Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

21
Sabaudia, la Duna del Circeo Le dune sono degli accumuli sabbiosi che si originano dall’azione erosiva degli agenti atmosferici sui terreni, ma è solo grazie al vento che si depositano e si raccolgono in grandi agglomerati tali da raggiungere considerevoli dimensioni, in altezza ma soprattutto in lunghezza. Le dune costiere si formano per l’erosione provocata dal mare e dai venti lungo le coste in spiagge molto grandi. La loro presenza assume un importanza rilevante nella protezione dell’entroterra, preservando quest’ultimo dall’intensità dei venti marini e proteggendolo dalla salsedine trasportata da essi. o di studio; Scogli-Canale del lago dei Monaci

Transcript of Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Page 1: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Sabaudia, la Duna del Circeo

Le dune sono degli accumuli sabbiosi che si originano dall’azione erosiva degli agenti

atmosferici sui terreni, ma è solo grazie al vento che si depositano e si raccolgono in grandi

agglomerati tali da raggiungere considerevoli dimensioni, in altezza ma soprattutto in

lunghezza. Le dune costiere si formano per l’erosione provocata dal mare e dai venti lungo

le coste in spiagge molto grandi. La loro presenza assume un importanza rilevante nella

protezione dell’entroterra, preservando quest’ultimo dall’intensità dei venti marini e proteggendolo dalla salsedine trasportata da

essi.Tratto di studio; Scogli-Canale del lago dei Monaci

Page 2: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Età e Caratteristiche Principali della Duna Litoranea• Lineamenti geo-morfologiciUn primo nucleo del cordone dunale litoraneo del Parco Nazionale del Circeo si è formato circa 10.000 anni fa ed ha un’estensione di circa 25 km, una larghezza media di 250 m, un’altezza media di 12 m, con un minimo di 10 m e un massimo di 27, presso Torre Paola. Dune e spiaggia sono dunque costituite in parte da sabbie fossili, deposte nella zona in epoche passate, e recenti, ormai stabilizzate.

• Lineamenti climaticiLa fascia costiera del Circeo rientra nella Regione climatica meso-mediterranea e, secondo la classificazione in Regioni fitoclimatiche, (Blasi 1994), nella Regione mediterranea e Mediterranea di transizione. In tale settore bioclimatico la distribuzione delle piogge presenta un massimo in Novembre ed un minimo nei mesi di Giugno e Luglio, con un tipico andamento mediterraneo. L’andamento delle precipitazioni da un anno all’altro è alquanto variabile, analogamente ad altre aree a clima mediterraneo.

Page 3: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia
Page 4: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Stazione 1: Azione Antropica su fascia costiera Quasi ovunque, ma soprattutto in Italia per l’ampio sviluppo litorale, la fascia costiera

rappresenta certamente la porzione di territorio nella quale l’azione antropica ha determinato i maggiori effetti di trasformazione. In nessun altro “paesaggio” come quello costiero, gli equilibri ambientali, alla base della conservazione delle risorse, sono stati quasi sempre stravolti dalla mancata o errata pianificazione delle attività umane: bonifiche, sviluppo urbanistico, insediamenti industriali, reti di trasporto e porti, infrastrutture turistiche.

Dalla ricerca “Oloferne 1996/97” sul consumo dei suoli del WWF Italia, risulta che solo il 26% è risultato totalmente libero da insediamenti ed attività antropiche.

Page 5: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Ragioni Antropiche dell’erosioneLa duna è soggetta all’impatto del turismo ed a quello dell’erosione marina. In passato, la strada asfaltata, oltre a rappresentare un elemento rigido in un contesto che dovrebbeessere “elastico”, provocava il ruscellamento delle acque piovane, con conseguenti solchi di erosione tra la duna e la spiaggia. Le persone che frequentavano quest’ultima contribuivano, con il loro calpestio, ad approfondire tali solchi e a crearne di nuovi. Il vento faceva la sua parte, incanalandosi ed erodendo a sua volta la duna.

Page 6: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia
Page 7: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Stazione 2Se una spiaggia sottoposta ad erosione può ricostituirsi anche in

pochi giorni, le dune litoranee, una volta demolite, si ricostruiscono in tempi molto lunghi tanto che alla scala umana il fenomeno può

essere considerato irreversibile.La duna del Circeo non sfugge a tale regola: essa costituisce un

cordone sabbioso consolidato da vegetazione specializzata, bloccato nel proprio meccanismo di autoprotezione, cioè dal libero

avanzamento ed arretramento che le consentirebbe di limitare i danni dell’energica azione delle mareggiate, dalla strada costiera

realizzata su di essa negli anni trenta, una struttura rigida che oltre ad impedire appunto l’evoluzione morfologica naturale, concentra

le acque di pioggia determinando meccanismi di erosione da ruscellamento. A questi si sommano l’erosione del vento che

approfondisce le canalizzazioni asportando la sabbia in tal modo definitivamente sottratta al meccanismo di conservazione della

duna e conseguentemente della spiaggia. Tali solchi sono poi frequentemente utilizzati per l’accesso incontrollato alla spiaggia da parte di una popolazione di bagnanti e turisti che in occasione della stagione estiva raggiunge punte esorbitanti, insostenibili per

un ambiente così vulnerabile.

Page 8: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

In questo contesto l’erosione marina ha potuto provocare gravi danni arrivando anche a far crollare tratti di strada che si è stati costretti a interdire

al traffico.

Page 9: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia
Page 10: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Stazione 3: Conservazione della Duna La delicatezza di un ambiente

dunale di recente formazione ha ovviamente bisogno di protezione, e per evitare i danni causati dal calpestio dei numerosi frequentatori della spiaggia, sono state predisposte passerelle in legno che consentono di accedere alla spiaggia senza danneggiare la vegetazione

La sommità della duna è invece percorsa dalla strada litoranea realizzata negli anni ’30 del secolo scorso che percorre l’inizio della strada interrotta (Bufalara) fino al Monte Circeo.

Page 11: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Flora Dunale

Le Dune ospitano diverse specie di piccole piante, come arbusti e cespugli, i quali offrono un habitat ideale per moltissime specie di animali tra cui tassi, volpi, conigli, lucertole, coleotteri. Queste piccole piante, più vicine al mare, all'apparenza poco significative, sono invece fondamentali per la sopravvivenza della duna: giglio marino, gramigna delle sabbie, camomilla marittima, ecc.. con la loro stessa presenza attenuano la forza del vento; le loro radici riescono a formare un fitto reticolo sotterraneo che blocca la sabbia e rafforza la duna, permettendo così anche ad altre specie di sopravvivere. Tali piante, che sono riuscite ad adattarsi a vivere in questo luogo così inospitale, sono dette “pioniere” perché, come veri e propri coloni, sono state i primi abitanti di questi luoghi difficili e hanno creato un ambiente ospitale per altri organismi viventi. Procedendo dal mare verso l'interno troviamo, man mano, specie sempre più sviluppate, come il ginepro coccolone e il lentisco. Sul retro duna, le condizioni cambiano: l'azione del vento, schermata, si attenua progressivamente e il suolo diventa più profondo e più fertile. Possono così crescere veri e propri alberi: il pino marittimo e il leccio, per esempio, che vengono però sostituiti, sulle sponde dei laghi, da ontani, frassini, pioppi e salici.

Page 12: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia
Page 13: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Stazione 4: Fauna Dunale

Elementi faunistici Sia per la dislocazione geografica coincidente

con le principali rotte migratorie, sia per l'estrema varietà di habitat integri che offre, il Parco del Circeo, con circa 25 specie diverse di uccelli osservate con i censimenti degli ultimi anni, ha nell'avifauna la principale e più rilevante componente faunistica: in particolare, tra le specie osservate, si evidenziano le numerosissime presenze di folaghe e cormorani e le pregevoli presenze di specie rare come il falco pellegrino, il falco pescatore, l'aquila di mare, la gru, il fenicottero, la spatola ecc.

Page 14: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Nell’immagine a sinistra si mostra un tipico scolo naturale dovuto all’azione di elementi atmosferici come: vento, pioggia moto ondoso ecc. e anche all’azione antropica dovuta al continuo calpestio e all’ingresso di macchinari per la manutenzione delle spiagge. Nell’immagine di destra possiamo osservare, invece, uno scolo artificiale che non ha degradato la morfologia della duna.

Page 15: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Stazione 5

In queste due immagini possiamo osservare un elevato intervento antropico di canalizzazione per collegare il mare al lago di Caprolace in modo da permettere il continuo rimescolamento e filtraggio delle acque.

Page 16: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Ripristino e salvaguardia della duna

Durante il periodo invernale il litorale di Sabaudia è molto spesso mal tenuto senza una costante manutenzione e pulizia da parte di enti comunali. A causa di ciò con il passare del tempo la spiaggia viene cosparsa di rifiuti di ogni genere soprattutto dannosi per l’ambiente. Per chi ama trascorrere dei fine settimana soleggiati al mare anche durante il periodo invernale, deve subire questo spettacolo poco gradevole provocando un sempre più ridotto numero di visitatori extraurbani, intaccando il turismo locale durante la bassa stagione.

Page 17: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Sono state utilizzate tecniche di ingegneria naturalistica improntate al mantenimento e al sostegno della duna ove in punti più sensibili l’azione erosiva è tale da provocare delle frane di sabbia lungo la strada e a sua volta impedire il libero passaggio. Azioni di questo tipo se ne vedono ben poche, si spera che in un futuro prossimo se ne costruiscano di altre e si monitorino le poche esistenti, poiché di zone in questione ce ne sono molte e l’azione erosiva è in continuo sviluppo.

Page 18: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Un altro intervento ai fini di minimizzare al massimo l’erosione costiera è quello del rinnovamento delle numerose passerelle costruite in malo modo che modificano la morfologia della duna(come l’immagine sopra a sx) costruendole senza dover modificare la struttura della duna litoranea, permettendo anche un facile accesso alla spiaggia come rappresentato nell’immagine in alto a dx.

Page 19: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Gl’interventi citati nelle slide precedenti sono alcuni dei metodi che se utilizzati con costanza posso portare al ripopolamento della flora dunale che è di fondamentale importanza contro la degradazione e l’erosione poiché le piante, con le loro radici, trattengono la sabbia permettendo la sopravvivenza della duna.

Page 20: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Sabaudia che fine hanno fatto i soldi del ripascimento della duna? Sabaudia, il Pd interviene sui finanziamenti regionali, Ripascimento impossibile, causa fondi «scomparsi». E’ diventata un tormentone la domanda circa la «sparizione» degli oltre 3milioni di euro di fondi regionali destinati al ripascimento sulle spiagge di Sabaudia. Ma visto lo stato i cui la costa si trova dopo la prima mareggiata autunnale, è bene ricordarlo. Come fanno i consiglieri del Partito Democratico Franco Brugnola ed Amedeo che scrivono: «allo scopo di contrastare l’erosione della costa, alcuni anni orsono era stato deliberato dalla Giunta della regione Lazio ( Presidenza Marrazzo ) un finanziamento di 3.500.000,00, euro destinato alla ‘Ricostruzione’ della spiaggia mediante ripascimento morbido, salvaguardia delle dune e sistemazione delle foci dei canali’ per il litorale di Sabaudia. Fu chiesto all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca sull’Ambiente ( Ispra ) di fare uno studio, che è stato da tempo consegnato. L’Azienda Regionale per la Difesa del Suolo ( Ardis) non ha condiviso le risultanze di detto studio e non ha ritenuto di effettuare il ripascimento. In considerazione del tempo trascorso il 10 aprile scorso è stata presentata da questo Gruppo una nuova interrogazione, che benché fosse stata inserita all’ordine del giorno della seduta consiliare del 18 ottobre, non ha ricevuto risposta a motivo dell’assenza del Sindaco. La mareggiata avvenuta nella notte tra sabato e domenica ha riportato all’attualità questo problema. E’ urgente che il Sindaco e il consigliere delegato al demanio marittimo si attivino presso la Regione per accertare la disponibilità delle somme impegnate e quindi il loro utilizzo, ovvero per conoscere chi abbia cancellato dal bilancio le somme in questione.

Page 21: Gruppo di Ecologia: Dune di Sabaudia

Bibliografia:

Verdi Ecologisti Pontini WWF Italia ISPRA parks.it (Parco Nazionale del Circeo)