HI-END MAGAZINE€¦ · sioni che il buon Pat Metheny fa con le sue tastiere dai suo-ni opinabili...

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  • HI-END MAGAZINE®

  • 65RoksAN BLAK USB, K3 DAC & K3 CD DI▼ FDS 253

    Mi sento molto Indiana Jones alla ricerca dello sta-dio d’uscita perduto: il mio banalissimo lettoremultiformato Sony ha steso, nella sua lunga vita,diversi lettori di fascia superiore ed ha ceduto il passo solodi fronte a mostri ben più qualificati. Dove però ha fattosempre strike è nell’abbinata con convertitori di vario tipoe prezzo, rispetto ai quali ha sempre dimostrato di pos-sedere uno stadio di filtro/conversione/uscita di pari li-vello o addirittura migliore. Abitudine? Meccanica non stra-tosferica che non rifornisce di cibo il DAC di turno? Met-tiamola come ci pare, ma ancora non ho sentito il desideriodi cambiarlo per niente che costasse meno di una Smartusata.Capirete bene che quando il Direttore mi (ci) ha riempi-to il bagagliaio di DAC, tra cui quello di queste pagine, hopensato a) che avrei trovato di che ridire b) che avrei an-cora una volta deciso di tenermi il caro vecchio Sony in con-figurazione integrata. Si sa, il pregiudizio è rassicurante.Ma qui compariamo anche le mele con le mele, visto chepoco dopo il convertitore sono giunti anche - della stes-sa marca - amplificatore integrato e CD player. Per sgom-berare il campo da ogni possibile aberrazione percettivaio e l’amico Gabriele ci siamo scambiati, in perfetto stilecristiano o comunista, questi tre pezzi e ne abbiamo scrit-to insieme per presentare più di un’opinione. Due recen-

    sori in cerca di trittico, o tre elettroniche in cerca d’auto-re, per fare un po’ i pirandelliani... [D.S.]

    K3 DAC [D.S.]

    DESCRIZIONEIl K3 è un componente standard nelle dimensioni, con unbel frontale scuro, massiccio e spazzolato, anodizzato neroper evidenziare i contrasti con i piccoli tasti. Pochi, po-chissimi fronzoli. Unico vezzo: il motivo curvilineo inci-so che rivela il color alluminio. Una presa USB “B” ante-riore, con la stessa funzione di quella sul posteriore, fa-vorisce l’inserimento temporaneo di un portatile o qual-siasi altro dispositivo da cui ricevere file. Il telecomandoè francamente poco utile, a meno che non ci siano moltiingressi impegnati e una gamba ingessata che ci impedi-sce di alzarsi dal divano quando si cambia sorgente. Devoconfessare senza vergogna che – essendo la mia prima vol-ta con un dispositivo serie K3 – ho faticato a trovare il roc-ker di accensione: per non rovinare la linea quei birbantidella Roksan lo hanno nascosto sotto!

    Non so perché il nome Roksan mi ha sempre fatto pensare all’Armenia… Quando invece i fon-datori vengono dalla grande Persia e Roksana fu la figlia del Re Darius III. Cosa c’entra conl’ascolto di un DAC, un integrato e un CD player? Niente, ma un po’ di Wikipedia ogni tantoaiuta ad aprire la mente e a far conoscere aneddoti. Con moderazione. [D.S.]

    A me invece il nome Roksan ha sempre suscitato idea di solidità e ottima forma (ah, le as-sonanze dell’italico idioma…). La casa londinese ha 31 anni. Lei nasceva ed io leggevo le mieprime pagine sulle riviste dedicate all’ HiFi. Quindi per me è un nome (relativamente, ormai)“nuovo”. Frutto della lunga tradizione british nel campo della buona riproduzione musicalee degli anni in cui ogni scommessa ed idea imprenditoriale sembrava dovessero avere suc-cesso a prescindere. Molte, come si dice oggi, start-up di quegli anni non hanno superatola prova del tempo e delle diverse crisi. Roksan ha invece raggiunto la maturità. A suon, è ilcaso di dire, di prodotti buoni (ed esteticamente gradevoli) e di idee chiare su come farli. [G.B.]

    di Gabriele Brilli e Dimitri Santini

    GLI sCIÀ DI PERsIA ovvERosIGNoRI sI NAsCE…

    AMPLIFICATORE INTEGRATO, CD PLAYER E DACRoksAN BLAK USB, K3 DAC & K3 CD DI

  • TECNICAIl cuore dell’aggeggio è il Texas Instruments DSD1794A.Le frequenze di campionamento e le risoluzioni accetta-te siamo ormai abituati a vederle pressoché ovunque, mafino a poco tempo fa era impensabile trovarle su un di-spositivo di questa fascia di prezzo: 192 kHz e 24 bit, conpossibilità di leggere formati PCM (192/24) e DSD fino aDSD 128. Interessante il fatto che sia possibile connettereun cavo digitale bilanciato in ingresso e che le uscite sia-no anch’esse sia sbilanciate che bi-lanciate. Il corredo degli ingressi è quelloclassico (il Toslink resiste…), con unocchiolino strizzato evidentemen-te alla musica liquida: l’USB dop-pia, con la presa frontale stacca/at-tacca rapido citata sopra ci fa capireche questo è un prodotto destina-to anche e soprattutto alla ripro-duzione di file.C’è la possibilità di prelevare il se-gnale da una sorgente Roksan e in-viarlo ad un altro dispositivo Rok-san con il sistema proprietario wi-reless K-Link. Non ho potuto pro-vare la bontà di questo tipo di con-nessione, ma altri produttori come Yamaha stanno facendocose simili: magari un giorno le mie riserve sul trasferi-mento “in aria” saranno sciolte.

    ASCOLTOEssendo fresco fresco di cartone il Roksan K3 ha dovutoaffrontare quel periodo di allenamento che molti chiamanocon un termine mostruoso (cfr. FDS #248 pag. 50) e che iodefinisco assestamento. Lui si è trovato subito bene sul mo-biletto, ed ha diligentemente svolto i suoi compiti: è sta-ta dura ascoltare tutti quei dischi, ma ce la siamo sbriga-ta presto, perché in un weekend uggioso a casa mia gire-ranno almeno 10-12 ore di musica. Quindi ho proceduto

    con il mio solito scriteriato criterio di raccogliere impres-sioni senza annotarle, di registrare emozioni senza deco-dificarle.Caso strano, il K3 mi è piaciuto subito. Intendo dire già daiprimi 5 minuti, perché gli manca qualcosa che io lette-ralmente odio nelle elettroniche moderne: il superdetta-glio, micro e macro, che rende la musica finta come unamodella photoshoppata. Poi mano a mano sono emersi idifetti, ma per la prima volta lo scettico ha quasi credutoal miracolo.

    Fortemente richiesta da mia figliaecco che arriva Noa, con la sua voceun po’ nasale e le sue acciaccaturetipicamente mediorientali, conditada arrangiamenti molto a tema e dauna presa eccellente. L’aria è tanta,la scena tende a livellarsi un po-chino in profondità, ma sugli assiverticale e orizzontale nulla da ec-cepire in estensione e spazialità. Miè piaciuto molto il brio allegro concui il K3 ha accompagnato la vocedi Noa, che possiede la stessa qua-lità. L’ascolto di questo disco è sta-to bello come sempre, ma con unadose in più di gustosa “pienezza”.Non cito i singoli pezzi, perché si trat-

    ta di un album tutto bello (ad eccezione di alcune incur-sioni che il buon Pat Metheny fa con le sue tastiere dai suo-ni opinabili – meglio la Gibson, invero) e che ha eviden-ziato forse una delle doti migliori di questo DAC, ovve-ro la sua godibilissima neutralità nelle voci.Passando ad un’altra artista che conosco poco ma amo mol-to, Yael Naim, mi accorgo subito dell’analogia di origine(Israele) e del fatto che questi due album si intitolano conil nome delle loro autrici. In particolare questo ha una ri-produzione della scena eccezionale, spesso lo ascolto peril gusto di chiudere gli occhi e vedere i musicisti tutti alloro posto. Con degli arrangiamenti favolosi, questo“Yael Naim” ha tirato fuori un’altra delle doti del Roksan

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    “Caso strano, il K3 mi è pia-ciuto subito. Intendo dire giàdai primi 5 minuti, perché glimanca qualcosa che io letteral-mente odio nelle elettronichemoderne: il superdettaglio,micro e macro, che rende lamusica finta come una modella

    photoshoppata.”

    Il ROKSAN K3 DA CONVERTER

  • e il primo dei suoi difetti. Partendo dal pro aggiungo allevoci il realismo del pianoforte, anche quello “sporco” pre-so da vicino in una stanza sorda: tutte le armoniche vibranocome si deve, quindi ho doppiato il piacere della voce sot-tile e penetrante di Yael con il suo incedere a volte un po’grave sulla tastiera bianca e nera. Il primo neo però è pro-prio nella scena, che non è bella come altre volte l’ho sen-tita. Intendiamoci, è pur sempre un bel “vedere” (con leorecchie), ma i dubbi che avevo con Noa si sono riproposticonvincendomi che forse, in profondità specialmente, sipoteva fare di meglio. Per il resto la puntualità con cui ilK3 mette tutto al suo posto nella scala delle frequenze miha regalato una bellissima ora con Yael Naim…Nel terzo ascolto critico (sempre in Israele si rimane…) ilRoksan porta a casa un pareggio come nei casi di cui so-pra. Ho scoperto Asaf Avidan al Sanremo di Fabio Fazioe questo disco, “Different Pulses”, è arrivato presto a casamia. L’apertura roboante della grancassa scordata, che spo-sta l’aria come un mantice all’inizio della traccia 1 che dàil titolo all’album, è semplicemente fantastica. La grandeprecisione del Roksan nulla ha tolto all’enfasi, anzi ha re-galato una dose di bassi che ho apprezzato molto e che di-segnano ancor meglio il mood con cui il batterista quasiaggredisce il povero tamburo col pedale. La voce di Avi-dan è stranissima e aspra e anche qui torno a ripetere chela timbrica con cui il K3 gestisce voci e piano è di altissi-mo livello. Forse con queste tracce ho cominciato a capi-re cosa mi piace meno del DAC di Roksan: il microdetta-glio che io odio e che manca dalla riproduzione con miagrande felicità forse è il frutto di una scelta costruttiva che

    – ipotizzo – ha sacrificato un po’ il dettaglio in gamma me-dia ma contribuisce ad annullare le colorazioni nel cantatoe nelle corde, forse a scapito di qualche informazione sul-la scena. Attenzione anche ai bassi extra che, come tutti ibassi, cercano continuamente di scappare dalla vostra stan-za con la stessa determinazione dei Fratelli Dalton di Luc-ky Luke. E come Rantanplan, il cane del carcere dei Dal-ton, sporcano…

    PRO- Neutralità- Bello il piano e belle le voci- Musicalità

    CONTRO- Scena perfettibile- Gamma media poco dettagliata- Non “esplode” quando è necessario

    AMPLIFICATORE INTEGRATO BLAK USB [G.B.]

    DESCRIZIONEBello e nero (nomen omen), e scopriremo tra poco che “bel-lo” solo a volte fa coppia con “maledetto”. In virtù dellasua linea affatto originale e personale, l’ampli si inseriscefacilmente in qualsiasi contesto. Frontale spesso, come di

    67RoksAN BLAK USB, K3 DAC & K3 CD DI▼ FDS 253

    Il ROKSAN BLAK USB amplificatore integrato

  • diceva, ma poi privo di fronzoli: manopola del volume (ot-timamente motorizzata), grande display molto avaro dinotizie (indica solo la sorgente utilizzata) e tre tasti argentei,come la manopola del volume, che servono e seleziona-re la sorgente ed eventualmente a mettere in stand-by lamacchina. Tasto di accensione posto sul lato sx e nasco-sto in basso, come da filosofia costruttiva aziendale;azioni lo switch e la macchina si posiziona in stand-by. Conil tasto “OK” si può passare all’accensione totale, così comele sorgenti, scorribili con i due tasti dx e sx debbono pureessere selezionate con questo pulsante. Le funzioni sonoreplicate sul bel telecomando che, opportunamente, puògestire anche le altre elettroniche della Casa. Il motore chegestisce la manopola la fa girare in modo omogeneo, sen-za accelerazioni (e non volute “fughe” verso l’alto), e que-sto permette un controllo fine della pressione sonora (edevita stress da decibel indecenti e non voluti in casa).

    TECNICAIl Blak USB è un amplificatore integrato da 150 W su 8Ohm, pesa i suoi onorevoli 14 chiletti, è costruito con at-tenzione e cura dei dettagli, possiede 3 ingressi linea, uningresso bilanciato, un ingresso phono MM, una presa USBed un’ antennina con la quale connettersi via Bluetooth ainostri più disparati accrocchi elettronici. Strizza quindi l’oc-chio (ed ammicca pure, facendolo) alla musica liquida ea quel vasto pubblico che la musica sela tiene (orrore e raccapriccio o sem-plice comodità: ognuno di noi ha la suaopinione) sul telefonino o sui variiPad e cugini Android based più omeno nobili. I binding post per i dif-fusori sono di buonissima fattura ed ac-cettano qualsiasi tipo di terminazione.Il chip che presiede alle funzioni DACè un ottimo Burr-Brown DSD1794ADAC capace di maneggiare file PCMfino a 24-bit/192 kHz nonché DSD64e 128. Stessa capacità, in pratica, delDAC K3 di cui scrive l’amico Dimitri.Ovviamente però, dato che parliamoqui di un amplificatore, l’unico in-gresso digitale è la porta USB-B; comedire: ottime prestazioni digitali ma zeroelasticità in fatto di connettività. IlBluetooth è una sorta di vezzo, ap-prezzabile ma non determinante, di si-curo, in un eventuale processo deci-sionale finalizzato all’acquisto.

    ASCOLTOBen confezionato, una volta estrattodalla sua scatola, il Blak si inserisce co-modamente tra le altre elettroniche pre-senti in casa e nella mia postazione, so-vrastandole un pochino con il suofrontale importante. Procedo ad unafase di “assestamento” di qualchegiorno ma devo dire che il suono è su-bito gradevole: non resisto, come ognibambino curioso, alla tentazione disentirlo subito e di farmi una primaidea. Bene, uno dei casi in cui si può af-fermare: buona la prima.Vista la sua classe di prezzo e la di-

    sponibilità delle Audiovector SR1 Avantgarde, subito li ac-coppio nella speranza che il matrimonio di interesse (il mio)produca figli sonori degni del lignaggio dei coniugi. NelCD player NAD inserisco “Viaggiando”, di Rosario Bo-naccorso e vai… no, qualcosa non va… non riconosco ilsuono… non mi trovo del tutto a mio agio. Bello, per ca-rità, ma qualcosa non va. Cambio CD: Mannarino, “Bar del-la rabbia”. Stessa sensazione di smarrimento. Faccio gira-re entrambi i CD dalla prima all’ultima traccia cercandodi capire che cosa ci sia che non mi convince. Alla fine mifaccio un’ idea. Non è responsabilità del Black, piuttostodei bookshelf danesi: troppa definizione, troppo dettaglio,alti troppo cristallini, gamma media un po’ arretrata e bas-si praticamente nascosti dietro la scena sonora. Peccato,l’accoppiata non funziona. Sciolgo il coniugio e questa vol-ta provo un periodo di convivenza con le mie Indiana LineTesi 560. Stessi CD. E finalmente il suono che mi piace riem-pie la stanza. Il Blak è un amplificatore musicale morbi-do ma potente, espressivo ma non prevaricante, rispettosodella musica, della scena, dei piani sonori. Semplicementele iperdefinite danesi non sono per lui. Con le italiane è su-bito a suo agio. La voce di Mannarino è scolpita e roca manon disturbante, c’è aria su una scena sonora ampia, pro-fonda e ben definita. Gamma alta elegante, dettagliata, con-trasti sonori ben percepibili, difficilmente stancante. Stru-menti a corda decisamente a fuoco, netti; voci, come det-

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  • to, scolpite ma non assurdamente iperdefinite, ben inse-rite in una gamma media ariosa, facile da fruire ma nonbanale. Bassi ben presenti e controllati. Il litraggio delle In-diana aiuta ma dove queste tendo-no a farsi sfuggire il controllo, ilBlack mette ordine e disciplina.Buonissima dinamica generale, sisente che c’è potenza da usare mala sensazione è che il controllo siail plus di questo amplificatore.Faccio un altro giro con “Rattle ThatLock” di David Gilmour e le im-pressioni di cui sopra risultanoconfermate. La scena è leggibile, vi-sibile; i piani sonori ben scanditi, la voce dell’ex Pink Floydesce in modo naturale. Il Blak gestisce bene sia le am-bientazioni acustiche che le registrazioni in studio più ela-borate; ha una predilezione per le voci maschili, a volte nonva d’accordissimo con il pianoforte ma nel complesso èmacchina molto musicale. Piace al primo ascolto, si fa ap-prezzare nel lungo periodo ed in sessioni prolungate strap-pa un “grazie” per la signorilità con la quale si esprime.Anche a volume basso, da sottofondo ad una conversa-zione, i suoni risultano sempre ben udibili, intellegibili, leg-gibili e soprattutto si sente la sua, come dire, capacitàespressiva. Azzarderei un “buono per tutte le stagioni” masarebbe giudizio troppo semplicistico.La connessione Bluetooth è di uso semplicissimo: losmartphone la vede “al volo” e io la sfrutto con il main-theme di James Bond. Pur nella pochezza della qualità delfile usato le caratteristiche principali del Black rimango-no. Per puro spirito critico riprovo le Audiovector sfrut-tando il DAC interno dell’inglese. E qui occorre fare at-tenzione. Più si sale con i bit e i MHz (e quindi in linea diprincipio con la “definizione” della registrazione) piùl’ascolto si fa non dico ostico ma alla lunga un pochino af-faticante. Registrazioni più morbide sono invece gradite.Manca sempre la fascia bassa e gli alti tendono a esaltar-si ma, insomma, la coppia si fa ascoltare. Torno ai diffu-sori italiani e con essi ad una musicalità più fruibile, nonbanalmente “easy” ma sicuramente appagante. E questavolta faccio girare rippaggi di “Kick Off” (di FrancoD’Andrea, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto) e di “Ros-sini” (di Franco Fagioli, Armonia Atenea e George Petrou).Stili musicali diversi come più non si potrebbe ma regi-strazioni molto, molto buone, dischi di ottima dinamicae, nel secondo caso, di grande e particolarissima vocali-tà.

    Bene, il Blak conferma nell’ordine: 1. di trovarsi a suo agiosui più disparati terreni musicali; 2. di avere un vero de-bole per le voci fortemente caratterizzate: quella di Fran-

    co Fagioli viene restituita in mododavvero bello, non mi viene un al-tro aggettivo. I file scivolano viauno dietro l’altro, in un continuumdi piacere d’ascolto.

    PRO- Neutralità- Belle le voci e rispetto dei piani so-nori- Musicalità

    CONTRO- Ha carattere ma non “nerbo”- Non si interfaccia bene con diffusori “difficili”- Potente ma trattenuto

    K3 CD DI PLAYER [G.B.]

    DESCRIZIONEIl K3 CD DI è un componente standard nelle dimensioni,con un bel frontale scuro, massiccio e spazzolato, ano-dizzato nero per evidenziare i contrasti con i piccoli tasti(che bello scopiazzare dall’amico di una vita, eh eh!). Comei suoi bei fratelli della linea K3 ha un motivo “a falce diluna” inciso sul frontale, a spezzare la monotonia della purgradevole spazzolatura verticale (i suoi parenti più abbientidella linea Blak hanno la spazzolatura orizzontale…). Seipiccoli tastini per le funzioni base del CD player, tasto diaccensione nascosto in basso sul lato sx; sul lato dx, sem-pre nascosto, lo switch per la scelta dell’ingresso (Toslinko coassiale). Avrei gradito un mezzo pollice in più di gran-dezza del display, ma qui siamo nel campo dell’assolu-tamente opinabile, è evidente. Quello che non è opinabi-le è invece la sensazione di leggerezza del disk tray: se-condo me si poteva (e vista la qualità generale del prodotto,doveva) fare meglio.Il retro mostra 4 tipi di uscite (linea, ottica, coassiale e bi-lanciata) e due entrate, coassiale e ottica, come detto pocofa. Qualità costruttiva di buon livello, in considerazionedel prezzo di listino.

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    Il ROKSAN K3 CD Di

    Il Blak è un amplificatoremusicale morbido ma potente,espressivo ma non prevari-cante, rispettoso della musica,della scena, dei piani sonori.

  • TECNICAIl K3 CD Di è un lettore CD basato sul convertitore D/A

    PCM 1798 24/192. Sulla brochure scaricabile dal sito Rok-san si fa riferimento anche al 1730E 24/192. Un giro sul sitoTI ci fa immediatamente capire che tra i due non esisto-no differenze funzionali ma il 1730 è più datato ed è sta-to sostituito, negli apparecchi di nuova concezione, dal piùrecente 1798. Le uscite di cui dispone il K3 CD DI permetterebbero diusarlo come meccanica di lettura, abbinandolo magari adun DAC di livello, per contro i suoi ingressi lo mettono incondizione di fare altrettanto con altre sorgenti e di faregli occhi dolci agli adusi alla musica liquida. Un tratto chelo accomuna all’ampli Blak di cui abbiamo parlato. Evi-dentemente in Roksanhanno pensato che: ti com-pri un bel CD player ma tioffro l’opportunità diascoltare in maniera degnaanche i tuoi file musicali.

    ASCOLTOUna volta estratto dallasua bella scatola, il K3 CDDI si è conquistato unospazio accanto al Blak e siè connesso al mio MF A1.Periodo di assestamento(Santini docet) e quindivia agli ascolti, diciamocosì, critici. Il suo riferi-mento è il mio CD playerNAD, un “trattore” affi-dabile ma con degli evi-denti limiti dovuti aglianni e alla sua filosofiacostruttiva. Le prime pro-ve le ho condotte in paral-lelo, cambiando al volo ildisco sull’uno e sull’altroed usando cavi identici,per non falsare, nei limitidel possibile e delle mie ca-pacità d’ascolto, le im-pressioni. Ovviamente ilmio NAD si è subito arre-so al più moderno e per-formante K3 CD DI; ha te-nuto botta con registra-zioni piuttosto piattine(posseggo il CD di Dalla-Morandi da tempo imme-

    70 FDS 253▼ RoksAN BLAK USB, K3 DAC & K3 CD DI

    IL MIO IMPIANTO (D.S.)Sorgente digitale per musica liquida: Mac Book Air,Amarra SimphonySorgente digitale: Sony DVP NS930VLAmplificatore integrato: Musical Fidelity A200Diffusori: Audiovector SR1 AvantgardeCavi di segnale: Sound Fidelity Silver, Acrolink 7N-A2200IIICavi di potenza: Autocostruiti a 24 conduttori solid coreCavi COAX: Sound Fidelity SilverCavi di alimentazione: Sound Fidelity SilverAccessori: Wyred 4 Sound reclocker USB

    IL MIO IMPIANTO (G.B.)Sorgente digitale per musica liquida: PC AMD-FX6300 suGigabyte GA-970A-DS3P SSD 250 GB Samsung + 2 x HDD1 TB Maxtor – Audio Asus XonarSorgente digitale: Nad CDP 501Sorgente analogica: DKS Spectro Sound MT 101Amplificatore integrato: Musical Fidelity A1Diffusori: Indiana Line Tesi 560Cavi di segnale: AutocostruitoCavi di potenza: Xindak SC-01B bi-wiring

    CArATTerISTIChe TeCNIChe DIChIArATe

    rOKSAN K3 DACIngressi digitali: 1x XLR AES3/SPDIF bilanciato; 1x RCA/Coa-xial SPDIF; 1x TOSLINK optical (tutti fino a 192kHz); 1x USBtype ‘B’ frontale e 1x USB type ‘B’ posteriore; K-Link wire-less trasmettitore/ricevitore (con sistema Roksan K-Link)Uscite: 1x line level RCA (phono); 1x line level XLR (bilan-ciato)Impedenza d’uscita: 54.9 ohm (RCA) and 2x 54.9 ohm (XLRbilanciato)Frequenze di campionamento supportate: 44.1k e 48kThD: @ 1kHz –20dBFs < 0.003% , @ 20Hz -3dBFs <0.008%ThD + N: @ 20kHz -20dBFs < 0.003%Dimensioni: LxPxH (mm) 432 x 380 x 105mm (incl. feet)Peso: 7kg

    Prezzo: Euro 1.990,00

    Il retro del ROKSAN K3 CD Di

  • more) ma ha ceduto le armi quando si è saliti di qualità(Janine Jansen, “Bach Concertos” e The Chick Corea NewTrio, “Past Present & Futures”). Il CD DI ha disvelato la stes-sa musicalità riscontrata dal Santini (e provata anche dame) del DAC e dell’ampli Black. Ritengo di dovermi ri-petere: grande, come dire… signorilità nella riproduzio-ne, notevole musicalità, buona dinamica, scena ampia edefinita, piani sonori correttamente scanditi… se non sa-pessi di avere per le mani un CD player direi di essere inun déjà-vu, tanta e tale è la sensazione di aver già senti-to questo tipo di modalità espressiva. Il violino di JanineJenson è ben riprodotto ed anzi, l’ascolto con il CD DI miha restituito qualche sensazione negativa sulla qualità ge-nerale della registrazione; nel complesso l’ensemble di ar-chi che accompagnano la brava artista viene riprodotto inmodo piuttosto buono, nulla viene aggiunto, nessuna co-lorazione; il clavicembalo in particolare è reso molto bene,sempre un pochino arretrato, come è giusto che sia, ma co-munque ben presente. Il pianoforte di Chick Corea è purereso correttamente; bel timbro, bella dinamica, scenamusicale apprezzabile. Il CD DI non ti conquista con fa-cili effetti speciali ma con la costanza, con la sua serietà edil suo british-style, fatto di concretezza ed affidabilità. Gam-ma alta non invadente ma precisa e abbastanza definita,gamma bassa controllata ma presente (quasi un marchiodi fabbrica, direi a questo punto); buona riproduzione del-le voci, sia maschili che femminili ma, qui troviamo un mi-

    nus, gamma mediaun pochino arretra-ta, non del tutto“arresa” ma sicu-ramente, in alcunipassaggi, menopresente di quantoavrei apprezzatoascoltare. Contra-sto apprezzabile,velocità nei pas-saggi adeguata,non spettacolare,qualche indulgenzaverso l’effetto “con-fusione” in alcunitratti musicalmentedensi; il mio riferi-mento è il brano Usand Them da “TheDark Side of theMoon” dei PinkFloyd: quando ar-riva l’inciso ed en-trano strumenti evoci, poche volte iltrittico K3 CD DI,ampli e diffusori hadipanato a doverela matassa musica-le; molto spesso,come in questocaso, una certa sen-sazione di “impan-tanamento” è quel-la che si prova. An-che facendo il gio-chino, come con il

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    DISChI UTILIZZATI NeLLA PrOVA

    Noa – Noa – GeffenDifferent Pulses – Asaf Avidan – PolydorYael Naim & Daniel Donatien – Yael Naim – Warner MusicViaggiando – Rosario Bonaccorso – Via Veneto JazzBar della rabbia – Alessandro Mannarino – Leave SrlRattle that lock – David Gilmour – Columbia RecordsBach Concertos – Janine Jensen - DeccaPast Present & Futures – The Chick Corea New Trio – StretchRecordsThe Dark side of the Moon – Pink Floyd - Emi

  • Black, di cambiare i diffusori (questa volta al contrario, pas-sando dalle Indiana Line alle Au-diovector) la qualità globale mi-gliora, il microcontrasto si accen-tua, la dinamica aumenta ma le ten-denze di base del lettore rimango-no. In (s)compenso, come ho giàavuto modo di dire, perdo qualco-sa in musicalità ed il tweeter a na-stro delle danesi, dopo 10 minuti,già affatica un pochino.Poi la prova definitiva. L’accoppiataRoksan K3 CD DI ed amplificatoreBlak. Ok, sono fatti l’uno per l’altro. Netto miglioramen-

    to di tutti i parametri fin qui descritti: scena, definizionee profondità; alti, medi e bassi benamalgamati, distinguibili ma coe-si, velocità nei passaggi adeguata,dettaglio e contrasto decisamente dibuon livello. Riprovo “Bar dellaRabbia” di Mannarino ed apprezzomolto più che con il solo Blak le ca-ratteristiche vocali del cantautoreromano. Azzardo “Come un Cam-mello in una grondaia” di Battiato edevo dire che godo di una mez-z’oretta di ottima musica. Riprovo

    con alcuni flac (lo ammetto, scaricati…) passati per il CDDI e di nuovo apprezzo la musicalità e la precisione del-la coppia.Alla fine, e dopo vari tentativi, il cerchio era chiuso. Po-tevo farlo fin dall’inizio, ma vuoi mettere la soddisfazio-ne di aver provato tutte le combinazioni?

    PRO- Possibilità di usarlo come DAC- buona musicalità generale- buona prova del convertitore D/A

    CONTRO- alcuni elementi costruttivi “leggerini”- gamma media non sufficientemente presente- non a proprio agio con generi musicali impegnativi

    CONCLUSIONI 1La perfezione non è di questo mondo e non costerebbe co-munque quello che Roksan chiede per il convertitore K3DAC. Tuttavia mi trovo a dire che questo DAC mi ha con-vinto molto più di altri analoghi aggeggi con blasoni piùaltisonanti e cartellini del prezzo meno democratici. Il quipresente si mette giustamente dietro anche competitors piùeconomici che posso essere considerati “ammazzagigan-ti”, dando prova che – tutto sommato – il livello di mer-cato a cui si colloca è giusto. Neutro, molto musicale, go-dibile senza fatica, poco ruffiano e dotato di buon realismo,non indulge nella rappresentazione iperdettagliata dellamusica che altri invece sfruttano come cavallo di battaglia.Manca a volte di autorevolezza e non è capace di prenderea pugni chi ascolta, ma non è detto che ciò sia un difetto.Insomma a me è piaciuto e penso che sia da ascoltare, spe-cie se i generi che fanno muovere l’aria ai coni dei vostridiffusori non sono amici del metallo pesante. [D.S.]

    CONCLUSIONI 2Il mio giudizio finale è un po’ come le Borse in questo pe-riodo: contrastato. Buono, molto buono il Blak USB, piùche discreto il CD DI. Direbbe un mio amico: bene ma nonbenissimo. L’esborso richiesto per l’ampli è impegnativoma tutto sommato giustificato dalle prestazioni globali edalla qualità costruttiva. Il K3 CD DI è sicuramente più “de-mocratico”, allo stesso livello del DAC ma, mi viene da scri-vere, sembra si debba pagare più l’impegno profuso nel-la sezione di conversione che nella meccanica e, trattan-dosi comunque di un lettore CD, questa cosa mi crea qual-che perplessità. Nel caso questi prodotti di Roksan vi piac-ciano (e tutto sommato, motivi per farseli andare a genioce ne sono e molti) è da valutare con attenzione, data lanotevole elasticità d’uso, che cosa e perché comprare. [G.B.]

    72 FDS 253 ▼ RoksAN BLAK USB, K3 DAC & K3 CD DI

    CArATTerISTIChe TeCNIChe DIChIArATe

    ROKSAN BLAK AMPLIFICATOre INTeGrATO

    POTeNZA: @ 1 kHz, 8 ohm > 150 W - @ 1 kHz, 4 ohm > 230WGUADAGNO: @ 1 kHz, 8 ohm 36,75 dBThD: @ 1 W, 8 ohm, 5 kHz < 0.02% @ 12 W, 8 ohm, 5 kHz< 0.035%rISPOSTA IN FreQUeNZA: @ -3 dB, 12 W, 8 ohm da < 20Hza > 80kHzINGreSSI: 3 x RCA line 1 x XLR, 1 x USB type-B (24/192 &DSD), MM phono, aptX Bluetooth inputIMPeDeNZA IN INGreSSO: MM phono 47 Kohm, 150pF Li-nea 24 Kohm (XLR), 40 Kohm (RCA)rAPPOrTO SeGNALe/rUMOre: @ 1kHz, 8 ohm, 1 W > 76dBDIMeNSIONI: (H x W x D) 140 x 440 x 309mm (A x L x P)PeSO: 14kgCONSUMO: 480 W (max 800 W)

    Prezzo: Euro 4.900,00

    ROKSAN K3 CD DI

    rISPOSTA IN FreQUeNZA: 20 Hz – 20 kHz (± 0.2dB)DISTOrSIONe ArMONICA: < 0.002% @ 0 dB, 1 kHz; <0.006% @ -30 dB, 1 kHz; < 0.002% @ 0 dB, 20 Hz; < 0.008%@ 0 dB, 20 kHzDISTOrSIONe INTerMODULAre: < 0.0015% @ 0 dBrAPPOrTO SeGNALe/rUMOre (PeSATO): < 96 dBSePArAZIONe CANALI: 100 dB @ 1 kHz; 80 dB @ 20 kHzVOLTAGGIO IN USCITA: 2.2 Vrms USCITe DIGITALI: Coassiale 75 ohm (RCA), 110 ohm bi-lanciato AES/EBU (XLR)CONVerSIONe D/A: PCM1730E Advance Segment, Audio-Stereo DACFreQUeNZA MAX: 24 bits / 192 kHzCONSUMO: < 15WDIMeNSIONI: 432 x 380 x 105mm (L x A x P)PeSO: 9kg

    Prezzo: Euro 2.200,00

    Distributore:high Fidelity Srlwww.h-fidelity.com

    (...) grande, come dire… si-gnorilità nella riproduzione, no-tevole musicalità, buonadinamica, scena ampia e defi-nita, piani sonori corretta-mente scanditi…