Hurrà Rimini 8

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Numero unico a cura degli inserzionisti LEGA PRO 2ª DIVISIONE GIRONE A 2012/2013 Rimini-Renate Domenica 6 gennaio 2013 ore 14,30 n.8 DIVENTA NOSTRO FAN!

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Curiosità e notizie dal mondo biancorosso

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LEGA PRO 2ª DIVISIONE GIRONE A 2012/2013

Rimini-Renate Domenica 6 gennaio 2013

ore 14,30

n.8

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Soci Ac Rimini:

Orgogliosi dei nostri

100 anni. E di averli raggiunti

insieme a voi.

www.riminicalcio .com - www.gsport .it

Adriano Aureli

Davide Baietta

Sergio Casadei

Riccardo Dapili

Davide Gattei

Bon iglio Mariotti

Marcello Massari

Bruno Morandi

Antonio Mussoni

Raffaele Mussoni

Paolo Palma

Giuseppe Resta

Gilberto Sarti

Guglielmo Vannoni

Valter Venturif

A S S O C I A Z I O N EAMICI DELLO SPORT

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Nel cassetto il centenario e… la maledizione Maya. Hurrà al 2013

Editoriale

DUEMILAETREDICI! Finalmente il 2012 è finito, la boa del girone d’andata più paradossale che si ricordi

all’ombra dell’Arco d’Augusto è guadata e ci si tuffa a tavoletta nel 2013. Sperando che “anno nuovo vita nuova” non sia solo uno degli antichi adagi più noti del mondo, ma davvero l’inizio della nuova era post Maya e post stagione lacrime e sangue a tinte biancorosse.Si chiudono 12 mesi iniziati fra milioni di speranze: con la classifica più splendente del sole di Ferragosto, un centenario da celebrare a suon di vittorie e magari col salto di categoria, l’agognato centro sportivo, ribattezzato Riminello, sulla corsia di sorpasso che portava al traguardo e un orizzonte sereno a più non posso.Invece... Invece ne sono successe di tutte e di più, tanto per fare il verso a un noto spot tv, e pare che la temutissima ‘maledizione’ del popolo precolombiano abbia attecchito solo fra le zolle del Romeo Neri. Nel giro di qualche settimana il cielo si è capovolto, il vento in poppa si è tramutato in tempesta e i sogni di gloria sono finiti nel cassetto, amaramente sostituiti da timori sulla sopravvivenza figli di una crisi e una spending review più vitale di un bicchiere d’acqua in mezzo al Sahara.Ma, finalmente, si volta pagina. Si apre un nuovo anno e

un nuovo campionato nel campionato: quello del girone di ritorno, con le carte rimescolate dal mercato, la condizione fisica che farà la differenza, la sensazione che ripartendo possa tornare tutto possibile. E’ la convinzione la password

per prendere a calci il destino avverso e tornare sulla rotta giusta: nella tana della Giacomense non è arrivata la seconda vittoria di fila (la prima fra l’altro lontano dacasa) che avrebbe dato tutto un altro sapore alle feste natalizie? Pazienza, siamo nel 2013... Col Renate mancherà tutta l’artiglieria pesante (Morga e Zanigni) e il cingolato di centrocampo (Onescu)? Pazienza, siamo nel 2013...Pensare positivo, la remuntada parte da lì. E se alle faccende di campo ci penserà come sempre quel Luca D’Angelo che per questi colori dà tutto al punto da rischiare anche la salute (leggi Portomaggiore), i nostri potrebbero arrivare anche in ufficio. In un panorama di crisi tanto piranhesca, la trattativa con la Bse a buon fine sarebbe più di

un gol da tre punti, quelli che nel frattempo Taddei e compagni dovranno infilare nella porta del Renate. Perchè, finalmente è DUEMILAETREDICI!!

Nicola Strazzacapa

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L’Analisi

Il biancorossoimprigionato

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No, purtroppo non finirà nemmeno nel 2013. Tra cinque mesi, tra

cinque anni saremo ancora allo stesso punto. Al 9 settembre 2006. Al giorno di Rimini-Juventus. Sì, sempre la stessa partita. Quella del pareggio di Ricchiuti che urla la sua gioia agli undicimila spettatori di un Romeo Neri stracolmo con tanta gente rimasta fuori dai cancelli. Oggi al Neri i tifosi sono dieci volte di meno e ci può anche stare perché del Renate o della Giacomense, con tutto il rispetto, nemmeno si era al corrente dell’esistenza sino a qualche anno fa. Sono loro, i diecimila che non ci sono (e anche qualcuno che c’è ancora magari) che continuano a ripeterci che come quel giorno non ce ne sono stati altri. Un’ossessione che non ci abbandona. Aggrappati a un ricordo. Il Rimini per molti è come se si fosse fermato lì. Schiavi d’immagini e di

una formazione super: Handanovic, Vitiello, Milone, Peccarisi, Regonesi, Barusso, Cristiano, Pagano, Ricchiuti, Jeda, Matri. Di quel giorno si rimpiange persino il caldo, le maniche corte, Bergomi e Caressa che facevano la telecronaca, la D’Amico che saliva le scale della centrale tra gli applausi dei tifosi biancorossi che si davano di gomito. Si ricorda ogni cosa come se quel giorno fosse la parte migliore di tutti i tifosi biancorossi, come se fosse troppo volgare vivere il presente. Che rabbia, che voglia di rivincita. Però alla fine il problema per chi ancora oggi segue la maglia a scacchi con lo stesso affetto finisce qui, è per gli altri, per tutti gli altri, che è diverso. Perché ci sono tanti che non tornano indietro con la memoria e basta, molti non si sono più mossi, sono rimasti a quel giorno convinti che oltre non si possa andare

e forse non si debba andare, come se il godimento collettivo di quel giorno li trattenesse in una bolla di sentimenti e fantasie. Per chi è rimasto a quel giorno, a quel gol di Ricchiuti, a forza di vederlo e di pensarlo è quasi diventato impermeabile all’emozione di quell’attimo. È il vizio perenne di chi pensa che ieri sia sempre meglio di oggi o forse è l’atteggiamento un po’ radical chic di questa città da evento che non riesce a vivere il normale con la stessa gioia. Sono rimasti lì. Il mondo no, il calcio neppure e allora l’augurio con l’inizio del nuovo anno, del nuovo secolo biancorosso è che la maglia a scacchi possa ritrovare la sua gente e che assieme si possano scrivere nuove pagine della sua meravigliosa storia.

Francesco Pancari

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L’avversario

Gli imprevedibili brianzoliSegni particolari: imprevedibile. Per

la prima di ritorno arriva al “Neri” il Renate, la squadra che, insieme alla capolista Savona, detiene il primato negativo di pareggi (appena 2 in 17 partite). Quella dei nerazzurri brianzoli è però un’imprevedibilità con il segno positivo, visto che con 26 punti il Renate occupa il 6° posto e al momento disputerebbe i play-off, senza dimenticare che c’è ancora da recuperare una partita casalinga contro il Santarcangelo. La prima delle 8 vittorie della squadra allenata da Antonio Sala arrivò proprio nella gara di andata con il Rimini, disputata il 2 settembre 2012 allo Stadio Città di Meda (2-0 con reti di Cavalli al 33’ e Brighenti su rigore all’8’ della ripresa) dove si capì subito che il Renate avrebbe fatto molto bene in campionato e anche che, purtroppo, il Rimini avrebbe incontrato più difficoltà del previsto. Dicevamo che la continuità non è

una caratteristica che rientra nel Dna dei brianzoli, lo dimostra il fatto che la serie più lunga di imbattibilità è durata 3 partite. Lungo il cammino del Renate ci sono anche degli inciampi, alcuni dei quali clamorosi come il 3-2 incassato a San Giusto Canavese contro l’allora derelitta Valle D’Aosta, lo 0-4 casalingo con il Forlì e l’altra quaterna buscata a Busto Arsizio contro la Pro Patria (4-1). Anche l’ultimo match prima della sosta è andato in archivio con il segno meno (2-0 a Castiglione) ma questo Renate è davvero capace di tutto, anche di battere squadroni come Bassano, Venezia e Monza oltre che rifilare il famoso 7-0 alla Giacomense che ha fatto decisamente scalpore. Punto di forza dei nerazzurri è l’attacco, capace di tradurre in gol le occasioni procurate sempre attraverso il gioco. Sono 29 le reti realizzate (terzo reparto avanzato del girone dietro a Pro Patria (35) e Savona (30), di

cui ben 15 lontano da casa dove il Renate è rimasto a secco per la prima volta proprio in occasione dell’ultimo già citato match di Castiglione. A fare la parte del leone è Andrea Brighenti (classe ’87), già arrivato in doppia cifra (10 gol di cui 4 dagli undici metri) dopo i 13 gol messi a segno l’anno scorso con la Sambonifacese. E con Brighenti sta facendo bene anche l’altro ex Sambo, ovvero Nicolò Zanetti (’86), per ora giunto a quota 5 bersagli. Altri punti di forza l’esperto regista Gabriele Cavalli (31 anni) e i dinamici centrocampisti Gualdi (4 reti) e Mantovani (2 gol). Non impenetrabile la difesa che conta 23 gol sul groppone, 2 in più rispetto al Rimini. Due gli squalificati indisponibili per la gara di Rimini ed entrambi sono difensori: Fabio Adobati (’88) e l’under Gianmarco Ferrari (’92).

Cristiano Cerbara

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Il settore giovanile: Esordienti Provinciali

Tecnica ed entusiasmoIn questa sesta puntata del viaggio

all’interno delle giovanili biancorosse sbarchiamo nel mondo degli Esordienti Provinciali, allenati da Danilo Diotallevi, in collaborazione col preparatore atletico Simone Arceci e Antonello Di Chiara. Diotallevi, ci presenti il suo gruppo. “Il gruppo è formato da 23 ragazzi del 2001 più un 2002. Sono quasi tutti di Rimini, a parte 5 che vengono da Pesaro. Ci alleniamo tre volte alla settimana, più la partita del sabato pomeriggio, che giochiamo sul sintetico di Miramare quando siamo in casa. La squadra è valida ed esegue gli esercizi con notevole entusiasmo”. Com’è il campionato a cui state partecipando? “Nonostante affrontiamo formazioni di un anno più grandi, il livello non è consono alle nostre qualità. È un po’ basso, ma se non altro ci stiamo divertendo. Magari possiamo incontrare avversari che ci sovrastano fisicamente, ma noi compensiamo

con la tecnica. Spesso infatti chi ci affronta calcia lungo e tira poco in porta. Avremmo dovuto partecipare ad un torneo professionistico, ma non è stato possibile e così ci siamo iscritti a questo torneo. L’importante è che la rosa non si adagi su questi ritmi: l’anno prossimo il livello sarà completamente diverso”. Come siete messi in classifica? “Se il campionato finisse oggi, saremmo qualificati alle fasi finali (passano le prime 6, ndr). Virtualmente siamo al secondo posto, ma non guardo più di tanto la graduatoria in quanto siamo fuori classifica”. Quali sono gli obiettivi

che si pone da allenatore? “La premessa è che negli Esordienti si passa da un calcio giocoso a una disciplina più “professionistica”. Ciò detto l’obiettivo è il miglioramento tecnico, che in quest’annata va perseguito attraverso l’uno contro uno e a seguire il due contro uno. Diamo grande importanza quindi alla finta, al dribbling e alla guida della palla. Il passaggio è un gradino superiore, a cui in questo momento non guardo moltissimo. Soprattutto questa è un’età in cui conta più curare il singolo che il collettivo”.

Gian Marco Porcellini

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L’Intervista

Paolo Bravo,born to run

Da calciatore non è stato possibile ingabbiarlo in una posizione

limitata del rettangolo verde. Nato per correre, ma non solo sulla fascia. Paolo Bravo non riesce a fermarsi. Ama viaggiare, per conoscere nuovi posti, ma anche far viaggiare la mente e tenerla sempre allenata. Il computer rimane spento, meglio un bel libro. E una bella canzone rock come sottofondo.

Caro Paolo, oggi è l’epifania. Travestiti da Befana, a chi porti il carbone?“Non faccio il nome di giocatori, lo porto ai commercialisti (ride, n.d.r.), paghiamo troppe tasse”. A chi invece una calza piena di dolci?“I dolci a tutti i tifosi del Rimini, sono stati pazientissimi. Speriamo di ricompensarli con un buon 2013”. Vediamo ora i tuoi gusti musicali, gruppi e cantanti preferiti?“Vasco Rossi, Renato Zero, Gianluca Grignani; per quel che riguarda i gruppi gli ACDC”. Ah, quindi molto rock…e tutti cantanti con una folta chioma, come te!“Sì sì. Spero che la scienza progredisca, se in futuro dovessi avere bisogno di qualche capello”.Quindi il tuo look è un omaggio alle rockstar preferite?“No no, è una mia preferenza. Ho sempre avuto i capelli lunghi. Li ho

tenuti un po’ più corti nell’anno del militare. Ma non erano corti: non ho fatto vita di caserma, giocavo nella Nazionale di calcio e ho avuto qualche libertà in più”.Tornando alla musica, c’è una canzone legata ai tempi della promozione in B?“Una canzone di Vasco Rossi, Anymore. La ascoltavo sempre prima delle partite. Comunque alla musica sono molto legato, la ascolto sempre: in casa, in macchina, quando faccio palestra”.L’ultimo concerto visto e quello invece che è rimasto indelebile nei tuoi ricordi.“Vasco Rossi a Milano un anno fa. Quello che mi è rimasto più impresso è il concerto degli ACDC a Udine, nel maggio 2010”.Il tuo rapporto con la tecnologia?“Odio la tecnologia! Al computer preferisco il cartaceo, anche per lavoro. Giusto uno stereo super per apprezzare al meglio il suono della musica”.Cosa fa Paolo Bravo nel tempo libero?“Nel tempo libero mi piace leggere, libri di attualità e di psicologia. Mi attirano molto i libri sui processi di mafia. Poi la mia grande passione è viaggiare, conoscere posti nuovi, città nuove, anche se non ho tempo al momento per farlo. Mi piace la cultura delle nazioni, delle civiltà e

delle persone”.Sei interessato all’attualità, quindi anche alla politica?“Il giusto, non ho preferenze politiche. Io guardo alle persone e alle loro idee, non ai partiti. Le cose giuste non sono di destra e di sinistra: sono giuste e basta”.Paolo Bravo presidente del Consiglio: quali provvedimenti porteresti subito in Consiglio dei Ministri?“Per prima cosa rivedrei la legge sulle separazioni. Poi potenzierei l’istituto del lavoro carcerario, per dare una possibilità ai detenuti di rifarsi una vita”. Tornando al tema viaggi, quali posti ti hanno particolarmente colpito?“Mi ha colpito il Brasile, in particolare Rio De Janeiro, e New York. Se dovessi scegliere di vivere all’estero per un periodo di 6-8 mesi, sceglierei però Formentera”.Cosa ti piace della città di Rimini e dove invece deve migliorare?“E’ un città vivibilissima, a misura di uomo. In bicicletta riesci a fare tutto. La gente è ospitale. Mi piacerebbe vedere Rimini nei prossimi anni svilupparsi ulteriormente”. Quale personalità non calcistica vorresti conoscere?“Domanda tosta, eh. Comunque Obama”.

Riccardo Giannini

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Gallery

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Cena di Natale

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Nella storia centenaria della Rimini calcio, si sono susseguiti

momenti di grande splendore ad altri di profonda delusione. A partire dal 1959/60 che consideriamo come data di inizio del calcio moderno, e senza andare nel periodo che possiamo chiamare medievale o ancor meno in quello più antico di quasi inizio secolo, il Rimini in sole, altre, quattro occasioni, ebbe difficoltà più o meno analoghe a quelle attuali. Il primo campionato difficile è stato quello del 1964/65 con l’allenatore Bizzotto che dopo due brillantissimi campionati con il Rimini trovò grosse difficoltà nel girone di andata concluso con 14 punti, frutto di due vittorie e otto pareggi. La squadra ebbe un buon recupero nel girone di ritorno dove accumulò 24 punti che la portarono a quota 38 ad occupare la 14° posizione in classifica, niente di eccezionale però ben lontana dalle due squadre retrocesse in quell’anno che furono il Grosseto e il Forlì. Nel 1976/77 al debutto assoluto del Rimini in serie B, dopo lo strepitoso campionato vinto l’anno prima in serie C, il Rimini di Meucci è in grossissima difficoltà e dopo 7 partite ha raggranellato appena 3 punti, viene esonerato Meucci al quale subentra

prima Helenio Herrera, e poi Angelo Becchetti e dopo 17 gare i punti sono soltanto 15, frutto di 3 vittorie e 6 pareggi, alla fine diventeranno 42 che frutteranno al Rimini il 12° posto alla pari con il Palermo, ben lontani dalla Spal, Catania e Novara che devono dare l’arrivederci alla serie cadetta. Il terzo campionato ostico per il Rimini è quello del 1978/79 sempre in serie B con l’allenatore Giorgio Sereni il Rimini al termine delle 17 gare accumula 15 punti, anche qui frutto di due vittorie e nove pareggi e peggiora, vièppiù, la propria classifica nel girone di ritorno che lo portano a concludere a quota 27 al 19° posto e ultimo alla pari del Varese, che vuol dire retrocessione in serie C insieme anche alla Nocerina e al Foggia. Il quarto campionato è relativo all’anno 1988/89 con l’allenatore Osvaldo Jaconi poi per 5 giornate Osvaldo ‘’Loris’’ Pesaresi e poi di nuovo Jaconi, anche in quell’anno nel girone di andata accumuliamo pochissimi punti, ovvero 14 che sommati a quelli del ritorno (appena 4) portano il totale a quota 18 con il conseguente ultimo posto in classifica, lontanissimo da tutte le altre, anche dalle tre compagini che accompagnarono il Rimini in serie C2

vale a dire il Campobasso, il Frosinone e la Vis Pesaro. Il campionato del Rimini 2012/13 assomiglia a quelli descritti, naturalmente in relazione al girone di andata. Adesso si spera che ci sia un’ inversione di tendenza, che forze fresche possano dare linfa nuova a questa squadra. La speranza è che si possa ripetere l’esito positivo dei primi due campionati, quello 1964/65 e quello del 1976/77 il primo di serie B dove nel girone di ritorno siamo riusciti a conquistare una salvezza alquanto tranquilla e di non ripetere l’esito degli ultimi due, quelli del 1978/79 e del 1988/89, dove, purtroppo, siamo retrocessi; e che rimangono per ora i peggiori della nostra storia. Abbiamo eguagliato il record negativo di due sole vittorie dopo 17 partite che va a fare il paio con quelli del 1964/65, del 1978/79 e del 1988/89, ma abbiamo scongiurato di battere il record negativo dei punti 15, contro i 14 degli anni ‘64/’65 e ‘88/’89.

N.B. La vittoria viene sempre considerata del valore di 3 punti. N.B. I 2 campionati di serie B erano a 20 squadre.

Giuseppe Bernabè

Amarcord

Il “ritorno” della speranza

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Marketing

Quarto Piano, una nuova dimensione

La cena sulla spiaggia è un’abitudine riminese, la piacevole novità è

poterlo fare affacciandosi ad una finestra sul mare che, allo stesso tempo, volge lo sguardo sui colli romagnoli.Tradizione e modernità, due concetti che, nonostante l’apparente contraddizione, si fondono al Quarto Piano, suite restaurant dall’atmosfera metropolitana e ricercata, da questa stagione partner dell’AC Rimini.Il locale, impostato sulla tradizione romagnola rivisitata in chiave artistica, rispecchia il carattere e la personalità del titolare, Andrea Tani “riminese doc – precisa con orgoglio Tani – con una storia che mi ha portato per parecchi anni a lavorare all’estero, esperienza importante dal punto umano e professionale, che ho cercato di trasferire in questa nuova avventura”.Il locale, dalle mille sfumature, offre, a pranzo, un gustoso buffet, per poi trasformarsi durante la cena con un

elegante e raffinato servizio al tavolo. Durante la stagione estiva, oltre alla sala principale, è possibile assaggiare le proposte dello chef accomodati sulla grande terrazza che abbraccia il mare.Il ristorante presenta molti aspetti innovativi, ma, in questa cornice esclusiva, “il vero valore aggiunto, dal punto di vista della ristorazione, è il nostro chef, Silver, allievo di Gualtiero Marchesi e conosciuto per essere stato a capo delle cucine di locali storici della Riviera come il Caffè delle Rose ed il Paradiso. La sua proposta di cucina, disegnata su misura per i nostri clienti e che, per questa ragione, mi piace definire “sartoriale”, – prosegue Tani – è sicuramente una novità per la zona riminese. Utilizzando come base gli ingredienti del territorio, Silver li declina in modo creativo ed originale.Entrambi amanti del calcio ed in particolare dei colori biancorossi “che ho vestito fino alla Berretti – ricorda

Andrea Tani - prima che lo studio e la mia attività mi portassero lontano da casa. Anche lo Chef conosce bene il mondo del calcio riminese, ai tempi della serie B, infatti, molti giocatori erano ospiti fissi del ristorante in cui lavorava. La nostra passione comune, unita al legame con la città, è stata la molla che ci ha convinto a dare il nostro contributo al progetto Rimini Calcio.Nonostante si tratti di una realtà giovane, grazie all’eccellente combinazione tra cucina ed ambiente, si è già meritata per due anni consecutivi una citazione sulla prestigiosa guida Michelin “riconoscimento del quale siamo molto orgogliosi, poichè si tratta di un apprezzamento del nostro lavoro da parte di un’autorità del settore. Non abbiamo perso, tuttavia, la curiosità ed il desiderio di sperimentare e chissà che, proseguendo nel nostro progetto, oltre al riconoscimento non arrivi anche la stella…”

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Flash & Back

RIMINI – MILAZZO 4-0(16° giornata 16 dicembre 2012)RIMINI: Scotti, Palazzi, Vittori, A. Brighi, Rosini, Maita (31’ st Onescu), Spighi, M. Brighi, Zanigni (25’ st Maio), Taddei (35’ st Marras), Baldazzi. A disp.: Semprini, Gasperoni, Ferrari, Valeriani. All. D’Angelo.MILAZZO: Tesoniero, Campanella, Salustri, Simonetti, Pepe, Strumbo, Campanaro, Cuomo, Suriano, Lewandowski (32’ pt Calcagno), D’Amico (31’ st Traviglia). A disp.: Previti, Pergolizzi, Buzzanca, Alosi, Maisano. All. Tudisco.Arbitro: Amoroso di Paola.Reti: 7’ pt Baldazzi, 28’ pt e 30’ st Taddei, 33’ st Maio (rig.).Note:Ammoniti: Maita, Zanigni, Tesoniero.

GIACOMENSE – RIMINI 1-1(17° giornata 22 dicembre 2012)GIACOMENSE: Poluzzi, Calori, Rossi, Capellupo, Sirri, Cenerini, Lazzari, Landi (11’ st Ferrara), Varricchio, Masina (25’ st Paloni), Draghetti (28’ st Pandiani). A disp.: De Marco, Buscaroli, Protti, Dalrio. All. L. Rossi.RIMINI: Scotti, Gasperoni (13’ st Marras, 40’ st Maio), Vittori, A. Brighi, Rosini, Onescu, Spighi (34’ st Palazzi), M. Brighi, Zanigni, Taddei, Baldazzi. A disp.: Semprini, Mandorlini, Ferrari, Valeriani. All. D’Angelo.Arbitro: Brodo di Viterbo.Reti: 46’ pt Capellupo, 16’ st A. Brighi.Note:Ammoniti: Sirri, Capellupo, Varricchio, Onescu, Ferrara, Zanigni, Vittori.Espulso: 20’ st Calori per fallo da rigore con chiara opportunità da gol.

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Il cammino del Rimini

Calendario e classifica - Lega Pro 2a Divisione Girone A 2012-2013

La Classifica

IL TURNO ODIERNO18^ Giornata

06/01/2013 - ore 14.30

MILAZZO - CASALEBELLARIA - CASTIGLIONE

ALESSANDRIA - FANOMANTOVA - FORLÌ

GIACOMENSE - MONZASAVONA - PRO PATRIA

RIMINI - RENATEBASSANO - SANTARCANGELOVENEZIA - VALLE D’AOSTA

IL PROSSIMO TURNO19^ Giornata

13/01/2013 - ore 14.30

CASTIGLIONE - VENEZIACASALE - SAVONAFANO - MANTOVAFORLÌ - MILAZZOMONZA - RIMINI

PRO PATRIA - ALESSANDRIARENATE - BASSANO

SANTARCANGELO - GIACOMENSEVALLE D’AOSTA - BELLARIA

Totale In Casa Fuori casa

Squadra Punti G V N P GF GS DR G V N P GF GS DR G V N P GF GS DR

Savona 35 17 11 2 4 30 15 15 9 7 1 1 18 7 11 8 4 1 3 12 8 4

Pro Patria 33 16 10 3 3 35 20 15 9 6 1 2 20 11 9 7 4 2 1 15 9 6

Castiglione 33 17 9 6 2 20 8 12 9 6 3 0 15 2 13 8 3 3 2 5 6 -1

Bassano 29 17 8 5 4 26 17 9 8 4 2 2 12 8 4 9 4 3 2 14 9 5

Alessandria 28 17 8 4 5 27 15 12 9 4 2 3 14 9 5 8 4 2 2 13 6 7

Renate 26 16 8 2 6 29 23 6 7 4 1 2 14 8 6 9 4 1 4 15 15 0

Forlì (-1) 25 17 7 5 5 26 16 10 9 3 3 3 11 9 2 8 4 2 2 15 7 8

U. Venezia 24 17 6 6 5 23 22 1 8 2 4 2 11 11 0 9 4 2 3 12 11 1

Mantova 24 17 6 6 5 24 28 -4 8 3 4 1 13 12 1 9 3 2 4 11 16 -5

Monza (-6) 19 16 6 7 3 20 12 8 7 4 2 1 10 5 5 9 2 5 2 10 7 3

Bellaria 18 17 4 6 7 19 26 -7 8 2 3 3 8 10 -2 9 2 3 4 11 16 -3

Santarcangelo 16 15 3 7 5 12 18 -6 8 2 5 1 9 11 -2 7 1 2 4 3 7 -4

Valle d' Aosta (-1) 16 16 4 5 7 20 28 -8 9 3 2 4 11 17 -6 7 1 3 3 9 11 -2

Rimini 15 17 2 9 6 17 21 -4 8 2 4 2 9 6 3 9 0 5 4 8 15 -7

Giacomense 15 17 3 6 8 19 28 -9 9 2 1 6 10 14 -4 8 1 5 2 9 14 -5

Casale (-5) 11 17 3 7 7 19 27 -8 8 1 5 2 9 10 -1 9 2 2 5 10 17 -7

Fano (-1) 11 17 2 6 9 20 34 -14 9 1 3 5 10 20 -10 8 1 3 4 10 14 -4

Milazzo 8 17 0 8 9 13 41 -28 8 0 4 4 7 18 -9 9 0 4 5 6 23 -17

HURRARIMINI!Proprietà: AC RIMINI 1912 srl - Piazza del Popolo - Riminiwww.riminicalcio.com - Tel. 0541 785960Collaboratori: Nicola Strazzacapa, Francesco Pancari, Cristiano Cerbara, Giuseppe Bernabè, Gian Marco Porcellini, Riccardo Giannini

Servizio fotografico: Gilberto PoggiCoordinamento: Marco Ravelli, Enrico MarinòDistributori: Bruno Cavioli – Otello Sarti – Francesco FoschiImpaginazioni: R&R Servizi Grafici

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