Tesi fp panzica

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ARGOMENTARE E CONGETTURARE ARGOMENTARE E CONGETTURARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: CLASSIFICAZIONE DEGLI CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICI INDICATORI SEMANTICI Università degli Studi di Palermo Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Primaria ( ( Indirizzo Scuola dell’Infanzia Indirizzo Scuola dell’Infanzia ) ) Anno Accademico 2004- Anno Accademico 2004- 2005 2005 Relatore: Relatore: Prof. Spagnolo Prof. Spagnolo Filippo Filippo Tesi di laurea di Tesi di laurea di Guendalina Guendalina Panzica Panzica

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ARGOMENTARE E ARGOMENTARE E CONGETTURARECONGETTURARE

NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:CLASSIFICAZIONE DEGLI CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICIINDICATORI SEMANTICI

Università degli Studi di PalermoUniversità degli Studi di PalermoFacoltà di Scienze della FormazioneFacoltà di Scienze della Formazione

Corso di Laurea in Scienze della Formazione PrimariaCorso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria((Indirizzo Scuola dell’InfanziaIndirizzo Scuola dell’Infanzia))

Anno Accademico 2004-2005Anno Accademico 2004-2005

Relatore:Relatore:Prof. Spagnolo FilippoProf. Spagnolo Filippo

Tesi di laurea diTesi di laurea diGuendalina PanzicaGuendalina Panzica

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La tesi si articola La tesi si articola in:in:

INTRODUZIONEINTRODUZIONE PRESENTAZIONEPRESENTAZIONE

I CAPITOLOI CAPITOLO

II CAPITOLOII CAPITOLO

III CAPITOLOIII CAPITOLO

IV CAPITOLOIV CAPITOLO

La teoria La teoria delle delle

situazionisituazioni

La ricerca: La ricerca: Concetto di Concetto di

numeronumero

ARGOMENTARE E CONGETTURAREARGOMENTARE E CONGETTURARENELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICICLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICI

Le funzioni della Le funzioni della scuola dell’infanziascuola dell’infanzia

L’approccio alla L’approccio alla comunicazione comunicazione

delle matematichedelle matematiche

La padronanzaLa padronanzadei sistemidei sistemi

simbolico-culturali: simbolico-culturali:

Linguaggi, segni, simboli per Linguaggi, segni, simboli per argomentare e congetturareargomentare e congetturare

La sperimentazione La sperimentazione di una esperienzadi una esperienza

Piano di lavoro e Piano di lavoro e fasi di sperimentazionefasi di sperimentazione

Conclusioni e Conclusioni e questioni aperte questioni aperte

I risultati: I risultati: analisi delle risposteanalisi delle risposte

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ARGOMENTARE E CONGETTURAREARGOMENTARE E CONGETTURARENELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICICLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICI

IL CAMPIONEIL CAMPIONE

IPOTESI DI RICERCAIPOTESI DI RICERCAse il bambino di scuola dell’infanzia è inserito in un ambiente didattico che facilita il processo se il bambino di scuola dell’infanzia è inserito in un ambiente didattico che facilita il processo

dell’argomentare e del congetturare, per acquisire il concetto di numero, allora gli alunni dell’argomentare e del congetturare, per acquisire il concetto di numero, allora gli alunni potrebbero concretamente avvertire di partecipare attivamente alla costruzione delle loro potrebbero concretamente avvertire di partecipare attivamente alla costruzione delle loro

competenze matematiche in modo più sicuro e permanentecompetenze matematiche in modo più sicuro e permanente ..

Per determinare un campione significativo si è proceduto sulla base delle conclusioni scaturite dalle Per determinare un campione significativo si è proceduto sulla base delle conclusioni scaturite dalle periodo preliminare di osservazione. I prerequisiti necessari con cui sono stati determinati sia il periodo preliminare di osservazione. I prerequisiti necessari con cui sono stati determinati sia il campione sperimentale, sia il campione di controllo sono stati l’età dei bambini (almeno 4-5 anni) e la campione sperimentale, sia il campione di controllo sono stati l’età dei bambini (almeno 4-5 anni) e la frequenza continuativa per tutto il periodo del progetto sperimentale al fine di effettuare un raffronto frequenza continuativa per tutto il periodo del progetto sperimentale al fine di effettuare un raffronto senza equivoci e ambiguità dei dati quantitativi e qualitativi. L’indagine preliminare, da cui sono senza equivoci e ambiguità dei dati quantitativi e qualitativi. L’indagine preliminare, da cui sono emersi i dati quantitativi, è stata rivolta a 57 bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni. La emersi i dati quantitativi, è stata rivolta a 57 bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni. La sperimentazione vera e propria ha coinvolto 20 bambini, e cioè la quasi totalità dei bambini di cinque sperimentazione vera e propria ha coinvolto 20 bambini, e cioè la quasi totalità dei bambini di cinque anni che frequentano le sezioni dell’Istituto Comprensivo Raffaello Sanzio.anni che frequentano le sezioni dell’Istituto Comprensivo Raffaello Sanzio.

PIANO DI LAVORO DEL PROGETTO DI RICERCAPIANO DI LAVORO DEL PROGETTO DI RICERCAnella fase preliminare è stato effettuato un periodo di osservazione nella fase preliminare è stato effettuato un periodo di osservazione e sono state e sono state somministrate contemporaneamente due schedesomministrate contemporaneamente due schede operative. operative. nelle quattro fasi della sperimentazione, si è introdotto uno stile comunicativo che nelle quattro fasi della sperimentazione, si è introdotto uno stile comunicativo che stimolasse i bambini a comunicare il proprio pensiero e li preparasse a partecipare ad stimolasse i bambini a comunicare il proprio pensiero e li preparasse a partecipare ad una situazione a-didattica. una situazione a-didattica. nella fase conclusiva sono state nuovamente somministrate le schede per rilevare quali nella fase conclusiva sono state nuovamente somministrate le schede per rilevare quali erano gli esiti prodotti dal fattore sperimentale e procedere ad un eventuale raffronto dei erano gli esiti prodotti dal fattore sperimentale e procedere ad un eventuale raffronto dei dati quantitativi e qualitativi.dati quantitativi e qualitativi.

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acquisizione di Competenze matematiche più sicure e permanenti

la «Teoria delle Situazioni» elaborata da Guy Brousseau, “consente di interpretare e tentare delle previsioni sui fenomeni didattici”, permette di ripercorrere le fasi di un’esperienza didattica, dando vita ad una riflessione sugli “elementi costituitivi dei fenomeni d’insegnamento-apprendimento”: sapere – allievo – insegnante, amplificando il ruolo di ognuno dei tre poli e mettendo in evidenza punti di vista ed aspetti, della questione in esame, che altrimenti resterebbero impliciti e latenti.

Fornire agli alunni un ambiente Fornire agli alunni un ambiente educativo in grado di:educativo in grado di:• stimolare le loro potenzialità;stimolare le loro potenzialità;• sollecitare la scoperta di sollecitare la scoperta di significati;significati;• e mettere in moto strategie di e mettere in moto strategie di pensiero.pensiero.

Schema dellaSchema dellaSperimentazioneSperimentazione

Definire l'ipotesi Definire l'ipotesi di ricerca di ricerca

SituazioneSituazioneproblema, problema,

Analisi a-priori Analisi a-priori Raccolta dei dati Raccolta dei dati

Analisi Analisi

statistica:statistica:Quantitativa Quantitativa QualitativaQualitativa

Analisi dei Analisi dei risultati risultati

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come occasione sia di fruire sia di produrre sistemi di rappresentazionecome occasione sia di fruire sia di produrre sistemi di rappresentazionedella realtà riferibili a diversi tipi di codici.della realtà riferibili a diversi tipi di codici.

PERMETTONO LO SCAMBIO ATTIVO DI SIGNIFICATIPERMETTONO LO SCAMBIO ATTIVO DI SIGNIFICATI

I sistemi simbolico-culturali offrono al bambino gli strumenti e i supporti I sistemi simbolico-culturali offrono al bambino gli strumenti e i supporti (modi di operare relazioni tra parlare, ordinare, collocare, quantificare, prevedere) (modi di operare relazioni tra parlare, ordinare, collocare, quantificare, prevedere)

necessari per raggiungere sempre più elevati livelli di sviluppo mentalenecessari per raggiungere sempre più elevati livelli di sviluppo mentale

sono punti di riferimento sono punti di riferimento per l’insegnanteper l’insegnante

Sono forme di organizzazione Sono forme di organizzazione della conoscenzadella conoscenza

Mediano il rapporto Mediano il rapporto con il mondocon il mondo

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filastroccafilastrocca

Uno, due e tre….Gioca con me Uno, due e tre….Gioca con me Ecco qui una manina

ben pulita è assai carinaGuarda un po’ le cinque dita!

Ad uno ad uno vedrai spuntareI primi numeri per contare:Uno il nasino da toccare,una la bocca per parlare,una testa per pensare…due mani per contare..

I Gioco I Gioco

II Gioco II Gioco A-didatticaA-didattica

vola vola e … arrivi a 10vola vola e … arrivi a 10Vola vola l’uccellino;

Vola vola Aladino; Vola vola l’aeroplanino; Vola vola l’elefantino; Vola vola il pulcino;

Corre corre il cagnolino;Corre corre il tavolino;

Corre corre il manichino; Suona suona il cuscino;

Suona suona il telefonino; vero o falso? Perché? Con che cosa?vero o falso? Perché? Con che cosa?

““stendiamo i numeri in filastendiamo i numeri in fila” ” “Le carte dei cubetti”

A dieci bambini vengono distribuiti le cifre dei numeri, I bambini quindi

vengono invitati a muoversi liberamente per la sezione, ma ad un comando dell’insegnante dovevano disporsi in fila secondo la cifra che

gli era stata attribuita.L’insegnante avvisa:“Ricordate i numeri hanno un ordine”.

Si osservava la costruzione di fronte e di lato, ai bambini viene chiesto:

quanti cubetti vedi? quanti cubetti la costruzione ha realmente? Dato che cambiando la visione

percettiva della costruzione apparentemente cambiava il numero. Tale problema veniva socializzato con

tutti gli altri bambini che potevano esprimere il loro parere o consultarsi

tra loro.

Il percorso operativoIl percorso operativo

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I fase preliminare:I fase preliminare:distribuzione della scheda 1distribuzione della scheda 1

Scheda 1Scheda 1

scheda 1 PRE scheda 1 PRE SPERIMENTAZIONESPERIMENTAZIONE SS1111 SS1122 SS1133 SS1144 SS1155 SS1166 SS1177 SS1188 SS1199 SS111010

TotaleTotaleAlunniAlunni

Sezione ASezione A 33 11 00 11 11 00 00 00 00 44 1010

Sezione BSezione B 66 00 00 00 00 00 11 00 00 00 77

Sezione CSezione C 77 22 00 00 11 11 00 00 11 00 1212

Sezione DSezione D 33 00 00 33 22 00 11 00 00 33 1212

Sezione ESezione E 33 00 22 11 00 11 00 11 00 11 99

Sezione FSezione F 55 00 11 11 00 00 00 00 00 00 77

Totale strategie risolutiveTotale strategie risolutive 2727 33 33 66 44 22 22 11 11 88 5757

A L U N N I

S146%

S25%

S1014%S9

2%S82%

S57%

S411% S3

5%

S64%

S74%

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I fase preliminare:I fase preliminare:distribuzione della scheda 2distribuzione della scheda 2scheda 2 PRE scheda 2 PRE SPERIMENTAZIONESPERIMENTAZIONE SS2211 SS2222 SS2233 SS2244 SS2255 SS2266 SS2277 SS2288 SS2299

TotaleTotaleAlunniAlunni

Sezione ASezione A 22 33 00 00 11 11 00 11 22 1010

Sezione BSezione B 66 11 00 00 00 00 00 00 00 77

Sezione CSezione C 44 11 00 55 00 00 00 11 11 1212

Sezione DSezione D 22 55 00 22 00 11 00 22 00 1212

Sezione ESezione E 22 33 22 00 00 00 22 00 00 99

Sezione FSezione F 55 00 00 11 11 00 00 00 00 77

Totale strategie risolutiveTotale strategie risolutive 2121 1313 22 88 22 22 22 44 33 5757 Scheda 2Scheda 2ALUNNI

S136%

S222%

S74%

S64%

S34%

S414%

S54%

S87% S9

5% 0%

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I fase preliminare:I fase preliminare:distribuzione delle schededistribuzione delle schede

Scheda 1 Scheda 2

TABELLA RIASSUNTIVA SCHEDE OPERATIVESchedeSchede sez. Asez. A sez. Bsez. B sez. Csez. C sez. Dsez. D sez. Esez. E sez. Fsez. F

N.1 PREN.1 PRE 30%30% 85,7%85,7% 58,3%58,3% 25,1%25,1% 33,3%33,3% 71,4%71,4%

N.1 N.1 POSTPOST

30%30% 85,7%85,7% 66,6%66,6% 33,3%33,3% 55,5%55,5% 57,1%57,1%

N.2 PREN.2 PRE 10%10% 85,7%85,7% 33,3%33,3% 16,6%16,6% 22,2%22,2% 57,1%57,1%

N.2 N.2 POSTPOST

30%30% 71,4%71,4% 75%75% 91,6%91,6% 33,3%33,3% 85,7%85,7%

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CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICISEMANTICI

INDICATORE SEMANTICOINDICATORE SEMANTICO CONCEZIONE PROTO-CONCEZIONE PROTO-MATEMATICHE EMERSEMATEMATICHE EMERSE

Perché è questo Il simbolo del numero

Questo qua Quello Il cubetto come unità di misura

Maestra questo si chiama Pimpi. Immagine della figura

perché questo non era esatto e non so dove metterla Esclude il numero

questo è il numero tre. Il numero

Che numero è questo? Il simbolo del numero

Questo, maestra, cosìQuesto è il numero tre

Associazione

una torta, un nasino, una testa, la bocca, la manina, un lettino, due occhi, tre colori, tre saltelli, cinque bambini, due mani, quattro zampe ha il gattino, quattro zampe ha il cagnolino, le vocali sono cinque, una manina, le orecchie, il camioncino, due piedi, la corona del re,

Associazione

Tre, Quattro. Numero

Maestra io volevo questo Il numero

perché ho contato per prima questo, poi questo, poi questo, questo e dopo quei due.

Al cubetto come unità di misura

perché ho visto questo, questo poi questo, poi questo e questo e questo.

Al cubetto come unità di misura

dopo di questo successione

sono queste sono Relazione

perché questo non sono due. È uno. Riconoscimento simbolico del numero

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CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICISEMANTICI

INDICATORE SEMANTICOINDICATORE SEMANTICO CONCEZIONE PROTO-MATEMATICHE CONCEZIONE PROTO-MATEMATICHE EMERSEEMERSE

Li hai contati questi? sottrazione

ho contato prima questi due, dopo questi due e poi questi e questi.

Raggruppamento di unita per due, per tre a secondo della posizione in verticale o orizzonte

perché questi, perché questi due sono… Raggruppamento in altezza

io pure. Uguaglianza

maestra, maestra a me, a me, a me pure. Addizione

Due, due. Ed io pure! Addizione

Maestra e io pure… Uguaglianza

“Io ho cinque anni”, “io pure”,

“io così”, “io quattro”. “Io ne ho sei”

Uguaglianza

Differenziazione

Sono così Numero (indicando le sue dita)

Si mette così? orientamento del simbolo numerico

perché il dieci si mette così orientamento del simbolo numerico

Ho sbagliato. Congettura

perché questo non era esatto e non so dove metterla Congettura

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CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICISEMANTICI

ARGOMENTAZIONIARGOMENTAZIONI Perché sono sempre animali.

perché c’è il numero uno Perché hanno sempre le zampe uguali.

perché è il numero tre. perché il cane ha quattro zampe

Perché è il numero uno. perché ha i numeri.

perché sono due No, perché sono tre. Era il tre, doveva essere messo là.

perché sono tre perché quello è il numero, numero (pausa) tre, mentre questo è il numero uno.

Perché andava qui perché quel numero era del lettino

perché c’è uno perché ha le ali.

perché là c’è il numero due. perché l’ombrello non vola

perché c’è il numero perché sta appeso

perché ho visto il numero perché ho detto una bugia

perché c’è il numero uno perché con il tappeto vola.

perché sono fratelli! Prima io! Perché io solo la uno!

Perché sono dieci. qua era. perché c’è il numero tre.

Perché i fazzolettini sono dieci. Maestra i mostri ci hanno due teste!

ce n’era uno naso al numero uno; erano dieci.

INDICATORE SEMANTICOINDICATORE SEMANTICO CONCEZIONE PROTO-MATEMATICHE EMERSECONCEZIONE PROTO-MATEMATICHE EMERSE

Sì, No, Vero, Falso Valore di verità o di falsità

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CONCLUSIONI: Uno due tre… gioca con meCONCLUSIONI: Uno due tre… gioca con me

Nella filastrocca si è evidenziata:Nella filastrocca si è evidenziata:Nel descrivere la figure pochissima ricchezza di Nel descrivere la figure pochissima ricchezza di particolari, dato che nessun aggettivo accompagnava particolari, dato che nessun aggettivo accompagnava tale descrizione.tale descrizione.La conoscenza delle cifre non è chiaramente emersa La conoscenza delle cifre non è chiaramente emersa perché non tutti conoscevano il simbolo numerico.perché non tutti conoscevano il simbolo numerico.La classificazione numerica attraverso l’associazione di La classificazione numerica attraverso l’associazione di figure e l’ascolto di una frase esplicativa, per molti figure e l’ascolto di una frase esplicativa, per molti alunni non si è rilevata facilitante, in quanto la alunni non si è rilevata facilitante, in quanto la percezione globale della figura non ha aiutato i percezione globale della figura non ha aiutato i bambini ad identificare le parti della figura indicative bambini ad identificare le parti della figura indicative della quantità numerica, nonostante l’aiuto verbale. della quantità numerica, nonostante l’aiuto verbale. Questa situazione si è verificata nei bambini che non Questa situazione si è verificata nei bambini che non hanno esperito l’approccio alla matematica. Solo chi hanno esperito l’approccio alla matematica. Solo chi aveva conoscenze pregresse è riuscito in un’ulteriore aveva conoscenze pregresse è riuscito in un’ulteriore opera di astrazione immagine-parola-simbolo.opera di astrazione immagine-parola-simbolo.

CONCLUSIONI: Vola, vola…e arrivi a 10CONCLUSIONI: Vola, vola…e arrivi a 10

Nel gioco della verità è emerso:Nel gioco della verità è emerso:Non chiaramente che i punteggi delle squadre (da 1 a Non chiaramente che i punteggi delle squadre (da 1 a 10) erano una linea dei numeri e che tra un numero e 10) erano una linea dei numeri e che tra un numero e l’altro c’è la distanza di + 1. l’altro c’è la distanza di + 1. La mancata situazione di andare a -1 non ha La mancata situazione di andare a -1 non ha permesso di aprire molte discussioni sulla posizione permesso di aprire molte discussioni sulla posizione delle due squadre.delle due squadre.Per quanto riguarda il valore di verità, i bambini lo Per quanto riguarda il valore di verità, i bambini lo hanno associato sempre e solo a sì, mentre il termine hanno associato sempre e solo a sì, mentre il termine falso corrisponde sempre e solo a no.falso corrisponde sempre e solo a no.Molti alunni colgono l’umorismo delle frasi quando Molti alunni colgono l’umorismo delle frasi quando sono palesemente false, sono palesemente false, I bambini hanno mostrato di gradire il gioco tanto da I bambini hanno mostrato di gradire il gioco tanto da formulare anche loro enunciati seguendo la stes-sa formulare anche loro enunciati seguendo la stes-sa struttura grammaticale proposta e dimostrando così struttura grammaticale proposta e dimostrando così di essere capaci di riprodurla fedelmente. di essere capaci di riprodurla fedelmente.

CONCLUSIONI: “stendiamo” i numeri in filaCONCLUSIONI: “stendiamo” i numeri in fila

Il gioco che proponeva di ricostruire una linea dei Il gioco che proponeva di ricostruire una linea dei numeri, ha fornito la dimostrazione di come:numeri, ha fornito la dimostrazione di come:

Senza alcun punto di riferimento spaziale da cui fare Senza alcun punto di riferimento spaziale da cui fare partire la linea dei numeri, per alcuni bambini la partire la linea dei numeri, per alcuni bambini la sequenza dei numeri inizia da sinistra a destra, sequenza dei numeri inizia da sinistra a destra, mentre per altri da destra a sinistra.mentre per altri da destra a sinistra.

Ciò ha caratterizzato un primo momento di disorien-Ciò ha caratterizzato un primo momento di disorien-tamento dovuto alla propria singolare rappresenta-tamento dovuto alla propria singolare rappresenta-zione della linea dei numeri, che non è stata zione della linea dei numeri, che non è stata argomentata. argomentata.

I bambini che avevano una cifra da 4 a 7 si sono I bambini che avevano una cifra da 4 a 7 si sono collocati nella zona centrale mentre i bambini che collocati nella zona centrale mentre i bambini che avevano numeri vicini agli estremi si sono posti ai lati.avevano numeri vicini agli estremi si sono posti ai lati.

Nella fase successiva in cui i bambini dovevano Nella fase successiva in cui i bambini dovevano riconoscere i simboli numerici e “stenderli” in ordine riconoscere i simboli numerici e “stenderli” in ordine crescente, tutti gli alunni tendevano a situare i crescente, tutti gli alunni tendevano a situare i cartoncini molto ravvicinati l’uno all’altro.cartoncini molto ravvicinati l’uno all’altro.

CONCLUSIONI: Situazione a-didattica le carte cubettoCONCLUSIONI: Situazione a-didattica le carte cubetto

La realizzazione della situazione a-didattica, è risultata La realizzazione della situazione a-didattica, è risultata alquanto difficile per i bambini di scuola dell’infanzia dato alquanto difficile per i bambini di scuola dell’infanzia dato che la situazione a-didattica richiede competenze sia che la situazione a-didattica richiede competenze sia numeriche sia argomentative. Dunuqe, si sono dovute numeriche sia argomentative. Dunuqe, si sono dovute apportare modifiche per semplificare le modalità di apportare modifiche per semplificare le modalità di realizzazione. Il concetto di unità di misura e di prospettiva, realizzazione. Il concetto di unità di misura e di prospettiva, sia a livello tridimensionale che bidimensionale, attraverso la sia a livello tridimensionale che bidimensionale, attraverso la discussione delle varie congetture addotte dai bambini in discussione delle varie congetture addotte dai bambini in grande gruppo. I risultati ottenuti sono stati quelli del grande gruppo. I risultati ottenuti sono stati quelli del “faticoso” riconoscimento dell’unità di misura “cubetto” e del “faticoso” riconoscimento dell’unità di misura “cubetto” e del mettersi alla prova nella ricostruzione della figura mettersi alla prova nella ricostruzione della figura tridimensionale, attraverso la conta e la scomposizione dei tridimensionale, attraverso la conta e la scomposizione dei vari componenti. Non sempre si è potuto procedere alla vari componenti. Non sempre si è potuto procedere alla discussione, in quanto i bambini erano desiderosi di discussione, in quanto i bambini erano desiderosi di cimentarsi nella realizzazione delle figure proposte in maniera cimentarsi nella realizzazione delle figure proposte in maniera individuale, anche se le azioni compiute sono state altrettanto individuale, anche se le azioni compiute sono state altrettanto eloquenti. La visione prospettica del bambino inganna la eloquenti. La visione prospettica del bambino inganna la percezione della quantità, ciò dimostra che il bambino pur percezione della quantità, ciò dimostra che il bambino pur avendo contato in posizione frontale il numero dei cubetti, avendo contato in posizione frontale il numero dei cubetti, quando cambia visuale lateralmente non considera più il quando cambia visuale lateralmente non considera più il numero totale dei cubetti che compongono la costruzione, ma numero totale dei cubetti che compongono la costruzione, ma solo quelli che vede. Solo nei bambini in cui il concetto di solo quelli che vede. Solo nei bambini in cui il concetto di numero è più stabilizzato non si sono fatti ingannare dalla numero è più stabilizzato non si sono fatti ingannare dalla prospettiva.prospettiva.

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ARGOMENTARE E CONGETTURAREARGOMENTARE E CONGETTURARENELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICICLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI SEMANTICI

Le argomentazioni e le congetture che i bambini adducono hanno sempre una Le argomentazioni e le congetture che i bambini adducono hanno sempre una componente affettiva e cognitiva che a questa età non è possibile separare. Dice componente affettiva e cognitiva che a questa età non è possibile separare. Dice Yhosef: “Yhosef: “L’uno è vicino al due perché sono fratelliL’uno è vicino al due perché sono fratelli” questa frase mi ha colpito per ” questa frase mi ha colpito per più ragioni, non solo perché conferma la dimensione affettiva che sottende le più ragioni, non solo perché conferma la dimensione affettiva che sottende le attività, il sentimento e la personalità di Yhosef, che effettivamente ha un fratello attività, il sentimento e la personalità di Yhosef, che effettivamente ha un fratello maggiore a cui so che è molto legato, ma credo di poter affermare che in quel maggiore a cui so che è molto legato, ma credo di poter affermare che in quel momento intendesse dire che 1 e 2 sono diversi, ma hanno la stessa origine e momento intendesse dire che 1 e 2 sono diversi, ma hanno la stessa origine e appartengono alla famiglia dei numeri, così come accade a due fratelli che sono appartengono alla famiglia dei numeri, così come accade a due fratelli che sono due persone diverse, ma la loro origine è uguale perché appartengono alla stessa due persone diverse, ma la loro origine è uguale perché appartengono alla stessa famiglia. Spero che tale esemplificazione abbia reso l’idea e possa far famiglia. Spero che tale esemplificazione abbia reso l’idea e possa far comprendere le dinamiche con cui un bambino di cinque anni si accosta al sapere comprendere le dinamiche con cui un bambino di cinque anni si accosta al sapere per imparare a conoscere il mondo e le cose coniugando dimensione affettiva e per imparare a conoscere il mondo e le cose coniugando dimensione affettiva e cognitiva in un intreccio inscindibile. I dialoghi dei bambini per argomentare le cognitiva in un intreccio inscindibile. I dialoghi dei bambini per argomentare le loro congetture nella scuola dell’infanzia devono sicuramente trovare più spazi; la loro congetture nella scuola dell’infanzia devono sicuramente trovare più spazi; la sperimentazione ha offerto questa opportunità, ma se questi bambini avessero sperimentazione ha offerto questa opportunità, ma se questi bambini avessero partecipato ad una sperimentazione annuale, partendo dall’unità di misura, in partecipato ad una sperimentazione annuale, partendo dall’unità di misura, in special modo nella situazione a-didattica, avrebbero maggiormente avvertito di special modo nella situazione a-didattica, avrebbero maggiormente avvertito di partecipare alla costruzione delle loro competenze.partecipare alla costruzione delle loro competenze.

CONCLUSIONI E QUESTIONI APERTECONCLUSIONI E QUESTIONI APERTE