Hdemia - marinaiditalia.com · Le cronache dell’Accademia raccontano che i 37 allievi ammessi al...

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A l tempo l’Italia presenta una situa- zione generale complessa, in con- tinua evoluzione, ed in questo quadro, l’Accademia, con la sua centra- lità unitaria, è la testimonianza perma- nente del processo storico del Risorgi- mento italiano. Il 6 novembre 1881 nasce a Livorno l’Ac- cademia Navale. Il progetto di Cavour, che fin dal 1861 avrebbe voluto unificare le due scuole di Marina di Napoli e di Ge- nova, diventava, dopo venti anni, realtà. Si chiudevano le aule conventuali sul col- le napoletano di Pizzofalcone, dove dal 1818 i Borboni avevano istituito il primo collegio degli Aspiranti di Marina. Si chiu- devano anche le aule, anche quelle con- ventuali, della scuola di Genova. Nasceva l’Accademia col suo primo nu- cleo di edifici, davanti al Tirreno spazzato dal libeccio che piegava i giovani tronchi di pini marittimi. Sul suo piazzale era già stato interrato lo scafo del brigantino per le esercitazioni degli allievi. Il primo ottobre erano arrivati a Livorno, da ogni parte di’Italia, accompagnati dai genitori – allora si entrava in Accademia a tredici anni – 135 ragazzi che affronta- vano i palpiti dell’esame di ammissione al primo corso. Il 6 novembre fu un giorno memorabile per la Nazione, la Marina e la città di Livorno. Un cronista della “Gazzetta di Livorno” così ha raccontato il momento culminate della cerimonia: ”Alle 12 precise, sua al- tezza reale, il principe Tommaso, …, face- va il suo ingresso nel piazzale della Scuo- la…, sulla sua uniforme luccicavano i gradi di capitano di vascello”. Una lapide di marmo, posta nell’atrio del- l’Accademia, così ricorda questo evento: REGNANTE UMBERTO I SUA ALTEZZA REALE TOMMASO DI SAVOIA INAUGURAVA QUESTA R. ACCADEMIA NAVALE 6 NOVEMBRE 1881 Le cronache dell’Accademia raccontano che i 37 allievi ammessi al primo corso del 1881 furono convocati dal comandante in seconda Napoleone Canevaro che illu- strò loro quale doveva essere la figura dell’Ufficiale di Marina elencando le qua- lità che era necessario possedere: Senso dell’onore, lealtà, senso del dove- re, volontà energia, entusiasmo, perse- veranza, forza d’animo, fede, fiducia, buon senso, giudizio, acume, coraggio, decisione, tatto, perspicacia, spirito di collaborazione, chiarezza di percezione, controllo personale, semplicità, iniziati- va, giustizia, assiduità, applicazione e comprensione per gli altri. Nel discorso che l’Ammiraglio Del Santo tenne in occasione dell’inaugurazione si legge: ”È stato meno arduo unificare l’Italia che le due scuole navali di Genova e Napo- li ...I nostri allievi impareranno a fare più salda e tenace quella concordia che … ha fatto dell’Italia una sola famiglia”. n 30 Marinai d’Italia Hdemia Hdemia dal libro Accademia Navale storia, uomini e immagini Ing. Mario Zerboni socio di Trieste

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A l tempo l’Italia presenta una situa-zione generale complessa, in con-tinua evoluzione, ed in questo

quadro, l’Accademia, con la sua centra-lità unitaria, è la testimonianza perma-nente del processo storico del Risorgi-mento italiano.Il 6 novembre 1881 nasce a Livorno l’Ac-cademia Navale. Il progetto di Cavour,che fin dal 1861 avrebbe voluto unificarele due scuole di Marina di Napoli e di Ge-nova, diventava, dopo venti anni, realtà.Si chiudevano le aule conventuali sul col-le napoletano di Pizzofalcone, dove dal1818 i Borboni avevano istituito il primocollegio degli Aspiranti di Marina. Si chiu-devano anche le aule, anche quelle con-ventuali, della scuola di Genova.Nasceva l’Accademia col suo primo nu-cleo di edifici, davanti al Tirreno spazzatodal libeccio che piegava i giovani tronchidi pini marittimi. Sul suo piazzale era giàstato interrato lo scafo del brigantino perle esercitazioni degli allievi.

Il primo ottobre erano arrivati a Livorno,da ogni parte di’Italia, accompagnati daigenitori – allora si entrava in Accademiaa tredici anni – 135 ragazzi che affronta-vano i palpiti dell’esame di ammissione alprimo corso.Il 6 novembre fu un giorno memorabile perla Nazione, la Marina e la città di Livorno.Un cronista della “Gazzetta di Livorno”così ha raccontato il momento culminatedella cerimonia: ”Alle 12 precise, sua al-tezza reale, il principe Tommaso, …, face-va il suo ingresso nel piazzale della Scuo-la…, sulla sua uniforme luccicavano igradi di capitano di vascello”.

Una lapide di marmo, posta nell’atrio del-l’Accademia, così ricorda questo evento:

REGNANTE UMBERTO ISUA ALTEZZA REALE

TOMMASO DI SAVOIAINAUGURAVA

QUESTA R. ACCADEMIA NAVALE6 NOVEMBRE 1881

Le cronache dell’Accademia raccontanoche i 37 allievi ammessi al primo corso del1881 furono convocati dal comandante inseconda Napoleone Canevaro che illu-strò loro quale doveva essere la figuradell’Ufficiale di Marina elencando le qua-lità che era necessario possedere:

Senso dell’onore, lealtà, senso del dove-re, volontà energia, entusiasmo, perse-veranza, forza d’animo, fede, fiducia,buon senso, giudizio, acume, coraggio,decisione, tatto, perspicacia, spirito dicollaborazione, chiarezza di percezione,controllo personale, semplicità, iniziati-va, giustizia, assiduità, applicazione ecomprensione per gli altri.

Nel discorso che l’Ammiraglio Del Santotenne in occasione dell’inaugurazione silegge: ”È stato meno arduo unificare l’Italiache le due scuole navali di Genova e Napo-li ...I nostri allievi impareranno a fare piùsalda e tenace quella concordia che … hafatto dell’Italia una sola famiglia”.

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30 Marinai d’Italia

Hdemia

Hdemiadal libro Accademia Navalestoria, uomini e immagini

Ing. Mario Zerbonisocio di Trieste