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GUIDA COMPLETA AGLI ATTREZZI PER LA MANUTENZIONE DELLA BICICLETTA
è un progetto di Bikenomist srl.Via Pietro Giannone, 6 20154 Milanowww.bikenomist.com
Autore: Alberto Carrara
Photo Credit : Pinar Pinzuti e Unior tools
Pubblicazione 2019
Bikenomist srl, Bikeitalia e l’autore non sono responsabili per i
risultati ottenuti seguendo le indicazioni del presente testo.
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Parte 1
Attrezzi base
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Introduzione
Per parlare di attrezzatura dedicata alla manutenzione della bicicletta,
bisogna dividere su diversi livelli le operazioni stesse di manutenzione.
Abbiamo deciso quindi di classificare l’attrezzatura in tre macro categorie
così da definire anche i livelli di difficoltà dei lavori ai quali gli attrezzi
sono destinati.
I tre livelli sono stati chiamati “base”, “intermedio” e “avanzato”.
Cominciamo dall’utensileria base, che si compone di tutta la
strumentazione necessaria per compiere i lavori semplici, veloci e
spesso che si possono effettuare anche in situazioni di emergenza
all’aperto.
Attrezzi base
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Cacciaviti a croce e cacciaviti a intaglio (+ e -)
I cacciaviti sono in prima linea all’interno della famiglia degli utensili
basilari. Servono per agire sulle viti che presentano sulla testa i rispettivi
profili a croce o a intaglio.
Nello specifico queste viti nella bicicletta non sono mai dedicate a
componenti che necessitano di serraggi importanti, piuttosto sono usate
dove è necessario svolgere delle regolazioni di fino,
Le misure che servono sono quelle indicate sulle specifiche
dell’utensile con la sigla “PH0”, “PH1” e “PH2”, per il profilo a croce.
Invece per il profilo a lama le misure necessarie sono da definire in
base allo spessore e alla lunghezza della lama.
Attrezzi base
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Chiavi inglesi
Le chiavi inglesi rientrano nella lista degli attrezzi immancabili in una
qualsiasi officina.
Lo scopo di questo attrezzo è quello di agire su viti, dadi o bulloni che
presentano una testa esagonale.
L’utilizzo di questa forma per le teste delle viti era molto più diffuso anni
fa, nei deragliatori e nei freni più datati delle biciclette, e nello specifico
erano molto utilizzate per le viti di fissaggio dei cavi. Ormai queste viti
sono state sostituite del tutto da altre con la testa ad esagono incassato
per delle chiavi a brugola di misura variabile tra la 4mm e la 5mm.
Le misure necessarie da avere sono quelle che compongono un set
classico di chiavi inglesi: 6mm, 7mm, 8mm, 9mm, 10mm, 11mm, 12mm,
13mm, 14mm, 15mm, 16mm, 17mm, 18mm, 19mm, 20mm, 22mm.
Attrezzi base
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Chiavi a brugola
Le teste delle viti per le chiavi a brugola si chiamano teste ad esagono
incassato, proprio perché hanno la forma di un esagono scavato
all’interno della testa della vite.
Grazie a questa forma l’uso di questa vite presenta dei vantaggi
interessanti. Il primo vantaggio è la possibilità di serraggi più elevati, con
rischi minori per la testa stessa della vite. Un altro vantaggio riguarda la
comodità di utilizzo dell’attrezzo e la possibilità di creare anche delle
teste sferiche alle brugole, per lavorare non perfettamente in asse con la
vite.
Di questo attrezzo esistono varie misure, per un’officina dedicata alle
biciclette le misure necessarie sono le seguenti: 2mm, 2.5mm, 3mm,
4mm, 5mm, 6mm, 8mm, 10mm.
Attrezzi base
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Anche le misure più piccole e più grandi di queste possono servire ma
solo in caso di lavori specifici ad esempio sulle sospensioni o per le
manutenzioni di alcune tipologie di mozzi posteriori e dei loro corpetti
ruota libera.
La scelta può essere fatta (sempre con le stesse misure) tra brugole con
un profilo lineare o, come accennato prima, brugole con l’estremità
arrotondata, che sono molto comode per lavori come la centratura dei
freni a disco.
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Chiavi Torx
Le viti Torx presentano un profilo scavato nella testa, ma questa volta la
forma non è di un esagono preciso ma di una stella a sei punte.
Le viti torx tendenzialmente servirebbero per viti dedicate a serraggi alti,
infatti questi profili particolari si possono trovare nelle viti o nei bulloni
delle guarniture di ultima generazione.
Anche le misure delle chiavi torx necessarie non sono molte, e per
identificarle si usano i codici specifici delle torx, che prevedono la “TX”
davanti al numero che identifica la singola chiave.
Le misure consigliate sono: TX10, TX15, TX20, TX25, TX27, TX30.
Attrezzi base
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Martello di gomma
Il martello di gomma può essere utilizzato insieme ad appositi estrattori
per parti particolari di una bicicletta, tipo le calotte delle serie sterzo,
oppure da solo per casi in cui ci sia bisogno di qualche colpetto ben
assestato da qualche parte senza il rischio di danneggiare nulla.
Un’alternativa validissima di questo utensile è il martello “antirimbalzo”,
fatto sempre con materiali particolari che non danneggerebbero mai
vernici o componenti stessi, ma sfruttando la tecnologia anti rimbalzo al
suo interno l’effetto desiderato dopo il colpo è garantito con più efficacia
e il rischio di farsi male è ridotto ai minimi termini.
Attrezzi base
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Pinze
Parlando di pinze ci avviciniamo alla fine della categoria degli utensili
base per un’officina dedicata alle biciclette.
Le pinze sono la risposta a un sacco di problemi, semplicemente per il
fatto che con le nostre mani non otterremo mai una presa così sicura,
forte e precisa su niente.
Le pinze da avere nel proprio set di attrezzi sono le pinze universali e le
due pinze a becchi lunghi. Una pinza a becchi lunghi ha i becchi dritti,
l’altra ha i becchi piegati per favorire la presa in punti meno accessibili.
Attrezzi base
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Pinza tendicavo (terzamano)
Ci sono dei lavori sulla meccanica della bicicletta che richiedono per
forza un aiutante, e ve ne sarete accorti anche da soli.
Non vi siete mai trovati a lavorare sul giusto fissaggio di un cavo del
freno? Potete scegliere se fissare e rilasciare decine di volte il cavo per
trovare una quadra che vi soddisfa o chiedere in prestito a chiunque
passi di lì “una mano”. Di solito nel primo caso si sfilaccia il cavo
danneggiandosi per sempre (magari appena dopo averlo montato
nuovo, con conseguente malumore per tutto il giorno), nel secondo caso
non passa nessuno, mai nessuno.
Questa pinza è la soluzione a tutti questi problemi. Il nome più tecnico di
questo attrezzo è “pinza tendicavo”, ma è conosciuto anche con il suo
nomignolo “terza mano”.
Attrezzi base
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Usando la pinza tendicavo è possibile con una sola mano mantenere un
cavo di qualsiasi freno meccanico alla giusta tensione nello stesso
momento in cui l’utensile riesce a tenere la pinza chiusa al punto giusto.
La pinza tendicavo non sfilaccia il cavo che afferra con una presa
molto precisa (al contrario di come farebbe una pinza normale) e non
danneggia la pinza del freno fermandosi in battuta su di essa sempre nel
modo migliore.
È chiaro quindi che la terza mano da sola svolge il compito che
dovrebbero svolgere due mani, questo significa che ne resta una libera,
allora si può tranquillamente fissare il cavo usando la brugola della
misura giusta, senza per forza sperare che in quel momento passi di lì
qualcuno che vi aiuti.
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Tronchese
Il tronchese a tagliente diagonale è uno strumento che di per sé nella
bicicletta non trova grandi sbocchi occupazionali, come potrebbe essere
anche per le pinze o per il martello, ma arriva sempre il momento in cui c’
è bisogno di tagliare qualcosa di abbastanza rigido, oppure di rifinire
qualche taglio di qualche guaina tagliata male o altre esigenze
particolari in cui si ringrazia di averlo a portata di mano.
La famiglia delle pinze rappresenta nella sua totalità una tipologia di
attrezzatura abbastanza pericolosa, perché la presa che si riesce ad
esprimere con una pinza è importante, così come l’entità del taglio che
un tronchese è in grado di effettuare, quindi durante l’uso di ognuno di
loro è raccomandata la maggior prudenza.
Attrezzi base
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Tronchese cavi e guaine
Il tronchese specifico dedicato ai cavi e alle guaine rientra nella categoria
delle pinze e dei tronchesi, e insieme alla pinza tendicavo è un utensile
che difficilmente si trova in giro, dato che nascono entrambi per
operazioni di manutenzione tipiche delle biciclette.
Le lame di questo particolare tronchese sono progettate per un taglio
netto di questi componenti così difficili da tagliare con un tronchese
normale (quasi impossibile) e in modo tale da non sfilacciare i cavi alle
estremità dei tagli ed evitare lo schiacciamento fastidioso del
rivestimento interno in teflon delle guaine.
Attrezzi base
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Attrezzo reset pistoni
Se restiamo nel mondo dei freni spostandoci dai freni a pattino ai freni a
disco, noterete che un utensile fondamentale per fare delle
semplicissime operazioni di manutenzione base è proprio l’attrezzo per il
reset dei pistoni.
Dopo aver rimosso le pastiglie e pulito l’interno della pinza con un buon
“brake cleaner”, questo strumento ci permette di spingere i pistoni
dentro la pinza fino al reset completo, operazione utile prima di provare
a fare una centratura della pinza fatta bene, ma obbligatoria nel caso si
stiano inserendo delle nuove pastiglie.
Attrezzi base
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Calibro usura catena
Il calibro per l’usura della catena appartiene alla famiglia degli strumenti
di misura. Lo scopo di questo calibro è quello di misurare l’usura di una
qualsiasi catena presente su una bicicletta.
La sua struttura prevede ad una estremità la presenza di un gancio per
agganciarsi ad un cilindretto qualsiasi e dalla parte opposta dei tamponi
“passa-non passa”, necessari per l’analisi dell’allungamento della catena.
Il suo utilizzo è molto semplice, infatti basta inserirlo correttamente per
verificare quali tamponi passano all’interno e quali non passano. Sui
tamponi ci sono scritte le indicazioni di usura in termini di percentuali di
allungamento. Le percentuali indicate sul calibro sono 0,2% 0,5% 0,75% e
infine 1%, che è l’allungamento massimo che si può raggiungere oltre il
quale si alza notevolmente il rischio di apertura accidentale della catena
dovuto alla sua usura.
Attrezzi base
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Smagliacatena
Strumento indispensabile per
aggiustare una catena rotta, per
smontare una vecchia catena e
installarne una nuova e quindi
anche per regolarne la lunghezza
prima dell’installazione.
Ci sono smagliacatena da viaggio
che costano poco e ingombrano
meno oppure ne esistono di
professionali, pensati per un
utilizzo più intensivo e che
permettono di concludere il
lavoro più comodamente e
velocemente rispetto ai primi.
Qualsiasi sia la vostra scelta uno
smagliacatena di buona qualità
non può assolutamente
mancare all’interno di un’officina
per bici, che sia un’officina
personale ricavata in una piccola
cantina o un’officina professionale
di un meccanico.
Attrezzi base
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Pinza per falsamaglia
Se la vostra catena fosse chiusa per mezzo di una falsamaglia, come
ormai lo sono tutte le catene di ogni produttore (eccezione fatta per
Campagnolo), sarebbe inutile faticare con lo smagliacatena per aprirla e
sostituirla, basterebbe utilizzare nel modo corretto la pinza per
falsamaglia su questa particolare “mezza maglia femmina” per aprirla
facilmente.
Se la catena è chiusa tramite falsamaglia nulla vi impedisce di smontarla
e rimontarla senza dover smagliare da nessuna parte con lo
smagliacatena.
Attrezzi base
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Chiave a frusta
Il montaggio e lo smontaggio del pacco pignoni è possibile grazie alla
ghiera brocciata finale. Questa ghiera si nota all’estremità del pacco
pignoni ed è filettata al suo interno. Il suo avvitamento segue il senso di
ingaggio della ruota libera. Per poter svitare la ghiera dovrete quindi
tenere bloccato il meccanismo della ruota libera, poiché il senso di
smontaggio della ghiera corrisponde a quello di rotazione folle.
Per portare a termine questa semplice operazione si utilizza una chiave a
frusta, dotata di due pezzi di catena e di un leva per l’impugnatura
dell’utensile. La parte più piccola di catena si fissa sul pignone di mezzo
mentre quella più lunga la si fa correre sul resto dei denti dello stesso
pignone. Dopodiché dovrete agire con una forza contraria a quella del
senso di rotazione della ruota libera, mantenendola bloccata e
permettendo lo smontaggio della ghiera.
Attrezzi base
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Estrattore pacco pignoni
Si tratta di una boccola brocciata con la sagoma della brocciatura della
ghiera di bloccaggio dei pacchi pignoni. Anche qui le tipologie variano in
base alle esigenze. Ci sono quelle semplici senza perno guida, che però
tendono a scappare fuori sede sotto sforzo. Poi ci sono quelle con il
perno guida che si infila nel perno cavo del mozzo ed evita che la chiave
scappi.
Il mio consiglio è di dotarsi di una chiave integrata per questo tipo di
lavoro, poiché essa possiede una sua impugnatura su una leva molto
lunga rispetto a un cricchetto normale (sul quale andrebbe innestata la
sola boccola brocciata) che vi permetterà di svolgere sempre questa
operazione. Ricordatevi che esistono due brocciature differenti, una
compatibile con pacchi pignoni Shimano e Sram e una esclusivamente
dedicata ai prodotti di Campagnolo.
Attrezzi base
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Estrattore ruota libera
Molto simile al precedente, come forma, come utilizzo e come scopo. La
ruota libera a differenza del pacco pignoni non è calettata su un
corpetto ma al suo interno prevede il meccanismo a cricchetti della
ruota libera intesi come un corpo unico con i pignoni. Questa è una
soluzione appartenente al passato o alle bici recenti di bassa gamma
(fino a 7 velocità).
Dato che le ruote libere sulla parte retrostante sono filettate si montano
su mozzi, anch’essi filettati, semplicemente avvitandole in senso orario
con questa chiave brocciata inserita al loro interno. per lo smontaggio
non è necessaria la chiave a frusta, dato che come sono state montate
poi vanno rimosse, quindi girando in senso antiorario con questo attrezzo
si smontano dal mozzo posteriore.
Attrezzi base
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Chiave per bulloni corona
Questa piccola chiave serve per la rimozione e il montaggio dei bulloni
utilizzati per fissare le corone allo “spider” della guarnitura.
Questi bulloni possono avere dei profili molto diversi tra loro,
mescolando misure diverse di brugole e torx, oppure sul lato interno
possono presentare una forma molto particolare, con un doppio intaglio,
nel quale andrà ad innestarsi proprio il doppio perno di questo attrezzo.
Attrezzi base
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Chiave per pedali
Ecco la soluzione al pedale inchiodato, situazione che purtroppo si
presenta spesso.
Basterebbe usare sempre del grasso a base di litio sui filetti durante il
montaggio di questi ultimi che tutto ciò si eviterebbe.
La chiave per pedali è una chiave molto lunga, necessaria per applicare
la propria forza sfruttando una leva importante per raggiungere
l’obiettivo sopra descritto. Una caratteristica interessante di questo
strumento è il doppio profilo da 15mm posizionato con inclinazioni
diverse. Questo doppio profilo vi permetterà di utilizzare la chiave
sempre al meglio, nella posizione più idonea a non farsi male durante
questa operazione.
Attrezzi base
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Cacciagomme
Servono per smontare i copertoni dalla ruota.
Potete acquistarne solo un set e portarlo con voi in bici e usarlo alla
bisogna, oppure un paio di set, per averne uno sempre pronto anche in
officina.
Attrezzi base
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Chiave dinamometrica
Alzare il livello della propria professionalità significa avere a che fare
sempre più con componenti in fibra di carbonio. Con questo materiale è
bene non scherzare e fare le cose con tutti i massimi accorgimenti del
caso. È molto importante infatti serrare con la giusta forza le viti, perché
un serraggio troppo elevato potrebbe dare vita a una cricca, che
comporterebbe una rottura di schianto pericolosa per il ciclista. Per
evitare questo spiacevole inconveniente è bene usare sempre la chiave
dinamometrica, per controllare la coppia di serraggio delle viti.
Nella bicicletta ci sono tuttavia delle viti che vanno serrate in maniera
obbligatoria utilizzando la chiave dinamometrica, che siano parti in
carbonio oppure no. Mi riferisco alle viti che mantengono il manubrio (sia
corsa che MTB) in posizione sullo stem, e le due viti laterali che
assicurano quest’ultimo al tubo della forcella.
Attrezzi base
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Metro e calibro
La bici, anche se semplice, è un mezzo meccanico e come tale è
regolato da lavorazioni con tolleranze di accoppiamento. Per questo
serve un metro sfilabile, per le misure più grossolane e un calibro a
cursore (digitale o a nonio non importa, dipende se sapete leggere il
nonio oppure no) per un’indicazione precisa di diametri, profondità, sedi
di calettamento. Un buon calibro costa i suoi soldi ma è peggio
risparmiare sullo strumento e poi ritrovarsi con i pezzi di ricambio di
dimensioni errate.
Attrezzi base
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Corso di formazione“Meccanica Base 1”
Il corso di meccanica base (parte 1) è strutturato in una fase di teoria, una
di pratica visiva in cui il relatore mostra le operazioni, e una di pratica
attiva, in cui sarete voi corsisti a intervenire sulla bicicletta. I tutorial di
Bikeitalia.it sono un concentrato di conoscenze di meccanica che
costituisce sicuramente un ottimo punto di partenza, ma non è un
segreto che il modo migliore per imparare sia sporcarsi le mani, e questo
vale per qualsiasi campo.
L’approccio pratico è il vero valore aggiunto dei corsi di meccanica
Bikeitalia. Ogni corsista ha a disposizione un cavalletto professionale e
tutta l’attrezzatura necessaria per lavorare sotto la supervisione di due
tecnici.
Cosa è compreso
Cavalletto e attrezzatura professionale - Materiale didattico (slide) -
Assicurazione infortuni - Attestato di partecipazione;
Ogni corsista dovrà portare la propria bici per effettuare le prove
pratiche. Se non puoi portare la tua bici contattaci e troveremo una
soluzione alternativa
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30
Parte 2
Attrezzi intermedi
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Introduzione
Dopo tutto il pacchetto dell’utensileria base per una piccola officina
dedicata alle biciclette entriamo nella sezione intermedia, che già
insieme alla precedente compone la quasi totalità degli utensili di
un’officina vicina al livello professionale.
Se la prima parte di questo e-book è dedicata prevalentemente a
chiunque abbia un po’ di voglia di sporcarsi le mani facendo da solo le
operazioni di manutenzione base sul proprio mezzo, questa sezione
centrale appartiene già al livello superiore del professionista del settore.
Attrezzi intermedi
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Estrattore cuscinetti e calotte press-fit
La diffusione dei movimenti centrali press-fit ha fatto sì che per montare
e smontare le calotte sia stato necessario dotarsi di tutta
un’attrezzatura dedicata. L’estrattore per le calotte press-fit è il primo di
questa serie. Si tratta di un utensile che riesce ad ancorarsi all’interno
della calotta grazie ad una serie di espander di vari diametri e che grazie
all’azione di battuta che si viene a creare sullo stesso estrattore vi
permetterà di estrarre in sicurezza ogni calotta di questo tipo, senza la
minima possibilità di danneggiare il telaio in alcun modo.
Tutti gli adattatori a espander di questo attrezzo servono per le calotte
press-fit ma anche per l’estrazione dei cuscinetti sigillati dei mozzi, di
qualsiasi diametro essi siano.
Attrezzi intermedi
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Pressa manuale cuscinetti e calotte press-fit
La pressa manuale è l’altro strumento necessario per lavorare sui
movimenti centrali press-fit. Grazie alla sua azione sarà possibile
montare le calotte nuove su questa moderna tipologia di scatola del
movimento centrale.
La pressa è costituita da un albero filettato con tanto di adattatori
circolari, sempre con la logica di compatibilità sia per ogni standard di
press-fit esistente, sia per ogni cuscinetto sigillato che si potrebbe
trovare all’interno di un mozzo.
Attrezzi intermedi
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Cricchetto ½” e ⅜”
Le chiavi a cricchetto offrono il grande vantaggio di velocizzare molte
fasi di avvitamento o svitamento di qualsiasi vite data l’azione proprio
dei “cricchetti” che fanno ruotare libera la testa in un senso, ingaggiando
l’avvitamento nel senso opposto, a seconda di come si decide di
impostare la chiave.
Essi si dividono sulla base della misura del quadrato per il montaggio dei
vari adattatori (sempre legato al discorso iniziale delle varie teste delle
viti). Per la bicicletta di solito si utilizzano adattatori a bussola che
prevedono una di queste due misure, in alternativa potrebbe esserci
anche il ¼”, ancora più piccolo, e dedicato solitamente alle
dinamometriche 2-24 Nm e quindi ai suoi inserti.
In ogni caso esistono anche gli adattatori, per far diventare un cricchetto
da ½” uno da ⅜” e viceversa (e per arrivare fino a ¼”).
Attrezzi intermedi
35
Estrattore movimenti centrali a cartuccia
Si tratta di una chiave brocciata, da innestare solitamente su un
cricchetto da ½” che permette di fare presa nel profilo delle due calotte
di un movimento centrale a cartuccia.
Grazie a questo utensile sarà possibile smontare e montare questa
tipologia di movimento centrale completamente integrata nel caso
cominciasse a dare dei problemi di scorrevolezza.
Attrezzi intermedi
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Chiave a forchetta
La chiave “a settori” o più comunemente chiave a forchetta è un
particolare utensile che presenta all’estremità un dente di presa.
La sua particolare forma e questo dente di presa servono per serrare o
allentare le ghiere di fissaggio delle calotte sinistre dei movimenti
centrali più datati, quelli che si possono definire “movimenti centrali a
calotta fissa e regolabile”.
Attrezzi intermedi
37
Chiave a pioli
La chiave a pioli è la compagna inseparabile della precedente, la chiave
a forchetta. Infatti è solo grazie all’azione della chiave a pioli che è
possibile la presa all’interno dei piccoli fori presenti sulle calotte
regolabili (sinistre) di questi antichi movimenti centrali, e grazie a
questa presa si può procedere alla regolazione dei giochi e poi al
serraggio conclusivo della ghiera di fissaggio citata in precedenza.
La chiave a pioli poi trova il suo scopo in qualsiasi ghiera forata che si
potrebbe presentare su un componente di una bicicletta, per avvitarla o
per allentarla.
Attrezzi intermedi
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Estrattore pedivelle perno quadro/ISIS e Octalink
Questo particolare utensile è l’unica via percorribile per l’estrazione
delle guarniture e delle pedivelle calettate a pressione su un classico
perno quadro, ma anche su perni dalle forme più particolari come il
perno ISIS o il perno Ocktalink di Shimano.
In ogni caso questo estrattore si utilizza nel medesimo modo: dopo aver
rimosso le due viti che in precedenza avevano calettato a pressione la
guarnitura e la pedivella, si avvita la parte esterna dell’estrattore nel
filetto presente in entrambi i componenti, poi andrà avvitato il perno
stesso dell’estrattore, così che possa andare in battuta contro il perno del
movimento centrale e grazie a questa interferenza, continuando ad
avvitare, si riusciranno ad estrarre la guarnitura e la pedivella.
Attrezzi intermedi
39
Estrattori per calotte movimenti centrali filettati Shimano/Sram/Campagnolo/FSA
Questa è una famiglia di utensili che permette di montare e smontare
ogni calotta filettata che si potrebbe trovare su un movimento centrale di
ultima generazione di ogni azienda del settore.
I movimenti centrali ai quali mi riferisco sono quelli che si definiscono “a
perno integrato”, cioè quando il perno del movimento è parte integrante
della pedivella o della guarnitura. Le tecnologie più importanti
appartenenti a questa categoria sono l’Hollowtech II di Shimano, il GXP
di Sram, l’Ultra Torque e il Power Torque di Campagnolo, il Mega Exo e
il Mega Evo di FSA.
Avendo un perno integrato nella guarnitura o nella pedivella queste
tecnologie si possono montare su movimenti centrali press-fit a seconda
della compatibilità, e su scatole filettate con l’utilizzo delle calotte
idonee.
Attrezzi intermedi
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Chiavi a coni
Le chiavi dedicate ai coni dei mozzi sono conosciute anche come “chiavi
a sogliola”. È proprio la loro forma a dare loro questo nome, infatti si
potrebbero associare alle chiavi inglesi a forchetta, ma il loro profilo è
decisamente più sottile di queste ultime.
Il loro scarso spessore è fondamentale per poter agire comodamente
sui profili dei coni dei mozzi “a coni e sfere” sia per effettuare l’intera
manutenzione, sia per eseguire una semplice regolazione, nel caso il
mozzo prenda gioco durante l’utilizzo.
Ci si deve dotare di un doppio set con le seguenti misure:
13-14-15-16-17-18-19-20-21-23-24-28
Attrezzi intermedi
41
Supporto mozzi da morsa
Grazie a questo adattatore circolare da morsa potrete mantenere il perno
fermo da una parte del mozzo e la ruota perfettamente orizzontale
rispetto al banco, al tempo stesso sollevata così da fare agevolmente
qualsiasi operazione di manutenzione.
Questo adattatore è ottimo sia per diametri di perni pieni (10mm), sia
per i perni cavi dei mozzi “quick release” (9mm).
Attrezzi intermedi
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Chiave per serie sterzo filettata
Per continuare sulla scia delle chiavi con il profilo sottile descritte sopra
per le manutenzioni dei mozzi ora passiamo alle loro sorelle maggiori. Le
chiavi per serie sterzo filettata sono concettualmente uguali alle chiavi a
coni per i mozzi a coni e sfere, ma di misure più grandi.
Essendo chiavi per le calotte e i controdadi delle serie sterzo filettate
bisogna averle nel caso trattiate serie sterzo di questo tipo, presenti solo
su bici vintage da corsa, da città o su i primi modelli di MTB che non
hanno più nulla a che vedere con una MTB moderna, infatti già da molti
anni si utilizza la serie sterzo ahead che non richiede più l’utilizzo di
queste chiavi. Fate attenzione alle bici da supermercato, in quel
frangente si possono trovare spesso bici nuove con serie sterzo filettate.
Le misure di cui dotarsi sono:
32mm, 34mm, 36mm, 40mm
Attrezzi intermedi
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Set da 4 pinze per seeger
I seeger sono gli anelli di tenuta d’acciaio, che nella quasi totalità dei casi
presentano all’inizio e alla fine due occhielli, proprio per l’innesto di
queste pinze che terminano entrambe con due pernetti.
Le pinze per seeger sono quattro all’interno di un set completo, poiché
due presentano i becchi piegati a 90 gradi, e due hanno i becchi dritti,
inoltre una con i becchi piegati e una con i becchi dritti lavorano in
chiusura durante la pinzata, le altre due lavorano in apertura. Questo è
perché i seeger possono creare una tenuta verso l’interno di un cilindro o
verso l’esterno.
Vero è che i seeger non sono molti utilizzati nella bicicletta, ma quando
vi troverete a fare manutenzioni di un certo livello vi scontrerete con loro
nella maggior parte dei corpetti ruota libera, oppure si possono trovare
molto spesso all’interno delle sospensioni.
Attrezzi intermedi
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Corso di formazione“Meccanica Base 2”
Il corso Bikeitalia di Meccanica Base (parte 2) è pensato per affrontare le
procedure e le manutenzioni più complesse per l’appassionato ma
anche per il professionista che non ha mai potuto comprenderle appieno.
Visto che secondo noi l’unico modo per imparare davvero è sporcandosi
le mani, la seconda parte del corso base (così come la prima parte)
prevede l’utilizzo di cavalletto e strumenti professionali da parte dei
corsisti, che dovranno replicare le procedure spiegate e fare pratica sotto
la supervisione dei due relatori.
Il corso è aperto a un massimo di 6 partecipanti a giornata, in modo da
poter seguire i corsisti con calma e permettere un apprendimento mirato.
Cosa è compreso
Cavalletto e attrezzatura professionale - Materiale didattico (slide) -
Assicurazione infortuni - Attestato di partecipazione - Telaio, guarniture,
ruote, movimenti centrali e serie sterzo su cui fare pratica;
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45
Parte 3
Attrezzi evoluti
46
Introduzione
Alziamo l’asticella del livello delle manutenzioni di una bicicletta e di pari
passo del livello dell’attrezzatura necessaria.
Cominciamo proprio ad analizzare una serie di utensili necessari per dei
lavori molto specifici sui telai delle bici, fino a scoprire tutto il mondo
degli strumenti dedicati alle serie sterzo e alle ruote.
Attrezzi evoluti
47
Attrezzi per telaio:● maschi BSA,● maschi ITA,● filiera 1”x24tpi serie sterzo filettata,● fresa scatola movimento centrale,● fresa scatola serie sterzo
Attrezzi evoluti
48
I maschi, le filiere e le frese servono se si affronta una manutenzione
completa di una serie sterzo o di un movimento centrale
particolarmente datati o comunque manutenuti poco nel tempo, oppure
quando avete in mano un telaio nuovo che state preparando per un
primo montaggio.
Andando in ordine abbiamo per primi i maschi, sia inglesi (BSA) che
italiani (ITA), cioè per le due tipologie di filetto delle scatole dei
movimenti centrali che potreste trovarvi in un telaio.
Le due filettature hanno misure e sensi di avvitamento diversi, quindi fate
attenzione ad usare i maschi giusti, nel verso giusto.
I maschi sono dotati di un loro supporto a T per una presa sicura e una
facile lavorazione, inoltre al centro l’utensile si autoguida grazie a un
perno che si inserisce in una sua guida sul lato opposto. È importante
che il maschio DX e il maschio SX siano inseriti e disinseriti
simultaneamente.
La filiera da 1” per 24 tpi è l’attrezzo necessario sia per creare sia per
ripassare un filetto di queste misure su una forcella di una serie sterzo
filettata. Anch’essa prevede una guida per garantire un lavoro preciso e
un supporto a doppia leva per maneggiarla comodamente.
Infine c’è la sezione delle frese, sia per le scatole dei movimenti centrali
sia per i tubi dello sterzo.
La fresa lavora sulla superficie del taglio del tubo, permettendovi così
di avere alla fine del lavoro le due facce del tubo parallele tra loro (per un
buon montaggio delle calotte) e senza sbavature di vernice o materiale.
Attrezzi evoluti
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Attrezzi serie sterzo:● pressa calotte serie sterzo,● estrattore calotte serie sterzo 1” - 1 ⅛”,● estrattore calotte serie sterzo 1 ¼” - 1 ½”,● inseritore pista sulla testa della forcella,● estrattore pista sulla testa della forcella,● inseritore ragnetto
Attrezzi evoluti
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Il mondo della serie sterzo è sempre il più carico di utensileria specifica
per ogni tipo di lavoro. Infatti questi attrezzi sopra elencati, insieme a
quelli che seguono nei paragrafi successivi, sono tutti utensili per un
corretto montaggio e smontaggio delle parti fondamentali.
Per poter montare una serie sterzo completa o per smontarla del tutto
prima o poi vi imbatterete nelle calotte e nelle piste di scorrimento delle
forcelle. Questi componenti vanno montati a pressione, a meno che
abbiate una serie sterzo ahead di ultimissima generazione. Infatti le
ultime serie sterzo non filettate integrano nel telaio le calotte (superiore e
inferiore) e sulla testa della forcella la sua pista di scorrimento,
definendosi appunto “serie sterzo integrata”.
Inoltre per la preparazione al montaggio della serie sterzo ahead bisogna
ricordarsi anche del ragnetto (tubi in metallo) o dell'expander (tubi in
carbonio). Se il vostro tubo è in acciaio o in alluminio allora il ragnetto
sarà la vostra scelta, ma per inserirlo ben allineato e all’altezza giusta
serve l’apposito inseritore.
Attrezzi evoluti
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Seghetto con lama per metalli e lama per carbonio
Durante la preparazione di una forcella nuova per un primo montaggio
dovete ricordarvi di montarla una volta per prendere le misure per poi
smontarla e affrontare il taglio del tubo all’altezza giusta. Affrontare
questa operazione è semplicissimo utilizzando un seghetto normale ma
si rende obbligatorio l’uso della lama corretta a seconda del materiale
del tubo della forcella. La lama dedicata ai metalli è la classica lama
che si può facilmente trovare già montata sul seghetto durante
l’acquisto, ma non è scontato trovarsi di fronte ad un tubo in carbonio,
dato che molto spesso vengono abbinate forcelle in carbonio a telai che
non necessariamente sono dello stesso materiale. Ebbene, la lama
dedicata al taglio del carbonio è molto specifica, dato che non ha il
classico profilo tagliente della lama per metalli, piuttosto sembra simile
alla carta vetrata. Il materiale di cui è fatta si chiama “carburo di
tungsteno”, estremamente duro per garantire un taglio preciso senza
sfibrare e danneggiare di conseguenza il materiale.
Attrezzi evoluti
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Guidalama con adattatori
Il guidalama è quell’adattatore da morsa che vi permetterà di mantenere
saldamente in posizione il tubo senza prenderlo direttamente in
morsa, operazione che potrebbe danneggiarlo non poco.
Inoltre grazie alle sue guide si possono utilizzare entrambe le lame in
sicurezza per un taglio finale preciso (perpendicolare rispetto all’asse del
tubo).
Attrezzi evoluti
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Dima forcellino
La dima per la planarità del forcellino serve semplicemente per
verificare se il forcellino d’alluminio che collega il deragliatore
posteriore al telaio sia ancora perpendicolare al terreno. Per verificarne
la planarità questo utensile va montato al posto del deragliatore nel foro
filettato del forcellino, e con il suo riscontro va posizionato in punti diversi
dal cerchio della ruota posteriore, così da controllare che la battuta del
riscontro con il cerchio si presenti sempre precisa in ogni posizione. I
forcellini si presentano leggermente piegati il 90% delle volte, ma non
preoccupatevi, se il deragliatore posteriore lavora bene e si riesce a
regolare perfettamente significa che l’entità della piegatura è minima e
da non considerare.
Attrezzi evoluti
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CentraruoteAttrezzi evoluti
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Avviamoci alla conclusione di questa sezione di utensileria analizzando
gli attrezzi dedicati alle ruote delle biciclette.
Il centraruote è il supporto della ruota per ogni lavoro che va eseguito
su di essa. Va da sé che un buon investimento in questo senso vi
permetterà di fare tutti i lavori sulle vostre ruote bene, velocemente e
con la sicurezza di non fare danni su un sistema così affascinante e
delicato quale è la ruota.
Il centraruote base è la soluzione per il livello “hobbistico” del
wheelbuilding e della manutenzione della ruota in generale, invece la
soluzione qualitativamente più alta è il centraruote professionale.
Entrambi questi prodotti sono validi, bisogna solo capire le proprie
esigenze e ponderare bene la scelta. Analizziamoli uno per volta.
Il centraruote base è formato da una forcella di supporto del mozzo,
regolabile in apertura dei bracci grazie a un sistema piuttosto semplice,
comunque comodo e versatile per ogni misura di mozzo che potrete
trovarvi in una ruota. Questo strumento si può aprire e chiudere
facilmente per esigenze di spazio ed è abbastanza stabile una volta
appoggiato al banco di lavoro. Sul braccio sinistro è presente un riscontro
regolabile molto semplice per l’individuazione degli errori del cerchio
(oscillazioni laterali e verticali) e per la conseguente correzione. Per
quanto riguarda la campanatura del cerchio si rende obbligatorio l’uso
della dima di campanatura (prossimo nella lista).
Attrezzi evoluti
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Il centraruote professionale è un altro mondo. La sua struttura è molto
più stabile e solida del precedente, infatti gli va trovata una dimora
stabile, è scomodo da chiudere e pesante da spostare spesso. Prevede
già gli inserti per adattare ai suoi forcellini ogni tipo di mozzo a perno
passante e la regolazione in apertura dei bracci della forcella è
decisamente più sofisticata di quella del centraruote hobbistico. La sua
precisione è molto più elevata nella misura di ogni tipo di errore del
cerchio, grazie alla possibilità di agire tramite microregolazioni della
posizione dei riscontri che non si muovono a mano come nel
precedente. I riscontri sono due e si muovono in modo speculare, quindi
per correggere le oscillazioni laterali non è necessario rimuovere la ruota
e riposizionarla al contrario come con il centraruote hobbistico. In più
grazie a questa caratteristica anche la campanatura del cerchio si riesce
a controllare e, se è il caso, correggere, mantenendo la ruota sempre
nella stessa posizione.
Attrezzi evoluti
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Dima per campanatura
La dima per la campanatura è l’unico strumento che vi permette di
controllare il parametro della campanatura di un cerchio con
precisione millimetrica.
Per parametro della campanatura si intende il perfetto allineamento
dell’asse del cerchio con l’asse del mozzo.
Infatti la dima per la campanatura funziona sulla base di una misura
presa come riferimento su un lato della ruota che deve riproporsi uguale
sul lato opposto, la misura presa in considerazione dalla dima è l’offset
tra la battuta del mozzo e l’appoggio esterno sul cerchio.
Attrezzi evoluti
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Tensiometro
Il tensiometro è da intendere un po’ come la chiave dinamometrica. Se
sono in molti a credere che la giusta coppia di serraggio la trovano a
mano perché è da anni che compiono quel gesto, così ci sono molti che
pensano di poter fare a meno del tensiometro perché di ruote ne hanno
viste già a dozzine. Il problema è che poi se si sbaglia il serraggio di
qualche vite importante qualcuno potrebbe farsi molto male, e se si
sbaglia la tensione dei raggi all’interno di una ruota si rischia di buttare
via un cerchio che magari è costato centinaia di euro.
Questo strumento di misura serve per verificare la forza di trazione
alla quale ogni raggio è sottoposto grazie all’avvitamento del suo
nipplo, per ottenere durante la fase di tensionatura una ruota
perfettamente equilibrata prima di procedere alla centratura.
La forza di trazione o tensione del raggio va dedotta dalla tabella di
conversione che accompagna il tensiometro.
Attrezzi evoluti
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Tiraraggi
Attrezzo al plurale. I tiraraggi sono tutti quegli utensili dalle varie forme e
misure (ecco il plurale) per prendere bene un nipplo dalla parte che
fuoriesce all’interno del cerchio, e procedere così avvitando o
svitando a seconda se è necessario dare più tensione a un raggio o
toglierne.
Sono varie le forme e sono varie le misure perché niente è
standardizzato.
Spesso le varie aziende che producono ruote decidono di creare i loro
standard di nippli.
Pionieri della customizzazione dei nippli sono DT Swiss e Mavic.
Attrezzi evoluti
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Giranippli
Di per sé è uno strumento molto semplice, di fatto assomiglia a un
cacciavite a lama, non fosse per la differenza che l’impugnatura va
afferrata e tenuta ferma ed è il solo perno dell’attrezzo a girare,
velocizzando l’avvitamento di ogni singolo nipplo.
Una buona prima tensionatura si ottiene perché il profilo a lama è dotato
di un pernetto centrale che verrà spinto fuori dal raggio che arriva in cima
alla testa del nipplo durante l’avvitamento.
La conseguenza finale, alla fine del giro di tutti i nippli, sarà che questi
ultimi saranno tutti avvitati più o meno dello stesso numero di giri.
Attrezzi evoluti
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Regginipplo
Lui invece è l’unico utensile che potrebbe servire durante la costruzione
della ruota. Dico “potrebbe” non a caso, ma perché la costruzione di una
ruota, o fase di “raggiatura”, va affrontata a mano senza alcun attrezzo
necessario, non fosse per i cerchi ad alto profilo.
In questa tipologia di cerchi è impossibile andare a porre i nippli a
mano al loro posto in fondo al profilo del cerchio, dove troveranno il
foro per alloggiarsi e prendere il filetto del raggio, allora grazie al
regginipplo si può arrivare in fondo al profilo senza perdere per strada il
nipplo, avvitarlo di qualche giro sul raggio e staccare facilmente
l’utensile ritraendolo.
Attrezzi evoluti
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Righello per raggi
Ultimo ma non per importanza è questo particolare righello.
Come si comprende già da suo nome grazie a questo strumento di
misura potrete sia misurare la lunghezza di un singolo raggio con la
testa a 90 gradi, agganciandola negli appositi fori e confrontando l’arrivo
della punta filettata con la scala millimetrata del righello, sia misurare il
diametro delle sfere dei cuscinetti per un’eventuale sostituzione con
sfere dello stesso diametro.
Attrezzi evoluti
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Corsi di formazione“Specializzazione”
I corsi di formazione in specializzazione meccanica Bikeitalia permettono
di lavorare con competenza su:
● Ruote
● Freni a disco
● Sospensioni
Utilizzando materiale di alta qualità e sotto la supervisione di tecnici
esperti.
Cosa è compreso
Cavalletto e attrezzatura professionale - Materiale didattico (slide) -
Assicurazione infortuni - Attestato di partecipazione - Kit per costruzione
delle ruote (raggi, cerchio, nippli, mozzi, tensiometro, centraruote e
attrezzi) - Freni a disco Shimano, Magura, Sram, Campagnolo - Forcelle e
ammortizzatori Fox, Rockshox, Manitou, Suntour
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Parte 4
Attrezzatura d’officina
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Cavalletto reggibiciAttrezzatura d’officina
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Il cavalletto, o supporto per le manutenzioni, è un componente
fondante di ogni officina che si rispetti, da garage o professionale che
sia. Le scelte che si possono fare sono numerose, quindi non si possono
accampare scuse, esistono cavalletti più economici e altri meno,
cavalletti leggeri ed altri più pesanti, cavalletti comodi da aprire e
chiudere frequentemente e cavalletti che una volta posizionati non si
muovono più. Ce n’è per tutti i gusti.
Se la vostra esigenza è quella della comoda e sicura manutenzione base
della vostra bici o di quelle di tutta la famiglia non sarà necessario
spendere centinaia e centinaia di euro per un cavalletto professionale,
piuttosto un semplice treppiede, magari con la possibilità di chiusura
rapida per le varie esigenze di spazio che tra cantine e garage si
potrebbero avere.
Invece per un’officina professionale a tutto tondo bisognerà investire in
uno o più cavalletti più costosi. Averne più d’uno anche per un
professionista che lavora da solo può essere molto comodo per dei
lavori di emergenza da fare velocemente intanto che il cavalletto
principale è già occupato. Quindi è importante investire in un buon
supporto professionale, magari con la base in ghisa e una struttura molto
robusta, così da reggere serenamente anche le bici più pesanti che
potrebbero capitare sesso, come le e-bike.
Attrezzatura d’officina
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BancoAttrezzatura d’officina
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Il banco da lavoro segue le logiche del supporto per la bicicletta. Se non
avete grandi esigenze da professionisti potrete optare per un banco di
dimensioni modeste con pochi optional (senza cassetti, pannelli integrati,
luci ecc..), invece il banco Master di Unior è decisamente la scelta
migliore per un meccanico professionista. Potete scegliere se acquistarlo
con tanto di pre-allestimento, quindi avrete al suo interno molti moduli di
attrezzi già composti nei vari cassetti (la maggior parte degli utensili
analizzati durante tutto l’e-book), oppure di comprarlo vuoto così da
gestire voi personalmente, attrezzo dopo attrezzo, la creazione della
vostra officina.
Il vantaggio di un banco grande e molto resistente, oltre alla durata
negli anni, è la possibilità di avere spazio per ogni possibile esigenza
ad esempio uno spazio per tenere il centraruote professionale, uno
spazio per la morsa, molta superficie libera per lavori che richiedono
l’appoggio della ruota come la manutenzione dei mozzi o ancora la
manutenzione di qualche componente che prevede moltissime parti
magari piccole al suo interno, tipo le sospensioni.
Attrezzatura d’officina
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Morsa
La morsa da banco vi permetterà di fare tanti lavori di precisione come
può essere il taglio di un tubo della forcella, grazie all’ausilio del
guidalama, oppure le manutenzioni ai mozzi grazie all’adattatore
circolare da morsa inserito, o comunque di mantenere saldamente in
posizione qualsiasi cosa sulla quale vogliate fare dei lavori particolari di
precisione.
Le morse esistono di varie misure, potete investire un po’ di più del
previsto e acquistarne due, magari una molto piccola per ciò che non
richiede molta forza da applicare e una di stazza maggiore.
Attrezzatura d’officina
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CassettieraAttrezzatura d’officina
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Il bisogno di spazio è sempre all’ordine del giorno in un’officina, quello
che c’è non basta mai e quando si creano spazi nuovi la prima cosa che
succede è che si riempiono nel giro di pochi secondi, tornando alla
condizione precedente.
Essere organizzati e metodici, anche nel mantenere in ordine tutto quello
che mettiamo dentro i cassetti è fondamentale (kit di spurgo, olii, guanti,
ricambi vari, parti nuove e parti usate da recuperare prima o poi ecc...).
Infatti “l’ordine sta nella testa” è un’affermazione molto pericolosa.
L’ordine non sta in testa, sta nei cassetti, sul pannello degli attrezzi, nei
ripiani del carrello, insomma, l’ordine sta dappertutto tranne che in testa,
così che la testa possa essere più libera di pensare al resto.
Alcune soluzioni di banchi da officina di Unior offrono già molti spazi
all’interno di cassetti montati sotto al piano in legno o che gli fanno
addirittura da appoggio, così da rendere tutta la struttura molto più
stabile. Oppure altre soluzioni sono delle cassettiere esterne o facenti
parte di un comodissimo carrello da portarsi in giro per l’officina alla
bisogna.
Anche il carrello fa parte dell’arredamento che potrebbe risolvervi un
sacco di problemi. Esistono con dei semplici piani di appoggio o anche,
appena citati, con integrati dei cassetti.
Attrezzatura d’officina
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Pannelli e ganciAttrezzatura d’officina
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Per concludere finiamo di arredare in bellezza l’officina sfruttando i
pannelli a parete e i ganci di varie forme e lunghezze.
Non solo è molto bello vedere i propri strumenti di lavoro appesi in
ordine meticoloso su un pannello esterno ma è anche molto comodo
perché come capiterà anche a casa vostra, nella quale abitate da anni,
ogni tanto si sbaglia ad aprire il cassetto delle posate in cucina o quello
dei calzini in camera. La stessa cosa capita anche in officina.
Per cui se gli utensili sono appesi sono anche visibili, l’occhio si abituerà a
individuarli sempre più velocemente e sarà anche impossibile perdere
un attrezzo dato che l’occhio lo vorrà vedere sempre al suo posto una
volta che non è in azione.
Gli allestimenti possibili passano dalle scelte di quanti pannelli, e se si
vogliono con integrate le luci e le prese della corrente.
Attrezzatura d’officina
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Corsi di formazione“Masterclass in
meccanica ciclistica”
Il Masterclass in meccanica ciclistica Bikeitalia è pensato per coloro che
desiderano una formazione altamente specifica su tutta la meccanica di
bici, per gli appassionati e gli operatori che intendono migliorare
ulteriormente le proprie competenze di meccanica e manageriali, per chi
intende avviare o migliorare la gestione di un negozio o un’officina
ciclistica.
Il 33% di chi ha frequentato questo corso ha aperto la propria attività
entro sei mesi!
Il Masterclass in meccanica ciclistica è strutturato in 7 giornate di 8 ore
ciascuna (due weekend lunghi). Il corso è riservato a soli 7 partecipanti,
per massimizzare l’apprendimento e il supporto offerto a ciascun corsista
da parte del relatore. 6 giornate sono dedicate alla formazione completa
sulla meccanica ciclistica, dai materiali alle sospensioni, dai freni a disco
alle ruote, dalle regolazioni basilari a quelle più avanzate su tutti i
componenti della bici. Una giornata è dedicata all’incontro con alcuni
rappresentanti di marchi del settore per spiegare come diventare
rivenditori e scegliere i distributori. Inoltre verranno fornite nozioni su
come allestire un’officina, che prodotti utilizzare, che attrezzi e come
definire il lay-out della propria attività. Verrà poi analizzata nel dettaglio la
gestione dell’officina.
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Al termine della fase di formazione, con test finale, ogni corsista potrà
effettuare 3 giorni di esperienza pratica in officina, presso un negozio
partner, dove lavorerà come assistente meccanico qualificato.
Cosa è compreso
● 7 giornate di formazione in aula;
● Esperienza pratica presso l’officina Cicli Brianza di Seregno (MB);
● Incontri con i rappresentanti del settore per discutere di rivendita e
distribuzione;
● Materiale didattico in pdf in un unico volume (1000 pagine);
● Contatto con aziende per forniture a prezzi dedicati;
● Utilizzo di un cavalletto e di una postazione professionale con
banchi e a disposizione circa 500 attrezzi, prodotti e utensili;
● Assicurazioni infortuni;
● Assistenza tecnica via mail e Skype per 1 anno;
● Attestato di partecipazione alla fase di formazione;
● Attestato di partecipazione alla fase pratica in officina;
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L’autore
Esperto di meccanica ciclistica e di ebike, dal 2017 è il relatore di tutti i
corsi di meccanica Bikeitalia, dal base al Masterclass.
Ha tenuto più di 200 corsi in tutta Italia.
Ha partecipato alla revisione tecnica dei libri “La manutenzione della
bicicletta” e “L’arte della manutenzione della bici da corsa”, editi da
LSWR.
Alberto Carrara
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Chi è Bikeitalia
Bikeitalia.it (con un milione di visite/mese)
è il sito di ciclismo più letto in Italia.
Trattiamo ciclismo urbano, cicloturismo e
tecnica della bicicletta.
Il team di ricerca che fa capo all’attività di
formazione è composto da professionisti
qualificati nel campo della biomeccanica,
fisioterapia, scienze motorie, podologia,
nutrizione, meccanica, chinesiologia.
Realizziamo corsi di formazione sulla
biomeccanica del ciclismo di livello base,
avanzato, specialistico e privato.
Il nostro obiettivo è creare la nuova
generazione di professionisti della bicicletta.
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Il mondo degli attrezzi per la
manutenzione della bicicletta può
essere considerato una vera e
propria giungla, con differenti
standard e misure.
Questa guida vuole spiegare in
modo dettagliato uso e
destinazione dei più comuni e
importanti attrezzi per bici, in modo
da conoscere ciò di cui si ha
davvero bisogno e imparare a
usare correttamente gli attrezzi
“La conoscenza non diminuisce se condivisa”