Rimini. Rimini Fiera, Ecomondo: appuntamento in ottobre

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Rimini. Rimini Fie Ecomondo: appuntamento in ottobre Rimini Fiera, Ecomondo: appuntamento in ottobre, dal 26 al 29. L’appuntamento riminese è tra i maggiori in Europa. I due saloni, sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici, tornano in presenza per fornire alla vasta comunità del business un luogo di dialogo e confronto sui nuovi modelli di sviluppo sostenibile e sui cambiamenti climatici. Ecomondo e Key Energy oltre che collaudate piattaforme commerciali rappresentano infatti un vero e proprio think-tank, che affronta da sempre le tematiche al centro delle agende di tutti i governi, del mondo imprenditoriale, finanziario e della Pubblica amministrazione. La ripartenza in presenza delle manifestazioni fieristiche è un segnale importante e atteso da tutta la comunità internazionale. Le fiere rappresentano infatti uno dei più potenti moltiplicatori di business, e in prospettiva, grazie al Recovery Plan da 750 miliardi di euro finanziato dall’Unione Europea, la trasformazione green sarà in cima agli impegni di tutti i governi.

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Rimini. Rimini Fiera,Ecomondo: appuntamento inottobre

Rimini Fiera, Ecomondo: appuntamento in ottobre, dal 26 al 29.

L’appuntamento riminese è tra i maggiori in Europa. I duesaloni, sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici, tornanoin presenza per fornire alla vasta comunità del business unluogo di dialogo e confronto sui nuovi modelli di svilupposostenibile e sui cambiamenti climatici. Ecomondo e Key Energyoltre che collaudate piattaforme commerciali rappresentanoinfatti un vero e proprio think-tank, che affronta da semprele tematiche al centro delle agende di tutti i governi, delmondo imprenditoriale, finanziario e della Pubblicaamministrazione.

La ripartenza in presenza delle manifestazioni fieristiche èun segnale importante e atteso da tutta la comunitàinternazionale. Le fiere rappresentano infatti uno dei piùpotenti moltiplicatori di business, e in prospettiva, grazieal Recovery Plan da 750 miliardi di euro finanziatodall’Unione Europea, la trasformazione green sarà in cima agliimpegni di tutti i governi.

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Ecomondo e Key Energy che si estenderanno sui quasi 130 milamq del quartiere fieristico riminese, sono articolate in unospecifico layout per favorire relazioni istituzionali e dibusiness. Rifiuti e risorse, bonifica e rischio idrogeologico,bioeconomia circolare, acqua, i settori di Ecomondo.Rinnovabili, storage e generazione distribuita, efficienza esmart city quelli di Key Energy.

Cattolica. Rifiuti, arrivanole foto-trappole

Cattolica, via Piemonte

Rifiuti, arrivano le foto-trappole

Dopo un periodo di “sperimentazione” avviato nei giorni scorsial via il controllo del territorio. Ed intanto gli occhivigili hanno già registrato due, le prime immagini al vagliodella Polizia Municipale per le sanzioni. L’AssessoreFilippini: “Non semplice repressione ma educazione esensibilizzazione” o obiettivo”.

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Pesaro. Luoghi e personaggimarchigiani nella Divinacommedia con Paolo Montanari

Gradara (Pesaro), ilcastello di Paolo eFrancesca

Luoghi e personaggi marchigiani nella Divina commedia conPaolo Montanari

Mercoledì 20 gennaio, ore 18, conferenza streaming.

Quali sono i luoghi delle Marche visitati da Dante 700 annifa? L’occasione per scoprirli, e per conoscere aneddoti,riferimenti storici, curiosità che legano il Sommo Poeta aiterritori della regione, è data dall’appuntamento “Dante e leMarche” in programma mercoledì 20 gennaio, alle ore 18,insieme al giornalista e scrittore Paolo Montanari.

L’iniziativa, promossa dalla Presidenza del Consiglio comunaledi Pesaro, prevede una conferenza in cui il pubblico saràaccompagnato nei borghi e nelle città marchigiane visitati dal

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padre della lingua italiana.

Sarà possibile partecipare collegandosi in diretta streamingalla pagina Facebook Comune di Pesaro e da quella delPresidente del Consiglio comunale Marco Perugini: «Pesaroricorda Dante Alighieri, nell’anno in cui ricorrono i 700 annidalla sua morte, in un viaggio in cui poter riscoprire inostri luoghi e rileggerli attraverso gli occhi del SommoPoeta».

Pesaro. Luigi Ottani,presenta il libro “Shootingin Sarajevo”

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Luigi Ottani, presenta il libro“Shooting in Sarajevo”

Città gemellata con Pesaro, evento online, l’appuntamento èmartedì 19 gennaio, alle 17,30. A cura di Roberta Biagiarelli(Bottega Errante Edizioni) racconta il lungo assedio balcanicoattraverso foto fatte dagli stessi luoghi da cui i cecchinitenevano sotto scacco la città. Un assedio che compie 25 anninel 2021.

Il progetto editoriale è stato sostenuto dal Comune di Pesaro,in virtù di un legame forte e consolidato con Sarajevo: nelmarzo 2018 la città ha sottoscritto un patto di gemellaggiocon Novi Grad – Sarajevo, atto ufficiale che ha suggellato 20anni di collaborazioni e scambi culturali e non solo.

Alla presentazione – pensata proprio in occasione dei primi 25anni da quel conflitto tremendo e lunghissimo durato dal 5aprile 1992 al 29 febbraio 1996 –, partecipano l’autore LuigiOttani, la curatrice Roberta Biagiarelli, Daniele Viminivicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune e irappresentanti delle due associazioni locali che si impegnano

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proprio su quel territorio portando avanti progetti tra lecittà di Pesaro e Sarajevo: Elisa Gentiletti per Lutva, BrunaCastellani e Luca Pagnoni di Dario per Time for peace anddevelopment. Modera l’incontro Giuliano Geri, editor etraduttore che si occupa da molti anni di letterature dell’EstEuropa.

Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli hanno iniziato a lavorareal progetto nel 2015 seguendo un’idea ben precisa: fotografareSarajevo dagli stessi luoghi da cui i cecchini tenevano sottoassedio la città e i suoi abitanti 25 anni prima. Gliappartamenti di Grbavica, l’Holiday Inn, la casermaMaresciallo Tito, le postazioni di montagna, sono divenuti ilpunto di vista ideale per perdersi nella mente di chi, daquelle stesse postazioni, inquadrava per uccidere. Gli autorisi sono avvalsi dell’amichevole complicità di due sarajevesid’eccezione: Azra Nuhefendić e del veterano di guerra JovanDivjak, oltre che del giornalista-scrittore Gigi Riva,cittadino onorario di Sarajevo, e del fotoreporter MarioBoccia.

Con Shooting in Sarajaevo Bottega Errante Edizioni inaugurauna nuova collana – Obiettivo – fatta di libri con foto etesti, ma soprattutto conferma il lavoro consolidato diinvestigazione della letteratura, della contemporaneità edelle dinamiche geopolitiche dei Balcani occidentali.

LUIGI OTTANI Fotografo e pubblicista, ha una particolarevocazione per il reportage sociale ma realizza anche lavori diarchitettura, moda e pubblicità. Ha pubblicato una trentina divolumi fotografici ed è autore di numerose mostre edinstallazioni. Con il volume Niet Problema! ha vinto il premio“Marco Bastianelli” 2006, riconoscimento al miglior librofotografico italiano. Nel 2014 è stato scelto da FondazioneFotografia come uno dei rappresentanti modenesi dellaFotografia del dopoguerra. Nel 2016 ha pubblicato, con RobertaBiagiarelli, il volume Dal libro dell’esodo (Piemme edizioni).In occasione del Festival della Filosofia 2019 sul tema

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“Persona” ha realizzato l’installazione performativa Lo avetefatto a me. www.luigiottani.it.

ROBERTA BIAGIARELLI Attrice, autrice, documentarista, nel 2002fonda l’associazione Babelia&C.-progetti culturali dedicandosicon maggior slancio alla ricerca, produzione e interpretazionedi temi sociali, storici e politici. È interprete, tra glialtri, dei seguenti spettacoli: A come Srebrenica (1998),Reportage Chernobyl (2004), Resistenti (2006), Il poema deimonti naviganti (2008) e Figlie dell’epoca (2014). Produce idocumentari: Souvenir Srebrenica (2006), La neve di giugno(2007), La Transumanza della Pace (2012). È esperta di Balcanicon una particolare attenzione rivolta al genocidio diSrebrenica. Dal 2018 è ideatrice e curatrice del ciclo diincontri ‘Balcani d’Europa-lo Specchio di Noi’ e dellarassegna ‘Vista sull’Europa’. www.babelia.org

BOTTEGA ERRANTE EDIZIONI inizia la sua attività nel 2015.Pubblica tra i 15 e i 20 libri all’anno, un trimestrale diviaggio e conta un catalogo di 50 titoli. Nelle sue storie siviaggia sempre partendo dai luoghi, siano essi reali oimmaginari. Il progetto editoriale comprende “estensioni”(autori da Est Europa e Balcani), “camera con vista” (collanadi narrativa italiana legata alle geografie), “le cittàinvisibili” (guide narrative delle città).

Regione Emilia Romagna.L’assessore Donini: “Garanziesulle dosi previste. 26mila

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dosi in meno questasettimana””

L’assessore Raffaele Donini

L’assessore Donini: “Garanzie sulledosi previste. 26mila dosi

in meno questa settimana”

Nel giorno dell’avvio in regione del secondo giro disomministrazioni per i richiami, il titolare della delega allePolitiche per la salute chiede rassicurazioni sul calendariodelle forniture, ridotte del 50% tra il 18 e il 24 gennaiorispetto a quanto previsto

Certezze sulle prossime consegne di vaccini e recupero neitempi più rapidi possibili delle oltre 26.000 dosi previste eprogrammate per l’Emilia-Romagna questa settimana, ma nonconsegnate.

A chiederlo, mettendolo nero su bianco in una lettera inviataal ministro della Sanità, Roberto Speranza, e al commissariostraordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, èl’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele

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Donini, che ha espresso anche perplessità sulle modalità concui l’Azienda farmaceutica Pfizer ha deciso le riduzioni delleforniture.

“Per la settimana compresa fra il 18 e il 24 gennaio – scriveDonini nella lettera- è prevista la consegna, in Emilia-Romagna, di un numero di vaccini ridotto del 50% rispetto aquanto comunicato sino a venerdì scorso. La riduzione dellaconsegna di oltre 26.000 dosi porterà questa regione adazzerare la inoculazione di prime dosi vaccinali, potendogarantire, con difficoltà, le sole seconde dosi”.

“Nel sottolineare come le riduzioni per regione siano statedeterminate apparentemente dal solo fornitore, senza unainterlocuzione con la struttura commissariale- proseguel’assessore- si sottolinea la necessità per questa regione, alfine di non incorrere nel rischio di non realizzare nei tempiprevisti il completamento del ciclo vaccinale, di avere quantoprima garanzie circa il mantenimento per la settimana del 25gennaio delle dosi previste e il recupero nei tempi più brevipossibili delle dosi non consegnate nel corso di questasettimana”.

Guardando poi all’immediato futuro, l’assessore ha chiestoanche una “prospettiva realistica dei tempi di consegna delledosi previste per il mese di febbraio”, periodo rispetto alquale, ad oggi, sono note invece unicamente le quantitàcomplessive.

“L’Emilia-Romagna- aggiunge l’assessore fuori dalla missiva-continua ad essere tra le Regioni più veloci come numero divaccinazioni effettuate in rapporto alla popolazione, ma perprocedere è necessario che non si verifichino ulterioriritardi o modifiche nei tempi e nelle quantità delle consegne.Oggi siamo partiti con i richiami, ovvero la seconda dose percompletare la vaccinazione, sia del personale che lavora nellasanità regionale sia degli operatori e dei degenti delle Cra.Ma a causa della mancata fornitura di Pfizer, le Aziende

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sanitarie per garantire tutti i richiami hanno dovuto rinviaredi qualche giorno le nuove somministrazioni di prime dosi acoloro che si erano già prenotati”.

“Purtroppo – chiude Donini – non ci possiamo permetteredéfaillance del sistema. Vaccinare quante più personepossibili nel più breve tempo possibile è l’unica strada cheabbiamo per uscire da questa emergenza”.

Provincia di Rimini.Coronavirus, 92 nuovipositivi (18.444 il totale).Terapia intensiva: 28.Decessi: 2

AGGIORNAMENTO DEL 18 GENNAIO 2021, ORE 21

Provincia di Rimini

Coronavirus, 92 nuovi positivi (18.444 il totale). Terapiaintensiva: 28. Decessi: 2 (una donna di 76 anni e un uomo di66 anni)

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Emilia-Romagna

1.153 nuovi positivi, di cui 547 asintomatici da screeningregionali e attività di contact tracing. Oltre 1.700 iguariti, diminuiscono i casi attivi. Oggi alle 16 eseguitiquasi 119mila vaccini in totale

Eseguiti quasi 10mila tamponi. Quasi il 95% dei casi attivi èin isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’etàmedia nei nuovi positivi è di 46 anni. 51 i decessi. Onlinel’aggiornamento in tempo reale della campagna vaccinale

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 203.141 casi di positività, 1.153in più rispetto a ieri, su un totale di 9.980 tamponi (8.736molecolari e 1.244 antigenici rapidi) eseguiti nelle ultime 24ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponifatti da ieri è dell’11,5%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questaprima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra,compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggioprogressivo delle somministrazioni effettuate si può seguirein tempo reale on line, sul nuovo portale della RegioneEmilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

Oggi alle 16, sono stati fatti 118.611 vaccini in totale. Varicordato che a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosifornite questa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – da oggi e per i prossimi giorni in Emilia-Romagnala priorità è data ai richiami, con la somministrazione dellaseconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delleCRA.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovicontagiati, 547 sono asintomatici individuati nell’ambito

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delle attività di contact tracing e screening regionali.Complessivamente, tra i nuovi positivi 390 erano già inisolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 500 sonostati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,5 anni.

Sui 547 asintomatici, 315 sono stati individuati grazieall’attività di contact tracing, 63 attraverso i test per lecategorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 con gliscreening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 153casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 260nuovi casi; a seguire Bologna (184), Ferrara (135) e Cesena(102); poi Reggio Emilia (96), Rimini (92), Ravenna (88),Forlì (62). Quindi il territorio di Piacenza (55), poi Parma(47) e infine Imola (32).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base dellerichieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemiain regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.736 tamponi, perun totale di 2.804.121. A questi si aggiungono anche 53 testsierologici e 1.244 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono1.703 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 140.114.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 54.230(-601 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento acasa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cureospedaliere o risultano prive di sintomi, sonocomplessivamente 51.428 (-640), il 94,8% del totale dei casiattivi.

Purtroppo, si registrano 51 nuovi decessi: 5 a Piacenza (duedonne di 91 e 97 anni, e tre uomini di 69, 80 e 84 anni), 4 in

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provincia di Parma (tutti uomini: uno di 73 anni, uno di 82anni e due di 83 anni), 2 in provincia di Reggio Emilia (dueuomini di 84 e 96 anni); 8 nel modenese (tre donne – di 73, 79e 93 anni – e 5 uomini, di 72, 82, 83, 85 e 96 anni); 7 inprovincia di Bologna (tre donne – di 79, 91, 93 anni – e 4uomini: di 72, 83 anni, 84 e 91 anni); 6 nel ferrarese (tredonne di 84, 85 e 94 anni; tre uomini di 60, 76 e 80 anni); 9in provincia di Ravenna (5 donne – una di 47 anni, una di 73anni , due di 85 anni, una di 88 anni– e 4 uomini,rispettivamente di 75, 87, 88, 89 anni); 6 a Forlì-Cesena(tutti uomini, di 61, 73, 74, 80, 83 e 85 anni); 2 nelRiminese (una donna di 76 anni e un uomo di 66 anni). Infine,si segnalano due decessi fuori regione: un uomo di 79 annidiagnosticato dall’Ausl di Piacenza ma residente in provinciadi Pavia,e un uomo di 81 anni diagnosticato dall’Ausl diBologna ma residente a Napoli.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sonostati 8.797.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 238 (+4rispetto a ieri), 2.564 quelli negli altri reparti Covid(+35).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensivasono così distribuiti: 18 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14a Parma (+1), 20 a Reggio Emilia (+2), 49 a Modena (+2), 45 aBologna (-1), 13 a Imola (invariato), 29 a Ferrara(invariato), 14 a Ravenna (-1), 3 a Forlì (invariato), 5 aCesena (-1) e 28 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’iniziodell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia diresidenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:17.515 a Piacenza (+55 rispetto a ieri, di cui 29sintomatici), 14.449 a Parma (+47, di cui 35 sintomatici),27.167 a Reggio Emilia (+96, di cui 40 sintomatici), 36.254Modena (+260, di cui 156 sintomatici), 40.221 a Bologna (+184,

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di cui 96 sintomatici), 6.440 casi a Imola (+32, di cui 18sintomatici), 11.486 a Ferrara (+135, di cui 41 sintomatici),15.484 a Ravenna (+88, di cui 36 sintomatici), 7.309 a Forlì(+62, di cui 41 sintomatici), 8.372 a Cesena (+102, di cui 79sintomatici) e 18.444 a Rimini (+92, di cui 35 sintomatici).

Misano Adriatico. Buonispesa, 172 famiglie assistite

Buoni spesa, 172 famiglie assistite

Escluse 11 famiglie per mancanza dei requisiti.

“Questa nuova assegnazione di buoni spesa – dice il vice-sindaco Maria Elena Malpassi – ci consente di dare unaulteriore boccata d’ossigeno alle famiglie che si trovanoancora in difficoltà economica a causa ed in conseguenzadell’emergenza sanitaria. Le famiglie sono un numerocertamente inferiore rispetto alla prima assegnazione fatta

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nel mese di aprile 2020 in pieno lockdown che aveva riguardatocirca 570 nuclei. Ciò è la conseguenza anche di alcuniparametri e limitazioni che abbiamo previsto in questo bando eche ci hanno permesso così di raggiungere quei nucleifamiliari che ancora oggi sono realmente in stato di bisogno”.

139 domande sono già state soddisfatte ed i buoni spesa sonostati consegnati per un importo di circa 38.000 euro

Altre 33 sono in attesa di vedere integrati alcuni datimancanti e qualora venissero tutte accolte si procederà conulteriori 7.880 euro.

Restano disponibili altre risorse da questo fondo, circa42.000 euro che saranno utilizzati per un nuovo bando nelprossimo marzo.

Si ricorda che il sostegno ha riguardato le necessità piùurgenti ed essenziali, con priorità a nuclei familiari prividi altro sostegno pubblico. Ogni famiglia poteva presentareuna sola istanza, con limiti al reddito famigliare e allagiacenza economica.

Economia. Tre parole chiaveper l’innovazione

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Tratto da lavoce.info

di Alfonso Fuggetta, professore Ordinario di Informatica alPolitecnico di Milano

Chiarezza, velocità e competizione sono i fattori che devonocaratterizzare gli strumenti di promozione e sostegno aiprocessi di innovazione delle imprese. La base per definirepolitiche che incidano sulle dinamiche di crescita e sviluppodel paese.

Come sostenere l’innovazione

La crisi causata dal coronavirus ha esasperato i problemistrutturali del paese. Uno di questi riguarda la capacitàinnovativa delle nostre imprese. Certamente, i surplus dellabilancia commerciale dimostrano la vitalità e la competitivitàdi molte nostre aziende sui mercati internazionali. Allostesso tempo, non possiamo ignorare che una fettasignificativa del paese è rimasta ai margini dei processi disviluppo e crescita economica e che anche i successiinternazionali possano svanire velocemente se non c’è unprocesso continuo e sistemico di innovazione, che rinnovi epotenzi il nostro tessuto imprenditoriale.

Un tema particolarmente importante (non l’unico) è quello

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degli strumenti e delle strutture che hanno come missione lapromozione e il sostegno dei processi di innovazione delleimprese e della loro interazione con università, centri diricerca, centri di competenza.

Su queste questioni, il nostro paese ha sempre avuto unapproccio discontinuo, estemporaneo e velleitario. Singoleamministrazioni (centrali e locali) hanno di volta in voltaavviato iniziative spesso più di bandiera che capaci realmentedi incidere sul tessuto imprenditoriale. È oggi più che mainecessario ripensare e impostare un modello che permetta disuperare i limiti esistenti, offrire un quadro di interventistabile e certo nel tempo, consolidare e arricchire know-how ecompetenze che nel tempo sono state e vengono continuamentesviluppate. Il modello deve basarsi su tre parole chiave chedefiniscono alcuni criteri e principi di fondo: chiarezza,velocità, competizione.

La chiarezza

I processi di innovazione sono diversi da quelli di ricerca.Hanno tempi, dinamiche e soprattutto obiettivi, fattori ecriteri di successo differenti. Se la ricerca miraprincipalmente a creare conoscenza, l’innovazione ha comeprimo parametro di successo l’impatto sulla società el’economia. È dannoso e controproducente confondere i due temiperché porta a definire poliche e strumenti di interventoinefficaci. Né ha senso immaginare che si possano crearevelocemente e per decreto centri di eccellenza e “campioninazionali”.

Il problema che abbiamo nel nostro paese non è quello dicreare nuove strutture (offerta) che, partendo da zero, sipongano l’obiettivo confuso e generico di fare innovazione odi essere centri di ricerca per le imprese.

Il sistema Atlante 4.0 del ministero dello Sviluppo economicoe di UnionCamere censisce nel settore dell’innovazione e della

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digitalizzazione circa 600 strutture che coinvolgono migliaiadi persone. E in aggiunta ai “competence center” del PianoIndustria 4.0, sempre il Mise ha certificato alcune decine dicentri per il trasferimento tecnologico 4.0. Siamo inoltresommersi da strutture che svolgono funzioni di raccordo,networking e promozione dell’innovazione. Non serve quindicomplicare un quadro di suo già alquanto caotico. È invecenecessario ripensare e qualificare questo confuso mondo, chespesso vive di sussidi pubblici senza una reale e convincentecapacità operativa e di autosostentamento. Ciò deve essereassociato all’obiettivo primario e prioritario di rafforzarela capacità e la domanda di innovazione delle imprese e dispingerle ad aprirsi (la vera open innovation) a tutti iportatori di competenze che possano fornire un contributoutile al loro sviluppo.

La velocità

L’innovazione è un processo che si misura sulla velocità etempestività con cui un prodotto o servizio arriva sulmercato. È per sua natura “competitiva” e non può esseresostenuta con strumenti che sono invece “precompetitivi”. Iprocessi di innovazione non si possono quindi incentivare construmenti quali bandi (magari annuali o peggio una tantum) cheprevedano la costituzione di partenariati precompetitivi traimprese e centri di ricerca. Sono processi troppo lunghi,rigidi, incoerenti con le dinamiche temporali dell’innovazionee che precludono lo sviluppo di proprietà intellettualerealmente distintiva in quanto vincolati “ab origine” allacooperazione tra una molteplicità di soggetti. Bisogna invecepuntare su strumenti automatici, come i crediti di imposta,che permettano anche alla singola impresa di sostenere ipropri processi di innovazione, accedendo alle competenze daessa ritenute utili. Ciò rende possibile agire in modo agile eveloce, con certezza di mezzi sia dal punto di vista delbudget che del flusso di cassa, anche per effettuare queileapfrog (salti) che permettono alle imprese di recuperare

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ritardi e, anzi, accelerare i propri processi di innovazione.Purtroppo, nel nostro paese la normativa sui crediti diimposta ha subito continui cambiamenti e restrizioni che nehanno limitato l’applicabilità e l’impatto.

La competizione

L’innovazione è strettamente legata alla presenza di unambiente pienamente competitivo. La competizione è uno deifattori fondamentali che spinge singoli e imprese a trovarenuove strade, immaginare nuovi prodotti e servizi, cambiare emigliorare l’offerta esistente.

Ma la competizione serve anche per selezionare e rafforzarel’offerta di servizi di innovazione. Nel nostro paese, con leproblematiche che abbiamo visto, è vitale avviare un processodi consolidamento e selezione dell’offerta. Ed è la capacitàdi offrire servizi utili alle imprese, di reperire una partesignificativa dei propri ricavi sul mercato che lo deveguidare. Il compito del pubblico non è perciò schierarsi conspecifici soggetti che operano sul mercato o contrapporsi aessi, quanto creare le condizioni perché chiunque siafacilitato a rischiare e investire. Da questo punto di vista,i crediti di imposta sono uno strumento neutrale, così come lacostituzione di fondi di fondi che spingano gli investitoriistituzionali ad aumentare e accelerare i loro interventi asostegno della creazione e rafforzamento delle imprese.

Nel nostro paese si assiste quotidianamente ad annunci dinuove strutture statali o parastatali che hanno l’ambizione dioffrire servizi simili a quelli offerti dal mercato. Sonoproposte che nascono da una insufficiente comprensione delproblema e, in molti casi, da un intento assistenzialistico,dirigista e guidato dalla volontà di acquisire un facileconsenso. È vitale invece andare al cuore dei problemi deiprocessi di innovazione e definire coerentemente politiche diintervento capaci di avere un impatto immediato, concreto ediffuso sulle dinamiche di crescita e sviluppo del paese.

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Provincia di Rimini.Coronavirus, 174 nuovipositivi (18.352 il totale).Terapia intensiva: 27.Decessi: 6

AGGIORNAMENTO DEL 17 GENNAIO 2021, ORE 12

Provincia di Rimini

Coronavirus, 174 nuovi positivi (18.352 il totale). Terapiaintensiva: 27. Decessi: 6 (2 donne – rispettivamente di 90 e92 anni – e 4 uomini rispettivamente di 78, 82, 83 e 90)

Emilia-Romagna

Su oltre 14.700 tamponi effettuati, 1.437 nuovi positivi, dicui 690 asintomatici da screening regionali e attività dicontact tracing. 1.844 guariti, diminuiscono casi attivi

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Il 95% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi ocon sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 46,8anni. 41 i decessi. Aggiornamento on line in tempo reale dellacampagna vaccinale: alle 15, oltre 115.500 somministrazionieffettuate

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 201.988 casi di positività, 1.437in più rispetto a ieri, su un totale di 14.723 tamponi (12.110molecolari e 2.613 antigenici rapidi) eseguiti nelle ultime 24ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponifatti da ieri è dell’9,7%. Dall’altro ieri, infatti, a livellonazionale viene preso in considerazione il numero complessivodi tamponi fatti, molecolari e rapidi, anche base di raffrontodei nuovi positivi. Lo stesso avviene nelle regioni.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questaprima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra,compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggioprogressivo delle somministrazioni effettuate si può seguirein tempo reale on line, sul nuovo portale della RegioneEmilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

Alle 15 sono state vaccinate in totale 115.527persone.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovicontagiati, 690 sono asintomatici individuati nell’ambitodelle attività di contact tracing e screening regionali.Complessivamente, tra i nuovi positivi 334 erano già inisolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 588 sonostati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,8 anni.

Sui 690 asintomatici, 413 sono stati individuati grazieall’attività di contact tracing, 83 attraverso i test per lecategorie a rischio introdotti dalla Regione, 35 con gliscreening sierologici, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 147

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casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 240nuovi casi, poi Bologna (214), Rimini (174), Reggio Emilia(169) e Ravenna (125). Seguono Piacenza (100), Forlì (98),Cesena (87); quindi Parma (75) e il Circondario Imolese (58).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base dellerichieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemiain regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.110 tamponi, perun totale di 2.795.385. A questi si aggiungono anche 145 testsierologici e 2.613 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono1.844 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 138.411.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 54.381(-448 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento acasa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cureospedaliere o risultano prive di sintomi, sonocomplessivamente 52.068 (-472), il 95% del totale dei casiattivi.

Purtroppo, si registrano 41 nuovi decessi: 7 a Piacenza (tredonne di 81, 87 e 88 anni e 4 uomini, due di 81 anni, uno di71 e uno di 89), 4 in provincia di Parma (3 donne, di 76, 85 e86 anni, e un uomo di 88 anni); 8 nel modenese (5 donne –rispettivamente di 71, 78 e 85 anni e due di 89 anni – e 3uomini, di cui 2 di 89 anni e uno di 83); 1 in provincia diBologna (1 donna di 87 anni deceduta però a Ferrara); 4 inprovincia di Ferrara (2 donne di 78 e 82 e due uomini di 85 e86 anni), 8 in provincia di Ravenna (3 donne – rispettivamentedi 69, 76 e 90 anni – e 5 uomini rispettivamente di 80, 81,86, 90 e 91 anni); 3 decessi nella provincia di Forlì-Cesena(1 uomo di 83 anni e due donne di 85 e 92 anni) e 6 nellaprovincia di Rimini (2 donne – rispettivamente di 90 e 92 anni– e 4 uomini rispettivamente di 78, 82, 83 e 90). Non si

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registrano decessi nella provincia di Reggio Emilia.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sonostati 8.746.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 234 (+3rispetto a ieri), 2.529 quelli negli altri reparti Covid(+21).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensivasono così distribuiti: 17 a Piacenza (invariato rispetto aieri), 13 a Parma (invariato), 18 a Reggio Emilia (invariato),47 a Modena (+2), 46 a Bologna (invariato), 13 a Imola (+1),29 a Ferrara (+1), 15 a Ravenna (-2), 3 a Forlì (invariato), 6a Cesena (invariato), 27 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’iniziodell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia diresidenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:17.460 a Piacenza (+100 rispetto a ieri, di cui 49sintomatici), 14.402 a Parma (+75, di cui 29 sintomatici),27.071 a Reggio Emilia (+169, di cui 56 sintomatici), 35.994Modena (+240, di cui 159 sintomatici), 40.037 a Bologna (+214,di cui 122 sintomatici), 6.408 casi a Imola (+58, di cui 24sintomatici), 11.351 a Ferrara (+97, di cui 29 sintomatici),15.396 a Ravenna (+125, di cui 65 sintomatici), 7.247 a Forlì(+98, di cui 73 sintomatici), 8.270 a Cesena (+87, di cui 65sintomatici) e 18.352 a Rimini (+174, di cui 76 sintomatici).

Provincia di Rimini.

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Coronavirus, 178 nuovipositivi (18.178). Terapiaintensiva: 26. Decessi:nessuno

AGGIORNAMENTO DEL 16 GENNAIO 2021, ORE 21

Provincia di Rimini

Coronavirus, 178 nuovi positivi (18.178). Terapia intensiva:26. Decessi: nessuno

Emilia-Romagna

Su quasi 21mila tamponi effettuati, 1.674 nuovi positivi, dicui 746 asintomatici da screening regionali e attività dicontact tracing. 1.856 guariti, diminuiscono casi attivi e iricoveri. Vaccini: alle 16 oltre 113mila somministrazionitotali

Da ieri, a livello nazionale il dato dei tamponi fatticomprende la somma dei molecolari (15.172) e di quelliantigenici rapidi (5.640). Eseguiti anche 603 testsierologici. Il 95% dei casi attivi è in isolamento a casa,senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovipositivi è di 47 anni. 48 i decessi. Aggiornamento on line intempo reale della campagna vaccinale

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Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 200.552 casi di positività, 1.674in più rispetto a ieri, su un totale di 20.812 tamponi (15.172molecolari e 5.640 antigenici rapidi) eseguiti nelle ultime 24ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponifatti da ieri è dell’8%. Da ieri, infatti, a livello nazionaleviene preso in considerazione il numero complessivo di tamponifatti, molecolari e rapidi, anche base di raffronto dei nuovipositivi. Lo stesso avviene nelle regioni.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questaprima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra,compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggioprogressivo delle somministrazioni effettuate si può seguirein tempo reale on line, sul nuovo portale della RegioneEmilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

Alle 16 sono state vaccinate 113.064 persone, 3.785 lesomministrazioni oggi a quell’ora, tenendo presente che leAziende sanitarie proseguono per l’intera giornata.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovicontagiati, 746 sono asintomatici individuati nell’ambitodelle attività di contact tracing e screening regionali.Complessivamente, tra i nuovi positivi 471 erano già inisolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 729 sonostati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 47 anni.

Sui 746 asintomatici, 458 sono stati individuati grazieall’attività di contact tracing, 76 attraverso i test per lecategorie a rischio introdotti dalla Regione, 19 con gliscreening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 189casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 368nuovi casi, poi Modena (296), Rimini (178) Ferrara (155) e

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Reggio Emilia (155). Seguono Piacenza (119), Cesena (100);quindi Ravenna (92), Forlì (87), Parma (66) e il CircondarioImolese (58).Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base dellerichieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemiain regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.172 tamponi, perun totale di 2.783.275. A questi si aggiungono anche 603 testsierologici e 5.640 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono1.856 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 136.567.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 55.280(-230 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento acasa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cureospedaliere o risultano prive di sintomi, sonocomplessivamente 52.541 (-227), il 95% del totale dei casiattivi.

Purtroppo, si registrano 48 nuovi decessi: 6 a Piacenza (duedonne di 86 e 84 anni e 4 uomini, rispettivamente di 71, 82,78, 84 anni), 4 in provincia di Parma (2 donne, di 85 e 91anni, e 2 uomini di 96 e 93 anni), 5 in provincia di ReggioEmilia (due donne di 73 e 84 anni, un 88enne – deceduto però aModena – e altri 2 uomini di 84 e 90 anni); 6 nel modenese (4donne – rispettivamente di 76, 85, 87 e 98 anni – e 2 uomini,rispettivamente di 87 e 96 anni); 10 in provincia di Bologna(5 donne – rispettivamente di 81, 83, 89, 97 anni e una donnadi 94 anni nell’imolese – e 5 uomini: rispettivamente di 81,78, due di 91 anni e un uomo di 84 anni nell’imolese); 9 inprovincia di Ravenna (2 donne – rispettivamente di 84 e 88anni – e 7 uomini, di cui uno di 78 anni, due di 83 anni, duedi 85, uno di 86 e uno di 90 anni); 8 a Forlì-Cesena (5 donne,di 82, 85, 86, 88 e 97 anni, e due uomini di 76 e 93 anni).Nessun decesso nelle province di Ferrara e Rimini

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In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sonostati 8.705.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 231 (invariatirispetto a ieri), 2.508 quelli negli altri reparti Covid (-3).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensivasono così distribuiti: 17 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 13a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (+1), 45 a Modena (+2), 46 aBologna (+2), 12 a Imola (-1), 28 a Ferrara (invariato), 17 aRavenna (-2), 3 a Forlì (-1), 6 a Cesena (invariato) e 26 aRimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’iniziodell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia diresidenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:17.360 a Piacenza (+119 rispetto a ieri, di cui 56sintomatici), 14.328 a Parma (+66, di cui 45 sintomatici),26.902 a Reggio Emilia (+155, di cui 61 sintomatici), 35.754Modena (+296, di cui 199 sintomatici), 39.823 a Bologna (+368,di cui 238 sintomatici), 6.350 casi a Imola (+58, di cui 21sintomatici), 11.254 a Ferrara (+155, di cui 45 sintomatici),15.271 a Ravenna (+92, di cui 49 sintomatici), 7.149 a Forlì(+87, di cui 71 sintomatici), 8.183 a Cesena (+100, di cui 60sintomatici) e 18.178 a Rimini (+178, di cui 83 sintomatici).