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. ,. I UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTÀ DI ARCHITETTURA GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA METODOlOGIA l AIlCHITEnONiCA GolL'\[11:RlE ... 100. . ....... Q ......... .. Anno Accademico 1965 - 1966

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I

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA

GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA

METODOlOGIA l AIlCHITEnONiCA

GolL'\[11:RlE ... 100. . ....... Q ......... ..

Anno Accademico 1965 - 1966

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CONSIGLIO DI FACOLTÀ

PRESIDE

PROF. FRANCO .TOSSA

PROFESSORI FUORI RUOLO

PROF, GIULIO ANDREOLI

» MARCELLO CANINO

PROFESSORI DI RUOLO

PROF. ROBERTO PANE

» FERDINANDO CHIARAMONTE

» STEFANIA FILO SPEZIALE

» CARLO COCCHIA

» GIULIO DE LUCA

2-

TITOLI ACCADEMICI

CONFERITI DALLA FACOLTÀ

La facoltà di Architettura conferisce la laurea in Al'chi­.tettura.

La durata del corso degli studi è di cinque anni, divisi in un biennio di studi propedeutici ed in un triennio di studi ·di applicazione.

Titolo di ammissione: diploma di Maturità classica o di .Maturità scientifica o di Maturità artistica.

I ANNO

PIANO DEGLI STUDI

CONSIGLIATO DALLA FACOLTÀ

E NORME RELATIVE

BIENNIO DI STUDI PROPEDEUTICI

Disegno dal vero (primo anno del C01'SO).

Elementi di architettura e rilievo dei monumenti (primo anno del corso).

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Storia dell'arte e storia e stili dell'architettura (primo anno,

del corso). Analisi matematica e geometria analitica (primo anno del

corso). Geometria descrittiva ed elementi di proiettiva.

Chimica genel'aIe ed applicata. Un insegnamento complementare (a scelta).

II ANNO

Disegno dal vero (secondo anno del corso). Elementi di architettura e rilievo dei monumenti (secondo·

anno del corso). Storia dell'arte e storia e stili dell'architettura (secondo

anno del corso). Analisi matematica e geometria analitica ( secondo anno,

del corso). Applicazioni di geometria descrittiva.

Elementi costruttivi. Fisica. Mineralogia e geologia. Un insegnamento complementare (a scelta).

Insegnamenti complementari

Letteratura italiana. Plastica ornamentale. Lingua inglese. Lingua tedesca.

4-

<0':

-, ---

TRIENNIO DI APPLICAZIONE

III ANNO

Elementi di composizione. Caratteri distributivi degli edifici. Cru.·atteri stilistici e costruttivi dei monumenti. Meccanica razionale e statica grafica. Fisica tecnica. Scienza delle costruzioni (primo anno del corso). Igiene ediÙzia.

IV ANNO

Architettura degli interni, arredamento e decorazione

-(primo anno del corso). Composizione architettonica (primo anno del corso). Urbanistica (primo anno del corso). Scienza delle costruzioni (secondo anno del corso). Impianti tecnici. Restauro dei monumenti. Topografia e costruzioni stradali. Un insegnamento complementare (a scelta).

·V ANNO

Composizione architettonica (secondo anno del corso). Urbanistica (secondo ànno del corso).

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Architettura degli interni, arredamenti e deCOl"8Zione (se.· condo anno del corso).

Estimo ed esercizio professionale.

Tecnologia dei materiali e tecnica delle costl'uzioni.

Un insegnamento complementare (a scelta).

Insegnamenti complementari

Progettazione al,tistica dell'industria,

Arte dei giardini.

Decorazione.

Materie giuridiche.

Scenografia.

Complementi di matematica.

Caratteri dell'architettura lnoderna.

Grandi strutture spaziali.

Per ottenere l'iscrizione al triennio di applicazione lo stu­dente deve aver seguito i corsi e superati gli esami in tutti gli insegnamenti fondamentali e complementari prescritti per il biennio propedeutico ovvero in difetto degli esami di una disci­plina fondamentale e delle due materie complementari.

Tutti gli insegnamenti sono svolti sotto forma di lezioni teOl'iche e di esercitazioni pratiche.

Gli studenti per i quali manchi l'attestazione di frequenza non sono ammessi all'esame di profitto per la materia corri­spondente.

Coloro i quali abbiano seguito il corso di studi, cui sono.

6-

I

iscI'itti, per l'intera sua durata, senza averne ottenuto le rela­

tive attestazioni di frequenza, debbono iscriversi come ripetenti per gli insegnamenti mancanti di frequenza.

La ripetizione deve esser fatta per uno o più anni a se­conda che si tratti di insegnamento annuale o pluriennale.

La stessa norma si applica agli studenti che alla fine del biennio di studi propedeutici non abbiano ottenuto le attesta­zioni di frequenza a tutti gli insegnamenti pI'escritti.

Gli insegnamenti a corso biennale comportano l'esame alla fine di ogni anno di corso.

Lo studente non può presentarsi all'esame di ApPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA se non ha superato quello di Geo­metria descrittiva cd elementi di proiettiva; all'esame di MINE­

RALOGIA E GEOLOGIA se non ha superato quello di Chimica ge­

nel'ale cd applicata; all'esame di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI I se non ha superato quelli di Meccanica razionale e statica grafica e di Fisica tecnica; all'esame di IMPIANTI TECNICI se non ha

superato quello di Fisica tecnica; all'esame di COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I se non ha superato quelli di Elementi di com­

posizione e di Carattel'i distributivi degli edifici; all'esame di

COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II se non ha superato quello di Scienza delle costruzioni I, all'esame di URBANISTICA I se

non ha superato quelli di Elementi di composizione e di Carat­teri distributivi degli edifici; all'esame di TECNOLOGIA DEI MA­

TERIALI E TECNICA DELLE COSTRUZIONI se non ha superato

quello di Scienza delle Costruzioni I; all'esame di RESTAURO

DEI MONUMENTI se non ha superato quelli di Caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti e di Scienza delle costruzioni I.

I laureati presso altre Facoltà, in base agli studi compiuti per il conseguimento dell'altra laurea, possono, su parere del

Consiglio dei pI'ofessori della Facoltà, essel'e ammessi ad un

anno successivo al primo con eventuale dispensa da iscrizioni a corsi e da esami di materie comuni od affini.

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NORME PER L'ESAME DI LAUREA

Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve

aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegna­

menti, fondamentali e complementari, previsti dal piano degli studi.

Nel termine prescl-iuo, lo studente deve presentm'e alla

Segreteria della Facoltà apposita domanda di ammissione, cor­redata della quietanza attestante il pagamento della sopratassa

esame di laurea, del modulo statistico, del foglio delle tesine e

del nulla asta, rilasciato dal Relatore, per l'ammissione all'esame di laurea.

L'esame di laurea consiste:

a) nella relazione di un progetto di Architettura o di

Urbanistica o di Restauro o di una monografia su argomento

di Storia dell'Architettura. Il progetto di Architettura o di

TI rhanistica o di Restauro deve essere completo nei riguardi

dell'arte e ,della tecnica, in modo da poter essere considerato

esecutivo in ogni sua parte, e svolto dallo studente durante l'ultimo anno di corso;

b) in due prove o tesine, l'una di carattere prevalente~ mente storico o artistico, e l'altra di carattere prevalentemente scientifico o tecnico;

c) in una discussione sulle materie d'insegnamento, sulle

prove o tesine d'esame e sullo svolgimento del progetto o della monografia.

8-

Il progetto e gli altri lavori di esame r~angono presso la Facoltà per non meno di tre anni, trascorsi i ~uali, ed entro

il periodo di due anni successivi, il Rettore, udito il Preside può autorizzare la restituzione.

AVVERTENZA: Lo studente ha l'obbligo di conoscere l'or.

dinamento didattico del proprio corso di studi e tutte le altre norme legislative e regolamentari della carriera scolastica.

Queste ultime sono riportate ampiamente nella Guida dello

.studente: Parte prima - Disposizioni generali - a pago 14 e seguenti.

Per la conoscenza esatta di ogni altra norma o disposizione

relativa 'alla Facoltà di Architettura, lo studente ha, altresì, l'ob­

bligo di prendere visione degli avvisi affissi alI'albo della Se­greteria.

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IMPORTO DELLE TASSE E CONTRIBUTI PER GLI STUDENTI IN r;ORSO

Tassa d'iscrizione

Sopratassa annuale per esami di

profitto.

Contributo integrativo

Contributi vari:

stampati e guide danni

assistenza sportiva mensa casa studente

assicurazione infortuni

Contributo biblioteca

Contributo esercitaz. laboratorio

L. 18.000

)) 7.000 )) 3.000

L. 1.000 )) 200 )) 1.000 )) 150 » 1.000 )) 600 )) 2.500 )) 10.000

L. 28.000 (')

L. 16.450 (')

Totale L. 44.450

Solo per gli studenti del primo anno:

Tassa di immatricolazione . Libretto-tessera .

Contributo esame schermografìco

(l) Da pagare in quattro rate. (2) Da pagare in una unica soluzione.

lO

L. 5.500 » 600 )) 150

L. 5.750 (')

Gli studenti in corso che all' atto della iscrizione, non COnL­

pl"Ovano di appartenere a nucleo familiare con un reddito annuo

lordo inferiore a lire 3.000.000 devono versare un « contributo suppletivo)) di L. 5.400.

N. B. - L'importo della prima rata di iscrizione è di L. 23.450 per gli studenti iscritti e di L. 29.200 per gli stu­denti immatricolati. L'importo delle restanti rate (scadenza 31 gennaio, 31 marzo e 31 maggio) è di L. 7.000 ciascuna.

I versamenti devono essere effettuati utilizzano, esclusiva­mente, i bollettini di c/c da ritirare presso gli Uffici di Segre­teria. Sul retro dei bollettini sono precisate le causali dei versa­menti, e gli importi dei versamenti stessi.

Le causali dei versamenti e gli importi non devono assolu­tamente essere alternati.

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IMPORTO TASSE E CONTRIBUTI PER GLI STUDENTI FUORI CORSO

'Tassa iscrizione . L. 5.000

Contributi vari:

,stampati e guide assistenza sportiva mensa 'casa studente . assicurazioni infortuni 'Contributo biblioteca 'Contributo esercitaz. labOl'atorio.

L. ))

))

»

»

» »

1.000 1.000

150 1.000

600 2.500 3.500

L. 9.750

Totale L. 14.750 (I)

Sopratassa esame (da pagare a presentazione do-manda di esame) . L. 7.000

N. B. - A partire dal tel'ZO anno lo studente deve inoltre versare la somma progressiva in l'agione di L. 1.500 per ogni

successivo anno di fuori corso (L. 1.500, L. 3.000, L. 4.500 ecc.).

I versamenti devono essere effettuati utilizzando, esclusi­

vamente, i bollettini di c/c da ritirare presso gli Uffici di Se­greteria. Sul retro dei bollettini sono precisate le causali dei ver­samenti, e gli importi dei versamenti stessi.

Le causali dei versamenti e gli importi non devono asso­lutamente essere alterati.

(l) Da pagare in una unica soluzione,

'12 -

IMPORTO DELLE TASSE E CONTRIBUTI PER GLI STUDENTI CHE SI ISCRIVONO

AL 3° ANNO DI CORSO « SUD· CONDIZIONE ))

a) Importi da versare all'atto della iscrizione sub-condizione. Contributi vari:

Stampati e guide Assistenza sportiva Mensa

Casa studente Assicurazione infortuni Contributo biblioteca .

Contributo eSeI'citazione laboratorio

b) Somme da versare per regolarizzal'e la iscl'i­zione come studente di corso: Tasse di iscrizione

Sopratassa annuale per esami di profitto Contributo integrativo.

Contributi vari:

L. 1.000 » 1.000 )) 150 » 1.000 )) 600 )) 2.500 )) 3.500

L. 9.750

L. 18.000 » 7.000 )) 3.000

L. 28.000 (I)

Danni L. 200 Contributo esercitazione laboratorio (differenza)) 6,500

c) Importo da Vel'Sal'e per regolarizzare l'iscri­zione come studente fuol'i corso: Tassa di iscrizione

Sopratassa esame (da pagare a presentazione

----L. 6.700 (')

L. 5.000

domanda esame). L. 7.000

(1) Da pagare in quattro rate. (2) Da pagare in una unica soluzione.

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CORSI UFFICIALI

PROGRAMMI

LIBRI DI TESTO CONSIGLIATI

AVVERTENZA. - Per ciascuna materia la lettera A si l'i~ ferisce al titolare del corso; la lettera B al programma e la lettera C ai libri di testo consigliati.

LE MATERIE SONO INDICATE IN ORDINE ALFABETICO

ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA

I anno di corso

A) (da designare)

Il anno di corso

A) Prof. Angelo Fadini

B) Forme quadratich~ - Complementi sulla teoria degli in~ sieIni - Funzioni di due o più variabili - Complementi sulla teoria dei limiti - Infinitesimi ed infiniti - Deri ...

vate delle funzioni di due o più val-iabili - Differenziale di una funzione di due o più val'iabili - Derivate e dif~

feren'ziali di Ol'dine superiore - Formone di interpolazione, di Taylor per le funzioni di una o più variabili, formola di Mac Laurin - Funzioni implicite - Massimi e minimi per le funzioni di una o più variabili - Andamento di una funzione ed applicazioni geometriche del calcolo differen­ziale - Serie numeriche - Serie di funzioni - Serie -ii potenze - Integrali curvilinei - Integrali definiti di cam­po (a 2 o più dimensioni) - Integrali impropri - Integrali multipli e formole di l'iduzione - Applicazioni geometriche del calcolo integrale - Equazioni differenziali ordinarie e loro integrali. Circonferenza - Coniche e loro tipi metrici, affini, proiet­tivi - Problemi relativi alle coniche - Sfel'e e problemi relativi - Quadriche e problemi relativi. Cenni sulle superficie; superficie coniche, cilindriche, di ro­tazione, e di traslazione.

C) a) adottati: G. ANDREOLI. Lezioni di Analisi Infinitesimale per gli allievi architetti, LE.M., Napoli, 1957; G(( ANDREOLI e A. FADINI, I fasci di Coniche, LE.M., Napoli, 1959; A. FADINI, Esercizi di geometria analitica per gli studenti della Facoltà di Architettura, LE.M., Napoli, 1959; M. M,· GLIO, Lesioni di geometria analitica, I.E.M. b) consigliati: C. RIMINI, Fondamenti di analisi matema­tica, Zanichelli, Bologna, 1951; BERZOLARI, Il metodo delle coordinate. Coniche e Quadriche, (Manuale Hoepli); CASTEL­NUOVO, Lezioni di geometria analitica, Albrighi e Segati, Roma, 1935.

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APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA

A) Prof. Arch. S a l v a t o r e D i P a s q u a l e

B) Elementi di Storia della prospettiva - Intl'oduzione alla prospettiva come mezzo di rappresentazione - La pro­

spettiva lineare conica a quadro verticale ed inclinato -Restituzione prospettica - La Iotogt'ammetria applicata al Rilievo dei Monumenti - La teoria delle ombre tI'attata nei differenti metodi di rappresentazione della Geometria

Descrittiva.

B) E. PANOFSKY, La prospettiva come forma simbolica, Fel­trinelli; M. CAPOBIANCO, Elementi di prospettiva lineare co~ nica, LE.M., M. GIOVANARDI, Elementi di fotogrammetria, Treves; M. GIOVANARDI, Elementi di teoria delle ombre,

Treves.

ARCHITETTURA DEGLI INTERNI ARREDAMENTO E DECORAZIONE

l anno di corso

A) PTOf. R o ber t o M a n g o

B) La problematica dell'arredamento degli spazi interni am­

pliata agli analoghi aspetti dello anedamento infrastruttu­

l'aIe.

16 -

La qualificazione del design a livello di 3nedo per l'appro~ fondimento e la definizione delle ipotesi spaziali architetto­niche ed urbanistiche.

C) La bibliografia è specificata nei quaderni e nei ciclostili del pl'ogl'amma: Design ed arredo n. I, n. 2, n. 3.

I I anno di corso

A) Prof. M i c h e l e C r e t e Il a

B) Tema: l'abitazione vista dall'interno, quale espressione della

vita dell'uomo e della famiglia in una società.

Studi e ricerche con brevi cenni storici ed approfondita in~ dagine sull'aderenza dell'abitazione del nosfl'o tempo al pro~

gresso ed alla evoluzione della società contemporanea in Eu~ ropa ed in America.

Tali studi e tali ricerche ed indagini, riferiti e discussi, saranno raccolti e selezionati ~ a gruppi o individualmen­te ~ durante il corso e condensati nel temo di anno. Tale

tema ~ di sintesi conclusiva in forma grafica con note ed

ossel'vazioni, sarà quello che risulterà conseguenza delle in­

dagini sociali, economiche ed ambientali che sono alla base del Corso di Composizione Al'chitettonica L

C) Libri e saggi sulla storia dell'arredamento, opere monogra"'­

fiche su argomenti specifici.

M. CRETELLA, Introduzione allo studio dell'Architettura de­gli interni e dell'Arredamento, Napoli, 1961; M. CRETELLA,

Botteghe di Ercolano e Pompei, Napoli, 1961; R. MANGO,

Cultura e produzione, Napoli, 1959; M. DAL FABBRO, Co­struzione e funzionalità del mobile model'no, Hoepli; La se­dia italiana nei secoli, Ed. Centl'o Studi Tl'iennali. Riviste

di arredamento: Domus, Interiors, Mobilia ed altl'e.

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ARTE DEI GIARDINI

A) Prof. G i n o C a n c eli o t t i

B)

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1) Rassegna storico-critica dell'Arte dei Gia~dini. . . L'antichità e il gial'dino romano - Il medIoevo e Il gIar­dino arabo-ispano - Il Rinascimento ed il giaI'dino italiano - Il seicento ed il giardino francese - Gli svHuppi del

giardino classico - Il giardino paesistico in Eu~opa. - I~ giardino giapponese - Giardini pubblici e spazi hberi verdI

nel XIX secolo - Concezione e funzione del giardino mo­

derno.

2) La composizione e il disegno del giardino.

Gli elementi del giardino - Tipi di giardini, parchi pub­blici, spazi liberi per lo sport e la ricreazione.

3) Elementi di architettura paesistica.

Esame e classificazione del paesaggio - Le componenti del paesaggio - Rapporto t1'8 architettura e paesaggio - Le strade ed il loro trattamento nel paesaggio - I piani pae­

sistici.

4) Elementi di ecologia e di botanica.

I fattori geologici, climatici e biologici e loro influenza nel­

l'aspetto del paesaggio - Principi di congrui~à nel~'us.o del terreno e nell'impiego della vegetazione: consIderazIOnI eco­

logiche ed estetiche - Struttura, classificazion~ d~lle ~r.in­cipali essenze erbOl'ee e loro impiego nei parchI, gIardInI e

paesaggio.

5) Esercitazioni: progetti di giardini, parchi, piani paesi­stici - Esame critico e comparativo dei principali piani paesistici.

,C) L. DAMI, Il giardino italiano. Milano, 1924; F. FARIELLO,

Arte dei Giardini, Ediz. dell'Ateneo, Roma, 1956; R. BE­RETTA, Giardini, Ediz. di Comunità, Milano, 1959; JOHN ORMSBEE SISMONDS, Landscape Architecture, Editrice F. W. Dodge, Corporation, New York; CARLLUDWIG FRANK, Die Bal'Ockillen in Frascati, Deutscher Kunstvedag Mun­chen; TETSURO YOSHIOA, Gardens oj Japan, Frederick A. PraegeI'; PubIisher, New York; F. FARIELLO, Architettura delle strade. La strada come opera d'arte, Soc. Edit. ( La Pace »), Roma.

CARATTERI DELL'ARCHITETTURA MODERNA

A) Prof. R e n a t o D e Fu s c o

B) Definizione del corso inteso come stol'ia dell'architettul'a e della moderna critica architettonica - Lezioni monografi. che sui principali architetti del movimento moderno _ Stu­dio delle teorie estetiche, delle poetiche figurative, dei fe­nomeni sociologici connessi alla moderna storiografia archi­tettonica.

'C) B. ZEV, Storia dell'architettura moderna, TOl'Ìno, 1950; L. VENTURI, Storia della critica d'arte, l''irenze, 1948; E. PER­SICO, Scritti critici e polemici, Milano, 1947; R. PANE, Ar­chitettura e arti figurative, Venezia, 1948; G. NICCO FASOLA, Ragionamenti sulla architettura, Città di Castello, 1949; G. C. ARGAN, WALTER GROPIUS e la BAUHAUS.

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CARATTERI DISTRIBUTIVI DEGLI EDIFICI

A) Prof. S t e f a n i a F i l o S p e z i a l e

B) l) Corso di lezioni atte a dare una prepal'azione specifica per affrontare i problemi della composizione e dell'urbani­stica, attraverso un'analisi dell'evoluzione e delle multiple

ésigenze degli edifici.

2) Analisi critica, anche mediante proiezio~i dei principali progetti e opere realizzate in Italia ed all'Estero.,

3) Ese:rcitazioni di gruppo su temi particolari, con indagini

di carattere critico.

4) II corso viene integrato da conferenze e dibattiti sui temi

di .ricerca e di studio.

C) Consultazione di libri, riviste, progetti e studi monografici

eseguiti negli anni precedenti.

CARATTERI STILISTICI E COSTRUTTIVI DEI MONUMENTI

A) Prof. R o ber t o P a n e

B) Introduzione al corso ~ La stOl'Ìografia dell'architettura ed i suoi metodi - Problemi attuali dell'architettura in rap­

porto alla moderna estetica. Il concetto di stile - Architettura e edilizia, Cenni sulla storiografia del Rinascimento.

20 -

Studio monografico sulle opere di Michelangelo architetto e di Palladio.

Moderne interpretazioni del Manierismo in architettura. Il concetto di barocco. Bernini.

L'opera di Antonio Gaudi ed i suoi riflessi nella produzione e nella critica deIParchitettura moderna.

StOI'ia urbanistica di Napoli con riferimento ai suoi monu.

menti maggiori ed alle correnti culturali - II haropco na­poletano.

C) R. PANE, Città antiche edilizia nllova, Napoli, 1958; R. PANE, Andrea Palladio, Torino, 1961; R. PANE, Bernini ar­chitetto, Venezia, 1953; R. PANE, Architettura del Rinasci­mento in Napoli, ivi, 1937; R. PANE, Architettura dell'età barocca in Napoli, ivi, 1939; R. PANE, Napoli imprevista, Torino, 1951; R. PANE, Il chiostro di S. Chiara in Napoli, ivi, 1954; R. PANE, Ferdinando Fuga, Napoli, 1956; R. PANE, Il monastero napoletano di S. Gregorio Armeno, Na­poli, 1957; Istituto di Storia dell'Architettura, Ville vesu­viane del Settecento, Napoli, 1959; R, PANE, Gaudi, Milano, 1964; R. PANE, Palladio e la critica, in « Bollettino del Centro Studi Andrea Palladio», Vicenza, IV, 1962, pp. V 15-30; R. PANE. Palladio e la moderna storiografia dell'ar­chitettura, ivi, Vicenza, VI, 1964, pp. 119·,130,

CHIMICA GENERALE ED APPLICATA

.A) Prof. Paolo Poli ce

E) La materia e i suoi stati d'aggregazione - Fenomeni chi­mici e fenomeni fisici - Sistemi Olnogenei ed etel'ogenei - Soluzioni - Individui chimici - Elementi - Combi-

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t"~~-----------------------------------:----

nazioni chimiche e principali leggi che le governano - Teo­ria atomica-molecolare - Peso atomico e peso mo]eco}are

_ Simboli, formule, ed equazioni chimiche. Equilibrio chimico, velocità di reazione, legge deIPazione di massa _ Cenni di tel'IDochimica - Influenza della tempe~ l'atura sugli equilibri chimici - Principio dell'equilibrio. mobile _ Equilibri nei sistemi eterogenei - Regola delle

fasi. Sistema periodico degli elementi. Ossidi, acidi, basi, sali e relative nomenclature - Vari tipi

di reazioni chimiche - Catalizzatori. Dissociazione elettrolitica - Elettrolisi - Esponente d'idro·· geno (pH) - Idrolisi salina - Elettroliti anfoteri. Raggi catodici, raggi X, legge di Moseley - Struttura del­l'atomo - Modelli atomici - Emissione ed assorbimento·

di energia radiante - Radioattività. Reazioni nucleari - La fissione dell'atomo - L'energia

atomica. Idrogeno - Ossigeno - Combustioni Acqua - Le acque nelle costruzioni. I metalli nelle costruzioni - Prodotti

_ Ossidazioni -

siderurgici e leghe

diverse di più largo impiego. Pietre naturali da costruzione: calcari, marmi, rocce sili-

cee - Argille. I materiali ceramici nelle costruzioni: laterizi, gres, maio~·

liche - Cenni sulle porcellane.

Calci aeree. Leganti idraulici: calci idrauliche, cementi - Pozzolane -Malte, calcestruzzi, cemento armato, fibrocemento - Gesso

_ Bitume - Catrame - Leganti - Veh·o. Resine sintetiche e loro impiego nelle costruzioni.

Smalti e vernici.

22 -

; . ~~ .

C) R. BONIFAZI, Corso di Chimica Generale ed Inorganica, Li­guori, Napoli; M. ALOE, Chimica applicata, Treves, Napoli.

COMPLEMENTI DI MATEMATICA

A) Prof. Franco Andreoli

B) l) Quadriche. 2) Superfici. 3) Serie di Fourier ed applica­zioni. 4) Elementi della teoria delle funzioni di variabile complessa. 5) Equazioni alle differenze finite, applicazioni. 6) Calcolo numerico. 7) Cenni sulle equazioni differenziali applicate nell'ingegneria.

Per l'esame 4 argomenti sono obbligatori e 3 facoltativi.

C) A. F ADINI, Corso di Complementi di matematica, fase. I e II, ediz. I.E.M., 1960.

Libri consigliati: KÀRMÀN e BIOT, Metodi matematici nel~ l'ingegneria, Einaudi; RIMINI, Fondamentali di Analisi ma~ tematica, Zanichelli.

COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

I anno di corso

A) Prof. Michele Capobianco

B) Finalità del corso è quella di preparare gli allievi allo studio dI proposte planovolumetriche di ( Disegno Urbano ». La La ricerca è condotta nel più ampio quadro di una nuova

- 23

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-----------:-cc---------~~~~------------ -----

configurazione degli spazi urbani e di mutati rapporti tra

città e territorio. Il programma si basa sullo studio approfondito dei significati, degli scopi e dei valori che il modello spaziale propone sul

piano delle indagini e delle ricerche.

Il corso si articola in due parti: nella prima, attraverso attività di seminario, vengono svolte discussioni sui problemi di natura sociale, tecnica ed _econo~

mica, connessi al « Disegno Urbano» con un'analisi obiet~ tiva che consenta una valida educazione architettonica. Gli allievi, o gruppi di essi affronteranno, avvalendosi di relazioni ed esemplificazioni grafiche, i temi proposti che

formano oggetto di dibattito. Nelle tesine elahOl'ate dagli allievi saranno approfondit.i gli elementi tecnici strutturali e di dettaglio, oltre che spaziali, indispensabili per la percezione del nesso inseparabile tra

disegno e costruzione. Nella seconda parte del corso è prevista l'elaborazione di proposte di cc Disegno Urbano) nell'ambito del territorio di Napoli. Gli allievi svolgeranno tale lavoro in gl·uppi coordi~ nati dagli assistenti. Ogni componente di un gruppo svilupperà, a scelta, un orga~

nisIDo previsto nel piano individuandone quegli elementi spa· ziali e tecnici atti a caratterizzarne la funzione anche nel

contesto generale della soluzione proposta.

C) B. ZEVI, Storia dell'Architettura Moderna; L. BENEVOLO, Storia dell'Architettura Moderna, voI. II, Bari, 1960; H. PEV~ SNER, Pionieers 01 Modern Movement, ediz. it. Rosa e Ballo, ediz. aggiornata Penguin Book, 1960; S. GIEDION, Spazio, Tempo e Architettura, ediz. it. Hoepli, Milano, 1954; L-~ CORllUSIER, Vers une ~rchitecture, Fréal e C., I ediz., Pa· rigi, 1923, r~stampa f958; LE COBRUSIER, I tre ins.edia~

2.4

menti umani; C. COCCHIA, Edilizia a Napoli dal 1918 al 1958, voI. III, a cura del Risanamento di Napoli; E. A. GRIFFINI, Costruzione razionale della casa, I e II Parte, ediz. Hoepli, Milano, 1946; La Casa, n. 3: numero sul qual'­tiere; Problemi deli' edilizia economica, in (C La Città) , n. 4-5; S,A.U.: relazione al Convegno Nazionale di studi sui quartie1'i coordinati, 1960, III Parte; Atti convegno in Arch. sull'cc Edilizia residenziale l); L. QUARONI, L'abita­zione per la famiglia a basso reddito in Italia, in cc Urba~

nistica », n. 31, pago 106; Carta di Atene, Edizione Comu~ nità, 1961; G. SAMONÀ, L'urbanistica e l'avvenire delle città, ediz. Laterza, Bari, 1959; L. QUARONI, La città e il quar­tiere, in « La Ca&a l), n. 3; Un volto della città, Tavola ro­tonda, Lecce, 1959, in « Urbanistica », n. 32; A. PIZZORNO, Svilil,ppo economico e Urbanizzazione, in (C Quaderni di SO" ciologia», settembre 1961, n. l; W. HELLPACH, L'uomo della metropoli, ediz. Comunità, 1961; F. COMPAGNA, La questione meridionale; L. GALLINO, Problemi inerenti alle zone di attrazione, ediz. Lerici, 1961; I. INSOLERA, Lo spazio sociale nella periferia urbana, in cc Centl'o Sociale )), n. 30-31; I problemi della peJ'iferia urbana, ediz. 5 Lune, Roma; Il problema delle aree edificabili, in « Urbanistica », n. 20-21.

I I anno di corso

A) (da designare)

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DECORAZIONE

A) Prof. Giovanni Sepe

B) Nozioni delle tecniche pal'ticolari dell'affresco, della tem~ pera, dell'olio, dell'encausto, del mosaico e del grafito.

Nozioni sulle arti indush'iali del marmo, della ceramica, dello stucco, dei metalli, del legno, del vetro e quelle gene~ l'ali riferite all'abbigliamento, alla stampa, al cuoio ed ai tessuti.

La decorazione moderna e le correnti figurative che l'hanno deternùnata.

Le esercitazioni pratiche per l'attuaziOI~e di esemplari de­corativi nell'arte della ceramica, della stampa e del cuoio, si svolgeranno presso la Scuola d'arte in Napoli.

C) Le riviste Domus, Art e industry, Aujord'hui, Casabella, ecc.

DISEGNO DAL VERO

I anno di corso

A) Prof. F l' a n c c s c o D e Il a S a l a

B) Rappresentazione di elementi architettonici significativi rap~ portati alla superficie, alla forma ed allo spazio.

1) Osservazione - percezione diretta e differita - coscienza percettiva.

2) Rapporti dimensionali e di profondità- Ripetizione -Ritmo - Continuità - Espansione.

26 -

.

-

3) Aspetti qualitativi e plasticizzanti della luce.

4) Fotografia e cinematogl'afìa: mezzi complementari per la rappresentazione dello spazio.

C) R. PANE, Architettura e Arte figurativa; C. COCCHIA, Strut­ture e Spazi nella natura; N. APRILE, Una prospettiva del­l'architettura; F. TINTO RETTO, Il Disegno nelle facoltà di architettura.

Il anno di COl'SO

A) Prof. Renato Fusco

B) L'esperienza delle esercitazioni rappl'csentative di organismi architettonici e di ambienti - per le quali non si indica alcuno schema precostituito ed ampiI'ico - viene integrata dallo studio critico di disegni di 81'tisti antichi e moderni e da note informative sulle principali teorie della visione (EINFUHLUNG, Pura visibilità, psicologia della forma ecc.)~ In tal modo il corso, senza condizionare le possibilità espres­sive di ciascun allievo, tende a fornire, attraverso il suo ca­rattere critico, ]a sua principale guida didattica.

ELEMENTI COSTRUTTIVI

A) Prof. F e l' d i n a n d o C h i a l' o m o n t e

B) Considerazioni preliminari sulla evoluzione degli elementi costruttivi nel tempo, alla luce dei materiali e dei mezzi di opera disponibili.

- 27

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C)

Operazioni di scavi e movimenti di tena con impiego di moderni mezzi meccanici - I vari tipi di strutture mu­

Tarie negli aspetti tradizionali e moderni - Il cemento arM

mato - Criteri generali e tipologia delle val'ie strutture -

Cenni sul cemento armato precompresso - Terreni di fon· ,dazione, indagini e resistenza - Opere di fondazione con

particolare riguardo ai moderni procedimenti - Gli orÌzM

-zontamenti - Volte e solai - Coperture degli edifici -

Volte a struttura elastica - Le scale nei vari tipi di fOl'ma -e struttura - Gli organismi costl'uttivi nei sistemi ad ossaM

tura muraria ed ossatura elastica - Unificazione - Indu·

striaIizzazione del cantiere edilizio - Prefabbricazione. Il corso è integrato da visite a cantieri di costruzioni edi­lizie e a stabilimenti di produzione di materiali - Le eser· citazioni vertono sulla redazione di un progetto esecutivo di

carattere semplice, con la indicazione dei materiali adot­

tati - Nel corso delle eSeI'citazioni sono dati cenni tecno· logici sui materiali fondamentali e sulle opere di finimento.

F. CHIAROMONTE, Elementi di costruzione edilizia, MaCl'ì, Firenze, III Edizione; F. CHIAROMONTE, I materiali nelle costruzioni edilizie, Cremonese, Roma, II Ediz.; E. GRIFM

FINI Elementi costruttivi nell' edilizia, Editore Hoepli, Mi· lano'; L. GUAnNERI, Elementi e organismi cost1'uttivi nell'ar·

chitettw'u, Editore Gorlich, Milano.

:28 -

ELEMENTI DI ARCHITETTURA E RILIEVO DEI MONUMENTI

I anno di corso

A) Prof. A n t o n i o S c i v i t t a r o

B) l) Disegno e Architettura.

Nozioni preliminari e metodi vari di rappresentazione:' Proiezioni ortogonali - visio'ni assonometriche - metodi di prospettiva pratica.

Significato della scala dimensionale nei disegni di Architet­tura c rapporto fra progetto e costruzione.

Lettura ed interpretazione del disegno tecnico: piante, se­zioni, spaccati assonometrici, prospettive, particolari costrut­tivi e degli elementi architettonici.

Indagine critica delle forme che queste hanno come rappre~

sentazione delle opere costruite (Rilievo) di quelle da co~

struire (progetti) e delle cose appartenenti alla natura. Nozioni di statica e strutture portanti come fenomeno in­

tuitivo di pre·conoscenza per Tendere leggibili i principi fon­

damentali della tecnica nella rapprese:ntazione grafica sia delle opere costruite che di quelle in progetto.

2) Studio analitico di un'opera di architettura progettata e realizzata da un architetto.

Primo contatto con l'autore. Indagine critico·storica.

Ubicazione - ambiente paesistico - utilità e funzionalità. PrÌlna impostazione del progetto di massima.

Sviluppo dei disegni tecnico-costruttivi - studio dei parti­colmoi architettonici.

- 29'

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3) Studio analitico e rilievo di un ambiente cittadino o mo~ numento - Rilievo inteso come mezzo per un'approfondita presa di coscienza della realtà urbana.

C) R. PANE, Città antiche edilizia nuova; B. ZEVI, Architettura in nuce; S. GIEDION, Spazio e architettura.

Il anno di corso

A) Prof. G i u l i o D e L u c a

B) I) Ricerche ed Esperienze sullo spazio architettonico - Stu­dio spaziale di un ambiente esistente scelto nell'ol'g~nismo

di Napoli_ Lo studio viene condotto con tutti i mezzi atti a conoscere analizzare e rappresentare l'ambiente: disegni dal vero se~

gnedo determinati percorsi; fotografie, rilievi planimetrici ed altimetrici, indagine strutturale, indagine coloristica, esa­me dell'arredo urbano; plastici, studi storici ecc. al fine di ripercorrere a ritroso il complesso succedersi di eventi e di opere che nel tempo hanno determinato la configm'azione at­

tuale.

2) Intervento nell'ambiente e progettazione e sistemazione di particolari aspetti architettonici del contesto urbano esami­

nato.

C) R. PANE, Città antiche edilizia nuova. Architettura ed arti figurative; Ed. vari, Napoli dopo un secolo, E.S.I.; G. DORIA, Storia di un capitale ~ « Attualità urbanistica del nwnumento e dell'ambiente antico» - Atti del Convegno di Milano del 1957; B. ZEVI, Architettura in nuce. Saper vedere l'archi-

30 -

tettura. Storia dell'architettura moderna' S GIEDION S . h' ,. , paz~o

e. a~c ~tettura; L. MUMFORD, Arte e tecnica. La cultura della cI,tta; M. PEVSNER, I pionieri del movimento modern Riviste: Architettura cronache e storie. Casabella Na °i, b

.l. . . po, no-I, "tSs~ma. Nord e sud.

ELEMENTI DI COMPOSIZIONE

A) Prof. Carlo Cocchia

B) Il corso ~ articola in due distinti canali. II primo comprende tre esperIenze fondamentali di progettazione distribuite cia~ sc~a in t~e fasi: a) raccolta di dati ed informazioni prelimi­narI e. ordinamento dei medesimi in forma critica. (La prima fase SI concluderà con la formazione di un documento com~ posto da una serie di rapporti scritti ed illustrati a cura d .

. d· l eI grup~I 1 avoro orientati dagli Assistenti). b) Progettazio-ne dI massima dell'edificio: a cura dei gruppi di lavoro. c) Progettazione esecutiva; distribuita fra i singoli compo­nenti dei gruppi di lavoro.

II secondo studio ha per oggetto i quartieri occidentali della

città di N~~oli. ed. è ,condotto attraverso un'analisi integrale delle ~on~lZl~n: di vIta determinatesi nella zona per effetto delle IndiscrImInate e continue utilizzazioni delle aree' una accurata rilevazione delle consistenze edilizie raggiu~te e

della composizione della popolazione residente; un'attenta ri­cognizione degli spazi liberi onde procedere ad un tentativo di riordinamento generale.

C) CARLO COCCHIA, L' d·l·· N l· d l e "ZLa a apo, a 1918 al 1958; SIG. FRIED GIEDION, Spazione, Tempo e A1'chitettura, LEWIS

- 31

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MUMFORD, La cultura della città; BRUNO ZEVI, Storia del­l'Agricoltura Moderna; LEONARDO BENEVOLO, Storia della. Architettura Moderna; RENATO D.E Fusco, Appunti per le lezioni di Storia dell'Architettura Moderna; MASSIMO NUN­

ZIATA, Appunti e note informative propedeutici al Corso di

Elententi di Composizione architettonica.

ESTIMO ED ESERCIZIO PROFESSIONALE

A) Prof. C arlo Forte

B) Parte prima: EstintOo

Nozioni generali di economia - L'Economia edilizia ed

urbanistica _ La Dottrina Estimativa - Gli aspetti eco"' nomici dei beni _ Le caratteristiche del giudizio di valore -

I criteri, il metodo ed i procedimenti di stima - La teoria

dell' Ol'dinarietà - Nozioni di matematica finanziaria -Il valore di costo - Stima sintetica ed analiticca dei costi

di costruzione nell'edilizia - Il principio del livellamento delle utilità marginali - I costi di urbanizzazione - Analisi

economica delle scelte tecnologiche, compositive e struttul'ali

nell'edilizia _ Il valore di mercato - La legge della do­

manda e dell'offerta - La stima dei fabbl'icati - Il pro­cedimento analitico della capitalizzazione dei redditi - Stime

per divisioni ereditarie, per espropriazioni totali, peI' aste pubbliche, peI' indennità di sopl'aelevazione, peI' caratu1'a e

ripaI'tizione delle spese negli edifici condominiali ~ Valu­tazioni cauzionali _ Catasto e stima censuaria - Il valore di trasformazione - Stima delle aree edificabili - La ren­

dita edilizia, l'incremento di valore delle aree fabbricabili e l'imposta l'elativa _ Il valore di trasformazione nella ri-

32 -

stl'uttlll'azione dei fabbricati ul'bani - A ' , nella l'ealizzazione d . " spettI estImativi

leI compartl edIficatOTi - Il l

p ementare _ Sti d Il va ore Com­delle servitù pred~~ e e espr~~riazioni parziali, dei danni de' d' a e persona 1, dei diritti - Valuta' '

1, annl per del'oghe a norme urbanistiche _ ' Zione aVVIamento _ Il 1 StIma dello , va~ore mancato - St' d l 1nedifìcahili de' . Ima e le aree urbane

, ' I compI'ensol'l urbanizzabili - V l " occupazlOni illegt° ttl° I 7 ' a utazloni per me - va~on conve ' l" asservimento da cl tt, d nzwna L - Stima pel'

e IO otto - Indennità di e ' condo le Leggi 15-1-1885 d o spropno se-e altre LeggI speciali,

PaTte seconda: Esercizio p1'ofessionale.

Compiti e responsabilità del l'O ettis ' , . ' calcolatOl'e dhettor d' ~ g ta, direttOle del lavori

, e l cantIel'e c 11 d' ' Diverse fm'me di ap alto C ~ o ,au atore, Ispettore -Elaborati economici Pd -d' a~ItolatI genel'ali e speciali -

a re Igersl nella conduzion d' l ' _ La consulenza tecnica e l'a hOt e el avorl

, l' 1 l'ato - T °II slOnale. an a profes-

Esercitazioni,

Ciascun allievo cl ' l ovra svo gere durante il guenti temi: corso uno dei se-

l) Determinazione analitica del valore di costo di un ed'fì . 2) A r o l CIO

o

, ,na 1S1 economica di massima relativa a ' dI l'lstrutturazione cl' l cl una operaZIone

l un nuc eo del vecchio centro urbano.

3) Relazione economica di un piano urbanistico.

4) Calcolo della o o o d li L Imposta sugh lncrementi di valore ai sensi e oa egge 5-3-1963 llo 246 relativa ad

lottlzzare. una superficie da

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5) Analisi dei costi di acquisizione e di, urban~zzazione pri-

sulle quali si l'ealizzera un pIccolo nucleo maria delle al'ee

abitativo.

D .' ne dei millesimi in un edificio condominiale. 6) eterrrnnazlO

C) N. FAMULARO, Teoria e pratica delle stime: ~d. UTET; E .. ~~ C O La valutazione dei beni economWL, Ed. Cal.de~n~,

occ , ., '11 ., . f bbncaU In C F L detel'minazwne deL m}, eSLmL nel. a

ORTE, a H r . d ., Ed CaMerini' G. Lo BIANCO, Estimo, Ed. oep ,. con omLnw,. ,

FISICA

A) Prof. Fra n c o J o s s a

dimensioni. B) 1) Grandezze fisiche; Elementi di calcolo

vettori.

I d fi ., . operazioni sui veUoria e; e lliZIOllI,

2) Spostamento, velocità, accelerazione.

Moto rigido - Atto di moto.

3) Nozioni generali di statica e di dinamica: forze, lavoro,

energia. . ., d II T rmo Dissipazione dell'energia. Entropia. I prInCIpI e. a e -

., d' l ., t l' Suo sViluppo sto-d · . Il prinCIpIO el aVOrI VIr ua 1.

InaIDlca. . ., . A licazioni. Le . Le equazionI cardInah della statlca. pp nco. . .'

. " v,'ncolari Sistemi reticolari e sistemi contlnu1. reaZlOll .

4) Geometria delle masse. Baricentri. Momenti di 2° ordine.

Ellisse d'inerzia. . - II collasso delle strutture. Applicazione. 5) La plastiCIta.

Stabilità deII'equilibrio.

34 -

C) CARLEVARO ENZO, Appunti di Fisica Generale e tecnica per la Facoltà di Architettura, Pironti.

FISICA TECNICA

A) Prof. M a r i o C u t o I o

:E) Fluidi: Concetto generale di fluido - Statica dei fluidi _ Dinamica dei fluidi - Linee e tubi di flusso - Equazione di continuità - Equazione di Bernoulli - Applicazione dell'equazione di continuità e di Bernoulli - Campo di ve­locità - Camini e canne di ventilazione - Tirante for~ zato - Calcolo delle tubazioni cilindriche per gas, vapori e liquidi.

Termologia: Equilibrio termico. Il princIpIO « zero» della termodinamica - Misura della temperatura - Termometro .a gas - Termometro a gas ideale - Scale Celsius e Fahre­nheit - Scala internazionale delle temperature - Espan­sione termica.

Termodinamica: Il calore come forma d'energia - Quantità di calore e calore specifico - Conduzione del calore - Equi­valente meccanico del calore. Calore e lavoro - Il primo principio della termodinamica - Alcune applicazioni del primo principio - Equazioni di stato di un gas perfetto (o ideale) - Elementi di teoria cinetica - Calori specificì di un gas ideale - Equipartizione dell'energia - Equazione di stato di Van del' Waal dei gas reali - Processi reversibili e irreversibili - Ciclo di Carnot - Il secondo principio ,della termodinamica - Efficienza delle macchine termiche

- 35

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_ Scala termodinamica assoluta delle temperature - En­tropia _ Entropia e disordine. Parametri fondamentali e'

grandezze termodinamiche - Trasformazioni isotermiche adiabatiche e isoentalpiche - Vapori - Temperatura cri· tica - Vapori surriscaldati - Igrometria.

Propagazione del calore: Il'l'adiazione dell'energia - Tra-­smissione per conduttività estel'na - Legge del raffredda­mento - Trasmissione per conduttività interna - Tra-­

smissione fra fluidi attraverso pareti.

Termotecnica: Ventilazione degli ambienti - Ventilazione­naturale e artificiale - Impostazione del progetto di un impianto a ventilazione meccanica - Riscaldamento dei locali - Diversi tipi di impianti a termosifone - Calcolo, di termosifoni a gravità - Termosifoni a livello e a circo­lazione forzata - Pannelli radianti - Impianti a vapore" a bassa ed alta pressione - Calcolo degli impianti di un

ambiente e progetto,

Acustica fisica e applicata: Onde sonore udibili, infrasuoni e ultrasuoni - Propagazione e velocità delle onde longi­tudinali - Onde longitudinali stazionarie - Sistemi vi-­branti e sorgenti sonore - Battimenti - Effetto Doppler -­Suoni e rumori - Sensazione uditiva - Misure di livello, di sénsazione - Riflessioni e assorbimenti dei suoni Concetto di riverberazione - Propagazione del suono at­traverso le pareti. Controllo ed attenuazione dei rumori Progetto e cOl'l'ezione acustica di auditori - Applicazione

degli ultrasuoni.

Ottica fisica e tecnica: Energia luminosa - Propagazione· della luce - Fotometria e unità di misura - Riflessione·

36 -

cdella luce e sue leggi - Applicazioni - Rifrazione e le i A l· " L' " l' gg - PP lC8ZlOUI - entI e pnllClpa l apparecchi ottici (can.

nocchiali, microscopio ecc.) - Sistema diottrico centrato _

Illuminazione razionale - Esigenze tecniche ed igieniche dell'illuminazione - Vari sistemi di illuminazione artifi. ciale - Calcolo di massima dell'illuminazione e verifica del calcolo - Calcolo dell'illuminazione naturale e di quella indhetta.

~C) D. HALLlDAY e R. RESNICK, Fisica Generale, voI. I (mecca­nica, acustica, termodinamica), Ediz. CEA, Milano, 1964; U. BORDONI, Fondamenti di Fisica Tecnica, Zanichelli, Bo­logna, 1950; L. POGGI, Termotecnica con elementi di fluido­dinamica, Vallerini, Pisa, 1958; STRADELLI A., Il condizio­namento dell'aria, Hoepli, Milano, 1962.

GEOMETRIA DESCRITTIVA

ED ELEMENTI DI PROIETTIV A

A) Prof. M a r i a M i g l i o

::8) 1. Geometria pl'oiettiva sintetica.

l) N azioni di geometria proiettiva nel piano .. Operazioni di proiezione e sezione - Prospettività - Birapporto e sua invarianza per operazioni di proiezione e sezione - Gruppi armonici - Prodotto di prospettività - Proiettività tra for~ me di prima specie - Pl'oiettività tra punteggiate sovrap­poste - Involuzione.

- 37

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2) Nozioni di geometria proiettiva nello ~paz~o - Prospet­tività fra piani - Proiettività - Omologla plana - EI~­menti metrici e casi particolari dell'omologia ---:- Omologta

di ribaltamento.

II. Metodi di Rappresentazione

l) Metodo della rappresentazione centrale - ~.ap~re~entazio­ne della retta, del piano, del punto - CondIZIonI dI a~par­tenenza e di parallelismo - Condizioni di per~endIco~a­rità - Ribaltamento di un piano proiettante - FIgure ~Ia­ne prospettive - Ribaltamento di un piano non prOIet­

tante.

2) Metoodo di Monge - Rappresentazione del pu~to, ~ella l'etta, del piano - Condizioni di appartenenza e dI paralle~ lisIDO _ Condizioni di perpendicolarità - Vera fOl'ma dI

una figura piana,

3) Metodo delle proiezioni quotate ,~ap~l'e~entazione del punto, della retta, del piano -: CondIz~onl dI a~part~nenz~ e di parallelismo - QuestionI angolarI - VeIa forma dI

una figura piana.

III, Rappresentazione delle curve

Generalità sulle proiezioni piane di una curva - La rap­

presentazione delle curve nei vari metodi.

IV, Rappresentazione delle superficie

Criteri generali per la rappresentazione delle superfici~ -Problemi d'intersezione - Piano tangente - Cono, Cll'CO­

scritto _ Contorno apparente - Superficie particolari: pro-

38 -

blemi relativi alla sfera, a coni e cilindri, a supel'fìcie di rotazione, a superficie l'igate, a supeTfìcie topografiche,

V. Geometria proiettiva coll'uso delle coordinate

Birapporto di una quaterna di numeri - Birapporto di 4 elementi di una forma di prima specie - Riferimento proiet­tivo in una forma di prima specie - Riferimento proiettivo in una forma di seconda specie - Proiettività tra forme di pl'Ìma specie - Costruzione di una proiettività con operazioni di proiezione e _ sezione - Proiettività tra forme sovrapposte - Omografia tra forme sovrapposte - Orno­logia - Reciprocità e polarità tra forme sovrapposte,

VI. Coniche e quadriche

l) Coniche .. Definizione di conica e polarità determinata da una conica - Coniche degeneri - Conica luogo e conica invilu~po - Conica determinata da una polarità reale non degenere - Rette secanti, tangenti, esterne - Generazione pI'oiettiva delle coniche - Teoremi di Steiner, Pascal, Brian­chon - Classificazione affine delle coniche - Diametri _ Centro - Trasformazioni omografiche di una conica _ Rappresentazione delle coniche nei metodi della Geometria DescI'ittiva.

2) Quadriche . Definizione di quadrica e polarità determi~ nata da una quadrica - Quadriche degeneri - Quadriche luogo e quadriche inviluppo - Quadrica determinata da una polarità spaziale - Piano tangente ad una quadrica - Quadriche a punti ellittici ed a punti iperholici - Cenni sulla classificazione affine delle quadriche - Rappresenta­zione delle quadriche nei metodi della Geometria Descrit~ tiva,

- 39

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C) A. FRANCHETTA, Geometria descrittiva, Librel'Ìa LiguOl'i, Na­poli; M. MIGLIO, Lezioni di geometria analitica ed elementi di proiettiva, VoI. I, Istituto Editoriale del Mezzogiorno; R. PERMUTTI e M. CURZIO, Complementi ed esercizi di geo­

metria descrittiva, Libreria LiguOl'i, Napoli.

GRANDI STRUTTURE SPAZIALI

A) Prof. S a l v a t o r e D i P a s q u a l e·

B) l) Complementi di teoria e tecnica delle costruzioni in re· lazione ai problemi connessi allo studio ed alla realizzazione

di grandi stl'uttUl'C:

40 -

La statica dei fili e delle funi.

Le tensostruttUl'e:

procedimenti di calcolo rigoroso ed approssimato

tecnologia e tecnica.

Ponti di tipo speciale:

il ponte sospeso

il ponte Maillal't.

Le strutture bidimensionali piane e curve:

la lastra, la piastra, le volte, le cupole

problemi teOl'ici e di l'ealizzazione pratica.

l reticoli spaziali:

definizione generale del problema di calcolo e sua so­luzione per via l'igorosa e per via approssimata

il problema tecnologico del nodo e la sua soluzione.

2) Analisi delle più recenti opere sotto il profilo statico e tecnico.

Il corso è integrato da esercitazioni durante le quali ciascun allievo esaminerà un' opera da lui scelta. Parallelanwnte al corso saranno tenute delle conversazioni sulle più significative personalità nel campo delle grandi struttw'e.

C) Libri consigliati: Per i complementi di teo1'Ìa e tecnica: O. BELLUZZI, Scienza delle Costruzioni, VolI. II e III; RAITHEL, Costruzioni di Ponti; ARCANGELI, La stTl~ttura nell'Al'chitettura moderna. Per i rapporti struttura-Architettura: SIEGEL, Struktur -Formen; MICHELIS, Estetique de l'A1'chitectul'e du Béton Al'mé; J. JOEDICKE, Les structUl'es en Voiles et Coques; MAX BILL • R. MAILLART.

IGIENE EDILIZIA

A) Pro!. A lf l' e d o P a o l e t t i

B) Concetti generali di epidemiologia - Aria, acqua, suolo e lifiuti: 101'0 importanza igienica e riflessi sull'igiene del· l'abitato - Rumori, illuminazione, umidità, l'iscaldamento

- 41

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artificiale~ soleggiamento e ventilazione: aspetti igienici e importanza negli ambienti di abitazione e di lavoro. _

Aspetti igienici dell'Urbanistica, degli edifici, ospedali, scuo­le, macelli e piscine.

C) PAOLETTI A., Dispense ciclostilate; DALL'AcQUA G., Manuale

di Igiene Edilizia, Minerva tecnica Edit. Torino, 1961; TOM­

MASELLI S., Igiene Edilizia, Roma; RAGAZZI G. A., Igiene Tecnica, Paraninfo Edit., Milano.

IMPIANTI TECNICI

A) Prof. A n d,' e a R u s s o S p e n a

B) Elementi di idraulica ed idrologia _ Impianti idrici cit­tadini e nell'interno dei fabbricati - Potabilizzazione ed epurazione - Piscine - Cisterne - Idraulica ornamen­tale "'-- Cenni storici sugli impianti - Cenni sugli impianti elettrici.

C) L. FERROGLIO, Impianti tecnici, Libreria Tecnica Editrice, Torino; A. GALLI ZIO, Impianti sanitari, Hoepli, Milano; G. DE MARTINO, Appunti di Impianti tecnici, Napoli; D. CAlATI, Impianti di distribuzione di acqua potabile nell'in­

terno degli edifici, Gorlich, Milano. Si consulti anche: G. DE MARTINO, A. PASSARO, Impianti di epurazione di acque di rifiuto per case isolate e piccoli agglomerati, « Ingegneria Sanitaria l), nn. l e 2, 1953; L. MORATI, E. RAJMONDI, L'elettricità nella casa, A. Vallardi, Milano, 1960.

42 -

LETTERATURA ITALIANA

A) Prof. R a ff a e l e M o r ID o n e

B) I Parte - Elementi di estetica:

a) Nozioni sulle principali correnti dell'estetica moderna~ G. B. VICO, F. DE SANCTIS, il positivisnw, la "pura visi .. bilità ", B. CROCE, la Scuola viennese, l'esistenzialismo.

b) letteratuI'a e commento di B. Croce, Aesthetica HL nuce, con opportune esemplificazioni.

II Parte - Elementi di storia della crItica d'arte: principali scrittori di architettura dal Quattrocento all'età moderna.

III Parte .' Presupposti teorici dei più importanti movimenti artistici del primo '900.

C) B. CROCE, Aesthetica in nztce, Bal'i, Laterza; L. VENTURI, Storia della critica d'arte, ed. TI, Firenze, 1948, oppure: L. GRASSI, Costruzione della critica d'arte, Roma, 1955; R. PANE, Architettura ed edilizia, in « L'Architettura e le arti

figurative »'i ed. Neri Pozza, Vicenza e in Città antiche edi­lizia nuova, E.S.I., Napoli, 1959.

Testi consigliati: H. SCHLOSSER, Letteratura artistica, Fi­renze, 1956; articoli di B. Croce sulla Napoli Nobilissima

(1 seloie) per gli scrittori d'arte anteriori al De Dominici; O. MORISANI, LetteratUl'a artistica a Napoli, ed. Fiorentino;' R. MORMONE, Avviamento alla critica d'arte, Fiorentino,. 1954; R. MORMONE, Pittura e cinema a colori, Napoli, 1956.

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LINGUA INGLESE

A) Prof. Maria Celeste Grieco

B) Grammatica della lingue inglese. Sir [VOl" Jennings: Thc British Constitution: Government by the People. Govcl'nment by Party. The House of Commons. The House of Lords. The Monarchy.

tC) SIR IvoR .T ENNINGS, The British Constitution, Cambridge.

LINGUA TEDESCA

A) Prof. M a s s i m o S c h u l t e

13) StI'uttura morfologica e sintattica della lingua tedesca. II Minnesang e Walther von del' Vogelweide. Esercitazioni pratiche: Struttura di finestre, porte e portoni in legno e ferro.

'C) MASSIMO SCHULTE, La lingua tedesca, Fabio Ancona, Na­poli; M. SCHULTE, Walther von der Vogelweide, Napoli; W. WICKOP, Fenster, Tiiren, Tore aus Holz und Eisen, Sam­lung, Goschen, Band 1092, Walter de Gruyter, Berlin (Ger­mania).

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MATERIE GIURIDICHE

A) Prof. G u i d o D'A n g e l o

B) I. Costituzione della Repubblica italiana - Fonti del di­ritto - Interpretazione della legge - Efficacia della legge _ Il dhitto soggettivo e il rapporto giuridico in gencI'aIe _ I beni - La proprietà: concetto e contenuto; limitazioni nell'interesse pubblico e privato (distanze nelle costruzioni,

luci e vedute, ecc.); modi di acquisto; tutela - Comunione e condominio negli edifici - Diritti reali di godimento: superficie; usufrutto; uso e abitazione; servitù prediali (vo~ lontarie e coattive) __ Prescrizione e decadenza - Trascri .. zione - Cenni sulla giurisdizione e sull'ordinamento giu­diziario.

II. Legge urbanistica - Legge di salvaguardia - Piani di ricostruzione - Piani di zona per l'edilizia popolare ed' economica - Piani per le aree di sviluppo industriale _ Tutela del paesaggio - Vincoli d'inedificabilità e diritto, all'indennizzo - Edilizia sovvenzionata - Espropriazione per pubblica utilità - Piano regolatOl'e e regolamento edi­lizio della città di Napoli.

C) M. ZACCAGNINI, Istituzioni di diritto civile e leggi speciali, volI. I e II, Le Monnier, Firenze; G. D'ANGELO, Raccolta di legislazione tecnica, Morano, Napoli; G. D'ANGELO, Limita­zioni autoritative della facoltà di edificare e diritto all'in­dennizzo, Morano, Napoli.

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MECCANICA RAZIONALE E STATICA GRAFICA

A) Prof. Giuseppe Sambito

B) Vettori - Cinematica del punto e dei moti - Postulati della meccanica - Unità fondamentali - Centri di massa - Momenti d'inerzia - Statica del punto materiale e dei sistemi rigidi - Statica dei sistemi rigidi articolati - Prin~

cipio dei lavori virtuali - Dinamica del punto e dei sistemi materiali.

,C) C. U. CISOTTI, Meccanica razionale, Tamburini, Milano; O. BELLUZZI, Scienza delle costruzioni, Zanichelli, Bologna; G. GUIDI, Statica grafica, Bona, Torino.

MINERALOGIA e GEOLOGIA

A) Prof. Vincenzo Minieri

B) I. Generalità - Minerali e rocce - Metodi di studio -Origine e classificazione - I minerali componenti le rocce: descrizione delle principali specie, forme e strutture, com­posizione e giacitura.

II. Litologia - Le rocce e i loro processi di formazione e di tl'asformazione - Caratteri genetici, strutturali, chimici e geologici delle principali rocce sedimentarie, ignee e me­tamorfiche.

III. Cenni di geologia tettonica e cronologica, con partico~ lare riguardo ai materiali naturali da costruzione del nostro Paese.

46 -

IV. Proprietà tecniche delle rocce - Requisiti costruttivi e processi di allestimento dei materiali naturali da cost1'U.'

zione (resistenza alla compressione, alla flessione, allo scor­rimento, alla tensione, alla usura, ecc.; durevolezza; aderenza con le malte; peso di volume; imbibizione; assorbimento' permeabiIità; durezza; Iavorabilità; refrattarietà dilatabilità: , colore; ecc.).

Esercitazioni pratiche: riconoscimento di minerali e rocce

con particolare riguardo ai materiali naturali adoperati nelI~ costruzioni - Lettura di carte geognostiche e geologiche _ Escursioni nelle zone geologicamente più interessanti della Campania.

C) ARTINI, Le rocce, Hoepli, Milano, 1947; A. SCHERILLO, Mi­neralogia, Morano, 1957.

PLASTICA ORNAMENTALE

A) Prof. G i a n t 1'Ì s t a n o P a p a I e

B) Nel corso di plastica l'allievo eseguirà studi con l'argilla di volumi architettonici di semplici composizioni. Verrà con­temporaneamente svolto un corso di costruzioni in scale ri­dotte di strutture murarie, di coperture a volta, di incaval­lature in legno, ferro, ecc.

Il corso sarà completato con esercitazioni per la costruzione di modellini che riproducano la costruzione nei suoi par­ticolari cosÌ come progettata dall'allievo stesso nel COl'SO di architettura.

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PROGETTAZIONE ARTISTICA DELL'INDUSTRIA

A) Prof. R o h e l" t o M a n g o

B) Il problema del design come metodo di progettazione sostan­zialmente unitario a tutti i livelli, dal product design al

planning. . Il disegno industriale e la responsabilità nella formaZIOne del « paesaggio urbano )). La problematica dell'oggetto pub­

blico e la sua vocazione ambientale.

'fi . d . nei ciclostili del C) La bibliografia è speCI lcata nel qua erUl e programma: Design ed arredo n. 1, n. 2, n. 3.

RESTAURO DEI MONUMENTI

A) Pl"of. R o h e l" t o P a n e

B) Definizione del restauro dei monumenti - Il concetto di monumento - Restauro e tutela - I due campi dell'espe­rienza culturale: quello della conoscenza storicoaestetica e

quello tecnico-st1'utturale. . . Cultura e professione - Attuale sepal'azionc delle. funzlO~1 dell'intervento del restauro e necessità di una viSIOne Ulllw

taria. Rapporto Ìl'a restauro ed urbanistica - Tutela dei centri antichi e piano l'egolatore urbano. StOl'ia del restaUl"O - Il restauro nell'antichità Il re­staUl"O del tempio greco nella testimonianza di Pausania -I restauri eseguiti a Pompei nei sedici anni ante1'iori alla

48 -

distruzione della città - Restauri ad Ercolano ed i dif~ ferenti criteri di intervento in l'apporto a Pompei.

I monumenti antichi IleI medioevo - L'architettura rOM

manica ed il materiale di spoglio - Impiego di tempIi antichi in età paleocristiana e romanica.

La distruzione di edifici l'omani nel medioevo e nel rinaM

scimenio.

La posizione degli artisti rin3scimentali nei confl'onti deIM l'architettuI'a antica - La lettera di Raffaello a Leone X _ Pino Ligoria.

Lettura e commento della lettera di Raffaello.

Il restauro progettato da Palladio peI' il .palazzo ducale; il restauro della basilica di Vicenza ed il S. Petronio a Bologna. II restauro settecentesco della cupola di S. Pietro: Giovanni Polcni e Luigi Vanvitelli.

Distruzioni cd adattamenti degli edifici durante l'età ba~ rocca - Il restauro moderno come intervento per restituire la primitiva immagine di fabbriche trasformate nel seicento e nel settecento - Esempi di trasformazioni bal'ocche _ La chiesa di S. Giacomo di Praga - Il progetto di Be1'nini per il Pantheon e l'interno della chiesa di S. Maria del Popolo _ La t1'asformazione di S. Giovanni in Laterano ad opera del Borromini.

Trasformazione della chiesa di S. Chiara di Napoli e quella

del duomo di Palermo - La trasformazione degli edifici l'eli .. giosi a Napoli in conformità dei dettami del concilio di Trento.

Danneggiamenti e distl'uzioni degli edifici religiosi in Fran~ cia al tClnpo della 1'ivoluzione - Vicende varie e crite1'i adottati dalle commissioni di Belle Arti _ I casi delle chiese di Chartres, Saint Denis, etc.

Le teol'ie ed i restml1'i di Violletale-Duc _ i\1erimée-Montlam­be1't e la cattedrale di Pal·igi.

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Origini del restauro moderno - L'arco di Tito ed il Colos­seo - Restauri italiani dell'ottocento: il fondaco dei Turchi a Venezia, S. Croce e Duomo di Firenze, S. Babila a Milano. Attività del TravagIìni a Napoli e di Rubiani a Bologna. Altri esempi in Italia: il castello sfol'zesco a Milano, il'duomo di Bari, il palazzo del comune a Ferrara, il duomo di Napoli, il campanile di piazza S, Marco a Venezia, il restauro di Castel Nuovo.

La conferenza di Atene e la carta del l'estauI'O - La nuova carta internazionale per la conservazione ed il restauI'O dei monumenti.

Lettura e commento della relazione di apertura del II Con­gresso Internazionale degli architetti e tecnici dei monu­menti.

Lettura e commento della nuova carta del restauro di Ve­nezia.

L'anastilosi: i templi di Selinunte e di Agrigento - Il re­stauro del tempio di Delphi.

Restauri in vari paesi europei: Inghiltel'l'a, Spagna, Polonia (S. Anna di Varsavia), Germania, Ungheria (Budapest), Francia (Normandia). Sostituzione delle scultuI'e in Francia ed in Italia - Sosti­tuzione dei capitelli nel palazzo ducale di Venezia. La Sagt·ada Farnilia di Gaudi - Kampen in Olanda. Sostituzione di vetrate antiche - La cattedrale di Palma di Majorca.

Il problema ambientale negli TI .S.A. - Sistemazioni mu­seografiche, urbanistiche e di ambiente (Williamsbul'g, Fort Tryon) - Scavi archeologici (Los Alamos) ed il national park in U.S.A. Lettura e commento della legge per la tutela delle cose di notevole interesse storico ed artistico - Lettura e commento

50 -

<Iella legge per la tutela del paesaggio - Il piano paesistico. La nuova legge uI'banistica.

Lettura e commento delle proposte di legge Sullo, Mancini e Pieraccini per la conservazione dei centri antichi _ Rife~ rimenti al restauro di conservazione di edifici in centri an­tichi contenuti in varie leggi in materia di edilizia statale -e sovvenzionata.

Confronto sulle leggi per la tutela del patrimonio storico­.al'tistico all'estero ed in Italia - Il National TI'ust e l'as­sociazione I talia Nostra.

Problemi di metodologia del restauro e l'apporto tra restauro ed urbanistica dei centri antichi - Restauro e manutenzione. Lettura e commento di brani dal volume ( Città antiche ed edilizia nuova ).

Restauro e consel'vazione del centro antico napoletano. La ricostruzione degli edifici monumentali e degli ambienti ,d'arte e di storia danneggiati e distrutti dalla guerra.

n tempio malatestiano di Rimini - Adattamento di antichi edifici a nuovi usi.

I musei moderni e le loro attrezzature,

Il restauro degli affTeschi, delle tavole antiche e dei mosaici. Gli architetti moderni di fronte ai problemi dell'incontro tra antico e nuovo,

Problemi paesistici a Napoli, Venezia (Canal Grande), Fi­l'enze, Roma (Appia antica), ecc. PI'oblemi di traffico - Problemi di ambiente,

Osservazioni critiche sui l'ecenti casi di restauro; lettura e commento di brani dalla rubrica " Antico e nuovo" in « N a­poli nobilissima»).

La moderna tecnica del restauro e le opere provvisionali _ Considerazioni sui dissesti statici: Studio delle lesioni, me. todologia della progettazione del restauI'o~ l'elazione tra )e­.sione, dissesti e eause pel'turbatrici, la l'ottura nei solidi

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C)

prismatici, le isostatiche di massimo e di minimo, la dÌI'et­

trice fessurativa, le linee di f61'Za nei solidi murari, il moto­

nella fatiscenza muraria - Il trascinamento, i fenomeni

fessurativi e deformativi nel tempo.

Dissesti nelle fondazioni. Traslazione orizzontale, verticale­

ed obliqua - Rotazione.

Dissesti interni; assestamento murario; schiacciamento; pres­

soflessione.

Spinta delle terre, degli archi e delle volte - Depressioni

delle strutture orizzontali - Fenomeni vibratori.

Opere provvisionali - Puntellature - Tiranti e cerehia~

tU1'e metalliche.

Il sottosuolo napoletano.

Consolidamento dei terreni di fondazione; il caso del eam~

panile di Pisa.

Consolidamento delle strutture verticali. Sottofondazioni -

Murature in sostruzione - Il metodo dei cantieri alter~

nati - Consolidamento di colonne e pilastri. Apertura a

strappo - Speroni e contrafforti - Muri di sostegno.

Consolidamento delle strutture orizzontali piane ed a volta.

Consolidamento delle cupole.

L'umidità ed il risanamento dei locali umidi.

MUSEUM, Sites et Monuments, Paris, 1950; P. LEON, La vie des monuments français, Dest1'uction et restauJ'ation, Paris, 1951; R. PANE, Città antiche Edilizia nuova, Napoli,

1959; Napoli dopo un secolo (scritti di vari autori), Napol~,

1961; S. MASTRODICASA, Dissesti statici delle stJ'utture edt­lizie, Milano, 1958; R. DI STEFANO, Restau,l'o dei monu­menti, notazioni tecniche, parte I, Napoli, 1963; G. MAS­

SARI Risanamento igienico dei locali umidi, Firenze, 1959; artic~li della rubrica "Antico e nuovo" in (( Napoli Nobi­lissima )), terza serie, anno I-II.

52 -

SCENOGRAFIA

A) PI'of. F l' a n c e s c o M a n c i n i

B) a) Significato e funzionalità di una scenografia moderna.

b) Diversità fra i due tipi fondamentali della scenografia contemporanea: teatrale e cinematografica.

e) La scenografia cinematografica nel film neorealista come ricerca dal vero.

d) La scenografia come progettazione stilistica.

e) La conente antistoricistica nella scenografia teatrale.

f) La scenografia teatrale intesa tradizionalmente come arte della prospettiva.

g) Elementi di prospettiva teatrale per la progettazione di una scena.

h) Elementi di scenotecnica con particolare riferimento alla funzione della luce.

i) Profilo storico della scenografia italiana. L'evoluzione del

palcoscenico in rapporto all'evoluzione del testo poetico.

l) Applicazioni (extempore e tema d'anno) che permettano pratici riscontri dei punti u, b, c, d, e, f.

m) Modellini in scala, ricavati dai bozzetti per applicazioni di cui al punto h.

C) MELLO, La Scenotecnica, ed. Gorlich.

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SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

10 anno di C01'SO

A) Prof. Franco J ossa

B) Concetti gencI·ali Deformazioni - Tensioni - Rela-zioni fra tensioni e deformazioni - Lavoro di deforma­zione - Criteri di sicurezza - Il problema di Sainta Venant - Sforzo normale - Flessione semplice retta e

deviata - Flessione e sforzo normale - Taglio semplice

- Flessione e taglio - Trattazione approssimata del pro­blema del taglio - Tensioni principali, ideali, cerchio di Mohr - Taglio deviato - Torsione del cilindro circolare - Torsione dei cilindri a sezione non circolaTe - Sezione

ellittica - Cenno sulla torsione di solidi a sezione di varia forma e sulla analogia idrodinamica - Cenno sulla trat­tazione esatta del taglio -- Solidi esili compressi paralle­lamente all'asse - Carico di punta - Applicazione dei teoremi del lavoro alla determinazione delle incognite iper­statiche - Travi inflesse isostatiche ed iperstatiche - So­lidi costituiti di materiale non omogeneo - Teora statica

del cemento armato.

C) F. JOSSA, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, PÌl'onti, Na­poli; F. JOSSA, lezioni di costruzioni di legno, ferro e ce­mento annato, Pironti, Napoli; O. BEL LUZZI, Scienza delle Costruzioni, Zanichelli, Bologna.

54 -

2° anno di carso

A) Pl'of. V i n c e n z o F a h b r o c i n o

B) l) Generalità (Forze esterne e l'cgolamentazione - I coeffi~ cienti di sicurezza).

2) Calcesh'uzzo armato c precompresso (TeOl'ia statica -Regolamenti).

3) Teoria dei telai piani e metodi di calcolo (Punti fissi, quattro momenti, Gehler, Cross, Grinter, Zajtzeff).

4) L'ellisse di elasticità (Teoria generale _ Ricerca di spo­stamenti e di reazioni iperstatiche - Ricerca delle inco­gnite ipeI'statiche negli archi).

5) Piastre (Tl'attazione generale per la piastra di forma qualsiasi comunque cal'icata. Casi particolari. Calcolo con i metodi appl'ossimati).

6) TeOl'ia degli archi.

7) Nozioni sulle volte-travi.

8) Principi di reciprocità e linee di influenza.

9) Fondazioni (Schemi strutturali e metodi di calcolo).

lO) Ponti (Generalità e classificazione. Schemi strutturali).

ll) Fondamenti della teoria della plasticità _ Applicazione alle strutture: calcolo a l'ottura.

C) F. JOSSA, Lezioni di Costruzioni di legno, ferro e cemento armato, PÌl'onti, Napoli; O, BELLuzzr, Scienza delle Costru­zioni, Zanichelli, Bologna; L. SANTARELLA, Cemento Armato, Hoepli, Milano; C. CESTELLI GUIDI, Il c. a. precompresso.

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STORIA DELL'ARTE

E STORIA E STILI DELL'ARCHITETTURA

Storia dell'arte: 10 e 2a anno di corso

A) Prof. Br u n o M o l a i o l i

B) 1) Primi tempi della Pittura del Seicento in Italia: a) i Canacci e il Classicismo; b) Caravaggio e i Caravaggcschi. 2) Esercitazioni sulla pittura e scultura del '600 a Napoli. 3) Riepilogo della Storia dell'Arte Italiana dall'età paleo.

cristiana ai giorni nostri.

C) Per la parte del corso di cui al n. 1: Catalogo .della M ostra dei Carracci, Bologna, 1956·58; Catalogo della Mostra deL· l'Ideale Classico del Seicento, Bologna, 1962; R. LONGHI,

Ultimi Studi sul Caravaggio e la sua cerchia, in « Propor­

zioni l), I, 1943; Catalogo della lYlostra del Caravaggio e dei Caravaggeschi, Milano, 1951; R. LONGHI, Caravaggio, Mi­lano, 1953; C. BARONI, Tutta la pittura di Caravaggio, Milano s. d.; Catalogo della Mostra di Caravaggio e CaraM vaggeschi, Napoli, 1963. Per le altre parti del programma, le indicazioni hihliogl'a­fiiche venanno date nel corso delle lezioni ed esercitazioni.

Storia e stili dell' architettura • I anno di corso

A) Prof. Armando Dillon

B) La storia dell'Architettura nell'Antichità Genesi, fot'ma-

zione e sviluppo degli ordini al'chiteUonici. Architettul'a e

56 -

civiltà: Egitto, Creta, Assiria, Asia Minore, Magna Gl'ecia, Etruria, Grecia, Roma.

,C) F. BENOIT, L'Architecture. Antiquité, Paris, 1911; CHOISY,

Histoire de l'architecture, Paris, 1956; PARIBENE, L'Archi~ tettura dell'Oriente Antico, Bergamo; MAI URI, Arte e civiltà

nell'Italia antica, T.C.I., Milano 1960; L. CREMA, L'Archi­tettura romana, Torino, 1959; G. LUGLI, La tecnica edilizia romana, Roma, 1957; C. J. MOE, I numeri di Vitruvio, Mi. lana, 1951; BArRATI, La simmetria dinamica-; Enciclopedia Universale dell'arte, Venezia, Firenze.

Storia e stili dell' architettura M II anno di corso.

A) Prof. E z i o D e F e l i c e

B) La storia dell'al'chitettura del medioevo - Linguaggio artiM stico medioevale: origine e formazione.

L'architettura paleocristiana M l'architettura bizantina M l'ar­

chitettura romanica M l'architettura gotica - L'urbanistica e l'architettura civile nei periodi romanico e gotico.

Sistemi costruttivi e strutturali e loro evoluzione dall'archi.

tettura romana alle ultime espel'ienze dell'architettura gotica,

C) E. BERTAUX, L'art dans l'Italie Meridionale, Paris, 1904; A, VENTURI, Storia dell'arte italiana, Milano, 1904 (III); 1923··24 (VIII, parte I.II); P. TOEscA, Storia dell'arte italiana: il Medioevo, Tol'Ìno, 1927, I e II; E. LAVAGNINO, Storia dell'arte medievale italiana, TOl'Ìno, 1936; G. C.

ARGAN, L'architettura protocristiana, preromanica e roma­nica, Firenze, 1936; G. C. ARGAN, L'architettura italiana del Duecento e Trecento, Firenze, 1937; M. SALMI, L'w·chitet· tura romanica in Toscana, Bestetti e TuminelIi, Milano, s, d.;

- 57

I I ~ l

1'[

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I ,

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V. GOLZIO, L'architettura bizantina e romana, Milano, 1939;

1\11. MARANGONI, Saper vedere, Milano, 194,2; R. PANE, Archi­tettura ed arti figurative, Venezia, 1948; P. TOESCA, Il Tre­

cento, Torino, 1951; B. ZEVI, Saper vedere l'architettura, Torino, 1952; W. F. WOLBACH, Arte paleocristiana, Sansoni, Firenze, 1958; D. TALBoT RICE, Arte di Bisanzio, Firenze,

1959; A. CHASTEL, L'arte italiana, Firenze, 1959;" M. Au­

BERT, Gothic Cathedrals ai France, Londra, 1959; J. VON SCHLOSSER, A1'te del Medioevo, Torino, 1961; J. GIMPEL,

I costruttori di catted1'ali, Verona, 1961; J. GANTNER, M. POBÈ, J. ROUBIER, Gallia Romanica, Torino, 1963; Enciclo­pedia Tl'eccani ed Enciclopedia Universale dell'Arte le voci relative ai periodi architettonici trattati.

TECNOLOGIA DEI MATERIALI

E TECNICA DELLE COSTRUZIONI

A) Prof. U g o C a r p u t i

B) Costruzioni in legno

Proprietà generali e tecnologiche; caratteristiche dei legna­

mi - Comportamento meccanico - Collegamento dei le­

gnami - La composizione delle membl'ature: Travi sem­

plici e loro classificazioni - Impiego del legno nelle cosÌl'u­zioni e pilastri - Tipi costruttivi: Solai, Capriate, Tettoie.

Copel'ture, Ponti, Opere provvisorie - Legni sintetici e

legni trattati - Altri materiali (sughero, linoleum, ecc.).

58 -

Costruzioni metalliche

Proprietà generali e tecnologiche; carattm'istiche dei vali

metalli e loro leghe - Comportamento meccanico - Prove regolamentari - Collegamenti delle strutture in ferro _

Elementi delle strutture in ferro: Travi semplici e compo_

ste - Tipi costruttivi: Solai, Capriate, Tettoie, Coperture in genere - Intelaiature - Edifici multipiani - Ponti _ La precompressione nelle strutture metalliche.

Costruzioni in cemento armato

Proprietà generali e tecnologiche del calcestruzzo cementizio.

Elementi costituenti e loro influenza - Comportamento meccanico del calcestruzzo e del cemento armato - Prove

regolamentari - Elementi della costruzione in c. a.: Travi,

Pilastri - Tipi costruttivi: Solai in calcestruzzo cementizio

armato, Solai misti - Solai a fungo, Telai e su"utture in­telaiate, Archi e volte - Coperture, Capriate, Tetti e shed

- Fondazioni. Strutture precompresse. Strutture miste ac­ciaio - Calcestruzzo.

C ostruzioni in muratura

Proprietà geneTali e tecnologiche delle pietTe naturali _

CompOl·tamento meccanico - La composizione delle mem­bratul'c mUTaTie - Tipi cosÌl'uttivi: Muri - Archi - Volte - Fondazioni.

Cenni di statica delle fondazioni

Comportamento dei terreni e classifica di essi - Elementi

della meccanica dei terreni - Tensioni prodotte nei ter­

reni - Cedimenti dei terreni - Tecnica delle fondazioni - Tipi - Statica delle fondazioni - PTove statiche sui terreni - Prove dinamiche - Pali di fondazione.

- 59'

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Strutture antisismiche

'Cenno sui criteri di progettazione strutturale e calcolo.

Esposizione ed esame critico di sistemi strutturali

Fondazioni - Costl'uzioni intelaiate degli edifici - Solai -

'Coperture di grandi ambienti - Strutture per strade, teatri,

,edifici sportivi, industriali, ecc.

Cenni sulla tecnologia dei materiali vari

(Ceramici, vetro, ecc.).

Le materie plastiche

Resine e stratificati con fibre di vetro.

Intonaci, dipinture. Impermeabilizzanti.

C) F. CHIAROMONTE, Materiali nelle costruzioni edilizie, Masì,

Firenze; A. ARCANGELI, Tecnica delle costruzioni, Hoepli, Milano; DONATO, Costruzioni metalliche, Colombo, Cursi,

Pisa; L. SANTARELLI, Cemento armato, Hoepli, Milano; CE­

STELLI GUIDI, Meccanica dei terreni, Quaderni sulla tec­nina (Ed. Poligono) (Vetl'o, legno 1 gomma, acciaio, allumi­

nio, laterizi); G. GIORDANO, La moderna tecnica delle co­struzioni in legno, Hoepli, Milano; A. ARCANGELI, La strut­

tura nell' architettura moderna, Sansoni, FÌ1'enze.

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TOPOGRAFIA E COSTRUZIONI STRADALI

A) Prof. P a s q u a l e C a P u a n o

B) Topografia - Genel'alità sulla scelta dei punti e sulla rappre­sentazione del terreno. Forma della Terra. Superficie equi­

potenziali, sfera locale. Richiami di ciclometria, trigonome­

tria, calcolo logaritmico e ottica geometrica. Strumenti to­pogl'afici: verifiche, rettifiche e uso. Misura di angoli e di distanze. Errori sistematici e accidentali, tolleranze. Metodi

di rilievo planimetl'ico: triangolazioni, intersezioni, poligo­nazioni. Calcolo delle coordinate. Compensazioni. Rilievo di

dettaglio. Misura e divisione delle aree. Spostamento di confini.

Metodi di livellazione. Piani quotati. Piani a curve di livello.

Cenni di fotogrammetria. Esercitazioni: uso degli strumenti

topografici, rilievo e restituzione. Costruzioni stradali. Cenni storici. Limiti di pendenze. Raggi

delle curve. Raccordi orizzontali e verticali. Progetto di stra­

da ordinaria. Strade urbane. Intersezioni a livelli diversi. Rampe di l'accordo. Tracciamento. Esecuzione. Muri di so­

stegno, di sottoscarpa, di controripa. Opere accessorie. Sopra­

stl'uttura. Pavimentazione. Opere d'aTte.

Esecuzione di un progetto di strada.

C) CAPUANO, Topografia, Napoli, 1964; TARTARINI, Elementi di topografia e costruzioni stradali, voI. II. Consigliati: BREGLIA, Lezioni di topografia e costruzioni stradali, PiI'onti, Napoli; BOAGA, Topografia con elementi di geodesia, Padova; CORINI, Scienza e tecnica delle costra­struzioni stradali, Milano; ORMEA, La teoria e la pratica nelle costruzioni, voI. III, Costruzioni stradali, Milano; F A-

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RIELLO, Architettura delle strade, Roma; CAPUANO, Note sul rilievo dei monumenti. CAPUANO, Note sul rilievo foto~ gl'ammetrico delle volte; CAPUANO, Un Sole fittizio per l'ul'~

banistica, Napoli.

URBANISTICA

1 anno di corso

A) P1'of. RaHaele D'Ambrosio

.B) La prima paTte del C01'SO tenderà a suscitare negli allievi il senso per l'ambiente e indichc1'à quali siano gli elementi che concorrono a determinare tanto la fisionomia urbana che quella del paesaggio, mostrando particolarmente come le singole al'chitetture cal'attClizzano lo «( spazio)) di una città. La seconda parte aVl'à per oggetto la pl'oblematica e la metodologia del piano e comp1'enderà la tecnologia e i principi della composizione urbanistica. In dettaglio saran­no esaminati gli elementi del piano: il territorio, la casa, le attività, la rete cinematica, i servizi pubblici, ecc ... Ver­ranno inoltl'e fOl'nite nozioni di tecnica delle informazioni e di statistica. II corso sal'à integl'ato da proiezioni fisse e

cinematografiche. Le esercitazioni verranno effettuate mediante prove appli­cative degli elementi della tecnica e della composizione ur­banistica relativa a piccoli nuclei o quartieri. Dette esercita­zioni si concluderanno con la progettazione di un nucleo

abitativo autosufficiente di circa 5.000 abitanti.

C. MUMFORD, La cultura delle Città; BERNOUILLI, La Città e il suono urbano; D'AMBROSIO, Alle origini della Città;

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SITTI, L'Arte di costruire Città; GIBBARD, Town design; DODI, Elementi di Urbanistica. Riviste: Urbanistica, Archi. tectural Review.

II anno di corso

A) P1'of. M a l' i o Z o c c a

B) La rivoluzione industriale e i suoi effetti sulla struttura U1'.'

b~na. La trasformazione e l'ampliamento di Pal'igi per opera dI Husmann. Influssi sulle altre città europee. Il Ring di Vienna .

L'urbanistica italiana negli ultimi decenni dell'Ottocento: pI'egiudizi e realtà per una critica obiettiva. Le condizioni

\olit~c,he, e~onomichc, sociali e cultul'ali dell' Italia dopo l UnIta NaZIOnale. Le grandi sistemazioni del primo decen­nio: la piazza del Duomo a Milano, il Piano Regolatore di Firenze, le prime sistemazioni interne a Napoli, I Piani Re­golatori di Roma, Milano, Bologna; il Risanamento e lo sviluppo di Napoli, Le città minori. La trasformazione del centro di Firenze.

Le città italiane nei due primi decenni del Novecento. Le condizioni generali e il progresso economico-sociale. I Piani

~egolato~ di Roma e di Milano. I primi provvedimenti per Il MezzogIOrno e la prosecuzione del risanamento e dell'am­pliamento di Napoli.

La cultura urbanistica in Italia e all'Estero nella seconda metà dell'Ottocento e all'inizio del Novecento. La città giar­dino: origine, sviluppo, causa della mancata attuazione in Italia. La città lineare e il suo insuccesso. Il problema eco­nomico-sociale dell'abitazione popolare e le prime realizza­zioni per la sua soluzione. La regolamentazione edilizia e la

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introduzione del concetto di azzonamento. Verso nuove forme

di città e di quartiere: la cité industrielle di Tony Garnier, i progetti di Otto Wagner per Vienna e di Berlage per Am­sterdam. Le prime reazioni contro gli ( sventramenti) dei

vecchi quartieri: il bOl'gomastro Buls come antagonista di Hasmann sul piano teorico e pratico. Giovannoni e la teo­

ria del dil'adamento edilizio: pl'ima applicazione al quar­tiere del Rinascimento in Roma. La nuova letteratura urba­

nistica: le opere del Sitte, dello Stiibben, dell'Unwin e la

loro validità sul piano critico. La cultura urbanistica nel periodo 1920-40. La nuova crisi

della città: lo sviluppo della motorizzazione e i suoi effetti sulla struttura urbana. Rapporti tra città e territorio cir~

costante: i Pl'imi piani l'egionali in Germania e in Gran Bretagna. Estensione concettuale e territoriale del signi­

ficato di urbanistica. L'evoluzione delle città giardino nei Paesi Anglosassoni; la « Siedlungen)) tedesche, le (( Green­belts Towns) americane, le realizzazioni scandinave. Il

movimento razionalista nell'architettura e le nuove con­

cezioni della città secondo Le Corbusier, Hilbersheimer,

Lurçat. Nuovi schemi di struttura e di ampliamento ur­hano pel' espansione stellare e per nuclei satelliti. Lo sviluppo

del dhadamento edilizio in Germania, in Cecoslovacchia e in altre Nazioni. La storiogJ.'ufia urbanistica: le opere di

Lavedan, Poete, Brinkmann, ecc. Le città italiane nel periodo 1920-40. Il nuovo assetto politico

c le sue ripercussioni sull'indirizzo generale uI'banistico, Ritor­

ni hausmanniani e movimenti polemici rispondenti a nuove esigenze sociali ed estetiche. La cultul'a urbanistica in Italia:

la fondazione delle Scuole di Architettura e dell'Istituto Nazio­nale di Urbanistica e l'azione sul piano formativo e scientifico.

I dibattiti nei congressi nazionali e internazionali. I grandi concorsi: Milano, Bologna, Palermo, Genova, Verona ecc.; le

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proposte per la sistemazione e l'espansione di Roma; raf~

fronto tra le varie soluzioni. I grandi piani regolatOl'i: Roma,

Milano, Napoli; critiche nell'impostazione generale; cause

della lenta o mancata realizzazione. Le città minori: Foggia, Pel'ugia, Pistoia, ecc. Le innovazioni concettuali e giuridi­

che: estensione del concetto di azzonamento, contenuto, va­

lidità e durata dei piani, piano generale e piani particolareg_ giati. La fondazione di nuove città. La tutela dell'ambiente edilizio e paesistico: l'interessamento per l'architettuI'a mi­nore e per le Bellezze Naturali: la legislazione in materia. Il problema dei centri storici: la difesa dei vaIOl'i -tradizionali contro l'incOluprensione e la speculazione; i pani di Bari

vecchia e di Bergamo Alta. La legge generale urbanistica

nel clima politico-culturale del tempo e la sua portata fon­damentale per una disciplina unitaria sul piano urbano e territoriale.

La ricostruzione delle città distrutte dagli eventi bellici: im­

postazione generale del problema, provvedimenti legislativi, ostacoli per l'applicazione, bilancio delle realizzazioni com­piute in Italia e all'Estero.

Il problema attuale dei centri storici: importanza culturale;

aspetti economico-sociali; funzione del vecchio nucleo nella città moderna. Polemiche tra consel'vatori e innovatori. La continuità di vita murale e l'accostamento tra nuovo e an­

tico. Condizioni e limiti per l'applicazione del diradamento edilizio, La sistemazione dei quartieri storici nella ristruttu­

razione generale della città esistente. I dibattiti ai Convegni di Lucca, di Gubbio, di S. Giacomo di Campostella.

C) S. GIEDION (trad. di M. ed E. Labò), Spazio tempo architet­tura, Milano, Hoepli, 1956; G. SAMONÀ, L'urbanistica e l'av­venire delle città, Bari, Laterza, 1959; E. LAVAGNINO, Otto­cento e Novecento (Storia dell'arte italiana, voI. V, tomo I),

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Torino, UTET, 1961; L. BENEVOLO, Storia dell'architettura moderna, Bari, Laterza, 1963; G. GIOVANNONI, Vecchie città ed edilizia nuova, Torino, 1932; INU, Difesa e valorizzazio­ne del paesaggio urbano e rurale, Roma, 1958; Autori vari, Salvaguardia e risanamento dei centri storici (Resoconto del Convegno di Gubbio, 1958), in « Urbanistica », fase. 32; M. ZOCCA e A. RIGILLO, Indagine urbanistica nella Napoli storica, in « Informazioni urbanistiche l), 1962, fase. 1-3; W. OSTROWSIO, I centri storici al Convegno di Santiago de Campostela, in « Urbanistica l), fase. 35; G. SAMONÀ, I centri stodci delle città Italiane, ibidem. Agli allievi sarà fOl'nita la bibliografia pal'ticolal'e relativa alle singole città durante il Corso.

Composizione urbanistica

A) Prof. G i n o C a n c e Il o t t i

B) la rivoluzione industriale ed il fenomeno dell'urbanesimo - L'Urbanistica alla metà dell'Ottocento - La Città mo· derna - II nuovo pensiero urbanistico e la formulazione

di progetti di città. Il piano regolatore generale - Ampliamento delle città esi· stenti e loro sistemazione interna - Criteri di impostazione del sistema viario - Dimensione dei quartieri - I centri direzionali e centri di quartiere - Parchi e zone verdi -Zone per l'industria e per i servizi speciali - Composizione urbanistica ed architettonica - Estetica generale - Dimen· sionamento del piano e fasi di attuazione - Norme edilizie per l'attuazione del piano - Piano Regionale, Piano Iuter­comunale, Piano Particolareggiato di esecuzione - Rego­lamento edilizio le Legge Urbanistica - Illustrazione ed

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esame critico di piani regolatori generali e intercOlnunali. Prove estempOl"anee di composizione di quartieri residen­ziali e di piani regolatori generali - Tema d'anno: piano regolatore generale di un Comune di media grandezza o piano regolatore intercomunale.

C) P. LAvEDAN, Histoire de l'Urbanisme. Epoque contemporai­ne; L. PICCINATO, Urbanistica, Editrice Sandron, Roma, 1947. Riviste: Urbanistica e Inchieste di Urbanistica ed Architettura.

BIBLIOTECA

Direttore incaricato Prof. Robel"to Pane

Esiste, nell'edificio della Facoltà, una biblioteca che è aperta agli studenti nei giorni feriali, dalle ore 9 alle ore 19; il sabato chiude alle ore 13.

La biblioteca è fornita di oltre 5.000 volumi e di tutte le principali riviste italiane, tedesche, inglesi e francesi, oc­correnti per l'insegnamento delle singole discipline.

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INDICE

Consiglio di facoltà Pago 2

Titoli accademici conferiti dalla facoltà » 3

Piano degli studi consigliati dalla facoltà e norme relative » 3

Norme per l'esame di laurea » 8

Tasse e contributi studenti in corso » 10

Tasse e contributi studenti fuori corso » 12

Importo delle tasse e contributi per gli studenti che si iscrivono al }'o anno di corso «Sud-condizione» » 13

Corsi ufficiali - Programmi e libri di testo consigliati » 14

Biblioteca » 67

Orario delle lezioni - Allegato.

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I VINCENZO DE ALFIERI

I Via Monteolivelo, 18 • Tel. 32.13.48

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