei vincoli in materia di orari e giorni di chiusura. (combinato disposto dell’art. 31 del Decreto LEGGE 201/11 e dell’art. 35 del D.L. 98/11)

VEDASI AL RIGUARDO CIRCOLARE MISE 3644 DEL 28 OTTOBRE 2011

RESTA SOLO L’OBBLIGO PER L'ESERCENTE A RENDERE NOTO AL PUBBLICO L'ORARIO DI EFFETTIVA APERTURA E CHIUSURA DEL PROPRIO ESERCIZIO MEDIANTE CARTELLI O ALTRI MEZZI IDONEI DI INFORMAZIONE.

PUBBLICITA’ DEI PREZZI

OBBLIGO DI INDICAZIONE DEL PREZZO IN MODO CHIARO E BEN LEGGIBILE

OLTRE INDICAZIONE PREZZO DI VENDITA, ANCHE PREZZO PER UNITA’ DI MISURA (ART. 14 D. LGS. 206/05), SALVO ALCUNE ECCEZIONI

SANZIONE AMMINISTRATIVA: 1.032 €P.M.R. – COMPETENZA AUTORITA’ COMUNALE

LE VENDITE STRAORDINARIE

VENDITE STRAORDINARIE (ART. 113 L.R. 6/10): SALDI, PROMOZIONI, LIQUIDAZIONI

ECCETTO LIQUIDAZIONI, NON SOGGETTE A COMUNICAZIONE

OBBLIGO INDICAZIONE PREZZO BASE BARRATO / PERCENTUALE SCONTO

FACOLTA’ INDICAZIONE PREZZO FINALE NO PUBBLICITA’ INGANNEVOLI /

INFORMAZIONI VERITIERE CIRCA RIBASSI CHIARA DISTINZIONE CON MERCI NON

SCONTATE OBBLIGO RIMBORSO O SOSTITUZIONE

PRODOTTI DIFETTOSI

SANZIONI PECUNIARIE PER VIOLAZIONI IN MATERIA DI COMMERCIO SU AREA PRIVATA

PMR 5.164 € PERMANCANZA REQUISITI PROFESSIONALI/MORALI APERTURA, TRASF. DI SEDE, AMPLIAMENTO SUPERFICIE SENZA

SCIA PER ESERCIZI DI VICINATO O, PER MEDIE E GRANDI STRUTTURE, SENZA AUTORIZZAZIONE

PMR 1.032 € PER INOSSERVANZA DISPOSIZIONI CIRCA PREZZIOMESSA SCIA PER SUBINGRESSI E CESSAZIONI

PMR 1.000 € PER INOSSERVANZA DISPOSIZIONI CIRCA VENDITE STRAORDINARIE

PMR 66 € (ESERCIZI VICINATO) - € 1.000 (MEDIE STRUTTURE) –3.333 € (GRANDI STRUTTURE) PER

OMESSA COMUNICAZIONE ALL’UTENZA DEGLI ORARI PRATICATI

VENDITA A PESO E BILANCE

VENDITA A PESO E BILANCE (L. 441/81)

PER I PRODOTTI PER CUI SUSSISTE L’OBBLIGO DI INDICAZIONE DEL PREZZO PER UNITA’ DI MISURA, LA VENDITA DEVE ESSERE EFFETTUATA A PESO

LA VENDITA DEVE AVVENIRE AL NETTO DELLA TARA

LA BILANCIA DEVE CONSENTIRE LA VISUALIZZAZIONE DEL PESO NETTO E DELLA PARTE FRONTALE E LATERALE

SALVE IPOTESI PENALI, SANZIONE AMMINISTRATIVA 154 € - COMPETENZA CCIAA

LE BILANCE DEVONO:

Essere di tipo approvato Avere i sigilli intatti Essere sottoposte a verifica prima

dell’utilizzo ( solitamente effettuata dal costruttore)

Essere sottoposte a verifica triennale comprovata dalla presenza di adesivo distruttibile alla rimozione con indicata la scadenza, deve essere di forma quadrata di 40 mm. Di lato, colore verde e caratteri di stampa nero.

LE PRESCRIZIONI CONTENUTE NEI REGOLAMENTI LOCALI D’IGIENE

LOCALI IN BUONE CONDIZIONI (NO MUFFE ED ESALAZIONI, AEROILLUMINAZIONE, PAVIMENTI PULITI)

ATTREZZATURE E UTENSILI PULITI E AL RIPARO DA POLVERE E INSETTI

ALIMENTI PROTETTI DAL CONTATTO CON IL PUBBLICO

DIVIETO MANEGGIO DENARO E MANIPOLAZIONE ALIMENTI IN MODO DA EVITARE INSUDICIAMENTO

LOCALE/VANO PER RIFIUTI CON CONTENITORI A TENUTA E LAVABILI

ADDETTI CURATI NELLA PULIZIA PERSONALE E NELL’ABBIGLIAMENTO

LO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

ETICHETTATURA DEI PRODOTTI

I PRODOTTI POSTI IN VENDITA SONO SOGGETTI AD ETICHETTATURA, IN BASE AL CODICE DEL CONSUMO.

QUANDO PER I PRODOTTI SPECIFICI NON SIA PREVISTA UNA NORMATIVA DI SETTORE, IL CODICE DEL CONSUMO STABILISCE LE INDICAZIONI MINIME CHE DEVONO ESSERE RIPORTATE SULLE CONFEZIONI IN LINGUA ITALIANA

AUTORITA’ COMPETENTE: CCIAA

ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI

DISCIPLINA CONTENUTA NEL D. LGS 109/92. I PRODOTTI ALIMENTARI VENDUTI SFUSI DEVONO ESSERE

MUNITI DI APPOSITO CARTELLO, APPLICATO AI RECIPIENTI CHE LI CONTENGONO OPPURE APPLICATO NEI COMPARTI IN CUI SONO ESPOSTI.

SUL CARTELLO DEVONO ESSERE RIPORTATE, TRA L’ALTRO: A) LA DENOMINAZIONE DI VENDITA;B) L'ELENCO DEGLI INGREDIENTI;C) LE MODALITÀ DI CONSERVAZIONE PER I PRODOTTI ALIMENTARI ;D) LA DATA DI SCADENZA PER I PRODOTTI RAPIDAMNETE DEPERIBILI

SANZIONE AMMINISTRATIVA PREVISTA PER VENDITA OLTRE DATA DI SCADENZA NON PER VENDITA OLTRE TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE.

AUTORITA’ COMPETENTE: ASL

I PRODOTTI ORTOFRUTTICOLIETICHETTATURA DEI PRODOTTI

I PRODOTTI ORTOFRUTTICOLIETICHETTATURA – D. LGS. 306/02

TALI PRODOTTI DEVONO ESSERE COMMERCIALIZZATI CON ESPOSTE IN MODO CHIARO E BEN LEGGIBILE LE INDICAZIONI RELATIVE:

ALLA VARIETÀ (ESATTA TIPOLOGIA DEL PRODOTTO – ES. MELE STARK)

ALL’ORIGINE DEL PRODOTTO (IL PAESE DI ORIGINE O ZONA DI PRODUZIONE)

ALLA CATEGORIA (CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO – ES. EXTRA, CATEGORIA I° ). QUESTE INDICAZIONI DEVONO ESSERE FORNITE SIA PER PRODOTTI OFFERTI NELL’IMBALLAGGIO CHE PER QUELLI VENDUTI SFUSI.

L’ETICHETTATURA DELLA CARNE BOVINA REG. CE 1760/00 – D.LGS. 58/04

OBBLIGO DI RIPORTARE SULL’ETICHETTA SE CARNE PRECONFEZIONATA, O SU APPOSITO CARTELLO SE VENDUTA SFUSA: IL CODICE E/O NUMERO DI RIFERIMENTO LO STATO DI NASCITA LO STATO DI ALLEVAMENTO LO STATO DI MACELLAZIONE LO STATO DI SEZIONAMENTO

IL CONSUMO IMMEDIATO DI ALIMENTI IN ESERCIZI DI VICINATO/PANIFICI ARTT. 3 E 4 D.L. 223/06 COME MODIFICATO IN CONVERSIONE IN LEGGE 248/06

IN ESERCIZI DI VICINATO LEGITTIMATI ALLA VENDITA DI ALIMENTI, CONSUMO DI PRODOTTI DI GASTRONOMIA IN PANIFICI, CONSUMO DI PRODOTTI DI PROPRIA PRODUZIONE MEDIANTE L’UTILIZZO DEI LOCALI E DEGLI ARREDI DELL’AZIENDA SENZA SERVIZIO ASSISITITO

LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO N. 3603 DEL 28/9/06

“…AMMISSIBILE L’UTILIZZO DI PIANI DI APPOGGIO DI DIMENSIONI CONGRUE ALL’AMPIEZZA ED ALLA CAPACITA’ RICETTIVA DEL LOCALE, NONCHE’ LA FORNITURA DI STOVIGLIE E POSATE A PERDERE.”

CONSUMO IMMEDIATO ALIMENTI PRODOTTI IMPRESE ARTIGIANE – LR 8/09

CONSENTITA VENDITA PER IL CONSUMO IMMEDIATO ANCHE DA PARTE DI IMPRESE ARTIGIANE ALIMENTARI, PURCHE’ STRUMENTALE E ACCESSORIA ALLA PRODUZIONE

UTILIZZO ARREDI E STOVIGLIE/POSATE A PERDERE

SENZA SERVIZIO E ASSISTENZA CONSENTITO CONSUMO ANCHE IN SPAZI

ESTERNI OBBLIGO PUBBLICIZZAZIONE ORARI DI

VENDITA

ACCERTAMENTO ESERCIZIO ABUSIVO DI SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI

PLURIMI SOPRALLUOGHI IN ORARI “UTILI” ACCERTARE SE LE SEDUTE USATE ALL’INTERNO

SONO “IN MERO AUSILIO AL CONSUMO SUI PIANI D’APPOGGIO”

DESCRIVERE NUMERO E AMPIEZZA DEGLI ARREDI (SEDIE, PANCHE, SGABELLI ETC.) USATI PER CONSUMO

DESCRIVERE IL MATERIALE DELLE POSATE ACCERTARE SE VI E’ MAGGIORAZIONE DEL PREZZO VERIFICARE SE, PER PRODOTTI NON DI PROPRIA

PRODUZIONE, PRESENTATA SCIA ASSUMERE INFORMAZIONI DA TITOLARE/ADDETTI IDENTIFICARE AVVENTORI DESCRIVERE, ANCHE CON FOTOGRAFIE, LO STATO

DEI LUOGHI