HOME DIOCESI MASS MEDIA DIOCESANI ASSOCIAZIONI E … · 2015-08-10 · La rete evoca mare, pesci,...

9
AGGIORNAMENTI 15 LUGLIO 2015 | ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» 15 LUGLIO 2015 A qualche giorno dalla morte riproponiamo l’intervista rilasciata ad Alessandro Porcheddu da fratel Arturo Paoli, a Cagliari nel Natale 2006 e il video di Dino Biggio con una sua toccante preghiera. EDITORIALE UNA VOCE NUOVA IN RETE di Paolo Matta La rete evoca mare, pesci, barche, fatica. «Non temete, d’ora in poi sarete pescatori di uomini»: è sulle rive di un lago che inizia l’avventura della Chiesa... continua>> I CAMMINI DI SARDEGNA HOME DIOCESI MASS MEDIA DIOCESANI ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI I SANTI SARDI ORDINI RELIGIOSI DOCUMENTI CERCA …

Transcript of HOME DIOCESI MASS MEDIA DIOCESANI ASSOCIAZIONI E … · 2015-08-10 · La rete evoca mare, pesci,...

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 1/9

AGGIORNAMENTI 15 LUGLIO 2015 | ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO

ARTURO PAOLI A

CAGLIARI: «L’UOMO HA

PAURA DI SE STESSO»

15 LUGLIO 2015

A qualche giorno dalla morte

riproponiamo l’intervista rilasciata ad Alessandro

Porcheddu da fratel Arturo Paoli, a Cagliari nel

Natale 2006 e il video di Dino Biggio con una sua

toccante preghiera. 

EDITORIALE

UNA VOCE NUOVA IN RETE

di Paolo Matta

La rete evoca mare, pesci,

barche, fatica.

«Non temete, d’ora in poi

sarete pescatori di uomini»: è

sulle rive di un lago che inizia

l’avventura della Chiesa...

continua>>

I CAMMINI DI SARDEGNA

HOME DIOCESI MASS MEDIA DIOCESANI ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI

I SANTI SARDI ORDINI RELIGIOSI DOCUMENTI

CERCA …

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 2/9

Incontrare Fratel Arturo Paoli è una straordinaria

esperienza di fede. Mentre parla fa traboccare la sua

fede fortificata da 94 splendide primavere, molte

delle quali vissute in prima linea su tanti fronti. Ma

è stato il suo rapporto intenso e libero con i più

poveri che gli permette di essere convincente in

quel che dice, molto di più di quanto possa far

pensare la sua saggezza data dall’età. A proposito ne

mostra molti di meno, non solo fisicamente, ma

soprattutto nel modo di esprimersi perfettamente

aderente ai tempi che viviamo. Il suo sguardo

ravvicinato e intenso, che fissa dolcemente i tuoi

occhi, dà la sensazione che il tempo a disposizione per l’incontro

trascorra molto più velocemente.

 

La preghiera di fratel Arturo Paoli

Lei ha vissuto a lungo tra i poveri cercando tra loro il volto di Dio

: quale messaggio di Natale può arrivare a chi vive nell’indigenza

e solitudine ?

I poveri dovrebbero scoprire che il Natale rappresenta la

predilezione di Dio per loro: io ho provato nelle piccole comunità di

base che è Dio che li convoca; questo segno di predilezione deve

dare loro dignità e la consapevolezza che nelle loro scelte Dio è con

loro. Come nell’Esodo, cos’è che muove il popolo a uscire dall’Egitto ?

ATTUALITÀ

1 LUGLIO

2015

CATECHESI ESTIVE A SANLORENZO SULLAMISERICORDIA NEL VANGELO

DI LUCA

28 GIUGNO

2015

INCONTRO-DIBATTITO ALLA

FACOLTÀ TEOLOGICA SULLA“LAUDATO SÌ”

15 GIUGNO

2015

FRANCESCO VUOLE FRANICOLA SANTO: SIGILLO DELPAPA ALLA CAUSA DI “FRATE

SILENZIO”

12 GIUGNO

2015

LA

POETESSA ELENA BUIA PRIMA“FIRMA ROSA” SU CIVILTÀCATTOLICA

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 3/9

la certezza che Dio è con loro. Il Natale è una festa manipolata dal

consumismo: i poveri o sono trascinati dalle voglie che non possono

soddisfare, o si uniscono per prendere coscienza che la liberazione

non dipende dal prefetto, dal governatore o dall’uomo politico che ha

fatto giungere loro le sue promesse di un mondo diverso.

Anche cristianamente il Natale è diventata solo la festa

dell’opulenza, del consumismo, delle parate liturgiche ?

II Natale è una festa nata male perché la vera manifestazione

sarebbe l’Epifania quando Gesù si manifesta come Figlio di Dio e

inviato da Lui. Il Natale è una festa più recente che il cristianesimo

ha istituito per rimpiazzare il “Natalis solis invicti” festa romana del

solstizio d’inverno, dedicata al dio sole. A Roma facevano una

carnevalata scandalosa, scapigliata, sfrenata di lussuria e

ubriachezza. Allora la Chiesa ha voluto mettere nel computo del

calendario Gregoriano la festa del Natale di Gesù, nuovo sole che

sorge ad Oriente, però ha conservato e non si potrà mai liberare la

sua origine pagana. Ecco perché ho detto il Natale nato male, si è

innestato nella storia da una festa pagana particolarmente

scandalosa.

Cosa augura invece ai poveri di spirito ?

La definizione “poveri di spirito” può diventare una grande beffa:

uno può dire posso essere ricco di soldi ma povero di spirito ? No,

non può essere. Povero di spirito è il povero che accetta la sua

povertà, che non è miseria, che si spoglia delle voglie. Esiste un bel

libro pubblicato in Italia da Armido Rizzi, un ex sacerdote che vive a

Fiesole : “L’Erba voglia”; ciò di cui è schiavo oggi l’uomo sono le

voglie, la società consumista ha bisogno di suscitare voglie. Ricordo

che quando ero giovane non avevo mai pensato al motorino, al

televisore, al cellulare, ma perché non c’erano e allora per poter

vendere le nuove produzioni della tecnica bisogna suscitare le

voglie.

Il povero di spirito è la persona che si contenta di quello che ha e

non vive agitato dalle voglie, quello che è grave nella nostra società

è la moltiplicazione dei desideri che ti portano fuori dal tuo vero io,

che ti portano alla alienazione permanente che è l’antipovertà, non

nel senso materiale ma dell’essere e del vero senso della vita.

Si vive sempre con l’ansia e la necessità di programmare il

domani per avere nuovi oggetti…

Si possono prendere a modello i detergenti: ogni giorno ce ne è uno

ARCHIVIO MENSILE

luglio 2015 (9)

giugno 2015 (26)

maggio 2015 (9)

aprile 2015 (6)

marzo 2015 (3)

febbraio 2015 (2)

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 4/9

che lava più bianco e più velocemente , cosi si deve scartare quello

che si ha in casa e comprare quello nuovo. Oggi è importante

arrivare prima, distruggere il tempo perché quando sei angosciato il

tempo che ti viene incontro, ti fa paura, quando non hai la pace

interiore in te stesso, il senso del silenzio, lo stare solo con te

spaventa, sei pesante a te stesso, bisogna allora distruggere il tempo

vuoto perché il tempo mi fa ricadere su me stesso, oggi l’uomo ha

paura di se, il grande nemico dal quale fuggire è il proprio “io”.

Bisogna vedere che il tempo vuoto non mi metta davanti a me stesso,

c’è questa mania di moltiplicare il tempo: per arrivare 20 minuti

prima da Firenze a Bologna si sta sbranando il Mugello, si spendono

piogge di miliardi per arrivare prima con il rischio dell’alta velocità,

una mania, è infantile, adolescenziale, si vuole arrivare prima

perché? La vera ragione è psicologica, l’uomo non è abituato a stare

con se stesso a riempire il silenzio con la meditazione, la preghiera,

la riflessione. 

Parliamo della sua esperienza di fede: lei dice spesso che bisogna

dare più spazio all’ascolto che alla preghiera

Quando la Chiesa dice che ci sono preghiere di obbligo, dico che è

un obbligo e un dovere, ma a un certo punto bisogna soggettizzare la

preghiera, farla propria, le parole in sè non hanno valore, se nel

silenzio senti la presenza di Dio, a lui ti rivolgi e ti senti guardato,

allora, non servono più le parole; quando ti innamori, ci si parla a

lungo per conoscersi, si da il proprio tempo è dopo qualche mese o ci

si lascia o ci si ama e allora basterà uno sguardo, gli occhi parleranno

più delle parole. I giovani non si innamorano più, perché sono

dominati dal bisogno di possedere il più presto possibile.

Giovanni Paolo II ha denunciato come il dramma del

cristianesimo contemporaneo sia la separazione tra fede e vita.

Quale legame quindi tra Parola di Dio e fede ?

La Parola di Dio rivela chi è Lui, la Parola è una presentazione

attraverso cui posso conoscere razionalmente con chi mi relaziono.

Leggendo Budda o Confucio posso essere attratto razionalmente ma

non è la fede, la fede è decisione di donarsi a Dio.

Esiste una Chiesa per i poveri ?

Nooo, prima di tutto cosa vuoi dire Chiesa? Che la Chiesa abbia una

dimensione di aiuto per i poveri non c’è dubbio, c’è e ci sarà sempre.

Che la Chiesa sia pensata dai poveri e per loro non direi. La

pastorale e il culto sono pensati dalla classe media in su. Le riforme

liturgiche presentate nel concilio Vaticano II appaiono più

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 5/9

consapevoli del bisogno e delle possibilità del popolo poco istruito e

povero.

Il ritorno al latino è ispirato al gusto della classe che sa il latino o ha

un’istruzione capace di gustarlo.

E soprattutto essendo radicalmente individualista, sfugge la

identificazione con i poveri e predilige una chiesa elitarista

evidentemente non evangelica.

La Chiesa cristiana è responsabile dei mali del mondo ?

Correggerei in “la cultura cristiana”, la forma di vivere il

cristianesimo, non ha certamente favorito direttamente la civiltà. Il

mondo cristiano occidentale oggi è al centro di tutte le ingiustizie le

guerre il male che succede nel mondo. Il male e il peccato accadono

dappertutto in Asia Africa ecc, ma il male della Cina non cade su noi

mentre noi occidentali attraverso il controllo della ricchezza e della

distribuzione, il controllo delle risorse del mondo petrolio minerali,

ecc… siamo al comando di rutto lo sfruttamento e quindi della

miseria del mondo e questa è la causa della sua fine. E’ vero ci sono

guerre tribali in Africa, ma chi manda le armi ? noi, i colonialisti, la

fame nel mondo è causata da noi, trattenendo i beni al nostro uso.

Dopo la 2° guerra mondiale in Europa ci fu un esame di coscienza:

come è possibile che noi europei così civilizzati abbiamo potuto

pensare l’olocausto, tanta distruzione, la guerra? Paolo VI andò

all’Onu e dichiarò: “jamais la guerre” mai più!

Allora cosa bisogna fare ? non ci deve essere la fame! finché ci

saranno squilibri, finché una parte del mondo sfrutta l’altra parte, ci

saranno sempre conflitti. Non ci deve essere la fame, allora bisogna

controllare i beni. A Roma si crea un elefante bianco, un centro di

statistica per sapere come distribuire i beni della terra. Si è creata la

Banca mondiale: l’F.M.I: ma l’America mettendo al primo posto la

sicurezza e conseguentemente, il bisogno di armarsi, ha cancellato

tutti i progetti per eliminare la fame, così la fame nel mondo e la

dimensione della miseria è cresciuta.

La carità è l’anima della missione ?

C’è un equivoco nato dalla nostra cultura greca cioè, che la verità è

al di fuori dell’uomo, al di sopra e che lo domina; un po’ come la

legge sta fuori di me; non importa se la capisco o meno ;l’importante

è obbedire, come nell’esercito. Tutti i comandi vanno capiti ma

eseguiti, analogamente c’è una verità che sta al di sopra e deve

essere obbedita.. Nel cristianesimo avviene un cambiamento: la

legge che diventa vita. C’è un espressione nel Nuovo Testamento

“facientes veritatem in caritate”, fare la verità nell’amore; la verità si

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 6/9

conquista amando: ti scopri vero nella misura in cui ami e scopri

l’altro nella misura in cui ti ama.

La missione è pensata come progetto di fare cristiani e di colonizzare.

Non si parte dall’amore per l’Indio e dal rispetto per la sua cultura:

importa salvare la sua anima e per questo deve accettare una verità

che non capisce.>

C’è il pericolo che i poveri vengano strumentalizzati da alcuni

missionari ?

Non è generale ma capita e c’è sempre stato questo fatto: ci sono

missionari molto sinceri che ho conosciuto. Il costruire in Africa in

zone poverissime chiese costosissime templi grandiosi, cattedrali nel

deserto è strumentalizzare i poveri, vuol dire sputarli in faccia.

In Brasile ho come cappella una capanna di legno abbastanza

primitiva, e dico spesso: qui si glorifica Dio più che in una grande

cattedrale. Dio non ha bisogno di templi grandiosi e carichi di oro.

Che effetto ha avuto la globalizzazione per i poveri ?

Molto semplice: la globalizzazione è un trucco per spogliare i poveri

del poco che hanno e arricchire i ricchi del molto che hanno; è come

andare contromano in autostrada, il rischio è fracassarsi ! La

globalizzazione è nata come un bel progetto: “finalmente ma

l’America ha cambiato freccia perché il movimento della ricchezza

vada verso l’accumulazione piuttosto che verso la giusta

distribuzione.

Che spazio può avere la religiosità nella nostra società

secolarizzata ?

II cristianesimo dovrebbe essere religione profetica essendo dottrina

di giustizia e carità; sua caratteristica cioè religione che s’interessa

delle circostanze reali in cui vive l’uomo.. Nel cristianesimo si deve

cercare la propria posizione nel regno di Dio, la vita, le scelte il mio

essere deve aiutare l’umanità ad amarsi di più a convivere

pacificamente o la disturba o porta danno: Questa la domanda che

dovrebbe farsi un cristiano, non posso pensarmi solo davanti a Dio,

sono una delle piccole ruote dell’umanità e devo contribuire a

divenire una comunità sempre più pacifica e giusta. Non c’è

alternativa.

Il centro della predicazione di Gesù non è l’anima, esiste l’essere

l’uomo fatto di carne, anima e spirito. II centro della predicazione di

Gesù che cos’è? Regno di Dio significa una società guidata dalla

convinzione che tutti siamo fratelli. E tutti dobbiamo collaborare al

divenire di questo Regno.

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 7/9

Che ruolo hanno i laici nella chiesa clericizzata?

Nella società politica il laico deve comportarsi come se non fosse

religioso secondo la frase di Bonheffer “Come se Dio non esistesse”, e

questo non vuol dire senza principi etici ma vuol dire non lasciare a

Dio quello che deve fare l’uomo come la pace e la giustizia.

Esiste un compito che il laico credente deve assolvere in assoluta

uguaglianza con il non credente. Evidentemente il credente non

deve mai spogliarsi della sua fede ma avere sempre presente che in

certi campi deve difendere la propria laicità.

In Italia abbiamo avuto dei modelli da imitare e non dimenticare

come De Gasperi, La Pira, Dossetti, Gonella e altri.

II nuovo prefetto per il clero, il Cardinale Claudio Hummes, ha

esordito pesantemente …

Io penso che lui viene dalla realtà americana e sa bene che la

situazione del clero sotto questo aspetto è diversa: la razza sud-

americana specialmente la brasiliana è molto affettiva, accogliente,

libera se il Vescovo in visita viene abbracciato come un parente

molto caro. Il cardinale conosce la situazione; gli avranno chiesto

cosa pensa del celibato e lui ha risposto improvvisamente non è un

dogma potrebbe essere ripensato ma da Roma gli hanno tirato subito

le orecchie hanno rimediato dicendo non è un dogma ma ha una

tradizione antichissima.

La chiesa appare ferma su concetti filosofici superati dal tempo?

Eh si. Questa è la cosa più grave. La Chiesa è ancorata nella filosofia

dell’essere. Quando il cristianesimo è entrato nell’occidente ha

trovato un mondo molto avanzato razionalmente il mondo greco e lo

ha adottato: è stato inculturato in questo mondo. Oggi c’è una

polemica trai filosofi Vattimo Cacciari ecc con il Papa che dice fuori

dall’assoluto tutto diventa relativo, il bene è uguale al male, ma non

è vero.

Non considera che dai concetti assoluti sono sorte delle ideologie

responsabili di avere scatenato guerre ingiuste e molte gravissime

calamità che hanno funestato i secoli:

Nel Medioevo la verità cattolica è questa e quelli che non la credono

bisogna eliminarli. Il 1 gennaio del 1300 nella piazza centrale di

Parigi hanno bruciato una donna che si chiamava Margherita Perette

e ha assistito tutto il clero e i l’Arcivescovo con i paramenti e quando

è finita come una farfalla bruciata nel fuoco hanno cantato il

Tedeum, ora che si sono trovati i suoi manoscritti è considerata una

grande mistica. Ma perché è stata bruciata? Perché diceva quello che

conta è l’amore. C’è della ingenuità in questa espressione ma la

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 8/9

mistica voleva dire che l’amore non ha ne luogo, ne tempo, è

dovunque e nessuno può ucciderlo. >

Alessandro Porcheddu

Previous post Next post

CATEGORIE

Apertura

Associazioni e

Movimenti

Attualità Cammini

Dal Mondo

Diocesi Editoriale Il

Papa In Primo

piano In

SardegnaIstititi Religiosi Mass

Media Diocesani

Notizie varie

Ordini Religiosi Santi

Sardi

ARTICOLI RECENTI

IL PRIMO MESSAGGIO DEL

VESCOVO CORRADO ALLA

DIOCESI DI OZIERI: «IL

VANGELO È GIOIA»

A UN SARDO LA GUIDA

DELLA COMUNITÀ DI

VILLAREGIA

ARTURO PAOLI A

CAGLIARI: «L’UOMO HA

PAURA DI SE STESSO»

SOCIAL NETWORK

Seguici su

Facebook

You Tube

Twitter

CONTATTACI

[email protected]

m

21/7/2015 ARTURO PAOLI A CAGLIARI: «L’UOMO HA PAURA DI SE STESSO» | chiesasarda.it

http://www.chiesasarda.it/lultima-intervista-di-arturo-paoli-a-cagliari-luomo-ha-paura-di-se-stesso/ 9/9

© 2015 - CENTRO STUDI STAMPACE "ANDREA DEVOTO | CREDITS:

LANCELOT ADV