Guida Perugia 2008

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    CUORE VERDE DITALIA

    GUIDA TURISTICA

    PERUGIA

    Comune di PerugiaTurismo

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    Realizzazione Quattroemme, Perugia

    prima edizione 2004 - Provincia di Perugia

    Aggiornamento 2008 a cura del Comune di PerugiaTesti degli itinerari di Luigi FressoiaCoordinamento, aggiornamenti e integrazioni di Lorena Rosi Bonci

    Documentazione fotografica:Archivio Storico Fotografico del Comune di PerugiaGiovanni Aglietti-QuattroemmeThomas ClocchiattiSandro BelluFranco PrevignanoNicola Milletti-Foto Puck

    Si ringraziano per la gentile collaborazione:Fondazione Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci - Perugia,Sodalizio Braccio Fortebracci, Istituto Giancarlo Conestabile della Staffae Luigi Piastrelli, Fondazione ONAOSI, Conservatorio di Musica di Perugia,Museo Storico Perugina, Citt della Domenica, Teatro Pavone

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    Perugia e i suoi borghi

    La citt, gi intorno alla met dellXI secolo, si era organizzata,

    amministrativamente, in cinque rioni o borghi, denominati

    dalle rispettive porte medievali, corrispondenti a quelle origi-narie di epoca etrusco-romana: Porta Sole, Porta SantAngelo, Porta

    Santa Susanna, Porta Eburnea, Porta San Pietro. Ogni Porta aveva i

    propri rappresentanti nel governo cittadino, come i Priori o i Decem-

    viri, oltre ai pubblici ufficiali, quali i Capitani delle Porte o Capo Rioni.

    La progressiva espansione urbana, gi dal XIII secolo, determin il

    protendersi dei borghi fuori dalle porte verso il contado, sviluppando

    una struttura a forma di stella, configurata su antiche direttrici viarie,lungo le pendici del colle. Ogni borgo fu cos attraversato da una stra-

    da regale, che uscendo dalla propria principale porta urbica, attra-

    versava e controllava il contado di pertinenza, per collegarsi al pi ge-

    nerale sistema viario. Ogni rione aveva un proprio colore e un proprio

    simbolo per insegna, allorigine un animale, poi un santo o un attri-

    buto di questo, o altra caratteristica. Ogni borgo era costituito da un

    gruppo di parrocchie e da un insediamento degli ordini men dicanti:i Carmelitani in Porta Sole, gli Agostiniani in Porta SantAn gelo, i

    Francescani in Porta Santa Susanna, i Servi di Maria in Porta Eburnea,

    i Domenicani in Porta San Pietro.

    Pertanto i cinque itinerari seguenti corrispondono a quelli tradizio-

    nali e attraversano i borghi cittadini, seguendo un criterio storico-ar-

    tistico-architettonico, relativo alle pi importanti emergenze cultura-

    li, a partire dal centro storico verso la periferia, per ritornare al pun-to di partenza. Gli itinerari si susseguono secondo un andamento an-

    tiorario, dal nord al sud della citt e rispettano la numerazione pre-

    sente nelle targhe della segnaletica comunale.

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    L

    ineaMin

    imetro

    3. ITINERARIO DI PORTA SANTA SUSANNA

    4. ITINERARIO DI PORTA EBURNEA

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    Viale S.

    Antonio

    I cinque itinerari proposti,

    contraddistinti da 5 colori,

    corrispondono a quelli previsti

    dalla segnaletica comunale,

    che si sviluppa

    tramite 128 targhe di ottone,

    poste di fronte a ciascunodei beni segnalati, attraverso i cinque rioni.

    Il visitatore potr comunque personalizzare

    il proprio percorso.

    Per le modalit e gli orari di visita

    si consiglia di rivolgersi agli uffici

    di Informazione e Accoglienza Turistica

    (IATdi Perugia),

    presso la Loggia dei Lanari,

    piazza Matteotti 18,

    tel. 075 5772686/5736458

    1. ITINERARIO DI PORTA SOLE

    2. ITINERARIO DI PORTA SANTANGELO

    5. ITINERARIO DI PORTA SAN PIETRO

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    Citt darte.

    Citt augusta,

    per la sua storia,

    per i monumenti

    e per la cultura.

    La grandiosit

    delle testimonianze

    etrusche e romane.

    A U G U S T A

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    La raffinatezza

    delle trifore

    del Palazzo dei Priori.

    La suggestione

    della citt sotterranea.

    E infine la dolcezza

    del cioccolato e le

    straordinarie note del jazz.

    Alt. m 493 slm. Ab. 160.724 (2005)

    I primi insediamenti risalgono al IX se -

    colo a.C. Dal VI a.C. si struttura la cit-

    t con un impianto che realizza quel

    connubio tra citt e colle in un mutuo

    adattarsi nel corso dei secoli, co -

    noscendo la massima espansione nelMedioevo. Perugia etrusca, una delle

    dodecadopoli pi importanti, dotata

    di possenti mura, si sviluppa collegan-

    do colle Landone e colle Sole. LArco

    Etrusco e gli ipogei di San Manno e dei

    Volumni sono testimonianze eloquen-

    ti. Nel I secolo a.C. sotto i Romani:

    nel 40 la citt incendiata in seguito

    agli avvenimenti della guerra civile traOttaviano e Marco Antonio; conosce

    un restauro e una crescita edilizia sot-

    to lo stesso Ottaviano che per sottoli-

    nearne il dominio la chiamer

    Augusta Perusia. In epoca paleocri-

    stiana si definisce lespansione fuori le

    mura. Nel 548 Totila la distrugge.

    Dopo la dominazione bizantina, nel XII

    secolo nascono le autonomie comu-nali: si assiste a un radicale riassetto

    sia urbanistico, assumendo la forma

    stellare ed edificando quelli che sono i

    gioielli cittadini come il Palazzo dei

    Priori e la Fontana Maggiore, sia am-

    ministrativo, strutturando quella cin-

    tura di borghi fortificati che ancora

    oggi caratterizza il paesaggio. Nasce la

    prestigiosa universit. Segue una sta-

    gione tumultuosa sotto il controllo di

    diversi signori, da Biordo Michelotti a

    Braccio da Montone. Nel 1425 la citt

    si sottomette alla Chiesa, ma a gover-

    nare in realt la cripto-signoria dei

    Baglioni. Del 1540 la guerra del sa-

    le: la costruzione della Rocca Paolina

    il segno della sconfitta, il quartieredei Baglioni distrutto e in parte in-

    globato nella fortezza. Le tensioni con

    la Chiesa restano una costante: nel

    1859 la citt saccheggiata dalle

    truppe papaline in risposta

    allinsurrezione popolare che aveva

    portato alla parziale distruzione del-

    lodiata Rocca.

    P E R U G I A

    P E R U S I A

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    Il simbolo del rione il sole, in relazione allesposizione topografica aest, associato al colore bianco. Il santo protettore san Romualdo. Daqui partiva la strada regale verso il Tevere, fino alla Flaminia.PORTA SOLE

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    ITINERARIO DI PORTA SOLE

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    PERUGIA

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    ITINERARIO DI PORTA SOLE

    1. PALAZZETTO DEI NOTARIRealizzato in forme gotiche

    tra il 1438 e il 1446, conservafra le trifore di facciata lo stemmadel Collegio dei Notari, un grifosu calamaio.Nel 1591 lapertura di via Pinella oggi Calderini comportlabbattimento dellala sinistradel palazzo.

    Percorso principale: a sinistra fino

    allimbocco di via Volte della Pace.

    Deviazione a destra: presso il civico

    18 di piazza Matteotti

    3. LOGGIA DEI LANARI E TERRAZZAPANORAMICALoggia trecentesca edificatadallArte della Lana sopra le secolarisostruzioni della cosiddetta piazzadel Sopramuro, oggi Matteotti.In seguito tamponata, fu riapertasolo nel 1932 in occasione della

    edificazione dei nuovi mercatigenerali, ora sede di URP e IAT.Sul retro un ampio terrazzooffre un superbo panorama versoil monte Subasio e Assisi.

    Fine della deviazione. Tornare

    al percorso principale fino

    allimbocco di via Volte della Pace

    4. VIA VOLTE DELLA PACECaratteristico vicolo coperto dallevolte degli edifici soprastanti, untempo strada porticata affacciatasullampia valle del Tevere.Segue landamento curvilineo dellemura etrusche su cui poggia, visibili

    in molti negozi della sottostantevia Alessi.Proseguendo fino in fondo alla viasi raggiungono piazza Dantie piazza Piccinino a Porta Sole(v. nn. 22-26).

    2. CHIESA DEL GESEdificata tra il 1562 e il 1571,appartenne ai Gesuiti fino allasoppressione dellordine, quindifu affidata ai Barnabiti nel 1775.

    La facciata fu ricostruita ne 1934.Singolare edificio con quattro aulesovrapposte, di cui la chiesa la superiore e le altre,rispettivamente, oratoridelle Congregazioni dei Nobili,degli Artigiani e dei Contadini.Le quattro aule allineate, viste

    dal retro (via Angusta), appaionocome unalta torre.Allinterno e in sacrestia pregevoliopere lignee e affreschi seicenteschidel genovese Andrea Carlonee di Andrea Pozzi.Fu colpita da un grave incendionel 1989.

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    dellex manicomio provinciale(ora scuole, universit e altri servizi).Poco oltre nel profondoavvallamento del fosso SantaMargherita si trovano le poderose

    briglie di Braccio, operaquattrocentesca fatta erigereda Braccio Fortebracci da Montonea consolidamento del colle perugino.

    Per via Baciadonne raggiungere

    via Imbriani, ove girando prima

    a destra e poi a sinistra, salire

    per via della Madonna finoa via della Viola

    7. ARCO DEI GIGLI una delle cinque porte maggioridelle mura etrusche, orientataverso nord-est.Larco a sesto acuto stato rifattoin epoca medievale, originali

    gli stipiti in blocchi di travertino.Conserva sulla facciata esterna lato destro segni delloriginarioarco etrusco.Trae il nome dallo stemmacon i gigli di Paolo III Farneseche lo decorava nel sottarco.

    Altrimenti:

    Proseguire per via Alessi

    e via Cartolari, alla cui confluenza

    con via della Viola, deviare a destra

    fino alla chiesa e convento

    di San Fiorenzo

    5. CHIESA E CONVENTODI SAN FIORENZOUn primo edificio sacro qui dedicatoal santo segnalato fin dallVIIIsecolo. Il complesso appartenneprima ai Cluniacensi (XI sec.),

    poi ai Cistercensi (XIII sec.) e infineai Serviti (dal 1444). La chiesa,originariamente in forme gotiche,fu completamente trasformatatra il 1763 e il 1770. Allinterno la tomba del grande architettoperugino Galeazzo Alessi, natoe vissuto in unabitazionepoco distante. Vi si conservanoun gonfalone di Benedetto Bonfigli(XV sec.), affreschi manieristi e unnotevole organo Morettini delSeicento. Vi si trovava la MadonnaAnsideidi Raffaello, ora a Londra.

    Scendere per via Bonaccia

    6. PORTA DI SANTA MARGHERITAPorta della cinta medievale riapertanel 1821, quando furono costruitinellarea sottostante i padiglioni

    Fine della deviazione. Discendere

    lintera via del Roscetto

    8. CHIESA E CONVENTODI SAN SIMONE DEL CARMINEDocumentata come parrocchialenel 1285, la chiesa gi esistevanel 1233. Pi volte rimaneggiatanel corso dei secoli, conserva

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    di straordinaria importanzaper la storia dellordine dei Templarie altri affreschi relativi al movimento

    religioso dei Flagellanti, fondatoda Ranieri di Fasano, diffusosi

    in tutta Italia nel 1260.Presenta una struttura architettonica

    di stile romanico, analoga alle coevechiese di Monteluce e Montelabate.La copertura originariaera con capriate, poi dal 1400con grandi volte a crociera.

    11. CIMITERO MONUMENTALEInaugurato nel 1849 dal vescovoPecci, futuro papa Leone XIII, ospitamonumenti funerari che vannodallo stile classico al liberty.Poco oltre la chiesa di Santa Mariadelle Grazie di Monterone,del XIII secolo, rifatta nel XVI secolo,in forme simili alla chiesa della

    Madonna della Luce in porta SantaSusanna.

    interessanti resti delledificiomedievale lungo il fiancodi via Abruzzo. Allinterno un monumentale organo (1602)con figure intagliate di gusto

    tardomanieristico. Era annessaal convento dei Carmelitani (XIVsec.), demanializzato dopo il 1861.

    Ci si pu dirigere verso Porta Pesa

    e riprendere le visite dai nn. 12, 13,

    14 per poi volgere verso corso

    Bersaglieri oppure continuare

    la deviazione per km 1,7su via dellAsilo e via Enrico

    dal Pozzo, fino alla chiesa

    di San Bevignate e al Cimitero

    Monumentale (nn. 9-11)

    9. EX CHIESA E OSPEDALEDI SAN CRISPINOLa chiesa fu edificata dalla

    Corporazione dei Calzolai tra il XIVe il XV secolo; ad essa fu affiancato,forse gi nel 400, lospedale dellaCorporazione, poi adibito nel 700a ricovero per tisici e mentecatti.Questo borgo medievale dettodi Fontenovo non venne mai cintodi mura, sebbene liconografia

    storica riporti chiaramentela sua porta urbica, successivamentescomparsa.

    Proseguire per via Enrico dal Pozzo

    10. CHIESA DI SAN BEVIGNATECostruita tra il 1256 e il 1262in locale pietra arenaria, presenta

    allinterno un ciclo di affreschi

    Fine della deviazione, dirigersi verso

    piazza del Duca

    12. CHIESA DI SANTA MARIA

    NUOVAGi documentata nel 1285,fu ricostruita quasi per interonel 1568 con laggiunta del portalee della scala a due rampecon fontana.Conserva sul fianco un portalee due arcate originali trecentesche.

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    14. ARCO DEI TEIInsieme allArco di Santa Elisabetta,nel quartiere di Porta SantAngelo,fa parte di una prima cintamuraria esterna al perimetro

    etrusco, probabilmente del XII-XIIIsecolo chiamata Porta Pesa.Larea antistante chiamata PortaPesa poich occupata, fin dalliniziodel 900, da una barriera daziaria.

    Proseguire in corso Bersaglieri

    15. CHIESA DI SANTANTONIOABATEGi parrocchiale nel 1285, assunselaspetto odierno nel 1624-25,con le modifiche apportatedai Padri Olivetani.Allinterno un organo di MicheleButi (1665) e un affrescodi Gerardo Dottori (1930 ca).

    Conserva unantica cripta.Come molti altri conventi sortiallestremit dei rispettivi borghi,segna il confine cittadino su questoversante della citt.Allesterno il maialino in pietra(XV sec.) posto sopra un rocchiodi colonna romana, in relazione

    al culto di santAntonio Abate,protettore delle campagne,degli animali e dei contadini,che dalla vicina porta urbicaentravano in citt nei giornidi mercato attraverso questo borgo.

    Allinterno un coro del XV secolo,un gonfalone di Benedetto Bonfigli(1471) e il seicentesco altare dellaCompagnia degli Ultramontani,comunit di francesi e tedeschi

    presenti in citt.Vi erano conservate operedel Perugino, ora a Londra e allaGalleria Nazionale dellUmbria,dellAlunno, di Fiorenzo di Lorenzo,e di Giannicola di Paolo, ora alLouvre. Il campanile del 1644,realizzato forse su disegno

    di Galeazzo Alessi, visibiledal chiostro del convento annesso.

    13. CONVENTO DI SANTA MARIANUOVA (DEI SERVITI)Fu costruito dopo il 1540in sostituzione delloriginario

    di Santa Maria dei Servi in PortaEburnea, demolito per far postoalla Rocca Paolina, del qualereimpiega le colonne del chiostro(civico 87 di via Pinturicchio).Insieme alla chiesa fu coinvoltonelle vicende della fortezzadi Porta Sole, costruita

    e poi demolita nel corsodel XIV secolo.Demanializzato dopo il 1861.Al civico 21 di via del Roscettosi trova loratorio di San Benedetto,pregevole architettura manieristadi Valentino Martelli (1598),decorata dal Salvucci (1610).

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    passato alle Francescane di santaChiara e infine demanializzatodopo il 1861 con lunit dItalia.Ormai quasi completamentetrasformato, il convento ha ospitato

    dal 1927 lospedale cittadino,qui trasferitosi dallantica sededi via Oberdan, poi sviluppatosilungo tutto il secolo XX e oratrasferito a SantAndrea delle Frattecome polo unico ospedaliero.La facciata della chiesa, rivestitadi formelle marmoree rosse entro

    riquadrature bianche, risale al 1451.Di questepoca conserva il doppioportale con imposte lignee del XVIsecolo. Allinterno importanteciclo di affreschi del manierismoperugino. Dietro labside sala goticacon affreschi di scuolaumbro-senese del XIV secolo.

    16. PORTA (O CASSERO)DI SANTANTONIOAperta nel 1374 sulle strutturedella fortezza di Porta Sole,sostitu unanteriore porta gi

    esitente nel 1273, attinenteperimetro urbico medievale,su questo versante settentrionale.Le muraglie esterne in mattoniinvece sono fortificazionicinquecentesche.Da qui entrarono in citt le truppepiemontesi che nel 1859 sottrassero

    Perugia alla dominazione pontificia.Poco oltre, in fondo a via Pompili,fu scoperta nel 1983 limportantetomba etrusca dei Cutu,ora ricostruita presso il MuseoArcheologico.

    Proseguire per via Cialdini

    17. BOTTEGHE MEDIEVALIResti di antiche botteghecon mostra di pietra arenariaaffacciate sulla via, che collegavail centro citt e Monteluce.Coperta da boschi in tempi remoti(come indicato dal toponimo),questarea dopo il mille viene

    accogliendo insediamenti stabilie diffusi pur fuori le mura,testimoniati dalle botteghe.

    18. CHIESA DI SANTA MARIADI MONTELUCELa chiesa, ora parrocchiale, eraannessa al convento di Benedettinequi insediatesi nel secolo XIII, poi

    Tornare indietro fino a met

    di corso Bersaglieri, e girare

    a destra su via del Cane

    19. PUNTO PANORAMICO(VIA DEL CANE)Apertura sulle mura urbichemedievali realizzata nel 1968affacciata sul quartiere medievaledi Porta SantAngelo, con in cimalomonimo tempio paleocristiano

    in forma circolare. Pi in bassoa sinistra la mole di PalazzoGallenga, sede dellUniversitper Stranieri. Questo versante dellacitt, per la sua esposizione a norde per la forte pendenza, non statointeressato dallo sviluppourbanistico moderno.

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    dopo la guerra del sale (1540)e conseguente sottomissione dellacitt. Ledificio adiacente alla chiesaospit dalla fine del 500 finoal 1812 lAccademia del Disegno,

    dalla quale derivata lodiernaAccademia di Belle Arti.

    22. FORTEZZA DI PORTA SOLE(RESTI)Poderosa struttura militare internaalla citt, voluta dallAbatedi Monmaggiore e costruita

    da Matteo di Gattapone nel 1373.Collegava la cattedrale al casserodi SantAntonio e alla porta di SanMatteo, ora scomparsa, ubicataa met di corso Garibaldi.Occup, sconvolgendola, lareadellacropoli etrusca.Completamente demolita a furordi popolo nel 1375, rimangono

    visibili soltanto i poderosi arconiche sorreggono la piazzetta delleProme. A sinistra il borgo di PortaSantAngelo, a destra Monteluce.Da qui si gode uno dei puntipanoramici pi interessantidella citt, forse il pi autentico.

    Gli orti sottostanti permangono,come naturale separazionetra lacropoli e i borghi medievali.

    Prendere a sinistra costeggiando

    il muro urbico

    20. EX CONVENTO DI SANTOMMASO

    Documentato nel 1274, passdalle monache Cistercensialle Domenicane alla met del XVIsecolo. Fortemente alterato dopola demanializzazione del 1861,conserva il porticato del chiostrointerno (ingresso al civico 66di via Pinturicchio) e il campanile

    in laterizio. La chiesa sconsacrata.Ospit unattivit industrialefino al 1912.Nel retro dellex-convento,in via del Melo 34, ha sede dal 2003il POST (Perugia Officina per laScienza e la Tecnologia), uno spazioespositivo interattivo dotatodi divertenti installazioni che

    permettono di sperimentare,attraverso il gioco, alcuni fenomeninaturali (tel. 075 5736501,www.perugiapost.it).

    Attraverso il cancello raggiungere

    via Pinturicchio e dirigersi verso

    destra; poi imboccare a sinistra

    via della Volpe e salire via Scoscesa

    e via delle Prome, con forte pendenza

    21. CHIESA DI SANTANGELODELLA PACEEdificata nel XVI secolo per iniziativa

    del cardinale Tiberio Crispo, vennericavata da una loggia preesistente.Il suo nome trae origine dalla paceimposta da papa Paolo III Farnese

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    Scendere per via Raffaello

    fino a via Bontempi e, a destra,

    raggiungere piazza Piccinino

    25. CHIESA DELLA COMPAGNIA

    DELLA MORTELa Compagnia, sorta nel 1570per dare degna sepolturaai morti indigenti, ne promossela costruzione a partire dal 1575.I lavori, eseguiti su progettodi Bino Sozi, si protrasserofin oltre il 1600.

    Linterno a croce greca,rinnovato nel Settecento,conserva tele e stucchidi Francesco Busti, CristoforoGasperi e Anton Maria Garbi(XVIII sec.). Il portale di gustomanierista risale al 1606.

    Continuare fino a piazza Danti

    26. POZZO ETRUSCOProfondo 37 metri e largo 5,60,fu probabilmente concepito comecisterna e in seguito utilizzatoper raccogliere lacqua dellesorgenti sotterranee. Coevo allemura etrusche (III sec. a.C.),

    fu di uso pubblico, attingibile dallavera di piazza Piccinino e analogoad altri esistenti in punti diversidellacropoli etrusca. Presentauna singolare e possente travaturacomposta da cinque elementimonolitici disposti a capriata.

    23. PALAZZO CONESTABILEDELLA STAFFAEdificato tra il 1628 e il 1629.Nella seconda met dellOttocentofu residenza della principessa Maria

    Valentini Bonaparte, che ne feceun centro di vita culturale cittadina.Allinterno affreschi di GiovanniAndrea Carlone (XVII sec.)e Felice Giani (XVIII-XIX sec.).Ora sede della Biblioteca ComunaleAugusta, fondata nel 1582da Prospero Podiani. Conserva

    300.000 volumi, tra cui 3.325manoscritti, 1.326 incunaboli,645 aldine e 16.550 cinquecentine,oltre a un pregevole patrimoniocartografico antico.

    Raggiungere a sinistra piazza

    Michelotti, da cui percorrere

    via dellAquila

    24. CAPPELLA DI SAN SEVERORisalente al secolo XV, sopravvisseai rifacimenti settecenteschidellattigua chiesa e conventodei Camaldolesi, qui insediatisifin dallXI secolo.Conserva un affresco, la cui parte

    superiore raffigura la Trinit,eseguito tra il 1505 e il 1508da Raffaello Sanzio, unica operadellurbinate rimasta a Perugia.Laffresco fu completato nel 1521dal Perugino che vi aggiunse unateoria di Santi nella parte inferiore.

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    Il rione deriva il nome dallantico tempio di San Michele Arcangelo,cui si collega lo stemma raffigurante due ali con la spada. Il colore il rosso, come la spada fiammeggiante dellangelo guerriero. Dallaporta, volta a nord, usciva la strada regale verso Gubbio.

    PORTA SANTANGELO

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    ITINERARIO DI PORTA SANTANGELO

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    PERUGIA

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    ITINERARIO DI PORTA SANTANGELO

    1. PALAZZO DEI PRIORI(FACCIATA NORD)

    Risultato di due fasi costruttivedistinte: la prima (1293-97)interessa la parte sinistracaratterizzata dalla sequenzadi trifore e dallimponente portalegotico che conduce alla Saladei Notari; pi tarda (1335 ca)la porzione destra, costruita al posto

    della chiesa di San Severo di piazza,con portico a tre arcate. Fortementealterato allinterno duranteil dominio pontificio, fu ripristinatonelle antiche forme e restauratodopo il 1861. Del 1902 la scalinataa ventaglio che sostituisce quellamedievale a due rampe.Sopra il portale sono le copie

    in bronzo del grifo perugino e delleone guelfo (gli originali, 1271-81,provenienti dalla fontana di Arnolfodi Cambio, sono allinterno delpalazzo). Dai mensoloni pendono lecatene tolte dai perugini dalle portedi Siena (dopo la battaglia di Torritanel 1358).

    2. SALA DEI NOTARIMaestosa sala sostenuta da ottopoderosi arconi, in origine sededelle assemblee popolari del libero

    Comune, dal 1582 sede della

    potente Arte dei Notai,da cui il nome odierno.Degli affreschi originari del XIII-XIVsecolo restano pochi lacerti.

    La maggior parte risulta ridipintao integrata da Matteo Tassi (1885)con leggende, favole, storie bibliche,alternate a vari stemmi,tra cui quelli di Capitani del Popoloe Podest. Sulla parete di fondo lo stemma di Braccio Fortebracci.

    Lungo le pareti si allineano stallie sedili cinquecenteschi.Profondamente alterata durantetre secoli di dominio pontificio,fu restaurata e ripristinata dopo

    il 1861. Proseguendo la scalinataesterna, nella Sala della Vaccara, custodito un affresco di Tiberiodi Assisi del 1568.

    Girare nella piazza verso destra

    3. PALAZZO ARCIVESCOVILEFu ricostruito l dove sorgevano

    il Palazzo dei Consoli e il contiguoPalazzo del Podest, incendiatinel 1329 e nel 1534. La facciatarisale al 1650. Il portale del 1788inquadra sullo sfondouna scenografia prospettica.

    Dirigersi verso la Fontana Maggiore

    4. FONTANA MAGGIORETra i massimi esempi di sculturamedievale italiana (v. scheda p. 24).Fu realizzata tra il 1278

    e il 1280 da Nicola e GiovanniPisano su progetto di Fra Bevignate,con lausilio per la parte idraulica

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    nel 1234 dichiarava estinto il debitopubblico e decretava tassazionisecondo il censo dei cittadini. Sonoinoltre riprodotte le misure peruginedel piede e della mezza canna.

    6. CATTEDRALE DI SAN LORENZOProgettata intorno al 1300in sostituzione della preesistentecattedrale romanica, la costruzionesi protrasse fino al secolo successivo.La facciata, incompiuta, su piazzaDanti contraddistinta dal portale

    barocco realizzato da PietroCarattoli nel 1729.Il fianco verso la fontana, anchessoincompiuto, reca un portaledel 1568, opera di Galeazzo Alessi,un pregevole pulpito quattrocentesco

    e un crocifisso ligneo, operadi Polidoro Ciburri, qui postodurante la guerra del sale (1540).

    Linterno, con la caratteristicastruttura a sala, fu totalmenterifatto e decorato nel 700.Conserva, nella cappelladi San Bernardino, ladi Federico Barocci (1569).

    di Boninsegna da Venezia,

    per celebrare il compimentodel nuovo acquedotto. composta di due vasche poligonaliconcentriche, sormontate da unatazza bronzea a sua volta coronatada un gruppo di tre figure femminili.

    La vasca inferiore reca, a bassorilievo,

    raffigurazioni dei dodici mesi,

    accompagnate dai segni zodiacalie da altri soggetti allegorici.Quella superiore si componedi ventiquattro lastre, separate dafigure allegoriche sacre e storiche.

    5. LOGGE DI BRACCIONel 1423 Braccio Fortebraccida Montone, capitano di ventura

    e signore di Perugia, fece realizzareil loggiato, mettendoloin comunicazione con ladiacentesua residenza, oggi scomparsa.Attribuito a Fioravante Fioravantida Bologna, conserva quattrodelle cinque arcate, di cui unaparzialmente chiusa, su colonne

    ottagonali. Sotto la prima, a destra,sono i resti della base del campaniledella primitiva cattedrale,e un tratto di muro in blocchidi travertino etrusco-romano.Sulla parete sinistra la Pietra dellaGiustizia (originale nel Palazzo deiPriori), con cui il Comune di Perugia

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    Nella cappella di San Giuseppesono conservati il reliquiariocesellato del Santo Anello e unacopia di Wicar dello Sposaliziodi Mariadel Perugino, trafugatodai francesi in periodo napoleonico.Le vetrate furono realizzate dalcelebre laboratorio perugino

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    Fontana Maggiore

    Lapparato decorativo, una delle pi po-tenti espressioni medievali della vita degliuomini (Walter Binni), evoca nel suo com-plesso messaggio iconografico il program-ma politico e culturale del Comune peru-gino, attraverso la rappresentazione del sa-pere universale, della storia dellumanit,in cui si inserisce la celebrazione di Peru -gia, della sua mitica fondazione e del suoruolo nel territorio.

    Vasca inferiore

    Ogni riquadro separato da una colonni-na tortile e diviso a sua volta in due parti daunaltra colonnina.In 24 pannelli sono rappresentati a basso-rilievo i mestieri delluomo attraverso i me-si dellanno e i segni dello zodiaco. Vi sonopoi raffigurati il leone e il grifo di Pe rugia,le sette Arti liberali, la Filosofia, episodi

    dellAntico Testamento (Adamo ed Evae la Cacciata dal paradiso terrestre), storie diSansone, di David, Romolo e Remo, favole tratte da Esopo.

    Vasca superiorePoggia su colonnine e ha specchi lisci, eccetto uno verso il Palazzo dei Priori, conuniscrizione a caratteri gotici sui restauri dellacquedotto nel 1322. Lungo lorlosuperiore e la base di questo bacino corrono altre due iscrizioni sullopera, e isuoi autori.Ngli spigoli tra gli specchi sono 24 statuette, raffiguranti simboli (Perugia, Tra -

    simeno, Chiusi), santi, personaggi dellAntico Testamento o relativi alla storia pe-rugina.

    La tazzaIl bacino in bronzo opera di Rosso Padellaio, fonditore perugino (1277). sor-montato dal gruppo bronzeo delle Tre ninfe, che portano unanfora da cui zam-pilla lacqua.

    Adiacente alla fontana vi un pozzo di origine etrusco-romana (anche se segna -

    lato come pozzo medievale) profondo 47 metri che riforniva la citt dacqua.

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    Museo Capitolare

    della Cattedrale di San Lorenzo

    Istituito nel 1923 in occasione delIV centenario della morte di Pie-tro Perugino, stato riaperto nel2000 con un nuovo allestimento,che si snoda nelle 26 sale, su duepiani, attraverso i suggestivi restidel Palazzo di Martino IV, del Pa-lazzo dei Consoli, del Capitolo deiCanonici. Un lapidario ubicatonei sotterranei pertinenti allim-pianto urbanistico della citt etru-sco-romana.

    Allestito con opere darte e arredi

    liturgici provenienti da chiese del-la diocesi, dal duomo e da dona-zioni, conserva numerosi dipinti esculture dal XIV al XIX secolo, tracui opere della bottega di Arnolfodi Cambio e di Agnolo Daddi, al-tre di Meo da Siena, Giannicola di

    Paolo, Bartolomeo Caporali. Peril primo manierismo e il Seicento

    sono lavori dei Danti, dello Scara-muccia, di Batini. Di particolarerilievo la Pala di SantOnofriodiLuca Signorelli giovane (1484),raffigurante la Madonna in tronocon Bambino, un angelo musican-te, e ai lati i santi Giovanni Battista,Onofrio, Lorenzo e il committen-te.

    Morettini-Caselli. Nellabside il coroligneo di Giuliano da Maiano

    e Domenico del Tasso (1491) fu

    restaurato a seguito di un incendionel 1985. Nella sagrestia

    il ciclo pittorico del Martiriodi San Lorenzodi Giovanni AntonioPandolfi (1573-76).

    Percorso principale per via Maest

    delle Volte, dopo aver visitato

    il chiostro di San Lorenzo,

    e il Museo Capitolare presso

    il civico 8 di piazza IV Novembre

    7. VIA MAEST DELLE VOLTEAnticamente la via era uno strettorimbocco, coperto dalle volte chesostenevano il Palazzo del Podest(congiungendolo alla Canonica),distrutto nel 1534 da un incendio,per questo detto palazzo abrugiato.

    Sulla destra il Palazzo del Seminario,tardocinquecentesco, nel cui internosi trova il Museo Capitolaredi San Lorenzo (v. scheda a fianco).Sullo sfondo la facciata della chiesadella Maest delle Volte (1580-90),edificata su un precedente oratoriotrecentesco. Di questo, restaurato e

    decorato da Agostino di Duccio nel1440-75, restano alcuni splendidiframmenti scultorei esposti pressola Galleria Nazionale. La cupola decorata dal Pomarancio (1568).Ora ospita un esercizio commerciale.

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    Percorso principale lungo

    lex acquedotto.

    Deviazione: in fondo alla scalinata

    proseguire fino a via Santa

    Elisabetta e a sinistra fino

    al mosaico romano

    10. MOSAICO ROMANO DI SANTAELISABETTAUno dei pi importanti monumentidella Perugia romana, pertinentead un vasto complesso termale,databile al II secolo d.C. Vi sorse

    la chiesa di Santa Elisabetta,da cui il nome, poi demolita. Orditoa tessere bianche e nere, raffiguraOrfeo, il mitico cantore greco,seduto su una roccia mentre incantaal suono della lira gli animalidisposti attorno a lui. Ubicatopresso il Dipartimento di Chimica,dal 2005 musealizzato

    e visitabile durante gli oraridi apertura delluniversit.

    Scendere tutta la via fino a piazza

    Cavallotti

    8. PIAZZA CAVALLOTTIDa Felice Cavallotti (1842-98),

    uomo politico, garibaldino, scrittore.La piazza ha subito numerosirimaneggiamenti che ne hannomodificato il profilo architettonico,soprattutto dopo la demolizione(1876) della duecentesca chiesa diSanta Maria degli Aratri e laperturadi via Cesare Battisti (1904).

    Al di sotto della pavimentazione visitabile larea archeologicadi strutture pertinenti a varie fasiedilizie della citt, a partiredallepoca romana.

    Proseguire a destra per via

    Baldeschi e poi a sinistra per via

    Appia fino all'ex acquedotto

    9. ACQUEDOTTO DUECENTESCOLungo cinque chilometri, venneedificato nel XIII secolo per condurre

    lacqua da monte Pacciano allaFontana Maggiore.I lavori presero lento avvio nel 1255e, sotto la guida di Fra Bevignate

    e di Boninsegna da Venezia,terminarono nel 1280.A causa di continui problemimanutentivi, nel 1835 fu costruitoun nuovo acquedotto.Lultimo tratto del vecchiofu trasformato in caratteristicopercorso pedonale pensile sui grandiarconi medievali.

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    Percorrere via San Sebastiano fino

    allomonima chiesa in via

    dellEremita

    11. CHIESA DEI SANTI SEBASTIANO

    E ROCCOFu innalzata allinizio del XV secolopresso ledicola della Madonna dellaPace, la cui immagine miracolosa raffigurata sullaltare maggiore.Allinterno affreschi seicenteschidi Pietro Montanini, autore anchedella tela di SantOnofrio.

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    Riprendere il percorso principale

    in via del Fagiano, proseguendo

    per via Faina

    14. MONASTERO

    DI SAN BENEDETTO DEI CONDOTTICos nominato dalla vicinanzaallacquedotto medievale,fu fondato nel 1421 dalleremitaGiovanbattista da Gubbio.Affianca la chiesa, prima intitolataa Santa Maria Novella,ristrutturata nel 600.

    Ricca di decorazioni internedei secoli XV e XVI.Il campanile (XVIII sec.) si distingueper i decori in mattoni e la insolitaterminazione a cipolla.Conserva due piccoli chiostri.

    Proseguire per via della Pietra

    poi a sinistra per corso Garibaldi

    15. MONASTERO DI SANTACATERINAProgettato da Galeazzo Alessi nelXVI secolo per le monache di SantaGiuliana, venne poi rilevato dalleBenedettine di Santa Caterina

    Vecchia, che vi si insediarono nel

    1649. Parzialmente demanializzatonell800, fu sede dal 1902 dellafabbrica di fiammiferi Saffa.Nella chiesa sono affreschi (1718)e tele di Mattia Batini e diBenedetto Bandiera, oltrea un ciborio marmoreo seicentesco.Attualmente occupato in parteda un monastero di clausura.

    Proseguire in salita

    16. EX MONASTERODI SANTANTONIO DA PADOVAQuasi interamente demolitonel corso dei secoli e ricostruitointorno al 1970 come Casa della

    Studentessa. Fino al 1810 vi eraconservato il Politticodi SantAntonio, eseguito da Pierodella Francesca prima del 1468su commissione di Ilaria Baglioni,badessa del monastero.Lopera oggi alla GalleriaNazionale dellUmbria.

    Percorrere via del Pero e tornare

    al percorso principale

    12. CHIESA E CONVENTODI MONTEMORCINO NUOVO

    La chiesa progettata nel 1740 daLuigi Vanvitelli, affianca limponentemole dellex convento, realizzato sudisegno dello stesso Vanvitelli e diCarlo Murena per i monaci Olivetani,provenenti da Montemorcino

    Vecchio. A partire dal 1811 ilconvento fu assegnato dal governo

    napoleonico allUniversit degliStudi di Perugia, che ne mantienetuttora la sede per il Rettorato.Notevoli il chiostro, il porticoe ladiacente giardino pensile.Sulle pareti del vasto atrio dingresso

    allaula magna, importante corpusdi calchi di iscrizioni etrusche.

    Proseguire per via Innamorati,

    quindi per viale Faina e via Berardi

    13. EX MONASTERODI SAN FRANCESCO DELLE DONNEPrimo insediamento francescanodella citt (1212), cos chiamatopoich nel 1256 pass alle monacheBenedettine di SantAngelo delRenaio. Dal 1815 fu asilo per fanciulle

    povere. Adibito poi ad usi industriali,ha ospitato la filanda Faina,testimoniata da una ciminiera, e lafabbrica di ceramica La Salamandra.Dal 1996 sede di una produzionetessile artigianale con telai a mano.Conserva un pregevole portale,il finestrone absidale e il campanile.

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    Tornare al percorso principale

    19. MONASTERO DI SANTA LUCIAInsediamento di monacheAgostiniane, ha inglobato

    successivamente (1816) il contiguomonastero di SantAntonioda Padova.Ospita il conservatorio Antinori,che dal 1851 al 1970 fornassistenza e formazioneprofessionale a ragazze emarginate.Oggi scuola elementare.

    Imboccare via SantAgnese

    20. MONASTERO DI SANT'AGNESEEsistente gi nel 1318, occupatoalternativamente dalle Clarisse edalle terziarie Francescane, conservaal suo interno un affresco di PietroPerugino del 1522, raffigurante la

    . Nel coro un affrescoattribuito ad Eusebio da SanGiorgio (1519).Attualmente monastero di clausura.

    Proseguire in salita

    17. MONASTERO DELLA BEATACOLOMBADi aspetto esterno semplice

    e austero, conserva la ricostruzionedella cella della Beata Colomba daRieti, terziaria Domenicana, mortaa Perugia nel 1501. Allinterno unatela raffigurante Cristo portacroceattribuita a Giovanni di Pietro dettolo Spagna (inizi XVI sec.).Nella chiesa decorazioni di Nicola

    Giuli e una tela di Francesco Appiani(XVIII sec.). Una lapide ricordaallesterno lincontro tra sanFrancesco e san Domenico (1220).Attualmente monastero di clausura.

    Percorso principale lungo corso

    Garibaldi. Deviazione a destra

    per lArco dello Sperandio (n. 18)

    18. ARCO DELLO SPERANDIOPorta medievale secondaria.Il nome deriva dalla presenza,nelle vicinanze, di un monasterobenedettino, detto dello Sperandio,ora residenza privata.La lapide sopra larco ricorda

    il restauro del 1329.In zona, nel 1900 fu scopertoun ipogeo etrusco (fine IV-III sec.a.C.), parte di una necropoli in usodal VI al II secolo a.C.

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    e delle Mura Urbiche, offre dallaterrazza superiore uno spettacolarepanorama della citt e del territoriocircostante.

    Proseguire fuori porta

    23. SAN MATTEO DEGLI ARMENILa chiesa fu eretta intorno al 1273e destinata ai monaci armeni,ospiti degli edifici adiacenti.Allinterno importanti affreschiduecenteschi e immagini votive

    dei secoli XIV e XV.Nel XVI secolo il complesso venneriadattato a lazzaretto, quindiconcesso in enfiteusi agli Oddi finoal 1820, oggi sottoposto a lavori direcupero.

    Proseguire per la via crucis che sale

    al convento di Monteripido

    24. CONVENTODI SAN FRANCESCO AL MONTEDETTO DI MONTERIPIDOInsediamento francescano, sortoalla fine del XIII secolo in seguitoalla donazione del luogo ai fratidi San Francesco al Prato.

    La rampa di accesso fiancheggiatada una via crucis in cotto (1633-36).Nel 1754 fu aggiunto il bloccodella biblioteca di forme barocche,su progetto di Pietro Carattoli.Dotata di oltre 10.000 volumi, stata smembrata a partire dalleconfische napoleoniche.Degni di nota i chiostri, i cortili

    e la vista panoramica sulla citt.

    Ridiscendere e imboccare

    via del Tempio

    21. TEMPIO DI SANTANGELO la pi antica chiesa della citt,

    risalente al V-VI secolo. Presentauna singolare architetturapaleocristiana a pianta circolare,con copertura a tenda su tamburopoggiante su 16 colonne recuperateda edifici romani e peristiliocircolare. Visibili allesternogli interventi trecenteschi, tra cui

    lingresso originario tamponatoe quello attuale con portale ogivale.Sul prato antistante una colonnaproveniente dal Sopramuro(odierna piazza Matteotti).

    Scendere la scalinata sulla sinistra

    22. CASSERO DI PORTASANTANGELOLa pi grande delle portemedievali, posta a coronamentosettentrionale della via regaledi Porta SantAngelo, fa parte

    del completamento trecentescodelle mura. Ha subito numerosemodificazioni, dalla fortificazionedel 1326 ad opera di AmbrogioMaitani da Siena, allasovrapposizione del Casseronel 1479, fino ai restauri del XXsecolo. Sede del Museo delle Porte

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    dAgnolo fiorentino (1502),e una statua lignea policromadella seconda met del XIV secolo.Conservava il politticodi SantAgostino (1512-23)

    di Pietro Perugino, poi smembratoed ora parzialmente riassemblatonella Galleria Nazionale dellUmbria.

    27. ORATORIO DI SANTAGOSTINOAppartiene alla ConfraternitaDisciplinata di SantAgostino,unassociazione di laici che

    svolgevano attivit caritativa,di beneficenza e di solidariet.Faceva riferimento al conventodi SantAgostino, cui si ispirava.Il complesso si compone di dueoratori sovrapposti, di cui quelloinferiore edificato e decoratonel XIV secolo. Quello superiore,risalente alla met del XVI secolo,

    fu rinnovato nel 600 e costituisceuno dei pi ricchi esempidi decorazione e ornato barocchi.Mirabile il soffitto ligneo, intagliatoe dorato, del 1698 (visitasu richiesta, tel. 075 5724815).

    Tornare in corso Garibaldi

    e scendere fino al civico 84.

    Deviazione: a sinistra per via

    del Canerino e il parco

    di SantAngelo vista panoramica.

    Percorso principale in corsoGaribaldi

    25. OSPEDALE DELLA MERCANZIALintero isolato, fino al civico 104,appartiene dal secolo XIV al Collegiodella Mercanzia, tra le maggioricorporazioni del Comune perugino.

    Adibito a ospedale per i poveri,come risulta dalliscrizione incisasul portone centrale (1507),poi, fino a tempi recenti (1990),a dormitorio pubblico.Sopra lingresso visibile il simbolodellArte scolpito su pietra, con griforampante su una balla di lana.Tracce della primitiva decorazione

    nella Sala del Granaio recentementerestaurata.

    Continuare fino a piazza Lupattelli

    26. CONVENTO E CHIESADI SANTAGOSTINOImportante insediamento

    agostiniano sorto tra il 1256e il 1260, ora adibito a caserma.Loriginaria struttura gotica dellachiesa visibile nella parte inferioredella facciata, rivestita di pietrabianca e rosa.La chiesa fu completamente rifattanel XVIII secolo. Linterno statoricostruito tra il 1795 e il 1803.

    Notevole il coro, opera di Baccio

    Proseguire fino a piazza Fortebracci

    28. PALAZZO GALLENGA STUARTGi Antinori, donato nel 1931al Comune di Perugia, ora sededellUniversit per Stranieri.Fu edificato tra il 1740 e il 1758da Pietro Carattoli su disegnodi Francesco Bianchi.

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    Notevoli il vestibolo e lo scalone

    con stucchi e busti del 700.Sulla base dello stesso progetto stata aggiunta la parte posteriore(1935-37), in cui fu realizzata lAulaMagna, decorata da Gerardo Dottori.

    Dirigersi a sinistra verso via Ulisse

    Rocchi

    29. ARCO DI AUGUSTO O ARCOETRUSCOPorta monumentale, orientataa nord, delle poderose muraetrusche, realizzata nel III secoloa.C., fiancheggiata da due torrionia pianta trapezoidale.Liscrizione AUGUSTA PERUSIA,

    che corre sullarco a tutto sesto,rimanda al restauro augusteo,a seguito del bellum perusinumdel 40 a.C. che si conclusosi conla sottomissione della citt a Roma.

    Al di sopra dellarco liscrizioneCOLONIA VIBIA posta a memoriadi Vibio Treboniano Gallo, imperatore

    di origine perugina, che gratificPerugia del titolo di colonia.

    Sul contrafforte sinistro una fonteseicentesca e sul coronamentoun loggiato rinascimentale.

    A sinistra, chiesa di San Fortunato.

    Percorso principale per via Ulisse

    Rocchi

    30. CHIESA DI SAN FORTUNATODi probabile origine altomedievale,la facciata seicentesca reca traccedelledificio antico.Fu sede dei Padri Silvestrini dal 1634.

    Allinterno due altari in legnodorato del XVII secolo con statuedi Leonardo Scaglia e un dipintodi Scilla Pecennini, raffigurante laMadonna con san Fortunato(1585).

    Risalire via Ulisse Rocchi

    fino a piazza Danti

    31. PIAZZA DANTI dominata dalla mole dellacattedrale, che presenta su questo

    lato la originaria facciata principale.Detta fino al 1899 piazza del Papaper la presenza della statua bronzeadi Giulio III, opera di VincenzoDanti, prese il nome dellartista,a seguito dello spostamento dellastatua per far posto al percorso del

    tram elettrico.

    Fin dal Medioevo ospit il mercato

    dei prodotti agricoli, cometestimoniano i piccoli rilievi conmani che stringono spighe scolpitesugli angoli del palazzo del Turrenoverso via Bartolo e via del Sole,ancora oggi sede di un mercatinodi ceramiche.

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    Il rione prende il nome dalla santa protettrice, che compare anche co-me simbolo, oltre allorso e alla catena. Il colore lazzurro, anche inrelazione alle acque del lago Trasimeno, raggiungibile da questa por-ta, orientata a ovest, attraverso la strada in direzione di Cortona.

    PORTA SANTA SUSANNA

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    ITINERARIO DI PORTA SANTA SUSANNA

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    PERUGIA

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    ITINERARIO DI PORTA SANTA SUSANNA

    1. PALAZZO DEI PRIORI

    Sede del libero Comune, fu edificato

    in pi fasi: la prima (1293-97),corrispondente alla Sala dei Notari,opera di Giacomo di Servadioe di Giovannello di Benvenuto.La seconda (1335-53) fin sopralarco di via dei Priori e via dellaGabbia. La terza (1443) e le altre(fino al XVIII sec.) lungo il corso.

    Inglob diversi edifici preesistentitra cui due torri, visibili lungovia della Gabbia e corso Vannucci(civico 21).Notevoli latrio, la torre campanariae il portale trecentesco,con le statue dei santi protettoriLorenzo, Ercolano e Costanzo,conservate in originale nella Galleria

    Nazionale dellUmbria.

    Ospitata nei piani superioridel palazzo, una delle pi ricchedItalia per numero e qualitdi opere dal XIII al XIX secolo(v. scheda pp. 37-38).

    2. COLLEGIO DELLA MERCANZIA

    Tra le maggiori corporazionicittadine, il potente Collegio ebbequi la sua sede dal 1390.La Sala delle Udienze rivestitacon pannelli di pioppo e nocefinemente intagliati, della primamet del XV secolo.Nellarchivio storico del Collegio

    si conservano le matricoledei mercanti, ricche di prezioseminiature.

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    Galleria Nazionale dellUmbria

    E la pi completa raccolta um-bra di opere comprese tra il200 e l800, di provenienza per-

    lopi ecclesiastica. Tuttavia lostretto rapporto che leg la vitareligiosa a quella civile per tuttoil Medioevo e let moderna ren-de il percorso museale comeuna delle testimonianze artisti-che pi alte siadella storia re-gionale, che

    di quella na-zionale.

    Le tendenze artistiche dei se-coli XVII e XVIII sono rap-

    presentate da artisti comeOrazio Gentileschi, Pietro

    da Cortona, Valentin de Bou-logne, Pierre Subleyras, Anto-

    nio Amorosi e Corrado Gia-quinto.Nella Pinacoteca sono inoltre

    organizzate diverse sezioni spe-ciali, di raccolte di tessuti, do-cumenti e carte topografiche, eun Tesoro di oggetti preziosiprovenienti da musei civici e dachiese perugine.

    Corso Vannucci, 19 (Palazzo dei Priori) tel. 075 5721009 - 075 5741400

    www.gallerianazionaledellumbria.it

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    Sono da ricordarele operedi protagonistidellarte medievale

    e rinascimentale,come il Maestrodi San Francesco,

    Arnolfo di Cambio,Duccio diBuoninsegna,Gentile da Fabriano,Beato Angelico,Piero della

    Francesca.Molti i capolavoridi Pietro Vannuccidetto il Perugino,dei suoi seguacie di artisti locali,tra cui spiccaBernardinodi Betto, detto

    il Pintoricchio.Si segnalala cappella deiPriori, affrescatada BenedettoBonfigli conepisodi della vitadi santErcolanoe san Ludovico

    di Tolosa, unbrano di storiae di urbanisticalocale.

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    4. CHIESA DI SAN FILIPPO NERI

    Sorta sul luogo del battisteropaleocristiano di San GiovanniRotondo, fu edificata dal 1626dai Padri della congregazione

    dellOratorio e venne completatanel 1648 con la realizzazionedella cupola. Il progetto affidatoa Paolo Maruscelli si ispiraallarchitettura romanacontroriformata.Grandiosa la facciata vignolescain travertino.

    Allinterno affreschi di Carlonee di Appiani.Allaltare maggiore tela di Pietroda Cortona raffigurante

    lImmacolata Concezione(1662).

    Imboccare via dei Priori

    3. CHIESA DEI SANTI SEVERO

    E AGATA

    Venne edificata allinizio del XIV

    secolo, in sostituzione della chiesadi San Severo di Piazza (nellaattuale piazza IV Novembre),demolita per lampliamentotrecentesco del Palazzo dei Priori.Allinterno conserva interessantiaffreschi di scuola umbra (XIV sec.).

    La zona ricca di suggestivi vicoli,come via Ritorta, via dellOrso,via Vermiglioli.

    Proseguire lungo via dei Priori

    Proseguire per via dei Priori

    5. CHIESA DEI SANTI STEFANO

    E VALENTINO

    Del nucleo originale della chiesadi Santo Stefano (XII sec.), restanoil campanile a vela e labsidiola.I rifacimenti quattrocenteschihanno rovesciato lorientamentodella chiesa, che allinterno presentadue navate (luna romanica, laltradel XV sec.).

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    8. ORATORIO DELLA

    CONFRATERNITA DEI DISCIPLINATI

    DI SAN FRANCESCO

    Fu fondato dalla Confraternita natadai Flagellanti di Ranieri Fasanie trasformata nell800nel Sodalizio Braccio Fortebracci.Dal portale in marmo del XVI secolosi accede, tramite il vestibolo,decorato da stucchi barocchi,

    alla Sala del Consiglio e alloratorio.Pregevole esempio di prebarocco,loratorio mostra un soffittoa intagli riccamente dorati(1570-74), fregi e ornati di SciarraBovarelli (1584), sedili e corniciintagliate di pregio, oltre aun importante ciclo pittorico (1611)di Giovanni Antonio Scaramuccia(visite su richiesta, tel. 075 5724815).

    Proseguire fino in fondo a via

    dei Priori

    9. CHIESA DELLA MADONNA

    DELLA LUCE E CHIESA

    DI SAN LUCA EVANGELISTA

    La chiesa della Madonna della Lucefu edificata nel 1513-19 peraccogliere unimmagine miracolosadella Vergine, affrescata da Tiberiodi Assisi (XVI sec.), conservatasullaltare. La cupola statadecorata da Giovanni BattistaCaporali (1532). I due grifi scolpiti

    Alla sinistra della chiesa il Palazzodegli Oddi, del XVI secolo, con severa

    facciata settecentesca. Allinternoaffreschi tardo-seicenteschi illustrano

    episodi dellepopea familiare.

    6. SCALE MOBILI CUPA-PRIORI

    E CHIESA DI SANTA TERESA

    DEGLI SCALZI

    Le scale mobili realizzate dalComune di Perugia nel 1989, sonoparte dellinnovativo programmadi accesso pedonale allacropoli

    cittadina.A destra si erge la chiesa di SantaTeresa degli Scalzi, terminatanel 1718 su disegno di AlessandroBaglioni. La facciata incompiuta,linterno a croce greca con cupolacentrale e cupole minori ai quattrolati. Il convento attiguo,demanializzato con lunit dItalia,

    ora adibito a scuola.

    Proseguire per via dei Priori

    7. TORRE DEGLI SCIRI

    Torre di difesa edificata nel XII-XIIIsecolo. lunica rimasta intattadelle molte esistenti in tutta

    lacropoli, poi demolite o in parteinglobate in edifici attigui. alta46 metri e visibile da varie partidella citt. Appartenne agli Oddi,pass nel XVI secolo agli Sciri, da cuiil nome attuale. Detta anche degliScalzi, per la vicinanza della chiesa.

    Proseguire per via degli Sciri

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    attribuibili alliscrizione romanaAUGUSTA PERUSIA - COLONIA VIBIA.

    Proseguire a sinistra per viadella Sposa

    11. PORTA DI SANTA SUSANNA

    Detta anche della Colombatao di SantAndrea, dai nomidelle vicine e omonime chiese,appartiene alla cinta murariamedievale (XIII-XIV sec.), demolita

    nel corso del 900, di cui restanolarco ogivale e la sopraelevazionein mattoni pi tarda, decoratada un bel grifo in pietra rosa.Addossata alla porta lanticachiesa di SantAndrea apostolo,gi cappella nel 1168, ricostruitanel XIX secolo, con pregevoli

    elementi in cotto sulla facciata(portale e rosone).

    alla base dei pilastri ricordanolintervento del Comune di Perugiaper la costruzione della chiesa.Adiacente la chiesa di San Luca,documentata in epoca medievale

    e ristrutturata nel 1586da Bino Sozi, su committenzadellordine dei Cavalieri di Malta.Allinterno tela di Giovanni AntonioScaramuccia (1632).

    Accanto la ex Casa dei Cavalieri

    di Malta con finestre crociate, datata1484 sul portale.

    Percorso principale per via

    San Francesco. Deviazione a sinistra

    per la Porta Trasimena (n. 10),

    fino a Porta Santa Susanna (n. 11)

    10. PORTA TRASIMENAO DI SAN LUCA

    una delle cinque porte etruschedella citt, originale fino allimpostadellarco, rifatto a sesto acutonel XIV secolo.Orientata verso il lago Trasimeno,da cui prende nome, detta anchedi San Luca, per la vicinanza

    dellomonima chiesa, o della Luna.Sopra larco, allesterno, scolpitauna croce, e poco sottouna mezzaluna (variamenteinterpretata, in relazione ai Crociati,ai Templari o allastro oppostoal sole). Sul lato sinistro un leonein travertino. Resti di lettere

    PERUGIA 41

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    Tornare al percorso principale

    in via San Francesco,

    fino allomonima piazza

    12. ORATORIO DI SAN BERNARDINO

    Costruito tra il 1451 e il 1461 percelebrare il santo senese, si raccordaal complesso di San Francescotramite un arco rinascimentale.Lelegante facciata policromaa finissimi bassorilievi, capolavorodello scultore e architettofiorentino Agostino di Duccio

    (1457-61), rappresenta il massimoesempio di arte del Rinascimentoa Perugia.

    Allinterno un sarcofagopaleocristiano (met IV sec.)con le reliquie del beato Egidio,compagno di san Francesco,funge da altare.

    Notevole il retrostante oratoriodei Santi Andrea e Bernardino(1537), sede della Confraternitadella Giustizia, aula cinquecentesca,rimaneggiata nel 700, con soffitto

    intagliato e dorato, pregevolistucchi e dipinti. Presso la sacrestiadelloratorio si trova la cappellaBaldeschi, in cui la tombadel giureconsulto Bartolodi Sassoferrato (morto nel 1357).

    13. ACCADEMIA DI BELLE ARTI

    Fondata nel 1537 da Orazio Alfanie Domenico Sozi, occupa dagli inizidel Novecento lex convento di SanFrancesco, fondato nel 1230, di cuirimane il pregevole chiostro.Possiede una biblioteca specializzata,

    un gabinetto di disegni e stampe,una notevole gipsoteca con calchidi opere di Bertel Thorwaldsen

    e di Antonio Canova (attualmentechiusa), nonch una interessanteraccolta di dipinti otto-novecenteschi ora presso il Museodel Palazzo della Penna.

    14. CHIESA DI SAN FRANCESCO

    AL PRATO

    Annessa allomonimo convento,fu edificata intorno alla met del XIII

    secolo, in sostituzione dellantica

    SAN

    DROB

    ELLU

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    PERUGIA 43

    cappella di Santa Susanna, che hadato il nome allintero rione. Hasubito numerosi crolli e rifacimenti,

    perdendo il campanile medievalee quello barocco, a causa di secolaricedimenti di questo versantedel colle. La facciata fu ricostruitanel 1929 seguendo il disegno delgonfalone di San Bernardo (1464)di Benedetto Bonfigli, secondoil gusto cosmatesco a losanghe

    e tarsie con pietra bianca e rosa.La chiesa conservava i sepolcridelle maggiori famiglie peruginee numerose opere darte,come la Deposizione Baglionie lIncoronazione della Vergine,di Raffaello Sanzio e la Resurrezionedel Perugino (oggi a Roma allaGalleria Borghese e alla Pinacoteca

    Vaticana). A causa del crollodelle volte e dellabside, la struttura rimasta per molto tempopriva della copertura e degli arrediinterni. Destinata ad auditorium.

    Tornare in via San Francesco, poi a

    sinistra proseguire per via della Siepe

    15. MURO ETRUSCO -

    VIA DEL POGGIO

    Tratto conservato della cintamuraria etrusca (III sec. a.C.) postotra la Porta Trasimena a destrae fino allArco di Augusto a sinistra(in continuit con tratti di via

    Cesare Battisti e via del Verzaro).

    Da qui si gode una bella vista sullasottostante piazza San Francesco.

    Proseguire a sinistra per via

    Armonica fino a largo Ermini

    16. PALAZZO FLORENZI-

    EX DANZETTA

    Edificato nel XVIII secolo, poggiaa nord su un importante trattodella cinta muraria etrusca, lunicovisibile dallinterno, in continuitcon il tratto sotto lattuale piazzaErmini e via del Verzaro,in prosecuzione delle mura di viaCesare Battisti. Acquistato versoil 1840 dalla marchesa Marianna

    Florenzi, poi Waddington (1802-70), che vi tenne un famoso salottoletterario.Pi avanti, al numero civico 7 di viadellAquilone, presso il Dipartimentodi Studi Classici della Facoltdi Lettere, una gipsotecacon calchi di statue etrusche, greche

    e romane (visita su appuntamento).

    Raggiungere piazza Morlacchi

    per via dellAquilone

    17. TEATRO MORLACCHI

    Fu costruito dal 1778 al 1780su progetto di Alessio Lorenzini per

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    Allinizio della via, presso il civico 3,tipica casa-torre medievalepresumibilmente del XII-XIII secolo,poi inglobata negli edificicontermini. Il toponimo Verzaro

    proviene da viridiarum, ovveroluogo verdeggiante.

    Tornare al percorso principale in

    piazza Cavallotti e via della Stella

    19. ORATORIO DI SANTA CECILIA

    Pregevole teatrino barocco con

    pianta centrale a croce greca, dueordini di coretti e copertura a cupola,realizzato su disegno di PietroBaglioni (1687-90). Annesso a sanFilippo Neri dalla Congregazione deiFilippini, di cui allattiguo complesso,

    fu successivamente affidatoallAccademia degli Unisoni.Dopo decenni di degrado e abbandono

    stato restaurato e riaperto al pubbliconel 2001. Possiede unottima acustica.Lungo via Fratti case e torri medievali.iniziativa della borghesia cittadina,

    in contrapposizione al Teatrodel Pavone, riservato ai nobili.Fu inaugurato nel 1781 con il nomedi Teatro del Verzaro, solo pi tardiintitolato al musicista perugino

    Francesco Morlacchi (1774-1841).Nel 1874 fu rinnovatonellarchitettura da GuglielmoCalderini e nelle decorazionida Moretti, Tassi e Verga. Divennepropriet comunale nel 1942.Ai numeri civici 30-32 si trovail trecentesco Palazzo Stocchi,oggetto di importanti ritrovamenti

    nei primi anni 90 (antico pozzoe affreschi del XIV sec.).

    Percorso principale per piazza

    Cavallotti e via della Stella, fino

    alloratorio di Santa Cecilia (n. 19).

    Deviazione a sinistra per via

    del Verzaro fino alla chiesa

    di San Martino (n. 18)

    18. CHIESA DI SAN MARTINO

    DEL VERZARO

    Costruita sulle mura etruschee documentata dal 1163, conservaallinterno affreschi attribuitia Giannicola di Paolo.

    FRANCOPREVIGNAN

    O

    Raggiungere piazza IV Novembre

    per via Fratti

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    I

    l rione ha come simbolo la torre sopra un elefante bardato, da cui de-riverebbe il nome in relazione allavorio. Il colore il verde, forse inriferimento agli orti lungo questo versante.

    PORTA EBURNEA

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    ITINERARIO DI PORTA EBURNEA

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    PERUGIA 47

    PERUGIA

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    ITINERARIO DI PORTA EBURNEA

    1. COLLEGIO DEL CAMBIO

    Tra il 1452 e il 1457 lArte

    dei Cambiavalute sinsediin questala del Palazzo dei Priori.Qui, intorno al 1500, Pietro

    Vannucci detto il Peruginoaffrescava la Sala dellUdienza,tra i pi insigni monumentirinascimentali della citt.Il ciclo, dettato dallumanista

    Francesco Maturanzio, celebralarmonia tra cultura classicae fede cristiana.

    Adiacente la cappelladi San Giovanni Battista dipintada Giannicola di Paolo (1513-28).Gli scranni in legno della saladingresso, sede del Collegiodei Legisti, sono opera di GianpietroZuccari e aiuti (1615-21).

    2. PALAZZO GRAZIANI

    Progettato dal Vignola nellaseconda met del XVI secolo.Alla fine del XIX secolo AnnibaleBrugnoli ha decorato il Salonedelle Adunanze con episodidrammatici del Risorgimentoperugino, interpretandoneefficacemente lo spirito.

    Proseguire per corso Vannucci

    3. TEATRO DEL PAVONE

    Uno dei tre maggiori teatri di citt(riservato ai nobili), insiemeal Teatro Morlacchi (appannaggiodel ceto borghese) e al TeatroTurreno (destinato al ceto popolare).

    Edificato tra il 1717 e il 1723,venne poi ricostruito su disegnodi Pietro Carattoli nella secondamet del XVIII secolo.Fu inaugurato in occasionedel carnevale del 1773. Allinternodecorazioni di Francesco Appiani.

    NICOLAMILLETTI-FOTOPUCK

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    delle iscrizioni AUGUSTA PERUSIAe COLONIA VIBIA presenti anchesullArco di Augusto.

    Percorso principale: proseguire per

    via San Giacomo e via del Parione.Deviazione: per via del Paradiso

    e via delle Forze, fino a Porta

    San Giacomo (n. 7) e alla chiesa

    di San Prospero (n. 8).

    7. PORTA SAN GIACOMO

    Porta duecentesca verso il lago

    Trasimeno e verso Chiusi. Contieneil borgo medievale cresciutoesternamente al perimetro etrusco-romano. Conduce alle Fontidi Veggio, presso lattuale stazioneferroviaria e a San Prospero.Successivamente fu sostituita dallaPorta Eburnea Nuova o Porta Cruciacos detta dal legato pontificio

    Santacroce che la fece riedificarenel 1576, nella vicina via Eburnea.Tamponata in gran parte nell800,fu riaperta nei primi del 900.

    Proseguire per via Bonazzi

    4. EX CHIESA DEL SUFFRAGIO

    Edificata nel 1639 dallomonimacompagnia. Vi si conservano

    una Nativitdi Francesco Bassottie un crocifisso ligneo di GianpietroZuccari, entrambi del XVII secolo.Ora destinata ad usi civili.

    5. CHIESA DI SANTANGELO

    DI PORTA EBURNEA

    Esistente gi nellXI secolo,

    documentata nel 1285 comeparrocchiale.Lattuale aspetto neoclassico il risultato della ristrutturazioneottocentesca.Allinterno tele di Cristoforo Gasperi(met del XVIII sec.).

    Scendere a sinistra per via Bruschi

    fino a porta Eburnea

    6. PORTA EBURNEA O ARCO

    DELLA MANDORLA

    Trae il nome dallavoriodellelefante, simbolo del rione.Porta etrusca rimasta intattafino allimposta della volta, rifatta

    ad arco acuto in epoca medievale,per questo detta anchedella mandorla. Da qui passavala via regale verso Orvieto.Alcune pietre di recuperodalla porta stessa recano frammenti

    Attraversare viale Pellini e a destrascendere le scalette fino a via

    San Prospero e allomonima chiesa

    (n. 8). Risalire per le scale mobili

    fino a piazza del Circo

    8. CHIESA DI SAN PROSPERO

    Sorta nel VII-VIII secolo su unarea

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    di Francesco Vezzosi da Pistoianel 1689.Allinterno finte architettureprospettiche, del XVIII secolo.Il convento, documentato dal XIII

    secolo, ha origini pi antiche,probabilmente dellXI secoloespropriato con lunit dItalia.Fu sede della prima scuola pubblicacittadina (1863).

    Proseguire per via del Parione, poi

    a destra scendere per le scale mobili

    10. SCALE MOBILI

    Percorso pedonale meccanizzatorealizzato nel 1983 dal Comunedi Perugia, teso a introdurreun sistema innovativo di accessoallacropoli cittadina, alternativoallautomobile.Sul lato destro vi erano due conventi

    medievali, trasformati nellOttocentoin carceri maschile e femminile.

    Tornare al percorso principale

    in via del Parione

    9. CHIESA E CONVENTO DI SANTO

    SPIRITO

    La chiesa, ricostruita a partiredal 1579, fu compiuta su disegno

    sepolcrale etrusco-romana, nel 1285figura come parrocchia. Nel 1436risulta dipendente dallabbazia diPomposa. Fu pi volte rimaneggiatanel corso dei secoli, fino allultimo

    ripristino del 1927.Allinterno un ciborio dellVIIIsecolo, statua di san Prosperodi gusto arnolfiano della fine delXIII secolo e affreschi datati 1255.

    11. CHIESA E MONASTERO

    DI SANTA GIULIANA

    Il monastero femminile cistercense,fondato nel 1253 per voleredel cardinale Giovanni da Toledo,ha subito nel tempo varie modifiche.

    Del XIV secolo conserva la facciatadella chiesa in pietra rosa e biancacon portale e rosone gotici.Sono visibili resti della originaria

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    Proseguire per via Fatebenefratelli

    13. COLLEGIO BARTOLINO

    E OSPEDALE DI SAN GIOVANNI

    DI DIO

    La parte sinistra delledificionel 1575 fu destinatada Marcantonio Bartolini a ospitare,durante gli studi, giovani perugini,genovesi e lucchesi.Poco oltre nella via, ampliatoe rimaneggiato, lantico ospedale,annesso e coevo al convento

    di San Giovanni di Dio (1584 ca),la cui chiesa si affacciasullomonima piazzetta retrostante.Ledificio ospita, dal 1859,il laboratorio di vetrate artisticheMoretti-Caselli (visita su richiesta,www.studiomoretticaselli.it)

    Continuare per via Fatebenefratelli,

    poi a destra reimboccare in salitavia San Giacomo e via Bruschi,

    fino a piazza Mariotti

    14. MONASTERO

    DELLE MANTELLATE E CHIESA

    DELLANNUNZIATA

    Il monastero, detto anche delle

    Povere o delle Servite, fu edificatonel Trecento sulle mura etrusche(ben visibili in una sala interna)e ampliato nel Cinquecento. oggi sede del Conservatoriodi Musica di Perugia.A fianco la chiesa (visitabileil mercoled, 15,30-18,30),documentata gi nel 1334

    e ristrutturata nel 1641,con la facciata del XIX secolo.Allinterno decorata da opere diDomenico Bruschi, tra cui il dipinto

    (1901), con autoritratto delpittore (ultimo a destra).

    decorazione pittorica nella chiesae nella sala capitolare.Il chiostro, ritenuto il pi bellodella citt, attribuito a Matteodi Gattapone (1376).

    Nel loggiato del secondo pianosono conservati pregevoli affreschistaccati, provenenti dal refettorio.Fu espropriato e demanializzatocon lunit dItalia (1861).Lomonimo borgo che univa SantaGiuliana alla citt fu demolitoper gli spazi necessari alla Rocca

    Paolina (1540-43).

    Risalire per le scale mobili

    fino a piazza del Circo

    12. CHIESA DEI SANTI BIAGIO

    E SAVINO

    Sede di un pi antico oratoriodel 1036, divenne parrocchialedopo la demolizione delle chiesedi San Savino e San Cataldo,causata dalla costruzionedellattigua Rocca Paolina.

    Il suo titolo stato ora trasferitoalla chiesa di San Biagionel moderno quartiere sottostante.La costruzione della Rocca Paolinacomport la demolizione di settechiese, una basilica, due conventi,sette torri e i palazzi dei Baglionicon circa trecento case. TH

    OMASCLOCCHIATTI

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    versante (colmato in parte solodalla seconda met del Novecento)ha fatto coincidere in questo solopunto della citt il muro medievalecon quello estrusco, comunque

    distinti dalla diversa pezzaturadelle pietre utilizzate nella partesommitale (medievale).Incastonato tra i blocchi pi bassiun passaggio secondario postierla coevo al muro etrusco.

    Scendere a destra per via della

    Canapina

    18. EX CHIESA DI SAN BENEDETTO

    Gi documentata nel 1207, addossata al muro etruscoda cui deriva la caratteristicastruttura ad aule sovrapposte(cos accessibili sia dallacropoliche da valle).

    Pregevole la piccola absidesporgente e sollevata.Appartenne fin dal XIII secoloallordine dei Gerosolomitani(Cavalieri di Malta), poi dal 1777fu annessa al vicino ConservatorioBenincasa, che curava fanciulleorfane e di umili condizioni

    provvedendo alla loro dote.

    Proseguire per via della Cupa

    15. SAPIENZA VECCHIA

    Collegio costruito tra il 1361 e il1369 dal cardinale Nicol Capocci

    per ospitare gratuitamente giovanistudenti forestieri. Dal 1825accoglie il Collegio della SapienzaNuova fondato nel XV secolo.Allinterno pregevole il pozzocon portico a sei colonne aggiuntonel 1596, il grazioso teatrinorecentemente restaurato e lantica

    cappella di San Gregorio Magnoche conserva una Crocifissionedella seconda met del XIV secolo(visita su appuntamento).

    16. CHIESA DI SANTA MARIA

    DELLA VALLE

    Antico eremitaggio, successivamente

    convento Carmelitano (inizi XII sec.),

    poi parrocchiale (XIII sec.),in seguito cappella della Compagniadei Muratori (XVIII sec.), oggidelle Salesiane.Degni di nota sul retro la piccolaabside circolare, il campanilettoa vela e bifore dei secoli XIII e XIV.

    17. GIARDINI DEL CAMPACCIO

    Area pubblica sottostante il poderoso

    muro urbico etrusco, in blocchidi travertino, del III secolo a.C.Il ripidissimo pendio di questo

    Risalire verso corso Vannucci

    per via Boncambi e via della Luna,

    oppure per le vicine scale mobili

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    Il rione, definito borgo bello, ricco di arte e di verde, orientato a sud-est, prende il nome dal santo protettore. San Pietro anche simbolodel rione, insieme alle chiavi incrociate, avendo soppiantato nel tem-

    po il leone e il sasso, in ricordo della litomachia in uso presso il Campodi Battaglia (odierna via XIV Settembre). Il colore associato il giallo, il

    colore del grano che entrava dalla Porta.

    PORTA SAN PIETRO

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    Palazzo del Capitano del Popolo

    Universit Vecchia

    Arconi di via della Rupe

    Ospedale della Misericordia

    Arco di SantErcolano

    Chiesa di SantErcolanoChiesa di San Giuseppe o di Santa Croce

    Basilica di San Domenico

    Campanile di San Domenico

    Convento di San Domenico

    Palazzetto dellInquisizione

    Ex ospedale della Confraternita di San DomenicoEx monastero della Beata Colomba

    Ex convento di Santa Maria Maddalena

    Ex chiesa di Santa Maria di Colle

    Porta San Pietro

    Convento e Porta di San Girolamo

    Convento di San Pietro

    Chiesa e campanile di San Pietro

    Orto Medievale, Porta di Braccio e Orto Botanico

    Giardini del Frontone

    Porta di San Costanzo

    Chiesa di San Costanzo

    Porta dei Ghezzi

    Ex Collegio di SantAnna

    Tre Archi e Arco dei Funari

    Palazzo della Penna

    Rocca Paolina

    Porta Marzia

    Piazza Italia

    Ex chiesa di SantIsidoro

    Ex chiesa di Santa Maria del Popolo

    ITINERARIO DI PORTA SAN PIETRO

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    PERUGIA 55

    PERUGIA

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    ITINERARIO DI PORTA SAN PIETRO

    1. PALAZZO DEL CAPITANODEL POPOLOFu edificato per il trasferimentodella magistratura, gi in piazza

    Grande, tra il 1473 e il 1481,

    dai lombardi Gasperino di Antonio

    e Leone di Matteo sulla piazza detta

    del Sopramuro, oggi Matteotti,

    un tempo aperta sul panorama

    di Assisi e sulla sottostante spianata

    del Campo di Battaglia.Essa fu ampliata sui terrazzamenti

    approntati nel 1247 (murus civitatis),

    che inglobarono le mura etrusche,

    e su quelli trecenteschi poggianti

    su poderose volte, utilizzate

    nel 400 come magazzini, oggi sale

    del tribunale.

    Il palazzo ha subito lavori

    di ristrutturazione, a seguitodel crollo del secondo piano dopo

    il terremoto del 1741.

    Il portale, finemente decorato,

    sovrastato da una lunetta,

    al cui interno una statua

    della giustizia e sui due lati due grifi

    che artigliano una lupa, simbolo

    del male. Al primo piano quattrobifore ornate e la loggia da cui

    i banditori leggevano editti

    e ordinanze.

    2. UNIVERSIT VECCHIAOpera della fine del XV secolo

    di Gasperino di Antonio e di

    Bartolomeo Mattioli da Torgiano,

    fino al 1811 fu sede delluniversit

    perugina.La parte terminale del palazzo

    ospit il Monte di Piet pi antico

    dItalia (1462).

    Notevoli le finestrature crociate

    e i monogrammi scolpiti - O. M. -

    dellospedale di Santa Maria

    della Misericordia, committente

    delledificio. Insieme al Palazzodel Capitano del Popolo, poggia

    su possenti arconi sottostanti

    (v. n. 3).

    Proseguire verso destra, lungo

    questo lato della piazza

    Percorso principale lungo

    via Oberdan. Deviazione

    da via Oberdan a sinistra

    verso via della Rupe (n. 3)

    3. ARCONI DI VIA DELLA RUPEI quattro arconi, alti pi di 15 metri,

    raggiungono in fondazione la quota

    della sottostante via XIV Settembre,

    gi Campo di Battaglia. Furono

    edificati nel 1337-38 per sostenere

    il secondo terrazzamento affiancato,

    a un livello inferiore, alla soprastantepiazza del Sopramuro.

    Probabilmente un tempo visibili,

    si appoggiano al retrostante muro

    duecentesco, a sua volta costruito

    a ridosso del muro etrusco,

    accessibile in vari tratti nei locali

    interrati della zona. Nel XV secolo,

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    a grandi blocchi in travertino

    negli stipiti, su cui fu impostato

    larco a sesto acuto nel XIV secolo.

    Sulla sommit un leone scolpito

    degli inizi del 200, antico simbolo

    del rione e della fazione guelfa.La via fu sistemata a scale nel 1581.

    Da qui usciva la via Regale di San

    Pietro.

    sopra gli arconi, furono realizzati

    ampi vani destinati a magazzini,

    e sopra questi, verso il 1450-70,

    una serie di botteghe.

    Intanto si andavano costruendo

    il Palazzo del Capitano del Popoloe quello dellUniversit (v. nn. 1, 2).

    Larea interessata dal terminale

    del Minimetr.

    Tornare in via Oberdan

    4. OSPEDALE DELLA MISERICORDIA

    Istituito nel 1303, e qui rimasto finoal 1923, fu la pi importante

    istituzione assistenziale della citt.

    Il complesso, che si estende lungo

    il lato sinistro di via Oberdan,

    poggia su tratti della cinta muraria

    etrusca, visibili in alcune sale

    interne. Ha subito notevoli

    trasformazioni, di cui esempio la

    facciata della chiesa di Santa Mariadella Misericordia, contraddistinta

    da un portale barocco, frutto

    della ristrutturazione di Pietro

    Carattoli nel 1760.

    Nelle nicchie affreschi di Giovan

    Battista Caporali (XVI sec.)

    e di Marino da Perugia (XIV sec.).

    Proseguire su via SantErcolano

    5. ARCO DI SANTERCOLANOUna delle porte della cinta muraria

    etrusca (III sec. a.C.), detta anche

    Cornea, Berarda o dei Comitoli,

    orientata a sud-ovest.

    Conserva la struttura originaria

    6. CHIESA DI SANTERCOLANOCostruita allinizio del XIV secolo

    sul presunto luogo del martirio

    di santErcolano (avvenuto durantelassedio di Totila, 548 d.C.),

    caratterizzata dalla inusuale

    forma a torre ottagonale. Edificata

    su due piani, fu privata di quello

    superiore allepoca della costruzione

    della vicina Rocca Paolina (1540-43).

    Nel 1604 loriginaria scala

    semicircolare venne sostituita

    PERUGIA 57

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    morto a Perugia il 7 luglio 1304,

    di influssi toscani (XIV sec.),

    gli affreschi attribuiti a Cola

    Petruccioli e Allegretto Nuzi(XIV sec.), il dossale di Agostino

    di Duccio (1459), il gonfalone

    di Giannicola di Paolo (1494),

    il coro ligneo del 500 e lorgano

    seicentesco. La grande vetrata

    absidale, alta 23 metri, fu realizzata

    dal perugino Bartolomeo di Pietro

    e dal fiorentino Mariotto di Nardo

    nel 1411. Molte opere sono oggiconservate presso la Galleria

    Nazionale dellUmbria, come

    il Polittico dei Domenicani

    o Guidalottidi Beato Angelico.

    9. CAMPANILE DI SAN DOMENICOInnalzato dal lombardo Gasperino

    di Antonio nel XV secolo, presentadue ordini di finestroni gotici un

    tempo fregiati da trine marmoree,

    di cui rimane solo una, ricostruita

    nel 1949 con i materiali originali.

    Laltissima guglia ricca di statue fu

    demolita allepoca della costruzione

    della Rocca Paolina (1540-43).

    dallattuale doppia scalinata.

    Seicentesca anche la ristrutturazione

    interna con affreschi di Andrea

    Carlone e Nicola Giuli, e stucchi,

    nelle cappelle, di Jean Regnaud,

    detto lo Sciampagna (1682) .Da segnalare, come base dellaltare

    maggiore, un sarcofago romano

    (III sec. d.C.) scolpito a strigilature

    e scene di caccia, contenente

    le reliquie di santErcolano. La chiesa

    oggi sacrario dei caduti in guerra.

    Ai piedi della scalinata un giardino

    ottocentesco ospita la fontanadel Nettuno originariamente

    collocata in piazza del Sopramuro

    (oggi piazza Matteotti).

    Dirigersi a sinistra lungo

    corso Cavour

    7. CHIESA DI SAN GIUSEPPE

    O DI SANTA CROCEDocumentata dal 1187,

    appartenne allordine dei Cavalieri

    del Santo Sepolcro, e poi, dal XIX

    secolo, fu sede della Compagnia

    di San Giuseppe dei Falegnami.

    Nel 1857, con la costruzione della

    Porta di Santa Croce (oggi Tre Archi),

    la facciata della chiesa,originariamente prospettante

    su via Papale (oggi corso Cavour),

    venne spostata sullattuale via

    Marconi. Allinterno affreschi

    del XV secolo e tela di Antonio

    Scaramuccia (1632 ca).

    Proseguire lungo corso Cavour

    8. BASILICA DI SAN DOMENICOLa chiesa pi imponente della citt

    e dellUmbria (lunga 96 metri, larga

    30 tra le navate e 60 nel transetto,

    alta 30) fu edificata in due fasi

    dal 1304 al 1458, occupando

    parte consistente del borgo

    e lantica pieve di Santo Stefanodel Castellare.

    Ricostruita da Carlo Maderno (1632)

    a seguito di gravi crolli, cela

    al disopra delle volte singolari

    soffitte (visitabili su richiesta).

    Allinterno il pregevole monumentofunebre di papa Benedetto XI,

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    12. EX OSPEDALEDELLA CONFRATERNITADI SAN DOMENICO

    Edificato intorno al 1333-49per iniziativa della Confraternita

    Disciplinata di San Domenico,

    conserva la facciata originaria

    a filari alternati di pietre bianche

    e rosa.

    La struttura interna, organizzata

    da una doppia pilastratura che

    sorregge piccole volte a crociera, stata rifatta nel Seicento.

    Un tramezzo ora interrompe

    il lungo vano interno, occupato

    da una bottega artigiana.

    13. EX MONASTERO DELLA BEATACOLOMBASorse alla fine del XV secolo

    da un preesistente insediamentodi terziarie Domenicane, per volere

    della beata Colomba da Rieti, che

    tanto influ sulle vicende politiche

    del secondo 400. Della fine

    del Settecento la pregevole

    decorazione interna della chiesa,

    opera di Paolo Brizi e Francesco

    Appiani. Dopo lunit dItalia,in seguito al trasferimento delle

    monache a Porta SantAngelo,

    ledificio venne adibito ad usi

    militari (attualmente non visitabile).

    Proseguire lungo questo lato

    di corso Cavour

    10. CONVENTO DI SAN DOMENICOEdificato a partire dal 1233,

    si articola in vari edifici costruiti

    fino al 1700 (ex biblioteca, capitolo,

    dormitori), distribuiti intorno

    ai due chiostri, il maggiore dei quali(1455-1579) mostra resti della

    prima chiesa domenicana

    e al centro un pozzo proveniente

    dal palazzo dei Priori. Fu espropriato

    e demanializzato dopo il 1861.

    Ospita ora lArchivio di Stato

    e il Museo Archeologico Nazionale

    dellUmbria, con le sezionipreistorica, etrusco-romana e le

    collezioni locali (v. scheda pp. 60-61).

    PERUGIA 59

    Percorrere via del Castellano

    fino allabside della basilica

    di San Domenico

    11. PALAZZETTO DELLINQUISIZIONE

    Costruito a partire dal 1632

    su disegno di Domenico Grotti,

    in stretta relazione con il convento

    di San Domenico, ultimato solo nel

    1710, fu sede del Tribunale Speciale

    Ecclesiastico dellInquisizione.

    Dal portale, recante la data 1667,si accede alla Sala delle Abiure.

    Conserva ancora loriginario portone

    di legno intagliato. Fino al 1950 fu

    sede militare (non visitabile).

    Proseguire per via del Castellano

    e riprendere corso Cavour

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    Museo Archeologico Nazionale

    dellUmbria

    Ha sede dal 1948 nellexconvento di San Domenico, dove

    si formato dalla raccolta di re-perti provenienti dal territorio pe-rugino e umbro, e dalladonazione delle originariecollezioni Friggeri e Bellucci.Nel chiostro dingresso, sotto ilportico, sono esposti materiali la-pidei, costituiti perlopi da urnet-te cinerarie in travertino di et el-lenistica, e da epigrafi romane.Nelle sedi espositive sotterranee,accanto allingresso, stata rico-struita la tomba della famiglia CaiCutu (III-I sec. a.C.). Rinvenutanel 1983 a Monteluce, la tomba, atre celle, conteneva cinquanta ur-ne cinerarie e un inumato, il ca-postipite della famiglia.Il corredo funerario di questulti-mo era costituito dalla panoplia(lo scudo, la spada, uno schiniere,le paragnatidi dellelmo), dallol-pe rituale e dal kottabos, tipico gio-co da banchetto in uso presso gliEtruschi.

    Piazza Giordano Bruno, 10 (ex convento di San Domenico) tel. 075 5727141

    www.archeopg.arti.beniculturali.it

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    Nel percorso del loggiato superiore,nella sezione etrusco-romana, sono e-

    sposte le urne ellenistiche, provenien-ti dalle necropoli perugine, e, sul latonord, la Sala dei Bronzi rinvenutinel 1812 a San Mariano di Corciano,relativi a tre carri da parata, tra le ope-re pi rilevanti della bronzistica etru-sca arcaica (570-520 a.C.).Proseguendo nel percorso sono le sa-le dedicate ai rinvenimenti etruschi di

    Perugia, tra cui si segnalano la stele diMontegualandro (fine VII-inizi VI sec.a.C.), il sarcofago dello Sperandio(510-500 a.C.) e il cippo di Perugia,con lungo e importante testo epigrafi-co etrusco.

    PERUGIA 61

    In cima a una scalinata, il Salone deiBronzi ospita i rinvenimenti di Um-

    berto Calzoni nellarea preistorica diCetona e le raccolte dei bronzi proto-storici di Perugia e dellItalia centra-le. Tornando verso il loggiato delchiostro inferiore si ha la possibilit di

    visitare le sale dedicate alle collezioniGuardabassi e Antinori, e, pressolingresso, la Collezione Bellucci, dicirca 1700 oggetti, tra amuleti e

    strumenti magico-religiosi, dallepocapreistorica fino al XX secolo.

    (Lattuale sistemazione museale

    provvisoria)

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    dei Pellegrini, propriet del Collegio

    del Cambio.

    Percorso principale lungo borgo XX

    Giugno. Deviazione in via Bonfigli

    (n. 17)

    17. CONVENTO E PORTADI SAN GIROLAMOCostruito tra il 1485 e il 1490,

    il convento fu utilizzato dai frati

    Amadeiti, soppressi nel 1568,

    e poi dai Minori Francescani,

    per laccoglienza e la curadegli appestati. Fu riedificato nella

    prima met del XVIII secolo con

    laggiunta del portico semicircolare,

    ad uso di Via Crucis, ad opera

    di Pietro Carattoli. Fu espropriato

    e demanializzato dopo il 1861.

    Poco pi avanti, la porta omonima,

    di origine medievale, fatta ricostruire

    nel 1582 dal cardinale AlessandroRiario, su progetto di Valentino

    Martelli, fu la principale via

    di comunicazione verso Assisi

    e Roma fino al 1843: per questo

    detta anche Porta Romana

    e Alessandrina.

    14. EX CONVENTO DI SANTAMARIA MADDALENAEdificato dalle monache Benedettine

    nel 1382, prese il posto di un istituto

    di accoglienza femminile, detto

    delle repentutete (ex prostitute).Nella ex chiesa la volta affrescata

    da Cesare Sermei (1632).

    Conserva un piccolo chiostro

    rinascimentale.

    Espropriato e demanializzato dopo

    il 1861, ha subito radicali

    trasformazioni. Ora sede

    del Comando dei Carabinieri(attualmente non visitabile).

    Proseguire sullaltro lato del corso

    15. EX CHIESA DI SANTA MARIADI COLLEChiesa parrocchiale, documentata

    gi nel 1285, ampliata e modificata

    nei secoli XIV e XV, fu ristrutturatanel 1771 da Alessio Lorenzini.

    Allinterno una pala daltare

    di Benedetto Bandiera (1614).

    Da tempo sede di una istituzione

    musicale.

    Proseguire lungo il corso

    16. PORTA SAN PIETRODetta anche Porta Romana, aperta

    sulla cinta medievale, conferisce

    il nome allintero quartiere.

    La faccia interna denuncia loriginaria

    struttura trecentesca a due fornici

    e conserva una nicchia con un

    affresco del 1765, ridipinto nel 1817,

    raffigurante la Madonna del Rosarioe santi.

    La faccia esterna pregevole

    ed elegante opera rinascimentale,

    incompiuta nel coronamento,

    di Agostino di Duccio e di Polidoro

    di Stefano (1475-80), sul modello

    albertiano del tempio Malatestiano

    di Rimini.Una lapide nello spazio interno

    ricorda la resistenza dei perugini

    contro le truppe pontificie

    il 20 giugno 1859.

    Adiacente, in via Bonfigli,

    il trecentesco ex ospedale

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    19. CHIESA E CAMPANILEDI SAN PIETROLa basilica fu consacrata, secondo

    la tradizione, nel 969.

    Linterno a tre navate scandite

    da colonne con capitelli depocaromana in marmo e granito.

    La controfacciata e la navata

    centrale sono decorate dallAliense,

    allievo del Tintoretto (1592).

    Conserva, tra le altre, opere

    di Eusebio da San Giorgio, Pietro

    Perugino, Sassoferrato, Vasari,

    Conca, Cerrini, Wicar.Da segnalare il coro ligneo (1523-

    35), il grande baldacchino dipinto,

    e laltare maggiore (v. scheda

    pp. 64-65). In sacrestia pregevole

    pavimento in maiolica di Deruta

    (1563-64). Lelegante campanile,

    sorto sui resti di un monumento

    romano, stato ricostruito in forme

    gotiche nel 1347 e coronatoda Bernardo Rossellino nel 1463.

    Tornare in borgo XX Giugno

    e proseguire

    18. CONVENTO DI SAN PIETROSorse come abbazia Benedettina

    nel 966 per iniziativa del nobileperugino Pietro Vincioli, nel luogo,

    secondo san Gregorio Magno, della

    primitiva cattedrale, fuori le mura

    etrusche, nellarea di una necropoli

    antica. Ha subito nel tempo

    numerosi rifacimenti.

    Risparmiata dalle demanializzazioni

    ottocentesche, come ricorda

    la lapide nel primo chiostro, anchesede, dal 1896, del Regio Istituto

    Agrario Sperimentale, oggi Facolt

    di Agraria.

    Vanta tre chiostri: quello dingresso

    di Valentino Martelli (1614);

    il maggiore (XVI sec.), attribuito

    a Francesco di Guido da Settignano,

    con al centro un pozzo realizzatoda Galeotto di Paolo dAssisi

    nel 1530; il chiostro minore o delle

    Stelle, progettato da Galeazzo Alessi

    nel 1571 e rimasto incompiuto.

    Possiede un ricco archivio storico

    cittadino, una preziosa biblioteca

    e losservatorio sismografico Bina.

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    Chiesa di San Pietro

    Loriginario impianto basilicale conserva al-linterno la scansione in tre navate, divise da 18colonne in marmo grigio e granito, sormonta-

    te da capitelli ionici. Si tratta di materiale di re-cupero, di epoca romana, tranne i capitelli ri-nascimentali di tipo corinzio delle due ultimecolonne, a destra e a sinistra, davanti allaltare,e tranne la prima colonna a sinistra, dopolingresso, romanica. Sulla seconda colonna asinistra dipinta limmagine del fondatore, sanPietro Vincioli.

    La semplice architettura medievale si coniugacon la ricchezza decorativa, eseguita tra XVI eXVII secolo: dal fastoso soffitto ligneo a casset-toni intagliati, dorati e colorati (1564), alle die-ci grandi tele rappresentanti lAntico e il Nuo-

    vo Testamento, dipinte da Antonio Vassillachis,detto lAliense (1592-94), sulle pareti della na-

    vata mediana, e allenorme quadro con i santidellordine Benedettino nella controfacciata,

    dello