PRINCIPI ATTIVI - Programma Elettorale

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RUOLO DELLA RAPPRESENTANZA, PERCHE’ VOTARELa rappresentanza, a qualsiasi livello essa esista, ha un ruolo fondamentale: tutelare i diritti e cercare di migliorare la condizione di vita dei propri rappresentati nell’ambito in cui li rappresenta. Riteniamo che il rappresentante, per adempiere al meglio al suo ruolo, debba fare da tramite tra gli studenti e gli organi decisionali, lavorando per difendere le istanze di chi l’ha eletto. Ecco perché è fondamentale andare a votare tutti quanti, anche nell’Università, in maniera cosciente e critica, informandosi e confrontando i programmi elettorali, per fare la scelta che più rappresenta ognuno in tutta coscienza. Se gli studenti non avessero rappresentanza, o avessero una rappresentanza blanda che non ne tutela davvero i diritti e non lotta perché le condizioni migliorino nei corsi di studio e nei dipartimenti, assisteremmo alla diminuzione della qualità degli insegnamenti e all’aumento a dismisura di soglie di accesso, propedeuticità, numeri chiusi.. Perché questi pericoli continuino a rimanere tali e non si concretizzino, abbiamo bisogno del tuo voto e di quello di tutti gli studenti, perché sia chiaro il messaggio: anche noi abbiamo diritto di scelta!

CHI SIAMOPrincipi Attivi è un gruppo di studenti, nato un anno fa con l’obiettivo di dare una voce a tutti gli studenti dei corsi afferenti al Dipartimento di Farmacia. Dopo anni e anni di assenza di rappresentanza effettiva e qualificata, abbiamo sentito il bisogno come studenti di prendere in mano le decisioni che ci riguardano proponendoci come uditori all’interno delle “riunioni” decisionali con i docenti: i consigli di corso di studi.Siamo riusciti ad avere accesso a queste sedi grazie al consenso registrato tra gli studenti attraverso la nostra raccolta firme (con circa 600 adesioni) e a poterci esprimere presentando le problematiche che riscontriamo tutti i giorni e portando le nostre proposte, frutto delle discussioni avvenute nelle nostre assemblee aperte a tutti gli studenti. Molti sono stati i risultati e molte anche le soddisfazioni. Ora ci troviamo davanti la meta più importante: l’effettiva elezione negli organi decisionali dei corsi e del dipartimento. Se fino ad oggi abbiamo ottenuto tantissimo grazie alla partecipazione informale, dal prossimo anno vogliamo ottenere di più, da rappresentanti ufficiali e con diritto di voto nei consigli e nelle commissioni.

Dopo qualche mese dalla nostra nascita e dopo un’ampia collaborazione abbiamo deciso di entrare effettivamente a far parte del gruppo studentesco Sinistra per…, composto da tanti altri gruppi come il nostro appartenenti agli altri dipartimenti. Questo perchè riteniamo fondamentale che la rappresentanza non si faccia esclusivamente attraverso la persona del rappresentante singolo ma anche e soprattutto attraverso un confronto e un coordinamento tra più persone e tra più livelli di rappresentanza, dal consiglio di corso di studi fino al senato accademico o il consiglio di amministrazione dell’Unipi.

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DIPARTIMENTOPROPEDEUTICITÀ Riteniamo che le propedeuticità obbligatorie siano un ostacolo al percorso dello studente. Esse non fanno altro che rallentare in maniera sensibile i tempi di laurea, imponendo vincoli specifici sull’ordine degli esami da sostenere. Spesso gli studenti stessi, più che preoccuparsi di acquisire le conoscenze nella maniera più ampia possibile, si devono destreggiare in questo rigido percorso ad ostacoli, accettando talvolta voti bassi per poter continuare a sostenere gli esami, senza potervi dedicare il giusto tempo, rischiando di perdere la borsa di studio per un numero troppo basso di CFU. Nel corso dell’ultimo anno siamo riusciti ad aprire per la prima volta una discussione enorme su questo tema, che mai era stata affrontata in questi termini.Dal nostro punto di vista, è necessario che allo studente venga chiarito in tutti i modi qual è il percorso naturale delle materie da seguire, ma crediamo che sia arbitrario presumere che uno studente abbia le competenze per seguire un corso (con annessa prova d’esame) soltanto se ha superato gli esami propedeutici : propedeutici semmai sono i concetti, non le prove d’esame. Proponiamo quindi che la maggior parte delle propedeuticità siano consigliate,che diano cioè allo studente una chiara indicazione sull’ordine logico migliore secondo cui affrontare le materie, così da migliorarne la comprensione, senza tuttavia generare inutili blocchi alla carriera universitaria.

FREQUENZE OBBLIGATORIERiteniamo che in un ambito come l’università, avere un obbligo di frequenza alle lezioni sia uno strumento controproducente in quanto essa viene associata, in maniera semplicistica, all’obbligo di frequentare un numero minimo di lezioni lasciando in ombra la valutazione sull’effettivo valore aggiunto di tali lezioni e qualsiasi tipo di necessità personale dello studente (basti pensare allo studente lavoratore privo di contratto regolare o per condizioni familiari particolari sopraggiunte durante l’anno accademico).Riteniamo che la frequenza alle lezioni sia un valore fondamentale per una proficua carriera accademica e che a fronte di questo, lo studente sia totalmente consapevole della sua importanza. Qualora ci fosse la paura che alcuni corsi diventino deserti allora sarebbe il caso di indagare se la responsabilità di tali eventi sia totalmente a carico degli studenti oppure in parte (o in larga parte) dalla qualità della didattica offerta dal docente. L’accesso e il superamento degli esami deve essere vincolato solamente dalla conoscenza e competenza dello studente e non dal numero delle volte in cui si è registrato in classe.La nostra proposta è la totale abolizione delle frequenze obbligatorie, laddove possibile. Dove invece esistono dei vincoli europei che impediscono l’eliminazione delle frequenze, punteremo alla drastica riduzione della percentuale della frequenza, che ad oggi è del 75%.

DEBITI FORMATIVI IN INGRESSOIn questi ultimi anni il debito formativo contratto nel test d’ingresso veniva estinto tramite il

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superamento del primo compitino in itinere o con la prima prova d’esame. Molte persone però avevano difficoltà a superare le prove suddette e addirittura si ritrovavano, per regolamento, dopo un anno senza aver colmato il debito a non poter dare nessun esame dell’anno successivo. Pertanto abbiam pensato di risolvere questo problema istituendo un test a crocette, le cui domande son estratte dal database dal quale si scelgono le domande per il test d’ingresso in modo da facilitare il superamento del debito. Al momento questa soluzione è stata adottata solo dal corso di Farmacia ma ci poniamo come obiettivo di estenderla in breve tempo a tutti i corsi. Questo però è solo il primo passo,valuteremo se è possibile levarli del tutto.

VALUTAZIONE DELLA DIDATTICACon l’entrata in vigore del D.M.47/2012 i questionari di valutazione della didattica sono diventati obbligatori, così come la discussione dei risultati in sede di Consiglio di Corso. Quest’ultimo passaggio però non sempre è scontato. Ci siamo battuti in questi anni per portare in sede dei Consiglio di Corso tutte le problematiche come organizzazione del corso, carico di studio, disponibilità del materiale didattico, supportando alle discussioni l’analisi dei questionari e i dati raccolti sul corso. In più ci siamo imposti nella stesura delle schede di riesame, riuscendo ad approvare quasi tutte le nostre proposte all’interno di tali documenti, in particolare nella parte relativa all’esperienza dello studente nel corso. Il nostro obiettivo è anche quello di riuscire a rendere pubblici i risultati dei questionari di valutazione dei docenti, in modo da rendere consapevoli gli studenti dei limiti del proprio corso e della bontà delle azioni di miglioramento che vengono messe in campo.

AUMENTO AULE STUDIOLa mancanza di biblioteche e aule dove studiare è stato sempre un problema che abbiamo affrontato nel corso della nostra attività di rappresentanza. Da quest’anno siamo riusciti ad ottenere la concessione delle aule inutilizzate nella palazzina di fronte al nostro dipartimento (dove è presente la segreteria didattica), rendendole accessibili liberamente e da tutti fino all’orario di chiusura del polo durante tutta la settimana! Il prossimo obiettivo sarà quello di ufficializzare la concessione tramite l’amministrazione dell’ateneo convertendole in aule studio.

RACCOLTA DIFFERENZIATA Più volte si è manifestata all’interno dei luoghi in cui studiamo l’esigenza di avere punti di raccolta differenziata.In accordo con il Dipartimento e su nostra proposta,siamo riusciti a portare all’interno dei locali del dipartimento e delle aule, punti di raccolta rifiuti differenziabili grazie anche alla collaborazione con la Geofor, la società che gestisce la raccolta.

TRASFORMAZIONE IN POLO DIDATTICOPer poter sfruttare al meglio gli spazi del dipartimento riteniamo opportuna un’estensione dell’orario di chiusura dei poli e la possibilità di avere ulteriori spazi di studio o di aggregazione

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per gli studenti. A tal fine abbiamo già iniziato a fare pressione con l’amministrazione centrale al fine di trasformare il Dipartimento di Farmacia in un polo didattico.

GESTIONE DEL MATERIALE DIDATTICOAttualmente il materiale che i docenti forniscono agli studenti è frammentato e la sua custiodia è spesso affidata ai singoli studenti. Vogliamo impegnarci a gestire e curare un sistema di raccolta dati e dispense fruibile a tutti i docenti e tutti gli studenti, i quali potranno riversare il materiale utile agli insegnamenti.

FARMACIAGrazie alla partecipazione come uditori al consiglio di corso siamo riusciti a portare alcune propedeuticità da obbligatorie a consigliate (come ad esempio è stata tolta la propedeuticità di Analisi I per Analisi III). Riteniamo infatti necessario ridurle, per quanto possibile negli anni successivi, alle materie principali per alleggerire il percorso di studi .Siamo riusciti a convincere i docenti a fare un ciclo di seminari da 1 cfu ed una revisione del corso, alleggerendo molto il 1° ed il 4° anno e migliorando il piano di studi complessivo. Inoltre abbiamo istituito un test unico per il recupero del debito contratto nel test d’ingresso, facilitandone il superamento. Per ultimo abbiam cercato di eliminare le frequenze obbligatorie ottenendo, come primo passo, l’applicazione di parametri a discrezione del docente.

Ci proponiamo di intavolare con i docenti varie commissioni didattiche in cui avere la possibilità di confrontarci con loro in merito a tutto ciò che voi ci proporrete. Esiste una legge europea che impone il "tempo pieno" per le discipline che rientrano sotto l'area medica e su questo non possiam far molto ma questa frase è stata recepita dal nostro dipartimento come "il 75% delle frequenze è il minimo obbligatorio che ogni studente deve ottenere per accedere all'esame". Su questo invece vogliamo lavorare al fine di ridurre il piú possibile la percentuale di frequenza. Cercheremo di ammorbidire il percorso di studi togliendo le propedeuticità inutili e di migliorare l’organizzazione delle date d’appello e degli esami, soprattutto per i fuori corso.

CTFAbbiamo partecipato ai consigli di corso nella veste di semplici uditori non essendo ancora stati eletti rappresentanti ufficiali. In quell’ambito però,nonostante la nostra partecipazione non abbiamo avuto la possibilità di apportare modifiche radicali al corso, essendo i docenti del consiglio molto ligi alle formalità e al regolamento. Dopo varie sollecitazioni siamo riusciti a dar vita a un gruppo di lavoro, composto da un rappresentante per anno e un professore referente di ogni anno, il quale ha il compito di esaminare le problematiche che riportiamo e propone al consiglio delle soluzioni. Lavorando con docenti e segreteria abbiamo sottolineato come spesso le date di esame di materie anche dello stesso anno si accavallassero: dopo la nostra segnalazione la

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segreteria ha iniziato a gestirle in modo tale non ripetere più questi inconvenienti.Una grossa criticità dei primi due anni che abbiamo evidenziato è stata la presenza di una “catena di chimiche” (Generale - Organica I - Organica II), l’una propedeutica all’altra, che causava un grandissimo intoppo nella carriera dello studente. Siamo riusciti a far passare l’insegnamento della Chimica Organica II dal secondo anno al terzo.

Attraverso lo strumento della Commissione Didattica vogliamo portare alla luce tutte quelle problematiche che affliggono alcuni insegnamenti (carico di CFU eccessivo, assenza di materiale a disposizione dello studente, ecc...) e che in questi anni non sono state sollevate per assenza di una rappresentanza ufficiale. Per raggiungere questo obbiettivo vogliamo partire dai risultati dei questionari della valutazione della didattica chiedendo che i risultati siano discussi in sede di consiglio e che non rimangano nel cassetto della scrivania di alcuni docenti.Oltre allo strumento dei questionari organizzeremo delle assemblee di corso per ascoltare e accogliere le problematiche che gli studenti vogliono che vengano affrontante nei consigli di corso.Apriremo un dibattito tra studenti e docenti sui “curricula” presenti nel vecchio ordine: è stato davvero utile eliminarli?Prendendo spunto dagli altri Paesi in cui i nostri colleghi hanno una preparazione molto più pratica della nostra, punteremo anche sull’utilità del laboratorio come strumento didattico, chiedendo che lo studente ne abbia un approccio sin dal primo anno (es. Lab. di Chimica generale) e proseguendo negli anni successivi ne incontri in maggior numero lungo la sua esperienza didattica (es. Lab di Organica, Farmacologia, ecc…)

SCIENZE ERBORISTICHENegli anni precedenti siamo riusciti a cambiare molte cose nell’ambito dell'organizzazione del nostro Corso di Laurea, grazie anche al fatto che questo era l’unico corso provvisto di ben cinque rappresentanti ufficialmente eletti. Cambiamenti come l’eliminazione delle frequenze obbligatorie (vittoria ottenuta in sede di consiglio di corso con un solo voto di scarto) e la decandenza di ogni propedeuticità obbligatoria hanno aiutato lo studente di Scienze Erboristiche ad approcciarsi in modo migliore alla vita quotidiana e allo studio universitarioGrazie alla nostra azione di rappresentanza abbiamo ottimizzato gli orari delle lezioni e abbiamo perfezionato l’ordine degli insegnamenti nei vari anni (Biochimica passata dal primo al secondo anno e Informatica e Lingua straniera spostate al primo anno). Abbiamo organizzato un ciclo di seminari e incontri con approfondimenti sulle piante medicinali.Volevamo che il nostro corso potesse sfruttare uno dei più vecchi orti botanici d’europa e ci siamo riusciti: ora gli studenti di SER possono coltivare piante in una apposita area all’interno del nostro Orto Botanico.

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L’obiettivo più grande e importante che ci prefiggiamo è sicuramente quello di mantenere intatte le conquiste che abbiamo già ottenuto. Alcuni docenti sono (dopo un solo anno) seriamente intenzionati a reintrodurre in primis le frequenze obbligatorie e in secondo luogo anche le propedeuticità, noi ci batteremo affinchè ciò non accada. Visto che attualmente il nostro Corso di Laurea non ha alcun sbocco specialistico nel nostro Ateneo e visto che nel corso dell’ultimo anno si è manifestata la volontà anche da parte dei docenti di espandere il percorso di SER verso l’aggiunta di un corso magistrale, spingeremo affinchè si crei un Corso di Laurea specialistica che qualifichi maggiornamente la nostra figura professionale essendo, purtroppo, molto poco definita a causa sia della mancanza di un albo e in generale della legislazione vigente. Verrà istituita l’apposita commissione di studio con i docenti, alla quale parteciperemo portando le proposte di noi studenti e valutando sia la sostenibilità didattica sia le potenzialità che può avere un corso magistrale aggiuntivo al percorso attuale.

ISFGrazie alla partecipazione come uditori al consiglio di corso siamo riusciti a migliorare il piano di studi spostando biochimica al secondo anno (al fine di agevolare la preparazione dell'esame di chimica organica), anatomia speciale al primo semestre e fisiologia speciale al secondo semestre.Abbiamo fatto passare alcune propedeuticità che erano presenti nel regolamento da obbligatorie a consigliate.Abbiamo discusso in consiglio di corso riguardo l’abolizione delle frequenze obbligatorie e, arrivati al voto, la nostra proposta non è stata approvata per un solo voto di scarto.Negli ultimi anni il numero di immatricolazioni a ISF è calato vertiginosamente e il mantenimento del numero chiuso di certo non ha giovato come stimolo per nuove iscrizioni. Per decreto ministeriale ad oggi il corso rischia di chiudere per numero insufficiente di iscritti. Già da quest’anno abbiamo proposto di riaprire l’accesso al corso, di mettere in campo una revisione totale del corso e di ridefinire la figura professionale alla quale questo percorso prepara, in modo da estendere il ventaglio di competenze e l’appetibilità sul mondo del lavoro.

La più grande questione che riguarda il nostro corso di cui ci vogliamo occupare d’ora in avanti è indubbiamente la prevedibile chiusura del corso stesso e la possibile apertura di un nuovo Corso di Laurea magistrale. In caso di apertura di un nuovo corso chiederemo che sia fruibile per noi studenti di ISF, in modo da poter continuare e completare il nostro percorso formativo anche in direzione di una laurea specialistica e ci batteremo perchè il corso in sè prepari a figure professionali “di frontiera” molto richieste dal mercato al giorno d’oggi (scienze nutraceutiche, farmacovigilanza, ecc…)In seconda istanza preseguiremo la nostra discussione in merito al riordino delle materie e all’abolizione delle frequenze obbligatorie (questa volta da rappresentanti ufficiali).

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I nostri candidati

farmacia

Valentina GRASSINIVeronica MORELLIStefano MANAICamilla NARDINICecilia FERRARESELetizia SCIACCA

ctf

Roberto D’ALO’Caterina LONGOMassimiliano RUNFOLALaura ZAPPOLINIFederica POLIAlessandro VILLARDITAValeria SPINELLIGabriele DE ROSA

isf

Danila LUTRIGuglielmo GULINODaniele BARBIERI

SI VOTA IN AULA H:MARTEDÌ 6 e MERCOLEDÌ 7 dalle ore 9.00 alle ore 18.00GIOVEDÌ 8 dalle ore 9.00 alle ore 14.00

PORTA CON TE UN DOCUMENTO D'IDENTITA' VALIDO

consiglio di

dipartimento

Danila LUTRIRoberto D’ALO’

Valentina GRASSINIValeria LANZINO

Guglielmo GULINOCaterina LONGOStefano MANAI

Massimiliano RUNFOLAVeronica MORELLI

Federica POLICamilla NARDINILaura ZAPPOLINIValeria SPINELLI

consiglio degli

studenti

Danila LUTRIRoberto D’ALO'

scienze

erboristiche

Valeria LANZINOMargarita LIMALuca MALFATTIMarina MENCHINI

consigli di corso di studio

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