Guida pratica all'ottimizzazione per motori di ricerca
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Quaderno SEO E SEM. Ottimizzare il nostro sito per i Motori di Ricerca
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SEO E SEM
SEO può essere definita come l’attività di ottimizzazione delle pagine web o di interi siti, con lo scopo di renderli più search engine friendly, attribuendo loro una posizione più elevata nei risultati di ricerca (SERP).
Il SEM è un ramo del marketing online che, riferito ai motori di ricerca, consente di creare e indirizzare un certo numero di utenti verso il sito web.
SEO e SEM hanno come obiettivo principale quello di indirizzare verso il nostro sito web un traffico qualificato, cioè visitatori realmente interessati ai propri prodotti e servizi.
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SEO E SEM
Le informazioni che circolano sulla rete si espandono vertiginosamente e assumono forme e contenuti diversi (documenti, video, link, streaming, flussi audio), ragione per cui i motori di ricerca rivestono un ruolo cruciale ora e sempre più con il passare del tempo.
I delicati meccanismi che regolano il funzionamento di un motore di ricerca permettono agli utenti di ricevere, in base alle loro ricerche, risultati utili e coerenti.
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I MOTORI DI RICERCA
¢ circa l’85% delle persone che navigano in Internet usa i motori di ricerca per ottenere informazioni utili dal web
¢ circa l’87% delle ricerche effettuate soddisfa, almeno in parte, l’utilizzatore, che trova coerenti o interessanti le informazioni ottenute
¢ circa il 44% delle persone che navigano in Internet ritiene fondamentale l’utilizzo dei motori di ricerca per ottimizzare il proprio tempo lavorativo e il business.
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COS’È UN MOTORE DI RICERCA?
Un motore di ricerca è un sistema automatizzato che riesce ad analizzare un’enorme quantità di dati restituendoli come un elenco ordinato di contenuti.
Queste informazioni vengono classificate in base a complessi algoritmi che ne indicano l’importanza per una determinata combinazione di chiavi di ricerca (keyword).
Quindi, l’utente che lo interrogherà fornendogli un input in ingresso (keyword) riceverà come output l’elenco delle informazioni ritenute più rilevanti dal motore di ricerca.
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COS’È UN MOTORE DI RICERCA?
I dati presenti su Internet, infatti, sono in continua crescita: siti, blog e pagine dei social network si moltiplicano a macchia d’olio.
Una recente ricerca eseguita dall’agenzia di ricerche e statistiche internazionali Netcraft ha stabilito che i siti presenti nel web nel mese di maggio 2014 erano 919.533.715 (nel giugno 2010 erano 205.714.253).
Questi dati ci fanno capire come non è più importante essere presenti nello spazio Internet, è invece fondamentale essere visibili.
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I COMPONENTI PRINCIPALI DI UN MOTORE DI RICERCA
Spider (anche detto crawler o robot): colleziona i dati in modo ricorsivo (per ogni URL noto analizza la pagina ed estrae nuovi URL). Il lavoro principale di questo componente è quello di scandire un elenco di indirizzi presenti sul web e, usufruendo di tecniche specifiche di catalogazione
Indexer: processa i dati generati dallo Spider, generando indici e metadati che facilitano la fase di ricerca (effettuata dal query processor)
Query processor, anche definito Search Engine software: accetta richieste e fornisce risposte
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I PRINCIPALI FATTORI CHE INFLUENZANO LA VISIBILITÀ DI UN SITO WEB
Il posizionamento delle pagine web è influenzato da una serie di fattori che si raggruppano in: a) fattori onpage b) fattori offpage
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I PRINCIPALI FATTORI ONPAGE
title meta tag heading title tag di enfatizzazione link, altr attibute, URL struttura dei contenuti microdati e il Web Semantico anxhor text ottimizzazione immagini e contenuti multimediali
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I PRINCIPALI FATTORI OFFPAGE
- link popularity - link building - author rank - tecniche SEM e SOM - promozioni su altri media anche offline - inserimento in directory di qualità, article marketing, guest post - un sito aggiornato - ad ogni link viene associato un time stamp - siti web con maggiore anzianità - server localizzato - siti veloci a rispondere - siti con vita tranquilla - continuità semantica con i vari contenuti
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP
PAGE RANK: questo sistema di calcolo attribuisce a ogni singola pagina del web indicizzato un valore che va da 0 a 10. Per calcolare l’importanza di una pagina, e di conseguenza la qualità di un link, Google ha ideato una formula che si chiama PageRank:
*inbound link: numero di link entrata
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP
TRUST RANK: valutazione di siti effettuata da essere umani. Il processo per definire se una pagina può essere considerata spam è sintetizzato in 3 passi:
- l’algoritmo identifica delle pagine “pericolose” - un esperto umano le verifica e comunica all’algoritmo chi è spam e chi no - l’algoritmo identifica le altre pagine sulla base della classificazione umana
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP
AUTHOR RANK: l’identità e la reputazione degli utenti che hanno prodotto un contenuto sul web potrebbe essere utilizzata da Goolge per influenzare la valutazione dei risultati di ricerca nel momento in cui essi verranno indicizzati.
L’identità potrà essere accertata per mezzo di una firma digitale (rel author) che aiuterò Google a far capire chi è l’autore, in quale nicchia è attivo e chi sono i suoi followers. Infatti Google utilizza rel=”author” e Google+ per legare l’identità dell’autore ai propri contenuti.
L’Author Rank permetterà a Google di identificare gli autori che costruiranno il link graph della pagina. … un articolo commentato da utenti con una certa reputazione potrebbe posizionarsi meglio nella SERP…
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP
CAFFEINE: consentirà di avere risultati più freschi del 50%.
Caffeine consente di analizzare il web in piccole sezioni e di aggiornare continuamente l’indice di Google.
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP
REAL TIME SEARCH: l’algoritmo permette di trovare contenuti freschi provenienti dai social e blog.
Un esempio è SOCIAL CIRCLE: bisogna essere loggati su gmail e collegarsi al proprio profilo Google +. Il Social Circle è la personalizzazione della SERP con i contenuti delle persone che si stanno seguendo.
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP
GOOGLE INSTANT: mentre digitiamo una funzionalità di ricerca fornisce frasi e parole correlate che ci permettono di definire meglio ciò che vogliamo trovare.
KNOWLEDGE GRAPH: permette di ricevere risposte su cose e persone, luoghi, celebrità, squadre, città, altro. Vedi esempio:
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP
GOOGLE PANDA: riduce le classifiche dei siti di bassa qualità, quelli cioè a basso valore aggiunto per gli utenti (es. quelli che copiano contenuti da altri siti).
PENGUIN UPDATE: penalizza i siti che sfruttano tecniche “spam” come il keyword stuffing e il link spamming.
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM
Ecco un modello semplificato in cui raggruppare tutte le principali azioni da compiere per avere sotto controllo la nostra campagna di posizionamento
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM
ANALISI DEL MARCATO e WEB ANALYTICS: in questa analisi dobbiamo: - individuare chi sono i nostri concorrenti online - analisi delle attività e degli strumenti utilizzati dai nostri concorrenti - analisi del comportamento del target di riferimento online (web analytics) - impostazione di strumenti per la web analytics - web trend e segmentazione del mercato di riferimento - definizione dei fattori di differenziazione rispetto alla concorrenza (marketing mix)
…già durante questa fase potremmo individuare alcune keyword da utilizzare nelle nostre campagne SEO.
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM
STRATEGIE E PIANIFICAZIONE: iniziare ad attuare tecniche e azioni SEO senza una giusta pianificazione, oltre a farci perdere del tempo, potrebbe far svanire nel nulla azioni di successo.
In primis bisogna identificare quali interventi fare al portale. Ecco le domande che possono aiutare:
- è un sito nuovo o già presente? - età del dominio? - deve essere multilingua? - che sito è?
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM
Raccolti i dati preliminari, possiamo farci una prima idea del tipo di lavoro che dobbiamo fare
E’ necessario individuare gli obiettivi da raggiungere e le azioni da intraprendere per cercare di metterli in atto
A questo punto abbiamo tutta una serie di informazioni che ci consentiranno di sviluppare una piano strategico del nostro progetto SEO
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM
¢ ANALISI INTERNA: miglioramento dell’indicizzazione di un sito web. Questa ottimizzazione onpage consente di creare una sinergia con i motori di ricerca e di rendere i contenuti più appetibili
¢ ANALISI ESTERNA: ci permette di creare quel valore aggiunto che autorizzerà il sito web che stiamo promuovendo a mantenere un’indicizzazione duratura nel tempo. La link popularity e la link building sono i due principali fattori che agiscono direttamente sui fattori offpage – attenzione a Google penguin. E’ un lavoro faticoso ma con buoni frutti nel tempo
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM
CAMPAGNA SEM: bisogna essere attivi nei social network, creare campagne di email marketing e mobile marketing, (AdWords)
ANALISI ED ELABORAZIONE DEI RISULTATI: dobbiamo riuscire ad analizzare i dati ottenuti e monitorare le azioni messe in atto per capire dove abbiamo raggiunto l’obiettivo e dove no. Google Analytics.
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CAFFEBOLLENTEINTAZZAGROSSA.IT
¢ Alessandro Casagrande:
Una passione il marketing che continuo a portare avanti ogni giorno a lavoro e nel tempo libero.
Venite a visitarmi sul mio blog dedicato al marketing, web marketing e vita in generale.
Tutto su caffebollenteintazzagrossa.it
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ANALISI INTERNA
Come migliorare la struttura interna di un sito web o di una pagina in modo tale da renderla più appetibile agli occhi dei motori di ricerca.
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ANALISI INTERNA
SCELTA DEL NOME DEL DOMINIO: deve essere:
- breve perché facile da ricordare e più facile da usare sui mezzi pubblicitari offline. Nomi lunghi non possono essere utilizzati in campagne PPC e cartelloni. - non deve essere facilmente confuso con altri nomi dominio
- preferire il .it per l’Italia e il .com per l’estero
- utilizzare trattini di separazione. I motori sembra interrino i trattini come “spazi”. Importante è non esagerare con i trattini, evitare di mettere più di 4 parole chiave nel nome dominio. Usare un nome dominio composto da brand+parola chiave
Tool consigliati per la scelta del nome dominio: domainfollow.com, nameboy.com, domainnamesoup.com
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ANALISI INTERNA
INFLUENZA DELL’INDIRIZZO IP In caso di server non dedicato è possibile che la “banca di IP” a disposizione del server abbia presenza di “black list” – liste di siti bannati. Ecco che anche il nostro sito potrebbe subire delle penalizzazioni.
Prima di effettuare la registrazione dobbiamo scegliere il provider che ospiterà il nostro sito web e individuare le offerte a disposizione a un giusto compromesso tra performance e costo.
Tool a supporto per verificare quali siti sono presenti sul medesimo IP: yougetsign.com/tools/web-site-on-web-server/, whatsmyip.com
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ANALISI INTERNA
¢ BANDA: I motori di ricerca sono sempre più attenti al tempo di caricamento delle pagine web. Il calcolo della banda mensile di cui si necessità è [Dimensione media delle pagine] * [pagine viste al giorno] * 30
¢ DOMINI GEOLOCALIZZATI: è opportuno utilizzare domini geolocalizzati es. it, es.
¢ MIRROR HOSTNAME: è la possibilità che il nostro sito web sia raggiungibile sia inserendo il www che senza. Questo se non settato puù portare a “contenuti duplicati da Google”. Devo intervenire nel file .htaccess
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SCELTA DELLE KEYWORD
Dovremmo cercare di individuare alcune keyword che identifichino la nostra attività, il nostro sito web.
Le parole chiavi sono frasi, vocaboli significativi usati affinché il nostro sito web venga trovato dagli utenti.
I primi 3 risultati prodotti da una ricerca sui motori siano quelli che attraggono maggiormente i visitatori.
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SCELTA DELLE KEYWORD
- dobbiamo conoscere le diverse tipologie di parole chiave che abbiamo a disposizione(vd.nostri contenuti) - pensare a frasi e combinazioni di keyword con cui un utente ci potrebbe cercare - scegliere le keyword da usare in campagna a pagamento (AdWords: keyword planner +Competitors - produrre un elenco di termini e sinonimi associati al nostro brand - ottimizzare la lista identificata
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SCELTA DELLE KEYWORD
L’elenco delle parole chiave ottenuto dovrà essere suddiviso per scoprire le parole chiave:
Generiche (Short tail) - frasi brevi o parole singole - basso tasso di conversione tra le ricerche, numero di visite prodotte, permanenza sul sito - discreto traffico
Specifiche/focalizzate - frasi corte e settoriali - focalizzate sul target dell’attività - portano traffico ridotto ma di qualità(possibilità che gli utenti si soffermino di più sulle nostre pagine web)
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SCELTA DELLE KEYWORD
The Long Tail - frasi lunghe e mirate - utilizzando frasi di questo tipo posso interagire direttamente con nicchie di mercato specifiche - traffico ridotto ma specifico per un determinato target
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THE LONG TAIL
Itunes che contiene migliaia di canzoni differenti. I prodotti meno popolari e non di nicchia possono produrre se considerati collettivamente un numero di vendite superiore rispetto a prodotti con maggiore popolarità.
I pochi utenti che approdano al nostro sito usano per lo più keyword specifiche e ottimizzate, mentre la parte destra (The long tail) è costituita da una varietà di keyword che possono assumere una rilevanza sempre maggiore, ed è proprio a queste che dovremmo prestare maggiore attenzione.
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SCELTA DELLE KEYWORD
Vediamo nella pratica come trovare ottime keyword con cui posizionarsi online
Iniziamo a creare un elenco focalizzandoci su nicchie di mercato quindi su parole specifiche.
…for instance a person, searching for office furniture, may also be interested in: Chairs, sofas, reception desks, office accessories, etc. Movable walls or raised floors, partitioning /
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SCELTA DELLE KEYWORD
Facciamoci aiutare da strumenti online in grado di consegnarci delle keyword già utilizzate dagli utenti.
… Here's what can help you in addition to your smart brain: The related searches in Google, Bing, and Yahoo. Google auto-complete and search suggestions of other search engines.Forum discussions (just Google "keyword" + forum and you'll find the sites where your target users discuss the related stuff). Dictionaries and thesaurus. Wikipedia table of contents for the related articles (as well as the Wikipedia topic categories)
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SCELTA DELLE KEYWORD
Analizza i portali dei concorrenti per verificare le keyword che stanno utilizzando.
Check competitors' sites and blogs - you'll be able to find more keyword ideas and also spot if they target just the key phrases from the Google Keyword Planner or if they have a smart keyword strategy.
La rete ci consegna utili siti dove reperire le nostre keyword: Übersuggest, Bing Keyword Tool, Keyword Spy, Wordstream, Google Display Planner, SEO Book keyword tools, Google Trends, Soovle, SEMrush
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SCELTA DELLE KEYWORD
Lavora applicando la Long Tail. Costruisci frasi (3parole) lunghe per lavorare con la coda lunga questo perché:
1) less competitive, meaning it'll be easier for you to squeeze into the top 10 2) more targeted and thus better converting 3) already include the competitive short-tail words so when you optimize for long-tail, you also optimize for the shorter ("head") words 4) great for highly competitive niches
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SCELTA DELLE KEYWORD
Identifica le keyword con la miglior relazione fra Ricerche mensili/Competizione.
Questa frazione è chiamata KEI e fornisce un’indicazione sull’effettiva capacità di ottenere un buon posizionamento per la keyword trovata.
KEI = Ricerche mensili^2/Concorrenza.
Se 0<KEI<10 abbiamo una keyword su cui non ci posizioneremo Se KEY>100 abbiamo possibilità di posizionarci per quella keyword Se KEY oltre 100 abbiamo ottime possibilità.
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SCELTA DELLE KEYWORD
Sulle keyword così identificate andiamo a verificare se sono sotto campagna PPC tramite AdWords.
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SCELTA DELLE KEYWORD
Sulle keyword rimaste andiamo a verificare il keyword difficulty ossia:
quanto sarà difficile posizionarci sulle prime posizioni per le keyword identificate.
Questo indicatore considera: SEO onpage dei concorrenti, backlinks dei concorrenti, social+, Page Rank, IP Ranking, Età del dominio, Alexa Rank, in URL. Più alto è il punteggio e più difficile sarà posizionarsi per la keyword sotto analisi.
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SCELTA DELLE KEYWORD
Alcuni indicatori da considerare oltre quelli visti: Keyword frequency: si riferisce al numero di volte in cui una keyword appare in una determinata pagina web (7-10%)
Keyword prominence: la vicinanza tra la keyword e l’inizio di una generica zona di riferimento. Maggiore è la vicinanza con l’inizio di questa zona, più probabilità avremo che i notori di ricerca attribuiscano importanza alla pagina e ala relativa keyword.
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I META TAG
Sono informazioni nascoste all’interno del codice html studiati appositamente per offrire informazioni aggiuntive.
Vediamo quali inserire:
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I META TAG
Importanza dei tag <title>
Nel tag <title> vanno inserite le parole chiave più significative e descrittive per il sito senza usa re frasi commerciali (es. benvenuti sul sito).
Risulta fondamentale richiamare la parola chiave In genere i motori di ricerca visualizzano nella SERP i primi 60/60 caratteri.
Variare il titolo per ogni pagina.
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I META TAG
Il meta tag <description>
La sua definizione potrà comparire tra i risultati prodotti dai motori di ricerca per una specifica keyword.
Fornisce una breve descrizione della pagina. Non deve superare i 160 caratteri.
Offre la possibilità di presentare una “claim” attraente
Tool per ottimizzare title e description: seomofo.com
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I META TAG
Il meta tag <keywords>
Usato agli albori per il posizionamento. Poco usato. Usatelo comunque perché alcuni “propagatori di notizie e directory” potrebbero ancora usarlo oltre alcuni motori di ricerca come yandex, baidu usano ancora il tag keywords all’interno dei loro algoritmi di ricerca.
Non usare più di 10 keyword.
Le keyword per essere rilevanti devono comparire anche nel tag title, descriptio e nel corpo della pagina.
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I META TAG
Il meta tag <language>
Usato per indicare la lingua della pagina web e sfruttato dagli strumenti di traduzione automatica, come Google translate
<html xmls=www.w3.org xml : lang=”it” lang”it” dir=”it”>
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I META TAG
Meta tag <robots> (valido per i contenuti)
Ha il compito di indicare al crawler che scandisce le nostre pagine web le sezioni ad esso accessibili e quelle non indicizzabili:
- richiesta di includere (index) i contenuti della pagina nell’archivio di ricerca - richiesta di non includere (noindex) i contenuti della pagina nell’archivio de motore di ricerca - richiesta di seguire (follow) tutti i link nella pagina per individuare altre pagine del sito web in modo automatico - specifica di non seguire (no follow) tutti i link presenti nella pagina
Posso leggere il file tramite: www.miosito.it/robots.txt
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I META TAG
Meta tag <robots> (valido per i contenuti)
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I META TAG
Heading tag: sono utilizzati per organizzare i testi della pagina.
Vi sono 6 tipologie di tag di intestazioni con cui possiamo organizzare i paragrafi del nostro testo in ordine di importanza all’interno di una pagina web.
Il tag h1 è quello a cui è attribuito maggior peso. Il tag h1 serve ad indicare l’argomento principale della pagina quindi è quello con maggiore rilevanza dai motori di ricerca.
L’uso dei tag di intestazione dee avvenire in modo decrescente: primo usare il tag h1 poi h2 e così via.
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I META TAG
I collegamenti: anchor text: è il testo cliccabile all’interno di un collegamento ipertestuale. Questo testo è importante perché specifica all’utente cosa troverà visitando tale collegamento.
<a href=www.corso-seo.it>Ingegneridelweb.com sviluppa corsi seo professionali</a>
Quanto sarà più appropriato e coerente l’anchor text rispetto al contenuto della pagina linkata, tanto più daremo info corrette al visitatore ovviamente usare keyword all’interno di questo tag potrebbe si aiutare.
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I META TAG
Attributo Rel=”NoFollow”
Nel caso in cui linkiamo un sito ma non vogliamo prenderci la responsabilità dei contenuti e quindi non vogliamo passare pagerank:
<a href=www.miosito.it rel=”nofollow”>sito sconosciuto</a>
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I META TAG
Attributo Rel=”Canonical”
Lo uso per evitare di avere dei contenuti duplicati.
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I META TAG
Il Grassetto e i tag di enfatizzazione
Il testo in grassetto è più appetibile per i motori. Si consiglia di mettere le keyword in grassetto.
Attributo ALT nelle immagini
L’attributo alt è un elemento interno del tag <img> e serve per fornire un testo alternativo in caso di non disponibilità dell’immagine stessa.
<IMG SRC="../images/jaz.jpg" HEIGHT=327 WIDTH=291 ALT="Descrizione alternativa dell'immagine ">
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IL WEB SEMANTICO
Una capacità deduttiva basata sulle relazioni tra le varie entità confluisce a Google una sorta di intelligenza artificiale che gli permette di rispondere con certezza su molti argomenti di cui lui è ben informato e di dedurre possibili risposte attraverso le relazioni tra gli elementi dell’ormai noto knowledge Graph.
Tutto questo avviene non più affidandosi solamente alle parole chiave contenute nelle pagine ma anche attraverso il riconoscimento di specifiche “entità”,
I Microformati
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IL WEB SEMANTICO
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IL WEB SEMANTICO
¢ Nel 2008 Google, Bing e Yahoo si sono uniti sotto un unico “cappello” Schema.org per creare e sostenere una serie di schemi per la marcatura di dati strutturati sulle pagine web (item scope, itemtype).
¢ Authorship Markup Attraverso gli standard del Web Semantico possiamo informare Google sulla paternità di un articolo, post e documento pubblicato sul web. Inseriamo nell’articolo un link con rel=”author” verso il nostro profilo Google+
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SITE MAP
Predisporre due sitemap una per l’utente e l’altra per il motore.
La sitemap per gli utenti sarà una semplice pagina che racchiude tutta la struttura del sito web.
La SitemapXML è uno strumento per indicare ai motori di ricerca tutte le pagine che costituiscono il nostro sito web. Possiamo comunicare allo spider la frequenza di aggiornamento, la data dell’ultima modifica e l’importanza della pagina rispetto alle altre pagine.
Abbiamo site map sia per le pagine, immagini, video, news.
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INOLTRE … FeedRSS, redirect301, Responsity, Accessibilità, Ottimizzare i pdf
Scegliere il nome del file, nominare i file con keyword così anche le immagini che l’attributo alt contenga la keyword così come il nome dell’immagine salvata.
Velocizzare il caricamento delle pagine: Compressione GZIP+Caching del browser+Usare una CDN+Rimuovere elementi non più in uso+ Concatenare CSS e Javascript+Usare il corretto formato immagini+CSS SPRITE+Ridurre i rindirizzamenti
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ALCUNE DELLE CARATTERISTICHE SEO OFFPAGE
Si intendono tutti quei fattori esterni che influenzano indirettamente il posizionamento di un sito web.
Uno dei fattori più rilevanti è la popolarità.
Essere popolari nel web non significa solo avere una buona link popularity ma avere anche link di qualità, commenti e pareri positivi, avere una buona visibilità nei social network.
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BIBLIOGRAFIA
SEO e SEM Guida avanzata al web marketing – Marco Maltraversi
SEO POWER SUITE – 4 Steps to Efficent Keyword Research in 2014
Definire il posizionamento e il piano di marketing – Master24 – Sole 24 Ore
MAILUP – l’email marketing per il turismo fatto per i turisti
Il Marketing e la rete – Vescovi Market-driven mamagement – Lambin
Creare Modelli di Business – Osterwalder
Manuale di Psicologia dei Consumatori – Oliviero
Web Marketing - Ferrandina
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Quaderno SEO E SEM. Ottimizzare il nostro sito per i Motori di Ricerca Richiedi il quaderno dedicato all’ottimizzazione per i Motori di Ricerca collegandoti a www.caffebollenteintazzagrossa.it