GUIDA Breve al RECUPERO CREDITI DI LAVORO

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Il recupero dei crediti di lavoro – ed. 2017 __________________________________________________________________________________________________________________________________ www.avvocatogratis.com 1

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Non ti pagano lo stipendio? Qui puoi scaricare gratis la Guida al Recupero Crediti da lavoro con tutte le istruzioni su cosa fare, su come ottenere l'ammissione al gratuito patrocinio e con le 22 risposte alle domande che si fanno sempre all'avvocato.

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Il debitore non paga solo i creditori buoni,Il debitore non paga solo i creditori buoni,

Tu vuoi essere pagato o essere buono?Tu vuoi essere pagato o essere buono?

NON MI PAGANO LO STIPENDIO: CHE FARE?NON MI PAGANO LO STIPENDIO: CHE FARE?

Nel corso di questi venti anni ho rilevato che, quando i lavoratorivengono dall'avvocato dopo l'insolvenza del datore di lavoro, ci sitrova sempre a dover rispondere ad una ventina di domande.

Ciò consegue al fatto che la disciplina legale si incardina su alcunipassaggi fondamentali del codice civile e le perplessità ed i dubbi dicoloro che si trovano a dover fronteggiare un insoluto dipendono dapochi elementi costanti.

Per questa ragione, con il lavoro dello staff dello studio, ho raccoltole principali domande che vengono poste nel corso del colloquio conl'avvocato ed ho preparato una sintesi tecnica della procedura direcupero del credito da retribuzioni e delle sue possibili varianti.

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Riorganizzando le risposte ne è così venuta fuori una guida breve(una sorta di "istruzioni per l'uso") che vuole essere di aiuto a chi sideve approcciare al legale oltre che utile per consentire la gestionedella pratica nel modo più

• semplice,

• efficace,

• con minor rischi

• ed economico.

Per questo motivo la abbiamo messa a disposizione della nostraclientela e di tutti coloro che potrebbero aver bisogno di unostrumento operativo nella vita del lavoratore, per poi contattarci.

Usa quindi questo manuale come una roadmap per orientarti eporre in essere fin dall'inizio le scelte giuste evitando perdite ditempo ed errori che possono pregiudicare il buon esito della Tuavicenda.

Istruzioni per l'uso

Come avrai già intuito, poiché un'assistenza qualificata non puòessere sostituita dalla semplice lettura della mia guida, quest'ultimaTi servirà anche fare le scelte giuste e così decidere le Tue prioritàsenza sbagliare.

Infatti, leggendo questo ebook, ti renderai conto che tante cose chehai sentito dire non corrispondono alla realtà e che le scelte che haidi fronte hanno un carattere tecnico e sono molto distanti da quelloche si racconta fra non addetti ai lavori.

Ma ricorda sempre che, mentre la norma è una, i casi particolarisono infiniti: non si possono quindi generalizzare regole di condottapartendo da un unico caso concreto. Ogni singolo aspetto di questopuò far conseguire mille effetti diversi a seconda dei fatti che conesso interagiscono e concorrono.

I l recupero crediti rappresenta perciò un problema concreto chedeve essere affrontato che deve essere affrontato conprofessionalità ed attenzione.

Affidarsi ad uno studio legale (con avvocati del lavoro) può

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costituire la soluzione meno onerosa e più efficace, evitandol’incombenza di dover procedere prima ad un’inutile fase bonaria epoi, spesso, dopo il suo esito negativo ed aver perso del tempo,ricorrere comunque ad un legale per arrivare alla riscossionecoattiva del credito.

Ricorda poi che, nella fase giudiziale, l'assistenza di un legale puòessere richiesta anche con il “Patrocinio a spese dello Stato”, in tuttiquei casi i cui ricorrono i parametri reddituali e gli altri requisiti dilegge che sono spiegati nella “Guida breve al Gratuito Patrocinio”che puoi scaricare gratis in formato E- book (PDF) cliccando QUI.

Buona lettura!

Avv. Alberto A. Vigani

classe 1967, laurea in giurisprudenza ad indirizzo forense presso laUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Avvocato eConsulente del Lavoro.

Avvocato perchè ci crede, sostiene la primazia dei diritti dellapersona e una visione del diritto inteso quale strumento di garanziae di giustizia: ha scelto la professione forense perché sa che inrealtà la legge non è uguale per tutti, ma non vuole arrendersi.

Condivide e racconta sempre la massima di S. Agostino per cui loStato, senza il diritto, sarebbe solo una grossa banda di briganti.Da oltre 5 anni è iscritto agli elenchi degli avvocati abilitati alPatrocinio a Spese dello Stato dell'ordine degli Avvocati di Venezia,ha moderato le sezioni giuridiche della più grande communityitaliana di webmaster e, attualmente, cura anche la redazione dialcuni blog di informazione giuridica a fini divulgativi(www.avvocatogratis.com e www.amministratoridisostegno.com).Con l'associazione ART. 24 COST. ha pubblicato 16 Guide Breviin materia di diritto di difesa e gratuito patrocinio utili in tutti queimomenti che sono di maggior contatto fra cittadino e mondo dellaGiustizia. Le Guide Brevi sono tutte distribuite gratuitamente informato ebook (PDF) con oltre 200.000 download e sono scaricabilisia dal sito dell'Associazione ART. 24 COST. che dai principali portalidi sharing (lulu.com, slideshare.net, facebook.com, scribd.com,smashwords.com etc.).

Per saperne di più lo trovi su http://www.avvocati.venezia.it

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Questo manuale è distribuito sotto licenza Creative Commons 3.0.Niente usi commerciali, nessuna modifica: per il resto puoicondividerlo, pubblicarlo parzialmente, copiarlo, stamparlo edistribuirlo.

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IL RECUPERO DEI CREDITI DA LAVOROIL RECUPERO DEI CREDITI DA LAVORO

1. LA SITUAZIONE DEL1. LA SITUAZIONE DELLE AZIENDE OGGILE AZIENDE OGGI

Tutti parlano della crisi economica, ma la crisi se ne frega epeggiora senza fermarsi.

Ogni giorno che passa sempre più lavoratori vedono i lorodatori sentire l’affanno e ritardare i pagamenti di retribuzioni,tredicesime, quattordicesime e persino del TFR.

Anzi, gli insoluti nelle buste paga risultano in aumento proprio conl’approssimarsi dei periodi di vacanza, di sospensione o di cessazionedell'attività lavorativa: lo stop dell'operatività aziendale porta infattiallo stallo anche degli incassi e, mancando la liquidità, il collasso siavvicina.

Per chi ha un reddito da lavoro dipendente non si può perciòscherzare. La capacità di spesa di una famiglia è infatti limitata e nonsi può attendere mesi (di media da 1 a 9) prima di incassarecoattivamente i propri soldi come, del resto, non si hanno le risorseper avvalersi di avvocati, magari molto bravi ma costosi, perrecuperare subito il frutto del proprio lavoro.

2. IL GRATUITO PATROCINIO2. IL GRATUITO PATROCINIO

Questo è il motivo per cui è importante ricordare che il redditoimponibile limite per essere ammessi al gratuito patrocinio èstato aumentato lo scorso 12 agosto 2015 così arrivandoalla soglia di € 1 1 . 528 ,41 (l'importo viene aggiornato ogni dueanni dal Ministero di Giustizia a mezzo apposito decreto).

Bisogna però ricordare che, quando si convive con il coniuge o conaltri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditiconseguiti da ogni componente della famiglia, compreso l’istante.

Quindi, tutti coloro che hanno un reddito familiare complessivoinfer iore a € 11. 528 ,41, possono avvalersi dell’istituto delpatrocinio a spese dello stato anche per il recupero di quanto spettaper il lavoro prestato; ciò consente a ogni dipendente che ne hai requisiti di scegliersi un avvocato gratis che, senza spese,proponga per suo conto un decreto ingiuntivo contro il datoredi lavoro che non paga.

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3. QUANDO ATTIVARSI?3. QUANDO ATTIVARSI?

Come si può ben capire, quello che conta è l’esseretempestivi e non dormire sulle speranze di buona volontàaltrui perché:

• cosa succederà se il datore di lavoro non ce la farà e verrà travolto dalla crisi e dai debiti?

• Pagherà i crediti da lavoro prima dei debiti che garantisce personalmente con la propria casa?

• Come farà allora questo dipendente, che non è stato pagato perpiù retribuzioni mensili e che avanza anche il TFR e le altrecompetenze di fine rapporto?

La risposta, come accennato in introduzione, è solo una: il ritardonella tutela dei propri diritti può portare a gravi pregiudizi.

Bisogna quindi accettare il fatto che vale anche qui un principio benconosciuto: chi parte prima, meglio alloggia!!

4. PERCHE' NON ASPETTARE?4. PERCHE' NON ASPETTARE?

Sembra solo un detto popolare ma, purtroppo, è l’amara realtà:

solo i creditori più aggressivi verranno soddisfatti.

Questo accade perchè quando un’azienda collassa non c’è sufficientepatrimonio per accontentare tutti i creditori.

In tal frangente si deve perciò scegliere se vogliamo essere fra quelliche saranno pagati o se ci va bene lo stesso di restare fra quelli cheavranno la bocca asciutta.

Aspettare troppo può allora voler dire che l’azienda è passata dallostato di crisi al collasso e non c’è più altro da fare che proporreistanza di ammissione al passivo fallimentare per poi andare daqualche patronato a farsi compilare la domanda di erogazione per ilfondo di garanzia dell’INPS.

Il requisiti reddittuali per l’ammissione al beneficio del gratuitopatrocinio hanno purtroppo soglie molto basse (come accennato oggiè d i € 1 1.528,41 di reddito imponibile) e quindi può soventecapitare che il lavoratore, bisognoso di un avvocato per farsi pagarele retribuzioni insolute, non rientri nella soglia di ammissibilità.

Non si deve però disperare: ci sono altre soluzioni!

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5. ALTERNATIVE AL GRATUITO PATROCINIO5. ALTERNATIVE AL GRATUITO PATROCINIO

Dopo la riforma Bersani e la legge forense è stata consentitaall’avvocatura, e la cosa rileva in particolare per gli avvocati dellavoro, l ’appl icazione di formule di pagamento diversedall’applicazione del tariffario: si può così concordare con l’avvocatoformule alternative per recuperare il proprio credito, senzadover anticipare alcuna somma e rinviando all’incasso dellaretribuzione e del TFR il pagamento forfetario della parcella.

Lo svincolo dell’avvocato dal rispetto obbligatorio della tariffaprofessionale ha permesso di concordare con i clienti forme dipagamento in percentuale che prima mancavano così limitandol’accesso al diritto di difesa.

Oggi si può perciò pattuire il pagamento del legale solo all’esitodell'attività di recupero delle somme ed in ragione del quantum darecuperare, così evitando che l’esborso possa essere maggiore diquanto da incassare ed i rischi dell’incognito.

6. IL COMPENSO FORFETARIO6. IL COMPENSO FORFETARIO

In alternativa al Patto in percentuale che come hai vistoproporzionalizza il compenso del legale all'entità delle somme darecuperare, vi può anche essere la forfetizzazione dei costidell'avvocato.

In tal modo, se si ritiene che sia più utile non aderire al patto inpercentuale si può chiedere all'avvocato che dia anticipatamente unaquantificazione a forfait del suo costo per ogni fase processuale. Adesempio, si può concordare una somma fissa a favore dell'avvocatoper ottenere arrivare fino al pignoramento del debitore/datoreoppure fino alla sentenza di condanna.

Questa strada può essere percorsa quando non si sa ancora se sivuole arrivare fino in fondo e si vuole potersi fermare al termine diogni fase del recupero dei crediti da lavoro.

7. COME AVERE CERTEZZE7. COME AVERE CERTEZZE

Con queste soluzioni di patto percentuale, il recupero dei crediti daretribuzione e TFR, in sofferenza, avviene senza rischi e riducendo alminimo il costo per spese legali in quanto la parcella verrà

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liquidata soltanto in caso di buon esito della pratica ed inproporzione alla somma effettivamente recuperata seguendo loschema di attività per step qui sotto riportato, nel distinguo frarecupero giudiziale o recupero stragiudiziale del credito.

Si, perchè il patto in percentuale, ma pure il compenso forfetario,possono ben garantire risultati ancor più aggressivi edeconomicamente soddisfacenti perchè consente di proseguirecomunque nel recupero del credito da lavoro senza dover sostenerecosti aggiuntivi. Ogni valutazione su cosa fare e che investimentosostenere per i propri crediti può cos' essere anticipato prima di dareinizio al recupero crediti con una pianificazione certa e serena dicosti e attività.

8. QUALI SCELTE E QUALI TAPPE?8. QUALI SCELTE E QUALI TAPPE?

Vediamo qui sotto uno schematico riepilogo per fasi del recupero deipropri crediti da lavoro:

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9. COME INIZIARE?9. COME INIZIARE?

Nel corso del primo colloquio con l'avvocato, dopo una prima verificapresso le banche dati informative (CCIAA, Registro Protesti, RegistroBeni Immobiliari, PRA etc.), ciascun caso dovrà essere sottoposto adun attento screening preventivo circa la possibilità di un effettivorecupero delle somme dovute.

A questo punto, negli studi con avvocati abilitati ed iscritti negliappositi elenchi dell’Ordine degli Avvocati, si verificherà se ildipendente ha diritto al gratuito patrocinio anche per le causecivili o se può essere di suo interesse anche l’utilizzo distrumenti compensativi forfetari come il patto precentuale.

Per tutti coloro che non rispettano i requisiti reddituali minimi, o chenon hanno il tempo necessario all’ammissione al beneficio, in relazioneall’ammontare del credito per cui si intende agire, vi sono gli accennatialtri rimedi validamente profittevoli come il patto percentuale, daconcordare prima dell'inizio della procedura di recupero del credito.

10. QUALI ALTERNATIVE?10. QUALI ALTERNATIVE?

Di seguito, l’attività dell’avvocato prevede una velocissima fase direcupero stragiudiziale con una possibile, ma non indispensabile,intimazione di pagamento a mezzo lettera raccomandata.

In difetto di riscontro positivo alle diffide inviate, il legale del lavoroproseguirà alla fase giudiziale con il ricorso al Giudice del Lavoro e,successivamente, a quella dell’esecuzione forzata avanti il Giudicedell'Esecuzione.

11. DEVO RICORRERE AL TRIBUNALE?11. DEVO RICORRERE AL TRIBUNALE?

Si, il passaggio alla fase giudiziale comporta il rivolgersi al Tribunaledel Lavoro, ovvero alla sezione specializzata presente presso ogni sedeprincipale di Tribunale Circondariale. Il Tribunale competente è in lineadi massima quello del luogo ove si è svolto il rapporto di lavoro oquello del luogo ove ha sede il soggetto datoriale.

12. QUALE PROCEDURA?12. QUALE PROCEDURA?

Per i lavoratori l'accesso alla giustizia è facilitato dalla previsione daparte del legislatore della possibilità di ottenere un decreto ingiuntivosu cedolino (art. 633 c.p.c.).

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E' infatti previsto che chi vanta un credito fondato su provedocumentali (la busta paga è ritenuta tale) può usufruire di unaprocedura speciale che consente di ottenere in pochi giorni (da menodi una decina a poco più del doppio) l'emissione da parte del giudice diun ordine di ingiunzione nei confronti del datore di lavoro per ilpagamento immediato di un importo pari alle somme indicate in libropaga maggiorate di interessi e spese legali.

13. COS'E' IL DECRETO INGIUNTIVO SU CEDOLINO?13. COS'E' IL DECRETO INGIUNTIVO SU CEDOLINO?

L'emissione del decreto ingiuntivo (questo è il nome esatto delprovvedimento richiesto) non avviene in contraddittorio e la parteavversaria può dire la sua solo dopo la sua comunicazione (a mezzonotifica.)

Per ottenere il provvedimento del Giudice favorevole al dipendente ènecessario depositare un ricorso per decreto ingiuntivo con allegato ilcedolino paga non saldato.

Il ricorso deve essere sempre sottoscritto da un avvocato.

Come avrai capito è fondamentale avere a proprie mani le buste pagadi cui si chiede il pagamento: questo perché, altrimenti, il Giudice nonha la possibilità di verificare l'esistenza di una prova che attesti l'entitàdel credito per cui si procede.

14. COME RECUPERARE I CEDOLINI MANCANTI?14. COME RECUPERARE I CEDOLINI MANCANTI?

Sovente accade che il datore di lavoro non consegni tutte le bustepaga e, magari, ne ometta propria l'ultima che contiene anche ilcomputo del TFR e delle altre competenze di fine rapporto.

In tale caso non si deve però arrendersi: la stessa ingiunzione si puòanche richiedere per la consegna dei cedolini mancanti.

Il Giudice, verificata l'esistenza del rapporto di lavoro intercorso,emetterà decreto d'ingiunzione con l'ordine di consegnare quantoomesso nonché condannerà il datore anche a rifondere le spese legaliper tale attività. Per consentire la conferma del precedente rapportolavorativo basterà in tal caso allegare al ricorso la lettera diassunzione, le precedenti buste paga o ogni altro documento diprovenienza datoriale.

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15. LA COMUNICAZIONE DELL'INGIUNZIONE?15. LA COMUNICAZIONE DELL'INGIUNZIONE?

Dopo l'emissione del decreto ingiuntivo si dovrà provvedere alla suanotificazione al debitore: in generale, chi riceve un'ingiunzione dipagamento del tribunale ha 40 giorni dalla ricezione dell'atto notificatoper fare opposizione all'ordine del Giudice e dare così inizio ad unacausa ordinaria per l'accertamento dell'effettività del debito. Se ildebitore (datore di lavoro) non solleva opposizione, decorso il terminedi 40 giorni, il Giudice (su istanza dell'avvocato) dichiara il decretoingiuntivo definitivo e da qual momento si può avviare l'attività cheporterà al pignoramento dei beni del debitore con la richiesta diapposzione della formula esecutiva, ovvero dell'ordine agli ufficialigiudiziari ed alle cancellerie (in calce al decreto) di darvi esecuzione.

16. LA PROVVISORIA ESECUTORIETA' E IL PRECETTO16. LA PROVVISORIA ESECUTORIETA' E IL PRECETTO

Nei decreti ingiuntivi nascenti da crediti da lavoro si ha peròun'accelerazione del procedimento: dietro apposita istanzadell'avvocato, il decreto viene già emesso provvisoriamente esecutivofin da subito consentendo così l'avvio immediato di ogni attività inaggressione del patrimonio del soggetto moroso (art. 642 c.p.c.).

Assieme al decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo può esseregià notificato anche il precetto ovvero l'intimazione con cui si da quelloche può essere definito l'ultimo avviso prima di giungere alpignoramento dei suoi beni.

In via ordinaria, il precetto sottoscritto dall'avvocato deve dare untermine di 10 giorni al soggetto intimato (qui è il datore o ex datore dilavoro) per pagare l'importo che è ivi indicato e che è costituito daquanto non pagato in cedolino, gli interessi e le spese legali liquidatein decreto ingiuntivo oltre a quelle inerenti il precetto medesimo (art.480 c.p.c.).

Seppur si tratti di una prassi non diffusa, in ragione della natura delcredito e dell'urgenza del suo incasso, l'avvocato può chiedere alGiudice del lavoro che emette il decreto anche di esentarlodall'aspettare il termine di 10 giorni prima di passare al pignoramento.

Al verificarsi di tali condizioni, il pignoramento può essere chiesto nellostesso momento in cui si porta in notifica il decreto ingiuntivounitamente al precetto.

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17. L'AGGRESSIONE DEL PATRIMONIO DEL DEBITORE17. L'AGGRESSIONE DEL PATRIMONIO DEL DEBITORE

Il pignoramento è il primo atto di esecuzione e serve ad aggredire ilpatrimonio del soggetto debitore per soddisfarsi su di esso: ciò puòavvenire su beni mobili, beni immobili e su crediti presenti pressoterzi.

Si può perciò chiedere, sempre a mezzo del proprio avvocato, che ibeni del debitore siano venduti all'asta per soddisfarsi sul loro ricavatoo che i crediti del debitore verso getti terzi vengano messi adisposizione e pagati direttamente al lavoratore fino alla concorrenzadel suo credito.

18. IL PIGNORAMENTO DEI CREDITI18. IL PIGNORAMENTO DEI CREDITI

Quest'ultimo caso può essere molto più profittevole perché, senzacercare la messa di beni la cui vendita sarebbe di scarso realizzo, siaggrediscono i depositi in banca o i crediti verso i clienti dell'azienda.La loro realizzabilità è ottenibile in poche settimane e spesso si creauna pressione insostenibile verso il debitore che vede congelati i propriconti bancari o i più ampi rapporti con la propria clientela.

Si deve infatti ricordare che dopo il pignoramento si apre sempre unprocesso di esecuzione con un iter procedurale che, se da un latocondurrà alla liquidazione coattiva della parte di patrimonio datoreialeaggredito, dall'altro occuperà un periodo che può protrarsi anche peralcuni mesi.

Per questa ragione si deve sempre ricordare che il fattore tempo èessenziale e che chi comincia prima ha le migliori chances di otteneredei risultati positivi.

Tuttavia, molto spesso questo non basta: la crisi economica porta leaziende vicine al collasso, o persino oltre, ed è perciò necessarioadottare terapie d’urto per affrontare situazioni estreme.

19. COSA FARE SE NON SI TROVANO BENI?19. COSA FARE SE NON SI TROVANO BENI?

In carenza di risultato dell'attività esecutiva, ovvero in presenza dipignoramenti negativi, vi sarà la possibilità di proporre istanza difallimento.

Il lavoratore creditore ed il suo avvocato con il gratuito patrociniodevono perciò essere pronti anche a fronteggiare un’inerzia deldatore anche dopo l’ingiunzione del Giudice: in questo caso si deve

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avere la giusta determinazione per far consentire al proprio legale dipresentare anche l’eventuale istanza di fallimento nei confronti deldatore di lavoro (ancora attuale o già ex).

20. LA RICHIESTA DI FALLIMENTO20. LA RICHIESTA DI FALLIMENTO

Quando si arriva a questo punto, anche i debitori datoriali piùirriducibili mollano la presa e pagano tutto (interessi erivalutazione compresi).

• Il percorso complessivamente ora descritto non occupa più di 90/120 giorni.

Si deve tuttavia ricordare che, talvolta, la crisi ha portato molteimprese alla decozione ed al decreto ingiuntivo del dipendente puòseguire la dichiarazione di fallimento dell’ex datore di lavoro:tuttavia, questo non è necessariamente un danno.

21. IL FONDO DI GARANZIA DELL'INPS21. IL FONDO DI GARANZIA DELL'INPS

La richiesta di fallimento dell'ex datore di lavoro ha infatti sia lo scopodi indurre il pagamento quale extrema ratio di salvezzadell'imprenditore sia in ultima alternativa, il consentire dopo ilfallimento l'insinuazione al passivo fallimentare e l'erogazione dalFondo di Garanzia dell'INPS di un importo di almeno una parte delcredito maturato.

Presso l’INPS esiste infatti un Fondo di Garanzia che copre e paga leultime 3 mensilità ed il TFR dei lavoratori delle imprese fallitequalora queste siano state insolventi con il propri dipendenti: ilpresupposto per il pagamento da parte dell’ente previdenziale èappunto che sia prima stato dichiarato il fallimento e che illavoratore poi presenti apposita istanza di ammissione al passivofallimentare.

22. IL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO22. IL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO

Proprio avendo necessariamente presente la sequenza dei passaggisopra descritti, è importante sapere che tutte le attività processualidescritte possono essere assistite con il Patrocinio a Spese delloStato, ovvero che tutte le attività di assistenza legale possonoessere pagate direttamente dallo Stato in presenza dei requisitireddituali e soggettivi.

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Per tutte queste ragioni è essenziale che l’avvocato nominato con ilgratuito patrocinio si attivi da subito per far autorizzare dal proprioConsiglio dell’Ordine, competente per ammettere al beneficio, sia laproposizione del ricorso per decreto ingiuntivo (su cedolino) chel’eventuale e successiva istanza di fallimento.

Ecco uno schema riepilogativo:

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Per comune utilità riportiamo qui sotto un esempio di patto percentuale per il recupero integrale di retribuzioni e TFR:

CONFERIMENTO DI INCARICO PROFESSIONALE PERRECUPERO CREDITI DA LAVORO CON PATTO

PERCENTUALE SENZA ANTICIPI

Con la presente il sig. ……………………………………….., nato a ………. il…………, C.F. …………, residente in ………………, via …………………………,

in proprio / quale legale rappresentante di ……………………………, con sedein ……………………, P. IVA …………………………, come da visura CCIAA che siallega al presente, o quale rappresentante di ……………… (personafisica),

identificato dall’avv. Alberto Vigani a mezzo (documento) ……………..rilasciato da (autorità) ……………………… in data ….……….. di cui si allegacopia,

ricevuta l’informativa e prestato consenso al trattamento dei datipersonali ai sensi di legge,

CONFERISCE / CONFERMA

all’avv. ………………… l’incarico senza anticipi di assistenza,r a p p r e s e n t a n z a , c o n s u l e n z a e d i f e s a n e l l a v e r t e n z agiudiziale/stragiudiziale contro l’ex datore di lavoro …………..……, aventead oggetto per il recupero di crediti da lavoro (retribuzione – TFR –straordinari), ed avente valore ………………,

pattuisce

con il sottoscrivente professionista, che accetta, il compenso per leprestazioni professionali come segue:

• nella misura percentuale del …… % delle somme da recuperarese questo è raggiunto prima del giudizio (patto stragiudiziale),oltre agli accessori di legge.

• o nella misura percentuale del …… % delle somme da recuperarese questo è ottenuto nel corso del giudizio (patto giudiziale), salvo quanto liquidato in Decreto ingiuntivo o in Sentenza condistrazione a favore del procuratore e oltre gli accessori di legge.

• solo all’esito del procedimento ed in esclusivo caso di mancatorecupero dopo l’esecuzione, spese documentate (bolli,raccomandate, spese perizie, imposte – se dovute – e simili)

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complessivamente affrontate.

Il compenso come sopra pattuito viene ritenuto da entrambe le particongruo e soddisfacente per l’incarico professionale conferito nonchéfrutto di una comparazione equilibrata dei rispettivi interessi.

L’avvocato è autorizzato dal cliente a farsi versare direttamente dacontroparte le spese legali poste a carico di quest’ultima (e ciò neilimiti del compenso percentuale pattuito nel presente accordo) nonchèa trattenere in compensazione eventuali somme recuperate dallacontroparte sino a soddisfazione delle parcelle emesse per tuttal’attività compiuta ai sensi dell’art. 44 del codice deontologico forense.

In caso di recesso rimane l’obbligo di corrispondere al professionista lespese sostenute ed il compenso dovuto per l’attività già svoltaconformemente alle tariffe professionali di cui al DM 127/2004 ed alletabelle per le spese sub all. 2).

Allegati:

1. informativa privacy; 2. tabelle spese particolari di Studio; 3. copia documenti identificativi del cliente.

Venezia, ……………. 2017

Firma Cliente …………………………………..

Firma Avvocato Alberto Vigani.

All.1: Informativa ai sensi dell’art. 13 D. lgs. 196/2003 (CodicePrivacy) e D.lvo n.56/2004 (Normativa antiriciclaggio)

Gentile Cliente, ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003 (di seguito T.U.),ed in relazione ai dati personali di cui lo Studio Legale in epigrafeentrerà in possesso con l’affidamento della Sua pratica, La informiamodi quanto segue:

1.Finalità del trattamento dei dati. Il trattamento è finalizzatounicamente alla corretta e completa esecuzione dell’incaricoprofessionale ricevuto, sia in ambito professionale, sia in ambitogiudiziale che in ambito stragiudiziale.

2.Modalità del trattamento dei dati. a) Il trattamento è realizzato permezzo delle operazioni o complesso di operazioni indicate all’art. 4comma 1 lett. a) T.U.: raccolta, registrazione, organizzazione,conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione,estrazione, raff ronto, ut i l izzo, interconnessione, blocco,

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comunicazione, cancellazione e distruzione dei dati. b) Le operazionipossono essere svolte con o senza l’ausilio di strumenti elettronici ocomunque automatizzati. c) Il trattamento è svolto dal titolare e/odagli incaricati del trattamento.

3.Conferimento dei dati. Il conferimento dei dati personali comuni,sensibili e giudiziari è strettamente necessario ai fini dello svolgimentodelle attività di cui al punto 1.

4.Rifiuto di conferimento dei dati. L’eventuale rifiuto da partedell’interessato di conferire dati personali nel caso di cui al punto 3comporta l’impossibilità di adempiere alle attività di cui al punto 1.

5.Comunicazione dei dati. I dati personali possono venire aconoscenza degli incaricati del trattamento e possono esserecomunicati per le finalità di cui al punto 1 a collaboratori esterni,soggetti operanti nel settore giudiziario, alle controparti e relatividifensori, a collegi di arbitri e, in genere, a tutti quei soggetti pubblici eprivati cui la comunicazione sia necessaria per il corretto adempimentodelle finalità indicate nel punto 1.

6.Diffusione dei dati. I dati personali non sono soggetti a diffusione.

7.Trasferimento dei dati all’estero. I dati personali possono esseretrasferiti verso Paesi dell’Unione Europea e verso Paesi terzi rispettoall’Unione Europea nell’ambito delle finalità di cui al punto 1.

8.Diritti dell’interessato. L’art. 7 T.U. conferisce all’interessatol’esercizio di specifici diritti, tra cui quello di ottenere dal titolare laconferma dell’esistenza o meno dei propri dati personali e la loromessa a disposizione in forma intelligibile; l’interessato ha diritto diavere conoscenza dell’origine dei dati, della finalità e delle modalità deltrattamento, della logica applicata al trattamento, degli estremiidentificativi del titolare e dei soggetti i cui dati possono esserecomunicati; l’interessato ha inoltre diritto di ottenere l’aggiornamento,la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, latrasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati inviolazione della legge; il titolare ha il diritto di opporsi, per motivilegittimi, al trattamento dei dati.

9.Titolare del trattamento. Titolare del trattamento, è lo STUDIOLEGALE …………………… con sede in …………., via ……….., nelle personedegli avv………….

10. La presente informativa viene redatta e comunicata anche ai sensidella normativa vigente in materia di antiriciclaggio, essendo ilprofessionista sottoposto agli obblighi di identificazione, registrazione e

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segnalazione di cui al D.Lvo 56/2004.

Per ricevuta della suddetta comunicazione e per autorizzazione, anorma degli art. 23 e 26 T.U., al trattamento di tutti i miei/nostri datipersonali comuni, sensibili e giudiziari:

Venezia, …………… 2017

Firma cliente …………………………………

*** *** ***

All.2 Tabelle spese particolari di Studio

• Spesa lettera euro ..,00 • Trasferta (rimborso chilometrico) euro ….,00 • Fascicolazione euro ….,00

Altro …………

*** *** ***

All.3 Documenti identificativi

• carta identità –passaporto – altro • visura CCIAA, fonte del potere rappresentativo….

*

Con questa "guida breve" ognuno potrà avere in sue mani glielementi essenziali della disciplina del recupero crediti che, nellafase giudiziale dell'impugnativa può essere assistito anche con ilpatrocinio a spese dello Stato.

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Ricordate che, per non commettere errori che complichino lagestione della propria posizione, è bene rivolgersi sempre, e dasubito, al proprio avvocato senza perdere tempo.

Avv. Alberto A. Vigani

*

Per segnalare eventuali imprecisioni, refusi o suggerire deimiglioramenti, l'indirizzo a cui scrivere è [email protected]

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