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Health for Life Noi esseri umani siamo tutti costruiti su di un unico modello. Questo non significa che siamo cloni esatti di uno stesso proto- tipo, anzi, ognuno presenta numerose par- ticolarità individuali, al punto che esistono al mondo miliardi di esemplari. Ognuno ha il suo profilo unico, basti guar- dare l’aspetto fisico di varie persone per intuire l’evidenza: i nostri corpi presenta- no delle incontestabili analogie, ma an- che alcuni aspetti profondamente diversi. Per esempio, possiamo essere mori o biondi, alti o bassi. È l’eredità genetica, il DNA, che determina queste caratteristiche individuali indelebili. La ricerca sul DNA è fondamentale perché il nostro codice genetico risale fino a sette generazioni e dà indicazioni sulle malattie che potrebbero svilupparsi. Le differenze determinate dal codice ge- netico influenzano le capacità funzionali e creano, per ciascuno di noi e per l’intera esistenza, dei doveri specifici. Variano, anche da un indivduo all’altro, la qualità del “terreno” (o equilibrio acido-basico) e quella delle principali funzioni vitali: l’ef- ficienza del sistema immunitario e la ca- pacità di assimilazione degli alimenti, che può essere compromessa da intolleranze ed allergie alimentari più o meno gravi. Uno avrà più difficoltà di un altro a regolare il suo terreno oppure tenderà a produrre una maggiore quantità di radicali liberi. Infine, l’età e il peso corporeo sono fattori che caratterizzano il nostro aspetto fisico e influenzano in modo considerevole il no- stro stato fisiologico. E così, mangiando le stesse cose e nella stessa quantità, persone della stessa età reagiscono in maniera differente. È incredibile come due persone che ap- paiono fisiologicamente simili, si nutrono nello stesso modo, vivono nello stesso ambiente, fanno lo stesso lavoro e hanno lo stesso stile di vita possano avere con- formazioni fisiche opposte; una è magra, l’altra in sovrappeso. Una metabolizza gli zuccheri senza avere risposte glicemiche Le sette generazioni Cosa ereditiamo dal nostro DNA. Edizionae inverno 2019 - Versione italiana elevate, l’altra mostra malesseri e soffre di mal di pancia. Si rivelano così le “ingiustizie” legate al patrimonio genetico. Sta a noi adattare il nostro stile di vita all’eredità che abbiamo ricevuto. Henri Chenot

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HealthforLife

Noi esseri umani siamo tutti costruiti su di un unico modello. Questo non significa che siamo cloni esatti di uno stesso proto-tipo, anzi, ognuno presenta numerose par-ticolarità individuali, al punto che esistono al mondo miliardi di esemplari.

Ognuno ha il suo profilo unico, basti guar-dare l’aspetto fisico di varie persone per intuire l’evidenza: i nostri corpi presenta-no delle incontestabili analogie, ma an-che alcuni aspetti profondamente diversi. Per esempio, possiamo essere mori o biondi, alti o bassi. È l’eredità genetica, il DNA, che determina queste caratteristiche individuali indelebili.

La ricerca sul DNA è fondamentale perché il nostro codice genetico risale fino a sette generazioni e dà indicazioni sulle malattie che potrebbero svilupparsi.

Le differenze determinate dal codice ge-netico influenzano le capacità funzionali e creano, per ciascuno di noi e per l’intera esistenza, dei doveri specifici. Variano, anche da un indivduo all’altro, la qualità

del “terreno” (o equilibrio acido-basico) e quella delle principali funzioni vitali: l’ef-ficienza del sistema immunitario e la ca-pacità di assimilazione degli alimenti, che può essere compromessa da intolleranze ed allergie alimentari più o meno gravi. Uno avrà più difficoltà di un altro a regolare il suo terreno oppure tenderà a produrre una maggiore quantità di radicali liberi.

Infine, l’età e il peso corporeo sono fattori che caratterizzano il nostro aspetto fisico e influenzano in modo considerevole il no-stro stato fisiologico.

E così, mangiando le stesse cose e nella stessa quantità, persone della stessa età reagiscono in maniera differente.

È incredibile come due persone che ap-paiono fisiologicamente simili, si nutrono nello stesso modo, vivono nello stesso ambiente, fanno lo stesso lavoro e hanno lo stesso stile di vita possano avere con-formazioni fisiche opposte; una è magra, l’altra in sovrappeso. Una metabolizza gli zuccheri senza avere risposte glicemiche

Le sette generazioniCosa ereditiamo dal nostro DNA.

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elevate, l’altra mostra malesseri e soffre di mal di pancia. Si rivelano così le “ingiustizie” legate al patrimonio genetico. Sta a noi adattare il nostro stile di vita all’eredità che abbiamo ricevuto.

Henri Chenot

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PALACE MERANO R&D Department

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Proteinee nutrizioneI risultati della ricercaLB LYOpharm.

Come anticipato, LB LYOpharm ha ottenuto importanti risultati in campo nutrizionale attraverso diverse colla-borazioni con autorevoli istituti e cen-tri ospedalieri.

Di notevole importanza è il recen-te studio condotto in collaborazione con la dott.ssa Federica Mazzuca, ricercatirce e docente in Oncologia Medica presso l’Azienda Ospedalie-ro Universitaria Sant’Andrea di Roma, insignita lo scorso giugno del presti-gioso Premio Roma.

Lo studio, presentato all’ASCO di Chi-cago, evidenzia un problema rilevante in ambito medico come la malnutrizio-ne e quale ruolo giochino le proteine nella prevenzione e cura, in partico-lare in concomitanza con trattamenti chemioterapici.

La malnutrizione

L’assunzione di integratori proteici, in particolare quelli derivati dalle protei-ne del siero di latte, potrebbe infatti rappresentare una delle soluzioni più adeguate per migliorare la sintesi pro-teica muscolare, favorire la crescita di massa magra, contrastare sarcope-nia e malnutrizione.

Lo studio condotto con l’Università La Sapienza di Roma ha previsto l’utilizzo di un supplemento nutrizionale a base di proteine di siero di latte altamente purificate (ProLYOtin®) sviluppato da LB LYOpharm.

Il fatto che queste proteine siano state sottoposte a un alto grado di purificazione, attraverso processi di elevata tecnologia, ha eliminato il pro-blema del possibile gusto sgradevo-le, rendendole totalmente inodore e insapore, con un contenuto di latto-sio inferiore al 2% e senza caseina, ideali anche da consumare disciol-te in acqua o bevande di altro tipo.

I dati evidenziano quindi come l’utiliz-zo di un integratore alimentare a base di proteine altamente purificate di siero di latte possa favorire un miglioramen-to della condizione clinica e nutrizionale dei pazienti anche in corso di trattamen-to chemioterapico.

Le proteine peri soggetti obesi

Altro concetto fondamentale emerso è il ruolo delle proteine nei soggetti obesi: i dati dello studio indicano come l’as-sunzione giornaliera di integratori protei-ci per un periodo prolungato di tempo possa avere un effetto protettivo sul ri-schio di obesità, determinando una no-tevole modificazione nella distribuzione di massa magra e grassa corporea.

Via libera allora alle proteine altamente purificate di siero di latte, un ottimo al-leato per la prevenzione e la cura dei diversi stati di malnutrizione.

Il Palace Hotel Meranotutto l’anno a casa tua

Il Palace Hotel Merano vanta un proprio diparti-mento scientifico e produttivo: LB LYOpharm, una struttura con sede a Bolzano, specializzata nel-la ricerca e sviluppo di principi attivi di grande pu-rezza a partire da estratti di origine vegetale e dal siero di latte di origine italiana. Importanti collabo-razioni di carattere scientifico sono state avviate in questi anni con diverse strutture, tra cui l’Ospeda-le S. Andrea di Roma-Università La Sapienza, il Ser-vizio di Nutrizione Clinica dell’Ospedale di Bolzano e la Libera Università di Bolzano.

Detox@Home Il dopo cura a casa propriaLB LYOpharm ha sviluppato ad oggi una gamma di prodotti di altissima qualità nel campo dell’alimentazione e della nutrizione clinica e dietetica. Ultimo nato è Detox@Home, un programma da seguire anche a casa propria in seguito ai trattamenti effet-tuati presso il centro medicale e cure dell’hotel. Nella pratica bag Detox@Home troverai alimenti naturali e gustosi a partire da frutta e verdura di prima qualità, senza coloranti, né additivi: Dessert, Purè e Vellutate da assumere ai pasti secondo le indi-cazioni del medico curante per ritrovare equilibrio e leggerezza in modo semplice e rapido.

Richiedi il catalogoPresso l’hotel potrai trovare il catalogo completo dei prodotti esclusivi Palace Hotel Merano sviluppati nei laboratori LB LYOpharm: la nuova Detox@Home; LYObag, il piano alimentare completo di sei giorni per il controllo del peso; i pratici snack monoporzione di frutta e verdura liofilizzata; Special Stevia, dolcificante naturale a base unicamente di stevia e senza retro-gusto; la linea completa di Phyto-fanghi, impacchi scrub ad azio-ne nutriente, tonificante, purificante e rilassante; l’innovativa linea di integratori alimentari.

Dott. Massimiliano Mayrhofer Direttore sanitario

““

Ci vuole tanta

energia ed entusiasmo

anche per fare attività

di ricerca, perché vede

vittorie, ma anche sconfitte.

Per questo si deve sempre

scorgere un orizzonte

lontano per alimentare

ogni giorno la voglia

di andare avanti.

Dott.ssa Federica Mazzucaricercatrice e docente in Oncologia. Azienda Ospedaliero Universitaria

Sant’Andrea, Roma

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Il principio DetoxUn programma nutrizionale esclusivo per dinamizzare l’eliminazione delle tossine.

La parola Detox deriva dalla parola tos-sina. Le tossine sono dei rifiuti prodotti dall’organismo, costituiti da batteri, cel-lule morte, residui di cibo ingerito e de-gradato. Anche l’abuso di alcuni farmaci e gli additivi tossici che si aggiungono alle preparazioni alimentari contribuisco-no alla proliferazione delle tossine. Esse sono principalmente di origine endoge-na, vale a dire prodotte dall’organismo, al suo interno. Poiché è proprio l’orga-nismo che produce tali tossine, esso è equipaggiato per eliminarle attraverso gli organi principali: gli intestini, i reni, i pol-moni, il fegato, la pelle.

Quando non è più in grado di svolgere correttamente questa funzione di elimi-nazione, le tossine ostruiscono le cellule e si parla quindi di intossicazione.Ad esempio, l’organismo va a produrre troppa urea ed acido urico.

La cura DetoxIl nostro obiettivo consiste nel met-tere l’organismo in condizioni ottimali affinché sia in grado di eliminare l’ec-cesso di tossine. Questo perché la capacità di eliminarle correttamente di-minuisce a partire dai 35 anni, a cau-sa del rallentamento del metabolismo in generale ed in particolare, della pro-duzione ormonale e delle funzioni di-gestive. Questo processo accelera a

ciascun cambiamento di ciclo settennale. Naturalmente la chiave della cura sta in una nutrizione più appropriata. Nella cura detox, grazie ad un programma alimentare specifico, si favorisce e si accelera l’elimi-nazione attraverso le vie naturali: le vie in-testinali, epatiche e renali.

Quest’azione viene quotidianamente ottimizzata da sedute di drenaggio e di idroterapia: bagni specifici ed impacchi con oli essenziali. La maggior parte delle tossine circola attraverso i capillari sangui-gni; sono dunque questi, nel corso dei di-versi trattamenti, che si vanno a sollecitare per far sì che le tossine precipitino negli emuntori naturali. Anche la circolazione lin-fatica viene dinamizzata per queste stes-se vie. Tutto ciò che viene fatto a livello di drenaggio, a ciascuna tappa della cura, è sempre rivolto a favorire l’espulsione delle tossine organiche.

Un piano personalizzatoLa cura Detox inizia con un programma alimentare specifico accompagnato da bevande a base di erbe per favorire l’eli-minazione delle tossine e minimizzarne l’as-similazione; la cura è frutto di cinquant’anni di esperienza. I diversi trattamenti, gestiti da un’equipe specializzata presso l’Hotel Palace Merano-Espace Henri Chenot sono

personalizzati. Secondo il caso da tratta-re, vengono privilegiate certe zone di dre-naggio, di rigenerazione o di eliminazione. In tutto questo, la detossinazione rimane sempre un processo individuale condizio-nato dall’età, dal profilo genetico, dallo sta-to di salute e dalle reazioni di chi si sotto-pone alla cura.

A seconda dei problemi riscontrati, questi diversi parametri richiedono un’attenta va-lutazione caso per caso, che implica delle varianti durante lo svolgimento della cura.

I risultatiNei problemi di trigliceridi o di diabete di tipo 2 (non ereditario), di ipertensione, di colesterolo, i risultati sono evidenti duran-te la cura in quanto tutti i parametri si ab-bassano. Questi elementi vengono verifi-cati con l’aiuto di un laboratorio di analisi integrato. L’effetto Detox è molto rapido quando non vi sono gravi patologie. Questi risultati obbligano frequentemente a rego-lare o a modificare le prescrizioni di farmaci che i pazienti assumono abitualmente.

Se una persona viene trattata con insulina è evidente che bisogna regolarla per non rischiare problemi di ipoglicemia. Allo stes-so modo, un paziente iperteso trattato con farmaci, necessita qualche volta di una modifica del suo trattamento affinché non divenga un ipoteso.

I problemi secondari, soprattutto i cusci-netti addominali causati dalla putrefazione e dalla fermentazione organica, come pure la ritenzione di liquidi, migliorano già nei primi giorni di trattamento.

Il controllo medico prima di tuttoAlcune patologie hanno bisogno di essere seguite dal punto di vista medico. Si trat-ta inoltre di un modo di personalizzare e controllare lo stato di salute delle persone che si sottopongono alla cura. Essa può dar luogo a delle reazioni di blocco, da parte del fegato di solito, che in capo a tre o quattro giorni fa fatica ad epurare: un sintomo passeggero, sul quale è possibi-le intervenire. Il controllo medico consente inoltre di stabilire un programma specifico anche per il dopo cura.

7 giorni DetoxUna settimana di cura è l’ideale. Sette gior-ni di disintossicazione sono sufficienti per ottenere un risultato efficace ed imparare a controllare in seguito, a casa propria, l’ali-mentazione con l’aiuto di consigli persona-lizzati. Senza sgarrare!

Alcune persone con patologie specifiche possono seguire questa cura due setti-mane al massimo. Non è consigliabile fare solamente tre o quattro giorni di cura de-tox, poiché si farebbe appena la metà del lavoro necessario.

A chi si rivolgeQuesta cura è adatta alle persone che hanno bisogno di ritrovare un proprio equi-librio e un’armonia fisiologica, una nuova vitalità, o che vogliono modificare la propria igiene alimentare per qualsiasi motivo. Ad esempio, molti sportivi di alto livello che vo-gliono detossinare il loro organismo prima di sottoporsi a sforzi fisici sostenuti.

Diciamo che non si può decorare una casa prima di averla pulita, ed è lo stesso per l’organismo.

Contrariamente a quanto si possa pensare, la clientela dell’Hotel Palace Merano-Espa-ce Henri Chenot non ha unicamente dei problemi di peso, in eccesso o in difetto.

Lo stress, la fatica, la mancanza d’ossi-genazione, la sedentarietà, l’abuso e la dipendenza a certi farmaci, come gli anti-depressivi, sono anch’essi dei buoni motivi per avvicinarsi a questo programma.

Prelibatezze detox eseguite dallo chef Günther Pirhofer

con il suo team.

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Una delle principali funzioni del nervo vago è quella di rallentare il ritmo car-diaco, favorire la digestione, migliorare il sonno e ricostruire le riserve di energia nell’organismo.

Sarebbe più corretto dire che non si tratta di un singolo nervo, ma di una fa-miglia di percorsi neurali che originano in diversi punti del tronco encefalico e che poi “vagano” e passano da cuore, polmoni, milza, intestino e altri organi vitali fino ad arrivare all’intestino.

Il nervo vago manda continuamente in-formazioni al cervello sullo stato degli organi interni. Circa l’80-90% delle sue fibre nervose sono proprio dedicate a “comunicare dal basso verso l’alto” lo stato dei nostri visceri al cervello. Ov-viamente esiste anche il “processo di comunicazione dall’alto al basso”, attra-verso cui la mente comunica ai visceri di creare uno stato idoneo al riposo e alla digestione durante i momenti di tranquil-lità e sicurezza o, al contrario, di prepa-rare il corpo ad essere vigile in situazioni più stressanti.

Il nervo vago svolge quindi un ruolo cru-ciale nel passaggio dal sistema nervoso simpatico (il quale si attiva per affrontare i momenti di stress e difficoltà) al siste-ma nervoso parasimpatico (che ci per-mette di rilassarci e recuperare).

Un nervo miracolosoImparare a stimolare il nervo vagoper curare o prevenire alcune patologie.

Quando le reazioni emotive sono inade-guate, eccessive e consapevolmente irra-zionali rispetto alla situazione che si vive, ecco che il nervo vago non sta svolgendo la sua funzione in modo corretto.

Un’alternativaai farmaci

Nell’anno 2000 la scoperta del dott. Ke-vin Tracey, neurochirurgo e attuale presi-dente dell’istituto Feinstein negli Stati Uniti, ha dimostrato in maniera fortuita come la stimolazione a bassa frequenza della parte destra del nervo inibisca la produzione di un certo tipo di proteina infiammatoria (la TNF-alpha).

L’equipe ha constatato quindi come il nervo vago possa regolare la risposta immunita-ria della milza e lo si può quindi considera-re come il “bottone off” dell’infiammazione.

La corretta stimolazione del nervo vago può intervenire per curare numerose pato-logie e divenire una valida alternativa all’u-so di farmaci.

Agisce ad esempio contro la depressione, la poliartrite reumatoide, il morbo di Crohn e contro l’epilessia. Il professore Bruno Bonaz, dell’istituto di neuroscienze di Grenoble, a seguito delle recenti scoper-te fatte nel 2000, ha creato un modello sperimentale di neuro stimolatore vagale e trattato pazienti affetti dal morbo di Crohn con risultati straordinari.

I nervi non sono tutti uguali. Certe persone mostrano una migliore capacità di utilizzo del nervo vago rispetto ad altre. Esse sono quindi in grado di rilassarsi più velocemen-te dopo uno stress, di regolare il battito cardiaco in modo più efficace e dosare meglio il livello di glucosio nel sangue.

Un tono vagale alto è correlato ad alti livelli di benessere psicofisico, a maggiori abili-tà sociali e psicologiche, alla capacità di provare empatia, ad una buona memoria e stato di concentrazione. Maggiore è la differenza tra il ritmo cardiaco in inspirazio-ne e quello in espirazione, maggiore è il tono vagale.

Anche l’ambiente dove viviamo incide molto sul sistema nervoso, se vi confrontate quotidianamente con situazioni di stress al di sopra delle vostre capacità, la vostra “te-nuta vagale” potrà risultare compromessa.

Una grave diminuzione del buon funzio-namento vagale predispone a patologie come stress cronico e problemi associati alla depressione e all’esaurimento nervoso.

Le tecnichedi stimolazioneGrazie ai recenti progressi della ricerca, ab-biamo visto come un aumento della tonici-tà del nervo vago sia possibile attraverso la stimolazione elettrica ma esso può essere stimolato anche naturalmente.

Il primo metodo è direttamente collegato alla sua funzione di regolazione del respiro e della variabilità cardiaca: una respira-zione lenta e profonda, che coinvolga primariamente il movimento del diaframma è fondamentale. Inoltre è importante fare in modo che l’espirazione sia più lunga dell’ispirazione. Con la pratica di questo tipo di respirazione adottata per soli 3-4 minuti 2-3 volte al giorno per 5-6 settima-ne consecutive, si ottengono miglioramen-

ti che possono essere consolidati nel tempo. Lo yoga, il tai chi e altre diverse forme di meditazione possono aiutare in questo processo; tutto quello che per-mette di migliorare la regolazione emo-zionale rinforza l’attività del nervo vago e lo potenzia.

Gli studi hanno dimostrato che anche il cantare aiuta a migliorare il tono vagale, soprattutto in sede digestiva, così come l’attività fisica. Ideali sono la camminata veloce, una corsa leggera o altre atti-vità che tengono in alta considerazione la fisiologia del corpo umano e dei suoi movimenti. Durante l’attività sportiva il nervo vago viene inibito per permettere alla valvola cardiaca di accelerare. D’al-tro canto, subito dopo l’attività e nella fase di recupero si produce una ripresa vagale che conferisce una sana sensa-zione di benessere.

Il nervo vago è il principale rappresentante delle fibre nervose che compongono il si-stema parasimpatico. All’interno del corpo umano compie un lungo percorso: dalla sua nascita nel midollo allungato, giunge fino all’addome.

INNERVAZIONI DEL NERVO VAGO

1 - Faringe e Laringe

2 - Polmoni

3 - Cuore

4 - Stomaco

5 - Fegato

6 - Milza

7 - Pancreas

8 - Intestino

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Outdoor per tuttiLe più belle escursioni a Merano e dintorni.Negli ultimi anni attività all’aria aperta come camminate e passeggiate lungo i sentieri stanno riscontrando molto suc-cesso non solo sulle Alpi, ma anche a Merano e dintorni. Intorno alla famosa città termale diversi sentieri orlano pa-esaggi naturali incontaminati e offrono percorsi sia facili che più impegnativi.

Outdoor activityal Palace MeranoL’ Hotel Palace Merano organizza percorsi “Basic” di camminate di gruppo all’aper-to per i meno esperti, ma anche percorsi

“Advanced” di media difficoltà, che facilitano l’approccio a questa attività.

Gli appassionati di Outdoor Activity posso-no anche godersi escursioni istruttive alla scoperta delle erbe, percorsi panoramici e passeggiate soleggiate.

Se però tutto questo non dovesse bastarvi, vi consigliamo una visita al percorso creato esclusivamente per i Nordic Walker, dove vi aspettano tratti spettacolari di tutti i gradi e difficoltà su un totale di quasi 30 km.

Il benesserepasso dopo passo

Qualsiasi percorso scegliate, siamo sicuri che vi innamorerete subito dell’arte della camminata ritmica.

Camminare con slancio vi donerà nuove forze e migliorerà il vostro benessere psi-cofisico.

Altro aspetto fantastico delle attività all’aria aperta è che basta pochissimo: abbiglia-mento e scarpe comodi, tutto qui. Infine, anche la cornice naturale di Merano e din-torni, con le sue atmosfere da sogno, farà la sua parte nell’assicurarvi relax e benefi-che pause dallo stress e dalla frenesia.

Il nostro fisico va

ascoltato, non sfiancato.

Cosa c’è di meglio,

allora, di una bella

camminata e per di più

nella natura?