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ESIMONEDIZIONI

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gennaio 2016526/4 • Prepararsi ai quesiti di Inglese del concorso a cattedra 2016

Questo volume è stato stampato presso:«MultiMedia»V.le Ferrovie dello Stato Zona Asi - Giugliano (NA)

Il volume è a cura di Giovanni Ciotola

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La pubblicazione di questo volume, pur curato con scrupolosa attenzione dagli Autori e dalla redazio-ne, non comporta alcuna assunzione di responsabilità da parte degli stessi e della Casa editrice per eventuali errori, incongruenze o difformità dai contenuti delle prove effettivamente somministrate in sede di concorso.

Andiamo in stampa all’indomani della diffusione della bozza di Bando del 18 gennaio 2016: que-sto manuale è conforme, quindi, ai contenuti dei programmi così come enunciati in questa bozza.Qualora in sede di pubblicazione del bando in G.U. dovessero essere inserite modifiche se ne darà conto in apposite espansioni online, disponibili nell’area riservata accessibile tramite il Qrcode.

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PReMeSSA

La prova scritta del nuovo concorso a cattedra si articola in 8 quesiti a risposta aperta, inerenti alla trattazione articolata di “tematiche disciplinari, culturali e professionali, volte all’accertamento delle conoscenze e delle competenze didattico-metodologiche in relazio-ne alle discipline oggetto d’insegnamento”.Nelle prove scritte di tutte le classi di concorso, 2 degli 8 quesiti saranno formulati in una lingua straniera ― a scelta tra francese, inglese, spagnolo e tedesco (per la Scuola Primaria, invece, la lingua straniera è obbligatoriamente quella inglese) ― e saranno volti ad accertare la competenza almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.Questa tipologia di prova ha destato molta preoccupazione tra gli aspiranti docenti, i quali si trovano per la prima volta a essere valutati sulla lingua straniera con domande a risposta sintetica, piuttosto che, come nel precedente concorso del 2012, con quiz a risposta multipla.Ma è davvero la prima volta che a un concorso per docenti vengono somministrati quesi-ti in lingua straniera a risposta aperta? In realtà, già al concorso del 2012, alla prova scritta della Scuola Primaria, furono assegnate due domande a risposta aperta per l’accertamento della conoscenza dell’inglese. In particolare, si è trattato di quesiti (di cui in questo volume è fatta esplicitamente menzione) che concernevano la comprensione di un brano da riassu-mere (su un argomento di didattica) e di un testo del tipo “fill in the blank”.Nel momento in cui diamo alle stampe il presente volume, non sappiamo come saranno i quesiti in lingua del prossimo concorso a cattedra e nemmeno se sarà possibile utilizzare il dizionario in sede di esame. Non sappiamo se saranno effettivamente 2 domande, se saran-no di taglio esclusivamente grammaticale, oppure di contenuto disciplinare o sulle Avver-tenze generali. ecco perché in questo manuale abbiamo cercato di fornire una vasta tipo-logia di quesiti, diversi l’uno dall’altro, ma tutti finalizzati non solo al ripasso delle regole grammaticali (prerequisito indispensabile per affrontare la prova), ma soprattutto alla fa-miliarizzazione con il lessico specialistico della didattica e della normativa scolastica.

Il testo è stato pensato per favorire uno studio graduale, in modo da renderlo fruibile non solo da quanti hanno una buona padronanza dell’inglese, ma anche da coloro che ritengono di averne una conoscenza piuttosto superficiale.Per questo motivo si è ritenuto opportuno partire da quesiti grammaticali generici, per pas-sare poi, via via, ad altri più complessi su argomenti di didattica, di pedagogia, di normativa scolastica etc. Sempre per garantire la progressività dello studio, per alcuni dei primi que-siti viene fornita anche la traduzione in italiano; per i successivi, la traduzione “scompa-re”, allo scopo d’impegnare il candidato in una risoluzione priva di “suggerimenti”.

Il volume è così strutturato:• Introduzione ― L’importanza delle competenze linguistiche, in cui si analizza la va-

lenza fondamentale di tali competenze per un docente della scuola del Terzo Millennio. Valga ricordare che nel progetto della Buona Scuola la conoscenza di una lingua stranie-ra, e soprattutto dell’inglese, assume un ruolo determinante, in particolare per quanti devono prevedere nel loro percorso didattico dei progetti CLIL;

• Parte I – Grammatica di base della lingua inglese, in cui, in maniera sintetica, si af-frontano tutte le tematiche morfosintattiche principali e relative al livello B2 richiesto dal bando;

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• Parte II – Quesiti a risposta aperta, nella quale vengono presentate varie tipologie di domande e di esercizi, disposti secondo livelli di difficoltà crescenti:– Quesiti grammaticali (con soluzioni commentate in italiano e in inglese),– Frasi da tradurre,– Comprensione brani con traduzione italiana a fronte,– Completamento brani (fill in the blank) con e senza traduzione a fronte,– Quesiti e testi di varia tipologia (fill in the blank, summary, domande a risposta aper-

ta) su argomenti collegati alla didattica, alla psicologia dell’età evolutiva e all’or-dinamento scolastico;

• Parte III – La prova orale in inglese: elementi per affrontare il colloquio, con esempi di conversazione e di fraseologia ricorrente (The Job Interview e Teacher Interview Que-stions and Answers) per simulare la prova orale.

Arricchiscono il testo tre glossari tematici:• quello giuridico-scolastico (inglese-italiano) con termini specialistici tratti dal lessico

giuridico e riguardanti il mondo della scuola;• quello glottodidattico, in cui sono raccolte e illustrate in lingua le voci basilari di que-

sta disciplina di enorme importanza per il bagaglio culturale del futuro insegnante;• quello dei termini informatici di uso comune, in traduzione dall’inglese all’italiano e

viceversa, per associare alle competenze linguistiche anche quelle digitali.

In appendice, i due documenti europei (in inglese con traduzione a fronte) espressamen-te richiamati nelle Avvertenze Generali, ovvero:• il Quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente (Raccomandazione

del 23 aprile 2008);• la Raccomandazione del 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave per l’apprendimento

permanente.

Ricordiamo che nei volumi specifici per le singole classi di concorso, editi da questa Casa editrice, sono forniti, come espansione web, alcuni quesiti a risposta aperta in inglese sul-le singole discipline.

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INTRODUZIONeL’IMPORTAnZA dELLE COMPETEnZE LInGuISTIChE

1. La conoscenza delle lingue straniere come elemento indispensabile nella formazione degli insegnanti ............................................................................................... Pag. 6 2. Il CLIL: un «apprendimento integrato di contenuti e lingua» .............................. » 8 3. elaborazione di un laboratorio CLIL ............................................................................... » 10

3.1 Una lingua «veicolare» .................................................................................................. » 113.2 Finalità e obiettivi ........................................................................................................... » 113.3 Un esempio di progetto: «The weather» ............................................................... » 11

4. La metodologia CLIL nello specifico della scuola italiana: dalla «Riforma Gel- mini» alla «Buona Scuola» ................................................................................................... » 13

4.1 Un’introduzione graduale ............................................................................................ » 134.2 La formazione dei docenti ........................................................................................... » 144.3 Il CLIL nell’esame di Stato ........................................................................................... » 15

5. Lingua straniera e lingua italiana: interfaccia didattico ......................................... » 15 6. Le certificazioni linguistiche .............................................................................................. » 16

6.1 Il PL 2000 e i livelli di competenza linguistica ................................................... » 166.2 Il Portfolio europeo delle Lingue ............................................................................. » 176.3 Le certificazioni per attività CLIL ............................................................................. » 17

7. Globalizzazione e multiculturalità ................................................................................... » 18 8. La ricerca di corsi di lingua di livello elevato .............................................................. » 19 9. Una garanzia di qualità ......................................................................................................... » 2010. Confronto positivo e interazione linguistica efficace ............................................... » 2111. L’introduzione in Italia di una seconda lingua comunitaria extra-curricolare . » 2112. L’eTwinning ................................................................................................................................ » 21

PARTe IGRAMMATICA dI BASE dELLA LInGuA InGLESE

CAPITOLO 1: ALFABETO, REGOLE dI PROnunCIA E SEGnI d’InTERPunZIOnE .. » 24

CAPITOLO 2: I SOSTAnTIVI

1. La formazione del plurale .................................................................................................... » 27 2. Sostantivi numerabili e non numerabili ........................................................................ » 28 3. Pair nouns: i sostantivi usati solo al plurale ................................................................. » 29 4. I nomi collettivi ........................................................................................................................ » 29 5. I nomi composti ....................................................................................................................... » 29 6. Il plurale dei nomi propri .................................................................................................... » 30

CAPITOLO 3: GLI ARTICOLI

1. L’articolo indeterminativo ................................................................................................... » 31 2. L’articolo determinativo ....................................................................................................... » 31 3. I casi in cui non si adopera l’articolo............................................................................... » 32

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CAPITOLO 4: I PROnOMI PERSOnALI

1. I pronomi personali soggetto ............................................................................................. Pag. 34 2. I pronomi personali complemento .................................................................................. » 35 3. La posizione dei pronomi personali complemento .................................................. » 35

CAPITOLO 5: FRASE RELATIVA E PROnOMI RELATIVI

1. La frase relativa ........................................................................................................................ » 36 2. I pronomi relativi .................................................................................................................... » 36 3. L’omissione di who, which e that....................................................................................... » 38 4. Le preposizioni nelle frasi relative................................................................................... » 38 5. La sostituzione dei pronomi relativi which e that ..................................................... » 39

CAPITOLO 6: PROnOMI E VERBI RIFLESSIVI

1. I pronomi riflessivi ................................................................................................................. » 40 2. L’uso enfatico dei pronomi riflessivi ............................................................................... » 40 3. espressioni particolari e pronomi reciproci ................................................................ » 41 4. I verbi riflessivi ......................................................................................................................... » 41

CAPITOLO 7: GLI AGGETTIVI QuALIFICATIVI

1. Attributo e predicato ............................................................................................................. » 43 2. Gli aggettivi usati come sostantivi ................................................................................... » 44 3. Nomi e aggettivi di nazionalità .......................................................................................... » 44

CAPITOLO 8: COMPARATIVI E SuPERLATIVI

1. Indicazioni d’uso...................................................................................................................... » 46 2. Comparativo e superlativo di maggioranza ................................................................. » 46 3. Il comparativo di uguaglianza ............................................................................................ » 48 4. Comparativo e superlativo di minoranza ...................................................................... » 48 5. Il secondo termine di paragone ........................................................................................ » 49 6. Il superlativo assoluto ........................................................................................................... » 49 7. Comparativi e superlativi irregolari ................................................................................ » 50

CAPITOLO 9: AGGETTIVI E PROnOMI dIMOSTRATIVI

1. Caratteri generali .................................................................................................................... » 52 2. Gli aggettivi dimostrativi ...................................................................................................... » 52 3. I pronomi dimostrativi .......................................................................................................... » 52 4. Altri usi dei pronomi dimostrativi ................................................................................... » 53 5. I termini di contrapposizione ............................................................................................ » 53 6. Such e same ................................................................................................................................ » 54

CAPITOLO 10: I POSSESSIVI: AGGETTIVI, PROnOMI E GEnITIVO SASSOnE

1. Classificazione di aggettivi e pronomi possessivi ..................................................... » 55 2. Gli aggettivi possessivi .......................................................................................................... » 55 3. I pronomi possessivi .............................................................................................................. » 56 4. La costruzione «of + pronome possessivo» ................................................................. » 56 5. Il genitivo sassone ................................................................................................................... » 56

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6. L’uso dell’articolo con il genitivo sassone ..................................................................... Pag. 57 7. Il doppio genitivo .................................................................................................................... » 58 8. «Of + possessore» oppure «genitivo sassone»? .......................................................... » 58

CAPITOLO 11: AGGETTIVI E PROnOMI IndEFInITI

1. Classificazione .......................................................................................................................... » 59 2. Some ed any .............................................................................................................................. » 59 3. Altri aggettivi e pronomi indefiniti .................................................................................. » 60 4. Pronomi e avverbi composti di some, any, no, every ................................................ » 64

CAPITOLO 12: LE PREPOSIZIOnI

1. Utilizzo e classificazione ...................................................................................................... » 66 2. Le preposizioni di luogo indicanti posizione .............................................................. » 66 3. Le preposizioni di luogo indicanti movimento ........................................................... » 69 4. La collocazione della preposizione di luogo nella frase ......................................... » 71 5. Le preposizioni di tempo ..................................................................................................... » 71 6. Le preposizioni di mezzo ..................................................................................................... » 74 7. Le preposizioni di qualità .................................................................................................... » 74 8. La preposizione of ................................................................................................................... » 75

CAPITOLO 13: AVVERBI Ed ESPRESSIOnI AVVERBIALI

1. Funzioni e classificazione degli avverbi ........................................................................ » 76 2. Gli avverbi di modo ................................................................................................................ » 76 3. Gli avverbi di tempo ............................................................................................................... » 77 4. Gli avverbi di luogo ................................................................................................................. » 78 5. Gli avverbi di frequenza ........................................................................................................ » 79 6. Gli avverbi di quantità ........................................................................................................... » 80

CAPITOLO 14: I nuMERALI

1. Tabella dei numeri cardinali e ordinali .......................................................................... » 81 2. I numeri cardinali .................................................................................................................... » 81 3. I numeri ordinali ...................................................................................................................... » 82 4. Le quattro operazioni ............................................................................................................ » 83 5. Le date .......................................................................................................................................... » 83 6. L’ora ............................................................................................................................................... » 84 7. Le principali unità di misura anglosassoni .................................................................. » 85

CAPITOLO 15: IL VERBO TO BE

1. Le forme ...................................................................................................................................... » 86 2. Il presente semplice (simple present) ............................................................................. » 87 3. Il passato semplice (simple past) ...................................................................................... » 87 4. Presente perfetto (present perfect) e passato perfetto (past perfect) ............... » 88 5. Gli altri tempi e modi più utilizzati .................................................................................. » 88 6. Short answers a domande con to be ................................................................................ » 89 7. There is e there are ................................................................................................................... » 89 8. Gli usi del verbo to be ............................................................................................................ » 90

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CAPITOLO 16: IL VERBO TO HAVE

1. Le forme ...................................................................................................................................... Pag. 92 2. Il presente semplice (simple present) ............................................................................. » 93 3. Il passato semplice (simple past) ...................................................................................... » 93 4. Presente perfetto (present perfect) e passato perfetto (past perfect) ............... » 94 5. Gli altri tempi e modi più utilizzati .................................................................................. » 95 6. Short answers a domande con to have ............................................................................ » 95 7. Gli usi del verbo to have ........................................................................................................ » 96

CAPITOLO 17: I VERBI MOdALI

1. Definizione e caratteristiche .............................................................................................. » 97 2. Can ................................................................................................................................................. » 98 3. Could ............................................................................................................................................. » 99 4. May ................................................................................................................................................ » 100 5. Might ............................................................................................................................................. » 101 6. Shall e will ................................................................................................................................... » 102 7. Would ............................................................................................................................................ » 103 8. Should ........................................................................................................................................... » 103 9. Must ............................................................................................................................................... » 10410. Ought to ....................................................................................................................................... » 10511. Used to .......................................................................................................................................... » 10612. Need e dare ................................................................................................................................. » 106

CAPITOLO 18: IL VERBO TO DO

1. Come ausiliare .......................................................................................................................... » 108 2. Come rafforzativo e come verbo ordinario .................................................................. » 109 3. La costruzione «fare + infinito» ........................................................................................ » 110 4. Gli usi idiomatici ...................................................................................................................... » 110

CAPITOLO 19: TEMPI, MOdI E FORME dEI VERBI

1. Verbi regolari e irregolari .................................................................................................... » 112 2. Il simple present ........................................................................................................................ » 114 3. Il present continuous .............................................................................................................. » 115 4. Il simple past .............................................................................................................................. » 116 5. Il past continuous ..................................................................................................................... » 118 6. Il past participle ....................................................................................................................... » 118 7. I tempi composti della coniugazione attiva ................................................................. » 119 8. Il present perfect simple ........................................................................................................ » 120 9. Simple past o present perfect simple? ............................................................................. » 12010. Il past perfect simple ............................................................................................................... » 12111. Present perfect continuous, past perfect continuous e duration form................. » 12212. La forma -ing: present participle e gerund .................................................................... » 12313. L’infinitive .................................................................................................................................... » 12514. L’imperative ................................................................................................................................ » 12515. Il future ........................................................................................................................................ » 12616. Conditional e periodo ipotetico ......................................................................................... » 12917. Il subjunctive .............................................................................................................................. » 132

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18. La forma passiva ...................................................................................................................... Pag. 13219. Phrasal verbs e prepositional verbs .................................................................................. » 134

CAPITOLO 20: LA STRuTTuRA dELLA FRASE

1. L’ordine degli elementi grammaticali ............................................................................. » 136 2. La posizione dei complementi oggetto e di termine nella frase ......................... » 136

CAPITOLO 21: LA dOMAndA

1. Le frasi interrogative ............................................................................................................. » 138 2. Le interrogative dirette ......................................................................................................... » 138 3. Le interrogative indirette ..................................................................................................... » 140 4. Pronomi e aggettivi interrogativi ..................................................................................... » 140 5. Gli avverbi interrogativi ....................................................................................................... » 142

CAPITOLO 22: dAL dISCORSO dIRETTO AL dISCORSO IndIRETTO

1. Direct speech e reported speech ......................................................................................... » 144 2. La trasformazione dei tempi verbali ............................................................................... » 144 3. La trasformazione dei pronomi personali e degli aggettivi / pronomi pos- sessivi ........................................................................................................................................... » 147 4. La trasformazione delle espressioni di tempo / luogo e dei dimostrativi ...... » 147 5. I verbi usati per introdurre il discorso indiretto (reporting verbs) ................... » 148

Appendice linguistico-grammaticale .................................................................................. » 149

PARTe IIQuESITI A RISPOSTA APERTA

CAPITOLO 1: ESERCIZI GRAMMATICALI COn RISPOSTE COMMEnTATE In ITALIAnO ................................................................................................................................... » 166 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 169

CAPITOLO 2: ESERCIZI GRAMMATICALI COn RISPOSTE COMMEnTATE In InGLESE ...................................................................................................................................... » 181 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 186

CAPITOLO 3: FRASI dA TRAduRRE ....................................................................................... » 194 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 196

CAPITOLO 4: COMPREnSIOnE BRAnI................................................................................... » 198 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 208

CAPITOLO 5: COMPLETAMEnTO BRAnI .............................................................................. » 210 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 221

CAPITOLO 6: QuESITI SuLLE AVVERTEnZE GEnERALI .............................................. » 224 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 234

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CAPITOLO 7: BRAnI dA SInTETIZZARE .............................................................................. Pag. 242 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 258

CAPITOLO 8: IL MOndO dELLA SCuOLA dI OGGI ATTRAVERSO QuESITI In LInGuA ........................................................................................................................................ » 262 ANSWeRS ................................................................................................................................... » 286

PARTe IIILA PROVA ORALE In InGLESE:

ELEMEnTI PER AFFROnTARE IL COLLOQuIO

CAPITOLO 1: ThE JOB InTERVIEW ........................................................................................ » 318

CAPITOLO 2: TEAChER InTERVIEW QuESTIOnS And AnSWERS......................... » 325

GLOSSARI TEMATICI

Glossario giuridico-scolastico ..................................................................................................... » 346Glossario glottodidattico ............................................................................................................... » 405Glossario dei termini informatici ............................................................................................... » 413

APPEndICE

Il Quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente — Rac-comandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

(Inglese / Italiano) .................................................................................................................. » 434

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (Inglese /

Italiano) ....................................................................................................................................... » 458

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IntroduzIoneL’importanza delle competenze linguistiche

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1. La conoscenza deLLe LIngue stranIere come eLemento IndIspensabILe neLLa formazIone degLI InsegnantI

La conoscenza di una o più lingue europee è uno dei presupposti fondamentali su cui si basa la formazione iniziale degli insegnanti. Nel progetto della nuova scuola, fondata su criteri meritocratici e competitiva rispetto agli altri Paesi europei, l’apprendimento di una lingua straniera e soprattutto dell’inglese, ormai adottato universalmente come idioma interna-zionale, assume un ruolo determinante. La conoscenza dell’inglese o di un’altra lingua eu-ropea è un requisito indispensabile se consideriamo la possibilità che viene offerta agli stu-denti di completare gli studi in una università straniera, di frequentare un master all’este-ro o di trovare lavoro al di fuori dei confini del proprio Stato. Non si può immaginare dun-que una scuola del futuro con una classe docente che non abbia almeno una conoscenza di base di una lingua straniera.Negli ultimi decenni l’implementazione e la certificazione della conoscenza delle lingue stra-niere dei cittadini europei è diventato un obiettivo prioritario in molti Paesi e in tale pro-spettiva sono stati messi a punto vari strumenti, di cui il più importante è il Quadro Comu-ne Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), corrispondente all’in-glese Common European Framework of Reference for Languages (CEFR).Quest’ultimo è un sistema descrittivo che viene usato per indicare il livello di conoscenza conseguito da chi studia una lingua straniera continentale. Tale sistema è stato messo a pun-to negli anni Novanta dal Consiglio d’europa, come parte principale del progetto Language Learning for European Citizenship (Apprendimento delle Lingue per la Cittadinanza euro-pea), e si propone di fornire un metodo di accertamento delle conoscenze linguistiche ap-plicabile a tutte le lingue del Vecchio Continente.I sei livelli di riferimento in cui il QCeR si articola (A1, A2, B1, B2, C1 e C2) sono ormai i pa-rametri utilizzati in vari Paesi d’europa per valutare il livello di competenza linguistica in-dividuale e sono sempre più numerosi gli enti certificatori delle varie lingue europee che adottano tali denominazioni dei livelli di conoscenza linguistica per le certificazioni da essi rilasciate o, in alternativa, forniscono tabelle di conversione tra le denominazioni dei pro-pri livelli e quelle «standard» del Quadro Comune di Riferimento.Il QCeR divide i livelli di competenza in tre ampie fasce (Base, Autonomia e Padronanza), articolate a loro volta in due livelli ciascuna. Per ciascuno dei sei livelli complessivi viene descritto ciò che un individuo è in grado di fare in dettaglio nei diversi ambiti di competen-za: comprensione scritta, comprensione orale, produzione scritta e produzione orale.

A - Base• A1 - Livello base Comprende e utilizza espressioni di argomento quotidiano e frasi basilari tese a soddi-

sfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di por-re domande e rispondere su particolari personali: dove abita, gli individui che conosce, le cose che possiede… Interagisce in modo semplice, purché l’altra persona parli lenta-mente, con chiarezza e sia disposta a collaborare.

• A2 - Livello elementare Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente, relative ad ambiti di immediata

rilevanza (le informazioni personali e familiari di base, il fare la spesa, la geografia loca-le, l’occupazione…). Comunica in attività poco complesse e di abitudine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in

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termini essenziali aspetti della sua vita e dell’ambiente circostante, nonché esprimere bisogni immediati.

B - Autonomia• B1 - Livello pre-intermedio o «di soglia» Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libe-

ro… Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel Paese di cui parla la lingua. È capace di produrre un testo semplice, relativo ad ar-gomenti che siano familiari o di interesse personale. È in grado di raccontare esperien-ze, avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni, oltre che di spiegare brevemente le ragio-ni delle sue opinioni e dei suoi progetti.

• B2 - Livello intermedio Comprende le nozioni principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astrat-

ti, comprese le discussioni tecniche sul suo campo di specializzazione. È in grado di in-teragire con una certa scioltezza e spontaneità, rendendo possibile un’interazione natu-rale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su una tema-tica, fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.

C - Padronanza• C1 - Livello post-intermedio o «di efficienza autonoma» Comprende un’ampia gamma di testi complessi e lunghi, riconoscendone il significato

implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in modo flessibile ed ef-ficace per scopi sociali, professionali ed accademici. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complicati, mostrando un sicuro controllo della strut-tura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione.

• C2 - Livello avanzato o «di padronanza della lingua in situazioni complesse» Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Sa riassumere informa-

zioni, provenienti da diverse fonti, sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. È in grado di esprimersi spontaneamente, in modo mol-to scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni complesse.

I descrittori riportati qui di seguito possono trovare impiego in ogni lingua parlata in euro-pa e sono tradotti in tutte le lingue.

Certificazioni

Livello Francese Inglese Italiano Spagnolo Tedesco

C2 DHeF • DALF C2

IeLTS ≥8.5 • CPe • TOeFL 120 • Trinity College ISe IV, GeSe 12

CeLI 5 • CILS 4 • PLIDA C2

DeLe C2 DSH 3 • ÖSD C2 (WD)

C1 DS • DALF C1 IeLTS ≥7 • CAe • BeC Higher • ILeC Pass with Merit • Trinity College ISe III, GeSe 10, GeSe 11

CeLI 4 • CILS 3 • PLIDA C1 • DALI C1

DeLe C1 DSH 2 • ÖSD C1 (OD)

B2 DL • DeLF B2 IeLTS ≥5.5 • FCe • BeC Vantage • ILeC Pass • Trinity College ISe II, GeSe 7, GeSe 8, GeSe 9

CeLI 3 • CILS 2 • PLIDA B2 • DILI B2

DeLe B2 DSH 1 • ÖSD B2 (MD)

(Segue)

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Intr

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zIon

e

Livello Francese Inglese Italiano Spagnolo Tedesco

B1 CeFP 2 •DeLF B1

IeLTS ≥4 • PeT • BeC Prelim-inary • Trinity College ISe I, GeSe 5, GeSe 6

CeLI 2 • CILS 1 • PLIDA B1 • DILI B1

DeLe B1 ZD • ÖSD B1 (ZD) • ÖSD B1 (ZDj)

A2 CeFP 1 •DeLF A2

IeLTS ≥3 • KeT • Trinity College ISe 0, GeSe 3, GeSe 4

CeLI 1 • PLI-DA A2 • DeLI A2

DeLe A2 SD 2 • ÖSD A2 (GD2) • ÖSD A2 (KID2)

A1 DeLF A1 IeLTS ≥2 • Trinity College GeSe 2

CeLI – Impat-to • PLIDA A1

DeLe A1 SD 1 • ÖSD A1 (GD1) • ÖSD A1 (KID1)

2. IL cLIL: un «apprendImento Integrato dI contenutI e LIngua»

Il termine CLIL (Content and Language Integrated Learning), coniato nel 1994, è sinonimo di «immersione linguistica» (Language immersion), ossia un approccio sviluppato, a parti-re dagli anni Sessanta del XX secolo, per potenziare l’insegnamento/apprendimento di una seconda lingua, utilizzandola come veicolo per l’acquisizione di altri contenuti.Per preparare gli studenti ad operare in un contesto che si basa sempre di più sugli scambi multilinguistici, i sistemi di istruzione hanno provveduto al rafforzamento di abilità in una o più lingue, oltre alla lingua madre. Le seconde lingue (L2) possono essere considerate non solo strumenti e obiettivi indispensabili alla comunicazione, ma anche mezzi per la crescita cognitiva e interculturale. Perciò il CLIL non si concentra solo sull’inglese come lingua tar-get, ma fornisce anche esempi di apprendimento e insegnamento integrati in tutte le lingue presenti nei contesti scolastici.Il CLIL, inoltre, non è considerato un metodo speciale riservato a classi e materie di studio elitarie: infatti, sono stati compiuti grandi sforzi, anche relativamente ai corsi di formazio-ne tecnica e professionale, affinché l’apprendimento integrato di contenuti e lingua venisse preso in considerazione come uno dei metodi principali nell’istruzione secondaria superiore.Il CLIL è, dunque, un approccio didattico di tipo immersivo che punta alla costruzio-ne di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari.L’approccio CLIL ha, pertanto, il duplice obiettivo di focalizzarsi tanto sulla disciplina inse-gnata quanto sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera «vei-colare» all’apprendimento.Viste le sue caratteristiche, il CLIL sviluppa nello studente:• una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua straniera target;• competenze linguistiche più spendibili, specialmente in attività pratiche;• maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell’istruzione e nel lavoro;• ambienti e tecniche d’apprendimento stimolanti e innovativi;• riconoscimento e validazione di competenze aggiuntive;• una base positiva per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.All’insegnante consente:• la costruzione di competenze in metodi innovativi, acquisizione di materiali e progressi

nell’e-learning;• la creazione di una rete di conoscenze internazionale, individuale e istituzionale (inter-

national, individual & institutional networking), nonché mobilità professionale;• una buona pratica mediante la cooperazione con docenti di altri Paesi;• una maggiore sinergia con le aspettative generali nella cosiddetta «Società della Cono-

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grammatIca dI base deLLa LIngua IngLese

parte

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5frase reLatIva e pronomI reLatIvI

1. La frase reLatIva

Con l’espressione «frase relativa» s’intende una frase subordinata, che si unisce alla princi-pale attraverso il pronome relativo e consente di qualificare un sostantivo (ovvero di forni-re ulteriori informazioni su qualcuno o qualcosa) senza ricorrere a un semplice aggettivo, bensì utilizzando appunto un’intera frase.Può essere di due tipi:

• defining (attributiva o restrittiva), se aggiunge una determinazione necessaria alla fra-se principale. In quanto tale, costituisce una parte essenziale del periodo e non può es-sere omessa senza alterarne il significato;

The boy who comes from New York won the game.

Il ragazzo che viene da New York vinse la partita.

• non defining (appositiva o incidentale), se aggiunge una determinazione non neces-saria alla frase e si potrebbe quindi omettere. Le frasi di questo tipo si collocano gene-ralmente a mo’ d’inciso, fra due virgole, oppure come apposizione dopo una virgola, a conclusione del periodo.

Bicycles, which are very popular, are a cheap means of transport.

Le biciclette, che sono molto diffuse, sono un mezzo di trasporto economico.

He never writes to his father, who is in En gland. Lui non scrive mai a suo padre, che è in Inghilterra.

2. I pronomI reLatIvI

La funzione del pronome relativo è quella di collegare la proposizione di cui fa parte (det-ta infatti «relativa» o «secondaria») con una proposizione precedente (detta «principale» o «reggente»), facendo le veci di un nome in essa contenuto. Segue sempre la persona o la cosa a cui è riferito, in modo da evitare ambiguità nella frase.I pronomi relativi italiani «che / il quale / la quale / i quali / le quali» corrispondono in in-glese a:

who / whom usati solo per le persone

which adoperato per le cose e per gli animali

that impiegato per persone, cose e animali

I pronomi relativi italiani che denotano possesso (di cui / del quale / della quale / dei qua-li / delle quali), invece, si traducono in inglese con:

whose usato preferibilmente per le persone, ma anche per cose e animali

of which costruzione alternativa a whose per cose e animali

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• Who: viene impiegato in riferimento a persone quando queste svolgono funzione di sog-getto, ma nella lingua parlata informale può essere usato anche con funzione di complemen-to (sempre in riferimento a persone).The boy who phoned is Martin’s brother. Il ragazzo che ha telefonato è il fratello

di Martin.She is the woman who I saw yesterday. Lei è la donna che vidi ieri.

• Whom: viene adoperato in riferimento a persone che nella frase svolgono funzione di complemento, sia diretto che indiretto. In particolare lo si usa nella lingua scritta, oppure quando si vuole adottare uno stile più formale nella lingua parlata (sempre, però, che la per-sona a cui si riferisce non sia soggetto della frase).This is a poem by the writer whom we men-tioned.

Questa è una poesia dello scrittore che ab-biamo menzionato.

• Which: è utilizzato quando ci si riferisce a cose e ad animali, e può essere sia soggetto che complemento.

The letter which is on the table is for you. La lettera che è sul tavolo è per te.Uma has a dog which follows her everywhere. Uma ha un cane che la segue dovunque.Do you like the car (which) I lent you? Ti piace l’automobile che ti ho prestato?

Si può usare which anche per riepilogare il significato di un’intera frase precedente, tradu-cendolo in italiano con «il che / la qual cosa» (He says he loves me, which I think is true, Lui dice che mi ama, il che penso sia vero). Questo tipo di frasi relative con which è non defining.• That: si adopera per persone, cose e animali, dunque può sostituire who, whom, which, usati esclusivamente come soggetto e complemento nelle frasi relative defining.The lady that / who phoned is Mrs Fox. La signora che ha telefonato è la signo-

ra Fox.Here is the book that / which you gave me yesterday.

ecco il libro che mi hai dato ieri.

In pratica that può essere sempre utilizzato, purché:

— non sia preceduto da preposizione, la quale, se c’è, deve essere posta alla fine della fra-se relativa (She is the teacher that I spoke to, Lei è l’insegnante con la quale ho parlato);

— non dia inizio a una frase non defining, riconoscibile in quanto posta tra virgole (ad esem-pio, nella frase «Il treno, che è un comodo mezzo di trasporto, arrivò in ritardo» il pro-nome relativo non si traduce con that, ma con which: “The train, which is a comfortable means of transport, arrived late”).

Il ricorso a that è comunque obbligatorio sia dopo un superlativo (She is the finest woman that ever lived, È la donna più bella che sia mai esistita), sia dopo all, any, only, it is (He is the only boy that speaks English fluently, Lui è l’unico ragazzo che parla l’inglese in maniera fluente).Inoltre, that è spesso impiegato come congiunzione, equivalente all’italiano «che» (He says [that] he loves me, Lui dice che mi ama), mentre nel linguaggio familiare, sia scritto che par-lato, viene generalmente omesso, sebbene esistano alcuni verbi molto comuni (to agree, concordare; to certify, certificare; to inform, informare; to learn, imparare; to maintain, so-stenere; to state, dichiarare, affermare) che invece lo richiedono (He maintains that is true, Lui asserisce che ciò è vero).

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e• Whose: è il pronome relativo che esprime possesso riferito a persone, cose e animali. È sempre seguito immediatamente dal nome della cosa posseduta e può essere preceduto da preposizione, che tuttavia, nella lingua parlata, si sposta talvolta dopo il verbo.He lives in a house whose every corner I know. Lui vive in una casa di cui conosco ogni

angolo.Mr Jones is a writer from whose works we have learnt a lot.

Il signor Jones è uno scrittore dalle cui opere abbiamo imparato molto.

That is the girl whose garden we went into. Quella è la ragazza nel cui giardino an-dammo.

Con riferimento a cose e ad animali, è possibile una costruzione alternativa a whose, utiliz-zando la forma of which.The book, the cover of which is torn, is mine. Il libro, la cui copertina è strappata, è mio.

TABELLA RIEPILOGATIVA DEI PRONOMI RELATIVISoggetto Complemento poSSeSSo

perSone who, that* who, whom, (that) whose

CoSe e animali which, that* which, (that) whose, of which

Nota bene:* = si usa esclusivamente in frasi defining( ) = può essere omesso

3. L’omIssIone dI who, which e ThaT

Who, which e that non si possono mai omettere quando costituiscono il soggetto di una fra-se relativa (The policeman who arrived was very friendly, Il poliziotto che arrivò era molto cordiale).Talvolta, però, l’omissione si verifica ugualmente nei seguenti casi:— quando il verbo della frase relativa è in forma progressiva (The boy [who is] sitting near

the window is my brother, Il ragazzo che è seduto vicino alla finestra è mio fratello);— nello stile colloquiale, dopo there is (there was…) o quando there is è contenuto nella fra-

se relativa (There is a man at the door wants to see you, C’è un uomo alla porta che vuole vederti; This is the only good book there is on the subject, Questo è l’unico buon libro che esiste sull’argomento).

L’omissione di who, which e that è invece regolarmente possibile quando:— costituiscono l’oggetto di una frase relativa (The policeman [who(m) / that] I saw was

running, Il poliziotto che vidi stava correndo);— all’interno della frase c’è una preposizione (The road he was driving on was dangerous

[anziché The road on which he was driving was dangerous], La strada sulla quale lui gui-dava era pericolosa).

4. Le preposIzIonI neLLe frasI reLatIve

Nella lingua parlata informale, quando il pronome relativo dipende da una preposizione, questa viene collocata alla fine della frase relativa. Dopo tale spostamento il pronome rela-tivo può essere omesso per sveltire il periodo.He is the boy (who) we were talking about. Lui è il ragazzo di cui parlavamo.

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Tuttavia, nella lingua scritta, o nella lingua parlata con uno stile più formale, quando il pro-nome relativo dipende da una preposizione, questa va posta prima del pronome relativo (non alla fine della frase) e in tal caso si usano solo whom e which, in quanto who e that non si possono collocare dopo una preposizione.The man to whom you talked is my uncle. L’uomo a cui parlavi è mio zio.Electronics is a subject about which I know very little.

L’elettronica è una materia della quale so molto poco.

5. La sostItuzIone deI pronomI reLatIvI which e ThaT

In una frase relativa defining, per sostituire i pronomi relativi which e that, si possono usare:• where: al posto di in / at / on / to which nelle espressioni di luogo (Do you remember the

hotel where we stayed?, Ricordi l’albergo in cui stavamo?). In questi stessi casi where si può anche omettere, ma deve essere sostituito da una preposizione (Do you remember the hotel we stayed at?);

• why: in luogo di for which nelle espressioni causali, sebbene anch’esso si possa tranquil-lamente omettere (I’ve forgotten the reason [why] we went to Bournemouth, Ho dimenti-cato la ragione per cui andammo a Bournemouth);

• what: corrisponde all’italiano «ciò che / quello che / quelli che / le cose che». In genere ha il valore di that / which e si distingue dagli altri pronomi relativi in quanto nella fra-se relativa non si riferisce a un nome antecedente. Si adopera per lo più al singolare, ma può essere usato anche al plurale, riferito a persone, cose e animali (You never let me do what I want to do, Non mi lasci mai fare quello che voglio);

• when: può sostituire in / on which nelle espressioni di tempo (I’ll never forget the day when we arrived there, Non dimenticherò mai il giorno in cui arrivammo lì);

• how: sostituisce the way in which nelle espressioni di modo (This is how you do it, Que-sto è il modo in cui lo fai).

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quesItI a rIsposta apertaparte

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4 comprensIone branI

Livello di difficoltà: medio

Read the texts below and complete the sentences (1)

Text n. 1In today’s global market place few firms are sheltered from international competition. Most markets are very competitive. Some are extremely competitive. In a number of industries sup-ply has grown faster than demand and, as too many firms compete for too few customers, some markets have become hyper-competitive. Hyper-competition can be fairly short-lived, but in some sectors it has become the norm. The automobile industry is a classic example. How do you cut costs by 20%, improve quality and increase output all at once? It’s a pretty tough ques-tion, but one that carmakers and their suppliers have had to answer regularly. In view of mar-ket conditions, it is hardly surprising that the automotive sector has become so competitive. In recent years, productivity has increased very quickly, but demand has grown quite slowly. This has resulted in over-capacity. The problem has been worsened by slow growth in mar-kets. Several car manufacturers have invested in new plants to meet growing demand abroad. But many vehicle markets have proved rather slow in developing. early forecasts, it appears, were a little optimistic.

1) Several new plants have been set up__________________________________________________________

2) A “tough question” is a__________________________________________________________________________

3) The phrase “few firms are sheltered” means__________________________________________________

4) Hyper-competition can sometimes be_________________________________________________________

5) Productivity has recently_______________________________________________________________________

(1) I brani che seguono sono stati tratti dai quiz ufficiali MIUR del concorso a cattedra 2012. Per facilitarne la comprensione viene proposta la traduzione a fronte.

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TRAduZIOnE TESTO n. 1Nell’odierno mercato globale poche aziende possono considerarsi al sicuro dalla competi-zione internazionale. Alcune sono estremamente competitive. In un certo numero di indu-strie l’offerta cresce più rapidamente della domanda e, poiché le aziende sono troppe per un numero inferiore di clienti, alcuni mercati sono diventati ipercompetitivi. L’ipercompe-titività può essere di breve durata, ma in alcuni settori è diventata la norma. L’industria au-tomobilistica è un esempio classico: come si può tagliare i costi del 20%, migliorare la qua-lità e aumentare la produzione contemporaneamente? È una domanda piuttosto difficile, ma è una domanda a cui le case automobilistiche e i loro fornitori hanno dovuto dare spes-so una risposta. Considerando lo stato dei mercati, non è sorprendente che il settore auto-mobilistico sia diventato così competitivo. In anni recenti, la produttività è aumentata rapi-damente, mentre la domanda è cresciuta più lentamente. Il risultato è stata una iperprodu-zione. Questo problema è peggiorato con la crescita rallentata dei mercati. Molte case au-tomobilistiche hanno investito in nuovi stabilimenti per fronteggiare la crescita del merca-to estero. Tuttavia molti mercati sono stati lenti nello svilupparsi. Le ottimistiche previsio-ni del passato si sono quindi dimostrate avventate.

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aText n. 2ITV made its long-awaited debut on digital satellite television last night after an agreement with BSkyB that followed months of negotiations. Until now ITV has been available in digital form only on cable and digital terrestrial TV. But from last night the digital version of ITV1, with its 16 regional variations, was available on Sky Digital. The ITV2 channel will follow in the next few days and will be available for the first time in the 5.5 million homes with dig-ital satellite — an increase of more than 150 per cent on its current audience. The deal be-tween ITV and BSkyB, in which the News Corporation, parent company of The Times, has a 36.3 per cent stake, should give an advertising revenue boost to Granada and Carlton, the two main ITV companies. Advertisers were angered by the fact that ITV was not carried on Sky Digital, the country’s most popular digital platform. ITV will pay BSkyB about £13 mil-lion a year under the deal. Stuart Prebble, chief executive of ITV, said last night that the deal was “good news for satellite viewers”, who will be able to watch ITV1 and ITV2 with digital quality pictures and full programme information.

6) “Under the deal” means _______________________________________________________________________

7) Stuart Prebble said that the deal was__________________________________________________________

8) Its current audience will__________________________________________________________ by 150%.

9) “Revenue” is another word for_______________________________________________________________

10) ITV debut on digital satellite television took________________________________________________

Text n. 3The Treasury Select Committee is to launch an inquiry into the planned take-over of Liffe, the London Futures exchange, by euronext, the alliance of the Paris, Brussels and Amster-dam Stock exchanges. The unusual move is thought to have been provoked by growing con-cern among committee members about the impact on the City of London of the £555 million cash take-over. The committee will hear evidence from Liffe and euronext officials on De-cember 13. It will then question officials from the London Stock exchange, which lost out in the auction for Liffe despite tabling a higher offer. “Philip Morris switch challenged”: Philip Morris, the tobacco company, has become embroiled in a dispute about its proposed name change. Altria Healthcare, a private medical billing company in America, is concerned about Philip Morris’s proposed name change to Altria Group. “It is of great concern to a healthcare business to have a big tobacco and alcohol company wish to adopt an identical name”, War-ren Smedley, Altria Healthcare’s president, said. Philip Morris said it had conducted all nec-essary searches and was confident that it was not in breach of any laws and would not con-fuse Altria Healthcare’s customers.

11) A “breach” is an_________________________________________________________________________________

12) “Philip Morris has ruffled some feathers by choosing the name Altria Group”. According to the above text, is this sentence true? ________________________________________________________

13) “Philip Morris has become embroiled”. In other words, ___________________________________

14) A “take-over” is ________________________________________________________________________________

15) An “alliance” is_________________________________________________________________________________

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TRAduZIOnE TESTO n. 2Ieri sera ITV ha effettuato il suo atteso debutto nel sistema televisivo digitale satellitare, in seguito ad un accordo con BSkyB che ha richiesto lunghi mesi di negoziazione. Sino ad ora ITV era visibile nella forma digitale solo via cavo o attraverso il digitale terrestre. Da ieri sera la versione digitale di ITV1, con le sue 16 varianti regionali, è visibile su Sky Digitale. Il ca-nale ITV2 seguirà nei prossimi giorni e sarà disponibile per la prima volta nei 5,5 milioni di case con il satellite digitale — un aumento di più del 150% del suo attuale pubblico. L’accor-do tra ITV e BSkyB, in cui la News Corporation, un’azienda legata a The Times per il 36,3%, dovrebbe fornire un ritorno pubblicitario alle due maggiori società ITV: Granada e Carlton. I pubblicitari erano piuttosto contrariati dal fatto che ITV non apparisse sul Digitale Sky, la più importante piattaforma digitale del paese. Secondo l’accordo raggiunto, ITV dovrà paga-re BSkyB circa 13 milioni di sterline l’anno. L’Amministratore Delegato di ITV, Stuart Prebble, ha affermato ieri sera che l’accordo rappresenta una «buona notizia per il pubblico satellita-re» perché sui canali ITV1 e ITV2 potrà godere di ottimi film e programmi d’informazione.

TRAduZIOnE TESTO n. 3Il Comitato di Selezione del Tesoro sta per lanciare una inchiesta sul ventilato passaggio di controllo di Liffe, l’agenzia di cambio dei Futures di Londra, da parte di euronext, l’alleanza delle Borse di Parigi, Bruxelles e Amsterdam. Questa insolita mossa sembra sia stata pro-vocata dalle crescenti preoccupazioni dei membri del comitato circa l’impatto che un pas-saggio di 555 milioni di sterline potrebbe provocare sulla City di Londra. Il comitato si in-contrerà con i rappresentanti di Liffe ed euronext il 13 Dicembre. Ascolterà anche i funzio-nari della Borsa di Londra, che ha perso l’asta per Liffe nonostante la congrua offerta fatta. «Il cambio di nome del marchio Philip Morris»: l’azienda di sigarette Philip Morris si tro-va coinvolta in una disputa circa il cambio di nome del proprio marchio. L’Altria Healthcare, un’agenzia pubblicitaria medica americana, è interessata all’impatto dell’eventuale cambio di marchio sul Gruppo Altria. «Il mondo della sanità è preoccupato dalla prospettiva che una grande società di sigarette e bevande alcoliche possa adottare un identico marchio» — così sostiene Warren Smedley, Presidente dell’Altria Healthcare. La Philip Morris ha dichiarato di aver condotto le ricerche necessarie, di essere certa di non aver violato le regole e che i clienti dell’Altria Healthcare non ne saranno confusi.

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answers

Text n. 1

1) Several new plants have been set up to respond to demand abroad. Molti nuovi stabilimenti sono stati organizzati per rispondere alla domanda estera.

2) A «tough question» è una questione difficile (difficult one).

3) La frase «few firms are sheltered» si riferisce a not many companies are protected (poche aziende sono protette).

4) Hyper-competition can sometimes be transient, fairly-short lived. L’ipercompetitività a volte può essere transitoria.

5) Productivity has recently soared. La produttività di recente sta soffrendo.

Text n. 2

6) «Under the deal» significa in compliance with the deal (in conformità all’accordo preso).

7) Stuart Prebble ha aggiunto che l’accordo è attractive for satellite viewers (molto interessan-te per gli spettatori via satellite).

8) I suoi ascolti odierni will go up (cresceranno) del 150%.

9) «Revenue» è un modo diverso per definire il reddito (income).

10) Per il debutto di ITV nella televisione satellitare c’è voluto del tempo (quite a while).

Text n. 3

11) Una «violazione» è un infringement (un reato).

12) La Philip Morris ha irritato (arruffato il pelo) qualcuno avendo scelto il nome Altria Group. L’affermazione è perciò vera.

13) In altre parole, PM has become entangled (PM è rimasta imbrigliata, coinvolta).

14) Una «take over» è an acquisition (un’acquisizione).

15) Una «alliance» è una partnership (società).

Text n. 4

16) Un sinonimo di «whole-hearted» è sincere (sincero, cordiale).

17) In quest’articolo, «finely tuned» significa adjusted specifically to (perfettamente intonata).

18) «Shortcomings» è sinonimo di faults (errori).

19) L’espressione «timing and scope» si riferisce «alla tempestività e allo scopo delle loro scuse» (when they apologize and the reason for their apology).

20) In quest’articolo «oft-touted» significa frequently mentioned (menzionato frequentemente).

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6 quesItI suLLe avvertenze generaLI

Livello di difficoltà: medio/alto

Choose the best answer for each of the blanks in the given passage

Test n. 1Montessori believed that children learn best in a prepared _______________, a place in which children can do things for_____________. The prepared environment makes learning materials and __________________available to children in an __________ format. Classrooms Montessori de-scribed are really what educators ____________ when they talk about child-centered education and active learning. ______________ is the essential characteristic of the prepared environment. Since children within the environment are free to explore materials of their own_____________, they absorb what they find there. Maria Montessori was a master at creating environments for _________ children that enabled them to be independent, active, and____________.

choosing, orderly, themselves, young, environment, experiences, learn, advocate, freedom

Test n. 2As children use the computer and other forms of technology, they have the _________________ to meet the following technology standards. established by the International Society for Tech-nology in education (ISTe), these standards are for children ages prekindergarten through second grade (2000).1. Use input devices (e.g., mouse, keyboard, remote control) and output ____________ (e.g.,

monitor, printer) to successfully operate computers, VCRs, audiotapes, and other tech-nologies.

2. Use a variety of media and technology resources for directed and independent __________________ activities.

3. Communicate about technology using _____________________ appropriate and accurate ter-minology.

4. Use developmentally appropriate multimedia _________________(e.g., interactive books, ed-ucational software, elementary multimedia encyclopedias) to support learning.

5. Work __________________ and collaboratively with peers, family members, and others when using technology in the classroom.

6. Demonstrate positive social and ethical ________________ when using technology.7. Practice responsible use of technology systems and ___________________.8. Create developmentally appropriate multimedia products with support from teachers,

family members, or student partners.9. Use technology resources (e.g., puzzles, logical thinking programs, writing_____________,

digital cameras, ____________________tools) for problem solving, communication, and illus-tration of ______________, ideas, and stories.

10. __________________ information and communicate with others using telecommunications, with support from teachers, family members, or student partners.

gather, behaviors, developmentally, devices, resources, tools, opportunity, learning, thoughts, software, cooperatively, drawing

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Test n. 3Jean Piaget the psychologist credited with forming the theory of ______________ development in the late 1920s, created a list of mental ___________________ for each age. Here’s what he said first graders were capable of comprehending:· _________________ can understand symbols. For example, they can connect the fact that a

crown can mean a king. But they still learn from concrete evidence, such as adding by counting _________________.

· Most of the time you’ll understand your child’s logic, but she will still _____________ to-gether seemly unrelated things and jump to conclusions.

· Reverse thinking may still be an ________________. This means it will still be hard for your child to go backwards through each step to analyze a conclusion. Good luck trying to convince a child of this age that something they believe is incorrect. even if you lay out the______________, they’ll likely have trouble following you.

· First graders are still __________________, they believe everyone sees the world as they see it. But the more you expose them to other people, especially children, the faster they’ll leave this stage.

· Your child will be able to tell if there is a difference in number or length or volume when _______________two objects. If you show your child two identical cups with an equal ______________of water, and pour one cup into a skinny tall glass and the other cup in a short wide glass, your child will know they still have the same amount of water.

egocentric, limitations, fingers, cognitive, comparing, evidence, first graders, link, issue, amount

Test n. 4With the school reform called “La buona scuola” over 100 000_____________, who have until now been employed on ______________ contracts, will be _______________on a permanent basis in 2015/16. While around half of these teachers will be filling existing positions, the other half will be entering new_____________. Their role will be to strengthen the educational pro-gramme offered by each school, both in terms of subjects _______________ and other aspects, including reducing early school leaving and improving __________________students’ proficiency in Italian. The ___________________ plan is intended to fix the long-standing problem of ‘waiting lists’ of qualified teachers. Overall, it is a positive measure, provided the government hon-ours its commitment to only allow access to the profession via open ___________________ from 2016 onwards. A potential issue is that it is unclear to what extent the competences of the additional teachers will really fit ______________schools’ needs.

competitions, recruited, individual, teachers, short-term, foreign, posts, taught, recruitment

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Test n. 8Compulsory school, which is fee______________________, starts at the age of 6 (with the possi-bility to be anticipated to 5 1/2) and lasts until the age of 16. The ___________________ of alpha-betization in Italy reaches the almost totality, at 99%. Schools in Italy are mainly public, al-though some private _____________ exist. Before entering the schooling system, children are usually introduced to ____________________ nidi d’infanzia and sezioni primavera, the equivalent of crèches. These sections usual-ly are for children of one to three years of age. They then enter the scuola dell’Infanzia, the rough equivalent of_____________________. Here, children begin experiencing a more stand-ardized schooling experience with classes, ________________________ and little learning sections with tasks. Often, they also at school and spend part of the afternoon there.

classmates, non-compulsory , percentage, kindergarten, exempted, institutions, eat

Test n. 9Scuola Secondaria di Primo Grado was ___________________ known as scuola media. Pu-pils attend it until they turn _____________________ years old. Formerly at age fourteen, com-pulsory education was considered complete. Now this limit has been _______________________ to sixteen. While the schooling is free, books must be __________________________at the second-ary level. Class size is about 21 students per class. The ______________ includes: religion, Ital-ian, english, an alternate foreign language, history, geography, science, math, technology, in-formation________________________, art, music and physical education.At the end of the three years of scuola secondaria di primo grado there is a State exam, sim-ilar to the one students will have to take at the end of ____________________school.

curriculum, purchased, fourteen, high, formerly, raised, technology,

Read the texts below. Modify the word given in capital letters at the end of some of the lines and form a word that fits in the gap in the same line

example: Pictures are useful tools for teaching USe

Test n. 10 (1)It is unclear whether children learn languages better at a young age.Many people ____________ that they do, however, and a number of dif-ferent

BeLIeF

____________ have benn offered. eXPLAINIt may simply be, of course, that ________________ children have more opportunities

YOUTH

than adults. They are learning all the time without having the wor-ries and ________________ of adults; their parents, frineds and teachers all help them in learning.

ReSPONSIBLe

(1) Questo quesito è stato dato alla prova scritta del concorso a cattedre 2012 per la scuola primaria.

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aTest n. 11

Learning disabilities are generally identified when the student’s achievement, as _____________________ on

MeASURe

individually administered standardized tests, is substantially below that expected __________________ the individual’s chronological age,

GIVe

measured intelligence, and age-appropriate education.Students with ______________________ disabilities may exhibit character-istics such as: marked difficulty in reading, writing, spelling, and/or

LeARN

using _______________ concepts; poor handwriting; disorganization; NUMBeRtrouble understanding or __________________ directions FOLLOW

Test n. 12

The basis of the current schooling system were _____________ in 1946, when Italy became a parliamentary republic.

LAY

Since then, statal ___________________ has formed the real backbone of the didactic system in the country.

eDUCATe

____________________ school, which last from 6 to 16, is tax exented, which means you do not need

MANDATORY

to pay any ____________________ fee. From 16 to 18, a minimal registra-tion fee of about 100 euro has to be paid.

ReGISTeR

___________________who were not born in Italy, receive free public edu-cation,

CHILD

even after the end of compulsory school and even if they are regular Italian residents.

Test n. 13

If up to scuola secondaria di primo grado the Italian ________________________system may seem very much the same as the American’s, when it comes to high school, things change dramatically.

eDUCATION

Italy is _____________________to be one of the few countries in the world KNOWwhere a distinct, well defined _______________________________about a pu-pil’s future professional career needs to be taken as early as 14. Ital-ian high schools are of different types,

CHOOSe

depending on the main focus of their teachings. They must be chosen during the final year of scuola secondaria di primo grado and the pupil ________________________ attend it until his/her 16th year of age.

HAVe (TO)

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acapitolo

7 branI da sIntetIzzare

Livello di difficoltà: medio/alto

Test n. 1*Read the text and summarize it in your own words. Use between 60 and 90 words.

Information about the brain can lead us to better ways to reach our students, and to make our time with them more effective. The study of the brain and intensive work in cognitive psychology have resulted in a significant shift in orientation away from the behaviourist prin-ciples that once dominated educational thought and practice. Rote learning, habit formation, and observable outcomes are being replaced by an emphasis on meaningfulness, metacog-nition, and process. For the behavioural psychologist, the student is considered to be a rel-atively passive subject, to be manipulated through reinforcement techniques and drill. The cognitive psychologist, by contrast, sees students as active participants in the learning situ-ation, controlling and shaping their own learning processes. In the behaviourist classroom, the students respond to stimuli and reinforcement, whereas in the classroom based on cog-nitive psychology, the student’s own internal motivation drives the learning process. One of the most important principles of cognitive psychology for the early language teacher is that information is best learnt and retained if it is made meaningful to students.

Test n. 2Read the text and summarize it in your own words. Use between 50 and 80 words.

Social objectives of an individual-centered training courseIn a school acting as a teaching community, the teacher is called to structure and utilize per-sonalized teaching methods, a strategy attentive to the needs of the students, their cog-nitive and perceptive characteristics, or problems, and to the related modalities and rela-tionship difficulties. A teaching method mainly focused on the “individual”, is necessary and fundamental, even if more demanding as in the case of handicapped and maladjusted stu-dents and other cases included in the “diversity” pedagogy.According to the World health Organization (WhO):• Impairment consists in any loss or anomaly of the psychological, physiological or ana-

tomic structures or functions; it can be permanent or transitory;• disability consists in the partial or total reduction of an activity within the times and

modalities considered as normal. It can be transitory or permanent, reversible or irre-versible, progressive or regressive;

• handicap is a condition of living disadvantage, resulting from an impairment or disabil-ity which limits or hinders the development of a normal role related to the age, sex, and social and cultural factors; as such is a condition subject to improvement or worsening.

The handicap has therefore a double connotation, biological and social and is completely different from maladjustment which is a situation deriving from social factors only.The concept of handicap has biological, psychological and social values approved by WHO in 2001, with the International Classification of the functioning, disability and health

*Dato alla prova scritta del concorso a cattedre 2012 per la scuola primaria.

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Test n. 1Deeper studies of the brain activities and an intensive application of the cognitive psychology have resulted into the latter becoming dominant. The behavioural psychologist considers the stu-dents a relatively passive subject to be manipulated through reinforcement techniques and drill, while the cognitive psychologist sees students as active participants in the learning situation. In other words the student’s own internal motivation drives the learning process and informa-tions are best learnt and retained if it is made meaningful to students.

Test n. 2A new bio-psycho-social model has been introduced in 2001 with the ICF (International Classi-fication of the Functioning, disability and health).This teaching method mainly focuses on the “individual” including new perspectives in the di-versity pedagogy.The WHO (World Health Organization) classifies handicaps into three biological and social conno-tations: impairment (loss or anomaly of the psychological, phisiological or anatomic structure); disability (partial or total reduction of activities); handicaps (condition of living disadvantage).

Test n. 3Art. 12 of Law 104/1992 deals with the integration of the handicap students. The right to edu-cation and school integration of a disabled student is based on two instruments:— the elaboration of a personalized model— the selection of specialized teachers.The Law also provides other instruments as the PeI (Personalized education Plan) which will be used by the General Manager together with the Teacher Council, in forming the classes (a max-imun of 25 pupils).The Class Council, the support teacher, the ASL operators and the parents will prepare a Func-tional Dynamic Profile (PDF) in which all problem areas are described, after which a PeI will be formulated.

Test n. 4The number of support hours is determinated by the Class Council.In the higher grade schools Law 104/1992 provides diversified support activities planning (sci-entific, classical, technical and psycho motor). The high school support teacher will propose:— a simplified PeI, which releases a diploma or— a diversified PeI, releasing an attendance certificate.

Test n. 5Michael Gurian and Kathy Stevens in their text “The Minds of Boys” have pointed out the neuro-logical differences in male and female brain development which influence our children’s learn-ing styles.Five are the main differences to be noted:1. The female corpus callosum is 25% bigger and allows girls to be multitasking.2. Girls have stronger neural connectors in their temporal lobes. This enables them to remem-

ber detailed sensory information. Boys struggle with spoken lessons but excel in tactile learn-ing.

3. Girls’ frontal lobes are more active so girls tend to be less impulsive and more able to organ-ize and execute activities.

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8IL mondo deLLa scuoLa dI oggI attraverso quesItI In LIngua

Livello di difficoltà: elevato

1) Give a definition of listening.

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) Give a definition of speaking.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3) Give a definition of reading.

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

4) Give a definition of writing.

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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5) how can you define oral ability?

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

6) Give a definition of traditional approach.

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

7) Give a definition of structuralism (audio-oral approach).

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1) Give a definition of listening.

Listening is the first linguistic skill: it consists in decoding an oral message. There is a difference between ‘hearing’ and ‘listening’. Hearing is the simple sensorial activity, while listening means to understand what is orally produced. Listening depends on a series of factors: the speaker, the listener, the medium and the environment.

2) Give a definition of speaking.

It is the most active and productive linguistic skill which makes people able to communicate. Speaking includes phonological, syntactical, semantic and pragmatic capacities. Since the linguis-tic material to be presented to practise speaking is to be realistic and contextualized, the dialogue — that is the smallest unit of communication — is generally introduced. The dialogue to be really effective should always be short and easily memorized; its content should be familiar and ‘ended’. It should contain a real conclusion to the conversation: an open-ended dialogue lacks motivation.

3) Give a definition of reading.

The skill of reading, that is the ability of decoding a written message, includes some other capac-ities: skimming (a quick reading to grasp the general meaning), scanning (the searching of par-ticular information); intensive reading (the reading performed in the classroom under the teach-er’s guide); extensive reading (the reading performed at home).

4) Give a definition of writing.

Writing reinforces new language which has already been heard or spoken. It gives students a chance to clarify their ideas, gives the teacher important feedback on students’ errors and often provides students with a welcome break after intensive oral practice. Of course it is important not to give students unguided or uncontrolled writing. ‘Writing’ can be produced through five steps: copying, dictation, reproduction, recombination, guided writing.

5) how can you define oral ability?

The development of oral ability is an extremely complex process and depends on a number of factors. In the first place, we need to ensure that learners get as broad a receptive base as possi-ble; both listening and reading can contribute to this. Secondly, the teacher has a good deal to con-tribute to the development of oral ability through the flexible interactive situations which he can set up in the classroom. Finally, a good deal will depend on getting the right balance of activities, particularly between those that promote accuracy through whole class and pair work, and those that develop fluency through work in small groups. Getting the right balance seems more impor-tant than sequence. It is possible, for example, to move from accuracy to fluency activities, or the other way round (using the fluency activity to determine how much teaching or re-teaching the learners need). On the other hand, accuracy activities alone (such as simulated conversations or ‘exercises’) will never lead to fluency, while fluency activities by themselves cannot, in the short term, in average classroom conditions, give the learners the mastery of form which they need for effective communication.

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gLossarI tematIcI

Questi glossari non hanno, com’è ovvio, pretesa d’esaustività, ma raccolgono e traducono una serie di termini in lingua inglese, anche tecnici e specialistici, che potrebbero risultare utili all’aspirante docente durante l’intero iter concorsuale

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glossario giuridico-scolastico

A

Abandonment abbandono, cessione, rinuncia(–) of child [desertion of child] abbandono del minore

Abduction [restraint, unlawful restraint, illegal confinement] sequestro di persona, ratto(–) of a minor sottrazione di minore

Abeyance in pendenza, stato di giacenza, in sospeso, [lapse of succession] quiescenza, cade-re in disuso (di una legge), sospensiva (di legge), sospensione temporaneaAbidance osservanza (di norme)Abide (to) [comply (to), observe (to)] ottemperare, conformarsiAbility capacità, perizia, abilità, competenza

(–) as an organizer [organizing ability] capacità organizzativaAble abile, capace, idoneoAbnegation rinunzia, abnegazioneAbode dimoraAbolition soppressione, abolizione

(–) of a law soppressione di una leggeAbove-average superiore alla media

(–) intelligence intelligenza superiore alla mediaAbove-mentioned [aforesaid] summenzionato, sopraccitato, sopraddetto, soprannominatoAbrogate (to) [repeal (to), rescind (to), abolish (to)] abrogareAbrogation [repeal, abolition, rescission] abrogazioneAbsentee assenteista, assenteAbstract [brief, docket, extract, memorial] sommario (di articoli), estratto

(–) of record estratto di verbaleAbstraction of money sottrazione di fondiAbuse abuso, malcostume, maltrattamento, ingiurie, insulti

(–) of chastisement abuso di mezzi correttivi; (–) of children rapporto carnale con un minore di anni 13; (–) of confidence abuso di fiducia; (–) of discretion abuso di discre-zionalità, abuso di potere, eccesso di potere; (–) of power abuso di potere, eccesso di po-tere, prevaricazione; (–) of right abuso di diritto

Academic freedom libertà d’insegnamentoAcademic qualification titolo accademicoAccede (to) acconsentire, accedere, aderire

(–) to a request accedere a una richiesta; (–) to office assumere una caricaAccept (to) accettare, accogliere

(–) a contract accettare un contratto; (–) a proposal accettare una proposta; (–) a request accogliere una domanda; (–) an offer of service accettare un’offerta di servizio; (–) con-ditionally [accept (to) with reserve] accettare con riserva; (–) someone’s resignation ac-cettare le dimissioni di qualcuno; (–) the apologies accettare le scuse; (–) the terms ac-cettare le condizioni

Acceptance accettazione, accoglimento, [order, draft] atto di accettazione(–) date data di accettazione; (–) duty obbligo di accettazione; (–) for honour accet-tazione per intervento; (–) of a bill accettazione cambiaria; (–) of goods accettazione di merci; (–) of offer accettazione di offerta; (–) of service accettazione di notifica; (–) test prova di collaudo