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FORMATORE EIPASS TRASFERIMENTO DELLA CONOSCENZA guida alle procedure

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FORMATORE EIPASSTRASFERIMENTO DELLA CONOSCENZA

guida alle procedure

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2Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

Sommario

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Il formatore EIPASS3

Guida alle procedure

La prova di abilitazione

Tu sei un leader

Altre importanti accortezze

La formazione 3.0

La lezione sta per cominciare...are you ready?

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4Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

PRESUPPOSTI E FINALITÀSiamo felici di darti il benvenuto nel nostro team. Sei stato scelto per completare una squadra di professionisti qualificati e capaci di svolgere al meglio un compito oggi determinante: promuovere la Cultura digitale, intesa non come competenza tecnica nell’utilizzo del computer e di internet ma come strumento e chiave di lettura della variegata e molteplice realtà che ci circonda.

Saper utilizzare il computer ed Internet in maniera “corretta ed efficace” è il presupposto indispensabile per accedere a metodologie di apprendimento e a ruoli professionali moderni, efficaci e soddisfacenti. Lavoriamo per dare a tutti la possibilità di entrare in questo sistema virtuoso di crescita e maturazione, personale e professionale.

Il tuo compito è proprio questo: far comprendere, a tutti i tuoi discenti, a cosa serve l’informatica e quanto è importante avere un metro di giudizio ed una capacità di critica tale da saper scegliere, nel vastissimo mondo del Web e nella vita, ciò che è più in linea con le nostre esigenze e le nostre attitudini.

Questo Manuale contiene riferimenti, materiali di studio ed esemplificazioni utili per consolidare le basi teoriche e le pratiche indispensabili per progettare e gestire correttamente la formazione, sia individuale che residenziale. Approfondisci i temi proposti e diventa un professionista qualificato, per cogliere tutte le opportunità che questo settore, così strategico, riserva a chi lavora con passione ed emozione.

Il Manuale è strutturato in due parti:

la prima è dedicata al Formatore ed alle sue caratteristiche;

la seconda presenta temi e strumenti utili per organizzare percorsi formativi dedicati alle certificazioni EIPASS.

Si tratta di una raccolta di informazioni e spunti utili per utilizzare al meglio l’Aula Didattica 3.0 e gli strumenti di supporto alla formazione predisposti dal nostro Centro Studi. Considerata la vastità del tema, queste notizie non possono essere esaustive: non ti forniamo, quindi, indicazioni tassative ma ti invitiamo a entrare in un sistema di formazione continua in cui noi aggiorniamo programmi e contenuti, e tu ci metti il cuore…

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Guida alle procedure

L’emozione è fondamentale per la buona riuscita di attività didattiche. Se nella formazione si fa uso di emozioni, allora la formazione diventa più efficace, più coinvolgente, più vicina alla persona, più profonda e più significativa.

Le emozioni entrano in gioco, stimolano l’intenzionalità, la partecipazione, la voglia di imparare e sono la molla che determina la volontà di nuovi saperi. Diventano risorsa per la formazione se nominate, riconosciute e declinate: si trasformano allora in terreno di innesto del processo di cambiamento, di apprendimento, di crescita e di trasformazione. Entrano in gioco quando il Formatore coinvolge, valorizza, dimostra la sua carica, la sua dedizione, la sua voglia di trasmettere e di mettersi in gioco.

Le stimolano i metodi, le tecniche, le metodologie, le attività, gli oggetti, gli strumenti utilizzati e il modo di proporli e gestirli, anche nei tempi. E ancora, le stimolano i bisogni (di confronto, condivisione, trasmissione di idee, ascolto, considerazione, piacevolezza), il modo di essere, l’impegno, la voglia di nuovo e diverso da sé.

Le emozioni come strumento

sono in grado di focalizzare l’attenzione, di fissare contenuti ed esperienze, di facilitare interiorizzazione e memorizzazione,

agiscono nel profondo dell’intelligenza generando vero apprendimento, naturale, duraturo, e aumentano la voglia e la disponibilità ad apprendere,

facilitano il fare squadra e la creazione di un clima più confidenziale e collaborativo, generano coinvolgimento e desiderio di partecipazione attiva e trasparente.

Il ruolo e la preparazione del Formatore sono fondamentali per realizzare una didattica “emozionale”. Devi approfondire le tematiche relative alle metodologie attive basate sull’esperienza, ai metodi e alle tecniche da utilizzare per gestire sessioni formative ricche di stimoli e di sollecitazioni.

È su questo principi che definiamo la figura e l’attività del Formatore EIPASS.

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La prova di abilitazione1

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Il formatore EIPASS7

Guida alle procedure

Per diventare Formatore EIPASS devi superare una prova di abilitazione on-line , costituita da 2 moduli:

il modulo Metodologia e strumenti didattici verifica che tu abbia appreso le nozioni e le informazioni indicate in questo Manuale,

il modulo Cultura EIPASS verifica la conoscenza che hai dei programmi di certificazioni EIPASS, così come reperibili nella tua Area riservata e nella sezione Certificazioni del portale eipass.com.

Hai 30 minuti per risponde a 30 domande, per ciascun modulo. La prova si supera rispondendo esattamente ad almeno il 75% delle domande.

Puoi ripetere la prova 3 volte; successivamente, il tuo accesso sarà sospeso; per riattivarlo, dovrai scrive una mail a [email protected].

Potrai accedere nuovamente ad altri 3 tentativi dopo 5 giorni dalla richiesta: è il tempo che stimiamo necessario per approfondire gli argomenti d’esame.

La tua Area riservata su DIDASKOCome accennato, abbiamo preparato per te un’Area riservata.

Potrai accedervi utilizzando le credenziali che riceverai sulla tua casella di posta elettronica1. In un sistema semplice e intuitivo, troverai tutto ciò che ti serve per abilitarti ed operare attivamente.

L’Area riservata è infatti suddivisa in sezioni, tutte immediatamente raggiungibili dalla pagina iniziale (Dashboard), in cui sono già disponibili diverse utilità:

un grafico delle valutazioni che indica il gradimento ricevuto dagli utenti EIPASS che ti saranno assegnati, in fase di profilazione;

1. La tua candidatura è inviata automaticamente a CERTIPASS dall’Ei-Center che, al primo accesso (avvenuto tramite la username indicata sull’Ei-Badge e la password comunicata con il kit di attivazione), inserisce i tuoi dati ed il tuo curriculum nella sezione FORMATORI di DIDASKO. Il CTS ne analizza le caratteristiche e abilita alla prova.

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le Ultime comunicazioni che abbiamo inviato per mail o pubblicato su eipass.com;

la lista degli utenti che ti hanno scritto e a cui non hai ancora risposto. Gi utenti che ti sono assegnati, infatti, possono contattarti dalla loro Aula Didattica 3.0 tramite un servizio di messaggistica privata.

In My EIPASS, puoi modificare la password di accesso e tutti i tuoi dati anagrafici, in caso di cambio di residenza, indirizzo mail o telefono.

In Materiale Didattico, troverai documenti e manuali utili per entrare nel mondo EIPASS, ordinato per categorie (Documenti istituzionali, Ei-Book, Manuali, Riconoscimenti).

EIPASS Exam è la sezione tramite cui potrai lanciare le due prove di abilitazione. Dopo l’abilitazione, potrai visualizzare la sezione Ei-personal Trainer, in cui gestire le tue conversazioni private con gli utenti assegnati a te dall’Ei-Center.

Consegui certificazioni è la sezione tramite cui potrai testare le tue competenze informatiche, affrontando, tutti i percorsi di certificazione EIPASS.

In Servizi di segreteria potrai richiedere la ristampa del tuo attestato di abilitazione e la stampa dei percorsi di certificazione eventualmente completati con successo a consizioni economiche esclusive.

Tramite EIPASS4You potrai usufruire dei servizi offerti da partner importanti, a condizioni di particolare vantaggio.

ApprofondimentoEi-Personal Trainer

Troverai una lista di nomi; clicca sull’icona “lettera“ per contattare e/o rispodere ad un utente. Il Discente accede al servizio di messaggistica dalla sua Aula Didattica 3.0, dove visualizza la media dei tuoi tempi di risposta ed esprime una valutazione complessiva del tuo operato.Clicca sull’icona “lente” per accedere alla scheda personale di ogni utente e monitorare le attività svolta nell’Aula Didattica 3.0. Nello specifico, visualizzi:

n. totale di simulazioni sostenute per moduli, con indicazione del numero di test superati e non superati,data di iscrizione e di ultimo accesso,durata dell’ultimo accesso e tempo totale di utilizzo dell’Aula Didattica 3.0,n. di tentativi svolti per ogni modulo previsto dal percorso di certificazione EIPASS,percentuale media dei risultati ottenuti per singolo modulo, con l’indicazione (anche cromatica) della tendenza (positiva o negativa),risultato dell’ultimo test svolto, con l’indicazione (anche cromatica) della tendenza (positiva o negativa),argomenti da approfondire per ogni modulo,libretto d’esami, con l’indicazione dei moduli superati o non superati (con relativa percentuale) e della data di ogni sessione d’esame a cui l’Utente abbia partecipato.

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Guida alle procedure

Nella sezione Libretto digitale, troverai lo storico della tua prova di abilitazione che potrai stampare per tutti gli usi consentiti dalla legge.

Certificazioni EIPASS è la sezione informativa tramite cui accedere alle pagine del portale eipass.com dedicate alla presentazione dei percorsi, dei contenuti, delle finalità e dei destinatari delle certificazione EIPASS.

Comunicazioni EIPASS è l’archivio completo delle comunicazioni che CERTIPASS invia agli Esaminatori abilitati, per aggiornarli su questioni di interesse.

Promuoviamo le competenze specifiche di chi utilizza professionalmente gli strumenti digitali nell’ambito dell’apprendimento. Tramite la sezione IET (Innovative Educational Trainers), potrai conoscere contenuti e finalità del Registro Internazionale, consultare l’elenco degli iscritti e accedere al corso di formazione che permette di iscriversi.

Dopo esserti abilitato potrai accedere al corso di formazione IET a condizioni vantaggiose.

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Affinchè l’attività formativa raggiunga gli obiettivi programmati è necessario che il Formatore assuma il ruolo di leader del gruppo che si costituisce con gli Utenti che, da questo momento, diventano Discenti; è una posizione fondamentale perché consente di orientare i comportamenti e stabilire le regole utili per il buon andamento del percorso ma non è sempre semplice da gestire: per riuscire al meglio, devi combinare uno stile genuino e credibile nei rapporti che non faccia mai passare in secondo piano, però, le tue conoscenze teoriche e pratiche sugli argomenti trattati.

Le doti del Formatore

Spontaneità un buon Formatore è spontaneo, pronto a rispondere, naturale ed immediato.

Sarai in grado di lavorare bene solo se la tua reazione sarà pronta, intuitiva e credibile.

Fiducia il Formatore deve avere prima fiducia in sé, poi nel gruppo. La spontaneità non funziona senza fiducia in sé.

Avere fiducia in sé richiede coraggio e capacità di affrontare gli imprevisti.

Stile devi gestire i conflitti e comunicare la tua opinione in modo fermo e credibile.

CompetenzaCredibilitàMetodica

Capacità di divertirsiConoscenza degli obiettivi

Capacità di coinvolgerePassione

Voglia di migliorarsi

CreativitàOsservazioneSaper ascoltareCapacità di analisiPreparazioneDisponibilitàConsapevolezza dei propri limitiOnestà intellettuale

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Sei pronto per il training?Il successo di un corso dipende da un gran numero di variabili. In ogni caso, il miglior viatico per prepararsi al training è quello di porsi 5 specifiche domande: sono quelle che nei paesi anglosassoni vengono identificate come le 5 “W”. Vediamole di seguito:

WHY, Perché?

- Qual è il motivo del processo di formazione?

- Quali sono gli obiettivi dei partecipanti?

- Cosa dovrebbero saper fare o a pensare alla fine del corso?

WHAT, Cosa?

- Cosa si potrà fare con il tempo a disposizione?

- A quale livello intellettivo si pone l’insegnamento che si sta per erogare?

- Di quali supporti audio-visivi c’è bisogno?

WHO, Chi?

- È necessario analizzare il gruppo di training. Età, nazionalità, livello, abilità linguistiche, esperienze, aspettative, credenze… chi sono i partecipanti, quali sono le caratteristiche del gruppo?

- È omogeneo o sarà più conveniente creare sottogruppi affinchè si crei il necessario feeling?

WHEN, Quando?

- La tempistica del corso è adeguata per i tuoi impegni e per quelli dei Discenti?

- In quale periodo dell’anno, in quali giorni della settimana, in quali ore del giorno è meglio fare formazione?

WHERE, Dove?

Qual è l’ambiente ideale per fare formazione? devi valutare tutto, dalla migliore disposizione di banchi e sedie alla temperatura più adatta nell’aula.

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Il formatore EIPASS13

Guida alle procedure

Cose da fareRispondendo alle 5 domande precedenti, potrai pianificare l’attività formativa e avere gli elementi necessari per creare il gruppo e interagire con i Discenti in maniera sempre proattiva: ci sono delle cose che è importante fare fin da subito e per tutta la durata del training.

Conoscersi

Conformarsi

Coinvolgere

Portare casi ed esempi concreti

Appassionare la classe

Sdrammatizzare in caso di imbarazzo

Affrontare subito gli elementi di disturbo

Vediamo ogni punto.

Conoscersi

Conoscendo motivazioni e aspettative dei partecipanti al corso, puoi costruire e modulare il percorso formativo, in maniera che sia sempre coinvolgente ed efficace; devi ascoltarli e osservarli con attenzione, sia attraverso strumenti convenzionali, come le loro presentazioni, sia prestando la massima attenzione a tutte quelle comunicazioni non-verbali che si possono osservare durante lo svolgimento del corso (espressioni del viso, gestualità, abbigliamento).

Conformarsi

Devi evitare qualsiasi atteggiamento di chiusura nei confronti delle sollecitazioni provenienti dall’aula, siano esplicite o velate. Conformarsi vuole dire personalizzare costantemente sia la forma che il contenuto degli

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14Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

argomenti trattati, non dimenticando mai che il fine ultimo è quello dell’apprendimento da parte della classe.

La scelta del linguaggio, il materiale didattico, il livello di approfondimento degli argomenti e la stessa scelta degli argomenti devono dipendere ed essere costantemente regolati su quanto emerge dalla tua osservazione.

Coinvolgere

Per mantenere viva la partecipazione e l’attenzione della classe è necessario trasformare i partecipanti in elementi attivi del processo di apprendimento: devi stimolarli al massimo, fino al punto in cui diventino loro i protagonisti dell’esperienza formativa; tu sei “solo” un tramite dello scambio delle informazioni all’interno della classe.

Portare casi e esempi concreti

Facciamo un esempio: passare due ore a spiegare i sette livelli dello stack ISO/OSI produce come unico effetto quello di stancare l’aula, te compreso. Configurare il collegamento a Internet per un PC è, di contro, un modo per far capire, a grandi linee, il funzionamento del protocollo TCP/IP. In quest’altro modo si riesce anche a dare alla lezione un taglio più adatto alle esigenze di una classe di neofiti.

Appassionare l’uditorio: attirare l’attenzione con esperienze personali

Il momento prettamente didattico è solo l’ultimo passo del percorso formativo; non puoi limitare la tua attività alla sola trasmissione delle conoscenze specifiche. Il tuo compito è anche quello di creare un ambiente favorevole all’apprendimento. Per ottenere questo risultato è fondamentale che la classe ti percepisca come una figura carismatica, ricca di esperienze; ogni aneddoto contribuisce ad accrescere la curiosità della classe nei tuoi confronti e, di riflesso, nei confronti degli argomenti trattati.

Sdrammatizzare in caso d’imbarazzo

Possono succedere momenti di empasse o capita che si facciano degli errori; in casi del genere, una buona

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Guida alle procedure

battuta può far voltare velocemente pagina, evitando che l’errore diventi un caso “da discutere”; piuttosto che eccedere, in ogni caso, è preferibile fermarsi 10 secondi e ricominciare tranquillamente.

Affrontare subito gli elementi di disturbo

Quando si manifestano delle dinamiche negative, i membri del gruppo possono sentirsi non a loro agio e si aspettano che il leader risolva velocemente il problema.

Intervenire con forza spesso è inutile se non antiproducente. Introduciamo un approccio differente: agiamo sugli atteggiamenti, piuttosto che sui comportamenti dei membri del gruppo.

Di seguito si indicano una serie di situazioni difficili che possono presentarsi; si identificano quelli che sono gli errori che il Formatore tende a commettere e si danno suggerimenti per affrontare con l’approccio proposto ogni evento. Si tratta, chiaramente, di suggerimenti che vanno adattati al contesto.

1. Il partecipante che borbotta

L’errore tipico. II Formatore molto spesso cerca di controllare questo tipo di partecipanti dicendo “mi scusi sig. XY, possiamo ascoltare anche cosa hanno da dire agli altri partecipanti?”.

Il comportamento consigliato. Se un membro del gruppo parla troppo, tende a reprimere gli interventi degli altri partecipanti. Cercando di controllare la persona più attiva, si dà ad esso ancora più attenzione. Per questo motivo, è una buona scelta quella di motivare i membri più passivi ad intervenire, incoraggiandoli a partecipare in maniera più attiva. Si può coinvolgere il gruppo, non dando attenzione all’elemento di disturbo, chiedendo “cosa pensano gli altri?”, “sarebbe bello ascoltare anche l’opinione degli altri partecipanti!”.

2. Partecipazione minima da parte di chi sostiene di non essere interessato

L’errore tipico. Mentre si fa formazione, non si deve pensare che il silenzio sia manifestazione di approvazione.

Il comportamento consigliato. È opportuno, per esempio, chiedere “perché questo tema è importante e per chi?”, magari lavorando in piccoli gruppi. Così si stimola la riflessione, anche dei più scettici.

3. Discussioni su argomenti non inerenti all’oggetto del corso

L’errore tipico.Alcuni membri del gruppo vogliono discutere di argomenti totalmente differenti da quelli oggetto del training oppure vogliono tenere una “mini-conferenza personale” sul tema oggetto di discussione. In

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queste situazioni, si può pensare che la soluzione opportuna sia quella di cercare di coinvolgere anche gli altri partecipanti nella discussione. Invece, molto spesso, questo non funziona ed i partecipanti, subendo una sorta di frustrazione, perdono fiducia nel Formatore.

Il comportamento consigliato. È bene fare una pausa il prima possibile. Spesso si tende ad essere indisciplinati quando si è stanchi. Dopo una pausa saranno più concentrati e attenti. È però importante, una volte che il Formatore riprende, chiarire nuovamente l’oggetto del training.

4. Gruppo passivo

L’errore tipico. Il comportamento passivo del gruppo può demotivare il Formatore. Molto spesso, con l’intenzione di stimolare il gruppo, il Formatore fa delle domande (magari troppe domande) o inizia una presentazione teorica.

Il comportamento consigliato. È necessario incoraggiare il gruppo affinché assuma un atteggiamento più partecipativo. Se ciò non funziona, è bene cambiare metodologia, fare qualcosa di diverso, in modo che l’attenzione e l’interesse dei partecipanti possa essere stimolato (es.: attività in gruppi o utilizzo di strumenti didattici diversi, come, ad esempio, quelli disponibili nell’Aula Didattica 3.0).

5. Conflitto tra due partecipanti durante il training

L’errore tipico. Molto tempo viene spesso sprecato cercando di risolvere un conflitto tra due partecipanti. Può anche succedere che il Formatore sia solo testimone passivo di rivalità tra i membri del gruppo.

Il comportamento consigliato. Si può provare a rivolgersi agli altri partecipanti chiedendo “qualcun altro ha altre opinioni in merito (alla questione che ha generato il conflitto)?” oppure “ok, andiamo avanti e proviamo a vedere se ci sono altre importanti questioni che non abbiamo ancora trattato!”.

Come detto prima, anche in questo caso è bene non dare troppa attenzione ai partecipanti che creano il disturbo, bensì focalizzarsi sul resto del gruppo cercando di stimolare una sua partecipazione attiva.

6. Discenti che parlano sottovoce o scherzano troppo

L’errore tipico. Spesso un Formatore tenta di ignorare questi partecipanti, sperando che la smettano presto; solitamente la situazione peggiora. Inoltre, può succedere che il Formatore cerchi di disciplinare la persona che crea disturbo dandogli ancora più attenzione e ciò ha effetti negativi.

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Il formatore EIPASS17

Guida alle procedure

Il comportamento consigliato. Se possibile, si può usare l’umorismo per ricordare ai partecipanti sia le regole sia le buone maniere. Per esempio dicendo “come sapete, quelli che non possono sentire cosa si dice, pensano di essere il soggetto di ciò che viene detto”, o “non è bello parlare sottovoce mentre si è in gruppo, si disturba l’attenzione anche degli altri”. Se il problema non si risolve, è bene cercare di capirne le cause più profonde: i partecipanti si annoiano? C’è bisogno di una pausa? È il caso di lavorare in piccoli gruppi?

7. Ritardi

L’errore tipico. Il Formatore molto spesso perde del tempo per aspettare i ritardatari. Così facendo la scaletta della formazione slitta sempre di più. Se il tempo a disposizione è finito e il Formatore non pone l’accento su questo, il gruppo si sentirà legittimato a non stare nei tempi anche la volta successiva.

Il comportamento consigliato. È necessario iniziare le sessioni in orario. Se si aspettano i ritardatari, si incoraggiano gli altri ad esserlo. Non bisogna dare a chi è in ritardo la sensazione che ciò sia accettabile dal gruppo. Non si devono ripetere le istruzioni per coloro che arrivano in ritardo e si può addirittura decidere di non far loro prender parte all’esercizio del quale si sono persi le istruzioni. Se il trainer si rende conto che la formazione terminerà in ritardo rispetto al programma, è necessario che lo faccia presente ai partecipanti, che devono acconsentire. Per risolvere dei problemi che insorgono in seguito a ciò, si può ad esempio fare una pausa, in modo che i partecipanti possano fare delle telefonate urgenti. Ma ovviamente è sempre meglio evitare di sforare i tempi.

8. Un sapientone nel gruppo

L’errore tipico. Un sapientone nel gruppo può rappresentare una situazione molto difficile per il trainer. Per questo motivo spesso succede che il Formatore assuma posizioni di sfida nei suoi confronti. Il sapientone proverà a condurre il trainer in un dibattito aperto, poi si scuserà, e lo rifarà. Ciò può disturbare profondamente il Formatore, che continuerà a discutere rischiando di perdere l’attenzione e la fiducia del gruppo.

Il comportamento consigliato. Ancora una volta è importante evitare dibattiti aperti uno contro uno. Il Formatore non deve pensare che l’atteggiamento del sapientone sia contro di lui ma dovrebbe ammettere che il partecipante ha ragione; se è così e, comunque, vuole stimolare il gruppo intero al dibattito, può aprire la discussione chiedendo “c’è qualcuno che vuole dire qualcosa a proposito?”.

9. Si avvia un dibattito sul processo, sul Formatore, su altri aspetti non riguardanti il training, ma i contenuti

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18Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

L’errore tipico. In queste situazioni il Formatore spesso risponte stizzito, cercando, in sostanza, di zittire i partecipanti.

Il comportamento consigliato. Non si dovrebbero assumere posizioni di sfida nei confronti del gruppo. Si può chiedere ai partecipanti, ad esempio, “cosa pensate stia accadendo in questo momento?”, oppure “cosa fareste se foste voi il trainer?”. Lasciare che sia il gruppo stesso a risolvere il problema è una soluzione che molto spesso funziona.

10. Interruzioni continue e aggressive

L’errore tipico. Il Formatore tende a reagire a questa situazione in maniera irritata, cercando di disciplinare il soggetto che disturba. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che in queste situazioni il partecipante solitamente reagisce a sua volta, quindi la situazione non si risolve.

Il comportamento consigliato Questa situazione può essere un serio problema. È necessario che il Formatore sia molto chiaro, anche nei comportamenti non verbali, con i quali deve dimostrare che non vuole prestare attenzione al soggetto che disturba; può chiedere, ad esempio, “in cosa credi che la tua opinione sia diversa da quella degli altri partecipanti?”. Se anche questo non porta risultati, si può muovere dal posto in cui è e dire al partecipante “mi dispiace, non posso andare avanti così. Vorrei chiederti quali vantaggi credi di avere continuando a restare qui con questo atteggiamento?”.

Cose da non fareFarsi coinvolgere emotivamente

Perdere il controllo della situazione

Tenere lezioni tradizionalmente frontali

Utilizzare strumenti didattici non adeguati

Schierarsi su argomenti estranei alla didattica

Non parlare e stare in silenzio a lungo

Avere preferenze e fare distinzioni tra i partecipanti

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Il formatore EIPASS19

Guida alle procedure

Farsi coinvolgere emotivamente

L’azione del Formatore deve essere improntata alla massima sensibilità, ma egli è responsabile anche per il raggiungimento degli obiettivi del corso. Questo gli impone, a volte, di dover prendere decisioni che possono riuscire sgradite ai suoi allievi; sarà in grado di prenderle solo se ha mantenuto un sufficiente grado di distacco.

Perdere il controllo della situazione

La posizione del Formatore in una classe è difficile: da un lato per essere efficaci bisogna riuscire a stabilire un legame empatico con i propri allievi. Dall’altro è fondamentale riuscire a gestire qualunque situazione si presenti in maniera razionale, restando in qualche modo estraneo alle dinamiche che si creano all’interno della classe.

Anche in questo caso non si può dare una ricetta sicura, ma ogni frangente deve essere risolto tenendo conto delle esigenze contingenti, con sensibilità e con l’esperienza.

Ci potranno essere casi in cui sarà necessaria una sfuriata, ma anche in queste situazioni è indispensabile mantenere la calma, perché il Formatore non può pensare di mantenere il controllo della classe se non mantiene il controllo di sé.

Tenere lezioni tradizionalmente frontali

Le vecchie teorie didattiche erano basate sulla lezione frontale, nella quale un docente eroga le conoscenze, e il suo uditorio è relegato ad un ruolo puramente passivo. La lezione frontale tradizionale rimane uno strumento insostituibile in caso di conoscenze molto specifiche e di un uditorio particolarmente interessato all’argomento.

L’alfabetizzazione informatica mal si presta a lezioni teoriche e l’Aula Didattica 3.0 fornisce tutti gli strumenti necessari per tenere sessioni condivise, coinvolgenti e partecipative.

Utilizzare strumenti didattici non adeguati

Presentare 64 slides sulle implementazioni della crittografia con Java ad una classe composta in massima parte da studenti delle scuole superiori è la via certa per il fallimento.

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20Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

Allo stesso modo cercare, di spiegare un argomento davanti ad un gruppo di allievi utilizzando un’aula dotata di computer accesi e magari connessi in rete vuol dire perdere la loro attenzione in un batter d’occhio.

Un Formatore attento deve sempre cercare di sintonizzare lo stile delle sue lezioni sull’uditorio che gli sta davanti.

Considerati i due punti precedenti, CERTIPASS ha elaborato e mette a tua disposizione strumenti didattici modulabili, multimediali, veloci, adattabili, inclusivi e sempre a disposizione anche dei discenti. Approfondiremo il tema nella terza sezione.

Schierarsi su argomenti estranei alla didattica

È opportuno che il Formatore prevenga discussioni che possano portare ad assumere posizioni sterilmente polemiche ed estranee agli argomenti trattati nel corso.

Ad esempio, si dovrebbe evitare di prendere posizione su temi politici, razziali e/o religiosi. Diversamente è facile che il Formatore perda credibilità nei confronti dei discenti.

Non parlare e stare in silenzio a lungo

Un silenzio prolungato può facilmente essere interpretato come incertezza, confusione o, peggio ancora, carenza di mezzi espositivi. In casi del genere bisogna stimolare la discussione per fare sì che gli interventi degli allievi permettano di superare l’empasse.

Avere preferenze e fare distinzioni tra i partecipanti

È normale che in un gruppo di persone alcune possano risultare più simpatiche di altre, ma un Formatore deve assolutamente mantenere un atteggiamento imparziale nei confronti di tutti i suoi allievi. Questo comporta che non solo egli non deve lasciar trasparire le sue simpatie, ma deve anche agire attivamente per evitare che

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qualcuno dei suoi allievi possa essere emarginato dagli altri.

Come organizzare l’Aula

Per l’erogazione della didatitca frontale, è importante creare un ambiente di apprendimento confortevole e funzionale.

Ti proponiamo una serie di varianti, indicandoti, per ognuna, pregi e difetti. Lasciamo a te l’onere di scegliere, di volta in volta, quella più appropriata all’utenza e alla logistica del Centro.

In sintesi, un ambiente di apprendimento ideale deve avere:

• un buon equipaggiamento audio/visivo,

• una sistemazione dei banchi appropriata (ossia delle sedie comode e una buona superficie per scrivere per ogni partecipante),

• una temperatura controllata (24° c.a.),

• la ventilazione controllata con aria condizionata o finestre,

• buona insonorizzazione,

• illuminazione possibilmente naturale (almeno 500 lux),

• almeno 2 metri quadri per partecipante,

• una buona fornitura di caffè e di cibi leggeri per le pause!

Nelle immagini che seguono sono inseriti tutti i possibili strumenti didattici normalmente utilizzati in Centri formativi ben equipaggiati; non si richiede la presenza di ciascuno di loro ma si sottolinea che, per l’effettivo utilizzo delle risorse messe a disposizione da CERTIPASS è necessario che ci sia almeno un proiettore o uno schermo collegato ad un pc.

Per la migliore comprensione delle immagini che seguono, nota bene la legenda:

LS = Lavagna scorrevole

LIM = Lavagna interattiva multimediale

TV = Televisore

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22Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

1. A forma di “U”

Pregi

soluzione pratica ed efficace,

il Formatore può muoversi nella “U”,

buona visibilità per tutti i partecipanti,

non percepita come minacciosa.

Difetti

formale, richiede di rompere il ghiaccio,

il proiettore potrebbe coprire qualcuno,

I partecipanti di dietro possono risultare lontani dalla lavagna e veder male.

2. A forma di “V”

Pregi:

modello migliore per visibilità,

ottimo contatto Formatore-partecipanti,

meno formale e intimidatorio della “U”.

Difetti:

Necessita di spazio: va bene solo per piccoli gruppi

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3. A lisca di pesce

Pregi

c’è spazio effettivo per molte persone,

tutti i partecipanti hanno una buona angolazione per guardare lo schermo, le lavagne etc.,

il Formatore può camminare attraverso la “spina”.

Difetti

molti partecipanti sono coperti da altri,

reminiscenze della scuola,

incoraggia la formazione di gruppi disfunzionali,

alcuni si trovano lontani dalle lavagne,

contatto Formatore-partecipanti relativamente povero

4. “Bistrot”

Pregi:

ideale nel “teambuilding”,

informale: incoraggia la partecipazione e l’identificazione tra i partecipanti,

originale: incoraggia l’apertura mentale,

il Formatore può circolare attraverso i banchi.

Difetti:

alcuni possono vedere male o avere un angolo di visuale scomodo,

può portare qualcuno a distrarsi e a tenere delle conversazioni marginali o a creare gruppi separati dall’aula.

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24Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

5. Cerchio

Pregi

ideale per le sessioni di training,

incoraggia al massimo la partecipazione,

eccellente contatto trainer-partecipanti,

riduce al minimo le conversazioni marginali.

Difetti

alcuni hanno un angolo di visuale scomodo,

i partecipanti possono sentirsi troppo esposti.

6. Teatro

Pregi:

se la stanza è ben disegnata, il livello di acustica e di visibilità è eccellente,

sfrutta lo spazio in modo ottimale.

Difetti:

scarso contatto Formatore-partecipanti,

difficile da realizzare se la stanza non è già predisposta in modo permanente,

le file posteriori devono essere rialzate,

ricorda troppo l’università.

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26Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

Altre importanti accortezze3

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tonoparla a voce alta, più del solito, per spingere la tua voce fino all’ultima fila, ripetizioneripeti le frasi-chiave, cambiando ogni volta l’intonazione, articolazionenon biascicare le parole; fai attenzione ai tic verbali (per esempio: “ok”, “cioè”, “tipo”, etc., bisogna lavorarci su per eliminarli),

intonazionevaria il tono e il timbro; all’occorrenza puoi essere severo o drammatico, trionfante o confidenziale,

naturalezzaevita le parole sofisticate; meglio usare parole semplici che fare gaffe o prendere papere,

rapiditàusa la velocità delle parole per gestire l’uditorio; l’alta velocità serve a eccitare e stimolare, la bassa velocità serva a enfatizzare, affascinare e colpire la platea.

Oltre alla voce, ci sono altri modi di comunicare e spesso risultano più importanti nella comprensione del messaggio da parte degli ascoltatori. Quando si trasmette un messaggio verbale, la comprensione e il giudizio degli ascoltatori si basa per il

7% sulle parole (sono solo simboli che gli ascoltatori interpretano a modo loro), 38% sul linguaggio non-verbale (il modo in cui le cose vengono dette - l’accento, il tono, l’inflessione),55% sulle espressioni facciali (ciò che più influenza la comprensione del messaggio è ciò che sembra l’oratore).

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28Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

Scorri con lo sguardo sui partecipanti, rimanendo 2-3 secondi su ognuno (a meno che tu non stia dialogando proprio con uno).

Questo darà a tutti la sensazione che tu stia parlando personalmente a Lei/Lui e ti garantirà la tua attenzione, così come succede al faro che tiene svegli i naviganti con il suo ruotare regolare.

Soprattutto, evita di guardare solo poche persone (o addirittura una soltanto, cosa che capita sovente) e/o di fissare un punto imprecisato della stanza.

non cercare sicurezza tenendo in mano penne, occhiali o i puntatori luminosi,

non tenere spiccioli in tasca e non fumare,

evita posture “chiuse” o in cui il corpo è in tensione,

non avere paura di camminare, di poggiarti al muro o di sedersi sulla scrivania (fai solo attenzione ai mobili mentre giri per la stanza!),

controlla i capelli, la giacca, i pantaloni e le scarpe prima di alzarsi in piedi.

Anche nel vestire si possono avere alcune accortezze: per esempio è preferibile evitare il bianco e nero o altre combinazioni di colori molto contrastanti; piuttosto, è meglio optate per qualcosa di monotono: così sarai sicuro che i vestiti non distoglieranno l’attenzione da ciò che si sta dicendo.

Una sintesi esplicativa Sei pronto al training, inizia il tuo corso! Ecco i passaggi più importanti.

Step 1Bang! Comincia sempre lanciando un’esca, un richiamo per catturare l’attenzione.

Gap, stabilisci il divario tra le abilità e le conoscenze presenti dei partecipanti e quelle che dovranno acquisire durante il corso.

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Guida alle procedure

Comprensione, controlla che i partecipanti comprendano l’esistenza e l’entità di tale gap.

Bisogno, è necessario far percepire ai partecipanti che colmare il divario è fondamentale per raggiungere i risultati che ciascuno si è posto e per cui sta intraprendendo questo percorso.

Richiesta, fai domande per conoscere i bisogni individuali dei partecipanti (incoraggiali con cicli gap/bisogno più piccoli).

Cartina, traccia i contorni del corso, i risultati stressanti che bisogna raggiungere (durante e dopo il corso) per colmare il divario.

Step 2Spiegare, illustra i contenuti del corso in segmenti brevi, per rendere più facile la comprensione e l’assimilazione di nozioni che, per molti dei partecipanti, è possibile che siano completamente nuove.

Esercitare, dai la possibilità di esercitare le nuove abilità e conoscenze, e di ricevere dei feedback su ciò che hanno compreso.

Correggere, evidenzia i buoni risultati ma sottolinea con fermezza quelli negativi.

Step 3Ricapitolare, rivedi assieme ai partecipanti tutti i punti importanti alla fine di ogni modulo (o all’inizio del successivo).

Rinfrescare, concorda con i partecipanti dei momenti per ripassare ciò che avete imparato.

Bang! Prima di ogni esame, è importante caricare i partecipanti e spronarli a dare il meglio di sé, mostrando piena disponibilità per eventuali approfondimenti o successive riprese, in caso di esito negativo della prova.

L’Aula Didattica 3.0 è lo strumento ideale per programmare e strutturare un percorso formativo su misura per i Candidati all’esame EIPASS.

Prima di parlarne direttamente, ti ricordiamo che, sia nella fase di preparazione che in quella di erogazione dei percorsi formativi, devi attenerti ai contenuti dei programmi analitici d’esame EIPASS e, di conseguenza, alle nozioni esposte negli Ei-Book; e su questi contenuti che saranno testate le competence dei partecipanti al corso.

Tieniti aggirnato: segui il portale eipass.com e tutte le comunicazioni predisposte da CERTIPASS.

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30Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

La Formazione 3.04

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Guida alle procedure

Dopo aver visto i diversi passaggi di un percorso formativo standard, vediamo come puoi organizzare e tenere un corso specifico per la preparazione dei Candidati alla prova d’esame EIPASS.

Devi fare diretto riferimento al Programma analitico d’esame disponibile in ognuna delle pagine dedicate alle certificazioni sul portale eipass.com.

Devi utilizzare l’Aula Didattica 3.0 e tutti gli strumenti didattici ivi previsti, modulandoli a seconda delle necessità e dei casi. Vediamo questi strumenti.

L’Aula Didattica 3.0È un servizio online di supporto alla formazione, in cui tutti gli utenti EIPASS possono usufruire liberamente dei diversi servizi previsti.

Utilizzali durante le sessioni formative, per rendere più efficace, coinvolgente e variegata la tua azione formativa.

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32Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

Gli Ei-Book

Nella sezione Materiale didattico è possibile scaricare liberamente gli Ei-Book che contengono tutte le nozioni utili per superare le prove d’esame; ogni modulo ha il proprio Ei-Book, impaginato in modo che scrittura ed immagini, appositamente alternate, non stanchino il lettore.

Il simulatore

Nella sezione Esercitazioni, il Candidato testa le competenze acquisite con l’ausilio di simulazioni che riproducono l’ambiente d’esame, sempre accessibili ed utilizzabili senza alcun limite. Per supportare al meglio la finalità formativa dello strumento, è attivo un sistema di monitoraggio che indica, istantaneamente,

le domande a cui il Candidato ha risposto erroneamente,

gli argomenti che deve andare ad approfondire per migliorare la sua performance.

Come vedremo subito, sono questi gli strumenti che devi utilizzare per organizzare sia lo studio individuale del Cadidato che quello frontale, collettivo e condiviso in aula. Come detto, potrai monitorare le attività svolte nell’Aula Didattica 3.0 da ciascun Condidato e rimane in contatto con tutti, tramite il servzio di messaggistica dedicato.

Servizi di Segreteria DATACERT

Abbiamo attivato un servizio di Segreteria tramite cui gli Utenti possono richiedere l’immediata spedizione dei seguenti documenti, direttamente presso il recapito indicato nell’apposito format online, a disposizione nella rispettiva Area privata:

Attestato certificazione in 3 giorni (lavorativi);

Attestato certificazione in 30 giorni;

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Il formatore EIPASS33

Guida alle procedure

Attestato di frequenza del corso (dove previsto);

Modifica dati (questa funzione include anche la spedizione dell’attestato della certificazione presso il domicilio dell’utente entro 7 giorni lavorativi a partire dalla data di superamento dell’esame);

Ristampa attestato Utente;

Duplicato Ei-Card.

L’attestato EIPASS

Entro 90 giorni9 dal completamento del percorso d’esame, l’Ei-Center riceve l’Attestato in formato cartaceo10, tramite corriere espresso.

L’Attestato contiene:

i dati ed il numero di Ei-Card del Candidato;

la lista dei moduli previsti per la certificazione acquisita;

la data in cui è stato sostenuto l’ultimo modulo d’esame;

il numero univoco di riconoscimento.

Ricevuto l’Attestato, l’Ei-Center ne diviene responsabile e ne cura la consegna al Candidato.

9. Tale termine potrà essere posticipato fino a quando gli attestati da spedire non siano almeno 10.10. Se l’Ei-Center è un affiliato, entro tale termine l’attestato viene spedito al Master di riferimento.

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La lezione sta per cominciare...

Are you ready?5

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Il formatore EIPASS35

Guida alle procedure

Devi arrivare nel centro almeno mezz’ora prima dell’inizio della lezione, per preparare i materiali e la disposizione nella stanza. Impiega 5 minuti per prepararti sia fisicamente che mentalmente e:

recupera le forze,

rilassati,

concentrati sulla respirazione e sulla postura,

visualizza il gruppo di partecipanti,

cerca di immedesimarsi nelle loro sensazioni e poniti questa domanda: “Qual è il modo migliore per aiutare queste persone a raggiungere gli obiettivi del programma?”.

Attenzione al fisico:

è necessario gestire con coscienza il livello di energia, evitando di mangiare e/o bere troppo o dormire poco in prossimità della lezione,

è auspicabile tenersi in forma, facendo un’attività sportiva costante.

È importante che l’ambiente di apprendimento permetta a te di “cambiare ritmo” e ai partecipanti di circolare liberamente (per sgranchirsi un po’ le gambe durante le pause).

Gli strumenti devono essere organizzati ed utilizzati con la prioritaria finalità di evitare lo “spegnimento automatico” del cervello di chi ascolta.

Un recente esperimento ha mostrato che in media le persone possono pensare 800 Parole al Minuto (PaM); un Formatore, in media, può pronunciare solo 120 PaM. È quindi necessario dare ai partecipanti qualcosa di interessante a cui pensare o da fare per tenere occupate le restanti 680!

Il cervello effettua una sorta di “spegnimento automatico” dopo soli dieci minuti se non gli si fornisce qualche stimolo; per questo è indispensabile variare i supporti e lanciare messaggi attraverso più canali.

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36Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

Devi pianificare la lezione in modo che nuovi supporti audio-visivi e nuovi argomenti si alternino a intervalli regolari di dieci minuti c.a.

Quando ti rendi conto che l’attenzione è nella fase discendente,

proponi discussioni, anche in piccoli gruppi di lavoro,

fai brevi pause che rilassano e rigenerano i partecipanti,

cambia il ritmo del seminario, anche controllando voce e postura.

Cominciamo rompendo il ghiaccio! Il Formatore comincia sempre il corso con qualcosa che rompe il ghiaccio o con un’attività molto coinvolgente. Questo perché, quando i partecipanti arrivano in aula, di solito, sono disorientati e, comunque, attenti più all’ambiente e ai colleghi che concentrati e pronti.

Un’attività coinvolgente li renderà invece partecipi e se è efficace,

aiuterà i partecipanti a relazionarsi agli altri membri del gruppo,

diventerà un ponte, introducendo al meglio il corso che sta per cominciare,

sposterà i riflettori sui partecipanti (che sono le persone più importanti nella stanza), togliendo dal centro dell’attenzione il Formatore che, così, potrà rilassarsi e alleggerire le pressione sotto cui necessariamente si trova.

L’attività per rompere il ghiaccio deve essere

collaudata,

divertente,

collegata ai contenuti del corso;

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Il formatore EIPASS37

Guida alle procedure

unica, nel senso che i partecipanti non devono averla già vista,

vivace e ottimistica, ossia non deve preoccuparli troppo,

semplice, sia da spiegare che da organizzare,

breve.

Per rompere il ghiaccio, accedi alla simulazione in Aula Didattica 3.0 e, utilizzando un proiettore, un monitor o un TV, avvia e condividi con tutti i partecipanti 10/15 domande; non interrogare nessuno; lascia la possibilità di rispodere a tutti, aprendo una piccola discussione ogni volta.

Se nessuno dei partecipanti ha visto prima l’Aula Didattica 3.0, l’esperienza sarà sicuramente interessante e divertente.

Mettici sempre il massimo entusiasmo; se il corso non entusiasma te, come puoi aspettarti che coinvolga i partecipanti!? Usa i tuoi occhi e le tue sopracciglia per comunicare la tua energia, metti sempre un po’ di brio nella voce e combatti la noia delle sessioni più ripetitive, raccontando nuovi aneddoti, facendo molti esempi o, nel prosieguo, cambiando la struttura della lezione.

Punto centrale della prima lezione è la condivisione delle finalità e del programma calendariale del corso; è importante che il Formatore sia già nelle condizioni di indicare puntualmente

le diverse fasi in cui è articolato l’intero percorso formativo,

gli strumenti didattici che si impiegheranno,

le date previste per la verifica delle competenze acquisite.

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38Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

Entriamo nel vivo

Gli strumenti a disposizione nell’Aula Didattica 3.0 consentono di organizzare il corso in modalità Blended.

La definizione Blended learning o apprendimento misto o apprendimento ibrido si riferisce ad una modalità mista di formazione, caratterizzata dal combinarsi di diversi ambienti d’apprendimento.

Si combina il metodo tradizionale frontale in aula con attività mediata dal computer o da altri strumenti tecnologici (ad esempio e-learning, uso di DVD, ecc.) e/o da sistemi mobili (come smartphone e tablet). Questa modalità consente un approccio più integrato tra Formatori e Discenti.

Attraverso un approccio Blended learning, la tecnologia non è più solo un supporto logistico ma diventa uno strumento formativo.

Considera, ad esempio, un programma di incontro tradizionale in classe: un corso che normalmente si svolge lunedì-mercoledì-venerdì, dalla ore 9.30 alle ore 13.00. Applicando l’approccio Blended learning, il corso si può modificare in modo da incontrarsi una volta alla settimana per verificare l’attività svolta dai partecipanti online: attività che, senza gli appropriati strumenti informatici, si sarebbero dovute affrontare necessariamente in aula, quindi, possono essere erogate tramite l’accesso a specifiche risorse online (e-learning object).

Devi presentare il percorso formativo, accennando

al tipo e alla qualità della metodologia impiegata,

agli strumenti didattici disponibili,

all’importanza di svolgere autonomamente il lavoro assegnato a casa.

Successivamente, introduce i contenuti, le finalità e gli obiettivi formativi previsti dal primo modulo del percorso di certificazione EIPASS 7 Moduli; vediamo come procedere (per i moduli successivi, si dovrà seguire lo stesso iter).

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Il formatore EIPASS39

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Fai sempre riferimento al Programma analitico d’esame: è il primo documento che i partecipanti devono conoscere, consultare e comprendere; sarebbe opportuno fornire ad ognuno di loro una copia stampata; diversamente, utilizzando una TV o una Lavagna Interattiva Multimediale, si può condividere il documento online sul sito eipass.com.

Condividi le finalità ed i contenuti del primo modulo: “Vediamo cosa dovete saper fare per superare con successo il primo modulo della certificazione EIPASS 7 Moduli: Il candidato certificato sa descrivere i concetti di “software” e “hardware”, conosce le logiche che sovrintendono al funzionamento di un computer, alla gestione/organizzazione dei file e delle cartelle, all’installazione di driver e all’uso di utility di sistema...”

Come utilizzare l’Ei-Book

A questo punto, presenta l’Ei-Book: l’Ei-Center potrebbe decidere di stampare e rilegare delle copie da destinate ai partecipanti, per offrire loro un servizio suppletivo; diversamente, si deve condividerlo in video.

Gli argomenti dell’Ei-Book relativo al primo Modulo sono in tutto 5.

• Concetti e definizioni,

• Organizzare dati e informazioni,

• Internet e le Reti,

• Introduzione alla sicurezza informatica,

• Informatica “verde” e sicura.

A seconda della durata prevista del corso, devi decidere se affrontare uno o massimo due argomenti per ogni lezione frontale.

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40Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

L’Ei-Book, quindi, può essere assunto, a tutti gli effetti, come il libro di testo da utilizzare durante il percorso formativo.

In questa prima lezione, affronta solo il primo argomento: i partecipanti hanno ricevuto già molti input, potrebbero essere già stanchi.

Alla fine della prima lezione, compiti per casa

Durante l’esposizione, non dimenticare tutto ciò che abbiamo detto finora: fai in modo che il cervello dei partecipanti “non si spenga”; utilizza buona parte del tempo di questa prima lezione per creare il giusto feeling con i partecipanti, intervallando spesso la lezione con momenti in cui “passare il microfono” a ciascuno di essi, per una breve presentazione personale.

Potrebbe essere molto utile far compilare un format in cui siano indicati i contatti di tutti i partecipanti: se non ci si conosce, è difficile creare “gruppo”!

Conclusa l’esposizione, prima di chiudere il training, chiedi sempre una valutazione aperta, diretta e spontanea della lezione e del suo andamento; i partecipanti normalmente apprezzano i Formatori che sono disposti a discutere del loro lavoro.

A questo punto, è necessario chiarire diffusamente l’importanza che, ai fini del raggiungimento degli obiettivi formativi dichiarati, riveste lo studio individuale.

L’Aula Didattica 3.0 facilita il percorso formativo, agevolando la relazione di ogni partecipante con i materiali didattici impiegati: come tutti gli strumenti e-learning più validi, consente di avviare ed attivare una ciclo virtuoso

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Il formatore EIPASS41

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di auto-formazione. L’uso corretto e guidato di queste tecnologie, infatti, dà ad ogni partecipante l’opportunità di trasformare e personalizzare gli e-learning object a disposizione, per costruire un percorso formativo confacente alle proprie caratteristiche ed al proprio ritmo. Il Formatore è il facilitatore che controlla, organizza ed imposta le informazioni che il partecipante potrà approfondire e verificare studiano a casa.

Non è secondario sottolineare che tale metodologia sviluppa competenze molto importanti per la crescita generale del partecipante:

la conoscenza di sé e delle proprie modalità di apprendimento;

la riflessione critica durante e dopo l’apprendimento;

la flessibilità al cambiamento nei confronti della realtà in cui si vive e in cui si apprende, con i condizionamenti e i limiti che essa pone (adattamento agli avvenimenti);

la condivisione, l’interazione e il confronto con gli altri partecipanti.

Il partecipante dovrà approfondire gli argomenti affrontati in aula, utilizzando l’Ei-Book e, successivamente, potrà verificare il proprio grado di apprendimento, simulando una prova d’esame. Nelle prime battute del corso, tali simulazioni potrebbero sembrare superflue dal punto di vista didattico (il partecipante non dovrebbe avere le competenze necessarie per superare positivamente la prova) ma possono essere intese come un “gioco” che lo faccia appassionare ai temi ed ai contenuti delle lezioni e del percorso stesso.

Utilizza fin da subito il simulatore! È il primo compito che devi dare per casa: sfida i partecipanti ad affrontare il primo modulo: potrai verificare il livello medio delle competenze con cui il gruppo sta intraprendendo il percorso e modularlo di conseguenza. Invita ogni partecipante a comunicarti i risultati ottenuti con il servizio di messaggistica dedicato; tu potrai verificarli istantanemanete tramite il Tutoring online.

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42Il Formatore EIPASS Guida alle procedure

La seconda lezione

Dalla seconda lezione in poi, il corso deve svolgersi secondo uno schema che consente di procedere con il programma e, nel contempo, di rivedere e approfondire ciò che è stato fatto nelle lezioni precedenti e durante il lavoro individuale di ogni partecipante. Vediamo come funziona la nostra seconda lezione in sintesi:

nella prima parte il Formatore, sempre seguendo i contenuti dell’Ei-Book, presenta il secondo ed il terzo argomento del primo modulo (la componente Hardware e Architettura del calcolatore: descrizione delle componenti);

nella seconda parte, utilizza il simulatore per coinvolgere i partecipanti, soprattutto in relazione agli argomenti trattati nella lezione precedente;

nella terza parte approfondisce gli argomenti che, dai report forniti dai partecipanti, risultano lacunosi o maggiormente difficoltosi;

in chiusura, assegna il lavoro che ogni partecipante deve fare a casa (studio dei 2 argomenti visti durante la lezione, ripasso del primo e simulazione con comunicazione del risultato).

Questo ciclo andrà via via arricchendosi; nel prosieguo, quindi, potrai anche invertire le fasi indicate, a seconda dei casi e delle necessità, fino a poter svolgere l’intera lezione anche solo attraverso l’utilizzo condiviso della simulazione.

Quando i partecipanti saranno diventati esperti utilizzatori dell’ambiente e saranno a loro agio con lo strumento, anche per esporre i nuovi argomenti, infatti, si potrà direttamente utilizzare il simulatore: affrontare le domande apertamente, discuterle assieme, è il modo più coinvolgente e diretto per insegnare “giocando”.

Le prove d’esame

È opportuno che già all’inizio del percorso formativo siano prestabilite e fissate le date utili per sostenere l’esame; considerata la massima autonomia degli Ei-Center anche in questo ambito, è consigliabile inserire questo elemento, per dare, fin da subito, l’indicazione della “meta finale”.

Prefigurandosela, i partecipanti saranno, anche da questo punto di vista, spronati a dare il meglio di loro stessi.

Buon lavoro!

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Il formatore EIPASS43

Guida alle procedure

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