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GRUPPO PIAZZETTA S.P.A. ing. Luciano Roccon INCONTRA Università degli studi di Padova Dipartimento di Ingegneria Meccanica Dipartimento di Ingegneria Meccanica Dipartimento di Innovazione Meccanica e Gestionale Corso di ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E DEI SISTEMI LOGISTICI Prof. ing. ANDREA PAYARO Padova, 30 novembre 2009

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GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.ing. Luciano Roccon

INCONTRA

Università degli studi di PadovaDipartimento di Ingegneria MeccanicaDipartimento di Ingegneria Meccanica

Dipartimento di Innovazione Meccanica e Gestionale

Corso di ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E DEI SISTEMI LOGISTICI

Prof. ing. ANDREA PAYARO

Padova, 30 novembre 2009

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

Parleremo di:

• GRUPPO PIAZZETTA dal 1960 � 50 anni di storia

• INNOVAZIONI

• FARE LOGISTICA IN AZIENDA

• LE CRITICITÀ OPERATIVE

• I CICLI PRODUTTIVI

• INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE

• 2010 �uno sguardo al futuro

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

1960. Domenico Piazzetta fonda la sua azienda per la prod uzione di manufatti in cemento e canne fumarie.

1971. Con il marchio ASOLANA CAMINETTI vengono proposti i primi caminetti prefabbricati.1975. Entra in funzione il reparto marmi per la produzion e di rivestimenti1976. Viene costruito il primo caminetto monoblocco reali zzato interamente in acciaio con focolare in ghisa e vetr o frontale di

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Dal 1960 ad oggi

interamente in acciaio con focolare in ghisa e vetr o frontale di chiusura.1976. Nasce Multifuoco SYSTEM: sistema di ventilazione brevettato che permette il recupero e la distribuzi one omogenea dell’aria calda.

1979. Nuova ragione sociale: PIAZZETTA S.p.A.

1982. Piazzetta presenta la prima stufa. Monoblocco in ac ciaio, focolare in ghisa, rivestimento in maiolica.

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

Dal 1960 ad oggi

1989. Piazzetta acquisisce e rilancia lo storico marchio SUPERIOR che per primo inventò nel 1952 il caminetto prefabb ricato.

1984. Entra in piena attività lo stabilimento per la prod uzione della ceramica.

1990. I laboratori Piazzetta di ricerca e sviluppo creano : un materiale ceramico dalle innovative caratteristi che.

1997. Nuova ragione sociale: GRUPPO PIAZZETTA S.p.A.1992-2002. Piazzetta presenta una serie di prodotti che caratterizzeranno il mercato del settore: - Stubotto: “stufa-camino”- I veneziani “monoblocco verticale, rivestimento in ceramica”

2002-2009. -)STUFA A PELLET: l’idea di un imprenditore che fa entrare la tecnologia nella fiamma.

-) PIAZZETTA DESIGN: la prima collezione di caminet ti a gas in Italia

-) IL DESIGN PIAZZETTA: il calore che arreda!

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

Visione d’insieme: 67000 mq

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

La distribuzione

• IN ITALIA: �35 Agenti�Più di 1000 rivenditori�Oltre 40 Centri di assistenza

tecnica

• IN EUROPA:• IN EUROPA:�Rivenditori in tutto il

continente in particolare in Germania in cui abbiamo aperto nel 2009 una nuova filiale.

• U.S.A.: Partnership per la distribuzione di stufe, camini e ceramiche

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

I BRANDS

Accendete, prego: è Piazzetta Design . Design e tecnologia per riflettere e valorizzare la bellezza della fiamma.

Idee che fanno grande la tua casa. Tutte le soluzioni Piazzetta per una casa piacevole e calda.

Superior : il caldo che viene dal passato e dal futuro.

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

INNOVAZIONI:

1. CAMINO MONOBLOCCO : TECNOLOGIA E FACILITÀ D’INSTALLAZIONE

Abbiamo realizzato un camino interamente in acciaio con focolare in ghisa e vetro di chiusura per una in ghisa e vetro di chiusura per una completa visione della fiamma.

Ciò ha assicurato:

• Rendimento oltre 80% grazie ad un migliore scambio termico. Grazie a percorsi dei fumi studiati da hoc si riesce a sfruttare al massimo il calore sviluppato dalla fia mma e quindi il potere calorifero del combustibile.

• Installazione in qualche ora , per costruire un camino in muratura occorrevano giorni.

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INNOVAZIONI:2. MULTIFUOCO SYSTEM:

CALORE PERFETTO DAL CAMINETTO AL TETTO

L’aria calda tende naturalmente a concentrarsi al soffitto, dove si raggiungono anche i 30°C, mentre a livello del pavimento la temperatura è di pavimento la temperatura è di 19°C . Si crea così l’effetto piedi freddi e testa calda.

Con MULTIFUOCO SYSTEM il calore esce a livello del pavimento e si propaga sfruttando il movimento naturale dell’aria calda verso l’alto ���� Condizione ottimale di riscaldamento.

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INNOVAZIONI:3. STUFA A LEGNA : ALTE

PRESTAZIONI E DESIGN

La stufa non è più un pezzo unico,ma è composta da un interno inacciaio e ghisa e da un rivestimentoin ceramica o in acciaio verniciato.

La ricerca del miglioramentoLa ricerca del miglioramentocontinuo del prodotto consente,oggi, grazie ad incastri studiati adhoc, di installare una stufa in menodi un’ora.

Stufe con rendimenti che superanol’80% e dal DESIGN pensato sia perambienti CLASSICI, sia per quelliMODERNI.

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INNOVAZIONI:4. ALUKER® : UN MATERIALE

INNOVATIVO CHE PROLUNGA IL PIACERE DEL CALORE

• ECCELLENTE RESISTENZA ALLE ALTE TEMPERATURE E ALL’AZIONE PROLUNGATA DEL FUOCO

• SICUREZZA DI UTILIZZO ED

Dopo 1 minuto e ½ di esposizione all’azione di una fiamma ossidrica il pannello di ghisa è • SICUREZZA DI UTILIZZO ED

ELEVATA AFFIDABILITA' NEL TEMPO

ghisa è compromesso. Dopo 5 minuti all’esposzione della stessa fiamma ossidrica il pannello di ALUKER® conserva ancora le sue caratteristiche.

• ESTREMA FACILITÀ DI MANUTENZIONE• GRANDE CAPACITA' DI ACCUMULO E

RIFLESSIONE DEL CALORE: i pannelli in Aluker® catturano l’energia sviluppata dalla fiamma e combi nando un’azione di immagazzinamento e di cessione del cal ore, migliorano sensibilmente la qualità della combustion e e abbattono drasticamente i “tempi morti” tra una car ica e l’altra

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INNOVAZIONI:5. STUFA A PELLET : LA

TECNOLOGIA ENTRA NELLA FIAMMA

•L’idea di un imprenditore che già negli anni ‘90 credeva in questa tipologia di riscaldamento!

•FUNZIONALITÀ: Prodotti capaci di rifornirsi di combustibile in modo autonomo, rifornirsi di combustibile in modo autonomo, continuo e controllato con rendimenti oltre 85%.

È possibile programmare il funzionamento tramite telecomando ed impostare l’accensione e lo spegnimento con un cronotermostato in base alle proprie abitudini.

•SICUREZZA: Una serie di dispositivi garantisce un calore sicuro!

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INNOVAZIONI:5. STUFA A PELLET : LA TECNOLOGIA

ENTRA NELLA FIAMMA

•FUNZIONALITÀ E SICUREZZA entrano nella fiamma grazie alla continua ricerca dei nostri laboratori! Test e verifiche di qualità vengono fatte sul prodotto finito a garanzia di prestazioni, di sicurezza di esercizio e di ecocompatibilità.

Il LABORATORIO MATERIE PRIMEeffettua severi controlli per assicurare in entrata la qualità delle materie prime e dei materie prime e dei semilavorati.

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INNOVAZIONI:5. STUFA A PELLET

IL PELLET È RISPETTO PER L’AMBIENTE

•Il pellet è un combustibile ricavato dai residui della lavorazione del legno, recupera materiale non utilizzato e non richiede l’abbattimento di nuovi alberi a richiede l’abbattimento di nuovi alberi a tutto vantaggio della salvaguardia del patrimonio boschivo.

La tipica forma in piccoli cilindri è ottenuta per trafilatura, un’interessante processo che permette di recuperare una grande quantità di energia altrimenti inutilizzata.

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INNOVAZIONI:5. STUFA A PELLET

VANTAGGI DEL PELLET •FACILE da trasportare e stoccare -sacchetti da 15 kg

•non richiede l’abbattimento di alberi, e PRESERVA il nostro PATRIMONIO BOSCHIVO

•grazie al basso tenore di umidità ed alle •grazie al basso tenore di umidità ed alle sue caratteristiche, risulta un combustibile con ALTI RENDIMENTI e BASSE EMISSIONI.

•REGOLABILE: il flusso del combustibile sarà proporzionale alla temperatura impostata

•CONVENIENTE: è possibile programmare e mantenere una temperatura minima in caso di periodi di assenza.

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INNOVAZIONI:

6. CAMINO A GASLA PRIMA AZIENDA IN ITALIA A PROPORRE UN’INTERA GAMMA DI CAMINI A METANO O A GPL METANO O A GPL

•RISPETTO PER L’AMBIENTE

•100% SICUREZZA

•100% DESIGN

•REALIZZABILE IN QUALUNQUE APPARTAMENTO-ABITAZIONE

•MASSIMA ATTENZIONE ALLE ESIGENZE MUTEVOLI DEL MERCATO

•REGOLABILE CON UN TELECOMANDO

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FARE LOGISTICA IN AZIENDA:

A. STAGIONALITÀ

B. MAKE TO STOCK

C. FORMULAZIONE DEL BUDGET DI VENDITA

1. PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE

2. ORGANIZZAZIONE DEI MAGAZZINI

3. DISTRIBUZIONE AL CLIENTE

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FARE LOGISTICA IN AZIENDA:

LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE è TIRATA da:

• BUDGET DI VENDITA• (GIACENZA DI MAGAZZINO)

Metto a magazzino quei prodotti stabiliti dal budge t che il cliente deve trovare pronti per il ritiro.

LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONEE

LA GIACENZA DEL MAGAZZINO materie prime e semi-lavo rato TIRANO:

• GLI ORDINI DI ACQUISTO• LA RICHIESTA DI MANODOPERA

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CRITICITÀ OPERATIVE:

• ARRIVARE IN ORARIO al cliente – RITARDI causati da:1. Articoli promessi al cliente senza rispettare il l ead-time di

produzione2. Budget di vendita sottostimato e conseguente rott ura di stock a

magazzino3. Ritardo di consegna del fornitore

• MANTENIMENTO DEL MARGINE non aumentando il prezzo ma

PREZZOCOSTANTE

COSTO

MARGINEMARGINE

COSTO COSTANTE

PREZZO

diminuendo i costi

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CRITICITÀ OPERATIVE:

• STANDARDIZZAZIONE DEL PRODOTTO: ricerca di un trade-off

fra la difficoltà nel realizzare progetti standardizzati (minimizzando

l’introduzione di nuovi codici) e la richiesta di tempi di progettazione

sempre minori

• FORNITORI: riduzione dei tempi di consegna e mantenimento della

qualità del prodotto fornito in una produzione a PICCHIqualità del prodotto fornito in una produzione a PICCHI

TIPI FONTI sulle PREVISIONIsul COMPORTAMENTO DEL

FORNITORE

sui TEMPIFabbisogni che SLITTANO da un periodo ad un altro

Ordini consegnati in ritardo rispetto alla data confermata

sulle QUANTITA'Fabbisogni reali maggiori o

minori dei fabbisogni pianificati

Ordini ricevuti per quantità maggiori o minori di quanto

ordinato

INC

ER

TE

ZZ

E

INCERTEZZE

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CRITICITÀ OPERATIVE:• DEFINIZIONE DEL BUDGET DI VENDITA in un mercato

imprevedibile

• GIACENZE CERTE: esatta corrispondenza tra giacenza fisica ed informatica.

• MAGAZZINI: Evoluzione continua tirata dai prodotti finiti richiesti dal

mercato

• REALIZZARE UN CORRETTO SFC: shop floor control – la corretta

assegnazione delle priorità di lavorazione per avere il pieno utilizzo

della capacità produttiva.

• RIDUZIONE DEGLI SCARTI ED AUMENTO DEGLI STANDARD QUALITATIVI monitorando il FLUSSO DEL VALORE

• LIVELLI di GIACENZA nei MAGAZZINI

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

CICLI PRODUTTIVI:

• L’ASSEMBLAGGIO degli INTERNIFASI DEL CICLO PRODUTTIVO:1. CONTROLLO semi-lavorato e minuterie

consegnati dal fornitore

2. VERNICIATURA

3. PREASSEMBLAGGIO

4. ASSEMBLAGGIO lineagiostra

5. IMBALLO automatizzatomanuale

N.B.: solo le fasi 2,3,4,5 aggiungono valore al prodotto

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CICLI PRODUTTIVI:

• L’ASSEMBLAGGIO degli INTERNI

SCHEMA FLUSSO MATERIALE senza i dati dei processi

VERNICIATURA

I I

IMBALLOAUTOMATIZZATOASSEMBLAGGIO

LINEA E GIOSTRE

PREASSEMBLAGGIO I

RICAMBII

PRODOTTOFINITO

I

ACCESSORII

Semilavorati e minuterie provenienti

dal controllo in

accettazione

PUSH

I MAGAZZINO

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

CICLI PRODUTTIVI:• LA MAIOLICA: processo verticale

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

CICLI PRODUTTIVI:

• LA MAIOLICA: processo verticale

FASI DEL CICLO PRODUTTIVO:

1. CONTROLLO materie prime, staffaggi, viterie, imballaggi consegnati dal fornitore

2. PREPARAZIONE IMPASTI

3. COLAGGIO

4. SFORMATURA

5. ESSICAZIONE

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

CICLI PRODUTTIVI:

• LA MAIOLICA: processo verticale

FASI DEL CICLO PRODUTTIVO:

6. COTTURA BISCOTTO

7. RETTIFICA

8. SMALTATURA

9. DECORAZIONE MANUALE

10. COTTURA VETRATO

11. IMBALLO

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CICLI PRODUTTIVI:

• LA MAIOLICA: processo verticaleSCHEMA FLUSSO MATERIALE senza i dati dei processi

I IARGILLE

PREPARAZIONEIMPASTO

ICOLAGGIO SFORMATURA

ESSICAZIONECOTTURABISCOTTO

IRETTIFICA

I

Argille, staffaggi,

minuterie ed imballaggi provenienti

dal controllo in

accettazione PUSH

I MAGAZZINO

BISCOTTOII

ESSICAZIONE

ISMALTATURA

COTTURAVETRATO

IMBALLO

IPRODOTTO

FINITO

DECORAZIONEMANUALE

Tciclo =20 giorni

I

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:

• PURCHASING DEPARTMENT

1. Abbiamo instaurato RAPPORTI WIN-WIN con i fornitori

2. Valutiamo i fornitori non sul prezzo ma sul COSTO GLOBALE considerando:

� Tipologia di articoli forniti� Non conformità su articoli forniti� Non conformità su articoli forniti� Ritardi di consegna e quantità fornite diverse da quelle ordinate

3. Realizziamo progetti di CODESIGN e COMAKERSHIP

Il legame di partnership che stabiliamo apporta vantaggisoprattutto in termini di Quality Assurance dei prodottiacquistati, il controllo del prodotto viene realizzato dal fornitoreconsentendo l’introduzione, su un elevata percentuale diarticoli in entrata, di un proficuo FREE-PASS.

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INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:

• LINEA DI PRODUZIONE BILANCIATA: Flusso continuo di assemblaggio + introduzione incastri POKA-YOKE

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INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:• Verniciatura interni – attività critica: nel 2005

inversione di tendenza – costruzione nuovo impianto di verniciatura

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INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:• Il nuovo MAGAZZINO PRODOTTO FINITO – Ricambi ed Acce ssori

PEDANA per INTERNI 200x120 cm

Carrello Attuale FRONTALE

Carrello deciso: RETRATTILEPALLET per CERAMICHE 120x120 cm

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INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:

• Il nuovo MAGAZZINO PRODOTTO FINITO – Ricambi ed Acce ssori

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE SCELTE ADOTTATE

Larghezza Profondità Altezza Peso max Modalità Larghezza Profondità Livelli

INTERNI NO UDC 300-80 BULK 230 540 1

INTERNI PEDANA STD 200 120 150 1500 Scaffale 230 125 3-4

Dimensioni [cm] e Peso [kg] delle UDC Stockaggio - Dimensioni cellaTipologia UDC_TYPE

INTERNI PEDANA ALTA 200 120 190 1500 Scaffale 230 125 3

CERAMICA BULK 1200 BULK 120 145 6

CERAMICA PALLET 130 120 150 2250 Scaffale 270 125 3-4

CERAMICA CONTENITORI 166 100 105 35 Impilati a terra

CERAMICA CASSE DI LEGNO 200-135 120 varia 190 Cantilever 120 130 3

MARMI CASSE DI LEGNO 209-94 73-54 88-64 300 Impilati a terra

ACCESSORI Europallet 80 120 110 1500 Scaffale 270 125 3

ACCESSORI Cestoni 150 120 115 1500 Scaffale 270 125 3

ACCESSORI Ceste 40 60 30 230 Scaffale 270 125 3

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INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:

PICKING E SCORTA

LOCAZIONI di SCORTAgestite con SCHEDINECARTACEE poste sullalocazione di PICKING

SCORTA

• Il nuovo MAGAZZINO PRODOTTO ACCESSORI

LOCAZIONI di PICKINGgestite dal sistema informatico attuale

locazione di PICKING

PICKING

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:• Il nuovo MAGAZZINO PRODOTTO FINITO ����ABC di picking

A_dx B_sx 4,85

mB_dx C_sx C_dx D_sx 3,

80 m

D_dx E_sx E_dx F_sx F_dx G_sx G_dx H_sx H_dx I_sx

30b

30a

32 31 32 31 32 31 32 31 32 31 32 31 32

22b 22a

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19b 20b

21b 21a

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27b 27a

26b 26a

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24b 24a

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Portapallet per Officina

C

20 19 20 19 20 19 20 19 20 19 20 19 20 19

14b 14a

10 9 10 9 10 9 10 9 10 9 10 9 10 9

A_dx B_sx B_dx C_sx C_dx D_sx D_dx E_sx E_dx F_sx

4,85

m

F_dx G_sx G_dx H_sx H_dx I_sx

4 3

14 13

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Luce

22

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6 5

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11b 11a 14 13

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A+B

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:• Progetti pilota sui reparti – PROCESS KAIZEN –

eliminazione dei MUDA – 5S� SEIRI : separare� SEITON: ordinare� SEISO: pulire� SEIKETSU: standardizzare� SHITSUKE: migliorare� SHITSUKE: migliorare

IL METODO KAIZEN non riguarda più solo i repartiproduttivi ma è una forma mentis che sta diventandopatrimonio di tutta l’azienda per diventare semprepiù LEAN . La tendenza è quella di ridurre al minimosprechi dovuti a SOVRAPPRODUZIONE, ATTESE,TRASPORTI, PERDITE DI PROCESSO, SCORTE,MOVIMENTI e PRODOTTI DIFETTOSI.

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INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:• PROCESS KAIZEN – DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO

EFFETTO

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INNOVAZIONI TECNICHE ED ORGANIZZATIVE:• PROCESS KAIZEN – PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI

MIGLIORAMENTO

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2010 ���� in poi:

• NUOVE IDEE PER ANDARE INCONTRO AL CLIENTE

• Programmazione della PRODUZIONE: MRP o

KANBAN ����ENTRAMBI

• SCELTA DEL LOTTO DI PRODUZIONE ����IL LOTTO • SCELTA DEL LOTTO DI PRODUZIONE ����IL LOTTO

CHE RIDUCE LE SCORTE

• COMPLETAMENTO DEL MAGAZZINO PRODOTTO

FINITO e del MAGAZZINO RICAMBI

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

2010 ���� in poi:

• RIDUZIONE DEL COSTO – BLOCCO DEL LISTINO DI

VENDITA (STAGIONE 2009-2010 nessun aumento)

• STANDARDIZZAZIONE componentistica di produzione

• MAGAZZINO: eliminazione degli articoli a rotazione nulla e ottimizzazione del picking

• MAPPATURA DEL MAGAZZINO SEMI-LAVORATO e MAPPATURA DEL FLUSSO per controllare i processi.

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

Per riflettere:• RUOTA DI DEMING: PDCA1.PLAN ����Programmare: stabilire

un obiettivo per il miglioramento e ideare i piani di azione per raggiungerlo.

2. DO ����Realizzare il programma

3. CHECK ����Verificare: determinare se quanto fatto segue la rotta fissata ed ha determinato i miglioramenti programmati.

4. ACT���� Agire: eseguire e standardizzare le nuove procedure per prevenire il problema originario o pe r fissare nuovi traguardi.

Non si deve mai adagiarsi ma tendere sempre al miglioramento!!!

GRUPPO PIAZZETTA S.P.A.

Per riflettere:• TIPI DI KAIZEN

Managment

PROCESS KAIZEN(Eliminazione degli sprechi)

FLOW KAIZEN(Miglioramento del flusso del valore)

FOCUSReparti (Eliminazione degli sprechi)

Sia il Flow Kaizen che si focalizza sul flusso dei materiali e delle informazioni, sia il Process Kaizen , che si focalizza sul flusso delle persone e delle attivit à, sono necessari e il miglioramento dell’uno comporta il miglioramento dell’altro.

Grazie per l’attenzione.