HELP IN ACTION AIUTI UMANITARI

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Help in Action Help in Action - Lama Gangchen Kiurok Tsochun, è una ONLUS fondata da Lama Gangchen, Lama e medico tibetano che da 15 anni risiede in Occidente e lavora per creare uno scambio positivo di conoscenze e di aiuto umanitario tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud del mondo. "Kiurok Tsochun", il nome tibetano che egli ha dato all'associazione, significa "aiuto ai più poveri e dimenticati". L'associazione esiste ed opera fin dal 1992, esclusivamente su basi di volontariato, ed è stata registrata in Italia nel 1997. Si occupa di adozioni a distanza e di progetti umanitari a favore dei paesi meno sviluppati. E' parte della Lama Gangchen World Peace Foundation, ONG affiliata all'ONU dal 1997. L'associazione di Lama Gangchen per gli aiuti umanitari ADOZIONI A DISTANZA Il progetto adozioni a distanza è attivo in Nepal, Tibet, India. E' possibile "adottare" un bambino, ma anche un anziano, una persona ammalata o disabile, un monaco tibetano, un piccolo monaco che studia in monastero.* AIUTI UMANITARI La raccolta fondi è finalizzata alla realizzazione di progetti educativi, sociali e sanitari nelle comunità himalayane, come la costruzione e il mantenimento di scuole, cliniche e dispensari, monasteri, acquedotti, il reinserimento dei disabili. REPORTAGE FOTOGRAFICO Le ultime notizie sui progetti e un resoconto fotografico aggiornato dei viaggi in Tibet e Nepal. *Le somme raccolte sono destinate anche alla realizzazione di strutture di primaria necessità – scuole, acquedotti, ambulatori – a favore delle comunità in cui i bambini vivono Vuoi Aiutarli? NEPAL - TIBET Lama Gangchen Kiurok Tsochun ONLUS Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale Via Marco Polo 13, 20124 Milano Tel. 02 29000521 - Fax 02 65561732 [email protected] - [email protected]

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Help in Action - Lama Gangchen Kiurok Tsochun, è una ONLUS fondata da Lama Gangchen, Lama e medico tibetano che da 15 anni risiede in Occidente e lavora per creare uno scambio positivo di conoscenze e di aiuto umanitario tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud del mondo. "Kiurok Tsochun", il nome tibetano che egli ha dato all'associazione, significa "aiuto ai più poveri e dimenticati".

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Help in Action

Help in Action - Lama Gangchen Kiurok Tsochun, è unaONLUS fondata da Lama Gangchen, Lama e medico tibetanoche da 15 anni risiede in Occidente e lavora per creare unoscambio positivo di conoscenze e di aiuto umanitario traOriente e Occidente, tra Nord e Sud del mondo. "KiurokTsochun", il nome tibetano che egli ha dato all'associazione,significa "aiuto ai più poveri e dimenticati".

L'associazione esiste ed opera fin dal 1992, esclusivamente subasi di volontariato, ed è stata registrata in Italia nel 1997. Si

occupa di adozioni a distanza e di progetti umanitari a favore dei paesi meno sviluppati.E' parte della Lama Gangchen World Peace Foundation, ONG affiliata all'ONU dal 1997.

L'associazione di Lama Gangchen per gli aiuti umanitari

ADOZIONI A DISTANZAIl progetto adozioni a distanza è attivo in Nepal, Tibet,

India. E' possibile "adottare" un bambino, ma ancheun anziano, una persona ammalata o disabile, unmonaco tibetano, un piccolo monaco che studia in

monastero.*

AIUTI UMANITARILa raccolta fondi è finalizzata alla realizzazione di

progetti educativi, sociali e sanitari nelle comunitàhimalayane, come la costruzione e il mantenimento discuole, cliniche e dispensari, monasteri, acquedotti, il

reinserimento dei disabili.

REPORTAGE FOTOGRAFICOLe ultime notizie sui progetti e un resoconto fotografico

aggiornato dei viaggi in Tibet e Nepal.

*Le somme raccolte sono destinate anche alla realizzazione di strutture di primarianecessità – scuole, acquedotti, ambulatori – a favore delle comunità in cui i bambini

vivono

Vuoi Aiutarli?NEPAL - TIBET

Lama Gangchen Kiurok Tsochun ONLUSOrganizzazione Non Lucrativa di Utilità SocialeVia Marco Polo 13, 20124 MilanoTel. 02 29000521 - Fax 02 [email protected] - [email protected]

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HELP IN ACTION | ADOZIONI A DISTANZA | AIUTI UMANITARI | REPORTAGE FOTOGRAFICO

Adozioni a DistanzaI bambini in Nepal | I bambini in Tibet/Cina | I bambini in IndiaAdozione di anziani | Adozione di monaci | Le Missioni sul Posto

Modalità per l'Adozione | Modulo per le Adozioni a Distanza

Il progetto adozioni a distanza è attivo in Nepal, Tibet/Cina, India.E' possibile "adottare" un bambino, ma anche un anziano, una persona ammalata odisabile, un monaco tibetano, un piccolo monaco che studia in monastero.

Le somme raccolte sono destinate, oltre che all’aiuto diretto ai bimbi e alle loro famiglie,alla realizzazione di strutture di primaria necessità – scuole, acquedotti, ambulatori – afavore delle comunità in cui i bambini vivono.

I bambini in NepalIn Nepal l’associazione opera prevalentemente nell’areadi Kathmandu, la capitale. Il Nepal è uno degli statipiù poveri al mondo, con un reddito giornaliero pro-capite di molto inferiore ad un dollaro, sogliaconvenzionale di povertà estrema. Nella valle diKathmandu, la capitale, continuano ad affluire migliaiadi persone dalle campagne nella disperata ricerca di unlavoro.

Ma la situazione economica del paese continua apeggiorare, crescono la disoccupazione e la fame; nellacapitale il numero dei poveri è altissimo, con vastearee di degrado in cui nelle precarie abitazionimancano acqua, servizi igienici, elettricità, cibo,materassi, coperte.

Negli ultimi anni hanno chiuso molte piccole fabbriche di tappeti con l’ulteriore perdita diposti di lavoro per molte persone.

La speranza di vita è bassa e l’ alfabetizzazione scarsissima, in quanto la frequenzascolastica non è gratuita ma prevede il pagamento di rette che troppe famiglie nonpossono permettersi: i bambini vengono così spesso avviati al lavoro in tenera età. Anche l’assistenza medica non è gratuita, e per i più poveri è spesso impossibile riceverele cure necessarie.

L’adozione è finalizzata al mantenimento, all’assistenza medica e all’inserimento scolasticodei bimbi negli asili e nelle scuole dell’area.

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I bambini in Tibet/CinaIn Tibet l’Associazione opera prevalentemente neivillaggi dell’area di Shigatse, nell’altopiano del Tibetcentrale, ad un’altitudine di circa 4.000 metri.

Le condizioni di vita nei villaggi sono durissime.Nei villaggi le case sono fatte di mattoni di fango, conun focolare al centro e pochissime finestre, perimpedire al gelo di entrare: non c’è acqua, néelettricità, nè riscaldamento , mancano sovente anche imobili, i materassi e le coperte.

L’unica attività è l’agricoltura di montagna, ma i

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raccolti di questa terra arida e dura spesso bastanoalle famiglie solo per 6-7 mesi: non vi è quindi nullada vendere e le famiglie non hanno neppure disponibilità minime di denaro per vestire iloro bambini o acquistare i materiali scolastici.I bimbi affrontano così spesso i rigori dell’inverno tibetano con pochi stracci addosso e concalzature di fortuna.

Il clima è molto freddo ma arido: l’acqua manca in maniera drammatica , e non ci sonoacquedotti; spesso non c’è neppure una fontana nel villaggio, e non esistono i serviziigienici.

Non vi è assistenza medica, e le strutture presenti in città sono troppo costose e troppolontane per la mancanza di mezzi di trasporto. Le scuole, quando vi sono, sono frequentate da pochi bambini, perché nei villaggi noncircola neppure quel minimo di denaro necessario per l'acquisto dei libri e del materialescolastico. Non esistono negozi nei villaggi, e non arriva neppure il servizio postale.

Per l’altitudine e l’aridità del clima gli alberi sono rari, e per accendere il fuoco si usanosterpi e sterco di yak; mancano inoltre coltivazioni essenziali come frutta e vegetali.

Gli aiuti vengono divisi equamente tra tutti i bambini e le famiglie dei villaggi: ognifamiglia riceve scorte di cibo per l'inverno , sacchi di riso e di farina, sementi; i bambiniricevono, oltre al denaro, abiti, giacche a vento, scarpe, materiali scolastici, sapone.

Gli aiuti sono inoltre finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita delle comunitàmediante la realizzazione delle infrastrutture di base come centri sanitari, scuole,acquedotti (vedi: Progetti umanitari)

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I bambini in IndiaIn India l'associazione opera soprattutto in alcuneremote zone Himalayane.

Nelle regioni Himalayane dell'India le condizioni di vitasono molto simili a quelle del Tibet, con il qualeconfinano. L'altitudine è di circa 3000 m., e nelle breviestati si lavora fino a notte inoltrata per assicurarsiriserve di viveri sufficienti per i lunghi mesi invernali,in cui spesso la neve isola i villaggi dal resto delmondo.

Le durissime condizioni di vita, la mancanza didisponibilità finanziarie anche minime e le difficoltà ditrasporto fanno sì che spesso i bambini non abbiano lapossibilità di frequentare la scuola.

La gente vive di un’agricoltura di pura sussistenza. In estate si lavora dall’alba fino a nottefonda per cercare di assicurarsi la sopravvivenza, ma spesso il raccolto non è neppuresufficiente alla famiglia per i mesi invernali.

I servizi disponibili nella regione sono minimi; nell’area dei villaggi aiutati c’è undispensario che fornisce cure essenziali, ma per raggiungere un ospedale è necessariointraprendere un lungo viaggio verso le pianure indiane oltre le montagne Himalayane.

In alcuni villaggi sono presenti delle piccole scuole che offrono un’educazione primaria,anche se molto limitata, ma spesso per le famiglie il semplice costo dei materiali scolasticiè proibitivo.

Per proseguire la loro educazione oltre le prime classi i bambini devono lasciare le famigliaed entrare in una scuola in India , il che comporta sempre il pagamento di una rettamensile.

Le adozioni riguardano anche alcuni bambini che studiano nel locale monastero,estremamente povero e privo di fondi anche per le necessità primarie.

Per i bambini e le loro famiglie vengono acquistati in India materiali scolastici, abiti,scarpe, farina, pentole ed altri beni di prima necessità, distribuiti insieme ad una

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donazione in denaro.

Sono stati inoltre acquistati alcuni “yak” (un animale essenziale per la vita dellapopolazione locale, che fornisce latte, lana, trasporto) per due villaggi.

In queste regioni sono stati inoltre ricostruiti alcuni piccoli monasteri tibetani, in cuivengono accolti molti bambini poveri che qui trovano la possibilità di studiare: ma imonasteri sono poverissimi, ed attraverso l'adozione di un piccolo monaco è possibileassicurare la loro sopravvivenza garantendo l'acquisto di cibo, abiti, scarpe, medicine, librie materiale scolastico.

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Adozione di anzianiGli anziani e gli ammalati

Nei paesi più poveri in genere non esistono forme diassistenza pubblica, e le persone più deboli si trovanospesso sole, prive di ogni sostegno e in condizionidisperate.Non possono acquistare cibo, abiti, medicine, pagarel’affitto.

“Adottando” un anziano o una persona ammalata, sirestituisce dignità e speranza a chi non ne ha più.

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Adozione di monaciI monasteri tibetani

L’aiuto raggiunge, attraverso l’ ”adozione” a distanzadi un monaco, o di un piccolo monaco, diversimonasteri tibetani in Tibet/Cina, India e Nepal.

Qui è preservata la preziosa e antica tradizionespirituale , culturale, artistica e medica del Tibet,patrimonio dell’umanità; e qui molti bambini trovano lapossibilità di studiare secondo la loro tradizione.

Ma i monasteri sono poverissimi: manca il denaro perassicurare un vitto sufficiente, per acquistare medicine,abiti, scarpe, coperte, materassi, libri.Anche gli edifici, spesso da poco ricostruiti, sono in genere estrememente precari enecessitano di continue riparazioni di tetti, pareti, finestre, anche a causa del climaestremo del Tibet.

Attraverso l’adozione di un monaco, - bambino o adulto - si intreccia una bellissimarelazione umana, e si aiuta il monastero a continuare ad esistere.

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Le Missioni sul PostoI Contatti con gli AdottatiI volontari dell’Associazione compiono regolarmentemissioni nei paesi in cui è in corso il progetto diadozione a distanza.

NEPAL E INDIAI volontari dell'associazione vanno in India e Nepal duevolte all'anno (generalmente febbraio/marzo e

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settembre/ottobre) per portare le donazioni agliadottati e per coordinare le attività in loco. A seguito dell’adozione i bambini in età scolarevengono inseriti in una delle scuole dell’area, tutte apagamento.La famiglia e la scuola del bambino ricevono un documento che specifica il nome el'indirizzo della persona che ha effettuato l'adozione.

E' possibile corrispondere direttamente - in inglese -, con la persona adottata, indirizzandole lettere presso la sede dell’associazione a Kathmandu in Nepal o inviandole direttamenteper l’India. Il sistema postale non è però sempre affidabile, ed è quindi possibile inviare le letterepresso la sede dell'Associazione in Italia; le lettere vengono poi consegnate in occasionedel primo viaggio.

La sede di Kathmandu aiuta, per quanto possibile , le famiglie a mantenere lacorrispondenza (la maggior parte dei genitori sono analfabeti o comunque non in grado discrivere in inglese) : ma gli adottati sono molti ed è necessario comprendere quindi che lelettere sono molto semplici, spesso ripetitive e solamente in grado di esprimere lagratitudine di queste persone.

TIBET/CINAI volontari dell'associazione vanno in Tibet una volta all'anno (luglio/agosto) e consegnanodirettamente le donazioni e tutti i materiali villaggio per villaggio, sempre con la direttasupervisione dei rappresentanti del Governo Locale.

I doni – abiti, scarpe, maglie, giaccavento, materiali scolastici, scorte di cibo, sacchi di risoe farina, sementi – vengono acquistati in città e trasportati a mezzo camion nei villaggi,dove non esistono negozi.Le somme ricevute, i doni e le scorte di cibo vengono ripartiti in maniera uguale tra tutti ibambini dei villaggi, adottati o no, e tra le loro famiglie.

In Tibet non esiste un sistema postale che raggiunga i villaggi.Le lettere per gli adottati vengono quindi consegnate a mano e tradotte in occasione delviaggio estivo, insieme ad eventuali fotografie della famiglia che ha effettuato l'adozione. Sono sempre molto gradite perchè le persone che vivono in questi villaggi, da semprecompletamente abbandonate a se stesse, sono felici di sapere che qualcuno da moltolontano le aiuta : ed è bello per loro poter conoscere il proprio benefattore anche soloattraverso una lettera o una fotografia, che finisce poi sempre sul piccolo altare di casa ocomunque tra gli oggetti più preziosi.

Chi è in grado risponde, naturalmente in tibetano, e le lettere per l’Italia vengono tradottein italiano o inglese a cura dell’Associazione.

A seguito del viaggio estivo a tutti vengono inviate notizie del bambino o della personaadottata, insieme se possibile ad una nuova fotografia e ad eventuali lettere.

Le donazioni devono possibilmente pervenire entro la metà del mese di giugno.

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Modalità per l'Adozione | Modulo per le Adozioni a Distanza

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Aiuti UmanitariIl Fondo di Emergenza | Progetti Sanitari | I Monasteri | Progetto Acqua in Tibet/Cina

Progetti Scolastici e di Formazione | Progetto Alberi e Sviluppo AgricoloModalità per Contribuire | Modulo per Progetti Umanitari

Il Fondo di EmergenzaAll'Associazione, in Nepal, Tibet e India, si rivolgonospesso persone in condizioni disperate, che hannobisogno di un aiuto immediato: per ottenere delle curemediche per sè o per i figli (in questi paesi non esisteassistenza medica gratuita); per un'operazioneurgente; perchè non hanno lavoro da tempo, o hannoperso il raccolto, e non sanno come nutrire la propriafamiglia o continuare a pagare l'affitto; perchè sonoanziani e soli, non possono più lavorare e sonoabbandonati a se stessi.

Il Fondo si occupa inoltre di sosteneretemporaneamente i bambini la cui adozione a distanzaè stata interrotta, in modo che non debbano esseretolti dalla scuola, o comunque ritornare alla loro difficile situazione iniziale.

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Progetti SanitariProgetto Disabili in Tibet - Progetto2002/2003/2004

Il progetto è stato realizzato negli anni 2002-2003-2004 con il contributo della Regione Lombardia

In collaborazione tra:Lama Gangchen World Peace Foundation - Help in Action ONLUS

Fondazione Don Carlo Gnocchi ONG, una delle piùimportanti realtà italiane a favore dei disabili

AISPO - Associazione per la Solidarietà tra i Popoli, ONG dell'Ospedale San Raffaele di Milano

Il Tibet è una delle aree più povere del mondo, specie nelle zone rurali dove l'unica risorsaè un'agricoltura di pura sussistenza. I servizi sociali, specie quelli sanitari, sono inesistentinella maggior parte dei villaggi e minimi nelle città.

In questo contesto, particolarmente difficile è la situazione dei disabili: un'economiaesclusivamente agricola non consente loro alcuna possibilità di inserimento sociale e disostentamento, e mancano del tutto servizi di riabilitazione o cure appropriate.

Il progetto si è svolto negli ambulatori del Monastero di Tashilunpo, nella citta' diShigatse: qui i monaci - medici, che praticano soprattutto la medicina tibetana, ricevonoogni giorno centinaia di pazienti poverissimi che vengono dai villaggi circostanti, con fiduciae la certezza di ricevere un aiuto.

Ma i medici sono spesso impotenti, specie di fronte ai numerosi casi di handicap: in molticasi sono fratture mai curate, che rendono per sempre disabile che le subisce; c'è il B-bone desease, una malattia progressivamente deformante, diffusa in Tibet per causeancora ignote; molto frequenti sono i casi di cataratta e di cecità, addirittura tra i più

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giovani, per la forte insolazione, la polvere e la mancanza di igiene...

Negli ambulatori , gli esperti Don Gnocchi che hanno soggiornato a lungo presso ilMonastero hanno insegnato ad alcuni dei monaci medici la fisioterapia e la riabilitazionedei disabili: i monaci sono così ora in grado di offrire un aiuto concreto anche a questipazienti, che da lungo tempo lo attendevano.

Reportage Fotografico

Himalayan Healing Center - Kathmandu - Nepal

La clinica è situata nella periferia di Kathmandu, nellostesso edificio in cui ha sede l'Associazione; fornisceassistenza medica a costi minimi ai bambini adottati ealla poverissima popolazione dell'area.

Offre cure basate sulla medicina occidentale, tibetanae ayurvedica e comprende un ambulatorio di medicinagenerale, un ambulatorio dentistico, uno oculistico,uno di analisi ed uno materno infantile. Un gruppo dimedici nepalesi vi opera permanentemente.

Nel 2004 gli ambulatori hanno offerto cure mediche acirca 16.000 persone, a costi minimi e quandopossibile gratuitamente. Nel mese di luglio la settimana “ Campo medicogratuito” ha visto circa 800 pazienti curati in modo del tutto gratuito.

La Clinica segue alcuni particolari programmi sanitari nazionali, come l’osservatorio sullatubercolosi e la cura a diversi pazienti affetti da questa malattia, la Campagna nazionaleper la polio, ancora purtroppo molto diffusa nella regione, e il programma vitamina A: ladieta tipica delle famiglie povere nepalesi, composta quasi esclusivamente di riso elenticchie, è estremamente povera di vitamine e in particolare di vitamina A, la cui carenzaprovoca gravi disturbi alla vista e talora purtroppo anche la cecità. La vitamina viene quindi somministrata periodicamente ai bambini e questo è sufficientead evitare grandi sofferenze.

Anche i programmi di vaccinazione , che hanno già interessato migliaia di bambini, si sonoampliati includendo vaccinazioni contro la polio, l’epatite e il morbillo.

Servono fondi per l'acquisto di medicine, attrezzature per gli ambulatori, per operazioniurgenti e per l'attività di educazione sanitaria.

Dispensari in Tibet

I problemi sanitari nei villaggi del Tibet Centrale sonogravi e diffusi: denutrizione e utilizzo di acquacontaminata , mancanza di assistenza per il parto, TBCe problemi polmonari, assenza di cure in caso difratture (molte persone rimangono per sempre disabilia causa di banali fratture non curate), problemi oculari(cataratta e cecità) diffusissimi persino tra i bambini acausa della fortissima insolazione e della polvere,totale assenza di cure odontoiatriche.

E’ di enorme importanza per gli abitanti dei villaggipoter contare su una assistenza medica di base: lecondizioni di salute sono spesso precarie, per il clima,l’alimentazione, l’uso di acqua contaminata. Lestrutture sanitarie in città sono troppo costose e difficili da raggiungere, e chi si ammalarimane così spesso privo di qualunque aiuto.

L'Associazione ha costruito anni fa un primo ambulatorio nel villaggio di Gangchen, l'unicoin questa area da molti anni del tutto priva di assistenza medica : l’ambulatorio è sede diun medico tibetano, che utilizza i composti della medicina tradizionale tibetana e visitaregolarmente - a piedi perchè nella regione non ci sono mezzi di trasporto - altri 15villaggi dell'area.

Nel 2005 grazie alle donazioni raccolte un nuovo e più grande dispensario è stato costruito

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nel vicino villaggio di Singma Gangchen: è una costruzione ampia , con un grande cortile,posta proprio sulla strada che porta dalle città di Lhasa e Shigatse fino al confine con ilNepal. Pur essendo una strada sterrata – al momento sono però in corso dei grandi lavoridi miglioramento – è una delle principali arterie del Tibet e rende quindi il dispensariofacilmente raggiungibile da molti altri villaggi dei dintorni. Il medico tibetano vive già conla sua famiglia nella nuova struttura, che sostituirà il vecchio e più piccolo dispensario delvicino villaggio di Gangchen.

La gente del luogo è felice di poter ricevere finalmente un qualche aiuto, e che questoaccada proprio a Gangchen, i cui monaci-medici avevano per secoli assicurato a tuttiassistenza medica.Altri piccoli dispensari sono stati costruiti dall’Associazione nei villaggi di Redu Lamoshan;Tsarong Shan; Sakya Tonda Shan; Macha Pulchung Shan; Lunak Shekar.

Una donazione offerta da Chiesi Farmaceutici nell’anno 2005 è stata destinata allarealizzazione di un dispensario nel villaggio di Nepu, in una zona del tutto priva diassistenza medica.Grazie all’impegno e all’entusiasmo degli operai e dei coordinatori dei lavori, nel mese diagosto 2005 la costruzione era già quasi completamente terminata.L’edificio sorge a circa 500 m. dalla scuola di Nepu, in direzione del vicino villaggio diShishung e di altri villaggi collegati da una strada sterrata, che potranno quindi anch’essiessere serviti.Comprende una sala d’attesa, una stanza per le consultazioni, una sala più grande cheospiterà alcuni letti, un magazzino per i medicinali, due stanze per il medico e la suafamiglia.

Gli Ambulatori del Monastero di Tashilumpo -Shigatse - Tibet

Tashilumpo, fondato nel sedicesimo secolo, è uno deipiù grandi Monasteri del Tibet , tradizionalmente sededei Panchen Lama; si trova nella città di Shigatse, laseconda del Tibet, e ospita oggi circa 800 monaci.

Al suo interno degli ambulatori, estremamente poveri eaffollati, sono l'unica risorsa medica per le popolazionipovere di molti villaggi. I monaci medici - che praticano la medicina tibetana ehanno anche conoscenze di medicina occidentale -ricevono ogni giorno cento-centocinquanta pazientioffrendo le loro cure ad un costo simbolico.

In un'ala del dispensario i monaci , dopo aver raccoltole erbe sulle vicine montagne Himalayane, preparano i composti della medicina tibetana.Il magazzino comprende inoltre diversi farmaci della medicina occidentale, ed è in genereil paziente a scegliere la terapia preferita.

Gli ambulatori sono stati dotati nell’estate 2004 di attrezzature per realizzare un piccololaboratorio per le analisi del sangue e delle urine, da tempo attese dai monaci permigliorare la loro capacità di diagnosi.

Le entrate degli ambulatori non bastano neppure a coprire il costo di acquisto dei materialie la preparazione o l'acquisto delle medicine, e la struttura continua a funzionare solograzie alle donazioni ricevute.

L’associazione aiuta regolarmente la piccola clinica a sostenere i propri costi di gestione.

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I MonasteriIl Monastero di Gangchen in Tibet

Fondato cinque secoli fa, il Monastero del villaggio diGangchen nel Tibet centrale ospitava un tempo circa350 monaci: qui erano preservate le più antiche eprofonde tradizioni della spiritualità, della medicina,dell'arte e dell'artigianato del Tibet.

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Era per tutti gli abitanti della zona il punto diriferimento per quanto riguardava la vita spirituale, lecure mediche che venivano offerte dai Lama medici,l'istruzione, l’aiuto concreto nei momenti più difficili osignificativi dell’esistenza.

L'antico Monastero, distrutto nel 1959, è statoricostruito nel 1999-2000 grazie ai fondi raccolti: da sempre cuore del villaggio per itibetani, porta con la sua rinascita un importante segno di sopravvivenza etnica eculturale.

Le stanze comprendono una sala per la preghiera, gli alloggi per i monaci, le cucine, uncentro di ritiri e per i medici del centro sanitario, un ambulatorio.E’ previsto un laboratorio per la preparazione delle medicine tibetane, secondo l'anticatradizione di Gangchen come centro di guarigione.

Il monastero ospita oggi circa 40 monaci che vivono e studiano qui, tra i quali moltibambini provenienti dai poverissimi villaggi circostanti.

Progetto Monasteri Tibetani

L’aiuto dell’Associazione raggiunge numerosi monasteritibetani.Il Monastero è stato per centinaia di anni il cuore dellatradizione e della comunità dei villaggi tibetani,custode della preziosa conoscenza medica, artistica espirituale, patrimonio dell’umanità.

Simboli dell’identità dei tibetani, diversi piccolimonasteri sono stati oggi ricostruiti, ma sonopoverissimi e possono sopravvivere solo grazie agliaiuti ricevuti, che consentono loro anche di accoglierenuovi bambini agli studi.

Manca il denaro per acquistare cibo, abiti, scarpe,medicine, letti, coperte, combustibile, per effettuare leriparazioni rese frequenti dal clima estremo del Tibet e dalla precarietà degli edifici.

Molti monasteri del Tibet Centrale chiedono e ricevono aiuto dall’Associazione per lenecessità primarie, ed anche per realizzare piccoli impianti idrici o sanitari, - le condizioniigieniche nelle comunità rischiano di diventare difficilissime - per ricostruire gli edifici, peracquistare pannelli solari.

Il Monastero di Gangchen è stato interamente ricostruito.Nel Monastero di Tashilumpo, oggi il più grande del Tibet, dove vivono circa ottocentomonaci senza acqua corrente o servizi sanitari, sono stati realizzati lavandini e alcunedocce dotate di acqua calda; gli ambulatori del Monastero vengono regolarmente aiutati.

Il Monastero di Riwo Choeling ha chiesto aiuto per realizzare un nuovo sistema idrico,sostituendo e interrando le attuali tubature rotte in più punti.Il Monastero di Sed- Gyued è in via di ricostruzione.

Molti altri piccoli monasteri ricevono aiuto per le loro necessità primarie, grazie ancheall’adozione a distanza dei monaci e dei piccoli monaci (vedi: adozioni a distanza)

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Progetto Acqua in Tibet/CinaNel Tibet Centrale la drammatica scarsità di piogge,concentrate solo in estate, fa sì che per lunghi mesi lapopolazione sia priva di acqua, e costretta a beretalvolta dalle pozze che si formano nel terreno, congravi conseguenze sul piano della salute specie per ibambini.

Nei villaggi manca spesso anche una semplice fontana.Manca l'acqua per irrigare, e i raccolti sono scarsi o

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irrimediabilmente perduti ; non è possibile coltivareortaggi , e la dieta è quindi gravemente carente divitamine.

Nessun villaggio della zona è dotato di acquedotto o diservizi igienici. Gli ingegneri cileni della 'Jack Stern ltd.', autori di tre progetti nella regione per conto diLama Gangchen World Peace Foundation - Help in Action, stimano un allungamento dicirca 15 anni in media nella vita delle persone grazie alla dotazione di acqua potabile dibuona qualità , al miglioramento delle colture, alla possibilità di coltivare ortaggi a seguitodella realizzazione di un acquedotto.

Il primo acquedotto realizzato , ormai completato, è quello del villaggio di Gangchen:sfrutta una sorgente montana posta a qualche chilometro di distanza e serve tre villaggi,la scuola elementare, l'ambulatorio; consente anche di produrre una modesta quantità dienergia elettrica.

E' stato inaugurato con una grande festa nel villaggio l'8 agosto 2001, alla presenza ditutte le autorità del distretto: e ha già dimostrato di reggere molto bene i rigori dellastagione invernale tibetana, grazie alle particolari tecnologie adottate dagli ingegneri dellaJack Stern Ltd.

Il secondo è stato quello del villaggio di Namling:ora, molti altri villaggi della zonachiedono la costruzione di un acquedotto, di fontane e di sistemi di irrigazione .Sono già pronti due progetti in attesa di finanziamento, per i villaggi di Nye e di Dakshu,in cui la situazione è altrettanto difficile, e molti altri villaggi stanno chiedendo aiuto.

PANNELLI SOLARI

Nei villaggi del distretto di Gangchen manca completamente l'elettricità: i pali della luce sifermano a circa 15 km. di distanza dal villaggio.

I pannelli solari sono il metodo più semplice per produrre energia elettrica: quelli giàinstallati sono appena sufficienti per una parte del monastero e l'ambulatorio. Serveelettricità anche per il villaggio, per il monastero, per la pompa dell'acqua.

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Progetti Scolastici e di FormazioneScuole in Tibet

Il progetto interessa alcune scuole elementari giàesistenti nei villaggi dell'area di Shigatse nel Tibetcentrale.

Sono delle piccole scuole elementari, formate datre/quattro stanze costruite in mattoni di fango, con ilpavimento in terra battuta, estremamente povere,spoglie e male attrezzate.

Le scuole dei villaggi arrivano solo fino alla classeterza, tranne quella di Nye, l'unica del distretto chegiunge fino alla sesta ed ospita quindi circa duecentobambini che provengono da vari villaggi; per lamancanza di mezzi di trasporto i bimbi vivono e dormono al suo interno, in condizionimolto difficili.

Nelle scuole mancano spesso i banchi, le sedie, il denaro per il riscaldamento, peracquistare libri e materiali scolastici, per effettuare le manutenzioni di base comeriparazioni del tetto, sostituzione dei vetri e così via, rese ancor piu' frequenti dal climaestremo del Tibet. Le donazioni raccolte sono indirizzate a coprire queste spese.

Grazie alle donazioni raccolte è stata completamente ricostruita la scuola del villaggio diShongma Shan, un edificio pericolante e malsano.

Le donazioni sono state utilizzate anche per acquistare coperte e materassi per i bambinidella scuola di Nye, che dormivano su tavolacci di legno malamente coperti nonostante irigori del clima.

Molti dei bambini "adottati a distanza" in Tibet sono inseriti in una delle scuole aiutate, ed

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in questi villaggi sono sempre di più i bimbi che riescono a ricevere un’istruzione.

Per i bambini non raggiunti dagli aiuti è molto difficile andare a scuola, perché le lorofamiglie non possiedono neppure redditi minimi per acquistare i materiali scolastici, e perdi più i genitori devono rinunciare al loro piccolo aiuto nei campi, con i fratellini più piccoli,con gli animali, nella raccolta degli sterpi per il fuoco e così via.

Grazie agli aiuti raccolti, tra la fine del 2004 e il 2005 sono state costruite due nuovescuole nei villaggi aiutati:

La scuola del villaggio di NepuAll’inizio del 2005, grazie ad una donazione della società Chiesi Farmaceutici di Parma, èiniziata la costruzione di una nuova scuola nel villaggio di Nepu.Nel mese di agosto 2005 era già da poco iniziata l’attività scolastica, grazie all’arrivo di unmaestro proveniente dalla città di Lhasa.L’edificio comprende le aule dalla prima alla terza, alcune stanze per il maestro e la suafamiglia, una stanza più grande per le assemblee, un magazzino ed una cucina; ècircondato da un grande cortile protetto da un muro di cinta, nel quale sono stati piantatidai bambini molti piccoli alberi, così preziosi per la vita a queste altitudini. Prestoarriveranno banchi e sedie nuove per la scuola, e una provvista di libri e quaderni.I bambini sono già al lavoro nella loro nuova e bella scuola, e in cambio di questo grandedono ci hanno regalato i loro più bei sorrisi.

La scuola del villaggio di PandinL’anno scorso gli abitanti di Pandin avevano chiesto aiuto all’Associazione perché la vecchiascuola del villaggio, una piccola costruzione molto precaria, sorgeva sulle rive di untorrente le cui piene avevano già più volte minacciato l’edificio e i suoi occupanti.Grazie agli aiuti raccolti è stato possibile acquistare i materiali per costruire una nuovascuola, che nell’estate 2005 era già terminata e funzionante.Le donne del villaggio sono venute una ad una ad offrire i loro poveri doni airappresentanti dell’Associazione – tazze di tè o di birra d’orzo, un pugno di incenso, unasciarpa tibetana - testimoniando l’immensa gratitudine di queste madri per chi ha tantoaiutato i loro figli.

Asilo Montessori di Kathmandu, Nepal

Annesso alla sede dell'Associazione a Kathmandu èstato costruito un asilo per i bambini più poveridell'area, con un ambiente molto gradevole e benattrezzato.

La presenza dell’asilo – un servizio che non esiste inNepal – è un grande aiuto per le madri, spessoimpegnate tutto il giorno nel loro lavoro presso lefabbriche di tappeti della zona e costrette a tenereaccanto a sè i bambini, oppure a lasciarli incustoditi ocon i fratellini maggiori, per i quali è così ancora piùdifficile andare a scuola.

Ogni giorno il camioncino dell'asilo passa a "ritirare" ibambini nelle loro case, a cui fanno ritorno la sera;vengono offerti gratuitamente anche i pasti.

Molti dei bambini più piccoli "adottati a distanza" attraverso l’associazione sono inseritinell'asilo, in cui gli insegnanti praticano il metodo Montessori insegnando anche l'alfabeto eun po' di inglese.

Le scuole elementari dell’area affermano che i bambini provenienti dall’asilo sono i piùpreparati e pronti ad apprendere, e questo è motivo di orgoglio per i suoi ottimiinsegnanti.

All'esterno dell’edificio c'è un piccolo parco giochi attrezzato con un prato dove i bambinipossono giocare tranquilli.

Accanto all’asilo è stata completata nel 2003 la costruzione della Scuola elementareGangchen.

Scuola Elementare e Media Gangchen Samling,

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Kathmandu, Nepal

Nello stesso complesso che ospita l’Asilo Montessori ela sede dell’Associazione a Kathmandu, in Nepal, èstata completata nel 2003 la costruzione di una Scuolaelementare, la Gangchen Samling Primary School, cheha iniziato a funzionare e che offre la miglioreeducazione a molti bambini provenienti da famigliepoverissime , per i quali l’istruzione scolastica – apagamento in Nepal - sarebbe un sognoirraggiungibile.

La scuola può ospitare circa 300 bambini dalla primaalla quinta classe, e nel corso del 2004 si è aggiuntaanche la sesta classe. E’ stata registrata presso il Governo Nepalese e segue i programmi nazionali.

Nell’anno 2003/2004 - grazie allo staff di 15 insegnanti - 245 bambini hanno frequentatol’asilo e le classi dalla prima alla quinta; dall’inizio aprile 2004, inizio dell’anno scolastico inNepal, il numero di bambini è cresciuto e la scuola offre ora anche la frequenza alla sestaclasse.

L’edificio è composto di tre piani, con aule luminose e ben attrezzate; in ogni piano ci sonobagni e acqua sicuramente potabile. Ci sono inoltre uffici amministrativi, una biblioteca, espazi destinati alla futura realizzazione di laboratori di lingua , computer, scienza etecnologia. In previsione è anche la costruzione di un campo sportivo e di un nuovo e piùgrande parco giochi.

La maggior parte dei bambini che frequentano la scuola sono stati adottati a distanzaattraverso l’Associazione Lama Gangchen Help in Action ONLUS.Tutti i bambini della scuola vengono sottoposti a controlli sanitari periodici negli ambulatoridell’ adiacente Himalayan Healing Center.

La scuola intende inoltre offrire ai bambini , oltre ai consueti programmi di apprendimento,un programma di educazione alla pace e alla tolleranza , radicato in particolare all’internodella vasta tradizione multietnica e multireligiosa del Paese; considera inoltre di grandeimportanza l’apprendimento dei principali valori spirituali comuni a tutte le tradizionireligiose.

Corsi di formazione professionale, Kathmandu

L’associazione organizza presso la sua sede diKathmandu in Nepal corsi di maglia e cucito abeneficio di molte madri, spesso vedove o separate dalmarito, che versano in una situazione economicadrammatica.Si tratta di un programma di formazione a tempopieno che include un finanziamento iniziale perassicurare il mantenimento dei figli durante il corso.Al completamento della formazione le partecipanti sonoin grado di diventare autosufficienti grazieall’apprendimento di una professione.

Presso la Gangchen Samling School è in preparazioneun progetto di brevi corsi di formazione professionale –elettricista, idraulico, cucito, maglia - indirizzati prevalentemente ai moltissimi giovanidisoccupati, che non trovano alcuna possibilità di formazione gratuita.

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Progetto Alberi e Sviluppo AgricoloNel Tibet centrale gli alberi sono rari e preziosi, perl’altitudine e per l’aridità del clima.

Il terreno, già povero e arido, è sottoposto così ad unaforte erosione che lo rende sempre meno adattoall’agricoltura; manca inoltre la preziosa protezione

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degli alberi contro gli estremi fattori climatici del Tibet: il vento, il sole fortissimo in estate, le piogge chemancano per lunghi mesi ma possono talvolta essereestremamente violente, provocando frane e perdita dicase o di intere aree coltivate.

Anche la legna è un bene raro, e l’unico combustibileper cucinare e per riscaldarsi è lo sterco di yakutilizzato insieme agli sterpi.

Manca completamente la frutta, e la dieta è quindi gravemente carente di vitamine,considerata anche la difficoltà di coltivare gli ortaggi per mancanza di acqua.

Nel villaggio di Gangchen, Nye e Namling sono stati piantati migliaia di alberi, e aGangchen è stato avviato un piccolo progetto pilota per la coltivazione di ortaggi a seguitodella realizzazione dell’acquedotto.

Molti villaggi sono ancora totalmente privi di alberi, e nella regione è urgente unamassiccia opera di imboschimento.

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