HIMERA ˛ UN NUOVO PROGETTO DI RICERCA URBANISTICA...

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  • HIMERA – un progetto quinquennale di ricerca urbanistica interdisciplinare in collaborazione tra l’Istituto di Archeologia Mediterranea dell’Università di Berna e il Parco Archeologico di Himera. Il progetto, iniziato ufficialmente nel Marzo 2012, si concentra sul Piano del Tamburino, un’area della colonia di ca. 30 ettari, rimasta fino ad oggi solo marginalmente esplorata.

    Il Piano del Tamburino, un pianoro a ca. 90 m s.l.m. ad ovest del Piano di Hi-mera, dal quale è separato da un valloncello, si affaccia a nord con un ripido pendìo sulla città bassa.

    L’area presenta condizioni ideali per un’urbanizza-zione, parziale o totale, e potrebbe aver avuto, per la sua posizione, anche un ruolo importante nel sistema „città“. Il lavoro più completo sul-la topografia del Piano del Tamburino è dovuto a Lu-igi Mauceri, che nel 1907 pubblicò i rilievi da lui ese-guiti nel 1877 aggiungen-do importanti osservazio-ni riguardo alla necropoli del pendio ovest e a quel-

    la posta a sud (Scacciapidocchi), nonché riflessioni sui possibili tracciati della cinta muraria.Nei saggi degli anni ’70 (Uni-versità di Palermo) sono stati trovati scarsi resti e terracot-te architettoniche attribui-bili a un santuario posto sul vertice nord-orientale del Piano del Tamburino, in una posizione corrispondente a quella del santuario di Atena sul Piano di Imera. Saggi del 2004 (Soprintendenza di Pa-lermo) sul lato occidentale hanno portato alla luce una possente struttura muraria con andamento nord-sud costruita in grossi ciottoli di fiume nonché diversi muri orientati in senso est-ovest, di spessore minore; verso occidente, inoltre, furono rimessi in luce alcune strutture murarie relative, probabilmente, ad abitazioni.

    Obiettivo del progettoObiettivo del nuovo progetto è investigare l’estensione di questa parte dell’area urbana, il tipo di urbanizzazione, le varie fasi di occupazione, le vie di accesso dall’entroterra indigeno e dalla città bassa nonché quelle di collegamento tra il Piano del Tamburino e il Piano di Himera, al fine di determinare la funzione e l’importanza dell’area investigata nell’ambito dell’organizzazione urbanistica della città nonché di evidenziare il suo rapporto con il retroterra indigeno. Ciò al fine di ampliare la conoscenza della colonia, di comprenderne la natura e lo sviluppo e di definire in maniera più netta il suo ruolo tra le colonie greche di Sicilia, anche in considerazione del fatto che, se il Piano del Tamburino appar-tenesse all’area urbana, Himera risulterebbe una delle più grandi colonie gre-che dell’isola.

    Primi risultatiNel 2011 sono iniziati i lavori preliminari: ricerche bibliografiche, relative so-prattutto alla letteratura dell’Ottocento, prime prospezioni dell’area, studio topografico dei luoghi e un primo survey che ha portato al ritrovamento in superficie di numerosi frammenti di tegole, ceramica e pesi da telaio. Sono state inoltre valutate le foto aeree e satellitari degli anni 1955–2011 e seguiti i cambiamenti dell’area negli ultimi 60 anni (per un ulteriore valutazione della vegetazione nelle immagini satellitari è stato calcolato un NDVI

    11).

    HIMERA UN NUOVO PROGETTO DI RICERCA URBANISTICA INTERDISCIPLINARE

    Nel 2012 hanno avuto inizio i lavori sul terreno, concentrati sul lato orientale del Piano del Tamburino, che guarda verso il Piano di Himera. Sono stati applicati vari metodi di prospezione non-intrusivi, quali la geofisica e il survey, e sono stati eseguiti i primi saggi archeologici.

    È stata realizzata una base cartografica tramite telericognizione via satellite e misure geodetiche (GPS in tempo reale e tachimetria), rilevata la topografia del-la zona da esplorare, generato un primo modello digitale della sua superficie, stabilita una rete topografica di riferimento e generata una griglia con maglie di 25 m. E’ stata poi eseguita una prospezione geofisica di circa 11 ha del terreno (geomagnetismo, georadar, resistenza elettrica e tomografia elettrica, in col-laborazione con GGH Solutions) e compiuto un survey archeologico intensivo nella parte settentrionale. Abbiamo inoltre ottenuto più serie di aero fotografie

    per mezzo di un Hexakopter (GHH Solutions) ed è stato messo a punto un progetto GIS per la gestio-ne dei dati (ESRI ArcGis 10).

    I risultati del rilievo topografico hanno permesso di individuare e visualizzare aree artificialmente ter-razzate, possibili accessi dalla città bassa e vie di co-municazione tra il Piano del Tamburino e il Piano di Imera. La prospezione geofisica ha consentito l’identificazione di diverse zone archeologicamente interessanti e la combinazione per sovrapposizione dei risultati geosifici e di quelli della prospezione ha

    permesso di riconoscere chiaramente zone di elevato interesse archeologico in diversi punti del Piano del Tamburino, dimostrando una forte concentrazio-ne di presenze tra il VI e il V sec. a. C., ma documentando anche una fase me-dievale poco conosciuta nella parte settentrionale del pianoro.

    Sono stati aperti due saggi (5 x 5m), uno nella parte meridionale, l’altro nella parte orientale del Piano del Tamburino.

    Nel primo sono state trovate grandi quantità di schegge e di strumenti litici che permettono di ipotizzare una pos-sibile frequentazione anteriore alla colonizzazione greca (cf. i ritrovamenti dell’epoca del rame nella parte nord del Piano di Imera).

    Il secondo ha portato alla luce uno strato di distruzio-

    ne della fine del V sec. a. C., caratterizzato dalla presenza di una considerevole quantità di cerami-ca fine, e un tratto di muro dello spessore di circa m 1, con andamento est-ovest corrispondente a quello della seconda fase urbanistica del Piano di Imera (secondo quarto del VI sec. a. C.). La tecnica di costruzione a due paramenti è molto accurata e il notevole spessore non sembra trovare confronti nei muri delle insulae abitative della città alta sul Piano di Himera.

    Prof. Dr. Elena Mango, Università di BernaDr. Francesca Spatafora, Direttrice del Parco Archeologico di Himera

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    Abb. 7 Himera, Digitales Oberflächenmodell, DOM, Ausschnitt: östlicher Teil des Piano del Tamburino und Piano di Himera (© IAW, Uni Bern)

    L. Mauceri, Cenni sulla Topografia di Imera (1907) Tav. I – 29 –

    Abb. 12 Himera, Piano del Tamburino, geomagnetische Prospektion, März und September 2012 (© IAW, Uni Bern)

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