I componenti della fase solida del suolo. Silicati e ... · Comprendono minerali primari (miche) e...
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I componenti della fase solida del suolo. Silicati e minerali argillosi
Acqua (20-50%)
Aria (10-25%)
Minerali (40-60%)
Sostanza organica (0,1-10%)
Il suolo è un sistema polifasico, eterogeneo e dinamico
La componente inorganica del suolo
I corpi rocciosi rappresentativi dallo strato superficiale I corpi rocciosi rappresentativi dallo strato superficiale della crosta terrestre sono costituiti da otto elementi della crosta terrestre sono costituiti da otto elementi chimici presenti in quantità in peso più elevata dell'1%chimici presenti in quantità in peso più elevata dell'1%
La componente inorganica del suolo
Elementi
Ossigeno (O) 46.7 %
Silicio (Si) 27.7 %
Alluminio (Al) 8.1 %
Ferro (Fe) 5.1 %
Calcio (Ca) 3.7 %
Sodio (Na) 2.8 %
Potassio (K) 2.6 %
Magnesio (Mg) 2.1 %
Altri 1.2 %
Minerali Sostanze inorganiche presenti nella litosfera, caratterizzate da composizione chimica costante, o variabile entro limiti ristretti, da proprietà fisiche specifiche e da peculiare struttura cristallina con disposizione ordinata, tridimensionale di atomi, ioni o molecole
Cristallo, reticolo cristallino, cella elementare
Un cristallo può definirsi come una struttura all’interno della quale un insieme di ioni, o atomi, o molecole, è disposto secondo sequenze ripetitive ordinate caratterizzate da distanze fisse, a, b, c, ed angolature fisse, α, β, γ, lungo le tre direzioni dello spazio (reticolo cristallino).
Una struttura cristallina può definirsi come il risultato della ripetizione, lungo le tre direzioni dello spazio, di un ideale modulo di base che prende il nome di “cella elementare” o “cella unitaria”. Tale cella può essere definita quindi come “la più piccola parte di un reticolo cristallino che contiene tutte le informazioni relative alla disposizione degli ioni nel reticolo stesso, a cui dà luogo per innumerevoli ripetizioni nelle tre direzioni dello spazio”.
Alla cella elementare, o preferenzialmente alla semicella elementare, si fa riferimento per ricavare la formula chimico-mineralogica di un qualsiasi composto cristallino.
La componente inorganica del suolo
I minerali possono essere classificati per tipo di origine: primari: formati durante la solidificazione delle masse
magmatiche fuse. Scarsamente pedogeneizzati, hanno subito leggere alterazioni fisiche
secondari: originatisi per cristallizzazione successiva a processi di alterazione soprattutto chimica
La componente inorganica del suolo
…ma anche per composizione chimica
Non silicati
Minerali costituiti da un solo elemento: grafite (C), zolfo (S)
Ossidi (anidri o idrati) di: Si (quarzo), Al (corindone), Fe
(ematite), MnIV (pirolusite)
Cloruri e nitrati: salgemma (NaCl), silvite (KCl), nitrato
sodico, fluorite (CaF2)
Solfuri: pirite (FeS2), galena (PbS), blenda (ZnS), calcocite
(Cu2S), cinabro (HgS)
Carbonati: calcite, aragonite, dolomite, carbonato di sodio
Solfati: solfato di calcio (gesso), anidrite
Fosfati: apatiti, variscite, strengite
Silicati ed alluminosilicati
CLASSE FORMULA CHIMICA
Alluminio Al(OH)3
AlOOH
Al2O3
Ferro Fe2O3
FeOOH
Fe5O7(OH) · 4H2O
Fe3O4
Manganese (Al,Li)MnO2(OH)2
variabile
Ba2Mn8O16
MnO2
variabile
MnOOH
Titanio TiO2
FeTiO3
Carbonati CaCO3
CaMg(CO3)2
NaHCO3
Na2CO3 · NaHCO3 ·
2H2ONa2CO3 · 10H2O
Solfati CaSO4 · 2H2O
KFe3(SO4)2(OH)6
Fosfati Ca5(F,Cl,OH)(PO4)3
Al [PO4]·2H2O
Fe [PO4]·2H2O
Alogenuri NaCl
Solfuri FeS2
MINERALE
Ossidi, idrossidi e ossiidrossidi di:
Gibbsite, Nordstrandite
Boehmite, Diasporo
Corindone
Ematite, Maghemite
Goethite, Lepidocrite
Ferridrite
Magnetite
Lithiophorite
Birnessite
Hollandite
Pyrolusite
Todorokite
Manganite
Rutilo, Anatasio
Ilmenite
Calcite
Dolomite
Nahcolite
Trona
Soda
Gesso
Jarosite
Pirite
Apatite
Variscite
Strengite
Halite
I silicati e gli alluminosilicati
Sono i costituenti minerali più importanti delle rocce e del terreno.
L'unità strutturale di base dei silicati è costituita da un tetraedro regolare con 4 atomi di ossigeno tra i quali trova posto un atomo di silicio.
Negli alluminosilicati è presente anche una seconda unità strutturale di base costituita da un ottaedro regolare con 6 atomi di ossigeno o gruppi ossidrile tra i quali si dispone uno ione Al3+.
Si4+, Al3+
O2-
Al3+, Mg2+, Fe3+, Fe2+
OH-
NUMERO DI COORDINAZIONE
Nei cristalli dei minerali ogni ione è circondato da ioni di carica opposta. Il numero degli anioni che possono disporsi intorno ad uno catione centrale dipende dal rapporto tra i raggi dei due ioni (raggio catione/raggio anione) e viene chiamato numero di coordinazione del catione centrale.
Poiché l’ossigeno è l’anione di gran lunga prevalente nei silicati, il numero di coordinazione in definitiva dipende dal rapporto tra il raggio del catione centrale e quello dell’ossigeno.
Raggio ionico, carica e numero di coordinazione dei principali cationi rispetto all’ossigeno
NUMERO DI COORDINAZIONE
Il catione Si4+ presenta un rapporto radiale di circa 0,3, il che comporta una configurazione tetraedrica con numero di coordinazione pari a 4.
I cationi Al3+, Fe3+, Fe2+, Mg2+ presentano un rapporto radiale compreso tra 0,4 e 0,7; ciò comporta una configurazione ottaedrica con numero di coordinazione pari a 6.
Tuttavia lo ione Al3+ ha un rapporto radiale molto prossimo al limite di 0,4: perciò può assumere sia una configurazione tetraedrica, con numero di coordinazione 4, sia ottaedrica con numero di coordinazione 6.
Cationi di metalli alcalini ed alcalino-terrosi (I e II gruppo) presentano un rapporto radiale > 0,7 e pertanto sono caratterizzati da un numero di coordinazione 8 o superiore (configurazione cubica o esagonale).
Principali strutture dei silicati
nesosilicati sorosilicati ciclosilicati inosilicati a catena singola
inosilicati a catena doppia fillosilicati tectosilicati
Classificazione dei silicati in base alla disposizione delle unità tetraedriche
STRUTTURA
CARATTERISTICA
DISPOSIZIONI
DELLE UNITA'
TETRAEDRICHE
RAPPORTO
Si:O
MINERALI
TIPICI DELLA
CLASSE
Nessun vertice Olivina,
tetraedrico è
condiviso
Zircone
Coppie di tetraedri Sorosilicati Ogni tetraedro
condivide un
solo vertice con
un altro tetraedro
1:3,5 Emimorfite
Berillo,
Tormalina
Catene tetraedriche
singole
Pirosseni
(Augite)
Catene tetraedriche
doppie (o a
“fasce”)
Miche, Cloriti,
Smectiti
Quarzo,
Feldspati,
Zeoliti
CLASSI
Tetraedri singoli Nesosilicati 1:4
Anelli tetraedrici Ciclosilicati Ogni tetraedro
condivide due
vertici con altri
due tetraedri
1:3
Inosilicati Ogni tetraedro
condivide due
vertici con altri
due tetraedri
1:3
Inosilicati Ogni tetraedro
condivide
alternativamente
due o tre vertici
con altri tre
tetraedri
1:2,75 Anfiboli
(Orneblenda)
Fogli continui Fillosilicati Ogni tetraedro
condivide tre
vertici con altri
tre tetraedri
1:2,5
Strutture
tridimensionali
Tettosilicati Ogni tetraedro
condivide i
quattro vertici
con altri quattro
tetraedri
1:2
Classificazione dei silicati in base alla disposizione delle unità tetraedriche
Nesosilicati, [SiO44-]n struttura definita da singoli tetraedri indipendenti, carichi,
uniti da legami ionici con ioni metallici (Fe2+, Mg2+). Olivina.
Sorosilicati, [Si2O76-]n struttura definita da coppie di tetraedri, cariche, unite da
legami ionici con ioni metallici (Ca2+, Fe2+, Mg2+). Gneiss.
Ciclosilicati, struttura definita da unità di anelli
formate da 3 [Si3O96-]n, da 4 [Si4O12
8-]n oppure
da 6 unità tetraedriche [Si6O1812-]n unite tra di
loro. Sono presenti Li+, Na+, Ca2+, Al3+, Fe3+,
Mn2+, BO33-. Tormalina.
Classificazione dei silicati in base alla disposizione delle unità tetraedriche
Inosilicati, sono caratterizzati da un collegamento lineare indefinito dei tetraedri.
Comprendono due importanti gruppi di minerali:
- a catena semplice (pirosseni) [SiO32-]n, uniti tramite Ca2+, Fe2+, Mg2+. Augite.
- a catena doppia (anfiboli) [Si4O116-]n, uniti tramite Ca2+, Fe2+, Mg2+, Al3+, Na+.
Orneblenda.
Classificazione dei silicati in base alla disposizione delle unità tetraedriche
Fillosilicati, [Si4O104-]n da polimerizzazione di unità tetraedriche a formare una rete
a maglie esagonali con sviluppo bidimensionale dell'edificio cristallino.
Comprendono minerali primari (miche) e secondari (minerali argillosi). Presenza
di strutture tetraedriche ed ottaedriche con sostituzioni isomorfe.
Tectosilicati, [SiO2]n struttura continua di
tetraedri collegati tra di loro mediante tutti gli
atomi di ossigeno di vertice. Sostituzioni
isomorfe di Al3+ al posto di Si4+. Sono
presenti Li+, Na+, Ca2+. Feldspati (ortoclasio
ricco in K+), plagioclasi (albite ricca in Na+ e
anortite ricca in Ca2+), zeoliti.
O2-
O2- Si4+
OH- M3+ o M2+
FOGLIO OTTAEDRICO
FOGLIO TETRAEDRICO
I FOGLI TETRAEDRICI E OTTAEDRICI DEI FILLOSILICATI
Rappresentazione schematica in pianta e di prospetto delle strutture a “foglio”, tipiche dei fillosilicati. Foglio tetraedrico (in alto), foglio di-ottaedrico (in mezzo) e foglio tri-ottaedrico (in basso). La disposizione degli ioni nei fogli può essere schematicamente rappresentata usando almeno tre modelli descrittivi.
Il primo, da sinistra verso destra, è il modello poliedrico che evidenzia la struttura geometrica di riferimento, tetraedro o ottaedro.
Il secondo è il modello a sfere, il quale rappresenta l’ingombro sterico, cioè il volume degli ioni (anione ossigeno o ossidrile).
Il terzo modello, detto a sfere e bastoncini, descrive in dettaglio l’orientamento dei legami chimici che intercorrono tra i vari ioni.
Foglio Tetraedrico
Foglio Diottaedrico
Foglio Triottaedrico
I FOGLI TETRAEDRICI E OTTAEDRICI DEI FILLOSILICATI
In ognuna delle rappresentazioni risultano evidenti:
Foglio Tetraedrico
Foglio Diottaedrico
Foglio Triottaedrico
I FOGLI TETRAEDRICI E OTTAEDRICI DEI FILLOSILICATI
la regolarità delle strutture minerali,
la distribuzione degli ioni lungo piani paralleli tra loro,
la condivisione degli anioni tra le diverse unità strutturali e
la presenza di cavità pseudoesagonali sulle superfici planari.
a
c
b
OH-
O2- Al3+
Si4+
del tipo 1:1 o a
struttura dimorfica (a)
del tipo 2:1 o a
struttura trimorfica (b)
del tipo 2:1:1 o a
struttura tetramorfica (c)
I FOGLI TETRAEDRICI E OTTAEDRICI DEI FILLOSILICATI
FILLOSILICATI DIMORFICI O DEL TIPO 1:1
Caolinite
Serpentino
FILLOSILICATI TRIMORFICI O DEL TIPO 2:1
Pirofillite
Talco
FILLOSILICATI TETRAMORFICI O DEL TIPO 2:1:1
Clorite
L’uso dei termini piano, foglio e strato (o pacchetto) segue le raccomandazioni del Comitato per la Nomenclatura della AIPEA (Association International Pour l'Étude des Argiles).
I termini si riferiscono ad arrangiamenti strutturali crescenti, il piano (plane) di ioni, il foglio (sheet) tetraedrico o ottaedrico, lo strato (layer) 1:1 o 2:1.
Il foglio è una combinazione di piani e lo strato è una combinazione di fogli.
Strato o lamella
Superfici
esterne
Spazio interstrato
Superfici interne
Dis
tanza
bas
ale,
d
STRUTTURA, DISTANZA BASALE E SUPERFICI DEI FILLOSILICATI
Cristallo
Gli strati possono essere separati tra loro da materiali interstrato, quali cationi, cationi idratati, molecole organiche, gruppi e fogli di ossiidrossidi ottaedrici.
Un insieme di strati forma il cristallo (crystal). La distanza tra un piano basale di uno strato e l’omologo piano di uno strato successivo è chiamata distanza basale o periodo di identità.
I fillosilicati presentano generalmente estese superfici planari interstrato e limitate superfici laterali o di taglio.
Strato o lamella
Superfici
esterne
Spazio interstrato
Superfici interne
Dis
tanza
bas
ale,
d
STRUTTURA, DISTANZA BASALE E SUPERFICI DEI FILLOSILICATI
Cristallo
PRINCIPALI PARAMETRI PER LA DESCRIZIONE DEI FILLOSILICATI DEL SUOLO
numero e ordine della successione dei fogli tetraedrici e ottaedrici nello strato
tipologia degli ioni prevalenti nei fogli tetraedrici e ottaedrici
formula chimico-mineralogica derivata dalla semicella elementare
natura dei legami esistenti tra gli strati ed eventuale presenza e tipologia di cationi interstrato
grado di isomorfismo e conseguente carica elettrica di strato riferita alla cella unitaria
capacità di scambio cationico
distanza basale o periodo di identità
superficie specifica
capacità di dilatazione/contrazione
PRINCIPALI PARAMETRI PER LA DESCRIZIONE DEI FILLOSILICATI DEL SUOLO
I legami chimici presenti all’interno delle strutture minerali sono
prevalentemente di tipo ionico, anche se parzialmente covalenti, sono cioè
legami forti.
Al contrario, i legami che tengono uniti strati diversi tra loro sono legami
deboli, quali legami ad idrogeno, interazioni dipolo-dipolo, forze di van der
Waals, etc.
La natura dei legami chimici tra strati condiziona numerose proprietà
fisiche e chimiche dei fillosilicati, tra cui la distanza tra piani omologhi di
strati successivi, cioè la distanza basale, o periodo di identità o lato c, la
superficie specifica, la capacità di dilatazione/contrazione, la sfaldabilità.
LA SOSTITUZIONE ISOMORFA
Il fenomeno della sostituzione isomorfa, o isomorfismo, consiste nella sostituzione di un catione centrale nell’unità strutturale con un altro catione che abbia dimensioni simili, cioè compatibili con lo spazio a disposizione, e carica uguale oppure diversa (la carica non ha importanza nel fenomeno).
La sostituzione nel reticolo cristallino di un atomo di un elemento con un atomo di altro elemento avviene senza che la struttura dell'edificio cristallino risulti alterata.
Se la sostituzione avviene con cationi aventi la stessa carica, il minerale rimane elettricamente neutro; mentre se la carica è diversa si verifica uno squilibrio di carica e la comparsa di una carica negativa permanente che può essere neutralizzata dall’adsorbimento sulla superficie, in forma scambiabile, di cationi (ad es. K+, Na+, Mg2+, Ca2+).
Raggio ionico, carica e numero di coordinazione dei principali cationi rispetto all’ossigeno
LA SOSTITUZIONE ISOMORFA
Carica permanente
LA SOSTITUZIONE ISOMORFA
Gruppo della caolinite, caolinite, diottaedrica, Al2Si2O5(OH)4.
Forti legami ad idrogeno nell'interstrato; non espandibile; sb: 0.71 nm;
ss: 10-30 m2 g-1; carica: 5-15 meq 100 g-1;
morfologia: lamine pseudoesagonali.
Minerali argillosi a struttura dimorfica o di tipo 1:1
Gruppo dell'halloysite, halloysite, diottaedrica,
Al2Si2O5(OH)4 · 2H2O
Monostrato di molecole di acqua nell'interstrato;
espandibile; disidrata a metahalloysite; sb: 1.00 nm;
ss: 800 m2 g-1; carica: 20-25 meq 100 g-1;
morfologia: tubolare.
0.72 nm
lega
mi a
idro
geno
foglio tetraedico foglio ottaedico
T O T
0,93 nm
Struttura di un cristallo di un fillosilicato del tipo 2:1 (talco, pirofillite, sopra) e schema strutturale (sezione) della cella unitaria della pirofillite (sotto). Gli strati sono legati tra loro con legami molto deboli (forze di van der Waals)
Na+
Na+
Na+
Na+
Na+
Na+
Na+
Na+
Al, Mg
Distanza basale variabile da 1,0 a 2,0 nm
Struttura di un cristallo di un fillosilicato del tipo 2:1 (smectiti, sopra) e schema strutturale (sezione) della cella unitaria della montmorillonite (sotto).
Isomorfismo prevalente nei fogli ottaedrici e carica di strato debolmente ripartita sui piani.
I cationi a basso potenziale ionico, Na+, K+, tendono a rimanere idratati e scambiabili.
La distanza basale è variabile e le superfici interne sono molto elevate
1,43 nm
Mg2+
Mg2+
Mg2+
Mg2+
Mg2+
Mg2+
Al, Si
Mg, Fe, Al
Cation
i int
ers
trato
: M
g, C
a
Struttura di un cristallo di un fillosilicato del tipo 2:1 (vermiculiti, sopra) e schema strutturale (sezione) della cella unitaria della vermiculite (sotto).
Sono frequenti fenomeni di sostituzione isomorfa sia nel foglio tetraedrico che nel foglio ottaedrico.
La carica di strato è neutralizzata da cationi Mg2+ e Ca2+, generalmente esaidrati
1,0 nm
K+ K+
K+ K+
K+ K+
K+ K+
K+ K+
K+ K+
Al, Si
Cation
i int
ers
trato
Struttura di un cristallo di un fillosilicato del tipo 2:1 (mica, sopra) e schema strutturale (sezione) della cella unitaria della muscovite (sotto).
Sostituzioni isomorfe nei fogli tetraedrici.
Gli strati sono legati tra loro tramite cationi K+ “fissati” negli spazi interstrato.
Gruppo dell'illite, KAl2(Al, Si)4O10(OH)2, minerali argillosi diottaedrici
secondari, simili alle miche con minori sostituzioni isomorfe e minor
contenuto di ioni K+ nell'interstrato; poco espandibile, sb: 1.00 nm; ss:
70-175 m2 g-1; carica: 20-40 meq 100 g-1; morfologia: laminare.
Minerali argillosi a struttura trimorfica o di tipo 2:1
Gruppo delle smectiti e della montmorillonite; simili
alla pirofillite ma con sostituzioni isomorfe di Al con
cationi bivalenti negli ottaedri; interstrato
accessibile, minerale argilloso espandibile; sb: variabile
da 1.00 a 1.80 nm; ss: 600-800 m2 g-1; carica: 80-120
meq 100 g-1; morfologia: laminare
Gruppo della vermiculite; le vermiculiti derivano dalla
riorganizzazione di miche triottaedriche (talco) con
elevate sostituzioni isomorfe nei tetraedri e negli
ottaedri; minerale argilloso espandibile; sb: variabile
da 1.00 a 1.50 nm; ss: 600-800 m2 g-1; carica: 120-180
meq 100 g-1; morfologia: lamellare.
1,4 nm
Brucite, gibbsite
Al, Si
Mg, Fe
Struttura di un cristallo di un fillosilicato del tipo 2:1:1 (cloriti, sopra) e schema strutturale (sezione) della cella unitaria della clorite (sotto).
Sostituzioni isomorfe presenti sia nei fogli tetraedrici che nei fogli ottaedrici.
Fogli ottaedrici interstrato, limitate superfici specifiche e distanza basale molto ridotta.
Gruppo delle cloriti; il motivo strutturale delle cloriti prevede uno
strato TOT (tipo talco) sovrapposto ad un foglio ottaedrico di tipo
brucitico [Mg3(OH)6]n; non espandibile; sb: 1.40 nm; ss: 70-100 m2 g-1;
carica: 10-40 meq 100 g-1; morfologia: variabile .
Minerali argillosi a struttura tetramorfica o di tipo 2:1:1
1,4 nm
Brucite,
gibbsite
Al, Si Mg
,
Fe
PrincipaliPrincipali caratteristichecaratteristiche deidei mineraliminerali argillosiargillosi
PrincipaliPrincipali caratteristichecaratteristiche deidei mineraliminerali argillosiargillosi
PrincipaliPrincipali caratteristichecaratteristiche deidei colloidicolloidi deldel suolosuolo
GenesiGenesi didi mineraliminerali argillosiargillosi
K+
K+
K+
K+
K+
K+
K+
K+
K+
K+
K+
K+
Al
,
Si
M
g2+
M
g2+
M
g2+
M
g2+
M
g2+
M
g2+
GenesiGenesi didi mineraliminerali argillosiargillosi
NOME FORMULA CHIMICA CARATTERISTICA
Quarzo SiO2 Abbondante in sabbia e limo
(Na,K)AlO2[SiO2]3
CaAl2O4[SiO2]2
K2Al2O5[Si2O5]3Al4(OH)4
K2Al2O5[Si2O5]3(Mg,Fe)6(OH)4
(Ca,N,K)2,3(Mg,Fe,Al)5(OH)2 Facilmente alterabili
[(Si,Al)4O11]2
Pirosseni (Ca,Mg,Fe,Ti,Al)(Si,Al)O3 Facilmente alterabili
Olivina (Mg,Fe)2SiO4 Facilmente alterabile
Epidoto Ca2(Al,Fe)3(OH)Si3O12
Tormalina NaMg3Al6B3Si6O27(OH,F)4
Zircone ZrSiO4
Rutilo TiO2
Caoliniti Si4Al4O10(OH)8
Smectiti
Vermiculit
i
Mx(Si,Al)8(Al,Fe,Mg)4O20(OH)4,
Cloriti dove M = catione interstrato
Allofane Si3Al4O12 · nH2O
Imogolite Si2Al4O10 · 5H2O
Gibbsite Al(OH)3 Abbondante in suoli lisciviati
Goethite FeO(OH) Ossido di Fe più abbondante
Ematite Fe2O3 Abbondante in regioni calde
Ferridrite Fe10O15 · 9H2O Abbondante in orizzonti org.
Birnessite (Na,Ca)Mn7O14 · 2.8H2O Ossido di Mn più abbondante
Calcite CaCO3 Carbonato più abbondante
Gesso CaSO4· 2H2O Abbondante in regioni aride
Abbondanti nella fraz. argill.
quali prodotti dell’alterazione
dei minerali primari; fonti di
cationi scambiabili nel suolo
Abbondanti in suoli derivati
da depositi di ceneri
vulcaniche
Feldspati
Miche
Anfiboli
Abbondanti in suoli poco
lisciviati
Fonte di K in molti suoli di
zone zone temperate
Fortemente resistenti
all’alterazione chimica, usati
come minerali “indicatori” in
studi pedologici