Guida rapida alle colture OGM e alle norme che le regolano · Che cos’è la...

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Guida rapida alle colture OGM e alle norme che le regolano

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Guida rapida alle colture OGM e allenorme che le regolano

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INTRODUZIONE

Introduzione

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L’agricoltura dovrà affrontare sfide moltoserie nei prossimi anni: da una popolazione globalein rapido aumento che ha bisogno del necessario sostenta-mento, al cambiamento climatico e all’esigenza di adottaremetodi di produzione sempre più ecosostenibili. Tutto ciòmetterà a dura prova le riserve di cibo e acqua, la disponibilitàdi seminativi e la salvaguardia della biodiversità.

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Le tecnologie offerte dall’agronomia e dall’ingegneria genetica vantano una lunga tradizioneper quanto concerne il miglioramento della produzione agricolae giocheranno pertanto un ruolo chiave nell’affrontare le sfideattuali e future. Le colture geneticamente modificate (OGM) nonsono l’unica risposta a questi problemi, ma il fatto che siano po-tenzialmente in grado di ridurre l’utilizzo di terra, acqua, energiae agrofarmaci e, nello stesso tempo, aumentare i rendimenti, lerende un’opzione privilegiata per un’agricoltura sostenibile eredditizia.

Da 17 anni si coltivano e si consumanosempre più OGM a livello mondiale e le preoccupa-zioni sugli effetti negativi che potrebbero avere sulla salute esull’ambiente si sono rivelate infondate. La commercializza-zione di colture OGM è iniziata nel 1996: nel 2013, 18 milionidi contadini nel mondo hanno piantato colture geneticamentemodificate su una superficie di 175,2 milioni di ettari. Gli scienziati, i leader politici e i coltivatori di tutto il mondohanno quindi iniziato a invocare la necessità di un dibattito il più possibile razionale sul tema, che si basi cioè su datiscientifici e su anni di esperienza sul campo.

Questa guida si pone quindi l’obiettivo di fornire uno sguardod’insieme sull’esperienza globale dell’uso della biotecnologiain agricoltura e fornisce informazioni basate sui fatti a politici,giornalisti e a un pubblico più vasto.

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La produttività agricola è di nuovo al centrodell’agenda politica e vi è una forte esigenza di nuovetecnologie che aiutino le popolazioni che devono affrontare lemaggiori sfide globali legate all’alimentazione. Sia i paesi sviluppati sia quelli in via di sviluppo hanno bisogno di tutti glistrumenti disponibili per aumentare la produttività e far fronteall’insicurezza alimentare globale, minimizzando, nello stessotempo, gli impatti negativi sull’ambiente.

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AGRICOLTORI NEL MONDO

La significativa esperienza diun piccolo proprietario terrieroNome: Rosalie Ellasus

Professione: coltivatore di mais e riso

Paese: Filippine

Formazione: agricoltore di prima generazione, laureatasi nel programma governativo Integrated Pest Management – Farmers School(IPM-FFS) [Difesa fitosanitaria integrata - Scuola per Agricoltori]

Sfide: gli acquirenti si sono ripetutamente rifiutati di comprare maisdove sono presenti acari, malattie e funghi che producono tossine.

Opportunità: dopo aver visitato un’azienda agricola sperimentale dicolture OGM a Santa Maria, in Pangasinan, che coltivava in particolaremais OGM, Rosalie ha deciso di sperimentare a sua volta la coltivazionedi mais resistente ai parassiti (Bt) insieme a quello convenzionale nellapropria azienda. Ottenendo buoni risultati, ha iniziato a coltivare una varietà di mais con caratteristiche combinate: resistente agli erbicidi (Ht)e ai parassiti (Bt).

“Ho ottenuto vantaggi incredibili dall’uso dipiante OGM: i rendimenti sono aumentati

in quantità e qualità, ho avuto meno necessità di monitorare le piante nelcaso di comparsa di parassiti e malattie,ho ridotto l’uso degli insetticidi, il ricorso alle pratiche di aratura si è ridotto al minimo, uso meno fertilizzanti

e gestisco tutto in maniera più semplice.Tutto ciò mi ha consentito di avere

un’agricoltura più redditizia”.

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Dati

IN BREVE,QUALCHE FATTOSUGLI ORGANISMIGENETICAMENTEMODIFICATI(OGM)

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Che cos’èla modificazione genetica?La modificazione genetica è una tecnologia utilizzata per migliorare le piante in un modo più specifico rispetto alle tecniche tradizionali di riproduzione. Ciò implica la modifica digeni esistenti o l’inclusione di nuovi per dare alle diverse varietà di piante le qualità desiderate (le caratteristiche geniche), come ad esempio la resistenza o la tolleranza acerti parassiti o erbicidi, o una maggiore tolleranza alla siccità(piante xerofite).

Poiché si sostituiscono solo pochi geni con caratteristicheconosciute, i metodi OGM sono più veloci e più precisi rispetto alle tecniche convenzionali di riproduzione dellepiante, anche se è bene rilevare come si faccia ricorso a entrambe le tecniche riproduttive.

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Perché è necessario“migliorare” le piante?

La modificazione genetica permette agli scienziati di aiutaregli agricoltori a incrementare i rendimenti, adattando le piantead alcune condizioni specifiche. Ad esempio, il mais OGMpuò resistere meglio alla piralide del mais, un parassita chepuò causare gravi danni alla coltura. Il parassita colpiscesempre più frequentemente le piantagioni europee e non è unproblema che possa essere affrontato e risolto con i metodiconvenzionali. Le attuali colture OGM e le nuove varietà xerofite aiutano a migliorare il rendimento delle piante.

Altre caratteristiche geniche molto utili, come ad esempio unacomposizione dell’olio più favorevole alla salute, stanno entrando rapidamente nel mercato.

Programma di Ricerca Nazionale Svizzero

Dopo aver compiuto osserva-zioni sul lungo periodo e nu-merosi studi scientifici, nonsono stati riscontrati effettinegativi sulla salute derivantidalle colture OGM oggi incommercio

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Le colture OGM sono sicureper la salute e l’ambiente?Sì, tutte le colture OGM attualmente sul mercato si sono rivelate sicure. I prodotti geneticamente modificati sono statisottoposti a processi di valutazione molto rigorosi da partedelle autorità competenti. Nell’Unione Europea, questo ruolospetta all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare(EFSA).

Nel 2000 e nel 2010 la Commissione Europea ha presentatodue rapporti che includono i risultati di 25 anni di ricerca suglieffetti potenzialmente dannosi di colture o cibi OGM sulla salute dell’uomo e sull’ambiente: il primo è “A decade of EU-funded GMO research (2001-2010)” (Dieci anni di ricercasugli OGM sovvenzionata dall’UE) e il secondo “EC-Sponso-red research on safety the genetically modified organisms(1985-2000)” (Ricerca sponsorizzata dalla Commissione Europea sugli organismi geneticamente modificati).

Questi rapporti sono giunti alla conclusione che

“l’uso di una tecnologia più mirata e un esame normativo più attento rende probabilmente gli OGM più sicuri delle piante e dei cibi tradizionali.” 1

e che

“non c’è alcuna evidenza scientifica, allo stato attuale, che associ gli OGM a rischi per l’ambiente o per la sicurezza degli alimenti o dei mangimi più elevati rispetto alle piante e agli organismi naturali.” 2

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Werner ArberPresidente della PontificiaAccademia delle Scienze

La nostra Accademia è giunta allaconclusione che i metodi stabilitirecentemente per la realizzazionedi organismi transgenici seguano le leggi dell’evoluzione biologica enon portino con sé rischi connessialle metodologie utilizzate dall’ingegneria genetica.

Fonte:James, Clive. 2013. Global Status of Commercialized Biotech/GM Crops: 2013.ISAAA Brief No. 46. ISAAA: Ithaca, NY.

Gli OGM nel mondo

Si calcola che 18 milioni di agricoltori abbiano coltivato OGMnel 2013, un numero più alto rispetto ai 17,3 milioni del 2012.Più del 90% di essi erano agricoltori con poche risorse a disposizione di Paesi in via di sviluppo. A livello globale,175,2 milioni di ettari sono stati coltivati con OGM in 27 Paesi, con un incremento di dieci volte rispetto alla loro introduzione nel 1996. Si tratta di un numero superiore altotale dei coltivatori e dei seminativi dell’Unione Europea.

Quanti agricoltori coltivanoOGM nel mondo?

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I primi dieci Paesi che utilizzano colture OGM hanno colti-vato complessivamente più di 1 milione di ettari nel 2013:

Per la prima volta, a partire dal 2012, i Paesi in via di sviluppo hanno coltivato più OGM rispetto ai Paesi industrializzati.

Il Brasile, ad esempio, ha esteso in maniera esponenziale lesue colture OGM e ha avuto l’incremento maggiore di areecon colture biotecnologiche rispetto a qualsiasi altro Paese.L’aver adottato in modo così massiccio gli OGM ha contribuito all’autosufficienza del Brasile, che riesce così asoddisfare l’elevata domanda interna e per l’esportazione.

Quali sono i Paesi leadernella coltivazione di OGM?

USA69.5

Brasile36.6

Argentina23.9

Canada11.6

India10.8

Cina4.0

Paraguay3.4

Pakistan2.8

Sudafrica 2.9

Uruguay1.4

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Le principali colture OGM, in termini di ettari, sono la soia, ilmais, il cotone e il colza (canola). Altri tipi di colture OGM approvate e coltivate nel mondo includono la barbabietola dazucchero, l’erba medica, la papaya, la zucchina, il pioppo, ilpomodoro, la banana, il peperone, la patata, il riso e diversefloricole ornamentali.

Quali tipi di OGM sonocoltivati nel mondo?

Chiaramente la tecnologia è essenzialeper l’aumento della produttività in mododa assicurare la sostenibilità in manierapiù equa (…). La biotecnologia giocapertanto un ruolo fondamentale in questa prospettiva. Gli organismi geneticamente modificati sono parte integrante della biotecnologia e sicura-mente hanno un enorme potenziale.

Daniel GustavsonVice Direttore Generaledella FAO

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OGM – Coltivazione a livello globalesuddivisa per anno dal 1996

Stima del numero di colture OGM nel mondo

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2013

2014

2015

Soia Mais Cotone Colza

SoiaMaisCotone Altro Riso Colza Patate

Fonte: James, C. (2012)

Fonte: Stein, A. & Rodriguez-Cerezo, E. (2010) International trade and the global pipeline of new GM crops. Nature Biotechnology 28, 23-25

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OG

M

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SOIA: 81%

93% negli USA, 100% in Argentina, 88% in Brasile

COTONE: 81%

94% negli USA, 93% in India, 80% in Cina

MAIS: 35%

88% negli USA, 75% in Brasile

COLZA: 30%

93% in US, 97.5% in Canada

Tassi di adozione di coltureOGM a livello globale

Nel 2012 il valore di mercato globale delle sementi biotecno-logiche è cresciuto del 10% rispetto al 2011, fino a raggiun-gere la quota di 14,8 miliardi di dollari, corrispondente al 35%del mercato globale di sementi, che raggiunge la quota di 34 miliardi di dollari.

Mercato biotecnologicosuddiviso per tipo coltura

Mais 56%

Soia 32%

Cotone 9%

Colza 3%

Totale = $14.84 milliardi $

2012

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La maggior parte delle colture OGM oggi in commercio ha sviluppato tratti di tolleranza agli erbicidi (59%), di resistenza ai parassiti (15%) o entrambi (26%). Altre caratteristiche geneticamente modificate mirano a dare resistenza alle malattie, tolleranza della siccità, benefici per la salute e la nutrizione, una più lunga conservazione del prodotto (meglionota come shelf life) e un uso più efficiente a livello industriale.

Quali sono i miglioramentipiù comuni?

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Perché gli agricoltori ricorronosempre più alle colture OGMnel mondo?

Rendimentimaggiori

Salvaguardiadel suolo

Meno tempoper i controlli incampo e/omeno ricorsoagli insetticidi

Minor rischio diperdita dei raccoltiin caso di condizioniavverse come la siccità

Maggioriricavi perl’aziendaagricola

Possibilità di ricorrere apratiche colturali che nonprevedano o riducano lanecessità di arare il terreno, facendo cosìrisparmiare tempo e attrezzature

Miglioramento dellaqualità (ad esempio,si riscontra un bassolivello di micotossinenel mais OGM Bt)

Gestione più flessibile

Minor uso di agrofarmaci grazieal miglioramentodella lotta contro le piante infestanti e i parassiti

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Owen PatersonSegretario di Statoall’Ambiente dellaGran Bretagna

La futura generazione diOGM offre le più grandiopportunità per migliorarela salute umana.

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Chi sviluppa la tecnologia?

Crescente impegno di Cina, India, Brasile e altre nazioni emergenti

Istituzioni pubbliche e Partnership Pubblico Privato (PPP)

Quali sono i prodotti sviluppati?

OGM di prima generazione: resistenza agli insetticidi e tolleranzaagli erbicidi

OGM di prossima generazione: attenzione al valore nutrizionale, resistenza agli agenti di stress, resistenza alle malattie

Nuove colture: enfasi sullo sviluppo di colture specifiche per i paesiin via di sviluppo

Nuove caratteristiche geniche: mitigazione del cambiamento climatico e adattamento

Nuove tecniche

Una promettente prospettivadi Ricerca & Sviluppo (R&S)

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Quali sono le caratteristiche geniche richieste?

Tolleranza allo stress biotico e abiotico (tolleranza al freddo, alla siccità e alla salinità)

Efficienza di utilizzo dell’azoto

Controllo della fertilità

Miglioramento della qualità della granella

Modifiche nel contenuto di olio, zucchero e amido(come, ad esempio, una soia altamente oleica che contenga meno grassi insaturi)

Qualità delle proteine e composizione chimica degliaminoacidi

Contenuto di vitamine

Qualità nutrizionali

Aroma e qualità dopo il raccolto

Allergenicità ridotta

Caratteristiche per la lavorazione industriale

Amilasi per la produzione di etanolo

Una promettente prospettivadi Ricerca & Sviluppo (R&S)

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Europa

LO SITUAZIONEGIURIDICA DELLECOLTURE, DEGLIALIMENTI E DEI MANGIMI GENETICAMENTEMODIFICATI IN EUROPA

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Prof. Anne GloverConsulente Capo Scientifico dell’UE

Che si parli di cellule staminali, ditecnologia OGM o di qualsiasi cosasia, ci sono delle evidenze. Quelloche non è chiaro della faccenda èquando e perché le persone nonsiano interessate all’evidenza e aifatti e prendano decisioni sulla basedi punti di vista filosofici o etici,qualsiasi essi siano.

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Tutte le piante geneticamente modificate, utilizzate come alimenti o ingredienti di alimenti, mangimi, fibre e combusti-bile devono essere sottoposte a una rigorosa analisi che neverifichi la sicurezza. Tale analisi è parte integrante della pro-cedura di autorizzazione alla commercializzazione degli OGM.

Nell’UE questo compito spetta all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), il cui gruppo di esperti scientificiindipendenti collabora da vicino con le autorità nazionali chesi occupano della sicurezza alimentare. La sicurezza degliOGM viene affrontata e valutata su due livelli: le modalità diproduzione e le nuove caratteristiche geniche che derivanodalla modificazione genetica. L’obiettivo è assicurare che iprodotti geneticamente modificati siano sicuri per il consumoumano e animale almeno quanto quelli convenzionali.

Come affronta l’Unione Europea(UE) il problema della sicurezzadei prodotti geneticamentemodificati?

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La legislazione specifica riguardo agli OGM stabilisce l’iter per laloro approvazione e garantisce che tutti i prodotti geneticamentemodificati messi sul mercato europeo sono sicuri quanto i prodotti convenzionali.

1. La valutazione del rischio viene fatta seguendo una procedura caso per caso e graduale.

2. Quando l’EFSA completa la valutazione della sicurezza per l’ambiente,l’uomo e gli animali, la sua opinione scientifica costituisce la base per una

Proposta di Decisione da parte della Commissione Europea.

3. Gli stati membri votano la Proposta della Commissione Europea.

4. Una volta approvata la proposta, gli OGM vengono sottoposti a monitoraggio, tracciabilità ed etichettatura: i piani di monitoraggiodevono essere approvati prima che il prodotto venga commercializzato;

la tracciabilità, invece, è assicurata dall’etichettatura e da tutti gli attiamministrativi lungo l’intera filiera alimentare.

5. Informazione del pubblico: il pubblico è tenuto informato per tutta la durata dell’iter di approvazione.

Con un quadro normativo di questo tipo in vigore, gli OGM sono atutti gli effetti uno dei prodotti alimentari più controllati della storia.Sorprendentemente, alcuni prodotti comunemente consumati sularga scala, come il caffè, potrebbero non ricevere l’autorizzazioneal commercio, se dovessero essere valutati seguendo un procedi-mento simile. Nonostante ciò, le persone continuano tranquilla-mente a consumare caffè perché i benefici della bevanda hannouna rilevanza maggiore dei rischi (percepiti).

Qual è l’iter per approvare gli OGM nell’UE?

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Fino a marzo 2013, in Europa è stata autorizzata l’importazione e la lavorazione di alimenti o mangimi di 48 piante OGM.

Si tratta, nella maggior parte dei casi, di mais OGM, ma l’autorizzazione riguardava anche soia, colza, barbabietola dazucchero e cotone.

Quali OGM possono essere importati nell’UE?

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Nell’UE è possibile coltivare solo due tipi di colture OGM esolo uno di questi, il mais Bt MON810, è attualmente coltivato in alcune parti d’Europa. Fu approvato nel 1998 eaiuta a controllare i parassiti. Molti Stati membri hanno bandito, con provvedimenti discutibili dal punto di vista legale,la coltivazione di uno o entrambi di questi OGM in possessodell’autorizzazione UE, ma la Corte Europea di Giustizia hacontestato queste forme di messa al bando. I contadini al difuori dell’UE possono invece coltivare molte più varietà OGMdi quelle approvate al suo interno.

Quali tipi di OGM possonoessere coltivati nell’UnioneEuropea?

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I costi per le aziende richie-denti aumentano a causa dellagrande mole di studi richiesti e

variano da 7 a 15 milioni dieuro per tipo di OGM.3

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Fonti: James, C. 2013, Ministero dell’Agricoltura, Spagna 2013

Statistiche relative agliOGM coltivati nei Paesi UE

Spagna136 962 ettari di Mais Bt

Portogallo9278 ettari di Mais Bt

Repubblica Ceca3080 ettari Mais Bt

Romania217 ettari di Mais Bt

Slovacchia189 ettari di Mais Bt

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La Spagna è il principale Paese dell’UE a coltivaremais OGM Bt, in particolare quello resistente allapiaga della piralide del mais, che può causareperdite fino al 30% del raccolto. Nel 2013, il 32%del mais coltivato in Spagna è stato OGM.4 I dati ufficiali del Ministero dell’Agricoltura mostrano comesi sia raggiunto il dato storico di 136 962 ettari coltivati con OGM, che nel 2012 costituivano solo il19% del totale.5

Grazie alla coltivazione di mais Bt, nel 2012 i coltivatori spagnoli hanno ottenuto un marginelordo aggiuntivo di più di 11 milioni di euro. Ciò significa che ogni ettaro di terra ha avuto un incremento di 95 €, secondo uno studio del 2012pubblicato dallo Spanish Journal of Agricultural Research.6

I vantaggi della coltivazionedi mais OGM in Spagna

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L’etichettatura dei prodotti è obbligatoria nell’UE per tutti icibi prodotti con, contenenti e ottenuti da piante OGM,quando tali prodotti sono presenti ingredienti OGM in unapercentuale superiore allo 0,9%. Questo permette ai consumatori di compiere una scelta informata, a patto che ifornitori diano loro questa possibilità mettendo in vendita taliprodotti. I prodotti ottenuti da animali allevati con mangimiOGM, una pratica comune nell’UE, non richiedono invecel’etichettatura. La soglia dello 0,9% è stata stabilita dai politici e non ha alcun fondamento scientifico, non essendosupportata da scoperte o fatti. Nei Paesi in cui la coltivazionedi OGM è permessa, i coltivatori possono scegliere se coltivare secondo metodi biologici, OGM o convenzionali apatto che si rispettino misure di coesistenza, che si sono dimostrate a tutti gli effetti molto efficaci.

Ad esempio, la Spagna coltiva con buoni risultati mais OGMaccanto a piante tradizionali da ormai 16 anni; le misure dicoesistenza adottate, semplici, efficaci e basate su datiscientifici, consentono così ai coltivatori spagnoli di benefi-ciare di qualsiasi metodo tecnologico o produttivo che megliosi adatti alle loro esigenze.

Come viene garantita la libertàdi scelta dei consumatori e deicoltivatori?

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I risultati e le domande di alcuni sondaggi effettuati sul tema sono fuorvianti: infatti, se si chiede alle persone di indicare il grado di preoccupazione relativo all’uso della tecnologia in agricoltura si registre-ranno ovviamente livelli elevati di paura. Un recente meta-sondaggiosvedese ha però scoperto che molti sondaggi europei sul tema dellabiotecnologia si sono focalizzati eccessivamente sui rischi.7 Al contrario,i sondaggisti d’opinione più affidabili non usano questi metodi fuorvianti,ma si limitano a chiedere alle persone di fare una classifica delle propriepreoccupazioni piuttosto che suggerire quali dovrebbero essere.

Questo è proprio quello che ha fatto l’Eurobarometro nel 2010, che hachiesto a 16000 europei di dire “con parole proprie quali sono le primecose che vengono in mente quando si pensa a possibili problemi o rischi associati al cibo e alle bevande”. Solo l’8% degli europei si èdetto spontaneamente preoccupato della presenza di OGM neglialimenti.8

Inoltre, uno studio tedesco del 2013 ha scoperto che le giovani genera-zioni sono molto più aperte e positive riguardo alla tecnologia OGM rispetto alle vecchie generazioni.9

Le domande sugli OGM poste al di fuori dal contesto non riescono a valutare realmente cosa pensa l’opinione pubblica: un altro sondaggiodell’Eurobarometro sulla biotecnologia svolto nel 2006, infatti, ha evidenziato come le persone siano più disponibili a comprare prodottiOGM se a essi sono associati alcuni benefici, quali ad esempio degli incentivi economici, meno residui di agrofarmaci o cibi più sani.10

Una grande percentuale di persone riconosce che utilizzare OGM abbiaalcuni vantaggi: secondo un sondaggio del 2010 sull’agricoltura dell’Euro-barometro, infatti, il 77% degli europei ritiene che l’UE dovrebbe incoraggiare i suoi coltivatori a beneficiare dei vantaggi offerti dall’uso della biotecnologia in agricoltura.11

Molti sondaggi suggeriscono però anche una scarsa conoscenza deglialimenti OGM. Un consumatore è molto più cauto quando non disponedell’esperienza diretta o di prove verificabili. In un recente sondaggio, il34% degli europei ha riscontrato un evidente deficit d’informazione sugliOGM: ciò significa che non sono ancora riusciti a farsi un’opinione personale precisa sul tema.12

Che cosa pensano glieuropei degli OGM?

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Il progetto di ricerca dell’UE denominato ConsumerChoice haanalizzato il reale comportamento d’acquisto dei consumatoriquando viene loro data l’opportunità di scegliere tra cibi OGMo non OGM. Il progetto ha scoperto che le risposte date daiconsumatori ai questionari sui cibi OGM non costituivano inrealtà una guida affidabile sul comportamento adottato nelmomento dell’acquisto. Infatti, il rapporto è giunto alla conclusione che gli europei sono portati all’acquisto di alimenti OGM se sono presenti sugli scaffali e se sono riportate indicazioni chiare sull’etichetta.13

Il comportamento d’acquistodel consumatore

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I giovani coltivatori abbracciano l’innovazione

AGRICOLTORI NEL MONDO

Nome: Felipe Gatto

Professione: coltivatore di soia

Paese: Brasile

Formazione: Felipe appartiene a quel nuovo gruppo di coltivatori giovani e istruiti che in Brasile stanno tornando nelle aziende agricole difamiglia. La sua generazione guarda in maniera positiva ai progressi chevengono dall’industria agronomica, perché rendono le aziende redditiziee sostenibili permettendo così anche ai loro figli di fare esperienza diretta di quanto sia bello e appassionante praticare l’agricoltura nellepianure brasiliane.

Sfide: incidenza delle malerbe.

Opportunità: il 20% dei semi di soia coltivati nella sua azienda sono stati sviluppati grazie alla biotecnologia.

Di speciale importanza sono i semi di soiaresistenti agli erbicidi (glifosate).

“Poiché il glifosate distrugge efficacemente molte piante infestanti senza danneggiarequelle della soia, nei tre anni precedenti abbiamo adottato la rotazione degli appezzamentiper diminuire l’incidenza delle

malerbe”.

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Comm

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LE COLTURE OGME GLI SCAMBICOMMERCIALI

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L’UE importa quello che non può o non riesce a coltivare persoddisfare il proprio fabbisogno e si attesta così come il principale importatore di prodotti agricoli, composti in maniera sostanziale e crescente da colture OGM.

La dipendenza europea dalle importazioni è particolarmentealta per quanto riguarda la soia, poiché la produzione in-terna dell’UE copre solo il 7% della domanda. La soia sonouna delle derrate con il maggior apporto di proteine ed èusata principalmente per nutrire gli animali da allevamento,mentre la lecitina di soia è usata in molti prodotti alimentarilavorati. Per quanto riguarda il cotone, invece, l’UE dipendequasi totalmente dalle importazioni di prodotti finiti.

Perché l’UE importa colture OGM?

Owen PatersonSegretario all’Ambientedella Gran Bretagna

L’Europa ottiene enormibenefici dai prodotti OGMcoltivati nel resto delmondo.

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Le principali importazioni agricole dell’UE-27

Mais 1 542

Colza 1265

Preparazioni alimentari 1223

Pollame 1036

Carne bovina

disossata 998

Caffè

8 389

Farina di soia 6 422Semi di soia 4 732

Semi di

cacao 3 695

Banane

2 854

Olio grezzo

di palma

2 805

Tabacco

1 923

Vino

1 663

Zucchero di

canna 1581

IMPORTAZIONI TOTALI:

98 MILIARDI DI €

IN EVIDENZA LE

PRIME 14 CATEGORIE

(42% DEL TOTALE)

Dati forniti in milioni di euroFonte: DG Agricoltura e Sviluppo Rurale (2012), Agricultural tradein 2011: the EU and the world (Gli scambi commerciali nel settoreagricolo nel 2011: l’UE e il mondo), Commissione Europea

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Nei principali Paesi esportatori nell’UE, quelli dell’America Settentrionale e Meridionale, gli OGM sono ormai diventati lostandard per molti prodotti commercializzati, perché gli agricoltori hanno scelto di coltivare le varietà OGM. Il Brasile,ad esempio, si pone in cima alla lista dei fornitori dell’Europa,seguito dagli USA e dall’Argentina. E’ diventato sempre più costoso e difficoltoso per gli attori della filiera del cibo e deimangimi ottenere partite certificate di prodotti privi di OGM,poiché questa segregazione non è motivata da alcuna preoccupazione oggettiva per la salute e la sicurezza. Di conseguenza, i principali attori della distribuzione hanno abbandonato l’ostracismo nei confronti dei mangimi OGManche per il pollame.14

Devono essere proprio importati i prodotti OGM?

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Nonostante la sua dipendenza dalle importazioni, nell’UE cisono ostacoli al commercio che hanno già portato all’inter-ruzione degli scambi commerciali e all’aumento dei prezzi peralcuni prodotti agricoli fondamentali. Il sistema di autorizzazione dell’UE è molto più lento di quello dei Paesi esportatori e, persino quando si stabilisce che un prodotto è sicuro, occorrono ancora molti mesi e numerose procedure amministrative prima che questa varietà possa essere effettivamente importata. Di conseguenza, se si sospetta cheuna spedizione di prodotti contenga tracce di colture OGM nonancora approvate nell’UE quest’ultima è rispedita nei Paesi diorigine. Il costo totale d’incidenti di percorso di questo genereper l’economia europea, secondo un rapporto pubblicato dalla Commissione Europea, potrebbe aggirarsi intorno ai 9.6 miliardi di € per anno.15

I ritardi che si accumulano nel percorso di approvazionedegli OGM a livello europeo non sono però attribuibili aquestioni di sicurezza: in definitiva, le varietà di colture inattesa di autorizzazione sono state sottoposte a un esamedi valutazione della loro sicurezza a livello dell’UE e la maggior parte di esse è stata approvata in molti Paesi terzi cheseguono procedure simili.

La mancanza di un’implementazione tempestiva dellepolitiche dell’UE per quanto concerne le colture biotecno-logiche rende molto difficile fare qualsiasi previsione sulla tempistica dell’autorizzazione. Non essendoci prevedibilità inEuropa, l’industria alimentare, i commercianti di materie prime egli allevatori di bestiame dovranno così affrontare sfide ancorpiù grandi in futuro.

Quali sono le conseguenzedella normativa europea sugliscambi commerciali?

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E’ molto difficile e costoso distinguere le diverse varietà dellastessa coltura, quando queste sono spedite e lavorate. Cosìcome per tutti gli altri aspetti relativi all’agricoltura, avere unprodotto puro al 100% è un risultato impossibile da raggiun-gere. Nello stesso modo in cui è possibile trovare un granellodi sabbia nella lattuga, ci potrebbe essere “una bassa presenza” (LLP) di una data varietà OGM in una partita di prodotti. Se si dovesse scoprire che quel granello appartiene adelle varietà non ancora autorizzata nell’UE, l’intera spedizionesarebbe illegale dal punto di vista tecnico e non le sarebbepermesso entrare nell’UE.

Il principio della “tolleranza zero” in vigore nell’UE è in contra-sto con la realtà, che vede una presenza sempre maggiore divarietà OGM sul mercato mondiale.

Cosa s’intende con “tolleranzazero” e perché non è unapossibilità realistica?

Sono state rilasciate circa 2500 autoriz-zazioni dai governi di varie nazioni delmondo per prodotti OGM. In Europa,però, solo 48 sono stati autorizzati, mentre ce ne sono 74 che stanno affrontando l’iter di autorizzazione

dell’UE.

{{

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Jack BoboConsigliere Capo del Dipartimento di Stato USAper le Biotecnologie

L’industria europea del bestiame è sorrettadall’uso di mangimi geneticamente modifi-cati, e gli organismi OGM sono ampia-mente utilizzati anche nella produzione diformaggio, vino e birra. Dobbiamo quindiassicurarci di dare ai consumatori tutte leinformazioni necessarie, e anche avere ilcoraggio di dire che “hai consumato birra,vino e formaggio prodotti a partire da OGMper tutto questo tempo e stai bene”.

40

L’UE dovrebbe gestire le richieste di approvazione in manierapiù efficiente, in linea con le tempistiche previste dalla sualegislazione e con l’aumento degli OGM approvati nel mondo.E’ necessario introdurre “soluzioni tecniche” per i cibi e lesementi contenenti piccole tracce di OGM non ancora approvati dall’UE a beneficio di una maggiore chiarezza legislativa sull’implementazione del principio della “tolleranzazero”. L’UE dovrebbe impegnarsi a cooperare a livello internazionale per trovare soluzioni sostenibili al problemadella “bassa presenza” di OGM dimostratisi già sicuri inprodotti fondamentali che non abbiano ricevuto ancora l’autorizzazione all’importazione.

Quali sono le soluzioni?

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Sicurezza alim

entare

LE COLTUREOGM E LA SICUREZZAALIMENTARE

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Circa un miliardo di persone soffre di fame cronica e quasidue miliardi di persone sono ciclicamente interessate dal fenomeno dell’insicurezza alimentare a causa di livelli variabilidi povertà. Questi ultimi non hanno sempre il denaro sufficiente per comprare cibo nutriente e di qualità, oppure,se sono agricoltori di sussistenza, potrebbero non avere tuttigli anni un raccolto sufficiente per nutrire adeguatamente leloro famiglie. I dati recenti mostrano che a livello globale si registra una diminuzione del numero di persone che soffronola fame e la malnutrizione; tuttavia, la sfida rimane, poichésempre più persone abbandonano le aree rurali per stabilirsiin città dove fanno affidamento sul surplus della produzioneagricola.

Quanto è grande la minacciadell’insicurezza alimentareglobale?

Maciej J. NaleczDirettore del Dipartimentodi Scienze di Base dell’UNESCO

La biotecnologia è una scelta obbligata per l’Africa se vuole iniziare a investire nella ricerca esviluppo. Offre non solo incredibilipossibilità di ricerca, ma anche applicazioni pressoché infinite,cruciali per lo sviluppo.

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44

10

9

5

6

7

8

4

3

2

Paesi Sviluppati

3 miliardi1960

6 miliardi2000

9 miliardi2050

1

1960

1970

1980

1990

2000

2010

2020

2030

2040

2050

0

Pop

olaz

ion

e in

mili

ardi

Crescita della popolazione,livello attuale e proiezioni1960-2050

Paesi in Via di Sviluppo

Totale

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Nel 2050 la popolazione della Terra raggiungerà la quota di 9 miliardi di persone; anche i consumi stanno cambiando e sinota un aumento della domanda di carne. Per soddisfare taledomanda è necessario raddoppiare la produzione di cibo neiPaesi in via di sviluppo. La FAO stima che le forniture globalidi cibo devono aumentare del 70% e, nello stesso tempo,occorre evitare lo sfruttamento eccessivo dei terreni agricoli eproteggere l’ambiente: il 30% della terra coltivata nel mondoè già scomparso e il cambiamento climatico ha già fattoperdere ai coltivatori dei Paesi in via di sviluppo il 10-15%della loro produttività.16

Perché abbiamo bisogno di produrre di più e meglio?

Si deve produrre più cibo utilizzando meno terra (FAOSTAT)

1960 1980 2000 2020

3 miliardi 4.4 miliardi 6 miliardi 7.5 miliardi

Popolazione in miliardi

Seminativi per persona (ettari)

4.3

1980

3.0

2.21.8

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L’80% della produzione di cibo dovrà derivare dall’intensifica-zione, sotto forma di aumento dei rendimenti e dell’efficienza di utilizzo dei terreni. All’inizio del 2013, ottanta Ministri dell’Agricoltura hanno firmato un comunicato in cui si rilevava ilbisogno di un “agricoltura sostenibile e della sua intensifica-zione”.17 Ciò significa coltivare di più con meno risorse: menoterra, meno fattori di produzione, meno acqua e meno energia.Fare buon uso della biotecnologia moderna è un modo per ridurre la pressione su queste risorse. Ad esempio, le colturebiotecnologiche possono aumentare i rendimenti e permetteredi utilizzare i terreni in un modo più sostenibile: si noti che: i rendimenti possono essere aumentati del 6-30% sullostesso appezzamento di terra.18

Come possono le coltureOGM essere d’aiuto perun’agricoltura sostenibile?

46

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Avendo costatato il loro potenziale nel migliorare la vita, l’industria biotecnologica e i centri di ricerca pubblica stanno studiando il modo per sviluppare le varietà biotecnologiche d’importanti colture fondamentali come la manioca, le banane, il sorgo e il mais.• Progetto Golden Rice: il riso arricchito con la vitamina A

si appresta a ricevere l’approvazione al commercio nelle Filippine ed è stato sviluppato per prevenire malattie come lacecità, causata proprio dalla carenza di vitamina A.19

• Progetto BioCassava Plus: contribuisce a migliorare la qualitànutritiva della manioca, la fonte primaria di calorie per più di250 milioni di persone nell’Africa subsahariana.20

• Progetto Africa Biofortified Sorghum: si occupa di sviluppareuna qualità di sorgo che sia più nutriente, più facilmente digeribile e più ricca di amminoacidi, vitamine, ferro e zinco.Il sorgo è il quinto cereale per importanza e costituisce il principale alimento della dieta di più di 500 milioni di persone.21

• Water Efficient Mais for Africa (WEMA): si occupa di sviluppare una qualità di mais tollerante la siccità, che è l’alimento base per più di 300 milioni di Africani.22

Progetti biotecnologici per lo sviluppo

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Nel 2012 le aree coltivate con colture OGM nei Paesi emergentie in via di sviluppo hanno per la prima volta superato quelle deiPaesi industrializzati. Più del 90% dei coltivatori di prodottiOGM nel mondo, 18 milioni, è costituito da agricoltori di pic-cole aziende con risorse limitate nei Paesi in via di sviluppo.Nel 2011, il 51,2% dei proventi dell’industria agricola globaleapparteneva ai Paesi in via di sviluppo, principalmente graziealla coltivazione di semi di soia e cotone OGM.23

Con il ricorso agli OGM si possono sviluppare velocemente colture migliori con nuovi geni che meglio si adattino alle diverse esigenze dei coltivatori locali. Le sementi con alte prestazioni possono essere utilizzate molto più facilmente esono anche un modo veloce ed efficace per permettere agliagricoltori dei Paesi in via di sviluppo di guadagnare di più.

Quanti coltivatori nei Paesiin via di sviluppo coltivanoOGM?

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La riluttanza dell’UE nei confronti dell’adozione della bio -tecnologia e dell’importazione di piante OGM ha già avuto effetti rilevanti sui Paesi in via di sviluppo. Ciò è evidente se siconsidera la diffusione di paure infondate nell’UE e un approccio normativo molto cauto che evoca l’interruzionedegli scambi commerciali e aumenta i prezzi degli alimentinel mondo. La combinazione di questi fattori tende così adavere le conseguenze più pesanti sui consumatori dei Paesi invia di sviluppo.

Quali influenze hanno lepolitiche dell’UE sugli OGMsui Paesi in via di sviluppo?

49

Dr. Felix M’mboyiResponsabile del Forum Africano sulle Biotecnologie

Il ricco Occidente può permettersi illusso di scegliere quale tecnologiautilizzare per le proprie colture; nonostante ciò, la sua influenza e suscettibilità stanno negando a moltepersone dei Paesi in via di sviluppo diaccedere a queste tecnologie che potrebbero portare ad un’abbon-danza di risorse alimentari. Questaipocrisia e arroganza deriva dal lussodi chi ragiona a stomaco pieno.

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La biotecnologia e la comunità localeNome: Karim Traoré

Professione: coltivatore di cotone

Paese: Burkina Faso

Formazione: Karim ama l’agricoltura da quando è piccolo e crede chele moderne pratiche di agricoltura aumenteranno i guadagni degli agricoltori e permetteranno loro di fornire i servizi necessari per soddisfare bisogni basilari quali la salute, l’educazione e il cibo per leproprie famiglie.

Sfide: condizioni di siccità e il bisogno di utilizzare ripetutamente gliagrofarmaci, che implica molto lavoro fisico e alti costi.

Opportunità: aumento del 30% del raccolto di cotone dopo l’impiego dicotone OGM e riduzione del ricorso agli agrofarmaci. In futuro vorrebbecoltivare cereali OGM resistenti alle malattie e tolleranti la siccità.

“Abbiamo avuto un problema con i parassiti nel 1987-1988. Quello è stato

l’anno in cui i coltivatori hanno fatto ricorso agli agrofarmaci fino a 18 volte. E a partire da quell’anno,quando si coltiva cotone, lo si semina e si ha paura, non si riesceneanche a dormire, perché non sipuò mai sapere se si sarà in grado

di far fronte ai parassiti. Ma con gliOGM, quando si pianta qualcosa si

possono dormire sonni tranquilli.”

AGRICOLTORI NEL MONDO

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Ambiente

LE COLTUREOGM E L’AMBIENTE

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L’agricoltura utilizza circa il 70% dell’acqua dolce mondiale, occupa quasi il 40% di tutte le terre (12% per le coltivazioni e27% per i pascoli) ed è responsabile del 14% delle emissioniglobali di gas serra.24

L’agricoltura ha anche contribuito significativamente alla perditadella biodiversità, alla degradazione del suolo, al riscaldamentoglobale e all’inquinamento delle acque.

Qual è l’impatto ambientaledell’agricoltura?

L’uso dei terreni per l’agricoltura ha un notevole impatto sullabiodiversità. Nello stesso tempo, però, occorre dare da mangiarea una popolazione mondiale in costante crescita, cercandoanche di utilizzare meno terra e rispettando l’ambiente. Questorichiederà investimenti massicci e l’uso di tutte le tecnologiedisponibili. Se un aumento di produttività delle terre disponibiliriuscirà a soddisfare tale domanda, ci sarà di conseguenza unapressione minore a estendere le terre coltivate ad altri terreni. Le colture OGM possono, infatti, incrementare i rendimenti del6-30% sulla stessa superficie, evitando di arare altri terreni checostituiscono ora un vero e proprio paradiso per la biodiversità.

Come può l’aumento deirendimenti delle colture OGMaiutare l’ambiente?

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Il ricorso a colture OGM può ridurre le emissioni di gas serraassociate all’uso di fertilizzanti, di combustibili e all’aratura deiterreni.

Poiché le varietà di colture biotecnologiche resistenti agli insettisono in grado di proteggersi autonomamente dai danni causatidagli insetti, si può ridurre l’uso di combustibile per i trattori grazie al minor ricorso alla distribuzione di fertilizzanti e di agrofarmaci. Inoltre, i nitrati associati ai fertilizzanti, hanno ungrande impatto sul riscaldamento globale.

Le colture resistenti agli erbicidi rendono più agevole il controllodelle malerbe, giacché si riduce o si elimina del tutto l’aratura eil dissodamento. In Argentina e negli USA l’uso di semi di soiaresistenti agli erbicidi ha ridotto del 58% il numero di operazionidi dissodamento necessarie.25 La semina diretta o con ridotto ricorso al dissodamento contribuisce alla cattura del carbonioda parte di suoli arricchiti di sostanza organica, mentre una diminuzione dell’aratura dei terreni può ridurre le emissioni diCO2, grazie al risparmio sull’uso di carburante.

Qual è l’impatto delle colture OGM sul cambiamento climatico?

Le emissioni di gas serranell’agricoltura statunitensesono già state enormementeridotte dal 1980: -36% per

il mais, -22% per il cotone e-49% per la soia.26

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Si stima che entro il 2030 circa la metà della popolazione mondialesoffrirà per le tensioni legate all’approvvigionamento di acqua.Perciò, un’agricoltura che adotti politiche di conservazione delsuolo, facendo un ricorso ridotto o eliminando le pratiche di ara-tura, e che allo stesso tempo utilizzi colture OGM, è molto importante per un uso più efficiente dell’acqua, poiché inquesto modo si riesce a trattenere meglio l’umidità del terreno.

Nei luoghi in cui gli agricoltori devono adattarsi alla scarsità diacqua, la biotecnologia può aiutare a produrre di più conminor consumo di acqua. Negli USA, dove la siccità ha colpito leprincipali terre a vocazione agricola nell’estate del 2012, è stata inserito un nuovo tipo di mais tollerante al siccità, che ha permessoai contadini di produrre di più utilizzando meno acqua.

Qual è il contributo delle colturebiotecnologiche alla riduzionedel consumo di acqua?

Fonti principali:Brookes G & Barfoot P (2013). Key environmental impacts of global genetically modified (GM) crop use 1996–2011. GM Crops and Food: Biotechnology inAgriculture and the Food Chain , 4:2. http://dx.doi.org/10.4161/gmcr.24459

55

• Nel periodo 1996-2011:> Gli agricoltori hanno risparmiato l’8,9% dei prodotti per la

protezione delle piante, che equivale a una riduzione di 474 milioni di kg di agrofarmaci.

> La riduzione di carburanti ha raggiunto i 5 471 milioni di litri.• Le colture OGM hanno aiutato a una riduzione delle emissioni di

gas serra che equivalgono a togliere 10,2 milioni di macchinedalle strada.

• La Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertifica-zione (UNCCD) stima che entro il 2050 la metà degli attualiseminativi sarà inutilizzabile.

?LO SAPEVI

CHE?

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AGRICOLTORI NEL MONDO

I benefici degli OGM in Europa

Nome: Maria Gabriela Cruz

Professione: coltivatore di mais

Paese: Portogallo

Formazione: Gabriela appartiene alla quarta generazione di agricoltoridell’azienda di famiglia. Ha una laurea in scienze agrarie e ha iniziato apraticare un’agricoltura sostenibile.

Sfide: aggressione dei parassiti, erosione del suolo e necessità di risparmiare acqua.

Opportunità: il mais biotecnologico riesce a far fronte al problema deiparassiti e riduce l’uso di insetticidi eliminando tre applicazioni.

“Le colture OGM sono un modo per permettere ai coltivatori di continuare a

coltivare le proprie terre in Europa.Se non possiamo più utilizzare

colture OGM, saremo meno competitivi e dovremo importarepiù alimenti, ricorrendo anche a pratiche agricole meno sostenibili.”

56

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Innovazione

LE COLTURE OGM E L’INNOVAZIONE

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59

L’agricoltura ha un grandissimo impatto sull’ambiente ed èfondamentale per far fronte alle sfide poste dall’aumentodella popolazione. E’ questo il motivo per cui sostenere l’innovazione nel sistema agricolo è essenziale per avere rendimenti migliori con un minor impatto sull’ambiente. La biotecnologia in agricoltura si trova in una posizione vantaggiosa per affrontare questa sfida: gli investimenti inquesta tecnologia hanno già aiutato più di 17 milioni di agricoltori in tutto il mondo.

La modificazione genetica delle piante è uno degli strumentiper intensificare la produzione delle colture in modo sostenibile usando meno terreni, acqua ed energia. Le colture OGM usate oggigiorno e le nuove varietà sviluppate creeranno più opportunità per gli agricoltori chepotranno quindi usare le risorse in maniera ecosostenibile.

Perché è necessaria l’innovazione in agricoltura?

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• 3 su 6 delle più grandi aziende agricole biotecnologichesono europee.

• Le 10 aziende principali del settore investono ogni annocirca 2,25 miliardi di $ (il 7,5% del fatturato) per lo sviluppodi nuovi prodotti.27

• In media, occorrono 13 anni e 136 milioni di dollari primache un prodotto biotecnologico arrivi sul mercato.28

60

I diritti di proprietà intellettuale (DPI) assicurano a coloro che sioccupano dello sviluppo di nuove tecnologie, appartengano essial settore pubblico o privato, una ricompensa per i propri investimenti e per l’impegno, assicurando così loro di continuarea investire in nuove tecnologie e in prodotti innovativi. I diversiprofitti economici e societari ottenuti dalle innovazioni biotec-nologiche, perciò, dipendono fortemente dal sistema di DPI.

Così come avviene in ogni settore industriale dell’alta tecnologia, i sistemi di brevettazione assicurano un ritorno dell’investimento che sostiene il lungo e costoso processo di ricerca e sviluppo (R&S). Le nuove colture che garantiscono rendimenti maggiori e che hanno bisogno di meno acqua si basano su invenzioni esclusive. Affinché chi si occupa dellosviluppo di questi prodotti sia in grado di affrontare tutto il percorso che va dall’invenzione alla produzione fino all’accessoai mercati, occorre che si proteggano in modo adeguato le invenzioni per far sì che gli investimenti sostenuti durante l’interopercorso possano essere, anche solo in parte, recuperati.

Qual è il valore dei Diritti di Proprietà intellettuale e industriale(DPI) nel settore agricolo?

?LO SAPEVI

CHE?

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Sylvie BonnyIstituto Nazionale Franceseper la Ricerca Agronomica

La grande concentrazione di società ingrandi gruppi multinazionali esiste inmolti settori, così come la promozionedi nuove attività commerciali; i brevettiesistono da molto tempo per moltiprodotti che sono, in alcuni casi, di vitale importanza.

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La protezione del DPI incoraggia lo sviluppo e la crescita dell’in-novazione agricola, che include le biotecnologie, assicurandocosì la nascita di nuove invenzioni. Numerosi studi mostrano illegame esistente tra la proprietà intellettuale, la R&S, l’investi-mento e la crescita. I DPI contribuiscono ad aumentare i posti dilavoro, le entrate derivanti dalle tasse, la crescita del PIL e lacompetitività.

L’innovazione continua nelle biotecnologie agricole crea piùopportunità per permettere al settore di affrontare le grandi sfidedella società, come il cambiamento climatico e la variazione demografica, e, contemporaneamente, contribuisce al miglioramento della salute e alla crescita.

Il sistema di DPI che protegge questa continua innovazionerende possibile la condivisione della conoscenza e dellascienza alla base delle invenzioni. Brevettando un’invenzione, infatti, l’inventore è obbligato a rivelare tutte le informazioni chela riguardano in documenti che tutti possono poi consultare.Ogni volta che è registrato un brevetto, perciò, aumentano le informazioni scientifiche globali a disposizione. In questo modo,proteggere le invenzioni attraverso i brevetti consente di condividere un insieme d’informazioni e nuovi sviluppi scientifici e di prodotti alternativi competitivi, a beneficiodell’intera umanità.

Qual è il valore del DPIper la società?

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Sia le economie emergenti, sia quelle avanzate fanno semprepiù ricorso al sistema dei brevetti per facilitare la R&S nel settore biotecnologico e la commercializzazione di quei prodotti. La collaborazione tra le istituzioni pubbliche e le università, le PMI (piccole e medie imprese) e le grandi aziendesi basa spesso su accordi in cui una grande azienda ottiene lalicenza sui diritti di proprietà intellettuale di un’invenzione brevettata. Spesso è quindi la grande azienda che investe nelrischioso e costoso processo di approvazione da parte delleautorità competenti e nella commercializzazione di un prodotto.In questo modo, i DPI incoraggiano la collaborazione tra gli attori del settore biotecnologico e permettono la crescita ulteriore della R&S. Non è un singolo ente, ma piuttosto unacombinazione di università, istituzioni di ricerca nazionali neiPaesi sviluppati e in via di sviluppo e piccole e grandi aziendeprivate che si pongono insieme all’avanguardia dell’innovazione.

Chi si pone all’avanguardiadell’innovazione?

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Domande

Frequenti

LE CONTROVERSIE LEGATE AGLI OGM: DOMANDE FREQUENTI

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1. Gli OGM sono sicuri per la salute dell’uomo e per l’ambiente? Abbiamosufficienti conoscenze sui loro effetti dilungo termine?

Sì, esiste un ampio consenso scientifico circa la sicurezza deiprodotti OGM immessi sul mercato. Due rapporti della Commissione Europea che hanno esaminato 25 anni di ricerca sugli effetti delle colture OGM sulla salute e sull’am-biente non hanno mostrato alcuna evidenza scientifica cheassoci gli OGM con un aumento dei rischi rispetto alle piantee agli organismi naturali. Si stima che negli ultimi 17 anni centinaia di migliaia di persone abbiano consumato più di2000 miliardi di pasti contenenti ingredienti OGM senza chesia stato riscontrato alcun caso con effetti nocivi.

2. Il processo di approvazione degli OGMnell’UE è realmente affidabile?

La valutazione della sicurezza e il processo di approvazionedegli OGM sono rigorosi e prescritti dalla legge. Tutti gli alimenti e i mangimi OGM destinati alla vendita o alla coltivazione nell’Unione Europea sono soggetti a una valutazione di sicurezza che è svolta da scienziati indipendenti dell’EFSA – l’Autorità Europea per la SicurezzaAlimentare. Tuttavia, la decisione finale sull’autorizzazione rimane di competenza degli Stati membri, che votano le proposte della Commissione Europea.

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3. Perché le colture OGM sono brevettate?

L’innovazione agricola gioca un ruolo chiave nel potenziamentodella produttività agricola nel lungo periodo, dello sviluppo ruralee della sostenibilità ambientale poiché incoraggia la ricerca dinuove soluzioni. Per questa ragione, l’innovazione ha bisogno diessere sostenuta e protetta dai DPI (Diritti di Proprietà Intellettuale), di cui i brevetti sono la pietra angolare. La protezione di dati normativi e informazioni economiche confidenziali per le invenzioni biotecnologiche è importante persostenere lo sviluppo e il processo innovativo. Successiva-mente, una volta che il brevetto è depositato e riconosciuto, leinformazioni sul prodotto e sulla tecnologia utilizzata diventanodi pubblico dominio e permettono nuovi progressi scientifici perlo sviluppo di prodotti ulteriori. L’industria della scienza dellepiante è uno dei settori più impegnativi per la ricerca e sviluppo(R&S): si colloca tra le quattro principali industrie globali in termini di fatturato investito in R&S.

4. E’ vero che le aziende biotecnologichesono i principali beneficiari delle tecnologie OGM?

Gli agricoltori ottengono un utile diretto (il 12-21% in media)dalla coltivazione di OGM grazie a rendimenti maggiori dei raccolti e al minor ricorso agli agrofarmaci. Un recente studiomostra in quale misura la coltivazione di OGM sia stata vantag-giosa per gli agricoltori di tutto il mondo: dal 1996 al 2011, i ricavi degli agricoltori che hanno fatto ricorso alla biotecnologiaa livello globale sono stati di 98,2 miliardi di dollari, di cui 19,8 miliardi solo nel 2011, che ha comportato un aumento di130 dollari a ettaro a vantaggio dei coltivatori di OGM . In Europa, i coltivatori spagnoli di mais OGM hanno avuto un mar-gine lordo supplementare di più di 11 milioni di dollari rispetto al2012, cioè un margine lordo supplementare di 95 dollari a ettaro.

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Ad oggi, le aree coltivate con OGM nei Paesi emergenti e in viadi sviluppo sono più di quelle dei Paesi industrializzati. Più del50% delle colture OGM sono coltivate nei Paesi in via di sviluppo, il 90% delle quali da piccoli agricoltori con poche risorse a disposizione. Dei 38 Paesi che coltivavano OGM nel2012, 20 erano nazioni in via di sviluppo.

Perché 18 milioni di coltivatori di 27 Paesi decidono di utilizzarequeste colture che coprono 175 milioni di ettari in tutto ilmondo? La risposta non può che essere perché traggono benefici da questa tecnologia.

5. Le piante OGM sono fertili o gli agricoltori sono costretti a comprarenuovi semi ogni anno?

Tutte le piante OGM oggi in commercio finora sono fertiliquanto quelle naturali. Nonostante ciò, chi si oppone agliOGM sostiene che le aziende abbiano deciso di usare tecnologie “Terminator” (GURTS: Genetic Use Restriction Technologies) per impedire agli agricoltori di utilizzare nellestagioni successive i semi conservati. L’esistenza e la venditadel cosiddetto “seme terminator” è ormai diventata una vera epropria leggenda metropolitana.Non esistono, però, sementi di questo tipo in commercio e, atal proposito, non si dovrebbero confondere i GURTS con lesementi ibride. Adesso, la maggior parte degli agricoltori,specialmente nei Paesi sviluppati, preferisce comprare nuovesementi ogni anno perché hanno rendimenti migliori. Nel casodi alcune colture ibride come il mais e molte altre, comprarenuove sementi è l’opzione preferibile, poiché la risemina nondà gli stessi risultati. Questo non ha però impedito alle sementi ibride di dominare il mercato, persino nei Paesi in via di sviluppo come l’India.

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6. E’ vero che le colture OGM hanno realmente rendimenti maggiori?

Le colture OGM permettono ai coltivatori di proteggere e pre-servare i raccolti dai danni causati dai parassiti e dalle pianteinfestanti. A livello globale, nel periodo tra il 1996 e il 2011, lecolture OGM hanno contribuito a un incremento di 328 milionidi tonnellate di raccolto. L’aumento dei raccolti ha costituito il49% dei vantaggi economici dei coltivatori di varietà OGM.L’aumento medio del rendimento del mais e del cotone, adesempio, è stato rispettivamente del 10,1% e del 15,8%.30

7. Le colture OGM aiutano a ridurre l’usodi agrofarmaci?

Le piante resistenti agli erbicidi (Ht) e agli insetti (Bt) costituiscono oggi più del 95% delle colture OGM: entrambe contribuiscono così a ridurre il ricorso a prodottiche proteggano le piante. Una stima del 2013 sull’impatto ambientale ha mostrato chela tecnologia OGM ha ridotto di 474 milioni di kg (-8,9%) l’usodi agrofarmaci nel periodo 1996-2011 e ha ridotto del 18,1%il Fattore di Impatto Ambientale (EIQ), una misura semplificatadell’impatto dei agrofarmaci. In particolare, per il mais resistente agli insetti l’EIQ si è ridotto del 41,7% e la quantitàdi principio attivo del 45,2%; per il cotone Bt la diminuzione èstata rispettivamente del 27,3% e del 24,8%.

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8. Le colture OGM e quelle convenzionali e biologiche possono coesistere?

Sì. A livello europeo, ad esempio, più di 15 anni di esperienzacon il mais Bt in Spagna hanno dimostrato che i coltivatoripossono e riescono effettivamente a gestire la coesistenza. E’ stata stabilita una soglia dello 0,9% per il contenuto diOGM nelle colture convenzionali e biologiche, purché gli agricoltori dimostrino di adottare precauzioni per impedire lacommistione. Nella grande maggioranza dei casi, il contenutodi OGM rilevato è molto al di sotto della soglia dello 0,9%. Se così non fosse, sarebbe obbligatoria l’indicazione in etichetta. Fintanto che si riesce a mantenere questo standard,la coesistenza è possibile e non presenta alcun problema.

9. Le colture resistenti agli insetti sono tossiche per gli organismi non bersaglio(NTO), come le farfalle?

Ci sono sempre più prove a dimostrazione del fatto che lecolture OGM non hanno alcun effetto negativo significativosugli organismi non bersaglio (NTO). Molti studi hanno confermato che le colture resistenti ai parassiti sono più selettive e presentano meno effetti collaterali rispetto ai agrofarmaci convenzionali. Infatti, la tecnologia Bt, sottoforma di insetticidi biologici, è utilizzata ormai da sessantaanni nell’agricoltura biologica come un’alternativa agli insetticidi convenzionali, perché è vista come una misura altamente selettiva ed ecocompatibile.

Studi condotti sul mais, sul cotone e sul riso Bt non hanno riscontrato alcuna significativa differenza nella popolazionedegli organismi non bersaglio. La tecnologia Bt ha persino

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avuto conseguenze positive sulle colture non OGM circostanti, poiché ha ridotto la necessità di ricorrere all’uso di agrofarmaci.31

Uno di questi studi ha scoperto che:

• Gli organismi non bersaglio sono in genere più numerosinei campi di mais Bt rispetto a quelli non transgenici trattati con gli insetticidi.

• Le colture OGM coltivate oggi sono più selettive e hannomeno effetti collaterali sugli organismi non bersaglio rispetto alla maggior parte degli insetticidi usati comunemente. La tecnologia OGM può quindi contribuirealla conservazione dei nemici naturali e può essere uno strumento utile nei sistemi integrati di gestione dei parassiti.32

Infatti, il comune batterio Bt si trova spesso in molte formula-zioni di insetticidi utilizzati da più di 60 anni per la protezionedelle colture, anche nel settore dell’agricoltura biologica. Tuttavia, un ulteriore beneficio ambientale del mais OGM, secomparato a quello trattato con insetticidi biologici e sintetici,è che le piante di mais OGM danno protezione agli insetti inmisura più selettiva, senza bisogno di distribuire agrofarmaci.

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha inizialmente suggerito di applicare una moratoria sulle colture OGM, ma nel 2007 è giunta alla conclusione che “non ci fosse alcuna prova certa dell’impatto negativo sulla biodiversità degli OGM che erano stati commercializzati.33

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Acqua

3, 4, 46, 53, 55, 56, 59, 60

Agricoltori o coltivatori

5, 6, 12, 18, 32, 37, 43, 48, 50, 55, 56,59, 66-69

Ambiente

4, 11, 19, 24, 35, 45, 53, 59, 65

Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA)

11, 23-24, 65

Biodiversità

3, 53, 70

Brevetti

61-62, 66

Bt (Bacillus thuringiensis)

5, 18, 26-28, 68-70

Cambiamento climatico

3, 19, 45, 54, 61

Coesistenza

29, 96

Commercio

10, 17, 24, 38, 47, 67

Commissione Europea

11, 24, 36, 38, 65

DPI, vedere “innovazione”

Etichettatura

24, 29

Golden Rice

47

Innovazione

32, 59, 61-62, 66

LLP (bassa presenza)

39

Modificazione genetica (GM), definizione di

9

Normativa

38

OGM, adozione globale di

16, 49

OGM, benefici economici di

29, 67-68, 70

OGM, coltivazione di

13, 26, 28, 29, 45, 55, 65

OGM, ettari globali di

15

OGM, processo di approvazione diprodotti

24, 29, 38, 47, 62, 65

OGM, ragioni per piantare

18

Opinione Pubblica

30

Agrofarmaci

4, 18, 30, 50, 54, 55, 66, 68-70

Popolazione

3, 44, 45, 53, 59, 60, 69

Raccolto

20, 28, 43, 50, 68

Salute

4, 10, 13, 17, 19, 24, 37, 50, 61, 65

Seme “Terminator”

67

Siccità ed erosione

56

Sicurezza alimentare

41, 43

Soluzione tecnica

40

Terra

3, 4, 12, 45, 46, 53, 55, 56, 59

Tolleranza Zero

39-40

Indice

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Riferimenti

Fonti iconografiche

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Note

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