Guerre Puniche II

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Edizioni “Il cazz@ro 2009” di 6502 Guerre Puniche 2.x Distopia futuribile del 2008-2009 Un Dossier segretissimissimo proveniente dal futuro?! Chissà forse che si, forse che no. E poi sarà stato scritto dal noto viaggiatore del tempo John Titor?! Oppure sarà stato stampato come non_prodotto dalle non_edizioni “Il Cazz@ro 2009”. Mboh? Chi lo sa?!. Ma sarà una vera distopia futuribile oppure una minkiata profetica?! Leggetelo e lo saprete. Forse 8-) Edizioni “Il Cazz@ro 2009” di 6502 Non_prodotto coperto C[N-ND] Copyleft C-ND Niente Fax 8-)

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scenario distopico italia, Guerre Puniche II per cause endogene

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Un Dossier segretissimissimo proveniente dal futuro?! Chissà forse che si, forse che no. E poi sarà stato scritto dal noto viaggiatore del tempo John Titor?! Oppure sarà stato stampato come non_prodotto dalle non_edizioni “Il Cazz@ro 2009”. Mboh? Chi lo sa?!. Ma sarà una vera distopia futuribile oppure una minkiata profetica?! Leggetelo e lo saprete. Forse 8-)

Edizioni “Il Cazz@ro 2009” di 6502

Non_prodotto coperto C[N-ND]

Copyleft C-ND

Niente Fax 8-)

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[DISTOPIA FUTURIBILE DEL 2008-2009 ] Guerre Puniche 2.x

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Guerre Puniche 2.x è un non_prodotto delle Edizioni reticolari “Il Cazz@ro 2009” by 6502 & Terminetor Magnetico, il non prodotto

è coperto da copyleft[B-ND] vedi http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/

Capitolo 1-Il racconto letterario guerra punica 2.0, Il solco

Capitolo 2-Il racconto letterario guerra punica 2.1

Capitolo 3-Il racconto letterario guerra punica 2.2

Capitolo 4-Il racconto letterario guerra punica 2.3

Capitolo 5-Le ipotesi sul teatro letterario delle Chartago.operazioni.

Capitolo 6-La sostenibilità di lungo periodo degli sciami cartaginesi.

Capitolo 7-Le reazioni di Euroma agli sciami cartaginesi sull’intero teatro.

Capitolo 8-I Dossier “segretissimissimi” ☺ sulle analisi dei primi impatti.

Capitolo 9-Le logiche d’estrapolazione degli impatti sul teatro italico

Capitolo 10-Chartagometria, distribuzioni d’impatto alternativo.

Questi racconti sono il frutto di vari post su Usenet, li ho raccolti a futura memoria su questa mega

distopia futuristica. Però potrebbe essere anche un dossier segretissimissimo ☺ proveniente dal futuro e

fatto circolare in internet per evitare la realizzazione degli stessi eventi narrati in un futuro possibile?.

guerra punica 2.3

guerra punica

2.2

guerra punica

2.1

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Capitolo 1

-Il racconto letterario guerra punica 2.0, Il solco

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Le cause che portarono Euroma VS Chartago furono di natura economica, socio-politico istituzionale. La

forte differenza economica causata dalla chiusura di Euroma prima e da eventi dipendenti che si

addensarono casualmente sulle 2 entità, determinò man mano la nascita di un solco che continuò ad

approfondirsi diventando desolatamente incolmabile. La carenza di materie prime, acqua potabile e fonti di

energia, cambiamenti climatici, carenza di prodotti alimentari, pesanti dinamiche di mercato e valutarie,

diverso livello di benessere e dinamiche demografiche divergenti, determinarono uno scontro di civiltà che

coinvolse Euroma e Chartago.

http://www.geocities.com/crazysuperdud/twilightzone.mid

Nelle prossime puntate della triologia "guerre puniche2.x/cause endemiche", entrerete in una nuova

dimensione ai confini della realtà, dove passato e futuro si mischieranno in un modo indefinito per

dipingere un fosco probabile presente.

Guerre Puniche 2.0/cause endemiche: Il solco.

Chartago era una nazione, da qualche parte nell'area del mediterraneo. Euroma era la una nazione, una

repubblica anch'essa da qualche parte nell'area del mediterraneo. Le due entità avevano commerciato per

lungo tempo, tenendo però un atteggiamento di reciproco rispetto. Anche se dai trattati commerciali

stipulati nel corso del tempo, traspariva una certa tendenza di Chartago a sentirsi "inferiore" mentre

Euroma a sentirsi "superiore". Polibio ci informa di vari trattati commerciali fra Euroma e Chartago e del

primo cambiamento che iniziò a scavare un solco che divenne profondo ed ingovernabile.

La diffusione del sesterzo come moneta di scambio dominante rispetto ad altri valori come oro od argento,

fu una delle prime cause che accelerarono la nascita del solco che divise Euroma da Chartago. La non

diffusione del sesterzo in zone prospicienti il mediterraneo inferiore e la sua tesaurizzazione a moneta

internazionale, divenne un grosso problema per Chartago che aveva ingenti risorse in altre monete. Con il

sesterzo infatti gradualmente si estendevano i diritti ed i benefici di Euroma, tesaurizzarlo ma non averlo

come moneta corrente determinava la esclusione dal club di Euroma ed un depauperamento delle proprie

risorse valutarie. La diffusione del sesterzo più che risolvere i problemi finanziari finì per far incancrenire dei

pregressi problemi socioeconomici endemici tra le popolazioni che erano intorno a Chartago. Euroma

infatti non considerava Chartago come la parte inferiore di un unico continente, al contrario tendeva a

creare un club ristretto ed elitario, selezionando man mano questa o quella popolazione degna di

entrare nel suo circolo. Euroma non aveva alcuna propensione od interesse a diffondere i propri valori

culturali di pace e tolleranza (internamente erano diffusi e radicati nella sua società). Paradossalmente

verso l'esterno, Euroma risultava un club chiuso in espansione, che a dire di taluni intellettuali di Chartagine

usava il sesterzo e la sua economia, come arma contundente per sottrarre ricchezza.

Forse era vero, forse era falso, di certo Chartago aveva usi e costumi/consuetudini assai diversi da

Euroma. In primis un'organizzazione istituzionale e religiosa diversa, anche se le differenze non erano

incolmabili, de facto era pratica comune che in Chartago i diritti umani fossero "un optional", la divisione

dei poteri non non fosse praticata, ed a dire di taluni di Euroma, la stessa Chartago sembrava restia ad

integrarsi su una piattaforma di diritto comune con Euroma.

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Se non c'è interdipendenza reciproca, libera diffusione delle idee poi uno dei due soggetti che si scambiano

merci, può finire per avere l'interesse a trarre profitto dall'iniziare a spararsi addosso. Tra Chartago ed

Euroma a parte emissari politici e scambi commerciali, de facto non c'era nessun altro contatto rilevante. Le

barriere linguistiche ed il fossato medioevale di Euroma li separava solo temporaneamente. Il corpo

elettorale delle 2 macronazioni era tenuto separato, per paura che l'uno potesse influenzare l'elezione

dell'altro, facendo oscillare il pendolo del comando in zone non volute dall'oligarchia regnante nelle 2 aree.

Accadde però che inevitabilmente le materie prime finirono per incendiare la seconda miccia. Furono

quotate e scambiate in sesterzi, mentre la domanda spinse i prezzi verso l'alto. La bassa qualità

energetica di Chartago accellerò il solco. Alti prezzi e scarsità dell'offerta un pò in tutti i mercati delle

materie e commodities determinarono per Chartago un'inesorabile impoverimento ed impossibilità a

produrre beni e servizi. Anche Euroma fu colpita da tale fenomeno ma in misura minore rispetto a

Chartago, sia perché la moneta forte del sesterzo avvantaggiava Euroma, sia perché essendo

tecnologicamente più avanzata riuscì a compensare parte della tensioni che si scaricavano

sull’importazione di materie prime e semilavorati. L'uso del sesterzo e la crescita vertiginosa dei prezzi sui

mercati si riverberò lin modo letale anche in altre zone, ove malnutrizione, guerre civili, disparità di accesso

delle risorse, assenza di educazione, mancanza di cibo e sopratutto d'acqua, erano problemi cronici ed

endemici. Chartago ne Euroma non erano interessati a trovare una soluzione, così nacquero delle correnti

migratorie che finirono per diventare ingovernabili.

Il cambiamento del clima fu un'altra miccia. Nonostante il polo nord finisse per essere diventato un

ricordo, molte zone del nord di Euroma erano diventate estremamente ostili come ambiente. La corrente

del golfo si era infatti quasi interrotta ed in Euroma ebbe una serie di correnti migratorie interne, da Nord

verso Sud che furono governate assieme ad altre correnti migratorie ben più complicate e provenienti da

Chartago. Le correnti migratorie, cambiano spesso le cose anche in pochi quinquenni, popoli con usi e

costumi diversi oltre a portare nuove necessità, portano se non integrati in un ceppo comune di valori a

moltiplicare esponenzialmente i problemi. I danni socioeconomici più elevati, li ebbe Chartago. Un pò per

caso, un pò per ragioni geografiche, Euroma era a crescita demografica bassissima, mentre i territori di

Chartagine e zone limitrofe erano in boom demografico con livelli di mortalità infantile elevatissima e

speranza di vita assai ridotta. Si andava caricando la variabile demografica quasi fosse una molla invisibile

di bisogni primari insoddisfatti.

I rapporti con Euroma andarono rapidamente a dissolversi, aiuti da Euroma a Chartago furono ridotti,

anche perchè Euroma aveva i suoi seri problemi economici. Fu così che per caso il governo di Chartago

decise d'investire nella produzione di armi da fuoco leggere. Facili da produrre, davano da una parte una

limitata autonomia militare, dall'altra risolvevano parte i problemi di ordine pubblico in Chartago, specie

verso le correnti migratorie esterne a Chartago. L'uso delle armi da fuoco leggere divenne pervasivo in

modo simile a quello che fu nel “wild west” in America. L'esercito cartaginese era tecnicamente più

obsoleto rispetto a quello professionale sul quale Euroma poteva contare.

Quando la gente è affamata spesso capita che diventi violenta e che diabolici pensieri finiscano per

strisciare rapidamente tra la gente. Fu probabilmente però per caso che un cambio di leadership

inaspettato proveniente dal basso, catalizzò non si sa come in Chartago, tutta la furia repressa dei bisogni

primari dei chartaginesi e neo.chartaginesi che migrati prima sulle coste, ebbero il voto oppure si presero il

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diritto di voto. La Mamertinia era uno stato prossimo ad Euroma ed era contiguo anche a Chartago. Aveva

una minore densità della popolazione rispetto a tutti gli altri stati, era esportatore di risorse, doveva

quotidianamente gestire pesanti frizioni esterne socio culturali che s'infiltravano nei bordi dei suoi confini e

delle sue città. Chartago non pensava d'invaderlo per intero, ma di certo poteva recuperaci ampi bocconi di

“spazio vitale” con cui alleviare temporaneamente i suoi problemi socioeconomici e di sviluppo.

Fu così che iniziò la prima guerra punica!.

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Capitolo 2

-Il racconto letterario guerra punica 2.1

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Le cause che portarono Euroma VS Chartago furono di natura economica, socio-politico istituzionale. La

forte differenza economica causata dalla chiusura di Euroma prima e da eventi dipendenti che si

addensarono casualmente sulle 2 entità, determinò man mano la nascita di un solco che continuò ad

approfondirsi diventando desolatamente incolmabile. La carenza di materie prime, acqua potabile e fonti di

energia, cambiamenti climatici, carenza di prodotti alimentari, pesanti dinamiche di mercato e valutarie,

diverso livello di benessere e dinamiche demografiche divergenti, determinarono uno scontro di civiltà che

coinvolse Euroma e Chartago.

http://www.geocities.com/crazysuperdud/twilightzone.mid

Nelle prossime puntate della triologia "guerre puniche2.x/cause endemiche", entrerete in una nuova

dimensione ai confini della realtà, dove passato e futuro si mischieranno in un modo indefinito per

dipingere un fosco probabile presente.

Guerre Puniche 2.1/cause endemiche: la fase I° delle guerre puniche 2

La guerra punica2.1 fu principalmente una guerra navale e cittadina, apparve molto lunga per i cittadini

euromani. La richiesta di soccorso della Mamertinia raggiunse Euroma. Chartago infatti tramite flussi

migratori e sfruttando le popolazioni armate di armi leggere, iniziò a dilagare per la Mamertinia, la quale

rispose in modo ferreo impiegando armi convenzionali. Non avendo però i taciti miliziani cartaginesi

un'uniforme, ma essendo povera gente vestita di stracci era difficile per le forze militari della Mamertinia

gestire militarmente il conflitto. Ben presto la guerra si trasformò in una lotta sanguinosa e continua

battaglia/insurrezione combattuta città per città e casa per casa. Era difficile capire quando occorresse

l'intervento umanitario e quando sotto la scusa dell'intervento umanitario, si nascondessero trappole ed

attacchi di guerriglia urbana e/o pirateria.

Contemporaneamente Chartago iniziò una guerra navale di “boat people” senza uniforme, verso

Euroma. L’idea era di determinare continui e logoranti attacchi sui confini marini di Euroma nascondendoli

per movimenti e flussi d'emigrazione. Euroma prima rispose con politiche sociali, poi rendendosi conto che

non era più possibile governare il fenomeno perchè ad ogni sbarco erano associati sempre attacchi di

guerriglia urbana causati dagli emigranti che si trasformavano in guerriglieri e predoni, il problema divenne

d’ordine pubblico. Tuttavia gli storici dell’epoca raccontano che l'intensità degli scontri urbani era talmente

violenta che si era ben al di là, di un semplice problema di ordine pubblico. I predoni utilizzavano armi da

guerra e quindi c'era da fronteggiare una vera e propria invasione in massa di donne, uomini, bambini

soldato. Gente armata di armi leggere che non parlavano nemmeno una parola delle lingue parlate in

Euroma, che avevano usi e costumi differenti. Persone, famiglie e tribù che erano motivati cioè incazzati,

affamati, barbaramente violenti, abituati ad una violenza gratuita della legge del più forte, a cui l'inedia

verso problemi di molti anni aveva probabilmente tolto loro il futuro e la speranza.

Molte furono i paesini ma anche grandi città prese d'assalto. In modo molto tardo mentre in Euroma si

parlava, le città furono date alle fiamme nonostante si fosse già attivato l'intervento dell'esercito. A niente

servirono i vari inviati diplomatici di Euroma verso Chartago che con una scusa o per una ragione o per

l'altra continuarono nei loro intenti. Queste orde di pirati, le fonti storiche li definiscono così, si

disperdevano per i monti e per le campagne in piccoli gruppuscoli oppure migravano in ordine sparso ma

con una linea ben precisa verso nord per puntare al cuore di Euroma. Altri s’installavano in modo stanziale

sul territorio dopo averlo ferocemente depredato ed aver ridotto i cittadini euromani (che non erano stati

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uccisi o scappati), in schiavitù. Fu infine deciso che la potente flotta di Euroma avrebbe preso a cannonate i

boat people definiti pirati guerriglieri. L'esercito (ormai professionale e solo volontario) di Euroma sarebbe

stato impiegato per "ripulire" le zone infestate dai guerriglieri pirati. Pulizia etnica, Chartago la definì.

Azione di ordine pubblico, la definì Euroma. Quale delle 2 l'azione fosse, ormai era impossibile dirlo.

L'azione di prevenzione mirava a bloccare i boat people sul fossato del mediterraneo; se da una parte

tale azione era militarmente molto efficace come strategia, dall'altra scatenò un'indignazione ancora più

forte nei popoli del sud che guardarono a Chartago come alla loro leader. Nel sud del mondo quando si

parlava di Euroma, ormai la “civile repubblica” era additata come la fonte di tutti i mali. Specularmente,

iniziarono a nascere anche tumulti e proteste in Euroma perchè prendere a cannonate battelli misti di

immigrati, donne e bambini (ancorchè tutti armati di armi leggere e per niente disposti a farsi disarmare)

sembrava una soluzione orrenda, anche se nessuno dei pacifisti sapeva dare una risposta pratica concreta!.

Dopo l'atto di guerra tacito sviluppato dall’uso di letali correnti migratorie, a cui Euroma rispose con

una sorta di olocausto marino, attaccando ed affondando i boat people, il governo di Cartagine ritenne

opportuno non far scortare dalla marina di Chartago gli “sciami cartaginesi”, proprio per seminare l'odio ed

il dubbio tra i 2 fronti in urto. L'unico scontro militare e convenzionale che si ebbe, fu nel mare della

Mamertinia dove la marina di Euroma e quella della Mamertina fecero letteralmente a pezzi in qualche ora

tutte le forze convenzionali di Chartago che avevano provato a dare un supporto alla guerra civile che

dilagava nell'interno della Mamertinia.

Dopo la cocente sconfitta, fu deciso quindi da Chartago di continuare con la strategia dei boat people ed

armi leggere, sperando di muovere dall'interno della popolazione di Euroma una divisione ed

un’indignazione della popolazione, onde poterli invadere senza sparare un colpo. I mass media in Euroma,

dall'altro alimentavano soppesando i pro ed i contro e le ragioni dell'uno e dell'altro, ma ormai il solco era

stato scavato ed era incolmabile. Il numero di morti in mare ormai non si contava più da molto tempo.

L'idea di bombardare le fabbriche di armi leggere risultò un successo effimero per Euroma, in quanto, la

diffusione, la capillarità della produzione anche a livello artigianale delle armi leggere era così permeata

nella società di Chartago, che per avere una qualche efficacia sarebbe stato necessario radere al suolo quasi

delle città intere, con i relativi danni collaterali. L'assedio a fort Euroma era cominciato, certo il fossato che

separava Euroma da Chartago era profondo, ma la strategia di Chartago per quanto sanguinaria ed

apparentemente poco efficace, era logorante e lacerante dall'interno e dall'esterno per Euroma.

Inoltre, già lunghe code di pirati assaltatori si affollavano su quello che era inteso come il pontile

levatoio di fort Euroma. Quello fu definito dagli storici dell’epoca, come il luogo geograficamente più vicino

tra i due fossati. Se da una parte in Euroma l'economia di guerra prese a trarre un certo qual vantaggio, la

scarsità delle materie prime indubbiamente sui mercati si facevano sentire.I rapporti con la Mamertinia per

Euroma divennero d'importanza vitale. Dall'altra parte a Chartago non era il supporto militare e logistico

che finì per mancare, dato che tutti i paesi del terzo mondo e buona parte di quelli del secondo mondo (in

procinto di scivolare verso il III mondo) si erano coalizzati contro Euroma. Agli occhi della comunità

internazionale apparve che Euroma per salvare il suo tenore di vita snob e ricco di diritti civili e del quale

non aveva mai avuto interesse a diffondere cultura usi e consuetudini, era pronta a perpetrare orrendi

crimini. Delitti che non erano dissimili da quelli compiuti dalle barbare forze di Chartago che lottavano per

un pezzo di pane, oltre che per sopravvivere ai cambiamenti climatici.

Fu così che iniziò la seconda fase della guerra punica, l'assalto a fort Euroma per via terra.

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Capitolo 3

-Il racconto letterario guerra punica 2.2

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Le cause che portarono Euroma VS Chartago furono di natura economica, socio-politico istituzionale. La

forte differenza economica causata dalla chiusura di Euroma prima e da eventi dipendenti che si

addensarono casualmente sulle 2 entità, determinò man mano la nascita di un solco che continuò ad

approfondirsi diventando desolatamente incolmabile. La carenza di materie prime, acqua potabile e fonti di

energia, cambiamenti climatici, carenza di prodotti alimentari, pesanti dinamiche di mercato e valutarie,

diverso livello di benessere e dinamiche demografiche divergenti, determinarono uno scontro di civiltà che

coinvolse Euroma e Chartago.

http://www.geocities.com/crazysuperdud/twilightzone.mid

Nelle prossime puntate della triologia "guerre puniche2.x/cause endemiche", entrerete in una nuova

dimensione ai confini della realtà, dove passato e futuro si mischieranno in un modo indefinito per

dipingere un fosco probabile presente.

Guerre Puniche 2.2/cause endemiche: la fase II° delle guerre puniche 2

La guerra punica2.2 fu molto breve, i 2 contendenti elevarono il livello dello scontro su armi non

convenzionali.

Da Chartago sciami di uomini, donne, bambini guerriglieri pirati armati di armi leggere con sbarchi di

saturazione, erano preceduti o portatori di quello che fu chiamato dai media euromani come “il virus degli

elefanti”. Piccoli e letali ceppi di vari virus a cui gli sciami di guerriglieri pirati erano portatori sani oppure

vaccinati. Tipi di virus già conosciuti in Euroma, che erano stati debellati da moltissimo tempo per cui la

popolazione di Euroma risultò esposta e vulnerabile. Per altro erano ceppi nefasti di virus che erano mutati

geneticamente (per cause artificiali o naturali) e quindi risultarono ancora più difficili da curare onde

elaborarne l'antidoto o vaccinazioni.

Il panico per Euroma crebbe alle stelle, in tutta Euroma la leva fu riapplicata in modo obbligatorio, con

l'applicazione del codice di guerra ed una fortissima restrizione della circolazione personale e pubblica,

al fine di limitare contagi e spostamenti sia dei guerriglieri nemici che dei profughi. Nel frattempo il virus

degli elefanti fece il vuoto davanti alle orde di guerriglieri pirati che tramite le tradizionali correnti

migratorie continuavano a dilagare in varie parti di Euroma attestandosi in montagna, campagna, sulle

coste in modo sparso a macchia di leopardo. Data la difficoltà dal non avere un fronte di fuoco tradizionale,

ma macchie di ribelli e guerriglieri distribuiti a macchia di leopardo che dilagavano con una direzione più o

meno precisa verso nord e data la la vastità del territorio, e considerando i problemi e rischi di allargare i

contagi, i comandi OTAN per la prima volta adottarono la direttiva sterilizzante. Sul territorio di Euroma fu

ammesso l'uso delle bombe atomiche ed al neutrino. L'escalation dello scontro aveva ormai superato il

livello convenzionale, non era gestibile dalle truppe di Euroma, se non usando una risposta militare che

fosse stata ritenuta proporzionale all'offesa effettuata. Certo tale reazione avrebbe permesso di ridurre al

minimo le perdite e la distruzione delle strutture, ma non sarebbe stata priva di danni collaterali. A molti

politici parve l'unica risposta proporzionale alla minaccia non convenzionale posta in essere da Chartago.

I lanci balistici di missili e bombardamenti che seguirono furono devastanti. Dopo qualche settimana le

truppe di Euroma rastrellavano le zone permettendo di riconquistare le zone perdute.

Lo shock per la popolazione di Euroma fu elevatissimo, il numero di morti fu paragonato ad un altro

olocausto, ma in realtà il numero fu molto più elevato di quello della WWII. L'opinione pubblica residua,

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terrorizzata dai cartaginesi, dal virus degli elefanti, dal lancio di armi nucleari in Euroma, non ebbe difficoltà

ad accettare una contro-offensiva diretta non convenzionale su Chartago.

Ormai il solco che divideva Euroma da Chartago aveva raggiunto profondità illimitate ed incolmabili, un

mare di odio le divideva, a nulla potevano valere i vani tentativi di mediazione che la comunità

internazionale provava ad effettuare. Fu deciso d'effettuare bombardamenti preventivi sulle coste del

Mediterraneo del sud, ciò al fine di "fiaccare ed annullare" le correnti migratorie di guerriglieri pirati che

stabilmente erano ammassati lungo tutte le coste sud. La flotta di navi e sottomarini di Euroma lanciò

molte bombe e missili, manifestando chiaramente l'intenzione che il teatro dello scontro orami stava

passando dal suolo di Euroma a quello di Chartago.

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Capitolo 4

-Il racconto letterario guerra punica 2.3

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Le cause che portarono Euroma VS Chartago furono di natura economica, socio-politico istituzionale. La

forte differenza economica causata dalla chiusura di Euroma prima e da eventi dipendenti che si

addensarono casualmente sulle 2 entità, determinò man mano la nascita di un solco che continuò ad

approfondirsi diventando desolatamente incolmabile. La carenza di materie prime, acqua potabile e fonti di

energia, cambiamenti climatici, carenza di prodotti alimentari, pesanti dinamiche di mercato e valutarie,

diverso livello di benessere e dinamiche demografiche divergenti, determinarono uno scontro di civiltà che

coinvolse Euroma e Chartago.

http://www.geocities.com/crazysuperdud/twilightzone.mid

Nelle prossime puntate della triologia "guerre puniche2.x/cause endemiche", entrerete in una nuova

dimensione ai confini della realtà, dove passato e futuro si mischieranno in un modo indefinito per

dipingere un fosco probabile presente.

Guerre Puniche 2.3/cause endemiche: la fase III° delle guerre puniche 2

La flotta di Euroma iniziò un bombardamento non convenzionale con missili e bombe atomiche ed al

neutrino. Furono preferite testate atomiche “tattiche” definite come bombe atomiche pulite, ciò per

ridurre al minimo l'impatto del fall out e delle radiazioni di fondo di lungo periodo. L'attacco pesante fu

effettuato lungo tutto le coste e buona parte dell'interno della regione di Chartago.

A ruota, in genere dopo una settimana seguiva un'operazione anfibia convenzionale, oppure un'avanzata di

truppe da terra, per ultimare le operazioni di "rastrellamento umanitario". La resistenza era minima od

inesistente, accadde che per lo più le truppe di Euroma si trovarono a gestire i problemi sanitari di un

bombardamento tattico di massa, creando enormi fosse comuni e cimiteri onde evitare problemi sanitari.

In poche settimane tutta l'armata di Euroma giunse a Chartago, la quale fu massicciamente bombardata

nello stesso identico modo delle altre zone. La feroce determinazione ed il superiore avanzamento

tecnologico e sociosanitario e dei sistemi d'arma, fece la differenza nelle guerre tra Euroma e Chartago.

I paesi residui in sovrappopolamento che non divennero ferri controllori delle loro correnti migratorie, in

sapevano che non potevano indugiare con il governo di Euroma. Nessuno riprovò a seguire la politica

offensiva dell'allargamento dello spazio vitale tentata da Chartago, anche perché i demografi stimarono che

dopo la fine delle guerra punica 2.3 una larga parte del problema di sovra popolamento e penuria di risorse,

almeno limitatamente alla zona Euroma e quello che era Chartago, era stato orrendamente risolto!!.

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Capitolo 5

-Le ipotesi sul teatro letterario delle Chartago.operazioni

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5] Le ipotesi sul teatro letterario delle Chartago.operazioni

Ipotesi sciami mas e/o motoscafi leggeri “one way”, le fonti di ipotesi di pubblico dominio e dati tecnici:

www.anaim.it/uomini_e_mezzi.htm (ipotesi 300miglia autonomia) a 40nodi

http://it.wikipedia.org/wiki/Miglio_nautico = 1851.5m

http://it.wikiedia.org/wiki/LS/KM_(motosiluranti)

Il che porta l'autonomia a circa 600km di range, prendendo un compasso più o meno largo in scala 600km

immaginando di partire dal mediterraneo del sud, forse sono poche le coste dell'Europa non raggiungibili. Si

possono escludere: le coste dell'adriatico, la costa da Marsiglia ad Grosseto, il golfo di Taranto per il resto

occhio e croce, se non si salpasse dall'interno del golfo della sirte (che crea un arretramento di varie miglia

riducendo lo spazio) praticamente con 300 miglia di autonomia "a naso" si va dappertutto e si raggiunge

senza particolari difficoltà l'altra sponde della vasca del mediterraneo.

Ho trovato con google.image una JPG del mediterraneo con tanto di *scala* da li ho estratto circa 600

chilometri di autonomia (a 40 nodi) circa ☺senza tenere conto delle correnti e del vento. ☺ La mappa assai

grossolana offre con un colpo d’occhio i teatri letterari delle guerre puniche 2x/cause endemiche

http://img518.imageshack.us/img518/9652/medov3.jpg

c'è un errore di stampa ☺ sono 600 chilometri non miglia ☺ e le stanghette rappresentano "a spanna"

l'autonomia possibile dal bacino inferiore del mediterraneo dei micro mezzi navali.

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Capitolo 6

-La sostenibilità di lungo periodo degli sciami cartaginesi.

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6] La sostenibilità di lungo periodo degli sciami chartaginesi.

In questa sezione, si discute giocando attorno alla sostenibilità di lungo periodo degli sciami marittimi.

Soluzione povera, semplice ha un costo economico basso e un costo in vite umane altissimo. Poichè il

secondo si assume non percepito dai cartaginesi, la strategia di lungo periodo degli sciami marittimi pare

facile ed economica.

-non ci vuole una tecnologia molto avanzata per fare barchini, mas, motoscafi veloci

-anche accoppiando un paio di motori da auto si raggiunge lo stesso quoziente peso/potenza, specie se si

usa vetroresina, gomma, struttura di legno o ferro con l’essenziale in lastre di legno leggero, tanto è

un’imbarcazione da usarsi una volta sola.

-è relativamente economico e facile localizzarne la produzione senza concentrazione, prestandosi a delle

costruzioni artigianali fittissime quindi non legata a un unico luogo di produzione o concentrazione.

Oltre al legno si può usare più strati della plastica, la vetroresina, della gomma, insomma mi pare un

mezzo di trasporto one way rapido, economicamente sostenibile come spesa nel lungo periodo, facilmente

producibile con del low tech senza particolari vicoli di monopsonio/monopolio di materie prime

-la complessità tecnologia di un moto-barchino a me pare limitata e facilmente raggiungibile anche da

moderati maestri d'ascia e basso livello di conoscenze meccaniche, specie in rapporto alle utilitarie di

oggi che costano molto di più giovandosi delle economie di dimensione/di scala.

Giocando a “tirare” una cifra a caso, dai 2 ai 3milioni di moto-barchini l'anno sono una cifra alta o modesta?

raffrontando il costo paritetico rispetto alle auto usate europee che di solito finiscono nei paesi meno

sviluppati, oppure anche semplicemente negoziate come auto usate, a me pare di no.

http://snipurl.com/baizx

In africa sono circa 920milioni di persone, http://it.wikipedia.org/wiki/Africa ammettendo che solo la metà

emigri verso Cartagine, sono circa 400milioni di persone, pari a circa 460/2.5 = “184 anni di truppe

cammellate da gestire”. Nel lungo periodo, la migrazione di 2.5milioni di persone è cosa quantitativamente

possibile.

È certo che qualche ipotesi l'avrò cannata ☺ non essendo un esperto, e questo è solo un gioco ☺ Inoltre in

genere gli errori si compensano, quindi tra errori in sovrastima e sottostima, non penso d’aver versato -

molti litri di piscia, fuori dal vaso- ☺.

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Capitolo 7

-Le reazioni di Euroma agli sciami chartaginesi sull’intero teatro.

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7] Le reazioni di Euroma agli sciami cartaginesi sull’intero teatro..

2.5milioni x [10-15persone] fa circa 25milioni 37milioni di persone ossia 6850 barchini al giorno per

365/365 giorni (dove c'è mare grosso, si passa da di più altrove).

Azioni Euromane di “prima reazione” immaginate:

�il filtro di I livello: Blocco navale e aeronavale.

�il filtro di II livello, intercettazione aericottera e litoranea.

�il filtro di III livello, arginamento d’invasione con truppe terrestri.

Ogni “filtro” abbatte e blocca una parte degli invasori che poi si trovano a fronteggiare la cintura di difesa

successiva, scemando ulteriormente di numero prima d’impattare sui civili creando danni collaterali. Dopo

il III filtro, i residui cartaginesi si trovano a fronteggiare delle azioni di rastrellamento umanitario.

⇒azioni di debellamento dell’invasione: rastrellamento umanitario.

Utilizzo immaginato letterariamente dei mezzi di Euroma, riclassificato per arma:

[aereonautica] aerei da caccia, non sarebbero impiegati salvo dare la copertura aerea contro eventuali

caccia di Cartagine che sporadicamente potrebbero provare l'intrusione proteggendo gli sciami dei barchini.

Bombardieri e missili inutilizzati nella 2.1 (usati nella 2.2), aerei E3a sentry, detti BIGEYE che

coordinerebbero in varia misura l'ingaggio di questa o quell'altra unità

[marina] Le unità di superficie (d'altura) sarebbero impiegate con missili e cannonate di "filtrare" gli sciami

senza avvicinarsi troppo, altrimenti diventerebbero bersagli, pare che i radar delle navi siano facili da

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distruggere e per mantenere l'unità sempre attiva per la seconda ondata o cmq per il giorno successivo, è

bene che l’unità navale non si impegni *mai* in un corpo a corpo con gli sciami cartaginesi anche per l’alto

rischio d’assalto kamikaze. I sottomarini e sommergibili sarebbero inutili, troppo lenti, al massimo utilizzati

per fare ricognizione fantasma sui principali porti da dove salpano gli sciami mas (ma essendo dotati di armi

nucleari tattiche, non verranno impiegati in battaglia sino all'avvento delle guerre puniche 2.3 ). Unità

navali con aerei ed elicotteri imbarcati effettuerebbero delle intercettazioni dall’aria anche se gli sciami

cartaginesi avrebbero missili SAM a spalla e benché poco efficienti se sparati numerosi potrebbero

ottenere buoni risultati. Per altro elicotteri ed aerei sarebbero tutti mezzi costosissimi, non illimitati anzi

risorse molto scarse. Occorrerebbe tempo a ricostruirli e quindi sarebbero impiegati in modo abbastanza

simile alle navi. Anche se gli elicotteri ne immagino un uso più vicino e prossimo agli sciami, per questo

dovrebbero subire elevati perdite ma infliggendone anche di numerose. Unità di superficie veloci e

litoranee usate sia supporto delle unità terrestri “sciabola” per evaquare i cartaginesi catturati e feriti

trainando chiatte e simili, oppure per scontare i traghetti e naviglio civile strapieno di profughi dato che le

strade e le vie di comunicazione ordinarie terrestri sarebbero tutte intasate dal traffico del flusso dei

profughi Euromani.

[esercito e forze dell’ordine & unità di terra in genere] Rappresentano la III° cintura di difesa, molte volte

la II° cintura di difesa dato che le unità litoranee non interverrebbero quando la densità dello sciame

cartaginese è troppo elevato onde non precludere la missione di evacuazione dei prigionieri. Le truppe di

terra classificate in truppe “di punta” e truppe “di massa” sono le unità che sostanzialmente affrontano

l’urto residuo e le azioni di debellamento dell’invasione; la spina dorsale della risposta di Euroma!. Di solito

gli scontri di terra farebbero i ¾ delle perdite totali, per ragioni storiche è stato mantenuto tale approccio.

-Le unità incudine (jeep blindati o meno) dislocate e polverizzate sulla costa od in zone prospicienti

a presidio, ricognizione e controllo dei punti di invasione. Alle loro spalle e nell’entroterra:

- le unità sciabola (unità corazzate cingolate o gommate più lente delle unità incudine), diffuse più

nell’interno e pronte a trasferirsi sulla costa o rastrellare quando necessario.

- fanterie mobili elitrasportate denominate “unità jumping jackflash”, continuamente spostate

nell’entroterra o sulla costa con unità di elicotteri e scortate anche da elicotteri da combattimento. Tali

unità sono coordinate con le unità sciabola ed incudine per tamponare, arginare rastrellare, opererebbero

di concerto e/o in supporto con

-le unità delle forze dell’ordine le quali avendo un armamento più leggero sarebbero disseminate

sul territorio a macchia di leopardo in gruppi ben più numerosi rispetto al normale pattugliamento civile in

tempi di pace e definite “unità lupo”.

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Capitolo 8

-I Dossier “segretissimissimi” ☺☺☺☺ sulle analisi dei primi impatti.

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8] I dossier “segretissimissimi” ☺☺☺☺ sulle analisi dei primi impatti.

�Le strategie dei cartaginesi: guerriglia, azioni di brigantaggio invasione del territorio tramite l'uso di armi

leggere e pesanti trasportabili a spalla, giunti su Euroma con unità veloci raggruppate in numerosissimi

sciami con motobarche molto distanziate tra loro, attaccavano contemporaneamente Euroma da molte

direttrici di rotta.

�Le non_tattiche dei cartaginesi: I cartaginesi non erano ne marinai ne militari, ma solo dei guerraffondai

ammazzasette senza tattica, che si muoverebbero in modo disomogeneo, caotico, più o meno verso una

direttrice (ritenuta l'obiettivo principale). L'assenza di uniformi, di una linea di fronte ben definita che era

graficamente mostrata solo da numerosissime macchie di resistenza e punti d'invasione od una maggiore

concentrazione di scontri violenti, rendevano difficile per le truppe di Euroma la gestione dell'emergenza. I

canoni di un'invasione c’erano tutti, più che patrolling del territorio ci sarebbero state delle missioni di

rastrellamento con l'impiego di forze congiunte, in quanto la potenza di fuoco sarebbe stata troppo elevata

per le sole forze dell'ordine tradizionali. La prima azione militare di Euroma fu il blocco navale, il quale

risultò poco efficace a causa della non_tattica dei cartaginesi, i quali colsero completamente di sorpresa le

forze tradizionali di Euroma. Per comprendere la straordinaria efficacia tattica letteraria dei cartaginesi sul

mare e su terra si deve analizzare l'inefficacia del "blocco navale posto a retino" dell'invasione.

Fonti d’ispirazione i contenuti dei links presenti su Wikypedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Lotta_antinave

http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Missili_terra-aria

La dinamica letteraria oggettiva, nel primo impatto:

1-La reazione chartaginese al blocco aeronavale.

2-Azioni d’arginamento d'invasione terrestre

3-L’impatto inesistente della logistica dei cartaginesi.

4-Rastrellamenti umanitari terrestri (azioni di debellamento della super.mega.invasione)

�1-La reazione chartaginese al blocco aeronavale.

Fu difficile anche per le unità navali "filtrare" sciami numerosi di motoscafi, gommoni, mas one-way

che zigzagavano, tendevano a defilarsi rapidamente eludendo lo scontro diretto. Sciami che erano troppo

numerosi ma scarsamente densi per missili e cannoni ancorché a tiro rapido. I barchini assai piccoli e rapidi

erano difficili da inquadrare dai mirini elettronici. Un qualche effetto lo avevano i missili a calore che però

erano troppo esigui e quindi inefficaci, inoltre esponevano l'unità navale al rischio di attacchi aerei di

qualche caccia cartaginese che provava ad intrufolarsi dando qualche tipo di supporto aereo. I mas ed i

motobarchini appena a tiro tendevano a colpire le sovrastrutture radar i ponti, esponendo a grossi rischi di

attacco le unità navali che si guardavano bene da usare l’unità come cannoniera per scontri ravvicinati. Era

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anche frequente il rischio d’annientamento dell'unità causata da motoscafi kamikaze che si sacrificavano

per far passare il resto dello sciame indenne. Ragione per cui la prima cintura navale del "retino

antimosche" era scarsamente efficace anche perché non ci fu modo di lanciare impulsi EMP per bloccare e

fulminare i motori dei barchini, lasciandoli alla deriva in mezzo al mare. Una maggiore efficacia l'avevano le

portaerei e portaelicotteri, ammesso che tale unità fossero tenute a distanza per colpire dall'aria gli sciami.

Il numero di unità nemiche filtranti era minore rispetto alle unità navali tradizionali, ma anche aerei ed

elicotteri subivano danni. Anche se i missili SAM spalleggiabili usati dai cartaginesi erano vecchiotti ed

obsoleti, ed il carico utile di bombe era limitato ad armi convenzionali leggere e molto carburante, gli sciami

cartaginesi sparando in massa contemporaneamente misero in seria difficoltà gli aerei Euromani. Per altro

gli sciami non si trattenevano a lungo nel quadrante e quindi passavano rapidamente puntando verso la

costa. L'aereonautica per lo più rimase una forza poco utilizzata, se non per l'uso di elicotteri che ben

presto, iniziarono a mancare e furono subito messi in produzione. La III° cintura di difesa erano le azioni

terrestri ma spesso era l’unica azione di difesa posta in essere se lo sciame non veniva intercettato con

qualche successo dalla marina.

Sulla terra vi erano postazioni disperse e mobili, composte essenzialmente di fanteria e supportate da

unità elitrasportate le quali erano sempre occupate in operazioni di rastrellamento umanitario nell'interno

per arginare e ripulire il territorio. Sciami di barchini arrivano sulle coste scaricando le loro truppe

d’invasione e senza tornare indietro. I cartaginesi tendevano a depredare il territorio, rendere in schiavitù

le eventuali popolazioni già residenti e poi diffondersi a macchia di leopardo per depredare e spostarsi

come nomadi verso nord oppure verso Est. Oppure in rari caso colonizzare con accampamenti più stabili le

colline o nelle città depredate sostituendosi alla popolazione residente.

�2-Azioni d’arginamento terrestre all’invasione: Avvenivano 24/24 ore al giorno, impiegando le unità

militari quasi continuamente, anche se il grosso delle direttrici e dei movimenti di traffico del flusso

d'invasione era i notte per avere un minimo di copertura. Ragione per cui anche avendo sistemi di vista

notturna, le unità di Euroma avevano non poche difficoltà ad affrontare le unità dei pirati guerriglieri

cartaginesi perchè questi tendevano in ogni modo ad eludere gli scontri diretti, preferendo ritirarsi o

nascondersi, svicolare via. Era raro che attaccassero accerchiando le unità Euromane (salvo i cartaginesi

non si fossero resi conto di essere in numero sensibilmente maggiore). Peculiarità dei cartaginesi era che

non facevano mai prigionieri delle unità Euromane. Mentre le unità Euromane avevano il problema della

gestione di chi si arrendeva e tale problematica dette non pochi problemi causando sanguinose rivolte.

�3-L’impatto inesistente della logistica dei cartaginesi.

Infatti nei paesi di Euroma dove l'uso delle armi era quasi nullo, l'affondo era molto rapido per poi fermarsi

per mancanza di munizioni e "supplies" reperibili sul territorio. Le unità cartaginesi venivano però

"rimpiazzate" da ulteriori sbarchi, i così detti nuovi sbarcati si spostavano in avanti, trovando una qualche

forma di supporto dai precedenti cartaginesi già arrivati.

Nei paesi di Euroma dove l'uso delle armi da fuoco era molto diffuso, l'affondo era meno rapido,

accaddero subito scontri violentissimi, ma il problema della logistica e supplies era molto più favorevole per

i cartaginesi i quali trovavano così sul territorio armi e munizioni, depredando tali luoghi. Tant'è che spesso

le unità di Euroma erano spedite più a difendere questi obiettivi, tralasciando le azioni dette "diversive" che

consistevano nel dare alle fiamme interi quartieri per poi raggiungere i punti di "supplies" avendo sviato i

difensori. Può apparire strano, ma la tattica di guerriglia urbana, mire predoniche ed invasione del territorio

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tramite l'uso di armi leggere mise subito in ginocchio Euroma, conquistando ampie aree (definite dai

cartaginesi colonie). Non erano vere e proprie colonie, ma zone ad altissimo rischio (urbano e montano e

mari) a causa delle tribù predoniche che vi si erano insediate. Le attività economiche di Euroma

collassarono, enormi masse di gente di Euroma migrarono come sfollati in preda al panico, rendendo

l’impatto simile agli effetti della blitz krieg, ossia ammassando gli sfollati e civili indifesi davanti alle forze di

opposizione e bloccando per lo più le vie di terra (strade o ferrovie) e massimizzando lo sforzo dei porti

nell’uso di traghetti e delle vie d’acqua per andare verso nord.

Gli scontri sul territorio erano per lo più dovuti a tentativi d’arginamento degli sbarchi, azioni di

rastrellamento, l'intensità degli scontri era talmente elevata che si era ben al di là di un semplice problema

di ordine pubblico, c'era da fronteggiare una vera invasione in massa di donne, uomini, bambini soldato,

armati di armi leggere che non parlavano nemmeno una parola delle lingue parlate in Euroma, che avevano

usi e costumi differenti. Ma sopratutto che erano estremamente motivati cioè incazzati, affamati,

barbaramente violenti, abituati ad una violenza gratuita della legge del più forte, a cui l'inedia verso

problemi di molti anni aveva probabilmente tolto il futuro e la speranza.

�4-Rastrellamenti umanitari terrestri (azioni di debellamento della mega.invasione) Le forze militari

professioniste in Euroma erano poche e quantitativamente assai inferiori a quelle di Cartagine. È vero che

erano più tecnologicamente addestrate e ben armate con una maggiore letalità ma avevano contro anche

la vastità del territorio da presidiare e ripulire. Il territorio garantiva ampie possibilità di manovra e di fuga

oltre che di tendere agguati e trappole nelle zone da loro occupate. I cartaginesi non avevano una logistica,

tuttavia presto iniziarono a costruire in modo artigianale delle munizioni ed un minimo supplies anche se

l’apporto restò nel complesso modesto. In montagna misero trappole, usavano coltelli, spade, lance e

frecce assieme alle armi leggere (che erano loro rimaste dopo il primo scontro nell'invasione). Ragione per

cui l'uso dei mezzi corazzati e blindati era studiato per la massima dispersione delle unità “sciabola”.

Fu introdotta nuovamente la leva obbligatoria con la guardia nazionale (come arma di massa per

rimpinguare le forze “di punta”). La preparazione della NG era inferiore dato che era composta per lo più da

gente pacifica che non aveva mai tenuto in mano un fucile e che si chiedeva, se fosse stato possibile fare (e

che cosa non fu fatto prima di tale inferno), considerato il fatto che nessuno parlava le lingue di Cartagine.

Gli scontri di terra hanno sempre fatto i 3/4 delle perdite in guerra, anche questa volta non c'era ragione

perché ciò non accadesse. Morti, feriti, mutilati, scioccati con sindrome PTSD. La PTSD logorava più di

quanto si pensasse le truppe di Euroma, le quali se da una parte non erano abituate a sparare anche contro

donne, bambini (ancorchè armati e nasty dato che erano i primi loro ad aprire il fuoco e con il quale non era

possibile dialogare, per cui le azioni erano pesantemente scioccanti e logoranti per i difensori.

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Capitolo 9

-Le logiche d’estrapolazione degli impatti sul teatro italico.

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9] Le logiche d’estrapolazione degli impatti.

Aspetti militari delle guerre puniche 1,2,3

Cartagine attacca la Mamertinia, la quale chiede aiuto alla repubblica romana, scoppia una guerra navale

trasformata dai romani in combattimenti di fanteria tramite i “rostri” in quanto i romani erano pessimi

marinati mentre i Cartaginesi erano ottimi marinai con una potente flotta. Poi Annibale parte da Cartagine

con un esercito e con gli elefanti (arma segreta non convenzionale) varca lo stretto di Gibilterra e dilaga in

Spagna, poi in Francia e distrugge tutte le legioni romane che lo attaccano e chiunque vi si opponga, trova

proseliti e rinfoltisce le proprie schiere. Giunge così in Italia da nord e dopo varie battaglie s’infila in un “cul

de sac” finendo per perdere la guerra!. Poi Roma sbarca su Cartagine e distrugge la città radendola a zero e

spargendoci il sale. Cartagine ☺ non fu più ricostruita come sito urbano e visse come spettro in attesa di

una possibile vendetta ☺ futura.

Guerre Puniche 2 fase 1: sbarchi Cartaginesi con mas veloci, azioni di fanteria marina e d’interdizione

terrestre e rastrellamento, con intense guerre cittadine.

Guerre Puniche 2 fase 2: escalation del conflitto con uso di armi non convenzionali, uso di “virus degli

elefanti” cui Euroma risponde con armi nucleari tattiche

Guerre Puniche 2 fase 3: bombardamento e sbarco con distruzione di Cartagine

⇒Iter identico nei 2 scenari di guerre puniche GP & WWII/GP esistono solo delle differenze marginali

dovute alla causa scatenante. Nelle GP (alias Guerre Puniche 2/cause endemiche) si è ipotizzato una

neutralità degli States e la generazione di una legge “affitti e prestiti” in quanto esistendo gli USE, gli

accadimenti sarebbero esterni alla sfera d’influenza degli USA e/o si può immaginare che il conflitto punico

venga erroneamente scambiato come problema di ordine pubblico interno agli USE e non come una vera e

propria invasione con guerre urbane.

Si è immaginato una NEUTRALITÀ degli States perché 1)messi K0 da una profonda crisi finanziaria 2)un

passaggio involontario ad altre valute/altre attività finanziarie in modo non strategico ma banalmente

indotto dalla migliore appetibilità finanziaria di altri “assets” concorrenti. Tale flusso valutario avrebbe

prodotto indirettamente tensioni inflazionistiche negli USA così grandi da generare la perdita temporanea

dell’uso della valuta (una crisi simile a quella del 1929). In alternativa si è immaginato 3)Analogamente si è

immaginato un forte senso di responsabilità americano nel non farsi coinvolgere sul conflitto onde evitare

l’estinzione di massa del genere umano, dato che lo scontro tra Paesi Ricchi del Nord e Paesi Poveri del Sud

comporterebbe da ambo le parti un largo uso di armi non convenzionali. In ogni caso, a parte la fervida

immaginazione ☺ sia nelle dinamiche che nei ruoli dei macro-attori, l’esercizio astratto 4)mirava ad

immaginare una serie di scenari what / if che prevedessero in ogni caso un non intervento USA nelle forze

OTAN. Sigla OTAN che nell’immaginario è usata per indicare il “Bureau of War” ossia il braccio armato degli

USE/United States of Europe (Euroma=USE quale evoluzione futura della UE).

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Capitolo 10

-Chartagometria, la trascrizione quantitativa con info di pubblico dominio.

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10] Chartagometria,la trascrizione quantitativa con info di pubblico dominio!.

L’ipotesi della letalità del filtro I° è di un rateo di affondamento 1:3 cioè 1 unità di Euroma persa per ogni 3

barchini distrutti. http://it.wikipedia.org/wiki/Boeing_B-17 Il link di wikipedia cita un rapporto di 1:3 ed è

off topic. Si tratta infatti di perdite di b17 durante la WWII, il b17 non è un moto barchino da 40 nodi e

600km di autonomia, riportò tali numeri a fronte dell'antiaerea ed i caccia nazy del 194x. Armi che non

sono i missili e cannoni di un blocco navale tuttavia, il rapporto 1:3 è l’unico dato di pubblico dominio che

mi è riuscito estrarre da google per “stimare” il coefficiente di filtro ipotetico di primo livello 8-) Perchè i

moto-barchini andrebbero per ipotesi a 40 nodi (non sono 260km/h di un B17) ma un moto barchino non

ha una superficie alare di 142mq, proprio per questa reciprocità inversa potrebbe compensare gli errori

possibili dato che il b17 è stato esposto nelle missioni della WWII sia a spari da 11km di distanza

dell’antiaerea (cannoni), sia ad attacchi ravvicinati dei caccia ad elica (che poi hanno prestazioni simili alle

cannoniere volanti ed elicotteri da battaglia). Data la massa degli sciami ed immaginando un’alta letalità

delle unità d'intercettazione Euromane (navi , aerei, elicotteri) rispetto all’antiaerea/caccia ad elica della

WWII, resta il fatto che tali unità non dovrebbero avvicinarsi troppo pena la esposizione a dei forti rischi.

E10.1-Cartagoemetria, gli impatti degli sciami cartaginesi totali:

il filtro di I° livello (assieme a quello di II livello)

Il numero degli attracchi d’invasione stimato è in media di 0.666*6850 ossia occhio e croce 4562.

Ipotizzando [10-15persone di equipaggio sono circa 45'600-68'400 truppe cammellate di cartaginesi sul

suolo di Euroma. Da cui estrapolare una massa d’urto media pari a E(x)=57'026 truppe d'impatto medio.

il filtro di III° livello (assieme a quello di II livello)

Ipotizzando un "tasso di logoramento da piana di omaha beach" negli scontri 5:1 cioè 5 cartaginesi uccisi

per ogni Euromano ucciso nelle azioni di arginamento terrestre, la funzione di massa dei residui cartaginesi,

da catturare con azioni di "rastrellamento umanitario" = azioni di debellamento dell'invasione é circa:

residui perdite Cartagine perdite Euroma p.sanitario

t0 11'405 45'621 11'405 57'026

t1 22'810 91'242 22'810 114'052

...

t(i) 11'405x 45'621x 11'405x 57'026x

t30 342mila 1.3milioni 342mila 1.7milioni

t365 4.1milioni 16.6milioni 4.1milioni 20.8milioni

per un totale di 20.8milioni al netto (senza contare quindi gli impatti) delle operazioni di debellamento

d'invasione. I dati sono relativi a tutto il teatro tuttavia se si assume per vera l’ipotesi che Chartagine non

controlla tutto il Mediterraneo meridionale allora gli impatti possono essere divisi solo per 2 dei tre teatri

possibili: Iberico+Italico+Bizantino in varie combinazioni possibili.

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10.1-Cartagometria, gli impatti degli sciami totali le 2 campagne anti_invasione:

I valori di cui sopra sono divisi per 2, equi-ripartiti per ciascun teatro delle operazioni e valgono

indistintamente per il caso [Iberico+Italico] ma non Bizantino, [Italico+Bizantino] ma non Iberico, oppure

per [Iberico+Bizantino] ma non Italico.

residui perdite.Cartagine perdite.Euroma p.sanitario

t0 5’702 22’810 5’702 28’513

t1 11’404 45’621 11’405 57’026

...

t(i) 5’702x 22’810x 5’702x 28’513x

beh, cosa dopo 30 giorni ceteris paribus i dati e senza tenere conto delle perdite civili e delle perdite sia di

Euroma che dei cartaginesi nelle azioni di debellamento dell'invasione?!

t30 171mila 684mila 171mila 855mila

e che cosa, dopo un anno, ammesso di arrivarci ad un anno d'invasione di cartaginesi senza pandemie?!

...

t365 2milioni 8milioni 2milioni 10milioni

♦Chartagometria, distribuzioni d’impatto alternativo.

Un racconto con delle cifre da incubo (se non ho sbagliato qualche conto con il foglio elettronico) la contabilità prova a tradurre in cifre partendo dai racconti "qualitativo-storici" per investigare su cause/effetti e reazioni e stimarne le plausibili tempistiche. Date le premesse, le simulazioni d'impatto hanno vari criteri, per cui calcolare tutti questi valori al momento a me appare sterile come esercizio,quindi mi limito a citare solo alcuni criteri logici possibili ☺

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F1.Chartagometria, gli impatti degli sciami totali per aree geografiche semplici:

-campagna iberica=spagna+portogallo=2/5 dell'impatto

-campagna italica=1/5 dell'impatto

-campagna bizantina=grecia+tuchia=2/5 dell'impatto

per cui le proiezioni di 1/5 sarebbe l'onere d'impatto atteso, date le premesse per l'italia.

F2.Chartagometria, gli impatti degli sciami totali per distanza minima geografica ponderata:

calcolando un indice di distanza media dalla vasca inferiore del mediterraneo per:

-le aree geografiche iberiche

-le aree geografiche italiche

-le aree geografiche bizantine

e poi ricalibrare la distribuzione dell'impatto atteso per macroarea geografica in funzione della

proporzionalità di vicinanza alla vasca del mediterraneo (più un'area geografiche è vicina più l'impatto

totale è elevato) re-distribuendo il rapporto d'impatto per il fattore correttivo:

[1-vicinanza(area)/somma_distanze_aree]

F3.Chartagometria, gli impatti degli sciami totali per punti d’impatto ponderati:

calcolando un indice di spiaggia utilizzabile, usando la percentuale di superficie di spiaggie basse in

rapporto ai chilometri di costa totali per aree geografiche:

-le porzione di spiaggia di aree geografiche iberiche

-le porzione di spiaggia di aree geografiche italiche

-le porzione di spiaggia di aree geografiche bizantine

e poi ricalibrare la distribuzione dell'impatto atteso totale per i relativi coefficienti di possibilità di attracco

per costa bassa e sabbiosa in rapporto ai chilometri di costa.

10.3-Un grossolano tentativo di fare un’analisi “dinamica”.

Proviamo ad elaborare un piccolo modello sotto uno spreadsheet onde cercare di avere una

“fotografia dinamica” stimata in termini di azione/reazione in caso d’invasione cartaginese,

utilizzando la distribuzione precedente sugli impatti ridotta del 50% oppure intera al 100%.

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[DISTOPIA FUTURIBILE DEL 2008-2009 ] Guerre Puniche 2.x

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Ad es: applichiamo la tattica degli “sbarchi di saturazione” ossia dove tutta la massa cartaginese viene

concentrata per brevi periodi su un unico teatro delle operazioni oppure 2 obiettivi isolati. Prendiamo a

caso la Sardegna (come esempio per costruire un modellino poi utilizzabile per gli altri scenari),.

1'500'000*0.003=truppe 'di punta difensori presenti al primo impatto, supponendo uno spostamento del

75% e diviso solo per 2 teatri d’invasione (Sicilia e Sardegna, le regioni più isolate e vicine all’area

cartaginese) i difensori “di punta” spostabili sono 60919. Al contrario il bacino demografico potenziale è di

1'500'000*0.42=630'000 unità di truppe "di massa" attivabili, tuttavia l’attivazione di tale stock non è

istantanea ma dipende da altre variabili di stock difficilmente stimabili quali equipaggiamenti ed armi e

munizioni già disponibili e pronti per essere distribuiti, oltre ad un breve periodo di corso basico. Se i

National Guard americani si esercitano 2gg/7gg si può immaginare un tempo di 3gg come latenza minima

per inserire ogni 3gg circa 4500 rimpiazzi (ossia la stessa quantità dei difensori presenti al t0). Se questo

fosse vero allora l'intera massa demografica sarebbe in servizio attivo dopo 630000/4500*3=420gg *MA*

nei primi 20gg di guerra sarebbero inseribili solo 20/3*4500=30’000 unità in 6 blocchi da 4500 l'uno.

Costruendo una funzione matematica guerrafondaia ☺ per stimare il numero di cartaginesi neutralizzati sul

territorio, la funzione potrebbe assomigliare a qualcosa di simile a f(x,y,z,w)=5702+5702*y-4500*x-

60919*z-4500*w, con x=1,2,3....20 con y=3,6,9,12,15,18,20,22 con z=1 con w=6,10,14,18… ecc con il limite

del tempo codificato sui danni collaterali. Ossia morti civili o posti in schiavitù per mano cartaginese pari a

circa dannicollaterali=6*attaccanti sopravvissuti(i-esimo giorno) cioè ogni cartaginese accopperebbe 6 civili

dato che 0.66 è il valore finale della WWII usato per stimare i danni globali ☺. Supponendo razzie, scontri e

pulizia etniche e/o riduzione in schiavitù della popolazione civile,l’unica alternativa per la popolazione degli

Euromani sarebbe la fuga. Il punto di collasso stimato sarebbe dato da (60919+4500+615000)/5702=119.3

ossia i cartaginesi sarebbero sempre tutti annichiliti dai difensori i quali alla lunga avrebbero un

logoramento che porterebbe ad un’inferiorità numerica dopo 119g circa 4 mesi.

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[DISTOPIA FUTURIBILE DEL 2008-2009 ] Guerre Puniche 2.x

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⇒ la Sardegna difensori iniziali “di punta” 4’500 unità, al secondo giorno vengono trasferiti in Sardegna il

50% di tutte le truppe “di punta” trasferibili come rinforzi (pari al 75% dello stock iniziale delle truppe “di

punta”). A cui aggiungere ogni 3gg un nuovo contingente di 4’500 unità di militi nazionali “truppe di massa”

come rimpiazzi. Tasso di letalità pari ad 1:1 ogni giorno sono annichiliti (per scontri di difesa oppure

rastrellamenti) 5’702 cartaginesi, i quali provocano nei difensori ogni giorni 5’702 unità perse. A parte alla

fine del primo giorno in cui si ha 0.5% di danni collaterali alla popolazione, per il restante periodo di tempo i

danni alla popolazione sono minimi e marginali. Il teatro della Sardegna soggetto a sbarchi di saturazione

Cartaginese (se non ricevesse altri contingenti) collasserebbe tuttavia dopo 119g circa 4 mesi di continui e

logoranti scontri.

Ripetendo lo stesso ragionamento cambiando sul teatro Siciliano si può dire che:

⇒ la Sicilia difensori iniziali “di punta” 14’100 unità, al secondo giorno vengono trasferiti in Sicilia il 50% di

tutte le truppe “di punta” trasferibili come rinforzi (pari al 75% dello stock iniziale delle truppe “di punta”). A

cui aggiungere ogni 3gg un nuovo contingente di 14’100 unità di militi nazionali “truppe di massa” come

rimpiazzi. Tasso di letalità pari ad 1:1 ogni giorno sono annichiliti (per scontri di difesa oppure

rastrellamenti) 5’702 cartaginesi, i quali provocano nei difensori ogni giorni 5’702 unità perse. I danni

collaterali alla popolazione civile siciliana sono marginali o trascurabili. Il teatro della Sicilia soggetto a

sbarchi di saturazione Cartaginese (se non ricevesse altri contingenti) collasserebbe dopo 351g circa 12 mesi

di continui e logoranti scontri.

⌦⌦⌦⌦ Inapplicabile la tattica degli sbarchi di logoramento in quanto i valori numerici delle truppe

cartaginesi sono troppo esigui, gli alti numeri dei difensori rendono credibile l’immediato

annientamento delle forze cartaginesi. Difensori che oltre ad essere in maggior numero, avere il

vantaggio della posizione avrebbero anche la conoscenza del territorio.

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[DISTOPIA FUTURIBILE DEL 2008-2009 ] Guerre Puniche 2.x

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Come si conciliano gli scenari quantitativi con le tempistiche narrate nei vari racconti

letterari GP2/cause endemiche?!

⌦⌦⌦⌦Per tutto il territorio italico, questi scenari non si conciliano in quanto sono irreali, non

sono ne plausibili ne verosimili, almeno nelle tempistiche immaginate anche se (esiste la

possibilità remota che la stima dei 2.5 milioni di barchini potrebbe essere sottostimata in quanto

2.5*stati occupati da Cartagine) possono avere un qualche interesse aggiungendo condizioni

“speciali” con cui dare una maggiore verosimiglianza e plausibilità ai racconti. Come ad esempio:

� aumentare i periodi di tempo delle guerre puniche 2x/cause endemiche, oppure

� ridurre il numero di zone oggetto d’invasione per cui dopo 4 mesi la lotta può trasferirsi solo su

un’isola, la Sardegna oppure dopo 1 anno la Sicilia (isole che potrebbero rappresentare il concetto

di Mamertinia).

� sterilizzare letterariamente il concetto di USE, United States of Europe, quindi ipotizzare il

collasso del sesterzo, sostituendolo con un’altra valuta esterna all’Europa. Ipotizzare una crisi

finanziaria che colpisca l’Europa ed indebolisca il sistema di difesa sul teatro italico .

� motivare con qualche ragione macroeconomica o politica plausibile l’assenza di un intervento

dell’OTAN. In quanto prima dei 4 mesi si avrebbe una probabile risposta dell’OTAN e comunque,

dopo la perdita della Sardegna (4mesi) e prima della perdita dell’intera Sicilia (1 anno), sicuramente

l’OTAN imporrebbe una risposta armata assai drastica sul suolo cartaginese.

� mancata integrazione demografica sul teatro italico, per cui viene a crearsi una sorta di guerra

civile in cui gli immigrati non essendosi integrati nella diversità, non accolgono la piattaforma dei

diritti umani presenti in Euroma per cui al momento dell’invasione si avrebbe una dissociazione “di

italiani non divenuti italiani”ed un trasferimento di forze interne a favore degli invasori cartaginesi

esterni. Tale ipotesi, considerando la componente demografica calante potrebbe avere un impatto

simile all’ipotesi della WWIII/GP in cui il 75% dei difensori sono spostati altrove e non partecipano

alle difese. Indicativi i dati demografici al 2050dc sulla distribuzione M+F con una piramide

demografica invertita a causa dei vecchi “baby boomers” sopravvissuti al 2050.

http://www.newwelfare.org/2008/05/20/dinamiche-demografiche-e-mercato-del-lavoro-in-italia/

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[DISTOPIA FUTURIBILE DEL 2008-2009 ] Guerre Puniche 2.x

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� in alternativa si potrebbe immaginare sbarchi di saturazione su un unico obiettivo + un

contestuale impiego d’armi non convenzionali, per cui le Guerre Puniche 2x per cause endemiche

avrebbero un’evoluzione fulminea e letale fondendo la fase [2.1+2.2] in un solo divenire. Allora sul

territorio si avrebbero sia scontri convenzionali delle “truppe di punta” + l’istantaneo avvio e

conseguenze dell’escalation BC con successiva rapida risposta OTAN sul suolo Cartagine ma non

si avrebbe la nuclearizzazione OTAN sul suolo Euromano in tutti i casi, data la controllabilità e

l’isolamento delle isole che potrebbero essere chiuse in quarantena.

�Sardegna, bassa densità della popolazione per kmq, facile mantenimento della quarantena.

�Calabria, bassa densità della popolazione per kmq, più articolato il mantenimento della

quarantena.

�Sicilia, alta densità della popolazione per kmq, facile mantenimento della quarantena.

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⇒ la Sardegna difensori iniziali “di punta” 4’500 unità, al secondo giorno vengono trasferiti in Sardegna il

50% di tutte le truppe “di punta” trasferibili come rinforzi (pari al 75% dello stock iniziale delle truppe “di

punta”). A cui aggiungere ogni 3gg un nuovo contingente di 4’500 unità di militi nazionali “truppe di massa”

come rimpiazzi. Tasso di letalità pari ad 1:1 ogni giorno sono annichiliti (per scontri di difesa oppure

rastrellamenti) 11’404 cartaginesi, i quali provocano nei difensori ogni giorni 11404 unità perse. A parte alla

fine del primo giorno in cui si hanno 2.8% di danni collaterali alla popolazione, il restante periodo di tempo i

danni sono minimi e marginali. Il teatro della Sardegna soggetto a sbarchi di saturazione Cartaginese (se

non ricevesse altri contingenti) collasserebbe dopo 8g circa e dopo 12gg i danni collaterali sulla popolazione

sarebbero del 53%

Ripetendo lo stesso ragionamento cambiando sul teatro Calabrese si può giungere a risultati simili

e verosimili, dato il territorio e la bassa densità di popolazione per kmq.

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⇒ la Calabria difensori iniziali “di punta” 6’000 unità, al secondo giorno vengono trasferiti in Calabria il 50%

di tutte le truppe “di punta” trasferibili come rinforzi (pari al 75% dello stock iniziale delle truppe “di punta”)

60'919 unità. A cui aggiungere ogni 3gg un nuovo contingente di 6'000 unità di militi nazionali “truppe di

massa” come rimpiazzi. Tasso di letalità pari ad 1:1 ogni giorno sono annichiliti (per scontri di difesa oppure

rastrellamenti) 11’404 cartaginesi, i quali provocano nei difensori ogni giorni 11’404 unità perse. A parte il

primo giorno in cui si hanno 2.2% di danni collaterali alla popolazione, il restante periodo di tempo i danni

collaterali alla popolazione vicile sarebbero minimi e marginali. Il teatro della Calabria soggetto a sbarchi di

saturazione Cartaginese (se non ricevesse altri contingenti) tuttavia collasserebbe dopo 9g circa e dopo

12gg i danni collaterali sulla popolazione sarebbero del 33%.

���� Inoltre la cortina sanitaria indotta dal blocco dei trasporti di mare e terra e d’aria per ridurre a zero i

contagi, potrebbe essere alquanto complicato da applicarsi per la Calabria, rispetto a quanto sia facile da

applicare con un blocco navale o chiusura dei porti/aeroporti, nelle ipotesi attacco massiccio cartaginese

alle isole (Sardegna o Sicilia).

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Infatti osservando i conteggi sulla Sicilia, si nota che l’alto numero dei difensori rende l’opzione

tattica sbarchi di saturazione assai lenta!, con rischi esigui e/o marginali per la popolazione in

termini di danni collaterali. A meno che… non si integri da subito un’azione BC con l’ipotesi virus

degli elefanti assimilabile all’influenza spagnola che sia non immediatamente percepita dalle

autorità sanitarie.

http://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_spagnola

375’000=a^ y con y=7mesi ⇒ sqr(7,375000)≅6.255 quindi i contagiati tra il XII giorno ed il XV

giorno dal giorno t0 dell’inizio delle guerre puniche sarebbero 6.255^(15/30)=2.5 ossia 2 persone

sole e 375'000 i morti dopo 7 mesi. Tra t0+3mesi circa 244 casi mentre in t0+4mesi si avrebbero

circa 1530 unità. Quindi le guerre puniche 2.2 sarebbero percepite in Sicilia come escalation BC

dopo circa 3.5mesi dall’inizio. Dopo t0+6mesi con 59891 casi è ragionevole supporre lo scoppio

del panico e si può immaginare il blocco delle vie di terra, d’aria e di mare. Al periodo t0+7mesi i

morti sarebbero 375'000 e prima che i dati esponenziali di t0+8mesi giungano ai 2.3milioni di

contagi, si potrebbe immaginare la nuclearizzazione dei focolai e dei territori invasi e contestuale

azione di ritorsione sul suolo cartaginese.

Ergo dopo un’analisi per quanto possibile accurata con dati di pubblico dominio ☺

[THTHTHTHESIESIESIESI] I racconti all’interno di questi immaginari scenari guerraffondaici potrebbero essere

plausibili e verosimili se e solo se il teatro letterario delle operazioni fosse:

⇒ un’area focalizzata geograficamente come la Sardegna, con una breve durata t<15gg del

flashpoint Guerre Puniche 2x/cause endemiche. Poco credibile “la direttiva di bonifica per

nuclearizzazione”, data la facilità con cui la quarantena potrebbe essere mantenuta!.

⇒ un’area focalizzata geograficamente come la Calabria, con una breve durata t<15gg del

flashpoint Guerre Puniche 2x/cause endemiche. Possibile immaginare una “direttiva di bonifica

per nuclearizzazione”dato che un potenziale cordone sanitario/quarantena per bloccare i contagi

potrebbe non essere totalmente efficace.

⇒ scenario geografico relativo alla Sicilia, con un impiego immediato già dalla fase 2.1 di

armi non convenzionali BC, con un flashpoint Guerre Puniche 2x/cause endemiche pari a t<7 mesi.

Plausibile immaginare una “direttiva di bonifica per nuclearizzazione”limitata alle zone oggetto di

contagio oppure alle colonie cartaginesi. Non per il fatto il cordone sanitario/quarantena non sia

applicabile, ma per il fatto che una direttiva di bonifica per nuclearizzazione bloccherebbe i

contagi dentro l’isola, annichilerebbe i cartaginesi, salverebbe dal contagio progressivo circa

48%=2.3/4.7 della popolazione residente

Le Guerre Puniche 2x sono un’equazione storica a 3 incognite, di difficile valutazione e stima. Se

l’equazione storica Roma+Cartagine+Mamertinia=0 ha un suo imprinting ed anche provando a stimare esiti e dinamiche e relazioni, attualmente si può ragionevolmente associare al ruolo di RomaEuroma/UE. Però al momento è difficile stimare quale nazione e/o macronazione (ossia un aggregato di nazioni attualmente non definibile) potrebbe interpretare nel futuro il ruolo storico di Cartagine e della Mamertinia nelle Guerre Puniche 2x.