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Accento sulla poli- tica energetica Retroscena e opinioni di esperti sull’efficienza elettrica nell’impiantistica Sede Hero con in- volucro distintivo Dove tutto dipende dagli elementi di installazione Tobler Impiantistica «à la carte» La competenza fieristica di Tobler Calore per i pellegrini Riscaldamento a pavimento Stramax R25 per la chiesa di St. Jost La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 2 luglio 2011 domotecnica.ch

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domotechnica.ch: La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier. Riscaldamento a pavimento Stramax R25 per la chiesa di St. Jost Dove tutto dipende dagli elementi di installazione Tobler 1 Retroscena e opinioni di esperti sull’efficienza elettrica nell’impiantistica La competenza fieristica di Tobler

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1domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

Accento sulla poli-tica energeticaRetroscena e opinioni di esperti

sull’efficienza elettrica nell’impiantistica

Sede Hero con in-volucro distintivoDove tutto dipende dagli elementi di

installazione Tobler

Impiantistica «à la carte»La competenza fieristica di Tobler

Calore per i pellegriniRiscaldamento a pavimento Stramax R25

per la chiesa di St. Jost

La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossierN. 2 luglio 2011

domotecnica.ch

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2 domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

3 EditorialeDove si cela il maggiore potenziale di risparmio di elettricità?

4 NewsNovità e informazioni brevi riguardanti Tobler

6 Accento sulla politica energeticaEfficienza elettrica riscaldamento e sanitari: retroscena e opinioni di esperti

12 Manutenzione di ventilazioni dinamicheAll’insegna di un clima interno salubre e dell’efficienza energetica

14 La competenza fieristica della ToblerSoluzioni impiantistiche «à la carte»

16 Esempi dalla praticaSistema Stramax R25 per la chiesa St. Jost presso Malters

19 Tobler e-businessVisione d’insieme delle poste aperte, avvisi di pagamento con un solo clic

20 Lista di riduzione «ikk»Il nuovo tool per il calcolo netto individuale

22 Stabilimento ArboniaTecnica di riscaldamento innovativa ed estetica

24 Esempi dalla praticaNuova sede Hero con impianti tecnici nascosti nelle solette e in cantina

26 Esempi dalla praticaLa sicurezza per gli ospiti del Marriott arriva dal cielo – Ventilatori assiali ed estrattori di fumi

29

Il team della Direzione

La Direzione del Gruppo Tobler si presenta

30 Articolo tecnicoStagnazione nel circuito collettori: come si possono evitare danni all’impianto?

39

People

Grande festa al teatro «Das Zelt»

32 Nuove norme energetiche per pompe di circolazione dal 1° luglio 2011EMB soddisfa già oggi i requisiti più severi

34 Nuove prescrizioni di legge dal 2011Termostati regolabili a distanza per appartamenti di vacanza

36 Ampliamento della serie SKTecnica di condensazione totale ad alta efficienza Sixmadun

38 Passaggio di testimone ArmaflexNuovi prodotti Armaflex XG e Tubolit AR Fonowave

Impressum«domotecnica.ch» è una pubblicazione della Tobler Domotecnica SA. Riproduzione solo con il consenso dell’editore. Layout/Testi: TBS Identity, ZurigoStampa: DieStar AG, SeonTraduzione: Assofide SA, LocarnoTiratura complessiva: 20 000 copie

Sommario

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3domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

Cari lettori

Dopo gli eventi di Fukushima e la decisione di principio del Consi-

glio federale di abbandonare il nucleare ci si chiede con sempre

maggiore insistenza quale impatto avrà l’attuale sviluppo della po-

litica energetica sul settore dell’impiantistica. Il nostro articolo di

fondo, intitolato «Efficienza energetica nei settori riscaldamento e

sanitari» in cui cediamo la parola anche a cinque esperti, illustra

tra l’altro quali sono i maggiori divoratori di energia nell’impianti-

stica e dove e come è possibile ridurre facilmente il consumo di

elettricità.

Una ventilazione dinamica necessita di interventi di manutenzione

ai fini di un funzionamento igienico ed efficiente? Sì, secondo gli

specialisti della nostra organizzazione di servizio Sixmadun. L’arti-

colo a pagina 12 espone tutti i vantaggi di una manutenzione perio-

dica.

Il team di domotecnica.ch si è recato sul tetto dell’albergo Marriott

di Zurigo per assistere alla vertiginosa altezza di 60 metri alla con-

segna in elicottero dei nuovi apparecchi di ventilazione TLT per la

protezione antincendio. Il resoconto di questo singolare trasporto

è a pagina 26. Nella rubrica «Esempi dalla pratica» vi informiamo

inoltre su una chiesa con riscaldamento a pavimento e sulla nuova

sede produttiva e amministrativa della Hero, azienda di grande

tradizione.

Vi auguro un’avvincente lettura del secondo numero di quest’anno

di domotecnica.ch.

Thomas GreutertDirettore distribuzione e marketing

Dove si cela il maggiore poten-ziale di risparmio di elettricità?

Editoriale

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News

Gli apparecchi di ventilazione alta-mente efficienti di AL-KO sono disponi-bili a magazzino e possono essere con-segnati al cliente entro 24 ore.

Le pluripremiate centrali di ventila-zione compatte EASYAIR sono dotate di motori EC a basso consumo di ul-tima generazione e disponibili con scambiatori di calore rotativi o a pia-stre. La linea di prodotti copre volumi d’aria compresi tra 650 e 10 800 m3/h. Tutti gli apparecchi – dal più piccolo, per superfici fino a 100 m2 in funzione

dell’applicazione, al più grande, per su-perfici fino a 1100 m2 – vantano un re-cupero del calore ad alta efficienza con rendimenti dell’80–90 %. Questo con-sente di risparmiare circa il 90–95 % della spesa energetica per il tratta-mento termico dell’aria. Gli apparecchi soddisfano gli standard d’igiene della norma VDI 6022 e fanno onore al nome EASYAIR: posa, installazione, uso e manutenzione sono infatti estrema-mente semplici.

Chi punta sulla vicinanza al cliente e dà importanza al miglioramento continuo del servizio clienti, deve di tanto in tanto tastare il polso alla clientela. È proprio ciò che ha fatto Tobler a inizio maggio con il lancio di un sondaggio clienti. Tramite mailing elettronico è stato chiesto agli installatori di espri-mere la propria soddisfazione in me-rito all’offerta e alle prestazioni di ser-vizio di Tobler.

Quasi 1000 clienti hanno colto que-sta opportunità e hanno risposto al sondaggio. Il risultato è di tutto ri-spetto: circa il 70 per cento degli inter-pellati ha espresso un giudizio globale molto positivo sulle prestazioni di To-bler. Il 26,7 per cento si è dichiarato soddisfatto dell’offerta e dei servizi. Solo il 2,5 per cento dei clienti ha dato un feedback negativo.

Ivan Widmer, direttore Marketing Ser-vices, è compiaciuto dell’ottimo risul-tato: «L’opinione dei nostri clienti è fondamentale, perché ci aiuta a focaliz-zare ancora meglio i nostri sforzi e a migliorare ulteriormente le nostre pre-stazioni. Adotteremo senz’altro misure adeguate per migliorare i punti criticati dai nostri clienti.»

«C’è un potenziale di migliora-mento soltanto nella disponibilità di fornitura di pressfitting super-dimensionati. Il carrello on line, la funzione lordo/netto per le of-ferte, la possibilità di salvare i moduli di ordinazione, ecc. sono geniali! A Leimbach, Markus si fa davvero in quattro, e anche i collaboratori dei Tobler marché di Jona e Zurigo City sono molto

gentili e competenti. Posso affer-mare di essere un cliente Tobler pienamente soddisfatto.»Roger Müller, Müller Heizungen, Richterswil

«Non ho dubbi sulle prestazioni di Tobler, sono davvero ottime...»Konrad Diehm, allsol GmbH, Gempen

«L’on line shop è il top!»Stefan Abt, Niedermann AG, Baar e Sattel

«Tobler è un azienda che fun-ziona molto bene e che riuscirà anche in futuro ad affermarsi sul mercato. Rispetto ad altri for-nitori, Tobler è decisamente molto più avanzata.»Massimo Arnaldi, arnaldi energie wasser ag, Thun

EASYAIR disponibili a magazzino Däniken

Clienti Tobler soddisfatti

L’eccezionalità dei numeri ToblerIn questa nuova rubrica consideriamo aspetti noti da una prospettiva del tutto insolita, oppure riportiamo fatti che ci hanno colpito in modo partico-lare, vuoi perché sorprendenti, irri-tanti o divertenti. Questa volta met-tiamo in luce alcune eccezionali cifre del Gruppo Tobler.

Ogni anno, nelle cassette postali dei clienti finisce nientemeno che mezzo milione di fatture inviate da To-bler. Se la Svizzera fosse un unico grande cliente, per ognuno dei suoi 40 000 chilometri quadrati riceve-rebbe 12 fatture all’anno, ossia una

fattura al mese. Se cerchiamo di im-maginarci questa enorme montagna di carta, diventa subito evidente il per-ché la fatturazione elettronica e-bil-ling di Tobler permette di risparmiare molte preziose risorse. Un’altra cifra sorprendente riguarda i giorni di for-mazione svolti ogni anno da Tobler/Sixmadun con i suoi tecnici di servi-zio. 6 052 sono le ore investite annual-mente nel perfezionamento professio-nale del servizio assistenza. Queste ore corrispondono a 712 giorni/uomo. È come se 712 tecnici di servizio aves-sero ricevuto un giorno di formazione

di 8 ore, oppure come se un tecnico di servizio avesse già frequentato il primo e il secondo anno del suo ciclo formativo. Ma i tecnici di servizio non trascorrono la maggior parte del loro tempo a scuola, bensì nel servizio as-sistenza. Effettuano 88 000 interventi per un totale di 200 000 ore. Confron-tando le cifre con quelle della Guardia aerea svizzera di soccorso Rega (9 470 interventi con 13 elicotteri) Sixmadun dovrebbe disporre di ben 120 elicot-teri per svolgere tutti i suoi interventi.

Udite, udite!

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5domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

Tobler sarà presente con un proprio stand alle seguenti manifestazioni:

Bauen & ModernisierenMesse ZürichGio 1.9 – Do 4.9.2011Padiglione 5, stand F08www.fachmessen.ch

Bauen & WohnenAllmend LucernaGio 29.9 – Do 2.10.2011Padiglione 2, stand A43www.fachmessen.ch

Ticino ImpiantisticaMercato Coperto di GiubiascoGio 6.10 – Sa 8.10.2011Padiglione Awww.ticinoimpiantistica.com

OlmaSan GalloGio 13.10 – Do 23.10.2011Padiglione 1.1, stand 1.1.43www.olma-messen.ch

Spazio fiere

La giornata di Dominik Betschart ini­zia presto. Alle sette è già in ufficio e alle sette e un quarto si presenta all’ufficio postale. Ritira la nuova corri­spondenza, torna al suo posto di la­voro e la smista con grande perizia nelle cassette dei destinatari. Dominik Betschart lavora da ormai 17 anni alla Tobler di Urdorf e conosce perfetta­mente ogni singolo reparto e tutte le persone che vi lavorano.

Aveva iniziato in contabilità credi­tori, ma già all’epoca svolgeva diverse mansioni amministrative supplemen­tari che sono andate via via aumen­tando nel tempo. Oggi non si occupa più di contabilità, ma è assegnato ai servizi interni.

Le cifre continuano comunque a far parte del suo quotidiano: «Dopo la distribuzione della posta lavoro nella fatturazione, dove mi dedico alla compilazione e all’invio delle fatture ai clienti.» Di regola questa attività si protrae fino al pomeriggio. Poi lo at­tendono ancora diverse mansioni am­ministrative: integrare le scorte di carta e buste, sbrigare servizi di cor­riere, smaltire materiali, ecc.

«Il mio lavoro mi piace, perché è molto variato.» Nel suo tempo libero, Dominik Betschart non rinuncerebbe

per nulla al mondo alla partita setti­manale di jass con gli amici o all’in­contro mensile di cucina con i «cho­mer chöch». Lo scorso aprile, ad esempio, hanno cucinato specialità sudafricane seguendo i suoi suggeri­menti: «Sono nato in Sudafrica e amo quel paese. Mia madre è Boera.»

È giunto in Svizzera solo all’età di 11 anni e ancora oggi parla l’afri­kaans. Nella patria materna si reca almeno ogni 2 anni per far visita ai parenti. Altre destinazioni di vacanza sono ad esempio la California o le Bermuda, sempre in visita da parenti! Il fatto che a Urdorf ci sia ancora un Betschart è un piccolo miracolo. La maggior parte dei fratelli e delle sorelle paterni sono infatti emigrati e oggi i Betschart sono disseminati in tutto il mondo.

Dominik Betschart, Amministrazione interna, Tobler Urdorf

Personale Elysator© per un’acqua povera di sali

Anche con un’acqua di sistema povera di sali (demineralizzata) è necessaria un’effi-cace protezione anti-corrosione. La terza generazione di appa-

recchi della Elysator© protegge effica-cemente le moderne condotte di riscal-damento dalle impurità e dalla ruggine. La nuova serie Elysator© 10, 15, 25 eli-mina le particelle di ossigeno, aumenta il valore pH dell’acqua di riscalda-mento a un livello ideale e favorisce la formazione di una pellicola protettiva su tutte le superfici metalliche. Ri-spetto ai modelli precedenti, le dimen-sioni sono più compatte, le prestazioni superiori e il recipiente di reazione è in acciaio inossidabile di lunga durata. I nuovi Elysator© sono conformi ai re-quisiti SITC, SIA e VDI.

Ordinate il prospetto Elysator© all’indirizzo [email protected]

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6 domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

È una di quelle immagini che ci ri-marranno per sempre impresse nella mente e che cambiano il

mondo: il 12 marzo 2011, giorno suc-cessivo al devastante terremoto e allo tsunami che hanno colpito la costa orientale del Giappone, alle ore 15.36 locali si verifica un’esplosione di idro-geno nel primo blocco reattore della centrale nucleare di Fukushima I. Le riprese televisive dell’esplosione fanno il giro del mondo. Nel prosieguo si

giungerà alla fusione di tre reattori. Questo evento avrà drammatiche riper-cussioni sulla nostra politica energe-tica. E il dibattito sulle misure per con-trastare l’aumento del consumo di elettricità acquista un’importanza sem-pre maggiore.

Valutazione obiettivaIl 25 maggio 2011, il Consiglio federale ha deciso di abbandonare l’energia nu-cleare alla fine del ciclo di vita delle no-

stre centrali. Ancora incerto l’appoggio di entrambe le Camere federali. Ma una cosa è sin d’ora certa: dopo Fukushima non possiamo semplicemente andare avanti come se niente fosse. Un ampio dibattito sull’efficienza energetica e sul consumo parsimonioso dell’elettricità è comunque d’obbligo. Non va però di-menticato che spesso le azioni affret-tate non giovano a nessuno. L’attuale fermento della politica in ambito ener-getico avrà senz’altro un impatto anche

Efficienza elettrica nei settori riscaldamento e sanitariDopo il disastro di Fukushima, lo spettro dell’ammanco di elettricità che da tempo aleggia sul dibattito energetico appare sempre più concreto. L’evento induce domotecnica.ch a sollevare il seguente interrogativo: dove si situano i consumi di elettricità nel ramo riscaldamenti e sanitari e cosa può fare il settore per contribuire a una maggiore efficienza energetica?

Accento sulla politica energetica

Tutto il mondo con il fiato sospeso: Fukushima intensifica il nostro dibattito sul risparmio elettrico.

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7domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

sul settore riscaldamenti e sanitari. La domanda che ci poniamo è semplice: dove si verificano i maggiori consumi di elettricità?

20 per cento per il caloreDa una prima analisi emergono soprat-tutto i seguenti elementi, che elen-chiamo in ordine di consumo elettrico: il fattore più importante è costituito dai riscaldamenti a resistenza elettrica, a cui fanno seguito gli scaldacqua elet-trici, le pompe di circolazione, i brucia-tori a gasolio e a gas e le pompe di ca-lore.

In che misura questi componenti in-cidono sul consumo globale di elettri-cità in Svizzera? La statistica svizzera dell’energia 2009 riporta un consumo totale netto di elettricità pari a 57 494

Risponde

David Stickelberger, direttore Swisssolar

Uno scaldacqua elettrico può essere sostituito con un im­pianto solare termico?

In moltissimi casi il solare termico è una soluzione più che valida per sostituire gli scaldacqua elettrici esi­stenti. Ciò che serve è un tetto senza eccessivo ombreggiamento e un’esposizione compresa tra est, sud e ovest. L’inclinazione del tetto svolge soltanto un ruolo marginale. Come regola generale si calcola 1 metro quadrato di superficie di collettore per persona per coprire all’incirca due terzi del fabbisogno annuo di acqua calda.

L’utilizzo di collettori solari è spesso sensato non solo nelle case unifamiliari, ma anche nelle case

plurifamiliari con scaldacqua elettrici in ogni unità abitativa: sono invero necessari investimenti maggiori per le tubazioni, ma si recuperano spazi negli appartamenti e il comfort aumenta, perché la disponibilità di acqua calda non è limitata dal volume dello scaldacqua. Se si considera il prevedibile aumento dei prezzi dell’elettricità nel corso dei circa 30 anni di vita dell’impianto solare, l’investimento è sensato anche dal profilo economico. Infatti, le spese di esercizio di un impianto solare sono minime!

In inverno, quando l’energia del sole non è sufficiente per la pro­duzione di acqua calda, subentra il riscaldamento centrale. Durante i lunghi periodi con poco sole nel se­mestre estivo si ricorre spesso a una resistenza elettrica inserita nell’ac­cumulatore, così da poter lasciare «a riposo» il riscaldamento.

Il futuro appartiene alle energie rinnovabili (ad esempio all’energia solare).

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Accento sulla politica energetica

GWh. Esprimendo questa cifra con l’u-nità di misura utilizzata con maggiore frequenza si ottiene il seguente nu-mero: 57 494 000 000 di chilowattora. Ciò che stupisce è il fatto che oltre il 20 % viene ascritto al riscaldamento e alla produzione di acqua calda. In me-rito alle suddette cifre, va sottolineato che si tratta di stime approssimative, di proiezioni che in parte divergono note-volmente fra loro a seconda delle fonti di riferimento. Laddove ci sono tali di-vergenze, facciamo riferimento a un valore medio.

Massimo divoratore di energiaNel rapporto finale pubblicato nel 2009 dall’Ufficio federale dell’energia sui ri-scaldamenti elettrici, con misure e op-zioni per ridurre il consumo di elettri-cità, si specifica che i riscaldamenti elettrici incidono sul consumo svizzero di elettricità in una misura compresa fra il 6 % e il 12 %, a seconda della fonte. Ciò riguarda circa 235 000 apparta-menti e innumerevoli altri oggetti in edifici non residenziali. Il consumo si suddivide tra impianti a installazione fissa e una schiera pressoché intermi-nabile di stufe e stufette elettriche. Se calcoliamo la quota corrispondente ot-teniamo un valore compreso tra 3500 e 6900 GWh, che si situa all’incirca tra la produzione della centrale di Mühleberg (circa 3000 GWh) e delle centrali di Beznau 1 e 2 (circa 5500 GWh).

Da anni gli esperti concordano sul fatto che l’elettricità è un vettore ener-getico troppo pregiato per essere utiliz-zato nei riscaldamenti a resistenza. E in effetti, oggi in molti Cantoni i riscal-damenti elettrici ad installazione fissa non sono più ammessi.

Pareri discordi degli espertiNel settore riscaldamenti/sanitari gli scaldacqua elettrici si collocano in se-conda posizione nella classifica del consumo di elettricità. In Svizzera, gli scaldacqua ancora in uso sono circa un milione. Partecipano al consumo totale di energia elettrica nella misura del 4 % e consumano pertanto 2300 GWh.

Rispetto ai riscaldamenti elettrici, in questo caso gli esperti non sono pie-namente concordi. Oggi, la migliore al-ternativa allo scaldacqua elettrico è l’impianto solare termico. Tuttavia, il passaggio al solare non è sempre soste-nibile in termini di costo per il commit-tente o il proprietario. Gli scaldacqua elettrici presentano tuttora alcuni

Combinazione sensata: produzione solare di acqua calda con supporto elettrico

Risponde

Ueli Betschard, direttore SEV Associazione per l’elettrotecnica, la tecnica energetica e l’informatica

Che futuro ipotizza per lo scal­dacqua elettrico? Ha ancora una sua legittimità nel mercato svizzero?

Prima degli eventi di Fukushima ero convinto che la strategia dei quattro pilastri del Consiglio fede­rale potesse essere attuata e che quindi in futuro ci sarebbe stata ener­gia elettrica a sufficienza per sosti­tuire progressivamente le energie fos­sili in Svizzera entro la fine di que­sto secolo. Questo avrebbe secondo me consentito agli scaldacqua elet­trici, perlomeno nei vecchi stabili, di mantenere la loro ragione d’essere ancora per diversi anni.

Ma dopo Fukushima, qualcosa nel mondo e quindi anche in Sviz­zera è cambiato. Verrà a mancare

l’energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari. Anche con il mas­simo impegno, la sostituzione con nuove energie rinnovabili non potrà essere realizzata abbastanza in fretta e spetterà alle centrali combi­nate a gas colmare la lacuna. L’importazione di energia elettrica prodotta da centrali nucleari o a carbone non rappresenta una solu­zione sostenibile.

Queste condizioni quadro, in­sieme all’aumento dei prezzi e alla progressiva penuria dell’elettricità, forzeranno la sostituzione degli scal­dacqua elettrici. Nelle nuove costru­zioni non verranno più utilizzati e in caso di risanamento o sostituzione si affermeranno gli impianti solari ter­mici e gli scaldacqua a pompa di ca­lore.

Misure di incentivazione o pre­scrizioni specifiche in materia pos­sono accelerare questa transizione. Si può anche ipotizzare un mag­giore utilizzo dei sistemi di cogene­razione forza­calore o un successo in tempi più brevi della geotermia, con un conseguente sostanziale con­tributo alla messa a disposizione di acqua calda e di elettricità.

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Le moderne pompe a regime variabile per riscaldamento aumentano sensibilmente l’efficienza energetica.

pregi: vengono in genere decentraliz-zati nell’appartamento e riducono così al minimo le dispersioni termiche sul percorso verso i punti di prelievo. Siccome uno scaldacqua elettrico è in-dipendente dal riscaldamento centrale, quest’ultimo può essere spento in estate e si evita un’inefficiente funzio-namento a carico parziale. Nonostante questi vantaggi, alcuni Cantoni hanno messo al bando gli scaldacqua elettrici per le nuove costruzioni. Laddove ri-mane un’opzione in caso di risana-mento, si dovrebbe valutare la variante del solare termico, calcolandone la spesa totale sulla durata di esercizio dell’impianto e tenendo conto dei prezzi dell’energia. Può essere interessante anche una soluzione bivalente che combina i vantaggi dell’impianto solare con un accumulatore scaldacqua do-tato di resistenza elettrica di appoggio.

Potenziale di risparmio dell’80 %In Svizzera, milioni di pompe di circo-lazione consumano ogni anno circa 2000 GWh di elettricità. Troppi, se si considera che molte di queste pompe sono obsolete e sovradimensionate ri-spetto alla potenza effettivamente ri-chiesta, rimangono in funzione anche quando non c’è richiesta di calore e presentano un livello di efficienza irri-sorio per rapporto a quello consentito dalla moderna tecnologia. Secondo Jürg Nipkow dell’Agenzia per l’effi-cienza energetica, che ha svolto uno studio specifico su incarico dell’UFE, il potenziale di risparmio si attesta all’80 %, vale a dire circa 1600 GWh. Ciò corrisponde pur sempre al consumo medio annuo di elettricità di ben 300 000 economie domestiche svizzere! Al fine di sfruttare questo potenziale, in

Risponde

Jürg Nipkow, membro del consiglio direttivo dell’Agenzia svizzera per l’efficienza energetica

In uno dei suoi studi giunge alla conclusione che è possi­bile risparmiare fino all’80 % dell’elettricità consumata dalle pompe per riscaldamento. In che modo?

L’ultima generazione di pompe per riscaldamento – in particolare i circolatori a rotore bagnato fino a circa 100 W di potenza assorbita – vanta rendimenti nettamente su­periori a quelli delle pompe con mo­tore asincrono utilizzate finora. Queste nuove pompe, classe ener­getica A, sfruttano la tecnologia

del motore a magnete permanente con regolazione elettronica. Invece di 30 – 90 W necessitano soltanto di 5 – 25 W. I valori inferiori si riferi­scono alle case unifamiliari, quelli su­periori agli edifici con al massimo 8 appartamenti o circa 800 m2 di superficie.

Ciò equivale a una riduzione di circa quattro volte della potenza as­sorbita! Nelle pompe più grosse le riduzioni sono leggermente inferiori, ma pur sempre notevoli. Inoltre, la maggior parte delle pompe più vec­chie è decisamente sovradimensio­nata, per cui si possono ottenere ul­teriori risparmi tramite un dimensio­namento e una regolazione conformi, nonché attraverso il regime variabile delle pompe di classe A. Al riguardo ci sono esempi pratici con ridu­zioni fino a dieci volte dei consumi. Il risparmio «fino all’80 %» è perciò senz’altro realizzabile entro i prossimi 15 anni circa, durante i quali ver­ranno sostituite tutte le vecchie pompe.

La sostituzione del bruciatore può aumentare l’efficienza energetica.

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Accento sulla politica energetica

Svizzera sono entrate in vigore nuove norme energetiche per le pompe di cir-colazione (vedi articolo a pagina 32).

Vale la pena risanareAnche i bruciatori a gasolio e a gas con-sumano molta elettricità. Stando alle stime dell’UFE, i bruciatori parteci-pano annualmente al consumo totale di elettricità in ragione del 2 % (1150 GWh). Di questi, circa il 60 % va ascritto al motore del ventilatore e alla pompa di alimentazione del gasolio, un buon 30 % al preriscaldamento del gasolio e il resto all’accensione e alle valvole elettromagnetiche. Qui il margine di ot-timizzazione risiede nella corretta re-golazione dei bruciatori (garantita da un abbonamento di servizio) e nella scelta di una tecnologia moderna: molti bruciatori dispongono oggi di un mo-tore del ventilatore a regime variabile in funzione del fabbisogno. Il risana-mento dei bruciatori più vecchi an-drebbe pertanto effettuato il prima possibile. Si hanno effetti positivi an-che con una riduzione degli avviamenti del bruciatore, ottenibile tramite un ge-neroso dimensionamento dell’accumu-latore.

Boom con rovescio della medaglia?Nei dibattiti sull’elettricità ci si chiede se il boom delle pompe di calore con-tribuisca alla penuria energetica. Ecco il parere degli esperti: nonostante la quota di mercato si aggiri già oggi at-torno al 75 %, il consumo di elettricità di tutte le pompe di calore installate in Svizzera è relativamente modesto (circa l’1,8 % sul consumo totale di elet-tricità, pari a 1000 GWh). Il rendimento elettrico nei riscaldamenti a resistenza è del 100 %, mentre nelle moderne pompe di calore supera spesso il 500 %. Infatti, una pompa di calore utilizza il calore ambiente a scopo di riscalda-mento. Il postulato dell’efficienza ener-getica va ovviamente applicato anche alle pompe di calore e implica l’utilizzo di apparecchi di ultima generazione e di ottima qualità. Nell’attuale contesto, la pompa di calore rimane tutto som-mato un’opzione sensata sia sul piano politico-energetico, sia in relazione alla questione CO2.

Più efficienza energetica, più opportunità d’affariInsieme, i settori riscaldamento e sani-tari presentano un consumo di elettri-

Le pompe di calore sono tuttora raccomandate, nonostante il consumo di elettricità.

Risponde

Stephan Peterhans, direttore Gruppo promozionale svizzero per le pompe di calore

Alla luce dell’attuale dibattito sull’elettricità, la pompa di calore, vera stella sul mercato dei generatori, si trova im­provvisamente confrontata con un problema serio?

I compressori di piccole e grandi pompe di calore richiedono un’ali­mentazione elettrica. Il settore si è pertanto posto le domande riguar­danti la provenienza e la sufficiente

disponibilità a prezzi ragionevoli dell’energia elettrica ben prima dei recenti eventi. E la risposta è chiara: SÌ, è disponibile sufficiente elettricità a prezzi ragionevoli. La convinzione di poter far fronte alla domanda di elettricità non nasce dal nulla. Basti pensare agli importanti lavori di ri­cerca e sviluppo attualmente in corso e ai molti progetti notificati nel qua­dro della «rimunerazione per l’immis­sione di energia a copertura dei co­sti». Tutto dipende sostanzialmente dalla formazione di una volontà poli­tica e individuale che si prefigge di cambiare le cose e di sfruttare il po­tenziale esistente. Se degli attuali riscaldamenti elettrici centralizzati ad accumulazione installati ne venissero sostituiti ad esempio 100 000 con ri­scaldamenti a pompa di calore, l’e­nergia elettrica risparmiata permette­rebbe di alimentare altri 200 000 –

300 000 riscaldamenti a pompa di calore. Oggi vengono istallate circa 20 000 nuove pompe di calore all’anno. Il settore potrebbe perciò continuare a installare a questi ritmi nei prossimi 15­20 anni senza per questo creare problemi di approvvi­gionamento elettrico. I tempi delle energie fossili e dei consumi sconsi­derati di energia sono definitiva­mente finiti. Anche le aziende elettri­che dovranno rielaborare le loro soluzioni. Il settore delle pompe di calore è in stretto contatto con le aziende elettriche. Tenuto conto che nella maggior parte delle aziende elettriche il popolo ha voce in capi­tolo, il settore è fiducioso sulla lun­gimiranza e sulla sufficiente disponi­bilità di energia elettrica per le pompe di calore.

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Quota del riscaldamento e dell’acqua calda sul consumo totale di elettricità (valori di stima e in parte valori medi, vista la notevole differenza delle fonti)

Riscaldamenti elettrici Scaldacqua elettrici Pompe di circolazione Bruciatori a gasolio/gas Pompe di calore Altro

Fonti – Sintesi sul consumo energetico in Svizzera nel

2009 (estratto della Statistica svizzera dell’energia 2009; entrambi in tedesco e fran­cese), Ufficio federale dell’energia

– Rapporto finale sui riscaldamenti elettrici – Misure e opzioni per ridurre il consumo di elettricità (solo in tedesco), Ufficio federale dell’energia, 2009

– Pompe di calore – Domande frequenti (in tedesco e francese), Ufficio federale dell’energia, 2010

1.8 %

2.0 %

3.5 %

4.0 %

9.0 %

79.7 %

cità di oltre 11 000 GWh (circa il 20 % del consumo totale di elettricità). Que-sta cifra supera la produzione di Leib-stadt, la più grande centrale nucleare in Svizzera. L’organizzazione ambienta-lista Greenpeace stima che il poten-ziale di risparmio dei soli riscaldamenti elettrici e scaldacqua elettrici si eleva a circa 3000 GWh. Tale risparmio può es-sere realizzato senza rinunciare al comfort e darebbe forti impulsi all’eco-nomia nazionale. La quota di energia elettrica risparmiata equivale all’in-circa alla produzione della centrale nu-cleare di Mühleberg.

A prescindere dalla presa in consi-derazione di tali stime a livello politico, le cifre evidenziano comunque un aspetto fondamentale: il consumo di elettricità nell’impiantistica è rilevante, tanto più che nel presente articolo, per restare nei limiti imposti dall’argo-mento trattato, non abbiamo conside-rato il settore della ventilazione e della climatizzazione. Riflettere sulla mag-giore efficienza e sulle possibilità di so-stituzione con fonti di energia rinnova-bile è oggi un obbligo che va al di là di qualsiasi punto di vista politico. E il settore non può che trarne benefici in termini di lavoro: un aumento dell’effi-cienza energetica va di pari passo con un’estesa attività di risanamento, a cui il settore impiantistico può fornire un contributo sostanziale.

Risponde

Daniel Büchel, vicedirettore dell’Ufficio federale dell’energia e direttore del programma SvizzeraEnergia

L’efficienza energetica e la so­stituzione per ridurre il con­sumo di elettricità sono all’or­dine del giorno. Quali sono attualmente le linee d’azione primarie del programma Sviz­zeraEnergia nei settori riscal­damento e acqua calda?

Con il programma SvizzeraEner­gia puntiamo soprattutto sull’effi­cienza energetica e sulle energie rin­novabili. Sosteniamo numerosi pro­getti che vanno al di là delle disposi­zioni di legge, come ad esempio l’ulteriore sviluppo di norme e label in ambito edilizio, l’ottimizzazione dell’esercizio di impianti tecnici e nuove idee innovative. L’obiettivo di­chiarato è sempre quello di ridurre il consumo di energie fossili e di elet­tricità. Nell’ambito dell’acqua calda,

ad esempio, in marzo SvizzeraEner­gia ha lanciato l’etichettaEnergia per gli articoli idrosanitari (www. etichettaenergia.ch). L’etichetta aiuta i consumatori a scegliere le rubi­netterie più efficienti che consentono loro di risparmiare energia. Anche le FFS, la Posta, il Politecnico di Zu­rigo e gli altri grandi consumatori della Confederazione danno il buon esempio quando si tratta di effi­cienza energetica e di energie rinno­vabili. In futuro intendiamo ampliare la collaborazione tra SvizzeraEnergia e questi grandi consumatori e co­municarla al pubblico in modo visibile.

Dopo i catastrofici eventi in Giappone il futuro energetico della Svizzera sta vivendo un momento cruciale. Anche in questo caso, l’ef­ficienza energetica e le energie rin­novabili su cui punta SvizzeraEnergia sono determinanti. Spetta ora al Consiglio federale decidere quali pro­cedure e misure dovranno essere adottate. Noi siamo pronti!

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All’insegna di un clima interno salubre e dell’efficienza energeticaLa manutenzione periodica di apparecchi e sistemi di ventilazione non solo riduce il rischio di reazioni allergiche, ma fornisce anche un contributo attivo al risparmio energetico e garantisce la sicurezza di funzionamento. Sixmadun, l’organizzazione di servizio della Tobler, offre tutte le prestazioni per una perfetta manutenzione delle ventilazioni dinamiche.

Oggi per le nuove costruzioni e i risanamenti vengono utilizzati sempre più spesso sistemi di

ventilazione controllata. Questo per-ché, per risparmiare energia termica, l’involucro degli edifici è molto più er-metico rispetto al passato.

Laddove si costruisce applicando gli standard Minergie® o Minergie-P® la ventilazione dinamica è comunque d’obbligo. Tali sistemi portano aria fre-sca nei locali senza bisogno di aprire le finestre e garantiscono un clima in-terno gradevole senza creare correnti d’aria e senza dispersioni termiche.

Grandi benefici per i clientiAffinché una ventilazione dinamica as-sicuri davvero un clima interno grade-vole e porti in casa aria fresca e salubre in maniera continua, sono indispensa-bili un controllo e una pulitura perio-

dici. Dall’autunno 2010, Sixmadun, l’or-ganizzazione di servizio della Tobler, esegue manutenzioni professionali ed efficienti dei sistemi di ventilazione di-namica. «Per i clienti, i benefici di una manutenzione regolare sono molte-plici» spiega Jörg Pflugi, direttore tec-nica presso Sixmadun. «Se da un lato un impianto perfettamente funzionante assicura un clima interno salubre, è im-portante conservare il valore dell’im-pianto di ventilazione, dell’edificio e degli arredi.» Altri argomenti rilevanti a favore di una manutenzione perio-dica sono la prevenzione delle interru-zioni di esercizio, il risparmio energe-tico e sulle spese di riparazione, nonché la riduzione del rischio d’incendio.

Attraverso il sistema di ventila-zione dinamica di un appartamento medio di 4 locali circolano giornal-mente circa 3000 metri cubi d’aria. Ciò

Manutenzione di ventilazioni dinamiche con Sixmadun

equivale a circa 1.1 milioni di metri cubi all’anno. Gli impianti di ventila-zione sono dunque sottoposti a enormi sollecitazioni, in quanto vi transitano importanti masse d’aria. È evidente che, dopo un certo periodo, i filtri siano saturi di particelle di sporco.

Aria salubreI depositi di sporco all’interno dei si-stemi di ventilazione sono terreno fer-tile per la proliferazione di batteri, germi e muffe. A volte, questo può comportare problemi di salute, come allergie, mal di testa, prurito al naso o, in casi rari, addirittura asma.

Conclusione: una manutenzione re-golare e la sostituzione periodica dei filtri garantiscono un clima salubre ne-gli ambienti abitativi.

Buon bilancio energeticoSe gli impianti di ventilazione non ven-gono sottoposti a una manutenzione regolare, il bilancio energetico peg-giora sensibilmente. Lo sporco che si accumula nei filtri, nello scambiatore di calore e nei canali di ventilazione provoca un aumento della resistenza dell’aria nel sistema di ventilazione. I moderni apparecchi per la ventilazione dinamica delle abitazioni compensano tale problema aumentando il regime dei ventilatori, il che comporta inevita-bilmente anche un maggiore consumo di energia e un aumento della rumoro-sità.

Conclusione: una manutenzione re-golare e la sostituzione periodica dei filtri garantiscono un buon bilancio energetico dell’impianto di ventila-zione.

Insudiciamento dovuto ai lavori di cantiereDurante la fase di costruzione, la pol-vere e i detriti del cantiere possono insudiciare gli impianti di ventilazione nelle nuove costruzioni. Inoltre, un im-pianto di ventilazione non perfettamente

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Le prestazioni del team di servizio Sixmadun per la ventilazione controllata delle abitazioni (VCA):– Collaudo e pulitura del sistema di

distribuzione al termine dei lavori di costruzione

– Messa in servizio di apparecchi di ventilazione

– Collaudo del sistema, misurazione dei volumi d’aria

– Ispezioni igieniche con valuta­zione e raccomandazione di inter­venti

– Videoispezioni dei sistemi di distribuzione

– Spedizione di filtri di ricambio, contratti per la fornitura di filtri di ricambio

– Analisi delle polveri dei filtri– Manutenzione di apparecchi VCA

a regia o con contratto di ma­nutenzione con sistema a moduli

Un canale dell’aria viziata otturato in una zona umida, può provocare danni da condensa e formazione di muffe.

Una sostituzione periodica dei filtri è sempre proficua: con il tempo si accumulano particelle che possono pregiudicare l’efficienza dell’impianto.

Una griglia protettiva sporca crea una maggiore resistenza all’aria e di conseguenza aumenta il consumo di energia.

La pulitura dei canali dell’aria esterna consente di individuare ed eliminare eventuali difetti occulti.

ermetico è soggetto a infiltrazioni d’ac-qua che favoriscono la formazione di muffe.

Conclusione: la pulitura e il con-trollo del sistema di distribuzione dell’aria al termine dei lavori di costru-zione permettono di evitare spese sup-plementari e di ridurre i rischi per la sa-lute.

Frequenza di manutenzione ragionevole«Un filtro andrebbe sostituito almeno una volta all’anno. Se il carico di pol-veri fini e polline è elevato, addirittura due o tre volte», consiglia Jörg Pflugi. Si raccomandano inoltre una manuten-zione di controllo dell’apparecchio di ventilazione e un controllo visivo dei depositi di sporco nel sistema di distri-buzione a cadenza annuale. Secondo le direttive SITC vigenti, per gli impianti di ventilazione va effettuata un’ispe-zione igienica ogni 3 anni, mentre per i sistemi con umidificazione dell’aria l’i-spezione va effettuata ogni 2 anni.

Sixmadun offre diversi contratti di manutenzione con sistema a moduli per gli impianti di ventilazione dina-mica. I clienti hanno così la possibilità di scegliere il prodotto che meglio sod-disfa le esigenze del loro impianto. L’hotline dell’organizzazione di servi-zio Sixmadun per la ventilazione dina-mica è raggiungibile allo 0844 85 35 07.

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Soluzioni impiantistiche «à la carte»Allo stand della Minergie Expo di Lucerna, Tobler ha sfoderato quanto di meglio si può chiedere in campo espositivo. L’azienda sfrutta la presenza alle diverse fiere campionarie ed esposizioni pubbliche, da un lato per dimostrare agli installatori la propria competenza tecnica, dall’altro anche per raggiungere i clienti finali.

Una fiera è un’occasione eccel-lente per presentare al pub-blico interessato i prodotti, i

servizi e le competenze di un’azienda. Da anni Tobler approfitta con successo di questa possibilità. Ivan Widmer, di-rettore Marketing Services, puntua-lizza: «Le fiere sono per noi una piatta-forma ideale per promuovere la nostra immagine e per consolidare le relazioni con la nostra clientela. In questo am-bito siamo in grado di raggiungere non solo gli specialisti, ma anche numerosi clienti finali. Tobler ha riconosciuto da

tempo questo potenziale e ne ha tenuto conto nell’allestimento del suo stand di nuova concezione.»

Coinvolgere anche i clienti finali«Impiantistica à la carte» era il motto della Tobler allo stand della Minergie Expo di Lucerna. «Offriamo ai nostri clienti soluzioni impiantistiche à la carte in tutti i settori, sia per nuove co-struzioni, sia per risanamenti. Grazie al suo ampio assortimento, Tobler soddi-sfa le esigenze specifiche non solo dei clienti installatori, ma anche dei clienti

finali, e permette all’installatore di tro-vare tutto l’occorrente per il suo lavoro quotidiano.»

A differenza della strategia attuata sino ad ora, incentrata unicamente sui clienti installatori, i prodotti esposti allo stand Tobler sono orientati anche alle esigenze dei proprietari di case. Nella sua configurazione attuale, lo stand ha fatto la sua prima apparizione alla Swissbau 2010 e in seguito alla BEA e alla Olma. Per le fiere del 2011, il layout verrà rielaborato. Con un mai-ling molto mirato, Tobler ha invitato

La competenza fieristica della Tobler

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Presenza efficace: Stefan Zahm, direttore vendita produzione calore, durante la presentazione tenuta alla Minergie Expo di Lucerna.

All’altezza non solo dal profilo tec­nico: quando Tobler partecipa a una fiera, viene data grande impor­tanza anche all’ospitalità.

Il team fiere della Tobler in azione: Ivan Widmer, Roland Füglistaler, Christina Müller e Bruno Schüpbach.

tutti i clienti proprietari di un riscalda-mento in servizio da più di dodici anni a visitare il proprio stand alla Minergie Expo di Lucerna. Presso lo stand To-bler i collaboratori del servizio esterno si prendono il tempo per spiegare in dettaglio le cinque più importanti tipo-logie di produzione di calore, indi-cando per ognuna vantaggi e svantaggi, o per illustrare il funzionamento di una ventilazione dinamica delle abitazioni. Ma non è tutto. Gli specialisti qualifi-cati forniscono consulenza ai proprie-tari di case e agli operatori del settore e in caso di domande – ad esempio re-lative al montaggio o ai dettagli tecnici – hanno sempre la risposta pronta gra-zie al loro know-how acquisito con la pratica. Inoltre, è disponibile un ampio ventaglio di materiali informativi, che fornisce supporto prezioso in occa-sione dei colloqui con i clienti e gli in-stallatori. Nella gamma di servizi of-ferti è compreso anche l’allestimento di offerte. Su richiesta, Tobler si oc-cupa persino dell’intermediazione tra i clienti finali e gli installatori della ra-gione.

Chi visita lo stand Tobler unisce l’u-tile al dilettevole. «Per noi è impor-

tante riservare ai visitatori un’assi-stenza a 360 gradi», sottolinea Ivan Widmer. «Il nostro obiettivo è fondere diversi aspetti: i visitatori non ricevono solo una consulenza competente da parte dei collaboratori Tobler, ma pos-sono anche approfondire le loro cono-scenze tecniche durante le nostre pre-sentazioni e nel contempo godersi l’ambiente ospitale e accogliente del nostro stand.»

Prezioso ampliamento della gamma di serviziTobler sottolinea la propria compe-tenza aziendale anche con altre misure. A Lucerna Stefan Zahm, direttore ven-dita produzione calore, ha tenuto una relazione sul tema energia solare in-sieme al direttore della Solar Campus GmbH Stephan A. Mathez davanti a un pubblico eterogeneo, composto sia da committenti interessati, sia da speciali-sti nei settori dell’artigianato, dell’in-dustria e dell’amministrazione.

«Un impianto solare è conveniente solo se ben dimensionato», così ha in-trodotto l’argomento Stefan Zahm. Du-rante la sua esposizione, Stephan A. Mathez ha spiegato com’è strutturato il

software di progettazione di impianti solari che la Solar Campus ha elabo-rato su incarico della Tobler. Nume-rose simulazioni costituiscono la base del tool per il dimensionamento, che da un lato è a disposizione degli speciali-sti del solare della Tobler per eseguire calcoli complessi e dall’altro è di grande aiuto anche per i clienti finali in una versione ridotta disponibile sul sito www.domotecnica.ch.

In house dalla A alla ZPianificazione, valutazione dei prodotti da esporre, organizzazione, allesti-mento e smantellamento: la presenza in fiera è stata realizzata nel suo in-sieme dalla Tobler sfruttando le risorse interne. Il team fiere ha impiegato due giorni buoni per montare lo stand To-bler alla Minergie Expo. «Anche noi gente d’ufficio del marketing non ci siamo tirati indietro, abbiamo infilato la tuta da lavoro e ci siamo messi di buona lena», racconta Ivan Widmer ri-dendo. E il momento di accogliere i primi ospiti alla fiera è sempre accom-pagnato da una nota d’orgoglio per il lavoro svolto.

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Stramax R25 – riscaldamento statico di base per il santuario presso MaltersUn caso per Stramax R25: il risanamento totale del santuario di St. Jost (San Giudoco) nella località lucernese di Blatten prevedeva un riscaldamento statico di base. domotecnica.ch ha seguito i lavori di posa.

Esempi dalla pratica

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A l nostro ingresso, percepiamo un gradevole odore di pietra bagnata. La chiesa di St. Jost è

umida e fredda. Ma non è per questo motivo che Gabriel Wey, architetto di Sursee, si frega le mani. L’esperto in risanamenti di edifici sacri è infatti palesemente soddisfatto: «Il sistema Stramax è un prodotto davvero ecce-zionale.» E sa di cosa parla, perché ha già posato questo riscaldamento a pa-vimento della Tobler nella chiesa di corte di Lucerna. «Con la sua altezza d’ingombro minima, Stramax R25 è

proprio quello che ci voleva.» Il nuovo riscaldamento a pavimento della gra-ziosa chiesa in stile barocco ha uno spessore di soli 2,5 cm. Nel contempo funge da sistema di risanamento del pavimento del coro e della cappella sud, la cui altezza è definita esatta-mente dai gradini dell’abside sul lato anteriore e dai gradini del coro sul lato posteriore. Per motivi costruttivi, lo scavo doveva essere ridotto al minimo, il che ha escluso in pratica tutti gli altri riscaldamenti a pavimento.

Efficiente sistema ad acqua a bassa temperatura Alla base della scelta in favore di Stra-max R25 c’era un nuovo piano energe-tico che prevedeva un sistema ad ac-qua con basse temperature di mandata. Il coro e le cappelle laterali non veni-vano mai riscaldati e nella navata, dove i visitatori si fermano più a lungo, si utilizzavano improvvisati riscalda-menti elettrici, che non solo divora-vano grandi quantità di energia, ma di-stribuivano anche malamente il calore. «La commissione edilizia della parroc-

Posa e successivo incollaggio degli elementi profilati riscaldanti e degli elementi pieni

Inserimento del tubo composito multistrato in metallo

La massa per pavimenti industriali a base di poliuretano serve da strato di protezione e di ripartizione del carico

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Risanamento della chiesaI lavori sono iniziati nel marzo 2010 con il rifacimento delle tubazioni, dei muri esterni, delle finestre e delle coperture. Prima dell’integrazione del riscaldamento e dei banchi si è proceduto alla pulitura degli stucchi e degli intonaci. Ora è in corso il restauro della parte bassa delle pa­reti, delle cappelle laterali e della sacrestia, la revisione dell’organo e il rinfresco di quadri e sculture. La casa del confessionale viene utiliz­zata come ambiente multiuso e la rimessa sistemata per l’accoglienza. Data di riapertura: 11.11.2011. www.st­jost.ch

Dati dell’impianto– 80 m2 di riscaldamento a pavimento

R25, pari a circa 12 anelli scaldanti (1 anello per circa 7 m2 di superficie riscaldata)

– Carico termico totale con tempera­tura ambiente 18 °C e temperatura media di riscaldamento 40 °C circa 9000 W (circa 112 W/m2)

– Carico termico superiore o inferiore in funzione del rivestimento finale e della temperatura media di riscal­damento

Progettista: Josef Ottiger + Partner AG, EmmenbrückeInstallatore: Hans Burri AG, MaltersArchitetto: Wey Architekten AG, Sursee

Buona collaborazione: Max Burri, installatore, Gabriel Wey, architetto, Alain Zingg, capo progetto R25 Tobler Domotecnica SA e Rolf Wermelinger, progettista

chia di Malters si è pronunciata chiara-mente in favore di un riscaldamento statico di base, efficiente sotto il pro-filo energetico, facile da installare e con un comfort termico ottimale. Visti questi requisiti, il sistema Stramax R25 era a dir poco ideale», sottolinea Rolf Wermelinger, progettista di impianti di riscaldamento. Al posto dei riscalda-menti elettrici, in futuro verranno uti-lizzati dei convettori da integrare nei banchi risanati. Perché non utilizzare anche in questo caso Stramax R25? Da un lato per una questione di costi, dall’altro perché «I molti visitatori por-tano nella navata anche grandi quantità di polvere che, con l’acqua delle scarpe bagnate dalla pioggia, renderebbe una soluzione di questo genere non partico-larmente pratica.»

Lavorazione di prim’ordine inclusaE come è stato Stramax R25 per l’in-stallatore? «Semplice», afferma Max Burri. «Ho dovuto soltanto preparare i lavori di allacciamento, posare le con-dotte principali e predisporre l’installa-zione.» La consulenza al cliente, i chia-rimenti preliminari, le misurazioni, i disegni e la stessa installazione ven-gono eseguiti esclusivamente da To-bler. Ciò è sensato, perché da quando Stramax R25 è stato lanciato sul mer-cato nel 1992, Tobler lavora con un team di montatori che si occupa esclu-sivamente della posa in opera di questo prodotto e vanta dunque un’esperienza decennale. Laddove è necessario rin-

novare un pavimento e si desidera nel contempo integrare un riscaldamento a pavimento, Stramax R25 è quasi una scelta obbligata. A buona ragione: le la-melle di alluminio garantiscono una di-stribuzione perfettamente omogenea del calore e l’intero sistema, oltre a es-sere molto reattivo, ripartisce ottima-mente il carico e vanta un’eccellente isolamento anticalpestio. Stramax R25 è praticabile a pieno carico già dopo sole 24 ore e può accogliere una pavi-mentazione di qualsiasi genere. Per la chiesa di St. Jost è stata scelta una la-stricatura signorile: mattonelle spesse 4 centimetri di arenaria rossa, una pie-tra naturale molto richiesta della vicina Rotkreuz. Un rivestimento finale dav-vero esclusivo per Stramax R25!

Prospetti, documentazioni tecni­che e campione di Stramax R25 possono essere ordinati come pacchetto completo all’indirizzo [email protected]

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Forse la voce non si è ancora sparsa in tutti i reparti contabi-lità: con un clic del mouse, i tito-

lari di un account e-service di Tobler possono accedere immediatamente a tutte le poste aperte e stamparle in men che non si dica oppure inoltrare un avviso di pagamento.

Predisporre un accesso con privilegiEcco come funziona: lato cliente, la di-rezione o l’amministratore dei login predispone un accesso (se non esiste già) ad esempio per la contabilità. In seguito, sotto Gestione utenti, l’ammi-nistratore imposta il diritto di accesso «Informazioni d’incasso». Solo i login con questo privilegio hanno accesso ai dati finanziari sensibili. Questo per-mette una chiara visione dei diritti di

accesso dei vari utenti e garantisce in ogni momento la protezione di dati sensibili.

Selezionare il menu «Informa­zione sul conto»Nell’e-shop del portale clienti Tobler, il reparto contabilità autorizzato può a questo punto selezionare il menu «Do-cumenti» e visualizzare tutti i docu-menti contabili attivi, salvarli in for-mato PDF, inoltrarli o stamparli. È anche possibile evidenziarli, aggiun-gere un commento per l’ulteriore ela-borazione o trasmetterli elettronica-mente alla contabilità di Tobler.

Visione d’insieme delle poste aperte, avvisi di pagamento con un solo clice­business di Tobler semplifica le operazioni di ordinazione, acquisto e fatturazione. Ma non solo: con un account Tobler, il cliente o il reparto contabilità possono gestire ed elaborare in un baleno anche i documenti attivi.

Buone nuove per i contabili

Cogliete l’occasione per rendere accessibili al reparto contabilità tutti i documenti attivi del vostro ac­count cliente! Se avete delle do­mande o la necessità di supporto mettetevi semplicemente in con­tatto con i consulenti di vendita Tobler. Potete anche rivolgervi diret­tamente ai nostri collaboratori del settore e­business ([email protected]) riportando nell’oggetto del messaggio la dicitura «e­business/Informazione sul conto». Allo stesso modo avete anche la possibilità di inviare commenti, critiche e sugge­rimenti di miglioramento affinché l’utilizzo dell’e­shop diventi per voi ancora più efficiente. Il vostro pa­rere ci interessa.

Visione d’insieme di tutte le poste aperte.

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Il nuovo tool per il calcolo netto individualeL’offerta di pratiche soluzioni e­business della Tobler viene costantemente ampliata. Ora è la volta di un nuovo tool che fornisce a tutti i clienti con accesso all’e­shop un prezioso aiuto nell’allestimento delle offerte. La nuova lista di riduzione ikk per­mette infatti di calcolare i prezzi applicando gli sconti individuali, aggiornati su base settimanale.

La lista di riduzione ikk è uno strumento di nuova concezione la cui sigla «ikk» sta per «Indivi-

duelle Kundenkonditionen», ovvero condizioni individuali cliente. Come spiega Leo Frei, responsabile del set-tore e-business della Tobler «I nostri clienti hanno così la possibilità di ese-guire calcoli netti con un software set-toriale di supporto tramite i dati di base IGH.» L’unico presupposto è la li-sta di riduzione ikk, che può essere ri-chiesta sul portale e-service protetto da password della Tobler o diretta-mente sul sito DataSelect della IGH. Una volta autorizzata la richiesta, ogni

settimana il cliente riceve una lista di riduzione ikk aggiornata, da scaricare nel formato standard per lo scambio dati XML. Questa procedura manuale garantisce la migliore sicurezza dei dati possibile per quanto riguarda le ri-spettive condizioni nette e i dati cliente.

Molti benefici per i clientiIl vantaggio principale per i clienti con-siste nel poter effettuare un calcolo netto del prezzo di costo direttamente all’interno del software di calcolo soli-tamente già esistente. Finora, questo calcolo risultava molto dispendioso e richiedeva un grande lavoro di detta-

glio. Altro vantaggio: la lista di ridu-zione ikk è gratuita. Leo Frei è con-vinto: «Questo nuovo servizio comporta notevoli benefici per i nostri clienti, perché riduce notevolmente i tempi e gli oneri nel calcolo del prezzo di costo nella fase di progettazione e di allesti-mento dell’offerta.»

Requisiti tecniciPer poter utilizzare la lista di riduzione ikk è necessario un programma di cal-colo che consente di importare i dati delle condizioni individuali cliente. Su iniziativa del Gruppo impegnato nello sviluppo e promovimento della tecnica

Lista di riduzione ikk della Tobler

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nelle abitazioni (igh.ch) è stato creato un formato dati standardizzato (file XML). I maggiori fornitori di software del settore hanno creato nel frattempo l’interfaccia necessaria o stanno met-tendo a punto questa funzione (chie-dete al vostro fornitore di software).

Come approfittare della lista di riduzione ikkSe avete già un accesso personale al portale e-service di Tobler, potete sem-plicemente abbonarvi al servizio sotto il menu «Info cliente». Se non dispo-nete dei privilegi necessari, rivolgetevi al vostro amministratore e-shop in-terno.

Link utiliwww.domotecnica.chwww.igh.ch

Calcolo del prezzo di costo semplice e trasparenteCon il nuovo tool e­business «Lista di riduzione ikk» i clienti Tobler possono scaricare settimanalmente le condizioni personali aggiornate. Questo permette un preciso calcolo dei margini. In me­rito a questa innovazione domotecnica.ch ha intervistato due re­sponsabili della hj. aeschbacher ag. Al colloquio hanno partecipato il direttore Christian Aeschbacher, il capo progetto Luciano Gruosso e Leo Frei della Tobler.

Leo Frei: Il vostro numero cliente alla Tobler è il 27. Ciò significa che siete un fedele cliente di Tobler da ol-tre 50 anni.

Christian Aeschbacher: Sì, è vero. Mio padre ha instaurato molto presto un proficuo rapporto di collabora-zione con Tobler. E siccome anch’io apprezzo molto le prestazioni di ser-vizio della Tobler, oggi questa colla-borazione è ancora più intensa.

Leo Frei: Cosa apprezza in modo particolare della collaborazione con Tobler?

Luciano Gruosso: Per noi è impor-tante la vicinanza al cliente e il rap-porto personale con il servizio esterno. Tobler è ben presente nella regione e la struttura dei marché come pure l’offerta e-service ci por-tano dei vantaggi. Soprattutto nel settore e-commerce, Tobler è sempre un passo avanti rispetto agli altri. E infine ci convince l’eccellente strut-tura logistica.

domotecnica.ch: Tobler è sempre alla ricerca di soluzioni che semplifi-cano la parte amministrativa ai clienti. Una di queste è il nuovo servi-zio gratuito denominato condizioni individuali cliente (ikk) o lista di ri-duzione. Chi ne trae beneficio?

Leo Frei: Tutti. Ogni azienda è inte-ressata a snellire le procedure interne e a calcolare i prezzi di vendita con una visione trasparente dei margini!

Christian Aeschbacher: Già due anni fa abbiamo integrato a titolo di prova i prezzi netti dei fornitori nel no-stro tool di calcolo con l’ausilio di ta-belle Excel. La gestione e l’aggiorna-mento dei dati sono risultati tuttavia difficili e molto dispendiosi in termini di tempo. Grazie al nuovo servizio di Tobler risparmiamo tempo, siamo più efficienti e possiamo in pratica esclu-dere gli errori dovuti a un trapasso sbagliato dei dati.

domotecnica.ch: Qual è il vantag-gio più grande?

Christian Aeschbacher: Come im-presa di media grandezza abbiamo ora la possibilità di sottoporre ai no-stri clienti eccellenti offerte a prezzi conformi al mercato. La lista di ridu-zione ci permette di avere sempre il nostro calcolo dei margini perfetta-mente sotto controllo.

domotecnica.ch: Come funziona l’utilizzo quotidiano della lista di ri-duzione per lei in veste di capo pro-getto?

Luciano Gruosso: La registrazione e la gestione sono semplici e la prima importazione dei dati non pone pro-blemi. A seconda del programma uti-lizzato per le offerte, vale eventual-mente la pena ricorrere a una breve istruzione telefonica da parte del for-nitore del software. L’applicazione non richiede di per sé un impegno di formazione.

Christian Aeschbacher: La lista di riduzione ikk sottolinea la spinta in-novativa della Tobler Domotecnica SA. Come imprenditore è eccezionale poter collaborare con un’azienda così innovativa. Semplificazioni di questo genere ci consentono infatti di lavorare con maggiore efficienza ed efficacia, dandoci di fatto un vantag-gio sulla concorrenza.

domotecnica.ch: Vi ringrazio per questo colloquio.

Luciano Gruosso e Christian Aeschbacher

hj. aeschbacher agLa hj. aeschbacher ag di Mühleberg (BE) è una delle maggiori ditte di im­piantistica nel settore delle installa­zioni di impianti sanitari e di riscalda­mento. L’azienda conta 50 collabo­ratori che si occupano di consu­lenza, progettazione ed esecuzione di soluzioni innovative per l’impianti­stica. Le soluzioni elaborate e realiz­zate dalla hj. aeschbacher ag sono conformi ai più recenti standard della tecnica. Le competenze primarie si situano negli edifici abitativi, com­merciali e pubblici. Altri punti di forza dell’azienda sono la costruzione di condotte per l’approvvigionamento idrico e le energie alternative. La ditta è guidata dal titolare di quinta generazione Christian Aeschbacher.

Progetti recenti– Credit Suisse– Gümligen; Hotel Schweizerhof– Berna; centro di formazione feusi– Berna; complesso residenziale

«TGV», Brünnen

Soddisfatti dell’innovazione Tobler: (da sinistra) Leo Frei, Luciano Gruosso e Christian Aeschbacher

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Stabilimento

Arbonia: estetica e innovazione nella tecnica di riscaldamentoArbonia è una delle aziende storiche del gruppo AFG Arbonia­Forster­Holding AG. L’azienda, che fa parte della divisione tecnica di riscaldamento e sanitari, da decenni produce con successo sistemi termici per edifici. Funzionalità e design dei prodotti, ma anche processi di fabbricazione innovativi e sostenibili rivestono la massima impor­tanza per l’azienda.

Arbonia produce corpi riscal-danti, convettori a incasso e, sotto il nome di «Prolux», si-

stemi per il riscaldamento a superficie e convettori da soffitto rinfrescanti. Ar-bonia Svizzera, gestita da Luigi Di Cola dall’inizio del 2011, si trova ad Arbon, nella sede principale della Holding AFG. Arbonia dispone di stabilimenti produttivi ad Arbon (CH), Plattling (DE) e Stríbro (CZ).

Swiss made dal nuovo stabili­mento produttivo di Arbon: Decotherm PlusNel 2009, ad Arbon è stato inaugurato un nuovo stabilimento produttivo. Si-tuato in terra turgoviese, il complesso

rappresenta da un lato il legame tra l’ex direttore del gruppo Edgar Oehler e la regione, dall’altro un chiaro impegno nei confronti della piazza industriale Svizzera. Tra i vantaggi dell’ubicazione figurano la disponibilità di personale al-tamente qualificato, le condizioni qua-dro economiche favorevoli del Cantone e dello Stato, nonché lo sfruttamento delle sinergie con gli altri stabilimenti di AFG in loco. Anche la vicinanza ai mercati interni di Svizzera e Germania gioca a favore dello stabilimento di pro-duzione sul Lago di Costanza.

Nell’impianto completamente auto-matizzato vengono prodotti i nuovi corpi riscaldanti Decotherm Plus. Que-sta evoluzione del modello classico si

distingue per l’ottimo rapporto prezzo-prestazioni, un vasto assortimento da magazzino, una distanza di 3 mm tra gli elementi, estremità chiuse e piatte e saldature invisibili. L’efficienza energe-tica ottimizzata consente al progettista un utilizzo semplice del nuovo corpo ri-scaldante anche negli attuali impianti a bassa temperatura.

Un’ulteriore novità presentata di re-cente da Arbonia sono i corpi riscaldanti design «Collection Chrom», una gamma di esclusivi elementi di design per am-bienti bagno di standard superiore.

Distribuzione di calore come elemento creativoLa AFG vanta una storia aziendale lunga e di successo. Nata 57 anni fa come esercizio commerciale, la hol-ding si è sviluppata in un gruppo leader in tecnologia ed equipaggiamento edili-zio attivo a livello internazionale. L’a-zienda dispone di oltre cento anni di esperienza nella distribuzione di ca-lore. Infatti, già nel 1904 Karl Sch-nitzler produceva diffusori a canne per stufe sotto il nome Arbonia. Nel 1970 fu creata nella zona «Hasenwinkel/ Scheidweg» di Arbon la prima fabbrica di corpi riscaldanti.

A livello di progettazione dei pro-dotti, oggi, oltre che sulla funzionalità tecnica, l’azienda della Svizzera orien-tale pone sempre più l’accento anche sull’estetica, ben consapevole che gli elementi per la distribuzione del calore possono arredare uno spazio interno.

I numerosi riconoscimenti e premi di design testimoniano che Arbonia è sulla strada giu-sta. Seguendo la massima «Calore personalizzato – Ca-lore moderno e su misura»,

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AFG Arbonia-Forster-Holding AG: gruppo lea-der in tecnologia ed equipaggiamento edilizioArbonia SA è senza dubbio una della aziende più importanti della AFG Arbonia-Forster-Holding AG. Il gruppo, leader nella fornitura di equipaggiamenti edilizi e in settori tecnologici specifici, è quotato in bor sa. La AFG è suddivisa in cinque divisioni: tecnica di riscaldamento e sanitari, cucine e refrigerazione, porte e finestre, tecnologia dell’ac-ciaio e tecnologia delle superfici. Gli stabili menti produttivi si trovano in Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Inghilterra, Francia, negli USA e in Slovacchia.

La AFG è presente a livello mondiale con una cinquantina di società di produzione e distri-buzione e con rappresentanze e partner in oltre 70 Paesi. I marchi Kermi, Arbonia, Prolux, ASCO Swiss, Aqualux, Forster Cucine, Forster Refrigerazioni, Piatti, Wa-rendorf, EgoKiefer, RWD Schlatter, Slovak tual, Forster Tubi in acciaio di pre cisione, Forster Sistemi di profili, STI | Hartchrom e Asta costi-tuiscono la colonna portante della AFG.

Con 5800 dipendenti (2594 nella sola divisione tecnica di riscal-damento e sanitari), nel 2010 la AFG ha conseguito un fatturato di CHF 1413,5 milioni e un risultato operativo prima di interessi e tasse (EBIT) pari a CHF 47,5 milioni.

Arbonia Decotherm Plus

l’azienda turgoviese offre un’ampia gamma di prodotti che soddisfa prati-camente ogni esigenza di progetta-zione e ogni desiderio della clientela: dal radiatore a panca ai corpi riscal-danti di forma arcuata o ad angolo fino all’oggetto design per l’ingresso. Grazie alle tecniche di produzione più avan-zate e alla logistica estremamente effi-ciente è possibile soddisfare anche le esigenze più singolari di architetti o committenti in termini di forme e co-lori.

Sostenibilità ed efficienza energeticaIn futuro, la priorità strategica di Arbo-nia sarà la ricerca di soluzioni innova-

tive per la sostituzione e l’ammoderna-mento nel settore degli edifici. Requisiti di sostenibilità molto elevati richie-dono il massimo impegno anche a li-vello di design dei prodotti e di produ-zione. In questo contesto, tanto lo stabilimento di produzione di Arbon, quanto il nuovo impianto di cromatura nella Repubblica Ceca sono esemplari. Entrambi gli stabilimenti produttivi danno molta importanza a processi di fabbricazione ecologicamente sosteni-bili e soddisfano i requisiti della norma EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale.

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Nuova sede Hero: impianti tecnici nascosti nelle solette e in cantinaLa cantina della nuova sede del gruppo Hero a Lenzburg pullula di elementi d’installazione forniti da Tobler. Grazie alla consegna puntuale anche in caso di ordinazioni a breve termine, l’installazione del complesso impianto si è svolta senza intoppi.

Proprio in occasione del suo 125° anniversario, la rinomata azienda Hero ha trasferito la propria

sede storica in un’altra zona di Lenzburg. Ora le porzioni di confettura di fama mondiale vengono prodotte in zona Hornerfeld. Qui, ai margini di Lenzburg, sorge da inizio anno un com-plesso edilizio diviso in due parti: edifi-cio amministrativo e stabilimento di produzione.

L’inaugurazione ufficiale è stata fis-sata per fine giugno 2011, tuttavia la produzione delle confetture funziona già a pieno regime ed Hero Svizzera e la Direzione del gruppo si sono già siste-mate nel tondeggiante edificio ammini-strativo. Lo stabilimento di produ-zione, nuovo «centro di competenza

per confetture in porzioni», ricorda nell’aspetto l’imballaggio di questo prodotto. «La scelta del metallo come materiale per le facciate è voluta per dare un aspetto industriale e tecnico all’edificio», spiega Christian Frei.

Proprio a fianco è sorta una costru-zione concepita dall’architetto Chri-stian Frei ispirandosi alla confezione delle porzioni di confettura. La scelta della Direzione del gruppo, di rimanere fedele all’ubicazione iniziale di Lenz-burg, ha permesso di preservare circa 220 posti di lavoro.

Corporate architectureL’edificio amministrativo, che tra l’al-tro soddisfa lo standard Minergie gra-zie alla produzione del calore e del

freddo tramite sonde geotermiche e a una ventilazione dinamica, è caratteriz-zato da uno spazio aperto centrale che si estende dal pianterreno al 4° piano.

L’ellisse e il cerchio sono le forme geometriche distintive che hanno for-nito lo spunto di partenza per il pro-getto architettonico. «L’idea era sem-plice», spiega l’architetto. «Ci siamo basati sulla forma dei prodotti che Hero produce nella sede di Lenzburg». L’ellisse deriva dal leggendario logo di Hero. Con le sue grandi aperture circo-lari, la facciata sospesa in metallo at-tira gli sguardi sull’edificio. Tra l’invo-lucro esterno e lo stabile c’è una stretta fascia di balconi, utili soprattutto per la manutenzione. Finestre a tutta al-tezza e lucernari all’ultimo piano ren-

Esempi dalla pratica

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Spazi aperti tra i vari piani facilitano il contatto visivo, la comunicazione e l’incidenza della luce naturale.La tecnica si nasconde in cantina: Tobler ha fornito numerosi componenti per la distribuzione del calore.

Da sinistra: Christian Frei, architetto, Oliver Setz, contitolare della LFS, Andreas Weber, capo pro­getto della LFS, René Savaris della Heizteam Savaris AG e Rolf Joachim della Tobler.

dono le postazioni di lavoro particolar-mente luminose. Christian Frei consi-dera la sua architettura un contributo alla Corporate Identity in senso lato.

Entrambe le forme dominanti sono presenti non solo all’esterno, ma gio-cano un ruolo importante anche nell’al-lestimento interno: corpi ellittici so-spesi al soffitto garantiscono un’illu-minazione ottimale e una buona acu-stica alle postazioni di lavoro e anche il bancone della ricezione e gli scaffali retrostanti riproducono la forma di un’ellisse.

Impiantistica ben occultataI singoli piani sono divisi da massicce solette di circa 40 cm. In questi ele-menti termoattivi si trova una gran quantità di materiale per la distribu-zione del calore e il raffrescamento. Grazie alle sonde geotermiche, in in-verno si sfruttano le temperature più alte del terreno per riscaldare, mentre in estate, quando fa troppo caldo, si preleva il fresco degli strati più pro-fondi del suolo.

Per questo prestigioso oggetto, To-bler ha fornito tutta una serie di ele-menti d’installazione. Nelle colonne montanti si trovano tubi e raccordi VSH per la distribuzione principale dell’impianto di riscaldamento e raffre-scamento. Poi ci sono due vasi di

espansione, numerose pompe EMB, termometri, regolatori, serbatoi anti-corrosione, valvole di bilanciamento, valvole a sfera e molto altro ancora. In totale si tratta di oltre 50 singoli ele-menti, che svolgono il proprio dovere senza dare nell’occhio, ma sono asso-lutamente indispensabili nel com-plesso sistema. Il tutto è stato instal-lato dalla Heizteam Savaris AG di Brugg in base ai progetti dello studio di ingegneria LFS di Ennetbaden.

L’installatore René Savaris ha dime-stichezza con le difficoltà che possono sorgere da progetti impegnativi come questo: «Tobler è molto affidabile per quanto riguarda i termini di consegna. Questo è estremamente importante per noi. Grazie al nuovo centro logistico di Däniken, Tobler dispone a magazzino di un’offerta ottimale. Quando la sera il nostro montatore torna in ufficio, pos-siamo ancora fare senza problemi ordi-nazioni a breve termine via e-shop. E ordinando entro le 18.00, la merce viene consegnata sul cantiere il giorno seguente. Per noi anche i conteggi via e-billing sono un grande vantaggio. È molto più semplice verificare le ordina-zioni, perché possono essere assegnate direttamente al relativo capo progetto. Il tutto evitando montagne di carta…»

Hero – un’azienda sviz­zera di lunga tradizione Fondata nel 1886 con lo scopo di conservare la freschezza di frutta e verdura, Hero si è sviluppata molto rapidamente, consolidando la propria reputazione ben oltre i confini na­zionali. Oggi Hero è una multinazio­nale attiva nel settore agroalimen­tare di proprietà familiare. Sin dagli inizi, la sede principale si trova a Lenzburg. Il Gruppo Hero occupa più di 4000 persone in oltre 30 Pa­esi. Hero è uno dei marchi alimen­tari svizzeri più conosciuti.

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Esempi dalla pratica

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Quando la sicurezza arriva dal cieloLe installazioni di protezione antincendio dell’albergo Marriott sono state risanate e adeguate all’attuale stato della tecnica in due tappe. Per questo progetto, Tobler ha fornito due ventilatori assiali e un ventilatore di evacuazione fumi, trasportati in elicottero sul tetto dell’edificio alto circa 60 metri, situato nel centro della città di Zurigo. domotecnica.ch ha seguito da vicino le operazioni di trasporto.

Venerdì 13 maggio un ronzio piut-tosto inconsueto si unisce ai ru-mori urbani di sottofondo della

città di Zurigo. A distanza di pochi mi-nuti, un elicottero blu sorvola a bassa quota il corso del fiume Limmat nella parte occidentale della città. Il mattino presto di questa giornata estiva un eli-cottero da trasporto Bell della Central Heli si trova alla base di Buttwil, nel Cantone di Argovia. Poco dopo le otto raggiunge il campo sportivo dell’Hard-turm, dove è depositato il materiale per il risanamento del tetto dell’albergo Marriott. Poco dopo le nove, i primi componenti, agganciati all’elicottero con una fune, penzolano sopra il tetto dell’albergo, raggiungibile dal 20° piano tramite un ponteggio situato a un’altezza da capogiro. Qui almeno una dozzina di persone è già alle prese con la posa dei pannelli isolanti e con altri lavori di risanamento. Sul tetto del Marriott e all’Hardturm sono dislocati gli assistenti di volo della Central Heli, che a tempo di record staccano dai

ganci i componenti trasportati e vi assi-curano il materiale di ritorno non più utilizzato. Attraverso le cuffie il re-sponsabile dell’operazione trasmette al pilota indicazioni precise su come po-sizionare l’elicottero affinché il mate-riale possa essere fissato al gancio, un compito tutt’altro che facile visto che nel bel mezzo del tetto si trova l’inse-gna luminosa del Marriott, alta quanto un uomo e visibile da lontano.

Elitrasporto: una soluzione efficienteOgni dieci minuti circa l’elicottero ap-pare nel cielo sopra il Marriott. Prima trasporta i pannelli isolanti necessari alla squadra di copritetto per miglio-rare l’isolamento termico. Poi, poco dopo le dieci, vengono consegnati gli apparecchi TLT dell’assortimento To-bler. Entrambi i ventilatori assiali sono sistemati su una paletta e avvolti in una rete a maglie larghe. Servono a convo-gliare aria ambiente nel vano scale in caso di incendio e ad aspirarla. Più

tardi arrivano anche un ventilatore di evacuazione fumi, in grado di resistere per un’ora a gas di combustione con temperature fino a 400 °C, e numerosi componenti per il sistema di canali. Fanno parte del nuovo piano di prote-zione antincendio in allestimento al Marriott. Per capire il perché del tra-sporto del materiale in elicottero basta fermarsi davanti al Marriott e guardare in su: l’edificio è alto oltre 60 metri. Con una gru convenzionale il solleva-mento a quest’altezza non sarebbe pos-sibile. Inoltre, i ventilatori, con la loro mole ragguardevole, non passerebbero attraverso le porte.

«Il nuovo impianto di evacuazione fumi genera una sovrappressione impe-dendo al fumo di invadere il vano scale interno, che funge da via di fuga in caso di incendio», spiega Christian Vogt, capo progetto della Jomos Rauch-schutz AG. I gas di combustione sono molto pericolosi. Nei locali in cui scop-pia un incendio si formano enormi quantità di fumo che rendono difficili

Spazio limitato: affinché tutto il materiale trovi posto sul piccolo tetto è necessaria una pianificazione ottimale.

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gli interventi dei soccorritori e dei vi-gili del fuoco. Con i ventilatori di eva-cuazione fumi installati al Marriott è possibile espellere all’esterno i perico-losi gas di combustione in modo rapido ed efficiente.

Albergo pienamente operativoPer il risanamento è stato necessario affrontare due grandi sfide: la prima era la limitazione in altezza delle nuove sovrastrutture degli interventi di risa-namento. Infatti, sul tetto è installata stabilmente una gru su binari per la pu-litura e la manutenzione delle facciate. Siccome la gru deve poter essere spo-stata da una parte all’altra dell’edificio, l’altezza dell’isolamento e delle instal-lazioni di protezione antincendio era li-mitata a 110 centimetri. «Normalmente avremmo installato un solo ventilatore di potenza superiore, qui invece sono due» spiega Christian Vogt. La seconda sfida consisteva nel fatto che durante il risanamento l’albergo è rimasto opera-tivo. Gli ospiti dovevano essere distur-bati il meno possibile dai lavori in

corso, inoltre i periodi di silenzio rela-tivamente lunghi hanno limitato l’ora-rio di lavoro.

Adeguamento alla tecnica più attuale«Insieme allo Swissôtel di Zurigo Oer-likon, il Marriott è stato uno dei primi alberghi-grattacielo costruiti a Zurigo. Tuttavia, l’albergo, risalente agli anni Sessanta, non era più conforme alle at-tuali prescrizioni antincendio», spiega l’architetto responsabile della ristrut-turazione René Berger, dello studio di ingegneria RMB di Zurigo. Il 1° gennaio 2005 sono entrate in vigore direttive antincendio più severe. Dunque i re-sponsabili della Gebäudeversicherung Zürich (GVZ), della Polizia del fuoco della città di Zurigo e dell’albergo hanno concepito assieme agli architetti un piano di misure di protezione antin-cendio. Il piano prevedeva un ammo-dernamento in due tappe di tutta la tecnica di protezione antincendio dell’albergo. In una prima fase, quattro anni fa si è iniziato con l’ottimizzazione

dei compartimenti tagliafuoco e dei percorsi evacuazione dal pianterreno al 4° piano e nell’area congressuale, della quale fanno parte 15 sale manife-stazioni climatizzate che possono ospi-tare da 4 a 600 persone.

La seconda tappa, in fase di realiz-zazione, prevede tra l’altro la sostitu-zione dell’impianto elettrico di emer-genza, diverse nuove chiusure antin-cendio e il miglioramento delle vie di fuga nella torre dell’albergo tra il 4° e il 19° piano, che comprende anche l’in-stallazione dei ventilatori sul tetto. Tutti i lavori, incluso il concomitante risanamento del tetto, voluto dalla committenza, devono essere terminati entro l’estate del 2011. A quel punto i dispositivi, gli impianti e i sistemi di protezione antincendio verranno col-laudati accuratamente dalla Polizia del fuoco. Tutto questo per garantire agli ospiti e al personale dell’albergo la massima sicurezza.

Gli artefici dell’efficiente soluzione di protezione antincendio per il Marriott: da sinistra Erwin Sul­ser, capo progetto Orion presso Tobler Domo­tecnica SA, René Berger dello studio di inge­gneria RMB di Zurigo e Christian Vogt della Jomos.

A sinistra: la gru su binari per la manutenzione delle facciate determina esattamente l’altezza massima degli impianti sul tetto.

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Il team della DirezioneDopo alcuni avvicendamenti nelle posizioni ai vertici, la Direzione del Gruppo Tobler è ora formata dai seguenti membri di grande esperienza e competenza.

Vi presentiamo

Thomas Greutert, vendita e marketing

Dirige il settore distribuzione e mar­keting del Gruppo Tobler ed è re­sponsabile delle attività di servizio della Sixmadun SA. Thomas Greutert è approdato al Gruppo Tobler lo scorso mese di febbraio. In prece­denza è stato per sei anni direttore di un’azienda di produzione nel set­tore tecnico impiantistico.

Andreas Ronchetti, CFO

Andreas Ronchetti è dal 1° aprile 2008 direttore finanziario del Gruppo Tobler. Esperto in finanza, in prece­denza è stato capo finanze e membro di direzione presso due rinomate aziende multimediali.

Heinz Wiedmer, CEO

Heinz Wiedmer, amministratore dele­gato del Gruppo Tobler dal marzo 2005. È responsabile della strategia aziendale e si adopera affinché il Gruppo Tobler mantenga e consolidi la sua posizione di leader nel com­mercio all’ingrosso di prodotti e ser­vizi per l’impiantistica.

Walter Mantsch, Sourcing & Supply Chain

In qualità di direttore Sourcing & Supply Chain è responsabile degli acquisti e della relativa catena di creazione del valore. Sovraintende anche il settore logistico e dirige i capi settore e i product manager.

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Patrik Bertschinger *

I fattori principali che incidono sulla stagnazione sono gli stessi collettori, le interconnessioni tra i collettori, il percorso delle tubazioni e la disposizione di valvole e vasi. Un guasto al regolatore o alla pompa è molto di rado all’origine di una sta­gnazione. Affinché un impianto rimanga in sicurezza in caso di stagnazione è fondamentale che sia dimensionato corretta­mente. Maggiore è il grado di copertura dell’impianto, mag­giore è l’eccesso di energia. Una superficie di collettori sovra­dimensionata per il carico (consumo) in estate può portare a una situazione di riposo con conseguente spegnimento della pompa da parte del regolatore. Per evitare effetti indesiderati quali il surriscaldamento di altri componenti dovuto a stagna­zione è necessario ridurre la quantità di liquido residuo. La fre­quenza della formazione di vapore (stagnazione) dipende dal tipo e dal dimensionamento dell’impianto solare termico, non­ché dalla strategia di raffreddamento e deve essere conside­rata in sede di progettazione.

Le 5 fasi della stagnazione

Fase 1: espansione del liquidoIn una situazione di stagnazione, la temperatura nei collettori sale rapidamente e la pressione di sistema aumenta. L’au­mento di pressione nel sistema, dovuto alla dilatazione del li­quido, è ancora entro il limite d’intervento della valvola di sicu­rezza. Ciò presuppone un corretto dimensionamento della pressione di esercizio dell’impianto. Deve inoltre essere inte­grato un vaso di espansione a membrana (MAG) di capienza conforme e pressione di precarica adeguata alla pressione dell’impianto (vedi domotecnica.ch 1/11 per i dettagli).

Fase 2: spinta del liquido fuori dal collettoreIn questa fase, una piccola quantità di acqua inizia a evapo­rare e il fluido termovettore viene spinto fuori dal collettore. I tubi di mandata e di ritorno si riempiono di vapore saturo. La pressione di sistema aumenta ulteriormente. La sollecitazione massima del sistema dipende dal liquido che rimane nel col­lettore (il collettore ha un percorso continuo per il vapore, ma nell’assorbitore è ancora presente un residuo di liquido) e viene influenzata dal comportamento di svuotamento del col­lettore e del sistema in questa fase.

In caso di collettori con cattivo svuotamento, la durata e l’intensità della fase successiva aumentano. Ciò comporta maggiori sollecitazioni di pressione e di temperatura. Sono importanti la lunghezza e le perdite di raffreddamento delle tubazioni; tubazioni corte e basse perdite di raffreddamento possono causare maggiori sollecitazioni termiche del vaso e di altri componenti. La pressione scelta per il sistema non deve essere eccessiva affinché l’evaporazione non inizi a temperature troppo elevate. Il vaso di espansione può essere ulteriormente protetto inserendo un prevaso o un vaso inter­medio, oppure con uno scambiatore (raffreddatore antista­gnazione).

Fase 3: svuotamento del collettore per evapora­zione (vapore saturo)Questa è la fase critica. L’acqua contenuta nel fluido termo­vettore evapora. Da un litro di acqua si formano 1700 litri di vapore. Questa variazione di volume aumenta notevolmente la pressione dell’impianto, che raggiunge il suo valore mas­simo. È necessario garantire che il fluido termovettore venga spinto completamente fuori dai collettori nel vaso di espan­

Stagnazione nel circuito collettoriCosa succede esattamente durante la stagnazione e come è possibile controllare questo fenomeno per evitare danni all’impianto?

Collettori con pessime caratteristiche di svuotamento Il collettore si svuota completamente soltanto per effetto del vapore surriscaldato: il fluido subisce un’elevata sollecitazione termica

I collettori con buone caratteristiche di svuotamento hanno un raccordo nella parte inferioreIl vapore spinge il fluido fuori dal collettore. I collettori Malaga 3.0, con assorbitore ad arpa, e Malaga Star 1.0, con doppio meandro, offerti da Tobler hanno entrambi buone caratteristiche di svuotamento.

Articolo tecnico

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Il prossimo articolo tecnico sarà dedicato ai collettori solari.

* Patrik Bertschinger è da settem-bre 2010 direttore del Product Management produzione calore della Tobler Domotecnica SA. In precedenza è stato per due anni Product Manager nei settori solare, gas e sistemi per gas combusti.

sione. Il liquido residuo (un glicole concentrato al termine della fase 2 e durante la fase 3) determina la durata e l’intensità di entrambe le fasi. In un impianto con buone caratteristiche di svuotamento, le temperature di ebollizione (150–200 °C nei collettori piani) vengono raggiunte solo per breve tempo e sol­lecitano solo una piccola quantità di liquido.

Se il liquido non viene spinto completamente fuori dal col­lettore attraverso il ritorno o se viene immesso altro liquido a causa di un errato collegamento delle condotte, continua a essere prodotto vapore, le cui bolle possono implodere nelle tubazioni. Quando le condotte e il vaso non sono più in grado di assorbire questa energia, la pressione aumenta ancora e interviene la valvola di sicurezza.

Un’evaporazione prolungata a temperature elevate pro­voca il surriscaldamento (cracking) del glicole, con conse­guenti danni all’impianto e formazione di particelle solide che ostruiscono le condotte e formano incrostazioni nei collettori.

Fase 4: svuotamento del collettore per effetto del vapore (saturo e surriscaldato)Un ulteriore apporto di energia del sole surriscalda il vapore saturo presente nei collettori svuotati. Ciò comporta un ulte­riore seppur minimo aumento della pressione. In questa fase il collettore diventa progressivamente più secco e la tempera­tura dell’assorbitore aumenta.

Fase 5: riempimento del collettoreIl collettore inizia a riempirsi attraverso il ritorno con il fluido termovettore «incamerato» nel vaso di espansione quando la temperatura scende nuovamente al di sotto del punto di ebol­lizione e il vapore condensa in seguito alla diminuzione dell’ir­raggiamento solare. Dopo una stagnazione di questo genere, l’impianto si rimette in funzione.

Misure per ridurre al minimo le sollecitazioni dell’impianto solarePer evitare problemi legati alla stagnazione, tenere in conside­razione i seguenti punti:– i collettori devono essere concepiti, installati e collegati in

modo da consentirne uno svuotamento dal basso;– le condotte devono essere posate sempre con una pendenza

verso il basso;– il vaso di espansione (MAG) deve essere dimensionato cor­

rettamente (pressione di precarica e pressione dell’impianto).

In particolare gli impianti solari termici utilizzati in supporto al riscaldamento, ma anche gli impianti sovradimensionati, sono soggetti a stagnazione soprattutto nei mesi estivi. In generale, una stagnazione ha effetti negativi sui componenti e sul fluido termovettore.

Va da sé che un impianto utilizzato esclusivamente per la produzione di acqua calda deve essere dimensionato corretta­mente. E in tal caso meno è meglio! In questi impianti il surri­scaldamento dell’accumulatore va impostato su 90 °C. Un ul­teriore provvedimento è il raffreddamento notturno (collettori piani). Gli impianti a tubi sottovuoto richiedono speciali elementi raffreddanti (corpi riscaldanti, riscaldamento a pavimento) per­ché hanno un pessimo scambio termico a livello di collettori.

Gli impianti solari termici utilizzati in supporto al riscalda­mento risultano sempre sovradimensionati nei mesi estivi (se non è prevista una piscina riscaldata). Aumentando il volume

dell’accumulatore tampone o modificando l’inclinazione dei collettori non si ottengono miglioramenti di rilievo. Se questi impianti non possono essere divisi è necessario prevedere un sistema di ombreggiamento che copra i collettori sul lato del ritorno.

Con la pressione dell’impianto correttamente dimensio­nata, una leggera sovrapressione nel collettore favorisce la for­mazione di vapore. Quest’ultimo spinge più in fretta il fluido ter­movettore fuori dai collettori. Il fluido subisce così una minore sollecitazione termica e solo una piccola quantità di liquido è esposta a temperature molto elevate. Una pressione di sistema molto alta causa un invecchiamento precoce del fluido e la sta­gnazione con temperature molto elevate dei collettori sotto­pone componenti e materiali ad altissime sollecitazioni.

Un’ulteriore possibilità per proteggere l’impianto dalla sta­gnazione consiste nel ridurne il rendimento. Una volta rag­giunta la temperatura nominale nell’accumulatore, la pompa del circuito collettori si disinserisce. La pompa viene nuova­mente inserita per un breve periodo soltanto quando la tem­peratura nei collettori supera i 120 °C per farvi circolare il flu­ido a una temperatura inferiore. Non appena la temperatura nei collettori scende al di sotto dei 120 °C, la pompa si spe­gne. E fino al prossimo ciclo, il fluido termovettore ha tempo di raffreddarsi nelle condotte (osservare la pressione).

Degradazione del fluido termovettore

A sinistra: un fluido termovettore integro è trasparente, mentre diventa scuro dopo una sollecitazione termica. A destra: fluido surriscaldato (cracking).

Il fluido termovettore si degrada in seguito a:1. ossigeno (aria)2. temperature superiori a 150 °C

(il processo di evaporazione non costituisce una sollecitazione!)

Perciò, evitare assolutamente di riempire gli impianti solari quando sono caldi.

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Valide dal 1° luglio 2011:nuove norme energetiche per pompe di circolazione

Oltre il 90 % delle pompe di circolazione a rotore bagnato di­sponibili oggi sul mercato a breve non potranno più essere vendute. Il motivo è l’entrata in vigore di un nuovo regolamento incluso nella Direttiva europea sulla progettazione ecocom­patibile, che impone a partire dal 2013 requisiti più severi all’ef­ficienza energetica delle pompe a rotore bagnato. Si pre­vede che la Svizzera recepisca in modo vincolante questa regolamentazione europea nel corso della prossima estate nel quadro dell’ordinanza sull’energia (OEn). La relativa pro­cedura di consultazione è in fase di preparazione. Per quanto riguarda i motori normalizzati delle pompe con mo­tore ventilato, il legislatore ha già recepito la nuova Direttiva nell’ordinanza svizzera sull’energia.

Indice di efficienza energetica < 0.23 dal 2015A partire dal 1° gennaio 2013 potranno essere vendute sol­tanto pompe con un indice di efficienza energetica (EEI)

inferiore a 0.27. A partire dal 2015 il valore limite EEI verrà ulte­riormente abbassato a 0.23. La cosiddetta Direttiva europea sulla progettazione ecocompatibile segna la fine di gran parte dell’attuale offerta di prodotti, in particolare nel settore delle pompe a rotore bagnato. Ma darà anche un massiccio impulso innovativo allo sviluppo di nuove pompe ancora più efficienti.

Direttive EuP ed ErPNel 2005, l’Unione europea ha adottato la Direttiva 2005/32/CE con specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia, nota anche come Direttiva Ecodesign o Direttiva EuP, dove EuP sta per «Energy using Products». Il 20 novembre 2009 è stata sostituita dalla nuova Direttiva 2009/125/CE, in cui l’ambito di applicazione è stato esteso da «prodotti che consumano energia» a «tutti i prodotti connessi all’energia» (Energy related Products), da cui deriva l’attuale designazione di Direttiva ErP.

A partire dal 1° luglio 2011 le pompe di circolazione con motore ventilato per riscal­damento e climatizzazione devono essere conformi alla nuova classe di efficienza IE2. Inoltre, a partire dal 2013, in Svizzera potranno essere venduti e installati soltanto circolatori con un indice di efficienza energetica inferiore a 0.27. Dopo una terza fase, a partire dal 2015 l’indice non dovrà essere superiore allo 0.23.

Con le serie Stratos­Micra e Stratos, la EMB Pumpen AG offre già oggi pompe conformi alle norme del 2013 o persino ai più severi requisiti del 2015.

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33domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

Indice di efficienza energeticaL’indice di efficienza energetica (IEE o EEI) è stabilito con un metodo di calcolo definito nel Regolamento (CE) 641/2009. Nel suddetto metodo viene effettuato un con­fronto delle differenti potenze assorbite all’interno di un profilo di carico con una pompa di riferimento media. La pompa di riferimento, con valore 1, corrisponde all’attuale classe energetica D. Valori inferiori a 1 indicano pertanto pompe di maggiore efficienza.

* EEI: indice di efficienza energetica secondo il Regolamento (CE) 641/2009 della Commissione Europea ECM: Electronic Commutated Motor

Dati tecnici pompe a rotore bagnato Dati tecnici pompe a motore ventilato

Europa Svizzera Pompe Requisiti Europa Svizzera Apparecchi Requisiti

1.1.2013 1.1.2013 Circolatori esterni, circola­tori per acqua sanitaria

EEI < 0.27 1.1.2011 1.1.2011 Motori elettrici normalizzati da 0.75 kW a 375 kW

Classe di effi­cienza IE1

1.8.2015limitato fino al 1.1.2020

1.8.2015limitato fino al 1.1.2020

Circolatori esterni e circolatori inte­grati in prodotti nuovi

EEI < 0.23 16.6.2011 1.7.2011 Motori elettrici normalizzati da 0.75 kW a 375 kW

Classe di effi­cienza IE2

1.1.2020 1.1.2020 Circolatori inte­grati in prodotti esistenti

Fine della possi­bilità di sostituire circolatori per ri­scaldamento in­tegrati, messi in commercio prima del 1.8.2015

1.1.2015 1.1.2015 Motori elettrici normalizzati da 0.75 kW a 375 kW

Classe di effi­cienza IE3 per motori grossi (≤ 7.5 kW) o IE2 per motori con comando variabile

1.1.2017 1.1.2017 Motori elettrici normalizzati da 0.75 kW a 375 kW

Classe di effi­cienza IE3 per tutti i motori o IE2 per motori con comando variabile

Da luglio 2011 solo pompe con motore ventilato di classe IE2Anche i motori elettrici delle pompe a motore ventilato rien­trano sotto la Direttiva ErP. La Svizzera ha già recepito in modo vincolante i requisiti minimi di efficienza dell’Ue in due ordinanze. La suddivisione utilizzata finora dall’Associazione dei costruttori di motori elettrici (EFF1, EFF2, EFF3) è stata sostituita dalla classificazione ErP (da IE1 a IE4). I motori IE1 corrispondono alla precedente classe EFF2, i motori IE2 alla EFF1. La nuova scala prevede quattro classi di effi­cienza, dove la IE4 corrisponde alla migliore possibile. A par­tire dal 1° luglio 2011, l’ordinanza sull’energia (OEn) prescrive per i motori con più di 0.75 kW la classe IE2 quale requisito minimo.

Classe di efficienzasecondo ErP

Codice IEC attuale ErP

Codice EEF vecchio

Efficienza Super Premium IE4 –Efficienza Premium IE3 –Alta efficienza IE2 EFF1Efficienza standard IE1 EFF2Efficienza inferiore a standard – EFF3

Circolatori a rotore bagnato per riscaldamento e condizionamento– non regolatis– regolati

Pompe a rotore bagnato regolate per riscaldamento e condizionamento e pompe integrate in sistemi

Pompe sincrone ECM a basso consumo di energia (p.e. EMB Stratos­Micra/EMB Stratos)

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Nuove prescrizioni di legge 2011:termostati regolabili a distanza per appartamenti di vacanza

Basi legaliOggi in Svizzera sono circa 400 000 le residenze secondarie e di vacanza utilizzate in maniera discontinua. Durante tutto l’inverno, la maggior parte di esse vengono riscaldate a tem­peratura normale, nonostante la loro occupazione sia pre­valentemente limitata ai fine settimana o a poche settimane di ferie, con un conseguente enorme e inutile spreco di energia termica. Sappiamo infatti che riducendo di 1° C la temperatura ambiente si ottiene un risparmio di energia pari al 6 % circa. E ogni anno gli appartamenti di vacanza aumentano di circa 4 000 unità. Nell’aprile 2008, la Con ferenza dei direttori cantonali dell’energia ha specificato, nell’ambito del MoPEC, che in tutte le nuove residenze

plurifamiliari, occupate in modo intermittente, la temperatura ambiente deve poter essere regolata, dunque abbassata o aumentata, a distanza (ad es. per telefono, Internet, SMS) in ogni singolo appartamento. Lo stesso vale in caso di risa­namento con sostituzione della distribuzione o del generatore di calore nelle case plurifamiliari esistenti.

Nella primavera 2011, la maggior parte dei Cantoni con regioni di vacanza ha implementato e dichiarato valido il modulo 5 MoPEC nelle rispettive legislazioni sull’energia. Ciò significa che, a partire da quest’anno, tutte le residenze secondarie di nuova costruzione o risanate in questi Cantoni (vedi sopra) devono disporre di simili dispositivi di regola­zione!

Dall’aprile 2008, il Modello di prescrizioni energetiche dei Cantoni (MoPEC) esige nel modulo 5 «Residenze secondarie» che in tutte le abitazioni plurifamiliari nuove, occupate in modo intermittente, deve essere possibile una regolazione a distanza (ad es. per telefono, internet, SMS) su almeno due livelli di temperatura ambiente per ogni appar­tamento. Dal 2011, la maggior parte dei Cantoni con regioni di vacanza ha recepito tali proposte nelle rispettive legislazioni sull’energia. Nei Cantoni di Berna, Friborgo, Neuchâtel, Vallese, San Gallo, Uri, Grigioni e Ticino tutti gli appartamenti di vacanza di nuova costruzione devono essere dotati di simili dispositivi di regolazione. Al riguardo, Tobler offre una soluzione ideale: living by Danfoss.

living by Danfoss – Unità di comando Danfoss Link™ CCliving by Danfoss – Termostato per radiatore living connect

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Risparmio energeticoLa «regolazione a distanza» del riscaldamento nei singoli ap­partamenti non è soltanto una questione di comfort. Studi condotti per conto di Danfoss presso la Scuola universitaria professionale di Aachen, con l’ausilio di un software di si­mulazione, hanno dimostrato che la riduzione da 20°/22° a 15°/17° centigradi della temperatura ambiente durante i periodi di assenza comporterebbe un risparmio energetico pari mediamente al 20 % circa. Anche le emissioni di CO2 si ridurrebbero dello stesso ordine di grandezza.

ComfortTramite un programma orario, tutte le valvole termostatiche vengono aperte ad esempio il venerdì pomeriggio, in modo che il venerdì sera, all’arrivo degli occupanti, la temperatura ambiente abbia raggiunto il livello desiderato. E la domenica sera, dopo la partenza, il sistema riporta automaticamente la temperatura in tutti i locali al valore ridotto preimpostato. Se il fine settimana dovesse in via eccezionale iniziare prima o dopo oppure «saltare» del tutto, basta inviare un SMS con il cellulare allo Switch­Butler della Danfoss installato. Quest’ul­timo imposta tramite impulsi la temperatura ridotta o la tem­peratura normale del sistema, in tutti i locali e su tutti i ter­mostati regolabili a distanza!

Modo d’usoPer gli utenti l’impiego risulta estremamente semplice: uno schermo tattile consente di impostare intuitivamente gli orari di temperatura ridotta e di temperatura normale, nonché la modalità di sovracomando in caso di assenza. Grazie al rice­vitore di SMS installato, il cosiddetto «Mobilephone Butler», il regime ridotto e il regime normale per tutto l’appartamento di vacanza possono essere inseriti o disinseriti a distanza con un cellulare. Più semplice di così!

Installazione o successiva integrazioneL’installazione di un sistema living by Danfoss è altrettanto semplice di quella della rinomata testa termostatica di Danfoss. Basta applicarlo sulla valvola Danfoss RA2000 esi­stente e fissarlo con una vite con cava esagonale. A questo punto si annunciano a distanza tutti i termostati al sistema li-ving by Danfoss e si impostano gli orari a temperatura nor­male e ridotta. Poi viene installato il pacchetto di comunica­zione, costituito dal «Mobilephone Butler» e dal «Mobile­phone Connector». Ed ecco pronta la regolazione a distanza dei singoli locali per residenze secondarie di Danfoss. Il sistema è ideale anche in caso di integrazione successiva o risanamento, visto che non richiede alcun cablaggio elet­trico dei termostati.

CostoPer un appartamento di vacanza di 5 locali si calcola un co­sto totale medio di circa CHF 2 000.–. Questo include i componenti per la comunicazione mobile e l’installazione che dovrebbe richiedere da 2 a 3 ore.

A proposito: con il sistema Danfoss CF2, Tobler mette na­turalmente a disposizione una soluzione equivalente anche per riscaldamenti a pavimento! Chiedete una consulenza del servizio esterno Tobler.

living by Danfoss – Sistema senza fili con ricevitore SMS 1 Mobilephone Connector2 GSM3 Mobilephone Butler4 Z­Wave5 Danfoss™ CC6 Z­Wave7 living connect®

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Tecnica di condensazione totale ad alta efficienza Sixmadun: ampliamento della serie SK

Oggi, le caldaie a gasolio vengono utilizzate quasi esclusiva­mente nell’ambito dei risanamenti, per sostituire vecchi riscaldamenti a gasolio. Tenuto conto delle elevate tempera­ture di sistema (ritorno superiore a 47 °C), di regola queste caldaie necessitano tuttavia di molta energia. Con le caldaie a gasolio a condensazione totale Sixmadun SK, Tobler mette a disposizione una soluzione che vanta una massima efficienza e un rendimento annuo superiore al 100 %. Ora l’assortimento comprende anche la Sixmadun SK 250, una caldaia più grande con una potenza fino a 250 kW.

Elevata ecocompatibilitàLe particelle di gasolio non completamente combuste e le alte temperature dei fumi inquinano e danneggiano l’am­biente. Le caldaie a condensazione della serie Sixmadun SK abbinano la massima efficienza a un’elevata ecocompatibi­lità. Grazie al recupero del calore residuo contenuto nei fumi, si distinguono per il rendimento estremamente elevato. I gas combusti caldi vengono convogliati attraverso due scam­

biatori inseriti a valle della camera di combustione. Ciò con­sente di ottenere uno sfruttamento energetico estremamente elevato. La condensazione continua riduce al minimo non soltanto il consumo di combustibile, ma anche la temperatura dei fumi ed è garantita anche con temperature del circuito riscaldamento di 80/60 °C. I grandi quantitativi di condensa permettono anche di abbattere e neutralizzare gran parte dello zolfo presente nel combustibile. Questa desolforazione riduce sensibilmente l’impatto ambientale e la formazione di piogge acide.

Predisposta per l’inserimento in cascataTramite un comando master è possibile inserire in cascata fino a otto caldaie. Si possono dunque realizzare impianti fino a 2000 kW con funzionamento a condensazione totale su tutto l’arco dell’anno e una temperatura massima dei gas combusti di 49 °C.

Le caldaie a gasolio diventano sempre più efficienti. Con la Sixmadun SK 250 Tobler ha ampliato il suo assortimento di caldaie a gasolio a condensazione totale. La tecnica della condensazione totale consente di ottenere rendimenti che reggono qualsiasi con­fronto.

Dati tecnici

Fascia di potenza 150­250 kWContenuto di acqua 480 lPeso 1490 kgRaccordo mandata/ritorno DN 80Temperatura max. gas combusti 49 °CLunghezza 3000 mmLarghezza 1170 mmAltezza 2001 mmRaccordo gas combusti DN 160

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37domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

Tecnica della condensazione con due scambiatori di calore ad alta efficienzaIl primo scambiatore, circondato dall’acqua del circuito prima­rio (caldaia), raffredda i gas combusti fino a circa 70 °C. Il secondo, formato da un tubo in materiale sintetico speciale, è uno scambiatore in controcorrente: sottrae gran parte del calore contenuto nel vapore acqueo dei gas combusti raffred­dandoli al di sotto del punto di rugiada. Questo processo di condensazione consente uno sfruttamento supplementare dell’energia. L’energia così recuperata viene nuovamente ceduta al sistema sotto forma di aria preriscaldata per la com­bustione.

Il grado di condensazione non dipende pertanto dalla temperatura di ritorno, bensì soprattutto dalla temperatura esterna (aria in entrata). Ciò significa che la caldaia a con­densazione Sixmadun raggiunge il suo rendimento ottimale proprio in inverno, quando la richiesta di calore è ai mas­simi livelli e in condizioni di pieno carico!

Le principali caratteristiche in breve– Scambiatore tubolare ad alta efficienza in speciale

materiale sintetico per il recupero del calore– Box di neutralizzazione– Regolatore solare– Due circuiti riscaldamento regolati, circuito ACS e pompa

di circolazione– Pompa circuito caldaia– Isolamento di alta qualità della caldaia – Rivestimento facile da montare

Il confronto evidenzia i pregi della tecnica di condensazione totale

Perdite attraverso i gas combusti

14 %

12 %

10 %

8 %

6 %

4 %

2 %

0 %

Temperature dei gas combusti

250 ºC

200 ºC

150 ºC

100 ºC

50 ºC

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Risparmio energetico

50 %

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Caldaia vecchia (15 e più anni)

Caldaia a bassa temperatura

Caldaia a condensazione standard

Caldaia a condensazione totale

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Passaggio di testimone nell’assortimento Armaflex:nuovi prodotti Armaflex XG e Tubolit AR Fonowave

Il nuovo materiale termoisolante Armaflex XG, che subentra ad Armaflex IT e SH, consente un’efficace controllo della condensa, riduce durevolmente le dissipazioni termiche negli impianti di climatizzazione e ventilazione ed è conveniente. L’altra novità è Tubolit AR per l’efficiente insonorizzazione dei tubi di materiale sintetico.

Il sistema di isolamento termico altamente flessibile a celle chiuse Armaflex XG del leader mondiale Armacell si distingue per le sue eccellenti e durevoli proprietà di coibentazione, una conduttività termica estremamente bassa e un’elevata resistenza alla diffusione del vapore. La combinazione di queste caratteristiche tecniche – bassa conduttività termica ed elevata resistenza alla diffusione del vapore – fanno di questo materiale una soluzione a basso consumo di energia con un rapporto prezzo­prestazioni ottimale. Armaflex XG è un elastomero espanso a base di gomma sintetica e presenta una striscia adesiva a base di acrilati modificati a struttura reticolare, protetta con una pellicola di polietilene. È una so­luzione conveniente ed efficiente sotto il profilo energetico per l’isolamento di tubazioni, condotte dell’aria, valvole, rac­cordi, ecc. di impianti di refrigerazione, ventilazione e clima­tizzazione.

Novità: Tubolit AR FonowaveIl nuovo prodotto Tubolit AR Fonowave garantisce uno stra­ordinario isolamento acustico, soprattutto per tubi in ma­teriale sintetico. La coibentazione spessa 9 mm presenta un profilo ondulato che riduce fino a 11 dB la trasmissione di rumore per via strutturale delle condotte di scarico e dell’ac­qua piovana. Una resistente guaina esterna protegge Tubo­lit AR Fonowave dai danneggiamenti durante l’installazione in cantiere.

NOVITÀ!

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39domotecnica.ch N. 2 luglio 2011

Grande festa al teatro «Das Zelt»La manifestazione per i clienti della Tobler a Zurigo è stata un successone: dopo una squisita cena di gala il divertimento era assicurato dal duo di comici Lapsus.

Numerosi clienti Tobler si stanno facendo viziare per bene in tutte le regioni della Svizzera.

È il ringraziamento della Tobler per l’ottima collaborazione e per la plurien-nale fedeltà. Deliziosi stuzzichini come aperitivo, una delicata minestra, un’ec-cellente portata principale e un dessert

straordinario: alla manifestazione per i clienti del 6 aprile a Zurigo i nostri ospiti se la sono davvero spassata. Nella tenda accanto, hanno poi assi-stito allo spettacolo «Crashkurs im Di-plomeabräumen» con il professor Theo Hitzig e l’assistente Bruno Gschwind, alias «Lapsus».

Gli ospiti presenti alla serata sono ri-tratti alla pagina seguente.

Il Gruppo Tobler aspetta con trepi-dazione le prossime manifestazioni al «Das Zelt» con i clienti delle altre re-gioni.

People

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1 Guido e Romy Sigrist da Regendorf in attesa del brindisi.

2 Alois Kälin della Kälin Haustechnik e la moglie Josy arrivano, come tutti i buoni Kälin, da Einsiedeln.

3 Richi Jucker dello studio di progettazione Haustechnik­Engineering con al fianco la moglie Elsi.

4 «Mia moglie è sempre ancora una Zürcher!» Il progettista Heinrich Zürcher della Gruenberg + Partner con la moglie Ursula.

5 Sono stato apposta dal parrucchiere: Hans Ruedi Meier, della HR Meier Partner, e la moglie Uschi, da Brüttisellen.

6 Non è la prima volta che partecipano e lo fanno sempre con piacere: Norbert e Marlis Weber della Weber AG di Stäfa.

7 Dice di non essere fotogenico, ma si sbaglia. Paul Eichholzer della Tobler con la moglie Doris.

8 Padre e figlio immortalati insieme: Daniel e Robert Meier della Rob. Meier Söhne AG con Christa Gehri e Marianne Meier.

9 Sin da bambina Simone accompagna volentieri il padre Hansruedi Enderli della Lips Söhne AG agli eventi Tobler.

Urs Bollmann della Bollmann + Brehm AG e la moglie Käthi sono stati eletti coppia più bella della serata.

Il progettista Hans Makkos della Gruenberg + Partner e Rosmarie Kägi si rallegrano del programma serale.

Partecipano da 30 anni agli eventi Tobler e sono ancora felici: Ludwig Deuss della Tobler con Jacqueline Hochuli.

Anche Marco Russo della ditta installatrice Zenobini AG di Stetten, qui con la moglie Bahja, è un buon partner commerciale della Tobler.

Prefabbricazione di successo di tubi in polietilene e pezzi speciali per Geberit: Armin Heller della Sanitub AG con la moglie Beatrice.

Dopo aver gustato gli antipasti e la minestra: Hans Heggli della Heggli AG e la moglie Elsbeth.

Werner Arnold della ditta installatrice Lampert Heizungen e la moglie Gabriela aspettano il duo di comici Lapsus.

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People

Volti soddisfatti: i clienti Tobler si godono la serata al «Das Zelt»

Tobler Domotecnica SA 8902 Urdorf Steinackerstrasse 10 Telefon 044 735 50 00 Telefax 044 735 50 10

Regionalcenter 3053 Münchenbuchsee Moosrainweg 15 Telefon 031 868 56 00 Telefax 031 868 56 10

Regionalcenter 5036 Oberentfelden Industriestrasse 23 Telefon 062 737 60 60 Telefax 062 737 60 61

Regionalcenter 7000 Chur Schönbühlstrasse 8 Telefon 081 720 41 41 Telefax 081 720 41 68

Regionalcenter 8404 Winterthur Harzach­Strasse 1 Telefon 052 235 88 70 Telefax 052 235 88 89

Centre Régional 1023 Crissier Ch. de la Gottrause Téléphone 021 637 30 30 Téléfax 021 637 30 31

Centro regionale 6814 Lamone Ostarietta ­ via Serta 8 Telefono 091 935 42 42 Telefax 091 935 42 43

Centro logistico 4658 Däniken Hauptstrasse 1

Tobler marché: Bachen bülach, Basilea, Berna, Berna­Liebefeld, Biberist, Birmenstorf, Brügg, Carouge, Castione, Coira, Crissier, Dübendorf, Givisiez, Jona, Kriens, Lamone, Lausanna, Lucerna, Marin­Epagnier, Martigny, Niederurnen, Ober ent felden, Oensingen, Pratteln, San Gallo, Samedan, Sciaffusa, Sion, St. Margrethen, Sursee, Thun, Trübbach, Urdorf, Villeneuve, Visp, Wil, Winterthur, Zugo, Zurigo City, Zurigo­Leimbach

Il servizio riscaldamento del Gruppo Tobler con 20 centri di assistenza e 140 ubicazioni di servizio.

Sixmadun AG 4450 Sissach Bahnhofstrasse 25 Telefon 061 975 57 11 Telefax 061 971 54 88

Service­Hotline: 0842 840 840

www.domotecnica.ch www.sixmadun.ch