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E-Sport Il nuovo servizio di consulenza VIABILITÀ Pedonalizzazioni, zone 30 e nuovi parcheggi in centro: ecco come cambierà Salute Alcolismo: le strategie del Sert GIOVANI E CRE-ATTIVI Scrivono, suonano, danzano, riprendono. è ora di abbandonare gli stereotipi: gli under 30 nostrani sanno mettersi in gioco. Volti, voci e storie della Parma che non ti aspetti A5980908

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E-SportIl nuovo serviziodi consulenza

viabilità Pedonalizzazioni, zone 30 e nuovi parcheggi in centro: ecco come cambierà

SaluteAlcolismo: lestrategie del Sert

giovani e cre-attivi

Scrivono, suonano, danzano, riprendono. è ora di abbandonare gli stereotipi: gli under 30 nostrani sanno mettersi in gioco.

Volti, voci e storie della Parma che non ti aspetti

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3il mese settembre 2008

l’editorialeDI sImone sImonazzI

Il vero gesto creativo?Riappropriarsi della vita

Due uomini s’incontrano. Attorno

a loro scorrono frenetici i tempi

moderni e i loro telefonini non

smettono di suonare. Finché, pur essendo

uno di fronte all’altro, decidono di tele-

fonarsi e in pochi minuti parlano di vita,

amore, amicizia. Dura sette minuti il cor-

tometraggio che Manoel de Oliveira, cento

anni a dicembre, ha presentato all’ultimo

Festival di Venezia. Chiaro, asciutto,

ancora in grado di raccontare quello che

semplicemente si vede attorno a noi.

E che la generazione giovanile stia cre-

scendo tra telefonini (soprattutto in Italia :

contendiamo il triste primato europeo del

maggior numero di apparecchi per perso-

na), social network e realtà virtuali è sem-

pre più evidente, soprattutto a chi vuole

andare al ristorante senza sentirsi in un

call center. Così come è evidente il fatto

che gli ambienti virtuali stiano lentamente

sostituendo quelli reali: ambienti asettici,

in cui noi siamo la rappresentazione di noi

stessi, oppure un altro noi stessi.

Second Life è un sito virtuale, una

specie di videogioco, al quale si accede

acquisendo una propria identità e incon-

trando nuove persone che a loro volta

hanno deciso di migrare nella rete. Si

sceglie il proprio abbigliamento, si decide

quale fisionomia si vuole avere e ci si dota

di qualche soldo pagando con la carta di

credito. Ci si muove con i comandi del

mouse e una volta entrati si possono fare

nuove amicizie, comprare oggetti virtuali,

viaggiare e persino volare.

Contemporaneamente milioni di per-

sone si collegano ad una seconda vita

non solo per cercare di fare amicizia, ma

anche per spendere soldi reali acquistan-

do beni virtuali, per avere successo, per

mettersi alla prova in una realtà virtuale.

Per giocare o, più seriamente, per darsi

una nuova possibilità alla quale hanno

rinunciato nella vita quotidiana.

È in questo ambiguo non-luogo, sul

filo del serio e del faceto, che spesso

si muove il mondo della creatività gio-

vanile: più fuori dalla vita - o immerso

in una vita virtuale - che dentro ciò che

accade. La provocazione o la forma d’arte

diventano fini a se stessi. La creatività

non ha più relazione con il reale, non ha

più responsabilità. E “la piena irrespon-

sabilità dell’uomo per il suo agire e per il

suo essere è la goccia più amara che chi

persegue la conoscenza deve inghiottire”

come scrive Nietzsche in Umano, Troppo

Umano; tutte le sue valutazioni, scelte

e avversioni sono in tal modo private di

valore e divenute false.

Il vero gesto creativo sarebbe proprio

quello di riappropriarsi della vita. Leggere

un libro sull’autobus. Guardare come si

muove un bambino. Imparare a raccontare

una storia. Saper raccontare la propria

vita. Perché ogni realtà virtuale è un

pulsare senza senso, un ritmo scandito

dal ritmo, una faccia quadrata sempre

uguale.

Tutti scriviamo poesie su Facebook e

le nostre amicizie più intime e i nostri

segreti diventano un diario da esibire.

Componiamo musica in diretta su My-

space e chiunque ci può guardare dal

buco della serratura in ogni momento e

il nostro gesto creativo diventa solo un

atto pubblico, una rappresentazione. E

se sbagliamo non ha importanza, perché

basta schiacciare un tasto e noi possiamo

anche non essere noi. E, se qualcuno

disturba, non è più necessario litigarci: è

sufficiente scollegarlo.

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IL PREPARTITA IN EDICOLA

Parmaclub, periodico del Centro di Coordinamento dei Parma Clubs, sarà presente allo stadio “Tardini”

e in tutte le edicole della città in occasione delle gare casalinghe del Parma.

In ogni numero un focus sul calcio dilettantistico

Segui la rincorsa dei crociati alla serie A, leggi Parmaclub.

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il mese settembre 2008

Altro che bamboccioni. Creativi!primopiano

Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99

Editore Edicta p.s.c.r.l. via Torrente Termina, 3/b – PARMAN° iscrizione al ROC: 9980Redazione via Torrente Termina 3/b – PARMATel. 0521251848 – Fax 0521907857e-mail: [email protected]à e abbonamenti0521258210 Direttore responsabileSimone Simonazzi, [email protected] directorPietro Spagnulo, [email protected] graficaDavide Pescini, [email protected] editorialeIlaria Gandolfi, [email protected] Bianchi, Federica Bordone, Mas-simo Capuccini, Fabrizio Furlotti, Diana Pastarini, Daniele Paterlini, Glenda Pelosi, Erika VaresiHanno collaboratoMattia Boselli, Chiara Cornini, Monica Del Bono, Claudio Del Monte, Erika Ferrari, Antonio Manente, Orianne Mellini, Rossella Morcia, Alessandra Mordacci, Federica Pal-lini, Camilla Pisani, Lisa Rizzardi, Camilla Robuschi, Maria Simonini, Luca Siliprandi, Patrizia SpaggiariPer la pubblicitàElena Benedini, Lina Carollo, Cristina Cat-tani, Gianluca Gala, Maria Lombardi, Maria Carla Magni Tiratura 8.000 copieStampa Stamperia s.c.r.l. – PARMA

il mesen.113 settembre 2008

cittàchecambiaLa viabilità è qualità della vita 14

Pedonalizzazioni, zone 30 e parcheggi in centro

societàConsulenti “per sport” 18

Dal Comune un nuovo servizio gratuito Parmamondo, una rete di pace 20

Il tavolo di coordinamento provincialeCibo: tendenze e contraddizioni 22

Così cambiano i nostri consumiI mille nomi della diversità 23

Un convegno sul pensiero di Franco BasagliaUna festa per l’affido familiare 24

Il 13 a Castelguelfo da “Famiglia Aperta”nuovo smalto per la Città della memoria 25

Il progetto di Ade e Toschi diventa operativo

sanitàalcol, una dipendenza che si può vincere 26

Le strategie e i servizi del Sert è in crescita la donazione organi 28

L’Ospedale di Parma ai vertici nazionali

Scrivono, suonano, danzano, riprendono. è ora diabbandonare gli stereotipi: i nostri giovani sanno mettersi in gioco. Volti, voci e storie della Parma che non ti aspetti

territorioL’autunno caldo del turismo 30

Correggio e Festival Verdi, si parteTerre Verdiane: la scuola innova 32

Le scuole della Bassa vincitrici del progettoacqua, più invasi per l’agricoltura 34

Nel 2009 meno disponibilità per l’irrigazioneocchi puntati sul torrente Parma 35

Accordo AIPO-Università per la sicurezza

economiaTengono i saldi: ma il commercio fatica 36

Le indagini di Ascom Parma e Iscom GroupTurismo “Una risorsa per Parma” 38

Il commento di Malanca ai dati della stagioneagriturismi, delude la legge 39

FIPE: troppo ambigua la bozza regionaleecco i contributi per migliorare il latte 40

Il regolamento CCIAA per il settore zootecnicoUn weekend per gli artigiani 42

Dal 26 al 28 “Artigiani a Palazzo”Dove vanno le Fiere? 43

Cibus resta a Parma; si rinnova il CdA

in breveLa Provincia investe in formazione 44

Il nuovo bando scade il 26 settembreUn intervento d’eccezione 45

A Parma un trapianto tra ABO incompatibili

provincianoceto 46

Nasce la cittadella scolasticaCollecchio 48

“Qualità dei costi? Così la valutiamo”soragna 50

Soragna, un settembre d’artemezzani 51

Dalla scuola alla piscina

Dal Consiglio 16Commissioni: là dove si approfondisceGli eventi del mese 60Notre Dame de Paris, Correggio, Fe-stival Verdi e Settembre Italiano Il personaggio 62Marcella Saccani (Vicepresidente Fondazione Cariparma)

Le rubriche

sala Baganza 52Il Comune investe sullo sport

sorbolo 53Il Centro Civico compie vent’anni

Fontevivo 54Per il sociale un milione di euro

Fontanellato 55Servizio Sad ora anche nei festivi

Fidenza 56Tutti a scuola con il Piedibus

Colorno 57Riapre l’Aranciaia

san secondo 58Apre i battenti il nuovo asilo nido

montecchio 59Palazzetto e stadio rinnovati

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La foto in copertina è “Young & Hip”, di Serena Arduini

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primopiano

Altro che bamboccioni. Creativi!Serena scatta foto per sentirsi unica

e sa bene che questa passione non diventerà mai un lavoro; Federica

invece balla, canta, insegna danza e, sì, questa è diventata la sua professione. Andrea scrive “per un’esigenza naturale”, Enrico invece come conseguenza di “un’in-saziabile fame di lettura”. Caterina sale sul palco ovunque può, persino a scuola: fare l’attrice è uno “spazio di espressione” a cui non rinuncerebbe mai.

Ogni tanto una buona notizia è terapeu-tica. Bene, la buona notizia di oggi è che i giovani di Parma e provincia sono creativi. Attenzione, nulla a che vedere con il si-gnificato più puro del termine, che allude a colui che “fa dal niente”, il “creatore”:

un’accezione che sconfina con il sacro e che si limita a descrivere il poeta, l’arti-sta, l’inventore geniale. No, la creatività giovanile che vi raccontiamo in queste pagine – cogliendo lo spunto del festival organizzato dal Comune di Parma, una bella iniziativa di cui trovate le coor-dinate nel box a pagina 7– è qualcosa di meno specifico e forse più impor-tante: è l’entusiasmo con cui i nostri ragazzi accettano la sfida di chi pone davanti a loro una chitarra, una mac-

china fotografica, una videocamera per raccontarsi, per conoscere altre per-sone, per mettersi in gioco.

Sono tanti i gio-vani parmensi che han capito - o in-tuito – come l’edu-cazione all’arte o l’espressione arti-stica siano un’occa-sione per costruire se stessi e il proprio posto nel mondo; un qualcosa che supera di anni luce la semplice acquisi-zione di competen-ze o il desiderio di

essere famosi. Quanti, esattamente, è difficile dirlo: ma un primo modo di fare un affresco del panorama no-strano è dare un’occhiata all’offerta, che è davvero ricca e variegata. Nel parmense esistono circa una ventina di scuole, enti e associazioni che organizzano corsi di teatro; 24 scuole di danza che spaziano dalla classica

Scrivono, suonano, danzano, riprendono. è ora di abbandonare gli stereotipi: i nostri giovani sanno mettersi in gioco

DI ILarIa GanDoLFIe GLenDa PeLosI

all’hip hop, dal multietnico alla scuola di musical; 18 le associazioni dove è possibile imparare e praticare l’arte del “bel canto”, potendo scegliere in una gamma di stili che va dal polifonico al canto popolare, dalla lirica alle sonorità moderne; quasi altrettante le scuole di musica, in cui tra le altre cose si studiano anche jazz, opera barocca, ritmi africani e djembé. E ancora i corsi e i concorsi di videomaking del Centro Cinema “Lino Ventura”, il laboratorio di scrittura “la Luna di Traverso”, l’associazione “Dan-zare” con il “Danzastorie” e la cordata di scuole superiori che ha dato vita alla “Tela di Penelope”. A tutte queste realtà si aggiungono alcuni progetti che hanno il carattere della rete: è il caso di SMS - Sono Mentre Sogno, ispirato al principio della cittadinanza attiva, dell’iniziativa “Parmaincontra” – entrambi promossi dalla Fondazione Cariparma - e dei centri di aggregazione del Comune di Parma, dove sono gli stessi ragazzi, guidati dagli educatori, a decidere come dire ciò che hanno da dire.

Nelle prossime pagine trovate un pa-norama di questa offerta, ma anche – ed

il mese settembre 2008

Hai perso la bussola? C’è l’Informagiovani sei un giovane amante della cultura, muori dalla voglia di dedicare

una parte del tuo tempo libero ad una “passione creativa” ma non sai da che parte iniziare? Prima di uscire di casa, accendi il computer: l’Informagiovani del Comune di Parma mette a disposizione degli utenti

del web la propria banca dati. Basta navigare su http://informagiovani.comune.parma.it, cercare la sezione “banca dati” e poi cliccare su “Cultura, sport e tempo libero”: ecco a portata di mouse una panoramica di ciò che offre il territorio a chi non ama stare con le mani in mano. riferimenti e sintetiche informazioni utili per contattare – tra

le altre cose - associazioni ed enti culturali, centri musica, sale prove, compagnie teatrali, concorsi culturali, cori, bande e gruppi musicali; e ancora corsi arredamento, design, arti visive, cinema, video e tv, comunicazione, danza, decorazione e restauro, musica, teatro e tecniche dello spettacolo. L’Informagiovani si trova in via melloni 1/b, tel. 0521/218749, email: [email protected].

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Altro che bamboccioni. Creativi!

Il problema è di comunicazione. Il territorio sa parlare ai (e dei) ragazzi?

ALTRO ChE BAMBOCCIONI. CREATIVI!

Un festival per le “generazioni creative”“Generazioni creative - Parma produce cultura e innovazione” è il titolo del primo festival della creatività giovanile di Parma, in programma al parco ex Eridania dall’11 al 14 settembre 2008. Orga-nizzatori dell’evento sono gli assessorati alla Cultura, al Turismo e Innovazione Tecnologica e all’Ambiente del Comune di Parma. “Questo è molto più di un festival o di un insieme di progetti culturali insoliti rivolti ai giovani – spiega Lorenzo Lasagna, assessore comunale alle Politiche Culturali e alla Creatività Giovanile – Si tratta di un altro tassello che mettiamo nel progetto Parma città che produce cultura”. “Credo che questa città – prosegue – abbia grandi potenzialità produttive e che si stia vivendo un momento vitale. Esiste però un problema di aggregazione. Manca la rete, la distribuzione e la capacità di promuo-vere le opere. Quello che vogliamo fare, anche con questo festival, è ricostruire un tessuto connettivo che metta in moto processi produttivi di grande qualità”. Ecco alcuni degli eventi in programma:

Giovedì 11/09ore 17 Graphic Poems, Galleria San Ludovicoore 19 Second Life Parma Road Show ore 19 performance di Action Painting ore 19 Performance DJs Setore 20, performance Face to faceore 20.30, La mente che danza, conferenza sui neuroni a specchio ore 21.30 La crus in concerto,

Teatro Tenda; a seguire l’Orchestra di piazza Vittorio

Venerdì 12/09ore 11.30 Identity/Identities, incontro con giovani fotografi della Montclair Universityore 12 Human Interface, videoartore 15 Progettare la Sostenibilità, confe-renza dell’associazione Urban Centerore 15 workshop Nuvole in transitoore 17 La biblioteca vivente, letture e performance di “Le Eliche”ore 20 Mciing, Djiing, Beatboxingore 21.45 Skye Edwards in concerto al Teatro Tenda. A seguire Marracash

Sabato 13/09ore 11.30 GA’nG, Arte in famiglia dalle botteghe al digitaleore 17 si presenta La luna di traversoore 20 esibizione Hip Hopore 20.30 Indipendenz@, incontro sui nuovi disagi tra web, lavoro e telefonoore 21 installazioni Street Light Talkingore 21 Fuga di cervelli, spettacolo di Charlie Gnocchi

Domenica 14/09Ore 21 Jovanotti in concerto.Safari Tour 2008

Tutti gli eventi sono gratuiti eccetto il concerto di Jovanotti.

Info e programma completo su:www.turismo.comune.parma.it.

il mese settembre 2008

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è qui la vera buona notizia – un riflesso della risposta dei ragazzi: una risposta en-tusiasta, a sentire gli addetti ai lavori che abbiamo interpellato, e che meritava una carrellata di volti e di storie. Una risposta che esige spazio: e non è un caso che pro-prio ora l’amministrazione del capoluogo stia lavorando alla riqualificazione di due contenitori come il Palazzo del Governa-tore e l’ex scalo merci. Il primo, che sarà pronto a fine anno, diventerà luogo di ricerca, documentazione e formazione nel settore delle arti visive; il secondo – che

dovrebbe aprire i battenti tra un anno – offrirà laboratori, un auditorium, spazi teatrali ed aggregativi.

“La nostra sensazione è che la par-tecipazione dei ragazzi potrebbe essere ancora maggiore” racconta nell’intervista a pagina 12 Stefano Manici, educatore e coordinatore di uno dei progetti di SMS. “Il problema, molto spesso, è riuscire a raggiungerli per comunicare loro l’esistenza di determinate opportunità”. La prospettiva è interessante: vuoi vedere che lo stereotipo del ragazzino tutto TV e cellulare è solo un gioco di luci, e che dietro quest’abbaglio si nasconde un problema di comunicazione? Il nostro territorio è capace di parlare ai suoi giovani (e dei suoi giovani)? Alle Isti-tuzioni la parte più impegnativa della sfida, quella dell’investimento, del reperimento delle risorse e degli spazi: una strada già intrapresa, forse da indirizzare con più de-cisione verso il coinvolgimento attivo degli interessati. Ai media un compito altrettanto importante: prima di tutto raggiungere i ragazzi, facendosi percepire come strumenti utili per scoprire un modo costruttivo di crescere. E poi diffondere la buona novella. Altro che bamboccioni!

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primopiano

“Riuscire a esprimere in modo personale una sensazione.

Sapere che per ogni oggetto o scena esiste un feeling, un modo di ap-procciarsi o un angolo di ripresa che probabilmente qualcun altro non avrebbe visto o tentato, e che qua-lunque fotografia è unica come uni-ca è la persona che l’ha scattata”. Così Serena Arduini - 27 anni, di Parma, laureanda in biotecnologie per la salute all’Università di Parma - racconta la passione n°1 del proprio tempo libero: la macchina fotografica. Un interesse costruito da completa autodidatta, con una buona dose di timidezza (“L’idea di esporre mi piace - sorride - ma non l’ho mai fatto e ogni volta che mi si presenta l’occasione mi tremano le gambe…”) e che tuttavia le ha già regalato alcune belle soddisfazioni: tra le altre cose, il primo premio nel concorso “Obiettivi Donne” organizzato dal Centro Antiviolenza Parma. “Il mio primo incontro con una macchina fotografica - spiega - è avvenuto intorno ai 12 anni, ma dopo un periodo di interesse molto saltuario l’entu-siasmo è svanito e mi sono dimenticata del tutto della cosa. All’Università la lampadina si è riaccesa: non ricordo l’occasione, so solo che improvvisamente l’idea di poter bloccare un momento, una forma o un colore nel tempo mi è sembrata assolutamente

di Ilaria Gandolfi

La passione, il successo...e il web: il mondo dellafotografia artistica visto dagli occhi di una giovaneamatrice nostrana. Che ha deciso di imparare “sul campo”

entusiasmante”.Hai mai partecipato a corsi o a lezioni

organizzate? “Penso di essere una autodidatta atipica,

ovvero un’autodidatta per disperazione. ho provato ad interessarmi a qualche corso, ma le mie esperienze al riguardo sono state tragicomiche: per dare un’idea delle situa-zioni in cui mi sono trovata, menzionerò solo il fatto che non sono ancora del tutto convinta che “aumentare il tempo di ottu-razione” significhi passare da 1/10 a 1/200 di secondo (anche se sì, 200 è un numero indubbiamente maggiore di 10). Insomma, posso dire con assoluta certezza che dai corsi ho imparato veramente poco. I libri mi sono stati leggermente più utili, all’inizio, per i concetti di base. Il resto è venuto da sé, tramite tentativi ed errori sul campo e consigli di altri appassionati”.

Se dovessi consigliare ad altri autodidatti

come imparare a far meglio?“ho un trucco semplicissimo, ovvero

‘alla larga da Photoshop e altri programmi di editing’. Migliorare richiede solo un po’ di impegno e di onestà intellettuale: trovare scorciatoie in post-processing a lungo termine non ha senso”.

Due aggettivi per descrivere il tuo stile. “Vorrei che le persone vedessero nelle mie

fotografie semplicità e profondità”. Hai mai pensato che la tua passione

potesse diventare professione? “Mi è capitato quel che capita a molti

appassionati, e cioè di fantasticare di poter fotografare per lavoro. In seguito mi sono resa conto che questo non è affascinante come può sembrare: lavorare come fotografo commerciale a tempo pieno è molto diverso da fare foto ‘artistiche’ a tempo perso”.

Sei in contatto con altri appassionati?“Mi tengo in contatto con altri appassiona-

ti tramite il sito internazionale www.devian-tart.com, dedicato oltre che alla fotografia anche al disegno, alla scultura, alla pittura e in generale a tutto quanto possa essere considerato una forma d’arte. Lo consiglio a chiunque voglia confrontarsi e crescere, a me è servito molto, anche a trovare compa-gni di viaggio con i miei interessi”.

Serena, autodidatta dello scatto. “Per disperazione”

Qui sotto, la giovane fotografa Serena Arduini (http://antarie.deviantart.com); più in basso un suo scatto, “No title”

Centro Lino Ventura: dieci anni al servizio del cinemaha compiuto dieci anni il 17 gennaio scorso. Stiamo parlando del Centro Cinema Lino

Ventura, che in questi giorni è in attesa di trasferirsi negli ampi spazi del restaurato Palazzo del Governatore. Dieci anni di intensa attività durante i quali si è creata una vera e propria comunità di appassionati di cinema intorno alla piccola ma agguerrita struttura di via D’Azeglio, una co-munità fatta di giovani ma anche bambini e pensionati. “Ad oggi – spiega Marisa Sani, operatri-ce del centro – contiamo circa 7mila utenti che si sono iscritti qui da noi. Ad essi si aggiungono circa 15mila frequentatori che provengono da altre strutture bibliotecarie”.

E sì, perché la mediateca del centro è ambitissima tra studenti universitari ma anche ap-passionati di cinema e collezionisti che qui possono trovare titoli da tempo fuori commercio e prenderli a prestito o visionarli in loco. “Abbiamo molto cinema ma anche musica, videoclip, documentari oltre a una biblioteca ed emeroteca dedicata al cinema. Insomma in questi anni ci siamo costituiti come punto di riferimento per chiunque ami il cinema o sogna di fare i primi passi in questo campo”.

E infatti sono numerose le iniziative, dal laboratorio di cinema per bambini ai corsi sulle professioni del cinema a due concorsi video: “Parma città che cambia” del 2004 e “Mille & una Parma” del 2005. “Sono state due iniziative che hanno visto la partecipazione di molti giovani e la speranza è che con la nuova sede si possa incrementare la nostra attività in questo senso”. Info: tel 0521031043, fax 0521031047, mail [email protected].

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ALTRO ChE BAMBOCCIONI. CREATIVI!

dAnzA IntERVIStA A PRImARoSA VICInI, PRESIdEntE dI “dAnzARE”

Duemila ragazzi sul palco, e il corpo è protagonista“Danzare”. Desiderio, impulso, gioco, immaginazione. espressione, magia, rapimento. Tutto

questo, e molto ancora, nel nome di una associazione artistico-culturale, “Danzare” appunto, che coordina ben 24 scuole di danza di Parma e reggio (per un totale di oltre 2000 giovani danza-

tori, la maggior parte ragazze) e che organizza ormai da molti anni il “Danza storie”. Un evento con il quale ogni autunno la presidentessa e ideatrice del progetto, Primarosa Vicini, porta nella prestigiosa cornice del Teatro regio di Parma circa 300 giovani ballerini dilettanti, che hanno così modo di dare forma e visibilità al lungo, appassionato e anonimo lavoro di studio di un intero anno. ma da dove prende le mosse questa esperienza e con quali esiti? Primarosa Vicini, che con la figlia Cristina Lanzi dirige la scuola di danza “G. Verdi” patrocinata dal Comune di Brescello, non si fa certo pregare per racconta-re, con entusiasta ed esuberante trasporto, l’origine e il senso della manifestazione, che di volta in volta ha portato sul palco storie diverse, dalle “Danze di festa” ai “sogni di musicals”, da “Verdi” a “euro Dance”

a “Peppone e Don Camillo”, dalle “Città d’Italia” a “Briciole di storia” alla “Canzone italiana”, tutte accomunate dalla volontà di dare spazio e corpo ad una delle più antiche espressioni dell’uomo: la danza, in tutte le sue forme.

“Ciò che ci ha guidati nel mettere a punto questo progetto è la convinzione che la danza, con tutte le sue discipline, dalla classica alla moderna, dall’hip hop alla jazz dance, al folk, rappresenti un fortissimo volano di socializzazione e di incontro, oltre che di conoscenza e interpretazione del mondo che ci circonda. ad esempio, attraverso le danze tribali, che sono anche una preziosa forma di educazione al movimento e di conoscenza della corporeità, un gruppo di nostri ragazzi ha

approfondito la storia dell’africa e di alcune sue popolazioni, cosa di cui peraltro gli insegnanti della scuola ci sono stati molto grati”. “mettere insieme le diverse scuole di danza, farle lavorare ad un progetto comune, serve anche a stimolare un sano confronto tra i giovani, a far incontrare e interagire linguaggi diversi, a creare opportunità di solidarietà, di scambio, ma anche di sdrammatizzazione dell’errore. Vedere una giovane ballerina che improvvisa quando sbaglia o non ricorda più i passi è una delle emozioni più grandi, la danza può rendere più forti, aiutare a costruire i carattere. Con la fatica ma anche con il piacere di fare qualcosa di bello e di appagante”. [G.P.]

Ha fatto il suo primo ingresso in Italia all’interno del Coin di milano. stiamo parlando del Prefueled Fuel Tank, il nuovo digital center che funge da distributore di “carburante digitale”: musica, video e qualsiasi altro tipo di file digitale diventerà accessibile al grande pubblico. e molto presto questi insoliti distribu-tori potranno essere posizionati anche nella nostra città: si parla già di Coin e , magari, di altre catene commerciali. “stiamo trattando – spiega Luca Lanza della sFem edizioni musicali, distributore per l’Italia di Prefueled – con diverse realtà e credo si possa dire che a partire dal 2009 i distributori faranno capolino anche nella nostra città”. ma cosa si potrà fare con i Prefueled Tank? “Utilizzando una connessione internet ad alta velocità - prosegue Lanza - è possibile trasferire, in pochi secondi, canzoni, videoclip e in futuro anche film e videogames, il tutto in un batter d’occhio”.

ma la novità più significativa di Pre-fueled è che contiene al proprio interno una sezione dedicata agli Unsigned, band emergenti non vincolate da contratti discografici specifici; l’upload di questi artisti avviene automaticamente attraverso un portale a disposizione degli artisti medesimi, dove ciascuno può inserire la propria musica nel Fuel Tank, scegliendo la fascia di prezzo desiderata. Pertanto le band emergenti, da sempre alla ricerca di visibilità e distribuzione, potranno andare sul portale www.prefueled.com e caricare i propri brani autoprodotti, mettendoli così a disposizione in tutto il mondo e scegliendo anche le modalità: gratuita-mente o a pagamento con tariffe decise dai musicisti stessi. Chi vorrà scaricare materiale a pagamento dal Prefueled Fuel Tank potrà farlo tramite carta di credito o carta prepagata, oppure attraverso la cre-azione di un account virtuale, o mediante il sistema delle getit cards, ovvero codici promzionali che consentono di effettuare numeri limitati di download.

esteticamente il Prefueled Fuel Tank è munito di due monitor “touchscreen” da 19 pollici, di uno slot multimediale, speaker audio, e di uno slot per carte ma-gnetiche. Tutto quel che serve per fare il “pieno” di musica in qualsiasi momento...

[massimo Capuccini]

Con “Prefueled” la musica indipendente è gratis

Federica e il musical: dalla passione alla professioneha 28 anni, e da febbraio è Judy Turner in “A Chorus Line”, la nuova produzione del Teatro della Rancia: per diventarlo ha superato un’audizione a cui hanno partecipato circa 250 candidati. Ma Federica Capra, parmigianissima, è anche insegnante di danza classica al Centro Internazionale Danza, ballerina e coerografa per diverse compagnie di operetta e danzatrice in molte produzioni delle penisola: insomma, l’emblema di chi è riuscito a costruire una carriera da una passione. “I miei genitori - risponde quando le chiediamo come ha cominciato a ballare - si sono accorti che stavo sempre ad imitare i balletti di heather Parisi e Lorella Cuccarini alla tv…A 8 anni mi hanno iscritto ad un corso di danza classica del CID, non ho più smesso”.Qual è stato il momento in cui hai capito che la tua passione si poteva trasformare in una professione? “A 23 anni ho lasciato l’Università per entrare nella Bernstein School of Musical Theatre di Bologna: allora ho pensato ‘ora o mai più’, non volevo avere il rimpianto di non aver-lo fatto. Se invece mi chiedi quando mi sono convinta che avrei potuto farcela…penso soltanto il primo giorno di prove alla Compagnia della Rancia!”.Hai un consiglio da dare a chi sta attraversando quella fase? “Non chiudersi nella propria scuola, ma studiare con quanta più gente possibile: fare stage, audizioni, frequentare corsi e confrontarsi con diversi insegnanti aiuta a capire se ci sono possibilità per un futuro professionistico. Questo permette di non ‘mollare tutto il resto’ se non quando ti sei reso conto di quel che puoi valere…se l’esito di questo periodo di prova è positivo, allora consiglio davvero di lasciare tutto e investire al massimo sullo studio, scegliendo una scuola riconosciuta e affrontandola con serietà e impegno”.Cosa diresti invece a chi sceglie la danza come appassionante passatempo? “Li inviterei a considerarla non solo come un esercizio fisico, ma come un’occasione per ‘costruire se stessi’: alle mia bambine chiedo sempre di andare a casa con la consapevolezza, ogni giorno, di aver imparato qualcosa in più”. [I.G.]

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10 il mese settembre 2008

Per il liceo classico Gian Domenico Romagnosi è un binomio di lunga

data, vivo, voluto, partecipato. Il teatro come strumento educativo, la scuola come spazio di libera espressione creativa. La fantasia e la curiosità come baluardi con-tro un apprendimento passivo e meccani-co anche delle materie curriculari, come vessillo di una scuola che non si limita a contenere i ragazzi, ma che li stimola a pensare, capire, creare. Questi i presup-posti, questa l’ambizione che ogni anno l’Istituto, la preside Gabriella Manelli, il regista Umberto Fabi, molti insegnanti e soprattutto i ragazzi, si propongono di realizzare.

Da ormai più di un decennio il teatro a scuola ha anche un nome che ne suggeri-sce la strategia di rete: la Tela di Penelope. “Tutto è nato – spiega Gabriella Manelli – dalla volontà di lavorare insieme nella convinzione che il teatro sia uno spazio

tEAtRo IL RomAgnoSI CAPoFILA dELLA tELA dI PEnELoPE, UnA REtE tRA gLI IStItUtI

La preside Gabriella Manelli e il regista Umberto Fabi: “Il teatro per crescere e conoscersi”

di condivisione e di libertà che non deve essere inficiato da logiche competitive, spesso presenti tra le scuole per tanti motivi, ma un momento di confronto e di scambio. Il Romagnosi è l’istituto capofila del progetto che ha il suo mo-mento conclusivo in “Scuola in scena”, rappresentazione finale di tutte le scuole superiori di Parma.

La manifestazione si apre con uno spet-tacolo di attori professionisti, negli anni si sono succeduti protagonisti del teatro contemporaneo come Moni Ovadia, Lucia Poli, Stefano Benni e Marco Baliani, men-tre la chiusura è affidata all’incontro dei ragazzi con autori importanti: “lo scorso anno – prosegue la preside Manelli – è venuto Luciano Canfora ed è stato davvero un momento di riflessione, ma soprattutto di partecipazione molto coinvolgente”.

Con Umberto Fabi, ormai storico bu-rattinaio dei laboratori teatrali del Roma-

In alto un’immagine dello spettacolo dei ragazzi del Romagnosi Hurly Burly Hotel; nel box Caterina Fava, studentessa della II E. Qui a fianco una foto di scena dell’attore-regista Umberto Fabi e la preside del liceo G. D. Romagnosi, Gabriella Manelli.

Quando va in scena... la scuola!

gnosi, parliamo di creatività giovanile, di talento, ma soprattutto del perché i ragazzi scelgono il teatro, cosa si aspettano e cosa trovano. “Il talento è qualcosa di dato, un dono, possiamo considerarlo il punto sa-liente e insieme dolente dell’estro giovani-le. Ma la creatività è qualcosa che va al di là dell’arte e del talento, è il nostro modo di vivere il quotidiano in modo totale, con la percezione di essere ‘presenti’. Non è invenzione, ma azione, pura, simbolica e immediata, è espressione prima della fisicità, di quella corporeità che quotidia-namente nascondiamo o mascheriamo. Credo che oggi il teatro risponda proprio a questo bisogno di essere, di esperire, un luogo protetto in cui è socialmente accet-tato e autorizzato esprimere se stessi, darsi come corpo e confrontarsi con altri corpi. E in questo senso ciò che si ‘trova’ è la possibilità di imparare ad ‘essere’ anche al di fuori del teatro”. [Diana Pastarini]

primopiano

Per divertirsi e sentirsi liberi“Ho cominciato

da piccola, ho proseguito alle medie, in vacan-za, ovunque ci fosse un palco”. Una passione, quella di Caterina Fava, 17 anni, iscritta al II e del liceo G. D. romagnosi, che è andata crescendo negli anni e che ha trovato piena realizzazione a scuola, prima con il teatro in lingua straniera poi con i corsi pomeridiani. “Il teatro ti permette di imparare tanto di te stessa e degli altri, è uno spazio di divertimento, di libera espressione, dove interpretare testi, ma anche emozioni. Il momento della rappresentazione è importante e bellissimo, ma è fondamentale anche tutto il lavoro che si fa prima e dietro le quinte: dalla respirazione, allo studio del movimento, per arrivare poi alla stesura del copione e alla sua resa sulla scena. e in futuro? “Più avanti vedremo, fare l’attrice mi sembra complicato, per ora è un’esperienza a cui non voglio rinunciare, che non toglie tempo allo studio, anzi che aiuta ad affrontare in modo più creativo le fatiche scolastiche!”.

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11il mese settembre 2008

ALTRO ChE BAMBOCCIONI. CREATIVI!

Parlare di letteratura “giovane” a Parma significa per forza di cose incrociare

le proprie esperienze con una rivista che dal 2001, per tre numeri all’anno, ospita racconti di giovani scrittori della nostra provincia su tematiche e spazi prestabiliti. Un’esperienza che ha visto la luce all’in-terno della MUP, grazie all’iniziativa del suo direttore editoriale e scrittore di fama nazionale Guido Conti, capace di perce-pire come fosse forte la spinta di giovani, desiderosi di esprimersi e far conoscere la propria voglia di scrivere.

Nasce così “La luna di traverso” con tutti i crismi della “rivista”, vale a dire lo strumento, anzi l’unico strumento, così come fu nel passato, creato per ospitare i lavori di scrittori in erba e proporli al pubblico, comprese le grandi case edi-trici. Da allora nei 20 numeri usciti sono stati pubblicati oltre 250 racconti a testimonianza del fermento artistico che anche sul versante della scrittura, anima i giovani di Parma e provincia.

Numeri che assumono proporzioni dav-vero inattese se si pensa che sono circa 600 i racconti che ogni anni chiedono spazio tra le pagine della rivista e che la redazione legge, valuta, seleziona e sce-glie. Una redazione composta da quella prima generazione di giovani scrittori che diede vita al “n°1” della rivista e che oggi continuano a portare avanti con coerenza un discorso di riflessione, di rilettura, di scelta, di scavo, di ricerca, ma soprat-tutto di sostegno e fonte di confronto e consigli per giovani scrittori. Perché ancora oggi l’esigenza della rivista non è scoprire il grande scrittore, ma mettere a disposizione uno strumento che consenta

LEttERAtURA “LA LUnA dI tRAVERSo” PUbbLICA I RACContI dEI gIoVAnI PARmIgIAnI

Oltre 600 testi ogni anno inviati alla redazione de “La luna” da giovani della nostra provinciaUn vero laboratorio di scrittura

a tutti un confronto con il pubblico e con sé stessi.

Alla rivista si abbina, oltre la presenta-zione pubblica di ogni numero, un gamma di eventi di grande spessore culturale quali “Inchiostri d’Autore”, che lo scorso anno ha proposto una ricca rassegna di incontri sul come “Scrivere e narrare la storia” nei quali si è posto l’accento su tutte le modalità possibili di scrivere la storia, dalla biografia, al racconto, all’in-venzione, oppure l’approfondimento di specifiche tematiche attraverso incontri/lezioni con i grandi maestri.

“Un lavoro – conferma Guido Conti – che è sempre in evoluzione in quanto di continua ricerca e apprendimento. La rivista non è stata pensata per dare subito

la possibilità di pubblicazione, ma per mirare il lavoro dello scrittore, anche at-traverso una funzione che, seppur ritenuta acquisita, resta difficilissima: imparare a scrivere. Per questo da tempo organizzia-mo workshop che hanno questa finalità. Se non c’è una guida nella scrittura, non serve a niente scrivere: l’ispirazione non esiste, occorrono meccanismi e tecniche che vanno apprese”. Fondamentale per la crescita del progetto nella sua complessi-tà, il sostegno, fin dalla prima ora, offerto dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Parma e dal suo segmento operativo: quell’Archivio Giovani Artisti che oggi è l’unico in Italia, a parte Firen-ze per la poesia, a coltivare una propria “pépinière” di giovani scrittori. [F.F.]

Chi comincia: Andrea, scrittore per predestinazione...

Uno dei più giovani scrittori pubblicati coi tipi de “La luna di traverso” è andrea Tinterri, 23 anni, una passione per la scrittura che sfiora la predestinazione. “Penso che chi scrive, vi sia por-tato quasi geneticamente, almeno io ho sentito un impulso, quasi un’esigenza interiore, fin da adolescente”.

Come sei passato da giovanissimo scrittore da cameretta alla pubblicazione? “se è vero che si scrive per un’esigenza inte-riore, è altrettanto vero che, anche se forse inconsciamente, si scrive sempre per un pubblico. Ho cominciato quindi a redigere alcuni articoli per Parma Quartieri, edito dalla mUP, per cui ho conosciuto la Luna e, circa un anno e mezzo fa, ho inviato i primi racconti. mi è piaciuta l’idea di far lavorare il giovane scrittore su un tema e uno spazio prestabilito, un esercizio che dovreb-bero fare tutti coloro che approcciano la scrittura in quanto va continuamente esercitata e aggiornata attraverso la consapevolezza dei propri limiti e l’ausilio di un maestro”.

C’è già un libro nel tuo futuro? “La dimensione del racconto oggi mi soddisfa e mi dà sicurezza. Chiaro che per uno scrittore, ma non che io mi ritenga tale, il romanzo è lo sbocco naturale. oggi è solo un’idea molto vaga, una nebulosa, non c’è ancora un progetto razionale ma ci sto pensando”.

...e chi si conferma: Enrico, narratore e saggista a tutto campo

enrico Cantino, 43 anni, fa parte dei figli di prima generazione nati e cresciuti in seno a “La luna di traverso” di cui è dal 2002 parte essenziale della redazione. Da dove parte la tua passione per la scrittura? “Da un’insaziabile fame di lettura. Fin dall’ado-lescenza ho letto di tutto, poi, come una spugna ormai satura, ho sentito il desiderio di far uscire quanto avevo assimilato. mi sono formato con autori come Festa Campanile, Longanesi, Flaiano, per cui i miei scritti conservano una certa vena di umorismo”.

Come sei arrivato alla Luna? “su suggerimento di un’amica, ho inviato alcuni racconti. Quello umoristico, parodia sui numeri telefonici erotici, fu pubblicato. In seguito sono stato invitato in re-dazione, ci siamo piaciuti a vicenda, e dal 2002 ne faccio parte”.

oggi stai lavorando su di un progetto particolare? “Innanzi tutto non perdo mai di vista la lettura. Da alcuni mesi sono impegnato

su di un progetto di scrittura di un saggio sui cartoni animati giapponesi trasmessi in TV dagli anni 70 agli anni 90. Un tema che mi sta prendendo oltre le aspettative, in quanto anche un’espres-sione artistica apparentemente fatua come i cartoni animati, è espressione della cultura che li ha generati, per cui mi sono dovuto immergere nei diversi aspetti di questa cultura, a noi così lontana, per capire fino in fondo come, dal punto di vista della narrazione, queste storie sono strutturate”.

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12 il mese settembre 2008

Chi pensa che i giovani non abbiano più niente da dire, nulla da esprimere, sem-

plicemente sbaglia. E si inganna chi attri-buisce alle nuove generazioni un disperato, disincantato nichilismo. Ogni luogo comune sulla apatia dei ragazzi verso la conoscenza, ogni frase fatta sulla loro presunta acriticità nell’affrontare il mondo globalizzato, sulla perdita di ogni coordinata nel rapporto con l’esistente e con il passato, sembra davvero svanire, sciogliersi, svaporare davanti ai lavori realizzati in occasione della prima edizione di “Parmaincontra”, un progetto rivolto alle scuole medie e superiori promos-so e organizzato nel 2007 dalla Fondazione Cariparma, per la realizzazione di elaborati artistici, teatrali, filmici o musicali.

Storie minori di piccoli parmigiani beffati dalla sorte sullo sfondo della Grande Guerra, la vicenda di una comunità di ebrei a Tizzano all’epoca del Fascismo, la ricostruzione del sistema formativo e della vita sotto il Duce, i diritti dei lavoratori di ieri e di oggi: tutto questo raccontato con modi e linguaggi diversi, ma tutti attraverso un percorso, una ricerca, una scelta espressiva precisa e personale.

Ideatore del progetto è Carmelo Panico, che spiega l’incredibile successo dell’inizia-tiva e l’inattesa partecipazione alla prima edizione di ben 27 istituti scolastici, con oltre 5000 studenti e moltissimi insegnanti. “Nel 2007 ci siamo chiesti come la Fon-dazione, che ha tra i suoi compiti quello di promuovere lo sviluppo e la conoscenza del territorio, oltre che di favorire la crea-tività artistica, potesse assolvere a questa missione nei confronti dei giovani. È nato il

Parma incontra...il vero volto dei giovaniTorna il progetto di Fondazione Cariparma:l’edizione 2008 coinvolge la quasi totalità delle scuole medie e superiori della provincia

concorso “Parma incontra il suo Territorio, la sua Storia e i suoi protagonisti del XX secolo”, che ha assegnato 6 borse di studio, di 5, 3 e 2mila euro, ad altrettante scuole (3 medie e 3 superiori). Quest’anno, visto il successo del progetto, abbiamo voluto riproporlo, individuando però un tema spe-cifico, pensando che, dopo una fotografia a largo spettro, fosse giusto scendere nel particolare. Abbiamo scelto un tema a metà tra storia e attualità, “Migrantes parmenses: in viaggio verso nuove frontiere”, credendo più che mai utile proporre ai ragazzi di riflettere sulla questione dell’immigrazione da un punto di vista alternativo e ribaltato rispetto a quello presentato dalle cronache giornalistiche. Il titolo latino non è un vezzo,

ma una suggestione, un mezzo per parlare del passato attraver-so gli strumenti del presente”. “Non ho dubbi che gli studenti che aderiranno all’iniziativa – sono ben 48 gli istituti della provincia che hanno partecipato alla prima riunione, su un totale di 51 – sapranno nuovamente stupirci, come è successo lo scorso 7 maggio in occasione della giornata di premiazione. Un grande evento corale, dove è emersa tutta la forza creativa

dei ragazzi e tutta l’azione maieutica degli insegnanti, che abbiamo inteso coinvolgere in ogni fase, convinti dell’importanza di chiamare la scuola ad assumersi le proprie responsabilità quale veicolo di sapere, e nel contempo dell’utilità di un riconoscimento pubblico, che diventa anche una simbolica provocazione culturale che mette al centro figure non abbastanza valorizzate”.

L’edizione 2008 del Concorso - che sarà presentata ufficialmente lunedì 22 settembre, presso la Sala De Strobel di via Università - prevede l’assegnazione di sei Borse di Studio per una somma complessiva di 20.000 euro. Info e testo del bando si possono trovare sul sito web della Fondazio-ne Cariparma, www.fondazionecrp.it.

primopiano

Un coro formato da 120 studenti di tutti gli istituti scolastici secondari di 1° e 2° grado di Parma e Pro-vincia: l’idea nasce come una “costola” del progetto “Parmaincontra” e diventa un progetto a sé, che prende corpo, sotto la direzione del maestro Leonardo morini, dalla volontà di creare una sorta di colonna sonora del concorso e insieme fare incontrare tanti giovani intorno al tema della musica e del canto cora-le. Un modo per conoscersi, comunicare, esprimersi attraverso un linguaggio universale e unico. Un’espe-rienza molto positiva, che la Fondazione Cariparma ha in animo di continuare a finanziare unitamente al progetto.

Centoventi ugole per un solo coro

Sopra un momento della cerimonia di premiazio-ne di “Parmaincontra...” 2007. Qui sotto uno de-gli elaborati presentati (ITIS Berenini di Fidenza)

“Il Concorso “Parma Incontra” – spiega Carlo Gabbi, presidente della Fondazione Cariparma – si inserisce nei piani programmatici della Fondazione nell’attenzione rivolta al mondo dei giovani: significative sono state infatti le risorse profuse nel campo dell’edilizia scolastica, delle strutture per l’infanzia, nell’ade-

guamento ai supporti informatici, in nuove progettualità didattiche e borse di studio per la ricerca.

“anche la seconda edizione del Concorso - quest’an-no dedicata all’importante tema storico-locale dell’emi-grazione nel corso del secolo scorso - vuole dunque essere uno strumento in più per coinvolgere e stimolare le nuove generazioni in occasioni di formazione e di crescita”.

Carlo gabbi: “I giovani, una priorità”

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13il mese settembre 2008

ALTRO ChE BAMBOCCIONI. CREATIVI!

IL PARERE dELL’EdUCAtoRE StEFAno mAnICI CoLLAboRA A “Sono mEntRE Sogno”

L’educatore: “La famiglia? Quasi del tutto assente”Creatività come protagonismo, come citta-

dinanza attiva, come responsabilizzazione e presa in carico da parte dei giovani di spazi, strumenti, percorsi condivisi. Ma, anche, creatività come relazione, come scambio, condivisione di passioni e gestione comune di risorse e competenze, potenziamento della consapevolezza di sé e del proprio ruolo nella comunità, esercizio di una libertà responsabile. Nulla di più auspicabile per un giovane uomo o una giovane donna che crescono. E nulla di più “sano”. Ma, a parte ogni iniziativa personale, come possono un ragazzo o una ragazza avvicinarsi a ciò che offre il territorio, scoprire quali mezzi e risorse hanno a disposizione per cimentarsi in un’attività espressiva che abbia come sco-po ultimo la costruzione di una progressiva autonomia e di un reale protagonismo per se stessi e i propri coetanei? Come funzionano i vari progetti giovani o l’universo dei centri di aggregazione giovanile e quale ruolo hanno in questo processo gli educatori in quanto “facilitatori”?

Lo abbiamo chiesto a Stefano Manici, educatore della Cooperativa Sociale “Gruppo Scuola” che, fra le altre cose, tiene laborato-ri creativi ed espressivi negli Istituti scola-stici, è coordinatore dell’Azione 5 “Koiné: laboratorio di protagonismo e cittadinanza attiva”, all’interno del progetto SMS – Sono Mentre Sogno della Fondazione Cariparma, e opera presso il Centro Giovani Montanara di Via Pellicelli, dove segue ragazzi dai 13 ai 21 anni.

“Avere a che fare con i giovani pre-senta elementi di grande appagamento e gratificazione ma anche di grande com-plessità, soprattutto nell’approccio. Devi guadagnarti la loro fiducia, dimostrare una totale e assoluta coerenza nei comporta-menti, agganciarli con un linguaggio che li rispecchi, in cui si riconoscano. Uno dei linguaggi privilegiati è certamente quello

della creatività, che permette di operare con strumenti più famigliari e attraenti per le nuove generazioni. Per fare qualche esempio, tra le iniziative più interessanti che siamo riusciti ad innescare vi è stata la formazione di piccoli gruppi informali di giovani su singole attività creative, dalla capoera all’hip hop, dal videoma-king e dalla fotografia al writing e alla aerosol art. Naturalmente tutto parte dalla ‘relazione’, in cui l’educatore gioca un ruolo di mediatore e collettore di bisogni più o meno inespressi, dà suggerimenti, aiuta a reperire le risorse. Nel caso della capoera, abbiamo iniziato con due o tre ragazzi e, dopo un anno, il gruppo si era allargato a venti. L’obiettivo è naturalmente che diventino autonomi nella gestione degli spazi e degli eventi, e questo talvolta crea problemi. Abbiamo avuto casi di esperienze ‘fallite’ perché i ragazzi non sono stati in grado di autogestire ciò che avevano creato”.

Quali dimensioni ha questo fenomeno, è possibile quantificarlo?

“Per le sue caratteristiche di informalità è molto difficile fare stime precise. Al nostro cen-tro passano tra i 70 e gli 80 ragazzi al giorno, più una cinquantina che frequenta la sala prove. Anche la musica è un fattore di attrazione molto forte. Tra i progetti che abbiamo attivato, infatti,

e per il quale abbiamo acquistato una strumentazione tecnica apposita, vi è quello per realizzare un corso per deejay condotto da peer educators (si utilizzano altri giovani esperti in quella determinata attività che, a loro volta, trasmettono le proprie competen-ze in una sorta di circolo virtuoso poten-zialmente infinito). Uno degli aspetti più evidenti è che l’aggregazione adolescenziale di questo genere è un fenomeno tipicamen-

te maschile, le ragazze sono molto poche. Altri progetti a cui ho avuto modo di partecipare, come il ‘Free Space’ pomeridiano all’IP-SIA, concepito per sperimentare diverse forme di creatività e di pratiche sportive, hanno invece visto anche la partecipazio-

ne femminile”.Un aspetto positivo e uno negativo di

questa professione.“Quello positivo è senz’altro la relazione,

che rimane il motore di tutto, e che anche dopo tanti anni non viene meno. Vedere crescere questi ragazzi, diventare grandi, e conservare il segno di quella relazione è sempre un’esperienza forte: emblematico il caso di un ragazzo che oggi ha 21 anni ed è un bravissimo percussionista. Quando l’ho conosciuto aveva 6 anni, la sua passione è cresciuta con lui, e oggi collabora ai nostri progetti. “Ma vi sono anche aspetti meno positivi: uno per tutti, l’eccesso di delega di cui siamo investiti come educatori, la pressoché totale assenza delle famiglie: difficilmente un genitore si fa vivo, anche solo per vedere dove passa il suo tempo il proprio figlio. Questo credo rappresenti un elemento di riflessione per tutti”.

[Glenda Pelosi]

Tra i molteplici percorsi espressivi proposti da “Koiné”, concepito come laboratorio di protagonismo e cittadinanza attiva all’interno del progetto sms – sono mentre sogno, finanziato e realizzato dalla Fondazione Cariparma con il coinvolgimento di numerose real-tà associative e istituzioni del territorio, se ne è da poco concluso uno per la formazione di videomaker. Il laboratorio, nato dall’esigenza di realizzare un filmato che documentasse l’attività di un gruppo di danzatori di hip hop, ha visto la consulenza dell’associazione “Le Giraffe” e di esperti nel settore della produzione video. “In questo senso – spiega l’educatore stefano manici –

pensiamo di aver centrato l’obiettivo di Koiné, che nasce dall’idea di generare delle situazioni “autogenerative”. I ragazzi che fruiscono di esperienze e competenze di persone “esterne” sapranno a propria volta essere di supporto per altre attività. In questo caso, oltre ad aver realizzato il loro cortometraggio musicale, questi ragazzi potranno essere di supporto ad altre iniziative di comunità, producendo filmati e presentazioni e addirittura dando avvio ad un ser-vizio di videomaker. Da non trascurare, peraltro, il fatto che questo approccio rappresenta per alcuni ragazzi una forma di riscatto sociale, oltre che un’opportunità per crearsi dei percorsi di autonomia anche professionale. recentemente abbiamo avuto un gruppo di una quindicina di ragazzi che, proprio con questo scopo, hanno costituito un’associazione giovanile, Giov.art, dove potranno mettere a frutto le esperienze e competenze apprese”. [G.P]

dall’hip hop al videomaking. Passando per giov.Art

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14 il mese settembre 2008

Sul tema della viabilità le Amministra-zioni Ubaldi, con Vignali portaban-diera nelle vesti di assessore, hanno

investito gran parte del consenso che i parmigiani hanno loro accordato dalle urne; azioni concrete che hanno in poco tempo fatto avvicinare Parma al livello delle città europee. Un progetto che, per la complessità, non si è concluso e che la giunta Vignali, ovvia-mente, sta completando attraverso interventi riguardanti sia la viabilità esterna che quella interna la città, lavorando soprattutto su sicurezza e salubrità ambientale, in una parola sulla qualità della vita.A portare avanti i diversi progetti è l’assesso-re alla Viabilità Pietro Somenzi che ci parla dei prossimi interventi in fatto di viabilità nel centro storico. “Partendo da una premessa importante: si sta attuando un progetto che altro non è che l’applicazione del piano urbano della mobilità già approvato dal Consiglio Comunale nel marzo del 2007, in cui è con chiarezza specificato ogni singolo intervento. Le prossime soluzioni che riguardano il centro storico prevedono l’allungamento dell’isola ambientale in via Farini e la sua adozione in un tratto di via XXI Luglio da borgo della Posta escluso a borgo Onorato

Entro l’anno un tratto di via XXII Luglio sarà isola ambientale, parte il progetto dei “Quartieri Zone 30”, nuovi parcheggi in centro storico: l’assessore Somenzi illustra il piano per riorganizzare il traffico cittadino

La viabilità è qualità della vita

escluso, in tutto 270 metri. Se per via Farini dobbiamo ancora mettere a punto alcune situazioni, per via XXII luglio le decisioni sono già state prese al termine di una lunga serie di incontri che abbiamo avuto coi sin-goli commercianti, con le loro associazioni di categoria, con i residenti, con il Consiglio di Quartiere”. Come sarà modificata la viabilità in via XXII luglio? “L’isola ambientale, che per definizione consente il transito anche alle biciclette, comprende il tratto citato che, per venire incontro alle esigenze di commer-cianti e residenti, nei punti in cui i borghi

CiTTÀCHECamBia

l’intersecano si inter-rompe per consentir-ne l’attraversamento. Transito trasversale che è ritenuto fonda-mentale da residenti e commercianti per raggiungere le rispet-tive sedi o abitazioni, ma anche per noi è importante in quanto l’impatto con questa nuova situazione sarebbe meno pesante. Complessivamente con questo meccanismo verranno persi 7-8 stalli con le righe blu, ma sarebbe alleggerita l’operazione di carico e scarico, potendo utilizzare tutta la carreggiata, senza inter-ferenze col traffico”. “L’intervento è dettato in particolare per diminuire le emissioni da traffico, ma anche per riabituare i parmigiani a frequentarla, risalendola senza patemi di traffico, per riscoprirla anche sul piano commerciale. Per questo, in collaborazione con gli assessorati di commercio e cultura, stiamo approntando un programma di inizia-tive in tal senso che faremo coincidere, con ogni probabilità sarà nel periodo natalizio, con l’apertura dell’isola ambientale con lo slogan Apriamo una nuova strada nel centro della città”. Sono previsti ulteriori interventi? “Se si vuole portare Parma ad una dimensione europea, avvicinandola alle più qualificate città del continente, dovremo arrivare a pedonaliz-zare piazza Garibaldi e di conseguenza via Mazzini ed il primo tratto di via della Repub-

mezzi e strumenti per costruire una “zona limite 30 all’ora”L’amministrazione comunale intende trasformare quartiere

Lubiana, definito “isola residenziale”, in una “zona 30”, una vasta area della città in cui la sicurezza stradale sarà garantita dal limite dei 30 all’ora. Come?

Con una serie di interventi strutturali che varieranno a seconda del tipo di strada. Gli incroci più pericolosi saranno “alzati” con una soletta in cemento al centro e nei quattro lati, i passaggi pe-donali saranno evidenziati con colori particolari e ben illuminati, costringendo le auto a rallentare indipendentemente dal diritto di precedenza. Con lo stesso scopo ogni incrocio o imbocco da via laterale sarà ristretto, grazie all’allargamento dei marciapiede, dando all’automobilista quasi la sensazione di non passare, costringendolo a rallentare. In corrispondenza dei passaggi pedonali delle strade più ampie, a metà attraversamento saranno create isole salvagente sollevate sulle quali il pedone potrà sostare.

In loro corrispondenza le strade saranno ristrette sino a consentire il passaggio di un solo veicolo. In corrispondenza di stalli di sosta saranno allargati i marciapiedi per restringere la carreggiata. a latere di questa gamma di interventi è prevista l’installazione di una segnaletica particolarmente evidente.

di Fabrizio Furlotti

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15il mese settembre 2008

La viabilità è qualità della vita

blica, con ciò riportando la logica del centro culturale, economico e politico: la piazza, appunto, a quella che era quando fu con-cepita, senza cioè traffico da autoveicoli. Sarà un percorso di avvicinamento lento, ma abbiamo già sperimentato la chiusura alcune domeniche, abbinandovi iniziative commerciali e la cosa ha riscosso un note-vole gradimento da parte dei cittadini”. E al di fuori del centro storico? “Entro l’autunno inizieranno i lavori infrastrutturali per le ‘Zone 30’, dove cioè sarà vietato su-perare i 30 all’ora. Partiremo dal quartiere Lubiana, una zona che presenta ‘isole resi-denziali’ entro le quali è necessario che le auto non superino tale limite. Gli interventi saranno di varia natura, differenti a secon-da delle esigenze e delle strutture esistenti, ma tutti mirati ad aumentare la sicurezza nel pieno rispetto delle regole”.

Uno dei temi più importanti connessi alla viabi-lità cittadina è il trasporto delle merci ai negozi o alle attività produttive del centro, con tutte le pro-blematiche ad esso collegate, dal traffico, ai disagi per le soste, alle emissioni. Un capitolo che con la creazione del progetto ecologostic e l’attivazione del servizio ecocity il Comune di Parma già da tempo aveva affrontato, con l’obiettivo di attenuare sensibilmente i disagi.

Dal 1° aprile il servizio ecocity è diventato ope-rativo su due distinti piani: da un lato garantendo, ai soggetti che ne hanno fatto richiesta, il trasporto delle merci attraverso una propria dotazioni di mez-zi non inquinanti e un’organizzazione tutta gestita dalla piattaforma logistica con sede presso il Centro agroalimentare di via dei mercati, completamente informatizzata, dall’altro dando la possibilità ai privati di continuare a fare le consegne, ma ponendo precise limitazioni, regole e vincoli sui mezzi di trasporto che, una volta verificata l’osservanza di tali obblighi, dovranno essere accredi-tati entro il 30 settembre.

“Un termine – conferma andrea Costa presidente del centro agroalimentare e Logistica – che assolutamente non sarà spostato e circa 1200 permessi per carico e scarico che oggi continua-no a funzionare, non verranno più automaticamente rinnovati, tranne, ovviamente, quelli previsti da elenchi speciali. L’utilizzo dei nostri mezzi oggi è circa del 50%, ma abbiamo avuto picchi anche dell’80%, e chi ne ha fatto richiesta sono soprattutto i grandi gruppi commerciali, ma non solo. nei primi sei mesi di attivazione del servizio abbiamo comunque verificato che la doman-da, seppur latente, era un bisogno reale, tanto è vero che in questi ultimi giorni le richieste di adesione alla piattaforma o di accreditamento stanno aumentando notevolmente.

Da sottolineare che il nostro progetto, oltre ad avere avuto l’adesione delle associazioni di categoria, sta riscuotendo interesse da parte dell’anCI che da tempo ha chiesto di venire a co-noscere come funziona per trasmetterlo ad altri Comuni. Trasportare la merce in centro storico è un disagio per tutti, per cui anche se un soggetto può accreditarsi - che, ripeto, sarà obbligato-rio dal 1° ottobre - e alla fine dell’anno fa i suoi conti, non so se trova convenienza tra la messa a norma e l’attrezzatura del mezzo, cui va sommata la perdita di tempo e l’adesione al servizio”.

Cosa occorre fare per accreditarsi? “Le procedure per l’accreditamento sono seguite da Infomobility presso il DUC. Chi vorrà continuare a rifornirsi con mezzi propri o conto terzi dovrà dotare gli automezzi di precisi requisiti: ecocompatibilità (GPL, metano, bifuel, elettrici) o euro 4, massa complessiva a pieno carico non superiore alle 3,5 tonnellate, una percentuale di riempimento pari almeno al 70% della capacità di carico, oltre l’installazione e l’attivazione di un sistema di localizzazione che ne consenta la continua tracciabilità”. [F.F.]

AUtomEzzI SCAdE IL 30 SEttEmbRE IL tERmInE PER gLI ACCREdItAmEntI

Le merci in centro? Con Ecocity

Parcheggio e restauro sarà con ogni probabilità il primo par-

cheggio meccanizzato della città, costrui-to nella parte di via Bodoni che costeggia la CCIaa e che si chiude sotto l’ultimo lembo delle mura farnesiane, a ridosso della Pilotta. Un angolo di Parma che al termine dei lavori sarà restituito alla città completamete ristrutturato e abbellito con un giardino attrezzato.

“Un intervento - afferma somenzi - che sarà reso possibile anche grazie all’inte-ressamento veramente proficuo del Dema-nio, proprietario dell’area, della CCIaa e della sovrintendenza. oltre a recuperare l’area, l’intervento andrà a rispondere alla grande richiesta di parcheggi che c’è da parte dei tanti operatori e residenti della zona” .

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Responsabile Sanitario dr.ssa Lorenza Cagnolati, Medico specialista in Dermatologia e Venereologia.Aut. San. 167659-27/12/04 Comune di Parma

ESTETICAAcido Ialuronico e BotulinoDepilazione a Luce pulsataRingiovanimento cutaneo

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16 il mese settembre 2008

DaL ConSiGLio

di Ilaria Gandolfi

Chi ha seguito almeno una volta una seduta del Consiglio comunale sa che, sui banchi della sala al primo piano

del Municipio di Parma, passa l’intera vita di un’intera città: dai problemi dell’assistenza degli anziani alla progettazione di un ponte o di una nuova strada, dalla sistemazione delle aree verdi alla riorganizzazione dei servizi per l’infanzia. È esattamente per sostenere i consiglieri nel difficile compito di deliberare su una così ampia gamma di tematiche che

Prosegue la rubrica destinata a chi vuole conoscere meglio il Consiglio comunale di Parma. In questapuntata il Presidente Ubaldi illustra ruolo e funzionamento dellecommissioni deputate allo studio degli attidel “parlamentino”

Commissioni: là dove si approfondisce

esistono le commissioni consiliari: elette dal Consiglio entro sessanta giorni dalla prima seduta delle legislatura, le commissioni possono essere di numero variabile e han-no competenza ognuna su un particolare ambito tra i molto che compongono la vita quotidiana di Parma: dall’urbanistica alla cultura, dal personale al patrimonio, dai ser-vizi sociali ai lavori pubblici (nel box a fianco la denominazione precisa delle commissioni consiliari elette a settembre del 2007 nel

Comune di Parma). “Le commissioni sono articolazioni del

Consiglio comunale – spiega Elvio Ubaldi, presidente del Consiglio - chiamate a con-correre ai compiti di indirizzo, controllo, iniziativa politico-amministrativa ad esso attribuiti; nello specifico esse svolgono un ruolo di approfondimento, esame tecnico, studio particolare e discussione degli atti programmati e dei risultati del Comune”. Più precisamente, come recita il regolamento

La conferenza dei capigruppo e gli “Affari Istituzionali”alle otto commissioni permanenti nominate a settem-

bre 2008 dal Consiglio comunale di Parma si aggiunge, su necessità, la commissione affari Istituzionali, che ha competenza sull’attività statutaria, sui regolamenti at-tuativi dello statuto e sui problemi di interpretazione del regolamento per il funzionamento del “parlamentino”. La compongono i capigruppo dei gruppi consiliari eletti: è infatti la conferenza dei capigruppo a costituirsi come commissione affari Istituzionali per deliberare - normal-mente in seduta a porte chiuse - sulle materie indicate sopra. Un esempio? La commissione affari Istituzio-nali del Comune di Parma si è riunita a fine 2007 per deliberare sull’ammissibilità del “referendum abrogativo di ogni atto e provvedimento comunale indirizzato alla realizzazione della metropolitana di Parma”, proposto dal comitato stop metro. La commissione ha poi deciso per l’inammissibilità del referendum: a differenza di ciò che accade per le commissioni permanenti, la commissione affari Istitu-zionali ha infatti potere decisionale e non solo consultivo. La commissione – analogamente a quel che accade nella conferenza dei capigruppo - decide all’unanimità dei votanti; qualora non si raggiungesse l’unanimità – come è accaduto nel caso del referendum sulla metropoli-tana – a decidere è il presidente della commissione, che è lo stesso Presidente del Consiglio.

In basso a sinistra il presidente del Consiglio, Elvio Ubaldi; qui a destra il notiziario Parmanews.net

Commissioni specialiSu proposta del Sindaco o del Pre-

sidente del Consiglio comunale, o su istanza sottoscritta da almeno un quinto dei Consiglieri in carica, il Consiglio può costituire, nel suo interno, “com-missioni speciali d’indagine incaricate di effettuare accertamenti su fatti, provvedimenti e comporamenti tenuti da componenti degli organi elettivi, dei responsabili degli uffici e servizi, dei rappresentanti del Comune e di altri or-ganismi”. Allo stesso modo, il Consiglio comunale può istituire “commissioni speciali temporanee per studiare, ana-lizzare, fare proposte, formulare pareri e riferire in relazione ad un fenomeno di cui il Consiglio necessita particolare conoscenza”. Entrambi gli strumenti non sono stati di recente utilizzati dal Comune di Parma, che si è avvalso del lavoro delle commissioni permanenti.

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17il mese settembre 2008

I - Urbanistica ed Edilizia: Franco Bertorelli (Per Parma con Ubaldi; presidente), Franco Cattabiani (Per Parma con Ubaldi), Maria Teresa Guarnieri (Altra Politica), Stefano Libè (Per Parma con Ubaldi), Massimo Moine (Alleanza Nazionale), Giorgio Pagliari (Partito Democratico), Franco Torregiani (Partito Democratico).

II - Cultura, Scuola, Politiche giovanili e tempo libero: Matteo Agoletti (Per Parma con Ubaldi; presidente), Maria Vittoria Valdrè (Per Parma con Ubaldi), Mario Variati (Per Pama con Ubaldi), Roberto Agnetti (Per Parma con Ubaldi), Matteo Caselli (PD), Nata-lia Borri (PD) e Paolo Pizzigoni (Altra Politica).

III - Personale, Organizzazione, Servizi generali e comunicazione: Mario Taliani (Per Parma con Ubaldi; presidente), Giovanni Ricci (Per Parma con Ubaldi), Benito Sergio Boscarato (Per Parma con Ubaldi), Giuseppe Pantano (Per Parma con Ubaldi), Carla Mantelli (PD), Matteo Caselli (PD) e Paolo Pizzigoni (Altra Politica).

IV - Patrimonio, partecipazioni, Interventi in campo economico e tributario, Bilancio: Massimo Coli (Per Parma con Ubaldi), Giovanni Ricci (Per Parma con Ubaldi), Giovanna Michelotti (Per Parma con Ubaldi; presidente), Roberto Agnetti (Per Parma con Ubaldi), Matteo Caselli (PD), Esposito Giuseppe Crialesi (PD) e Massimo Iotti (PD).

V - Servizi sociali, Sanità, Sicurezza sociale: Gianfranco Zannoni (Per Parma con Ubal-di; presidente), Maria Vittoria Valdrè (Per Parma con Ubaldi), Giuseppe Pantano (Per Parma con Ubaldi), Dante Tedeschi (Per Parma con Ubaldi), Esposito Giuseppe Crialesi (PD), Danilo Amadei (PD) e Maurizio Vescovi (PD).

VI - Lavori pubblici, Ambiente, Interventi su mobilità e traffico: Gian Pietro Calestani (Per Parma con Ubaldi; presidente), Stefano Bianchi (Per Parma con Ubaldi), Mario Benecchi (Per Parma con Ubaldi), Benito Sergio Boscarato (Per Parma con Ubaldi), Gabriella Biacchi (L’Italia dei Valori), Massimo Iotti (PD) e Marco Ablondi (Rifondazione Comunista).

VII - Pari opportunità: Maria Teresa Guarnieri (Altra Politica; presidente), Maria Vittoria Valdrè (Per Parma con Ubaldi), Giovanna Michelotti (Per Parma con Ubaldi), Ferdinan-do Sandroni (Per Parma con Ubaldi), Mario Benecchi (Per Parma con Ubaldi), Gabriella Biacchi (L’Italia dei Valori) e Maurizio Vescovi (PD).

VIII - Controllo istituzioni, aziende consorzi, società, associazioni, federazioni e comi-tati: Carla Mantelli (PD; presidente), Vittorio Guasti (Per Parma con Ubaldi)), Carmelo La Mantia (Per Parma con Ubaldi), Gianfranco Zannoni (Per Parma con Ubaldi), Mario Variati (Per Parma con Ubaldi), Maria Rita Zennaro (PD) e Marco Ablondi (Rifondazione Comunista).

LE CARICHE I mEmbRI E I PRESIdEntI dEgLI otto oRgAnI ConSILIARI

A Parma ne esistono otto permanenti

Commissioni: là dove si approfondisce

del “parlamentino” di Parma, le commis-sioni possono “esaminare e approfondire le proposte di deliberazione del Consiglio Comunale, della Giunta o del Sindaco in materia di programmi, piani, investimenti, bilanci regolamenti”; e ancora, studiare ed elaborare scelte programmatiche; formulare pareri circa le forme e i modi in cui si realizza il potere-dovere del Comune di partecipazio-ne alla programmazione regionale e statale; esprimere pareri preliminari di natura non vincolante sulle iniziative su cui sia ritenuta opportuna la loro consultazione da parte della Giunta o del Sindaco.

In altre parole le commissioni si affian-cano al Consiglio per aiutarlo ad affrontare le materie di propria competenza con la massima preparazione possibile, ma non si sostituiscono a lui: hanno potere consultivo, non decisionale. Sono vere e proprie artico-lazioni del Consiglio, dunque, e come tale devono rispecchiare la sua composizione. “A questo scopo, - afferma Ubaldi - il re-golamento stabilisce che sia la conferenza dei capigruppo a deliberare il riparto dei componenti spettanti a ciascun gruppo in commissione, con la clausola che ciascun gruppo debba essere rappresentato almeno in una commissione. Il Consiglio comunale voterà poi la composizione proposta dai capigruppo”.

Il presidente di ciascuna commissione

Seguile su Parmanews.netLe riunioni delle commissioni consiliari

permanenti (salvo casi molto particolari sta-biliti dallo statuto del Consiglio comunale di Parma) sono pubbliche.

su www.parmanews.net, nella sezione “dal Consiglio” è possibile consultare il ca-lendario e l’ordine del giorno delle prossime sedute. sempre sul notiziario del Comune di Parma viene regolarmente pubblicato un sintetico resoconto delle commissioni entro le 10 della mattinata successiva: per rimanere aggiornati basta iscriversi - del tutto gratuitamente - al servizio quotidiano di newsletter, cliccando su “Iscriviti alla newsletter” e seguendo alcune semplici istruzioni.

permanente è eletto dalla stessa al suo inter-no, con votazione palese e a maggioranza dei componenti; è lui a convocare e presiedere le commissioni, che sono tendenzialmente pubbliche e possono prevedere la partecipa-zione con diritto di intervento (non di voto) del Sindaco, degli assessori, dei Presidenti dei Consigli di Quartiere, dei Rappresentanti degli uffici e dei servizi, degli amministratori e dei dirigenti delle aziende e istituzioni dipendenti del Comune. Le decisioni sono adottate con voto favorevole della maggio-ranza dei presenti: il presidente informa poi il Consiglio Comunale dei risultati del lavoro di commissione in una relazione che getta le basi della discussione in aula.

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18 il mese settembre 2008

SoCiETÀ

consulenti “per sport”Da settembre un nuovo servizio sperimentale on line, professionale e gratuito: E-Sport, l’esperto risponde.Su www.sport.comune.parma.it, un filo diretto, ipertestuale, con i cittadini

di matteo Bianchi

È in arrivo un nuovo servizio per tutti coloro che praticano attività fisica a livello dilettantistico e

amatoriale. Sul Portale dello sport del Comune di Parma, “Sport a Parma”, nato nel maggio del 2007 da un’iniziativa dell’assessorato alle Politiche Motorie e Sportive, sarà attivo in via sperimentale da settembre uno sportello di consulenze on line gratuito dedicato agli aspetti e alle problematiche che qualsiasi sportivo si trova a dover fronteggiare nella propria attività di atleta. E-Sport, questo il nome del servizio multimediale, si divide in tre sportelli tematici: “Sportello Salute”, dedicato alla medicina, all’alimentazione e alla psicologia dello sport; “Sportello amministrativo”, in cui si possono avere informazioni sugli aspetti legali e fiscali dell’attività sportiva; “Sportello Struttu-re”, in cui è possibile ricercare, attraverso una mappa interattiva, le informazioni

tecniche e pratiche relative a tutti gli impianti sportivi del Comune (palestre, campi, piscine e simili).Nella home page di “Sport a Parma”, all’indirizzo www.sport.comune.parma.it, è possibile accedere nella pagina di E-Sport e scegliere lo sportello deside-rato. Dopo le informazioni generali sulla materia e il servizio selezionati, l’utente troverà nella stessa pagina una breve presentazione del consulente specia-lizzato nell’ambito d’interesse, a cui è possibile rivolgere quesiti contattando via mail la redazione del Portale. Le domande verranno direttamente inoltrate all’esperto competente, che, il prima possibile, risolverà i dubbi degli sportivi parmigiani.

I quesiti di maggiore interesse tro-veranno spazio nell’elenco delle f.a.q. (frequently asked questions, le domande più frequenti), anch’esso diviso per aree tematiche.

Gli esperti che hanno accettato di

collaborare a E-Sport, gratuitamente, sono professionisti con una lunga espe-rienza nel proprio campo. La sezione di medicina sportiva è a cura del dottor Gianfranco Beltrami, che tra l’altro ha seguito la squadra Olimpica Italiana agli ultimi Giochi di Pechino. La parte sull’ali-

Il Portale “sport a Parma” è anche un notiziario con interessanti notizie sul mon-do sportivo cittadino: risultati, iniziative, interviste, curiosità.

approfitta della newsletter e iscriviti alla mailing list: ogni mattina riceverai gli aggiornamenti sul mondo sportivo parmigiano direttamente sul tuo pc. Iscriversi è gratuito ed estremamente sem-plice: basta collegarsi al sito www.sport.comune.parma.it, e cliccare “newsletter” in home page (in alto a destra, sotto le “Ultim’ora”).

L’iscrizione è gratuita e non è in alcun modo vincolante, infatti è possibile can-cellare il proprio indirizzo dalla mailing list in qualsiasi momento, cliccando l’apposito comando presente sulla pagina della newsletter che riceverete quotidia-namente.

ogni giorno, la newsletterSPoRtELLo SALUtE LE domAndE SU mEdICInA, nUtRIzIonE E PSICoLogIA

“Lo sport fa bene ai bambini... ma è sempre così?” Nello “Sportello Salute” di E-Sport si trovano informazioni e

risposte a domande sulla medicina sportiva, la nutrizione e il soste-gno psicologico. Dal doping alla scelta dello sport per i figli, da cosa mangiare e cosa evitare se si pratica una determinata disciplina, dalle paure alle ansie alle opportunità di benesse offerte dallo sport in genere. Di seguito vi proponiamo un esempio di domanda tipo su questi aspetti che si può rivolgere a E-Sport.

Lo sport fa sempre bene ai bambini?“Solo se correttamente eseguito, con la guida di istruttori esper-

ti. Lo sport può essere un grande strumento di crescita per il bambino: prepara alla vita reale e relazionale, favorisce l’autostima, la formazione di un adeguato concetto di sè attraverso il confronto e la responsabilità verso il gruppo. I problemi principali dello sport giovanile sono la prevalenza di troppo precoci interessi agonistici, la distorsione dell’at-tività sportiva scolastica (spesso ridotta a mera selezione di talenti), l’abbandono e la neosedentarietà di ritorno, che ha rilevanti conseguenze sulla salute”.

a cura del dottor Gianfranco Beltrami

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19il mese settembre 2008

Desiderate prenotare una palestra per una partita a calcetto? oppure vi interessa l’indirizzo dell’impianto sportivo dove si svolge il vostro corso di aerobica? Cercate una piscina, un campo da tennis? C’è la partita della squadra del Cral ma non sapete dove si trova il campo da calcio?

Grazie allo “sportello strutture” del servizio e-sport, sul Portale dello sport del Comune di Parma (www.comune.parma.it) è impresa facile e veloce.

Una volta entrati nello sportello, una mappa interattiva permetterà di visualizzare, ed eventual-mente prenotare, tutti gli impianti sportivi gestiti dal Comune di Parma. nella piantina multimediale del territorio cittadino sono indicati piscine, palestre e campi all’aperto.

Per agevolare la ricerca, è possibile selezionare le tre singole tipologie di impianto, segnalate con un simbolo diverso, oppure tutte insieme. Cliccando sulla struttura desiderata comparirà il relativo indirizzo e apparirà un link alla pagina dedicata all’impianto in questio-ne contenuta nel data base del Portale, con tutte le caratteristiche tecniche e i contatti per poterlo prenotare.

Cerchi un impianto comunale? C’è lo “Sportello Strutture”

mentazione è seguita dal professor Leone Arsenio, nutrizionista e docente presso l’Università degli Studi di Parma. Nello Sport non va sottovalutato il supporto psicologico: per questo E-Sport si avvale della collaborazione dello Studio di Psico-terapia Consulenza e Formazione, gruppo di psicoterapeute e psicologhe attivo in città dal 2005.

E-Sport si rivolge agli atleti, ma anche alle società, agli enti e agli operatori sportivi, dalle squadre amatoriali alle categorie più alte, spesso alle prese con aspetti amministrativi e burocratici. Ad esempio, quando si fonda una società è di fondamentale importanza la scelta della forma giuridica da utilizzare: asso-ciazione non riconosciuta, associazione riconosciuta, società sportiva di capitale, società cooperativa, quale è la forma più opportuna? Può inoltre capitare di subire infortuni o di doversi svincolare da una squadra. E ancora, anche le associazio-ni sportive hanno un bilancio, sponsor,

spese ed entrate. Ecco allora che nello Sportello Amministrativo l’esperto di questioni assicurative sarà Vanni Adorni, mentre, per quanto riguarda i problemi di natura legale, gli utenti si potranno rivolgere all’avvocato Massimiliano Ger-mi. Il Consorzio Servizi Amministrativi di Parma (CSA), infine, sarà a disposizione per dubbi e chiarimenti sulle procedure fiscali.

“E-Sport risponde all’esigenza dell’Am-ministrazione di creare un contatto diretto con i cittadini - ha spiegato l’assessore alle Politiche Motorie e Sportive del Co-mune di Parma, Vittorio Adorni -. Inoltre, attraverso questo servizio ci proponiamo di diffondere una maggiore cultura dello sport e della salute in una città che è già ai primissimi posti in Italia nella pratica sportiva. Dopo una prima fase sperimen-tale, in cui il portale ha ricevuto già un buon numero di domande, E-Sport sarà messo definitivamente a punto per l’inizio della nuova stagione sportiva”.

noRmE E REgoLE CHIEdI AL LEgALE o ALL’ASSICURAtoRE

Tutto sui diritti e i doveri di atleti e societàNel servizio E-Sport non poteva mancare lo “Sportello

Amministrativo”, per rispondere a domande sulla costituzio-ne di associazioni sportive; gestione amministrativa e fisca-le; rapporti di collaborazione; finanziamento e gestione di impianti sportivi; marketing; sponsorizzazioni; responsabilità degli operatori, privacy, ecc. Ecco un esempio di consulenza assicurativa.

In caso di infortunio in un impianto comunale è prevista copertura assi-curativa anche per i non tesserati a società sportive? Nel prezzo di noleggio del campo non dovrebbe essere inclusa un’assicurazione?

“Purtroppo, no. Senza una tessera sportiva nè una polizza infortuni personale, non è prevista alcuna copertura. Il gestore del campo non ha obblighi di questo tipo nei confronti degli utenti. A meno che l’infortu-nio non sia causato dalla struttura sportiva (attrezzature pericolose non segnalate, un gancio che sporge, ecc): in questo caso potrebbe essere chiamato in causa il gestore e lui, con una polizza di Responsabilità Civile verso Terzi, sarebbe coperto per la richiesta danni. In mancanza di questa polizza, risponderebbe il gestore direttamente, in prima persona”.

a cura di Vanni Adorni

Un’équipe altamente competente: ecco i nomi

Il medico dello Sportll professor Gianfranco Beltrami è specialista in Medicina dello Sport, cardiologia e fisiokinesi-terapia riabilitativa. Dal 1995 è presidente della

commissione medica della Federazione Mondiale di Baseball, e tra le altre cose è attualmente membro del Comitato per lo Sport dell’Università di Parma, del Collegio dei Medici Federali del CONI e del Comitato Internazionale Olimpico (CIO).

Alimentazione e nutrizioneIl professor Leone Arsenio è docente presso le Scuole di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazio-ne ed in Endocrinologia e Malattie del Ricambio

dell’Università di Parma, presso Alma la “Scuola Internazionale di Cucina Italiana” di Colorno e in alcuni Master post-laurea. È Direttore Scientifico di “Progress in Nutrition”, Giornale Italia-no del Metabolismo e della Nutrizione.

Sostegno psicologicoLo Studio di Psicoterapia Consulenza e Formazio-ne nasce a Parma nel 2005 ed è costituito da psicologhe, psicotera-

peute ad orientamento gruppoanalitico e psico-socioanalitico, che si occupano di consulenza psicologica, psicoterapia, formazione, rivolte a individui, gruppi e organizzazioni.

Consulenza assicurativaVanni Adorni inizia a lavorare nel 1990 per la Vittorio Adorni Assicurazio-ni snc come Procuratore di Agenzia, oggi è Agente Generale di Parma della

Milano Assicurazioni Spa, per l’Adorni Servizi Assicurativi s.a.s.

Per un parere legaleMassimiliano Germi è avvocato civilista, iscritto all’Albo di Parma dal feb-braio 2000 con esperienze dirette nell’organizzazione e gestione di società spor-

tive dilettantistiche e professionistiche. Collabora con una società che tiene corsi finalizzati all’abilitazione professionale.

Amministrazione, contabilità, fiscoNato a Parma nel ‘75 per gestire fornire assistenza contabile amministrativa alle imprese associate, nel tempo il Consorzio Servizi Amministrativi ha ampliato

la gamma dei propri servizi nelle aree amministrativa, del lavoro, economico-finanziaria e del bilancio sociale. Attual-mente è la società di servizi delegata dal Centro Assistenza Fiscale allo svolgimento dell’attività di assistenza fiscale.

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20 il mese settembre 2008

di Diana Pastarini

T utto è partito con un censimento, e con una bella idea. L’assessorato alle Relazioni Internazionali e Coopera-

zione Decentrata della Provincia di Parma ha deciso tre anni fa di indagare la portata dell’associazionismo locale per mettere in rete tutte le realtà che sul nostro territorio si dedicano alla cooperazione e alla solida-rietà internazionale. Da questa mappa del composito mondo del volontariato parmense sono emersi dati multiformi, ma di certo confortanti. Le persone che a Parma pro-muovono una cultura di pace e nel mondo una visione di progresso non inficiata da logiche neocoloniali sono tante e, cosa ancora più importante, vogliono lavorare insieme. E la bella idea è proprio questa: fornire alle associazioni del territorio un cappello istituzionale capace di dare loro stabilità e opportunità a cui singolarmente non potrebbero accedere, un coordinamento discreto, ma formativo, attento alle diverse sensibilità, ma consapevole dell’importanza di “fare sistema”, di unire le forze. Di coo-perare appunto.

Un Tavolo che coordina circa 100 associazioni di volontariato, per promuovere una cultura di pace e logiche di rete. Intervista all’assessore Ferrari

Parliamo di questa storia e del suo portato attuale con chi questo progetto lo ha pen-sato, sostenuto e sviluppato, l’assessore provinciale alle Relazioni Internazionali – e Presidente della Commissione UPI Regio-nale – Gabriele Ferrari. Assessore Ferrari, come nasce un Tavolo per la Cooperazione Decentrata e quali obiettivi si pone?“Un Tavolo è essenzialmente uno spazio di condivisione e di confronto, quindi nasce per mettere insieme le persone, nel nostro caso

per coordinare gruppi eterogenei di volontariato, per dare loro uno

spazio e una strategia comune, e per of-frire un aiuto più strutturato e più prezioso ai paesi del Sud del mondo in cui prima operavano singolarmente”.Qual è la situazione del volontariato inter-nazionale nella provincia di Parma?“L’attività dell’assessorato è partita pro-prio con un censimento delle realtà che operano nell’ambito della cooperazione internazionale a Parma e provincia, che ad oggi è arrivato a 93, attive in 54 paesi del mondo. Tra queste 19 hanno costituito un

ParmaMondo, una rete di pace

Forum Solidarietà assume un ruolo sempre più operativo, intanto c’è la Fiera del Commercio equo

abbiamo parlato del Tavolo, del Comitato, del ruolo prezioso svolto dall’amministrazione provinciale, un altro protagonista del volonta-riato parmense è Forum solidarietà: un’associa-zione di associazioni, costituita da circa cento realtà di Parma e provincia con esclusivi fini di solidarietà e senza scopo di lucro.

nata nel febbraio del 1994 con lo scopo di sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato, recentemente Forum ha presentato un progetto, su richiesta di alcune associazioni e in accordo con la Provincia, per integrare le attività svolte dal Tavolo con altre funzioni principalmente di coordi-namento, formazione e sensibilizzazione.

La forma di partenariato che già lega Forum alle realtà istituzio-nali che si occupano di solidarietà internazionale si arricchisce di un nuovo ventaglio di possibilità che andranno dall’organizzazione di eventi a un’attività di informazione e raccolta fondi sempre più presente e capillare sul territorio.

In settembre, il week-end dal 19 al 21, Forum sarà impegnato in “Tuttaunaltracosa”, XIV° Fiera nazionale del Commercio equo e solidale, mercato itinerante che torna a far tappa Parma dopo il successo dell’edizione del 2005. L’associazione Italiana Botteghe nel mondo organizza questa manifestazione dal 1993 in collaborazione con i diversi enti locali e con il mondo dell’associazionismo delle diverse città allo scopo di portare in tutta la penisola non solo un evento fieristico, ma anche un momento di riflessione collettiva.

Dalle ceramiche ai tessuti, dai giocattoli in legno ai tappeti, ma anche spezie e cioccolato, noci, miele, marmellate, caffe, te.

Tutto proveniente da africa, asia e america Latina. Tutto frutto della creatività, delle risorse e del lavoro dignitoso e

non sottopagato delle popolazioni locali. Tutto acquistato nel paese d’origine a un prezzo onesto per soste-

nere progetti di autosviluppo economico e sociale.

Un tavolo per la Cooperazione internazionaleIl Tavolo Provinciale per la Cooperazione Internazionale nasce a Parma

il 17 dicembre 2005 con l’obiettivo di valorizzare la vivacità e l’impegno delle realtà di volontariato attive sul territorio e contribuire al migliora-mento dell’efficacia dei loro progetti di solidarietà nel mondo, attra-verso uno spazio funzionale e istituzionale capace di superare l’attuale frammentazione. Il Tavolo è composto da: un’Assemblea che comprende associazioni, enti locali, Università di Parma, organizzazioni non profit del territorio provinciale e si riunisce circa 3 volte l’anno; un Comitato Ristretto che comprende Provincia, Comune di Parma, di Langhirano e di Borgo Val di Taro, CUCI, Forum solidarietà, Consorzio solidarietà sociale, Soprip, Terre Verdiane, Associazione Pedemontana, le due Comunità Montane, Parma per gli Altri Ong; un Gruppo di progettazione che con-cretizza le strategie del Tavolo, composto da Provincia, Comune, CUCI, Forum Solidarietà, Soprip, Parma per gli Altri Ong; Gruppi di lavoro spe-cifici su alcuni temi quali “Scuola, cooperazione e territorio”, “Energia alternativa nei Paesi in via di Sviluppo”, “Campagna raccolta fondi”.

società

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21il mese settembre 2008

Comitato – ‘Parma Solidale nel Mon-do’ – per organizza-re iniziative mirate di sensibilizzazione a Parma e di aiuto concreto nei paesi in difficoltà. Con

loro abbiamo già av-viato diverse attività

di promozione, una in particolare in collabo-razione con Conad, ha riguardato la vendita di piantine in diversi punti commerciali di Parma e provincia per finanziare i progetti delle varie associazioni nel mondo”. Oltre al sostegno alle associazioni di cosa si occupa il Tavolo?“La cooperazione è un tema strategico per la pacificazione del mondo, la conoscenza reciproca e il dialogo costituiscono uno strumento fondamentale per l’attenuazione dei contrasti, quindi a livello istituzionale il Tavolo assolve questa funzione di contatto e confronto con le autorità e gli enti dei paesi in via di sviluppo. Il Cuci - Centro Universi-tario per la Cooperazione Internazionale - ha organizzato, con il nostro sostegno, un ma-ster di formazione per i medici del Sud del mondo che vengono a Parma a specializzarsi per poi portare le conoscenze acquisite nel loro paese. Anche gli imprenditori possono fare molto, la ‘Rossi & Catelli’ ad esempio è l’azienda attorno alla quale, sempre con il contributo determinante del Cuci, è stato avviato un progetto importante in Senegal per la produzione di ananas e pomodori. L’azienda ha in programma la costruzione un

Diciannove associazioni, un solo Comitato. Per promuovere una cultura di pace e solidarietà, per aiutare concretamente popolazioni in difficoltà, per coinvolgere i cittadini di Parma e provincia nel sostegno a progetti e iniziative rivolte ai paesi in via di sviluppo. Il Comitato Parma solidale nel mondo è nato poco più di un anno fa sotto la presidenza dell’assessore alle relazioni Interna-zionali e Cooperazione Decentrata della Provincia di Parma e ha individuato quattro macro aree che orientano il suo agire sul territorio come nel resto del mondo.

1. Acqua ed energie alternativeDa una parte diffondere l’utilizzo di fonti rinno-vabili ed ecocompatibili che in contesti territoriali carenti dal punto di vista infrastrutturale possono essere più vantaggiose a livello economico e contribuire a uno sviluppo autonomo, svincolato dalle logiche di potenza legate al petrolio. Dall’altra, l’acqua. Un terzo della popo-lazione mondiale non ha accesso a questo bene e muore per malattie legate all’uso di acqua non potabile.

2. Salute e formazione del personale sanitario Un aiuto concreto per costruire le necessarie infrastrutture sanitarie, ma anche per portare in loco un gruppo di medici e infermieri capaci di trasmettere al personale locale le loro competenze e conoscenze.

3. Istruzione e diritto allo studio La promozione dell’educazione scolastica come strumento fondamentale di formazione e crescita della popolazione locale, attraverso argomenti e programmi strettamente legati alla cultura del paese.

4. Sviluppo sostenibile sostenere un modello di sviluppo compatibile con gli equilibri sociali e la salvaguardia delle risorse naturali, nel rispetto delle peculiarità del luogo, attraverso iniziative economiche e commerciali capaci di creare nuove prospettive di lavoro.

LA StoRIA E LE FInALItà 19 ASSoCIAzIonI PER 4 gRAndI tEmI dA SVILUPPARE

Comitato Parma Solidale nel mondo

moderno stabilimento industriale che porterà lavoro e reddito alla popolazione locale, sotto il controllo di un comitato etico e d’intesa con le amministrazioni senegalesi”.Quali sono i prossimi obiettivi? “Da una parte continuare l’opera di sensi-bilizzazione con nuovi strumenti e momenti di incontro: il 3 settembre si terrà una serata benefica al Parco di Marano che speriamo possa portare buoni frutti. Su un altro versante l’obiettivo rimane quello della formazione dei volontari, di stimolare una partecipazione sempre più attiva e condi-visa e poi quello di continuare a sostenere economicamente le associazioni. Uscirà il 9 settembre un nuovo bando provinciale di 34.500 euro totalmente destinati a loro, alle loro attività, che rimangono il vero cuore della cooperazione”. L’Occidente può fare molto per i paesi del Sud del mondo, penso a infrastrutture, for-mazione, risorse. Ma cosa invece dobbiamo imparare da loro? “In primis direi un forte senso dell’ospitalità, una qualità relazionale che abbiamo perso, insieme alla coscienza di essere stati anche noi un popolo di emigranti. In questo senso non possiamo non riconoscere loro una particolare specificità sul piano culturale e umano e impegnarci a rafforzare le relazioni con le comunità di immigrati presenti sul nostro territorio, nell’ottica di uno scambio reciprocao e paritario”.

società

L’assessore provinciale Gabriele Ferrari

Su www.parmamondo.itLe associazioni di Parma che compongono il Comitato Parma solidale e le rispettive aree-paese di afferenza.

1. Acqua ed energie alternativeChiama l’africa, BeninDi mano in mano, Camerunmaendelo-Italia, rep. Dem. del CongoParma per gli altri, etiopia Ingegneria senza Frontiere Parma, etiopia

2. Salute e formazione del personale sanitario Centro di solidarietà l’orizzonte, senegalsolidarietà muungano, rep. Dem. del CongoParma per la vita, CamerunInfermiere di Parma oltreconfine, etiopiaassociazione dei camerunensi di Parma e provincia, CamerunDa qui a là-Gruppo missionario stimmate, Perù

3. Istruzione e diritto allo studio La maloca, nepalIl Filodijuta, Bangladesh

4. Sviluppo sostenibile sodales, Burkina FasomuoversinonCommuoversi, Guatemalaamici d’africa, CamerunParma per il Centro Giovani Kamenge-Burundi, BurundiPromuovendo la Vita, Costa d’avorio maison des enfants de la Cote d’Ivoire, Costa d’avorio.

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22 il mese settembre 2008

società

di Diana Pastarini

Da cosa dipende il futuro del cibo? Tre fenomeni sembrano essere determi-

nanti: l’invecchiamento della popolazione, l’ascesa delle famiglie mononucleari e di una società multietnica. A questi stimoli se ne aggiunge un altro, ormai individuato da molti alla fine di ogni mese: i prezzi dei generi alimentari crescono - come i mutui, gli affitti, il carburante - e condizionano sempre di più le nostre scelte, anche ali-mentari.

Professoressa Franchi, cosa ci aspetta?“La popolazione over 65 (già oggi pari ad

un quinto), raggiungerà un terzo del totale nel 2050. Questo determinerà un condi-zionamento delle diete legate ad esigenze terapeutiche, mentre il diffondersi di single e di un nuovo modello familiare porta a un maggiore consumo di cibi fuori casa, prodotti surgelati e mini porzioni. Infine il crescente cosmopolitismo ha contribuito al diffondersi di prodotti di altri Paesi, dal su-shi al felafel, dal cous cous al jamon iberico, andiamo verso una cucina fusion”.

Quali sono i dati più significativi? “Prendiamo ad esempio i supermercati,

a segnare la crescita maggiore, è il reparto dei cibi etnici (+36%), seguiti dai prodotti salutistici e dietetici (+33%) e dai cibi pronti (+30%). Cresce anche il segmento dei prodotti di lusso, come champagne e vini pregiati, che registrano un +20%. Re-stano al palo i prodotti di base, quelli che tradizionalmente componevano la spesa delle famiglie”.

Gourmet e low cost: un binomio apparen-temente schizzofrenico...

“Siamo di fronte a due fenomeni che sembrano inconciliabili: una forte ricerca del maggiore risparmio - che si esprime

con la crescita delle marche commerciali (che consentono un risparmio medio del 25-30%) e l’acquisto diretto dai produttori - e la crescita di prodotti di alta gamma. L’aumento contemporaneo di consumi di lusso e consumi low cost segnala una crescita della segmentazione della società, sempre più polarizzata tra chi cerca prodotti di quali-tà superiore e un’area sensibile agli aumenti di prezzo, costretta a ridurre i consumi e a controllare i costi”.

Cosa spinge a comprare l’insalata a 20 euro al chilo?

“Il risparmio di tempo è un fattore impor-tante, riguarda tutti, non è spia solo della difficoltà di conciliare lavoro e impegni domestici, ma segnala anche il desiderio di usare il tempo con maggiore libertà, in modo meno vincolato possibile”.

Oltre al fattore tempo, cosa determina le nostre scelte alimentari?

“Il riferimento primario resta il piacere, il che riflette il carattere edonistico della nostra epoca. Il secondo fattore, destinato a crescere, riguarda la salute: si affida al cibo il compito di garantire il benessere. É evidente che tra questi due criteri si aprono potenziali contraddizioni, soprattutto in un’epoca che ha fatto del corpo magro una sorta di culto”.

Si è recentemente svolta in America Fancy Food, fiera dedicata alle specialità alimentari, cosa è emerso?

“Secondo i dati riportati dal N.A.S.F.T - l’Associazione che organizza la Fiera - il mercato delle specialità alimentari è cre-sciuto, malgrado l’economia in difficoltà,

Cibo: tendenze e contraddizioniLa prof. Maura Franchi: “Le scelte alimentari tra ricerca del piacere e del risparmio”

ConSUmI tRA goURmEt, Low CoSt E FARmER’S mARkEt, CoSA mAngIAmo E PERCHè

realizzare almeno un Farmer’s market per ogni comune italiano per la vendita diretta e senza intermediazioni dei prodotti per arrivare a coprire al-meno il 10-15% della spesa alimentare. Un appello che la Coldiretti ha lanciato ormai da tempo e che a Parma ha trovato concreta attuazione dagli inizi di giugno con “La Corte” un mercato sperimentale, ma regolarmente aperto tutti i sabato mattina in via Imbriani, in cui una ventina di aziende agricole del territorio vendono direttamente i loro prodotti al consumatore finale senza intermediazioni.

Questa la cronaca, vediamone le ragioni di fondo per capire a quale bisogno rispondono e quali opportunità offrono. L’ultima indagine dell’autorità Garante della Concorrenza e del mercato ha confermato che l’allunga-mento della filiera, da un lato, tende a ridurre i margini dei produttori e ad aumentare quelli delle fasi intermedie, dall’altro, produce un aumento dei prezzi per il consumatore finale. Per quanto riguarda frutta

In via Imbriani la spesa si fa alla “Corte”: il successo del primo Farmer’s market della città

I consumi alimentari assorbivano nel 1975 poco meno del 35% delle spese delle fami-glie; oggi l’incidenza della spesa è scesa al 19%.Circa il 16% della popolazione non arriva alla quarta settimana.L’aumento delle spese alimentari nel 2008 secondo l’IsTaT è di circa 400 euro all’anno per famiglia. secondo Coldiretti ogni famiglia spende ogni mese 467 euro per alimenti e bevande. 200% il rincaro medio del prezzo degli alimentari dal produttore alle famiglie.0.7% la contrazione della spesa delle fami-glie nel bimestre maggio-giugno.

Qualche dato sul consumo

La prof. Maura Franchi, docente di “Analisi dei modelli di consumo” dell’Università di Parma

e verdura si stima in media un ricarico del 200% dal campo alla tavola. I vantaggi della vendita diretta sono molti, a cominciare proprio dall’abbat-

timento di questi costi. Per quanto riguarda Parma si aggiunge poi un’operazione di trasparenza che consiste nel monitoraggio settimanale delle fluttuazioni dei prezzi effettuato direttamente dal Comune. “L’iniziativa dei Farmer’s market - sottolinea l’assessore alle attività com-merciali, artigianali e agricole, Paola Colla - nasce per rispondere a una duplice richiesta: quella dei consumato-ri, sempre più in difficoltà, e quella delle nostre aziende agricole”. Valorizzare la filiera corta dunque - che ha tra gli altri il vantaggio di essere meno soggetta agli aumenti del carburante - sostenere l’agricoltura locale e avvicina-re il consumatore ai prodotti del territorio. Una risposta

concreta all’attuale corsa dei prezzi, un’iniziativa che guarda al passato per far fronte alle involuzioni del presente.

del 19% tra il 2005 e il 2007. Una cre-scita di quasi quattro volte superiore alla vendita di tutti i prodotti alimentari (che esaudiscono un bisogno alimentare di base). In particolare l’aumento riguarda le salse per la cucina (+74%), le barrette dietetiche (+36%), dolciumi e snack (+36%), olio (+35%)”.

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società

Il “diverso” ha tanti nomi. Trent’anni fa il diverso era il malato mentale: un

individuo che per i suoi simili rappresen-tava un’incognita incomprensibile, fuori controllo. A fine anni ’70 divampò anche a Parma un grande movimento culturale che contribuì alla formulazione della legge Basaglia, per la chiusura degli ospedali psichiatrici: il diverso diventava individuo da interpretare, interpellare, includere nella comunità. Ma il “diverso ha tanti nomi: oggi si può chiamare rom, islamico o marocchino, oppure può prendere il volto delle vittime del bullismo scolastico, delle violenze sessuali di gruppo.

Per ricordarcelo, e per dimostrare l’at-tualità del pensiero di Franco Basaglia, una cordata di Istituzioni del territorio ha organizzato un convegno in programma l’11 e il 12 settembre alla Reggia di Colorno: si

chiamerà Singolare/Plurale e vanterà la partecipazione di psicologi, psichiatri e psicoterapeuti di caratura nazionale, ma anche formatori, antropologi, filosofi, ar-tisti, esponenti del mondo del volontariato e delle istituzioni. Tra gli altri segnaliamo il filosofo François Jullien, che con Paolo Migone parteciperà, venerdì 12 alle ore 9, alla tavola rotonda Così lontano, così vicino: il dialogo fra le culture, introdotta e moderata da Francesco Remotti e Anna Sozzi.

“Quando non riconosciamo il ‘diverso’ dentro di noi lo proiettiamo e lo combattia-mo nell’altro” si legge nella presentazione del convegno, inserito nel calendario Se trent’anni vi sembrano pochi. 1978-2008 La legge Basaglia ieri e oggi. “Chi oggi si fa continuatore del pensiero e della pratica di Basaglia fa proprie queste tematiche. Lo fanno in particolare le arti terapie che hanno una fondazione antropologica, per le quali la cura attiene alla comunità e che utilizzano linguaggi espressivi per loro

I mille nomi della diversità“Singolare/plurale”: un convegno riscopre l’attualità del pensiero di Franco Basaglia

InContRI L’11 E IL 12 ALLA REggIA dI CoLoRno. tRA gLI oSPItI AnCHE FRAnCoIS jULLIEn

natura mediatori e interculturali. Lo fanno una serie di pratiche radicate nel nostro territorio, che hanno inventato e portano avanti da tempo iniziative di cura e di inte-grazione sociale, nei servizi e sul territorio,

in cui è centrale l’aspet-to di comunità”.

Promotori del conve-gno sono la Provincia e l’Ausl di Parma, la Fondazione Cariparma, il Comune di Colorno, le reti di servizi “Prove di Volo”, il Consorzio di Cooperative Sociali “Roberto Tassano” e la CGIL di Parma: “Ci sembrava importante – sottolinea a questo pro-posito Paolo Bertoletti, Segretario Provinciale della CGIL – rendere omaggio al ruolo avuto

da Parma nella rivoluzione culturale che è poi sfociata nella legge Basaglia; e, ancor di più, farlo attualizzandone il pensiero, declinandolo sul tema quanto mai attuale della diversità”.

Nelle due giornate di Colorno si alterne-ranno agli interventi dei realatori e alle ta-vole rotonde alcuni momenti di spettacolo, gratuiti ed aperti al pubblico: lo spettacolo di danza Mare Nostrum della compagnia Folk Atelier Reggio Emilia, il Romeo and Juliet_Studio di Lenz Rifrazioni e le danza della tradizione ebraica di Terra di Danza.

Il programma dell’evento, che è aperto al pubblico fino ad esaurimento posti e previa iscrizione al 0521/282278, mail [email protected], è consultabile su www.ausl.pr.it e su www.cgilparma.it.

di Ilaria Gandolfi

Un’occasione per ricordare una persona che ha dato moltissimo al mondo dell’educazione; un’occasione per parlare di formazione come ambito fondamentale della vita dell’individuo, e non come semplice conditio sine qua non della produttività. Questo sarà Il valore della conoscenza nella società contemporanea. Nel ricordo di Claudio, il convegno organizzato da CGIL Parma per il 15 settembre: non una data a caso, visto che proprio in quel giorno suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico. “Claudio” è ovviamente Claudio schia-retti, indimenticato segretario generale della FLC (Federazione Lavoratori Conoscenza) Cgil di Parma, scomparso prematuramente nel dicembre 2007. “Un collega dotato di straordinarie professionalità, capacità di ascolto e dispo-nibilità – ricorda a questo proposito Paolo Bertoletti, segretario provinciale Cgil Parma -, caratteristiche che lo avevano reso un punto di riferimento per

Il valore della conoscenza nella società contemporanea. In ricordo di Claudio Schiaretti

i lavoratori di tutta Italia. Lo vogliamo ricordare pro-prio nell’occasione in cui presentiamo la proposta programmatica di CGIL nazionale in questo ambito: un documento in cui la formazione è considerata prima di tutto uno strumento per la realizzazione dell’individuo, perchè nessun ragionamento in tema di produttività può permettersi di saltare questo passaggio”. L’incontro sarà introdotto dall’intervento di Bertoletti e vedrà la partecipazione di Patrizia Pellegrini, neo-segretaria generale della FLC Cgil Parma; le conclusioni saranno invece a cura di enrico Panini, segretario generale della FLC Cgil e neoeletto membro della segreteria confederale. “La giornata sarà per Cgil Parma anche l’occasione –

aggiunge Bertoletti – di appoggiare ufficialmente la proposta, portata avanti da moltissimi insegnanti del territorio, di intitolare a schiaretti il nuovo polo scolastico di viale Toscana”. Info: www.cgilparma.it

In alto la locandina del Convegno “Singolare/Plurale”, l’11 e il 12 settembre a Colorno. Qui sopra, Claudio Schiaretti

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24 il mese settembre 2008

società

“Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale ed io avrò

cura di te” queste le parole della Cura di Battiato che sembrano esprimere il sen-so profondo di una delle esperienze più complesse che possa fare una famiglia, quella dell’affido. Nel territorio di Parma sono numerose le comunità familiari che scelgono la strada dell’accoglienza e del servizio nei confronti dei minori in difficoltà e per le quali l’affidamento è divenuto una realtà quotidiana. Così due anni fa, grazie al supporto di Forum Solidarietà, è nata la Rete delle Comunità Familiari che, come ci racconta France-

sca Moretti, responsabile del progetto per il Centro di Servizi del Volontariato di Parma, “ha come obiettivo quello di tenere insieme le diverse comunità che si occupano di affido. Tutte infatti, no-nostante le loro specificità, decidono di spendere la propria vita nell’esperienza dell’accoglienza”.

“La Rete vuole essere luogo ideale di confronto e formazione permanente - prosegue Francesca - strumento di con-divisione di ideali, esperienze, modalità operative e risorse. Ma il valore aggiunto del progetto è di dare maggiore visibilità all’agire delle comunità familiari nel ter-ritorio in cui vivono”. Dal desiderio che le comunità hanno di raccontarsi e farsi conoscere, l’anno scorso è nata l’idea di

Una festa per l’affido familiareAppuntamento il 13 a Castelguelfo presso la comunità “Famiglia Aperta”

L’InIzIAtIVA nASCE nELL’AmbIto dI FoRUm SoLIdARIEtà LA REtE dELLE ComUnItà

istituire una festa annuale che quest’anno si svolgerà sabato 13 settembre presso la comunità Famiglia Aperta a Castel-guelfo in Via Emilia 49. “La novità della seconda edizione della festa - racconta Francesca - è che quest’anno invitiamo a partecipare non solo le comunità della Rete e i rappresentanti delle istituzioni, naturali interlocutori in materia di affido, ma anche i volontari, gli amici e tutti coloro che sono interessati a conoscerci per trascorrere una giornata insieme nel segno della gioia, della convivialità e della condivisione”. La festa inizierà sabato mattina alle 10 con un momento di approfondimento e confronto tra le Comunità della Rete, le autorità e tutti i presenti sul tema del Capitale Sociale, cioè sul ruolo che le singole comunità rivestono nel territorio in cui operano. La giornata proseguirà nello stile di una vera festa con un pranzo conviviale e, dalle 14.30, anche i più piccoli potranno divertirsi grazie alla presenza del Ludobus della Terra dei Colori.

di Chiara Cornini

Una buona notizia per chi ha discusso una tesi di Laurea specialistica presso l’ateneo di Parma in economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, scienze Politiche o Psicologia. L’Università di Parma, in collaborazione con Csa – Consorzio servizi amministrativi – Ban-ca monte Parma e Fondazione monte Parma, ha istituito un premio di Laurea dell’ammon-tare di 2.764,98 euro per la migliore tesi che abbia per argomento il fenomeno cooperati-vistico. In questo modo l’ateneo ducale vuole rendere omaggio a un protagonista della realtà cooperativa parmense, il Dott. Dino rubini.

egli, dopo la laurea in economia conseguita presso la nostra Università, per oltre trent’anni ha messo la sua professionalità a servizio della comunità locale prima lavorando nell’amministrazione provinciale, poi come dirigen-

Premio di Laurea “dino Rubini”, le domande dovranno essere presentate entro il 31 ottobre

te cooperativo e infine come consigliere di Fondazione monte di Parma, di Banca monte Parma e presidente di seit Parma.

L’iniziativa nasce per onorare una carriera segnata dall’impegno di un professionista for-matosi nell’ateneo cittadino e per premiare un laureato della nuova generazione istituendo così un ideale continuità tra passato, presente e futuro.

Potranno concorrere tutte le tesi discus-se negli anni accademici del 2004/2005, 2005/2006 o 2006/2007 presso l’ateneo di Parma. Il bando completo è disponibile sul sito www.unipr.it e le domande di partecipa-zione dovranno essere presentate entro il 31

ottobre 2008 presso il servizio Borse di studio e Dottorati in via Università n.12 – 43100 Parma. [C.C.]

I protagonisti della Rete “Il Girotondo” di Traversetolo“Il noce” di s. michele Tiorre“Il Lago di Pane” di Gainago“Famiglia aperta” di Castelguelfo“Casa Famiglia s. elisabetta” di Parma“L’Isola che non c’è” di montecchio“L’abbraccio” di Gualtieri“La Casa della Giovane” di Parma

Per informazioni: Francesca morettiForum solidarietà Tel. 0521.228330mail: f.moretti@forumsolidarietà.it

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25il mese settembre 2008

nuovo smalto per la Città della memoriaIl progetto di Ade e “Toschi” arriva alla sua fase operativa: partono gli interventi di manutenzione, svolti dagli studenti sotto la supervisione di Soprintendenza e Ateneo

AdE SPA A FInE Anno I RISULtAtI dEL CEnSImEnto SARAnno ACCESSIbILI SUL wEb

società

Quattro anni di “amorevole cura” verso il passato di Parma: prosegue il progetto

“Città della memoria”, per il rilievo e la ca-talogazione del patrimonio storico-artistico presente nel Cimitero Monumentale della Villetta. L’iniziativa ha infatti mosso i primi passi nel 2005 grazie alla collaborazione tra Ade SpA, la società che gestisce tutti i Cimiteri del Comune, e i docenti e gli studenti dell’Istituto d’Arte “Paolo Toschi” di Parma. “Con la conclusione dell’attività didattica legata al terzo anno di lavoro – spiega Domenico Carnicella, consigliere di Ade e responsabile del progetto - è parso naturale proseguire il cammino intrapreso con l’attivazione di piccoli cantieri rivolti agli studenti, con l’assistenza dei Docenti e di esperti, finalizzati all’apprendimento e alla verifica sul campo delle tecniche di manutenzione di alcuni beni architettonici dell’Ottagono della Villetta; sia sepolture di

Sei sepolcri di pregio in concessione: il 24/9 al dUC l’astaIl Comune di Parma e ade spa informano tutti i cittadini interessati che il 24 settembre, alle ore

10 al DUC, avrà luogo l’asta per la concessione di 6 sepolcri privati, dei quali cinque siti nel Cimite-ro della Villetta e uno nel Cimitero di marore.

si tratta, per quel che riguarda la Villetta, di sepolcri di varia tipologia costruiti per lo più dalla seconda parte dell’800 in poi, da famiglie nobili o benestanti della nostra città nella parte centrale della Villetta (il cosiddetto ottagono). Vi sono, ad esempio, l’arco della famiglia Gramignola, una bella edicola in stile razionalista con marmo travertino, una tomba in pietra a due posti liberty-decò e alcune cappelle di elevato pregio storico-artistico ed architettonico. Completa il quadro delle concessioni all’asta una tomba a due posti sita nel Cimitero di marore, di più recente costruzione.

Questi sepolcri privati sono ritornati nella disponibilità del Comune per scelta degli eredi aventi diritto e vengono pertanto messi all’asta al fine di essere riassegnati alle famiglie che si dimostre-ranno interessate.

“L’iniziativa - ha sottolinato il presidente di ade, Carletto nesti - costituisce un’occasione unica non solo per acquisire una struttura di grande pregio monumentale e architettonico con più posti per la sepoltura, ma di entrare a far parte della storia e dell’arte della nostra città”.

I Cittadini che desiderano ulteriori informazioni per partecipare all’asta possono telefonare al n. 347-4042178 (dalle ore 08.00 alle ore 13.00 o dalle ore 14.30 alle ore 17.00), oppure al n. 0521-964042 dalle ore 08.00 alle ore 13.00 di tutti i giorni feriali. Il termine per presentare la domanda di partecipazione all’asta scade il giorno 23 settembre alle ore 12.00.

carattere pubblico che di privati che abbia-no aderito alla proposta avanzata da Ade”. Così, a partire dal 26 agosto e per due setti-mane, quattro studenti dell’Istituto d’Arte, guidati dal professor Gianantonio Cristalli, sotto la supervisione della Soprintendenza competente e con la consulenza sul cam-po del restauratore prof. Bruno Zanardi saranno impegnati nella manutenzione di manufatti di pregio del nostro patrimonio cimiteriale. Ogni intervento seguirà una precisa metodologia, che prevede indagini scientifiche sul manufatto (in collabora-zione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie per la conservazione e il restauro dei Beni Culturali dell’Università di Parma), la stesura del protocollo d’intervento e le attività sul campo in Villetta.

“Il Cimitero Monumentale della Villetta – sottolinea Carletto Nesti presidente di Ade SpA – conserva un inestimabile patrimonio di carattere culturale chedobbiamo conti-nuare a studiare per conoscerlo sempre meglio. Ma allo studio vanno affiancate opportune azioni di conservazione, perché solo attraverso un’appropriata cura questo patrimonio potrà giungere alle future gene-razioni”. “Ogni intervento verrà documen-tato – spiega il consigliere di Ade Bruno Mazzoni - così che le indagini tecniche, scientifiche e fotografiche possano fra breve confluire su un sito Internet: uno strumento che stiamo realizzando con la Facoltà di Architettura dell’Ateneo cittadi-no e che metteremo presto a disposizione della Città, perché i ricordi di ciascuno possano divenire la storia di tutti”.

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L’attenzione sociale, soprattutto in fatto di abusi, è spesso indirizzata verso le sostanze stupefacenti, vuoi

per il permanente dibattito sulle regole (liberalizzare le droghe leggere, oppure no), vuoi per i timori e gli effetti della comparsa di nuove droghe di sintesi, che velocemente si diffondono tra i più giovani. Resta invece in disparte il nemico, forse più pericoloso, certo il più diffuso, l’alcol. L’abuso di sostanze alcoliche è, dati alla mano, la tossicodipendenza più vasta nella nostra società; è quella che provoca più disagi e pure il maggior numero di decessi, ma solo raramente balza agli onori della cronaca, magari in occasione di incidenti d’auto. “Questa singolarità nella perce-zione è dovuta al fatto che l’alcol, cioè l’etanolo, è una sostanza culturalmente accettata dalla nostra società”, spiega il dottor Paolo Volta, direttore programma di-pendenze patologiche dell’Ausl di Parma. “Questo provoca una scarsa percezione del fenomeno, molta sofferenza e complica il lavoro a chi quotidianamente affronta professionalmente le dipendenze”.

Sono centinaia le persone alcoldipendenti in provincia di Parma. Un dramma, spesso silenzioso, che si sviluppa negli anni, ma da cui è possibile uscire: ecco le strategie adottate dal Sert, il servizio dell’Ausl per aiutare chi ne ha bisogno

Alcol, una dipendenza che si può vincere

Quali sono i confini dell’abuso di alcol? “L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato i termini dell’abuso, cioè quando la dose quotidiana supera il grammo di alcol per chilogrammo di peso della persona – spiega il dottor Volta – un’abitudine al consumo eccessivo della sostanza, secon-do un percorso analogo a quanto avviene per le altre sostanze che provocano dipen-denza, porta ad una serie di problematiche fisiche, relazionali e infine psichiatriche, una condizione nota in modo generale come alcolismo, anche se oc-corrono dieci, quindici anni di tempo e non poche assunzioni, come avviene ad esempio per l’eroina”.

Sono stati fissati dei criteri oggettivi per de-finire la dipendenza. Si deve manifestare la presenza di un bisogno imperioso o necessità di consumare dell’alcol (craving), la perdita di controllo e l’incapacità di limitare il proprio

consumo di alcol, la sindrome di astinen-za, lo sviluppo di tolleranza, l’abbandono progressivo degli altri interessi, il consumo continuo di alcol nonostante la presenza di problemi ad esso legati. I danni fisici da alcolismo riguardano molti organi interni, a partire dal fegato, per arrivare al cuore e ai polmoni. Alcuni etilisti sono soggetti ad emorragie interne, altri, in fase di astinenza, al delirium tremens con il suo corredo di allucinazioni, deliri, febbre e

di Daniele Paterlini

Cos’è il SertIl servizio Tossicodipendenze dell’ausl (il sert) ha sede in via spalato a Parma e svol-ge una serie di attività, autonomamente e in sinergia con altri servizi e il volontariato, che si possono sintetizzare in: * attività di prevenzione (nella scuola, nei quartieri, nei gruppi); * integrazione sociale; trattamento della dipendenza anche attraverso l’inserimento in strutture riabilitative; * interventi di riduzione del danno; * interventi in carcere; inserimento scolastico e lavorativo; * assistenza sociale e giuridica; * sussidi economici; * assistenza domiciliare.

Per avere informazioni è possibile telefo-nare al numero verde gratuito del servizio sanitario regionale 800 033 033 nei giorni feriali (ore 8.30 - 17.30) e il sabato (ore 8.30 alle ore 13.30).

Alcoldipendenti seguiti dai servizi Ausl in provincia di ParmaIl numero degli alcoldipendenti seguiti dai servizi ausl in Provincia di Parma, dopo una fase

di crescita, si è stabilizzato attorno ad una cifra di poco inferiore alle cinquecento unità. Tuttavia non è un censimento, molti casi, soprattutto quando la situazione relazionale o fisica non è dege-nerata, sfuggono e non sono rilevati.

molte persone che soffrono di dipendenza da alcol seguono infatti programmi di recupero personali in collaborazione con associazioni e gruppi di alcolisti o supportati dalle famiglie.

è tuttavia in corso un’azione di informazione e contatto da parte del sert per cercare di aiutare anche queste persone, nel caso l’impegno e l’autodisciplina non fossero più sufficienti ad affron-tare il problema.

ecco la serie storica delle persone seguite dai servizi ausl.

alcoldipendenti 2003 2004 2005 2006 2007

Parma 222 248 278 279 281Fidenza 31 40 43 35 45Fornovo 47 56 69 66 69Langhirano 72 72 78 80 76Colorno 15 15 21 25 19

Totale 387 431 489 485 490

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27il mese settembre 2008

Alcol, una dipendenza che si può vincere

disidratazione. I danni cerebrali sono ancor più gravi e colpiscono gli aspetti cognitivi e del controllo. L’alcolista non curato, in fase finale può essere colpito da demenza.

“Nonostante queste informazioni siano diffuse e note – spiega il dottor Volta – ci stiamo accorgendo che il consumo ec-cessivo di alcol non diminuisce, ma anzi, cambia e, per certi aspetti diventa più pe-ricoloso. Un tempo infatti era considerata una componente dell’alimentazione, basti pensare ai vini zuccherini e poco alcolici così diffusi fino a pochi decenni fa. Oggi l’alcol sta assumendo un ruolo ricreativo e disinibente, tipico da sballo del fine setti-mana e spesso è associato ad altre sostan-ze stupefacenti, ma la pericolosità, oltre a quella dei mix, è data dall’atteggiamento comportamentale, che è il medesimo alla base del consumo di sostanze come la co-caina. Quindi le bevande alcoliche, legali e facili da trovare anche per gli adolescenti,

possono diventare l’apripista di altre tossicodipendenze. Sono numerosi i segnali di questo fenomeno: le relazioni degli assistenti sociali, i controlli effettuati con l’etilometro, le dichiarazioni di giovani in diffi-coltà”. E l’accettazione sociale dell’alcol non aiuta a contrasta-re questo meccanismo.

Per quanto riguarda il quadro dell’alcolismo locale, a Parma la situazione è analoga a quella del resto del Nord Italia. “Sono tante le tipologie di persone che entrano in contatto con

i servizi – spiega il dottor Volta - Si possono tracciare i profili più diffusi. Il primo tipo è la persona che dopo anni di abusi è all’inizio della deriva sociale, con matrimonio e lavoro in crisi. Viene generalmente indirizzato ai servizi dalle associazioni e dai medici. Vi sono poi i migranti, che utilizzano l’alcol come an-siolitico, ma alcuni di loro non hanno gli enzimi per metabolizzarlo, in particolare asiatici e nordafricani. È un gruppo che va crescendo e sono molto difficili da trattare. In alcuni casi l’uscita dal tunnel è riuscita grazie ad un recupero dei valori religiosi. Le persone cosiddette sottosoglia sono altrettanto complesse da seguire. Con questa definizione si raggruppano coloro che sono già interessate dal problema e cominciano a manifestare i disturbi fisici, come gastriti, esofagiti, bronchiti. Non ne hanno tuttavia coscienza e non lo ammettono, perché riescono ancora a

tenere un’immagine accettabile e sono convinti di poter controllare la situazione. Infine vi sono i giovani, per i quali l’alcol non è l’unico problema di tossicodipen-denza. Si tratta di persone che cercano l’alterazione psichica. I primi due gruppi sono già seguiti dal nostro personale, gli ultimi due rappresentano il nostro obietti-vo da raggiungere. Per questo è in atto un sistema di comunicazione e informazione con i medici di famiglia e, specificamente per i giovani, con le associazioni culturali, sportive e ricreative”. Quando l’alcolista è sotto la tutela del servizio (Diagnosi e Cura, Sert) comincia un percorso di disintossicazione. Si parte con l’accer-tamento clinico, poi si può passare alla somministrazione di alcuni farmaci. “Sono due i tipi utilizzati – afferma Volta – Il primo gruppo è quello degli avversativi, che bloccano il metabolismo dell’alcol e provocano effetti spiacevoli, come nausea e vomito, in caso di ingestione di bevande alcoliche. Il secondo è quello dei farmaci sostitutivi, che diminuiscono il desiderio compulsivo e sono detti anche anticra-ving”. Alle terapie mediche si affiancano quelle psicologiche e in alcuni casi quelle psichiatriche. “Un ruolo fondamentale lo svolgono le associazioni di ex etilisti, che affiancano e aiutano le persone nel percorso di disintossicazione e di distacco dall’alcol, un percorso lungo e difficile, che può durare anche molti anni. Ci si può comunque rivolgere anche ai servizi dell’Ausl, in particolare al Sert, che può indirizzare le persone verso il percorso più appropriato per vincere la dipendenza”.

LA FASCIA d’Età In CUISI ComInCIA A bERE

non dichiarato 4,4%tra 15 e 19 anni 10,8%tra 20 e 24 anni 28,0%tra 25 e 29 anni 21,2%tra 30 e 34 anni 15,2%tra 35 e 39 anni 8,80%tra 40 e 44 anni 7,20%tra 45 e 49 anni 2,4%tra 50 e 60 anni 1,6%oltre 60 anni 0,4%

totale 100,0%

Fonte: rilevazione 2008 sert Parma su un campione di 249 alcoldipendenti.

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28 il mese settembre 2008

cerchiamo di garantire i trapianti, grazie anche tre elementi fondamentali: Paola Valenti, un’infermiera in continuo contatto con reparti in cui è possibile reperire do-natori idonei, la psicologa Luana Ruandis, che fin dall’inizio fornisce un prezioso supporto psicologico per i familiari del paziente e un gruppo di infermieri della rianimazione che volontariamente presta-no una reperibilità aggiuntiva per tutte le operazioni che riguardano le osservazioni di morte encefalica e il mantenimento degli organi da prelevare. Essi ricoprono un ruolo fondamentale e insostituibile”.

È anche per la presenza di queste due figure professionali di riferimento se le donazioni sono aumentate. La percentuale di opposizioni alla donazione era del 42% nel 2005, nell’anno in corso è del 20%; gli organi donati nel 2007 sono stati quindici, mentre nel 2008 sono bastati i primi sei mesi per superare quella quota arrivando a sedici. Anche la cifra già record dei 21 tessuti donati nel 2007 è

Valenti e Katia Ugoletti. Grazie a loro e alla rete che hanno saputo instaurate con altri comparti e operatori del Maggiore il prelievo, la donazione e il trapianto degli organi hanno raggiunto eccezionali risul-tati nelle terre ducali.

E pensare che il primo prelievo d’organi risale per la nostra provincia al 1983: “Allora si faceva il solo prelievo di rene”, ricorda il direttore dell’U.O. di 1 Anestesia e Rianimazione, che ha sottolineato come in questo quarto di secolo l’estensione dell’attività di donazione abbia reso l’or-ganizzazione più complessa. “Da quasi dieci anni abbiamo inserito la figura del coordinatore alla donazione, presa dall’ot-timo modello spagnolo - rileva Mergoni - Questa figura, infatti, presidia diverse azioni sia fuori che dentro l’ospedale e si adopera per diffondere nella popolazione la consapevolezza della fondamentale importanza delle donazioni”.

Per il responsabile Stefanini la crescita delle donazioni è “il risultato di un’attività di squadra volta a risolvere tutti i problemi che s’incontrano su un difficile percorso in cui l’attenzione è naturalmente focaliz-zata sulla guarigione dei pazienti. Quan-do purtroppo non è più possibile farlo,

Sei ore di tempo per decidere. Istanti all’apparenza interminabili, scan-diti dall’angoscia e dal dolore della

perdita, che potrebbero alla fine cambiare la vita di un estraneo. Il “dono” è impor-tante. E questo i membri del Coordina-mento locale donazione organi e tessuti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, lo sanno bene. È nata, infatti, una “macchina” ben oliata -e studiata per seguire a tutto tondo le donazioni, i prelievi e i trapianti di organi e tessuti- che ha guadagnato per il perfetto inseri-mento nel percorso di qualità aziendale una menzione d’eccellenza dall’Audit di verifica nazionale: la commissione inca-ricata dal Centro nazionale trapianti di esaminare i Coordinamenti locali presenti nel nostro Paese.

La straordinaria opera d’efficienza nostrana è dovuta al grande impegno del coordinatore locale Paolo Stefanini, specialista rianimatore dell’Unità ope-rativa, diretta da Mario Mergoni, di 1 Anestesia e Rianimazione, del secondo coordinatore Stefano Lunardi, anch’esso medico rianimatore della stessa Unità operativa di Stefanini, dalla psicologa Luana Ruandis e delle infermiere Paola

Il primo prelievo di rene a Parma avvenne nel 1983. Oggi esiste un coordinamento dedicato a seguire il percorso di prelievo di organi e tessuti, che pone l’Azienda Ospedaliero-Universitaria ai vertici in Italia, come confermano i dati del primo semestre 2008

è in crescita la donazione organiPARLIAmo dI... PRELIEVI LE oPPoSIzIonI REgIStRAtE Sono In ContInUA dImInUzIonE

sanità

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Tipologia dei tessuti donati

cute 0 0 0 4 7 7 8

osseo 4 0 6 8 5 10 7

vasi 5 0 8 7 2 3 2

valvole 0 0 0 1 3 1 4

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I. s

tipologia dei tessuti donati

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Il dottor Paolo Stefanini. In alto la sala di rianimazione e nella pagina a fianco una sala operatoria dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Parma

cade quando il paziente è ancora in vita” Inoltre, aggiunge la psicologa, “in alcuni casi c’è chi si sente bloccato dalla religio-ne, ma non è un ostacolo forte: nessuna religione vieta la donazione”.

di mattia Boselli

già stata eguagliata nel primo semestre dell’anno corrente. Ampiamente positivi, poi, i dati relativi alle cornee: “L’obiettivo di ogni Azienda sanitaria è di arrivare alla donazione nel 10% almeno dei decessi”, dichiara Stefanini, “e questo per il no-stro ospedale voleva dire avere ottanta donazioni nel 2007; ebbene, sono state addirittura 201. Siamo dunque stati il primo ospedale in Regione con oltre il doppio dei trapianti rispetto al secondo: quello di Reggio Emilia”.

È d’obbligo sottolineare, poi, che Coor-dinamenti locali simili a quello di Parma si possono ritrovare solo in Toscana ed in Veneto. A fronte di numeri così positivi, resta una percentuale di rifiuti, che per fortuna si sta riducendo: per questo il Coordinamento locale investe molte delle sue energie anche nell’educazione dei giovani concittadini alla filosofia del dono. Dopotutto, la decisione deve essere presa al massimo entro sei ore dal decesso. Ma cosa spinge alcuni a rifiutare? “A volte è la paura a bloccare: c’è il timore che la salma possa venire deturpata - chiarisce la psicologa Ruandis -. In realtà, è trattata con il massimo rispetto, proprio come ac-

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Tipologia degli organi donati

fegato 20 20 20 19 16 13 12

reni 18 18 33 37 22 28 20

pancreas 5 2 0 1 1 2 0

cuore 6 4 7 6 4 5 4

polmone 0 2 0 0 1 0 0

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I. s

tipologia degli organi donati

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30 il mese settembre 2008

Ci siamo. L’appuntamento dell’anno è ormai alle porte. Il 20 settembre apriranno i battenti della mostra

più attesa dell’anno: quella dedicata al Correggio. Mesi di preparazione per ave-re una macchina organizzativa pronta a gestire un evento che, nella speranza di tutti, replicherà il successo della grande mostra sul Parmigianino. Ma quest’anno a fare la differenza è il fatto che il sistema Parma si è dato un solido programma di eventi che rappresenta un vero e proprio investimento in chiave turistica per il nostro territorio.

I numeri delle manifestazioni che ci accompagneranno da qui alla fine dell’anno parlano chiaro: Parma ha scelto di investire nella cultura come ele-mento fondamentale della qualità della vita, della valorizzazione dei tantissimi soggetti che vi operano (artisti, riviste, associazioni, fondazioni, cooperative di servizi), ma anche come investimento strategico per rilanciare l’attrattività turistica di un territorio che ha fatto delle proprie tradizioni e dello stile di vita un marchio distintivo con il quale presentarsi al mondo.

Non è un caso che numerosi soggetti privati cittadini, grandi e piccoli, abbiano scelto di sostenere questo grande pro-getto culturale e di sviluppo investendo risorse proprie.

E le cifre fino ad ora raccolte danno ra-gione a chi ha creduto in questa strategia e l’ha sostenuta. L’estate parmigiana si è aperta infatti con le 25 mila presenze del Festival della Poesia ed è proseguita con oltre 300 appuntamenti, grandi e piccoli, che hanno coinvolto più di 130 mila persone tra parmigiani e turisti (quasi 20 mila per la sola rassegna GrandEstate).

Le sette serate di Notre Dame de Paris, che andrà in scena dal 3 settem-bre, hanno già totalizzato quasi 15mila prenotazioni di cui la metà da tutt’Italia e dall’Europa (circa 1.000 dalla sola Germania). Guardando poi all’imme-diato futuro il Festival Verdi si presenta

quest’anno con l’obiettivo di superare le quasi 50 mila presenze dell’anno scorso, alle quali si possono sommare le oltre 40 mila prenotazioni che la grande mostra del Correggio ha già totalizzato.

E i riscontri si stanno moltiplicando. È di quest’estate la notizia che a Parma i turisti sono stati 5.857 nel solo mese di luglio, contro i 5.677 dell’anno scorso. Di questi 2.922 sono italiani e 2.935 sono stranieri.

“Quest’autunno – dichiara il Sindaco Pietro Vignali - sarà quindi una stagione ancora più speciale per Parma, che avrà numerose iniziative tra cui spiccano la grande mostra sul Correggio, unica per-ché raccoglierà tutte le sue grandi opere, provenienti dai più importanti musei del mondo, attorno alle bellissime cupole che l’artista ha affrescato nel Duomo e nella chiesa di San Giovanni e la nuova edizione del Festival Verdi, festival di rilevanza nazionale grazie al quale anche la musica di Verdi, come quella di Mozart a Salisburgo e di Wagner a Bayeruth, può finalmente avere un luogo di indiscusso riferimento, che sia ogni anno il palco-scenico dei migliori interpreti mondiali dell’opera verdiana”.

Non manca neanche la necessaria in-tegrazione con il territorio provinciale, a partire proprio dalla mostra sul Correggio,

che propone tra gli eventi collaterali una rete organizzata di itinerari sia verso mete di cultura rinascimentale, il circuito dei castelli ad esempio, che verso centri di possibile accoglienza alberghiera e del benessere.

Così il Presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli “Parma, dopo l’evento Parmigianino, si pone all’atten-zione internazionale, con una grande mostra che valorizza l’artista, ma anche la città e il territorio. Si tratta di un’occa-sione importante: un evento che si sposa con la magia del luogo che lo ospita. Insieme con le altre istituzioni abbiamo ripreso il “modello Parmigianino”: una

Correggio, Notre Dame de Paris, Festival Verdi e Festival del Prosciutto. Da settembre e fino alla fine dell’anno, è aperta la caccia a nuovi visitatori. La formula? Un’offerta che coniuga alto profilo culturale, territorio e tradizione

L’autunno caldo del turismoTErriTorio

di matteo Caffarelli

Giovanna d’arco, rigoletto, Il corsaro, nabucco sono le opere che segnano il programma del Festival Verdi 2008, a Parma e nelle terre di Verdi, dal 1 al 28 ottobre, con una concentrazio-ne di grandi spettacoli ed eventi cui prenderanno parte artisti e interpreti di assoluto prestigio.nei ventotto giorni del Festival - dedicati ognuno a un’opera verdiana e uno al 195° compleanno del maestro - si potrà ammirare quanto di meglio offre l’interpretazione verdiana dei nostri tempi: Irina Lungu, Désirée rancatore, Dimitra Theodossiou, svetla Vassileva, Francesco Demuro, renato

Bruson, anthony michaels-moore, Leo nucci, tra i cantanti, e con loro tanti altri grandi artisti, tutti richiamati a Parma dal rinnovato e consolidato prestigio dell’evento.non manca, tra le iniziative collaterali, un momento legato ai cibi del territorio con le cene do-poteatro realizzate con academia Barilla. sulle tavole, imbandite in esclusiva per il pubblico del Festival da una esperta equipe di cuochi, una selezione di portate ci farà viaggiare fino a Casa Verdi. Verdi, uomo veramente europeo, cosmopolita, musicista ben presto ospite dei più colti salotti, così come delle più raffinate tavole del suo tempo, fu sempre legato alla cultura, alle radici e anche ai sapori della sua terra.

Festival Verdi, dall’1 al 28 ottobre l’appuntamento è con la lirica

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31il mese settembre 2008

L’autunno caldo del turismo

grande mostra in città e un interessante percorso artistico sul territorio. Si tratta, insomma, anche di una fondamentale opportunità di promozione turistica per tutto il territorio”. In attesa dunque dei numerosi riscontri dai botteghini preparia-moci a un autunno caldo, fatto di eventi, cultura e tanti turisti che dall’Italia e dal mondo arriveranno nella nostra città per scoprire i segreti e le bellezze di Parma.

Al centro la cupola del Duomo di Parma dipinta dal Correggio. In alto l’assessore alla Cultura Lorenzo Lasagna, il Sindaco Pietro Vignali e il responsabile dell’Agenzia agli Eventi Culturali Speciali Luca Sommi; sotto il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli.

Tredicesima edizione per il Festival dedicato al re dei pro-sciutti, il Crudo di Parma. La più rilevante novità di quest’anno è l’ingresso del Comune di Parma, che chiu-derà il mese del festival il 20 e 21 settembre: lo

stesso week-end in cui si aprirà la mostra del Correggio.

agli stand per la degustazione del prosciutto, allestiti in piazza Garibaldi e piazza della steccata, si affiancheranno una mostra mercato dei “tipici” e altri appuntamenti, tra i quali un convegno al ridotto del Teatro regio e un’asta benefica dei migliori prosciutti offerti dai salumifici della zona.

“Per noi questo ingresso è davvero importante – ha spiegato l’assessore al Turismo mario marini - e pensiamo che Parma possa essere una chiusura utile al festival: un momento di sintesi a un mese molto intenso di manifestazioni. si tratta di un festival a tutti gli effetti internazio-nale, la cui caratura sta superando i limiti del nostro territorio, e noi come Comune abbiamo tenuto in considerazione questa dimensione: abbiamo pensato a una proposta rivolta ai nostri concittadini, ma anche una finestra sul prosciutto in chiave internazionale. Ci saranno stand e pro-sciutterie ma anche un incontro-dibattito con alcuni protagonisti delle ristorazione in campo internazionale. Inoltre un’asta benefica sotto i Portici del grano e una mostra-mercato del tipico, nella quale le strade dei sapori proporranno i prodotti tipici della regione”.

Il Festival del Prosciutto sbarca a Parma il 20 e 21

Il percorso espositivo della mostra sul Correggio sarà nel cerchio ristretto del centro storico, lo stesso dello shopping e dell’accoglienza elegante che qualificano la città, e partirà dal Palazzo della Pilotta, sede della Galleria nazionale.

si passerà quindi al monastero benedettino femminile di san Paolo dove si trova la Camera della Badessa dipinta dal Correggio, grande inno rituale e pagano all’energia vitale rappresentata da Diana sul cocchio, oggi completamente restaurato e visitabile in un percorso allargato agli spazi della vita comunitaria monastica.

Proseguendo, è previsto un itinerario cronologico che arriva alla Chiesa di san Giovanni evangelista, parte di un complesso benedettino di fondazione quattrocentesca. nella chiesa, cantiere e officina della scuola di Parma, in gran parte restaurata nel corso degli ultimi decenni proprio in previsione degli importanti eventi espositivi di questi anni, oltre alla cupola con la Visione di san Giovanni a Patmos si trovano la lunetta con l’evangelista sulla porta della sagre-stia, dalla quale un giovanissimo Giovanni assiste al proprio transito, il fregio della navata e gli affreschi della Cappella Del Bono. ma la visita potrà allargarsi alle cappelle dipinte dal Parmigianino giovane, con

EVEnto PER L’oCCASIonE L’ILLUmInAzIonE dELLA CAttEdRALE SARà CURAtA dA VIttoRIo StoRARo

Correggio, dalla galleria nazionale alla cupola del duomoun occhio al Correggio, agli affreschi di michelangelo anselmi, alle tele di Girolamo Bedoli ecc. per non parlare dell’affascinante tour nelle sale visitabili del monastero, dai chiostri alla sala Capitolare alla Biblioteca…

si raggiungerà infine la Cattedrale, palinsesto artistico della storia di Parma, da Benedetto antelami a Lattanzio Gambara: opere che affiancano la centralità, non solo architettonica, dell’assunzione della Vergine, primo Paradiso artificiale dell’immaginario artistico, la cupola, come diceva mengs “più bella di tutte”.

Proprio la presenza di questa inamovibile, ed ecce-zionale per quantità e qualità, produzione del Correggio a Parma ha spinto ad integrarne la visione e la compren-

sione raccogliendole intorno, nel percorso di mostra, dipinti e disegni, dalla giovinezza alla maturità, attualmente conservati altrove e mai prima d’ora riuniti e visibili entro una rassegna monografica in una sede unitaria. L’illuminazione delle cupole sarà essenziale per apprezzare in tutta la loro straordinaria potenzialità artistica le opere del Correg-gio “pittore della luce”: questo delicatissimo compito è stato affidato eccezionalmente a Vittorio storaro, uno dei più importanti direttori della fotografia nel panorama cinematografico internazionale.

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di Daniele Paterlini

Si sono messe in rete e hanno pro-gettato percorsi didattici incentrati sull’utilizzo delle nuove tecnologie.

hanno partecipato con la loro proposta al bando Innova Scuola del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie della Presi-denza del Consiglio dei Ministri ed hanno vinto. Questo, in breve, l’iter trionfale che le scuole primarie delle Terre Verdiane hanno seguito, arrivando prime in Italia davanti a 2.000 concorrenti!

Protagoniste le scuole primarie degli Istituti Comprensivi di San Secondo Parmense (scuola capofila della rete), Busseto, Fontanellato, Trecasali, Salso-maggiore Terme, dell’Istituto Compren-sivo “Giacomo Ferrari” di Parma e della Direzione Didattica di Fidenza.

Il risultato dell’iniziativa è stato presen-tato pubblicamente il 5 agosto presso la sede della Direzione dell’Istituto Com-prensivo di San Secondo Parmense, alla presenza di insegnanti e studenti, oltre che del presidente dell’Unione Terre Ver-diane Massimiliano Grassi, dell’assessore del Comune di Soragna Giovanni Rastelli, del sindaco di Fontanellato Maria Grazia

Le scuole della Bassa vincono il primo premio del bando Innova della Presidenza del Consiglio con il progetto V.I.A.G.G.I.O.: presto disponibili gli strumenti perla nuova didattica

Guareschi e rappresentanti dei Comuni dell’Unione e dei dirigenti scolastici degli istituti partecipanti al progetto, primo tra tutti il preside Bertolotti che ha aperto la conferenza stampa.

Il progetto che ha vinto ha un titolo evocativo, cioè V.I.A.G.G.I.O. ovvero “Virtuali Incroci Autonomamente Gestiti, Giocati, Interattivi e Organizzati”. Il tema di fondo, cioè il viaggio viene declinato in una serie di progetti didattici e diventa metafora di un percorso di sviluppo di nuove competenze. In questo contesto, l’utilizzo delle nuove tecnologie parte

dall’organizzazione di specifiche attività formative e si concretizza nell’adozione di soluzioni, hardware e software, fina-lizzate a rendere non solo più diretto ed attraente il percorso di apprendimento, ma soprattutto a renderlo più cooperativo ed interattivo e quindi più efficace.

Come vincitori del bando nazionale, ognuno dei sette Istituti della rete rice-verà una consistente dotazione hardware (3 lavagne interattive multimediali e 3 computer notebook portatili), una dotazione di software didattico (con preferenza per software open source), so-

terre verdiane:la scuola innova

I vantaggi della gestione finanziaria associata: per l’ente risparmi sui mutui e fondi per nuovi progetti

“Con poco più di un euro all’anno per abi-tante l’Unione Terre Verdiane ha portato a buon fine la gestione finanziaria dell’ente a fronte di 12 convenzioni attivate che hanno permesso economie di scala e riduzione dei costi su pro-getti condivisi tra le 10 municipalità aderenti: ad esempio, per i servizi su formazione del personale, iniziative didattiche per le scuole di respiro europeo, attività di polizia munici-pale e sicurezza, catasto associato, maggiore segnaletica, sportello unico, protezione civile, trasporto pubblico, gestione calore, energia elettrica dei fabbricati comunali, illumina-zione pubblica”.

Lo ha evidenziato il presidente dell’Unione Terre Verdiane massimiliano Grassi, facendo il punto sulla situazione finanziaria dell’Unione insieme alla responsabile dell’Ufficio ragioneria e servizi Finanziari Lucetta Pietralunga.

L’Unione Terre Verdiane può accedere alla provvista di capitali a mutuo per il finanziamento di opere e lavori pubblici a condizioni di

tasso e di durata agevolati: al riguardo sono già stati stipulati alcuni mutui con la riduzione del tasso fisso di 0,15%.

nel 2005 è stata gestita ad esempio l’emissione in pool di buoni obbligazionari (boc) per l’importo di euro 8.284.818, con uno spread molto contenuto (dello 0,105%), che ovviamente comporta minori oneri a carico dei bilanci comunali per tutta la durata dell’am-mortamento (20 anni).

“Ciò costituisce un’opportunità futura per finanziare e gestire investimenti ed infrastrutture in forma associata – ha spiegato Grassi - Con un valore aggiunto: proprio per contenere i costi di struttura l’Unione Terre Verdiane ha affidato la gestione del servizio finanziario al Comune di Fidenza, l’ente locale più vasto tra quelli che compon-gono l’Unione e già capofila della storica associazione. Il servizio di Tesoreria è gestito dalla Cassa di risparmio di Parma e Piacenza s.p.a., senza costi per l’Unione, tanto che nel 2006 e nel 2007 non sono stati pagati interessi passivi per anticipazioni di tesoreria”.

territorio

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33il mese settembre 2008

stegno formativo ed anche un contributo economico di 10.000,00 euro (sempre per ogni Istituto) a copertura di una serie di possibili interventi connessi alla rea-lizzazione del progetto: dalla formazione alle consulenze; dall’incentivazione dei docenti sperimentatori all’acquisto di ulteriore materiale informatico.

Il progetto V.I.A.G.G.I.O. ha preso forma dall’esperienza maturata negli anni scorsi con “La Classe del Futuro”, un’iniziativa promossa dall’Unione dei Comuni delle Terre Verdiane con il contributo della Fondazione Cariparma, finalizzata all’in-novazione dei processi e degli ambienti di apprendimento, mediante l’uso delle nuove tecnologie nelle scuole di Busseto, Fontevivo, Fidenza, Fontanellato, Sora-gna, San Secondo Parmense, Trecasali, Sissa, Roccabianca, Polesine Parmense, Zibello.

“L’Unione Terre Verdiane ha capito che per vincere le sfide occorre oggi una forte rete – hanno detto il presidente Massimi-liano Grassi e l’assessore Giovanni Rastelli - Insieme non negli slogan, ma con un vero interesse sui progetti: questa nuova Giunta dell’Unione Terre Verdiane vuole andare alla concretezza delle cose e il premio alle scuole della Presidenza del Consiglio dei Ministri è una doppia vittoria, sia del sistema scolastico delle Terre Verdiane che dell’Unione Terre Verdiane che ha creduto nel concetto di rete e che ha sostenuto già dal 2005 il progetto La Classe del Futuro. In questo senso un ringraziamento va a tutti i Comuni dell’Unione, alla Fondazione Cariparma e al Comune di Fontanellato, in particolare il sindaco Guareschi e l’asses-sore Aldo Barbera”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Maria Grazia Guareschi sindaco di Fontanellato che ha ricordato “come “La Classe del Futuro” sia un progetto all’avanguardia di cui Fontanellato è co-mune capofila. “La classe del futuro” co-niuga alla tradizione didattica del sapere e delle conoscenze, un più approfondito uso delle competenze tecnologiche da parte di bambini e insegnanti. La formula cor-retta sta nell’equilibrio e nell’integrazione tra libri e video per un apprendimento moderno”.

La nuova giunta dell’Unione di Comuni delle terre VerdianeEcco come è formata la nuova Giunta dell’Unione di Comuni delle Terre Verdiane. Presidente Massimiliano Grassi, sindaco di Fontevivo, con delega alla Sicurezza, Polizia muni-cipale e Comunicazione. Vicepresidente Giorgio Quarantelli, sindaco di Roccabianca, con deleghe alla Verifica della Programmazione e ai Rapporti con il Consiglio. Giuseppe Cerri, sindaco di Fidenza: delega al Personale.Luca Laurini, sindaco di Busseto: delega al Bilancio. Giovanni Rastelli, assessore di Soragna: deleghe allo Sportello Unico delle Imprese e al proget-to Classe del Futuro. Nicola Bernardi, sindaco di Trecasali: delega al Sistema Informatico Territoriale.Maria Grazia Guareschi, sindaco di Fontanellato: delega all’Europrogettazione. Quinto Ferri, assessore di Sissa: delega alla Pubblica Illuminazione.Domenico Intini, assessore di San Secondo: delega alla Gestione del Calore.Andrea Fellini, assessore a Salsomaggiore: delega alla Protezione Civile.

Ora sarà compito di docenti e dirigenti, nell’ambito delle rispettive competenze, realizzare e coordinare le attività del pro-getto per i prossimi due anni scolastici.

gli aspetti fondanti del progetto V.I.A.g.g.I.o.Il progetto vincente presentato dalle scuole dell’Unione dei Comuni delle Terre Verdiane

ha potuto contare su alcuni aspetti qualificanti, che sono stati giudicati favorevolmente dalla commissione ministeriale.

1 - Innanzitutto l’esperienza del progetto V.I.a.G.G.I.o. si integra perfettamente, senza sovrapposizioni, con il progetto preesistente “La classe del futuro”, promosso da Terre Verdiane, sempre dedicato al tema dell’innovazione tecnologica nella scuola. Una continuità che è stata giudicata una garanzia per il futuro e per lo sviluppo del programma.

2 - Il progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri vedrà nelle Istituzioni scolastiche gli attori principali: i docenti hanno definito l’idea progettuale e sempre a loro spetterà partecipare alla formazione, realizzare le attività con gli alunni, produrre risultati didattici significativi. si tratta di un fattore che favorisce il miglioramento e l’aggiornamento professionale del corpo docente. si investe sulla scuola in sostanza.

3 - La collaborazione e la consulenza scientifica dell’Università di Parma (Dipartimento di Psicologia) consentirà di valutare l’efficacia delle tecnologie nella promozione dell’intera-zione educativa tra docenti e alunni.

4 - La realizzazione del progetto V.I.a.G.G.I.o. consentirà un ulteriore sviluppo della col-laborazione tra gli istituti scolastici consorziati in rete e tra i docenti delle Terre Verdiane, già avviato con il progetto “La classe del futuro”.

5 - I prodotti multimediali che saranno realizzati dalle classi potranno essere valorizzati mediante la loro pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio (www.innovascuola.gov.it), oltre che sul sito del progetto delle Terre verdiane (www.laclassedelfuturo.it). avran-no così una visibilità esterna all’ambito scolastico.

territorio

A fianco, da sinistra l’assessore Giovanni Rastelli, il presidente dell’Uione Terre Verdiane Massimiliano Grassi e il dirigente scolastico dell’isitituto comprensivo di San Secondo, Sergio Bertolotti. Sopra la platea durante la presentazione stampa

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34 il mese settembre 2008

Il Consorzio della Bonifica Parmense è sorto nel 1988 unificando i vari comprensori e società per la difesa idraulica che regolavano le acque in provincia di Parma. è il più vasto della regione e i suoi compiti sono molteplici, spaziano dalla gestione degli scoli delle acque piovane, alla fornitura delle acque irrigue per l’agricoltura, dalla difesa del suolo, alla conservazione delle risorse idriche. L’area di pertinenza è assai vasta. Copre 49 Comuni di 4 province (Parma, La spezia, Genova e Piacenza) ed è suddivisa in due distretti dalle diverse specificità, quello di pianura e quello di montagna.

Il governo del Consorzio è di tipo democratico, cioè sono i proprietari (di immobili o terreni) ad eleggere 40 componenti del Consiglio. altri 10 sono di nomina politica (5 in rappresentan-za della Provincia, scelti fra amministratori comunali, 3 per la Comunità montana delle Valli del Taro e del Ceno, 2 per la Comunità montana appennino Parma est). Il Presidente in carica è l’architetto Paolo Conforti.

Il consorzio più vasto dell’Emilia Romagna

In Pianura Padana l’equilibrio tra terra e acqua non è mai definitivo. In un territo-

rio dove a nord della via Emilia i fiumi e i torrenti sono quasi completamente pensili, cioè il loro letto si trova ad un livello più alto del piano di campagna, un sistema di scoli di acque piovane efficiente è determi-nante per impedire gli allagamenti. D’altra parte le necessità irrigue di un comparto agroalimentare votato all’eccellenza de-vono poter essere soddisfatte attraverso continui interventi di ingegneria idraulica, manutenzione programmata e straordina-ria. La gestione di questo equilibrio è com-pito, nella nostra provincia, del Consorzio della Bonifica Parmense. Un compito che, nel 2009, potrebbe diventare ancora più difficile, almeno per quanto riguarda la disponibilità di acque irrigue, come spiega nell’intervista il direttore del Consorzio, ingegner Amilcare Bodria.

Direttore, mentre l’estate volge al ter-mine, il comparto agricolo comincia ad interrogarsi sul prossimo anno e quindi

L’IntERVIStA AmILCARE bodRIA, dIREttoRE dEL ConSoRzIo dELLA bonIFICA PARmEnSE

Non cresce la domanda, ma nel 2009 meno disponibilità per l’irrigazione. I laghi la soluzione ?Acqua, più invasi per l’agricoltura

anche sulla disponibilità di acque irrigue. Come stanno le cose?

“La disponibilità di acque irrigue pro-viene dai bacini idrici presente sul nostro territorio. Dal Po possiamo prelevare 3 mc al secondo, le altre derivazioni importanti sono situate sul Taro e sull’Enza. Parma e Naviglio invece rivestono un ruolo secon-dario. Finora siamo riusciti a provvedere alle richieste dell’utenza, sfruttando alcune deroghe. Ma dal prossimo anno questo, in teoria, non sarà più possibile”.

Per quale motivo?“I fattori sono più di uno. Il clima è mu-

tato, le precipitazioni sono più concentrate e i periodi di siccità più lunghi. L’urba-nizzazione disperde l’acqua destinata al suolo e poi c’è l’entrata in vigore del nuovo Piano di Tutela delle Acque della Regione, approvato anche dalla nostra provincia, che impone il rispetto del minimo deflusso vitale dei corsi d’acqua”.

Che riduce drasticamente i prelievi.“Il minimo deflusso vitale è un concetto

corretto, che tutela l’intero sistema del corso d’acqua; tuttavia il problema è che il piano sottostima il deficit idrico della provincia di Parma. Si presume che le mancanze siano un decimo di quelle reali. E la soluzione non può venire da un mag-giore sfruttamento delle falde, che sono già ampiamente utilizzate dal comparto industriale e in fase di abbassamento, con il risultato di una crescente concentrazio-

territorio

di Daniele Paterlini

ne degli inquinananti e un decadimento qualitativo delle acque sotterranee. In sintesi il problema è che dal luglio 2009 si rischia di non poter più irrigare se non si corre ai ripari”.

Quali soluzioni suggerite?“La soluzione è la realizzazione di piccoli

e medi invasi per la raccolta delle acque. In questo modo in cinque o sei anni si potrà dare completa risposta alle necessità del settore agricolo, con costi contenuti. Il progetto più importante in tal senso po-trebbe essere un invaso da 15-18 milioni di metri cubi da realizzare in località Le Gazze, nel Comune di Palanzano, altri tre si possono realizzare lungo il Taro, a Medesano, Noceto ed Eia. I piccoli invasi potrebbero essere utili anche per le pic-cole centrali idroelettriche e preservare la portata dei torrenti per i bisogni di acqua potabile, che ha la precedenza su quelli irrigui. Enìa ha già espresso delle richieste in tal senso”.

Sul fronte del risparmio idrico invece come stanno le cose?

“L’impegno per la manutenzione e l’ammodernamento dei canali da parte della bonifica è crescente. Ad esempio sul canale Spelta, in questi anni abbiamo in-vestito dieci milioni di euro, con l’obiettivo di dimezzare la dispersione delle acque e arrivare al 20%. Analogo intervento è in corso di costruzione sul canale Sanvitale. Il più eclatante è forse quello realizzato sulla traversa di Guardasone, una galleria che scorre sotto il letto dell’Enza per 400 metri. Qui è stata utilizzata una tecnologia innovativa, basata su di una vetroresina impermeabilizzante, applicata a pressione calda alle pareti interne. L’operazione è durata 12 giorni, mentre se l’intervento fosse stato fatto con tecnologie tradizio-nali, sarebbero occorsi 4 mesi. Anche per questo hanno voluto assistere tecnici turchi, tedeschi e spagnoli, interessati ad acquisire la nuova metodologia”.

Il direttore del Consorzio, Amilcare Bodria. In alto l’idrovora di Bocca d’Enza

IL ConSoRzIo In CIFREsuperficie complessiva: 327.624 hasuperficie di pianura: 114.446 haestensione della rete: 1.509 kmLunghezza dei canali promiscui: 900 kmLunghezza dei canali di scolo: 385 kmnumero degli acquedotti rurali: 739numero canali di irrigazione: 224numero impianti di sollevamento: 32numero di impianti irrigui: 22

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35il mese settembre 2008

SICUREzzA AL VIA Uno StUdIo SU CARAttERIStICHE E PotEnzIALItà dELL’InVASo

occhi puntati sul torrente ParmaLa cassa di espansione sul torrente

Parma, in località Marano, è stata oggetto di una convenzione per il suo monitoraggio, siglata fra Università degli Studi di Parma e AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po). La firma dell’accordo rappresenta l’atto ufficiale di quella attività di controllo da tempo avviata nei Comuni di Parma e Montechia-rugolo, interessati dall’invaso. I due enti non sono nuovi a collaborazioni di questo tipo: nel corso del tempo si è consolidato uno stretto rapporto, che ha portato allo sviluppo di una proficua attività di ricerca e innovazione.

“La cassa di espansione è un’opera idraulica che serve per stoccare tempora-neamente parte dell’acqua di una piena. In questo modo è possibile trasformare un evento di elevata intensità e pericolosità in una piena con portata più modesta, riducendo notevolmente il rischio che in città le acque possano esondare o minare la stabilità di ponti” spiega l’Ingegnere Luca Chiapponi, assistente del Professore Paolo Mignosa, responsabile scientifi-co per l’Università della convenzione assieme a Fabrizio Giuffredi dell’Aipo. “Nella nostra regione ci sono varie casse di espansione – prosegue Chiapponi –e quella sul torrente Parma è fra le più monitorate”. La cassa è stata sottoposta a continue verifiche sul campo, sia di tipo idraulico sia idrogeologico, che in talune circostanze sono state integrate con la realizzazione di opportuni modelli fisici realizzati a Boretto nel laboratorio AIPO.

Occorre sapere che il massimo livello di difesa delle piene si ottiene mantenendo la cassa di espansione vuota, perché al

verificarsi di piene sarebbe massimo lo spazio disponibile per contenere l’ecces-siva portata del fiume. “Spesso però, la visione della cassa costantemente vuota (visto che le alluvioni sono per nostra fortuna eventi eccezionali, distanti anni l’uno dall’altro) può generare nell’opinio-ne pubblica una perdita di percezione della reale utilità della cassa, facendo sembrare il prezioso investimento inutile”. Per ovviare all’inconveniente e coniugare

Università e AIPO consolidano la collaborazione per il monitoraggio della cassa di espansione di Marano. Obiettivo: massima sicurezza e impieghi plurimi

territorio

la reale funzione della cassa con le esi-genze della collettività, si sta ragionando sulla possibilità di mantenere il bacino parzialmente invaso permettendone usi plurimi (come la creazione di un laghetto per scopi irrigui o naturalistici), ma indi-viduando un livello tale che, al preannun-ciarsi dell’evento dannoso, le acque siano fatte defluire per tempo lasciando la cassa pronta a ricevere l’eccessiva portata del torrente. [Erika Ferrari]

Parma guida il team europeo per i corsi di scienze forensi

La vocazione europea della nostra città è sempre più visibile e presente. Ultima tappa di questo percorso è la scelta, da parte della Commissione europea – Direzione Ge-nerale Istruzione e Cultura - dell’Università di Parma come soggetto coordinatore di una rete di atenei impegnati nella formazione delle scienze forensi. si tratta di un progetto di altissimo rilievo che coinvolge Parma in prima persona, ponendola al centro di un consorzio composto dagli atenei di messina, Budapest e Cottbus – Brandeburgo, ai quali potranno poi aggiungersi altre sedi universitarie.

Dei 171 progetti presentati, la Commissione ha individuato in quello del Professore Giovanni mori, ordinario di Chimica analitica e direttore per sette anni del Corso di scienze Forensi dell’Università di Parma, la proposta da sviluppare e finanziare. L’obiettivo del progetto è la promozione di corsi europei post laurea in materie forensi, per offrire ai laureati in Giurispru-denza e in materie scientifiche una formazione specifica, fornendo loro strumenti idonei per la discussione in tribunale delle perizie, impartita anche attraverso la conoscenza della logica e della metodologia alla base delle scienze forensi.

La struttura dei nuovi corsi e dei relativi programmi sarà discussa fra ottobre 2008 ed il settembre 2009 per procedere, a ottobre 2009, con il primo corso sperimentale che si terrà a Cottbus e solo l’anno dopo, all’introduzione in tutti gli atenei aderenti al consorzio del master in scienze forensi. [erika Ferrari]

Euromicro ad Ingegneria

Il mondo accademico e quello industriale si ritrovano alla Facoltà di Ingegneria della nostra Università per dar vita, dal 2 al 5 settembre, alla 34° edizione della conferenza euromicro in software engineering and advanced applications and on Digital system Design (seea/DsD). L’incontro è organizzato dalla società no-profit euromicro, impegnata nella promozione dello scambio e della divulgazione scientifica e tecnologica nel campo dell’elettronica. Circa 230 fra ricercatori e professori ed esponenti del settore industriale si incontrano annual-mente alla conferenza, i cui atti vengono raccolti, analizzati e solo dopo la revi-sione da parte di tre esperti del settore, pubblicati dall’illustre organo di divulga-zione scientifica, Institute of electrical and electronics engineers.

[erika Ferrari]

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36 il mese settembre 2008

EConomia

Tengono i saldi. Ma il commercio fatica

Male le vendite estive in generale, vanno meglio i saldi. Le tasche degli italiani (e non solo) sono

vuote e quelle degli emiliani e dei roma-gnoli non fanno eccezione; il commercio in regione soffre, anche se la situazione a Parma e provincia è meno drammatica rispetto al resto del territorio. È quanto emerge dai dati dell’indagine sulle ven-dite nell’estate 2008 diffusi dal Centro Studi dell’Ascom Parma e da quelli pre-sentati nel report sui saldi estivi di Iscom Group a livello regionale.

Secondo le analisi i consumatori resta-no prudenti, la spesa tarda a decollare; il 30% dei commercianti interpellati a Parma nell’indagine telefonica Ascom indica come probabile causa principale del calo registrato nelle vendite la netta diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori che si è registrata negli ultimi anni, mentre la restante parte in-

Non si rinuncia all’abbigliamento, la marca s’acquistarigorosamente in sconto. Fotografia delle spese estive dei parmigiani. Anche se la nostra città non sembra soffrire troppo, in regione si respira aria di crisi. Le indagini di Ascom Parma e Iscom Group

colpa la crisi generale dei consumi e la concorrenza della grande distribuzione organizzata. Nel dettaglio il 67% degli intervistati rileva rispetto all’estate del 2007 una sostanziale stabilità delle vendite, il 20% dichiara di aver notato un calo dei consumi ed il 13% appena registra un aumento nel confronto con l’anno precedente. Buoni risultati per le profumerie (il 40% dichiara un aumento nei mesi estivi del 2008) e discreti, ottici e orafi che mantengono vendite stabili (per oltre 75% degli intervistati); lo stesso vale per l’abbigliamento secondo l’81,3% degli interpellati. Dati negativi invece per gli alimentari.

Abbastanza positivi, come detto, i dati dei saldi, calcolati principalmente sui negozi di abbigliamento: la maggioran-za degli interpellati comunica un lieve aumento, il 41,2% parla di stabilità e solo il 5,9% lamenta una diminuzione. È significativo notare che i prodotti che vendono maggiormente sono articoli piccoli e a basso costo come magliette e jeans; i prodotti di marca vendono molto bene proprio perché i consumatori attendono i saldi.

Il vicedirettore di Ascom Parma Cri-

stina Mazza commenta che “i risultati emersi dall’indagine si confermano in linea con quanto rilevato alche a livello nazionale: sono sempre di più i consumatori che aspettano il periodo di inizio saldi per effettuare i propri acquisti. Maggiore prudenza e minor potere d’acquisto, dunque, sono segnali evidenti su cui riflettere che confermano un andamento delle vendite in generale scarso e concentrato su articoli piccoli e di basso prezzo”.

I saldi in emilia-romagna I dati sulle vendite estive in regione nel

settore dell’abbigliamento e delle calza-

di mattia Boselli

Sotto i grafici illustrano in sintesi l’andamento delle vendite dell’estate 2008 e dei saldi nella città di Parma. A sinistra via Mazzini e via Repubblica. Nella pagina a fianco via Cavour.

Vendite EStAtE 2008 su 2007 per settore merceologico

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37il mese settembre 2008

Tengono i saldi. Ma il commercio fatica

ture sono in linea con quelli parmigiani, ma con una nota negativa in più: anche il risultato dei saldi è tendenzialmente negativo. Rispetto allo scorso anno l’an-damento della spesa dei consumatori per i saldi è stabile per il 50,5% degli intervistati, tuttavia per molti operatori (addirittura il 41,6%) si è registrata una diminuzione, mentre solo per una quota modesta (7,9%) si sono registrati aumen-ti. Come a Parma, i prodotti in saldo che fanno registrare i dati migliori sono quelli griffati: per il 41% degli intervistati è infatti in questa categoria di prodotti che si ha il maggior incremento delle vendite rispetto allo scorso anno.

Secondo il presidente di Confcom-mercio Emilia Romagna Ugo Margini

“i risultati emersi dall’indagine trovano una conferma anche nei saldi, che nel complesso segnano una frenata rispetto all’anno passato. Anche nella nostra regione si evidenza lo stesso clima di prudenza negli acquisti registrato a

livello nazionale”. Margini, che è anche presidente di Ascom Parma, prosegue la sua analisi dei dati regionali eviden-ziando che “i saldi estivi sono ancora un’importante occasione di rilancio delle vendite, soprattutto in quei comparti che presentano una domanda più stazionaria nel resto dell’anno. Basti pensare che nel 35% dei casi i commercianti rea-lizzano con le vendite in saldo tra il 10 e il 20% del ricavi annuali, e nel 30% dei casi addirittura tra il 20 e il 30% del fatturato”.

“Occorre riflettere su questi dati anche per il futuro” secondo Davide Urban, direttore regionale di Confcommercio; “i nostri commercianti stanno iniziando a ripensare al periodo di svolgimento dei saldi estivi, che in alcuni casi rischia di sovrapporsi con le vendite ordinarie. Al tempo stesso, occorre pensare ad una regolamentazione per le vendite promozionali in regione, in maniera che non interferiscano con le svendite di fine stagione”, conclude Urban.

Filippo Guarnieri, presidente di Federmoda Parma, indica la strada che la regione emilia-romagna deve seguire se vuole rilanciare i saldi: “Da mesi stiamo lavorando per regolarizzare le vendite promozionali, che penalizzano i saldi, come noto; a settembre tornerò a discuterne a Bologna, dato che le norme sono di competenza regionale. Contiamo di vietare le vendite promozionali almeno a dicembre, così da salvaguardare se non altro il periodo natalizio”. L’opinione di Guarnieri sulle ragioni della crisi della vendite estive e non solo è analoga a quella dei suoi colleghi interpellati nel sondaggio dell’ascom: “Il momen-to non è dei più favorevoli; è l’economia italiana che va così, anche senza voler guardare il difficile quadro mondiale. Da anni si dice che c’è crisi, ma ora questa crisi si sente davvero”.

guarnieri: “Vendite promozionali: serve una regola”

Andamento saldi EStIVI 2008 rispetto ai saldi EStIVI 2007

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38 il mese settembre 2008

economia-ascomI dAtI CRESCono ARRIVI (+3,6%) E PRESEnzE (+6,6%) dI StRAnIERI. I LEttI Sono 13.170

turismo, “una risorsa per Parma”

Il turismo a Parma è una scommessa di cui solo in anni recenti si è cominciato

ad intuire le potenzialità, che in altri ter-ritori è cresciuto al punto da rivoluzionare le economie locali e fungere da traino per le imprese che si muovevano sui mercati internazionali.

Oggi Parma si prepara ad un ulteriore salto di qualità con tre avvenimenti di grande portata che tra settembre e gen-naio rilanceranno l’immagine della nostra città in ambito nazionale ed internaziona-le: la Mostra del Correggio, il Festival Verdi

e il Festival del Prosciutto.“Nel 2007, secondo i dati provinciali

– spiega Enzo Malanca direttore generale Ascom e presidente Parma Incoming - arrivi e presenze straniere sono cresciuti rispettivamente del 3,6 e 6,6 per cento. Si tratta di un dato che nel contesto di una sostanziale tenuta del settore, lascia ben sperare per il futuro”.

E in effetti francesi e tedeschi si sono confermati, nell’ordine, i maggiori clienti, coprendo assieme quasi un quarto dei pernottamenti. I primi hanno evidenziato

una ragguardevole crescita delle presenze, pari al 14,6%. I secondi hanno invece ac-cusato una diminuzione del 2,3%. La terza clientela per importanza, vale a dire quella britannica, ha fatto registrare un buon andamento (+13,4%), consolidando l’ec-cellente risultato conseguito nel 2006.

“Si tratta di un turismo dalle ottime disponibilità economiche, se si considera che quasi il 54 per cento dei pernotta-menti è stato trascorso in alberghi a 4 e 5 stelle, a fronte della media generale del 27,3 per cento”.

Per quanto riguarda l’indice di affolla-mento, nella totalità delle strutture ricet-tive, escluso gli affittacamere occasionali, i pernottamenti hanno coperto il 31,2% delle giornate letto disponibili, rispetto alla percentuale del 32,1% riscontrata nel 2006.

“Nell’arco di oltre un ventennio – prose-gue Emio Incerti presidente FederAlberghi - l’offerta alberghiera parmense ha avviato un processo di razionalizzazione, in linea con quanto avvenuto in regione, per ve-nire incontro ad una clientela sempre più esigente in fatto di comfort”. E in effetti il rapporto bagni/camere è emblematico di questo fenomeno. Dai 64 bagni ogni 100 camere del 1984 si è passati ai 97 del 2007. Come dire che nel 2007 quasi ogni camera in provincia di Parma disponeva di un bagno. Altri cambiamenti hanno riguardato la struttura stessa degli esercizi. Il calo della consistenza non è andato a scapito dell’offerta. Il numero di letti negli alberghi, tra il 1984 e il 2007, è cresciuto da 12.135 a 13.170, mentre la consistenza degli esercizi si è ridotta da 402 a 270, quindi ci sono meno alberghi, ma più capienti. Tornando all’immediato futuro l’autunno parmigiano si presenta carico di speranze per quanto riguarda l’attrattività turistica.

“Con i tre eventi di cui si parla è stato fatto quello che doveva essere fatto. Si è investito su Parma e le sue tradizioni, la sua storia e il suo stile di vita creando eventi di grande richiamo verso l’esterno. In più ci si è data una programmazione di lungo periodo. È così per il Festival del Prosciutto, che quest’anno giunge alla 13° edizione, lo è anche per il Festival Verdi che vede ormai l’obiettivo delle grandi celebrazioni per il 2013”.

Il discorso è ovviamente diverso per quanto riguarda la Mostra del Correggio, la quale fa seguito al grande successo del Parmigianino. “In questo caso – conclude Incerti - è importante il fatto che la mostra si protragga fino a gennaio 2009, andando a coprire un periodo che tradizionalmente è poco vivace per il turismo che frequenta la nostra provincia”. [M.C.]

Emio Incerti fa il punto sul settore turistico nella nostra provincia. “Sui grandi eventi in programma in autunno sono state fatte scelte giuste e vincenti”

In PRogRAmmA bAnCARELLE, gIoCHI E dIVERtImEntI PER tUttI

Mercati di Charme, appuntamento il 14 e il 28anche quest’anno i quartieri di Parma si vestono a festa con il

calendario di appuntamenti organizzati da “Parma Viva”, marchio di ascom Confcommercio Parma creato per valorizzare e promuovere il commercio nei Centri storici. Dopo la pausa estiva riprende il consueto programma di appuntamenti a partire da settembre e fino a natale. Per questo mese si comincia il 14 con la Festa d’autunno in via Trento e via san Leonardo che consentirà di passare insieme una domenica ricca di novità e divertimenti per tutti, grandi e piccini, nella suggestiva atmosfera dei colori autunnali, avvolti dai profumi e dai sapori della stagione appena iniziata. La presenza delle scuole di danza del quartiere, i giochi dedicati ai bambini e le molte altre at-tività che si svolgeranno lungo le vie allieteranno la giornata grazie,

come sempre, alla collaborazione del Quartiere e del Comitato san Leonardo. Domenica 28 sarà la volta della via emilia est per la fiera più estesa della città dove saranno presenti grandi sorprese realizzate in collaborazione con il Quartiere san Lazzaro.

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39il mese settembre 2008

a 50 coperti al giorno, ritenuta ancora insufficiente, e la percentuale di prodotti dell’azienda da utilizzare nella prepa-razione dei pasti, che è ancora troppo bassa: “solo il 35% degli alimenti deve essere prodotta in loco, il resto (fino all’80%) può arrivare da agriturismi e prodotti tipici regionali, mentre una quota significativa può arrivare dal resto del mondo.

Di fatto in questo modo non si caratte-rizza sufficientemente l’agriturismo come un’azienda agricola che lavora, produce offrendo al contempo ospitalità e servizi, ma si apre la strada per ibridi pericolosi che finiscono per fare una concorrenza inaccettabile agli esercizi di ristorazione tradizionali.

Altra questione in discussione è quella dei controlli sul rispetto delle regole. I soggetti che devono esercitarli devono essere individuati con chiarezza ed essere messi nella condizione di operare con serietà ed efficienza.

Entro il 30 settembre il progetto di legge verrà esaminato dall’assemblea regionale, “nel frattempo – conclude Romani – continueremo la raccolta firme tra i pubblici esercizi, per sostenere le nostre posizioni”.

Da sottolineare che in regione il feno-meno agriturismi è significativamente rilevante: al 31 dicembre 2007 risultano attivi 809 agriturismi che dispongono di 6544 camere e somministrano complessi-vamente 3.173.652 pasti annui. [M.C.]

ascom-economianoRmAtIVA FIno A 50 PAStI AL gIoRno E IL 35% mInImo dI ALImEntI PRodottI In LoCo

La Giunta della Regione Emilia Romagna ha ap-

provato il 30 luglio scorso il testo del progetto di legge regionale in materia di at-tività agrituristiche.

La nuova bozza punta a promuovere la qualità e la ruralità degli agritu-rismi della regione con la convinzione che la loro caratterizzazione e la forte distintività del tipo di offerta sia il punto di forza del setto-re. Tra i provvedimenti si segnala il fatto che il titolare dell’azienda agrituristica dovrà essere un agricoltore e dedicare il numero maggiore di giornate lavorate all’attività agricola. Le strutture potranno essere create solo all’interno di edifici già esistenti mentre l’80% dei prodotti utilizzati per i pasti dovranno provenire dallo stesso agriturismo (minimo 35%), da aziende agricole del territorio o essere composto da prodotti regionali a marchio controllato (doc e dop). Infine l’attività di ristorazione non potrà superare la media mensile (e non più annuale) di 50 pasti giornalieri. Tale limite potrà essere ele-

vato di due pasti aggiuntivi per ogni camera o piazzola presente nell’agriturismo, per incrementare la presenza di turisti e le occasioni di soggiorni nel territorio.

La bozza, che è già una revisione rispetto alla prima proposta, non soddisfa ancora Ascom Confcommercio e i rappresentanti della Fipe – Federazione Italiana Pubblici

Esercizi – in particolare. “Il testo del progetto di legge

sugli agriturismi approvato oggi in Giunta Regionale – afferma Ugo Romani, presi-dente Fipe – ha recepito solo in parte le osservazioni presentate in questi mesi”.

Alla base di questa insoddisfazione una serie di questioni rimaste irrisolte. “Occorre garantire parità di condizioni per chi opera sul mercato – prosegue Romani. Nell’agriturismo l’attività di ristorazione e di accoglienza devono rimanere in ogni caso complementari a quella agricola. In caso contrario, l’agriturismo si deve trasformare in una impresa commerciale a tutti gli effetti”.

A far discutere è la riduzione da 60

ImPRESE PREmIAtI gLI ASSoCIAtI nEL PERIodo tRA IL 1946 E IL 1960

A settembre Ascom celebra i propri soci storiciappuntamento domenica 7 settembre con il primo

Premio soci storici ascom, un evento con il quale l’associazione intende dare rilevanza alle aziende storiche ad essa aderenti, quale testimonianza dell’alto valore associativo.

Il Premio si rivolge a tutte le attività che hanno i requisiti richiesti: essere associati ad ascom Con-fcommercio Parma a partire dal periodo compreso tra il 1946 e il 1960 e aver gestito con continuità la medesima azienda, anche se negli anni ha modifi-cato forma giuridica in seguito ad un passaggio di gestione, che deve essere comunque avvenuto

all’interno dello stesso nucleo familiare (l’esempio di un’attività individuale che in seguito all’inserimento in società dei figli si è trasformata in snc). Per l’evento sarà realizzato anche un book fotografico, con tutte le aziende “storiche” di Parma e provincia.

agriturismi, delude la leggeLa bozza regionale è contestata dalla Fipe perché troppo ambigua nel differenziare le aziende agricole dalle attività di ristorazione tradizionali

Ugo Romani, presidente della Fipe

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40 il mese settembre 2008

economia

La notizia ha fatto capolino sulla stampa locale qualche tempo fa: il latte prodotto in provincia di Parma

e destinato alla produzione del Parmigia-no Reggiano non è in linea con quanto prescrive l’Unione Europea in materia di cellule somatiche per millilitro di latte. Dal 2004 infatti è in vigore un regolamento (853/2004) che fissa il limite massimo di cellule somatiche consentite nel latte crudo di vacca in 400.000 cellule per ml. Il parametro ha, ovviamente, l’intento di preservare i consumatori di latte “fresco” ma, di riflesso, investe anche la lavorazione del Parmigiano, che rischia di “macchiare” la propria ottima reputazione. Ma cosa sono le cellule somatiche? Si tratta di elementi cellulari derivanti dal sangue

Ecco i contributi per migliorare il latteè in vigore dal 15 settembre il regolamento della Camera di Commercio per il settore zootecnico. Obiettivo: sostenere le imprese nell’impegno intrapreso per consentire alprodotto di rientrare nei parametri europei

e dal tessuto ghiandolare mammario. Un’alta concentrazione di queste cellule può essere frutto di fattori diversi che vanno dall’età dell’animale al suo stato di salute, ma più in generale si fa risalire ad una cattiva gestione dell’ambiente, metodi di mungitura inadeguati o scorretti che facilitano la trasmissione di infezioni mammarie, contribuendo ad aumentare il numero di cellule somatiche. Da una prima ricognizione è risultato che ad oggi circa il 35% del latte prodotto in provincia non rientra nei limiti, un problema che investe di conseguenza ben 450 allevamenti. Dal 1° gennaio 2009 l’Italia non potrà più derogare l’applicazione del parametro e pertanto si pone il problema di favorire gli interventi necessari a mettere al sicuro la

produzione locale. È in questa ottica che la Camera di Commercio ha approvato un nuovo regolamento per la concessione di contributi in conto capitale a favore delle imprese agricole zootecniche della provincia. Il regolamento, approvato nel quadro del Piano Qualità del Latte 2008, promosso insieme alla Provincia di Par-ma, intende promuovere e sostenere gli

di massimo Capuccini

Agropolo a Rabat: più vicina la realizzazioneFInAnzIAmEntI IL PRogEtto PARmIgIAno SI è AggIUdICAto 75 mILA EURo

Un altro passo avanti verso l’agropolo di rabat, la cui realizzazione è al centro di un progetto che vede impegnate la Provincia di Parma, l’Università degli studi di Parma, il Parco scientifico e Tecnologico Parma Tecninnova e diverse aziende del nostro territorio.

L’agropolo, che avrà la funzione di promuovere e realizzare attività di speri-mentazione e ricerca tecnico-scientifica in agricoltura e nel settore agro-industriale, di diventare un centro di eccellenza nella formazione per tecnici e imprese e che costituirà una vetrina per la promozione e la commercializzazione dei prodotti agricoli marocchini e internazionali, verrà costruito all’interno di una grande città dell’agricoltu-ra che sarà realizzata a 10 km dalla capitale del marocco, su un’area di 230 ettari.

Per realizzare questo complesso intervento Provincia, Università di Parma e Parma Tecninnova hanno avviato da oltre un anno uno speci-fico gruppo di lavoro. ne è scaturito un progetto presentato dal Parco scientifico Parma Tecninnova in risposta ad un bando del ministero

per il commercio internazionale: il progetto si è aggiudicato un finanziamento di circa 75.000 euro, arrivando al quinto posto di una graduatoria nazionale di circa quindici progetti ammessi a contributo.

ad agosto una delegazione si è recata in marocco per presentare ai partner la ver-sione finale dello studio di fattibilità per la realizzazione del centro; ne facevano parte per la Provincia di Parma il vice presidente Pier Luigi Ferrari e simona morini dell’Uffi-cio relazioni internazionali; per l’Università il pro rettore sandro Cavirani, il responsabile scientifico del progetto andrea Fabbri, il ricercatore Giuseppe Vignali, il referente tecnico dello studio di fattibilità Barbara Panciroli e per il Parco Parma Tecninnova il direttore Guido Gerboni.

Il prossimo appuntamento, da realizzare in collaborazione con le associazioni datoriali e la Camera di Commercio, è previsto in autunno, con un convegno a Parma per la presentazione del progetto al territorio e l’identificazione delle imprese e dei soggetti locali interessati alla partecipazione.

Nella foto: la delegazione parmigiana che il 19 agosto scorso ha effettuato la missione in Marocco per verificare lo studio di fattibilità

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41il mese settembre 2008

Ecco i contributi per migliorare il latte

interventi di assistenza tecnica finalizzati ad assicurare gli standard qualitativi del latte destinato alla trasformazione in Parmigiano-Reggiano. Gli interventi ogget-to del contributo sono le consulenze rese all’azienda agricola e i servizi finalizzati al miglioramento del contenuto in cellule somatiche rilevate trimestralmente in stalla. Le analisi di laboratorio possono

essere ammesse fino ad un massimo del 30% della spesa complessiva finanziabile. Il contributo concedibile è commisurato al 50% dell’onere sostenuto e documentato dall’azienda, e comunque fino alla misura massima di 500 euro. Il regolamento (di-sponibile insieme alla relativa modulistica nel sito della Camera di Commercio, www.pr.camcom.it, alla voce “contributi alle

imprese”) sarà in vigore dal 15 settembre e fino al 31 dicembre 2008. Le domande potranno essere presentate solo a partire dal 15 settembre (non verranno quindi accettate domande presentate in data antecedente) e concorreranno al contribu-to in stretto ordine cronologico di arrivo/presentazione fino ad esaurimento dello stanziamento disponibile.

Il sistema-Parma sbarca in Canada. Dal 13 al 18 settembre una delegazione della Camera di Commercio di Parma alla quale si aggiungono alcuni rappresentanti delle associazioni del territorio sarà in missione istituzionale ed economica a Toronto e a montreal.

L’obiettivo è presentare il terriotrio e le sue peculiarità oltre che consolidare rapporti già proficui con il mondo economico e istituzionale canadese. Particolare attenzione verrà dedicata alla promozione dell’aspetto culturale e turistico, in vista anche della visita “di ritorno” di buyer canadesi, in programma nella seconda metà di ottobre. In quell’occasione sarà possibile organizzare incontri one-to-one con le nostre aziende in modo da favorire i contatti e le eventuali partnership. “Questa missione – spiega il presidente della Camera di Parma andrea zanlari – rappresenta un importante momento di promozio-ne del sistema-Parma. L’iniziativa si inserisce nel quadro di una serie di incontri che in questi anni abbiamo promosso proprio per aprire alle nostre imprese nuovi ed importanti mercati esteri”.

La promozione passa dal CanadaLA mISSIonE gIUntA E ASSoCIAzIonI SARAno A toRonto E montRAL

Via libera al distretto per il Prosciutto di ParmatERRItoRIo L’EntE oPERERà nELL’AmbIto dEI 18 ComUnI PRodUttoRI

Il Distretto del Prosciutto è una realtà per il nostro territorio. Dopo un iter durato più di due anni è stato firmato il 1° agosto scorso un accordo di programma tra 34 diversi soggetti, pubblici e privati, con il quale si avvia la fase realizzativa ed opera-tiva del Distretto. L’accordo definisce infatti una serie di atti operativi e concreti in ri-sposta alle esigenze primarie del territorio interessato alla produzione del prosciutto e avvia un modello di governo del settore coinvolgendo tutti gli “attori” in campo. Principalmente tre sono gli ambiti di lavoro comune: la qualificazione e valorizzazione dell’ambiente in cui la produzione avviene, le scelte urbanistiche e di pianificazione territoriale comuni ai 18 enti locali interes-sati, la definizione delle linee strategiche per lo sviluppo di questo settore dell’agro-alimentare. “è stato un percorso lungo e non sempre facile - ha detto al momento della firma il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari - Quello di oggi è un passo estremamente importante: una prima tappa di enor-

me significato che prevede un “dopo”, che non potrà che essere la formalizzazione del distretto”.

“é la prima volta – ha spiegato Tiberio rabboni, assessore regionale all’agricoltu-ra che ha assunto il ruolo di coordinatore del Tavolo – che tanti soggetti pubblici e privati si mettono assieme per dare risposte concrete e realistiche a problemi che sono comuini”.

nei tre macro-ambiti d’intervento indi-viduati sono previste numerose iniziative: interventi in materia urbanistica, la realiz-zazione di due aree produttive sovracomu-nali - a Pilastro e a Collecchio - dedicate alla filiera di lavorazione della carne suina, l’individuazione di norme circa le aree produttive già esistenti e la definizione di sistemi di perequazione tra Comuni; inter-venti a favore dell’ambiente concentrati sul potenzia mento del sistema fognario e del

sistema di depurazione delle acque; iniziative per l’ulteriore sviluppo e crescita di tutto il comparto produttivo delle carni suine.

Nella foto: un momento della presentazione del Distretto, avvenuta in Provincia il 1° agosto scorso

economia

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42 il mese settembre 2008

“Artigiani a Palazzo” si presenta sem-pre più preziosa e interessante,

da un lato per l’estro e l’abilità artigiana degli espositori che si traduce nell’alta qualità dei prodotti esposti, dall’altro per la ricchezza degli eventi collaterali che faranno da degna cornice nei tre giorni dell’esposizione.

La mostra mercato di artigianato artisti-co, tradizionale e alimentare organizzata dalla CNA di Parma, divenuta un appun-tamento imperdibile per gli appassionati di tutta Italia, capace di presentare al grande pubblico il frutto del lavoro di decine di abili artisti/artigiani, avrà an-cora come palcoscenico le splendide sale della Reggia di Colorno che a loro volta costituiscono una perfetta scenografia in grado di rappresentare un valore aggiunto per le opere esposte.

Il portone della Reggia si aprirà venerdì 26 settembre alle 19,30 per consentire il taglio ufficiale del nastro da parte delle Autorità cui farà seguito un concerto lirico sinfonico e il buffet realizzato dagli allievi dell’Istituto Alberghiero di Salso-maggiore in collaborazione con ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana che ha sede nella stessa Reggia.

Sabato 27 e domenica 28 la mostra sarà aperta al pubblico ininterrottamente dalle 10 alle 20 e allora protagonisti saranno gli scultori, i creatori di abiti e costumi, i pittori, gli incisori, gli stampa-tori, i restauratori, i ceramisti, gli artisti

EVEnto dAL 26 AL 28 toRnA “ARtIgIAnI A PALAzzo” ALLA REggIA dI CoLoRno

Tre giorni di esposizioni, concerti ed eventi con la mostra mercato dell’artigianato artistico, tradizionale ed alimentare organizzata a Colorno dalla CNA di Parma

Un week end per gli artigiani

del vetro, i liutai, i pasticceri con le loro creazioni per la gioia dei tanti visitatori. Le novità non finiscono qui, in quanto si potrà visitare la mostra di produzioni ali-mentari a cura della Associazione “Donne in Campo” della C.I.A. (Confederazione Italiana Agricoltori) di Parma e delle im-prese artigiane di CNA Parma.

Ricco inoltre il programma degli eventi collaterali. Venerdì 26 è previsto il con-certo del Luciano Cavalli Quartet con un live eclettico che andrà idealmente “Da Vivaldi ai Beatles”. Sabato 27, dalle ore 16, e in collaborazione con la libreria Panciroli, l’appuntamento sarà con “Mu-sica e poesia”, presentazione dei poeti e scrittori parmigiani Laura Puglia e Gian-carlo Baroni.

Alle 17.30 andrà in scena lo spettacolo di danze etniche a cura della Compagnia di danza “Terra di Danza”. Domenica all’insegna della musica con ben 5 con-certi: alle ore 10 il Dedalus Ensamble, alle 15 un concerto di musica classica e a partire dalle 17 tre appuntamenti con la musica gypsy-jazz del Trio Django’s Finger, un concerto per organo e cembalo alla Chiesa di San Liborio e le musiche popolari e medievali a cura della Compa-gnia del Lorno.

Visita gratuita con possibilità di assaggi anche per l’Antica Grancia Benedettina di Sanguigna in quanto a tutti i visitatori di Artigiani a Palazzo sarà offerto un ticket gratuito.

economia

di Fabrizio Furlotti

Nella foto la “Reggia di Colorno”, dove dal 26 al 28 settembre si svolgerà Artigiani a Palazzo

La Cna di Parma interroga i propri associati e cerca di trarre indicazioni utili sulla propria capacità di interpretare i bisogni delle aziende e degli imprenditori. oggi che anche le associazioni di categoria sempre più si vanno strutturando come vere e proprie aziende di servizio, tale verifica rientra in una prassi consolidata nel “mar-keting mix”. Per questo la Cna di Parma, nell’ambito del progetto di riorganizzazione interna iniziato lo scorso anno, ha struttura-to un questionario inviato a tutte le imprese associate al fine di sondare il grado di soddisfazione da parte degli imprenditori.

Quattro le aree in cui sono state suddi-vise le domande: anagrafica (natura giu-ridica, fatturato, regime contabile, settore di attività e se l’impresa è anche cliente), aree di interesse per la gestione, rapporti con Cna e grado di soddisfazione sui ser-vizi erogati (solo se è cliente), valutazione generale. Ben più articolata e segmentata la risposta che le imprese hanno formulato in merito alle aree di interesse, segnalan-done, ovviamente con percentuali assai di-verse, oltre 40. Le aree che hanno ottenuto il maggior interesse sono state il fiscale (la contabilità semplificata ha ottenuto il 62% sul totale); le paghe (nello specifico le bu-ste paga sono al 49%); l’ambiente, la sicu-rezza e la qualità (la sicurezza è al 32%); la comunicazione e marketing (con web e sviluppo di identità al 23%); informatica; innovazione. ma altre voci compaiono tra gli interessi degli intervistati: assicurazio-ne, immobiliare, ricambio generazionale, internazionalizzazione, nonché il servizio di segreteria (38%) e di fatturazione/preventi-vazione (27%) e, dietro domanda specifica, la formazione sulle nuove tecnologie (64%) oltre i servizi per lo sviluppo commerciale (61%). nel settore fiscale verrebbe visto con favore l’utilizzo di consulenti differenti specializzati nei diversi ambiti (55%) anzi-ché essere seguiti da un unico consulente (45%) e viene valutato favorevolmente un costo “ad intervento” (51%) al posto di un contratto annuale di assistenza omnicom-prensivo (49%).

gli associati votano i servizi della CnA

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43il mese settembre 2008

Settembre sarà un mese decisivo per le Fiere di Parma che dovranno

sciogliere diversi nodi, primo fra tutti il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e la riconferma del rapporto con Federa-limentare per Cibus.

I mesi scorsi sono stati infatti difficili già a partire dall’approvazione del bilan-cio 2007: “Un esercizio non positivo”, come è stato definito dai vertici, che ha registrato una perdita di 571mila euro, in parte dovuta alla persistente stagnazione dei mercati di riferimento, ma in parte anche a “scelte gestionali degli organi delegati che hanno generato costi ed impegni non previsti”.

Sullo sfondo si agita l’inevitabile con-fronto tra Cibus e altre Fiere, Tutto Food in primo luogo. La prima edizione, nel 2007, è stata, come prevedibile, interlo-cutoria, ma con l’assegnazione dell’Expo a Milano nel 2015 la concorrenza si è fatta agguerrita e oggi l’edizione 2009 si presenta già come “la prima tappa di avvicinamento all’Expo 2015 di Milano”, con un inevitabile rafforzamento di peso e immagine.

In questo contesto è arrivato come una ventata d’aria fresca il buon successo dell’edizione 2008 di Cibus; un successo di pubblico e di operatori, che ha ridato speranza a quanti volevano lottare fino in fondo per dare continuità all’attività

bILAnCIo IL 2007 SI è CHIUSo In PASSIVo dI 571mILA EURo

A settembre si rinnova il CdA. Federalimentare: ok per Cibus

dove vanno le Fiere?

fieristica cittadina. E infatti è di agosto la notizia che Federalimentare si appresta a sancire definitivamente il mantenimento di Cibus a Parma e il prolungamento del contratto con le Fiere, dopo che la maggioranza delle filiere ha confermato quanto deciso qualche settimana fa dal Comitato di presidenza. La contropartita dovrebbe limitarsi a nuovi investimenti per ampliare i parcheggi, un nuovo in-gresso e passaggi percorribili al coperto fra un padiglione e l’altro.

Praticamente nulla a fronte del rischio che Federalimentare potesse abbando-nare Cibus per posizionarsi a Milano, segnando così un inevitabile declino per la più prestigiosa delle nostre manifesta-zioni. Così non sarà e questo rappresenta un punto di partenza fondamentale sia per affrontare il rinnovo del CdA che per gestire il rapporto con Milano in chiave 2015. Riprende infatti corpo l’ipotesi che Parma possa giocare un ruolo nelle future manifestazioni e in questo senso non va dimenticato che la nostra è stata la prima città ad aver siglato un protocollo di sinergia e di intesa con Milano. L’ac-cordo, firmato lo scorso 6 dicembre mira a coinvolgere diversi settori della nostra città durante l’evento: dall’aeroporto Verdi alla sede fieristica, dai musei alle gallerie, dagli alberghi ai ristoranti.

Se il rapporto tra Cibus e Federalmen-tare verrà riconfermato fino al 2020, le nostre fiere potrebbero diventare il “Cavallo di Troia” attraverso il quale far passare l’intero sistema Parma, andando a cementare così un rapporto organico tra il capoluogo lombardo e la nostra città. I prossimi mesi saranno pertanto decisivi sia sotto il profilo diplomatico che manageriale; in questo senso i nomi che andranno a comporre il CdA delle Fiere potranno dare indicazioni utili sulle strategie che si intendono adottare nei prossimi anni.

di massimo Capuccini

In alto: un’immagine di Cibus 2008; sopra Da-niele Auricchio, presidente di Federalimentare all’inaugurazione di Cibus Roma 2007 La

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44 il mese settembre 2008

La Provincia investe nella formazione

varie

Scuola per l’EuropaTrasLoCo In VIa TosCana

È stata raggiunta l’intesa per il trasferimento di proprie-tà dalla s.p.a. “Città delle Scienze”, al Comune di Par-ma dell’area limitrofa al Cam-pus universitario dove dovrà sorgere la nuova sede della Scuola per l’Europa. Intanto, in attesa che la nuova sede sia pronta, le classi superiori della Scuola per l’Europa (4°, 5°, 6° e 7° anglofone, franco-fone e italiane; una settantina di alunni dai 14 ai 18 anni) avranno a loro disposizione nuove aule nel polo scolastico realizzato dalla Provincia in via Toscana: si tratta di un trasloco temporaneo reso necessario dalla carenza di spazi nella sede temporanea della scuola, in via Saffi.

oltretorrenteIn arrIVo nUoVI ConTrIBUTI

Contributi in conto interessi per il sostegno creditizio alle imprese commerciali dell’Oltretorrente: questo il “cuore” del piano pluriennale di sostegno economico pro-mosso dal Comune di Parma per rilanciare il quartiere “di là dall’acqua”. I bandi sono stati aperti lunedì 25 agosto, e scadranno alle 12 del 3 novembre. Coinvolti in questo progetto anche CCIAA, Cooperativa Artigiana di Garanzia, Cooperativa di garanzia fra commercianti, Cofiter di Bologna, Ascom, Confesercenti, Apla Confar-tigianato, GIA e CNA. Info, bandi e allegati sul sito del Comune www.comune.parma.it o, in cartaceo, in Municipio e al Duc.

ViabilitàFUnzIona La VIaBILITà IKea

Entro l’anno Ikea avrà una sua viabilità dedicata: chi arriverà dall’autostrada infatti prenderà via Colorno e, superato il caval-cavia della tangenziale, girerà a destra finendo nel nuovo mo-bilificio svedese. Nel frattempo il traffico sarà deviato sul quartiere Spip e sui via Burla in entrata, mentre in uscita dal centro commerciale seguirà via Ugozzolo, strada Nuova Naviglio e quindi via Carra per ritrovarsi davanti all’autostra-da. Per chi arriva da Parma e dalla zona est, invece, l’uscita è quella di via Mantova sulla tangenziale prima di imboccare via Burla fino alla rotatoria d’ingresso al mobilificio.

Treno e bus, a Parmaun solo biglietto

Grazie al progetto Stimer, promosso dalla Regione, dai Comuni con più di 50mila abitanti e dalle società di trasporto pubblico,

si potrà sottoscrivere un’unica tessera che comprende, insie-me all’abbonamento annuale per le tratte ferroviarie regiona-li, anche abbonamenti annuali al trasporto pubblico della città di partenza e di arrivo. A Parma l’abbonamento annuale Tep potrà essere sottoscritto al costo di 150 euro invece che 230 euro; dal 1° settembre può essere acquistato direttamente nelle biglietterie delle ferrovie.

dIRItto ALLo StUdIo

Alloggi, sul sito diEr.Go. le graduatorie

L’8/9 verranno pubblicate sul sito di dell’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superio-ri dell’Emilia Romagna) www.er-go.it le graduatorie predefi-nitive del Bando 2008/2009

per l’assegnazione dell’alloggio a studenti iscritti ad anni succes-sivi di tutti i corsi di laurea, di laurea spe-cialistica a ciclo unico,

di laurea magistrale a ciclo unico, di laurea magistrale, di laurea specialistica, matricole dei corsi di laurea specialistica e magistrale e studenti iscritti ai corsi di specializzazione dell’Emilia Romagna.Info: 051-6436900.

SERVIzIo CIVILE

Nuovi cittadinicrescono 2008

Dieci posti per dieci giovani cittadini migranti che vogliono vivere l’esperienza del servizio civile. È questa l’offerta resa disponibile con il progetto “Nuovi Cittadini Crescono 2008”, presentato da Forum Solidarietà in collaborazione con la Provincia. I giovani stranieri tra i 18 e i 28 anni residenti in Italia e in regola con la normativa per il soggior-no nel nostro Paese possono richiedere informazioni allo Sportello Provinciale Azione 18 – 28 in Piazzale Barezzi 3, tel. 0521.931.333, fax 0521.931.318, e-mail [email protected], sito web www.sociale.parma.it

APPUntAmEntI

Il 4/10 una... Sirenataal chiaro di luna!

Leonardo Manera, Kalabru-govic, Stefano Chiodaroli, Claudio Batta, Fabrizio Casa-lino: il 4/10 Parma festeggerà la giornata provinciale delle pubbliche assistenze con

la comicità di Zelig e Colorado Cafè. La serata, organizzata dal coordinamento provin-ciale delle pubbliche assistenze, inizierà alle ore 21 al Pala-cassa e sarà condotta

da Ellen hidding. Il ricavato dell’ingresso, che costerà 25 euro, andrà in progetti per la riorgranizzazione del trasporto sanitario.Info: www.pubbliche.parma.it

Il nuovo bando scade il 26 settembre

Una formazione professionale che pensa al territorio, alla

costruzione del suo sviluppo e della qualità sociale. È questo in sintesi l’obiettivo della consistente azione promossa dalla Provincia con il bando 2008: un investimento di 4 milioni e seicento mila euro per pro-getti di formazione professionale che mirano a sostenere la competitività e l’innovazione del sistema produttivo

locale, la sostenibilità ambientale, la qualità del lavoro. Il bando, aperto fino al 26 settembre, è il risultato di un percorso avviato con l’accordo quadro e l’intesa triennale che la Provincia ha stretto con la Regione, sulla base di una condivisione con le forze economiche e sociali del territorio, ed è stato arricchito anche dalle analisi dell’Osservatorio del Mercato del lavoro provinciale. “Il bando - sottolinea l’assessore alle Politiche Attive del Lavoro e alle Pari Opportunità, Manuela Amoretti - va considerato innanzi tutto come un proficuo investimento economico, che sarà messo a disposizione di quei soggetti della nostra provincia capaci di dimostrare il rispetto di alcuni punti fondamentali. Innanzitutto il progetto presentato deve assicurare la possibilità di inclusione delle fasce deboli della nostra società e dimostrare la capacità di incentivare e far crescere la sostenibilità ambientale. A questo occorre aggiungere, come aspetto fondamentale su cui i progetti dovranno puntare, il tema della sicurezza sul lavoro. Il promotore della singola proposta deve infatti garantire la presenza ed il pieno utilizzo di tutti i moduli sulla sicurezza e, nel caso di individui stranieri, assicurare la presenza di un mediatore culturale per permetterne la piena comprensione. Va poi ricordato che il 2009 è stato eletto anno europeo per l’innovazione: coerentemente a tale proposito, il nostro obiettivo è proprio la premiazione dei progetti di cui sarà possibile cogliere la chiara portata innovativa”. Info e dettagli del bando su www.notizie.pr.it

in breve

Corsi di formazione gratuiti per i volontari

Forum Solidarietà ha presentato un ricco program-ma di iniziative formative gratuite per i volontari

delle associazioni di volonta-riato, in programma nei mesi autunnali: corsi, laboratori e seminari rivolti al singolo volontario o all’associazione sui seguenti temi. I percorsi forma-tivi sono organizzati da Forum Solidarietà nella sede di Parma, in borgo Marodolo 11, e nelle sedi periferiche di Fidenza, Borgo Val di Taro e Traversetolo. Info: tel. 0521.228330.

LAVoRo stanziati QUattRO miliOni e seicentO mila eURO

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45il mese settembre 2008

Un corso per...assaggiare i formaggi

Si terrà dal 14 ottobre al 18 no-vembre prossimi nella Camera di Commercio di Parma (palazzo Borsa via Mercati

9/c) il corso per Aspiranti Assaggiatori di Formaggio organizzato dall’Organizza-zione Nazionale Assaggiatori Formaggi: le lezioni saranno tenute da docenti e maestri assaggiatori, e il superamen-to dell’esame finale darà diritto all’iscrizione nel Libro degli Assaggiatori ONAF. Il costo dell’iscrizione, da effettuare entro il 9/10, è di 240 euro: info e preno-tazioni al 0521/834655 - 338/2902374.

Lo sport narratoper immagini

Dal 6 al 28 settembre, al Circolo Castellazzo di Parma, sarà possi-bile visitare una mostra

di opere a olio e disegni di Gerardo Lunatici dedicata al tema dello sport. Tennisti in movimento, cavalli, ma anche scene di combattimento di pu-gili e corpo a corpo nei campi di rugby… Opere quasi sempre di piccole dimensioni, che rac-chiudono in sé l’immagine del momento cruciale, dell’acme dell’azione sportiva. Info: www.castellazzo.it

Il 24 settembre ilconvegno sulla logistica

Il convegno Magazzino “In & Out. Sincro-nizziamo la supply chain”, organizzato da Logisticamente.it per il 24 set-

tembre, sarà all’insegna delle novità. La prima è la sede: non più Parma ma il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. La seconda è il partner, l’Unione Parmense degli Industriali. In-fine l’agenda, suddivisa in due sessioni: il mattino sarà dedica-to al ‘Magazzino IN’, mentre il pomeriggio al ‘Magazzino OUT’. La partecipazione al convegno è gratuita previa iscrizione su www.logisticamente.it.

temPo libero il14/9, nOve itineRaRi in bici tRa le Ricchezze della bassa

Porcolonga: pedalando “slow” nel Mondo Piccolonove itinerari tra rocche e castel-

li, luoghi ricchi di storia, suggestione e poesia, gite in barca e santuari gastronomici: un’occasione unica per visitare, ma soprattutto vivere i luoghi che furono gli scenari naturali per il “mondo piccolo” di Giovannino Guareschi e che aiutarono nell’ispira-zione il genio immortale di Giuseppe Verdi. è quanto propone la Porcolon-ga d’autunno domenica 14 settembre rivolgendo l’invito a tutti coloro che amano il ritmo cadenzato di una biciclettata assolutamente “slow”, alla scoperta delle ricchezze della Bassa, viste e gustate da un punto di vista insolito, ma non meno piacevole. organiz-zata da “La strada del Culatello di zibello” in collabora-zione con l’UIsP Provinciale, l’aPT dell’emilia romagna, la Provincia, la Camera di Commercio di Parma e i nove Comuni interessati, la Porcolonga d’autunno vedrà gruppi

in breve

Un intervento d’eccezioneè stato eseguito con successo presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma un trapianto di rene ABO incompatibile da donatore vivente: è il primo in Italia

SAnItà la mOGlie è dOnatRice del maRitO nOnOstante i dUe GRUPPi sanGUiGni incOmPatibili

Il primo trapianto di rene AB0 incompatibile da donatore vivente mai eseguito in Italia è stato

effettuato nelle scorse settimane presso l’Ospedale Maggiore di Parma. Si tratta di un intervento per lo più eseguito in paesi quali il Giappone, gli Stati Uniti ed in Svezia e che fornisce una nuova opportunità per il trapianto di rene da donatore vivente. Ciò ri-sulta particolarmente rilevante a causa della ridotta disponibilità di donatori cadavere. (la lista d’attesa è arrivata a tre anni di media). L’utilizzo di donatori AB0 incompatibili potrebbe aumentare di almeno il 20-30% le opportunità di identificare un potenziale donatore vivente. Nel caso del trapianto eseguito a Parma, il rene è stato donato dalla moglie, di gruppo sanguigno A1, al marito, di gruppo sanguigno 0.

“L’intervento permetterà all’Ospedale di Parma di diventare un centro di riferimento. Aumentano infatti le chances per i pazienti – dichiara Umberto Maggiore responsabile del reparto degenze del Centro Trapianti dell’U.O. di Nefrologia – Quando si pianifica un trapianto da donatore vivente, quello d’elezione, ci si è sem-pre fermati al primo ostacolo, quello della compatibilità dei gruppi sanguigni. Ora abbiamo superato questo problema”. Come è noto l’appartenenza a diversi gruppi sanguigni determina una serie di incompatibilità di donazione, a causa dell’intervento degli anticorpi. Per effettuare un trapianto di rene AB0 incompatibile è necessario instaurare sul ricevente un trattamento desensibilizzante, che ha inizio circa un mese prima del trapianto. Il trattamento desensibilizzante prevede la rimozione di anticorpi dal sangue e l’inibizione della produzione di anticorpi contro il gruppo sanguigno estraneo. “A Parma si è adottato un protocollo simile a quello utilizzato in Svezia, che fa ricorso ad una particolare tecnica di rimozione selettiva degli anticorpi contro il gruppo sanguigno estraneo e la somministrazione di farmaci immunosoppressori che inibiscono la produzione degli anticorpi. Non abbiamo effettuato l’asportazione della milza e il decorso post intervento è del tutto simile a quello di un altro trapiantato”. Il paziente è stato seguito, oltre che da Umberto Maggiore, anche da Carlo Buzio direttore dell’U.O. di Nefro-logia. I chirurghi sono stati Maria Patrizia Mazzoni e Enzo Capocasale (U.O. Clinica chirurgica e dei trapianti d’organo) e Raffaele Dalla Valle (U.O. Chirurgia d’urgenza), fondamentale per il trattamento desensibilizzante sono stata Maria Sassi (U.O Immunoematologia e trasfusionale), il personale tecnico del Centro e Paola Zanelli (U.O. Genetica medica). Nella foto: Buzio, Sassi, Maggiore.

di circa 25 “ciclisti della domenica” darsi appuntamento nella piazza di ciascuno dei nove paesi che fanno parte della “strada del culatello di zibello” in attesa che si abbassi la bandierina del via per intraprendere i relativi percorsi, sempre assistiti da guide professionali fornite dall’UIsP. Da Fontanellato, Polesine, roccabianca, Colorno, sissa, san secondo, Busseto, soragna e zibello

i serpentoni si snoderanno per le pianure della Bassa attraverso itinerari segnalati, per distanze che vanno dai 35 ai 50 chilometri e che prevedono diverse soste tese a gratificare lo spirito e il corpo. Per partecipare occorre iscriversi all’UIsP di Parma (0521/707411) segnalando il percorso che si intende affrontare e versando 35 euro (ragazzi dagli 8 ai 12 anni 20 euro), quota che compren-de tutto. Info: tel. 0524/939081.

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provinCia

Inaugura con il nuovo anno scolastico la cittadella dell’educazione di Noceto. Venti aule per le elementari, sei sezioni per la materna. Il 13 settembre la presentazione ufficiale

Una “cittadella” completamente dedicata all’istruzione e allo sport: si ispira ai college americani il

nuovo polo scolastico di Noceto dove si concentrano tutti i principali servizi de-stinati all’educazione e alla crescita dei ragazzi. Non solo attività formative ma anche sportive, con impianti e strutture

d’eccellenza, un contesto concepito per accompagnare i giovani dai tre anni alla scuola media e oltre.

Il complesso, la cui inaugurazione coinciderà con l’inizio del nuovo anno sco-lastico, è situato nelle adiacenze dell’asse urbano storico di Noceto che collega, attra-verso via Cavallotti, la Strada Statale della

la matrice padana, e si riferiscono esplici-tamente alla natura di relazione che, dal punto di vista storico, lega la formazione di Noceto al territorio agrario.

Tutt’intorno al nuovo polo scolastico la palestra e il Palazzetto dello sport in continuità con la scuola media Pelacani e a fianco la piscina Coconut. E ancora gli impianti sportivi dedicati al calcio, con il centro “Il Noce” e al rugby (centro spor-tivo “Il Pioppo”), collegati da un percorso ciclopedonale concepito nell’ottica di far muovere i ragazzi in assoluta sicurezza al di fuori dei rischi del traffico.

“Se potessi immaginare un luogo dove far crescere mio figlio, lo immaginerei così”, ha osservato il sindaco Fabio Fecci, che ha voluto ribadire “l’attenzione da sempre riservata da questa amministrazio-ne nei confronti delle politiche scolastiche ed educative”. In effetti le soluzioni spa-ziali, tipologiche e funzionali adottate per il nuovo insediamento, così come le scelte progettuali esecutive e i particolari costrut-tivi, evidenziano la volontà di offrire ai gio-

Sui banchi come al collegeIl nuovo “college” nel centro di noceto consta di numerose strutture dedicate ai servizi scolastici e sportivi (vedi piantina):1. centro sportivo per il calcio “Il noce”2. club house centro “Il noce”3. centro sportivo per il rugby “Il Pioppo”4. club house centro “Il Pioppo”5. campo da calcio a cinque6. campi da tennis7. palestra coperta8. polo scolastico scuola dell’infanzia ed elementare9. bocciodromo10. palazzetto dello sport “7 fratelli Cervi”11. palestra “Bruno slawitz”12. area feste13. scuola media “Biagio Pelacani”14. piscina comunale “Coconut”15. sede Croce Verde16. sede avis17. camminamento ciclopedonale

Il polo dell’istruzione e dello sport

A lato la pianta del polo scolastico e delle strutture sportive e ricreative circostanti. A sinistra, due immagini dell’edificio durante gli ultimi lavori dei mesi scorsi. Nel box a destra, uno scorcio di Noceto

Cisa alla Piazza, al Tetojo, alla campagna verso il Taro.

La veduta dall’alto della nuova cittadella permette di evidenziare come, simbolica-mente, il plesso che ospita la scuola ma-terna e quella elementare, con due corpi di fabbrica posti uno di fronte all’altro formati da due piani fuori terra e gradualmente divaricati alle estremità, uniti al centro da due corpi trasversali che definiscono un chiostro centrale e due corti aperte, suggeriscano l’immagine di un bambino con le braccia alzate. Da terra la scuola appare, nei propri corpi di fabbrica, come contenuta tra due “grandi libri aperti” affioranti dal terreno, che contengono gli spazi per la vita scolastica, generano il chiostro e le due grandi corti per la vita all’aperto, importanti spazi di relazione e di gioco. Le corti sono porticate, secondo

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vani studenti luoghi di crescita in cui, agli aspetti architettonici volti ad interpretare le più avanzate esigenze di funzionalità didat-tica, si uniscono spazi aperti caratterizzati dall’elemento esplorativo e creativo, con attrezzature da gioco e arredi esterni con-cepiti in funzione educativa psico-motoria. Entrambe le strutture del nuovo plesso scolastico sono state progettate con tutti gli accorgimenti necessari a favorire il su-peramento delle barriere architettoniche, con percorsi che raccordano naturalmente, con lievissima pendenza, ascensori, posti auto e servizi igienici per disabili e percorsi esterni caratterizzati da discontinuità dei materiali, atta a garantire la possibilità di percezione visiva e acustica ai non vedenti e a coloro che sono costretti all’utilizzo del bastone.

L’intervento ha rappresentato un investi-mento economico consistente: 8milioni di euro circa, un terzo finanziato dalla Fon-dazione Carpiarma, il restante dal Comune di Noceto stesso. “Si tratta di un’opera fondamentale – aggiunge il sindaco Fecci

noceto cambia volto, ridisegna i propri assetti urbanistici, si proietta nel futuro. Con uno strumento, il PsC (Piano di sviluppo Comunale) che rappresenta, oggi, il dispositivo per eccellenza con cui definire le politiche di sviluppo di un territorio da qui a dieci, quindici anni.

In sostanza il PsC definisce la distribuzione dei servizi, armonizza e individua la localizzazione degli insediamenti urbani e produttivi, la riorganizzazione dei flussi di traffico, lo sviluppo delle frazioni, con particolare attenzione alla promozione della qualità urbana e ambientale. “Possiamo immaginare il PsC - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Bilancio e Finanze, Giuseppe Pelle-grini - come il grande disegno su cui si incardinerà il futuro del paese. Le linee guida individuate dalla normativa sono relative alla promozione e definizione di uno sviluppo sostenibile, a cui non è più pensabile sottrarsi: dal contenimento del consumo del suolo nella scelta delle zone edificabili, al recupero del patrimonio edilizio urbano e rurale, alla tutela delle risorse naturali, al consolida-mento degli insediamenti esistenti”.

ma il PsC deve costituire un modello condiviso, frutto di un lungo percorso in cui l’amministra-zione deve necessariamente confrontarsi con le diverse forze istituzionali e sociali coinvolte, prima di arrivare all’adozione da parte della Giunta comunale dello stesso PsC. Un passaggio che per noceto sembra ormai imminente. “siamo consapevoli – ha precisato l’assessore Pellegrini – della responsabilità politica e amministrativa che sottende all’adozione del PsC. mi piace pensare che questo strumento sia l’espressione di una analisi economica e sociale che rispecchia il nostro territorio. In questi ultimi anni abbiamo potuto constatare come noceto sia divenuto una desti-nazione residenziale appetibile, che unisce alla qualità dei servizi al cittadino e alla posizione pre-collinare una notevole attenzione alla cura dell’ambiente, per non parlare della viabilità e dei trasporti pubblici, che garantiscono collegamenti pressoché immediati con Parma. riteniamo che nei prossimi quindici anni il paese dovrà assestarsi su un numero massimo di abitanti non superio-re ai 14 mila. sarà quindi necessario gestire al meglio l’incremento demografico, in sinergia con l’implementazione di adeguati servizi per i cittadini”.

“riteniamo – ha concluso Pellegrini - che lo sviluppo urbanistico si dovrà basare su un’espan-sione mirata a bassissima intensità abitativa, con insediamenti di qualità e attenzione all’impatto ambientale; sul recupero di vecchi edifici, fabbricati ex-rurali e aree degradate; sul miglioramento della viabilità; sulla conservazione delle zone vergini. Insomma, un modello che vuole essere rispettoso dell’uomo e dell’ambiente”.

PSC: grande attenzione alla viabilità e ai serviziSVILUPPo tERRItoRIALE LE LInEE gUIdA dELL’AmmInIStRAzIonE

– Noceto è un paese in crescita ed è impor-tante avere le strutture adeguate. Comples-sivamente il polo disporrà di 20 aule per la scuola elementare e 6 sezioni di materna”. “Questa scelta di raggruppare in un’unica “cittadella” nel capoluogo alcune delle principali strutture dedicate alla formazio-ne dei giovani e giovanissimi nocetani– ha precisato Fecci – non ha inteso in alcun modo penalizzare il ruolo delle frazioni. Recente è ad esempio l’ampliamento della

scuola elementare di Borghetto, costato circa 450mila euro, di cui abbiamo voluto salvaguardare l’identità e la tradizione. Un atteggiamento che intendiamo confermare anche per il futuro”.

Il polo sarà ufficialmente inaugurato il 13 settembre con una manifestazione che durerà tutta la giornata; ci saranno momenti ufficiali e soprattutto tante inizia-tive, spettacoli e laboratori per i bambini. [Glenda Pelosi]

Sui banchi come al college

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“Qualità dei servizi? così la valutiamo”Quale il giudizio e le aspettative dei cittadini sui servizi comunali? A Collecchio, da due anni, è stato avviato un monitoraggio scientifico

di Daniele Paterlini

Compito delle amministrazioni pubbli-che e degli enti locali, i più vicini al cittadino, è quello di erogare servizi.

E la complessità crescente della società sta determinando, come conseguenza diretta, un’espansione dei servizi verso ambiti fino a pochi anni fa, nemmeno immaginabili. L’amministratore pubblico deve quindi saper rispondere in modo adeguato alle nuove esigenze, tenendo sempre ben presente anche i criteri di economicità, che impongono spesso ri-nunce dolorose. Senza dimenticare che al modo con cui sono erogati i servizi si lega direttamente il giudizio degli elettori. Come orientarsi nelle scelte? Le decisioni sono politiche, ma la possibilità di valutare su dati oggettivi è un’opportunità che oggi sta diventando possibile. Del resto già da alcuni anni esiste un quadro legislativo che dà indicazioni ben precise, sostenute

dalle stesse direttive del Dipartimento della Funzione Pubblica, come quella del 24 marzo 2004 sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini. L’impegno nel miglioramento dei servizi, secondo la direttiva, deve essere supportato da azioni di monitoraggio oggettivo dell’azione che si sta conducendo, siano esse carte dei ser-vizi, certificazioni con norma UNI EN ISO 9001:2000, la rendicontazione sociale delle attività e dei risultati ottenuti. Tutti procedimenti che chiariscono e migliorano i processi interni, per poi offrire maggiore qualità e trasparenza al cittadino.

All’interno di questa cornice sta anche la scelta effettuata un paio di anni fa dal Comune di Collecchio per monitare co-stantemente le informazioni sul rapporto tra cittadino fruitore ed ente pubblico, per conoscere in modo preciso la qualità percepita dei servizi. Il sindaco Giuseppe Romanini spiega nell’intervista i risultati e lo scopo di questo programma.

Sindaco Romanini, come è maturata la

scelta di monitora-re oggettivamente la qualità dei ser-vizi erogati?

“Si tratta di un indirizzo di lun-go periodo che questo Comune ha adottato. Il soddisfacimento delle necessità e delle esigenze del cittadino è sempre stata una priorità, perseguita anche a livello organizzativo con il coinvolgimento dei dirigenti e del personale. Abbiamo seguito con attenzione l’evoluzione del quadro legislativo e ad un certo punto non ci siamo più accontentati di dati numerici, ma abbiamo cercato di avere indicazioni oggettive anche sul lato della percezione da parte degli utenti dei servizi”.

Quali informazioni cercavate?“Volevamo sapere che qualità fosse

percepita dai cittadini e in che rapporto stava con le attese. Il miglioramento

Il trasporto scolastico osservato speciale del 2007nel 2007, il Comune di Collecchio ha

posto sotto la lente dell’osservatorio sulla Qualità dei servizi, il progetto realizzato con la collaborazione della società sinopsis Lab di mantova, il servizio pubblico di traspor-to scolastico. In modo analago a quanto avvenuto lo scorso anno, quando lo studio aveva riguardato il servizio UrP, l’analisi si è concentrata non tanto sul giudizio sull’ero-gazione del servizio (dato che comunque è stato acquisito), quanto sul rapporto tra aspettative sulla qualità del servizio e la qualità percepita.

Lo studio ha preso come riferimento gli utenti del servizio, ossia gli alunni. I questionari di rilevazione, sono perciò stati consegnati ai genitori dei bambini iscritti per l’anno 2007-2008 e, complessivamente, sono state raccolte 57 testimonianze, per un totale di circa 70 bambini. Il primo risultato

Il Municipio di Collecchio. In alto l’URP e il sindaco Giuseppe Romanini. Nell’altra pagina la Sagra della Croce

significativo che è emerso dall’analisi dei dati è che la qualità del servizio così come è percepita dai genitori è molto buona, rapportata in una scala da 1 a 10 è infatti di 8,51. In particolare, il dato scomposto, porta a questi risultati (sempre da leggere in scala da 1 a 10):

aspetti tangibili 8,30 affidabilità 8,70 capacità di risposta 8,36 capacità di rassicurazione 8,54empatia 8,65analizzando la qualità del servizio non

solo come livelli di prestazioni raggiunte, ma anche come grado di discrepanza tra le aspettative degli utenti e le loro percezioni, è stato riscontrato un indice prossimo allo zero (-0,58) che evidenzia come le esigenze e le aspettative dei cittadini siano soddisfat-te dal servizio offerto.

provincia CoLLECCHIo

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della qualità della vita è un elemento fondamentale dell’azione di governo. La verifica dell’andamento dei singoli servizi non può essere delegata ad una sola e vaga indagine di opinione. Occorrono strumenti scientifici”.

Come li avete ottenuti?“Dopo attente valutazioni abbiamo scel-

to un partner specializzato, Sinopsis Lab di Mantova e abbiamo attivato un sistema di rilevazione dati”.

Quando avete iniziato la rilevazione?“Il primo servizio ad essere monitorato è

stato l’URP nel 2006, nel 2007 è stata la volta del servizio pubblico di trasporto sco-lastico. I dati raccolti in modo scientifico da Sinopsis Lab, sia attraverso questionari, che software statistici, hanno permesso di oggettivizzare la percezione del servizio da parte dell’utente”.

E come li avete utilizzati?“Conoscere questi dati permette in pri-

mo luogo di migliorare il servizio, tenendo conto degli aspetti percepiti come più deboli. Poi possono rappresentare una con-ferma o meno di quanto si attende l’am-ministratore, che può correggere la propria azione. Infine permettono di far emergere indicazioni in divenire, richieste che non si sono ancora manifestate apertamente. La conoscenza dei dati permette di essere perciò più preparati e ricettivi”.

Avete avuto sorprese analizzando i dati?“Diciamo che nel complesso i due servizi

su cui abbiamo svolto le rilevazioni hanno dato risultati buoni in termini di qualità percepita. Ma non è il giudizio finale in una ricerca di questo tipo che conta, bensì le indicazioni contenute nei dati, in particolare quelle critiche. Come ad esempio gli orari di fruizione del servizio, la tipologia di richieste che vengono fatte in un certo periodo o anche l’approccio. A volte sembrano dettagli che non incidono sul servizio, ma così non è per il cittadi-no. E la possibilità offerta dai programmi informatici di rilevare le criticità quasi in tempo reale, diventa un grosso aiuto per-ché permette di anticipare le scelte”.

provinciaCoLLECCHIo

La tradizione fa risalire la sagra della Croce ad un ‘frammento della Croce di Cri-sto’ portato dai Cavalieri dalla Terra santa. In tempi più recenti, con una risoluzione, maria Luigia Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla concesse a Collecchio, il 19 giugno 1838 di poter organizzare ’una fiera pel traffico de’ bestiami e delle merci la quale sarà tenuta il lunedì successivo alla terza domenica del mese settembre in ogni anno …’. Il luogo indicato per l’organizza-zione della manifestazione era il porticato e la corte adiacente al palazzo del marche-se Lodovico Della rosa-Prati. ancor oggi il mese di settembre, a Collecchio, coincide con il periodo degli spettacoli e delle feste. Cerimonia di apertura sabato 13 settembre con il Complesso musicale ‘Città di Collecchio’, in concerto a partire dalle ore 16 lungo le vie del capoluogo, mentre per le ore 22 sono attesi i fuochi d’artificio come da tradizione nell’area del Luna Park. Le giostre ed i divertimenti resteranno con-tinuativamente fino al 21 settembre, mentre i banchi del mercato della Croce saranno presenti nei due fine settimana del 13, 14, 15, 16 e 20, 21 settembre.

accompagna la sagra un carnet ricchis-simo di eventi speciali ed iniziative ricor-renti, che si sviluppano lungo il calendario, fino al 18 ottobre. eccoli suddivisi per categoria, l’elenco completo e la locandina può essere consultata sul sito internet del Comune, www.comune.collecchio.pr.it

sPorTTutti gli sport praticati a Collecchio

saranno protagonisti di eventi e manife-stazioni specifiche. si parte con il Torneo Interregionale di Calcio categoria allievi, che dal 29 agosto e fino all’11 settembre impegnerà, allo stadio mainardi, i futuri campioni classe 1996 in un trofeo molto ambito anche dalle altre squadre emiliane. Il 3 settembre invece la squadra ufficiale de Il Cervo si misurerà in un’amichevole con il Parma aC presso il centro Parma Calcio. sabato 6 si terrà la 73a Coppa Collecchio organizzata dal Gs Virtus, mentre il giorno dopo al campo sportivo di madregolo si ter-rà l’incontro tra le vecchie glorie. Chi ama la pesca, potrà assistere nel fine settimana successivo alla dimostrazione di pesca a mosca in piazza repubblica e chi ama il tiro al piattello, specialità Fossa, si potrà recare ad oriano per gara di specialità. Pallavolo femminile protagonista con il 5° quadrangolare Lanfranchi al Palasport Leo-ni organizzato da Il Cervo il 14 settembre, poi, due giorni dopo l’attenzione sarà tutta per il ciclismo con la 73° edizione della Coppa Collecchio, riservata agli under 23 e ai dilettanti. Infine a fine mese, il 27, si terrà la gara di bocce regionale al boccio-dromo di Collecchio.

mUsICaDa sempre la musica è protagonista della

sagra della Croce. L’evento clou è il con-certo dell’orchestra cantieri d’arte, che si terrà il 12 alle ore 21 in via Verdi. Prima, il 5 settembre serata in musica con il revival

Taro Taro story alla Corte di Giarola, il Con-certo per organo con il duo danese Brusch, mikkelsen alla Pieve di san Prospero, il Festival Korte Live, dedicata al rock Pro-gressivo e la rassegna rock a madregolo. Fisarmoniche e cabaret l’11 settembre con Corrado medioli, il clarinettista martani e il comico mario adorni presso la sede degli alpini, cui seguirà l’esposizione dei modelli Beltrami e Teknofisa in occasione della fiera. L’organo della Pieve di san Prospero tornerà protagonista il 4 ottobre con il concerto di emanuele Corradi, mentre l’11 sarà la scuola di canto ad esibirsi con la corale Bellini alla sala civica i Prati. Chi ama la danza non dovrà perdere le lezioni di tango, che il maestro Casares terrà alla Casa i Prati il 14, con esibizione dei ballerini anibal Castro e Griselda Bressan, in piazza europa.

arTeLa mostra autunnale a Villa soragna è

dedicata alla collezione Vicini. L’allesti-mento prevede la presentazione pubblica di opere di riccardo Fainardi e antonio Ligabue. Inaugurazione il 27. In prece-denza il calendario artistico del settembre collecchiese prevede la mostra collettiva di pittori collecchiesi al Circolo Il Colle dal 4 al 16 settembre, cui seguirà la mostra fotografica. La presentazione del volume Collecchio di una volta con immagini d’epo-ca e scritti curati da Tiziano marcheselli è prevista invece per il 13 settembre a Villa soragna. Il 7 invece si terrà il Festival Giovanile delle arti alla Corte di Giarola.

amBIenTe e TerrITorIoIn occasione della sagra si potran-

no scoprire alcuni aspetti del territorio collecchiese. Innanzitutto il 14 settembre si terrà la festa degli agricoltori custodi a Pontescodogna. Il progetto di conservazio-ne delle specie avicole e degli ortaggi e delle piante da frutto locali vede coinvolti anche alcuni agricoltori dell’area collec-chiese. al vivaio di Pontescodogna oltre all’esposizione delle piante e degli animali, si potranno prendere contatti con gli esper-ti. Chi volesse invece farsi accompagnare lungo il tragitto storico della Via Francigena attraverso il parco dei Boschi, si dovrà far trovare al Parco nevicati alle 8,30 di do-menica 7. L’arrivo è al museo Guatelli, dove il giorno precedente (sabato 6) si terrà la narrazione “Il Taro e altre storie” a cura dell’associazione amici di Guatelli.

brilla il settembre collecchieseEVEntI LA tRAdIzIonALE SAgRA dELLA CRoCE AVRà InIzIo SAbAto 13

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provincia SoRAgnA

Soragna, settembre d’arte CULtURA dA SAbAto 20 A LUnEdì 22 toRnA LA SAgRA dELL’AddoLoRAtA

Laboratori di pittura per le vie del centro e una mostra sulla storica Festa dei Nasi

Una novità per il tradizionale settembre soragnese e la sua Sagra dell’Addolo-

rata, organizzata dal Comune e dalle Asso-ciazioni Pro-Loco e Famiglia Soragnese.

Tre giorni di eventi e spettacoli a partire

Una giornata dedicata interamente al volontariato sociale, a chi dedica qualche ora del suo tempo ad aiutare gli altri. a soragna sono diverse le associazioni che, il 7 settembre, insieme al Comune e con il patrocinio della Provincia di Parma, si uniscono nell’organizzazione di questo in-contro. “L’evento - spiege l’assessore alla Cultura, stefano sivelli - è un modo per richiamare l’attenzione su come lo sport possa essere un mezzo di aggregazione sociale, anche nel campo dei disabili, e di positivo recupero del loro stato”. La giornata inizia alle 9.30 con il ritrovo delle delegazioni sportive; si sussegui-ranno poi la gara di Handy byke, il tiro con l’arco, il nuoto e la partita di basket in carrozzina. non mancherà neanche l’approfondimento dei pericoli principali a cui i giovani vanno incontro sulle strade e sul lavoro, con la simulazione del Crash test della Polizia municipale e l’incontro “La sicurezza del lavoro e sulla strada”. alle 22.00 la chiusura con il concerto della na’ Banda. [Camilla robuschi]

Volontariato in festada sabato 20 settembre, che dalle 21.00 propone balli latini e americani con il gruppo “Club Cohiba” in Piazza Garibaldi. Domenica 21 settembre è dedicata all’arte e all’espressione artistica giovanile: “Un’idea nuova - sottolinea il vicesin-daco, Stefano Sivelli - volta proprio a facilitare l’acco-stamento con le tecniche artistiche, con la personali-

tà dei pittori e dei soggetti”. Alcuni pittori locali, infatti, al mattino dalle 10.00 e al pomeriggio dalle 16.00, creeranno dei veri e propri laboratori di pittura per ragazzi, dislocati lungo le vie del paese, utilizzando diverse tecniche, supporti e metodi di approccio all’arte.

Un percorso tra artisti ma anche tra piccoli dilettanti di pittura, un momento dove le emozioni e i colori avranno il sopravvento e dove Soragna, città d’arte, come recita il sottotitolo della Sagra di quest’anno, diventerà la cornice ideale per uno scambio reciproco di passioni.

Ma una novità in più è anche il ricordo che la mostra di pannelli in Piazza Gari-baldi evocherà ai visitatori: la famosa e per molti versi riattesa Festa dei Nasi, che in un futuro non troppo lontano potrebbe venire riproposta. La quadreria reale mo-stra i Re Nasoni che lungo gli anni si sono succeduti sul trono. Chiuderà la giornata

il concerto della Crazy Band di Reggio Emilia. La sagra termina lunedì 22 con il tradizionale ma sempre rinnovato e spetta-colare Saggio di Pattinaggio e i “fughet”, fuochi pirotecnici.

di Camilla Robuschi

si protrae fino al 26/9 la consegna dei lavori per il “Violetta di soragna”. Il con-corso di poesia, giunto alla XVI edizione, ogni anno registra un numero sempre più crescente di partecipanti nelle diverse sezioni: poesia inedita, narrativa inedita, libro edito di poesia in lingua, fiaba per l’infanzia. La premiazione è prevista per il 18 ottobre nella rocca di soragna. I testi vanno spediti all’indirizzo della presidentessa dell’associazione Famiglia soragnese, annelena michelazzi roffi: Via Verdi, 36 / 43019 soragna – Pr. Per informazioni: tel. 340 7061490.

Premio Violetta di Soragna

LAngHIRAno

In basso uno scorcio del torrente Parma nel territorio di Langhirano

PARCo IL PRogEtto è gIà StAto SottoSCRItto dALLA SoVRIntEndEnzA PER I bEnI ARtIStICI

nel punto in cui il torrente Parma dopo un tortuoso tragitto nella omonima valle, lascia l’ultima collina prima di

scendere lentamente verso la città e il “grande fiume”, fa mostra, nel territorio di Langhirano, di uno dei paesaggi più suggestivi. Con lo scopo di valorizzare questi luoghi e renderli fruibili alla po-polazione, l’amministrazione Comunale di Langhirano ha dato corpo ad una delibera in cui si prevede la costituzione di un “Parco Fluviale” finalizzata alla riqualificazione ambientale di un’area naturalistica ed alla messa in sicurezza del territorio adiacente,un intervento

già sottoscritto dalla soprintendenza per i Beni architettonici e del Paesaggio.

Il progetto, la cui realizzazione è prevista entro l’anno, si articola in due momenti complementari. Il primo, nella zona a sud del rio Fabiola, prevede la costruzione di gabbioni a

scogliera che avranno la funzione di difesa e saranno realiz-zati direttamente dal servizio Tecnico di Bacino e permetterà di eliminare il rischio di esondabilità dell’area, mentre la seconda azione prevede la costruzione a ovest, nel punto di contatto tra la proprietà privata e il Demanio, di un argine sopraelevato di circa un metro protetto da una barriera in legno verso il torrente, e che avrà la funzione non solo di arredo e riqualificazione ambientale del luogo ma anche di pista ciclabile e pedonale, che rappresenta il primo stralcio di una pista che poi si svilupperà sino al rio Gattara .

Il primo stralcio è frutto di uno specifico progetto redatto in collaborazione dal Comune, la Comunità montana e il servizio di Bacino ed i proprietari dei terreni che si pongono sulla sponda sinistra del torrente.

La seconda parte sarà finanziata dal Comune con contribu-ti dei privati e si svilupperà in lunghezza per circa 500 metri, andandosi a collegare a sud con il vecchio tracciato di strada mulino Fabiola e avrà una larghezza percorribile di circa due metri.

Un Parco Fluviale per riscoprire l’antico rapporto col torrente

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provinciamEzzAnI

dalla scuola... alla piscina!LAVoRI PUbbLICI oLtRE ALLE mEdIE, nUoVE InFRAStRUttURE PER LA PARmA moRtA

Il Sindaco Berselli: “Interventi di grande importanza per un piccolo comune”

I l Comune di Mezzani conta poco più di tremila abitanti,

ma in poco tempo la sua ammi-nistrazione è riuscita a creare i presupposti per dotare il paese di nuove importanti infrastrut-ture che hanno una valenza insieme sociale e simbolica.

Sociale perchè stiamo parlan-do di una nuova scuola media, dotata per altro di pannelli so-lari per la produzione di acqua calda, di una piscina comunale che costituirà un importante spazio di aggregazione per ve-nire incontro alle esigenze dei ragazzi, e dell’inau-gurazione di im-portanti interventi nell’ambito della riserva naturale Par-ma Morta.

Simbolica perchè la scuola media è stata completamen-te finanziata senza gravare sulle tasche dei cittadini e perchè viene costruita ades-so pensando al futuro, una lungimiranza dettata dal costante aumento demografico di Mezzani, “pensando a quei bambini – sottolinea il Sindaco di Mezzani, Meuccio Berselli - che adesso affollano asili e scuole elementari e che domani potranno proseguire gli studi senza allontanarsi da

casa”. Sui dettagli della futura scuola media che sorgerà all’interno di una cit-tadella scolastica che ospiterà anche la cuola elementare, la palestra e l’asilo nido, abbiamo sentito l’architetto capogruppo del team di progettazione , Pierdomenico Belli. “La scuola - dichiara - sarà costruita secondo i moderni principi della bioedili-zia, volti ad assicurare il contenimento dei consumi, e con attenzione alla fruibilità per le persone con disabilità motoria. Accoglierà due corsi completi, quindi sei classi per un totale di 150 alunni, inoltre sarà dotata di aule apposite per laboratori di informatica, educazione tecnica e arti-stica, scienze e musica.

Con la medesima logica di autofinanzia-mento è stato approntato il progetto per

FELIno

tEmPo LIbERo doPPIo SPèttACoLo dEL gRUPPo bAndIStICo E gRAn FInALE Con I tARo tARo

deliziatevi le orecchie: il 13 a Felino il Festival del Prosciutto diventa musica Dalle papille ai padiglioni auricolari: il Festival del

Prosciutto a Felino si “allarga” grazie all’entusiasmo e allo spirito di iniziativa del Gruppo strumentale Bandistico di Felino, che per sabato 13 settembre propone un doppio

appuntamento di musica ed esibizioni. alle 17 partirà una sfilata per le vie del paese: la banda sarà accompagnata da tre differenti gruppi di majorettes provenienti da roma, rieti e Viterbo, preparate da monica rizzi. alle 21 lo spettacolo riprende in piazza miodini, con il concerto del Gruppo Felinese e l’esibizione delle majorettes. Il Gruppo

strumentale Bandistico di Felino è stato fondato nel 1978

Sotto una foto del-la formazione del Gruppo Strumen-tale Bandistico di Felino

per volontà di alcuni appassionati tra cui il sindaco di allora Gianni Damenti e il maestro Celestino mora recentemen-te scomparso: attualmente l’organico si compone di una quaratina di elementi che vanno via via aumentando per l’en-trata in Banda di nuove leve provenienti dai corsi musicali organizzati annualmente. (Info: www.bandadifelino.it).

ma il 17 sarà una giornata interessante anche per gli sportivi: alle ore 18 in piazza miodini avverrà infatti la presentazione delle squadre della società calcistica Junior Val Baganza. Una serata di festa che dovrà portare fortuna all’imminente apertura di campionato.

Il gran finale ha il sapore della dance anni ’70 e ’80: alle 22 si balla con i “Taro Taro story”, la formazione di deejay specializzata nel riproporre successi che hanno segnato la pista della storica discoteca di Collecchio. ad uno dei dance floor più prestigiosi dei Seventies italiani è dedicato anche il sito www.tarotarostory.it, su cui si possono trovare foto e racconti degli anni in cui transitarono a Collecchio nomi come D. Dee Jakson, i rockets, renato zero e Lucio Dalla.

di Diana Pastarini

la nuova piscina comunale che sorgerà in un’area verde attrezzata di 25.000 metri quadrati al Casale di Mez-zani, dotata di spazio bimbi, bar e spogliatoi. In settembre tra l’Amministrazione comu-nale discuterà il piano con il promotore finanziario e il progettista per poi illustrar-ne dettagli e opportunità ai cittadini.

Ancora per quanto riguar-da il fiore all’occhiello del Comune, la Parma Morta, diversi interventi consenti-ranno di renderla più fruibile

e più facilmente raggiungibile grazie a un’adeguata segnaletica: dall’acquario d’acqua dolce, alla casa galleggiante, fino all’imbarcazione da pesca appositamente progettata per accogliere disabili su car-rozzina, tutto nell’ambito del nuovo portic-ciolo sul Po, attracco che diverrà il perno di tutte le attività. La Provincia di Parma, il Comune, la Regione Emilia Romagna e la Fondazione Cariparma, con il contributo di uno sponsor privato, si sono impegnati a coprire l’intera somma prevista per le strutture, 625.000 euro.

Interventi importanti, da grande centro urbano per un piccolo comune abituato a guardare avanti.

Sopra un’immagine del rendering della futura scuola media, sotto il Sindaco di Mezzani Meuccio Berselli

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provincia SALA bAgAnzA

Il Comune investe sullo sportLAVoRI PUbbLICI gLI IntERVEntI gIà EFFEttUAtI E QUELLI dI PRoSSImA REALIzzAzIonE

Dal centro sportivo di San Vitale, alle nuove tribune, fino alla pista da pattinaggio

Dopo il gran-de succes-

so del Torneo Internazionale g iovan i le d i Baseball, even-to sportivo che ha portato in paese migliaia di appassio-nati italiani e stranieri, il Co-mune di Sala Baganza conti-nua a puntare sullo sport e lo fa realizzando interventi di riqualificazione e miglioramento delle principali strutture che ospitano attività sportive.

Cominciamo con il calcio. Il Campo sportivo di San Vitale, ha

visto il rifacimento completo – compren-sivo di allargamento - del manto erboso di gioco e del parcheggio antistante, la ristrutturazione degli spogliatoi, la cre-azione di un impianto di illuminazione e di uno di irrigazione (alimentato con acque di recupero per evitare lo spreco di risorse idriche), e infine una nuova recinzione. I lavori sono stati cofinanziati dal Comune, dalla società Real Val Ba-ganza e dal gestore degli impianti, per un investimento complessivo superiore agli 80.000 euro.

Ancora in tema di calcio, ma rivolto al confort dei numerosi spettatori che assistono alle partite, al Campo spor-tivo “Bruno Mora” di Sala Baganza sono state rifatte le coperture delle tribune. L’investimento complessivo – che comprende anche la costruzione di un magazzino di 90 metri quadrati di prossima realizzazione – ammonta a circa 95.000 euro.

Infine il Centro Feste, con la riqua-lificazione della pista da pattinaggio, meglio conosciuta nella stagione estiva come teatro di balli e spettacoli per

grandi e bam-bini. L’interven-to ha previsto una nuova pa-vimentazione in calcestruzzo provvista di ap-posito parapet-to, ma anche la sistemazione dell’impianto di pubblica il-luminazione e di irrigazione antistante la

pista, per un totale di circa 70.000 euro. Questo per quanto riguarda l’esta-te, mentre in autunno un’altra serie di interventi riguarderà nuovi tratti di pista ciclabile che congiungeranno l’argine del torrente Baganza con i Boschi di Carrega, nell’ambito del piano strategico provincia-le. In cantiere anche la sistemazione del

Cimitero del capoluogo e alcuni progetti di messa in sicurezza delle scuole medie.

di Diana Pastarini

La notte di San Lorenzo premia il senso civico dei salesiUn tuffo nella tradizione. La classica “Cena sotto

le stelle” per la notte di san Lorenzo richiama da anni salesi, ex salesi e semplici habitué affezionati a questa serata di festa, fatta di tavolate imbandite, chiacchiere, musica e… premi! Già perché nel corso della serata si tiene la consegna del Premio Torre di san Lorenzo, un riconoscimento pensato per rende-re omaggio quei cittadini che in modo semplice o eclatante, noto e meno noto, svolgono un servizio importante per la comunità.

Un attestato è andato all’ex pallavolista Paolo Vec-chi, portabandiere delle radici salesi nel mondo e vincitore di un bronzo ai giochi olimpici di atene quattro anni fa. meno blasonato a livello internazionale, ma riconosciuto e apprezzato in patria come artista del ferro, il secondo premiato, Gianluigi romani, figlio di tre genera-zioni di fabbri, esempio sempre più raro di artigiano ancorato all’importanza delle tradizioni famigliari. Infine una donna, salese di adozione, che gestisce il bar del Centro anziani di sala Baganza. si chiama alba Tagliavini e in paese è già nota per la sua operosità e per la sua preziosa funzione di mediazione.

Quest’anno si è aggiunto anche un premio speciale, voluto dall’amministrazione per ringra-ziare arnaldo Casali, “un cittadino eccezionale, dotato di un raro senso civico – sottolinea il sindaco Cristina merusi – che ha concesso al Comune un pezzo della sua proprietà per consentire la messa in sicurezza di un tratto di strada critico per la viabilità cittadina”.

Davvero un bell’esempio, di semplice quanto inusitata generosità.

In alto a sinistra il campo sportivo di San Vitale, a destra la pista di pattinaggio; al centro le tribune del campo da calcio nel complesso sportivo “B. Mora” di Sala Baganza

Per la tappa salese del Festival del Prosciutto, sabato 13 e domenica 14 settembre, oltre alle consuete Finestre aperte - imperdibili visite ai prosciuttifici della zona - una serie di iniziative pensate per gli amanti della buona tavola e soprat-tutto per i bambini. Il Comune infatti darà vita a una sorta di minifestival dedicato proprio ai più piccoli che vedrà la preziosa collaborazione della Fondazione e degli “amici di ettore Guatelli”. In una delle sale della rocca sarà infatti riallestita una parte della collezione dei giochi di ettore, e gli “amici” sabato dalle 16.30 e domenica dalle10.30 alle 16.30 terranno con i bambini laboratori di costruzione dei gio-cattoli con materiali di recupero. ancora avremo il “mercatino del gioco e del tempo libero” e “L’isola dei giochi” allestita dal nucleo di Protezione Civile - Gruppo di sala Baganza, con giochi sulla sabbia, twister, corsa con i sacchi e tiro alla fune. Per finire “Caccia al Tesoro” organizzata dall’a.D.s. Baseball Club di sala Baganza (domenica alle 14 in Piazza Gramsci) con in palio, neanche a dirlo... prosciutti! Punta di diamante della due giorni, la mostra del disegnatore e fumettista roberto Diso, dal 13 settembre al 5 ottobre, dal titolo “mister no e l’avventura del dipingere”.

Per info e prenotazioni: 0521 331342/3 [email protected].

(mini) Festival del Prosciutto

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provinciaSoRboLo

Il Centro Civico compie vent’anniAnnIVERSARIo IL 24 SEttEmbRE IL PAESE CELEbRA IL SUo PUnto dI AggREgAzIonE

Nel 1988 venne inaugurato l’edificio che è diventato il fulcro della vita cittadina

Il fulcro della vita cittadina sorbolese compie gli anni. Parliamo del centro

civico, di un anniversario importante perchè la struttura che oggi ospita la Biblioteca e il Centro anziani celebra un ventennio di attività e di successi. Era il 24 settembre 1988 quando, tra qualche polemica e molta curiosità, veniva inaugu-rato questo spazio, una casa di campagna con porta morta completamente ripensata dall’architetto Guido Leoni, una novità per l’epoca, uno dei primi esempi, nella nostra zona, di riconversione di edifici agricoli a scopo civico e culturale. Nei dieci anni successivi studenti e architetti sono ve-nuti a visitare l’edificio proprio per questa sua peculiarità e per l’efficiente riorganiz-zazione garantita dalla ristrutturazione. “Era una casa di campagna nel centro di Sorbolo, anticamente appartenente al fondo del Monastero di Sant’Alessandro di Parma – racconta il sindaco di Sorbolo

Franco Picelli, allora presente in veste di assessore ai servizi pubblici - già raffi-gurata su una mappa del XVII secolo, la si ritrova in tutte le ve-dute aeree della zona dei secoli successivi. Adesso è un punto di

riferimento imprescindibile per la nostra comunità, sede di tutte le manifestazioni culturali e ricreative del Comune e delle associazioni del territorio”. Ma il Centro Civico per Sorbolo è anche la sede della Biblioteca, uno spazio arioso ed acco-gliente che ospita utenti di tutte le età, ma soprattutto oltre undicimila volumi, uno dei patrimoni più consistenti della provincia di Parma. Ad oggi poi la strut-tura di via Gruppini è particolarmente fruita dagli anziani e in questo senso

ha realizzato appieno l’auspicio con cui è stata concepita, ovvero quello di diventare “una casa da abitare”. E in effetti è proprio così, uno spazio sempre vivo, con tante iniziative, animato anche da persone di passaggio, appassionati giocatori di briscola e tressette, bambini e dipendenti co-munali che lavorano in alcuni uffici al secondo piano del Centro. “Per il futuro – prosegue Fran-

co Picelli – questa struttura andrà vista nell’ambito del riequilibrio di spazi attuali e nuovi che saranno a disposizione del Comune per attività culturali e ricreative, giovani e anziani”.

Il 24 settembre dunque si celebra un anniversario che il Sindaco si augura “possa richiamare tante persone, proprio come vent’anni fa, quando erano presenti tanti cittadini e autorità anche della Pro-vincia e della Regione, e come allora spero possa essere un momento di confronto e di condivisione. ho un ricordo molto vivo di quel giorno, del sindaco Reverberi, del-la mostra di quadri di Garulli, del concerto alla sera e di un particolare: il tavolo dei relatori con al centro un cesto di frutti che noi conosciamo bene... le sorbe”.

di Diana Pastarini

ARtE dAL 27 SEttEmbRE LE oPERE dELL’ARtIStA SoRboLESE d’AdozIonE

“Reperti” in mostra, nunzio garulli torna a celebrare il Centro Le opere del pittore nunzio Garulli, a vent’anni di

distanza, ritornano in mostra al Centro Civico di sorbolo, la cui inaugurazione fu celebrata proprio con un’esposizione del medesimo artista. “reperti” è il titolo della mostra organizzata dal Comune in collaborazione con Garulli, che si aprirà sabato 27 settembre alle 17 per proseguire fino al 10 ottobre. Garulli ha sempre dimostrato passione per l’universo creativo: prima il diploma all’istituto d’arte To-schi (dove insegna dal 1978), poi la laurea in architettura, ed infine le esposizione in mostre collettive e in rassegne internazionale. I quadri a sorbolo rappresentano il tentativo dell’artista di opporsi alla frenesia e alla superficialità del nostro mondo, fermando gli oggetti, le persone e le stesse parole in un limbo temporale. Quello che propone Garulli è un tentativo di salvataggio della nostra realtà, imprimendo

su tela gli oggetti più comuni, come sassi, nastri, cartoline, imprigionandoli in tracciati geometrici con cui obbligare il visitatore a fissare la realtà che ci circonda, interrogandosi sul vero senso delle cose.

Info: 0521 669644 – orari mostra: festivi e prefestivi 10-12 e 16-22 – feriali 15-18.30Catalogo di nadia Bertolani. [erika Ferrari]

Il “perchè” di SorboloIl toponimo

sorbolo deriva dal latino sorbus, un albero da frutto. Fin dalla preistoria il sorbus domestica è attestato ai piedi della nostra area appenninica ed è citato perfino da Catone nel De agricoltura. In emilia romagna è oggi poco diffuso, tutelato come antico albero da frutto autoctono. Fa parte della famiglia del-le rosacee, come il pero, può arrivare fino a 15 metri e vivere fino a 500 anni. I frutti a forma di piccola pera dal colore giallo rossastro, maturano ad ottobre. sono aspri e ricchi di tannini. ammezziti, all’asciutto tra la paglia o il frumento, diventano dolci e sono usati per marmellate, sidri fermentati e liquori distillati. Le gemme sono usate nella composizione di tinture medicamentose, mentre gli estratti della corteccia nella concia delle pelli. [roberta Conversi]

A sinistra un’immagine del Centro Civico al tempo dell’inaugurazione; a destra una mappa del XVII dove è evidenziato l’edificio agricolo che venne adibito a polo culturale. Sotto il Sindaco di Sorbolo Franco Picelli

“Souvenir” di Nunzio Garulli

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provincia FontEVIVo

Per il sociale un milione di euro SERVIzI PER LA tERzA Età AnCHE IL tAxI, I SoggIoRnI E LA PoLIzzA “FontEVIVo SICURo”

L’86% dei fondi sono destinati all’assistenza e ai servizi mirati alla persona

“Il Comune investe nei servizi sociali ben 1.134.236 euro quest’anno.

Una scelta che sosteniamo perché dietro a questa somma ingente stanno persone in difficoltà e progetti necessari” hanno detto il sindaco Massimiliano Grassi e l’assessore Aldo Pesce presentando il bilancio dei servizi messi in campo dall’amministrazione. “L’86% delle risorse (977.856 euro) è destinato pro-prio all’assistenza e ai servizi mirati alla persona. Sono 18.768 euro i soldi spesi per progetti di prevenzione e servizi di riabilitazione. I servizi per l’infanzia oc-cupano l’11% dell’impegno economico complessivo con 128.585 euro, mentre l’area cimiteri si assesta all’1% con 9.027 euro messe a bilancio”.

Gli investimenti si traducono in aiuto

ai fontevivesi. Il centro diurno segue 12 an-ziani; 37 persone non autosufficienti sono in carico al servizio di assistenza domiciliare che garantisce – in al-cuni casi – fino a quat-tro interventi al giorno. Una quarantina sono gli iscritti al servizio di taxi

sociale, grazie all’apporto indispensabile dei 19 volontari Auser nella conduzione dell’automezzo di proprietà dell’ammini-strazione comunale. Cinque i fontevivesi collegati al telesoccorso, mentre sono una ventina gli assegni di cura erogati e non mancano le richieste di stipulare la poliz-za “Fontevivo sicuro”. Sono stati invece undici i fontevivesi che hanno trascorso due settimane di vacanza nell’ambito dei soggiorni marini estivi a Rimini.

Questi sono alcuni numeri che danno la misura della quantità degli interventi messi in campo dall’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Fontevivo. E’ stato l’assessore al Sociale e alla Sanità Aldo Pesce a presentare insieme al sindaco Massimiliano Grassi e alla dirigente Da-niela Calzi il rendiconto dei servizi seguiti. “Obiettivo del Comune è superare una mera logica assistenziale ma garantire servizi che sono sinonimo di diritti alla vita per tutelare fasce della popolazione svantaggiate” ha evidenziato Pesce.

toRRILE

Una vista dell’Oasi di Torrile. In alto il Centro Diurno di Fontevivo e l’assessore Aldo Pesce. a destra la sagra d’autunno

AmbIEntE CoInVoLtE AnCHE LE FAmIgLIE: RICEVERAnno UnA tESSERA Con dUE IngRESSI omAggIo

Accordo tra Comune e Lipu per la promozione dell’oasi di torrileIl Comune di Torrile e la Lipu, Lega Italiana Protezione Uc-

celli, hanno sottoscritto una convenzione per lo sviluppo e la gestione delle attività di turismo naturalistico e di educazione ambientale. L’obiettivo dell’accordo è quello di sviluppare la divulgazione e la conservazione dei valori naturali e ambientali del territorio e la promozione di iniziative per la

valorizzazione culturale, l’educazione e la forma-zione di una più ampia coscienza naturalistica. Fulcro è ovviamente l’oasi Lipu e il suo rinnovato centro visite, inaugurato lo scorso anno. L’accordo si concretizza in particolare sull’attuazione di forme agevolate di accesso e di fruizione per i cittadini residenti nel territorio comunale e per le classi delle scuole locali, oltre al diretto coinvolgimento nell’organizzazione di eventi-natura e giornate tematiche. L’aspetto divulgativo è infatti ritenuto fondamentale per far crescere sia la conoscenza, che il legame con il territorio da parte dei cittadini di Torrile. Questa è infatti l’area che conta i più

alti indici di crescita demografica della provincia, dovuta principalmente all’immigrazione, in parte straniera, più spesso locale per le opportunità di lavoro: stabilire un legame con il territorio diventa perciò un elemento di coesione sociale di primaria importanza.

entrando nel dettaglio, l’accordo siglato dall’assessore all’ambiente del Comune di Torrile alessandro Fadda, prevede accoglienza, guida e accompagnamento dei visitatori occa-sionali nei giorni stabiliti di apertura con punto informazione, distribuzione materiale e quant’altro richiesto, e l’organizza-zione di visite per gruppi di fruitori organizzati sulla base di un calendario stagionale e di un programma di eventi-natura e giornate tematiche. non viene tralasciata la comunicazio-ne, con la realizzazione di materiale didattico informativo e divulgativo, allo scopo di promuovere e valorizzare l’oasi. è previsto inoltre un supporto alle attività di ricerca e di studio e alla formazione professionale nel campo dell’educazione am-bientale, Inoltre saranno create tessere per 2 ingressi gratuiti all’anno intestate alle famiglie.

Il 28 la Sagra d’Autunnosaranno i paracadutisti dell’associa-

zione nazionale Paracadutisti d’Italia ad aprire in grande stile le manifestazioni pomeridiane della tradizionale fiera au-tunnale “Fontevivo in festa” in programma domenica 28 settembre in centro storico. Lo spettacolare lancio acrobatico dei parà della sezione provinciale di Parma “Lalatta Cavatorta Persevalli” da un aereo Cesna 182 è in carnet alle 15 nel parco adiacente all’abbazia Cistercense. ma la caratteristica sagra entra nel vivo già dalla prima mattina alle 10 con lo stand delle caldarroste gustose, la possibilità di acquistare mosto d’uva da degustare una volta tornati a casa o bere un sorso di vin brulè all’ombra del campanile annunciano l’arrivo dell’autunno.

Il Comune si è già attivato per reperire, per l’occasione, parecchie casse di uva per proporre la consueta pigiatura dell’uva nera in piazza. e alle 16,30 spettacoli con il circo degli asinelli.

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provinciaFontAnELLAto

Servizio Sad ora anche nei festiviASSIStEnzA LA CoPERtURA SI AmPLIA E ComPREndE AnCHE nAtALE E PASQUA

L’assessore Arduini: “è la nostra risposta alle esigenza della popolazione anziana”

Il Comune di Fontanellato amplia il servizio di assistenza domicliare (Sad).

A partire dal 6 settembre l’apertura Sad sarà effettuata anche il sabato pomeriggio e la domenica pomeriggio. Verrà garantita d’ora in poi la presenza anche durante le festività, ad esempio Natale, Pasqua, Fer-ragosto, il primo novembre e il 1 gennaio. “L’estensione dell’orario del servizio – da anni già aperto al mattino, così come tutti gli altri pomeriggi della settimana - come previsto dalla direttiva regionale consente di dare in questo modo maggiori risposte alle famiglie e agli anziani che hanno

bisogno di assistenza e cure a domicilio” ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali Barbara Arduini, presentando la miglioria attuata dal Comune di Fontanellato.

La richiesta di maggiore flessibilità del servizio Sad anche sugli orari era emersa leggendo le risposte degli utenti che nel 2007 usufruivano dell’assistenza domi-ciliare: “Con soddisfazione confermiamo la qualità dei servizi offerti agli utenti di fronte al modificarsi delle singole situazio-ni: applichiamo per ogni servizio il metodo dei questionari proprio per valutare il gra-dimento dell’utenza e laddove emergono bisogni nuovi, cerchiamo di ascoltare le esigenze del territorio” hanno evidenziato l’assessore Arduini e l’assistente sociale Anna Lisa Pigazzani.

L’assistenza domiciliare consente agli anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti di continuare a vivere a casa propria circondati dagli oggetti che li hanno accompagnati durante la loro vita. Per-mette, ove possibile, di prevenire, evitare o posticipare il ricorso a servizi socio-assi-stenziali residenziali. Il servizio è destinato ad anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti e ad adulti con patologie assimilabili a quelle geriatriche che neces-sitano di interventi socio-assistenziali per continuare a svolgere nel proprio domicilio la loro esistenza quotidiana.

Che cosa offre? “Il servizio alla persona è garantito tutti i giorni dell’anno da ope-ratori qualificati – ha spiegato Arduini - Il

bUSSEto

personale accreditato presta a casa dell’as-sistito vari interventi differenziati: cura della persona, ad esempio aiuto nell’alzarsi dal letto, igiene personale quotidiana, bagno, rimessa a letto e mobilizzazione; cura dell’ambiente domestico; fornitura dei pasti dalla consegna all’assistenza nell’assunzione; accompagnamento e com-missioni oltre ad attività di socializzazione. L’opportunità dei vari interventi viene valutata dall’assistente sociale anche in base al regolamento e per ogni utente viene stilato e costruito un piano individualizzato specifico”.

In alto l’assessore Barbara Arduini

EVEntI LE FotogRAFIE SARAnno VISIbILI FIno AL 14 ALL’IntERno dELLA CHIESA dI S. IgnAzIo

Rassegna mondo Piccolo Immagini: la xIII edizione apre il 6 settembre

Sotto la locandina della XIII edizione della rassegna. A lato l’immagine vincente del 2007

“obiettivo: costituire un archivio storico per immagini della Bassa Parmense”. Questo è l’enunciato che apre

tradizionalmente a gennaio i bandi del concorso mondo Piccolo Immagini, giunto quest’anno alla XIII edizione e organizzato come sempre dal movimento per la Bassa e Gruppo Videofotografico Luigi Ghirri, con il patroci-nio dei Comuni di Busseto, roccabianca e Polesine. settembre invece è il momento della presentazione pubblica delle opere selezionate dalla giuria e dalle premiazioni (il vincitore potrà recarsi ad arlès per il festival della fotografia). sede dell’evento sarà la chiesa di sant’Ignazio a Busseto e l’allestimento sarà visitabile dal 6 al 14 settembre. Le opere presenti risponderanno tutte al principio fondante del concorso, cioè quello della contrapposizione delle individualità e delle tradizioni locali, l’identità di luoghi e persone che compongono una comunità locale, all’imperante processo di globalizzazione.

Quest’anno il tema del concorso era dedicato ai

luoghi di Guareschi, come è giusto che sia, visto che ricorre quest’anno il centenario della sua nascita. accanto alla sezione principale vi sarà quella dedicata alle immagini degli altri piccoli mondi, tutti accomunati dalla loro spiccata identità. Le immagini selezionate saranno poi visibili anche sul sito internate del concorso (www.mondopiccoloimma-gini.it), mentre la mostra sarà arricchita da due fotografi ospiti, edoardo Fornaciari, di cui saranno proposti gli scatti dedicati alla Bassa e matteo Franzoso, che proporrà una selezione di im-magini in formato polaroid.

orario mostre: feriali 16-19 sabato e festivi 10-12,30 16-19 Lunedì chiuso.

Chi volesse cogliere l’occasione di visitare la rocca sanvitale e l’affresco del Parmigianino nella magnifica saletta di Diana e atteone, potrà abbinare anche un evento unico inserito nel carnet delle manifestazioni che la Provincia di Parma dedica a Giovannino Guareschi: dal 18 settembre al 12 ottobre la rocca sanvitale di Fontanellato ospita la mostra “Pep-pone e Don Camillo, dalla satira ai film” locandine cinematografiche in mostra, del collezionista privato Gianni magnani.

L’iniziativa è realizzata col patrocinio della Provincia di Parma e del Comita-to nazionale per le celebrazioni della nascita di Giovannino Guareschi (orario di apertura mostra in rocca: mattino 9,30-12,30 pomeriggio 15,00-18,00. Info. 0521-823220).

don Camillo in mostra

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provincia FIdEnzA

tutti a scuola con il PiedibusInFAnzIA nUoVE LInEE PER tUttI gLI IStItUtI. E ALLE mEdIE SI VA In “bICIbUS”

Riparte l’allegra carovana che porta i bimbi in classe. In sicurezza e senza inquinare

Settembre, riaprono le scuo-le, riparte il Piedibus. Dopo

il successo dello scorso anno, sarà riproposto il progetto che nel 2007-2008 ha dato vita alla colorata carovana di bam-bini che tutte le mattine hanno attraversato a piedi le vie della città per andare a scuola. L’iniziativa, pro-mossa dal Comitato genitori e sostenuto dal Comune di Fidenza (tramite l’assesso-rato all’Ambiente e Viabilità e l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Partecipazione), ha visto il finanziamento della Provincia per gli aspetti di educazione ambientale, coin-volgendo la scuola dell’infanzia, la scuola elementare e la scuola media Zani, com-

prendendo anche percorsi di ecologia urbana in classe e uscite didattiche nel Parco dello Stirone e in città.

La fine dell’anno scolasti-co e la distribuzione degli attestati di partecipazione hanno segnato la conclusio-ne della riuscita sperimen-tazione del progetto che, da marzo-aprile, ha interessato 156 bambini, 57 accompa-gnatori e attivato sette linee con 25 punti di raccolta.

Idea di fondo del Piedibus è quella di coinvolgere atti-

vamente i bam-bini abituandoli a muoversi in modo sosteni-bile, al rispetto dell’ambiente, alla consapevo-lezza dell’effet-to delle proprie

azioni. Per i piccoli “passeggeri” il Piedibus è un luogo di incontro e diverti-mento: chiacchierano tra di loro e con gli accompagnatori si sentono indipendenti, accrescono autonomia e autostima facendo anche regolare esercizio fisico e arrivando ben svegli a scuola.

Secondo l’assessore all’Ambiente An-drea Massari, “il Piedibus, oltre a divertire i bambini presenta una serie di vantaggi

per la comunità, consentendo di ridurre il traffico attorno alle scuole: i genitori- possono limitarsi a raggiungere con l’auto i parcheggi-scambiatori attraversati dalle linee, senza doversi recare fino agli intasati ingressi degli edifici scolastici. Inoltre ogni tratto percorso a piedi o in bicicletta per-mette di ridurre le emissioni di inquinanti e di risparmiare energia”.

Il Piedibus è anche un comodo servizio per i genitori, una sorta di “ingresso anti-cipato”. I convogli, infatti, partono intorno alle 7.30: i genitori possono mandare i bambini a scuola da soli, come una volta, in sicurezza. Vestiti di pettorine colorate, sono parte di un gruppo grande e visibile, sorvegliato da adulti. L’anno scolastico 2008-2009 vedrà l’ampliamento del pro-getto Piedibus e Bicibus con la creazione di 4 nuove linee per la scuola Collodi: dal quartiere Navigatori, dal centro storico, dal quartiere Monica e dalla Corea. Per la scuola Ongaro partirà una quarta linea dal centro, mentre nelle linee già attivate (Ongaro e De Amicis) si sperimenteranno i tragitti di ritorno. Per la scuola media Zani sono previste 2 nuove linee di Bicibus.

Le iscrizioni sono accolte dal Punto Amico che, qualche giorno prima dell’inizio della scuola, distribuirà ai nuovi iscritti il materiale e le informazioni necessarie su orari e linee. È disponibile anche la moduli-stica per nuovi volontari accompagnatori.

di Glenda Pelosi

montECHIARUgoLo

Un momento dell’iniziativa “Paese in gioco”

EVEntI montICELLI E bASILICAnoVA CHIUSE AL tRAFFICo PER dUE gIoRnI dEdICAtI SoLo AI bAmbInI

Quando il “Paese si mette in gioco”... è tutto per più piccoli!recentemente appellato “il paese dei bambini”, monte-

chiarugolo si prepara ad esserlo in modo ancora più visibile ed effettivo, con l’iniziativa “Paese in gioco” il 14 settembre a monticelli e il 5 ottobre a Basilica-nova, due giornate in cui i due centri saranno chiusi al traffico per dedicarsi completamente all’intrattenimento dei bambini. Le due iniziative si concluderanno idealmente con un convegno questa volta pensato per i grandi, organizzato in collaborazione con Camina, associazione nazionale che si occupa del miglioramento della vivibilità dell’ambiente urbano.

L’incontro si propone di mettere a fuoco gli interventi necessari per ripensare le comunità an-che dal punto di vista architettonico e urbanistico, per riflettere su quali strumenti e strategie svi-luppare per rendere le nostre città più fruibili dai

bambini, meno pericolose e più attente alle loro esigenze. ancora nel mese di settembre sarà presentata ai cittadini

di montechiarugolo la nuova Carta dei servizi Culturali: un libretto a schede di diverso colore, ognuna specifica per ciascun servizio, con indicazione di come e dove viene erogato, in quali giorni e a chi si rivolge. Uno strumento di di-vulgazione e di conoscenza delle modalità di erogazione dei servizi, per stimolare un maggior coinvolgimento e favorire la crescita culturale. In particolare in tema di servizi per l’infan-zia montechiarugolo vanta cifre molto positive: 112 bambini inseriti al nido e al micro nido corrispondenti al 100% della domanda e lo stesso vale per la scuola dell’infanzia; poi scuole primarie in ogni frazione, una scuola nuova e un’altra in fase di ampliamento, e un ottimo successo di pubblico per le ludoteche, luoghi in cui la cultura viene diffusa attraverso il gioco e la sua condivisione, per suscitare interesse intellet-tuale e sperimentazione.

é da questi presupposti che nasce “paese in gioco” per riflettere sulla possibilità concreta di rendere vivibile e “giocabile” anche la città, le sue strade e le sue piazze, purchè.... a misura di bambino! [Diana Pastarini]

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57il mese settembre 2008

CoLoRno provincia

Aranciaia: presto aperta a tutti CULtURA StAnzIAtI 350.000 mILA EURo. dAL ComUnE ALtRI 250.000. nEL 2009 AL VIA I LAVoRI

Con il sostegno della Fondazione Cariparma saranno ultimati gli interventi di restauro

Il 30 luglio scorso è stata firmata la deli-bera con la quale il Comune di Colorno ri-

ceverà dalla Fondazione Cassa di Risparmio il finanziamento, da tempo auspicato, per restaurare il tetto dell’Aranciaia e renderla finalmente agibile. Il sindaco Stefano Gelati parla del raggiungimento di questo obiet-tivo come di “una forte prova di credibilità da parte dell’amministrazione, così come della capacità di quest’ultima di ottenere sovvenzioni esterne”.

L’edificio dell’Aranciaia fu costruito tra il 1710 e il 1712 per volontà del duca Francesco Farnese che commissionò il progetto all’architetto ducale Ferdinando Galli Bibiena. La sua funzione fu quella di ricovero per gli agrumi durante il periodo invernale, visto il gran numero di piante e di essenze rare che negli altri periodi dell’anno trovavano spazio nel Giardino della Reggia. A questa funzione era destinato il piano terreno mentre quello superiore doveva servire come fienile e deposito di foraggio e granaglie. L’Aranciaia fu acquistata dal Comune di Colorno nel 1960 e alcuni di questi spazi hanno nel tempo perso la loro funzione originaria, tant’è che fino al 1974 al piano terra ci furono magazzini e officine, mentre il primo piano fu gradualmente abbandonato. Si tratta di un edificio a serra coperta che ha pochi esempi in Italia e attualmente, in virtù di una convenzione, è gestito dalla Pro Loco, la quale nel corso degli ultimi anni ha provveduto a ristrut-turare l’accesso nord, il salone al primo piano e parte del salone al piano terra; a questi lavori è seguito il restauro, da parte dell’amministrazione comunale, anche dei fronti nord ed est e delle coperture.

Per il restauro scientifico del tetto la Fondazione Cassa di Risparmio stanzierà 350.000 euro dei 600.000 che saranno necessari, “i restanti 250.000 euro – puntualizza Gelati – saranno a carico del Comune”. Questo intervento è l’elemento indispensabile per definire la distribuzione dello spazio interno, diviso fra museo et-

nografico e sala civica: la scelta di adibire il complesso a nuovo contenitore culturale è connessa al ruolo strategico che riveste l’immobile nei confronti delle relazioni ur-bane di riferimento e s’inserisce in un più ampio programma di rivitalizzazione, per recuperare all’uso pubblico il sistema delle pertinenze ducali farnesiane e borboniche. “Questo restauro – commenta Gelati – era un obiettivo di legislatura e siamo così riusciti a predisporre un progetto credibile, tecnicamente idoneo. L’Aranciaia rappre-senta il gioiello del nostro patrimonio, nel senso che è l’unico monumento della Co-

lorno Ducale ad appartenere al Comune”. Parole queste che trovano conferma anche in quelle di Carlo Gabbi, Presidente della Fondazione Cariparma, che conferma la soddisfazione della Fondazione “di essere riuscita, tante sono le richieste di contri-buto pervenute dal territorio, a inserire il recupero dell’Aranciaia fra i propri inter-venti del 2008. Si tratta di un restauro che riconsegnerà a Colorno e a tutti noi un ‘pezzo’ di storia architettonica”. Nel 2009 avverrà l’appalto di tutti i lavori.

di Federica Pallini

In alto il sindaco di Colorno Stefano Gelati, sopra l’edificio dell’Aranciaia

L’EdIFICIo AttEnzIonE RIVoLtA AL tERRItoRIo, AL Po, ALLE tRAdIzIonI

due piani, due musei, una sala civicaL’ingresso all’aranciaia avviene attraverso un

androne dal quale si accede al grande vano a piano terra; qui le navate laterali ospiteranno allestimenti museali permanenti con sezioni sull’uso delle acque, sulle bonifiche e sull’ambiente del fiume Po, a cui si aggiunge una sezione sulla storia della comunicazione (stampa, radio, cinema e televisio-ne). La navata centrale sarà invece destinata a sala civica, la quale avrà una capienza di 200 posti a sedere e sarà concepita come spazio polivalente utilizzabile anche per rassegne cinematografiche o rappresentazioni di teatro popolare, per eventi e incontri; inoltre potrà essere una sede adeguata per le associazioni presenti a Colorno.

al primo piano è collocato il museo etnografico che si snoda secondo un percorso espositivo che intende raccontare la storia della società e dell’economia contadina tra XIX e XX secolo. nello specifico il locale sarà dedicato alle tradizioni del territorio, al sistema Po e all’illustra-zione delle conquiste e dei manufatti prodotti dall’ingegno popolare: l’allestimento, perma-nente, raccoglierà documenti, macchine e attrezzi per la lavorazione e per la comprensione dell’intera filiera produttiva.

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58 il mese settembre 2008

provincia SAn SECondo

Apre i battenti il nuovo asilo nidoInFAnzIA REALIzzAto dA IPAb SAn SECondo E FInAnzIAto dA FondAzIonE CARIPARmA

La scuola potrà ospitare fino a 30 bambini di età compresa tra i 13 e i 36 mesi

Da settembre anche San Secondo avrà l’asilo nido, collegato alla scuola

dell’infanzia sita in via I° Maggio. “La re-alizzazione della nuova struttura - illustra l’assessore alle Politiche per la famiglia e integrazione sociale, Pubblica Istruzione e servizi per l’infanzia, Davide Conti – è un’ulteriore tappa di quel percorso avviato nel 2004, da quando il Comune iniziò ad intervenire nei servizi per l’infanzia, attra-verso la figura dell’educatore domiciliare”. La scuola Giacomo e Giulio Cavalli, que-sto il nome della nuova struttura, è stata realizzata dall’ente IPAB di San Secondo tramite un finanziamento economico elar-gito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Parma.

La nuova scuola potrà ospitare 30 bam-bini dai 13 ai 36 mesi. “Per i primi due anni è stato approvato un accordo di pro-gramma con il Comune di Roccabianca e l’IPAB, con il quale si è stabilito di riservare 24 posti ai bambini del nostro comune e 3 a quelli provenienti da Roccabianca”.

Le iscrizioni, raccolte fra i mesi di luglio ed agosto, hanno portato all’assegnazione complessiva di 19 posti a San Secondo, 6 a Roccabianca e 3 a bambini di comu-ni esterni. Il minor numero di iscrizioni coperte da San Secondo si spiegano con la presenza dell’attività in parallelo del servizio di educatore domiciliare e dal fatto che “molti genitori sul nostro territorio possono approfittare di una fitta rete familiare che si occupa dei bambini”

completa l’assessore.Inizialmente l’orario del servizio del

nido sarà dalle 8 alle 16, ma in corso d’opera potranno essere valutati orari più flessibili, in base alle esigenze che si manifesteranno. I locali interni sono divisi in due ampi saloni che saranno occupati da due gruppi di bambini, a cui corri-sponderanno bagni separati e attrezzati per l’assistenza agli infanti. Vi sono poi le stanze riservate agli operatori ed una reception. La cucina utilizzata sarà quella già in uso dalla scuola materna.

Se il valore materiale della struttura

nEVIAno dEgLI ARdUInI

Sopra il nuovo asilo di San Secondo; sotto Corrado Costa

EVEntI A bAzzAno IL 6 E 7 SEttEmbRE LA RIVISItAzIonE dELLE AttIVItà d’AVAngUARdIA dEgLI AnnI ‘70-’80

Corrado Costa e “gli anni del mulino”: due giorni di poesiaBazzano si trasforma in un laboratorio poeti-

co: il 6 e 7 settembre ospita l’evento “Gli anni del mulino”, promosso dal Comune di neviano, dalla Provincia di Parma e dal Gruppo culturale Il Camino. Tra gli anni ‘70 ed i primi anni ‘80 Bazzano è centro e officina di una avanguardia poetica animata da Corrado Costa, noto avvocato, ma anche grande poeta, nella cui tenuta per dieci anni la poesia è interpretata e vissuta come fatto esistenziale, una costante di vita per alcuni artisti e un tesoro nascosto di ricerca, sperimentazione editoriale, esistenza comunitaria.

Luogo segreto di questo consesso il mulino di Bazzano, dove si ritirano adriano spatola e Giulia niccolai, transfughi del disperso Gruppo 63, all’in-domani della cessazione di “Quindici”. Il mulino di Bazzano è in quegli anni un vero e proprio centro

editoriale autogestito, che dà vita a un’attività multimediale su base artigianale, pressoché casalinga, eppure in grado di

coinvolgimenti internazionali. La manifestazione, allestita da Daniela rossi, è concepita

come una rivisitazione delle attività poetiche d’avanguardia legate a questo luogo. Due giorni di poesia performativa contemporanea, con una serata di “Poesie in azione”, i filmati storici dei festival degli anni ‘80, una mostra di foto dei poeti con performance di enzo minarelli e massimo mori, un seminario sulla neo-avanguardia emiliana e la presentazione del saggio di eugenio Gazzola “al miglior mugnaio” sugli anni del mulino di spatola e niccolai, e l’antologia-dvd di Corrado Costa “The complete films” di Daniela rossi e eugenio Gazzola.

“Un’iniziativa – spiega il sindaco di neviano, Giorda Bricoli – che nasce dalla volontà di valorizzare un’epoca e un luogo che hanno rappresentato un fenomeno d’avanguardia nel nostro Comune, con presenze importanti di calibro nazionale di cui è giusto rinnovare la memoria e il messaggio. Per fare conosce-re ai nostri concittadini un importante pezzo della storia del territorio, ma anche per attrarre i tanti appassionati da fuori e promuovere la scoperta delle bellezze del nevianese”. [G.P.]

di circa 500.000 euro è stato sostenuta dall’IPAB, sarà il Comune ad intervenire con finanziamenti per diminuire il peso della retta scolastica. “Il costo mensile a bambino, pasti esclusi, è stato valutato in 650 euro. Ogni Amministrazione interviene per i propri bambini, abbattendo il costo di 225 euro”. La restante cifra a carico della famiglia, può essere ulteriormente decurtata sulla base di scaglioni calcolati con l’applicazione al reddito familiare dell’indice ISEE.

di Erika Ferrari

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59il mese settembre 2008

provinciamontECCHIo

Palazzetto e stadio rinnovatiSPoRt LAVoRI EStIVI A PIEno RItmo PER ComPLEtARE IL RInnoVo dEgLI ImPIAntI

I prossimi interventi al polo dell’Istituto d’Arzo: previsto un campo di erba sintetica

Con l’avvio del nuovo anno scolastico e sull’onda di un’estate che ha visto

lo sport protagonista (tutti ricordiamo an-cora le olimpiadi di Pechino come evento globale), a Montecchio gli studenti e gli atleti troveranno un’impiantistica sportiva completamente rinnovata.

La prima struttura interessata dai lavori di riqualificazione è stato il Palazzetto del-lo Sport che, a partire dal rifacimento del solaio di copertura e del controsoffitto, è stato rinnovato negli impianti luci e audio. Anche il parquet è stato interessato dalla manutenzione, mentre le mura interne sono state tinteggiate. Un intervento imponente che consegnerà agli sportivi montecchiesi un impianto quasi comple-tamente rinnovato e ammodernato.

Importanti lavori di riqualificazione coinvlgeranno il centro sportivo Silvio D’Arzo, che sarà oggetto nei prossimi mesi di una rivisitazione dovuta alla costruzione della nuova struttura della Coop Nordest e delle opere di urbaniz-zazione relative. Nel mese di settembre partiranno i lavori che consegneranno al centro sportivo un nuovo campo di calcio in erba sintetica (superficie m. 60x40): Montecchio diventa così il primo Comune in provincia – dopo Reggio - a dotarsi di un impianto innovativo e moderno per il calcio ed il calcetto. Sono previsti inoltre anche il rifacimento del campo di allena-mento mentre sul campo principale si è intervenuti con un’opera di manutenzione

straordinaria.Anche al Centro sportivo Lino Notari la

promozione del Montecchio Calcio nella categoria superiore e l’incremento degli utenti della scuola calcio hanno portato alla decisione di ampliare gli spogliatoi e di migliorare la logistica interna del campo sportivo, compresa la messa a norma della tribuna ospiti. Entro la metà di settembre il tutto sarà in piena funzione.

“Si tratta di uno sforzo imponente per adeguare e migliorare la dotazione dell’impiantistica sportiva comunale – dice l’assessore allo Sport Azio Minardi – e al quale concorrono attivamente e positivamente anche le società sportive locali. Con questi interventi non si esau-risce comunque l’impegno del Comune che è al lavoro per creare le condizioni

RoCCAbIAnCA

di Daniele Paterlini

per la realizzazione di una nuova palestra, ormai indispensabile per rispondere alle esigenze crescenti dell’Istituto Silvio D’Arzo e degli sportivi”.

In alto la pista di atletica dell’Istituto Silvio d’Arzo, sotto lo stadio Notari

LAVoRI PUbbLICI L’ILLUmInAzIonE REALIzzAtA In CoLLAboRAzIonE Con LE tERRE VERdIAnE

Il sindaco Quarantelli: “A fine mandato avremo investito 6,5 milioni di euro”

Sotto un’immagine del centro di Roccabianca

Con la fine delll’estate il Comune di roccabianca fa il punto della situazione sugli interventi pubblici e sui relativi investimenti calcolati sulla base dei cinque anni di amministrazione. Il sindaco Quarantelli esprime soddi-sfazione nell’illustrare come “in concomitanza con la fine del mandato saranno portati a compimento un totale com-

plessivo di circa 6.500.000 euro di investimenti con contributi provenienti da enti diversi di soli 2.119.000 euro; e per un comune di 3.100 abitanti è un risultato di un certo rilievo”.

Un impegno che non si arresta: a settembre inizieranno infatti i lavori di rifacimento del manto stradale di alcune vie di roccabianca e Fontanelle e la realizzazione dell’illuminazione pubblica per le zone ancora scoperte. Parlando in cifre, gli interventi com-porteranno spese per circa 295.000

euro i primi e 212.500 euro i secondi. “Gli appalti inerenti ai due interventi – precisa il sindaco – sono già stati assegnati, quindi si può ipotizzare che le relative realizzazioni non richiedano più di un mese”. “è impor-tante inoltre sottolineare – prosegue Quarantelli – che per quanto concerne le operazione di illuminazioni, si tratta del primo investimento effettuato in collaborazione con Terre Verdiane”.

al compimento del quadro generale degli interventi programmati macano purtroppo due punti, rappresen-tati dalla palestra e dal completamento della variante 33 della strada provinciale, le cui realizzazione sono momentaneamente sospese. La promessa è di riprendere i lavori non appena si avrà la certezza di poter ergere la palestra nella zona adiacente all’area sportiva, che potrebbe divenire di proprietà comunale con il passaggio, proprio in quella zona, del collettore provinciale, ma per le relative conferme occorre avere ancora un po’ di pazienza. [erika Ferrari]

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60 il mese settembre 2008

La creatività in note al parco ex Eridania

occhio a...

EvEnTi

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La Crus, l’Orchestra di Piazza Vittorio, Marracash, Jovanotti...

Il Parco ex Eridania si sta trasformando in un palcosce-

nico di cultura in tutte le sue declinazioni, grazie agli eventi programmati dall’assessorato alle Politiche Culturali del Co-mune di Parma. Dall’11 al 14 settembre va in scena Genera-zioni Creative, il primo festival dedicato al’espressività giovane in tutte le sue declinazioni: arte, tecnologia, musica.

Quattro giorni di full immer-sion che chiuderanno, la sera con una carrellata di grandi eventi e concerti. L’11 settem-bre alle 21,30 saliranno sul palco i La Crus, uno dei gruppi chiave della musica indipen-dente milanese, che sta per concludere l’ultimo tour della

loro lunga storia, durata quindici anni. A seguire, alle 22,30, racco-glieranno il testimone i musicisti de L’Orchestra di Piazza Vittorio. La sera successiva alle 21,45 sarà la volta dell’eleganza e della sensualità di Skye Edwards, ex voce dei Morcheeba. Dopo la sua voce e i suoi ritmi slow, esploderà l’hip hop arrabbiato di Marracash, rivelazione di quest’estate con il tormentone “Badabum cha cha”. Il 13 si spengono gli strumenti e si accende la risata con il talk show moderato da Charlie Gnocchi. Ma dopo di lui tutti in piedi per ballare con la musica dei Culpable, band parmigiana molto apprezzata.

Pezzo forte delle serate “creative” sarà l’atteso live di Jovanotti (unico evento a pagamento della rassegna). Il mattatore dei palchi e delle radio ha cambiato molti generi musicali ma ha mantenuto intatta la sua genuinità e la sua voglia di trasmettere con la musica, ottimismo, pace e filantropia.

Info [email protected] - tel. 0521 993628

PaGIne a CUra DI FeDerICa BorDone

Il Teatro Regio di Parma si prepara ad inaugurare il Festival Verdi 2008 con un’opera del giovane Cigno di Busseto da tempo assente dal palco-scenico parmigiano, Giovanna d’Ar-co, con un cast d’assoluta eccezione capitanato dalla protagonista Svetla Vassileva, affiancata da Evan Bowers e Renato Bruson, diretti dall’esperta bacchetta di Bruno Bartoletti, in uno spettacolo firmato da Gabriele Lavia.“Sono nato nei sobborghi di New York e sono stato avvicinato al mondo dell’opera da mio fratello maggiore – ci ha raccontato il tenore americano – e la mia prima esperienza con Verdi è stata una produzione studentesca de La traviata. Nei primi anni della mia carriera ho spesso interpretato i ruoli di Alfredo ed il Duca di Mantova, ma poi in Europa ho avuto l’occasione anche di cimentarmi con Simon Boccanegra, Un ballo in maschera e Luisa Miller. Spero di poter gradualmente debuttare in molti altri ruoli verdiani quando la mia vocalità me lo potrà

Aspettando il Festival Verdi, che parte da “giovanna d’Arco”permettere, ma soprattutto quando mi sentirò pronto ad esprimere le vere intenzioni del compositore. Non ho mai cantato Carlo VII prima d’ora e mi sto preparando da diversi mesi, poiché il suo largo raggio d’azione musicale, la bellezza della tonalità e l’agilità richiesta, esigono certamen-te un approccio cauto. Sto anche lavorando alla mia dizione italiana. Ovviamente ho ascoltato l’interpreta-zione del Maestro Bergonzi e penso

di aver imparato molto su come avvicinarmi a questo ruolo tanto impegnativo. è un grandissimo onore essere invitato a cantare a Parma, nella città di Verdi, durante il Festival a lui intitolato e vorrei rassicurare gli spettatori che sto prendendo questa opportunità con la massima serietà. Sono infine felicissimo di poter essere diretto dal Maestro Bartoletti, sarà estre-mamente gratificante lavorare sotto la sua guida”. [William Fratti] Info www.teatroregioparma.org - tel. 0521 039399

Vinicio CaposselaTeaTro reGIo

Venerdì 14 novembre ore 21, farà tappa anche a Parma, al Teatro Regio il nuovo spettacolo di Vinicio Ca-possela. Ispirato nella scenografia e nell’immagi-nario, al “side show”, una sorta

di “circo delle stranezze”, una dimensione che attinge al Circo Barnum di fine ottocento, all’epoca del Far West, l’allestimento preve-de alle spalle dell’artista e ai lati del palco, l’uso di teli illustrati e colorati. Il concerto (che nella prima parte sarà imperniato sulle canzoni del nuovo album “Da solo”, in uscita il 17 ottobre 2008) vedrà nella seconda parte un’esposizione di strani mostri in forma d’attrazione musicale.L’inizio della prevendita è fissato per il giorno sabato 6 settembre a partire dalle 10,30 unicamente presso gli uffici Puzzle S.r.l. a Parma in via Lodovico Borsari, 1B. Info tel. 0521 993628

notre dame de ParisPILoTTa

Dal debutto al Palais des Con-gres di Parigi nel settembre 1998, oltre 15 milioni di spettatori in tutto il mondo e più di 10 milioni di dischi ven-duti. Solo negli ultimi tre anni di tournée 50

tappe per un totale di oltre 600 spettacoli, interpretati in francese, inglese, spagnolo e italiano.Questi i numeri straordi-nari con cui si presenta Notre Dame de Paris, opera moderna firmata da Riccardo Cocciante, Luc Plamondon e Pasquale Panella e prodot-ta da David Zard, entrata di diritto nel Guinnes dei primati per aver battuto ogni record, che arriverà a Parma il 3, 4, 5, 6, 7 e 8 settembre attesissimo evento speciale che chiude l’edizione 2008 di E’grandEstate. Biglietti tel. 0521 [email protected]

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61il mese settembre 2008

EvEnTi

in breveLe traiettorie della musica moderna e contemporanea

Dal 13 settembre Parma diverrà punto di ri-ferimento della musica contemporanea con

la rassegna internazionale Traiettorie. L’edizione 2008 aprirà alla Casa della Musica con Algoritmo diretto da Marco Angius, che nella serata del 13 proporrà “Le Marteau sans maître” di Boulez. Il 16 si esibirà il Trio Contemporaneo con Mario Caroli (flauto), Roberta Gottardi (clarinetto) e Ciro Longobardi (pianoforte).

Multimedialità e installazioni visivo-sonore cattureranno il pubblico del 27, conducendolo in un viaggio sensoriale che si svilupperà tra acustica ed elettronica grazie al Visual Concert di Jean-Baptiste Barrière, con video e immagini a cura di Isabelle Barrière e Pierre-Jean Bouyer e François Galard. Protagoniste della serata sa-ranno la soprano Raphaële Kennedy e la flautista Camilla hoitenga con opere dello stesso Barrière e di Kaija Saariaho. Il 29 ultimo appuntamento alla Casa della Musica con il virtuoso del violoncello Rohan De Saram, protagonista anche del Workshop. Repertorio contemporaneo e musica elettronica si alternano nei concerti di De Saram, apprezzato in tutto il mondo anche per l’indiscussa capacità di improvvisazione. Fra le composizioni che presenterà ricordiamo “Kottos” di Xenakis, “Sequenza XIV” di Berio e “Ai limiti della notte” di Sciarrino.

Il 5 ottobre Traiettorie si trasferirà all’Auditorium Paganini dove si esibirà il Quartetto Arditti con i violini di Irvine Arditti e Ashot Sarkissjan, la viola di Ralf Ehlers ed il violoncello di Lucas Fels, con le prime assolute dei brani “Echo-Logical Listening” di Marco di Bari, “Cuerdas del destino” hilda Paredes, e le prime italiane di “The Tree of Strings” di harrison Birtwistle e del “Quartetto No 2” di Traversa.

La rassegna prosegue il 9 con Eduard Brunner e il Trio di Parma nello storico “Quatuor pour la fin du temps” di Olivier Messiaen e il 16 con l’Ensemble Mosaik diretto da Peter Rundel, in un repertorio di autori di area germanica, fra cui Poppe e haas. Protagonista del 21 sarà invece l’Ex Novo Ensemble diretto da Claudio Ambrosini, punto di riferimento internazionale della musica contemporanea. Fra le opere proposte, tutte di compositori italiani, tre prime assolute di Silvia Colasanti, Dario Maggi e Gabriele Manca.

Traiettorie si concluderà il 25 con la performance dell’Ensemble Risognanze, diretto da Tito Cecche-rini, con opere di Romitelli e Grisey e il 27 con quella dell’ensemble musikFabrik che renderà omaggio ai grandi maestri Stockhausen, Nono e Ligeti. [Erika Ferrari]

Info www.traiettorie.it - tel. 0521 708899 / 8

Claudio Parmiggiani, Senza titolo, 1983 (particolare)

Al via il 13 settembre il Festival internazionale con ospiti di primo piano

Francesco Guccini,conto alla rovescia

Francesco Guccini torna ad esibirsi nei luoghi a lui più cari, in un concerto che è da sempre un appuntamento abituale. Anche quest’anno infat-

ti, l’artista si esibirà venerdì 10 ottobre ore 21 presso il Palasport B. Raschi di Parma. Il repertorio ripropor-rà i maggiori successi della lunga carriera e regalerà al pubblico anche un paio di inediti.Biglietti ARCI Parma Via Testi, 4tel. 0521 706214 / 1996386 - www.vivaticket.it

Beppe Grillo superstar al Palasport Raschi

È atteso il 31 ot-tobre al Palazzetto dello Sport il co-mico più discusso di tutti tempi. La gente lo adora, i politici un po’ meno, ma non lui non molla, mai.

Beppe Grillo sarà di nuovo a Parma il 31 ottobre per un nuovo esilarante e arrabbiatis-smo show. SMette in luce le contraddizioni del nostro modo di vivere e il dominio dell’eco-nomia sulla qualità della vita, sulla salute e sull’ambiente, la sua satira politico-econo-mico-ecologica è graffiante e corrosiva. Info www.adartespettacoli.it

“Graphic poems“ fumetti fuori scala

Nove storie ideate da Bernardo Cin-quetti e disegnate da Vittorio Bustaffa, Francesco Frosi, Marco Madoglio, Pierluigi Ongarato, Raimondo Pasin e Stefano Tamiazzo si

muovono alla conquista di Gal-leria San Ludovico nell’ambito di “Generazioni creative. Parma produce cultura e innovazione”, che si terranno a Parma dall’11 al 14 settembre. Cinquetti espone tavole a fumetti “fuori scala” (110 x 160 cm), che rappresentano otto sceneggiature scritte ad hoc per l’evento.Info tel. 0521 218669

Oltre duecento opere di Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), fra pittura e grafica, dal 6 settembre al 30 novembre si affiancano ai capola-vori di Dürer, Gentile da Fabriano, Tiziano, Rubens, Goya, Canova, Monet, de Chirico, Morandi e dei tanti altri maestri dal Trecento al Novecento esposti stabilmente alla Fondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo. La mostra La poesia del vero, realizzata nel centenario della morte di Giovanni Fattori grazie al contributo della Fondazione Cariparma e di Cariparma (Gruppo Crédit Agricole), è curata da Andrea Baboni, massimo studioso dell’opera del grande artista e curatore anche della retrospettiva livornese di cui questa mostra rappresenta un importante esito.È la prima volta che in Emilia Romagna si riunisce un’antologica esaustiva di tutta l’opera di Fattori,

“giovanni Fattori. La poesia del vero” alla magnani Roccamaestro del realismo eu-ropeo, considerato anche il più importante pittore macchiaiolo. L’arte di Fattori viene così indagata in tutta la sua complessità tecnica e tematica, a par-tire dagli inizi accademici ai primi studi militari, dalle tele di battaglia, alle sintetiche, liriche

tavolette degli anni 1865-1875, ai mirabili ritratti, ai quadri di butteri, sino a toccare tutti gli aspetti del vero, dal paesaggio alla figura, comprese le opere che aprono al nuovo secolo. All’efficacia del robusto disegnatore, va affiancato il momento riassuntivo e intimo delle acqueforti nel cui formato l’artista riprende e reinventa, con energia costruttiva sempre nuova, i suoi temi come asciugati dal superfluo. La mostra si articola in venti sezioni.

Info www.magnanirocca.ittel. 0521 848327 / 848148

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62 il mese settembre 2008

Una donna a tutto tondo, che conosce Parma e la sua storia recente per averne

fatto parte, per aver contribuito a costruirla. Una voce tutt’altro che sommessa, insieme accattivante e ineludibile, mai leziosa, pro-vocatoria talvolta, ma schietta. Come si pen-sa debba essere la natura di una parmigiana verace, nata nell’Oltretorrente, e divisa tra due anime, quella cattolica - “Tutte a scuola dalle Luigine le donne della mia famiglia” - e quella comunista, “con una nonna che sapeva tutti i canti anarchici ma che per il mese di maggio diceva il rosario”. Marcella Saccani non te le manda a dire. Di opinioni ne ha da vendere, e di curriculum anche, ma le cariche sono qualcosa di diverso, e di meno affascinante, dell’esperienza vissuta, ed è nel racconto di questa che si coglie l’umanità e lo spessore della persona.

Come si arriva ad essere una figura di spicco di un’istituzione come la Fondazione Cariparma provenendo da un’esperienza di militanza nel PCI?

“Semplice, una questione di competenza. Il mio percorso mi ha portato a conoscere il terzo settore, il mondo del volontariato e del no profit, oltre a tutta l’esperienza accumulata sul campo nell’ambito delle politiche socio-sanitarie, a partire dal lontano ‘78 e dal Comitato di gestione del primo Consorzio socio-sanitario. All’epoca mi occupavo delle problematiche dell’area materno-infantile, dagli affidi alle violenze sui minori alle famiglie in difficoltà. Era un periodo di grande fermento sul sociale, con un impegno dei partiti a partecipare in modo paritario alla creazione dei servizi.

Qual è stato il passaggio dal partito al sociale?

“Sono entrata nel progetto perché rap-presentavo una quota in capo al PCI, di cui facevo parte dirigente di base pur sentendo uno scarto grosso tra il progetto in cui ero coinvolta, che riguardava il protagonismo del genere femminile, e la cultura conservatrice

Dall’impegno nel PCI alla nascita del Consorzio di Solidarietà Sociale fino alla vice presidenza della Fondazione Cariparma. La storia di Marcella Saccani è fatta di grandi battaglie

Il segreto è ascoltare le persone

del partito”.Come ricorda quel momento?“È stata una stagione di grande parte-

cipazione corale, in cui abbiamo assistito alla mobilitazione reale delle persone nei consigli di quartiere, alla costruzione di un linguaggio nuovo nel sociale, soprattutto dopo la riforma sanitaria del 1980. La nostra esperienza partiva dall’idea che il processo di decentramento non si esaurisse con la rappresentanza, ma nascesse dalla parteci-pazione, dal coinvolgimento. Non solo quali strade, servizi, edifici costruiamo, ma: chi sono, cosa voglio fare per la mia comunità, i miei figli, me stessa”.

Erano anni di grandi cambiamenti, su cui hanno inciso anche personalità come Mario Tommasini... Quali erano i rapporti?

“ho avuto la fortuna di amministrare in quel periodo un pezzo della sanità e salute pubblica, il modello che perseguivamo era quello di un servizio demedicalizzato, al cui centro vi erano il territorio, la medicina di comunità, la presa in carico della persona nella sua interezza, non per un singolo bisogno, magari parcellizzato, ma nella glo-balità della sua situazione. La motivazione che ci animava era forte, lavoravo al fianco di uomini come Mario Tommasini, che alla vigilia della legge Basaglia si occupava di psichiatria e tossicodipendenza, e di don-ne - ginecologhe, ostetriche, psicologhe, assistenti sociali, avvocati - il cui impegno ha contribuito a modificare radicalmente l’approccio socio-sanitario, a costruire una rete che cominciasse a corrompere quell’idea secondo cui, ad esempio nelle cause di separazione o di affido, la donna non aveva mai ragione. Abbiamo convinto mariti a smettere di picchiare le loro mogli, coppie a non disfarsi di un figlio per mera fragilità sociale, abbiamo rilanciato il ruolo professionale delle ostetriche, abbiamo organizzato consultori, come quello di Sor-bolo, aperto la sera, davvero al servizio delle

il personaggio

donne che lavoravano, tanto da costituire un modello agli inizi degli anni ‘80. In quel periodo nascevano le prime comunità allog-gio per minori, e anche gli istituti religiosi cominciavano un percorso di trasformazione importante nel campo del volontariato”.

Oggi cosa resta di quella esperienza?“Restano servizi appaltati alle coopera-

tive, e la grande solitudine dei Comuni a cui è stata restituita la delega sul sociale (e il divorzio tra questo e il sanitario è per me motivo di grande rimpianto, un passo indietro). Purtroppo quel modello, di messa in comune delle risorse sia economiche che organizzative, la solidarietà tra enti più forti e meno forti, rischia di venire meno, a danno di tutti. Questo ha però favorito il sorgere di un’onda critica da parte del no profit che se da un lato fa comodo alle istituzioni, è tuttavia un patrimonio imprescindibile. Se ho imparato una lezione è che fare gli amministratori vuol dire concedersi, per-dere tempo, stare con le persone, essere disponibili. Quando ero presidente di Iraia, c’era una paziente, Bianca, la cui malattia imponeva che fosse ricoverata a vita. Dopo molti anni di degenza, parlando con lei, ho scoperto che il suo grande desiderio era di avere una stanza tutta per sé. Rinunciando a una retta gliela abbiamo data, non solo: l’ab-biamo arredata secondo il suo gusto, con il mobilio liberty della camera del prete che un tempo albergava al Romanini. La sua felicità era indescrivibile. Altro che animazione: le persone vanno ascoltate, seguite, conosciu-te. Non “animate”, come si usa oggi. Come stare con i propri anziani: mica organizzo un servizio di intrattenimento per far felice mia madre. Vado da lei, magari discutiamo per l’ennesima ceramica, o credenza, o coperta di lana che ho regalato a qualche persona bisognosa. Prepariamo da mangiare per la famiglia, una truppa numerosa e chiassosa. E cuciniamo gli anolini per ferragosto. Quella sì che è una cosa seria”.

di Glenda PelosiMarcella Saccani, vice presidente della Fondazione Cariparma

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