Heidegger - Essere e Tempo Paragrafi 12 e 13

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Essere e tempo - Prima parte - Prima sezione - Capitolo Secondo -

L'essere-nel-mondo in generale come costituzione fondamentale dell'esserci.

 § 12 Linee fondamentali dell'essere-nel-mondo a partire dall'in-essere come

tale

Nelle discussioni preliminari abbiamo già messo in evidenza alcuni caratteri ontologici

che ofriranno una guida sicura all'indagine successiva, ma che solo nel corso dellaricerca raggiungeranno la loro concretezza strutturale. L'Esserci è un ente che,comprendendosi nel suo essere, si rapporta a questo essere. Con ci è indicato ilconcetto !ormale di esistenza. L'Esserci è inoltre l'ente che io stesso sempre sono.L'esser"sempre"mio appartiene all'Esserci esistente come condizione della possibilitàdell'autenticità e dell'inautenticità. L'Esserci esiste sempre in uno di questi modi onell'indiferenza modale rispetto a essi.#a queste determinazioni d'essere dell'Esserci debbono ora essere viste e intese a priorisul !ondamento di quella costituzione d'essere che noi indichiamo col nome di essere"nel"mondo. La giusta impostazione dell'analitica dell'Esserci consiste nell'interpretazionedi questa costituzione.

L'espressione composita $essere"nel"mondo% rivela, già nel suo conio, che ci si ri!eriscea un !enomeno unitario. &uesto reperto primario dev'essere visto nell'insieme. #al'insolubilità in elementi componibili non esclude la molteplicità di momenti strutturaliche !ormano questa costituzione. L'analisi del reperto !enomenico indicato con questaespressione comporta tre punti di vista. e lo esaminiamo tenendo preliminarmente ben!erma la totalità del !enomeno, essi possono esser (ssati come segue)*+ l $nel mondo%- in ordine a questo momento occorre indagare la struttura ontologicadel $mondo% e determinare l'idea della mondità come tale capitolo di questasezione+./+ L'ente che è sempre nel modo dell'essere"nel"mondo. n esso è cercato ci cheindaghiamo col problema del $Chi0%. 1ttraverso una dimostrazione !enomenologica

dobbiamo determinare Chi sia nel modo della quotidianità media dell'Esserci capitolo 2di questa sezione+.3+ L'in"essere come tale- bisogna !ar vedere la costituzione ontologica dell'inessenzacome tale capitolo 2 di questa sezione+. La considerazione di ognuno di questi momentiimplica nello stesso tempo la considerazione di tutti gli altri, cioè la visione dell'intero!enomeno. L'essere"nel"mondo è certamente una costituzione dell'Esserci necessaria apriori, ma è tutt'altro che su4ciente a determinarne esaurientemente l'essere. 5rimadell'analisi tematica dei singoli tre !enomeni evidenziati, dobbiamo tentare unacaratterizzazione orientativa dell'ultimo di essi.Che cosa signi(ca in"essere0 6i primo acchito completiamo l'espressione con) in"essere$nel mondo%, e tendiamo a comprendere sifatto in"essere come un $esser dentro...%.

Con questo termine si denota il modo d'essere di un ente che è $dentro% un altro, comel'acqua è $dentro% il bicchiere o il vestito $dentro% l'armadio. Con tale $dentro%intendiamo il rapporto d'essere di due enti estesi $nello% spazio rispetto al loro luogo inquesto spazio. 1cqua e bicchiere, vestito e armadio, sono tutti allo stesso modo $nello%spazio e $in% un luogo. &uesto rapporto d'essere pu venire esteso- ad esempio) il bancoè nell'aula, l'aula è nell'università, l'università è nella città, e cos7 via (no a) il banco è$nello spazio universale%. &uesti enti, di cui si pu cos7 determinare l'esser"l'uno"dentro"l'altro, hanno tutti il modo di essere delle semplici"presenze in quanto sono cose"presenti$all'interno% del mondo. L'esser"presente $in% una cosa"presente, l'esser"compresente

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con qualcosa che ha il medesimo modo di essere inteso come un determinato rapportodi luogo+ sono caratteri ontologici che noi diciamo categoriali, in quanto propri di entiaventi un modo di essere non con!orme all'Esserci.L'in"essere, al contrario, signi(ca un esistenziale, perch8 !a parte della costituzionedell'essere dell'Esserci. 5erci non pu essere pensato come l'esser semplicemente"presente di una cosa corporea il corpo dell'uomo+ $dentro% un altro entesemplicemente"presente. L'in"essere non signi(ca dunque la presenza spaziale di unacosa dentro l'altra, poich8 l'$in%, originariamente, non signi(ca afatto un ri!erimento

spaziale del genere suddetto. $n% deriva da innan", abitare, habitare, soggiornare- ansigni(ca) sono abituato, sono !amiliare con, sono solito...) esso ha il signi(cato di colo,nel senso di habito e diligo. L'ente a cui l'in"essere appartiene in questo signi(cato èquello che noi abbiamo connotato come l'ente che io sempre sono. L'espressione $bin%,$sono%, è connessa a $bei%, $presso%. $o sono% signi(ca, di nuovo) abito, soggiornopresso... il mondo, come qualcosa che mi è !amiliare in questo o quel modo. $Essere%* come in(nito di $io sono%, cioè inteso come esistenziale, signi(ca abitare presso..., aver!amiliarità con... L'in"essere è perci l'espressione !ormale ed esistenziale dell'esseredell'Esserci/ che ha la costituzione essenziale dell'essere"nel"mondo.L' $esser presso% il mondo, nel senso dell'immedesimazione col mondo, senso da chiarireulteriormente, è un esistenziale !ondato nell'in"essere. 5oich8 in queste analisi ne va

della visione di una struttura originaria dell'essere dell'Esserci, struttura secondo il cuicontenuto !enomenico debbono essere articolati i concetti ontologici, e poich8 questastruttura non è !ondamentalmente comprensibile mediante le categorie ontologiche tra"dizionali, il !enomeno dell' $esser presso% richiede ulteriori chiarimenti. cegliamoancora una volta la via della contrapposizione a un rapporto d'essere del tutto diverso,cioè categoriale, che viene per espresso coi medesimi strumenti verbali. &uestechiari(cazioni !enomeniche di distinzioni ontologiche, !ondamentali ma con!ondibili,devono essere esplicitamente compiute, anche se si corre il rischio di chiarire ci che è$ovvio%. Lo stato attuale dell'analitica ontologica attesta in!atti che noi siamo ancora benlontani dall'aver su4cientemente $in pugno% queste ovvietà, e tanto pi9 dall'averleinterpretate nel loro senso d'essere, lontanissimi poi dal possedere gli adeguati concettistrutturali !ormulati con sicurezza.L'$esser"presso% il mondo, come esistenziale, non pu mai signi(care qualcosa comel'esser"presente"insieme di cose che si presentano dentro il mondo. Non c'è qualcosacome un $essere l'uno accanto all'altro% di un ente detto $Esserci% e di un altro detto$mondo%. : vero che a volte cerchiamo di esprimere la vicinanza di due semplici"presenze, dicendo, ad esempio) $La tavola sta 'presso' la porta...% $La seggiola 'tocca' laparete%. #a non si pu, a rigor di termini, parlare di $toccare%- e non certo perch8 in!ondo un'ispezione accurata accerterebbe sempre un interspazio !ra la sedia e la parete,ma perch8 la sedia non pu toccare la parete per principio, anche nel caso chel'interspazio sia nullo. l $toccare% presuppone che la parete possa essere incontrata$dalla% sedia. ;n ente pu toccare cose semplicemente"presenti"nel"mondo solo se, (ndall'inizio, ha il modo di essere dell'in"essere, cioè solo se, già nel suo Esser"ci, gli èsvelato qualcosa come un mondo in base al quale l'ente possa rivelarglisi al tocco erenderglisi cos7 accessibile nel suo esser semplicemente"presente. 6ue enti che sianosemplicemente"presenti nel mondo e siano inoltre in se stessi senza"mondo, non sipossono mai $toccare%, e nessuno dei due pu essere presso l'altro. L'aggiunta) $e sianoinoltre in se stessi senza mondo% non poteva mancare, perch8 anche un ente come l'Es"serci stesso, che non è senza"mondo, è tuttavia semplicemente"presente $nel% mondo-

* Essere è anche in(nito di $è%) l'ente è./ #a non dell'essere in generale e tanto meno dell'essere stesso < puro e semplice.

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o, per essere esatti) con un certo diritto ed entro certi limiti, pu esser considerato comesoltanto semplicemente"presente. 1 tal (ne è necessario prescindere completamente da,o non avere visto, la costituzione esistenziale dell'in"essere. Non bisogna percon!ondere questa considerazione possibile dell' $Esserci% come semplice"presenza, osolo come semplice"presenza, con una modalità della $semplice"presenza% propriaesclusivamente dell'Esserci. 1 questo tipo di $semplice"presenza% non si accedeprescindendo dalle strutture speci(che dell'Esserci, ma solo attraverso una preliminarecomprensione di esse. L'Esserci comprende il suo essere pi9 proprio nel senso di un certo

$esser semplicemente"presente di !atto%0 #a la $!atticità% del !atto speci(co dell'Esserciha una natura ontologica !ondamentalmente diversa dal presentarsi di !atto di unminerale. La !atticità di quel !atto che è l'Esserci, !atto che ogni Esserci rispettivamenteè, noi la chiamiamo efettività. L'aggrovigliata struttura di questa determinazioned'essere è accessibile, già come problema, soltanto alla luce degli elementi esistenzialiapparsi (nora come costitutivi !ondamentali dell'Esserci. l concetto di efettività implica)l'essere"nel"mondo di un ente $intramondano% tale da poter comprendersi come legato,nel suo $destino%, all'essere dell'ente che incontra all'interno del proprio mondo.5er ora si tratta soltanto di vedere la distinzione ontologica tra l'in"essere comeesistenziale e l'$esser dentro% come categoria propria delle semplici"presenze.6eterminando a questo modo l'in"essere, non vogliamo negare all'Esserci ogni sorta di

$spazialità%. 1l contrario, anche l'Esserci ha un suo proprio $essere nello spazio%, che èper possibile solo sul !ondamento dell'essere"nel"mondo in generale. 5erci l'in"esserenon pu essere chiarito ontologicamente nemmeno in base a una caratterizzazioneontica che su per gi9 dica) l'in"essere in un mondo è una qualità spirituale e la$spazialità% dell'uomo è una proprietà della sua corporeità speci(ca, $!ondata% semprenella sua corporeità materiale. n!atti, in questo caso, si è di nuovo dinanzi all'esser"semplicemente"presenti"insieme di una cosa quali(cata come spirituale e di unacorporea, lasciando daccapo nell'oscuro l'essere dell'ente risultante dalla composizione.olo la comprensione dell'essere"nel"mondo come struttura essenziale dell'Esserci rendepossibile la comprensione della spazialità esistenziale dell'Esserci. &uesta comprensioneci garantisce dalla cecità e dalla negazione preventiva nei riguardi della strutturadell'essere"nel"mondo, negazione che è motivata non ontologicamente ma$meta(sicamente% con l'ingenua convinzione che l'uomo sia innanzi tutto una cosaspirituale, la quale successivamente è posta $in% uno spazio.L'essere"nel"mondo proprio dell'Esserci, in conseguenza della sua efettività, si è giàsempre distratto o addirittura disperso nelle varie maniere dell'in"essere. Ecco qualcheesempio di queste maniere di in"essere) avere a che !are con qualcosa, approntarequalcosa, ordinare o curare qualcosa, impiegare qualcosa, abbandonare o lasciar perderequalcosa, intraprendere, imporre, ricercare, interrogare, considerare, discutere, determi"nare... &ueste modi(cazioni dell'in"essere hanno il modo di essere da caratterizzarsi, pi9avanti, con precisione+ del prendersi cura. #odi di prendersi cura sono anche i modidi!ettivi dell'omettere, trascurare, rinunziare, riposare, tutti i modi dell' $ormai soltanto%rispetto alle possibilità del prendersi cura. l termine $prendersi cura% ha in primo luogoun signi(cato prescienti(co e pu voler dire) condurre a termine, concludere, $venire acapo% di qualcosa. L'espressione pu anche signi(care) prendersi cura di qualcosa nelsenso di $procurarsi qualcosa%. L'espressione viene usata anche in una locuzionecaratteristica) preoccuparsi che un'impresa !allisca. $5rendersi cura% signi(ca quiqualcosa come temere. n contrapposizione a questi signi(cati prescienti(ci e ontici,l'espressione $prendersi cura% è usata, nelle presenti indagini, come termine ontologicoesistenziale+ indicante l'essere di un possibile essere"nel"mondo. l termine non è statoscelto perch8 l'Esserci sia innanzi tutto e prevalentemente economico e $pratico%, ma

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perch8 l'essere dell'Esserci dev'essere reso visibile come Cura. &uesto termine è, a suavolta, da assumersi come concetto strutturale ontologico. Esso non ha nulla a che !arecon la $tribolazione%, la $tristezza%, le $preoccupazioni% della vita, quali si trovanoonticamente in ogni Esserci. 1l contrario, queste cose sono onticamente possibili, comedel resto la $serenità% e la $gaiezza%, proprio perch8 l'Esserci, ontologicamente inteso, èCura. 5oich8 all'Esserci appartiene, in linea essenziale, l'essere"nel"mondo, il suo esserein rapporto al mondo è essenzialmente prendersi cura.3

L'in"essere non è quindi una $proprietà% che l'Esserci abbia talvolta s7 e talvolta no, e

senza la quale egli potrebbe essere com'è n8 pi9 n8 meno che avendola. Non è chel'uomo $sia% e, oltre a ci, abbia un rapporto col $mondo%, che occasionalmente assegnaa se stesso. L'Esserci non è $innanzi tutto% per cos7 dire un ente senza in"essere, a cuiogni tanto passa per la testa di assumere una $relazione% col mondo. &uesto assumererelazioni col mondo è possibile soltanto perch8 l'Esserci è ci che è in quanto essere"nel"mondo. &uesta costituzione d'essere non sorge soltanto perch8, oltre all'ente avente ilcarattere dell'Esserci, è presente anche l'ente diforme dall'Esserci e l'Esserci lo incontra.&uest'altro ente pu $incontrarsi con% l'Esserci solo perch8 è tale da poter mani!estarsida se stesso all'interno di un mondo.L'afermazione, oggi molto in uso, che $l'uomo ha il suo mondo"ambiente%, non signi(canulla ontologicamente (nch8 questo $avere% rimane indeterminato. &uanto alla sua

stessa possibilità, l'$avere% è !ondato nella costituzione esistenziale dell'in"essere.oltanto perch8 in possesso di questa essenziale costituzione, l'Esserci pu scoprireesplicitamente l'ente che incontra nel mondo"ambiente, saperne qualcosa, disporne eavere un $mondo%. L'afermazione ontica e comune che l'uomo $ha un mondo"ambiente% costituisce, dal punto di vista ontologico, un problema. La sua soluzionerichiede che sia prima determinato in modo ontologicamente su4ciente l'esseredell'Esserci. l !atto che anche la biologia di nuovo, soprattutto dopo =. E. von >aer+!accia uso di questa costituzione ontologica non signi(ca che il suo uso (loso(cocomporti un $biologismo%. La biologia, in quanto scienza positiva, non pu mai trovaren8 determinare questa struttura- essa non pu che presupporla e !arne costantementeuso.? &uesta struttura pu per essere (loso(camente esplicitata come l'a prioridell'oggetto tematico della biologia solo se è stata preliminarmente compresa comestruttura dell'Esserci. olo prendendo come orientamento la struttura ontologica cos7intesa è possibile, per via di privazione, determinare apriormente la costituzione d'esseredella $vita%. ia onticamente sia ontologicamente, l'essere"nel"mondo, in quantoprendersi cura, ha il primato. Nell'analitica dell'Esserci questa struttura raggiunge la suainterpretazione !ondativa.#a le determinazioni che abbiamo (nora dato di questa costituzione d'essere non(niscono per risolversi in caratterizzazioni esclusivamente negative0 @inora non abbiamoparlato che di ci che questo preteso !ondamentale in"essere non è. : vero. #a questaprevalenza di caratterizzazioni negative non è casuale. Essa attesta invece la peculiaritàdel !enomeno ed è quindi, in un senso genuino e corrispondente al !enomeno, positiva. lchiarimento !enomenologico dell'essere"nel"mondo prende il carattere di un ri(uto dicontrafazioni e di coprimenti proprio perch8 questo !enomeno, in qualche modo, è giàsempre $visto% da ogni Esserci. E ci avviene perch8 !a parte della costituzione!ondamentale dell'Esserci di esser già sempre aperto alla propria comprensione d'esserein virt9 del proprio essere stesso. #a il !enomeno, per lo pi9, è già radicalmente

3 Esser"uomo e esser"ci sono qui equiparati.? i parla qui a ragione di $mondo%0 olo ambiente circostante datoA 1 questo $dare%corrisponde l'$avere%. L' Esser"ci non $ha% mai il mondo.

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equivocato o interpretato in modo ontologicamente inadeguato.B 5er questo $in qualchemodo già sempre visto e tuttavia per lo pi9 equivocato% si !onda in null'altro che inquesta medesima costituzione d'essere dell'Esserci stesso, in virt9 della quale l'Essercicomprende ontologicamente se stesso e quindi anche il proprio essere"nel"mondo+innanzi tutto a partire dall'ente e dall'essere di esso+ che esso non è e che esso incontra$all'interno% del suo mondo.

Nell'Esserci stesso e ad esso questa costituzione d'essere è già sempre nota in qualchemodo. &uando si tratta per di conoscerla, il conoscere che assume esplicitamente

questo compito innalza se stesso, in quanto conoscenza del mondo, a rapportoesemplare dell' $anima% col mondo. La conoscenza del $mondo% noein+, cioèl'interpellanza e la discussione del $mondo% lgos+, !ungono perci da modo primariodell'essere"nel"mondo, senza che questo sia compreso come tale. #a poich8 questastruttura d'essere, ontologicamente inaccessibile, è tuttavia esperita onticamente come$relazione% !ra un ente il mondo+ e un altro ente l'anima+, e poich8 l'essere vieneinnanzi tutto inteso attenendosi ontologicamente all'ente come ente intramondano, sitenta di concepire questa relazione !ra enti sul !ondamento di tale ente e nel senso delsuo essere, cioè come un esser"semplicemente"presente. L'essere"nel"mondo, bench8pre!enomenologicamente esperito e noto, si rende cos7 completamente invisibile inconseguenza di un'interpretazione ontologicamente inadeguata. La costituzione dell'Es"

serci è colta ormai soltanto nella !orma di un'interpretazione inadeguata e comequalcosa di ovvio. Essa !unge allora da punto di partenza $evidente% per i problemi delladottrina della conoscenza o della $meta(sica del conoscere%. Che cosa c'è in!atti di pi9evidente dell'afermazione che un $soggetto% si rapporta a un $oggetto% e viceversa0&uesta $relazione !ra soggetto e oggetto% diviene un presupposto necessario. #a tuttoci, anche se incontestabile nella sua efettività, anzi proprio per questo, resta unpresupposto !atale se la sua necessità ontologica e, prima ancora, il suo senso ontologicosono lasciati nell'oscurità.5oich8 la conoscenza del mondo è assunta per lo pi9 ed esclusivamente come la !ormaesemplare di in"essere e non soltanto nella teoria della conoscenza, visto che ilcomportamento pratico è inteso come il comportamento $non% teoretico e $ateoretico%+,e poich8 questo primato del conoscere impedisce la comprensione del suo modod'essere pi9 proprio, l'essere"nel"mondo deve essere ulteriormente analizzato in vistadella conoscenza del mondo, e deve essere reso visibile come $modalità% esistenzialedell'in"essere.

 § 13 Esemplicazione dell'in-essere attraverso un modo in esso fondato.

La conoscenza del mondo

e l'essere"nel"mondo è une costituzione !ondamentale dell'Esserci, in cui esso pereccellenza si muove non soltanto in generale ma nel modo della quotidianità, esso

dev'essere già da sempre esperito onticamente. ;n suo coprimento totale sarebbeincomprensibile, tanto pi9 che l'Esserci dispone di una comprensione di s8, perindeterminata che sia. #a appena il $!enomeno della conoscenza del mondo% è colto,subito cade in un'interpretazione !ormale ed $estrinseca%. Lo prova il !atto che ancoroggi il conoscere è assunto come una $relazione tra soggetto e oggetto%, il che è tanto$vero% quanto vuoto. oggetto e oggetto non coincidono con Esserci e mondo.D

B CertamenteA Non è afatto secondo l'essere. ;na interpretazione riessa.D Certo che noA Cos7 poco che già con la combinazione risulta !atale anche la repellenza.

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1nche nel caso che !osse ontologicamente possibile determinare primariamente l'in"essere in base all'essere"nel"mondo inteso come conoscere, il compito che s'imporrebbeimmediatamente sarebbe pur sempre quello della caratterizzazione !enomenica delconoscere in quanto essere in un mondo e in rapporto a un mondo. e si $riette% suquesto rapporto d'essere, in esso risulta dato in primo luogo un ente, detto natura, comeci che viene conosciuto. n un ente di questo genere non si incontra il conoscere stesso.e esso mai $è%, lo sarà in quanto appartenente all'ente che conosce. #a anche inquesto ente, nella cosa"uomo, il conoscere non è riscontrabile come una cosa"presente.

Non è comunque riscontrabile esteriormente come ad esempio le proprietà corporee.iccome, dunque, il conoscere è proprio di questo ente, non per come sua qualitàesteriore, esso sarà necessariamente $interiore%. &uanto pi9 deliberatamente si afermache il conoscere è innanzi tutto e propriamente $dentro%, e quindi non ha in s8 nulla delmodo di essere di un ente psichico o (sico, tanto pi9 si crede di procedere senzapresupposti nella problematizzazione dell'essenza del conoscere e nella chiari(cazionedel rapporto !ra soggetto e oggetto. 5u cos7 sorgere quel problema in cui si domanda)come pu il soggetto conoscente uscire dalla sua $s!era% interna ed entrare in un'altra,$diversa ed esterna%0 Come pu il conoscere avere un oggetto0 Come dev'esserepensato questo oggetto a4nch8 il soggetto possa conoscerlo senza dover tentare il saltoin un'altra s!era0 n tutte le varie !orme che questa impostazione pu assumere è sempre

lasciato da parte il problema del modo di essere del soggetto conoscente, pur essendochiamato continuamente in questione in termini impliciti, quando si tratta del suoconoscere, la sua modalità di essere. : vero che ogni volta si ribadisce che il $dentro% ela $s!era interiore% del soggetto non sono intesi come una $scatola% o un $guscio%. Futtavia non si !a parola del signi(cato positivo del $dentro% dell'immanenza in cui ilconoscere è innanzi tutto con(nato e del modo in cui il carattere d'essere di questo$esser dentro% del conoscere si $!onda% nel modo d'essere del soggetto. Comunque siinterpreti questa s!era interna, per il solo !atto che si pone la questione del modo in cui ilconoscere esca da essa e raggiunga una $trascendenza%, viene alla luce che il conoscereè riconosciuto come problematico, senza che si sia prima chiarito perch8 mai ilconoscere sia tale da costituire un simile enigma.&uesta impostazione non vede ci che nella tematizzazione provvisoria del !enomeno deconoscere già si rivela, e cioè che il conoscere è un modo di essere dell'Esserci in quantoessere"nel"mondo e che ha la sua !ondazione ontica in questa costituzione ontologica. 1questo dato !enomenologico, che il conoscere è un modo di essere dell'essere"nel"mondo, si potrebbe obiettare che si tratta di un'interpretazione del conoscere che (nisceper annullare il problema della conoscenza. n!atti, quale problema resta ancora da porrese si presuppone che il conoscere è già presso quel mondo che pu invece essereraggiunto solo nel trascendimento del soggetto0 #a anche a prescindere dal !atto che,nella !ormulazione di quest'ultima obiezione, si !a di nuovo innanzi, senza giusti(cazione!enomenologica, il $punto di vista% costruttivo, quale istanza decide se e in che senso unproblema della conoscenza debba sussistere, all'in!uori di quella implicita nello stesso!enomeno del conoscere e del modo di essere del conoscente0e ora ci chiediamo che cosa si rivela nel dato !enomenologico del conoscere, risultachiaro che il conoscere stesso si !onda preliminarmente in quell'esser"già"presso"il"mondo che come tale costituisce per essenza l'essere dell'Esserci. &uesto esser"già"presso non è innanzi tutto solamente un inerte stare a guardare una pura semplice"presenza. L'essere"nel"mondo, in quanto prendersi cura, è coinvolto nel mondo di cui siprende cura. 14nch8 il conoscere, in quanto osservazione di semplici"presenze che ledetermina, sia possibile, occorre prima una de(cienza dell'aver"a"che"!are col mondoprendendosene cura. Nella sospensione di ogni manipolazione, di ogni uso, eccetera, il

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prendersi cura si pone nell'intimo modo di in"essere possibile) l'ormai soltantosofermarsi presso... ul !ondamento di questo modo di essere in rapporto col mondo,che !a incontrare l'ente intramondano ormai soltanto nel suo puro aspetto 8idos+, e inquanto modi(cazione di questo modo di essere, è possibile guardare esplicitamente a ciche cos7 si incontra.G &uesto guardare a è sempre orientato in una particolare direzione,è un mirare alla semplice"presenza. Esso rileva anticipatamente sull'ente che vieneincontro un particolare $punto di vista%. Fale guardare a rappresenta un modo particolaredi sofermarsi presso l'ente intramondano. n questa !ermata, in quanto venir meno di

ogni manipolazione e utilizzazione, ha luogo l'apprensione della semplice"presenza.L'apprensione si determina nelle !orme dell'interpellare e del discutere intorno aqualcosa in quanto qualcosa. ul !ondamento di questo interpretare HauslegenI in sensolarghissimo, l'apprendere diviene un determinare. Ci che è percepito e determinato puessere espresso in proposizioni, nonch8 ritenuto e conservato in quanto cos7 asserito.&uesta conservazione dell'appreso in un'asserzione su... è essa stessa un modo diessere"nel"mondo e non pu esser considerata come un $procedimento% in virt9 delquale un soggetto si procura immagini di qualcosa, che, cos7 acquisite, sarebbero tenutein custodia $dentro%, !acendo sorgere a volte il problema della loro $concordanza% con larealtà esterna.Nel dirigersi verso... e nel cogliere, l'Esserci non esce da una sua s!era interiore, in cui

sarebbe dapprima incapsulato- l'Esserci, in virt9 del suo modo primario di essere, è giàsempre $!uori% presso l'ente che incontra in un mondo già sempre scoperto. E ildeterminante sofermarsi presso un ente da conoscere non è un abbandono della suas!era interna, poich8, anche in questo $esser !uori% presso l'oggetto, l'Esserci è, a beneintendere, $dentro%) cioè esiste come essere"nel"mondo che conosce. E, di nuovo,l'apprensione del conosciuto non è un ritorno nel $recinto% della coscienza con la predaconquistata, poich8 anche nell'apprendere, nel conservare e nel ritenere l'Esserciconoscente, in quanto Esserci, rimane !uori. Nella $semplice% conoscenza di unaconnessione dell'essere dell'ente, nella $pura% rappresentazione di s8, nel $semplicepensare a...% io sono !uori, nel mondo e presso l'ente, non meno che in una percezioneoriginaria. 5er(no l'oblio di qualcosa, in cui sembra che sia rotto ogni rapporto con ciche prima era conosciuto, deve esser concepito come una modi(cazione dell'in"essereoriginario- lo stesso dicasi dell'inganno e dell'errore.6al nesso indicato dei !ondamenti propri dei modi di essere"nel"mondo, costitutivi dellaconoscenza del mondo, risulta) conoscendo, l'Esserci assume un nuovo stato d'essererispetto a quel mondo che è già sempre scoperto nell'Esserci. &uesta nuova possibilità diessere pu organizzarsi autonomamente, divenire un compito preciso e, in quantoscienza, valere come guida dell'essere"nel"mondo. #a il conoscere non instaura uncommercium !ra un soggetto e un mondo, e neppure sorge da un'azione del mondo suun soggetto. l conoscere è un modo dell'Esserci !ondato nell'esserenel"mondo. 5ercil'essere"nel"mondo, in quanto costituzione !ondamentale, richiede un'interpretazionepreliminare.

G 5rescindere"da non è già il guardare a < quest'ultimo ha una propria origine e ha comeconseguenza quel prescindere da- osservare ha la propria originarietà. La vista dell'8idosesige dell'altro.

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