H.G. Wells - Il Bacillo Rubato

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H.G. Wells IL BACILLO RUBATO Traduzione di Andrea Filippi retrovie (4) Adelphiana www.adelphiana.it 21 dicembre 2001

Transcript of H.G. Wells - Il Bacillo Rubato

  • H.G. Wells

    IL BACILLO RUBATO

    Traduzione di Andrea Filippi

    retrovie(4)

    Adelphianawww.adelphiana.it21 dicembre 2001

  • Queste poche pagine hanno un andamento molto curioso.Cominciano in un laboratorio dove si maneggiano sporeletali, e $niscono per le strade di Londra, in un insegui-mento fra carrozze che possiamo immaginare come unacomica del muto, con i cartelli a sostituire le voci dei pro-tagonisti. Ora, per dimostrare quanto il mondo futuro po-tesse somigliare ai suoi racconti, H.G. Wells non aveva bi-sogno di scrivere, nel 1927, una storia di bioterrorismo.Ma lo ha fatto, e per una volta vorremmo stupirci $no infondo della sua assoluta preveggenza.

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  • Questo, invece, disse il batteriologo, facendo sci-volare un vetrino sotto il microscopio un prepa-rato del famoso bacillus del colera. Luomo pallidosi chin sul microscopio. Evidentemente non avevadimestichezza con quel genere di cose, e si coprlocchio libero con la mano bianca e molle. Vedomolto poco.Regoli questa vite, sugger il batteriologo pudarsi che per lei il microscopio sia fuori fuoco. Lavista varia molto da persona a persona. Basta unafrazione di giro, da una parte o dallaltra.Ah! ora vedo disse il visitatore. Dopotutto nonc granch da vedere: striscioline e $lamenti rosa.Eppure queste particelle minuscole, questi sempliciatomi, potrebbero moltiplicarsi e devastare unin-tera citt! Stupendo!.Il visitatore si alz in piedi, tolse il vetrino dal mi-croscopio e lo sollev verso la $nestra. A malapenasi riesce a vederli aggiunse osservando il prepara-to. Poi esit. Questi... sono vivi| Voglio dire, sonopericolosi|.No, sono stati trattati con una sostanza colorante

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  • e uccisi rispose il batteriologo. E, per quanto miriguarda, mi piacerebbe vedere uccisi e colorati tut-ti quelli ancora esistenti nellintero universo. Immagino disse luomo pallido con un lieve sor-riso che persino voi studiosi vi guardiate benedal tenere cose simili nella loro forma vivente, atti-va.... Al contrario, siamo costretti a farlo. Ecco, per e-sempio.... Il batteriologo attravers la stanza e scel-se, tra varie altre, una provetta sigillata. Qui vivo.Questa una coltura del batterio vivente. Poi esi-t. Colera in bottiglia, per cos dire. Un tenue lampo di soddisfazione apparve per unistante sul volto delluomo pallido. Ci signi$caavere tra le mani un potere mortale disse divoran-do con gli occhi la provetta. Il batteriologo not ilpiacere morboso nellespressione del suo ospite.Quel tizio, giunto l in visita nel pomeriggio conun biglietto di presentazione di un suo vecchioamico, gli pareva interessante proprio in virt dellaprofonda diversit dei loro caratteri. I capelli nerie lisci e i fondi occhi grigi, lespressione straluna-ta, il nervosismo, linteresse discontinuo ma viva-ce del visitatore rappresentavano una novit ri-spetto alle flemmatiche considerazioni degli uo-mini di scienza che solitamente frequentava. E, for-se per questo, gli venne spontaneo, davanti a uninterlocutore cos sensibile allaspetto letale del-largomento, soffermarsi sui lati pi impressionantidella faccenda.Sollev la provetta con aria pensierosa. S, qui den-tro imprigionato un morbo pestilenziale. Basta

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  • spezzare una piccola provetta come questa in un im-pianto di acqua potabile, basta dire a queste minu-scole particelle vive, che sono visibili solo dopo es-sere state colorate e usando tutta la potenza di unmicroscopio, e inoltre non hanno odore n sapo-re... basta dire loro: Andate, crescete e moltipli-catevi, riempite i serbatoi dellacqua, perch lamorte... una morte misteriosa e inafferrabile, rapi-da e orribile, dolorosa e degradante, si sparga suquesta citt, vagando in cerca di prede. Il bacillostrapperebbe il marito alla moglie, il $glio alla ma-dre, luomo pubblico ai suoi incarichi, il lavoratoreai suoi guai. Si spargerebbe nelle condutture, scor-rerebbe per le strade, colpendo alla cieca le casedove non si bolle lacqua da bere, si in$ltrerebbenei pozzi dei venditori di acque minerali, nellac-qua per lavare linsalata, rimarrebbe in letargo nelghiaccio. Aspetterebbe di essere bevuto dai cavallinegli abbeveratoi, dai bambini ignari nelle fonta-ne pubbliche. Penetrerebbe nel suolo, per poi ri-apparire nelle sorgenti e nei pozzi di mille altri po-sti imprevedibili. Basta gettarlo nelle tubature del-lacqua e, ancora prima di poterlo circoscrivere edebellare, avr decimato la metropoli. Si interruppe bruscamente. Gi in passato gli ave-vano detto che il suo punto debole era la retorica. Ma qui si trova al sicuro, sa| Proprio al sicuro.Luomo pallido annu. I suoi occhi scintillavano.Si schiar la voce. Quei delinquenti... quegli anar-chici, disse sono pazzi, anzi idioti a usare le bom-be quando potrebbero disporre di roba simile. Iocredo....

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  • Qualcuno buss gentilmente alla porta, appena u-na grattatina con le unghie. Il batteriologo andad aprire. Solo un minuto, caro gli bisbigli suamoglie.Quando il batteriologo torn nel laboratorio, il vi-sitatore stava consultando lorologio. Quasi nonmi rendevo conto di averle gi fatto perdere uno-ra del suo tempo disse. Mancano dodici minuti al-le quattro. Avrei dovuto andarmene alle tre e mezzo.Ma ci che mi ha mostrato era davvero troppo in-teressante. No, assolutamente, non posso restare unminuto di pi. Alle quattro ho un appuntamento. Mentre usciva dalla stanza, il visitatore rinnov isuoi ringraziamenti al batteriologo, che, dopo aver-lo accompagnato al portone, se ne torn pensiero-so in laboratorio.Si stava facendo alcune domande di tipo etnologi-co su quellindividuo. Sicuramente non era di ori-gine teutonica, n aveva le caratteristiche del tipolatino comune. A parte questo, un soggetto dallasensibilit morbosa, temo si disse il batteriologo.Con che godimento maligno guardava le colturedi microbi!. Un pensiero allarmante lo colp. Sivolt verso il bancone accanto al bagno di vaporee corse alla scrivania. Quindi si frug alla svelta nel-le tasche e si precipit verso la porta. Magari lholasciata sul tavolo dellingresso si disse. Minnie! grid con voce rauca dallatrio. S, caro rispose una voce di lontano.Poco fa, quando ti ho parlato, avevo qualcosa inmano|.Silenzio.

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  • No, caro, perch ricordo che....Orrore! grid il batteriologo precipitandosi al-luscita e gi per i gradini $no in strada. Udendo sbattere violentemente il portone, Minniecorse, tutta allarmata, alla $nestra. In fondo allastrada un uomo magro stava salendo su una vettu-ra pubblica. Il batteriologo, senza cappello, in pan-tofole, correva gesticolando frenetico in quella di-rezione. Perse una pantofola, ma non se ne cur. impazzito! disse Minnie. Tutta colpa di quellasua orribile scienza!. E apr la $nestra per chia-marlo. Luomo magro, guardandosi improvvisa-mente intorno, parve anchegli pensare a una for-ma di disturbo mentale. Addit il batteriologo, di-cendo qualcosa al vetturino. In un attimo la ribal-

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  • ta della carrozza sbatt, la frusta schiocc, gli zoc-coli dei cavalli risuonarono sul selciato e la carroz-za e lesagitato inseguitore scomparvero dietro lan-golo. Minnie rest per un momento sporta dalla $nestra,poi rientr nella stanza. Era ammutolita. Va be-ne che sempre stato un eccentrico, si disse mascorrazzare per Londra... e al culmine della stagio-ne mondana... e in calzini!. Quindi decise al voloil da farsi. Indoss in tutta fretta la sua cuf$a e af-ferr le scarpe del marito, prese dallattaccapannidellatrio il suo cappello e un soprabito, usc sullescale e dal pianerottolo chiam una vettura che,molto opportunamente, si trovava a passare di l.Risalga la strada e prenda per Havelock Crescent,e veda se riusciamo a rintracciare un signore checorre con indosso una casacca di velluto e senzacappello. Casacca di velluto, signora, niente cappello. Be-ne, signora. E il vetturino fece schioccare la frusta nel pi na-turale dei modi, come se portare i clienti a quel-lindirizzo fosse cosa di ogni giorno. Dopo pochi minuti, il gruppetto di vetturini e fan-nulloni che solito stazionare nei pressi della pen-silina di Haverstock Hill assistette allibito al passag-gio di una carrozza, tirata da un ronzino rossastro,che $lava di gran carriera. La guardarono sfrecciare in silenzio, poi, mentrela carrozza si allontanava: Quello Arry Icks. Chegli ha preso| disse un signore tarchiato, che tuttichiamavano il vecchio Tootles.

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  • Gli sta dando di frusta, non c che dire! fece ilmozzo di stalla.Ehi! intervenne il buon Tommy Byles ecco chearriva un altro bel matto. Mi venga un colpo se non cos. il vecchio George disse il vecchio Tootles emi sa che hai ragione, sta portando davvero un mat-to. Si spenzola fuori della carrozza... chiss se stainseguendo Arry Icks. Il gruppetto si anim, gridando in coro: Dagli,George!. una corsa!. Dai, che li prendi!.Frusta!. Ragazzi, se corre! disse il mozzo di stalla. Mi fan venire il capogiro! grid il vecchio Toot-les. Ecco, tra poco mi viene! Ne sta arrivando u-naltra. Ma che gli piglia ai vetturini di Hampstead,sono ammattiti tutti, stamani|. una femmina, sta volta disse il mozzo di stalla. Lei che rincorre lui disse il vecchio Tootles. Disolito il contrario. Ma cosha in mano|. Parrebbe un cilindro.Che forza, che spasso! Do il vecchio George tre auno! disse il mozzo di stalla. Avanti il prossi-mo!.Minnie pass in mezzo a uno scroscio di applausi.Tutta quella storia non le piaceva neanche un po,ma riteneva di dover compiere il proprio dovere,pertanto sfrecci gi per Haverstock Hill e CamdenTown High Street senza mai distogliere lo sguar-do dalla schiena sussultante della vettura del vec-chio George, il quale, senza una ragione al mon-

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  • do, le stava portando via quel matto di suo marito. Loccupante della prima carrozza se ne stava ac-quattato in un angolo dellabitacolo, con le brac-cia saldamente incrociate e serrando in mano lapiccola provetta dallimmenso potere distruttivo.Il suo stato danimo era un misto di paura ed esul-tanza. Pi di tutto temeva di essere catturato pri-ma di aver realizzato il suo proposito; dietro a que-sto timore si celava per una paura pi vaga, ma pigrande, che gli derivava dalla natura orrenda delsuo crimine. Ma lesultanza dominava su tutto.Nessun altro anarchico prima di lui aveva osatomirare tanto in alto. Ravachol, Vaillant, tutti que-gli illustri personaggi dei quali aveva invidiato lafama, accanto a lui diventavano $gure minori. Oragli bastava raggiungere lacquedotto e spezzare laprovetta dentro uno dei serbatoi. Era stato davve-ro bravo, sia a concepire il piano per introdursi nellaboratorio con una falsa lettera di presentazione,sia a cogliere al volo loccasione appena gli si eraofferta. Il mondo, $nalmente, avrebbe sentito par-lare di lui. Tutti quelli che lo avevano irriso, igno-rato, che gli avevano preferito altri e avevano fug-gito la sua compagnia, adesso sarebbero stati co-stretti a prenderlo sul serio. Morte, morte, morte!Lo avevano sempre trattato come un uomo da nul-la. Il mondo intero aveva cospirato per tenerlo nel-lombra. Avrebbero imparato a loro spese cosa vuoldire isolare un uomo! Ma quella strada gli era fa-miliare... Ma certo: Great Saint Andrews Street!Come procedeva linseguimento| Sporse il capo fuo-ri della vettura. Il batteriologo era appena a una

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  • cinquantina di metri. Gran brutta faccenda. La-vrebbero fermato e catturato. Si frug nelle taschein cerca di soldi e trov una mezza sovrana. Tese ilbraccio attraverso la botola e cacci la moneta da-vanti agli occhi del vetturino. Ne avr ancora senon ci far raggiungere! grid. La moneta gli venne strappata di mano. Benone!disse il vetturino. La botola si richiuse di schiantoe la frusta colp il $anco lucente del cavallo. La vet-tura sobbalz e lanarchico, ancora mezzo in pie-di sotto la botola, per non perdere lequilibrio ap-poggi sulla ribalta la mano che reggeva la provet-ta. Sent il fragile oggetto spezzarsi, e met dellaprovetta si frantum tintinnando sul fondo dellavettura. Lanarchico ricadde sul sedile con unim-precazione, e osserv sgomento le due o tre goccedi liquido versate sulla ribalta. Si sent raggelare.Bene! Dunque il primo sar io! Puah! Comunque,sar un martire. E non cosa da poco. Per, chemorte schifosa! Chiss se si soffre come dicono.... In quellistante ebbe unintuizione, e subito si mi-se a tastare alla cieca ai suoi piedi. Nel fondo della$ala spezzata rimaneva una goccia di liquido e, permaggiore certezza, la bevve. Era meglio andare sulsicuro. In questo modo, il successo era garantito. Poi pens che ormai non aveva pi motivo di scap-pare dal batteriologo. In Wellington Street disse alvetturino di fermarsi e scese. Scivol sul predelli-no e avvert una strana sensazione alla testa. Eraroba rapida, quel veleno del colera! Conged conun gesto di commiato, per cos dire eterno, il vet-

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  • turino e rimase l ritto sul marciapiedi, a bracciaconserte, in attesa del batteriologo. Nel suo conte-gno cera qualcosa di tragico. Il senso della morteimminente gli conferiva una certa dignit. Accolseil suo inseguitore con una risata di s$da. Vive lAnarchie! Arrivi troppo tardi, amico mio. Lhobevuto. Il colera gi in circolo!. Il batteriologo, dalla sua vettura, lo osservava conviva curiosit attraverso gli occhiali. Lha bevuto|Un anarchico! Ora capisco. Era sul punto di ag-giungere qualcosaltro, ma si trattenne. Un lievesorriso gli aleggi sulle labbra. Quando poi apr laribalta della vettura per scendere, lanarchico glifece un drammatico cenno daddio e si allontana grandi passi verso il ponte di Waterloo, cercandodi s$orare col corpo infetto il maggior numero dipersone possibile. Il batteriologo era cos preso daquella visione che quasi non dette alcun cenno disorpresa allapparizione di Minnie sul marciapie-di, con in mano il cappello, le scarpe e il soprabito.Sei stata davvero gentile a portarmi le mie cosedisse, insistendo a contemplare la $gura sempre pilontana dellanarchico. Faresti meglio a salire le disse, sempre con losguardo $sso. Minnie si convinse de$nitivamenteche era diventato matto, e si assunse lei la respon-sabilit di dare al vetturino lindirizzo di casa. Met-termi le scarpe| Certo cara disse il marito, men-tre la vettura curvava, celando alla sua vista la nera$gura impettita, ormai invisibile, in lontananza.Dun tratto gli venne in mente qualcosa di grotte-sco, e scoppi a ridere. Poi comment: Comun-que, una faccenda molto seria...

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  • Capisci, quelluomo che venuto a casa nostra un anarchico. No... non svenire, altrimenti non pos-so raccontarti il resto. Io, ignorando che era un a-narchico, ho cercato di stupirlo tirando fuori unacoltura della nuova specie di batteri di cui ti hoparlato, sai quelli che infestano di macchie blu va-ri tipi di scimmie e che, anzi, ritengo ne siano al-lorigine| Ebbene, da vero sciocco, gli ho detto chesi trattava di colera asiatico! E quello fuggito viaportandolo con s per avvelenare lacqua di Lon-dra. Fosse stato per lui, la nostra citt, cos civile,ne avrebbe viste, il caso di dire, di ogni colore!Bene, ora lha ingerito. Non posso prevedere cosagli succeder, ma, sai, quel preparato aveva fattodiventare completamente blu il gattino e i tre cuc-cioli, questi ultimi a chiazze, e anche il passero...di un bel blu brillante. Il guaio che ora dovr af-frontare altri fastidi e altre spese per prepararneancora. Mettermi il soprabito col caldo che fa oggi! E per-ch mai| Perch potremmo incontrare la signoraJabber| Cara, la signora Jabber non mica unacorrente daria! Dovrei indossare il cappotto in ungiorno cos caldo solo per via della signora...| Oh,va bene, va bene!.

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