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Controllo delle copie Il presente documento, se non preceduto dalla pagina di controllo identificata con il numero della copia, il destinatario, la data e la firma autografa del Responsabile della Qualità, è da ritenersi copia informativa non controllata.

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Sommario 1 Introduzione 4

Obiettivi 4

Applicabilità 4

Organizzazione 4

Prerequisiti 4

Riferimenti 4

2 Generalità sull’Analisi dei Function Point per sistemi Web con Interfaccia Utente Grafica 5

Necessità delle linee guida 5

Procedure per il conteggio 5

3 Applicazioni in ambiente Web 6

Individuare il Tipo di conteggio 7

L’utente di un’applicazione Web 8

Scelta dei confini 9

Considerazioni sulla rappresentazione dei confini 11

Individuare l’Ambito del conteggio 11

Conteggio delle Funzioni di Tipo Dati 12

Conteggio delle Funzioni di Tipo Transazione 14

Determinare il Valore del Fattore di Aggiustamento 16

Calcolare il Numero Finale di Function Point Pesati 16

4 Valutazione In Function Point degli elementi della Interfaccia Grafica Utente 17

Barra di scorrimento (scroll bar) 18

Campo Obbligatorio 18

Combo box 19

List box 20

Finesta di pop-up 21

Liste 22

Liste con paginazione 23

Check box 24

Gruppo di Radio Buttons 24

Bottone 25

Bottone dinamico 26

Text box e Text Area 27

Label 27

Box con Spin Button 27

Schede sovrapposte (Multipage Tabs) 28

Finestre multiple (Multipage) 30

Frame dinamico 30

Finestra di dialogo 31

Menù fisso e menù a tendina 32

Menu orizzontale 33

Path di navigazione 33

Banner di intestazione 33

Struttura ad albero 34

Barra di stato 35

Barra degli strumenti 36

Puntatore del mouse dinamico 37

Controllo grafico per attribuire un valore 37

Rappresentazione grafica di dati 38

Oggetto grafico interattivo 39

Elementi multimediali 40

5 Terminologia e documenti di riferimento 41

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Terminologia specifica e abbreviazioni 41

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1 Introduzione

Obiettivi Il documento ha l’obiettivo di fornire linee guida specifiche per l’applicazione della metrica Function Point alle applicazioni sviluppate in ambiente Web caratterizzate dall’uso di un’Interfaccia Utente Grafica.

Applicabilità Le linee guida sono applicabili ad interventi di manutenzione evolutiva o di sviluppo per applicazioni sviluppate in ambiente Web caratterizzate dall’uso di un’Interfaccia Utente Grafica.

Organizzazione Le linee guida riportate in tale documento sono divise in due capitoli: il primo capitolo propone linee guida per trattare le applicazioni realizzate in ambiente Web e, per facilità di lettura e di comparazione, ha una struttura che richiama le sezioni del Manuale delle Regole di Conteggio dei Function Point IFPUG 4.2; il secondo capitolo comprende una classificazione di oggetti grafici specifici dell’Interfaccia Utente Grafica e, per ognuno di essi, propone le relative linee guida.

Prerequisiti È richiesta la conoscenza delle regole standard di Conteggio dei Function Point IFPUG 4.2 e del metodo Early & Quick Function Point 3.1.

Riferimenti

• Manuale delle Regole di Conteggio dei Function Point 4.2. IFPUG

• Manuale di riferimento Early & Quick Function Point ver. 1.1

• Linee Guida Italiane per il Conteggio dei Function Point, Counting Practices Committee del Gruppo Utenti Function Point Italia, www.gufpi.org

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2 Generalità sull’Analisi dei Function Point per sistemi Web con Interfaccia Utente Grafica

Necessità delle linee guida Le presenti linee guida si rendono necessarie a causa della peculiarità delle applicazioni Web caratterizzate dall’uso di un’Interfaccia Utente Grafica. La documentazione IFPUG alla data non propone alcuna trattazione esauriente in tali specifici contesti, limitandosi a presentare, per l’Interfaccia Utente Grafica, qualche caso negli esempi contenuti nel manuale.

Procedure per il conteggio Le procedure per il conteggio dei Function Point per le applicazioni di tipo WEB-GUI sono invariate rispetto alle procedure standard IFPUG. Le Linee Guida aggiungono al corpo di regole standard considerazioni e criteri specifici, in particolare in merito all’identificazione delle funzioni di tipo transazione.

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3 Applicazioni in ambiente Web Un’applicazione Web è definibile come un insieme logicamente collegato di funzionalità software interattive e di dati che soddisfano specifici requisiti di business implementati all’interno di sistemi internet, intranet o extranet. Esempi di applicazioni Web distinte possono essere: brochure di presentazione, newsletter, bacheca elettronica, raccolta di pubblicazioni da scaricare, questionario, forum di discussione, sistema di accettazione ordini, motori di ricerca etc. Ai fini di semplificare l’analisi delle regole IFPUG da applicare per questo tipo di applicazioni, suddividiamo logicamente i sistemi software di rete (inter, intra, extra) in due classi distinte in base alle loro caratteristiche di base, ma quasi sempre integrate nell’uso corrente: le applicazioni web navigazionali e quelle transazionali. Dal punto di vista della FPA i due casi possono essere affrontati nello stesso modo benché esigenze espositive inducano ad analizzarli separatamente. Applicazioni Web navigazionali La maggior parte dei siti Web sono paragonabili a pubblicazioni elettroniche di dati testuali, audio e video disponibili in linea per la “navigazione” ed il cui paradigma di riferimento è l’ipertesto o l’ipermedium. In questo tipo di software l’utente è autonomo nella scelta dei percorsi e delle attività e non viene guidato in modo procedurale. Non è possibile, quindi, individuare vere e proprie transazioni in senso classico. Inoltre i flussi di dati si svolgono essenzialmente in una direzione, dal server verso il client, salvo per le scelte di navigazione. Le pagine HTML mostrate sono nel più dei casi statiche anche se a volte vengono composte in modo dinamico in base a scelte utente o ad informazioni raccolte in modo autonomo dal server (log di navigazione, cookies). Applicazioni Web transazionali Stanno assumendo sempre maggiore importanza vere e proprie applicazioni di tipo strutturato il cui paradigma di riferimento è, invece, il sistema informativo transazionale classico che collega un elaboratore centrale con dei terminali parzialmente intelligenti per consentire di introdurre ed elaborare dati di tipo operazionale. Esempi di questa seconda classe di sistemi sono il commercio elettronico (internet), la raccolta di informazioni di rendiconto sulle attività svolte dai dipendenti (intranet), l’accesso ai sistemi operativi di magazzino da parte dei clienti - fornitori (extranet).

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Individuare il Tipo di conteggio Nessuna linea guida particolare si pone per quanto riguarda l’individuazione di conteggi di tipo Sviluppo e Applicazione. Per quanto riguarda gli interventi di Manutenzione Evolutiva, non sempre è immediato distinguerli da attività di Publishing, ossia da modifiche dei contenuti informativi delle pagine che costituiscono l’applicazione. Questo accade in quanto alcuni dei linguaggi maggiormente utilizzati non fanno alcuna distinzione tra la componente dati, ossia le informazioni pubblicate, e la componente transazionale. Nel caso dell’HTML, ad esempio, è necessario agire sul codice di una pagina Web sia per modificarne il contenuto, e quindi i dati visualizzati, che per alterare la logica elaborativa o la struttura della pagina. A tale scopo è innanzitutto importante ricordare che un intervento è di tipo Manutenzione Evolutiva solo se sono aggiunte o cancellate funzioni all’applicazione o se sono modificate alcune funzioni, dove la modifica deve consistere nell’aggiunta o eliminazione di DET e/o FTR o nella modifica del trattamento logico eseguito. Quindi modifiche alla struttura delle pagine html o del contenuto mostrato non sono attività di Manutenzione Evolutiva, ma rientrano in quelle di Publishing. L’analisi Function Point, essendo un metodo di misura funzionale, non fornisce alcun supporto per la valutazione delle attività di Publishing, che devono essere valorizzate con la valutazione diretta dell’effort impiegato o l’utilizzo di altri metodi di misura.

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L’utente di un’applicazione Web Sulla base della definizione di “utente” fornita dal Glossario IFPUG, consideriamo come utente di un’applicazione Web non solo l’utente “finale”, ossia colui che vede, ricerca, aggiorna, cancella e introduce dati, ma anche coloro che contribuiscono a gestire l’applicazione, sia in termini operativi che di contenuti. Attori che contribuiscono a comporre l’“utente” di un’applicazione Web sono quindi:

• gli utenti finali, ossia coloro che usano l’applicazione, • il Webmaster, che mantiene il sito Web attraverso strumenti ad hoc o tool commerciali, • tutte le figure che contribuiscono alla definizione e pubblicazione dei contenuti (ad es.

chi si occupa di mantenere aggiornato il catalogo dei prodotti messi in vendita tramite il sito di e-commerce, il responsabile del Marketing, ecc.).

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Scelta dei confini

Una regola citata dal Manuale IFPUG a proposito dell’individuazione dei confini delle applicazioni è la seguente: “Il confine fra applicazioni collegate è basato su aree funzionali distinte dal punto di vista dell’utente e non in funzione degli aspetti tecnici”.

Tale regola è fondamentale per l’individuazione dei confini delle applicazioni Web, in quanto queste possono essere realizzate utilizzando piattaforme tecnologiche diverse, che si differenziano essenzialmente per come è distribuita la logica applicativa:

• applicazione server-client con client leggero: tutti i dati e la logica applicativa risiedono sul server.

Il client è costituito da un Web Browser e non svolge altri compiti se non quello di richiedere al server pagine Web.

Il server ricerca nel data base o costruisce dinamicamente le pagine richieste e le invia al client, che attraverso il Web Browser le mostra all’utente.

• applicazione server client con client su cui risiede una parte della logica applicativa: i dati e i processi principali risiedono sul server, alcuni processi vengono eseguiti anche in locale sul client.

Sul client sono installati un Web Browser e una componente software che permette di eseguire alcuni processi in locale; possono essere eseguite sul client tutte le operazioni che non hanno carattere generale, ossia non sono di interesse di tutti gli utenti dell’applicazione, ma solo dell’utente che in quel momento le sta eseguendo.

Sul server risiedono i dati comuni a tutti gli utenti dell’applicazione e i processi necessari a gestirli.

• applicazione stand alone: si tratta di un’applicazione installata solo sul client, che utilizza un Web Browser come interfaccia grafica.

Linea Guida WEB 3-1

Per l’individuazione del confine di un’applicazione Web non ha importanza su quale “macchina” sia residente una funzionalità o un archivio ma solo a quale “gruppo” omogeneo e autonomo di funzionalità di tipo applicativo appartenga.

Questo significa che non è possibile individuare, per funzionalità che concorrono a creare una stessa applicazione, confini diversi basandosi sul fatto che, ad esempio, alcune funzioni risiedono sul Server, altre costituiscono lo strato di Middleware e altre ancora sono le funzioni che l’utente utilizza sul Browser.

Nel caso di un’applicazione Web, il Browser costituisce la linea di demarcazione dei confini nei confronti dell’utenza.

Le funzionalità eseguite dal Webmaster direttamente sul server per creare le pagine da mostrare, mantenere la struttura del sito e ottenere informazioni sulla consultazione dello stesso contribuiscono anch’esse alla definizione del confine dell’applicazione web. Se, in base a quanto detto precedentemente, l’identificazione del confine di un’applicazione verso l’utenza non pone particolari problemi, una certa difficoltà riveste, invece, la definizione dei confini esistenti tra applicazioni distinte. Data la facilità con cui, attraverso gli iperlink, è

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possibile saltare da un contenuto informativo ad un altro e da una funzione o applicazione ad un’altra, un utente ha l’impressione di essere immerso in un unico grande mare di informazioni legate tra loro ma spesso destrutturato, con, eventualmente, un certo numero di funzionalità a disposizione per operare su di esse. Il punto di vista di chi progetta applicazioni e/o pubblica siti, invece, è più legato a precisi obiettivi di business o di comunicazione nonché alla realizzazione di percorsi privilegiati di accesso alle informazioni. In questo senso la semantica dei dati e degli obiettivi di business ci aiuterà a capire come suddividere le funzionalità e i contenuti informativi in applicazioni autoconsistenti. Sarà, in generale, da evitare un approccio tecnicistico che vede nelle pagine web dei puri contenitori indifferenziati di testi, immagini ed altro. Occorre ricordare che la FP Analysis è tesa ad assegnare ad ogni applicazione un valore funzionale legato alla “quantità di servizi” che possono essere utili agli utenti dei sistemi software. Anche una pubblicazione elettronica multimediale potrà, dunque, essere strutturata in base ai diversi “servizi informativi” che può erogare nei confronti dei suoi utilizzatori. La soggettività associata a questo tipo di considerazioni non deve spaventare in quanto è caratteristica anche dell’ambito applicativo più tradizionale. Ciò che effettivamente conta è che le decisioni prese in merito ai confini vengano documentate e mantenute il più possibile costanti nel tempo. Infine, nei casi non rari in cui l’applicazione web è un’estensione di un’applicazione già esistente e fruibile con tecnologie più tradizionali, il confine coincide con il confine esistente salvo l’eventuale estensione di funzionalità e dati fornita dalla sola componente web.

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Considerazioni sulla rappresentazione dei confini Funzionalità “condivise”

Le applicazioni Web solitamente sono sviluppate in ambienti integrati, per cui non si può escludere la possibilità di sovrapposizione di alcune funzionalità, soprattutto per la componente dati. In base a quanto indicato nel CPM IFPUG 4.2, le eventuali funzionalità di tipo dati e di tipo transazione condivise da più applicazioni, con confini distinti, devono essere incluse nel conteggio di ogni applicazione, quando misurata. Ridefinizione dei confini Operazioni di ridefinizione dei confini prescelti per una o più applicazioni Web sono da utilizzare solo in casi particolari, come la fusione di due o più applicazioni pre-esistenti, la suddivisione di un’applicazione esistente in due o più applicazioni, o un misto delle due operazioni. In una operazione di ridefinizione “pura” dei confini, la lista delle funzionalità transazionali e di tipo dati ottenuta mettendo insieme le funzionalità delle singole applicazioni prima della ridefinizione dei confini, depurata dei duplicati, deve coincidere con l’analoga lista ottenuta dopo la ridefinizione dei confini. In altri termini non possono essere aggiunte, modificate o cancellate funzionalità ma solo ridistribuite quelle esistenti tra i diversi confini con le eventuali necessarie duplicazioni. Successivamente alla ridefinizione logica dei confini e del nuovo valore patrimoniale associato, è naturalmente possibile avviare uno o più progetti effettivi di manutenzione evolutiva che abbiano per oggetto tutte le funzionalità aggiunte, modificate e cancellate rispetto alla situazione patrimoniale dopo la ridefinizione dei confini appena descritta. In tali conteggi di manutenzione evolutiva potranno essere collocate anche tutte le funzionalità di conversione sviluppate per garantire la corretta fusione o suddivisione dei sistemi.

Individuare l’Ambito del conteggio L’ambito del conteggio dipende dallo scopo specifico per cui viene eseguito il conteggio stesso. Per tale motivo non è possibile fornire linee guida a tal proposito.

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Conteggio delle Funzioni di Tipo Dati In base alla piattaforma tecnologica su cui viene implementata l’applicazione Web (vedi paragrafo Scelta dei confini), i dati possono risiedere su macchine diverse. Ad esempio, in un’architettura Client-Server, parte dei dati potrebbero essere sul Client, parte sul Server e una parte potrebbe essere anche su entrambi, in applicazioni in cui vengono gestiti dati locali che poi alimentano un database centrale. Tali considerazioni di tipo tecnologico non devono influenzare in alcun modo il conteggio Function Point. Linea Guida WEB 3-2

Nell’identificazione degli ILF ed EIF di un’applicazione Web, un gruppo di dati logicamente collegati che rappresentano un oggetto riconoscibile dall’utente costituiscono un ILF o EIF indipendentemente dalla loro collocazione fisica. Linea Guida WEB 3-3

Nel caso in cui un gruppo di dati logicamente collegati e che rappresentano un oggetto riconoscibile dall’utente è duplicato su Client e su Server, se le informazioni contenute hanno per l’utente lo stesso significato, non è possibile individuare ILF o EIF distinti a seconda di dove sono implementati. Alcune applicazioni possono presentare una componente navigazionale costituita da pagine web con testi su più videate, immagini sensibili (mappe) o meno, file audio, filmati video, animazioni etc. Questi oggetti, in quanto tali, sono solo dei supporti tecnologici per dei contenuti informativi che hanno generalmente una loro valenza logica. Nel contare i FP di tali pagine, così come per le altre componenti dell’applicazione, gli archivi logici (ILF od EIF) devono essere riconoscibili dall’utente e legati alla semantica più che alla struttura organizzativa fisica dei dati. E’ proprio tale semantica che ci deve guidare nel processo di identificazione. Linea Guida WEB 3-4

Nell’identificazione degli ILF ed EIF della componente navigazionale di un’applicazione Web, non assumere che le pagine html sono oggetti indifferenziati che vengono prelevati da un archivio globale delle pagine del sito web, ma aggrega le diverse pagine fisiche in base all’omogeneità dei contenuti descrittivi ed alle necessità informative che soddisfano.

Casistica

• Il sito Web di un’azienda permette di visualizzare il personale che ci lavora, i prodotti venduti dall’azienda e i negozi presso cui è possibile acquistarli.

Per un sito di questo tipo possiamo individuare almeno tre gruppi logici di dati che sono candidati ad essere contati come ILF o EIF: l’organico dell’azienda (nome, fotografia, indirizzo, email), il catalogo dei prodotti (nome, descrizione, prezzo, immagine) e i distributori sul territorio (nome, indirizzo, telefono).

• Un’applicazione che prevede l’accesso controllato alle normative di un settore può avere come archivio logico quello contenente tali normative più tutti gli archivi logici necessari a garantire la riservatezza dell’accesso (log, permissions, profili d’utenza etc.).

Linea Guida WEB 3-5

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Conta i DET e i RET degli ILF ed EIF individuati con la linea guida precedente secondo le regole di conteggio standard IFPUG.

Casistica

• Facendo riferimento all’esempio del sito Web aziendale della casistica della linea guida precedente, possiamo contare 4 DET per l’ILF o EIF dell’organico dell’azienda, 4 per quello corrispondente al catalogo dei prodotti e 3 per quello dei distributori sul territorio.

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Conteggio delle Funzioni di Tipo Transazione In base alla piattaforma tecnologica su cui viene implementata l’applicazione Web (vedi paragrafo ), i processi delle funzionalità implementate possono essere eseguiti anche su macchine diverse. Ad esempio, con l’introduzione delle virtual machine, in molti casi parte di un processo iniziato sul Server viene poi terminato sul Client, o viceversa. Come per le funzioni di tipo dati, tali considerazioni di tipo tecnologico non devono influenzare in alcun modo il conteggio Function Point.

Linea Guida WEB 3-6

Un processo attivato dall’utente sul suo Client termina quando viene raggiunta la coerenza funzionale, indipendentemente da quante componenti software siano necessarie a realizzarlo e da dove esse risiedono.

Casistica

• Il meccanismo con il quale il codice viene scaricato al momento della esecuzione stessa (applet java) è un accorgimento tecnologico del tutto trasparente, in termini funzionali, ad un utente interessato ai contenuti applicativi.

Linea Guida WEB 3-7

Un processo elementare che opera in locale, anche off line, ed un altro che opera in rete, costituiscono lo stesso EI, EO od EQ se l’insieme degli elementi dati identificato è lo stesso, se gli ILF o gli EIF mantenuti e/o referenziati sono gli stessi e se il trattamento logico utilizzato è lo stesso.

Un’applicazione Web offre di solito alcune funzionalità che sono specifiche di tale ambiente di sviluppo. Qui di seguito sono fornite alcune linee guida su come considerare in ottica FPA tali funzioni. Linea Guida WEB 3-8

Un iperlink di un’applicazione può essere associato a quattro fondamentali azioni corrispondenti a:

● uscita dall’applicazione ed attivazione di un’altra applicazione;

● navigazione tra le funzionalità disponibili nell’applicazione (menu);

● scorrimento di argomenti correlati distribuiti su pagine collegate;

● attivazione di un EQ o di un EO.

I primi tre casi non contribuiscono al conteggio. Il quarto generalmente sì. Linea Guida WEB 3-9

Il download di file di qualsiasi tipo è candidato ad essere contato come EQ, se il file è semplicemente reperito, o come EO, se è elaborato in modo opportuno con la creazione di informazione derivata a partire da quelle reperite.

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Linea Guida WEB 3-10

Liste di collegamenti preferiti, cronologie, opzioni di configurazione, ultimi file aperti e similari non devono essere contati, in quanto funzionalità del Web Browser. Linea Guida WEB 3-11

E’ sempre possibile stampare quello che si vede a video attraverso degli EQ od EO. Non contare quelle stampe che sono esattamente identiche a quanto mostrato sul video. Linea Guida WEB 3-12

Aggiornare la data di validità delle informazioni su pagine html è candidato ad essere contato come un EI effettuato dal Webmaster. Linea Guida WEB 3-13

Nel caso di attivazione di servizi tipo e-mail all’interno di consultazioni ipermediali, verrà contato come EQ o EO il passaggio degli indirizzi dall’applicazione Web all’applicazione di posta elettronica. Linea Guida WEB 3-14

L’incorporazione in un’applicazione Web di funzionalità già esistenti come motori di ricerca ed altro vanno considerate al pari dell’integrazione in un’applicazione tradizionale di componenti pronte per l’uso estratte da pacchetti commerciali come fogli elettronici, grafica, elaborazione testi, ecc. Linea Guida WEB 3-15

Conta i DET e i RET degli EI, EO ed EQ individuati con le linee guida precedenti secondo le regole di conteggio standard IFPUG.

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Determinare il Valore del Fattore di Aggiustamento Nessuna linea guida particolare si pone per quanto riguarda la componente del calcolo del Valore del Fattore di Aggiustamento (VAF) che non verrà UTILIZZATO in quanto si applica quanto definito nel metodo denominato “Unadjusted Function Point” dell’IFPUG riconosciuto conforme allo standard internazionale ISO(IEC 14143-1:1998 sulle misure funzionali e classificato con il codIce ISO/IEC 20926:2003.

Calcolare il Numero Finale di Function Point Pesati Nessuna linea guida particolare si pone per quanto riguarda l’applicazione delle Formule Finali di Conteggio, per trasformare il numero di UFP (Function Point non Pesati) in Numero Finale di Function Point. (UFP). Si ricorda la necessità di mantenere separati, in base alla formula adeguata per il tipo di conteggio individuato, i sottoinsiemi di funzioni (di tipo dati e di tipo transazione): • aggiunti al sistema (ADD, o semplicemente UFP) • modificati rispetto al sistema pre-esistente (CHGA[fter], CHGB[efore]) • cancellati dal sistema (DEL).

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4 Valutazione In Function Point degli elementi della Interfaccia Grafica Utente

Un’applicazione che faccia uso di una Interfaccia Utente Grafica si differenzia da un’applicazione “classica” per l’utilizzo massivo di specifici oggetti grafici (elementi dell’interfaccia). Per tale motivo questa sezione contiene una classificazione di tali elementi e, per ognuno di esso, le rispettive linee guida. Una Interfaccia Utente Grafica (GUI) e' costituita da:

• una o più finestre

• vari elementi di interfaccia

Una finestra è una qualsiasi area sullo schermo che viene gestita come risorsa individuale caratterizzata da

− propri eventi a cui è sensibile,

− una sua geometria (posizione, dimensione),

− sue strutture dati accessorie (es. color map).

Ci sono finestre a top-level (gestite dal window manager) e sottofinestre (contenute in altra finestra detta genitrice). Gli elementi di interfaccia sono oggetti con aspetto grafico e/o sensibilità a particolari eventi che "popolano" una finestra e permettono interazione con l'utente. La classificazione degli elementi che caratterizzano la GUI non è standard. In particolare, ogni ambiente di sviluppo GUI adotta una sua nomenclatura specifica. Per evitare ambiguità, di ogni elemento ne verrà data la definizione prima delle linee guida ad esso relative.

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Barra di scorrimento (scroll bar)

Barra orizzontale o verticale contenente elementi (in genere bottoni per lo scorrimento e indicatore grafico di livello). Permette di scorrere tra le informazioni visualizzate.

Linea Guida WEB 4-1

La barra di scorrimento è uno strumento navigazionale, per cui non contribuisce al conteggio in FP.

Campo Obbligatorio

I campi la cui compilazione è obbligatoria per la realizzazione della logica applicativa, sono contrassegnati, nella label, dalla presenza di un asterisco (*).

Linea Guida WEB 4-2

Il controllo sull’obbligatorietà viene effettuato mediante opportune funzioni applicative non influenza il conteggio. Nel caso di mancato inserimento l’avviso all’utente con un messaggio informativo potrebbe influenzare il conteggio secondo le regole relative.

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Combo box

A richiesta dell’utente, presenta una lista a discesa di valori e consente di selezionarne uno o più. Una combo box può essere non editabile o editabile. Una combo box non editabile si presenta come un bottone fino a che l'utente non interagisce con essa. Quando l'utente interagisce, appare una tendina con lista di scelte come in un menù. Una combo box editabile appare come un campo di testo con un piccolo bottone accanto. L'utente può digitare nel campo di testo oppure agire sul bottone, facendo apparire una tendina di scelte. Ciascuna scelta della tendina può essere stringa di testo o immagine.

Linea Guida WEB 4-3

Per una combo box che visualizza dati senza il reperimento di informazioni da un ILF o EIF dell’applicazione oggetto del conteggio, non è possibile individuare un processo elementare nella visualizzazione di tali dati, per cui non viene identificata alcuna funzione di tipo transazione.

Casistica

• Combo box che presenta i possibili valori per attributi anagrafici quali sesso o stato civile, solitamente considerati immutabili e quindi non gestiti tramite ILF o EIF.

Linea Guida WEB 4-4

Per una combo box che visualizza dati ottenuti tramite il reperimento di informazioni da un ILF o EIF dell’applicazione oggetto del conteggio, è possibile identificare il processo di visualizzazione dei dati come

● un EQ, se i dati mostrati sono semplicemente reperiti da ILF o EIF,

● un EO, se vengono mostrati anche dati derivati o vengono fatti calcoli matematici.

Nel caso in cui la combo box sia editabile e il valore editato venga salvato nell’ILF relativo ai dati mostrati, per la combo box oltre all’EQ o EO si conta anche un EI per il salvataggio del dato.

Per tale processo si contano come DET:

● nel caso di combo box editabili, i campi editabili;

● il bottone di attivazione;

● i campi visualizzati nella combo box, se non già contati come campi editabili.

Solitamente le combo box non presentano messaggistica.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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List box

Visualizza un elenco di elementi disposti in colonna da cui l'utente può sceglierne uno o più. A differenza della combo box, una list box non è attivabile dall’utente, ma viene proposta al momento della visualizzazione della finestra a cui appartiene.

Linea Guida WEB 4-5

Per una list box che visualizza dati che non sono ottenuti tramite il reperimento di informazioni da un ILF o EIF dell’applicazione oggetto del conteggio, non è possibile individuare un processo elementare nella visualizzazione di tali dati, per cui non viene identificata alcuna funzione di tipo transazione.

Casistica

• List box che presenta i possibili valori per attributi anagrafici quali sesso o stato civile, solitamente considerati immutabili e quindi non gestiti tramite ILF o EIF.

Linea Guida WEB 4-6

Per una list box che visualizza dati ottenuti tramite il reperimento di informazioni da un ILF o EIF dell’applicazione oggetto del conteggio, è possibile identificare il processo di visualizzazione dei dati come

● un EQ, se i dati mostrati sono semplicemente reperiti da ILF o EIF,

● un EO, se vengono mostrati anche dati derivati o vengono fatti calcoli matematici.

Per tale processo si contano come DET:

● l’attivazione della list box, che è contestuale a quella della finestra in cui è contenuta;

● i campi visualizzati nella list box.

Solitamente le list box non presentano messaggistica.

Casistica

• In una finestra per l’assegnazione di un progetto ad un dipendente, è presente una list box che mostra tutti i dipendenti con ruolo di Project Manager, reperendoli dall’ILF “Dipendenti”. In tal caso, per la list box individuiamo un EQ di complessità bassa:

o 1 FTR :l’ILF “Dipendenti” consultato per reperire le informazioni;

o 3 DET :attivazione del processo, nome del dipendente, cognome del dipendente.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Finesta di pop-up

Le finestre di pop-up sono delle nuove finestre di contenuti che vengono visualizzate dal sistema al verificarsi di un determinato evento (utente o applicativo). Esse consentono di portare l’attenzione dell’utente su un set di informazioni strutturate e spesso contengono informazioni che facilitano l’utente nella compilazione dei campi di input delle pagine applicative. Nella figura seguente viene illustrato un esempio di finestra di pop-up attivata dal click del mouse sull’immagine. Linea Guida WEB 4-7

E’ assimilabile ad una list box con selezione.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Liste

Le liste di dati sono strutturate in forma tabellare: ogni riga identifica un item della lista mentre le colonne identificano i campi che compongono ciascun elemento della riga. In corrispondenza di ciascun item (riga) della lista è possibile presentare uno o più bottoni, ciascuno che esegue un determinata funzione su quell’item: per esempio, un bottone per la cancellazione di quell’item, un bottone per visualizzare le informazioni di dettaglio di quell’item.

Lista con radio button (selezione singola):

Lista con check box (selezione multipla):

Linea Guida WEB 4-8

La check box o il radio button che permettono di selezionare l’elemento su cui eseguire un’operazione sono elementi dell’interfaccia per aumentare l’usabilità del sistema (selezione multipla di elementi e utilizzo del mouse), per cui non contribuiscono al conteggio FP.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Liste con paginazione

La lista con paginazione viene utilizzata quando si compone di un elevato numero di item, per cui si rende necessario spezzare la sua visualizzazione in più pagine: in questo caso può essere indicato il numero totale delle pagine e il numero della pagina corrente che si sta visualizzando. E’ strutturata in maniera tale che è possibile visualizzare di volta in volta solo un certo numero di item della lista (il numero degli item presenti per pagina è configurabile per servizio).

Per visualizzare gli altri item della lista, in funzione del servizio applicativo, possono essere scelte le seguenti due modalità di paginazione: • Paginazione Avanti-Indietro: per accedere agli altri item delle lista, si agisce sui bottoni

Pagina successiva (>>) e Pagina precedente (<<). Questa modalità è sempre presente in caso di liste multi pagina.

• Paginazione con numeri di pagine: per accedere agli altri item delle lista, basta selezionare il numero della pagina corrispondente. Questa modalità sarà presente in funzione dello specifico servizio.

Linea Guida WEB 4-9

I pulsanti di paginazione Avanti-Indietro e con numero di pagina sono elementi di navigazione tra i record mostrati, per cui non contribuiscono al conteggio FP.

Paginazione con numeri di pagine

Paginazione Avanti- Indietro

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Check box

Bottone a due stati, viene utilizzato come controllo autonomo per impostare e visualizzare un valore Sì/No. Nel caso in cui il controllo non sia valorizzabile, può assumere un terzo stato, di solito rappresentano con una colorazione in grigio della box.

Linea Guida WEB 4-10

Una check box, ai fini dell’analisi FP, rappresenta generalmente un campo che viene visualizzato e/o mantenuto attraverso un processo elementare. Tale campo è candidato ad essere contato come DET della funzione che lo visualizza e/o mantiene. In alcuni casi un gruppo di check box può contare come un campo, ed essere equivalente ad un gruppo di radio buttons (vedi paragrafo successivo).

Casistica

• In un programma di grafica, la selezione del colore da utilizzare avviene tramite un gruppo costituito da tre check box, con i tre colori fondamentali: rosso, verde e blu. Dalla combinazione delle selezioni delle check box posso ottenere i colori: rosso, verde, blu, bianco (non è selezionata nessuna check box), nero (rosso+verde+blu), giallo (verde+rosso), azzurro (verde+blu), violetto (rosso+blu).

Tale gruppo di check box svolge la stessa funzionalità di un gruppo di radio buttons che presentasse i

nove colori possibili.

Se il campo contenente il colore è significativo per l’utente, il gruppo di check box viene contato come un

DET dell’applicazione.

Gruppo di Radio Buttons

Gruppo di bottoni a due stati (Sì/No), che permette di selezionare un solo valore tra quelli prospettati. La pressione di un bottone del gruppo provoca automaticamente il rilascio di tutti gli altri. Nel caso in cui il gruppo non sia valorizzabile, può assumere un valore indeterminato, di solito rappresentano con una colorazione in grigio.

Linea Guida WEB 4-11

Un gruppo di radio buttons, ai fini dell’analisi FP, rappresenta un campo che viene visualizzato e/o mantenuto attraverso un processo elementare. Ogni radio button rappresenta uno dei valori che il campo può assumere. Tale campo è candidato ad essere contato come DET della funzione che lo visualizza e/o mantiene.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Bottone

Viene utilizzato per dare un comando. Talvolta può essere invisibile perché sottostante ad un altro oggetto grafico, pur mantenendo le sue caratteristiche funzionali.

Linea Guida WEB 4-12

Nel caso in cui la pressione di un bottone attivi una funzione di tipo transazione, allora, all’interno di tale funzione, il bottone rappresenta una delle modalità per specificare l’azione che deve essere eseguita. Talvolta un intero gruppo di bottoni si può riferire ad un solo DET di controllo dell’esecuzione da eseguire.

Casistica

• Per il gruppo di bottoni OK, ANNULLA, SOSPENDI, RIPRENDI, viene contato un DET per la capacità di controllare il processo a cui si riferiscono.

Linea Guida WEB 4-13

Un bottone o un gruppo di essi può essere equivalente ad altre modalità di controllo.

Tali modalità vengono contate tutte come un solo DET.

Casistica

• Spesso un’azione può essere specificata premendo un bottone oppure digitando una specifica combinazione di tasti. L’insieme delle due modalità di attivazione contano un DET.

Linea Guida WEB 4-14

Nel caso in cui la pressione di un bottone non attivi una funzione di tipo transazione, ma costituisce uno strumento navigazionale, esso non ha influenza sul conteggio FP dell’applicazione.

Casistica

• Se un EI è realizzato con l’utilizzo di più finestre, i bottoni che permettono di navigare tra le finestre (AVANTI, INDIETRO) non danno contributo al calcolo della complessità dell’EI.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Bottone dinamico

E’ un bottone a n stati che permette di impartire un comando. Quando premuto, potrebbe assumere aspetto e/o etichetta diversa, indicando così il nuovo stato di selezione di un elemento.

Linea Guida WEB 4-15

Nel caso in cui la pressione di un bottone dinamico attivi una funzione di tipo transazione, allora, all’interno di tale funzione, il bottone rappresenta una delle modalità di specificare l’azione che deve essere eseguita. Tali modalità vengono contate tutte come un solo DET.

Inoltre il suo aspetto indica lo stato dell’esecuzione del processo.

Se l’aspetto o l’etichetta del bottone non indicano la fine dell’esecuzione, ma uno stato intermedio (ad esempio, IN ESECUZIONE, IN PAUSA, ecc.), viene contato un DET aggiuntivo in quanto lo stato del processo è un campo significativo per l’utente.

Se invece il bottone indica solo l’avvenuto completamento del processo rientra nell’ambito del gruppo di campi che vengono contati come un

DET per la capacità di inviare messaggi di errore o di termine dell’esecuzione.

Casistica

• Una funzione viene attivata tramite la pressione di un bottone dinamico. Prima dell’attivazione della funzione sul bottone è riportata la scritta “Start”. Alla sua pressione viene riportata la scritta “Stop” per indicare la possibilità di interrompere l’esecuzione del processo. Se il processo termina in maniera corretta, sul bottone viene di nuovo presentata la scritta “Start”, per indicare che il sistema è pronto per una nuova elaborazione. Altrimenti viene mostrato un messaggio di errore.

In tal caso il bottone dinamico si conta come un DET per la possibilità di specificare l’azione che deve essere eseguita (attivare il processo o interromperlo). Inoltre il messaggio di errore e l’aspetto del bottone dinamico contano un DET per la capacità di inviare un messaggio di errore o di termine dell’esecuzione.

Linea Guida WEB 4-16

Nel caso in cui un bottone dinamico indichi lo stato di selezione di un elemento, senza attivare alcun processo, allora esso rappresenta un caso particolare di Check box (vedi paragrafo 0).

Linea Guida WEB 4-17

Nel caso in cui un bottone dinamico è uno strumento navigazionale, non dà contributo al conteggio FP.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Text box e Text Area

Area di una finestra in cui è possibile digitare e/o visualizzare del testo.

Linea Guida WEB 4-18

Una text box è un campo, possibile candidato per essere contato come DET di una funzione di tipo transazione.

Label

Testo, solitamente associato ad altri oggetti, che specifica il campo di cui si stanno visualizzando o inserendo i valori.

Linea Guida WEB 4-19

Una label è un elemento, solitamente statico, che è parte integrante della finestra in cui è visualizzata, pertanto non è possibile individuare, per essa, un elemento dell’analisi FP.

Anche nel caso in cui le label non siano statiche (label personalizzabili o applicazioni multilingua) esse non contribuiscono al conteggio FP in quanto il requisito di renderle variabili non è un requisito funzionale, ma è preso in conto nelle Caratteristiche Generali del Sistema.

Box con Spin Button

Permette di attribuire un valore digitandolo nella casella di testo o selezionandolo tramite i bottoni.

Linea Guida WEB 4-20

Una box con spin button può essere contata come una list box o combo box editabile.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Schede sovrapposte (Multipage Tabs)

Permettono a più componenti di condividere lo stesso spazio. Ogni componente viene gestito come una scheda con linguetta sporgente. Selezionando la linguetta l'utente stabilisce quale scheda va mostrata davanti alle altre.

Linea Guida WEB 4-21

Nell’ambito di un gruppo di schede sovrapposte, si conta un EI per ogni processo di inserimento, modifica o cancellazione di dati all’interno di una singola scheda se non è possibile selezionare un’altra scheda senza terminare il processo stesso.

Casistica

• In un’applicazione di gestione del personale è stato realizzato un gruppo costituito da tre schede sovrapposte: “Dati del dipendente” (contiene i dati anagrafici di un dipendente), “Dati del conto corrente” (contiene le informazioni necessarie per poter accreditare lo stipendio sul conto corrente di un dipendente), “Banca” (contiene i dati delle banche presso cui i dipendenti hanno i conti correnti).

Se modifico i dati della scheda “Banca”, non posso visualizzare le altre due schede prima di aver completato la compilazione della scheda e aver salvato i dati.

In questo caso conto un EI per la modifica del dati della scheda “Banca”.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

Guida Metodologica FP "GUI e WEB" SQC009001 VER. 4 Pag. 29/41

Linea Guida WEB 4-22

Nell’ambito di un gruppo di schede sovrapposte, si conta un solo EI per un processo di inserimento, modifica o cancellazione di dati all’interno di un sottogruppo di schede se è possibile navigare tra le schede durante la digitazione dei dati, per poi attivare un processo che inserisca tutti i dati in esse contenuti.

Casistica

• Nell’applicazione di gestione del personale descritta nella casistica relativa alla linea guida precedente, nell’inserimento dei dati di un nuovo dipendente è possibile digitare i dati sulle due schede “Dati del dipendente” e “Dati del conto corrente” prima di salvare le informazioni. Quando è premuto il bottone Salva, vengono salvati i dati digitati su entrambe le schede.

Si conta un EI per l’inserimento dei dati su entrambe le schede. Linea Guida WEB 4-23

Nell’ambito di un gruppo di schede sovrapposte, si conta un EI per ogni processo esplicitamente richiesto dall’utente per inserire, modificare o cancellare i dati contenuti in una scheda; questo vale anche nel caso in cui fosse possibile inserire tali dati anche tramite un EI contemplato dalle linee guida precedenti.

Casistica

• Nell’applicazione di gestione del personale, l’utente chiede che venga inserita una funzionalità “Inserisci conto corrente”, attivabile da menù, che visualizzi il gruppo di schede sovrapposte e, selezionato un dipendente dalla scheda “Dati del dipendente”, permetta di inserire i dati della scheda “Dati del conto corrente”.

Per tale funzionalità conto un EI per l’inserimento dei dati del conto corrente, nonostante tale inserimento possa essere effettuato anche contestualmente all’inserimento di un nuovo dipendente.

Linea Guida WEB 4-24

Per la visualizzazione di dati all’interno di un gruppo di schede sovrapposte si conta un EO o EQ per ogni scheda, tranne il caso in cui tutti gli EI contati per l’inserimento, la modifica e la cancellazione dei dati della scheda coinvolgano dati anche di altre schede. In tal caso conta un EQ o EO per quell’EI che coinvolge i dati del minor numero di schede.

Casistica

• Nell’esempio dell’applicazione di gestione del personale, come descritta nelle casistiche precedenti, conto un EQ per la visualizzazione dei dati della scheda “Dati del dipendente”, un EQ per la visualizzazione dei dati della scheda “Dati del conto corrente” e un EQ per la visualizzazione dei dati della scheda “Banca”.

Nel caso in cui l’utente non avesse richiesto la funzionalità “Inserisci conto corrente”, si sarebbero contati un EQ per la visualizzazione dei dati delle schede “Dati del dipendente” e “Dati del conto corrente” e un EQ per la visualizzazione dei dati della scheda “Banca”.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Finestre multiple (Multipage)

Permettono a più componenti di condividere lo stesso spazio. Ogni componente viene gestito come una finestra indipendente. Selezionando la finestra l'utente stabilisce quale va mostrata davanti alle altre.

Per le finestre multiple valgono linee guida analoghe a quelle descritte per le schede sovrapposte (vedi paragrafo precedente).

Frame dinamico

Frame in cui alcuni elementi vengono mostrati o meno a seconda delle selezioni effettuate o dei dati mostrati. Permette di creare frames più snelli e di focalizzare l'attenzione sui dati di interesse.

Linea Guida WEB 4-25

Quando si contano i DET della funzione di tipo transizione eseguita attraverso l’utilizzo di un frame dinamico, considerare tutti i campi in esso contenuti, anche se non sono sempre mostrati.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Finestra di dialogo

Finestra dipendente funzionalmente da un'altra per mostrare informazioni o richiedere input. Viene utilizzata generalmente per visualizzare richieste di conferma di una operazione, messaggi di errore, informazioni sull'operazione eseguita.

Linea Guida WEB 4-26

Nel caso in cui una finestra di dialogo venga utilizzata per richiedere conferma dell’attivazione di una operazione, rappresenta una delle modalità per specificare l’azione che deve essere eseguita. Tali modalità vengono contate tutte come un solo DET. Linea Guida WEB 4-27

Nel caso in cui una finestra di dialogo visualizza messaggi all’utente essa rientra nell’ambito del gruppo di campi che vengono contati come un DET per la capacità di inviare messaggi di errore o di termine dell’esecuzione, indipendentemente dal numero di messaggi che la finestra può visualizzare. Linea Guida WEB 4-28

Nel caso in cui una finestra di dialogo permette di fornire informazioni per l’esecuzione di un processo di una funzione digitando dei dati:

● se i campi contenuti nella finestra di dialogo sono significativi per l’utente, essi sono candidati per essere contati come DET della funzione;

● se si tratta di informazioni di sistema (modalità di visualizzazione, file su cui salvare i dati, ecc.) da’ un contributo nullo al calcolo in FP

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Menù fisso e menù a tendina

Un menù fisso è sempre prospettato all’utente. Un menù a tendina è associato ad un elemento, è invisibile, ma appare quando viene selezionato l’elemento al quale il menù è associato. Consentono una rapida selezione delle funzionalità di interesse per l'utente

Linea Guida WEB 4-29

In un menù, se le voci mostrate sono fisse (menù statico), si tratta di uno strumento navigazionale, per cui la visualizzazione di tali voci non contribuisce al conteggio FP. Linea Guida WEB 4-30

Nel caso in cui di menù dinamici, ossia menù che mostrino informazioni diverse in base ad alcuni parametri (ad esempio, privilegi dell’utente, ultimi files utilizzati, ecc.), il processo di visualizzazione dei menù dell’applicazione è un EQ che reperisce i dati da un ILF/ EIF e mostra le voci del menù.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Menu orizzontale

Questo tipo di menù viene utilizzato per elencare le funzioni dei servizi comuni o le funzioni di primo livello alle quali l’utente è abilitato dal sistema. Ciascuna voce di menù è rappresentata come un bottone applicativo; l’utente può accede ad una funzione cliccando con il mouse sulla relativa voce di menù oppure posizionando il cursore della testiera sulla voce di menù desiderata e premendo il tasto Invia. Linea Guida WEB 4-31

Aiuto navigazionale a meno che non sia composto in modo dinamico in base alle caratteristiche dell’utente (autorizzazioni); in questo caso è un EQ

Path di navigazione

All’interno di ciascuna pagina applicativa, è possibile visualizzare l’intero percorso gerarchico di navigazione tra le pagine che costituiscono la conversazione corrente, mediante il path di navigazione. Una lista di navigazione di questo tipo ha il vantaggio di essere semplice e di occupare pochissimo spazio sulla pagina; usando ad esempio il carattere “>” fra i vari elementi, si rende l’idea di una sequenza o una gerarchia. In questo modo gli utenti hanno una visione completa della loro posizione rispetto alla struttura complessiva dell’applicazione. Ogni label presente nel path di navigazione può essere anche un link alla pagina corrispondente. Linea Guida WEB 4-32

Essendo un aiuto navigazionale non viene conteggiato.

Banner di intestazione

Elemento grafico comune a tutte le finestre per indicare il nome dell’applicazione che si sta utilizzando o l’Ente o Società proprietario dell’applicazione. Linea Guida WEB 4-33

Essendo un elemento grafico non contribuisce al conteggio FP.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Struttura ad albero

Rappresentazione grafica ad albero gerarchico di elementi dipendenti fra di loro. Consente la navigazione attraverso strutture gerarchiche (directory del disco, maschere dell'applicazione, ecc.) A volte gli elementi rappresentati non sono in relazione gerarchica, ma si può trattare di elementi "simili" o "analoghi" tra loro a qualsiasi livello. In questo caso a livelli diversi corrispondono tipi diversi di elementi (es. Formato del carattere: ad un livello i possibili tipi di caratteri, ad un altro gli stili applicabili, ecc...)

Linea Guida WEB 4-34

Se una struttura ad albero, durante la sua navigazione, mostra informazioni significative per l’utente e contenute in ILF o EIF, la loro visualizzazione costituisce un EQ o EO.

In caso contrario la struttura ad albero è uno strumento navigazionale, per cui non contribuisce al conteggio in FP.

Casistica

• Per una struttura ad albero che rappresenti un organigramma aziendale, in cui vengono mostrati, al livello massimo di esplosione, i nominativi dei dipendenti si conta un EQ.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Barra di stato

Visualizza messaggi e fornisce informazioni utili. Le informazioni vengono rappresentate attraverso l'utilizzo di testo o oggetti grafici dinamici.

Solitamente contiene informazioni di sistema (nome dell’applicazione, numero del record visualizzato, ecc.) e non dà contributo al conteggio FP. Linea Guida WEB 4-35

Nel caso in cui in una barra di stato vengano mostrate informazioni che sono significative per l’utente e sono contenute in un ILF o EIF, allora i campi che le mostrano sono candidati ad essere contati come DET delle funzioni realizzate attraverso la finestra che contiene la barra di stato.

Casistica

• Se nella barra di stato di una finestra viene visualizzati il nome dell’utente che ha effettuato l’ultima modifica dei dati visualizzati, questo può essere contato come DET della transazione contata per la finestra.

Linea Guida WEB 4-36

Se in una barra di stato viene inserito un campo per visualizzare messaggi di errore o conferma di corretta esecuzione, tale campo si conta nell’ambito del gruppo di campi che vengono contati come un DET per la capacità di inviare messaggi.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Barra degli strumenti

Insieme di elementi dell'interfaccia (bottoni, combo box, ecc.) che permette di accedere in modo rapido alle funzioni più frequentemente utilizzate o che riunisce funzionalità della stessa tipologia (toolbar per formattare il testo, per modificare immagini, ecc.).

Trattandosi di una raccolta di elementi dell’interfaccia, non vi sono linee guida specifiche per la barra degli strumenti. Ogni elemento in essa contenuto va valutato secondo la linea guida specifica.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Puntatore del mouse dinamico

Puntatore del mouse che cambia il suo aspetto in base all’elemento puntato o allo stato del sistema.

Solitamente contiene informazioni di sistema (nome dell’applicazione, numero del record visualizzato, ecc.) e non dà contributo al conteggio FP. Linea Guida WEB 4-37

Un puntatore del mouse dinamico utilizzato per fornire informazioni all’utente rientra nell’ambito del gruppo di campi che vengono contati come un DET per la capacità di inviare messaggi.

Casistica

• Puntatore che si trasforma in clessidra per indicare che l’elaborazione è in corso;

• Puntatore che si trasforma in una manina per indicare che il campo puntato è selezionabile.

Linea Guida WEB 4-38

Un puntatore del mouse dinamico utilizzato a puro scopo ornamentale non ha influenza sul conteggio FP.

Casistica

• Puntatore che cambia forma o colore in base alla sezione della finestra su cui si punta.

Controllo grafico per attribuire un valore

Consente di introdurre il valore di un parametro che sia compreso in un range di valori possibili. Spesso assume la forma di una barra di scorrimento, di una manopola, di un termometro, di un righello, ecc.

Linea Guida WEB 4-39

Ogni controllo grafico utilizzato per attribuire un valore ad un parametro è un campo candidato per essere contato come DET di una funzione di tipo transazione..

Casistica

• Nella figura sono mostrati 7 controlli grafici, ognuno candidato per essere contato come un DET.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Rappresentazione grafica di dati

Rappresentazione di dati o informazioni attraverso oggetti come grafici a torte, istogrammi, ecc. con i quali non è possibile interagire.

Linea Guida WEB 4-40

Un processo elementare che consiste nella visualizzazione di informazioni attraverso una rappresentazione grafica (grafici a torte, istogrammi, ecc.) è contato

● come EO se il processo consiste nel mostrare in formato grafico dati ottenuti tramite l’elaborazione numerica di informazioni;

● come EQ se il processo consiste nel mostrare in formato grafico, piuttosto che numerico, dati reperiti da uno o più file logici.

Per tale EO o EQ si conta un DET per ogni fenomeno (serie storica) che ha una rappresentazione grafica e per ogni fenomeno rappresentato graficamente si conta anche un DET per ogni sua modalità distinta di rappresentazione (grafica e non grafica).

Legando il "fenomeno da rappresentare" al "tipo di variabile" e la "modalità di rappresentazione" al "tipo di valore numerico associato" risulta più semplice determinare il numero di DET associabili all'EO.

Casistica

• Supponiamo di voler rappresentare il fenomeno dell'inquinamento atmosferico urbano rilevato attraverso una serie di letture di strumenti misuratori degli agenti inquinanti presenti nell'aria a certi istanti. Se rappresentassimo tali dati con un diagramma lineare dovremmo contare un DET per il fenomeno "livello di CO2 nell'aria" e un DET per la unica modalità di rappresentazione utilizzata (il grafico lineare). Se ora aggiungessimo in prossimità di ogni punto rappresentato anche il suo esatto valore numerico in testo, dovremmo aggiungere un DET al conteggio che salirebbe a 3 DET. Aggiungere un'altra serie numerica al grafico - ad esempio il valore di ozono nell'aria - con relativo valore numerico visualizzato in chiaro raddoppierebbe il numero di DET che passerebbe a 6 e così via.

In una rappresentazione grafica di dati l'asse delle ascisse può esso stesso essere legato ad una variabile da rappresentare che assume valori non prefissati e quindi aumenta il conteggio di un numero di DET secondo la regola citata in precedenza.

Casistica

• Per rimanere nell'esempio riportato possiamo considerare le due distinte situazioni in cui le rilevazioni atmosferiche vengano effettuate ad intervalli regolari (costanti) come ad es. ogni 6 ore oppure ad intervalli variabili legati al superamento di una soglia di guardia prefissata per quel particolare agente inquinante. Nel primo caso nessun DET aggiuntivo è necessario mentre nel secondo occorre considerare un DET per la variabile "ora di rilevazione" ed un DET per la modalità di rappresentazione testuale che esprime l'ora della rilevazione stessa.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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Oggetto grafico interattivo

Rappresentazione di dati o informazioni attraverso oggetti come cartine e mappe geografiche, figure geometriche, ecc., interagendo con le quali è possibile eseguire operazioni. Ad esempio è possibile selezionare porzioni di essi per avere il dettaglio dei dati di un'area grafica, eseguire ingrandimenti o rimpicciolimenti, navigare all'interno dell'applicazione.

Linea Guida WEB 4-41

Un oggetto grafico interattivo usato a scopo navigazionale non ha alcuna influenza sul conteggio FP.

Casistica

• Figure geometriche o immagini che rappresentano o contengono al loro interno voci di menù (frecce, omini con cartelli, ecc.).

Linea Guida WEB 4-42

Un oggetto grafico interattivo in cui la selezione di un’area permetta di inserire dati di input, l’area selezionabile è candidata ad essere conteggiata come DET in un EI.

Casistica

• Nell’inserimento dei dati di un dipendente, è possibile selezionare la sede di lavoro da una cartina geografica che abbia indicate le sedi della società di appartenenza.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

Guida Metodologica FP "GUI e WEB" SQC009001 VER. 4 Pag. 40/41

Linea Guida WEB 4-43

Nel caso di un oggetto grafico interattivo usato per rappresentare informazioni, in cui la selezione di un’area dell’oggetto permette di ottenere informazioni di dettaglio dell’area specifica, il processo di visualizzazione delle informazioni riguardanti l’oggetto grafico e dei dettagli delle aree specifiche è un EO o un EQ. Ogni informazione rappresentata durante i vari livelli di dettaglio (tutto l’oggetto grafico o una specifica area) è candidata per essere contata come DET dell’EO o dell’EQ.

Casistica

• Le informazioni riguardanti la dislocazione degli uffici di un ente viene realizzata tramite una cartina geografica dell’Italia. Sulla cartina viene visualizzata la dislocazione degli uffici regionali. Se si seleziona una regione, vengono visualizzati gli uffici provinciali. Se si seleziona una provincia, vengono visualizzati gli uffici locali.

Il processo di visualizzazione degli uffici regionali, provinciali e locali è un EQ, per cui si conta un DET per il dettaglio di visualizzazione (nazionale, regionale o provinciale), un DET per la capacità di attivare il processo (selezione dell’area) e un DET per gli uffici visualizzati.

Elementi multimediali Suoni, immagini, filmati e animazioni.

Linea Guida WEB 4-44

Gli elementi multimediali utilizzati a puro scopo ornamentale e non hanno alcuna influenza sul conteggio FP.

Linea Guida WEB 4-45

Nel caso in cui elementi multimediali costituiscano i dati di un’applicazione, vanno contati alla stregua di altri dati.

Casistica

• applicazioni che gestiscono brani musicali, video o foto;

• appunti vocali o applicazioni di segreteria telefonica; • applicazioni in cui foto o filmati costituiscono un DET di un ILF (ad es., foto del dipendente,

ecc.); • applicazioni di grafica.

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FUNZIONE QUALITÀ E SICUREZZA

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5 Terminologia

Terminologia specifica e abbreviazioni Nel documento si è fatto uso esteso delle seguenti sigle. AFP Adjusted Function Point Misura patrimoniale in FP di un software in esercizio. CFP Conversion unadjusted

Function Point UFP relativi alle funzionalità di conversione

DET Data Element Type Campi distinti di un ILF

DFP Development Function Point Misura in FP di un progetto di nuovo Sviluppo. EFP Enhancement Function Point Misura in FP di un progetto di Manutenzione

Evolutiva. EI External Input Processo Elementare di tipo Input. EO External Output Processo Elementare di tipo Output. EQ External Inquiry Processo Elementare di tipo Interrogazione. EIF External Interface File Gruppo logico di dati usato in sola lettura. FP Function Point Misura funzionale di un progetto software. FPA Function Point Analisys Metodologia con cui si misurano i Function Point GSC General System

Characteristic Parametro globale di valutazione di un sistema software.

GUFPI Gruppo Utenti FP Italia Gruppo Utenti Function Point Italia. GUI Graphical User Interface Interfaccia Grafica Utente IFPUG International FP Users Group Gruppo internazionale degli utilizzatori dei Function

Point. ILF Internal Logical File Gruppo logico di dati usato in lettura/scrittura. RET Record Element Type Sottoinsiemi logici di dati di un ILF UFP Unadjusted Function Point Misura non aggiustata tramite il VAF. VAF Value Adjustment Factor Valore del Fattore di Aggiustamento. VAFA VAF After Valore del VAF per l’intera applicazione, dopo un

intervento di manutenzione evolutiva. VAFB VAF Before Valore del VAF per l’intera applicazione, prima di un

intervento di manutenzione evolutiva. Nelle linee guida spesso si fa uso dell’aggettivo “significativo” associato ad un campo. Per campo significativo per l’utente si intende un campo che contiene informazioni di business, cioè informazioni che siano significative dal punto di vista degli obiettivi applicativi e siano necessarie per soddisfare i requisiti funzionali espressi in modo diretto o indiretto dall’utente. In generale, non sono significativi per l’utente, ad esempio, campi che contengono informazioni di sistema (nome di file di appoggio, numero di pagine di un tabulato, data e ora di sistema, stato delle periferiche, ecc.) o parametri d’impostazione dell’applicazione (modalità di visualizzazione delle informazioni, ecc.).