La pianificazione strategica nell’Ente Locale - gestcfp.com 2016-17 1CMP02... · Modello...

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1 GLI ATTORI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE? LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL’ENTE LOCALE IL COMMON ASSESSMENT FRAMEWORK (CAF) LA BALANCED SCORECARD LA PRODUTTIVITA’ CON LA LEAN PRODUCTION LA VALUTAZIONE E IL RUOLO DELL’OIV La pianificazione strategica nell’Ente Locale Dr. Claudio Geniale GLI ATTORI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE? LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL’ENTE LOCALE IL COMMON ASSESSMENT FRAMEWORK (CAF) LA BALANCED SCORECARD LA PRODUTTIVITA’ CON LA LEAN PRODUCTION LA VALUTAZIONE E IL RUOLO DELL’OIV «Ma smantellare una fabbrica, o ribellarsi contro un governo, o rifiutarsi di riparare una motocicletta solo perché essa è un sistema, è attaccare gli effetti invece delle cause. Il sistema vero è la nostra costruzione del pensiero sistematico, la razionalità stessa, e se si smantella una fabbrica lasciando in piedi il sistema di pensiero che l’ha prodotta questo non farà che dare origine a un’altra fabbrica». R.M. Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta

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GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

La pianificazione strategica

nell’Ente Locale

Dr. Claudio Geniale

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

«Ma smantellare una fabbrica, o ribellarsi contro

un governo,

o rifiutarsi di riparare una motocicletta

solo perché essa è un sistema,

è attaccare gli effetti invece delle cause.

Il sistema vero è la nostra costruzione

del pensiero sistematico,

la razionalità stessa, e se si smantella

una fabbrica

lasciando in piedi il sistema di pensiero

che l’ha prodotta

questo non farà che dare origine

a un’altra fabbrica».

R.M. Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta

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PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

«Ora otteniamo dal personale idee più creative,

piani più organizzati e molto più dettagliati

e i nostri dipendenti affrontano con maggiore

entusiasmo il duro lavoro richiesto

dal processo di pianificazione»

(Pat Yanney, direttore di «The Navigators»)

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LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Rapporto tra organo politico e organo tecnico:

modelli

Modello MONISTICO

• Le strutture e le risorse dell’apparato sono concepite

come strumenti dei vertici politico-amministrativi. Il

politico è considerato il terminale di un processo di

aggregazione del consenso e l’origine del potere di

amministrazione dell’azienda;

• Non vi è possibilità di distinguere tra fini e mezzi, tra

politica e amministrazione: occorre sviluppare una forte

interazione tra sfera politica e dirigenza al fine di elaborare

corrette decisioni e allineare le scelte operative a quelle

strategiche;

• La dirigenza è di tipo professionale e agisce come

decision maker a fianco degli eletti con le istanze

rappresentative.

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CON LA LEAN

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LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

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Modello DUALISTICO

• Distinzione dei ruoli tra politica e dirigenza. Alla politica spetta una attività di indirizzo basata sulla definizione degli obiettivi e dei programmi e sulla valutazione e il controllo dei risultati. La dirigenza è responsabile dei risultati e in relazione a questo è dotata di poteri di gestione e dei poteri e della capacità giuridica del privato datore di lavoro.

• La dirigenza è di carattere professionale ed è diretta espressione degli organi politici a cui spettano i poteri di nomina e di revoca;

• Logica managariale orientata alla direzione per obiettivi;

• Sistema retributivo connesso ai risultati da conseguire e conseguiti.

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PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

SINDACO

è responsabile

sovraintende

nomina

SEGRETARIO COMUNALE

collabora

assiste

Attori del sistema

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PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

CONSIGLIO COMUNALE

Istituisce

programma

definisce

indirizza

SINDACO

è responsabile

sovraintende

nomina

FUNZIONI DIRIGENZIALI

dirigono

gestiscono

DIRETTORE GENERALE

predispone

propone

coordina SEGRETARIO COMUNALE

collabora

assiste

Modello monistico

GIUNTA COMUNALE

collabora

propone

trasmette impulsi

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LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

CONSIGLIO COMUNALE

Istituisce

programma

definisce

indirizza

GIUNTA COMUNALE

collabora

propone

trasmette impulsi

SINDACO

è responsabile

sovraintende

nomina

FUNZIONI DIRIGENZIALI

dirigono

gestiscono

DIRETTORE GENERALE

predispone

propone

coordina

SEGRETARIO COMUNALE

collabora

assiste

Modello dualistico

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Funzioni e tipo di decisioni nei processi attuativi

delle politiche pubbliche

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IL RUOLO

DELL’OIV

La separazione tra tecnica e politica

Tutte le tecniche hanno a che fare con la misura, e

possono realizzare ciò che realizzano perché si

guardano dal più o dal meno e così evitano una

misura maggiore o inferiore al giusto […]

rispetto a queste, la politica, in quanto tecnica

regia, non deve operare direttamente, ma

presiedere le altre tecniche che hanno il potere di

operare, in quanto sa quando è il momento

opportuno o non opportuno per gli stati di

iniziare e di portare avanti le imprese più grandi

platone “politico”

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L’area della programmazione

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DELL’OIV

Quale modello per la mia PA?

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PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il ciclo di governo

1. Analisi del contesto territoriale e delle variabili in gioco

e valorizzazione del sistema di governo territoriale

2. Identificazione e valutazione degli interessi interagenti, dei

bisogni da soddisfare e del valore pubblico da generare

3. Identificazione e qualificazione del sistema degli attori,

degli stakeholder e delle reti di relazioni

4. Programmazione delle strategie per la regolazione dei

territori, definizione di priorità strategiche rispetto a

quadri di riferimento comunitari o nazionali e formulazioni di

politiche pubbliche

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LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

5. Definizione delle modalità e degli strumenti di

governance territoriale

6. Attrazione di attori, risorse e competenze, abilitazione e

promozione della progettualità dei soggetti e degli

stakeholder, attivazione della capacità di governo degli attori

implicati.

7. Valutazione degli effetti delle politiche e degli impatti

degli obiettivi di governo territoriale

8. Sviluppo del modello sussidiario ed empowerment dei

cittadini.

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PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il significato di strategia

Bambino sperduto: “I pellerossa! Andiamo a prenderli!”

Peter Pan: “Aspetta un momento. Prima dobbiamo avere una strategia”.

Bambino sperduto: “Umm?! Che cosa è una strategia?”

Peter Pan: “E, mm…

E’ un piano d’attacco”.

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LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il significato di strategia

“Determinazione delle finalità e degli obiettivi di lungo periodo di una impresa e attuazione delle linee di condotta e allocazione delle risorse necessarie alla realizzazione di tali obiettivi”.

A. Chandler

“La strategia è il fondamento di obiettivi, finalità o scopi, comprende le politiche ed i programmi atti al raggiungimento di tali obiettivi ed è espressa in modo tale da definire il settore interno del quale l’impresa agisce o dovrà agire ed il tipo di impresa che è o dovrà essere”.

K. Andrews

“Tutto ciò che concerne la strategia di business è, in una parola, il vantaggio competitivo […]. Il solo scopo della pianificazione strategica è quello di consentire all’impresa di raggiungere, nel modo più efficiente possibile, un vantaggio sostenibile sui propri concorrenti”.

K. Ohmae

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IL RUOLO

DELL’OIV

“La strategia è un piano, o qualcosa di equivalente: una direzione, una guida o un corso d’azione nel futuro, un sentiero per muoversi da un punto all’altro”.

H. Mintzberg

“La strategia è l’evoluzione della business idea originaria, in conformità alle circostanze continuamente mutevoli. Si tratta del percorso di identificazione e soluzione di problemi e situazioni complesse.

Strategia è la scienza e l’arte di impiegare risorse disponibili, comprese le informazioni, per conseguire risultati fissati dalla politica generale di impresa”

H. Moltke

“il sistema di scelte e di azioni determinante il posizionamento strutturale, simultaneo e dinamico dell’impresa (dell’azienda) rispetto a tutti i suoi interlocutori”

Demattè

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IL RUOLO

DELL’OIV

Le 5P della strategia

Plan: per alcuni la strategia è in sostanza una sequenza di decisioni, arricchite da vari strumenti di analisi, rese pubbliche attraverso un documento strategico che metta nero su bianco.

Pattern: la strategia è un modello, un esempio da seguire più che un semplice piano, ed è data dalla coerenza di comportamento nel tempo. Questa concezione guarda quindi al comportamento passato dell’azienda.

Perspective: secondo questo concetto la strategia sta nella testa e nella “visione” dei manager o dell’imprenditore. In questo modo la strategia guarda “in alto”, cioè alla prospettiva che ci si immagina per il futuro, mantenendo l’attenzione rivolta esclusivamente all’interno dell’azienda.

Position: per alcuni la strategia consiste nel posizionare prodotti specifici in mercati specifici.

Ploy: la strategia è in questo caso intesa come una manovra voluta e pensata per contrastare un concorrente e quindi per conquistare / mantenere quote di mercato.

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Strategia e pianificazione strategica

PIANIFICAZIONE STRATEGICA = PROCESSO

Logica e processo organizzativo attraverso cui si giunge alla determinazione della strategia o alla revisione di impostazioni strategiche

STRATEGIA = RISULTATO

Scelte di fondo con cui si conseguono gli obiettivi aziendali

“Una strategia è una serie di linee guida generali usate per impostare e successivamente coordinare le azioni concrete tese a raggiungere lo scopo, in modo da dare loro la massima efficacia”.

(Wikipedia)

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IL RUOLO

DELL’OIV

Le figure gestaltiche sono suscettibili di più interpretazioni perchè gli elementi che le compongono non forniscono al cervello informazioni esatte, ma ambigue. Chi vede la figura in un modo ha difficoltà a vederla nell’altro perché la mente umana ha difficoltà a considerare simultaneamente informazioni discordanti.

Allo stesso modo le organizzazioni elaborano meccanismi decisori e, quindi di adattamento all’ambiente circostante, che elaborano solo informazioni coerenti fra loro e con le esperienze passate.

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DELL’OIV

La “mission”

“La mission esprime la ragion d’essere dell’Ente locale, ma anche i suoi tratti distintivi, specificando in che modo potrà realizzare la propria vision, attraverso una chiara dichiarazione di intenti strategici.

La definizione della mission implica l’individuazione dei bisogni da soddisfare, delle risposte da offrire e delle relative modalità di attuazione. Alla mission dell’ente si correlano quelle delle funzioni e dei servizi in cui l’ente è impegnato.

Il mission statement (manifesto della missione), definendo i motivi di esistenza dell’ente e gli obiettivi traguardati a medio termine, dovrebbe essere tale da ispirare sostegno e consenso da parte dei suoi interlocutori esterni, nonché partecipazione e motivazione da parte di coloro che operano in, con e per l’ente.

Le domande a cui rispondere sarebbero: “chi siamo?”, “dove siamo?”, “perché ci siamo?”, “che cosa vogliamo fare?””

(Guida agli Enti locali n. 6/2007)

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La “vision”

“La vision rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni degli organi di governo, di cui esprime la percezione circa il futuro dell’Ente locale, implicando, per sua natura, un progresso o una discontinuità tra lo scenario attuale e lo scenario futuro immaginato.

Per essere efficace il vision statement (manifesto della visione imprenditoriale), definendo ciò che l’ente – e per estensione, il territorio, la città, la comunità – dovrebbe essere chiaro e vivido, sintetico e ad effetto, orientato al futuro e riferito ad aspirazioni realistiche e comunque verosimili.

In sostanza dovrebbe rispondere alla domanda: “dove vogliamo arrivare?””

(Guida agli Enti locali n. 6/2007)

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Il processo di pianificazione strategica nell’Ente

Locale

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IL RUOLO

DELL’OIV

Il modello di programmazione nell’Ente Locale

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L’iter di formazione ed attribuzione del PEG

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IL RUOLO

DELL’OIV

Nessuna istituzione sociale esiste se non perché la società le riconosce una capacità di rispondere meglio ai bisogni pubblici rispetto a quanto potrebbe essere fatto singolarmente o dai privati. Questo diritto di cittadinanza non è accordato una volta per tutte, ma deve di volta in volta essere conquistato, dimostrando attraverso i risultati raggiunti di creare valore, cioè servizi che qualcuno desidera utilizzare e per i quali è disposto a sostenere dei sacrifici.

La creazione del valore si ha qualora il valore dei sacrifici sostenuti sia inferiore al valore dei benefici ottenuti dal processo produttivo ed erogativo.

Antonio Nisio

D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.

Italo Calvino, Le città invisibili

La creazione di valore pubblico

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CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

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LA SMART CITY E’

UNA CITTA’ FLUIDA,

AMICA, CONNESSA,

INTELLIGENTE E

SEMPLICE

Un nuovo modello di pianificazione: la SMART CITY

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il 28,4% degli italiani a rischio di esclusione sociale

Il 28,4% degli italiani a rischio di esclusione sociale

Le città italiane di fronte ai numeri della crisi

Il 5,2 % delle famiglie (circa 3,5 milioni di persone) è

povero in termini assoluti

Il 5,2 % delle famiglie (circa 3,5 milioni di persone) è

povero in termini assoluti

2.500.000 persone vivono in condizione di disagio

abitativo

2.500.000 persone vivono in condizione di disagio

abitativo

144 persone di 65 anni e più per ogni 100 con meno di 15

anni

144 persone di 65 anni e più per ogni 100 con meno di 15

anni

Una città non può

dirsi "smart" se

non parte dalle

persone

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

I cambiamenti in atto impongono di ripensare la città da

un punto di vista culturale, sociale e economico per

rendere i sistemi urbani più efficienti.

Il concetto di smart city appare la risposta più adeguata

per:

a) programmare lo sviluppo urbano

coinvolgendo in un progetto integrato attori,

ambiti e risorse

b) trovare una soluzione ai bisogni indotti dai

cambiamenti socio-economici in corso

c) valorizzare le risorse naturali e il patrimonio

urbano esistente

Ripensare la città per una migliore qualità della vita Ripensare la città per una migliore qualità della vita

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CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Perché ha successo?

- Pone al centro la “città” non solo come luogo fisico,

ma come comunità civile:

- Permette a tutti i soggetti di svolgere un ruolo:

è orientata al’inclusione, sia in termini di fruizione dei servizi che di partecipazione attiva della popolazione è orientata al’inclusione, sia in termini di fruizione dei servizi che di partecipazione attiva della popolazione

PA, imprese, università, cittadini … tutti sono protagonisti nel disegno della città intelligente PA, imprese, università, cittadini … tutti sono protagonisti nel disegno della città intelligente

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

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IL RUOLO

DELL’OIV

La SMART CITY: le aree tematiche e gli indicatori

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

La SMART CITY: i punti cardinali

Conoscere la

propria

organizzazione

(strutture,

procedure e

competenze)

Avere un’idea di città

Avere un piano

Conoscere le

risorse

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

La SMART CITY: la roadmap

Mappatura degli stakeholders

Definire la prospettiva con la

quale guardare alla città

La definizione degli ambiti di

analisi

Lavorare

nell’amministrazione: dalla

conoscenza verticale

all’integrazione orizzontale

Lavorare sulla rete territoriale:

l’integrazione dei dati sarà un

fatto di governance o di

tecnologie?

Individuare le

metriche: definire

indicatori ed indici

Dal dato al sentiment: i

network sociali per raccogliere

dati, informazioni e opinioni

dai cittadini

Dall’ascolto al crowdsourcing:

il cittadino che crea il dato

PER il bene comune

I “data analytics hub”: i dati

IN comune

I “city dashboard”: il dato bene

comune

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CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Dobbiamo superare un gap importante…

Caratteristiche Ieri Oggi

Criteri decisionali Capacità di spesa ed

equilibrio finanziario

Risultati di valore per il

cittadino-cliente

Criteri gestionali Continuità con

l’esercizio precedente

Anticipazione dei

bisogni e attivazione

nuovi servizi

(innovazione)

Criteri organizzativi Dall’organizzazione

funzionale (per

«regni»)

All’organizzazione

destrutturata,

proiettata sui processi

e sui risultati

Tipologia del controllo Solo sulla spesa Sul raggiungimento

dei risultati e sui criteri

di misura degli stessi

Tipologia dei vincoli Prevalentemente

normativi

Di tipo tecnico

(costi, tempi, livelli di

servizio, efficienza)

Comportamento

individuale

Adattativo Pro-attivo, con

condivisione del

risultato

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LA PRODUTTIVITA’

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PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il maggior potenziale di miglioramento è nascosto nei confini tra i

regni funzionali

1. L’effetto regno riduce le prestazioni

2. Le funzioni sono dominio di manager

3. Nessuno si preoccupa degli spazi interfunzionali

4. I processi sono gestiti da procedure

LA P.A. ORGANIZZATA PER “REGNI”

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

20

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il CAF, risultato di un processo di approfondimento del

modello E.F.Q.M. in ambito pubblico, offre, attraverso

l’autodiagnosi, un percorso possibile per il miglioramento

organizzativo in chiave qualità.

I punti di forza del modello sono rinvenibili nei seguenti assiomi:

- approccio diffuso e condiviso del metodo autovalutativo

finalizzato al miglioramento continuo tra le componenti

attive dell’organizzazione;

- introduzione dell’autovalutazione periodica per la

misurazione dei progressi organizzativi;

- valutazione basata sull’analisi di fatti aziendali e non sulla

percezione individuale.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il modello si sostanzia, quindi, in un processo di

autodeterminazione continua e di adattamento dinamico agli

sviluppi organizzativi e sociali e necessita l’applicazione di

alcune regole precise:

• il cliente è posto al centro dell’organizzazione e delle

politiche organizzative;

• l’attenzione ai risultati è la condizione per operare

secondo efficacia ed efficienza;

• il monitoraggio continuo della catena del valore dei

processi è presupposto per gestire con flessibilità e

razionalizzazione le risorse per la produzione degli output;

• la valorizzazione del personale quale fondamentale attore

del processo di miglioramento e responsabile della qualità

percepita.

21

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Usando il CAF un’organizzazione si dota di un potente strumento per avviare un processo di miglioramento continuo. Il CAF fornisce:

• una valutazione basata sulle evidenze a fronte di un insieme di criteri ampiamente condiviso nel settore pubblico a livello europeo;

• un’opportunità per identificare i progressi e i livelli raggiunti;

• un mezzo per raggiungere coerenza d’indirizzo e consenso su ciò che deve essere fatto per migliorare un’organizzazione;

• un collegamento fra i risultati da raggiungere e le relative pratiche o fattori abilitanti;

• un mezzo per creare entusiasmo nel personale coinvolgendolo nel processo di miglioramento;

• un’opportunità per promuovere e condividere le buone pratiche nelle diverse aree di un’organizzazione e fra diverse organizzazioni;

• un mezzo per integrare varie iniziative per la qualità nel normale processo organizzativo;

• un mezzo per misurare i progressi nel tempo attraverso autovalutazioni periodiche.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

22

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

La pratica sistematica dell’autovalutazione in un

contesto di ciclo PDCA annuale e’ la chiave per il

miglioramento continuo delle performance delle

organizzazioni

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Leadership

Si può dire che ci sono tante definizioni di leadership. Bernard Bass nel suo Handbook on leadership del 1990 prova a raccoglierle.

Leadership è:

• una determinante dei processi di gruppo

• una dimensione della personalità;

• uno strumento per raggiungere i risultati;

• un esercizio di influenza

• una forma di persuasione;

• una relazione di potere;

• l’arte di avere seguito.

Leadership significa influenzare, orientare, dirigere il corso, l’azione, l’opinione; in sintesi, quindi, gestire il cambiamento organizzativo attraverso la puntualizzazione, da parte della dirigenza, di valori che necessariamente dovranno condurre le politiche organizzative.

Ma traguardare il livello di leadership diffusa in un’organizzazione significa considerare quanto la dirigenza sta facendo per dare una direzione all’organizzazione, per sviluppare un sistema efficace di gestione delle componenti organizzative, per motivare il personale, per gestire i rapporti con i diversi stakeholders.

23

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Politiche e strategie

E’ importante focalizzare l’attenzione sui portatori di

interesse presenti e futuri rispetto alle attività della nostra

organizzazione. Dobbiamo rilevare, quindi, quanto

l’organizzazione sta facendo per:

1. ottenere informazioni sui bisogni della collettività di

riferimento,

2. per sviluppare, rivedere e aggiornare le politiche anche

attraverso il coinvolgimento dei diversi stakeholders,

3. per implementare efficaci strumenti di direzione

strategica, di valutazione delle politiche pubbliche e

delle performance dell’organizzazione a tutti i livelli.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Gestione del personale

Le risorse umane di una organizzazione costituiscono il

volano per il cambiamento e il miglioramento organizzativo

pertanto è opportuno rilevare ad opera della dirigenza

quanto l’organizzazione sta facendo per pianificare,

gestire e migliorare le politiche di reclutamento, di

valorizzazione, di sviluppo, di motivazione e di

responsabilizzazione del personale assicurando un

buon clima organizzativo e coniugando le attese degli

individui con gli obiettivi dell’organizzazione. Il

successo organizzativo non si apprezza solo dal punto di

vista della qualità percepita dagli utenti esterni ma anche

dal livello di soddisfazione del personale rispetto alle

politiche di gestione delle risorse umane.

24

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Gestione delle risorse

L’organizzazione avvia i propri processi operativi attraverso la

combinazione ottimale di tutte le risorse disponibili pertanto è

opportuno valutare in che modo l’organizzazione pianifica e

gestisce le proprie risorse anche in termini di partnership

al fine di sostenere le proprie politiche e strategie. I

processi di miglioramento organizzativo presuppongono

pertanto la verifica delle misure per sviluppare e

implementare le relazioni con i diversi partner e i

cittadini/utenti, per gestire e mantenere il livello di

conoscenza dell’organizzazione, per assicurare una

gestione finanziaria in linea con gli obiettivi strategici, per

garantire un livello tecnologico e infrastrutturale in

sintonia con la mission dell’organizzazione.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Gestione dei processi

La ricostruzione e il monitoraggio dei processi di un’organizzazione, sostenuta dalla volontà di eliminare tutte quelle fasi che non aggiungono valore alla catena produttiva e di valorizzare il personale attraverso una gestione improntata sulle competenze e sul potenziale, sono momenti fondamentali per organizzare la “macchina amministrativa” sempre più orientata al soddisfacimento del cittadino-utente.

La reingegnerizzazione dei processi è utile per almeno quattro ordini di risultati:

1. una migliore ed ottimale allocazione e gestione delle risorse umane anche alla luce di una opportuna descrizione di ruolo e di competenze;

2. una trasparente e condivisa articolazione del processo anche in relazione agli obiettivi di miglioramento assegnati dal management;

3. un recupero della qualità delle prestazioni anche il relazione del miglioramento produttivo e gestionale;

4. un monitoraggio sempre “costante” dello sviluppo del processo anche attraverso l’ausilio di opportuni strumenti informativi.

25

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Soddisfazione dei clienti

L’adozione di un modello improntato alla qualità non può

disconoscere il fattore soddisfazione nella valutazione delle

politiche pubbliche e delle performance. La verifica del

grado di soddisfazione degli utenti/cittadini è

presupposto fondamentale per allineare con flessibilità

e contestualità le politiche e le strategie dell’azienda. A

tal proposito, ciascuna organizzazione deve saper costruire

una opportuna batteria di indicatori che favoriscono il

monitoraggio dei risultati rispetto ai clienti. I risultati

sotto controllo possono essere quelli relativi alla sfera

dell’organizzazione nel suo complesso, al grado di

coinvolgimento dei diversi stakeholders, alla qualità dei

servizi resi.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Soddisfazione del personale

Con la Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica in materia di benessere organizzativo del 24 marzo 2004, nell’ambito di un processo di miglioramento organizzativo, le amministrazioni sono invitate valutare e migliorare il benessere all’interno della propria organizzazione.

Le variabili critiche da monitorare per assicurare il benessere organizzativo e quindi una evidente soddisfazione del personale sono:

1. Caratteristiche dell’ambiente nel quale il lavoro si svolge;

2. Chiarezza degli obiettivi organizzativi e coerenza tra enunciati e pratiche organizzative;

3. Riconoscimento e valorizzazione delle competenze;

4. Comunicazione intraorganizzativa circolare;

5. Circolazione delle informazioni ;

6. Prevenzione degli infortuni e dei rischi professionali;

7. Clima relazionale franco e collaborativi;

8. Scorrevolezza operativa e supporto verso gli obiettivi;

9. Giustizia organizzativa;

10. Apertura all’innovazione;

11. Stress;

12. Conflittualità

26

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Impatto positivo sul sistema sociale

La progettazione di un modello incentrato sulla qualità deve poter

focalizzare la propria percezione anche nei riguardi della

qualità della vita locale, dell’ambiente e del sistema sociale

nella sua globalità.

L’attenzione è quindi posta sugli effetti generati dalle politiche

pubbliche sulla società e sugli attori sociali.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Risultati dell’Ente

Con la Direttiva del 16 marzo 2006 in materia di rendicontazione sociale, il Dipartimento della funzione pubblica ha inteso promuovere, diffondere e sviluppare nelle amministrazioni pubbliche un orientamento teso a rendere accessibile, trasparente e valutabile il loro operato da parte dei cittadini, mediante l’adozione del bilancio sociale. Il bilancio sociale è definibile come il documento, da realizzare con cadenza periodica, nel quale l’amministrazione riferisce le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i suoi processi decisionali ed operativi.

Tale strumento può contribuire a migliorare:

1. la dimensione contabile, in quanto può integrare e rivitalizzare il sistema di rendicontazione dell’uso delle risorse economico-finanziarie già adottato secondo le diverse discipline normative vigenti;

2. la dimensione comunicativa, ponendosi, per il suo contenuto, al centro delle relazioni con i portatori di interesse;

3. la dimensione della responsabilità politica, poiché si inserisce nel sistema della rappresentanza, attraverso una maggiore trasparenza e visibilità delle scelte politiche e una possibilità di valutazione della capacità di governo;

27

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Risultati dell’Ente

Tale strumento può contribuire a migliorare:

4. la dimensione di funzionamento, in quanto

responsabilizza le amministrazioni alla sostenibilità della

spesa pubblica, anche con riferimento ai nuovi vincoli posti

dal patto di stabilità europeo e dalle azioni di risanamento

del deficit pubblico;

5. la dimensione strategico-organizzativa, come strumento

efficace per riorientare, nell’ottica del cittadino, i processi di

pianificazione, programmazione e controllo e per ripensare

l’assetto organizzativo dell’ente;

6. la dimensione professionale, in quanto orienta

l’organizzazione del lavoro alla consapevolezza e al

miglioramento dei risultati prodotti per i destinatari,

valorizzando e sviluppando le competenze e le

professionalità e fornendo nuove occasioni di motivazione e

di responsabilizzazione degli operatori.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

COS’E’ L’AUTOVALUTAZIONE?

UNA ANALISI ESAURIENTE, SISTEMATICA E PERIODICA

DELLE ATTIVITÀ E DEI RISULTATI DELL’AMMINISTAZIONE

NEL SUO

COMPLESSO O DI UNA SUA STRUTTURA TERRITORIALE

L’autovalutazione deve tradursi e culminare in azioni di

miglioramento pianificate e monitorate nel tempo allo scopo di

verificarne l’andamento

Il processo di autovalutazione deve consentire

all’Amministrazione o ad una sua struttura territoriale di:

• distinguere chiaramente i propri punti di forza;

• individuare le aree nelle quali possono essere attuati

miglioramenti.

28

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

DUE DIFFERENTI IMPOSTAZIONI

A) Si limita a fissare gli

obiettivi e li persegue

B) Conseguentemente

all’autovalutazione

fissa gli obiettivi e li

persegue

MIGLIORAMENTI Opportunistici Sistemici e consolidati

PERCORSO

EVOLUTIVO

A vista Progettato nel tempo e

controllato

VALUTAZIONE

DELL’EVOLUZIONE

ORGANIZZATIVA

Parziale Completa rispetto ad un

modello verificato

AUTOCRITICA DEL

MANAGEMENT

Episodica Metodica e per tutta

l’organizzazione

PARTECIPAZIONE DEI

COLLABORATORI

Formale Proattiva

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

AUTOVALUTAZIONE E MODELLO PDCA

PLAN

PIANIFICARE

CHECK

VERIFICARE

ACT

MANTENERE

O MIGLIORARE

DO

REALIZZARE

• verificare i

risultati e

confrontarli

con gli obiettivi

• se si è

raggiunto

l’obiettivo

passare a fase

1 di ACT

altrimenti alla

fase 2 di ACT

• Fase 1: standardizzare,

consolidare e procedere con un

nuovo PDCA

• Fase 2: ripetere il ciclo PDCA

analizzandone le dimensioni critiche

• definire il problema

• documentare la

situazione

• impostare il progetto

• addestrare il personale

• realizzare le azioni

29

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

BENEFICI DELL’AUTOVALUTAZIONE

1. Rigoroso approccio strutturato al miglioramento dell’organizzazione;

2. Valutazione basata sui fatti e non sulla percezione dei singoli o su altri fattori soggettivi;

3. Strumento per ottenere coerenza di gestione e consenso per le iniziative che devono essere realizzate;

4. Mezzo per integrare alle normali attività dell’organizzazione le varie iniziative di miglioramento;

5. Potente strumento di autodiagnosi;

6. Strumento per misurare i progressi nel tempo per mezzo di autovalutazioni periodiche;

7. Una metodologia applicabile ad ogni livello, dai singoli reparti dell’intera organizzazione.

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

FORNIRE SERVIZI DI QUALITÀ E CREARE VALORE per il

cliente non è una prerogativa delle sole organizzazioni private

ma anche FINALITÀ PRIORITARIA DI QUELLE PUBBLICHE

Alla necessità delle aziende private di perseguire PROFITTO,

fa riscontro quella della PA di realizzare CAMBIAMENTI

GENERATIVI DI VALORE per il Sistema Paese

Al positivo e corretto impatto sull’ambiente e sul contesto socio-

economico che l’impresa privata deve realizzare oltre al

profitto, si deve affiancare l’impatto esteso e pervasivo della PA

sull’intero contesto di riferimento comprese tutte le

organizzazioni economiche che operano sul mercato.

30

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Per raggiungere concreti RISULTATI occorrono

metodologie, strumenti, modelli di analisi

compatibili con le peculiarità delle PA

e coerenti con le missioni delle stesse

Metodologie e strumenti devono essere atti ad innescare

PROCESSI DI MIGLIORAMENTO A CATENA e

CAMBIAMENTI GENERATIVI in grado di provocare

ulteriori cambiamenti

sbloccando risorse e mettendone in campo di nuove

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

LA BALANCED

SCORECARD Modello di monitoraggio e controllo della

strategia e degli obiettivi

31

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

BALANCED SCORECARD

Modalità di controllo da utilizzarsi per descrivere, attuare e gestire la strategia dell’Ente allo scopo di tradurre gli obiettivi strategici in un serie di misure della prestazione.

• prospettiva finanziaria: per avere successo come dobbiamo gestire le risorse finanziarie?

• prospettiva dei processi interni: per soddisfare i nostri utenti in quali processi dobbiamo eccellere?

• prospettiva di innovazione e sviluppo: per realizzare i nostri obiettivi come sosterremo la capacità di cambiamento e di miglioramento?

• prospettiva del cliente/utente: per realizzare gli obiettivi come dobbiamo apparire agli occhi degli utenti?

L’Ente deve poter rispondere alle seguenti domande:

1. Quali sono i miei obiettivi?

2. Dove leggerò il successo dei programmi?

3. Cosa non devo assolutamente sbagliare?

4. Come misurerò le prestazioni?

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Controllo di

gestione

Controllo di

gestione

Analisi dei risultati

e degli

scostamenti

Analisi dei risultati

e degli

scostamenti

Definizione

degli obiettivi, degli

indicatori e dei

risultati attesi

Definizione

degli obiettivi, degli

indicatori e dei

risultati attesi

Perseguimento

degli obiettivi

definiti

Perseguimento

degli obiettivi

definiti

Declinazione degli

obiettivi agli uffici

Declinazione degli

obiettivi agli uffici

Balanced

Scorecard

Balanced

Scorecard

Quali risultati vogliamo

ottenere e cosa

facciamo per ottenerli?

Quali risultati vogliamo

ottenere e cosa

facciamo per ottenerli?

Stiamo facendo quello

che ci era stato

assegnato?

Stiamo facendo quello

che ci era stato

assegnato?

Controllo

strategico

Controllo

strategico

Definizione

dell’indirizzo

politico

Definizione

dell’indirizzo

politico

Controllo strategico, controllo di gestione e BSC

32

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

AZIONI

Prospettiva finanziaria: per avere successo come dobbiamo

gestire le risorse finanziarie?

• contenimento della spesa

• incremento delle entrate

• razionalizzazione del patrimonio

• fonti alternative di finanziamento

OBJ

AZIONI

TARGET

KPI

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Prospettiva dei processi interni: per soddisfare i nostri utenti

in quali processi dobbiamo eccellere?

• incremento della produttività

• assistenza all’utenza

• ricerca e sviluppo

• rispetto delle regole sociali

OBJ

AZIONI

TARGET

KPI

33

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Prospettiva di innovazione e sviluppo: per realizzare i

nostri obiettivi come sosterremo la capacità di cambiamento e

di miglioramento?

• capitale organizzativo

• capitale informativo

• capitale umane

OBJ

AZIONI

TARGET

KPI

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Prospettiva del cliente/utente: per realizzare gli obiettivi

come dobbiamo apparire agli occhi degli utenti?

• soddisfazione dell’utenza

• fidelizzazione dell’utenza

• incremento degli utenti

OBJ

AZIONI

TARGET

KPI

34

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

PROSPETTIVA FINANZIARIA

(prospettiva passata)

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI

(dall’interno verso l’esterno)

PROSPETTIVA DI INNOVAZIONE

E SVILUPPO

(prospettiva futura)

PROSPETTIVA DEL CLIENTE/UTENTE

(dall’esterno verso l’interno)

STRATEGIA

LE QUATTRO PROSPETTIVE DELLA BSC

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

PROSPETTIVA INNOVAZIONE E SVILUPPO

OBJ AZIONI TARGET KPI

PROSPETTIVA CLIENTE/UTENTE

OBJ AZIONI TARGET KPI

PROSPETTIVA FINANZIARIA

OBJ AZIONI TARGET KPI

per realizzare gli obiettivi come dobbiamo apparire agli occhi

degli utenti?

per realizzare i nostri obiettivi come sosterremo la capacità

di cambiamento e di miglioramento?

PROSPETTIVA PROCESSI INTERNI

OBJ AZIONI TARGET KPI

per avere successo come dobbiamo gestire le risorse

finanziarie?

per soddisfare i nostri utenti in quali processi dobbiamo

eccellere?

35

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

1.Gli obiettivi degli Uffici sono classificati lungo 4 dimensioni

2.Gli obiettivi sono tra loro collegati da relazioni di causa-effetto

3.Gli obiettivi sono misurati attraverso indicatori quantitativi che consentono di “aggregare” i risultati conseguiti.

4.L’aggregazione dei risultati consente di costruire indicatori sintetici rappresentativi del grado di conseguimento degli obiettivi degli Uffici e del contributo degli Uffici al raggiungimento degli obiettivi del DPF

“Cosa ha impatto diretto

sul cittadino o sul

cliente interno?”

Gli obiettivi strategici (direttiva)

QUALITA’

“Cosa conduce ad una

allocazione più

economica delle

risorse?”

EFFICIENZA

“Cosa migliora

l’organizzazione interna

dell’Ufficio?”

ORGANIZZAZIONE

“Cosa intraprendo per

migliorare la performance

futura dell’Ufficio?”

INNOVAZIONE

L’approccio “Balanced Scorecard”

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

IL PERCORSO LOGICO DI COSTRUZIONE

DELLA BSC

Chiarire la

strategia

Declinare

obiettivi

Sviluppare la

leadership BSC

36

GLI ATTORI DELLA

PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

STILE DI DIREZIONE: DEFINIZIONE

Si intende il modello organizzativo con cui il capo esercita la

leadership ovvero il suo ruolo di leader nei confronti dei suoi

collaboratori.

Molteplici teorie tra cui quelle di:

• R. McGregor;

• Likert;

• R. Tannembaum e W.H. Schmidt

GLI ATTORI DELLA

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AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

TEORIA X E Y DI McGregor

Lo stile direzionale può essere SEVERO o MORBIDO a seconda che prevalga la Teoria X o la Teoria Y.

TEORIA X: il lavoratore è indolente, senza ambizioni, sfuggente alle responsabilità, ostile al cambiamento,

indifferente agli obiettivi dell’organizzazione.

TEORIA Y: il lavoratore non è contrario al cambiamento e agli obiettivi dell’organizzazione, si assume responsabilità ed è motivato alla autorealizzazione.

Se prevale nel management la TEORIA X lo stile di direzione è duro, severo, coercitivo o nel migliore delle ipotesi morbido e permissivo (pseudoarmonia). I collaboratori contrastano lo stile di direzione.

Se prevale TEORIA Y il management esalta le aspirazioni di autorealizzazione dei collaboratori.

37

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STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

TEORIA DI LIKERT

Si possono individuare quattro stili direzionali:

• Stile autoritario;

• Stile paternalistico;

• Stile consultivo;

• Stile partecipativo.

Evidenziano un diverso comportamento tra il capo e i

collaboratori sulla base delle seguenti variabili organizzative:

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STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

• MOTIVAZIONI: Sono molto basse con stili autoritari e paternalistici e molto elevate con stili consultivi e partecipativi;

• COMUNICAZIONE: valida solo con stili consultivi e partecipativi;

• RELAZIONI: carenti con uno stile autoritario, intensi con uno stile partecipativo;

• DECISIONI: accentrate con stili autoritari e paternalistici, aperte al dibattito e al confronto con uno stile consultivo e partecipativo;

38

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ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

• OBIETTIVI: determinati in modo coinvolgente

con uno stile partecipativo;

• CONTROLLO: rivolto a risolvere i problemi sono

negli stili paternalistici e consultivi;

• RENDIMENTI: molto differenziati a seconda dello

stile.

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STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

TEORIA DI R. TANNEMBAUM E W.H. SCHMIDT

Si ha un punto di minimo nella leadership centrata sul capo e di massimo nella leadership centrata sui collaboratori.

In questa variabilità si possono individuare i seguenti stili:

STILE DI CONTROLLO AUTORITARIO

Atteggiamento del capo volto a comunicare ai collaboratori decisioni e obiettivi già definiti;

STILE DI CONTROLLO AUTORITARIO E MANIPOLATIVO

Il capo cerca di dimostrare che gli obiettivi e le decisioni assunte sono le migliori;

STILE DI CONTROLLO AUTORITARIO BENEVOLO

Il capo presenta gli obiettivi e le decisione, sollecitando una discussione, senza avere la volontà di cambiare le decisioni prese;

39

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ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

STILE DI CONTROLLO PARACONSULTIVO

Il capo presenta obiettivi e decisioni già prese ma che possono

essere cambiate, con l’onere della prova ai collaboratori;

STILE DI CONTROLLO CONSULTIVO

Il capo presenta gli obiettivi e le decisioni, discute con i

collaboratori e si riserva di decidere;

STILE DI CONTROLLO PARTECIPATIVO

Il capo, determinati i limiti decisionali, lascia al gruppo dei

collaboratori le decisioni, seppur influenzandole con la sua

autorevolezza;

STILE DI AUTOCONTROLLO

Il capo lascia ai collaboratori la decisione entro limiti fissati dal

suo superiore.

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FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

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CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

40

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

GLI STILI DI LEADERSHIP

L’autoritario

Il delegante Il partecipativo

Il democratico

•Fornisce obiettivi e non compiti

•Lascia le decisioni al gruppo e al

singolo

•Dà poche direttive al gruppo e al

singolo

•Non partecipa attivamente alle attività

del gruppo

•Non interviene nelle discussioni di

gruppo

•Lascia ampia autonomia ai membri del

gruppo

•Promuove un alto grado di lealtà

all’interno del gruppo

•Fa circolare le informazioni

•Favorisce la partecipazione di tutti i

membri del gruppo

•Favorisce gli scambi relazionali

•Coordina e stimola i contributi di tutti

•Partecipa attivamente alle decisioni

ed alle attività del gruppo

•Assiste, dirige, incoraggia la

discussione collettiva

•E’ disponibile a fornire supporto per

la soluzione di problemi

•Loda e critica secondo criteri

oggettivi

•Ascolta le istanze di tutti

•Prende le decisioni finali dopo aver

ascoltato e considerato le opinioni

del gruppo e dei singoli

•Definisce autonomamente le attività

del gruppo e del singolo

•Decide per tutti i procedimenti e le

tappe da realizzare

•Stabilisce le regole del gioco

•Non partecipa alle attività del gruppo

•Controlla le attività e gli strumenti

usati dal gruppo e dal singolo

•Loda e critica secondo criteri

soggettivi

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LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

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ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

LA BSC E LE FASI DEL PROCESSO DI

CREAZIONE DEL VALORE

Risultati strategici

Obiettivi individuali Quello che devo fare

Target e azioni Quello che dobbiamo fare

Balanced scorecard Misurazione e focalizzazione

Mappa strategica Come tradurre la strategia

Strategia Il nostro piano d’attacco

Vision Cosa vogliamo diventare

Valori di base Cosa è importante per la nostra organizzazione

Mission Perché esistiamo

41

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

LA MAPPA STRATEGICA

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STRATEGICA

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

3. Fare della strategia il lavoro

quotidiano di ciascun membro

dell’organizzazione

1. Tradurre la strategia in

termini operativi

2. Allineare l’organizzazione

alla strategia

4. Fare della strategia un

processo continuo

I cinque principi della Balanced scorecard

5. Mobilitare il cambiamento

attraverso la leadership della

direzione aziendale

42

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STRATEGICA

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IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Le quattro

barriere alla

realizzazione

della strategia

4. Feedback

tattico e non

strategico

1. Visioni e

strategie

inattuabili

2. Strategie non

correlate agli

obiettivi

aziendali

3. Strategie di medio-

lungo termine non

correlate alle risorse

Le quattro barriere alla realizzazione della strategia

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STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Cost

ruir

e u

na

Bal

ance

d s

core

card

Ottenere chiarezza e consenso

sulla strategia

Focalizzare l’attenzione

Sviluppare leadership

Operare interventi strategici

Educare l’organizzazione

Fissare target strategici

Allineare programmi ed

investimenti

Costruire un sistema di feedback

Costruire un nuovo

sistema di management

Le finalità della Balanced

scorecard Fonte: adattato da Kaplan, Norton (1996)

43

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Politiche

di recupero di risorse

Razionalizzazione

del livello impositivo

Riduzione delle tariffe

Aumentare

l’efficienza gestionale Delegare i servizi

Comunicare

e guidare il personale

Utente

Processi Interni

Migliorare la qualità

della vita

Risanamento

dell’ente

Migliorare la qualità

dei servizi

Servizi efficienti

e maggiore vivibilità

Implementare

il livello tecnologico

Introduzione

nuovi strumenti

di gestione e di controllo

Essere

al servizio dei cittadini

Cercare nuove

forme di finanziamento

produttive

Formazione

dei dipendenti

Finanziaria

Apprendimento

e crescita

Proposta di BSC per l’ente locale

Missione

Indirizzo politico

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ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Fasi, soggetti e strumenti coinvolti al fine di

adottare la BSC

La decisione di introdurre la Balanced Scorecard deve essere deliberata dalla Giunta Comunale.

Individuazione del Sindaco e del Direttore Generale,dei temi strategici dell'Ente:

il miglioramento della qualità di vita della città;

potenziamento dei servizi alla persona;

risanamento dell’ente;

la sicurezza sociale;

il recupero di risorse;

Realizzazione della mappa strategica dell’ente.

Realizzazione delle scorecard in funzione delle azioni strategiche per settore.

Individuazione degli indicatori, al fine di valutarne il trend e assegnazione delle responsabilità.

Erogazione di una formazione intensiva agli amministratori del sistema, e, contemporaneamente si provvede alla diffusione della metodologia a tutto il personale coinvolto nel progetto (dirigenti, addetti alle segreterie di settore, ecc.).

Implementazione e sperimentazione per un periodo determinato di un software per la gestione degli obiettivi strategici dell'Ente. La parte più significativa del progetto potrà essere inserita nella rete civica dell'Ente.

44

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Benefici della BSC nell’Ente locale

I benefici attesi dall’applicazione della BSC, si possono così riassumere:

• rendere chiara la visione e la strategia proposta dal Sindaco e dalla Giunta;

• focalizzare i fattori critici e le performance dell’Ente;

• allineare, comunicare e collegare tra loro obiettivi e misure strategiche;

• potenziare il feedback rispetto ai risultati e l'apprendimento strategico dell'Ente;

• rendere più efficace ed efficiente la gestione dell’ ente locale;

• cambiamento dei processi di controllo interni da “verifica” ad una dimensione di comunicazione e di interazione;

• rivitalizzare le risorse presenti nell’Ente;

• creare valore aggiunto nell’amministrazione locale, attraverso una più efficace uso delle risorse, abilità e conoscenze presenti nell’Ente e la loro implementazione verso risultati strategici di medio e lungo periodo.

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PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

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CON LA LEAN

PRODUCTION

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il sistema Toyota

Ford:

”… metodo di riduzione dei costi traverso produzione di automobili in quantità progressivamente crescenti e con una gamma di modelli sempre più ristretta.”

Toyota:

“ …produrre a basso costo piccole serie di numerosi modelli differenti”.

- La despecializzazione non investe solo il lavoro operaio, ma l’impresa nel suo insieme.

- Le mansioni di esecuzione, programmazione e controllo (separate dal taylorismo) sono nuovamente integrate.

- Si aggregano mansioni separate.

- Prevale la polivalenza e la pluri-specializzazione.

- L’esecuzione integrata di mansioni differenti (produzione, riparazione, controllo della qualità, programmazione) arricchisce il know-how degli operatori.

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il sistema Toyota

E’ centrato sulla caccia agli sprechi (7 sprechi) e sul miglioramento rapido, che si ottiene con due strumenti:

• la mappa di flusso del valore (strumento grafico che descrive il flusso)

• la settimana kaizen (evento in cui si svolge un progetto di miglioramento finalizzato alla caccia degli sprechi, alla riduzuzione del lead time e miglioramento della qualità dei servizi)

TRE ASSIOMI:

1. Flusso del valore: sequenza di attività richieste per fornire un servizio

2. Valore: la ragion d’essere dell’organizzazione ovvero la capacità di soddisfare le esigenze dell’utente ad un dato prezzo e in un certo momento

3. Spreco: qualsiasi utilizzo di risorse che non aggiunge valore

46

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STRATEGICA

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Tipologie di sprechi

MUDA di tipo 1

Attività che non creano valore ma, stanti le attuali tecnologie e impianti di produzione, sono inevitabili;

MUDA di tipo 2

Attività che non creano valore e possono essere eliminate immediatamente.

Mappatura e riprogettazione dei processi al fine di individuare e seguire il flusso del valore, eliminando gli sprechi. Il flusso deve essere un processo continuo, coordinato, senza attese o ritardi.

Tre aspetti importanti sono:

1. La standardizzazione: E’impossibile migliorare concretamente un processo fino a quando non è stato standardizzato

2. Il lavoro in team: Strumento operativo per garantire il coinvolgimento di tutte le professionalità,superando le tradizionali barriere dell’operare per funzioni

3. La Direzione per Politiche: Costante attenzione alle priorità con il coinvolgimento di tutti

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

I SETTE SPRECHI DI TAICHI OHNO

47

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STRATEGICA

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ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Effetti indesiderati prodotti dagli sprechi

• Fatica fisica

• Fatica mentale

• Frustrazione

• Stress

• Scambi di accuse

• Riduzione dell’autostima

• Mancanza di sicurezza

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STRATEGICA

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IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Sovrapproduzione

• Fornire più informazioni di quelle

necessarie

• Fornire più informazioni in

anticipo

• Analisi anticipate per favorire le

esigenze dell’ufficio

• Fornire copie di un rapporto a

persone che non lo hanno

richiesto e che non lo

leggeranno

• Fare copie di un modulo che

non verrà mai utilizzato

• Lavorare ingenti quantità di

documenti che poi aspetteranno

sulla prossima scrivania o

stazione di lavoro

48

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STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Tempo • Attesa dell’utente (dalla chiamata

all'arrivo) per problemi di ufficio

• Attesa per tempo di cambio utente per preparazione logistica

• Attesa di materiale per variazione lista

• Attesa dell’utente a causa di variazioni della sequenza operativa

• Attesa per la firma di approvazione di un documento

• Aspettare l’informazione per l’archiviazione di un documento

• Aspettare la riparazione di macchine d’ufficio

• Aspettare altre persone prima di iniziare una riunione di lavoro

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STRATEGICA

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Trasporto

• Spostamenti interni per differenti

istruttorie

• Spostamenti utenti da un ufficio

all’altro

• Spostare documenti da un posto

all’altro

49

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STRATEGICA

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Perdite di processo

• Apertura di più kit per mancanza di uno standard

• Eccessiva produzione di documenti cartacei

• Procedure non necessarie

• Richiedere firme multiple da persone la cui firma è superflua

• Raccogliere dati che non sono utilizzati da nessuno

• Richiedere inutili registrazioni

• Scrivere manualmente quando è possibile utilizzare un PC

• Realizzare copie di un documento quando una

archiviazione su file è sufficiente

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Scorte

• Eccessivo immagazzinamento di materiali

• Obsolescenza materiali

• Documenti in attesa di elaborazione

50

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Movimenti

• Recupero strumenti non inclusi nel

set operativo

• Recupero strumenti da altri uffici

• Ricerca utenti

• Gestire documenti cartacei

• Spostarsi dalla scrivania alla

fotocopiatrice o altri mezzi d’ufficio

• Ricercare un documento sulla

scrivania di un collega

• Raggiungere documenti che

dovrebbero essere a portata di

mano

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Prodotti difettosi

• Errori negli atti

• Informazioni mancanti

• Ripetizione istruttorie per problemi

• Ripetizione interventi

• Archiviare documentazione nel posto sbagliato

• Gestione dei reclami

• Errori causati da informazioni sbagliate o poco chiare

51

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Cosa può fare il personale?

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

La filosofia del miglioramento continuo

52

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CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

E… il visual management?

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

I principi dell’azienda snella

1 Definire il valore dei singoli prodotti

2 Identificare il flusso di valore per

ciascun prodotto

3 Eliminare gli sprechi

4 Far scorrere il valore senza interruzioni

5 Lasciare che sia l’utente a “tirare” il

valore del prodotto

6 Bilanciare il lavoro

7 Migliorare continuamente

53

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LA BALANCED

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

LA VALUTAZIONE

E IL RUOLO

DELL’ORGANISMO

INDIPENDENTE DI

VALUTAZIONE

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ASSESSMENT

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LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Valutazione significa?

“Valutazione significa il processo di determinazione del

valore di qualcosa, o del prodotto di quel processo”, dove

però valore può assumere di volta in volta un diverso

significato: valore riconosciuto in funzione istituzionale o

sociale (worth), valore intrinseco dell’oggetto della

valutazione (merit), valore inteso in senso più generalmente

economico (value).

(SCRIVEN 1999)

“la valutazione è “l’insieme delle attività collegate, utili per

esprimere un giudizio per un fine”.

(BEZZI 2003)

54

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CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

La valutazione include tutte le azioni finalizzate alla raccolta ed alla elaborazione delle informazioni critiche per le decisioni di proseguimento, arresto o modificazione nelle fasi di processo;

nonché i criteri operativi per l’utilizzo di dette informazioni. […]

La [sua] finalità [...] è in definitiva l’individuazione dei legami “funzionali” e non meccanici, rigidi, tra i diversi fattori iniziali e le modificazioniavvenute durante l’iter processuale.

L’obiettivo è quello di accrescere un’autocoscienza impegnata, basata sull’informazione diligentemente raccolta e sul controllo dinamico delle azioni del progetto/programma.

Claudio Bucciarelli, Come valutare. La necessità di un approccio sistemico, in, Censis, “Note e commenti” n. 1/2,

1991, pp. 9 sgg

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LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

La logica di fondo della valutazione rimanda al rapporto tra

azione e risultati dell’azione: rimanda, in altri termini, alla logica

e alla pratica sperimentale. […]

Per valutazione si può intendere “un insieme integrato di

scelte di valore, di assunzioni teoriche e metodologiche,

di metodi e tecniche di carattere scientifico il cui fine è

quello di determinare gli esiti di un certo corso di azione

intrapreso per conseguire determinati obiettivi” […]

La valutazione è di per sé un valore.

Angelo Saporiti, La ricerca valutativa. Riflessioni per una

cultura della valutazione, Rubbettino, Soveria Mannelli 2001,

pp.37sgg

55

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PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

LOCALE?

LA PIANIFICAZIONE

STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Valutazione dello stato di attuazione finale

Analisi dello stato di attuazione finanziaria, procedurale e fisica rispetto ai risultati attesi, entro il tempo predefiniti

Valutazione dei risultati

Analisi comparativa del livello di raggiungimento degli obiettivi

Valutazione dell’efficienza

Analisi comparativa, rispetto all’articolazione degli obiettivi, dei processi di organizzazione e utilizzazione delle risorse e di realizzazione degli stessi, del rispetto della scansioni temporali, delle modalità di conseguimento dei risultati.

Valutazione dell’efficacia

Misurazione dello scarto tra realizzazioni, risultati e impatti conseguiti e le previsioni ex-ante

Articolazione della valutazione

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STRATEGICA

NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Valutazione dell’impatto/vitalità

Analisi delle conseguenze specifiche rispetto al tema target e delle eventuali conseguenze su temi collaterali, prodotte dall’intervento dopo la sua conclusione.

Valutazione del mainstreaming

Analisi delle modalità di acquisizione dei risultati dell’intervento come elementi permanenti delle politiche e/o delle prassi nei settori di riferimento

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NELL’ENTE LOCALE

IL COMMON

ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Il giudizio valutativo viene elaborato attraverso almeno due tipi di

comparazioni.

a) la prima comparazione avviene confrontando il risultato

dell’indicatore ottenuto alla fine del progetto con la

situazione presente all’inizio; si tratta in sostanza di una

comparazione temporale “dopo-prima” (comparazione over-

time). Ciò che ci si aspetta è che la situazione post-progetto sia

migliorata nel senso desiderato, e che la differenza rispetto al

passato sia significativa.

b) il secondo tipo di comparazione si può ottenere attraverso il

confronto tra il risultato ottenuto e il risultato presentato,

sullo stesso fenomeno, da un’altra organizzazione (esercizio

di benchmarking, chiamato anche comparazione cross-

section). Anche qui ci si aspetta che il risultato ottenuto posizioni

l’amministrazione su un livello prossimo o superiore alle situazioni

migliori; in altre parole, che si avvicini alle migliori pratiche.

La formulazione del giudizio valutativo

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ASSESSMENT

FRAMEWORK (CAF)

LA BALANCED

SCORECARD

LA PRODUTTIVITA’

CON LA LEAN

PRODUCTION

LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

Art. 14 Organismo indipendente di

valutazione della performance

1. Ogni amministrazione, singolarmente o in forma associata,

senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, si dota di un

Organismo indipendente di valutazione della performance.

2. L’Organismo […] Esercita, altresì, le attività di controllo strategico

di cui all’articolo 6, comma 1, del decreto legislativo n. 286 del 1999,

e riferisce, in proposito, direttamente all’organo di indirizzo

politico - amministrativo.

3. […] è nominato, sentita la Commissione di cui all’articolo 13,

dall’organo di indirizzo politico-amministrativo per un periodo

di tre anni. L’incarico dei componenti può essere rinnovato una

sola volta.

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LA VALUTAZIONE E

IL RUOLO

DELL’OIV

4. L’Organismo indipendente di valutazione della performance:

a) monitora il funzionamento complessivo del sistema della

valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed

elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso;

b) comunica tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti

organi interni di governo ed amministrazione nonché alla Corte

dei conti, all’Ispettorato per la funzione pubblica e alla

Commissione di cui all’articolo 13;

c) valida la Relazione sulla performance […];

d) garantisce la correttezza dei processi di misurazione e

valutazione, […];

e) propone,[…] all’organo di indirizzo politico-amministrativo, la

valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l’attribuzione ad

essi dei premi […];

f) è responsabile della corretta applicazione delle linee guida,

delle metodologie e degli strumenti predisposti dalla

Commissione di cui all’articolo 13;

g) promuove e attesta l’assolvimento degli obblighi relativi alla

trasparenza e all’integrità di cui al presente Titolo;

h) verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari

opportunità.

5. […] cura annualmente la realizzazione di indagini sul personale

dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e

il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la

rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da

parte del personale, e ne riferisce alla predetta Commissione.

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6. La validazione della Relazione sulla performance di cui al comma 4, lettera c), è condizione inderogabile per l’accesso agli strumenti per premiare il merito di cui al Titolo III.

7. […] è costituito (entro il 30 aprile 2010) da un organo monocratico ovvero collegiale composto da 3 componenti dotati dei requisiti stabiliti dalla Commissione ai sensi dell’articolo 13, comma 6, lettera g), e di elevata professionalità ed esperienza, maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche. I loro curricula sono comunicati alla Commissione di cui all’articolo 13.

8. I componenti dell’Organismo indipendente di valutazione non possono essere nominati tra soggetti che rivestano incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali ovvero che abbiano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni, ovvero che abbiano rivestito simili incarichi o cariche o che abbiano avuto simili rapporti nei tre anni precedenti la designazione.

9. Presso l’Organismo […] è costituita,[…], una struttura tecnica permanente per la misurazione della performance, dotata delle risorse necessarie all’esercizio delle relative funzioni.

10. Il responsabile della struttura tecnica permanente deve possedere una specifica professionalità ed esperienza nel campo della misurazione della performance nelle amministrazioni pubbliche.

11. Agli oneri derivanti dalla costituzione e dal funzionamento degli organismi di cui al presente articolo si provvede nei limiti delle risorse attualmente destinate ai servizi di controllo interno.

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