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La Quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa celebra lun- go l’anno liturgico. Il primo compito di una Quaresima vis- suta come si deve è quello di fare una vera esperienza di preghiera. Tante volte il nostro pregare si riduce a un bisbi- gliare nella noia. Abbiamo fret- ta e siamo distratti. Non c’è vita, non ci sentiamo coinvolti; e, dopo la preghiera, tutto è come prima. Se vogliamo fare una Quaresima diversa, dob- biamo prima di tutto proporci una preghiera autentica, forte, nuova. Questo tempo inizia con il suggestivo rito dell’imposi- zione delle ceneri durante il quale la liturgia rinnova ai cre- denti l’appello a una radicale conversione. Il segno peniten- ziale delle ceneri consente ai fedeli di riconoscersi bisognosi del perdono di Dio ed entrare nel tempo destinato alla purifi- cazione e alla conversione per vincere con la penitenza il ma- le che abita in noi. L’opera in- teriore che dobbiamo fare, in questo tempo è espressa dalla consegna che ci verrà affidata con l’imposizione delle ceneri: «Convertiti e credi al Vangelo». Auguro a tutti - giovani com- presi - una buona conversione! Don Ruggero Febbraio 2018 Anno LIV - n. 2 Parrocchia Ss. Cosma e Damiano Via S. Francesco 24 - 23881 Airuno (LC) - 039 994 3159 [email protected] www.chiesadiairuno.altervista.org

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La Quaresima è uno dei tempi

forti che la Chiesa celebra lun-

go l’anno liturgico. Il primo

compito di una Quaresima vis-

suta come si deve è quello di

fare una vera esperienza di

preghiera. Tante volte il nostro

pregare si riduce a un bisbi-

gliare nella noia. Abbiamo fret-

ta e siamo distratti. Non c’è

vita, non ci sentiamo coinvolti;

e, dopo la preghiera, tutto è

come prima. Se vogliamo fare

una Quaresima diversa, dob-

biamo prima di tutto proporci

una preghiera autentica, forte,

nuova. Questo tempo inizia con

il suggestivo rito dell’imposi-

zione delle ceneri durante il

quale la liturgia rinnova ai cre-

denti l’appello a una radicale

conversione. Il segno peniten-

ziale delle ceneri consente ai

fedeli di riconoscersi bisognosi

del perdono di Dio ed entrare

nel tempo destinato alla purifi-

cazione e alla conversione per

vincere con la penitenza il ma-

le che abita in noi. L’opera in-

teriore che dobbiamo fare, in

questo tempo è espressa dalla

consegna che ci verrà affidata

con l’imposizione delle ceneri:

«Convertiti e credi al Vangelo».

Auguro a tutti - giovani com-

presi - una buona conversione!

Don Ruggero

Febbraio 2018 Anno LIV - n. 2 Parrocchia Ss. Cosma e Damiano

Via S. Francesco 24 - 23881 Airuno (LC) - 039 994 3159 [email protected] www.chiesadiairuno.altervista.org

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Ogni Venerdì di quaresima:

via crucis alle 8.00 in S.Giovanni

via crucis alle 16.00 per i ragazzi in chiesa par-

rocchiale

via crucis alle 20.30 per tutti in chiesa parroc-

chiale.

Ogni Domenica recita del rosario alle ore 15.30 in

Rocca.

Il giorno 23 Febbraio alle ore 20.45 si potrà parte-

cipare alla Via Crucis con L’Arcivescovo Mario Del-

Da: Conferenza Episcopale Italiana, Il senso cristiano del digiuno e dell’astinen-za – nota pastorale, Roma 1994. N.13. 1) La legge del digiuno «obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al matti-no e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approva-te». 2) La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevan-de che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi. 3) Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il merco-ledì delle ceneri (o il primo venerdì di Quare-sima per il rito ambrosiano) e il venerdì della passione e morte del Signore nostro Gesù Cristo; sono consigliati il sabato santo sino alla veglia pasquale.

4) L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coinci-dano con un giorno annoverato tra le solen-nità, si deve osservare l’astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità. 5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno com-piuto il 14° anno di età. 6) Dall’osservanza dell’obbligo della legge del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute. Inoltre, «il parroco, per una giusta causa e conforme alle disposizioni del vescovo dio-cesano, può concedere la dispensa dall’ob-bligo di osservare il giorno (...) di penitenza,

oppure commutarlo in altre opere pie».

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Il Consiglio Pastorale Parroc-

chiale (si è radunato Lunedì 22

Gennaio, presso l’Oratorio, con

il seguente ordine del giorno:

1. Preghiera 2. Approvazione

del verbale della seduta prece-

dente 3. Confronto sul Sinodo

minore (vedi notiziario) 4. Co-

municazioni sui lavori in par-

rocchia 5. Programma della

Quaresima 6. Varie ed even-

tuali.

La seduta ha inizio con la pre-

ghiera iniziale e l’approvazione

del verbale della seduta prece-

dente. Il consiglio si confronta

oi sul tema del sinodo minore,

cioè la presenza di comunità

estere nella nostra parrocchia.

Il consiglio si confronta sul

rapporto con i cattolici di altre

terre, quello con i non cattolici

e quello con le altre religioni. Il

presupposto di partenza è la

fatica a conoscersi, sia dal pun-

to di vista degli italiani che de-

gli stranieri. Con i cattolici, la

relazione è facilitata dalla loro

partecipazione alla messa, al

catechismo e all’oratorio. Il

punto chiave sono i bambini

poiché facilitano l’integrazione

e questo vale anche per le fa-

miglie di cristiani non cattolici

e per i non cristiani. Sia con le

persone di religione islamica

che di religione sikh le relazio-

ni risultano più complesse.

Si può pensare ad iniziative di

livello culturale che li rendano

partecipi coinvolgendo la prolo-

co e la biblioteca.

Don Ruggero comunica che la

provincia ha trasmesso il nulla

osta paesaggistico per la nuova

cucina i passi successivi sono

già stati avviati. Il nulla osta

dei beni culturali è arrivato

anche per i lavori di

S.Giovanni per la sistemazione

del tetto. Occorre dunque at-

tendere le indicazioni del Co-

mune. In data 22/01 è stata

firmata la convenzione di

17.700€ per la sistemazione

dell’organo di Aizurro. Il lavoro

di smontaggio è già iniziato e

la data di consegna prevista

sarà ad ottobre. La parrocchia

installerà l’addolcitore per l’im-

pianto idraulico dell’oratorio,

mentre l’U.S. accollerà la spesa

della caldaia. Verrà installato

anche un nuovo impianto rile-

vatore fumi per il teatro. Il pro-

gramma della Quaresima ri-

mane invariato rispetto all’an-

no scorso. La seduta termina

alle ore 22:50.

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Conferenza Episcopale Lombarda NOTA IN VISTA DELLE ELEZIONI POLITICHE ED

AMMINISTRATIVE 2018 Mentre prosegue l’intensa campagna elettorale che culminerà con le elezioni amministrative regionali e politiche nazionali, la Conferenza Episcopale Lombarda ritiene opportuno offrire ai propri fedeli alcune indicazioni pastorali, per incoraggiare alla serenità e alla responsabilità nel cammino di preparazione a questi importanti appuntamenti. 1. La premessa fondamentale è che i cristiani, come tutti i cittadini italiani, vogliono riafferma-re la necessità di una buona politica. Le comunità cristiane devono essere non solo voce che chiede e critica, ma piuttosto luogo di formazione per accompagnare le persone alla maturità, quindi anche alla capacità e passione per un impegno politico coerente e generoso. Di fronte alla tentazione molto diffusa dell’astensionismo e del disinteresse, è necessario e urgente che l’opera educativa delle comunità cristiane solleciti tutti alla presenza e alla parte-cipazione attiva e responsabile a questi appuntamenti elettorali: anzitutto attraver-so l’espressione consapevole del proprio voto; più approfonditamente auspicando l’impegno attivo di un numero sempre maggiore di fedeli laici in ambito politico e più in generale prati-cando una partecipazione alla vita politica che non si limiti al momento delle elezioni, ma accompagni la vita quotidiana delle istituzioni, attraverso lo strumento dell’informazione, della vigilanza e del richiamo. A nessuno può sfuggire l’importanza dell’esercizio del diritto-dovere del voto: con esso si concorre infatti a determinare l’indirizzo politico del proprio Stato e della nostra Regione. Chi non va a votare non è uno che si astiene dal voto; è piuttosto uno che decide che siano altri a decidere per lui. 2. Ci aspettiamo che il confronto tra le parti sia il più sereno possibile e non gridato, su pro-grammi ben articolati, sinceri e reali nelle promesse. Si devono curare le condizioni perché il popolo degli elettori possa compiere a ragion veduta la scelta che giudica più vali-da. Chiunque sarà chiamato a governare avrà il compito di rafforzare le condizioni per un vivere insieme che rigeneri fiducia e legami tra le persone. Soltanto a questa condizione si potranno affrontare le questioni urgenti che permetteranno di riaccendere una stagione di rinascita dopo una crisi che ha lasciato tra noi ben evidenti tanti segni di declino, in Italia co-me nella nostra Regione Lombardia. Questo clima di fiducia sarà realizzabile se insieme lavoreremo per salvaguardare dall’erosio-ne dell’individualismo i nessi fondamentali che sostengono la nostra vita comune:

- la famiglia, e in particolare la sua capacità di donarci il futuro attraverso le nuove nascite; - i giovani, sviluppando progetti per il loro futuro anzitutto lavorativo: soltanto in questo modo i giovani potranno sentirsi parte attiva e motore del rinnovamento sociale che tutti auspichiamo;

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- le tante forme di povertà che rischiano di non coinvolgerci nemmeno più emotivamente, talmente sono visibili e diffuse nei nostri territori urbani; - i legami sociali, promuovendo processi di accoglienza e integrazione che evitino di scari-care sui migranti stranieri e sui profughi l’insoddisfazione per i problemi che non sappiamo risolvere - la regolamentazione della finanza affinché sia a servizio di una giusta economia e di ogni uomo; - il dialogo e il sostegno all’imprenditoria perché tuteli e crei nuova occupazione, favoren-do una ripresa più promettente.

Alla politica, ai politici chiediamo anche attenzione alle grandi questioni che il progresso della scienza mette nelle nostre mani, come oggetto di un discernimento necessario: le questioni etiche rilevanti della vita, della morte, della dignità e sacralità della persona. 3. Chiediamo attenzione perché la presenza dei cattolici nelle diverse parti in competizione non si ripercuota in termini di lacerazione dentro il corpo vivo delle comunità: la Chiesa non si schiera in modo diretto per alcuna parte politica. Ciò significa che tutti – in particolare coloro che si propongono come candidati – si guardino dalla tentazione di presentarsi come gli unici e più corretti interpreti della Dottrina sociale della Chiesa e dei valori da essa affermati. Oc-corre educarsi maggiormente sia alla condivisione dei medesimi principi ispirati alla retta ragione e al Vangelo, sia al rispetto dell’ineludibile diversità di esiti dell’esercizio di discerni-mento e della conseguente pluralità di scelte. Su ciascuna di queste scelte – purché siano coerenti con i principi derivanti dalla medesima ispirazione cristiana – il giudizio andrà formu-lato a partire dalle ragioni addotte a loro sostegno, dalla loro percorribilità ed efficacia, dal rispetto che esse esprimono e promuovono del sistema democratico. 4. Per evitare ogni possibile strumentalizzazione e per difendere gelosamente la libertà della Chiesa di fronte a tutti, le parrocchie, gli istituti religiosi, le scuole cattoliche, le associazioni e i movimenti ecclesiali, durante il periodo elettorale non mettano sedi e strutture a disposizio-ne delle iniziative di singoli partiti o formazioni politiche. Si deve vigilare per evitare che le ordinarie iniziative pastorali vengano strumentalizzate a fini elettorali. A tale scopo, durante questi periodi, è prudente che le iniziative di formazione, riflessione e preghiera, pensate proprio per prepararci agli appuntamenti elettorali e per accrescere la nostra coscienza critica circa la politica, non coinvolgano persone già impegnate a livello sociale e politico. Ai presbiteri è richiesta l’astensione da qualsiasi forma di partecipazione diretta alla vita politi-co-partitica e alle iniziative elettorali. Per la stessa ragione, fedeli laici che presiedono o occu-pano cariche di rilievo in organismi ecclesiali, qualora intendano concorrere per le elezioni e assumere un ruolo politico di rilievo, si dimetteranno dai loro incarichi di responsabilità ecclesiale.

I vescovi della Conferenza episcopale lombarda Caravaggio, 18 gennaio 2018

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Furono Don Orazio Carenna

dal 1608 al 1630 e Don Giulio

Cesare Biffi, suo successore,

dal 1630 al 1644 a compilare i

primi Registri dei Matrimoni e

dei Battesimi.

Nel registro dei matrimoni, un

bel libro dalla copertina di pel-

le marrone, piena di decorazio-

ni di gran pregio, essi annota-

rono scrupolosamente le tre

date delle pubblicazioni dei

giorni di festa, i nomi degli spo-

si e dei genitori con i loro so-

prannomi, la loro provenienza,

i testimoni, e dal 1632 i conti-

nui riferimenti al “Sacro-

santo Concilio di Trento”,

che regolamentò il Sacra-

mento del Matrimonio.

Dal maggio 1629 al febbraio

1630, sono state però tagliate

alcune pagine e dopo il feb-

braio 1630 non ci sono più an-

notazioni di Don Orazio. Sap-

piamo che da quel periodo finì

il suo ministero, proprio men-

tre a Brivio iniziavano i primi

morti di peste e per avere una

celebrazione registrata da Don

Giulio Cesare Biffi dobbiamo

aspettare il gennaio 1631,

quindi mancano le annotazioni

delle cerimonie del periodo del-

la peste e della precedente di-

scesa dei Lanzichenecchi e del-

le truppe imperiali.

Ma è proprio nel periodo suc-

cessivo con Don Giulio Cesare,

nella pagina della copertina del

libro, arrivato ormai al 1637,

che troviamo una frase che era

comune nella pittura della

Controriforma “Memento mori

(ricordati che devi morire)”, ma

formulata nel modo seguente ci

appare unica e quasi umoristi-

ca per quel tempo così severo

per la Chiesa e difficile per il

nostro territorio sotto il domi-

nio degli Spagnoli e dopo la pe-

ste del 1629/1630 :

“S. Catterina da Rovagnate.

Dal Curato furono regalate

1653, Ad(dì) 31 del Mese

(aprile 1637),

A cura di Rita e Claudia

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Memento mori

con Allegria

Così Sia

Viva sempre Giesù

è Maria”

Pensiamo che si tratti di un

lascito testamentario o di una

donazione di 1653 lire, in se-

guito ad una morte, perché

l’intero foglio è circondato da

operazioni di addizioni, con

cifre vicine a questa. Oggi è

difficile risalire all’identità

precisa del benefattore o del

legato e lo stesso titolo del Re-

gistro ricorda “Cura di Airuno

dello Stato delle Anime, nota

dei morti, e matrimoni, con

l’annotazione di alcuni Legati

così perpetui come ad tempus”.

Certo è che il Parroco Don Giu-

lio Cesare Biffi, in una pagina

riempita di scritti confusi di

addizioni o di spese da affron-

tare, riflettendo sulla nostra

dimora celeste e non terrestre,

si rallegra per tale situazione,

pur mantenendo alto lo sguar-

do a Gesù e in Maria. Ci sono

state davvero tante persone e

famiglie che hanno sentito il

dovere morale di essere gene-

rose e caritatevoli verso la no-

stra Parrocchia!

Nota.

Giesù, scritto con la “i” è tipico

dell’italiano dell’epoca. La “è”

accentata, è figlia anch’essa di

una grafia dell’italiano non an-

cora standardizzata e inversa a

quella attuale (dove accentia-

mo il verbo essere e non la con-

giunzione). Stesso discorso per

il “cosi” senza la i accentata.

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Abbiamo ricevuto una mail di ringraziamento da parte di sr. Atti-

lia, suora di Nostra Signora degli Apostoli, che abbiamo aiutato

con la tenda missionaria di Natale.

Carissima Parrocchia di Airuno, ho ricevuto la vostra preziosa offerta di € 1.900. Grazie in-finite! Sapeste che dono grande è stato per noi! Il dono ricevuto l'ho condiviso con la nostra comunità di Fer-ke, un’altra città della Costa d’Avorio, dove esiste un centro nutrizionale per bambini orfani e malnutriti, che fa fatica a rispondere a tutti i bisogni. Un sacco da 25 kg. costa 120 euro, una scatola di latte 5 eu-ro. Per questo ho inviato la metà della somma ricevuta anche a Ferke. Tutte le suore vi ringraziano perché possono respirare qual-che mese senza l'incubo di trovare i fondi per il latte. La partecipazione delle nonne è minima, simbolica e serve a da-re un piccolo contributo alle collaboratrici che assicurano l'educazione nutrizionale alle mamme e nonne, utilizzando anche le farine di qui per le pappe.

Grazie ancora a tutto il gruppo e ai benefattori. Che Dio vi benedica.

Sr. Attilia

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Sempre con lo sguardo verso il

cielo ci occupiamo questa volta

dei santi che sono collocati sul-

la navata centrale della chiesa

parrocchiale. Sono stati dipinti

dal pittore Umberto Marigliani

(Bergamo 1885-1960) che rea-

lizzò gli altri affreschi della

vita dei santi Cosma e Damia-

no. Nel 1932 dipinse anche

quattro medaglioni di santi.

Partendo dal fondo della chiesa

troviamo, ai lati del tondo dei

santi patroni, verso est S. Ca-

millo de Lellis, riconoscibile

per la croce rossa cucita sulla

veste. Di nobile famiglia, nato a

Bucchianico, nelle vicinanze di

Chieti, il 25 maggio 1550, Ca-

millo fu soldato di ventura.

Persi i suoi averi al gioco, si

mise al servizio dei Cappuccini

di Manfredonia. Convertitosi

si consacrò a Cristo Crocifisso,

riprese gli studi e, divenuto

sacerdote nel 1584, fondò la

«Compagnia dei ministri degli

infermi». De Lellis pose atten-

zione unicamente ai malati,

ponendo le basi per la figura

dell’infermiere e del cappella-

no quali li vediamo oggi. Morì

a Roma il 14 luglio 1614 e ven-

ne canonizzato nel 1746. Di

fronte a lui (ma lo ritroviamo

anche nella cupola sopra l’alta-

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re) è dipinto S. Girolamo Emi-

liani. Nato a Venezia nel 1486,

intraprese la carriera militare.

Nel 1511, in prigionia, maturò

la vocazione. Consacratosi a

Dio nel 1518, si prodigò in una

carestia e in un’epidemia di

peste. Nel paese di Somasca,

nacque l‘ordine dei chierici re-

golari. Essi intuirono il ruolo di

promozione sociale delle scuole

e ne aprirono di gratuite con

un metodo pedagogico innova-

tivo. Il fondatore morì di peste

nel 1537, mentre assisteva dei

malati. Fu proclamato Santo

nel 1767. Al centro della nava-

ta ecco altri due tondi con S.

Giovanni Bosco (1818-1888),

che tutti ben conosciamo per le

sue opere educative a favore

dei giovani (scuole, oratori…) e

il beato Giuseppe Cottolengo

(1786 –1842 ) anch’egli pie-

montese. Divenuto sacerdote a

Torino, aprì nella regione di

Valdocco le Piccole Case della

Divina Provvidenza, prima per

i malati rifiutati da tutti, poi

per “famiglie“ di disabili, orfa-

ni, ragazze in pericolo e invali-

di. Le Piccole Case, oltre a dare

rifugio e assistenza materiale,

tendevano a costruire una

identità umana e cristiana nel-

le persone completamente

emarginate. Fu formatore di

vita religiosa e precursore

dell’assistenza ospedaliera.

Con questi quattro santi della

carità e dell’educazione conclu-

diamo l’esame del soffitto. Il

prossimo mese torneremo a

guardare le pareti.

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Come di consueto anche per

il prossimo Carnevale e pre-

cisamente nella giornata di

sabato 17 Febbraio 2018,

l’Oratorio intende organizza-

re una giornata in allegria,

che comprenderà anche una

sfilata di persone con l’ag-

giunta di 1 carro allegorico

per le vie del paese con la

partecipazione del Corpo

Musicale G. Verdi.

L’itinerario cambia rispetto

allo scorso anno e sarà il se-

guente:

partenza alle ore circa

14,30 dall’Oratorio per Via

Postale Vecchia, Via Europa,

Piazza Manzoni, Via Dante,

Via Postale Vecchia, Via dei

Nobili, Via San Giovanni,

Via Pizzagalli Magno, Via

Postale Vecchia fino all’ora-

torio. (vedi sotto la cartina).

Il tema sono INSETTI & SI-

MILI (ragni, bruchi…).

Al termine della sfilata arri-

vati in oratorio giochi e me-

renda.

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Tornati al Padre N.1 Gatti Erminia di anni 82

N.2 Maggioni Ernesta di anni 82

N.3 Longhi Olga di anni 93

FEBBRAIO

Domenica 25 Giovani coppie di Sposi

Mercoledì 28 Messa dei ragazzi

MARZO

Giovedì 1 Catechesi adulti

Lunedì 5 Consiglio Pastorale Parrocchiale

Domenica 11 Domenica insieme 2ª elementare

Lunedì 12 Lectio A.C.

Martedì 13 Formazione Decanale Educatori

Mercoledì 14 Messa dei ragazzi

Giovedì 15 Catechesi adulti

Domenica 25 Tenda missionaria

Domenica 25 Ritiro Preado, Ado, Giovani

Notiziario

Da privati per M. Rocca

Funerali

Vendita Primule 4/2

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€ 300,00

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